Re: Che cos'è il razzismo?

Inviato da  DIVA il 13/8/2006 14:46:03
A me sembra piuttosto uno che non ha dubbi

e come tale mi fa paura

spero che sia solo un "atteggiamento" e che le tessere del mosaico di cui parli non siano "la convinzione di saperne una piu' del diavolo".....ma "la coperta di Linus"


preferisco la "coperta di Linus"....quelli che danno a vedere che ne sanno una piu' del diavolo lasciano l'impressione di non avere dubbi...e non avere dubbi e' quasi essere ciechi....anche se si scrivono in anglossassone certezze commentate e domande piu' a se' stessi che agli interlocutori

Re: Che cos'è il razzismo?

Inviato da  Pausania il 13/8/2006 14:47:19
Il post di Linucs ha, come era ovvio, sollevato gli animi.

Il fatto che forse rischiamo di dimenticare è che il razzismo è una questione politica. Cosa vuol dire?

Allora... mentre è chiaro che io sono geneticamente diverso da un africano, è altrettanto vero che sono geneticamente diverso da un biondo germanico. Come pure sono geneticamente diverso da mia madre.

Il fatto che alcuni gruppi di popolazione, per esempio, siano soggetti a rischio per alcuni tipi di malattia e certamente dovuto al corredo genetico di quella popolazione.

Tutti gli esempi portati dal Linucs tuttavia pertengono alla medicina. Che ha lo scopo di salvare la gente. Un medico sospetta che il tizio X sia a rischio di una malattia Y, visto che appartiene ad un gruppo in cui si manifesta spesso, e allora cerca di salvarlo.

Ma la stessa cosa, applicata al diritto, è il problema vero.
Se io so che la fibrosi cistica è ereditaria e genetica, il medico ha il dovere di informare chi vuole mettere al mondo un bambino.

Ma se c'è una legge che interviene in questo ambito, per esempio "caldeggiando" l'aborto per i feti a rischio, diventa immediatamente perniciosa, perché apre le porte all'eugenetica.

A mio parere ciò che pertiene alla medicina (fatta per salvare la pelle al singolo, e non alla società) non deve rientrare nel diritto. La vita del singolo insieme agli altri non deve essere condizionata dalle varianti del suo Dna.

E' a questo punto che si può parlare di razzismo. Quando lo Stato si appropria di concetti che non sono suoi e li usa a suo piacimento.

Insomma, è la solita storia delle leggi speciali: chi negasse l'olocausto, per esempio, può essere definito imbecille ignorante genio o quel che vi pare, ma finché non prende un pistola ed inizia ad uccidere le razze inferiori non fa niente di male. Il problema è quando lo stato decide che pensare una certa cosa diventa illegale e non si può fare. Quindi galera.

Ciò che può essere moralmente schifoso, non può diventare reato.
Allo stesso modo ciò che è utilissimo in medicina, quando diventa legge dello stato è la cosa peggiore del mondo.

E sì, Linucs, lo so che a questo punto il problema è lo stato, ma l'ho scritto per un motivo, quindi non dirmi una cosa che so già...

Re: Che cos'è il razzismo?

Inviato da  Linucs il 13/8/2006 15:06:45
A me sembra piuttosto uno che non ha dubbi e come tale mi fa paura

Come puoi affermare ciò, se per tua stessa ammissione non capisci cosa scrivo?

spero che sia solo un "atteggiamento" e che le tessere del mosaico di cui parli non siano "la convinzione di saperne una piu' del diavolo".....ma "la coperta di Linus"

Ed ecco pronta la psicofuffa, che sostituisce il vivace dibattito:

preferisco la "coperta di Linus"....quelli che danno a vedere che ne sanno una piu' del diavolo lasciano l'impressione di non avere dubbi...e non avere dubbi e' quasi essere ciechi....anche se si scrivono in anglossassone certezze commentate e domande piu' a se' stessi che agli interlocutori

Eccetera, eccetera: film già visto. Tutto per la fatica di non usare Babelfish.

===

Il fatto che alcuni gruppi di popolazione, per esempio, siano soggetti a rischio per alcuni tipi di malattia e certamente dovuto al corredo genetico di quella popolazione.

Il che implica logicamente che ogni popolazione sia un po' come una grande famiglia felice, al che si potrebbe sospettare che l'ambita atomizzazione degli individui mediante la disgregazione economica della famiglia passi anche per il dogma eco-solidale, che ci vuole solidali ma solo con chi è diverso, perché chi è simile condivide i nostri peccati e non merita nulla. Ma sto divagando.

Tutti gli esempi portati dal Linucs tuttavia pertengono alla medicina. Che ha lo scopo di salvare la gente. Un medico sospetta che il tizio X sia a rischio di una malattia Y, visto che appartiene ad un gruppo in cui si manifesta spesso, e allora cerca di salvarlo.

