ddio cornetti caldi la notte a Viterbo:
un'ordinanza ne vieta la vendita
ROMA (19 settembre) – Addio cornetti caldi la sera a Viterbo. Se già a differenza della vicina Capitale, nel capoluogo della Tuscia non era poi così facile trovarli a tarda sera, ora ci pensa un'ordinanza a renderlo proprio impossibile. «A Viterbo un'ordinanza fresca fresca proibisce cose come la vendita di cornetti caldi e farinacei dopo mezzanotte, ma anche mangiarsi un panino per strada (di giorno), sotto i portici e sotto i fornici, sull'uscio di abitazioni private, ovvero su gradini. Non vieta di andare in parco a mangiarselo, ma se ti addormenti una multa te la becchi».
A denunciare la novità della Tuscia è Riccardo Fortuna consigliere alla Provincia di Viterbo del PRC e pittore che ha deciso di mettere in atto una protesta contro la decisione dell'amministrazione comunale che per altro «Vieta anche di trasportare colori “in modalità tali da consentirne l'immediato e diretto utilizzo”. Quindi in teoria vieta anche di dipingere all'aperto. Certo se c'è un giustificato motivo la multa non te la fanno... quindi se il vigile ti ferma con i colori appresso tu gli devi spiegare cosa ci devi fare, sperando di convincerlo. Domenica mattina ore 10 davanti a palazzo dei papi disobbedirò all'ordinanza, dipingendo all'aperto senza fornire spiegazioni. Mangerò, in oltre, non uno ma due panini con la porchetta e quando avrò finito di dipingere, mi accascerò in un angolo al sole e mi berrò beatamente una birra. Rischio qualche migliaio di euro di multa.... Vedremo un po'».
Tourists beware: if it's fun, Italy has a law against it
Head for the beach or a park bench without knowing the rules, writes Peter Popham, and you could come home with a hefty fine
In addition to the usual perils of sunburn, jellyfish attacks and bottom-pinching, holidaymakers in Italy face a new range of menaces this summer, the result of the Berlusconi government's frontal assault on what it calls the "security emergency".
The nation's mayors have been given carte blanche to write laws to address their own particular security hang-ups. The result is a blizzard of new rules and regulations that threatens to turn the bel paese into the biggest nanny state of them all.
Unwary foreigners risk getting hefty fines for doing things that are perfectly legal everywhere in the world except the particular town or city where they find themselves.
In Genoa, for example, it is now against the law to walk around with a bottle of wine or can of beer in your hand. In Rome that is okay, but if you stretch out under a pine tree or on the Spanish Steps to drink it, or merely to eat a sandwich, your "indecorous" behaviour may be penalised. Likewise if your al fresco snack is followed by a nap.
Stiff regulations are aimed at beach-goers: on one beach in Olbia, Sardinia, smokers risk a €360 (£280) fine, while nationwide, the minister of welfare has imposed a ban on massages offered by immigrants, warning of the possible dangerous effects of "aesthetic or therapeutic services" offered by those "not in possession of adequate training or competence".
At Eraclea, near Venice, parents need to keep a beady eye on their children: sandcastles are banned, as they "obstruct the passage" along the beach. Racketball and other ball games are forbidden on many beaches, and swimmers who dive heedlessly into the sea may face whopping fines if they are not in "permitted areas".
And woe betide holidaymakers in many seaside towns who wander away from the beach clad only in boxers or bikinis: it's against the law.
The nationwide witch-hunt against the vendors of counterfeit designer bags has been fortified in Ostia, Rome's most popular beach, by the use of patrolling helicopters, making the Italian beach experience even more hellish than usual.
Away from the water, things don't get any easier. Two people may sit down on a park bench in the city of Novara, but if a third person joins them and it's after 11pm, all three are breaking the law. In Viareggio the benches may contain as many people as care to squeeze on to them, but if one of them puts his feet up on it he risks a fine. Scatter breadcrumbs for pigeons in the city of Lucca and you could end up hundreds of euros poorer.
