Re: Fusione Fredda

Inviato da  abbidubbi il 2/3/2009 16:50:55
ENERGIA NUCLEARE PRODOTTA DAL FERRO
La sensazionale scoperta di Fabio Cardone, ricercatore abruzzese, che ha illustrato la sua ricerca al Lions Club Chieti 'Host' e all'universita' D'Annunzio.

Energia nucleare dal ferro: potrebbe rappresentare una svolta epocale la scoperta di un ricercatore abruzzese del Consiglio nazionale delle Ricerche, il professor Fabio Cardone, presentata a Chieti nell'ambito del Forum su 'Energia e ambiente, sostenibilita' del sistema' che si e' svolto nell'auditorium dell'Universita' D'Annunzio, su iniziativa del Lions Club Chieti 'Host'. La reazione nucleare attraverso il ferro, ha spiegato il professor Cardone, avviene con un processo ad ultrasuoni. La materia utilizzata nell'esperimento, ha poi aggiunto il ricercatore abruzzese, e' stata il cloruro di ferro. Poche centinaia di grammi, ha detto, hanno prodotto energia nucleare equivalente a diversi chili di uranio. Sorprendente anche l'esito della reazione nucleare: l'energia prodotta e' stata di altissima qualita' e le scorie sono residui di ferro, assolutamente prive di radioattivita'. Il professor Cardone ha presentato a Chieti, dopo averlo fatto qualche mese fa a Sulmona, sempre su iniziativa del Lions Club,che ha divulgato la notizia, i dati scientifici relativi all'esperimento; perche' di esperimento si tratta, ha detto, finora non esiste un prototipo per la produzione su scala di questa forma di energia nucleare, ma solo strumenti di tipo scientifico. Il professor Cardone ha poi spiegato che la produzione di energia nucleare dal ferro, attraverso gli ultrasuoni, e' un fenomeno presente in natura, conosciuto come 'cavitazione', nome che deriva dalle cavita' notate sulle eliche dei transatlantici nelle lunghe traversate. 'Queste cavita' - ha spiegato il professor Cardone, venivano generate dalla combinazione di ultrasuoni ed acqua. E' bastato riprodurre tutto in laboratorio - ha detto - per avere la produzione di energia nucleare pulita, senza scorie radioattive'.
Un esperimento tutto italiano, ha poi aggiunto il ricercatore, con tecnologia italiana e di proprietá dello Stato italiano.

link

E qui c'è il pdf redatto dal prof. Carboni.

Non essendo uno scienziato adotterò metodo "della nonna": la verità su questa faccenda sarà direttamente proporzionale al dispendio di energie per insabbiarla. Altrimenti, sembrerebbe davvero una manna.

Sempre che non sopraggiunga un tragico incidente o una crisi cardiaca...

Re: Fusione Fredda

Inviato da  manolete il 27/2/2009 22:34:47
Gracias Dusty,

in mezzo a tanto "rumore" non immagini quanto posso essere d'aiuto una notizia del genere.



Suerte,
manolete

Re: Fusione Fredda

Inviato da  Dusty il 25/2/2009 22:37:54
Un professore di nome Francesco Celani (laboratori nazionali di Frascati) sta effettuando ricerca sulla FF in collaborazione con Arata. Potete scaricare qui un PDF (molto tecnico) riguardo i risultati ottenuti fin'ora.

Re: Fusione Fredda

Inviato da  vernavideo il 28/5/2008 14:43:54
Ciao ahmbar,
Il filmato di cui parli, Rapporto 41, e' riportato anche in questa discussione.

Ciao,
Stefano

Re: Fusione Fredda

Inviato da  ahmbar il 27/5/2008 20:42:05
Cio' che state per leggere viene dalla mia memoria (non ho voglia di cercare i ilink..scusate), quindi diffidate e controllate, ma io ho visto il video con l'intervista alla dr.ssa capo dell'equipe del CNR a cui Rubbia nel 2002 chiese di sperimentare la fusione fredda, l'interesse con cui segui' i progressi e l'entusiasmo mostrato inizialmente, che sfociarono in un imbarazzantissimo silenzio quando l'esperimento ebbe successo

Parole della scienziata...boh... che disse "Dopo che l'esperimento riusci', invitammo piu' volte il dr Rubbia, ma non ricevemmo piu' ne' una sua visita, ne' nessun tipo di contatto.
Vennero , in compenso, degli scienziati francesi, che studiarono tutto il nostro esperimento e si portarono via le copie di tutto quello che avevamo fatto"

La fusione fredda non s'ha da fare, guai liberare gli uomini dalla schiavitu' dell'energia
Dove ruberebbero mai gli enormi finanziamenti con cui ora costruiscono gli inceneritori?
E come giustificare la costruzione di 5 nuove centrali nucleari?

Re: Fusione Fredda

Inviato da  vernavideo il 27/5/2008 15:55:23
Ciao manolete
Citazione:
attorno al tema "fusione" ci sia un interesse elevato e diffuso

Certamente molto piu' diffuso di quello che "il quinto potere", organo ultimo della verita' vorrebbe farci credere.
Considerate anche che oltre alle tecniche di fusione fredda utilizzando particolari strutture molecolari per superare la barriera di coulomb, esiste l'altro filone, altrettanto promettente (anzi, molto di piu') delle "reazioni nucleari ultrasoniche", ma forse e' meglio limitarci a parlare degli esperimenti di arata per non uscire troppo dal seminato della discussione.
Quello che e' fuori discussione e' che l'osservazione di questi fenomeni mette in crisi parte della fisica di bohr e anche una certa interpretazione della relativita', uno dei motivi che credo abbiano giocato un ruolo preponderante nell'affossamento delle notizie riguardo a queste ricerche. Personalmente non credo che "le sette sorelle" abbiano veramente avuto un ruolo nell'insabbiamento, anche se ovviamente potrei sbagliarmi. Mentre chi crede che i "baroni" non esistano, molto probabilmente non ha mai frequentato un aula universitaria. Altrettanto ovvi sono i legami che questi cosidetti baroni hanno con le varie testate specializzate o generaliste.
Siamo comunque nel campo della speculazione pura, su un fenomeno pero' assolutamente reale e che chiunque puo' constatare: una censura quasi totale riguardo queste ricerche. Se qualcosa comincia ad uscire e' perche' probabilmente e' impossibile tacere sulle migliaia e migliaia di osservazioni di reazioni nuclari a bassa temperatura che vengono osservati nei laboratori di ricerca di mezzo mondo.

