Re: Il buco del Pentagono: un aggiornamento

Inviato da  edo il 24/2/2008 21:48:56
complimenti wells,
estremamente interessanti sopratutto le osservazioni sul frammento di rilevanti dimensioni (hai indicazioni più precise su queste dimensioni?).

Re: Il buco del Pentagono: un aggiornamento

Inviato da  wells il 24/2/2008 19:20:37
Una curiosità: anche la “teoria del biliardo” discende da Sarah Roberts, la proto-debunker, la madre del debunkeraggio mondiale.

Anyone who knows billiards would be able to guess the approach trajectory of the aircraft. And this trajectory indeed corresponds to the angle of destroyed pillars inside the building as well as the five toppled light poles on Route 27. (2002)

Un esempio, fra gli epigoni più o meno periferici:

Paolo Attivissimo dice...
28/11/07 08:32

L'impatto avviene di sbieco, da destra verso sinistra, quindi i rottami che restano fuori sono proiettati lateralmente, a sinistra, non "di fronte e intorno". Mai giocato a biliardo?
Se guardi le foto del prato nella zona a destra dell'impatto, è ovvio che ci saranno pochi rottami. Guarda la zona a sinistra.


Re: Il buco del Pentagono: un aggiornamento

Inviato da  wells il 24/2/2008 19:08:09
Con tutte queste ricerche, un rottame di particolare consistenza, e per la precisione questo:





giaceva ancora sul prato del Pentagono nella giornata del 13 settembre.
La fonte è Shelley Berkley, del Congresso degli Stati Uniti.
La foto è stata scattata da un operatore del suo staff.

http://berkley.house.gov/legis/otr/press_releases/2001/pic_pr_2001_0913/mil_pentagon_relief_con.jpg


September 13, 2001 -- (Washington, D.C.) U.S. Rep. Shelley Berkley (NV-1) was one of the first members of Congress to survey the damage sustained at the Pentagon. Berkley received disaster relief briefings from military and law enforcement officials. Upon returning to the Capitol, Berkley donated blood for disaster victims and encouraged all Americans to visit their local blood bank.


Shelley Berkley durante la sua visita al Pentagono


Qualche osservazione.

1) Il rottame, a dispetto delle ricerche indefessamente condotte dagli agenti dellìFbi, veniva lasciato in bella mostra almeno fino a due giorni dopo l’evento.

2) La teoria del “colpo di biliardo”, per cui tutti i rottami sarebbero stati scaraventati sulla sinistra, ossia verso la zona dell’eliporto e del security building, sembra almeno in parte smentita. Il rottame in questione, infatti, è custodito (o esibito) in una zona del tutto opposta, precisamente in questa posizione:





E alcune fonti suggeriscono che sia caduto in questo punto.






Che, però, in una delle foto di Tom Horan appare vuoto.





Il dettaglio di una delle fotografie di Steve Riskus purtroppo non consente una visione totale del settore.




Re: Il buco del Pentagono: un aggiornamento

Inviato da  wells il 24/2/2008 18:56:55
Gli agenti ispezionano il terreno palmo a palmo.














Come è testimoniato anche da immagini, in un certo qual modo, interessanti.




Re: Il buco del Pentagono: un aggiornamento

Inviato da  wells il 24/2/2008 18:46:31
Una ricerca intensa, capillare.








Fatta con scrupolo.











Nelle più svariate direzioni.










Re: Il buco del Pentagono: un aggiornamento

Inviato da  wells il 24/2/2008 18:37:45
Dall'analisi delle foto – sostiene ancora Pier – si può desumere che vi sia stato un immediato intervento del FBI per una prima "cernita" dei pezzi di aereo e un successivo intervento della NTSB per la catalogazione e l'identificazione.

Gli agenti dell’Fbi sarebbero “intervenuti nell’aerea” alle 9:49.





Seguirà una serie di evacuazioni, poi le ricerche riprenderanno:

…at around 11:28 a.m., a warning that "an aircraft is in the air" sent police, FBI and other security personnel to passages under I-395 that lead away from the Pentagon. They quickly returned, but at 11:34, shouted and radioed warnings of another possible explosion sent people running again. However, by 11:40 FBI teams had returned with brown paper bags and gloves to scour the Pentagon grounds for debris in an area bordered by Pentagon City, Arlington Cemetery and the Potomac River. (da “Aviation Now”)









E proseguiranno anche nel pomeriggio.

By afternoon, the investigation was underway. At one point, a column of 50 FBI officers walked shoulder-to-shoulder across the south grounds of the Pentagon, picking up debris and stuffing it into brown bags. The lawn was scattered with chunks of the airplane, some up to four feet across. («Washington Post», 9/12/01)

Re: Il buco del Pentagono: un aggiornamento

Inviato da  wells il 24/2/2008 18:26:26
In questa foto di Luke Frazza, posteriore al collasso, l’oggetto che si intravede sulla sinistra





non sembra lo stesso delle foto precedenti, e si trova in tutt’altra posizione





Altrettanto per questa foto che riprende l’ex-sottosegretario alla difesa, Rumsfeld.