Ohibò: è un po' come dire che il razzismo salva la vita.

Ma la stessa cosa, applicata al diritto, è il problema vero.

Perché? Il diritto dev'essere uguale per tutti, poiché regola i rapporti tra gli individui, di qualunque forma o colore essi siano.

Se io so che la fibrosi cistica è ereditaria e genetica, il medico ha il dovere di informare chi vuole mettere al mondo un bambino.

Bambolina.

Ma se c'è una legge che interviene in questo ambito, per esempio "caldeggiando" l'aborto per i feti a rischio, diventa immediatamente perniciosa, perché apre le porte all'eugenetica.

Quindi il problema è la legge, che non dovrebbe caldeggiare alcunché. A parte il fatto che l'aborto può anche essere considerato eugenetica individuale volontaria. Se la mamma di Calderoli avesse saputo, come sarebbe stato il mondo oggi?

A mio parere ciò che pertiene alla medicina (fatta per salvare la pelle al singolo, e non alla società) non deve rientrare nel diritto.

Perché no? Se lo Stato ha il compito di amministrare la sanità pubblica, allora tanto vale che la medicina rientri nel diritto. A meno che...?

La vita del singolo insieme agli altri non deve essere condizionata dalle varianti del suo Dna.

E come può non esserlo, se l'individuo è anche espressione del proprio DNA? Casomai non dovrà essere causa di discriminazione da parte della legge.

E' a questo punto che si può parlare di razzismo. Quando lo Stato si appropria di concetti che non sono suoi e li usa a suo piacimento.

Perché, lo Stato ha concetti "suoi?"

Insomma, è la solita storia delle leggi speciali: chi negasse l'olocausto, per esempio, può essere definito imbecille ignorante genio o quel che vi pare, ma finché non prende un pistola ed inizia ad uccidere le razze inferiori non fa niente di male.

Domanda! Se uno ha interesse ad uccidere le "razze inferiori", per quale motivo dovrebbe negare l'olocausto?

Il problema è quando lo stato decide che pensare una certa cosa diventa illegale e non si può fare. Quindi galera.

Anche per i crimini privi di vittima?

Ciò che può essere moralmente schifoso, non può diventare reato.

E chi decide cos'è moralmente schifoso, lo Stato che ruba e ammazza legalmente? Suvvia

Se Spino fuma una canna è reato, mentre se lo Stato ruba a mano armata e crea intere generazioni di pensionati al quale ha rubato tutto, allora è solidarietà?

(boho!)

Allo stesso modo ciò che è utilissimo in medicina, quando diventa legge dello stato è la cosa peggiore del mondo.

Oplà. E che dire invece della scuola?

E sì, Linucs, lo so che a questo punto il problema è lo stato, ma l'ho scritto per un motivo, quindi non dirmi una cosa che so già...

Più che altro sono i fessi che ci credono... (volevo dire, i socialdemocratici)

Re: Che cos'è il razzismo?

Inviato da  DIVA il 13/8/2006 15:16:00
Quando scrivi in anglossassone non ti capisco (ignoranza mia)

Quando scrivi in italiano (lingua insegnatami dal secondo mio, successivo alla nascita)....qualcosa comprendo...
La parte (troppa) che non capisco sara' di certo quella che tu chiami...l'attento lettore capira'.....

ok...saro' distratta...
se poi scrivi..l'attento lettore capira'..dopo paginate di anglossassone ..non sono distratta ma ignorante.

Che fai...sei razzista nei confronti degli ignoranti e dei distratti?

Re: Che cos'è il razzismo?

Inviato da  fiammifero il 13/8/2006 15:16:29
Diva,Lincus è tutto un dubbio,perchè guarda a 360 ° !

Hai presnte un mappamondo fatto girare vorticosamente al punto di vedere solo i contorni e non quello che c'è dentro?
E' quello che stanno facendo con noi,c'è chi se ne accoge e chi no.
Siamo stati educati a prendere per oro colato tuto quello che ci viene detto,a partire dai testi scolastici ai media ed abbiamo perso la capacità di vedere oltre,di leggere tra le righe,di collegare fatti e misfatti.
Guarda la faccenda del razzismo,è messa come differenza somatica e genitica,e questo è evidente,ci sono i neri,i gialli,i bianchi,però il subdolo sta nel giocare sul cervello che guarda caso non ha colore,così come nel passato c'era il sangue blù

Re: Che cos'è il razzismo?