Citazione:

Aggiungo una impressione del tutto personale su Rubbia che non vuole né infangarlo, né difenderlo:
tutti si accaniscono ad accusarlo di non aver dato o di non dare l'importanza dovuta alla fusione; e forse è vero.

Non era mia intenzione di denigrare rubbia, che anzi ha tutto il mio rispetto per aver osato portare all'attenzione dell'allora (e tuttora) capo del governo, monsieur berlusconi', il desolante panorama della ricerca italiana che gli e' costato l'umiliante allontanamento dall enea di cui era presidente...
Come ho detto, se ha deciso di non voler assolutamente sentir parlare di fusione fredda, gli sara' stata fatta un offerta che non poteva rifiutare....non voglio credere che lo abbia fatto per puro calcolo da "barone".

Ciao,
Stefano

Re: Fusione Fredda

Inviato da  manolete il 27/5/2008 15:03:37
Salud Verna,

ho dato un'occhiata rapida al sito che hai segnalato: merita decisamente attenzione.
È tutto rigorosamente in inglese (con qualche eccezione), ed è una sorta di Summa della fusione a freddo, con tanto di elenchi di testi (in primis il testo di Mallove), foto, links e un'infinità di pdf scaricabili.

Solo dalla rapida scorsa che gli ho dato, ci si rende conto che attorno al tema "fusione" ci sia un interesse elevato e diffuso (mi pare che abbiano avuto dal 2002 ad oggi oltre 1.000.000 di downloads...). Credo di aver capito che oltre al Giappone, altri paesi "di peso" lavorino sul tema: l'India ha recentemente ospitato una conferenza.

Aggiungo una impressione del tutto personale su Rubbia che non vuole né infangarlo, né difenderlo:
tutti si accaniscono ad accusarlo di non aver dato o di non dare l'importanza dovuta alla fusione; e forse è vero. Ma, proviamo a vestire i suoi panni: ha intuito che il solare, grazie al termodinamico, può svolgere un ruolo interessante nel campo dell'energia (se restassimo ancorati al FV non usciremmo mai dalla preistoria); ne è il padre pressoché riconosciuto; è vero che già il Nobel l'ha avuto, ma gli si presenta l'occasione di entrare nella storia con i "grandi". Arriva la fusione fredda e ci aspettiamo che la sponsorizzi?

Ah, umano! troppo umano e trattandosi di Rubbia:

Suerte,
manolete

Re: Fusione Fredda

Inviato da  vernavideo il 27/5/2008 13:57:41
Ciao Infettato
Citazione:

Perchè questo esperimento è stato quasi nascosto dai media?


In giappone la relazione e l'esperimento sono stati seguiti dai media piu' influenti, quindi immagino che sia uscito qualcosa di piu' di un paio di trafiletti striminziti sull' argomento.
Ho spedito una mail a un ex collega giapponese e riportero' qui le sue considerazioni circa la copertura mediatica nel suo paese.

Nel resto del mondo, a parte nei blog attivissimi di cui e' pieno il mondo, dove ho letto le facezie piu' immonde, nessun media "serio" puo' permettersi di denigrare Arata, e deve andarci quindi con i piedi di piombo, per non provocare un incidente diplomatico.

Tanto per fare un esempio, la lettura della relazione e l'esperimento si sono svolti nella sala "Arata", nel centro di ricerca della prestigiosa universita di osaka.
Si, avete letto bene, la sala e' stata intitolata in onore proprio del prof. arata, e stiamo parlando del giappone, uno stato dove non credo che sarebbe mai stato possibile intitolare una statua a un craxi quasiasi...

E se arata si e' esposto, era sicuro di quello che stava facendo (sono sicuro che sotto il kimono aveva pronta una spada katana, per inondare il pavimento con le sue budella in caso di anche un semplice disguido logistico-organizzativo che avesse scalfitto minimamente il suo onore)

Immagino quindi che in attesa di indicazioni precise dai rispettivi governi o di articoli sull' argomento provenienti da altrettanto autorevoli esponenti del mondo scientifico, I grandi media, si siano allineati in una posizione di prudente attesa.

Interssante a questo punto un parallelo arata-rubbia. nel caso italiano rubbia rappresenta, con le dovute proporzioni, l'arata italiano. Chi avesse visto il filmato menzionato e linkato all'inizio di questa discussione, si ricordera' che rubbia, dopo u n iniziale entusiasmo per le scoperte del gruppo di ricerca di frascati, all' indomani della relazione che riportava un esito positivo delle sperimentazioni, si e' chiuso in inspiegabile (ma non troppo) silenzio sull'argomento.

Volendo speculare, credo che rubbia abia ricevuto pressioni (un offetta che non si puo' rifiutare, baciamo le mani) per lasciar cadere l'argomento nel dimenticatoio.
Evidentemente areta, data l'eta' non offriva lo stesso potenziale ricattatorio (a 80 e passa anni, hai poco da perdere). Inoltre furbescamente, ha pubblicato tutti i suoi lavori e il progresso di questa ricerca esclusivamente in giapponese rendendo difficile seguirne gli sviluppi da eventuali cani da guardia.

Sono solo speculazioni, anche se il silenzio di rubbia e' reale quanto inquietante, e comunque voglio ricordare che la strada da percorrere e' ancora molta, ma se areta afferma che ci sono alte probabilita' di poter produrre energia con un eventuale tecnologia che si sviluppi da queste ricerche, possiamo permetterci quantomeno un atteggiamento speranzoso.

