Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?

Inviato da  Piero79 il 26/6/2007 12:43:08
Intervista a Mark Covell fatta dai ragazzi del meet up di Grillo di Genova

parte 1




parte 2



Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?

Inviato da  fiammifero il 27/6/2007 0:47:38
Segnalo questo video prima che possa essere oscurato,come sostiene questa blogger

Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?

Inviato da  Piero79 il 27/6/2007 14:55:27
Citazione:

fiammifero ha scritto:
Segnalo questo video prima che possa essere oscurato,come sostiene questa blogger


grazie della segnalazione fiammifero

ho postato su youtube la prima parte del video

Genova g8 - NON è stato Placanica a sparare a Carlo Giuliani



Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?

Inviato da  Marco M il 28/6/2007 17:36:55
Ho uploadato il video dell'intervista a Marina Spaccini, 50 anni, pediatra triestina, volontaria per quattro anni in Africa, vittima di pestaggio da parte della Polizia in via Assarotti, nel pomeriggio del 20 luglio 2001.

Il Ministero degli Interni è stato condannato a risarcirla. I poliziotti autori materiali del pestaggio sono ovviamente rimasti sconosciuti ed impuniti.

"La stampa, la radio, i telegiornali eccetera dovevano disinformare su quanto effettivamente si stava verificando". Dopo 6 anni, la verità sui fatti di Genova cominciano a scriverla i tribunali: "Non si trattò di un episodio isolato, dovuto a stanchezza dei poliziotti o a troppa stanchezza accumulata: furono eseguiti gli ordini di chi aveva orchestrato un piano di violenza contro gente inerme".



Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?

Inviato da  Pausania il 28/6/2007 17:51:01
L'intervista a Marina, oltre ad essere una testimonianza fondamentale per capire chi erano davvero i facinorosi in quei giorni di Genova, a mio avviso termina in maniera triste.

Questa donna, dopo aver ammesso di aver capito che lo Stato non è - come lei aveva sempre creduto - al suo servizio per proteggerla, finisce dicendo che bisogna andare a votare, perché è l'ultimo strumento che ci rimane per cambiare le cose.

Azz... se nemmeno fiumi di sangue sono riusciti a far capire certe cose, non so proprio cosa lo possa fare...

Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?

Inviato da  florizel il 28/6/2007 21:56:09
Citazione:
Questa donna, dopo aver ammesso di aver capito che lo Stato non è - come lei aveva sempre creduto - al suo servizio per proteggerla, finisce dicendo che bisogna andare a votare, perché è l'ultimo strumento che ci rimane per cambiare le cose.


"...condannato il ministero dell’Interno a pagare 5 mila euro di risarcimento - comprese le spese legali - alla dottoressa Marina Spaccini, della Rete di Lilliput, ferita da una manganellata alla testa."

No comment.
Altrimenti poi dite che a pensare male si fa peccato...

Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?

Inviato da  Piero79 il 4/7/2007 17:12:12
Channel 4 ha fatto un servizio sulla sostituzione di De Gennaro e sul caso Diaz

ecco i video

parte 1





parte 2



Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?

Inviato da  Marco M il 5/7/2007 18:14:34
Nuova condanna per lo Stato:

G8 Genova, 24300 euro a donna picchiata dalla polizia

[...]
Lo ha deciso nei giorni scorsi, come pubblicano oggi alcuni quotidiani genovesi, il giudice civile Angela Latella. A farsi carico del risarcimento, maggiorato della rivalutazione secondo gli indici Istat, sarà il ministero dell' Interno.

L' episodio in cui la donna subì la violenza dei poliziotti si verificò il 21 luglio del 2001 davanti a Punta Vagno, in corso Italia, quando alcuni agenti si misero all'inseguimento di un gruppo pacifico il "Coordinamento pinerolese contro il G8", di cui anche lei faceva parte, cominciando a picchiare tutti i manifestanti indistintamente e a lanciare lacrimogeni.
[...]


Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?