Inviato da  DIVA il 13/8/2006 15:20:38
E' quello che stanno facendo con noi,c'è chi se ne accoge e chi no.
Siamo stati educati a prendere per oro colato tuto quello che ci viene detto,a partire dai testi scolastici ai media ed abbiamo perso la capacità di vedere oltre,di leggere tra le righe,di collegare fatti e misfatti.
Guarda la faccenda del razzismo,è messa come differenza somatica e genitica,e questo è evidente,ci sono i neri,i gialli,i bianchi,però il subdolo sta nel giocare sul cervello che guarda caso non ha colore,così come nel passato c'era il sangue blù



ma di questo sono convinta...non dico che non ho dubbi...ne ho..e a centinaia ogni giorno.....ma che non mi stia accorgendo di essere intrappolata in una logica fatta di mercato e denaro, dove non solo il concetto di razza ( lo so bene che non sono gialla e che non ho gli occhi a mandorla) ma anche il concetto solo di -esistenza in vita- e' irrilevante per chi muove le fila del Grande Gioco.....

non avro' il mappamondo che gira vorticosamente...mi abbasta e avanza l'atlante geografico..anche fisso

Re: Che cos'è il razzismo?

Inviato da  Pausania il 13/8/2006 15:35:11
Ohibò: è un po' come dire che il razzismo salva la vita.

No. E' come dire che la medicina salva la vita, cerca di capire perché stai male e se ne fotte di che colore sei.

Perché? Il diritto dev'essere uguale per tutti, poiché regola i rapporti tra gli individui, di qualunque forma o colore essi siano.

Che fai? Prendi per il culo? E' esattamente quello che volevo dire. Dai su, non fare il cag####zi.

A parte il fatto che l'aborto può anche essere considerato eugenetica individuale volontaria.

Forse. Ma se io so che il mio bimbo morirà prima dei due anni soffocato dai suoi stessi fluidi corporei, penso di avere il diritto di fare quello che mi pare, senza che papà stato mi venga a dire cosa voglio fare, senza essere chiamato eugenetista o assassino. Concesso almeno questo?

Se la mamma di Calderoli avesse saputo, come sarebbe stato il mondo oggi?
E' anche lui una creatura di Dio. E poi dai, quella povera donna ne ha già passate tante, non scherzare su queste tragedie.

Pausania: La vita del singolo insieme agli altri non deve essere condizionata dalle varianti del suo Dna.

Linucs: E come può non esserlo, se l'individuo è anche espressione del proprio DNA? Casomai non dovrà essere causa di discriminazione da parte della legge.


Riprendi per il culo? E' esattamente quello che ho detto io....

Domanda! Se uno ha interesse ad uccidere le "razze inferiori", per quale motivo dovrebbe negare l'olocausto?

Perché dipende da che lato del cranio la merda che ha in testa si accumula. Ed essendo mobile, riescono nell'arte moderna del doublethink

Anche per i crimini privi di vittima?

E tre.....

Se Spino fuma una canna è reato, mentre se lo Stato ruba a mano armata e crea intere generazioni di pensionati al quale ha rubato tutto, allora è solidarietà?

No Linucs, lo spiegava anche S. Agostino. I reati del singolo sono le glorie dello stato (non è la citazione, è solo il senso del ragionamento). Cioè lo stato è un criminale, ma mooolto di più.


Re: Che cos'è il razzismo?

Inviato da  Linucs il 13/8/2006 16:07:03
No. E' come dire che la medicina salva la vita, cerca di capire perché stai male e se ne fotte di che colore sei.

Ma fottendosene, in questo caso, non ti salverebbe la vita.

Forse. Ma se io so che il mio bimbo morirà prima dei due anni soffocato dai suoi stessi fluidi corporei, penso di avere il diritto di fare quello che mi pare, senza che papà stato mi venga a dire cosa voglio fare, senza essere chiamato eugenetista o assassino. Concesso almeno questo?

Per me lo Stato non dovrebbe neanche sapere che esisti.

Ma qui occorrerebbe la dotta opinione di qualche paladino della gestione pubblica.

E' anche lui una creatura di Dio.

Da ciò si conclude che al Buon Dio non manca il senso dell'umorismo.

Perché dipende da che lato del cranio la merda che ha in testa si accumula. Ed essendo mobile, riescono nell'arte moderna del doublethink

Quindi abbiamo stabilito che ogni dibattito sull'olocausto è merda, anche in assenza di leggi speciali? Eppure il libro di Wilkomirski e le storielle di Eric Marco erano palesemente false, quindi a quanto pare non tutta la merda viene per nuocere.

No Linucs, lo spiegava anche S. Agostino. I reati del singolo sono le glorie dello stato (non è la citazione, è solo il senso del ragionamento). Cioè lo stato è un criminale, ma mooolto di più.

Rifiuto con sdegno questo tuo dogma teocratico: lo Stato è la collettività organizzata, che siamo noi!

(dehe!)

Re: Che cos'è il razzismo?

