Propaganda israeliana: Tsahal messo a nudo

Inviato da  ege il 25/6/2007 11:48:18
E' in corso una campagna finalizzata a migliorare l'immagine di Israele all'estero (e a far dimenticare le reali azioni politiche e militari), in perfetto stile propagandistico:

"Si è svolto il 19 Giugno, a New York, il “Women of the Israeli Defense Forces”. Una manifestazione organizzata dal Consolato israeliano in collaborazione con la celebre rivista Maxim. [...]" [1]

"Immaginate una ragazza bellissima, occhi neri intensi, fisico da modella, bikini essenziale. Il prototipo della sensualità femminile, morbidezza e vita. Una dea? No, un militare, un militare di Tsahal, il temibile esercito israeliano. «Durante il servizio di leva adoravo sparare con la mitraglietta M-16 ed ero bravissima a colpire il bersaglio», racconta Yarden Harel, ex tenente dell’intelligence israeliana, conoscitrice esperta del confine libanese, ma soprattutto ragazza copertina. [...]
Yarden e le altre sono in realtà le testimonial di una campagna promossa dal ministero degli Esteri israeliano per cancellare l’icona radicata del Paese con l’elmetto, sinonimo di guerra permanente, armi sofisticate, servizio militare obbligatorio per tutti, uomini e donne, tre anni di vita consegnati allo Stato. Che ultimamente Israele necessiti un’operazione di «re-branding», un cambio di look, è opinione diffusa. [...]
Alcuni mesi fa il ministro degli Esteri Tzipi Livni ha convocato i diplomatici e i migliori specialisti di PR sul mercato per pianificare una strategia mediatica a tappeto che sganciasse l’idea che si ha del Paese dalla questione palestinese, ammettendo che «c’è un problema d’immagine enorme»."
[2]

"[...] A sollevare lo scandalo la foto di Gal Gadot sdraiata su un muretto di Tel Aviv, vestita con un ridottissimo due pezzi. Il clamore suscitato dalla vicenda è stato poi alimentato dal "New York Post", che ha pubblicato la foto sexy in prima pagina, accompagnandola con un gioco di parole non proprio felice: "Piece in the Mideast", che suona come "Pace in Medio Oriente", ma in realtà significa "pezzo (di figliola) mediorientale". [...]
La risposta ufficiale del governo, colpito da recenti scandali sessuali, ha forse peggiorato le cose: il responsabile per le relazioni con la stampa del consolato, David Saranga, si è infatti giustificato dichiarando che «l'immagine di Israele presso i giovani tra i 18 e i 38 anni è carente. Per questo pensavamo di attirarli con una foto che a loro sarebbe piaciuta». O ancora: «Israele viene percepita come una società molto maschilista. Vogliamo dimostrare che si tratta di una società normale, come le altre»."
[3]

"It is not the first time that Israel has used sex to sell itself. The Israeli ministry of tourism has an advertising contract with Arsenal FC to promote Israel which features women in swimsuits.

(Non è la prima volta che Israele usa il sesso per vendersi. Il Ministro Israeliano del turismo ha stipulato un contratto pubblicitario con Arsenal FC per promuovere Israele che utilizza donne in costume da bagno.)

Israel is keen to sell itself as a western country with beaches and nightclubs rather than a country full of religious zealots which has been in a permanent state of emergency since its creation.
The Israeli government also has a MySpace page to promote its image and tourism.

(Israele desidera vendere la propria immagine di paese occidentale con spiagge e nightclubs piuttosto che quella di nazione piena di zeloti che è rimasta in uno stato d'emergenza permanente fin dalla sua creazione. Il governo Israeliano ha anche una pagina MySpace per promuovere la sua immagine e il turismo.)

Staff at the consulate said that they decided a photoshoot would be a good way of promoting Israel to young Americans.

(Membri del personale del consolato hanno detto di aver deciso che un servizio fotografico potesse essere un buon modo per promuovere Israele agli occhi dei giovani Americani.)

David Dorfman, an adviser at the consulate in New York, told the Associated Press: "Males that age have no feeling towards Israel one way or another, and we view that as a problem, so we came up with an idea that would be appealing to them."

(David Dorfman, consulente al consolato di New York, ha dichiarato all'Associated Press: "I maschi di quell'età non hanno sentimenti di alcun genere nei confronti di Israele, e per noi questo è un problema, quindi abbiamo escogitato un'idea che potesse attrarli".)"
[4]

[1] 23 Giugno 2007, Saro Distefano, SPINdoc.it
[2] 23 Giugno 2007, Francesca Paci, lastampa.it
[3] 19 Giugno 2007, ilmessaggero.it
[4] 21 Giugno 2007, Conal Urquhart, guardian.co.uk

Re: Propaganda israeliana: Tsahal messo a nudo

Inviato da  ege il 27/6/2007 10:00:07
Articolo di William Norman Grigg apparso oggi su LewRockwell.com (in inglese):

Flesh for War Fantasies

ege

Re: Propaganda israeliana: Tsahal messo a nudo

Inviato da  Linucs il 27/6/2007 10:30:37
(Non è la prima volta che Israele usa il sesso per vendersi. Il Ministro Israeliano del turismo ha stipulato un contratto pubblicitario con Arsenal FC per promuovere Israele che utilizza donne in costume da bagno.)

Facevano prima a pubblicizzare le "ragazze dell'est" astutamente "traslocate" dalla mafia "russa" nel silenzio generale (dove saranno le "femministe" in questo caso? mistero! faranno compagnia a Greenpeace con l'uranio...)

Re: Propaganda israeliana: Tsahal messo a nudo

Inviato da  Pausania il 27/6/2007 18:57:40
Citazione:
dove saranno le "femministe" in questo caso? mistero!

No, che mistero?! Sono a rompere i c.....i stranamente altrove


Miss Universo. La Svezia accusa: concorso maschilista

"Per noi sarebbe stato un brutto colpo all'immagine essere collegati a quell'evento" dice il promotore del concorso svedese, Panos Papadopoulos, che per andare incontro alle critiche delle femministe negli anni ha introdotto alcune regole speciali, come criteri di iscrizione molto liberi e l'abolizione della sfilata in costume da bagno. [...]

La competizione di Miss Universo, co-prodotta da Donald Trump e la Nbc, non corrisponde alla nuova immagine di donna offerta da Miss Svezia, insiste Papadopoulos. [...]

Giovani donne che sfilano mezze nude perché la loro bellezza sia valutata da appositi giudici e costrette a pronunciare frasi di circostanza dopo esibizioni a volte di dubbio gusto sono elementi che hanno spesso provocato le ire delle femministe di mezzo mondo. [...]


Tranne che in certi casi, ovviamente.

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