Inviato da  Bambooboy il 6/7/2007 0:58:32
un ennesimo motivo per il quale è importante non dimenticare Genova

Carabinieri e vigili urbani in manette
Pestavano e aggredivano extracomunitari
link

BERGAMO - Viaggiavano a bordo di un'auto con targa rubata, che utilizzavano per organizzare perquisizioni e sequestri abusivi di telefoni cellulari, droga e denaro. E in alcuni casi si sarebbero resi responsabili di aggressioni e pestaggi. Sono settei carabinieri e due i vigili urbani raggiunti da ordinanze di custodia cautelare emessi oggi dal Gip di Bergamo.[...]
Nei guai è finito anche il comandante della Compagnia di Treviglio, Massimiliano Pani. Per lui il giudice per le indagini preliminari ha chiesto il divieto di dimora in provincia di Bergamo. Il reato contestato è di intimidazione nei confronti di due carabinieri che avrebbero manifestato la volontà di denunciare i fatti di cui erano a conoscenza.[...]

(5 luglio 2007)

Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?

Inviato da  gubbo il 6/7/2007 13:40:15
E questa?
G8, le telefonate tra poliziotti e centrale
"Speriamo che muoiano tutti, 1-0 per noi"

qui

Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?

Inviato da  Piero79 il 7/7/2007 2:32:40
Citazione:

gubbo ha scritto:
E questa?
G8, le telefonate tra poliziotti e centrale
"Speriamo che muoiano tutti, 1-0 per noi"

qui


qui tutti gli audio


"Speriamo che muoiano tutti, 1-0 per noi"



Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?

Inviato da  beat il 7/7/2007 2:58:08
vergogna...vergogna...vergogna...
le immagini sono veramente appropriate per dimostrare cosa si può fare indossando la divisa.... in modo "impavido" e sprezzanti del pericolo per il bene della legalità e per sedare ed arrestare pericolosi terroristi, estremisti, antagonisti, del blocco anarchico-insurrezionalista
che tristezza...spero pagano tutti i responsabili...anche se dubito che ciò avverrà....troveranno il "cetriolo" di turno, ma i più infa...la faranno franca

Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?

Inviato da  Pausania il 7/7/2007 10:35:22
Stavo pensando in questi giorni che la Polizia sta venendo attaccata in maniera sistematica, anche sui media, dopo anni di silenzio.

Ma i Carabinieri? Sapete niente di processi contro i Carabinieri. Voglio dire... hanno ammazzato un ragazzo e hanno partecipato all'ordine pubblico come e quanto la Polizia, eppure tutto tace da quella parte.

Mi chiedevo se era un dubbio solo mio oppure anche di altri...

Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?

Inviato da  florizel il 7/7/2007 13:48:08
Gubbo Citazione:
G8, le telefonate tra poliziotti e centrale
"Speriamo che muoiano tutti, 1-0 per noi"


E ancora questa:L'agente spiega:" Hanno sostenuto in trasmissione che i due fossero degli infiltrati della polizia all' interno dei cortei... per diciamo dare fastidio. Nel filmato però c'é un piccolo particolare: si vede che tutti e due, è vero, sono travisati, ma hanno la placca della polizia in vista...".

Ed uno stralcio da un'Unità in eterna "contrizione" (vedere la stampa di centrosinistra durante il GF di Napoli, con il cs al governo...)

«Mi chiedo - prosegue Russo Spena - di cosa ci sia ancora bisogno perché l'Unione si decida a fare quanto previsto nel suo programma e a costituire una commissione parlamentare d'inchiesta su quei fatti».

Certo, se lo chiede Russo Spena allora la SUA coalizione, ora al governo, dovrebbe farci un pensierino...

Pausania Citazione:
Ma i Carabinieri? Sapete niente di processi contro i Carabinieri. Voglio dire... hanno ammazzato un ragazzo e hanno partecipato all'ordine pubblico come e quanto la Polizia, eppure tutto tace da quella parte.

Mi chiedevo se era un dubbio solo mio oppure anche di altri...


Condivido il tuo dubbio, anzi, dalle testimonianze riportate durante i processi e indagando a tutto tondo sulle dinamiche di quei giorni, ne emerge una “divisione di compiti” tra le varie “armi” troppo coerente perché si possa ipotizzare che tutto sia stato lasciato al “caso”;

aggiungo che la perplessità riguarderebbe quindi anche i finanzieri, di cui l’episodio di Punta Vagno descrive bene il comportamento.