Inviato da  DIVA il 13/8/2006 16:08:31
Maometto con una bomba sul capo. La croce rossa dell’istituzione omonima. Il crocefisso in classe. Il saluto romano. La falce e il martello. Svastiche e croci celtiche. La bandiera della pace : la guerra dei simboli.

(l’attento lettore capira’)

Il racconto mitico parte da un giorno diventato il simbolo per eccellenza: il sempre citato 11 settembre 2001. Da quel momento l’unico canale di dialogo possibile in occidente è il linguaggio simbolico-religioso. La società occidentale ha creato un nuovo mito delle origini, ha rifondato se stessa.
(si era un po’ persa nei meandri della memoria collettiva la parola razzismo….l’attento lettore ecc ecc)

L’11 settembre inaugura un nuovo inizio: la società si ricrea. La massa è in marcia.

La massa non può che essere in marcia contro qualcuno. Contro il nemico. All’inverso di quanto accaduto in passato, la data simbolo dell’inizio, non è la data della vittoria, della conquista del territorio da parte della collettività, ma quella dell’inizio del conflitto. Non l’inizio di un mondo nuovo, ma l’inizio della marcia verso un ipotetico nuovo mondo.

(rispolveriamo l’identificazione di razza , cultura e religione )

Così un problema di notevole complessità come quello del rapporto fra società occidentale e il resto del mondo viene ridotto all’icona medievale di un conflitto fra masse contrapposte: gli Arabi e l’Occidente.

(si lo so che e’ solo macroeconomia ….vilmoneta insomma…..)

Abituare la collettività a ragionare per simboli, a mobilitarsi per i simboli, a difendere o attaccare per i simboli. Il simbolo racchiude in sé un eccezionale vantaggio: semplifica, mobilita, annulla il dibattito, annienta l’eterogeneità delle opinioni. Come si può immaginare di dibattere su un simbolo? O ci si mette in marcia dietro le sue insegne o lo si brucia. Eccezionale la sua capacità di mobilitazione, la trasversalità del suo effetto: cattolici o meno il crocefisso dalle aule non si toglie. Rappresenta la nostra cultura.

Oibo’!!!

Ma soprattutto il simbolo è l’arma più efficace contro l’eterogeneità, contro la confusione, il caos della massa meticcia. Il simbolo, come mostra la sua origine etimologica, identifica: consente di riconoscere il simile, l’amico, l’ospite nella massa indefinita.

L’attento lettore si chiedera’ l’importanza della razza meticcia…… piu’ in la’ diro’

Che cosa accade quando una collettività ragiona per simboli? La politica è totalitaria. Il dibattito è morale. Il mondo è diviso tra alleati e nemici, Giusti e sbagliati. La cultura è binaria, ridotta a due sole narrazioni: o è 0 o è 1. Ogni società elabora simboli, ma quando essi si trasformano nell’unica categoria di riferimento per la speculazione culturale e per la realtà politica l’esito non può che essere un mondo permeato da un totalitarismo che non è imposto dall’alto, ma scaturisce dalla collettività stessa.

Strano e’?.....un po’ di colpa l’abbiamo (noi massa)






Re: Che cos'è il razzismo?

Inviato da  shevek il 13/8/2006 16:40:32
Salut y Libertad a todos...


L'intervento di Yarebon mi sembra ancora una volta confondere il concetto di "razza" con quello di "varietà". Il problema non è che non esistono le razze: è che ogni razza è unica - tra cui la specie (se si vuole razza) umana.

Non esistendo le razze al plurale, il razzismo non può che essere l'invenzione di una superiorità gerarchica di un gruppo mano su di un altro, funzionale al mantenimento della gerarchia sociale: un meccanismo ideologico di potere che tende al depotenziamento degli istinti sociali e solidaristici della specie, a favore dell'innesco di meccanismi di bellicosità.


Shevek

P.S. Sulla questione Linucs-pensiero: e se il suo esperimento sociale consistesse nel non dire assolutamente nulla dando l'idea di dire chissà quale profonda verità? L'ha già fatto un certo Martin Heidegger, riuscendo a passare per grande filosofo...

Re: Che cos'è il razzismo?

Inviato da  Linucs il 13/8/2006 16:46:41
...l’esito non può che essere un mondo permeato da un totalitarismo che non è imposto dall’alto, ma scaturisce dalla collettività stessa.

Motivo per cui la collettività non dovrebbe votare stile gregge belante?

Strano e’?.....un po’ di colpa l’abbiamo (noi massa)

Come no? E la marmotta incarta la cioccolata.

===

un meccanismo ideologico di potere che tende al depotenziamento degli istinti sociali e solidaristici della specie, a favore dell'innesco di meccanismi di bellicosità.

Ma come? Se la specie è dotata di innati istinti sociali e solidaristici, segue logicamente che il welfare basato sul furto a mano armata (meccanismo tipicamente bellicoso) non trova spazio in una società civile. Oppure ci stai pigliando per il culo?

