L'origine pagana del cristianesimo

Inviato da  francescoP il 12/6/2006 10:50:14
Le origini del Cristianesimo e la ricerca
sulla storicita' di Gesu Cristo

di Acharya S



Introduzione


Nel corso dei secoli ed in ogni parte del mondo, molto e' stato scritto sulle religioni, sulla loro importanza e la loro influenza sul pensiero umano. Nel mondo occidentale, in particolar modo, sono stati prodotti ponderosi tomi, con il compito di indagare sulla natura e sui riferimenti storici del suo piu' significativo personaggio: Gesu Cristo. Molti hanno tentato di indagare a fondo sui pochi preziosi indizi atti a far luce sulla identita' di Gesu e tracciarne un profilo biografico, anche per rinforzare la fede in questo uomo-dio, al quale molti si riferiscono. Considerando il tempo e le energie spese in queste ricerche si puo' comprendere quanta importanza abbiano il cristianesimo ed il suo leggendario fondatore nel pensiero e nella cultura occidentale.

La controversia

Malgrado l'enorme quantita' di opere che vengono continuamente prodotte e l'importanza attribuita a tanto soggetto, non si puo' fare a meno di rilevare come il grande pubblico manchi sostanzialmente di una solida cultura di ordine religioso, congiunta ad una generalizzata disinformazione sui problemi di ordine generale mitologici e religiosi. Ad esempio, per cio' che concerne le origini della religione cristiana, la maggior parte della gente apprende, a scuola o in chiesa, che Gesu e' stato un personaggio storico realmente vissuto; al piu' nasce qualche contesa su determinate qualita' che gli vengono attribuite: Figlio di Dio oppure Messia, che alcuni cristiani sono disposti ad accettare mentre alcuni altri le negano. Queste sono oggi le motivazioni di alcuni grandi dibattiti tra le varie confessioni che in fin dei conti hanno ben poca importanza. Il problema vero e fondamentale, che puo' anche scandalizzare i credenti, e' invece quello di stabilire se una persona chiamata Gesu Cristo sia o meno realmente esistita.

Se questo problema puo' apparire poco evidente, nelle pubblicazioni che normalmente si possono reperire in libreria,(1) quando si decide di affrontare in maniera approfondita la questione, ci si trova di fronte ad una enorme quantita' di scritti che, anche se poco noti, tendono a dimostrare, in maniera logica ed intelligente, che Gesu Cristo e' solo e soltanto una figura mitologica, desunta ed in linea con la mitologia Greca, la Romana, l'Egizia o con quella dei Sumeri, dei Fenici, degli Indiani o di altri uomini-dio, per i quali oggi nessuno dubita trattarsi di miti e non di figure storiche.(2)

Esaminando con attenzione questa grande massa di documenti risulta evidente che la figura di Gesu e' stata ritagliata da alcuni miti, o da eroi mitici, presenti in tutte le parti del mondo e risalenti a tempi collocabili in un passato estremamente remoto. Si scopre quindi che la storia di Gesu Cristo non e' certo quella di un falegname ebreo e ribelle, fisicamente incarnatosi in Palestina 2000 anni or sono. Da secoli ormai si sta continuamente cercando di dimostrare che la figura di Gesu e' una pura invenzione e che, tanto meno, si tratta di una persona reale che alcuni seguaci entusiasti hanno, in secondo tempo, trasformato in un semi-dio.(3)

Storia e termini del dibattito

Il dibattito sulla natura di Gesu e' praticamente iniziato con la nascita del cristianesimo. Gli stessi Padri della chiesa hanno lasciato intendere, nei loro scritti, come siano stati piu' volte costretti a battersi per difendere cio' che i non cristiani, oppure altri cristiani (eretici),(4) consideravano come un racconto assurdo e pretestuoso, messo in piedi a dispetto di qualsiasi riscontro storico. Ecco cosa il Rev. Robert Taylor scrive a questo proposito: "A partire dall'eta' degli Apostoli in poi, con un susseguirsi mai interrotto, l'esistenza terrena del Cristo fu sempre fermamente negata; in particolar modo cio' avvenne nei tempi primitivi del cristianesimo."(5)

L'imperatore Giuliano, giunto al potere dopo il regno del buon cristiano Costantino (fanatico ed assassino), cercando di riportare le masse al culto degli dei pagani, diceva: "Affinche' qualcuno possa credere alla verita' come la intendete voi cristiani, allora dovrebbe assommare in se l'improntitudine della razza ebraica e la indifferenza e l'ignoranza dei gentili. Questo e' cio' che voi cristiani siete.(6) Coerentemente con quanto detto, il Nuovo Testamento dovrebbe a rigore essere definito il Vangelo Inventato."(7)

Un secolo fa Albert Churchward, studioso esperto di mitologia, diceva: "I vangeli canonici possono essere considerati come una raccolta di detti prelevati dai miti e dalla escatologia degli egizi."(8) Nel suo libro Forgery in Christianity, Joseph Wheless dice: "I vangeli sono delle falsificazioni sacerdotali eseguite almeno un secolo dopo gli eventi citati."(9) Alcuni di coloro, che hanno falsificato decine di vangeli apocrifi ed epistole, durante i primi secoli d.C., hanno essi stessi ammesso di aver commesso il falso.(10)

La falsificazione dei testi, avvenuta durante i primi secoli di esistenza della chiesa, divenne, ad un certo punto, talmente sfrenata che fu necessario giustificarla coniando il motto la pia frode.(11) Tali falsita' sono ripetutamente ammesse dalla Catholic Encyclopedia.(12) Alcuni grandi padri della chiesa, come ad esempio Eusebio, (13) furono apertamente incitati, dai loro contemporanei, a mentire su cio' che stavano scrivendo in merito a quello che il Signore aveva detto o fatto durante il suo supposto soggiorno terreno.

La prova

La tesi che Gesu Cristo sia una figura mitica puo' essere sostenuta, non solo mediante gli studi dei dissenzienti, ma anche da quei pagani che, al loro tempo, avevano conosciuto la verita' e che furono confutati, ed a volte proditoriamente assassinati, per impedire la loro battaglia contro i preti e contro i padri della chiesa che stavano ingannando le masse con le loro menzogne. Ma la tesi puo' anche essere sostenuta dalle incaute dichiarazioni dei cristiani stessi, i quali, continuamente, erano stati costretti ad ammettere di aver sempre saputo che la figura di Gesu Cristo era un mito fondato su altre piu' antiche credenze diffuse nel mondo dell'antichita' piu' remota. Si ricorda il Papa Leone X che, a conoscenza della verita' in virtu' della sua rilevante posizione, dichiarava senza remore. "...quanto profitto ci ha portato questa FAVOLA di Gesu!" (Enfasi aggiunta)(15)

Gli Gnostici
A causa delle loro stesse ammissioni, i primi cristiani erano di continuo sottoposti a critiche da parte di eruditi, loro contemporanei che, malgrado il loro grande prestigio, finirono con l'essere additati come pagani dai loro avversari. A questa ultima categoria appartenevano molti gnostici che si erano fermamente opposti al concetto di incarnazione attribuito al loro dio. Per altro verso e' facile constatare come i cristiani stessi abbiano assorbito alcune delle caratteristiche divine del loro uomo-dio dalle idee dei gnostici stessi; in fondo coloro che sanno (i gnostici) era una particolare disignazione usata per indicare gli appartenenti alle numerose scuole esoteriche ed alle confraternite.

Le polemiche dei cristiani contro i gnostici ci fanno capire come il concetto di uomo-dio fosse recepito dai gnostici stessi come un vero e proprio insulto alla loro intelligenza, sostenendo essi che nessun dio avrebbe mai potuto assumere forma umana.(16)

Fonti Bibliche
E' stato piu' volte sottolineato come alcuni dei piu' antichi documenti cristiani, le epistole attribuite a Paolo, non parlano mai delle origini terrene di Gesu, ma si riferiscono esclusivamente a lui come ad una entita' spirituale, simile a quella nota a tutte le sette gnostiche da centinaia, e a volte migliaia, di anni. I pochi riferimenti storici, riportati nelle epistole, riferibili ad una reale esistenza terrena di Gesu, sono stati dimostrati essere falsi o introdotti in un secondo tempo; secondo Wheless, le epistole in questione non sarebbero neanche state scritte da Paolo.(17)

Se si esclude un breve cenno a Ponzio Pilato, nella prima epistola a Timoteo 6:13, epistola che sarebbe databile nel 144 d.C. e quindi non scritta da Paolo, tutta la letteratura paolina (come e' stato rilevato da Edouard Dujardin) non accenna mai a Pilato, (18) a Caifa, al Sinedrio, ad Erode,(19) a Giuda, o alle buone donne, o a chiunque appaia nel racconto evangelico della Passione; non esiste quindi la minima allusione sia alle persone elencate, sia agli eventi stessi della Passione.(20) Dujardin inoltre fa notare come altri documenti primitivi cristiani, che enfatizzano la Rivelazione, non accennano mai a dettagli o avvenimenti storici.(21)

Mangasarian ci fa rilevare come Paolo non riporti mai brani dei sermoni di Gesu, citazioni, parabole o preghiere; non accenna mai alla strabiliante nascita di Gesu o ai suoi strepitosi miracoli. E' presumibile che tutte queste cose fossero molto importanti per i suoi seguaci e pertanto avrebbero dovuto esserlo anche allo stesso Paolo.(22)

Venendo ora a parlare dei vangeli, che sono stati redatti tra il 170-180 d.C.,(22a) i loro presunti autori, cioe' gli apostoli, non solo ci dicono assai poco sulla storia e sulla genealogia di Gesu, ma entrano piu' volte in contraddizione con se stessi. La data di nascita di Gesu viene indicata in momenti diversi. Nascita ed infanzia di Gesu non sono menzionate in Marco mentre, d'altro canto, in Matteo e Luca si afferma che e' nato da una vergine e la sua ascendenza risale alla Casa di Davide, tramite il legame con Giuseppe; inoltre sarebbe nato in accordo con una precedente profezia.(23) Nei primi tre vangeli (sinottici) si dice abbia predicato un anno prima di morire, mentre in Giovanni si afferma trattarsi di tre anni. Matteo ci racconta che Gesu predico' il Sermone della Montagna I racconti della Passione e della Resurrezione differiscono notevolmente tra di loro e nessuno degli estensori dei vangeli ci informa su quale eta' avesse Gesu quando mori'.

Fonti non bibliche
Di fatto non esiste nessun riferimento, per l'individuazione di un Gesu storico, da parte di qualsiasi scrittore, noto ed operante, durante e dopo il verificarsi dei supposti eventi a Gesu stesso riferiti. Walker dice: "Nessun letterato di quei tempi parla di Lui in uno qualsiasi degli scritti conosciuti." Un eminente storico e filosofo, ebreo-ellenista, quale Philo Judaeus (20 a.C.-50 d.C.), vissuto quindi nel supposto tempo di Gesu, non ne fa alcun cenno. E parimenti si comportano gli altri 40 storici che vissero e scrissero nel corso del primo e del secondo secolo dell'era volgare. "Rimangono abbastanza lavori, di (questi) autori, per.....mettere in piedi una intera biblioteca. Eppure in tutta questa mole di letteratura ebraica e pagana, al di fuori di due brani falsificati nell'opera di un autore ebraico e di due brani discutibili attribuiti ad uno scrittore romano, non si riesce a trovare il minimo accenno a Gesu Cristo.(28) Il loro silenzio e' quindi una indiscutibile prova contro i sostenitori della figura storica di Gesu.

