Re: Il paradosso dei gemelli. O.T.

Inviato da  ivan il 21/1/2009 21:32:39
Dimenticavo ...

E' ormai pacifico che la teoria della relatività non contraddice la fisica classica, ma che ,anzi, ne rappresenti una generalizzazione e un perfezionamento e che quindi le “vecchie” leggi di Newton ed altri mantengono in pieno la loro validità entro i limiti delle esperienze ordinarie e quotidiane (vedi filmato di cui a qualche post fa) .

Ora, dice la quinta regola per fare velocemente carriera:



Source: link


Semplice.

Geniale !

Re: Il paradosso dei gemelli. O.T.

Inviato da  packz il 21/1/2009 13:02:19
Citazione:

ivan ha scritto:
Sempre a proposito di GPS, un interessante articolo: qui.


Bello questo articolo, solo che già nel primo paragrafo si capisce che parla a vanvera

Citazione:

When the velocity of light is measured with the Global Positioning System (GPS), we find that it is (c-v) or (c+v), in which v is the rotation velocity of the Earth where the cities are located.


questo lo dice lui, dove è la fonte? sarebbe interessante capire come la misuri la velocità della luce con il GPS, visto che il sistema dovrebbe usarla come parametro per la geolocalizzazione...

In una frase dice
Citazione:

We know that the Lorentz transformations and special relativity are unable to provide a realistic physical explanation of the behavior of matter and light. We show here that all these phenomena can be explained using Newton's physics and mass-energy conservation, without space contraction or time dilation.


e poi subito dopo (citando un testo di decine di capitoli)

Citazione:

We have seen previously (1) that the principle of mass-energy conservation requires that clocks run at a slower rate in a moving frame, and physical bodies become longer because of the increase of the Bohr radius.


quindi il tempo e lo spazio si distorgono (a causa della variazione del raggio di Bohr è una stronzata che penso si sia inventato lui)...

Sono perplesso...

Re: Il paradosso dei gemelli.

Inviato da  dino il 19/1/2009 11:21:37
Citazione:

ivan ha scritto:
La verifica sperimentale :? Bè, ovviamente in pratica non si può fare ... o quasi : link video.



...quel buffone di piero angela parla di esperimenti mai realizzati come se avesse i dati scientifici di esperimenti compiuti... la scienza ufficiale è solo propaganda mediatica di depistaggio scientifico... come mi piacerebbe discutere in un forum con padre e figlio 'Angela'... li coprirei di ridicolo se solo toccassero argomente come la gravità o interconnessioni tra spazio-tempo... siamo arrivati al punto che se non accetti le teorie mai provate di Newton ed Einstein ti bollano come NEGAZIONISTA... in realtà un vero scienziato deve essere NEGAZIONISTA, almeno fino a quando una tesi non assume una posizione INCOFUTABILE... ma questo piero angela fa finta di non saperlo, ciò è molto grave per una persona che si proclama devota alla scienza naturale, è senzameno la prova della sua disonestà intellettuale... ciaodino

Re: Il paradosso dei gemelli.

Inviato da  ivan il 18/1/2009 22:24:10
La verifica sperimentale :? Bè, ovviamente in pratica non si può fare ... o quasi : link video.

Re: Il paradosso dei gemelli.

Inviato da  dino il 11/1/2008 14:35:37
... questo tread si è rivelato un' interessante lettura... non ho dubbi sul fatto che le ragioni espresse da Ivan siano scientificamente più robuste degli altri utenti... di certo tutta la questione si aggroviglia al punto da portare un vantaggio ai sostenitori delle relatività di einstein... ma soltanto perchè è fisicamente impossibile ad un comune mortale ripetere un esperimento che è dato per certo da una ristretta cerchia di gente in grado di manipolar dati scientifici per scopi di depistaggio scientifico... credo che bisognerebbe ristringere i concetti di tutta questa discussione per raccapezzarci e tirare le somme...

...IL PARADOSSO DEI GEMELLI è un ipotetico esperimento mai fatto, è una conclusione azzardata sulla base di un'altro famoso esperimento GLI OROLOGI ATOMICI... che secondo la teoria di Einstein essi produrrebbero una diversa misurazione del tempo a causa della curvatura spazio-tempo ecc. ecc... ora se la visione di Einstein fosse provata la chiameremo 'legge di Einstein' ma non è assolutamente provata e resta una semplice teoria, inoltre da più parti si levano voci che la differenza di tempo tra gli orologi atomici è causata dalla diversa incidenza gravitazionale che interviene in due uguali meccanismi posti in regimi diversi di pressione gravitazionale ...
il GPS di fatto riallinea le differenze gravitazionali che si creano su strumenti che misurano il tempo... è facilmente spiegabile così questa storia senza scomodare la RELATIVITA' e costruirci una prova per essa... in questo modo viene a mancare ogni sostegno della visione einsteiniana dello spazio-tempo e quello dei GEMELLI resterà per sempre un PARADOSSO...