P.S. Sulla questione Linucs-pensiero: e se il suo esperimento sociale consistesse nel non dire assolutamente nulla dando l'idea di dire chissà quale profonda verità? L'ha già fatto un certo Martin Heidegger, riuscendo a passare per grande filosofo...

Qualcun altro ha detto che "la gente potrebbe mettersi d'accordo per decidere cosa produrre senza l'uso del denaro", figurati...

Re: Che cos'è il razzismo?

Inviato da  yarebon il 13/8/2006 16:52:28
ciao shevek,
io penso che il concetto di razza sia equivalente a quello di varietà biologica e non culturale, infatti ho specificato che non esiste una razza italiana, inglese, francese e nemmeno una razza ebraica.
prendo dal vocabolario:

razza:
"insieme 'individui della stessa specie, caratterizzati da una relativa omogeneità dei tratti somatici che si trasmettono di generazione in generazione".

Secondo questa concezione quindi il concetto di razza é corrispettivo a quello di varietà dei tratti somatici!

Re: Che cos'è il razzismo?

Inviato da  DIVA il 13/8/2006 16:56:05
io non sono per il non-voto, ed ho votato (ma su questo non voglio discutere)

la marmotta che incarta la cioccolata sarebbe ?
(il mappamondo sta girando a 361 gradi ora)

Re: Che cos'è il razzismo?

Inviato da  Pausania il 13/8/2006 18:06:29
Quindi abbiamo stabilito che ogni dibattito sull'olocausto è merda, anche in assenza di leggi speciali?

Ciccio, non fare il furbetto con me. Io ho detto che chi vuole l'eliminazione delle razze inferiori ha la merda nel cervello, ergo non ragiona in modo strettamente logico, deinde può benissimo pensare in maniera incoerente e negare l'avvenimento del suo sogno preferito.

Non giochicchiare

Re: Che cos'è il razzismo?

Inviato da  Linucs il 13/8/2006 19:22:28
Ciccio, non fare il furbetto con me. Io ho detto che chi vuole l'eliminazione delle razze inferiori ha la merda nel cervello, ergo non ragiona in modo strettamente logico, deinde può benissimo pensare in maniera incoerente e negare l'avvenimento del suo sogno preferito.

Ergo potremo sputtanare la sua delirante dottrina senza l'ausilio di alcuna legge speciale.

Re: Che cos'è il razzismo?

Inviato da  florizel il 13/8/2006 19:25:48
>Il che implica logicamente che ogni popolazione sia un po' come una grande famiglia felice

Il che, mi pare di capire, implicherebbe anche che una presunta predisposizione verso una determinata patologia, dovuta a cause sempre meno identificabili e generalizzabili (perchè il mondo è sempre più UNO) dia adito agli amici di sempre di consolidare ulteriori "categorizzazioni" circa la specie umana.
Strano.
Diventiamo sempre più uguali ma sempre più "diversi".
O, meglio, multiculturali.
Niente bambolina, per me, vero?

Re: Che cos'è il razzismo?

Inviato da  Pausania il 13/8/2006 21:00:14
potremo sputtanare la sua delirante dottrina senza l'ausilio di alcuna legge speciale.

Ci sei arrivato finalmente. Ci voleva tanto? Vedi che se ti applichi puoi riuscire anche tu....



Re: Che cos'è il razzismo?

Inviato da  shevek il 14/8/2006 15:13:02
Salut y Libertad, Linucs...


Dici (in risposta alla mia idea che il razzismo sia un meccanismo ideologico di potere che tende al depotenziamento degli istinti sociali e solidaristici della specie, a favore dell'innesco di meccanismi di bellicosità): "Ma come? Se la specie è dotata di innati istinti sociali e solidaristici, segue logicamente che il welfare basato sul furto a mano armata (meccanismo tipicamente bellicoso) non trova spazio in una società civile. Oppure ci stai pigliando per il culo?"

Quello che tu chiami "welfare basato sul furto a mano armata" ha un nome: Stato - il welfare per i pochi. Che non ha nulla a che fare con un libero accordo per decidere tutti insieme cosa occorre produrre e come scambiarselo. Oppure ci stai pigliando per il culo?

Cercando di sfuggire all'OT in cui ami rifugiarti, torniamo alla questione del razzismo. Credere che esistano razze, etnie, ecc. serve a fornire la giustificazione ideologica che qualcuno deve essere escluso dai processi decisionali che li coinvolgono - al limite, ma non tanto, che si abbia potere di vita e di morte su di loro.


Shevek


Re: Che cos'è il razzismo?