Nell'intera opera dello storico ebreo Giuseppe Flavio, costituita da numerosi volumi, appaiono solo due paragrafi che potrebbero essere riferiti a Gesu. Quantunque si sia insistito molto su questi due riferimenti, essi sono stati respinti dagli studiosi, ed anche dagli apologisti cristiani, come mere falsificazioni e cosi' anche per quelle che fanno riferimento a Giovanni Battista ed a Giacomo,fratello di Gesu. Il Vescovo Warburton ha definito le interpolazioni sui lavori di Giuseppe Flavio, concernenti Gesu, come una emerita quanto stupida falsificazione.(29) Wheless fa notare che "il primo riferimento in assoluto, a questo brano ed al suo contenuto, si trova nella Storia della Chiesa di quel grande disonesto che fu il vescovo Eusebio, nel quarto secolo....; CE (Catholic Encyclopedia) dichiara che ".....il brano sopra citato non era noto ad Origene ed ai primi scrittori patristici." Wheless (giurista) e Taylor (sacerdote) sono entrambi d'accordo sul fatto che possa essere stato Eusebio stesso a falsificare il brano.

Considerando ora la lettera a Traiano, che si suppone sia stata scritta da Plinio il Giovane, essa costituisce uno dei pochi ed inconsistenti riferimenti a Gesu ed al cristianesimo, che invece i cristiani ritengono una salda dimostrazione dell'esistenza di Gesu. Nella lettera esiste una sola parola -Christian- ed anche per questa e' stato dimostrato trattarsi di una contraffazione, cosa che oltre tutto si suppone anche per l'intera lettera. Per quanto poi riguarda la citazione contenuta in uno scritto dello storico Tacito, che non fu contemporaneo di Gesu ma nacque venti anni dopo la sua presunta morte, anche questa e' stata considerata, da competenti studiosi, come un falso tardivamente interpolato.(30) I difensori delle tesi cristiane si attaccano anche ad un passaggio, presente nel lavoro di Svetonio, che si riferisce a qualcuno chiamato Chrestus o Chresto, che essi ritengono possa indicare in qualche modo il loro Redentore. In effetti, alcuni ritengono si trattasse di un romano di quei tempi, in quanto il nome Chrestus o Chresto, il cui significato e' utile, era assai frequentemente assegnato ai liberti. Altri infine sono convinti che anche questo passo sia frutto di una interpolazione.

A questi presunti riferimenti ed al loro costante rigurgito da parte degli apologisti cristiani, il Dott. Alvin Boyd Kuhn oppone le seguenti argomentazioni:

"Il comune prete cristiano, che non ha mai letto nulla di cio' che sta al di fuori dello steccato posto dalle autorita' della chiesa, rispondera' al parrochiano, desideroso di informarsi, che nessun evento storico e' meglio provato di quanto non lo sia il racconto della vita di Gesu, fatto dai vangeli. Non solo, ma egli andra' ben oltre le normali citazioni degli storici che dovrebbero parlare di Gesu e delle lettere che si pretende siano state scritte su di lui. Quando l'interrogante credulone, che confida nella intelligenza e nella fede del suo sacerdote, riceve tali risposte, se ne va sicuro della veridicita' storica dei vangeli. Il prete non deve dimostrare e nemmeno dire nulla riguardo alle abitudini falsarie, alle finzioni ed alla evidente tendenza al favolismo della chiesa primitiva. Quindi, nel puro interesse della verita', e' importante esaminare il complesso di testimonianze allegate alla storia secolare e controllarne l'autorita' ed il livello di credibilita'.

Per prima cosa, gli storici che nei loro lavori annotano la presunta esistenza di Gesu, sono solo quattro: Plinio, Tacito, Svetonio e Giuseppe Flavio; nei lavori di ciascuno di essi appaiono alcuni brevi paragrafi, due in quello di Giuseppe Flavio. La quantita' di questo materiale, come calcolata da Harry Elmer Barnes in "The Twilight of Chistianity", ammonta a circa 24 righe. Ma supponiamo che questo totale possa essere un po' di piu', diciamo il doppio. Quindi, una tanto scarsa testimonianza, costituirebbe il nucleo del complesso di prove di "uno dei meglio dimostrati eventi della storia". Se anche questo fosse accettato come indiscutibilmente vero, costituirebbe sempre e comunque un supporto alquanto vacillante per un evento storico che ha dominato il pensiero di mezzo mondo per diciotto secoli.

Ma quale e' il livello di attendibilita' di tali testmonianze? Nessun studioso cattolico, di qualche rilievo, si e' mai opposto alla generale opinione dei ricercatori accademici che questi brani, qualcuno o tutti, siano stati falsificati e interpolati dagli zelanti scribi cristiani, che desideravano fare collimare la storia evangelica della vita di Gesu con l'autorita' di questi importanti storici. In una storia di secoli, la somma totale di quaranta o cinquanta righe, sulla esistenza di Gesu di Nazaret, risulta essere non una prova ma solamente un discredito."(30a)

A proposito di questi riferimenti Dujardin dice: "Se anche fossero autentici e derivati da fonti primitive, essi non ci riportano al periodo nel quale la leggenda evangelica prese forma e pertanto potrebbero attestare solo la leggenda di Gesu e non la sua storicita'. In ogni caso questi riferimenti, scarsi e brevi, ad un uomo, che si suppone abbia scosso il mondo, sono difficili da accettare come prova della sua esistenza ed e' assurdo che la supposta storicita' dell'intera religione cristiana sia basata su di essi."

I Protagonisti
E' evidente che la religione cristiana non e' stata fondata su di un solo personaggio storico e la figura di Gesu Cristo e' il compendio di molteplici leggende di eroi, di dei e di semidei. Non e' questa la sede piu' opportuna per entrare in dettaglio su ciascun dio o semidio che ha contribuito alla definizione del personaggio ebraico Gesu; basti dire che la quantita' di documentazione, oggi disponibile, e' piu' che sufficiente per dimostrare che non ci troviamo piu' in presenza di un semplice problema di fede o di credo.

Il fatto e' che, durante il periodo in cui presumibilmente il personaggio Gesu visse, esistevano una grande biblioteca ad Alessandria ed una rete di comunicazione, per quel tempo incredibilmente efficiente, che si estendeva dall'Europa alla Cina, e questa rete informativa aveva accesso a numerosi manoscritti che riportavano le stesse narrazioni, contenute nel Nuovo Testamento, riferite pero' a nomi e ad etnie differenti per ciascuno dei personaggi descritti. Nella sua essenza, la leggenda di Gesu ripete quasi identicamente, ed anche in alcuni minuti dettagli, il racconto della storia di Krishna; questo era gia' stato scoperto, da oltre 100 anni, dallo studioso di mitologia Gerald Massey, come pure dal Rev. Robert Taylor, oltre 160 anni fa.(32) La leggenda induista, come ci viene raccontata nei testi Veda induistici, risale almeno al 1400 a.C.(33) Lo stesso si puo' dire della ben nota vicenda del mito di Horus, anch'esso per il suo dettaglio, identico alla storia di Gesu, anticipando cosi' la versione cristiana di migliaia di anni.

La storia di Gesu incorpora anche particolari derivati da leggende di altre divinita', comprese in una vastissima area; si sono rilevati molti salvatori e figli di dio, numerosi dei quali furono crocifissi o comunque uccisi:(33a)

Adad dell'Assiria
Adone, Apollo, Ercole e Zeus della Grecia
Alcide di Tebe
Attis in Frigia
Baal in Fenicia
Bali in Afghanistan
Beddru in Giappone
Budda in India
Crite di Caldea
Deva Tat del Siam
Hesus dei Druidi
Horus, Osiride e Serapide di Egitto (i cui lunghi capelli gli davano una apparenza simile a quella poi adottata per il Cristo)(34)
Indra del Tibet/India
Jao del Nepal
Krishna dell'India
Mikado dei Scintoisti
Mitra di Persia
Odino in Scandinavia
Prometeo del Caucaso/Grecia
Quetzalcoatl del Messico
Salivahana nelle Bermude
Tammuz di Siria (che alla fine fu trasformato nell'apostolo Tommaso)(35)
Thor nella Gallia
Il Grande Re delle Sibille(36)
Wittoba del Bilingonese
Xamolxis della Tracia
Zaratustra/Zoroastro in Persia
Zoar dei Bonzi
I personaggi principali

BUDDA
Anche se la maggior parte della gente considera Budda come una persona vissuta intorno al 500 a.C., le caratteristiche che gli sono state attribuite si possono dimostrare come derivate da altre divinita' precedenti, come pure le leggende ed i detti di numerosi santoni, che hanno preceduto o seguito il periodo durante il quale il Budda e' vissuto.(37)

Il Budda ha in se alcune caratteristiche che sono comuni al personaggio del Cristo:(38)

Budda e' nato dalla vergine Maya, che era considerata come la regina dei cieli(38aa)
Era di discendenza reale
Ha schiacciato la testa di un serpente
Ha eseguito miracoli e prodigi, guarito gli infermi, nutrito 500 uomini con un piccolo canestro di pani ed ha camminato sulle acque(38a)
Ha abolito l'idolatria, fu dispensatore del verbo e predico l'avvento di un regno di giustizia(38b)
Predico' la castita', la tolleranza, la temperanza, la compassione, l'amore e l'uguaglianza tra gli uomini
Si e' trasfigurato sulla cima di un monte
Sakya Budda fu crocefisso per l'espiazione dei peccati, soffri' per tre giorni all'inferno e poi fu resuscitato(38c)
E' asceso al Nirvana o paradiso
Budda fu considerato il buon pastore,(39) il falegname,(40) l'infinito e sempiterno(40a)
Fu chiamato il salvatore del mondo ed anche la luce del mondo.

HORUS d'Egitto
Le storie di Horus e di Gesu sono molto simili tra di loro, tanto che la storia di Horus ha contribuito moltissimo a quella di Gesu Cristo. La figura di Horus e quella del suo padre Osiride sono, nel mito, sovente scambiate. (Mio padre ed io siamo una cosa sola)(41).Le leggende di Horus precedono di migliaia di anni quella di Gesu ed hanno parecchie cose in comune:

Horus e' stato generato dalla vergine Iside, il 25 Dicembre, in una stalla;(42) la sua nascita fu annunciata in oriente da una stella e fu assistita da tre importanti personaggi(43)
Da ragazzo insegno' nel Tempio e fu battezzato all'eta' di 30 anni(44)
Ebbe 12 discepoli
Compi' miracoli e risuscito' un uomo chiamato El-Azar-us
Cammino' sulle acque
Si trasfiguro' sulla cima di un monte
Fu crocifisso, chiuso in una tomba e resuscitato
Fu chiamato la via, la verita', la luce, il messia, il figlio di dio, il figlio dell'uomo, il pastore di dio, l'agnello di dio, il verbo ecc. ecc.
Egli fu il pescatore e la sua figura fu associata a quella dell'agnello, del leone e del pesce (Ichthys)(45)
Il suo sopranome era Iusa il prediletto figlio di Ptah, il Padre(46)
Horus fu chiamato il KRST ovvero l'unto molto tempo prima che i cristiani ne copiassero la storia(47)
In effetti, nelle catacombe di Roma, ci sono dei dipinti di Horus bambino tra le braccia della vergine madre Iside - il prototipo della Madonna con Bambino(48)- e la stessa struttura organizzativa del Vaticano e' costruita similmente a quella del papato di Mitra.(49)La gerarchia cristiana e' del tutto identica a quella (ben piu' antica) della precedente versione mitraica.(50) In pratica, quindi, tutti gli elementi del rituale cattolico, dall'ostia all'acqua santa, dall'altare alla liturgia sono presi direttamente dalle primitive religioni misteriche pagane.(51)