Ciao,
Stefano

Re: Fusione Fredda

Inviato da  Infettato il 27/5/2008 12:25:04
Ciao Stefano sui "papers" non posso esserti d'aiuto, quello che intendevo dire nel post precedente nel caso non si fosse capito è, quante risorse si investono per la fusione fredda?(in particolare dopo questo successo)

Perchè questo esperimento è stato quasi nascosto dai media?

In Giappone i politici e i media sono sulla stella linea di Matteoli o quel Testa di (vabbe senza offendere)?

Che ci voglia tempo per rendere la "scoperta" utilizzabile è fuori dubbio, ma anche costruire una centrale nucleare sembra ci vogliano diversi anni, con qualche piccola differenza (sempre a quanto pare) per quel che riguarda l'ecosostenibilità.

edit: dimenticavo Non sarebbe il caso di aprire una nuova discussione per parlare dell'esperimento di Arata e per seguirne gli sviluppi a mio parere va bene anche proseguire su questo, dispiace solo non essere in grado di apportare contributi utili.

Re: Fusione Fredda

Inviato da  vernavideo il 27/5/2008 11:45:29
Ciao Infettato
Citazione:

Speriamo..

No, che il prezzo del petrolio e' destinato a scendere e' sicuro e non c'entra neanche con l'esperimento di arata, ma con la constatazione che il suo prezzo attuale e' dovuto a una forte speculazione unito alla debolezza del dollaro. Si tratta quindi in sostanza di una bolla speculativa non sorretta dai fondamentali (output, indice produttivo raffinerie, etc), destinata necessarriamente sgonfiarsi nel futuro.

Per quanto riguarda un eventuale utilizzo pratico delle scoperte italo-giapponesi, credo che passeranno decenni prima che potremo installare il generatore domestico a fusione fredda in casa o in condominio con compressore di elio incorporato per la felicita dei bambini....


Grazie al sapiente lavoro dei soliti noti, siamo ancora allo stadio di ricerca preliminare di queste scoperte che, non dimentichiamo, cozzano con i principi della fisica nucleare.

-----
Sfogliando i vari blog ho scoperto che i "papers" del lavoro di arata e zhang dovrebbero essere disponibili qui'
Pultroppo il proxi fascista aziendale mi blocca l'accesso al sito, non e' che qualcuno potrebbe darci un occhiata?

Ciao,
Stefano

P.S.
Non sarebbe il caso di aprire una nuova discussione per parlare dell'esperimento di Arata e per seguirne gli sviluppi?

Re: Fusione Fredda

Inviato da  Infettato il 27/5/2008 11:06:19
Anche qui Bonelli ha provato a nominare ciò che è innominabile....

In ogni caso oggi la luna consiglia di disfarsi dei contratti futures sul greggio......

Speriamo se così fosse significherebbe che la disinformazione ha fallito, e nello stesso tempo la sperimentazione ha ulteriormente confermato quella che potrebbe essere la notizia del secolo.

Re: Fusione Fredda

Inviato da  vernavideo il 27/5/2008 7:10:37
Citazione:

Teknomaker ha scritto:


vernavideo ha scritto:
E nel panorama mondiale e' anche peggio: la maggiorparte dei siti rimandano all'articolo del sole24?!?
Se è così allora dubito che l'autore dell'articolo avrà qualche riconoscimento per lo scoop, anzi, probabilmente non se la starà passando bene (licenziamento in vista...?)

Pobabilmente aspettano una conferma dei peers, o quantomeno un parere discordante, ma chi si azzarda a scriverlo, visto il prestigio che gode arata?

In ogni caso oggi la luna consiglia di disfarsi dei contratti futures sul greggio......



Ciao,
Stefano

Re: Fusione Fredda

Inviato da  vernavideo il 27/5/2008 7:03:46
Citazione:

Teknomaker ha scritto:
Il messaggero mi mancava...:


Articolo Messaggero

Puoi anche lasciare un commento alla notizia.

Ciao,
stefano

Re: Fusione Fredda

Inviato da  Teknomaker il 26/5/2008 21:14:06
Citazione:
ahmbar ha scritto: Credo che il sacrosanto appunto di Technomaker fosse piu' per me

Per entrambi

Citazione:
la cosa buffa e' che leggo i suoi post sempre con interesse

Onorato Però se scrivo fesserie almeno avvisami, ok?

Citazione:

vernavideo ha scritto:
Ma come, a 4 giorni da un esperimento che conferma la scoperta piu' importante del secolo e del millenio, silezio radio????

E' uno dei tanti metodi: siccome nell'89 hanno usato la tecnica "scherno", adesso mi pare giusto usare la tecnica "far finta di nulla", tanto per non esser ripetitivi, specie se la dimostrazione è palese e incontestabile...

Citazione:
Tutto quello che si riesce a trovare sono un paio di trafiletti sul sole24 e sul messaggero ?

Il messaggero mi mancava...

Citazione:
E nel panorama mondiale e' anche peggio: la maggiorparte dei siti rimandano all'articolo del sole24?!?

Se è così allora dubito che l'autore dell'articolo avrà qualche riconoscimento per lo scoop, anzi, probabilmente non se la starà passando bene (licenziamento in vista...?)

Citazione:
chissa perche' leggere questa notizia mi fa incazzare anziche gioire....

Perchè la notizia è riportata da un solo giornale !

Re: Fusione Fredda

Inviato da  vernavideo il 26/5/2008 14:54:46
Ma come, a 4 giorni da un esperimento che conferma la scoperta piu' importante del secolo e del millenio, silezio radio????
Tutto quello che si riesce a trovare sono un paio di trafiletti sul sole24 e sul messaggero della minchia?

DOV'E' IL PLASTICO DI VESPA???????

E nel panorama mondiale e' anche peggio: la maggiorparte dei siti rimandano all'articolo del sole24?!?

Vabbe' diamogli un po di tempo per mettere a frutto il gruzzolo andando "short" sui contratti futures legati al greggio e potremo finalmente celebrare tutti insieme la fine del problema energetico, anche se probabilmente tocchera pagare le royalties a qualche industriale jap.....

chissa perche' leggere questa notizia mi fa incazzare anziche gioire....
Ciao,
Stefanop

Re: Fusione Fredda

Inviato da  ahmbar il 26/5/2008 14:36:13
Credo che il sacrosanto appunto di Technomaker fosse piu' per me

la cosa buffa e' che leggo i suoi post sempre con interesse, ma l'eta' avanza....