[processo ai 25] trentaquattresima udienza – trascrizione

“Controesame per Angelo Gaggiano, dirigente del commissariato di Genova, che a Genova doveva comandare il servizio di ordine pubblico per il corteo dei disobbedienti (e' lui che fa le cariche in via tolemaide dalle 16 in poi, fino a piazza martinez) e per il corteo internazionale del 21 (e' lui che dirige i reparti in piazza rossetti e in punta vagno).”

(...)

"D: si vedono alcuni finanzieri... erano ai suoi ordini....
R: si... qui credo di esservi andato.... si perche' se n'erano andati in un garage... erano persone che stavano sfondato una parte dei vetri nei porticati... quando li abbiamo inseguiti si sono infilati in un garage... allora i finanzieri... qui hanno un po' esagerato..
[ UN PO? C'E' PESTAGGIO IN GRANDE STILE DI GENTE A TERRA]
R: io non e' che condivida... poi c'erano ancora anche quelcuno di noi"


Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?

Inviato da  fiammifero il 9/7/2007 9:09:19
Un'altra testimonianza e relativi commenti

Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?

Inviato da  Freeman il 9/7/2007 10:54:04
E, una volta saltato il tappo...

da Repubblica.it:

"G8, quei falsi documenti di Bolzaneto"
I pm: precompilati i modelli degli arrestati

G8 di Genova, erano falsi i documenti riempiti dai no-global picchiati e arrestati.
La procura di Genova ha scoperto e dimostrato che i modelli in cui i prigionieri di Bolzaneto affermavano di non avere paura e di non voler parlare con gli avvocati, erano stati preconfezionati.


Dedicato a J.B.

Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?

Inviato da  florizel il 16/7/2007 10:05:52
G8: DE GENNARO INTERROGATO, RESPINGE ACCUSE

"L'ipotesi di accusa dei pm genovesi fa riferimento alle dichiarazioni rese come teste da Colucci il 3 maggio scorso al processo per i fatti avvenuti nella scuola Diaz in cui sono imputati 29 poliziotti. In particolare la puntualizzazione che fu una sua iniziativa, e non per indicazione del capo della polizia, chiamare Roberto Sgalla. Nel corso delle indagini preliminari, nell' ottobre del 2001, invece Colucci aveva raccontato ai pm che era stato il capo della polizia a dire di informare Sgalla."

G8, De Gennaro interrogato per 3 ore

"In pratica, secondo l’ipotesi accusatoria, De Gennaro avrebbe chiesto a Colucci di sminuire la sua partecipazione all’organizzazione dell’irruzione nella Diaz come pure di ridurre la portata della partecipazione di altri dirigenti di polizia nello stesso episodio. La notizia di reato sarebbe stata notificata dopo che Colucci nel corso di una telefonata a un altro dirigente di polizia (intercettato per un’altra causa) aveva sostenuto che De Gennaro gli aveva chiesto di ridimensionare le sue dichiarazioni."

PROCESSO G8, DE GENNARO RESPINGE LE ACCUSE

"C'è una telefonata intercettata dai carabinieri in quei giorni - e fatta sentire in aula all'ex capo della Polizia - tra l'ex questore ed un alto funzionario della Polizia indagato per un'altra vicenda penale. In quella conversazione, Colucci disse: "Il capo dice che sarebbe meglio raccontare una storia diversa..." Il "capo" a cui fa riferimento è Gianni De Gennaro, allora capo dela Polizia, oggi capo di gabinetto del ministero dell'Interno.

Secondo i procuratori, De Gennaro avrebbe "suggerito" al suo collaboratore di fornire ai giudici una versione meno scomoda sui fatti accaduti sei anni fa a Genova. E Colucci, pur di allegerire la posizione dell'allora capo della polizia, pare abbia obbedito alla raccomandazione : il 3 maggio scorso, quando si presentò nell'aula del tribunale dove si celebra il processo a 29 tra agenti e alti funzionari del ministero indagati per quei fatti , l'ex questore "dimenticò" alcuni particolari giudicati fondamentali per ricostruire i fatti."


Suona terribilmente "distonico" che l'irruzione alla Diaz possa essere stata un'iniziativa di cui il "capo" in persona non sapesse nulla, quasi come se tutto questo fosse limitato alle responsabilità ad un ristretto cerchio di "addetti ai lavori"; limitando così, quindi, anche le responsabilità politiche di quell'orrore.

Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?

Inviato da  florizel il 20/7/2007 11:57:04
Roma, 19 lug. - "E’ stata revocata la manifestazione indetta dal sindacato di polizia Coisp (coordinamento per l’indipendenza sindacale delle forze di polizia) per il pomeriggio del 20 luglio in piazza Alimonda a Genova."

Ma le dichiarazioni degli appartenenti alla polizia, prima della revoca della manifestazione, erano più o meno di questo tipo:

"Manifesteremo in piazza Alimonda senza divise, ma "nudi", spogliati di tutto, solo con una maglietta e un paio di pantaloni, senza strumenti atti ad offendere e senza neppure una chiave in tasca".


"Si apriranno oggi le porte dello stadio "Carlini" di Genova alle persone provenienti da fuori città che parteciperanno al programma di manifestazioni organizzato dai comitati "Piazza Carlo Giuliani" e "Verità e Giustizia per Genova", per commemorare e ricordare in modo analitico e critico i fatti del luglio del 2001, quando a margine del vertice G8 vi furono disordini che portartono alla morte di Carlo Giuliani, all'irruzione alla scuola Diaz, alle presunte violenze nella caserma di Bolzaneto."

Trovo insidioso, e politicamente strumentale, il fatto che si sia mediaticamente riusciti a separare i fatti di Genova da quelli di Napoli, come se si stesse utilizzando la morte del povero Carlo per tracciare una linea di separazione tra le responsabilità di due governi che, nelle due occasioni, gestirono le due piazze.

Di fatto, una tale demagogica mossa credo che sia esplicativa di un preciso intento: scagionare la coalizione politica attualmente al governo, scongiurando ogni considerazione circa la possibilità che Napoli e Genova fossero entrambe la conseguenza di un unico esperimento "repressivo".

A Napoli, letteralmente CHIUSI in una piazza. A Genova, letteralmente CONDOTTI in un luogo dove poi poter dimostrare che quell'epilogo era inevitabile.

A questi signori che si ostinano (consapevolmente o meno) a separare nettamente i due eventi, compresi coloro che ne hanno fatto personalmente le spese, bisognerebbe ricordare che "non esistono poteri buoni".

Da un articolo di Repubblica del 10 maggio 2002:

Napoli, ecco le foto dei pestaggi in caserma.

E qui, "Sintesi delle dichiarazioni delle parti lese raccolte dai PM Patrizia Petruzziello e Vittorio Ranieri Miniati nell'inchiesta sugli abusi di BOLZANETO."

Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?

Inviato da  florizel il 20/7/2007 16:36:19
Per chi possa essere interessato, in questo momento La7 sta mandando in onda uno speciale sui fatti di Genova; inoltre, stasera alle 21:30 ci sarà un altro servizio relativo.

Stasera, anche
Matrix si occuperà di quei fatti.

Ovviamente, e come secondo copione, eventuali (eventuali, non CERTI) commenti mediaticamente"disinibiti" non sono certamente ascrivibili alla coerenza di "mestiere" della stampa e dell'informazione ufficiale; è più facile ritenere che "potrebbero" esserlo conseguentemente allo sviluppo delle indagini, ed ai risultati giudiziari a cui si è approdati. Oltre che ai soliti "profitti politici" del potere statuale, che ha bisogno di separare gli eventi pur di non lasciare che si sveli l'unico meccanismo che li produce.

Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?

Inviato da  beat il 21/7/2007 0:03:20
appena finito di vedere lo speciale di la7, sinceramente il bimboccio non ce la faccio a vederlo...mi è piaciuto il montaggio
la cosa che più mi ha colpito, oltre quel clima di scherno e di vendetta sui poveri ragazzi della diaz,
sono state le chiamate fatte alla centrale operativa dalle "forze del disordine"che miravano a fomentare la spedizione punitiva:
per esempio si sente più volte la chiamata da parte di agenti che gira voce che uno di loro è stato colpito...a morte!?
oppure quelli che avvertono di un imminente attacco da parte degli incappucciati neri!!??
il tutto, secondo me per giustificare l'attacco vergognoso pavido e spudoratamente vigliacco di quattro deficienti esaltati e decisamente impreparati a gestire la situazione...in primis i dirigenti e coordinatori ...che hanno riversato tutta la loro frustrazione e la loro nullità sulla violenza gratuita

Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?