MITRA il Dio-Sole della Persia
La storia di Mitra precede la leggenda cristiana di almeno 600 anni. Secondo Wheless, il culto di Mitra fu, nell'eta' appena precedente l'era cristiana, la religione piu' popolare e la piu' diffusa tra i pagani di quel tempo. Mitra ha in comune con il Cristo le seguenti caratteristiche:

Mitra e' stato partorito da una vergine il 25 Dicembre
Egli fu considerato un grande predicatore itinerante ed un maestro
Aveva 12 compagni o discepoli
Ha fatto dei miracoli
E' stato sepolto in una tomba
Dopo tre giorni e' risorto
L'evento della sua resurrezione veniva celebrato ogni anno
Mitra era chiamato il pastore di dio
Egli fu considerato come la via, la verita' e la luce, il redentore, il salvatore, il messia
La sua figura fu assimilata a quella del leone e dell'agnello
Il suo giorno consacrato era la domenica, il giorno del signore, centinaia di anni prima della venuta di Cristo
Mitra aveva la sua principale celebrazione, in quella che piu' tardi fu detta Pasqua, nel tempo della sua resurrezione
La sua religione comprendeva l'eucaristia o cena del signore.(52)

KRISHNA in India
Le somiglianze tra gli elementi caratteristici del cristianesimo e quelli del messia indiano sono parecchie. Massey ha trovato oltre 100 similitudini tra il salvatore indu e quello cristiano e Graves, che include in questa analisi parecchi vangeli non canonici, ne elenca almeno 300. E' da notare che la primitiva pronuncia inglese di Krishna era Christha alla quale e' facile collegare uno specifico riferimento a Christ. Si deve anche notare che, per quanto riguarda l'uomo-dio ebraico, molta gente ha creduto di vedere in lui una storica reincarnazione di Krishna.p53(53)

Krishna e' stato partorito dalla vergine Devaki (la Divina)(53a)
Suo padre era un falegname(54)
La sua nascita fu assistita da angeli, uomini saggi e pastori e gli furono donati oro, incenso e mirra(54a)
Egli fu perseguitato da un tiranno che ordino' l'uccisione di migliaia di bambini(55)
Era di discendenza reale
E' stato battezzato sulle rive del fiume Gange(55a)
Egli opero' miracoli e prodigi
Risuscito' i morti, guari' i lebbrosi, i muti ed i ciechi
Krishna usava parabole per insegnare alla gente carita' ed amore
Visse da povero ed amo' i poveri(56)
Si trasfiguro' di fronte ai suoi discepoli(57)
Secondo alcune tradizioni mori' su un albero o fu crocifisso tra due ladroni(58)
Risuscito' dalla morte ed ascese in cielo
Krishna era nominato il pastore di dio e il re dei re e fu considerato come il redentore, primigenito, remissore di peccati, liberatore, verbo universale(59)
Egli era la seconda persona della trinita'(60) e proclamo' se stesso come la resurrezione e la via al Padre(60a)
Egli fu considerato come l'inizio e la fine (alfa ed omega) ed anche l'onnisciente, l'onnipresente e l'onnipotente
I suoi discepoli gli conferirono il titolo di Jezeus che significa il puro spirito(61)
Krishna dovra' ridiscendere a combattere contro il Signore del Male che mira a diffondere la desolazione sulla terra(62)

PROMETEO - Caucaso/Grecia
Si ritiene che il dio greco Prometeo sia originario dell'Egitto, ma le sue vicende si svolgono sulle montagne del Caucaso. Prometeo condivide con il Cristo numerosi elementi e caratteristiche.

Prometeo e' disceso dal cielo come dio incarnato in un uomo per salvare il genere umano
E' stato crocifisso, ha sofferto ed e' risuscitato dalla morte
E' stato chiamato il logo o verbo(62a)
Cinque secoli prima dell'era cristiana il grande poeta greco Eschilo scrisse una tragedia su Prometeo che, secondo Taylor, fu recitata nel teatro di Atene. Taylor dice che, nella rappresentazione, Prometeo fu crocifisso ad un albero fatale ed il cielo si fece buio.

"L'oscurita' che chiudeva la scena sulle sofferenze di Prometeo, fu facilmente ottenuta, in teatro, spegnendo le lampade; ma quando si cerca di trasformare la tragedia in storia e la finzione scenica in un fatto che si vuole far passare come reale, allora la lampada del giorno non puo' piu' essere facilmente spenta. Non si puo' pertanto negare che la miracolosa oscurita' che ,secondo gli evangelisti, avrebbe accompagnato la crocifissione del Cristo, deve lottare fatalmente contro un assoluto vuoto di evidenza.(63)

La tradizione sostiene che Prometeo sia stato crocifisso contro un masso mentre altre fonti sostengono che sia stato crocifisso ad un albero; i cristiani, come al solito, confusero le storie e/o mutilarono il testo, come avvenuto per altri lavori di numerosi autori dell'antichita'. In ogni caso i cristiani sostengono che il buio sia disceso sulla terra quando Gesu fu crocifisso; questo notevole avvenimento non e' stato registrato dalla storia ma e' solo riportato nel mito come una delle tante parti di un gioco ricorrente.

La creazione di un mito
I cristiani, con la loro foja censoria, hanno cercato di distruggere la conoscenza del mondo antico, per nascondere i loro segreti alle masse(64), ma molti studiosi non hanno mai abbandonato le loro ricerche storiche sulle piu' antiche vicende mitologiche. Oggi si considerano come perduti gli studi di molti ricercatori dissidenti in quanto i cristiani hanno cancellato qualsiasi traccia dei loro lavori. Nondimeno i cristiani non hanno cancellato le traccie delle polemiche intercorse, a suo tempo, con i loro contestatori. Per esempio, uno dei primi padri della chiesa, Tertulliano,(160-220 d.C.) un ex pagano, vecovo di Cartagine, ammetteva con ironia le vere origini della storia del Cristo da altre storie similari e contraddiceva i suoi critici dichiarando: "Voi dite che noi adoriamo il sole; orbene fatelo anche voi."(65) E' interessante notare che poi Tertulliano, questo credente e strenuo difensore della fede, rinuncio' piu' tardi al cristianesimo.(66)

Il figlio di Dio e' il sole (67)
Il motivo per cui tutti i precedenti racconti mitici sono cosi' simili tra di loro come, ad esempio, l'uomo-dio crocifisso e risorto, che opera miracoli e che ha 12 apostoli, dipende dal fatto che tutte queste narrazioni sono basate sul moto del sole attraverso il cielo, e quindi su uno sviluppo di idee astrologiche/teologiche, avvenute in ogni parte del mondo, in quanto i 12 segni dello zodiaco possono essere ovunque osservati. In altre parole, Gesu Cristo e tutti gli altri miti di analoga struttura, sono soltanto personificazioni dell'entita' solare e, tra questi, la favola evengelica e' soltanto una piatta ripetizione di una comune ricetta mitologica, (i miti come precedentemente indicati) basata sul movimento del sole intorno alla terra.(68) Per esempio, molti degli uomini-dio crocifissi, in ogni parte del mondo, hanno in comune la data di nascita fissata al 25 Dicembre. (Natale)(69) Questo e' dovuto al fatto che i nostri antenati avevano notato (da una prospettiva geocentrica) che il sole si abbassa, annualmente, verso il sud sino alle date del 21/22 Dicembre, solstizio d'inverno, dove sembra stia fermo per circa tre giorni, per poi riprendere nuovamente il suo movimento ascendente. Durante questo periodo gli antenati credevano che il sole morisse per tre giorni per poi risuscitare il 25 Dicembre.

Gli antichi erano ben consci della necessita' vitale che il sole sorgesse regolarmente ogni giorno, che interrompesse la sua caduta stagionale e che riprendesse il suo movimento ascensionale. Fu cosi' che culture, fra di loro differenti e distanti, celebrassero la rinascita del dio sole il 25 Dicembre.(70) Qui di seguito elenchiamo alcune caratteristiche del dio sole:

Il sole muore per tre giorni a partire dal 22 Dicembre, solstizio d'inverno, quando arresta il suo movimento discendente, per poi ritornare a nascere, o risuscitare, il 25 Dicembre, riprendendo il suo movimento ascendente.

In alcune zone della terra, il calendario, in origine, iniziava nella costellazione della vergine ed il sole risulterebbe quindi partorito da una vergine.

Il sole e' la Luce del Mondo.

Il sole cammina sopra le nubi e tutti lo possono vedere.

Il sole che si alza al mattino e' il salvatore del genere umano.

Il sole porta una corona, corona di spine, o aureola.(71)

Il sole cammina sulle acque.

I seguaci del sole, apostoli o discepoli sono i 12 mesi dell'anno, i 12 segni dello zodiaco, delle costellazioni, attraverso i quali il sole stesso dovra' passare.

Il sole, a mezzogiorno, si trova nella casa, o meglio nel tempio dell'altissimo; cosi' egli inizia il lavoro del padre suo al dodicesimo tempo.

Il sole entra in ciascun segno dello zodiaco ogni 30 gradi sull'orizzonte; quidi il sole di dio inizia il suo ministero al trentesimo anno.

Il sole e' appeso ad una croce (crocifisso) il che simboleggia il suo passaggio attraverso gli equinozi e, cadendo a Pasqua l'equinozio primaverile, a quel tempo risorge.(72)

Contrariamente a cio' che la gente ritiene, gli antichi non erano una massa di ignoranti superstiziosi che credevano che i loro dei fossero delle mere leggende. Questa caluniosa propaganda rientra in quella cospirazione che vuol fare apparire gli antichi muti e ciechi, assolutamente bisognosi della luce di Gesu.(73) La realta' e' che gli antichi non erano meno arretrati di noi per pratiche morali e spirituali, anzi in alcuni casi, erano molto piu' avanti dei cristiani con la loro pretestuosa moralita' ed ideologia, le quali, se si ripetta la storia, sono attualmente delle degradazioni degli antichi miti. Indubbiamente, al contrario del superiore cristianesimo, tra gli antichi, le vere persone intelligenti erano ben coscienti che le loro credenze erano di natura astronomica ed atmosferica. Socrate, Platone ed Aristotile (74) sapevano perfettamente che Zeus, il dio padre del cielo, era una figura importata in Grecia dall'India e/o dall'Egitto, e non era certamente una persona reale, malgrado il fatto che i greci avessero voluto individuare a Creta la caverna dove era nato e dove era morto. In tutte le parti del mondo, sono stati individuati luoghi dove qualche presunto dio, o qualcosa di simile, nacque, cammino', soffri' e mori', ecc. Questo e' un fatto comune e rilevante che non puo' essere monopolizzato o considerato come originato dal cristianesimo.(74a)

L'etimologia supporta la storia
Zeus o anche Zeus Pateras, di cui oggi nessuno dubita essere un mito e non un personaggio storico, prende il suo nome dalla versione indiana Dyaus Pitar.Dyaus Pitar e', a sua volta, correlato all'egiziano Ptah e da entrambi i termini Pitar e Ptah deriva la parola padre o pater. Zeus equivale a Dyaus il quale divenne Deos, Deus, Dios e Dio. Zeus Pateras, similmente a Dyaus Pitar, significa Dio Padre e questo e' un concetto molto antico, in nessun modo originato con Gesu o con il cristianesimo. Non esiste quindi il problema se Zeus era o meno un personaggio storico. Dyaus Pitar divenne lo Jupiter della mitologia romana dove, naturalmente anche qui', non rappresentava un personaggio storico.