Pier [#110] sostiene che una

delle aree di accumulo era certamente la parete della Torre di Controllo (o security building).
Per capirci dove stava parcheggiato il furgone dorato.


Nella realtà, gli agenti dell’Fbi sembrano allontanarsi da questa presunta “area di accumulo”
e portano pezzi di fusoliera nella direzione opposta.





Non c’è traccia, in quella nella zona del security building, del nastro giallo che viene usato in questi casi.

Re: Il buco del Pentagono: un aggiornamento

Inviato da  wells il 24/2/2008 18:08:19
Qualche altra annotazione sui rottami sparsi per il prato del Pentagono.
Abbiamo già osservato che uno dei pezzi più famosi, e per la precisione questo:






non si trova in quel punto perché caduto dal cielo, dopo l’impatto dell’aereo, ma perché vi è stato portato.
Ne testimoniano le foto già mostrate [#119], e questa





Tutte riprese pochi istanti prima del collasso dell’edificio.

Re: Il buco del Pentagono: un aggiornamento

Inviato da  wells il 7/2/2008 21:21:19
Citazione:

Tuttle ha scritto:

Eppure nelle foto che ho usato io c'era.



Vedere quella foto sarebbe assai interessante.
Quella che più si avvicina mi sembra questa:




(versione integrale, hr)

Re: Il buco del Pentagono: un aggiornamento

Inviato da  Tuttle il 7/2/2008 1:32:12
Ah ok.

E c'era bisogno di tirare tutto quel popo di linee rosse e numeretti per dire che secondo lui (!) la colonna 10 non c'era?

Eppure nelle foto che ho usato io c'era. E quella roba bianca che sta davanti, e che ho lasciato apposta, è la rete che impallava la colonna dietro....che peraltro si vede nella versione ad alta risoluzione ed anche in questa...sempre se non la si pasticcia di altre linee rosse.

Comunque grazie.

Ciao


PS: mi ha tratto in inganno proprio quella frase delle indicazioni in rosso...visto che ha segnato tutto di rosso...

Re: Il buco del Pentagono: un aggiornamento

Inviato da  wells il 7/2/2008 1:24:25
Mi sembrava evidente.

...an excellent job except where noted by me in red.




Re: Il buco del Pentagono: un aggiornamento

Inviato da  Tuttle il 6/2/2008 22:19:06
Mi sfugge la correzione...



Re: Il buco del Pentagono: un aggiornamento

Inviato da  wells il 6/2/2008 22:05:35
Qualche correzione apportata dal debunker Caustic Logic alla ricostruzione grafica di Pier:

http://www.abovetopsecret.com/forum/thread272758/pg39




Re: Il buco del Pentagono: un aggiornamento

Inviato da  wells il 26/1/2008 18:56:05
Altra foto assai famosa, sulla scena del Pentagono, è quella scattata da Will Morris, della Associated Press.
Si tratta di questa, ed è l’unica, in pratica, che testimonia i danni riportati nella zona nord dell’impatto (col. 9 e sgg.), prima del collasso dell’edificio.





Ne esiste poi un’altra, di Will Morris, da posizione simile, ma è assai meno famosa.





Questa, invece, è una foto che illustra la posizione stessa di Will Morris sulla scena.





Si può scorgere il fotografo, vestito di bianco, sulla sinistra, e, a quanto pare, totalmente indisturbato.
Che, da quella posizione, Will Morris abbia potuto fare solo uno scatto, di veramente significativo, mi sembra una circostanza molto dubbia.

Re: Il buco del Pentagono: un aggiornamento

Inviato da  wells il 26/1/2008 18:00:27
Steve Welch, del quale pure si è parlato [#948], ricostruisce in modo capillare tutti questi avvenimenti e porta a Steve Riskus un’accusa molto seria.
Il sito www.youthenrage.com, sostiene Welch (sulla base di una comune ricerca su Whois, fatta a suo tempo), non fu in effetti registrato da Steve Riskus, ma da un sottufficiale della Marina Militare, indicato da Welch con nome, cognome e indirizzo: Naval Chief Petty Officer James Schauer, 5913 Highdale Cir, Alexandria, Virginia 22310.
Questo Schauer, in buona sostanza, sarebbe un specialista dell’informazione, o della controinformazione, in ambito militare, per lo meno a tutto il 2003:

Schauer James PHC
Leading Chief Petty Officer - Production
Fleet Imaging Center Pacific, Seattle
3530 N Langley Blvd
Oak Harbor WA 98278-1400 (12/16/2003)

http://www.chinfo.navy.mil/navpalib/chinfo/paodir/address.txt

Questa l’accusa, dunque molto seria, e certamente tutta da dimostrare, visto che Welch non è in grado di produrre lo screenshot originale della sua ricerca su Whois.
Ma la spiegazione di Steve Riskus, se non è proprio patetica, senza dubbio va ad accodarsi alle migliaia di coincidenze di quella giornata:

I am definitely not james schauer. – risponde Riskus in diretto contraddittorio con Steve Welch – I assume you must have found the thread someone on the net that saw that my old phone number was listed as j schauer.