...cmq ancora grazie Ivan, i tuoi link sono davvero interessanti ed hanno ampliato la mia conoscenza, in uno si parla di teoria del tutto o quasi e di come la si cerca nelle parole di alcuni scienziati da te citati... io ritengo di averla individuata ma non credo che si possa definire una 'teoria del tutto'... ci sarà sempre qualcosa altro da scoprire... cmq io sono certo di quali siano le cause della gravità e posso affermare con certezza che ne Newton, tantomeno Einstein hanno avuto una giusta visione... LA FORZA DI GRAVITA' TERRESTRE E' CENTRIPETA, CAUSATA DALLA ROTAZIONE, QUEST'ULTIMO FENOMENO E' ANCHE RESPONSABILE DEI FENOMENI LEGATI ALL'ELETTRICITA'...

purtroppo sono un signor nessuno che non viene ascoltato da nessuno, eppure su questo argomento sento che potrei zittire tutti i premi nobel della fisica... comincio a stancarmi di questa situazione, vorrei più visibilità alla mia tesi, vorrei che mi si permettesse di provare empiricamente la fondatezza delle mie idee... ma sopratutto vorrei spargere la voce che un mondo migliore l'UMANITA' lo merita ed è alla sua portata... basterebbe uscire dalla schiavitù energetica per dar inizio ad una nuova ERA... ciaodino

Re: Il paradosso dei gemelli.

Inviato da  Bassi il 5/11/2007 12:07:13
che il viaggio nel tempo sia possibile è un dato di fatto.... ( esempio degli orologi atomici o Cern ) altresi che non abbiamo la minima idea di come funzioni, o come controllarlo ( o se saremo mai in grado di farlo) è un altro fatto.

la teoria degli universi paralleli è spettacolare e plausibile, ma come ho letto quali certezze a sostegno o a discapito?

se l informazione fosse libera e fossimo informati in maniera corretta di tutto quello che viene sperimentato in un senso o nell'altro sono sicuro che saremmo in grado di darci risposte piu "concrete"

Re: Il paradosso dei gemelli. O.T.

Inviato da  ivan il 21/10/2007 19:11:43
Sempre a proposito di GPS, un interessante articolo: qui.

Re: Il paradosso dei gemelli. O.T.

Inviato da  Sal il 17/8/2007 15:18:46
Rimosso come da avvertimento.

La redazione - maxgallo

Re: Il paradosso dei gemelli. O.T.

Inviato da  maxgallo il 12/7/2007 18:21:33
Non andiamo oltre Hi-speed; trattasi di "semplice" provocazione. Andiamo avanti col 3d. Qualsiasi altro fuori tema sulla persona verra' eliminata senza passare dal via.

Grazie.

Re: Il paradosso dei gemelli. O.T.

Inviato da  hi-speed il 11/7/2007 19:35:30
Citazione:
Rimosso - La redazione, maxgallo


Potresti elencare, magari da qualche altra parte, quali sono state le discussioni rovinate da Ivan.

Hi-speed
PZ: scusami ma ho poca memoria.

Re: Il paradosso dei gemelli. O.T.

Inviato da  Sal il 11/7/2007 17:52:21
Rimosso per provocazioni gratuite.

La Redazione - Maxgallo

Re: Il paradosso dei gemelli. O.T.

Inviato da  ivan il 9/7/2007 17:50:54
Ciao SirEdward,

allora, stavamo dicendo di volponi ...

Il guaio è che avevo in libreria un sacco di loro pubblicazioni (edizioni "volponi" et similia) acquistate in vari luoghi nei bei tempi anadati e spensierati .

Quindi mi sono ritrovato mio malgrado nella scomoda posizione pennuta di "chi ci è cascato" .

Ma poco male alla fine: il contenitore della carta da riciclare è stato molto contento dei nuovi apporti.

Re: Il paradosso dei gemelli. O.T.

Inviato da  SirEdward il 9/7/2007 14:33:23
Citazione:
Ivan:

'ho già detto: i "volponi" hanno colonizzato l'intero "odierno ecosistema".

Esistevano già prima, ma adesso, nelle mutate condizioni ambientali, da specie di nicchia, sono diventati specie ubiquitaria.