Nella mitologia egizia Ptah, il Padre, era ritenuto come l'invisibile forza di dio, ed il sole fu considerato come la parte visibile di Ptah, che dona la vita eterna alla terra; quindi il figlio di dio (son of god) potrebbe in realta' essere visto come sole di dio (sun of god). Secondo Hotema, certamente il nome Crist deriva dalla parola della lingua hindi Kris (come in Krishna) che era anche il nome dato al sole.(75) Inoltre poiche' Horus era pure chiamato Iusa, Iao, Iesu il Krst (76) e a sua volta Krishna/Christna era anche chiamato Jezeus, secoli prima che un qualsiasi personaggio ebraico assumesse questo nome, e' naturale dedurre che Jesus Christ sia una banale ripetizione dei precedenti nomi di Horus e di Krishna. Secondo il Rev. Taylor: "L'appellativo Chris, che nella sua primitiva forma ebraica significava unto (masiah), (77) era assegnato a tutti i re d'Israele, ma era anche comunemente attribuito a tutta una serie di impostori, stregoni e pretesi intermediari sovranaturali, tanto che il fatto di volerlo inserire nei vangeli e' di per se stesso indice di impostura..."(78) Hotema afferma che il nome Jesus Christ fu formalmente adottato, nel suo presente significato, dopo il primo concilio di Nicea e cioe' dopo il 325 d.C.(79)

In realta', anche i nomi di luoghi e di molti altri personaggi, che compaiono nel Nuovo Testamento, possono essere considerati come versioni ebraiche di termini provenienti da testi egizi. Ad esempio, nella leggenda di Lazarus (Lazzaro), il morto resuscitato da Gesu, i copisti cristiani non si sono preoccupati di cambiare piu' di tanto il suo nome originale El-Azar-Us, che era poi lo stesso morto risuscitato da Horus, almeno 1000 anni prima della versione ebraica.(80) Questa storia e' solo una allegoria del sole che rinasce dopo essere invecchiato.(81) Il principale avversario di Horus, ovvero il suo lato oscuro, era Set o anche Sata da cui deriva Satana.(82) Horus combatte contro Set, esattamente come Gesu si batte contro Satana, per 40 giorni, nel deserto: un'altra significativa somiglianza.(83) Questo mito rappresenta nella sua essenza il trionfo della luce sulle tenebre, ovvero il ritorno del sole che libera dalle paure della notte.

Gerusalemme significa Citta' della Pace e questa di Israele venne cosi' chiamata a posteriori ed in analogia all'altra Citta della Pace in Egitto che, secondo i sacri testi, era stata tempo prima fondata. Analogamente Betania, luogo dove avvenne la moltiplicazione dei pani e dei pesci, significa Casa di Dio ed e' una allegoria della precedente moltiplicazione dei molti dall'Uno (84)Alcune altre citta' derivarono la loro designazione da luoghi allegorici citati nei testi esistenti prima della loro fondazione. La precedente controparte egizia di Betania e'Bethanu.(85)

Il Libro della Rivelazione Egizio e Zoroastriano
Certi nomi di luoghi allegorici, come Gerusalemme e Israele, si possono rintracciare nel Libro della Rivelazione. Massey ha stabilito che la Rivelazione e' un testo estremamente antico che risale ai primordi della nostra storia, cioe' a circa 4000 anni fa (86) e quindi, di certo, non scritto da un qualsiasi apostolo chiamato Giovanni, durante il primo secolo d.C.. Massey asserisce che la Rivelazione si riferisce alla leggenda mitraica di Zarathustra.(87) Hotema afferma che questo libro misterioso, che ha sconcertato il genere umano per secoli, "si esprime in termini di fenomeni creativi; il suo eroe non e' Gesu ma il Sole dell'Universo, la sua eroina e' la Luna e tutti gli altri personaggi sono i Pianeti, le Stelle e le Costellazioni; nello stesso tempo la sua scenografia comprende anche il Cielo, la Terra, i Fiumi ed il Mare." La forma comune e primitiva di questo testo e' stata attribuita, da Churchward, ad Aan, scriba di Horus, il nome del quale e' giunto sino a noi come Giovanni.(John)(88) La stessa parola Israele, molto prima di diventare un termine ebraico, e' stata probabilmente coniata dalla combinazione dei nomi di tre differenti divinita': (89)

Iside, la dea della Madre Terra, riverita in tutto il mondo antico;

Ra, il Dio-Sole egiziano;

El, la divinita' semitica, giunta a noi con la specificazione di Saturno.(90)

El fu uno dei primi nomi attribuito a dio dagli antichi ebrei (da cui sono derivati Emmanu-el, Micha-el, Gabri-el, Samu-el, ecc.) ed il suo primitivo culto si riflette ancora oggi nel fatto che gli ebrei considerano il Sabato (Saturday) come il giorno del Signore.(91) In effetti, il fatto che i cristiani ritengano sacra la domenica (Sunday) la dice lunga sulle vere origini del loro dio e del loro uomo-dio. Il loro salvatore e' in relta' il sole, che e' la luce del mondo che ogni occhio puo' vedere. Il sole e' stato costantemente considerato, attraverso la storia, come il salvatore del genere umano, per motivi ormai scontati; senza il sole il pianeta non vivrebbe un giorno. Il sole era cosi' importante per gli antichi che essi scrissero il Libro del Sole, ovvero la Helio Biblia, che divenne poi la Santa Bibbia (Holy Bible).(91a)

Patriarchi e Santi: dei di altre culture
Quando si studia la formazione dei miti, si puo' facilmente distinguere e trattegiare un modello, che si e' ripetuto attraverso la storia. Quando una cultura si sovrappone ad un'altra precedente, gli dei esistenti vengono sviliti e trasformati in divinita' minori quali i patriarchi o, nel caso della cristianita', in santi. Un esempio di questo processo e' stato l'adozione, da parte degli ebrei, del dio induista Brahma come Abramo. (92)

Un'altra scuola di pensiero ritiene che il patriarca Giosue sia derivato da Horus Iusa, essendo il culto di Horus giunto, in quel periodo, nel Levante. Il culto di Giosue, che era localizzato esattamente nel territorio dove poi si svolse il presunto dramma del Cristo, potrebbe essere stato introdotto nella storia cristiana con Giosue trasformato in Gesu.(93) Robertson afferma: "Il libro di Giosue ci induce a pensare che egli abbia parecchi collegamenti con il dio-sole e che, come accadde per Sansone e Mose, egli fosse originariamente una divinita' successivamente ridotta allo stato umano."

Senza dubbio la leggenda di Mose, ben lontano dall'essere un personaggio storico ebraico, la si ritrova nell'antico medio ed estremo oriente e sotto le spoglie di altri differenti uomini e razze, secondo il luogo. Manou e' il legislatore indiano; Nemo il legislatore che porto' giu' le tavole della legge dalla Montagna di Dio, lo troviamo a Babilonia; Mises e' stato rintracciato in Siria ed in Egitto, dove compare pure Manes il Legislatore; Minos (Minosse) e' il riformatore cretese; i dieci comandamenti sono solo una ripetizione del codice babilonese di Hammurabi e dei Veda induisti.(94) Come Mose, anche Krisna fu collocato dalla madre in un canestro di giunchi e mandato alla deriva su di un fiume dove fu ritrovato da un'altra donna.(95) Un secolo fa Massey ha scritto, e Graham lo ha recentemente ribadito, che lo stesso Esodo non e' stato un evento storico. La storicita' dell'esodo e' stata messa in discussione per il semplice motivo che manca di esso qualsiasi reperto archeologico, stante quanto riportato nella Biblical Archeology Review (B.A.R.) del Settembre/Ottobre 1994.(96)

Come molti altri personaggi biblici, anche Noe e' un mito,(97) derivato dal tempo degli egizi, dei sumeri e di altri popoli, come qualsiasi studioso preparato potrebbe dimostrare; malgrado cio' si continua ad assistere al proliferare di libri che riportano le ultime novita', cianciando del Noe storico, delle sue straordinarie avventure e del Diluvio Universale.(98) Si puo' ancora ricordare Ester, dal Libro di Ester del Vecchio Testamento, che e' un rifacimento della storia della dea Ishtar, Astarte, Astarot o Iside, (99) del cui regno lungo ed onnipresente, l'infallibile parola di dio ci dice ben poco.(100)

L'idea della Vergine Madre, della Dea, della Regina del Cielo, si ritrova in tutto il mondo, assai prima dell'era cristiana, come ad esempio Iside che era chiamata Mata-Meri (Madre Maria). Secondo Walker: "Maria era il nome primitivo della dea conosciuta dai Caldei come Marratu, dai Giudei come Marah, dai Persiani come Mariham e dai cristiani come Maria..... e la combinazione androgina di Dea e Dio, chiamata Mari-El (Maria-Dio) corrisponde all'egiziano Meri-Ra che riuniva in se il principio femminino dell'acqua con quello mascolino del sole." Anche il nome ebraico di Dio Yahweh e' stato derivato dall'egiziano Iad.(101) In uno dei piu' noti imbrogli cristiani, perpetrato al fine di convertire alcuni seguaci del Budda, la chiesa lo canonizzo' come San Giosafatte che non e' altro che la corruzione cristiana del titolo buddista di Bodhisatta.(102)

I Discepoli sono i segni dello Zodiaco
Non e' un caso che siano stati contati 12 patriarchi e 12 discepoli, essendo 12 il numero dei segni dello zodiaco. Similmente alle 12 fatiche di Ercole e ai 12 apostoli di Horus, i 12 apostoli di Gesu sono solo un riferimento simbolico ai segni zodiacali e non possono essere correlati a personaggi effettivi che abbiano avuto un ruolo negli avvenimenti accaduti intorno al 30 d.C. Gli apostoli possono al piu' rammentare esempi di precedenti divinita', eroi mitici e/o costellazioni. (103)

Pietro puo' essere facilmente individuato in un personaggio mitologico (104), mentre Giuda, che rappresenta il tradimento, puo' essere riferito allo scorpione, il segno di quel periodo dell'anno durante il quale i raggi del sole si indeboliscono ed il sole stesso sembra morire.(105) Giacomo, fratello di Gesu e fratello del Signore, e' l'equivalente di Amset, fratello di Osiride ed anche lui fratello del Signore.(106) Massey afferma che: "Taht-Matiu era lo scriba degli dei e nella iconografia cristiana, Matteo viene ritratto come uno scriba divino con accanto un angelo che gli detta il vangelo."(107) Anche l'apostolo Paolo e' il risultato della fusione di parecchi personaggi: il Saulo del Vecchio Testamento, l'Apollonio di Tyana ed il semidio greco Orfeo.(108)

Gesu era un maestro esseno? No. (109)
In merito all'ipotesi che Gesu potesse essere un esseno, secondo quanto supponibile dopo la scoperta dei manoscritti segreti del Mar Morto, occorre rammentare che, anche prima di questa scoperta, nei secoli scorsi, ci sono state molte illazioni su questo argomento. Massey ha pero' abilmente osservato che molti dei presunti insegnamenti di Gesu sono in contraddizione o non sono neanche esitenti in seno alla filosofia essena.(110) Gli esseni non credevano nella resurrezione corporale e neanche credevano nella possibile reincarnazione di un messia; essi non hanno rilevato la storicita' di Gesu. Gli esseni non erano seguaci della Bibbia ebraica e dei suoi profeti; non accettavano neanche il concetto di peccato originale, che presuppone la venuta di un salvatore. Entrando nei particolari, Massey afferma che gli esseni erano astemi e mangiavano per vivere e non viceversa; alla luce di queste abitudini il presunto Gesu esseno sembra essere un ghiottone ed un incallito bevitore. Inoltre, secondo lo storico Giuseppe Flavio, gli esseni si astenevano da qualsiasi tipo di giuramento contrariamente a quanto avvenuto tra Gesu ed i suoi apostoli.(111) Anche se molto della dottrina essena e' stato poi incluso nel Nuovo Testamento, i punti di disparita' tra il presunto maestro Gesu ed il contenuto dei rotoli del Mar Morto restano parecchi.(112)

Qumran non era una comunita' essena
Occorre subito rammentare che esiste anche un altro dibattito sul fatto che Qumran, tradizionalmente associata al ritrovamento dei rotoli del Mar Morto, fosse una comunita' essena. Nella rivista B.A.R., precedentemente citata, e' stato pubblicato che i reperti archeologici indicano che Qumran non era una comunita' essena, ma presumibilmente un luogo di sosta per i viaggiatori ed i mercanti che attraversavano il Mar Morto. In B.A.R. e' stato anche ipotizzato che i toni bellicosi e guerreschi, contenuti in alcuni dei rotoli ritrovati presso Qumran, smentiscono una possibile estrazione essena e lasciano supporre una loro probabile attribuzione ad ebrei zeloti. Nel suo libro "Chi ha scritto i Rotoli del Mar Morto?" Noman Golb, con intelligente argomentazione, sostiene che i rotoli non siano stati scritti da scribi esseni, ma che essi siano una raccolta di scritti provenienti da varie biblioteche, sepolti nelle caverne, da ebrei fuggiaschi verso oriente per sfuggire all'esercito romano, durante la prima grande rivolta del 70 d.C.. Golb ha anche ipotizzato che la stessa localita' di Qumran fosse una fortezza e non un monastero. In ogni caso non e' possibile attribuire a Gesu Cristo la figura del Maestro di Giustizia indicata nei rotoli.

