Re: Fisica Unigravitazionale?

Inviato da  0300 il 16/12/2007 11:02:14
Citazione:

Intilla ha scritto:
A proposito di massa inerziale e massa gravitazionale...

[...] Sto semplicemente dicendo che la massa di un corpo potrebbe variare a dipendenza della curvatura dello spazio in cui essa si trovi. La massa di un corpo che si allontani dalla Terra, dovrebbe quindi in linea di principio,diminuire sensibilmente.Tale diminuzione,comunque,a causa della sua entità infinitamente piccola,resterà sicuramente imponderabile ancora per parecchi anni per il genere umano.Massa inerziale e massa gravitazionale potrebbero quindi non essere uguali,ma poichè sulla Terra la variazione della Costante Gravitazionale è troppo piccola per essere misurabile,nessuno finora ha mai potuto arguire tale possibilità.

A sostenere tale ipotesi,vi è persino un certo Thibault Damour,fisico e professore all'Institut des hautes études scientifiques.

[...]

Fausto Intilla
www.oloscience.com


Sinceramente questo discorso mi è abbastanza oscuro e mi sembra che confonda concetti che appertengono a teorie diverse a tutti gli effetti.
I concetti di massa inerziale e massa gravitazionale sono concetti essenzialmente pre-relativistici che, a mio avviso, non possono essere esportati "impunemente" nell'ambito della relatività generale, almeno non senza usare particolari cautele.
Tanto per riassumere anche a vantaggio di chi non avesse familiarità con questi concetti fisici:
1) la massa inerziale è quella che compare nell'equazione newtoniana e misura la "resistenza che un corpo oppone a modificare il suo stato di moto" (nello specifico, ad accelerare).
2) la massa gravitazionale è la carica gravitazionale di un corpo in analogia alla carica elettrica di oggetti fisici che interagiscono elettromagneticamente e misura, da una parte, l'intensità della forza cui è sottoposto un corpo immerso in un campo gravitazionale e dall'altra l'intensità del campo gravitazionale generato dal corpo in questione.
Il fatto che queste due grandezze risultino uguali (sulla base delle misure effettuate finora) ha dell'incredibile (in apparenza) e genera profonde conseguenze fisiche.
In particolare, l'osservazione della eguaglianza di massa inerziale e massa gravitazionale è alla base della formulazione del principio di equivalenza su cui si fonda la relatività generale. Tuttavia è importante osservare che il principio di equivalenza pur essendo un'espressione dell'uguaglianza dei due tipi di massa, una volta formulato, non fa più riferimento alla massa. In altre parole: l'uguaglianza delle masse suggerisce il principio di equivalenza ma la relatività generale non fa alcun riferimento, né definisce, il concetto di massa che è sostanzialmente newtoniano.
Nelle equazioni di Einstein infatti la massa non compare affatto. Quello che compare è il tensore energia-impulso. La massa, newtonianamente intesa, per un corpo puntiforme altro non è che l'energia nel sistema di quiete del corpo. Lo stesso concetto di massa gravitazionale perde significato perché in relatività generale non esiste il campo gravitazionale. La gravità si manifesta come una modificazione della geometria dello spazio-tempo: tutti i corpi in relatività generale si muovono come un corpo libero, solo che lo fanno in uno spazio deformato, in modo tale che le geodetiche non sono più segmenti di rette come in uno spazio euclideo. Ma se il campo gravitazionale non esiste più come concetto allora non ha più senso parlare di carica gravitazionale.
Se guardiamo ai fenomeni fisici dal punto di vista della relatività generale, cercando per un momento di dimenticarci della teoria newtoniana, lo stupore per l'uguaglianza dei due tipi di massa viene meno a mio avviso. L'introduzione di due tipi di massa diversi è stato probabilmente un "accidente" storico dovuto alla nosta incompleta comprensione del mondo fisico: dai tempi di Newton fino al secolo scorso aveva senso descrivere il mondo fisico introducendo nelle equazioni due tipi di massa diversi. Oggi, a quanto pare, non ha più senso ma data l'utilità della fisica newtoniana nella vita quotidiana non possiamo liberarci del retaggio del passato.

Re: Fisica Unigravitazionale?

Inviato da  packz il 14/12/2007 17:55:41
Quoto le considerazione dei due che consigliavano un ripasso della materia in esame in quanto le cazzate già le sentiamo al telegiornale... ma spiegami cosa vuol dire

Citazione:

e confutazioni sperimentali (aberrazione della luce delle stelle, calcolo dell'orbita di Marte...),


ma se l'orbita di marte era stata calcolata con precisione già da vari secoli...