Allora, già che hanno il potere sommo e che governano tutto, invece di cercare di sbugiardarli unisciti a loro. Tenendo conto che sei abbastanza bravo da sbugiardare in pochissime mosse teorie che innumerevoli fisici reputano vere dopo enormi quantità di calcoli (saranno mica tutti volponi, no? Anche perché, come si diceva, i volponi che guadagnano così poco tanto volponi non sono), fatti pagare per tenere la bocca chiusa e convincere altre persone della veridicità del grande inganno.

Perché urlare ai quattro venti queste cose? Tutto questo non ti guadagnerà altro che infinite discussioni con persone che "credono di sapere ma non sanno" e che proprio per le loro limitate capacità e la loro incapacità di guardare oltre non vedranno mai quello che tu mostri loro. Non è un comportamento molto intelligente.

Fai come i volponi: guadagnaci su e divertiti a vedere gli altri lottare con le proprie limitate capacità di ragionamento.

Re: Il paradosso dei gemelli. O.T.

Inviato da  BlSabbatH il 8/7/2007 22:12:21
Citazione:

ivan ha scritto:
"La regola n.9 ", da "Come far carriera senza tanta fatica ".

La ripeto, giusto per chiarezza:



"Date smalto alla vostra conversazione con locuzioni tecniche strette;
non importa che non abbiano legame con l'oggetto del discorso.
L'importante è che nessuno le capisca.
Le definizioni tecniche incomprensibili estorcono rispetto e soggezione."



chissà perchè sto pensando al tolemaico-baciapile zicchicchirichì...

susate ma..il paradosso dei gemelli non l'avevano dimostrato con i2 orologi atomici..gemelli?

Re: Il paradosso dei gemelli. O.T.

Inviato da  ruggero_20 il 18/6/2007 8:24:24
Citazione:

ivan ha scritto:

"Un'acquisizione di massa corrispondente a circa 200 volte la massa della Terra".

E' un concetto ambiguo: cosa si intende per acquisizione di massa ? Si intende semplicemente che il parametro "m" di un certo sistema di equazioni aumenta di valore o che materialmente la quantità di materia aumenta man mano che la medesima aumenta di velocità?


Ciao Ivan,
rispondo al volo solo a questo perché richiede 5 minuti. Se avrò tempo proverò a spiegare perché gli effetti relativistici sono importanti nel GPS.
Non condivido affatto quel calcolo approssimato fatto da questo Thomas Smid. Non so bene chi sia, ma ho trovato in letteratura una sola sua pubblicazione e neanche importante, temo sia uno di quelli che vogliono fare i tuttologi dicendo che tutta la fisica moderna è sbagliata. Non riesco neanche a credere che abbia il PhD perché il suo sito è pieno di errori madornali di fisica di base quindi il tutto mi lascia molto perplesso. Quel calcolo comunque è sbagliato, ma non è facile mostrare quello giusto.

Tornando alla citazione che ho riportato sopra.
Hai ragione nella prima interpretazione: è un parametro m che aumenta di valore. La quantità di materia non aumenta, ne aumenta l'energia (che sotto alcuni punti di vista sono comunque la stessa cosa).
Il punto è che la legge di Newton F=ma ci dice che se applico una forza ad una massa ottengo una accelerazione. Ma poiché la relatività ci dice che c non si può superare è ovvio che la legge di Newton vada cambiata per le alte velocità. Quindi si hanno due opportunità, o si scrive un nuovo set di equazioni (ed è la cosa più sensata, che viene normalmente fatta) oppure si adatta quella legge, modificando m in funzione della velocità.

m ----> m(v)=M*[1-(v/c)^2]^(-1/2)

dove M è la massa "normale". Chiaramente man mano che la velocità aumenta m(v) aumenta, lasciando quindi valida F=ma, rendendo sempre più difficile accelerare un oggetto veloce.
Qui inoltre non c'è nessun problema legato al dividere per zero (che c'è solo per la versione semplificata dei fotoni), perché se usi questa formula non ottieni mai v=c.

E' quindi solo una convenzione: se si vuole mantenere la legge di Newton allora ci si riferisce a m come ad un parametro, ma la massa "vera" resta la stessa.

Ciao,
Ruggero

Re: Il paradosso dei gemelli. O.T.