The drive against begging has been taken up by many towns – including Assisi, home of St Francis, who began his religious life as a mendicant. In the romantic city of Verona they have taken this trend to its logical conclusion, requiring the beggars' takings to be confiscated. And in Florence it is now illegal to clean the windscreens of cars waiting at traffic lights.
Silvio Berlusconi's government may be the first in the world to have introduced a "minister of simplification", with the job of identifying and abolishing redundant laws, but in the interests of greater local democracy and security his interior minister, Roberto Maroni, has allowed a thousand legal flowers to bloom.
Most of them will probably never be enforced, but that will be scant consolation to the pigeon-feeder whose holiday souvenirs include a large fine.
Sertes ha scritto:
Con tutto il casino che c'è a Gaza anche gli italiani sono scesi in piazza...
per protestare perchè il giocatore di calcio Kakà potrebbe andare a giocare in un altra squadra.
Giuro, l'ho sentito alla radio.
Bracardi, in arte Tremonti
Ha detto proprio così: “In galera”. Come il grande Giorgio Bracardi di “Alto gradimento”. Giulio Tremonti, ministro dell’Economia, ha dichiarato a “Che tempo che fa” che “bisogna riscrivere le regole” del sistema finanziario e poi “mandare a casa o in galera chi ha abusato”. Noi giustizialisti ci accontentiamo che vada a casa qualcuno. Lui, ministro del noto governo garantista, preferisce la galera. Ma non sottilizziamo e approfittiamone, prima che cambi idea come per i condoni (li giudicava roba da “governi golpisti sudamericani”, poi ne firmò una dozzina in un giorno). Dunque, galera per i reati finanziari. Come in America e nel resto del mondo. Ma allora bisogna ripristinare il reato di falso in bilancio, di fatto depenalizzato dal suo governo, con la sua firma, nel 2002. Ok? Ok. Poi bloccare la legge Alfano sulle intercettazioni varata dal suo governo, con il suo voto: quella che le proibisce anche per truffa, usura, rialzo fraudolento dei prezzi e quasi tutti i delitti economici, finanziari, societari e tributari (abuso di informazioni privilegiate, bancarotta anche fraudolenta non aggravata, ostacolo alle autorità di vigilanza, frodi fiscali, false relazioni delle società di revisione, abusi in intermediazioni finanziarie, falsi prospetti per quotazioni in Borsa). E naturalmente ritirare qualunque tentativo di ridurre la custodia cautelare e di aumentare gli influssi della politica sui magistrati, affinchè possano continuare a indagare sui reati dei colletti bianchi senza timori di rappresaglie dall’alto. Che fa, lo dice lei ad Al Tappone o lo avvertiamo noi?
(ANSA) - MILANO, 21 GEN -Una professoressa di una scuola media inferiore e' stata aggredita nel pomeriggio, a Milano, dai parenti di una bambina, dopo un rimprovero. Le sue condizioni non sono preoccupanti.Al momento non si conosce l'esatta dinamica dei fatti. L'episodio e' avvenuto alle 15.30 in via Graf, dove ha sede il complesso della scuola secondaria di I Grado. Dalle prime informazioni, la madre e la nonna della ragazzina, che ha 10 anni, hanno preso a pugni e schiaffi l'insegnante all'uscita da scuola.
Eluana, Bresso:"Non siamo repubblica ayatollah".
MILANO (Reuters) - Il presidente della Regione Piemonte -- che insieme ai colleghi di altre regioni si era detta disponibile ad accogliere nelle strutture sanitarie regionali Eluana Englaro in seguito al rifiuto forzato opposto da una clinica di Udine -- dopo l'intervento critico dell'arcivescovo di Torino ha detto oggi che l'Italia non è "una repubblica di ayatollah". Continua »
Io so che la criminalità organizzata e la massoneria comandano in Calabria e anche a Roma.
Io so che Luigi De Magistris è stato rimosso dai suoi incarichi a Catanzaro ed espropriato delle sue inchieste per impedire che scoppiasse una nuova Tangentopoli.