Citazione:

come la polarizzazione della gravità


mistero

Citazione:

il fotone-gravitone è l'unica particella esistente


ed i protoni, i neutroni, i neutrini, da dove arrivano? aspettando ansiose risposte, porgo i miei saluti....

Re: Fisica Unigravitazionale?

Inviato da  Intilla il 13/12/2007 20:20:35
Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Fisica_unigravitazionale

Anche se a molti potrà sembrare incredibile,le teorie di Palmieri sembra siano state prese seriamente in considerazione anche dagli "addetti ai lavori" di Wikipedia (...a voi i commenti,io a questo punto preferisco restarmene in disparte)...

La Fisica Unigravitazionale nasce come reazione alle due teorie su cui si fonda la fisica moderna, cioè la Teoria della Relatività e la Meccanica Quantistica. Nonostante l'assurdità dei concetti che propongono (come l'indeterminazione), la debolezza delle prove a loro favore, le contraddizioni in cui sono più volte cadute (vedere, ad esempio, la rinormalizzazione), e le confutazioni sperimentali (aberrazione della luce delle stelle, calcolo dell'orbita di Marte...), esse vengono sostenute a tutti i costi e integrate con ipotesi e teorie sempre meno accettabili man mano che si accumulano errori ed evidenze contrarie e comunque non riescono a spiegare molti dei fenomeni più frequenti in natura, come la polarizzazione della gravità e la ricorrenza delle forme spirali e pentaradiate. Da qui la necessità di una nuova fisica che non si limiti a quantificare, ma anche a spiegare i fenomeni.

La gravità è l'unica forza esistente in natura e l'elettromagnetismo è solo una delle sue manifestazioni. Il che significa che in natura tutto si attrae e niente si respinge: tutto ciò che sembra essere respinto da qualcosa in realtà è attirato da qualcos'altro. Di conseguenza, le forze nucleari non esistono (esse erano state introdotte per spiegare come mai i protoni potessero rimanere legati nel nucleo atomico pur dovendo, in teoria, respingersi). Il fotone è la particella che genera la forza di gravità, pertanto può anche essere chiamato fotone-gravitone; inoltre, il fotone-gravitone è l'unica particella esistente: tutte le altre particelle conosciute sono solo raggruppamenti di fotoni-gravitoni.

La forza di gravità è sempre stata intesa come "isotropa" (cioè a simmetria sferica), proporzionale alle masse che la subiscono (nel senso che, aumentando la massa, aumenta la forza e quindi l'accelerazione resta uguale) (fig.1)e trascurabile nel microcosmo (fenomeni atomici). Tutte e tre queste idee, però, sono false. Della apparente isotropia del campo gravitazionale e della gravitazione microcosmica si parlerà dopo; per quanto riguarda la sua proporzionalità rispetto alle masse, essa può essere smentita in base a un semplice ragionamento: quando un corpo A di una certa massa viene attratta da un corpo B di dimensioni estremamente più grandi, le forze applicate a ogni singola particella di A sono tra loro quasi perfettamente uguali tra loro (perchè, essendo enorme il campo generato da B, il suo valore puntuale da un punto a un altro di A cambia in modo trascurabile), così che, a parità di densità, aumentando la massa di A, la forza applicata sembra crescere in maniera proporzionale (fig.2). Ma cosa succederebbe se invece B fosse di dimensioni minori di A? In questo caso il valore puntuale del campo di B varierebbe moltissimo da un punto a un altro di A, come se la forza fosse applicata solo in una ristrettissima zona (fig.3), e aumentando o diminuendo (sempre a parità di densità) la massa di A, la forza applicata risulterebbe sempre quasi la stessa, cioè sarebbe non proporzionale alla massa. Ma questa è una caratteristica delle forze non gravitazionali (fig.4). Si può quindi tentare una unificazione della forza gravitazionale con ogni altro tipo di forza se si suppone che in realtà la forza di gravità oscilla (fig.5) tra la totale proporzionalità con la massa (quando il corpo agente è di dimensioni relativamente grandi) e la totale non-proporzionalità (quando il corpo agente è di dimensioni relativamente piccole) senza però mai arrivare precisamente a questi due estremi opposti, che vengono comunemente chiamati "gravità" (nel primo caso) ed "elettromagnetismo" (nel secondo caso). Come conseguenza di tutto questo, i corpi più grandi dovrebbero avere un'accelerazione leggerissimamente minore a quanto previsto, e ciò è stato confermato dalla caduta della cometa Shoemaker-Levy su Giove: nel percorso questa si è frantumata in vari pezzi di diverse dimensioni e i più piccoli sono caduti su Giove prima di quelli più grandi.