Inviato da  Intilla il 17/6/2007 19:46:42
Sulla base del “lavoro” di Prigogine,a proposito della metrica dello spazio-tempo di Minkowsky,si evince questo:

Per misurare lunghezze e tempi, un osservatore utilizza delle coordinate x, y, z e t ; un altro, in moto rettilineo rispetto al precedente, utilizza delle coordinate x’,y’, z’ e t’. La condizione imposta dalla teoria della relatività è che l’intervallo spazio-temporale rimanga invariante. L’esistenza di tempi molteplici t, t’ … provoca effetti notevoli (come il celebre paradosso dei gemelli). Bisogna dunque concludere, con Minkowski, che lo spazio e il tempo, presi isolatamente, sono ormai divenuti delle ombre?
L’instabilità deriva dal fatto che un punto contiene un’informazione
infinita, mentre le nostre misure o i nostri calcoli implicano una
precisione finita.L’instabilità ci costringe a costruire un nuovo linguaggio
per descrivere tali sistemi. Prigogine,sulla base dell’idea di Misra,ridefinisce (ampliandolo),il concetto di “tempo interno”.
“Contrariamente a quanto sembra risultare dalla Relatività Ristretta,esiste dunque un Tempo Universale che parte dall’osservazione di un fenomeno fisico relativistico,in questo caso la propagazione dell’onda*.Nella descrizione minkowskiana,gli osservatori si osservano reciprocamente.Qui essi osservano,in più,l’evoluzione del campo,sistema dinamico instabile che permette l’introduzione di un tempo interno.(…)L’introduzione di processi dinamici instabili permette così di riconciliare l’idea fondamentale di Einstein di tempi molteplici legati a osservatori diversi con l’esistenza di un divenire Universale,sostenuta da Bergson”.
ILYA PRIGOGINE (“Tra il Tempo e l’Eternità - ed.Bollati & Boringhieri)

*[Prigogine in quel contesto non intendeva un’onda elettromagnetica visibile (la luce che tutti conoscono,per intenderci);bensì “un’onda di modernizzazione” relativa addirittura ad un’isola].

“La nozione di simultaneità è relativa all’osservatore,riferendoci ai tempi molteplici della Relatività Ristretta.Ma le cose cambiano se teniamo conto del fatto che ogni osservatore può misurare il campo scalare phi e dedurne il tempo medio corrispondente a questo campo.Il campo stesso è invariante per trasformata di Lorentz.Il tempo interno medio ,invece,è modificato non solo quando si cambia il tempo,ma anche quando si cambia posizione.Ciò significa anche che,osservando il campo,e il suo tempo interno medio,un osservatore può avere un’informazione riguardo alla sua posizione,contrariamente a quanto suppone la Relatività Ristretta”… e sono ancora parole di Prigogine,non mie.

Fausto Intilla

Re: Il paradosso dei gemelli. O.T.

Inviato da  ivan il 13/6/2007 21:47:50
Leggo su Le Scienze:

Citazione:


Un gruppo di astronomi italiani ha misurato per la prima volta la velocità delle esplosioni che danno luogo a quelli che sono noti come lampi di raggi gamma, mostrando che la materia coinvolta si espande nello spazio a una velocità straordinariamente vicina al limite massimo permesso nell'Universo, ossia a oltre 99.999% la velocità della luce. L'osservazione è stata resa possibile grazie al telescopio robotizzato situato presso l'Osservatorio dell'ESO di La Silla.

I lampi di raggi gamma sono generati da immani esplosioni che si verificano in galassie distanti, spesso legate alla "morte" di una stella, e anche se non sono visibili a occhio nudo, sono così brillanti da rivaleggiare in quella regione dello spettro con la luminosità di tutto il restante universo. La loro durata varia fra il secondo e pochi minuti.

"Con lo sviluppo dei telescopi a reazione rapida a terra come il telescopio REM (Rapid Eye Mount) da 0,6 metri dell'ESO a La Silla possiamo ora studiare in grande dettaglio i primi istanti che seguono a una catastrofe cosmica", ha detto Emilio Molinari, dell'INAF, Osservatorio astronomico di Brera, che ha diretto la ricerca.

Lo studio dell'evoluzione temporale di due lampi (verificatisi rispettivamente a 9,3 e 11,5 miliardi di anni luce da noi), e in particolare dei picchi di luminosità, ha così permesso di misurare per la prima volta con precisione la velocità dell'esplosione, ottenendo un valore pari al 99.9997% di quella della luce, che è di circa 300.000 chilometri al secondo.

"La materia si muove dunque a una velocità che differisce da quella della luce di sole tre parti per milione", ha aggiunto Stefano Covino, coautore dello studio, che sottolinea anche che, per quanto singole particelle possano essere accelerate anche a velocità maggiori, nei casi osservati dai ricercatori l'incredibile velocità raggiunta comporta, per le leggi della relatività, un'acquisizione di massa corrispondente a circa 200 volte la massa della Terra.



LINK


"Un'acquisizione di massa corrispondente a circa 200 volte la massa della Terra".