Forse prima di schiattare riusciro' a vedere la prima centrale a fusione fredda, ma vediamo....20 anni per riconoscere che funzionava, diciamo altri 10/15 per completare le ricerche, un'altra decina per adattarle alla commercializzazione, un'altra decina per realizzare gli impianti...mi sa che sono fuori tempo massimo

Re: Fusione Fredda

Inviato da  manolete il 26/5/2008 8:15:58
Salud Teknomaker,

touché

Certo che se, ogni volta che leggo un aggiornamento di una discussione, mi devo andare a ripassare anche quanto è stato scritto e letto 18 giorni prima, sarei ancora fermo ad alcuni anni fa...

La notizia mi era già "entrata in circolo", avevo solo il dubbio se lo scienziato-giornalista fosse Mallowe o Mallove, e allora ho messo i nomi in google (dell'attore ero piuttosto certo).
Perché non ho fatto un "cerca" in LC? perché non è mia abitudine, perché sono pigro e prevale l'istinto di cercare in google, perché ho il vizio di fare controlli incrociati sulle notizie e di non prendere mai per "verità assolute" nulla e nessuno...

Visto che si sta discutendo di energia rinnovabile in una delle sue forme, trovo interessante riportare questa recente intervista di Rubbia.

Sole o atomi, l'importante sarebbe che il "segreto della produzione dell'energia" sia accessibile a ciascuno di noi, magari con l'utilizzo di istruzioni non coperte da brevetto ma da GPL.
Non trovi?

Suerte,
manolete

Re: Fusione Fredda

Inviato da  Teknomaker il 25/5/2008 23:27:05
Citazione:
ahmbar ha scritto:
[...]Lo scienziato del MIT che se ne accorse, Carl Malden, se la memoria non mi fa' i soliti scherzi [...]


Citazione:
manolete ha scritto:
se ne accorse Eugene Mallove


Sarebbe bastato leggere giusto 3 post prima (il 47... )

Re: Fusione Fredda

Inviato da  manolete il 25/5/2008 23:13:00
De nada, ahmbar.

Non essere perplesso, sono forse cambiati un po' i tempi, un po' i contesti, un po' il prezzo del petrolio ...
e allora ai media forse il padrone ha lasciato il guinzaglio un po' più lungo...

Certamente è un fatto positivo, si può cominciare a far luce sul tema (e smettono di morire gli addetti: se l'episodio di Mallove è molto chiaro, personalmente la morte improvvisa di Giuliano Preparata per crisi cardiaca non mi ha mai convinto molto..., ma sai chi è scettico come me vede ombre ovunque...).

Suerte,
manolete

PS: grazie della maiuscola nella risposta, ma mi accontento, come te, della small letter

Re: Fusione Fredda

Inviato da  ahmbar il 25/5/2008 19:26:51
Ciao Manolete

Nulla di strano che la mia memoria sia una ciofeca: a volte devo guardarmi la carta di identita' per ricordarmi il mio nome
Grazie della ricerca al mio posto

Per restare sull'argomento, sono decisamente perplesso di come si sia gettata tanta enfasi sull'esperimento giapponese, mentre i risultati dello stesso Enea e CNR del 2002 o di Iorio e Cirillo nel 2006(?) erano passati sotto completo silenzio mediatico

Speriamo sia la volta buona, comunque

Re: Fusione Fredda

Inviato da  manolete il 25/5/2008 17:19:02
Salud ahmbar,

solo un paio di precisazioni:

se ne accorse Eugene Mallove

non Karl Malden

Suerte,
manolete

Re: Fusione Fredda

Inviato da  ahmbar il 23/5/2008 23:47:05
No Fefo, le cose stanno peggio di come hai scritto tu

Ora non ho il tempo di cercarti i link, ma i dati che presentarono a G Bush sr nel 1990 erano stati manomessi nel risultato
Lo scienziato del MIT che se ne accorse, Carl Malden, se la memoria non mi fa' i soliti scherzi, esamino l'esame per curiosita', e si accorse che era tutto funzionante, tranne che il risultato era negativo (Fleischmann e Pons furono derisi, scherniti, sbeffeggiati, offesi ..)

Malden fu ucciso da un rapinatore pochi gg dopo aver pubblicato la sua scoperta
A bastonate (pero' fu' fortunato...il rapinatore non gli prese il denaro)

L'autore della manomissione e' stato indicato come l'allora direttore del MIT, ora non ricordo quale carica ricopra nell'attuale governo Bush jr

E sia il CNR nel 2002, sia con il lavoro del prof Del Giudice all'ENEA, che i due scienziati faidate Iorio e Cirillo avevano gia' riprodotto la fusione fredda
Progettomeg
L'arte di arrangiarsi, ma funziona!

Re: Fusione Fredda

Inviato da  fefochip il 23/5/2008 15:25:15
dorian
Citazione:
Perchè in 200 anni nessuno ha mai notato questo effetto?

lungi da me attaccarti per una singola frase ....prendila dal verso giusto ma questa è una delle domande piu vuote che mai l'uomo si può porre indagando sull'universo.(non me ne avere dorian mi rivolgo ganericamente alla domanda non certo a te)

parafrasando si può dire che l'uomo non si è accorto della terra che fosse tonda per 2000 ? 5000? 20000 anni ? (per come noi conosciamo la storia)

riguardo allo specifico comunque ritengo che l'arco di 200 anni mi pare un pochino esagerato visto che la fusione calda non si conosceva prima di fermi e compagnia bella.
quindi restringerei l'arco della domanda e poi rifletteri che la storia della fusione fredda è venuta fuori in un panorama dominato da interessi petroliferi che per cosi dire "non hanno fatto notare agli scienziati il fenomeno"

Re: Fusione Fredda

Inviato da  Teknomaker il 23/5/2008 10:58:44
(Copio e incollo nel thread più appropriato un post di Wintermute inserito QUI.
E con questo 3° post, assieme agli ultimi due, direi che abbiam fatto l'amplein)


Signori,
Funziona!