Inviato da  AteNa il 14/8/2006 18:15:49
E' un estremismo, un misto fra paura e presunzione, meglio classificata come xenofobia, paura del diverso... a mio avviso è una scusa, si teme quello che non si comprende, ed è molto più semplice fuggire o far fuggire le diversità piuttosto che accoglierle, capirle ad adattarsi ad esse.
Purtroppo sono state spese parole, tempo. carta, inchiostro e quant'altro per avvalorare tesi su un'idea, malata ed inconsistente, si può abolire la parola razza, si può vietare qualcunque cosa ma purtroppo, a mio avviso, la paura, da un lato, ed il disagio che essa causa, dall'altro, rimarranno sempre, finchè non si sconfiggerà l'ignoranza (presto vi accorgerete che per me, la mancanza di istruzione, è la causa di ogni male).

Re: Che cos'è il razzismo?

Inviato da  Pausania il 14/8/2006 19:54:55
Ciao Atena e Benvenuta....

Citazione:
si può abolire la parola razza, si può vietare qualcunque cosa


E come faresti a distinguere i tuoi cari cagnolini se abolisci la parola?

Citazione:
la paura, da un lato, ed il disagio che essa causa, dall'altro, rimarranno sempre, finchè non si sconfiggerà l'ignoranza


L'ignoranza di cosa?

Citazione:
presto vi accorgerete che per me, la mancanza di istruzione, è la causa di ogni male


Quindi chi è senza istruzione, come molti bambini dell'Africa che non conoscono le scuole così come le intendiamo noi, sono il male...

Anche i miei nonni, che non avevano istruzione, erano il male.

E invece il Dott. Menghele, che di istruzione ne aveva parecchia, era un così caro ometto.

Re: Che cos'è il razzismo?

Inviato da  Tubo il 14/8/2006 21:05:13
Ciao Atena.
Mi chiedevo cosa intendessi per ignoranza; Intendi il non conoscere? Il non conoscere un detrminato argomento?Il non conoscerne solo uno su tutto lo scibile umano?
Perchè ad esempio , se io ritengo mia zia una persona gravemente ignorante , vuol dire che la rapporto a me , ovvero al mio livello di conoscenza.Allo stesso modo però , in confronto a moltissime altre persone sono io a dimostrare una certa ignoranza.Queste persone a loro volta troveranno qualcuno meno ignorante di lore e cosi' via in un ciclo che potremmo ipotizzare infinito.
Il male che si commette , spesso è determinato dall'intenzionalità che ognuno vi pone più o meno consciamente nel perpetrarlo, e questo, a
mio avviso non è da collegarsi col suo livello di istruzione , nè , e la storia a volte l'ha dimostrato e purtroppo lo dimostra ancora ,al grado di intelligenza che possiede.
Che poi la conoscenza può essere un' arma per non farsi abbindolare dalle barzellette che vengono raccontate è vero , come d'altronde è vero che chi ha organizzato il più grande e spettacolare evento mediatico della storia umana (11/9) di certo non era stupido o ignorante.

Quindi: tu credi che IL MALE derivi proprio e solo da questo concetto cosi labile?

Un saluto.

Re: Che cos'è il razzismo?

Inviato da  Ashoka il 14/8/2006 21:39:55
Dicesi “razzismo”

sentimento di odio incoraggiato dai governi, spesso attraverso speciali leggi, per scaricare le responsabilità dei propri fallimenti su un gruppo di persone caratterizzato da precisi elementi, (somatici, culturali, politici, religiosi, etc.) che lo individuano in modo preciso.

Questo sentimento è usato dai governi in due modi:

- In politica interna per individuare una o più categorie, definite come “l'altro”o il “nemico”, da far odiare (odio che, nelle parole del governo, è ovviamente ricambiato) e sulle quali scaricare le colpe dei propri fallimenti, nascondendo le proprie responsabilità.

- In politica estera individuare un generico “noi”, generalmente comprensivo di cittadini di diverse nazioni (es. “l'Occidente”), sul quale far ricadere una sorta di “responsabilità collettiva” per le azioni di cui i governi si sono macchiati in giro per il mondo. Generalmente il senso di colpa viene utilizzato per introdurre nuove forme di furto legalizzato (tasse) a scopo di riparazione o per giustificare i motivi a causa dei quali i gruppi individuati come “il nemico” ci odierebbero.

Talvolta la responsabilità diventa ereditaria e viene passata di padre in figlio per diverse generazioni.


Ashoka

Re: Che cos'è il razzismo?

Inviato da  Linucs il 14/8/2006 22:12:15
Ci sei arrivato finalmente. Ci voleva tanto? Vedi che se ti applichi puoi riuscire anche tu....

In base a cosa hai la certezza di poterli sputtanare tutti, e su tutto? In tal caso, avresti ragione al 100%, quindi saresti in possesso di una verità assoluta.

===

Quello che tu chiami "welfare basato sul furto a mano armata" ha un nome: Stato - il welfare per i pochi.