E' un concetto ambiguo: cosa si intende per acquisizione di massa ? Si intende semplicemente che il parametro "m" di un certo sistema di equazioni aumenta di valore o che materialmente la quantità di materia aumenta man mano che la medesima aumenta di velocità?

Re: Il paradosso dei gemelli. O.T.

Inviato da  ivan il 29/5/2007 3:44:40
Un utente alcuni post fa ha portato la storia del GPS quale esempio pratico di ricaduta tecnologica della relatività.

Quale dato di letteratura ha portato, inoltre, una citazione di Wikipedia.

Premesso che il sottoscritto me medesimo avrebbe preferito una citazione di una pagina di un ente tipo il NIST, ho trovato in letteratura questo lavoro:

Citazione:


Global Positioning System (GPS) and Relativity
The Global Positioning System (GPS) is nowadays considered as the prime example for the everyday importance of Relativity. It is claimed that without the relativistic corrections (which amount to 38 microseconds/day) the error in the determination of the position would accumulate quickly to values much larger then the observed accuracy (Ref.1 , Ref.2).
However, in reality the positions are actually not obtained by comparing the time signal received from the satellite with the receiver time, but by observing the difference between the time signals obtained from a number of different satellites (see http://en.wikipedia.org/wiki/Global_positioning_system for details).

Consider for simplicity a one dimensional problem where the receiver is located somewhere on the line connecting the two transmitters. In this case the signal from transmitter 1 reaches the receiver at time

(1) t1 = t0+ x1/c
and the signal from transmitter 2 reaches the receiver at time

(2) t2 = t0+ x2/c ,
where t0 is the time the signal is being sent out (assuming both transmitter clocks are synchronized), x1 is the distance of the receiver from transmitter 1, x2 the distance of the receiver from transmitter2, and c the speed of light.
Now if one subtracts Eqs.(1) and (2) one gets

(3) x1-x2 = c. [t1-t2].
One knows therefore the position of the receiver just by comparing the time signals from the two transmitters (the receiver clock is completely irrelevant).
If one assumes now that the transmitter clocks are running fast or slow by a relative factor (1+ε), one has instead:

(4) x1-x2 = c.[(1+ε).t1 -(1+ε).t2] = c.(1+ε).(t1-t2)
which means that the position will simply be wrong by a relative factor ε, but there is obviously no accumulation as the transmitter clocks run at the same rate relatively to each other.

Now the quoted relativistic correction of 38 microseconds/day corresponds to ε=4.4.10-10. As the satellites are at a distance of around 20000 km (=2.109 cm), the positional error due to relativity should actually only be 4.4.10-10 . 2.109 cm = 0.8 cm! This is even much less than the presently claimed accuracy of the GPS of a few meters, so the Relativity effect should actually not be relevant at all!



LINK

La cosa si commenta da sola.

Re: Il paradosso dei gemelli. O.T.

Inviato da  ivan il 11/3/2007 7:53:24
Quell'interessante lettura rimane quello che realmente è: fantascienza.

Ciao Ruggero.

Re: Il paradosso dei gemelli. O.T.

Inviato da  ruggero_20 il 11/3/2007 2:07:37
Citazione:

ivan ha scritto:
Un altro interessante articolo:
http://lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/L_illusione_della_gravita/1283953
Citazione:

L'illusione della gravità.
Gli aspetti matematici della teoria non sono ancora stati dimostrati rigorosamente, ma i dati di alcuni recenti esperimenti sarebbero in linea con una delle versioni di questo modello.


Non ho capito il senso della sottolineatura. Era per sottolineare che questa teoria ancora non è rigorosamente dimostrata eppure già qualcuno dice che è in linea con gli esperimenti (cosa che a me fa sorridere, ma questo è colpa dei giornali che spesso fanno divulgazione sparando fesserie, non è colpa dei fisici)?
O era per dire che forse la gravità non esiste (argomento molto più profondo e che necessiterebbe di anni di studio, anche da parte mia, per poterne veramente parlare)?

Comunque questo approccio, che si chiama principio olografico, è veramente di difficile comprensione. Matematicamente è così complicato che ancora non ho trovato il tempo di studiarlo per capirne qualcosa oltre a ciò che viene detto al livello divulgativo.
Rozzamente si può dire questo. Se noi vivessimo in un paricolare universo bidimensionale, ma molto molto complicato geometricamente, non una semplice superficie, sarebbe possibile "vedere" gravità e terza dimensione, pur queste non esistendo in senso stretto.
In pratica il tipo di geometria mescolato con un certo tipo di interazione darebbe come risultato le equazioni di einstein della gravità in tre dimensioni. Quindi a noi sembrerebbe di vivere lì solo perchè è di più semplice interpretazione.