Inviato da  lone il 21/7/2007 2:07:22
Ultimamente (FINALMENTE) si sta facendo parzialmente luce su quanto accaduto a genova durante il G8... in particolar modo vorrei sottolineare le parole dei responsabili delle truppe delle "forze dell'ordine" inviate per contrastare i manifestanti: tali responsabili si sono dichiarati estranei alla presenza di alcuni gruppi di forze armate, guardacaso proprio di quelli che hanno usato i mezzi e i metodi più brutali e non consentiti dal regolamento interno delle forze dell'ordine stesse... purtroppo ho paura che come sempre si parlerà allo sfinimento senza mai nemmeno sfiorare il reale problema di questa e di molte altre passate situazioni in cui le "NON forze dell'ordine" si sono rese protagoniste di sanguinolente repressioni... A QUALCUNO DI VOI DICE NIENTE LA PAROLA "GLADIO"?
un "gruppo" (si fa per dire) di maniaci sanguinari, estranei (per non dire amalgamati e celati in...) a qualsiasi effettivo corpo dell'ordine legale ma col culo completamente parato, liberi, organizzati soprattutto armati per reprimere qualsiasi sfogo anticonservatore...
LA STORIA SPESSO NON INSEGNA UN BEL NIENTE RAGAZZI, PERCHE' LA REALTA' DEI FATTI RIMANE SEMPRE CELATA DIETRO VERITA' FITTIZIE... e purtroppo il maggior indiziato di tutto questo resta la nostra ignoranza gente...
Per chi sentisse questa parola per la prima volta (GLADIO), vi invito a ricercare attentamente quante più informazioni possibili, a da più fonti possibili così che pian piano i pezzi del puzzle (compresi quelli del G8) andranno al loro posto, ve lo garantisco... ma tutto questo è solo per chi è assetato di verità...
per i più pigri consiglio di iniziare con l'ascolto di "buddha stick", del suo unico album ed in particolar modo del pezzo "radiogladio"... da quì direttamente e gratuitamente scaricabili (chiedetevi pure il perchè della gratuità di questo stupendo album) http://buddhastick.enemy.org/

Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?

Inviato da  beat il 21/7/2007 13:27:09
salute lone,
"Operazione Gladio" nel 1948 per contrastare eventuale governo guidato dai comunisti, arma 15000 persone pronte a "scendere in campo"
per un colpo di stato in caso di vittoria comunista
dietro tutto l' agenCIA che per arginare lo sviluppo delle sinistre istituisce e finanzia gruppi armati attraverso l'azione della loggia "maTTonica" P2 diffondendo nei media e nell'opinione pubblica l'idea che le sinistre al potere avrebbero rappresentato un pericolo di instabilità e violenza per il paese...in più aggiungiamoci i rapporti instaurati con mafia e camorra....e purtroppo ecco il solito copione visto e rivisto anche nei tristi giorni di genova ed in particolar modo alla diaz.....canterini's boys e gratteri coordination

Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?

Inviato da  florizel il 21/7/2007 21:27:07
loneCitazione:
come sempre si parlerà allo sfinimento senza mai nemmeno sfiorare il reale problema di questa e di molte altre passate situazioni in cui le "NON forze dell'ordine" si sono rese protagoniste di sanguinolente repressioni... A QUALCUNO DI VOI DICE NIENTE LA PAROLA "GLADIO"?


Invece, ho paura che Genova, preceduta da Napoli, abbiano ben poco a che vedere con Gladio, senza voler assolutamente minimizzare sul ruolo che ha avuto nello sviluppo degli "equilibri" politici internazionali.

Piuttosto, credo che quell'eredità sia stata legittimata e legalizzata, nei giorni del GF e del G8 del 2001, ma non tanto per impedire che le "sinistre" ottenessero maggior consenso, quanto per l'ipotesi opposta: per CONSENTIRE che la protesta rientrasse negli ambiti istituzionali di quella parte oggi definita "antagonista", ma strettamente interna al sistema.