Ne deduco che lo possiamo abolire con la tua approvazione da domani mattina?

Che non ha nulla a che fare con un libero accordo per decidere tutti insieme cosa occorre produrre e come scambiarselo.

Quindi ipotizzi un libero accordo per decidere tutti insieme cosa produrre e come scambiarselo, senza tuttavia imporre l'abolizione del denaro e della proprietà privata dei mezzi di produzione al resto della società?

Credere che esistano razze, etnie, ecc. serve a fornire la giustificazione ideologica che qualcuno deve essere escluso dai processi decisionali che li coinvolgono

E per quale motivo dovrebbero subire un processo decisionale? La democrazia, ovvero l'esproprio, è un furto, quindi un reato economico che non distingue razze, etnie, varietà e religioni.

al limite, ma non tanto, che si abbia potere di vita e di morte su di loro.

Dici "loro" perché hai la certezza di far parte della maggioranza che decide? In base a quale fantasiosa ipotesi?

===

E' un estremismo, un misto fra paura e presunzione, meglio classificata come xenofobia, paura del diverso... a mio avviso è una scusa, si teme quello che non si comprende, ed è molto più semplice fuggire o far fuggire le diversità piuttosto che accoglierle, capirle ad adattarsi ad esse.

Buona questa: ma non è forse vero che chi conosce maggiormente le oscure trame del governo mondiale, le teme maggiormente?

Purtroppo sono state spese parole, tempo. carta, inchiostro e quant'altro per avvalorare tesi su un'idea, malata ed inconsistente,

Parli del socialismo?

si può abolire la parola razza, si può vietare qualcunque cosa ma purtroppo, a mio avviso, la paura, da un lato, ed il disagio che essa causa, dall'altro, rimarranno sempre, finchè non si sconfiggerà l'ignoranza

Ma per sconfiggere l'ignoranza bisogna determinare la verità, e la verità non si può determinare se si vincola la scienza nei binari del politically correct.

Da quanto affermi, dobbiamo forse concludere che la lotta al razzismo sia analoga al proibizionismo e alla lotta alla droga, ovvero che liberalizzando e legalizzando il razzismo ne annulleremo gli effetti estremi?

(presto vi accorgerete che per me, la mancanza di istruzione, è la causa di ogni male).

E da dove riceviamo l'istruzione che ci rende xenofobi, visto che la scuola è ormai ridotta a fare propaganda multiculturale a tempo pieno, come ammesso dal Grande Oriente sulla rivista Erasmo?

(indovinello?)

Re: Che cos'è il razzismo?

Inviato da  shevek il 14/8/2006 22:31:26
Salut y Libertad Linucs!


Meno male che ti avevo invitato ad uscire dall'OT... altrimenti cosa facevi? Io ti rispondo solo sulle cose attinenti al tema.


Dici, in risposta alla mia tesi che credere che esistano razze, etnie, ecc. serve a fornire la giustificazione ideologica che qualcuno deve essere escluso dai processi decisionali che li coinvolgono, dici: "E per quale motivo dovrebbero subire un processo decisionale? La democrazia, ovvero l'esproprio, è un furto, quindi un reato economico che non distingue razze, etnie, varietà e religioni."

Sono d'accordo: ma non bisogna farlo capire. I tedeschi sotto Hitler non contavano un cazzo, ma li si teneva meglio sotto controllo facendogli credere che a non contare nulla dovevano essere solo gli ebrei e che, fino a quel momento, in quanto tedeschi non hanno contato un cazzo a causa della "razza" ebraica.
Per cui non ho alcuna speranza di non essere dei "loro" - ma il mio italiano mi sembrava comunque chiaro.


Shevek

Re: Che cos'è il razzismo?

Inviato da  DIVA il 14/8/2006 22:35:42
il tuo italiano e' chiarissimo Shevek

Re: Che cos'è il razzismo?

Inviato da  DIVA il 14/8/2006 22:36:54
e il tuo intervento si colloca perfettamente nell'altro-ebrei e sionismo e profezie

Re: Che cos'è il razzismo?

Inviato da  Linucs il 14/8/2006 22:52:33
Sono d'accordo: ma non bisogna farlo capire. I tedeschi sotto Hitler non contavano un cazzo, ma li si teneva meglio sotto controllo facendogli credere che a non contare nulla dovevano essere solo gli ebrei e che, fino a quel momento, in quanto tedeschi non hanno contato un cazzo a causa della "razza" ebraica.

Però prima di essere tenuti sotto controllo l'hanno votato, come l'uovo e la gallina.

Ma... orrore! Se i tedeschi non contavano un cazzo allora non sono collettivamente responsabili dell'Olocausto, quindi neanche l'occidente è responsabile dei mali del mondo (per definizione minori dell'Olocausto, pena l'antisemitismo) in quanto gli occidentali non contano un cazzo, ma sono convinti di contarlo.