Però sembra esserci una differenza fondamentale tra la gravità e l'elettromagnetismo, e cioè che mentre la gravità è solo attrattiva, l'elettromagnetismo può essere anche repulsivo. Ebbene, questo non è vero: secondo la Fisica Unigravitazionale, tutto ciò che sembra respinto da qualcosa è in realtà attirato da qualcos'altro. Per esempio, quando due particelle "urtano" l'una contro l'altra, in realtà esse non si respingono, ma attraendosi tendono a girare l'una attorno all'altra per un brevissimo tempo per poi allontanarsi come in fig.6. ma siccome le particelle sono molto piccole, noi non possiamo vedere la deviazione e crediamo che siano andate a sbattere l'una contro l'altra, mentre in realtà l'unica forza agente è attrattiva e perciò non esistono "cariche positive" o "cariche negative". Neanche l'allontanamento dei poli omologhi di due calamite è repulsione: quando avviciniamo due poli uguali, le particelle che si trovano in quella zona ruotano nello stesso senso, ma (fig.7) quando arrivano a trovarsi l'una di fronte all'altra, il loro verso è discorde e la velocità di una rispetto all'altra è altissima; pertanto le due particelle faranno sempre meno presa l'una sull'altra e finiranno per essere vinte invece dall'attrazione dell'ambiente esterno, perciò si allontanano l'una dall'altra; al contrario, (fig.8) se si avvicinano due poli opposti, le particelle avranno una bassissima velocità relativa, e sarà l'attrazione tra di loro sarà prevalente rispetto a quella dell'ambiente circostante. Per finire, nel caso di due oggetti non magnetizzati, la rotazione casuale delle particelle al loro interno renderà quasi uguale l'attrazione tra i due oggetti e la fuga verso altre direzioni, così essi resteranno fermi. E l'"attrazione" di cui stiamo parlando è proprio attrazione gravitazionale: essa non è affatto irrilevante tra una particella e l'altra, semplicemente è mascherata dall'attrazione verso l'esterno, la quale può essere vinta facendo scorrere quante più particelle possibile nello stesso verso, come tra due poli opposti di una calamita o in due fili percorsi da correnti equiverse: in tal caso, essendo quasi nulla la loro velocità relativa, si manifesta pienamente l'attrazione gravitazionale tra di esse (fig.9). Nel caso opposto, cioè tra due poli uguali o tra due fili percorsi da correnti discordi, la velocità di ogni particella rispetto all'altra sarà così alta da sfuggire all'attrazione reciproca per cadere in quella dell'ambiente.

Da quanto detto prima (cioè che le particelle si attraggono e basta), risulta chiaro che non esiste nessuna "forza nucleare"; queste forze, infatti, erano state introdotte per spiegare come mai i protoni potessero tenersi insieme nel nucleo atomico pur essendo dello stesso "segno". Ma siccome abbiamo visto che non esistono forze repulsive, è ovvio che i protoni debbano attirarsi tra loro anche senza una forza addizionale a tenerli uniti. La stessa cosa vale per i neutroni, gli elettroni, o qualsiasi altra particella: queste sembrano respingersi tra loro quando sono in movimento disordinato (per i motivi che abbiamo visto prima), ma se costrette a stare le une vicino alle altre (per esempio, abbassando la temperatura), esse finiscono per attirarsi spontaneamente, come dimostrato dagli esperimenti di "elettricità liquida" e "fusione fredda".

L'equazione ortodinamica (fig.10) è la correzione della formula di gravitazione universale di Newton in modo da unificare anche i fenomeni del microcosmo. Per farlo, basta aggiungere i 2 elementi che sono trascurabili nel macrocosmo, cioè "densità" e "polarizzazione" (cioè la quantità di particelle che girano nello stesso senso). Svolgendo così i calcoli si vedrà che la forza gravitazionale agisce in modo macroscopico anche nei fenomeni microscopici.

Estratto da "http://it.wikipedia.org/wiki/Fisica_unigravitazionale"

Re: Fisica Unigravitazionale?

