funzionario ONU chiede inchiesta ufficiale

Inviato da  schottolo il 14/4/2008 13:59:17
«Occorre un’inchiesta ufficiale» sui fatti dell’11 settembre 2001, per appurare la parte che vi hanno avuto i «neoconservatori»: a dirlo non è un complottista marginale, ma un relatore dell’ONU per i diritti umani, nonchè un giurista di fama internazional (1). Si tratta del professor Richard Falk, docente emerito a Princeton e, dal 28 marzo, eletto all’unanimità relatore speciale dell’ONU per i diritti umani nei Territori occupati.

Intervistato da una radio americana del Wisconsin, Falk ha detto a proposito del mega-attentato del 2001: «E’ possibile che, specialmente i neoconservatori abbiano pensato che la situazione nel paese e nel mondo era tale, che qualcosa doveva accadere per svegliare il popolo americano. ...Tutto ciò che possiamo dire è che c’è ampio spazio per il sospetto. Dovrebbe esserci un’inchiesta ufficiale, del genere che la Commissione (senatoriale) sull’11 settembre non si è impegnata a fare; non averlo fatto ha sottratto al popolo americano, e in qualche modo al mondo, la fiducia su ciò che veramente è successo».

Bisogna dire che il professor Falk conosce bene l’argomento 11 settembre, perchè ha letto il volume di David Ray Griffin, «The New Pearl Harbor», dove Griffin (teologo protestante di professione) ha elencato le incorenze e le sospette omissioni nella versione ufficiale; e non solo lo ha letto, ma ne ha anche scritto e firmato la prefazione.

Il titolo del saggio di Griffin evoca la frase scritta nel documento «Rebuilding the American Defense», diffuso nel 2000 dal PNAC (Project for a New American Century, fondato dai due ebrei neocon Robert Kagan e William Kristol), dove per convincere gli americani della necessità del riarmo si auspicava «un evento traumatico, come una nuova Pearl Harbor». Evidentemente, il professor Falk ha ben presente questo dettaglio.

Il suo giudizio sulla guerra dell’Iraq del resto l’ha espresso a tutte lettere: «Un osservatore obbiettivo conclude inevitabilmente che questa guerra in Irak è una guerra di aggressione, e come tale è un crimine contro la pace del tipo di quelli per cui i capi tedeschi furono accusati, processati e puniti a Norimberga».

Come relatore speciale ONU per i diritti umani nei Territori palestinesi, Falk ha rimpiazzato il giurista australiano John Dugard, che nel suo rapporto del Febbraio 2007 ha definito le politiche israeliane «simili a quelle dell’apartheid»: «Si può seriamente negare che lo scopo (...) è di instaurare e mantenere il dominio di un gruppo razziale (gli ebrei) su un altro gruppo razziale (i palestinesi) e di opprimerli sistematicamente? Israele lo nega (...) ma tale intenzione può dedursi dalle azioni descritte in questo rapporto».

Falk è stato anche più duro. Ha paragonato il trattamento subìto dai palestinesi alle atrocità commesse dal regime nazista, in riferimento alla «punizione collettiva» inferta da Israele alla intera popolazione di Gaza.

Subito attaccato dall’ADL come «antisemita», il giurista ha tenuto la sua posizione: se si usa questo paragone riguardo al modo in cui la Cina tratta i tibetani e i sudanesi si comportano in Darfur, ha detto alla BBC (2), «non vedo perchè si debba esitare a fare la stessa comparazione» nei riguardi di Israele. Questa «riluttanza», ha aggiunto, è dovuta alla «speciale storica sensitività del popolo ebraico e alla abilità di Israele di evitare le critiche che merita in quanto «non ritiene di dover adeguare le sue politiche al diritto internazionale e alla morale».

Immediatamente Daniel Carmon, l’ambasciatore israeliano all’ONU, ha messo in causa la capacità di Falk di condurre la sua missione di investigatore della Nazioni Unite, ed ha fatto sapere che Israele gli negherà l’entrata nel suo territorio.

«Ecco perchè noi americani abbiamo votato contro la creazione del Consiglio sui Diritti Umani», ha commentato John Bolton, l’uomo che Bush ha cercato di nominare ambasciatore USA all’Onu con un colpo di mano nel 2005, e che ha dovuto dimettersi nel 2006 per l’opposizione del Congresso.

Bolton è ebreo, neocon, membro del Jewish Institute for National Security Affairs, dell’American Enterprise, nonchè del PNAC, il think tank che auspicò «la nuova Pearl Harboor» un anno prima dell’11 settembre. Inoltre, è l’uomo che ha segretamente fornito di armi Fatah palestinese perchè scatenasse la guerra civile contro Hamas.

E’ comprensibile che sia preoccupato: nel Consiglio per i Diritti Umani sono presenti giuristi di fama indiscutibile, come Dougard e Falk, che sanno riconoscere un crimine di massa quando ne vedono uno. E capacissimi di condurre un’inchiesta sull’11 settembre.

1) Eli Lake, «UN official calls for study on Neocon’s role on 9/11», New York Sun, 10 aprile 2008.
2) Tim Franks, «UN expert stand by nazi comments», BBC, 8 aprile 2008.

fonte

Re: funzionario ONU chiede inchiesta ufficiale

Inviato da  corsy80 il 15/4/2008 14:59:22
Si ho lettoanch'io questa notizia.
Mi sarei aspettato molto più "rumore", ma sembra che anche sui siti di "controinformazione" ultimamente la questione 11 Settembre sia passata un p' in secondo piano.
Io sono del parere che questa -come mille altre notizie- sia un segno importante di un lento ma inesorabile movimento.

PS_ non ne ha parlato il tg1?

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