Io so che nove miliardi di euro di fondi europei, di cui i cittadini non hanno alcun controllo, finanziano ogni anni le mafie, i partiti e sono all’origine del voto di scambio nel Sud.
Io so che i padri di questa Repubblica, la seconda Repubblica, sono i mandanti morali dell’omicidio di Paolo Borsellino.
Io so che in Parlamento siedono mafiosi, amici di mafiosi, servitori di mafiosi, protettori di mafiosi e lo sanno molte Procure d’Italia, molti giornalisti e anche molti italiani, ma non abbastanza.
Io so che la Procura di Salerno deve essere lasciata libera di indagare la Procura di Catanzaro.
Io so che il tribunale per il Riesame ha dichiarato corretto il comportamento tenuto dalla procura di Salerno e dal suo Procuratore Apicella.
Io so che non esiste alcuna guerra tra Procure, ma una Procura indagata, quella di Catanzaro, e una che ha indagato nel rispetto della legge e dei regolamenti, quella di Salerno.
Io so tutto questo, ma non ho le prove. Solo una montagna, una colossale montagna di indizi.
Io so che Alfano ha il compito di proteggere Berlusconi dalla Giustizia e non la Giustizia da Berlusconi.
Io so che quattro cariche dello Stato sono al di sopra della legge, come neppure i re e i principi del Medio Evo, per non essere soggette alla legge, per non farsi processare, per non finire in galera.
Io so che le cariche dello Stato al di sopra della legge e, quindi, fuorilegge si chiamano, in ordine alfabetico: Berlusconi, Fini, Napolitano e Schifani.
Io so che un giornalista del Corriere della Sera, Vulpio, è stato rimosso dal suo incarico dal direttore Mieli per aver riportato nei suoi articoli i nomi eccellenti delle persone coinvolte dalle indagini in corso a Catanzaro da parte della Procura di Salerno, e tra questi Nicola Mancino, vice presidente del CSM.
Io so che Paolo Borsellino incontrò a Roma Mancino, appena prima della sua morte, e uscì sconvolto dal colloquio.
Io so che Apicella non deve essere rimosso da Alfano, il maggiordomo di Ghedini, l’avvocato di Berlusconi che lo difende mentre percepisce i soldi da deputato della Repubblica.
Io so, e lo sanno in tanti, che la Seconda Repubblica è nata per salvare dalla galera, e forse dalla morte, molti politici contigui alla criminalità organizzata.
Io so che la Seconda Repubblica è nata sulle stragi del ’93 e su accordi occulti.
Io so che Luigi De Magistris va difeso, che Clementina Forleo va difesa, che Luigi Apicella va difeso.
Io so che Napolitano sa, nel suo ruolo di presidente del CSM, ma preferisce voltarsi, ogni volta, dall’altra parte. Dalla parte dei partiti e della tenuta del Sistema.
Io so che ci sono 18 condannati in via definitiva in Parlamento, e un centinaio tra inquisiti e condannati in primo o secondo grado.
Io so che le ultime elezioni sono state illegali e che i parlamentari sono stati scelti dai capi dei partiti a tavolino e che non rispondono agli elettori, ma agli interessi di partito o delle persone che controllano il partito.
Io so che Luigi Apicella non può essere lasciato solo, che non può essere sospeso da nessun politico.
Io so che Luigi De Magistris deve continuare le sue inchieste “Why Not”, “Poseidone” e “Toghe Lucane”.
Io so che Clementina Forleo deve rientrare in possesso dell’inchiesta sull’Unipol ed essere libera di poter interrogare chiunque, anche Massimo D’Alema.
Io so che se la magistratura sarà soggetta al potere politico, se perderà la sua indipendenza, quella che le rimane, per l’Italia non ci sarà nessun futuro e, forse, non ci sarà più neppure l’Italia.
LoneWolf58 ha scritto:
Viva l'Italia...
prese per il c..o
Esenzione del pagamento canone RAI per gli over 75 .