Inviato da  Intilla il 3/2/2007 18:49:50
A proposito di massa inerziale e massa gravitazionale...

Se la contrazione delle lunghezze nella teoria della Relatività Generale,rispecchia in un certo qual modo la Contrazione di Lorentz prevista per corpi in moto lineare ad alta velocità,poichè per entrambe si presenta una determinata dilatazione dello spazio (affinchè esse possano manifestarsi) e considerando il fatto che per ogni valore della Contrazione di Lorentz corrisponde un rispettivo aumento relativistico della massa del corpo in questione,si potrebbe dedurre che tale aumento relativistico della massa abbia una certa corrispondenza persino con la contrazione delle lunghezze prevista in prossimità di una massa,ossia dove lo spazio è più curvo e quindi più dilatato.Sto semplicemente dicendo che la massa di un corpo potrebbe variare a dipendenza della curvatura dello spazio in cui essa si trovi. La massa di un corpo che si allontani dalla Terra, dovrebbe quindi in linea di principio,diminuire sensibilmente.Tale diminuzione,comunque,a causa della sua entità infinitamente piccola,resterà sicuramente imponderabile ancora per parecchi anni per il genere umano.Massa inerziale e massa gravitazionale potrebbero quindi non essere uguali,ma poichè sulla Terra la variazione della Costante Gravitazionale è troppo piccola per essere misurabile,nessuno finora ha mai potuto arguire tale possibilità.

A sostenere tale ipotesi,vi è persino un certo Thibault Damour,fisico e professore all'Institut des hautes études scientifiques.Egli sostiene appunto,che i corpi non cadono nello stesso modo in un campo gravitazionale o, in altri termini che la caduta dipende dalla loro massa e dalla loro natura, negando così che massa inerziale e massa gravitazionale siano uguali.
Quando due stelle di neutroni formano un sistema binario le condizioni fondamentali per poter osservare gli effetti relativi alla parte non lineare dell'equazione di Einstein, che in definitiva racchiude tutta la complessità delle equazioni stesse, sono soddisfatte. Registrando sistematicamente le emissioni radio di queste stelle, ci si è accorti che il loro segnale nel corso degli anni subiva delle variazioni nei tempi di arrivo, comprovando così l'esistenza di una perturbazione nell'equilibrio del sistema.
L'interpretazione teorica di queste perturbazioni, si basa sui termini non lineari dell'equazione di Einstein.

Fausto Intilla
www.oloscience.com

Re: Fisica Unigravitazionale?

Inviato da  Intilla il 29/1/2007 20:14:10
Restando in tema di supergravità,occorre innanzi tutto tener presente che la maggioranza di coloro che vi hanno "lavorato sopra",ha la sensazione che manchi ancora qualche idea decisiva,in assenza della quale le teorie semplicemente non descrivono il "mondo reale".Qualsiasi teoria che "origini" dalla relatività generale,comporta la gravità,cosicchè la supergravità è potenzialmente una teoria dei campi completamente unificata.In tale contesto quindi,tutti i campi,compresi quelli con spin 0, 1/2 e 3/2,sono conseguenza di una supersimmetria locale,mentre precedentemente solo i campi di Yang e Mills con spin 1 potevano essere dedotti dalla simmetria.
Il problema degli infiniti (a cui ho accennato all'apertura di questo topic),non ho voluto trattarlo a fondo per non complicare troppo le cose (già,presumo,per molti poco digeribili),ma visto che si parla di supergravità,purtroppo ...debbo farlo.Eseguendo dei calcoli di carattere quantistico (utilizzando la teoria della supergravità),gli infiniti che "affliggono" la teoria della gravità basata solo sul gravitone,scompaiono elidendosi con infiniti uguali e opposti generati dal gravitino.Il punto è che queste elisioni non sono casuali,ma rappresentano un effetto profondo della presenza della supersimmetria.Benchè ancora non si sappia se la teoria della supergravità sia completamente rinormalizzabile,questa "attenuazione degli infiniti",sembra costituire un progresso in direzione di una valida teoria quantistica della gravità.Una delle più grandi "fregature" che comunque sta alla base della teoria della supergravità,è che nella sua forma semplice comprende solo il gravitone e il gravitino (...e ciò ben difficilmente può rispecchiare il "mondo reale" con le sue numerose particelle).
Ribadisco ancora di non essermi addentrato veramente a fondo nelle idee-teorie di Palmieri;il fatto quindi che egli abbia costruito tutto il suo "castello matematico" sul principio di supersimmetria e su alcuni postulati inerenti alla supergravità,rimane semplicemente una mia supposizione.

