Inviato da  gandalf il 28/7/2006 14:46:15

.....a pagina 48 si legge testuale : “….il terreno che tremava per un crollo in profondità, il fragore di una cascata di calcinacci, il cigolio minaccioso di una struttura pericolante sopra le nostre teste oppure, i primi giorni, I RIVOLI DI METALLO FUSO CHE FUORIUSCIVANO DAI NUCLEI INCANDESCENTI DELLE MACERIE E SCORREVANO LUNGO I MURI DIROCCATI SIN DENTRO ALLO SCAVO……….


Molto inquietante...... RIVOLI DI METALLO FUSO!!!!!

Inviato da  hi-speed il 27/7/2006 13:50:30

Citazione:

Non ho capito questa frase (sarà il caldo o sono deficente))
E' trascritta male o indica che si sentiva (da terra!) un allarme dalle cabine?

Hi-speed

Inviato da  alcenero il 26/7/2006 22:26:20

Immagino fossero i 767, sarebbe comunque interessante sapere l'autore da dove ha preso questa notizia...(dalle impossibili telefonate col cellulare fatte dai passeggeri????)


Lo dicevo che in questi libri si trovano spunti interessanti!

Inviato da  maxgallo il 26/7/2006 19:59:51

Citazione:

737?

Inviato da  and_zen il 25/7/2006 21:45:08

A proposito del WTC 7, a pag. 20 di American Ground:"Alle 17 e 20 il World Trade Center Sette è crollato su se stesso, in maniera per così dire composta, danneggiando qualche edificio adiacente ma senza provocare vittime."
E ci chiediamo perchè!!!!!!!

Inviato da  alcenero il 24/7/2006 21:59:15

Soprattutto American Ground sembra molto promettente: bisogna cercare in questo genre di libri i dettagli che fanno scattare l' "allarme complotto". Tra parentesi spero di trovarci qualche chiarimento sulla storia delle proteste dei pompieri di ground zero qualche mese dopo l'11-9, argomento mai ben chiarito dalla stampa addomesticata...

Inviato da  gandalf il 21/7/2006 22:58:57

Grazie della segnalazione. Li leggerò senz'altro (soprattutto il secondo) poi ti dirò che ne penso....

Ciao

Comprato oggi American Ground.....

Inviato da  and_zen il 20/7/2006 0:40:56

Volevo chiedere se qualcuno di voi ha letto i seguenti libri: il primo è del 2002 e si intitola Power inferno. Requiem per le Twin Towers. Ipotesi sul terrorismo. La violenza globale; è scritto dal francese Jean Baudrillard che, seppur segue la versione ufficiale, a pagina 48 scrive:"...(se le Twin Towers sono state fatte saltare dall'interno, perchè l'urto degli aerei non era sufficiente a farle crollare...Si tratterebbe semplicemente di una macchinazione politica..."ecc.




Il secondo American Ground di William Langewiesche anch'esso sposa la versione ufficiale, ma è molto interessante perchè svela dei particolari assai inquietanti.
Dalla copertina:Questo libro è composto da tre lunghi reportage. Nel primo, William Langewiesche esplora le rovine sottostanti alle Torri gemelle. Nel secondo, ricostruisce momento per momento la dinamica del loro crollo. Nel terzo, descrive la lotta quasi per bande che nei mesi successivi all'11 settembre ha visto pompieri, poliziotti e dipendenti delle imprese edili contendersi, per ragioni molto diverse, il terreno desolato di Ground Zero. Difficile pensare che sull'evento forse più filmato, fotografato e raccontato della storia recente si potesse gettare una luce nuova. E difficile pensare che un pathos freddo e analitico potesse scalfire i sentimenti non sempre autentici che quell'evento ha prodotto, e continua a produrre. Eppure, le pagine di Langewiesche ottengono questo sconvolgente risultato. E con i mezzi più semplici, quelli dell'osservazione diretta e della descrizione. Del bicchiere di aranciata lasciato a metà in un ristorante che affacciava sul World Trade Center. Delle limousine distrutte dai calcinacci nei garage sotterranei. Degli allarmi acustici che suonavano come impazziti nelle cabine dei due 737, segnalando il superamento della velocità consentita a bassa quota. Delle centinaia di scarpe spaiate di cui erano cosparse le macerie. E della collina di detriti delle Torri, raccolti in una discarica sullo Hudson, dove sventola una bandiera americana, "come l'avamposto di una spedizione governativa su un pianeta contaminato".

Un brano:
"I più efficaci erano le gigantesche scavatrici diesel, mostri cingolati con braccia idrauliche a tenaglia capaci di sbrogliare qualunque groviglio di cavi o di serrarsi attorno a pesanti travi d'acciaio, liberandole dalla stretta del Cumulo. Erano come animali voraci, temerari, ottusi e inarrestabili. Fin da subito, o quasi, si sono viste decine di scavatrici gialle o arancioni lavorare l'una accanto all'altra, passarsi i detriti e caricarli sui camion che aspettavano in strada, affaticate dal carico, avvolte da fumo e polvere, con le fiamme che ne lambivano gli artigli. La rimozione delle macerie è andata avanti in questo modo per mesi, come una danza di dinosauri in una terra di vulcani che eruttavano acciaio".




ciao a tutti.
Andrea Zennaro