Tornando a Gladio, se accreditiamo ad esso un ruolo sostanziale a come si è andato delinando l'attuale potere che domina il mondo, non possiamo fare a meno di interrogarci circa la strumentalità della stessa Guerra Fredda, e credo che il parallelismo con il ruolo della sinistra istituzionale sia plausibile.

Comunque, lone, un benvenuto su Luogocomune ed in questo forum.

Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?

Inviato da  beat il 24/7/2007 0:00:15
salute,
sicuramente a genova nel 2001 non agì GLADIO in quanto creata come strumento per screditare e bloccare le sinistre al potere, ma si è agito in modo da screditare tutto quel movimento che stava nascendo a favore di altri modi di pensare la globalizzazione...che forse avrebbe anche attecchito sulle masse....se non ci fossero stati i famigerati black's e affini.
cmq, stanotte su rai tre ho visto un altro interessante filmato montato su audio del processo che si sta tenendo sui fatti...e scorrevano le testimonianze dei dirigenti del "disordine", mentre i pm, secondo me in modo deciso e diretto, avanzavano ed incalzavano le loro accuse
anche se giungerà una sentenza favorevole in primo grado, dubito fortemente sull'esito finale del procedimento...alla luce di come sono "AVANZATI" i veri responsabili...dal ministro dell'interno al capo della polizia, ai vari gratteri e canterini
salute

Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?

Inviato da  blackhawk il 14/8/2007 18:50:24
La verità è che è stata dedicata un'aula ad un teppistello lancia estintori........wow che bel paese!

Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?

Inviato da  Pausania il 14/8/2007 20:58:32
Citazione:
La verità è che è stata dedicata un'aula ad un teppistello lancia estintori...

E che c'è di strano? Il Parlamento ha la concentrazione di popolazione criminale più alta d'Italia, nemmeno nel Bronx una persona su dieci ha problemi con la giustizia.

Tra delinquenti si danno gran pacche sulle spalle

Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?

Inviato da  blackhawk il 16/8/2007 10:30:50
Citazione:

Pausania ha scritto:
Citazione:
La verità è che è stata dedicata un'aula ad un teppistello lancia estintori...

E che c'è di strano? Il Parlamento ha la concentrazione di popolazione criminale più alta d'Italia, nemmeno nel Bronx una persona su dieci ha problemi con la giustizia.

Tra delinquenti si danno gran pacche sulle spalle


Infatti...stiamo messi proprio bene!

Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?

Inviato da  LauraPJ il 1/9/2007 13:01:22
Repubblica Genova

GIOVEDÌ, 30 AGOSTO 2007

Pagina VII - Genova

IL CASO

Durissime le motivazioni ad una sentenza che condanna il ministero
dell´Interno

L´ACCUSA

" G8, violenze gratuite dalla polizia"

"Non è stata fatta alcuna distinzione fra i Black Bloc e i cittadini
inermi"
"Aggressione illecita ai partecipanti di una organizzazione pacifista
autorizzata"