La fusione fredda è stata dimostrata
E tanti saluti agli scettici

"Ce l'hanno fatta: il primo esperimento pubblico di Yoshiaki Arata di Condensed Matter Nuclear Science, meglio nota come fusione fredda è stato un successo. Poche ore fa all'Università di Osaka è stata dimostrata, di fronte a un pubblico qualificato, la realizzazione di quello che viene definito ormai "Arata Phenomena". La prova è stata compiuta facendo diffondere Deuterio gassoso su una matrice a struttura nanometrica di 7 grammi composta per 35% di palladio e per il 65% di ossido di zirconio alla pressione di 50 atmosfere, la metà della pressione di una idropulitrice per autolavaggio. Il calore, prodotto fin dall'inizio, e cioè in concomitanza dell'immissione del Deuterio, ha azionato un motore termico che si è messo in moto cominciando a girare.
Dopo circa un'ora e mezzo l'esperimento è stato volutamente fermato per effettuare le misure della presenza di Elio-4 a testimonianza dell'avvenuta fusione. Non sono state evidenziate emissioni di origine nucleare pericolose ( l'elio-4 è inerte). L'energia riscontrata è stata circa di 100.000 Joule, equivalente grosso modo a quella necessaria per riscaldare di 25 gradi un litro di acqua ( si tenga presente la modesta quantità della matrice nanometrica, 7 grammi). Quanto all'Elio, la quantità è assolutamente confrontabile e compatibile con l'energia prodotta, ed è la firma inequivocabile dell'avvenuta fusione nucleare."


EDIT: ecco un altro articolo

La rivincita del samurai

Yoshiaki Arata, 85 anni, professore emerito giapponese (uno dei padri del nucleare avanzato nipponico e delle ricerche anche sulla fusione calda), forte nazionalista (in pubblico parla solo giapponese), decorato dall'Imperatore, ha vinto la sua battaglia ventennale da samurai.
Non ha smesso per un attimo di crederci, da quando Fleishmann e Pons annunciarono nel 1989 la sospetta fusione "in bottiglia" di molecole di deuterio (idrogeno più un neutrone di troppo) dentro un catodo di palladio. Molecole leggere, sospinte per via elettrochimica (un moderato flusso di elettroni nel fluido, dall'anodo al catodo) dentro le strutture esagonali del palladio, fino a intrappolarsi in massa, collidere, premere l'una sull'altra, fino a pressioni spontanee di milioni di atmosfere, quindi spaccare i propri nuclei, emettere calore, tramutarsi infine in Elio-4. Una fusione nucleare in piena regola, ma ottenuta senza mostruosi toroidi ad altissima energia (tipo Iter), come nelle stelle. Bensì dentro una modesta bottiglia, con un po' di acqua pesante (deuterio, lo si trova in natura) e con un particolare metallo raro. E la corrente elettrica di casa. Senza radiazioni e con la produzione finale di un gas inerte, l'elio, utile per gonfiare i palloncini.
Troppo bello per essere vero. Fleishmann e Pons nel 1989 misero a rumore l'intera comunità scientifica mondiale ma non riuscirono mai a riprodurre stabilmente, se non per casi fortuiti, quel risultato straordinario, che avrebbe cambiato per sempre la storia dell'energia, del clima e forse della civiltà umana. E loro, insieme ai seguaci, furono così tacciati di truffa, di cialtronaggine, di ascientificità, fino all'emarginazione completa dalla comunità scientifica mondiale.
Ma il samurai Arata tenne duro. Anche perché la sua tecnica di supercompressione del deuterio già negli anni 50 lo aveva incuriosito su certe strane anomalie incontrate con i metalli, che ora forse capiva. E decise di investire le sue ricerche su una strada diversa, per la fusione a bassa energia, da quella elettrochimica. Semplicemente spingendo, a forza di varie atmosfere, il deuterio dentro nanoparticelle di palladio, fino ad ottenere lo stesso iper-affollamento, la stessa vertiginosa crescita di pressione, la fusione e il calore. Oggi ha mostrato pubblicamente a Osaka il suo reattore in funzione, che, con soli pochi grammi di palladio ha mosso un motore a pistoni Stirling. Un reattore in parte realizzato anche con le idee di Francesco Celani e del suo gruppo di Frascati-Infn, il secondo laboratorio al mondo attivo sulla pista aperta da Arata (e il secondo gruppo di samurai). Nei prossimi giorni Arata ci proverà non con 7 ma con 60 grammi di palladio e conta di avere centinaia di watt termici di guadagno. Abbastanza da illuminare una casa, per mesi, forse con una bomboletta pressurizzata da un compressore da frigo. Ma la notizia più importante di oggi, di fronte alla platea dei maggiori giornalisti scientifici giapponesi (e alcuni venuti dagli Usa), è aver inequivocabilmente mostrato la produzione, dentro gli esagoni di palladio, di consistenti quantità di elio 4, la firma dell'avvenuta fusione nucleare e della trasmutazione del deuterio. Al punto che gli astanti hanno coniato il termine di "Arata Phenomenon". Che lui ha gentilmente accettato, con un inchino, appunto, da samurai.


Re: Fusione Fredda

Inviato da  Teknomaker il 5/5/2008 16:32:35
Graphic Proof of Serious Scìentìfic Misconduct at MIT in 1989

Prova grafica di grave scorrettezza scientifica al MIT nel 1989

Il MIT affermò che gli esperimenti di Fleischmann e Pons erano una frode perchè, provandoli a replicare, non si otteneva nulla di quanto dichiarato; in realtà gli stessi esperimenti effettuati dal MIT dicevano l'esatto opposto, confermando tutto.