Intercettazioni, modificata la legge esclusi aggiotaggio e insidere trading
Il governo, con un emendamento al Ddl intercettazioni, ha riconfermato la legge attuale per quanto riguarda i limiti di ammissibilità. Con una sola eccezione: non si potranno più intercettare i reati di 'insider trading' e aggiotaggio. Riscrivendo l'art. 266 del Codice di procedura penale contenente i limiti di ammissibilità per le intercettazioni, il governo ha tolto solo queste due ipotesi di reato: abuso di informazioni privilegiate e manipolazione del mercato.
Per il resto la norma è sostanzialmente confermata: si potranno intercettare tutti i reati con pene superiori ai cinque anni, più alcune fattispecie già previste nell'attuale Codice di procedura penale come la pornografia minorile, il contrabbando, i delitti contro la pubblica amministrazione e i reati concernenti sostanze stupefacenti e armi. Intercettabili anche i reati di ingiuria, minaccia, usura, abusiva attività finanziaria, molestia o disturbo delle persone con il mezzo del telefono. Dopo la stretta sul badget a disposizione delle procure per pagare l'ascolto di telefoni sospetti ed il limite di due mesi, An, Fi e Lega aggiungono al ddl sicurezza altre limitazioni.
[...]
Tra gli emendamenti, che portano la firma del sottosegretario Giacomo Caliendo, figura anche quello che conferma il principio secondo il quale per autorizzare l'intercettazione occorre che ci siano «gravi indizi di colpevolezza». Eliminato il carcere per i giornalisti.
"Oggi smaltire i rifiuti in un inceneritore a cinque chilometri di distanza ha un minore impatto sul riscaldamento globale del pianeta rispetto che riciclarli in un impianto specializzato a tremila chilometri", ha affermato Jones sottolineando la necessità di ripensare la politica sulla lotta ai gas serra da parte del partito laburista.
Ecco come sarebbe Osama «in borghese»
In un’elaborazione al computer compare in abiti occidentali, con giacca e cravatta, barba curata
TRACCIATE LE LINEE DI UN NEW DEAL «ECOLOGICO»
Veltroni: «1 milione di posti di lavoro dalla rivoluzione ambientale»
Secondo il leader del Pd: «Bisogna fare di più nel settore automobilistico e dell'edilizia»
ivan ha scritto:
Dal corriere on line
Citazione:
Ecco come sarebbe Osama «in borghese» se esistesse.
In un’ennesima elaborazione al computer compare in abiti occidentali, con giacca e cravatta, barba curata
I consulenti tributari: abolizione Ici
dà maggiori benefici ai redditi più alti
ROMA (7 febbraio) - Il vantaggio derivante dall'abolizione dell'Ici per l'abitazione principale «sembra essere direttamente proporzionale al tenore di vita familiare». Lo afferma in una nota l'Ancot, l'Associazione nazionale dei consulenti tributari.
A beneficiare dell'esenzione è il 50% delle famiglie italiane ma la quota scende al 34% se si considerano le famiglie meno abbienti e sale al 63% se si considerano quelle più facoltose. «Ne consegue una maggiore incidenza del provvedimento - fa notare l'associazione - nel caso delle famiglie con un reddito più elevato».
I dati emergono da un'indagine della stessa Ancot, che ha elaborato i dati Irpet-Svimez relativi all'anno 2008 e che ha inoltre evidenziato le differenze territoriali constatando che «sono le famiglie meridionali quelle meno avvantaggiate dalla manovra: sia il beneficio medio, sia la quota complessiva del beneficio, sia la percentuale di beneficiari sono nel Sud Italia infatti minori - si legge nella nota - rispetto ai valori che si registrano per il Centro (il cui dato risente molto del peso di Roma) e per il Nord Italia. Nel Sud si concentra appena il 22% del beneficio, 15 punti in meno rispetto al peso demografico dell'area».
Per l'Ancot «il risultato è quindi un aumento della distanza, in termini di reddito, fra la parte meno ricca e quella più ricca del Paese. Le differenze permangono rilevanti anche se si considerano, invece del beneficio medio per tutte le famiglie, quello relativo - conclude la nota - alle sole famiglie beneficiarie».
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