Il Nuovo Testamento e' opera dei Terapeuti?
Nel 1829, il Rev. Taylor ipotizzo' che tutta la storia contenuta negli evangeli, fosse gia' esistente, molto tempo prima dell'era volgare, e che, probabilmente, fu composta ad Alessandria, da alcuni monaci chiamati, in greco "Terapeuti", ed "Esseni" in egiziano; in entrambe le lingue questo termine assume il significato di "guaritori".(113) Questa teoria e' stata derivata, in parte, da uno dei primi padri della chiesa, Eusebio, il quale, in un raro momento di apparente onesta', ammise: "....che i vangeli canonici cristiani e le epistole erano antichi scritti esseni o terapeuti rielaborati in nome di Gesu."(114) Taylor inoltre ipotizza che: " gruppi di terapeuti egiziani itineranti abbiano riportato l'intera storia, dall'India ai loro monasteri in Egitto, dove, qualche tempo dopo l'inizio della occupazione romana, furono adattati al cristianesimo."(115) Inoltre Wheless rileva che si puo' ritrovare molto della leggenda di Gesu Cristo nel libro di Enoch,(116) che ha preceduto il supposto avvento del maestro ebraico di centinaia di anni.(117)

Secondo Massey, furono dei pagani gnostici, che comprendevano tra l'altro membri delle confraternite Esseno/Terapeute e Nazarena,(118) che trasportarono a Roma i testi esoterici (gnostici), contenenti i miti sui quali furono poi basati numerosi vangeli, inclusi i quattro canonici. Wheless afferma: "Ovviamente i vangeli ed altri documenti del Nuovo Testamento, scritti in greco citando la versione greca dei Settanta e altri autori pagani greci come Aratus e Cleante, furono scritti non da illetterati contadini ebrei, ma da ex pagani di lingua greca, provenienti e lontani dalla Terra Santa degli Ebrei."(119) Mead conferma: "Possiamo concludere che i testi originali dei quattro vangeli sono stati, molto probabilmente, scritti in Egitto, durante il regno di Adriano."(120)

Conclusioni
Come dice Walker: "Gli sforzi degli studiosi per eliminare il paganesimo dai vangeli al fine di individuare un Gesu storico, si sono dimostrati essere senza speranza, come cercare un ago in un pagliaio." La storia evangelica di Gesu non puo' essere un ritratto puntuale di un maestro storico che visse e cammino' sulla terra 2000 anni or sono. Essa e' un mito costruito sopra altri miti ed altre divinita' che a loro volta erano personificazioni del mito ovunque diffuso del dio sole.

Il Cristo dei vangeli non e' in alcun senso un personaggio storico o un modello supremo di umanita', un eroe che lotto', soffri' e si sacrifico' per salvare il mondo con la sua morte. E' impossibile provare l'esistenza di tale personaggio storico, "anche come impostore". Solo testimonianze come quella della mitologia astronomica e del gnosticismo, possono fornire un alibi a tutto questo. Il Cristo e' un fantoccio popolare che non e' mai vissuto ed e' un fantoccio di origini pagane; un fantoccio a volte carne ed a volte pesce; un fantoccio, che nella sua forma umana, fu il ritratto e l'immagine di una dozzina di differenti divinita'. (Gerald Massey)





Re: L'origine pagana del cristianesimo

Inviato da  francescoP il 12/6/2006 10:52:00
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(1) Nel 1980 questa polemica si e' riaccesa quando G.A.Welles pubblico' prima Did Jesus exist? e piu' tardi The historical evidence for Jesus, con entrambi i quali cerco' di provare che Gesu non e' un personaggio storico. Un tentativo di contraddire Welles fu fatto da Ian Wilson con il lavoro Jesus: the evidence; si tratta di un intero volume scritto per stabilire che Gesu era realmente esistito. (Contiene un capitolo Did Jesus even exist? nel quale rischia di insinuare un dubbio nella mente del lettore.) Si potrebbe osservare che nessun libro di questo genere dovrebbe essere necessario se l'esistenza di Gesu Cristo, come personaggio storico, fosse un fatto provato ed accettato da tutti.

(2) Considerati i lavori di Erich Von Daniken, Zecharia Sitchin e di altri, dovrebbe ormai essere chiaro che ben poche delle storie di antiche divinita' possono essere accettate come rivelazioni di maestri non umani o di presenze ed influenze aliene. Molti di questi personaggi sono, a detta degli esperti, chiaramente dei miti.

(3) Teoria dell'evemerismo, derivata dal nome del filosofo greco Evemeras, quarto secolo a.C., il quale, contrariamente a quanto sostenuto dagli intelletuali della sua epoca, riteneva che le creature mitologiche derivassero da personaggi storici come re, imperatori ed eroi diversi, le gesta dei quali furono in seguito mitificate. L'evemerismo ha gettato il seme per la produzione di una notevole massa di opere letterarie, intese a dimostrare che Gesu era stato un grande riformatore ebraico ed un rivoluzionario contro il perdurare dello status quo e, per questo, fu messo a morte. Sfortunatamente per la valenza storica di questi fatti nessun storico, di quella supposta epoca, ha dato notizia di questo grande riformatore. Nello scritto Ancient History of the God Jesus Dujardin dice: "Questa dottrina (evemerismo) e' oggi screditata eccetto quando viene riferita a Gesu. Nessuno studioso crede che Osiride, o Giove, o Dioniso fossero dei personaggi storici, promossi ad un rango divino, mentre invece l'unica eccezione viene fatta a favore di Gesu.....E' impossibile dare credito al colossale lavoro fatto dal cristianesimo su Gesu inteso come uomo". L'argomentazione comune del cristianesimo evemerista e' che nessuno come Gesu, privato dei suoi miracoli e degli altri attributi sopranaturali, avrebbe potuto essere adorato come un dio e salutato come il messia d'Israele. Argomentazione a doppio taglio: nessun uomo avrebbe potuto causare tanto tumulto e tanto diabolico fanatismo, il risultato del quale e' stato un infinito spargimento di sangue. L'ispirazione folle che ha tenuto a galla la chiesa non fa altro che confermare le origini mitiche di questa favola. Il presupposto generale dei vangeli canonici e' "che il fondamento storico sia la base di tutto e che le credenze si siano sviluppate intorno a questo fondamento; mentre invece, essendo i miti pre-esistenti, si dimostra che al nucleo primo e mitico della materia si e' voluto aggiungere il riscontro storico per conferire al tutto una maggiore credibilita'......E' accaduto che la storia dell'umanita' e' stata usata per ammantare la divinita' e non che un umano sia diventato divino". (Massey, The Historical Jesus and the Mytical Christ; nel testo MC.) Il fatto e' che quando si rimuovono tutti gli elementi riferiti a precedenti divinita' ed ai miti che hanno contribuito alla formulazione dell'uomo-dio ebraico, - cosa che l'evemerismo intende fare - non resta piu' nulla di storico a cui guardare. Come Massey dice: ".....una composizione fatta di almeno venti differenti persone tra loro mescolate.....non genera nessuna persona.(MC)

(4) "Quelli che negano l'umanita' del Cristo sono stati i primi che hanno professato il cristianesimo e non solo i primi in ordine di tempo, ma primi per dignita' personale, per intelligenza ed anche per levatura morale." (Taylor) Coloro che avevano sostenuto il mito gnostico e millenario del Cristo, precedettero i sostenitori dell'incarnazione (quelli che volevano il Cristo in carne ed ossa), e stabilirono particolari rituali e dottrine; essi furono poi accusati di essere eretici dai loro giovani ed ignoranti cugini della "incarnazione" i quali, in realta', erano i veri eretici. Taylor: "I negatori dell'umanita' del Cristo, o, in altre parole, i cristiani professanti che negavano che un qualsiasi uomo come Gesu Cristo fosse mai esistito; quelli che usavano il nome di Gesu Cristo per indicare solo una astrazione, cioe' il principio della Ragione personificata; quelli che intendevano l'intera storia evangelica come una sublime allegoria..... essi furono i primi (non e' un disonore per il cristianesimo ammetterlo), i migliori e i piu' razionali dei Cristiani".

(5) Rev. Robert Taylor, "The Diegesis". Il Rev. Taylor e' stato un pastore inglese largamente noto per i suoi sermoni eretici che egli inizio' a diffondere, dopo aver scoperto, grazie ad una superiore educazione classica, che il Cristo era un personaggio mitologico. Nel 1820 fu imprigionato due volte, in Inghilterra, per blasfemia. Taylor e' stato uno dei primi liberi pensatori, sebbene sostenesse di essere un deista e pertanto non ateo. Taylor soffri' tremende persecuzioni per le sue idee ed, in prigione, compose 'The Diegesis', una notevole e dotta dissertazione di alta qualita'.

(6) Ibid.

(7) Con riconoscenza a Randel Helms, autore di 'Gospel Fiction'.

(8) "The Origin and Evolution of Religion" di Albert Churchward.

(9) "Forgery in Christianity" di Joseph Wheless: "Come e' stato affermato dal grande critico Salomon Reinach, e con eccezione di Papias, il quale parla di una descrizione di Marco e di una collezione di detti di Gesu, nessun scrittore cristiano della prima meta' del secondo secolo (cioe' sino al 150 d.C.) parla di vangeli e dei loro presunti autori." In 'The Book Your Church Doesn't Want to Read', John Remsburg afferma: "I quattro vangeli erano sconosciuti ai primi padri cristiani. Giustino Martire, il piu' eminente tra i primi padri, scrisse intorno alla meta' del secondo secolo. I suoi scritti, a riprova della divinita' del Cristo, avrebbero richiesto l'uso dei vangeli, se essi fossero esistiti a quel tempo. Giustino ha fatto piu' di trecento citazioni dai libri del Vecchio Testamento e circa un centinaio da libri apocrifi del Nuovo Testamento, ma nessuna dai quattro vangeli. Gli stessi nomi degli evangelisti Matteo, Marco, Luca, Giovanni non sono mai stati da lui (Giustino) menzionati e non appaiono una sola volta in tutti i suoi scritti." In 'A Short History of the Bible', Keeler dice: "I libri (vangeli canonici) non sono menzionati prima del 150 d.C., quando Gesu era gia' morto da circa 120 anni. Nessun scrittore ne fa la minima menzione prima del 150 d.C."