Re: Il buco del Pentagono: un aggiornamento

Inviato da  wells il 26/1/2008 17:55:45
Provo ad annotare rapidamente qualche curiosità che è emersa a margine della materia trattata in questo thread, prima di tentare, altrettanto rapidamente, qualche conclusione.
Abbiamo già visto [#151 e sgg.] l’errata attribuzione di una fotografia, da parte dell’ASCE, a Steve Riskus, uno dei fotografi più noti nello scenario dell’11 settembre.
E l’episodio è certamente liquidabile come una comune coincidenza, per quanto si possa presumere che la foto in questione, appartenente a uno dei kit più famosi (quello di Ingersoll), dovesse essere nota agli ingegneri dell’ASCE, i quali nella circostanza non si occupavano del Pentagono per diporto, ma nell’esercizio della propria professione.
Altra coincidenza, credo, abbastanza nota, Riskus registrò il suo sito personale (www.youthenrage.com, ora non più attivo) il 10 settembre 2001, ossia il giorno prima degli attentati.
Su quello stesso sito, l’11 settembre 2001, all’incirca un’ora dopo lo schianto sul Pentagono, Riskus pubblicò la sua serie di fotografie, tanto da poterne dare notizia su un forum alle 10:48.



Steve Riskus

Re: Il buco del Pentagono: un aggiornamento

Inviato da  liberoman il 24/1/2008 14:50:02
termite anche lì ?

Re: Il buco del Pentagono: un aggiornamento

Inviato da  wells il 17/1/2008 18:45:12
Il forum di Loose Change ripropone la bella ricostruzione grafica di Pier:

http://z10.invisionfree.com/Loose_Change_Forum/index.php?showtopic=21159

Un famoso debunker, Caustic Logic, sullo stesso forum ripropone
l’argomento dell’impatto sul muretto della vent structure.

http://z10.invisionfree.com/Loose_Change_Forum/index.php?showtopic=21020

Re: Il buco del Pentagono: un aggiornamento

Inviato da  wells il 16/1/2008 17:21:53
Qui si nota come la colonna sia rimasta ben ancorata al soffitto,
anche dopo il collasso della struttura.




Re: Il buco del Pentagono: un aggiornamento

Inviato da  wells il 16/1/2008 17:19:58


Re: Il buco del Pentagono: un aggiornamento

Inviato da  wells il 16/1/2008 17:16:56
Altre evidenze fotografiche rafforzano questi riscontri.




Re: Il buco del Pentagono: un aggiornamento

Inviato da  wells il 16/1/2008 17:14:41
Se andiamo a verificare i danni che la colonna 15B ha riportato nell’impatto, secondo il rapporto ASCE, questi danni erano limitati alla semplice perdita della rivestitura di cemento (the “loss of concrete cover only”, p. 56).
Danni assolutamente non compatibili con un impatto di quella natura.
Questa la foto allegata al rapporto ASCE (p. 31)




Re: Il buco del Pentagono: un aggiornamento

Inviato da  wells il 16/1/2008 17:09:31
Gli altri fotogrammi non credo abbiano bisogno di commenti.
Quale che sia lo scopo della simulazione Purdue, che qui non interessa appurare, la esatta posizione della colonna 15B è evidente: nel pieno della traiettoria.







Re: Il buco del Pentagono: un aggiornamento

Inviato da  wells il 16/1/2008 17:04:33
Come si vede, la colonna 15B si viene a trovare sulla immediata traiettoria dell’aereo, in diretta corrispondenza del motore destro e della parte di ala, più massiccia, che lo sostiene e che secondo il rapporto ASCE sarebbe sopravvissuta all’impatto sulla facciata per poi penetrare nell’edificio.
Poi osserviamo due fotogrammi della simulazione Purdue, adoperati al semplice scopo di stabilire la esatta collocazione della colonna 15B:
Questo è il primo (la colonna 15B è segnata in rosso; la colonna 14AA, dove è avvenuto l’impatto, in bianco).






