Distributori automatici sigarette

Inviato da  dr34m il 18/5/2007 19:58:17
Ciao ragazzi mi sono iscritto da poco, e volevo portare alla vostra attenzione una situazione che mi ha lasciato molto pensare..

Nella mia città Bologna (che poi in realtà sono originario del salento), non vi so dire se anche nella altre, hanno modificato i distributori automatici di sigarette.

In questo modo:

Dalle 07:00 alle 21:00 si possono acquistare sigarette solamente con l'utilizzo di carte magnetiche di riconoscimento (cod fiscale,tessera sanitaria,carta d'indentità magnetica), da inserire nell'apposito lettore di schede.

Dalle 21:00 alle 07:00, funziona normalmente.

Ora ho chiesto spiegazioni al mio tabbaccaio di fiducia, e lui mi ha detto che era per controllare l'età degli acquirenti.

Ora a pensare male ogni tanto si ha ragione.. io ho tratto alcune riflessioni, sarò anche contento se qualcuno mi smentirà!

Nessuno ci dice che oltre all'età nel lettore di schede non rimanga memorizzato nome cognome indirizzo. Inoltre nessuno ci dice che non vengono anche memorizzate le "marche" di sigarette che una persona sceglie. Come sapete le multinazionali dei tabacchi non possono fare pubblicità in tv, o sui giornali. Chi ci dice che quei dati non vengano utilizzati dalle multinazionali per fare "indagini di mercato"?

Chi ci dice che se mi compro un pacchetto di cartine, il giorno dopo non mi trovo la guardia di finanza a casa?

Voi vi fidate? io no! (è infatti le compro solo dopo le 21)

Ogni commento è gradito

saluti

Gigi

Re: Distributori automatici sigarette

Inviato da  fiammifero il 18/5/2007 20:25:49
Benvenuto dr34m
A Roma,ci sono le macchinette ma funzionano a monete,ancora,ma per gli orari confermo.
Certo che dà da pensare,oltre tutto spesso io affido il mio bancomat ai figli per ritirare contante quando non ho potuto farlo di persona,e credo di non essere la sola,per cui non è automatico che l'introduzione di una carta magnetica certifichi l'età dell'acquirente

Re: Distributori automatici sigarette

Inviato da  carloooooo il 18/5/2007 20:47:23
Ho sempre pensato che questo sia uno dei provvedimenti più stupidi e inutili mai concepiti dall'umano ingegno. Primo perché i tabaccai continuano a vendere le sigarette ai minori, secondo perché alle nove di sera non scatta nessun coprifuoco, terzo perché quando andavo a scuola ero fuoi di casa prima delle sette.

Unico risultato: rompere i coglioni a me quando alla domenica ho finito le sigarette.


Una tale incredibile demenza giustifica a pieno le tue perplessità, dr34am.

Carlo

Re: Distributori automatici sigarette

Inviato da  orkid il 18/5/2007 22:38:07
Citazione:
Unico risultato: rompere i coglioni a me quando alla domenica ho finito le sigarette.


Pensa che io ero in trasferta dalle parti di biella, e non sapevo di queste tessere... vado alla macchinetta dubbioso, perchè in genere sono in funzione solo alla sera... vedo un cartello con scritto "aperto 24/24"... Cazzo figata!!! metto dentro i miei 5 eurozzi.... "Inserire tessera sanitaria, prego"

Ma porca p.......a!!! me li ridarà i soldi si, si ....

L'infernale macchina mangia soldi mi ridà uno scontrino in cui io avrei potuto ritirare il mio credito entro e non oltre 15 gg dalla stampa.

Ma V......o va!!!

Re: Distributori automatici sigarette

Inviato da  florizel il 18/5/2007 23:59:08
dr34m, ho trovato qualcosa per te:

Distributori automatici di sigarette.

"dal 1° gennaio 2004 i distributori automatici di sigarette funzioneranno solo nelle ore notturne dalle 21.00 alle 07.00, anche nei giorni festivi. Questo per tutelare la salute dei minori di 16 anni."

"Il divieto però non è stato esteso ai distributori dotati di lettore di carta d'identità elettronica la cui installazione è, al momento, facoltativa."


********************

UNA TESSERA PER COMPRARE LE SIGARETTE

Più che dell'efficacia di un tale criterio di "controllo" del consumo del fumo , è molto probabile che si tratti di un tentativo di assicurarsi la vendita di sigarette in chiave di "divieto", a mio parere.
La creazione della "domanda" di consumo funziona anche così, attraverso il divieto.

Ovviamente, se un 16enne può tranquillamente andare a comprarsi le sigarette dopo le 21, e sfiderei il coglione che non lo crede fattibile, le tue perplessità sono fondate.
Dovrebbero spiegarci solo una cosa, però: perchè ai minori di 16 anni vorrebbero vietare di "ammalarsi" ed ai maggiorenni no?

Re: Distributori automatici sigarette

Inviato da  dr34m il 19/5/2007 0:13:54
Grazie per le risposte, che ne pensate invece dei miei sospetti sull'utilizzo dei dati?

Re: Distributori automatici sigarette

Inviato da  Dorian il 19/5/2007 1:12:59
Grazie per le risposte, che ne pensate invece dei miei sospetti sull'utilizzo dei dati?

Che forse sei un po' paranoico.. il che è positivo perchè evidentemente ritieni che in Italia ci sia una qualche regia occulta, seppur malvagia e repressiva, in grado di sapere che ti fai le canne (ed è pure interessata a ciò tanto da inviarti a casa solerti tutori dell'ordine). Più facile che il decreto sia stato fatto per agevolare lo zio del cugino del senatore che, appunto, possiede una azienda specializzata nella produzione di lettori di tessere sanitarie.