(10) Wheless cita dalla 'Catholic Encyclopedia': "Spiriti intraprendenti seguirono la loro naturale aspirazione a presunti vangeli, pieni di favole romantiche e di notevoli fantasiosi dettagli; i loro prodotti furono attentamente letti ed accettati come veri dalla gente comune, che era priva di qualsiasi facolta' critica ed era predisposta a credere a cio' che cosi lussuriosamente alimentava la sua pia curiosita'. Sia i cattolici che i gnostici sono stati coinvolti nella scrittura di queste fantasie. I primi non avevano altra giustificazione se non quella della pia frode."

(11) Wheless, op.cit., Mangasarian dice: "Lo storico della chiesa Mosheim scrive che ' i padri cristiani ritenevano un atto pio quello di impiegare l'inganno e la frode.'"(Ecclesiastical Hist.,Vol.I p. 347). Inoltre egli dice: "I maestri, anche i piu' grandi ed i piu' pii, erano tutti affetti da questa lebbra. Nessun credente ci dira' mai perche' la frode e l'inganno fossero necessari per dimostrare la storicita' di Gesu....." Un altro storico, Milman, scrive che: "La pia frode fu ammessa e riconosciuta dai primi missionari di Gesu." "E' stata un'epoca di frodi letterarie," scrive il vecovo Ellicott, parlando dei tempi immediatamente seguenti la presunta crocifissione di Gesu. Il Dott. Giles dichiara che: "Non ci sono dubbi che un gran numero di libri furono scritti senz'altro scopo che quello di ingannare." E questa e' anche l'opinione del Dott. Robertson Smith: "C'era una enorme massa di letteratura spuria generata per sostenere determinati punti di vista del movimento."

(12) Wheless: "Le confessioni clericali delle bugie e delle frodi, contenute nei ponderosi volumi della Catholic Encyclopedia, bastano da sole per rovinare la chiesa e distruggere totalmente la religione cristiana....; la chiesa esiste unicamente in virtu' della propria ricchezza e per la capacita' di automantenimento: se si smettesse di versare denaro ai preti si potrebbe distruggere l'intera organizzazione in un paio di anni. Questo e' il rimedio piu' sicuro."

(13) In uno dei suoi lavori, Eusebio ha redatto questo significativo capitolo intitolato: "Non c'e' nulla di piu' legittimo e di piu' idoneo che usare la menzogna come medicina per il beneficio di coloro che desiderano essere ingannati."(Wheless) Wheless chiama pure Giustino Martire, Eusebio e Tertulliano i "tre illuminati bugiardi." Keeler: "I primi padri cristiani erano estremamente ignoranti e superstiziosi; essi erano particolarmente incompetenti a trattare con i concetti del sovranaturale."

(14) Wheless: "Se i pii cristiani, come hanno confessato, commisero tante e cosi' estese falsificazioni e frodi, al fine di adattare la popolare favola ebraica di dio e dei santi personaggi, alla nuova figura cristiana di Gesu e dei suoi apostoli, non dobbiamo poi meravigliarci quando scopriamo che gli stessi cristiani falsificarono del tutto la nuova fantastica favola del loro Cristo, aggiungendo la finzione dei piu' noti nomi cristiani, mascherandosi dietro vangeli ispirati, epistole, atti ed apocalissi.....Una cinquantina di Vangeli di Gesu Cristo apostolici, falsi e fraudolenti, uniti a numerose altre scritture falsificate, furono il prodotto, come tale lo conosciamo oggi, del pensiero bugiardo dei pii cristiani nei primi due secoli del cristianesimo, l'eta' della letteratura apocrifa......Almeno ognuno degli apostoli venne associato ad un vangelo, scritto su sua misura, da sette primitive o da altri.....Se la favola evangelica era vera perche' Dio avrebbe avuto bisogno di tante pie bugie per darle credito? Bugie e falsificazioni sono sempre state necessarie per sostenere le menzogne.....Ma la figura di Gesu Cristo aveva bisogno di essere diffusa con bugie su bugie ed allora quale migliore prova della sua esistenza se non quella di esibire lettere scritte da lui, di sua propria mano? La Catholic Encyclopedia (C.E.) e' una miniera inesauribile di queste falsita' clericali. Alla fine, i libercoli contraffatti del Nuovo Testamento e gli scritti esiliranti dei padri della chiesa, sono queste le uniche prove che si esibiscono per testimoniare fatti e dottrine della nostra piu' santa fede?

(15) The Woman's Encyclopedia of Myts and Secrets, di Barbara Walker, p.471 e Rev. Taylor, in The Diegesis, riportano versioni lievemente differenti dell'affermazione di Leone X: "Sappiamo benissimo quanto questa favola del Cristo ci sia stata profittevole."

(16) Massey, MC: "Sono stati i gnostici che hanno fedelmente preservata la vera tradizione. Questo e' dovuto al fatto che essi continuarono, senza modificarli, i miti provenienti dall'Egitto; sono stati essi che hanno creato le immagini della iconografia cristiana ed hanno inciso sulle pietre talismaniche e nelle catacombe di Roma lo Iao-Chnubis ed il Kamite Horus....."

(17) "L'intero gruppo di scritti paolini appartiene allo stesso gruppo di falsi...dice E.B.(Encyclopedia Biblica)....Per cio' che concerne le epistole canoniche paoline....nessuna e' di Paolo; ne le quattordici, ne le tredici e neanche le quattro, cosi' a lungo considerate come indubitabili....Esse appartengono tutte ad un falsificatore anonimo e privo di ispirazione per il dolce amore del Cristo.(Wheless)

(18) Walker: "Il personaggio, con maggiori riferimenti storici, citato dai vangeli, e' stato Ponzio Pilato, davanti al quale Gesu fu condotto come re dei giudei ed anche come criminale, meritevole di morte per reato di blasfemia, in quanto egli chiamava se stesso il Cristo, figlio dell'Altissimo.....Questo ultimo crimine non era in realta' un vero reato. Le provincie orientali pululavano di gente che si attribuiva la qualifica di Cristo o di Messia, chiamando se stessi Figli di Dio, venuti ad annunciare la fine del mondo. Nessuno di essi fu mai condannato per blasfemia." Massey (MC) afferma: "Il Grande Giudice della Morte di Amenti (luogo egiziano dove si transitava per l'aldila') era indicato come Rhat in egiziano e come Rhadamantus in greco. Il termine Rhat con la lettera L al posto della R diventa Lat, e con l'articolo maschile Pi, diventa Pilat, il giudice di Amenti." Mangasarian dice: "Questo giudice romano, il quale ammette di non trovare a carico di Gesu colpe meritevoli di morte, viene descritto come uno che, dopo averlo fatto fustigare, lo affida la giudizio della folla per farlo assassinare. Nessun giudice romano avrebbe potuto comportarsi come Pilato nel corso di un giudizio." Riguardo agli Atti di Pilato, un documento apocrifo e spurio che descrive il processo di Gesu, in accordo con i vangeli canonici ma con maggiori dettagli, Mead riferisce che uno studioso, chiamato Rendel Harris, e' della opinione che le scene degli Atti siano state derivate direttamente dall'Iliade"....Pilato sarebbe Achille, Giuseppe (d'Arimatea) sarebbe il buon vecchio Priamo che si prende cura del corpo di Ettore; l'intera storia sarebbe quindi basata sui drammatici versi del libro 24 dell'Iliade." (Did Jesus Live 100 a.C.?) Jacolliot aggiunge: ".....l'Iliade di Omero non e' altro che una eco, un pallido ricordo del Ramayana, un poema indiano nel quale Rama va, alla testa dei suoi alleati, a riprendersi la moglie Sita che era stata rapita dal re di Ceylon."

(19) Massey, ibid.: "Si puo' dimostrare che Erode e' il mitico derivato di una specie di serpente: l'Apophis, ritenuto grande nemico del dio Sole. In Siria Erode era un drago rosso. Erode in ebraico significa terrore. Her (egiziano) sta' per 'terrorizzare' ed Herrut (egiziano) indica comunemente il serpente."

(20) 'Ancient History of the God Jesus' di Edouard Dujardin, p.33.

(21) Ibid. p.36.

(22) E' concepibile che un predicatore potesse andare per il mondo a convertire la gente agli insegnamenti di Gesu, come fece Paolo, senza lasciare traccia o almeno qualche segno delle sue predicazioni? Supposto che Paolo sapesse che Gesu aveva predicato un sermone, formulata una preghiera, o detto cose ispirate a eventi di questo o dell'altro mondo, egli avrebbe per lo meno dovuto riferirsi alle parole del suo maestro. Se il cristianesimo ha potuto essere cosi' diffuso trascurando la conoscenza degli insegnamenti di Gesu, allora che necessita' c'era che Gesu venisse come maestro e dove sono i suoi insegnamenti derivati da divina ispirazione?.... Se Paolo conobbe i miracoli operati da Gesu, come quello di nutrire una moltitudine con pochi pani e pesci, oppure quello di comandare ad un sepolcro di aprirsi, oppure quello di cacciare i demoni e ripulire i luogi dove imperversava l'immonda lebbra, se anche sapeva che Egli poteva fare e fece molti altri prodigi per convincere una generazione di miscredenti della sua natura divina, e' allora concepibile che, intenzionalmente o inavvertitamente, Paolo non abbia mai fatto riferimento a tutto cio' nelle sue predicazioni?.....Il fatto quindi che non ci sia un solo detto di Gesu, riportato nei vangeli, citato da Paolo nelle sue molteplici epistole, e' incontestabile e certamente fatale alla teoria della storicita' del Gesu evengelico. (Mangasarian) Massey: " I detti (logia) erano una proprieta' comune ai misteri antichi, prima che essi venissero scritti."(MC) Considerato quindi che essi non sono nati con Gesu, si e' indotti a concludere che Paolo e la sua equipe non erano iniziati ai misteri e tanto meno conoscevano la pratica della logia.

(22a) ".....il Nuovo Testamento non e' un singolo libro ma una raccolta di libri in un solo volume. Questi libri, all'inizio e per un lungo periodo, hanno circolato separatamente.....i vangeli sono stati trovati disposti in qualsiasi ordine.......la tradizione egiziana pone Giovanni come il primo dei vangeli."(Mead, The Gospels and the Gospel)

(23) Wheless: "Entrambe le genealogie sono liste false di nomi fittizi."