Ad accorgersene fu il dr Eugene F. Mallove che, essendosi laureato proprio al MIT in ingegneria aero/astro-spaziale, riuscì a procurarsi una copia degli appunti degli esperimenti condotti, notando che i grafici elaborati in prima battuta erano differenti dai grafici presentati al pubblico in quanto questi ultimi erano stati ritoccati per nascondere il reale esito degli esperimenti (asse x spostato in alto).




Quanto appena detto è un riassunto di quello che si può apprendere da una veloce lettura dei seguenti due articoli.

1 e 2

Il seguente è invece un articolo scritto dallo stesso Mallove, nel quale sono riportati i grafici (pagina 12)

MIT and Cold Fusion, A Special Report

Re: Fusione Fredda

Inviato da  Teknomaker il 5/5/2008 16:03:03
Fusione Fredda - Experimental evidence of 4He production in a cold fusion experiment

Riassunto
In questo lavoro viene dimostrata la simultanea produzione di eccesso di entalpia e di 4He durante l’elettrolisi di acqua pesante su catodo di Palladio (Pd); quando il rapporto stechiometrico x=[D]/[Pd] eccede la soglia critica x=1. Questo effetto è stato ottenuto su catodi resistivi quasi unidimensionali in forma di serpentina, ricavata da un film sottile di spessore tra 1 e 2 micron. E’ stata dimostrata l’influenza di un potenziale elettrico longitudinale applicato al catodo, sul raggiungimento di elevati caricamenti. L’eccesso di calore è segnalato da un aumento di temperatura, misurato mediante un elemento Peltier di tipo commerciale tenuto in buon contatto termico con il substrato del catodo in film sottile.
Allo scopo di rivelare le piccole quantità di 4 He che ci si aspetta siano presenti, simultaneamente alla produzione di entalpia, come evidenza del carattere nucleare del processo, è stato messo a punto un metodo di analisi basato sulla totale rimozione di tutti i gas chimicamente attivi presenti nella miscela gassosa prodotta nel corso dell’elettrolisi.
L’utilizzo di pompe “Non-Evaporable Getter” (NEG) permette di rimuovere efficacemente dalla miscela tutte le componenti non inerti, ed in special modo gli isotopi dell’idrogeno. I gas nobili che rimangono, soli, in fase gassosa vengono inviati periodicamente allo spettrometrometro di massa e qui analizzati quantitativamente. L’osservazione di una quantificabile trasmutazione di Deuterio in Elio prova univocamente che alla base del fenomeno della cosiddetta “fusione fredda” c’è un processo di natura nucleare. Dalla quantità di Elio prodotto nel corso dell’elettrolisi, in base alla conversione 2D→4He+23.8 MeV, si può stimare l’energia prodotta nel processo. Tuttavia si trova che l’energia stimata attraverso questa conversione eccede quella valutata semplicemente in base all’aumento di temperatura.
Questa discrepanza aumenta all’aumentare del livello di energia prodotto e può essere compresa considerando le condizioni di non equilibrio termico che si verificano nelle vicinanze del catodo e la conseguente perdita di calore per irraggiamento da parte della superficie calda del materiale Pd. Come caso estremo si può raggiungere la fusione parziale del catodo (la temperatura di fusione del Pd è di 1828 K) senza aumentare apprezzabilmente la temperatura dell’elettrolita e dunque senza che l’evento sia rivelato dal metodo calorimetrico. Il fenomeno descritto è stato riprodotto diverse volte: il livello quantitativo della produzione di elio nei differenti esperimenti, dipende, ovviamente, dal livello di caricamento di Deuterio in Palladio raggiunto nel corso dell’esperimento.


Re: Fusione Fredda

Inviato da  BlSabbatH il 13/2/2008 15:54:44
Citazione:
Dubbio:
tenuto conto del costo per produrre energia tramite fusione fredda - costo che risiede nelle apparecchiature da usare, nella loro manutenzione, nel loro ingombro, ecc... - ha senso "accanirsi" sulla fusione fredda?
Capisco - o faccio finta di capire - l'interesse scientifico dietro alla fusione fredda... ma essa ha davvero un valore strategico?

errata corrige: la parola "fredda" è da sostituire con "calda"...


Re: Fusione Fredda

Inviato da  Dusty il 3/2/2008 8:45:54
Grazie della segnalazione Kirghiso, ne abbiamo approfittato per pubblicare in home un articolo.

Re: Fusione Fredda

Inviato da  kirghiso il 2/2/2008 17:01:42
Ritengo opportuno su questo argomento rifarsi a chi della Fusione fredda ne è stato uno degli "artefici", almeno qui in Italia, il Professore Emilio Del Giudice dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Milano, in un'intervista di Roy Virgilio di progettomeg.

Da notare anche il ben lucido quadro che fa dello stato dell'economia contemporanea.


L'intervista

Roy V.: Io, come tante altre persone, sto cercando di portare un’informazione onesta e trasparente sulla realtà odierna della fusione fredda poiché sembra che l’opinione comune, anche a volte di professori universitari, sia rimasta a pochi mesi dopo l’annuncio di Fleischmann e Pons, come se tutto si fosse fermato lì punto e basta. Quasi nessuno è consapevole degli enormi passi avanti che sono stati ottenuti, e proprio in Italia, grazie a Lei e al pool del Prof. Giuliano Preparata. Potrebbe raccontarci brevemente cosa è stato effettivamente dimostrato e capito?