Che in Italia non ci sia, per fortuna, alcuna capacità di effettuare controlli sistematici della popolazione - ma nemmeno la voglia! - lo dimostra la tristissima vicenda semi-naufragata delle carte di identità elettroniche.

TIP: fatti le sigarette con il tabacco così riduci il rischio di rimanere senza il vizio: con due pacchetti di cartine ti fai 100 sigarette.. giuste giuste per un pacchetto di tabacco. E se non è tabacco quello che ci metti dentro.. che ti frega del tabaccaio e delle sue (disoneste) macchinette?

Re: Distributori automatici sigarette

Inviato da  dr34m il 19/5/2007 1:35:14
Non è che sono paranoico e che mi chiedo sempre cosa c'è dietro..

A me da veramente fastidio che qualcuno potrebbe sapere che sigarette compro, a te no? Oppure chi sono che faccio nella vita, quanti anni ho..

Re: Distributori automatici sigarette

Inviato da  florizel il 19/5/2007 12:31:24
Citazione:
che ne pensate invece dei miei sospetti sull'utilizzo dei dati?


Ne accennavo nel post precedente: è probabile che si stia cercando di introdurre un criterio di indagine di mercato basata sul "divieto", o sulla "restrizione".
Se dalle 7 alle 21 il distributore emette sigarette solo utilizzando le tessere, erogandone evidentemente ai maggiori di anni 16, è presumibile che su questo target di acquirenti, che si suppone già "avviato" all'uso del tabacco, si svolgano indagini di mercato tese a comparare la "tenuta" delle varie marche di sigarette.

Indagini che tengono conto dell'età, del sesso, e della frequenza di acquisto. Sull'altra fetta di "consumatori", i minori di anni 16, il mercato del tabacco si assicura la vendita del prodotto attraverso il "divieto": è una strategia di mercato vietare qualcosa, o renderla "irraggiungibile" in quanto "status sociale" o "culturale" per garantirsene la vendita e la diffusione, a mio avviso.

Ed è indubbia l'affermazione di una tendenza al "controllo" che procede parallelamente al "consumo", e che si serve di esso, appunto.
Pensiamo un attimo a quanti pagamenti GIA' avvengono su scala mondiale con l'uso del bancomat o della carta di credito, che forniscono dati facilmente rintracciabili.
Ovviamente, se non si fosse trovato un "pretesto" plausibile per imporre l'uso delle tessere (in questo caso il divieto dell'uso del tabacco ai giovanissimi) è probabile che il provvedimento sarebbe risultato ancor meno "gradito" di quanto non lo sia già.

Volendo tentare un'analisi più approfondita, non si può negare che il consumo stesso è di per sè una forma di "controllo" (e non parlo solo delle sigarette, ovviamente) da quando con esso si identificano le aspirazioni degli individui.
Sarebbe utile da questo punto di vista capire da quando, se e come, il consumo si è trasformato da strumento del "essere" per "possedere" al suo contrario: "possedere", "acquistare", "consumare" per "essere".
Mi riferisco, ovviamente, al consumo che segue le regole ed i criteri della società attuale, e non al "consumo" di per sè.

Re: Distributori automatici sigarette

Inviato da  Linucs il 20/5/2007 13:40:46
Ogni commento è gradito

Come previsto, la favola della carta d'identità elettronica contro il terrorismo era una puttanata. Purtroppo qualche coglione non lo capisce e continua a votare. Amen.

Re: Distributori automatici sigarette

Inviato da  Orwell84 il 20/5/2007 14:34:53
Magari passano i dati alla compagnia che si occupa della tua assicurazione sulla vita...

Re: Distributori automatici sigarette

Inviato da  dr34m il 20/5/2007 20:22:27
Io credo più alle multinazionali delle sigarette, anche se non memorizza la scelta fatta, molte macchinette hanno delle telecamere di sicurezza, paragonano i dati del lettore con le scelte visionate dalla telecamera..

Re: Distributori automatici sigarette

Inviato da  Wintermute il 21/5/2007 12:06:14
scena vista una di queste sere in un locale:

Ragazza17enne ad amico: "hey, mi presti la tessera che mi piglio le cicche?"
AmicoDiLei: "si, thò..."
R: "grazie, te la riporto dopo...a te serve qualcosa?"


i ragazzi al giorno d'oggi non sono mica stupidi!
abituati fin dalla pre-culla con la tecnologia, ci mangiano sopra la testa dell'ideatore di sistemi del genere...

my2cents del lunedì.

Re: Distributori automatici sigarette

Inviato da  Cinqui il 21/5/2007 21:15:18
Citazione:

Più facile che il decreto sia stato fatto per agevolare lo zio del cugino del senatore che, appunto, possiede una azienda specializzata nella produzione di lettori di tessere sanitarie.


si ecco...meglio...in Italia poi...
perchè credo che chiunque abbia autorizzato e dato il via all'installazione di tali macchine, abbia previsto il fenomeno del "passami la tessera" e quindi non abbia fatto il tutto per effettuare controlli...
i...magari, alla meglio, fai qualche statistica di mercato...
poi magari dico una fesseria perchè ci stanno installate telecamere con controc***i che ti vedono pure se hai pestato una cacca, però...

Re: Distributori automatici sigarette

Inviato da  fiammifero il 21/5/2007 22:49:20
In Europa siamo al primo posto come produttori di tabacco
Per il gettito fiscale il 2005 si chiude all’insegna di nuovi record storici. Tra IVA e accise, a fine 2005, il gettito fiscale dei tabacchi lavorati ha raggiunto 11.6 miliardi di euro, consegnando all’Erario un flusso di risorse aggiuntivo di circa 400 milioni di euro rispetto al 2004e ci stiamo ancora a raccontare favolette

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