(24) Wheless: "A proposito del Sermone della Montagna, la preghiera e' una miscellanea di antichi detti della 'Scrittura' messi insieme, ad arte, come si puo' dimostrare mediante appositi riferimenti incrociati. Si puo' inoltre aggiungere che la 'Scrittura' non deriva solo dal Vecchio Testamento ma e' anche parte di antichi rituali/mitici. Molti dei concetti espressi dal 'Sermone', che i difensori del cristianesimo ritengono come il nucleo degli insegnamenti di Gesu ed un riflesso della sua 'compassione', possono essere ritrovati nei Veda, come detti appartenenti alla 'compassione di Krishna, nelle dottrine dei Terapeuti e nel Dhammapada che riflette la 'compassione' del Budda. Non c'e' quindi nulla di nuovo che giustifichi quella attenzione che e' stata data alla figura di Gesu. Inoltre e' stata rilevata una certa somiglianza con il discorso detto Il Sermone Segreto della Montagna, contenuto nella tradizione ermetica egizia, o tradizione Trismegistica; pertanto quello che si considera il Sermone della Montagna e' soltanto una comune versione ripresa e derivata dai Miti e dai Rituali mitici." (Mead, 'Did Jesus Live')

(25) Molti dei hanno avuto il loro momento di passione. Dujardin: "Molti studiosi sono stati colpiti dalla somiglianza tra la passione di Gesu, come viene raccontata nei vangeli e le cerimonie di alcune feste popolari, quali la Sacaea in Babilonia, la festa di Kronos in Grecia e i Saturnalia in Italia....Se le storie delle passioni di Dioniso, Attis, Osiride e Demetra sono delle trasposizioni di manifestazioni cultuali, e non eventi effettivamente accaduti, e' molto difficile pensare altrimenti della passione di Gesu. (V. nota 93) Per quanto concerne il resoconto della resurrezione, Grave dice: "In merito alle persone che per prime visitarono il sepolcro, Matteo dice che furono Maria Maddalena ed un'altra Maria; Luca dice che furono Maria Maddalena, Giovanna, Maria madre di Giacomo ed altre donne; secondo Giovanni invece Maria Maddalena era sola. Si puo' pertanto osservare che a detta del primo infallibile 'testimonio' c'erano due presenze; per il secondo le presenze erano quattro e per il terzo testimone solo una. La convergenza di opinioni e' notevole! Nessun tribunale del mondo civile accetterebbe testimonianze cosi' discordanti!"

(26) Nei vangeli canonici, Gesu stesso, con i suoi insegnamenti piu' importanti, cade in molte ed illogiche contraddizioni. Per primo egli ripetutamente afferma di essere stato inviato come la pecorella smarrita di Israele e proibisce ai suoi discepoli di predicare ai gentili. Poi, in seguito viene fuori a dire: andate quindi ed insegnate a tutte le Nazioni, battezzateli in nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. (E' interessante notare che la Trinita' e' stata introdotta nella chiesa a partire dal quarto secolo, molto tempo dopo la definizione che Gesu ne aveva data. Proselitismo quindi notevolmente lento nella proposizione di questa dottrina!). In altra occasione Gesu dichiaro' che la fine del mondo era imminente e raccomando' ai suoi discepoli di prepararsi per tempo; poi disse loro di costruire una chiesa dalla quale diffondere il suo messaggio. A cosa serve costruire qualcosa se la fine del momdo e' in arrivo? Sapendo ora che questa profezia non si e' mai avverata, Gesu non fece nulla per aggiornare le sue previsioni; se anche fosse realmente vissuto non sarebbe stato quindi meritevole di ascolto. La chiesa del Cristo dei gentili non gode percio' di alcuna divina sanzione; non puo' essere considerata come creata da Gesu Cristo. La chiesa cristiana e' pertanto fondata sulla falsificazione di pretese parole, attribuite ad un preteso Cristo...."(Wheless) "Parecchi dei detti attribuiti a Gesu sono chiaramente risalenti ad un tempo in cui egli non poteva aver vissuto." (Mead)

(27) Wheless: ".....i falsari religiosi, ebraici e greci, erano cosi' ignoranti e carenti di spirito critico, che essi interpolarono le loro nuove frodi nei vecchi manoscritti senza neanche curarsi di cancellare o sopprimere i passi precedenti in aperta contraddizione con le nuove interpolazioni." La fabbrica dei falsi religiosi non si limito' a produrre scritti, ma nel corso dei secoli vennero anche prodotte centinaia di reliquie del Signore, dei suoi apostoli e dei santi. La Sindone di Torino, tra innumerevoli altre, rientra in questo gruppo. "Ci sono almeno altri 26 autentici sudari distribuiti ed occultati nelle abbazie europee e di questi, quello si Torino e' solo uno degli esemplari.....La Sindone di Torino e' una delle molte reliquie fabbricate, a scopo di lucro, nel Medio Evo. Non appena una nuova Sindone salta fuori viene subito rilasciata una compiacente dichiarazione di qualche vescovo che ne attesta l'autenticita'. La Sindone di Torino inoltre contrasta con quanto relazionato dai vangeli sulla sepoltura di Gesu; i vangeli parlano di bende e salviette separate disposte sulla sua faccia." (Freethought Dataset #5, Atheist United) Ci fu un momento che un gran numero di chiese dichiaro' di possedere il vero sudario e c'erano in giro abbastanza schegge della vera croce che Calvino affermo' che, messe insieme, sarebbero bastate per costruire un vascello." (Wheless) La deplorevolissima lista di assurdita' e di frodi continua ad allungarsi e, come disse il papa Leone X, essa e' stata di enorme profitto per la chiesa. E quando la frode crolla, prevalgono la forza e la paura, tanto che milioni di individui furono torturati ed assassinati in nome del preteso principe della Pace, durante l'eta' buia della fede che getto' l'umanita in un abisso di ignoranza.

(28) McKlintock and Strong's Cyclopaedia of Theological Literature.

(29) Mangasarian. Wheless: "Il fatto e' che, fatta eccezione per un incongruo passaggio falsificato, Sezione 3, il venditore di meraviglie Giuseppe Flavio non fa il minimo cenno al venditore di meraviglie e compaesano Gesu il Cristo; e anche se riporta alcuni appunti di un altro Joshuas o Jesuses, non fa pero' menzione alle sue trascendenti meraviglie.

(30) Massey, Mangasarian, Taylor. Eusebio, geloso difensore della fede, non cita mai il passo di Tacito e neppure lo fanno altri prima del XV secolo d.C.

(30a) Who is this King of Glory?, p. 258-9.

(31) Vedere Taylor e Wheless per altre informazioni sulla falsa natura di questo passo. "E' sempre stata inesauribile fonte di meraviglia, per i ricercatori storici sull'inizio del Cristianesimo, che non esista una sola parola, uscita dalla penna di un qualsiasi scrittore pagano, del primo secolo della nostra era, che possa in qualsiasi modo essere riferita alle storie meravigliose raccontate dai vangeli. L'esistenza stessa di Gesu sembra essere quindi sconosciuta.

(32) Anche se alcuni storici indicano questi valori come prova che le ricerche sono fuori data, questo non e' affatto vero. Questi valori sono stati riportati per dimostrare che questa verita' era gia' nota e che e' stata occultata, per particolari interessi, per lungo tempo.

(33) Graves, p. 15. "Noi non possiamo, dice il celebre orientalista Sir William Jones, rifiutare ai Veda l'onore della maggiore antichita'."(Jacolliot, The Bible in India) Senza dubbio alcuni studiosi hanno opinato che i Rig Veda contengono notizie di configurazioni astronomiche che si sarebbero verificate circa 90000 anni or sono; se questo e' vero, cio' testimonierebbe che i Veda avevano registrato esperienze di un periodo estremamente indietro nei tempi, secondo le normali prospettive antropologiche; oltre a tutto i Veda rappresentano la registrazione storica piu' vecchia del mondo, anche se le copie attualmente e fisicamente esistenti sono ovviamente piu' recenti. Gli scribi dell'India usavano, in particolar modo, scrivere di questi argomenti e questi scritti sono stati poi ricopiati per migliaia di anni. Allo stesso tempo parecchio della conoscenza umana veniva trasmessa per via orale. Questo argomento apre la discussione se e quando gli antichi indiani, o gli antichi egiziani, furono i progenitori della cultura occidentale e del medio oriente; entrambe risalgono a tempi estremamente remoti. La domanda che ora si pone e': chi e' stato il primo ad entrare nel mito? Brama-Krisna oppure Osiride-Horus? Basandosi su alcune analogie linguistiche, molti studiosi hanno concluso che l'inizio sia avvenuto in India. Comunque il linguaggio dell'antico Egitto non e' ancora pienamente conosciuto e neppure e' stata adeguatamente esaminata l'estensione della sua influenza. Walker ipotizza che Horus era l'antico Heruka dell'India, asserendo che il mito di Horus e' successivo e costruito su quello indiano. La cronologia dei Bramini va indietro di milioni di anni, percio' sono stati fatti sforzi da parte di alcuni autori sul mito di Hare-Krisna, come Thompson e Cremo, per decalare all'indietro l'era delle scimmie, almeno a quel periodo. Ovviamente, tale archeologia proibita e' poi stata decisamente abbandonata di fronte alle piu' normali evidenze. Quello che resta e' il fatto che la Bibbia giudeo-cristiana puo' essere ritrovata in entrambi questi paesi. Quindi essa e' il rimaneggiamento dello sviluppato sistema di mitologie di entrambe queste nazioni.(Ritual and Mythos)(Vedere Jacolliot e Massey)

(33a) Molti nomi di questa lista sono ripresi da The World's Sixteen Crucified Saviors di Graves. Il contenuto della lista non deve indurre a pensare che tutti questi uomini-dei siano stati utilizzati per la formazione del mito cristiano, non essendo possibili, a quel tempo, contatti con le civilta' del Messico o delle Bermude. Inoltre, gli studi moderni ed ortodossi non tengono conto delle date indicate da Graves; ad esempio, Quetzalcoatl, nato nel sesto secolo a.C., risulterebbe essere un po' troppo vicino secondo le comuni prospettive. Comunque noi utilizziamo questa lista solo per dimostrare che gli stessi concetti sono stati ritrovati in tutte le parti del mondo, con o senza scambi culturali, perche' essi sono stati derivati dagli stessi tipi di osservazioni astro-teologiche. Inoltre, siamo d'accordo con la teoria dell'antica ed avanzata civilta' (Atlantide), che ipotizza l'esistenza di una o piu' civilta' centralizzate, che si sono successivamente diffuse nel mondo, in un periodo molto remoto della protostoria, portando con se uno sviluppato sistema di Miti e di Rituali, adattato poi in varie forme in tutto il globo.

(34) Taylor cita la lettera dell'imperatore Adriano (134 d.C.): "Gli adoratori di Serapide sono cristiani e quelli che sono devoti al dio Serapide chiamano se stessi Vicari di Cristo."

(35) Walker: "......Solo piu' tardi uno sconosciuto redattore di vangeli ha inserito la storia della incredulita' di Tommaso, che insisteva per toccare Gesu. Questo fu fatto per contrastare la teoria eretica che negava la resurrezione della carne e per subordinare la credenza del dio Tammuz di Gerusalemme a quella del nuovo salvatore. Attualmente si ritiene che la piu' probabile fonte della mitologia cristiana sia quella del culto di Tammuz in Gerusalemme." La figura del dubbioso Tommaso trova una sua precedente collocazione nel mito, in quello che era ritenuto il genio del tempo in cui il sole raggiunge il suo punto piu' basso. (Solstizio d'inverno)(Taylor)

(36) Gli oracoli sibillini, libri prodotti in antico da un certo numero di profetesse pagane, dette Sibille, erano tenuti in grande considerazione nel modo antico prima dell'avvento dell'era cristiana. Le Sibille sono spesso citate dai padri della chiesa e dagli antichi scrittori cristiani quali: Giustino, Atenagora, Teofilo, Clemente di Alessandria, ecc. (Catholic Encyclopedia, citata da Wheless). Questi libri, od oracoli, sono stati spesso riportati dai cristiani come prove validanti della loro religione. Per esempio, il passo seguente e' ritenuto un oracolo sibillino: "Con cinque sole pagnotte e con due pesci Egli saziera' cinquemila uomini nel deserto; e dopo raccogliendo cio' che rimane Egli riempira' dodici ceste.....Egli ancora comandera' ai venti con la sua parola e calmera' le acque furiose del mare, percorrera' il mondo in pace e con fede.....Egli camminera' sulle acque, Egli guarira' gli ammalati, Egli risuscitera' i morti e caccera' via ogni male....." (Wheless) Sebbene i cristiani interpretino tutto questo come una profezia della venuta del Cristo, essa e' in effetti un aspetto della diffusione dei miti e puo' essere riferita in particolar modo ad Horus, uno dei tanti, che lo ha preceduto di centinaia di anni. Il fatto che tutto questo esistesse avanti l'era cristiana prova, a quelli che vogliono usare la logica, che i cristiani hanno usato tutto quanto per creare il loro personaggio Cristo, come l'avverarsi di una profezia sull'uomo-dio. Come essi fecero con altri testi, i cristiani falsificarono ed interpolarono molti passi dei piu' noti oracoli, allo scopo di consolidare le loro leggende e convertire i seguaci alla nuova dottrina. E' poi divertente notare come i cristiani abbiano utilizzato dei disprezzabili documenti pagani per i loro fini specie dopo aver speso intere esistenze per dimostrare che tutto cio' che aveva preceduto il cristianesimo era stata opera del diavolo. Possiamo quindi pensare che anche la Cristianita' sia stata opera del diavolo.