Fausto Intilla (Inventore-divulgatore scientifico)www.oloscience.com

Re: Fisica Unigravitazionale?

Inviato da  ruggero_20 il 29/1/2007 5:06:17
Citazione:

Teknomaker ha scritto:

Ai grossi fisici contemporanei bisogna forse fare un esempio estremamente elementare. Le particelle negli acceleratori si comportano rispetto all'etere nello stesso identico modo di un corpo che cade da un aereo rispetto all'aria. [...] Vedano un po' quei fisici se è il caso di insistere ancora con la relatività.


Questo è uno dei motivi per cui si dice che la scienza ufficiale, come viene negativamente chiamata, tratta male gli outsider.
Se si sparano queste stupidaggini, sulle quali basterebbe qualche mese di studi per rendersi conto che sono fesserie, è ovvio che poi chi le ha sparate, che di solito non è in buona fede, invece di andare a studiare urla contro il complotto delle università cattive.
La realtà è molto più semplice, ogni giorno ci sono prove che la relatività è vera, primo perchè gli acceleratori funzionano, secondo perchè, ad esempio il gps funziona. Se non si compensassero i calcoli dei satelliti con un effetto di relatività generale, chiamato Shapiro effect, si compirebbe un errore di media di un centinaio di metri.

Quindi prima di leggere anche solo una pagina di teorie come queste, fate così
Andate da un qualsiasi amico o conosciente con una buona preparazione in quella materia, e chiedetegli almeno un parere... risparmierete molto tempo, e in alcuni casi, anche delle figuraccie...

Non voglio sembrare antipatico, ma solo mi sta a cuore che la gente che spara fesserie (e non mi riferisco a te, ma a Palmieri) faccia almeno la figuraccia che merita...

Ciao!
Ruggero

Re: Fisica Unigravitazionale?

Inviato da  ruggero_20 il 29/1/2007 4:55:53
Ciao, sarò anche un po' rude, ma sono abbastanza arrabbiato per tutto il tempo che ho perso nel leggere la strampalata teoria del Palmieri qualche anno fa...

Citazione:

...ritengo valida l'ipotesi di una possibile uguaglianza tra fotone e gravitone...


Ma per piacere!
Per caso ti senti attratto dal lampadario sopra la tua testa quando la luce è accesa?

Citazione:
...d'altronde lo stesso R.Mallett,negli esposti sulla manipolazione del tempo,accenna palesemente alle implicazioni fisico-matematiche della luce,quale "fonte" o "sorgente" primaria di gravità...


Un conto è dire che un fotone, portando energia è sorgente di campo gravitazionale (cioè emette gravitoni, ma pochissimi, vista la sua poca energia rispetto a quella, ad esempio, della Terra), un conto è dire che le due particelle coincidono... che è un assurdità colossale!

Citazione:
Volendo accettare per buona tale ipotesi...(cut)... La teoria dell'interazione tra gravità quantistica e materia non è rinormalizzabile,il che significa semplicemente che i fisici non sono in grado di darle un senso.


Questa è follia
Non è che la fisica non sa dargli un senso, è che una teoria non rinormalizzabile non ha senso come teoria perturbativa. Per questo esistono le dimensioni extra, la supersimmetria, la teoria di stringhe e bla bla bla. E quelle, anche senza ancora prove sperimentali pratiche, hanno perfettamente senso.
Inoltre c'è da dire che la gravità è perfettamente descritta dalla relatività generale, che oltretutto è una teoria ben solida.

Citazione:
Credo che tutte le idee-ipotesi di Palmieri, poggino fondamentalmente sul concetto di supersimmetria.


See, magari! Palmieri non ha assolutamente idea di cosa sia la supersimmetria...

Citazione:
Mediante una trasformazione supersimmetrica,ad esempio,i campi di bosoni con spin 0 possono essere convertiti


Tutto questo è molto interessante, ovviamente, ma non ha nulla a che vedere con le follie della fisica unigravitazionale...

Citazione:
Fausto Intilla
www.oloscience.com


Ciao!
Ruggero

Re: Fisica Unigravitazionale?