VINCENZO CURIA

UNA sentenza requisitoria, quella con cui il ministero dell´Interno è
stato condannato a risarcire una giovane donna per i danni subiti durante
una pacifica manifestazione organizzata in piazza Manin il 21 luglio 2001,
in occasione del vertice del G8 che si teneva a Genova. Un vero e proprio
crucifige per le forze di polizia che aggredirono senza motivo gruppi di
partecipanti inermi regolarmente autorizzati, ma evidentemente accomunati
agli elementi violenti - Black Bloc - che si abbandonavano a episodi di
devastazione nella zona. Alla parte lesa - Simona Coda Zabetta, all´epoca
di 43 anni - il giudice Claudio Viazzi ha assegnato un indennizzo di 23
mila 645 euro. La decisione del giudice è basata su precise testimoniane.
Il dottor Viazzi ricorda pure che la procura a suo tempo esternò anche
vari dubbi sulla veridicità dei verbali redatti dalla polizia. Il
magistrato smentisce senza mezzi termini le tesi difensive e definisce a
un certo punto sproporzionato e gratuito l´intervento della polizia,
«condotto con modalità organizzative confuse». Pesanti critiche vengono
mosse anche al responsabile dell´ordine pubblico nella piazza (dottor
Bonanno), cioè al funzionario che diede l´ordine di caricare i
manifestanti.
«Ha ammesso di avere ordinato la carica senza preavviso «trovandoci in una
situazione di illegalità da far cessare», senza indicare obiettivi precisi
e fare distinzioni fra facinorosi e manifestanti pacifici, aggiungendo
pure che «terminata la carica rimasero a terra feriti e contusi, uomini e
donne», tacendo inoltre che i disordini avvenivano nei pressi di una
manifestazione autorizzata». Viazzi pone anche l´accento sull´assenza di
direttive e indicazioni precise, carenze che consentirono un comportamento
indiscriminatamente violento della polizia «che finì con coinvolgere pure
le manifestazioni pacifiche e autorizzate». Un riferimento preciso anche
alle lesioni subite dalla parte lesa, «ferita da più manganellate
nell´ambito di una carica violentissima, indiscriminata e diretta contro
un bersaglio che non era tale... ».
Proseguendo nella «requisitoria», Viazzi non manca di sottolineare che
«nessuna giustificazione o esimente può ritenersi applicabile alla
condotta della polizia... Quel che è successo è riconducibile a gravi
negligenze, approssimazioni e omissioni in tutta l´operazione di «ordine
pubblico» compiuta». Scendendo nei dettagli e riferendosi ai danni subiti
dalla manifestante, nella sentenza viene sottolineato che vanno
configurati come lesioni volontarie aggravate, accompagnate da percosse,
«il che rende risarcibile il danno morale».
«Reati non colposi ma volontari, per di più commessi da agenti di
polizia...». Un´ultima annotazione: Simona Coda Zabetta, che lamenta una
invalidità permanente del 2%, fu costretta a un ricovero ospedaliero di
oltre 60 giorni, per cui «la misura del risarcimento spettante per il
danno biologico, esistenziale e morale è connessa alla peculiarità del
caso in cui l´integrità e incolumità della persona é stata lesa e messa a
repentaglio... ».

Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?

Inviato da  LauraPJ il 1/9/2007 13:02:19
Il dottor Giacomo Toccafondi è stato richiamato in servizio presso il
Ministero della Difesa – Distretto militare di Genova durante il mese di
luglio del 2007. Come pubblicato nella delibera della ASL 3 di Genova
presso la quale presta servizio (delibera n° 909 del 1° agosto 2007,
pubblicata all’albo il 6 agosto 2007).

Cosa c’è di strano?

Di strano c’è che il dottor Toccafondi è uno degli imputati nel processo in
corso a Genova per le torture inflitte ad oltre 250 persone, italiane e
straniere, che nel mese di luglio del 2001 “transitarono” per il carcere
provvisorio di Genova Bolzaneto.

Il dottor Toccafondi era stato nominato, dal Magistrato Sabella,
coordinatore di tutte le attività inerenti il servizio sanitario presso il
sito penitenziario di Bolzaneto. Avrebbe dovuto occuparsi dei manifestanti:
visitarli e, se feriti, curarli o disporne il trasferimento in ospedale.

A Bolzaneto arrivarono moltissimi feriti (provenienti dalla macelleria
messicana della Scuola Diaz, dalle strade di Genova, rastrellati dagli
ospedali dove si erano recati per le ferite subite) ma nessuno di loro fu
curato, anzi! Molti subirono nuove violenze, percosse ed ingiurie proprio a
Bolzaneto. Il dottor Toccafondi costrinse un manifestante a gridare “Viva il
duce”, ad un altro disse “Alla Diaz dovevano fucilarvi tutti” oppure
“bastardi”. Ad una ragazza tedesca, con la bocca distrutta dalla polizia
alla Diaz, disse, invece di prestarle le cure necessarie, puntandole un
manganello alla bocca: “Manganello, manganello”.

Il dottor Toccafondi a Bolzaneto non indossava il camice sanitario, come
ogni medico che si rispetti, ma una maglietta con la scritta “Polizia
penitenziaria” ed i pantaloni di una tuta mimetica, così che molti dei
manifestanti pensarono che si trattasse di un agente della penitenziaria e
non di un medico. Il dottor Toccafondi a Bolzaneto si è appropriato di
alcuni effetti personali dei manifestanti dicendo che erano i suoi TROFEI,
vantandosi di avere anche dei TROFEI che aveva raccolto in Bosnia.