Comunque secondo me questa teoria è ancora troppo preliminare per essere seriamente compresa, tanto più al livello divulgativo. Anche i migliori artisti del passato, pur essendo bravissimi in molti aspetti, creavano a volte delle oscenità, poichè non avevano compreso la propettiva. E tutte le discussioni che potevano aver fatto su quell'argomento sarebbero state comunque senza valore, perchè ancora non avevano "capito" la prospettiva. Potevano aver avuto intuizioni, ma non la chiara visione.

Rimane comunque un'interessante lettura per chi è appassionato di questi argomenti.

Ciao,
Ruggero

Re: Il paradosso dei gemelli. O.T.

Inviato da  ruggero_20 il 11/3/2007 1:41:02
Citazione:

ivan ha scritto:
Un interessante articolo:

http://www.cartesio-episteme.net/H&KPaper.htm


"Hafele & Keating Tests; Did They Prove Anything?" A. G. Kelly PhD

Il link è molto interessante.
Purtroppo ora ho pochissimo tempo, ma mi sembra importante rispondere. Pur non avendo controllato alcuna altra fonte oltre a quella citata (cosa necessaria prima di poter esprimere qualsiasi giudizio "tecnico"), però mi sembra comunque sufficiente per poter fare un paio di critiche generiche.

In sostanza, per chi non mastica l'inglese, l'autore sostiene che le misure di delta t (intervalli temporali diversi rispetto ai diversi sistemi di riferimento) ricavate dall'esperimento di H&K non provino poi molto a causa degli errori sistematici intriseci degli orologi atomici.

Avevo sentito parlare di alcune critiche, ma non avevo mai approfondito.
Se tutto è come l'articolo descrive, sembra particolarmente convincente la critica ad una delle due misurazioni, perchè il valore mediato è troppo piccolo rispetto ai magini di errore, che potrebbero anche ammettere zero ritardo.

Meno convincente è la critica sull'altra direzione di moto, in cui il valore mediato sembra inequivocabilmente non zero, anche prendendo in considerazione gli errori.

(Quindi comunque un qualche effetto sembra esserci anche secondo l'autore, la cui critica è più sul fatto che non possano essere stati confermati i numeri previsti, che non sul fatto che effettivamente una differenza nella misura dei set di orologi sia stata misurata).

In ogni caso, sempre se tutto è stato scritto in buona fede e senza errori, è già una critica sufficiente.

Mi sento di dire, essendo un fisico ed avendo a cuore queste cose, che casi come questi purtroppo a volte accadono, e secondo me quando succede si commette un vero e proprio delitto contro la scienza.
Il fatto è che esperimenti come questi hanno molta risonanza e quindi alcuni fisici, quelli con un po' meno scrupoli della maggioranza, tendono un po' a forzarne i risultati.
E' accaduta la stessa cosa anche per la deflessione della luce misurata all'inizio del secolo. Oggi si sa che quelle misure erano un po' troppo imprecise per poter confermare la relatività senza ombra di dubbio (per fortuna oggi lo si fa con telescopi a raggi x, molto più precisamente). Chiaramente c'era un effetto non spiegabile in nessun altro modo, ma il numero ottenuto non era abbastanza preciso da poter essere usato come prova definitiva.

Questo purtroppo è l'aspetto giornalistico della fisica. E chi viene colto a farsi tornare gli esperimenti, a mio avviso, deve essere messo al bando, perchè rischia di rovinare opinione pubblica e credibilità della fisica.
Per fortuna sono eventi rari, e al 99,99% riguardano i "primi" esperimenti su qualcosa, dove tutti sperano di assestare il primo e definitivo colpo (che poi non è quasi mai quello definitivo, ma anzi, quello arriva mesi, se non anni dopo). Poi passa il tempo, e esperimenti più accurati fugano ogni dubbio, confermando o confutando.

Se riesco proverò a leggere un po' di più sull'argomento, che finora non mi aveva mai interessato più di tanto, visto che di verifiche sulla relatività speciale ce ne sono fin troppe in campo sperimentale di particelle.
In alcuni casi gli esperimenti sono in accordo con la meccanica quantistica relativistica all'undicesimo (!) decimale.
La differenza però, è che quella era una verifica diretta sugli intervalli di tempo misurati, e quindi una sua importanza comunque ce l'ha.
Mi proverò ad informare su altri esperimenti e su come oggi quell'esperimento è valutato dai relativisti sperimentali.

Comunque non è che questo succeda sempre. Sono anche molti gli esperimenti che confutano le più belle teorie.


Qualche esempio:


Il bosone di Higgs e il Modello Standard.