E. Del Giudice: Si può ritenere assodato che il fenomeno fisico della Fusione Fredda che avviene in celle elettrolitiche adoperando il metodo di Fleischmann e Pons (vedi box) o varianti come quelle suggerite da Giuliano Preparata e come replicata dal nostro gruppo all’ENEA di Frascati, esiste, è provato e nelle sue linee essenziali è conforme a quella che è la predizione teorica. Quello che non è ancora risolto pienamente è il problema della captazione dell’energia prodotta da utilizzarsi per usi pratici, cioè l’ingegnerizzazione. C’è da comprendere che mentre l’energia, poniamo di origine chimica o meccanica, è un’energia che viene prodotta lentamente e quindi si diffonde in senso termodinamico, ovvero viene emessa in forma di calore, l’energia della fusione fredda è emessa in modo molto veloce, inizialmente in forma di un’eccitazione elettromagnetica che poi man mano degrada in termini di frequenza e una parte di essa viene assorbita dalla materia circostante sottoforma di calore. Però una parte cospicua vola via in forma di radiazioni.
Per cui bisognerebbe, per esempio, mettere queste celle all’interno di cavità riflettenti o utilizzare comunque metodi per rendere disponibile tutta questa energia. C’è una serie di problemi tecnici da risolvere che riguardano la velocità di questi processi, per cui prima che uno si possa fare la doccia usando acqua riscaldata con la F.F. qualche problema tecnologico richiede di essere risolto.
Semmai ancora non è chiaro se esistono anche altre vie alternative (al metodo Fleischmann e Pons), perché differenti ricercatori in giro per il mondo hanno ottenuto energie in eccesso seguendo strade diverse. Quindi ci possono essere più modi per ottenere l’effetto, che sono da vagliare più approfonditamente.


Roy.: Si riferisce anche all’esperimento di Mizuno e Ohomori (vedi box) effettuato con tungsteno e acqua normale? Questa configurazione molto economica è stata replicata e anche implementata qui in Italia dai ricercatori Iorio-Cirillo che proprio su Progettomeg.it seguiamo oramai da 2 anni.

E.D.G.: No. Dobbiamo specificare che una cosa è la fusione fredda e una cosa sono le trasmutazioni nucleari a debole energia, come quelle ottenute dai giapponesi. Sono capitoli interessanti però parliamo di due cose diverse. Certo si sono aperte molte strade, ognuna delle quali ha il valore che ha, c’è quella che vale di più, quella che vale di meno, io non sono competente in tutti questi campi, qualche strada l’ho capita, qualcun’altra no.


Roy: Quindi, tornando al sodo, si può dire che la natura nucleare della fusione fredda è stata dimostrata in modo scientifico e univoco? Ed anche l’eccesso di energia?

E.D.G.: Il fatto che si tratta di un fenomeno nucleare è anche provato dal fatto che simultaneamente alla produzione di energia c’è anche produzione di nuclei di elio. Siccome all’inizio c’era il deuterio, il fatto che il deuterio si consumi e al suo posto venga rilevato elio vuol dire che c’è una trasmutazione nucleare, ovvero che due nuclei di deuterio si fondono insieme dando luogo a un nucleo di elio. Se poi, come abbiamo fatto noi a Frascati, si misura il numero di nuclei di elio prodotti e sapendo che per ogni nucleo di elio creato c’è una quantità di energia che si sprigiona, cosa che si può calcolare con una semplice moltiplicazione, otteniamo un’energia che è 10 volte più grande di quella che misuravamo nel calorimetro. Ciò vuol dire che l’energia veramente prodotta è 10 volte maggiore di quella che uno è davvero capace di misurare! Ecco qui che il grosso di questa energia non è stato catturato. D’altra parte noi non avevamo fatto particolari sforzi per captarla, a noi interessava vedere se questa energia si produceva o no, dopodiché, adesso che siamo convinti che il fenomeno esiste, tutta la pratica va in mano agli ingegneri che troveranno dei modi intelligenti ed astuti per non perdere neanche un goccio di tutta questa energia.


Roy: Quindi a livello scientifico le cose sono chiare e definite?

E.D.G.: La parte di scienza pura è abbastanza capita, almeno questo è il mio punto di vista, che poi la comunità scientifica nel suo insieme l’abbia capita… purtroppo questo non è vero. Si tratta ancora di minoranze perché anche nelle scienze esistono i partiti. E il partito di maggioranza, di grande maggioranza, è un partito nelle cui concettualizzazioni questa possibilità evidentemente non rientra, non è contemplata.


Roy: Sembra proprio sia così! Giusto in questi giorni (mettere data e link) è uscito un articolo su il Giorno in cui si parla del progetto I.T.E.R.(l’International Thermonuclear Experimental Reactor) e dove si accenna alla F.F. come se fosse ancora un’abbaglio, e danno dei tempi di 40 – 50 anni per la realizzazione di questo progetto. Le ho portato una copia da leggere...

E.D.G.: Quando avevo 15 anni, ai tempi della famosa macchina Zeta, dicevano 10 anni, poi ogni progresso aumentavano sempre di altri 10. (n.d.I. nel frattempo Del Giudice legge l'articolo...) Ah, interessante! Vedo che l’articolo cita Maurizio Samuelli che è il direttore dell’unità Fusione Nucleare dell’Enea da cui dipende anche la Fusione Fredda!
(n.d.I a questo punto il Prof. effettua una telefonata a una sua collega che lavora sotto la direzione di Samuelli e le fa notare che, se da un lato Samuelli fa lavorare scienziati sul fenomeno Fusione Fredda, dall'altra dichiara ai giornali che la F.F. è un abbaglio… aggiungo io, con che spirito si portano avanti certi studi se non ci si crede? C’è un po’ di confusione? Si vogliono buttare via soldi o ci sono degli interessi superiori in gioco?)


Roy: Come abbiamo visto per la fusione calda e tante altre tecnologie incerte si investono un sacco di soldi ma di che cifre parliamo per un’implementazione pratica della F.F.?

E.D.G.: la quantità è molto limitata, è questione di qualche miliardo delle vecchie lire, a esagerare 10 miliardi, cioè possiamo dire che quello che serve è la quarta parte di una tangente media o, se vogliamo metterla su un altro piano, può valere un centrattacco brasiliano! Anche in un regime di crisi economica sono soldi che si possono trovare.


Roy: Ma non avete bisogno di fare ancora esperimenti per completare il quadro scientifico?

E.D.G.: Noi no, ne hanno bisogno gli ingegneri. Ma noi siamo a disposizione per qualsiasi aiuto o consiglio di cui possano aver bisogno. A livello scientifico siamo pronti, come ho già detto manca solo l’ingegnerizzazione del prodotto.