Nel processo in corso per Bolzaneto sono state rinviate a giudizio 45
persone tra carabinieri, agenti di polizia, agenti di custodia, medici ed
infermieri carcerari. Le accuse nei loro confronti sono: abuso d’ufficio,
violenza privata, lesioni personali, percosse, ingiurie, minacce e falso
ideologico, abuso di autorità contro detenuti o arrestati, violazione
dell’ordinamento penitenziario, e omissione di referto.

Nella richiesta di rinvio a giudizio sono elencati gli abusi verbali e
fisici subiti dai detenuti:

i detenuti sono stati sottoposti a trattamenti crudeli, inumani e degradanti
in violazione dell'art. 3 della Convenzione europea sui diritti umani e le
libertà fondamentali che vieta la tortura.

Il dottor Toccafondi è stato rinviato a giudizio per minacce, ingiurie,
violenza privata, percosse e danneggiamento e, nonostante questo, è stato
richiamato in servizio dal Ministero della difesa.

Verrà nuovamente impiegato in qualche missione “di pace” come già in passato
è stato inviato in Bosnia? Sono questi gli elementi che l’Italia invia
all’estero in paesi già devastati da conflitti e guerre? E’ per questo che
alcune delle donne transitate a Bolzaneto hanno subito la minaccia:
“Avrebbero dovuto stuprarvi tutte come in Kossovo”??

Enrica Bartesaghi

Comitato verità e giustizia per Genova

Re: Genova. 5 anni dopo. Quale verità per piazza Alimonda?

Inviato da  LauraPJ il 1/9/2007 13:03:29
http://www.agi.it/genova/notizie/200708311836-cro-r012529-art.html

G8: MARIO PLACANICA ORA S'AFFIDA A CARLO TAORMINA

(AGI) - Roma, 31 ago. - L'avvocato Carlo Taormina entra nelle vicende
legate ai fatti del G8 di Genova: l'ex carabiniere Mario Placanica gli ha
conferito l'incarico di intraprendere "tutte le iniziative giudiziarie
necessarie al ristabilimento della verita' sulla complessiva vicenda che
lo riguarda a partire dai tragici fatti di Genova". Compreso i momenti
immediatamente precedenti e successivi alla morte di Carlo Giuliani in
piazza Alimonda il pomeriggio del 20 luglio 2001.
E' lo stesso Taormina a dare notizie del conferimento dell'incarico
sottolineando in una nota che "Placanica intende essere restituito
all'Arma dei carabinieri da cui ritiene di essere stato 'pensionato' a
venticinque anni attraverso atti che saranno da me sottoposti
all'autorita' giudiziaria onde accertare se siano stati consumati reati in
suo danno".
Taormina aggiunge che "recenti iniziative della Procura di Catanzaro
nonche' situazioni che potrebbero essere ricondotte ad omissioni od
inerzie ingiustificate, costringono Mario Placanica, insieme alla moglie
Sveva Mancuso, ad investire la magistratura dell'accertamento sulle
ragioni della impunita', fino a questo momento verificatasi, rispetto ad
operazioni estorsive, intimidatorie, qualificabili anche in termini di
tentativi di omicidio, in ordine alle quali entrambi hanno conferito
all'accertamento penale circostanze precise e, quando possibile,
l'indicazione degli autori di tanto gravi reati".
E', inoltre, interesse di Placanica "che da sempre, pur di fronte alla
conclusione delle indagini sulla morte di Carlo Giuliani che lo consegna
all'opinione pubblica come militare che uso' legittimamente le armi, ha
dichiarato - anche in sede giudiziaria - di non aver ucciso il giovane
avendo esploso i due colpi d'arma in alto e comunque non contro Carlo
Giuliani a lui nemmeno visibile, di rivisitare, attraverso indagini
difensive e appropriate consulenze tecniche, tutti i particolari della
vicenda". Una rivisitazione a fine di "mettere in condizione l'autorita'
giudiziaria di valutare giuridicamente il comportamento di chi, diverso da
lui, esplose il colpo d'arma da fuoco che attinse al capo di Carlo
Giuliani". (AGI)

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