Il modello di Higgs per la rottura di simmetria e l'acquisizione della massa per le particelle è importantissimo nell'ambito della fisica delle particelle elementari.
Senza entrare in complicati particolari, usando il modello cosiddetto "minimale", si poteva calcolare che il valore più probabile per la massa di questa particella era intorno ai 100 GeV (una unità di misura per la massa/energia in contesto particellare).
La scoperta di questa particella avrebbe confermato tutte le teorie degli ultimi anni sul modello standard e alcune sue varianti supersimmetriche, e quindi sarebbe stato da premio Nobel, producendo lavoro per fisici per anni ed anni.
L'esperimento LEP del CERN a Ginevra arrivò fino al massimo a cui si poteva spingerlo, a 114 GeV, eppure, con incredibile disappunto e delusione di tutti i fisici del mondo, l'esperimento non rivelò niente. O la particella non aveva quella energia oppure qualche aspetto del modello era ancora incompleto e per qualche motivo la risonanza che ci si aspettava veniva soppressa.
L'esperimento prevedeva la misura dell'Higgs rilevando un eccesso di alcune particelle di decadimento (i quark b). Alcuni fisici pensano oggi che siamo solo stati sfortunati e che magari la particella pesa 115 GeV, e non l'abbiamo vista per un soffio. Altri pensano che non avevamo ancora il modello giusto, altri ancora che la particella c'era ma non l'abbiamo vista per un errore di valutazione sul numero dei quark b aspettati. Comunque quello che ci si aspettava non è accaduto!

Questo per dire che quindi l'esperimento non mente, non è che se hai confezionato una teoria in un certo modo allora l'esperimento per forza di cose conferma quello che dici.

L'esperimento è tipo la prova del nove.

Non dipende affatto da te o dalla teoria. La particella o si comporta in un modo o non lo fa.

Ed in questo caso non l'ha fatto.

Ora ci sono quindi una moltitudine di teorie modificate. Diciamo che ne esistono almeno un migliaio di varianti (senza includere sottovarianti minime). Chiaramente quella giusta sarà una sola, eppure sono tutte internamente coerenti. Bisognerà vedere qual'è quella che la natura segue, che chiaramente è una sola.


Altro esempio, più vecchio.
La teoria della gravità di Kaluza-Klein.

Era una teoria che usando una dimensione aggiuntiva riusciva a unificare la fisica in una maniera incredibilmente elegante. Sarebbe stata una rivoluzione della fisica, paragonabile all'avvento della relatività o della meccanica quantistica. L'approccio era considerato geniale.

La teoria fu ampiamente confutata dai risultati sperimentali e fu quindi accantonata.
Gli esperimenti non conoscono la genialità o meno di un approccio, conoscono solo la realtà.

Oggi si sta provando ad utilizzare la genialità di quell'approccio nel costruire la teoria delle stringhe, ben lungi dall'essere una teoria completata. E finora solamente teorica. E' promettente, ma ancora alla sua alba.


Ci sono ovviamente molti altri casi, e questo è il bello. Perchè alla natura non importa nulla delle nostre teorie o dei nostri esperimenti. O una cosa accade, o non accade.

Grazie comunque dell'interessante articolo.

Ciao,
Ruggero

Re: Il paradosso dei gemelli. O.T.

Inviato da  ivan il 9/3/2007 8:48:29
Un altro interessante articolo:

http://lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/L_illusione_della_gravita/1283953


Citazione:


L'illusione della gravità

...

La forza di gravità e una delle tre dimensioni dello spazio potrebbero essere illusioni generate da particolari interazioni tra particelle e campi che avvengono in un universo a due dimensioni
- Una teoria fisica ipotizza che un universo con due sole dimensioni e privo di gravità può essere equivalente a un universo tridimensionale dove esiste la gravità. L’universo tridimensionale emergerebbe dalla fisica dell’universo bidimensionale un po’ come un’immagine in 3D che appare da un ologramma. - L’universo bidimensionale esiste sulla superficie dell’universo tridimensionale. La fisica della superficie somiglia a quella dei quark e dei gluoni soggetti a interazioni forti. La fisica dell’interno comprende una teoria quantistica della gravità, teoria che per decenni ha messo a dura prova i fisici. - L’equivalenza fornisce un nuovo modo per capire le proprietà dei buchi neri, e richiede un’attenta combinazione di meccanica quantistica e gravità. Gli aspetti matematici della teoria non sono ancora stati dimostrati rigorosamente, ma i dati di alcuni recenti esperimenti sarebbero in linea con una delle versioni di questo modello.




Re: Il paradosso dei gemelli. O.T.