Inviato da  Teknomaker il 29/1/2007 1:07:13
Grazie rigel per aver puntualizzato la formalità e le altre osservazioni che mi aspettavo sarebbero arrivate puntualmente :)

Re: Fisica Unigravitazionale?

Inviato da  rigel il 29/1/2007 0:38:15
Citazione:



Ai grossi fisici contemporanei bisogna forse fare un esempio estremamente elementare. Le particelle negli acceleratori si comportano rispetto all'etere nello stesso identico modo di un corpo che cade da un aereo rispetto all'aria. L'accelerazione di gravità diminuisce via via per la forza resistente dell'atmosfera, che cresce con l'aumento della velocità di caduta fino all'equilibrio tra la gravità e la resistenza dell'aria, e quindi al raggiungimento di una velocità costante da parte del corpo che cade. È evidente che, se io mi ostinassi a negare l'esistenza dell'aria, farei nascere una relatività delle scimmie, che nulla sanno di tale esistenza come di quella dell'etere (salvo che non siano più avanti della fisica contemporanea). [...] Vedano un po' quei fisici se è il caso di insistere ancora con la relatività.


ciao, allora:

1)una formalita:

quando un corpo è in caduta in atmosfera non è l'accelerazione di gravità a diminuire, quella resta costante, a diminuire è l'accelerazione del corpo...

2)la velocità di regime di caduta di un corpo (cioè il valore di velocità che assume il corpo quando sotto l'effetto dell'attrito dell'aria smette di accelerare e cade di velocità costante) dipende dall'accelerazione di gravità ovvero dalla forza che spinge il corpo verso il basso



è ovvio quindi immaginare che in un pianeta diverso con accelerazione di gravità maggiore ma con un'atmosfera di uguale densità avremmo un'accelerazione di gravità maggiore

e quindi una velocità di regime di caduta maggiore

fin qui daccordo?

ecco è proprio qui che la tua spiegazione fallisce:

se a porre c come limite di velocità fosse una certa forma di attrito con l'etere allora dovremmo avere che applicando diverse forze a corpi di egual massa otterremmo diverse velocità di regime

cioè, esempio numerico non indicativo (numeri presi a caso solo x far comprendere il concetto):

se applico una forza di 10 N a una particella questa accelera fino alla velocità di regime di 300mila km/s

se applico una forza di 15 N a una particella di egual massa questa dovrebbe raggiungere una velocità di regime maggiore (come nel caso del corpo in caduta nel pianeta più massivo)

questo però non si osserva, quel che si osserva è che qualunque forza applichiamo alla particella non è in grado di farle superare la velocità della luce

cioè se applico una forza di 10 N la particella arriva a 99% di c

se applico una forza di 1000 N la particella arriva a 99.9% di c

se applico una forza di 100000000 N la particella arriva a 99.99% di c

alcuni chiarimenti sull'attrito viscoso:

http://it.wikipedia.org/wiki/Velocit%C3%A0_di_regime

Re: Fisica Unigravitazionale?

Inviato da  Teknomaker il 29/1/2007 0:07:54
Ciao Intilla,

ti ringrazio infinitamente per la segnalazione, di mio gusto oltremodo.

Proprio ieri riflettevo sul logo che compare aprendo il link da te postato...:

Viktor Schauberger - The Energy Evolution - Harnessing Free Energy from Nature (pag 90)

Incuriosito dalla coincidenza, ho dato uno sguardo veloce e subito la mia attenzione si è posata sul seguente estratto:

CAP III

b) La massa

Le teorie moderne rappresentano la più "logica" catena di errori che si possa immaginare, tale da blindare con un nuovo più grosso errore tutta la serie precedente di abbagli e di storture interpretative dei fenomeni naturali e dei risultati sperimentali.
Abbiamo detto che la pretesa di leggere negli esperimenti Michelson-Morley il comportamento della luce ondulatoria come identico negli effetti a quello della luce corpuscolare provoca il primo errore relativistico di credere la velocità della luce non componibile con quella dei corpi normali. Errore reso inevitabile dal fatto che la fisica odierna ignora assolutamente la reale struttura e funzione del campo ondulatorio della luce. Ma in aggiunta a questo ne nasce un secondo: quello di escludere dalla considerazione dei fisici l'idea che era alla base di quegli esperimenti, rivolti originariamente a provare l'esistenza nel vuoto d'un mezzo-supporto della propagazione della luce, cioè dell'antico "etere". Poiché si ignorava l'inidoneità di quel tipo di esperienza al fine programmato, l'etere scompariva dall'ordine delle realtà naturali.