Roy: Per fortuna sembra che, anche se in sordina, alcune grosse multinazionali quali la Mitshubishi Heavy Industry, la Pirelli Labs, la ST Microelectronic stiano in qualche modo investendo in questa tecnologia, soprattutto per quanto riguarda la possibilità di eliminazione delle scorie radioattive. E’ forse la volta buona per un’utilizzazione concreta del fenomeno?

E.D.G.: e chi lo sa! Io per quanto riguarda le scorie so poco e non so esprimere un giudizio. Ma non mi pare che ci siano investimenti per quanto riguarda generatori di energia, questo proprio non mi risulta. All’epoca, quando era vivo G. Preparata, è vero che la Pirelli Labs manifestò interesse, ma è altrettanto vero che poi si tirò indietro. Tra la Pirelli e Preparata ci fu un accordo ma la Pirelli non mantenne gli impegni che aveva preso e non finanziò la ricerca.


Roy: Le ho fatto questa domanda perché alcuni scienziati italiani e le aziende citate prima, stanno ricevendo uno stanziamento di alcuni milioni di euro per portare avanti questa ricerca, proprio per l’eliminazione delle scorie radioattive.

E.D.G.: Sì, però questo è un altro aspetto, anzi paradossalmente io lo vedo un po’ pericoloso. Se solo si sparge la voce che il problema delle scorie radioattive è risolubile, anche se poi non lo è, si dirà - oh, bene, allora possiamo fare nuove centrali!-
Non vorrei che fosse una furbata di alcuni scienziati della F.F. che pensano: forse se ci presentiamo come gente servizievole che aiuta quelli della fissione nucleare a togliere via le immondizie, che è poi l’ostacolo maggiore alla diffusione del nucleare, magari… e quello che poi si ottiene è che il loro nome viene speso solo per dire -Sì, il problema è in via di soluzione- e quindi via a costruire centrali. Poi si dirà: - ah il problema non è stato ancora risolto…- però intanto le centrali sono state costruite! Questa può essere una malignità, come può essere che non è vero niente, d’altro canto debbo ammettere che io di questo metodo per ripulire le scorie non ne so niente, e quindi non sono preparato per dare giudizi.


Roy: Mi fa paura ultimamente, sentire parlare in TV di un ritorno al nucleare classico o al carbone per procurarsi un’energia che sembra sempre più indispensabile. Allora mi viene da chiederLe se c’è qualcosa che noi tutti possiamo fare per accelerare lo sviluppo della fusione fredda a discapito di questi metodi che ci portano verso la morte invece che verso l’abbondanza e la pace. Cosa può fare l’uomo comune?

E.D.G.: Esprimere interesse per questa prospettiva, non farla cadere nel silenzio. Chiedere che i problemi eventualmente aperti vengano chiarificati e che quelli che sono contrari, anziché dare per scontato che non è vero niente, argomentino, spieghino con chiarezza e in contraddittorio. Che vengano argomentate le ragioni per cui questa forma di energia non possa funzionare, evitando possibilmente le contumelie e le accuse e basandosi su dati di fatto. Quello che possono fare l’uomo e la donna comune è esigere che questo accada e che nessuno possa invocare il principio di autorità. Che tutti, soprattutto quelli che sanno, raccontino nel modo più chiaro e meno misterioso possibile le ragioni dei pro e contro. Dopodiché, data la piccola quantità di denaro richiesto… Io capisco che quando si tratta di imprese che devono erogare dei finanziamenti ci devono pensare 50 volte, però questo principio di precauzione finanziaria si attenua con il diminuire della cifra richiesta, quindi se la cifra richiesta è modesta…


Roy: Dato che la cifra da investire non è proibitiva, secondo Lei c’è un motivo concreto per cui non si finanzia la fusione fredda?

E.D.G.: adesso siamo in un periodo di crisi generale in cui le industrie non si pongono più, in nessuna parte del mondo, obiettivi produttivi. Tutti giocano a Monopoli, vendono e comprano aziende. L’arricchimento mediante speculazione ha preso il posto dell’arricchimento produttivo. L’investimento produttivo per bene che vada rende il 10-15 % l’anno, un investimento finanziario se le va male la porta al lastrico ma se le va bene le permette di triplicare il suo patrimonio e noi purtroppo adesso viviamo in un epoca in cui non prevale il produttore ma prevale lo speculatore e il consumatore. E nessuno dei due ha bisogno di scienza. Non c’è nessuna industria che fa della programmazione di lungo periodo, tutti partono dall’idea di Keynes che sei mesi è un lungo periodo e quindi nelle grandi Corporation gli amministratori delegati vengono licenziati se entro 6 mesi non raggiungono gli obiettivi previsti. Anche il Venture Capital non è disposto ad aspettare anni. Lui ti dice: io ti presto il denaro, tu entro sei mesi mi fai guadagnare il 25 % E quale ricerca scientifica ti può garantire un risultato così entro 6 mesi? Ci vogliono ben più di 6 mesi! Questa è la ragione per cui nell’economia ultra liberale di oggi è difficile che ci sia vera innovazione.


Roy: Secondo Lei avendo a disposizione dei fondi adeguati e avendo lì degli ingegneri a lavorare, di che tempi si può parlare per arrivare ad un prodotto commerciale?

E.D.G.: è difficile a dirsi, non molto comunque e certamente molto meno di quelli che servono nella prospettiva ITER. Si può parlare di massimo 5-10 anni e poi molto dipende dall’intensità dei fondi. Se uno dà 5 lire a 5 persone ovviamente gli sviluppi vanno avanti lentamente, se invece uno da una cifra non enorme ma che so, 5 miliardi delle vecchie lire a un team di 30 persone tutte giovani forti e robuste, allora i risultati si vedranno!


Roy: Grazie professore per averci dedicato il suo tempo e per la sua franchezza, da parte mia farò in modo che queste preziose informazioni arrivino a più persone possibili.

Re: Fusione Fredda

Inviato da  Dusty il 21/11/2007 18:36:58
Sul sito del progetto meg è disponibile un interessante documento che parla della sonofusione e cavitazione: primi passi del progetto SAFE (Search for Acoustically-induced nuclear Fusion on Earth).

Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=54&topic_id=3075