Inviato da  ivan il 6/3/2007 22:38:10
Un interessante articolo:

http://www.cartesio-episteme.net/H&KPaper.htm

Citazione:


Abstract. The original test results were not published by Hafele & Keating, in their famous 1972 paper; they published figures that were radically different from the actual test results which are here published for the first time. An analysis of the real data shows that no credence can be given to the conclusions of Hafele & Keating.

...

Résumé: Les résultats de l'essai original n'ont pas été publiés par Hafele et Keating, dans leur célèbre article de 1972. Ces résultats sont maintenant disponibles et sont publiés dans cet article. On y montre que des changements radicaux apportés par les auteurs aux données d'essai n'étaient pas justifiés. Une analyse des données confirme que les conclusions d'Hafele et Keating sont fausses. On ne peut donner aucune croyance aux déductions fondées sur ces essais.


Re: Il paradosso dei gemelli. O.T.

Inviato da  ivan il 2/3/2007 22:30:29
Senti Rigel, puoi usare contro di me tutte le argomentazioni ad hominem che vuoi, sei liberissimo di farlo.

Tanto le "contraddizioni", chiamiamole così, che ho esposto sono sempre lì.

Re: Il paradosso dei gemelli. O.T.

Inviato da  rigel il 2/3/2007 22:18:45
Citazione:

ivan ha scritto:
Altra regola:

"quando devi coprire uno scandalo, parla dei vantaggi , veri o presunti, che il medesimo potrebbe portare".


mettiamo che mi inventassi la favola che gli asini volano

mettiamo che oggi stesso hai preso un volo della compagnia aerea Asinitalia, un'asino che traina un barcone su per il cielo e ti porta da milano a roma

lo considereresti un vantaggio presunto?

e continuaresti a considerare "favola" il fatto che gli asini volano?

Re: Il paradosso dei gemelli. O.T.

Inviato da  ivan il 2/3/2007 21:52:45
Altra regola:

"quando devi coprire uno scandalo, parla dei vantaggi , veri o presunti, che il medesimo potrebbe portare".

Re: Il paradosso dei gemelli. O.T.

Inviato da  rigel il 2/3/2007 21:43:12
Citazione:

ivan ha scritto:
Citazione:


io mi auguro che tu da domani vada a vivere in un'isola deserta senza ne fuoco ne ruota, a vivere sugli alberi xchè altrimenti dimostri di possedere un'ipocrisia davvero fuori parametro...



Vivo già benissimo senza favole.

Grazie del pensiero comunque.


le tecnologia con cui è costruito e funziona il tuo PC si basano proprio su queste "favole"

pensi forse che se apri il pc ci trovi dentro un criceto che corre su una ruota?

Re: Il paradosso dei gemelli. O.T.

Inviato da  ivan il 2/3/2007 21:33:48
Citazione:


io mi auguro che tu da domani vada a vivere in un'isola deserta senza ne fuoco ne ruota, a vivere sugli alberi xchè altrimenti dimostri di possedere un'ipocrisia davvero fuori parametro...



Vivo già benissimo senza favole.

Grazie del pensiero comunque.

Re: Il paradosso dei gemelli. O.T.

Inviato da  rigel il 2/3/2007 20:06:25
Citazione:

ivan ha scritto:
Avete appena assistito a una aplicazioen pratica de "la regola n.9 ", da "Come far carriera senza tanta fatica ".

La ripeto, giusto per chiarezza:



"Date smalto alla vostra conversazione con locuzioni tecniche strette;
non importa che non abbiano legame con l'oggetto del discorso.
L'importante è che nessuno le capisca.
Le definizioni tecniche incomprensibili estorcono rispetto e soggezione."




ivan quel che dici è estremamente offensivo, sia per Ruggero, sia per me, sia x chiunque si fa un mazzo tanto per una carriera in campo scientifico

tu hai troppo la tendenza a descrivere la scienza come la politica

se paragoni uno scienziato a un politico (che racconta menzogne su menzogne pur di far carriera) lo scienziato ti manda a quel paese e fa anche bene


io mi auguro che tu da domani vada a vivere in un'isola deserta senza ne fuoco ne ruota, a vivere sugli alberi xchè altrimenti dimostri di possedere un'ipocrisia davvero fuori parametro...

Re: Il paradosso dei gemelli. O.T.

Inviato da  ivan il 2/3/2007 14:40:26
"La regola n.9 ", da "Come far carriera senza tanta fatica ".

La ripeto, giusto per chiarezza:



"Date smalto alla vostra conversazione con locuzioni tecniche strette;
non importa che non abbiano legame con l'oggetto del discorso.
L'importante è che nessuno le capisca.
Le definizioni tecniche incomprensibili estorcono rispetto e soggezione."




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