Ed ecco la beffa che la natura gioca ai fisici: nel momento in cui essi si trovano ad avere sotto gli occhi la vera prova dell'esistenza dell'etere, sono obbligati a non vederla a causa della precedente negazione e la distorcono con un incredibile artificio matematico come "prova", ovviamente falsa, della relatività.

[...]

Ai grossi fisici contemporanei bisogna forse fare un esempio estremamente elementare. Le particelle negli acceleratori si comportano rispetto all'etere nello stesso identico modo di un corpo che cade da un aereo rispetto all'aria. L'accelerazione di gravità diminuisce via via per la forza resistente dell'atmosfera, che cresce con l'aumento della velocità di caduta fino all'equilibrio tra la gravità e la resistenza dell'aria, e quindi al raggiungimento di una velocità costante da parte del corpo che cade. È evidente che, se io mi ostinassi a negare l'esistenza dell'aria, farei nascere una relatività delle scimmie, che nulla sanno di tale esistenza come di quella dell'etere (salvo che non siano più avanti della fisica contemporanea). [...] Vedano un po' quei fisici se è il caso di insistere ancora con la relatività.

Fisica Unigravitazionale?

Inviato da  Intilla il 28/1/2007 20:48:43
Fonte: http://it.geocities.com/cid10.geo/

Ho dato un'occhiata al lavoro di Palmieri (non sono riuscito comunque a trovare tutta la parte in notazione algebrica a dimostrazione delle sue teorie);ritengo valida l'ipotesi di una possibile uguaglianza tra fotone e gravitone (d'altronde lo stesso R.Mallett,negli esposti sulla manipolazione del tempo,accenna palesemente alle implicazioni fisico-matematiche della luce,quale "fonte" o "sorgente" primaria di gravità.Volendo accettare per buona tale ipotesi,rimane comunque un problema di fondo,che francamente non capisco come Palmieri sia riuscito a risolvere:un fisico teorico è in grado di calcolare matematicamente le interazioni del gravitone con il resto della materia,ma in questi calcoli si imbatte in quantità infinite.Numeri infiniti come questi erano già comparsi in precedenza,nel calcolo delle interazioni dei fotoni con la materia.Fortunatamente comunque,questi ultimi infiniti poterono essere dominati,ossia venire eliminati,tramite la rinormalizzazione,che si presenta come un procedimento coerente dal punto di vista matematico.Ma gli infiniti che compaiono nel caso delle interazioni del gravitone non possono essere eliminati con la rinormalizzazione (essendo assai "peggiori").La teoria dell'interazione tra gravità quantistica e materia non è rinormalizzabile,il che significa semplicemente che i fisici non sono in grado di darle un senso.
Sono assai scettico invece su molte sue altre considerazioni,quali ad esempio:"(...)tale meccanismo esclude in modo assoluto la possibilità fisica di fenomeni come il "collasso gravitazionale", le "stelle di neutroni", i "buchi neri", il "big bang", l' "espansione dell'universo", la "fuga delle galassie(...).
Credo che tutte le idee-ipotesi di Palmieri, poggino fondamentalmente sul concetto di supersimmetria.Mediante una trasformazione supersimmetrica,ad esempio,i campi di bosoni con spin 0 possono essere convertiti in campi di fermioni con spin ½ e viceversa.Come differenti gluoni potevano essere considerati quali diverse componenti di un unico campo di Yang e Mills,così,in base alla supersimmetria,bosoni e fermioni con spin differente possono essere considerati come diverse componenti di un unico “supercampo” (in seguito a un’operazione di supersimmetria,le diverse componenti del “supercampo”,campi di spin differente,si trasformano
l’una nell’altra).Agli inizi degli anni 70,la supersimmetria completa implicava che le particelle con spin 0 e quelle con spin ½ avessero la stessa massa (il che avviene anche in modelli supersimmetrici più complessi).Ma queste particelle di massa uguale e di spin differente non sono mai state osservate in natura, e questa è la ragione per cui il modello semplice non ha interesse dal punto di vista sperimentale.Per condurre a una descrizione delle particelle osservate in natura,la supersimmetria deve quindi essere spezzata.In tal caso le masse delle particelle di differente spin correlate dalla supersimmetria, non devono necessariamente essere uguali.

Fausto Intilla
www.oloscience.com

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