E se i tedeschi di ieri non contavano un cazzo, com'è che quelli di oggi devono versare miliardi ad Israele? Immagino che anche questi "aiuti" vadano aboliti. Forse abbiamo scoperto che la colpa è un tratto ereditario!



Per cui non ho alcuna speranza di non essere dei "loro" - ma il mio italiano mi sembrava comunque chiaro.

Molto più della divertente teoria sul "mettersi d'accordo".

===

Tra parentesi, per chi avesse tempo da perdere: il famigerato articolo del Daily Express del 24 marzo 1933 è vero o falso?

Re: Che cos'è il razzismo?

Inviato da  AteNa il 15/8/2006 0:55:21
"E come faresti a distinguere i tuoi cari cagnolini se abolisci la parola?" non ho animali, e poi ho detto "si può", non "si deve", intendevo che se cambi l'ordine (o le parole) degli addendi il risultato non muta, quello intendevo.

"L'ignoranza di cosa?" ignoranza intensa come "non conoscenza" di un qualcosa, ossia colui che ignora, poi c'è chi vuole conoscere, e smette di essere ignorante, e chi si rifiuta di conoscere, e rimmarrà ignorante per sempre.

"Quindi chi è senza istruzione, come molti bambini dell'Africa che non conoscono le scuole così come le intendiamo noi, sono il male...
Anche i miei nonni, che non avevano istruzione, erano il male.
E invece il Dott. Menghele, che di istruzione ne aveva parecchia, era un così caro ometto."

Certo.. se fosse così nella la distrizione e fosse così facile riconoscere il male non si avrebbe bisogno dei supereroi.. basterebbe controllare la licenza media. E' inutile dirti che non sono i titoli di studio a fare di una persona un essere colto, io non mi riferivo all'istruzione elementare, ma a quella dello spirito, a mio avviso una persona che non fà sedere una donna incinta sull'autobus è ignorante, un bambino che invita un coetaneo solitario a giocare non lo è.

Ma se prendi un bambino e gli dici che è giusto uccidere per il suo Dio, o glielo ripeti ogni giorni, per anni ed anni, lui si convincerà di questa realtà perchè è l'unica che conosce, se gli dai la possibilità di avere una cultura, di capire, di porsi domande, forse un giorno si chiederà se è così giusto togliere la vita.
Io penso che se si spendessero meno soldi per le armi e più per le penne il mondo andrebbe meglio, perchè se aiutasse semplicemente dando, sarebbe già tanto ma non abbastanza, se si aiutasse ad apprendere come fare andrebbe tutto decisamente meglio.
La conoscenza non te la portano solo i libri e la scuola, ma la vita in generale, l'esperienza, le persone che ti sono affianco e la curiosità.
I tuoi nonni potevano essere analfabeti, proprio come i miei, ma non credo fossero ignoranti, ovvero non avevano conoscenze su nulla e si grogiolavano in questo, almeno i miei non erano così, anche se mia nonna faticava a scrivere il suo nome.

Re: Che cos'è il razzismo?

Inviato da  AteNa il 15/8/2006 1:06:05
Citazione:

Il male che si commette , spesso è determinato dall'intenzionalità che ognuno vi pone più o meno consciamente nel perpetrarlo, e questo, a
mio avviso non è da collegarsi col suo livello di istruzione , nè , e la storia a volte l'ha dimostrato e purtroppo lo dimostra ancora ,al grado di intelligenza che possiede.

Quindi: tu credi che IL MALE derivi proprio e solo da questo concetto cosi labile?


Ciao :)
Ripeto, per ignoranza non intendo l'istruzione elementare, tu parli di male nell'intenzionalità, ma la differenza fra male e bene, per quanto paradossale sia, non te la dà l'istruzione? Ossia l'esperienza e gli insegnamenti.

Re: Che cos'è il razzismo?

Inviato da  Tubo il 15/8/2006 3:28:46
Citazione:
Ripeto, per ignoranza non intendo l'istruzione elementare, tu parli di male nell'intenzionalità, ma la differenza fra male e bene, per quanto paradossale sia, non te la dà l'istruzione? Ossia l'esperienza e gli insegnamenti.


Ciao Atena , penso che quello che ti ho scritto nel post fosse chiaro: nessuno parla di istruzione elementare , ci mancherebbe ...
rimane il fatto che , come negli esempi che ho portato , ma anche da quello che ti ha scritto Pausania , risulta chiaro che
l'esperienza e gli insegnamenti
non sempre vengono utilizzati a fin di bene.
Solo per dire che non penso che un 'istruzione globale ( di vita , di esperienze vissute o di nozioni) possano estirpare la radice del male.
Poi se vogliamo parlare del concetto di male è un altro discorso.

Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=52&topic_id=2055