Questo è il secondo:




Re: Il buco del Pentagono: un aggiornamento

Inviato da  wells il 16/1/2008 17:01:52
Il caso della colonna 15B, data anche questa per missing dal PRP,





è ancora più notevole.
E non tanto per come dimostra la consueta approssimazione, da parte del PRP, in questo genere di schedatura, ma proprio per i particolari che si apprendono sulla dinamica dell’impatto.
È la prova provata, al di là di ogni possibile dubbio, che un Boeing 757 non può essersi schiantato sul Pentagono nei modi in cui ci è stato raccontato.
Vediamo, prima di tutto, la posizione esatta della colonna 15B (segnata con un pallino rosso)...




e il punto di impatto dell’aereo...







Re: Il buco del Pentagono: un aggiornamento

Inviato da  wells il 16/1/2008 16:58:51
Le foto sono di Steven Welch.

http://stevenwarran.blogspot.com/

Blog diseguale e caotico, ma assolutamente raccomandabile.
A cominciare dal post più recente, dove (nei commenti)
prende in castagna un soldatino che si era fatto scappare la verità.

Re: Il buco del Pentagono: un aggiornamento

Inviato da  hi-speed il 15/1/2008 14:13:52
Foto pentagono per chi non le avesse già viste

Hi-speed

Re: Il buco del Pentagono: un aggiornamento

Inviato da  Infettato il 15/1/2008 9:27:47
Nei prossimi post vedremo la prova geometrica che un Boeing 757 non può, nel modo più categorico, essersi schiantato sul Pentagono.

Le foto sono eloquenti, la traiettoria pure, le colonne non si sono di certo spostate, quindi

a meno che il boeing 757 non si sia liquefatto
a meno che il modello in questione non sia particolarmente elastico
è talmente evidente che la prova geometrica diventa una presa in giro per chi sostiene la vu.

Notare anche i riferimenti che poggiano sulla colonna 3n tanto per prendere le misure...

Re: Il buco del Pentagono: un aggiornamento

Inviato da  wells il 14/1/2008 23:01:49
Le uniche colonne che si siano viste in fotografia, relativa all’area del punch-out, settore Nord, sono quelle pubblicate dalla proto-debunker Sarah Roberts nel dicembre 2002, nell’articolo-scoop (già citato qui) che riportava anche le prime vere immagini di rottami di aereo che si dicevano reperiti all’interno del Pentagono.








Foto, dunque, non disponibili per l’ASCE (che pubblicò il suo rapporto nel gennaio del 2003, e aveva concluso i suoi lavori diversi mesi prima), ma disponibili per Sarah Roberts, giornalista non certo famosa, ma nota sui forum per la sua incommensurabile faccia di bronzo, e attualmente scomparsa dalla circolazione (una delle sue affermazioni più memorabili, se non ricordo male, è rimasta la seguente: “il buco si estende dalla colonna 8 alla colonna 20, fino a tutto il secondo piano”, a parte il caso che abbiamo trattato anche qui, ed è già stato debunkato da Pier).
Si tratta di un articolo notissimo a chiunque si occupi di 11 settembre, se non altro per le sue ricchissime illustrazioni, la maggior parte delle quali all’epoca del tutto inedite.
La foto in questione, relativa alle colonne del “Wredge 2”, faceva parte dello stesso pacco, di fonte sicuramente interna al Pentagono. Via, molto probabilmente, Fbi.
Nei prossimi post vedremo la prova geometrica che un Boeing 757 non può, nel modo più categorico, essersi schiantato sul Pentagono.

Re: Il buco del Pentagono: un aggiornamento

Inviato da  wells il 14/1/2008 22:50:32
Restiamo per un momento sull’area del punch-out per osservare un dettaglio di particolare interesse.
Le colonne di quel settore, per la parte nord (“Wredge 2”), sono le seguenti (fonte: ASCE):







Appare evidente che è una zona non visionata dagli ingegneri dell’ASCE, e tutte le notizie relative a quelle colonne sono fornite dall’Fbi, che ha anche proibito la pubblicazione delle fotografie di quell’area.
L’unica foto prodotta è una foto grossolanamente sbagliata, che si riferisce non certamente alla colonna 3M-Nord [“Wredge 2”] come vorrebbe la didascalia, ma alla colonna 3M-Sud [“Wredge 1”] già vista in precedenza [post #940].






Disattenzione, refuso, falsificazione, a seconda del punto di vista dal quale si osserva l’episodio.
Di sicuro, un fatto: un pool, formato dalla crema degli ingegneri americani, chiamato a valutare gli aspetti più tecnici di un episodio di tale importanza, commette un errore che suonerebbe strano perfino per uno studente del primo anno dell’Istituto per Geometri “M. Rossi” di Forlimpopoli.
Se poi sono queste le “relazioni tecniche” da studiare per farsi un’idea dell’accaduto, diecimila volte meglio le spogliarelliste, i prestigiatori, e i vari complottisti che si credono il Messia.

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