(37) Pagan Christs di JM Robertson.

(38) In Gnostic and Historian Christianity, Massey dice: "In.....Buddhism in Christendom,(l'autore) Mr. Lillie pensa di avere trovato Gesu, fondatore del cristianesimo, come un esseno ed un buddista. Ma non sembra il caso di guardare all'India o fare forzature di questo genere su di una origine nata in Egitto, e pane quotidiano per gli gnostici. L'essenismo non e' stato una nuova riscoperta del buddismo indu', portato ad Alessandria, circa due secoli prima della nostra era; il cristianesimo, sia mistico che storico, non e' mai derivato dal buddismo. I due miti hanno molte cose in comune anche se esse sono al di fuori di entrambi." Possiamo aggiungere che gli egiziani raffinarono il mito con eleganti ed opprimenti dettagli, ma la teoria ha, nel passato, ed ora nuovamente, rintracciato in gran parte le origini del linguaggio della cultura occidentale e del medio oriente in India. E' ancora difficile stabilire cosa venne prima, se Krishna predecessore di Budda oppure Osiride-Horus. Sicuramente quello di Horus era il culto meglio sviluppato nel tempo attribuito al Budda. Non ci sarebbe quindi stata la necessita' di costruire il culto di Horus su quello di Budda (in egiziano Putha o Ptah) ed e' anche vero che il cristianesimo non aveva alcun bisogno di riferirsi alle dottrine buddistiche, avendo gia' a portata di mano un mito completo. Comunque noi sappiamo, con assoluta certezza, che ci furono degli scambi culturali tra l'occidente ed il levante, con il mondo buddista dell'estremo oriente, prima dell'avvento del cristianesimo, dovuti a viaggiatori, commercianti e monaci di una grande rete di confraternite, che si scambiavano costantemente informazioni sulla religione, sulle conoscenze esoteriche, sui miti e sui rituali. Inoltre e' stato supposto che ci fosse almeno un gruppo di bramini e di seguaci dei Veda, che vivevano in levante prima della fondazione del cristianesimo. Questi individui che erano probabilmente membri, sotto molteplici aspetti, della rete di confraternite, devono certamente aver avuto scambi di informazioni in merito al piu' antico Krishna ed ad altri contributi culturali. Non e' certo, ma possibile, che gli Indu si siano spinti nel Levante, nel corso dei millenni. Ma questo non avrebbe dovuto essere strettamente necessario, al fine di diffondere la loro versione del mito, perche' in fondo c'erano personaggi, come Alessandro Magno, che andarono da loro. Louis Jacolliot, espertamente, indica la Bibbia giudeo-cristiana come proveniente dall'India, notando alcune particolari somiglianze tra i sacerdoti indu e quelli cristiani.(The Bible in India) Ci sono anche alcune somiglianze tra le gerarchie ed i rituali cattolici e quelli buddistici-tibetani. L'influenza dell'estremo oriente e' giunta, ad ondate successive, iniziando parecchie migliaia di anni or sono e la cultura puo' aver iniziato a svilupparsi in un periodo protostorico di 12000 anni fa o anche di piu'. Se i calcoli di esperti egittologi sono esatti, in Egitto la cultura egiziana dovrebbe essersi sviluppata simultaneamente con quella indiana, essendo l'origine di entrambi forse dovuta ad una civilta' molto piu' vecchia. Non c'e' dubbio che il sanscrito, l'arcaica lingua indiana, od il suo predecessore il nostratico, abbiano influenzato molti dei linguaggi dell'occidente e del medio oriente. E' fuori discussione che ci siano stati primitivi e progressivi contatti sia per il liguaggio che per la religione. "I popoli primitivi dell'India erano Etiopi-asiatici e non deve quindi sorprendere che essi condividessero le loro tradizioni con i loro fratelli africani." (Jonh Jackson, Chistianity Before Christ)

(38aa) Alcune persone hanno cercato di discutere sullo stato verginale della madre del Budda. In primo luogo, occorre ricordare che la vita del Budda non corrisponde alla biografia di una persona ma e' il racconto riferito ad un eroe solare. In ogni modo, Joseph McCabe riferisce:"....Mr. Robertson rileva (da San Gerolamo) che gli stessi buddisti chiamarono Maya una vergine - essi credevano in una nascita verginale - ed egli giustamente respinge l'affermazione del Prof. Rhys Davids, secondo il quale i buddisti recepissero la nascita del Budda in modo differente dai cristiani perche', prima di discendere nel grembo materno egli era un Deva." Questo e' esattamente cio' che i cristiani dicono di Gesu.

(38a) Mead, p.133.

(38b) Ibid.

(38c) Graves, p.118.

(39) Isis Unveilled di Helena Blavatsky, vol.II,pp.209,537-538.

(40) Massey,MC,p.150.

(40a) Mead, p.134.

(41) Walker dice: "Di tutti gli dei-salvatori, adorati all'inizio dell'era cristiana, Osiride e' quello che piu' di altri ha fornito particolari per la definizione del personaggio del Cristo. Osiride si distinse tra gli altri dei primitivi egiziani e poco alla volta li assorbi' tutti. Gli sono stati attribuiti ben 200 nomi. E' stato chiamato Signore dei Signori, Re dei Re, Dio degli Dei. Egli fu la Resurrezione e la Vita, il Pastore di Dio, l'Eterno ed il Sempiterno, il Dio fatto uomo e donna per poter nuovamente rinascere." Budge dice: "Dall'inizio alla fine, Osiride fu l'uomo-dio che soffriì, mori' e risuscito' nuovamente per regnare in eterno in paradiso. I fedeli credevano che avrebbero ereditato la vita eterna, cosi' come a lui era accaduto....La venuta di Osiride fu annunciata da tre saggi uomini: le tre stelle Mintaka, Amilan e Almitak, della citura di Orione, che puntano direttamente verso la stella di Osiride, ad est, Sirio (Sothis) simbolo della sua nascita......Certamente Osiride fu il prototipo del messia, anche come ospite divorato. La sua carne era mangiata sotto forma di ostie di grano consacrate, la pianta della verita'....." Il culto di Osiride contribui' alla formazione di idee e di detti riportati nella Bibbia. Il salmo 23 e' la copiatura di un testo egiziano che invoca Osiride, il Pastore di Dio, perche' guidi i defunti verso i verdi pascoli e verso le acque chiare della terra di Nefer-Nefer, di riportare l'anima nel corpo e di dare protezione nella valle delle ombre della morte (la Tuat). La preghiera Padre Nostro e' stata ricavata da un inno egizio iniziante con Osiride-Amen. O Amen, O Amen che sei nei cieli. L'Amen era anche invocato alla fine di ogni preghiera.

(42) La divina mangiatoia e' anche indicata nel mito come una grotta. (Massey) Poiche' Gesu era formalmente destinato a nascere in una mangiatoia, i primi cristiani stabilirono che la nascita di Gesu avvenisse in una grotta, similmente a quanto accaduto per molti altri dei che lo precedettero. Walker: "La grotta era universalmente ritenuta come il grembo della Madre Terra, il luogo naturale per una nascita simbolica, per una rigenerazione....Come per Adone, Gesu fu generato da una fanciulla, consacrata al Tempio, in una sacra grotta di Betlemme, la casa di dio."

(43) Massey, Churchward, ed ancora Massey (MC) dicono: ".....la stella d'oriente fornisce un riferimento significativo per dimostrare l'origine celeste e mitica della storia evangelica. Quando il divino fanciullo nacque, gli uomini saggi, o magi, dichiararono di aver visto con i loro occhi la sua stella in oriente. Gli uomini saggi furono individuati come i tre re di altre leggende e non sono una invenzione dei vangeli canonici. I tre re, o i tre rappresentanti solari, sono tanto antichi quanto la triade che fu per prima definita, comprendente le tre regioni primordiali: il cielo, la terra e gli inferi.....Quando il luogo di nascita era collocato nel segno del toro (6000 anni fa), la stella d'oriente che sorgeva per annunciare l'evento era Orione, la quale viene percio', a volte, chiamata stella di Horus. Il nome dei tre re e' quello delle stelle della cintura di Orione...."

(44) Similmente a Gesu, anche Horus non ha una storia dai 12 ai 30 anni. "Soltanto il mito puo' giustificare un vuoto grande ed abbastanza profondo da inghiottire una supposta storia di 18 anni di vita."(Massey, MC) Esiste un papiro egiziano molto vecchio, risalente al 75 d.C., basato su di un documento piu' antico, che contiene una storia sul figlio di Osiride (cioe' il figlio di Dio) che si accorda in molti dettagli con la narrazione dei vangeli. Il figlio di Dio viene indicato come il detentore di meravigliosi poteri e anche di aver superato tutti i maestri del Tempio di Ptah. Nel papiro e' pure riportata la storia di due uomini defunti che assomiglia molto a quella biblica di Lazzaro.(Lc.16:19-31).(Mead)

(45) Massey: "Horus, in Egitto, e' stato simboleggiato come un pesce, per un tempo immemorabile e quando l'equinozio entro' nel segno zodiacale dei Pesci, Horus fu raffigurato come Ichtys con una immagine di pesce sul suo capo." Dujardin: "Il patriarca Giosue, che fu un antico dio palestinese e che portava lo stesso nome del dio dei cristiani, era chiamato il figlio di Nun, che significa figlio del pesce." Walker: "Il simbolo del pesce degli dei ionici fu riverito in tutto l'impero romano sino a quando le autorita' cristiane insistettero per eliminarlo, nel corso di una estesa revisione dei miti e per negarne il suo primitivo significato di genitale femminile." Wheless: "L'anagramma del pesce fu un antico simbolo pagano della fecondita'...."

(46) Churchward, op. cit.,p.365.Vedere anche The Book Your Church Doesn't Want You to Read, pp.15-16.

(47) Churchward, ibid.,p.397. Vedere anche The Egyptian Book of the Dead di Massey, pp.13 e 64;MC.

(48) Churchward. Massey,MC: "E' stata l'arte degli gnostici che riprodussero la Hathor-Meri e Horus di Egitto come la Vergine ed il Bambino di Roma....Voi poveri idioti, dicevano i gnostici (ai primi cristiani) avete scambiato i misteri del passato con la storia moderna e accettato letteralmente tutto cio' che aveva solamente un significato mistico."

(49) Walker: "I tentativi del Vaticano, contro il culto di Mitra, durarono sino al 376 d.C. quando un prefetto della citta' soppresse il culto del Salvatore rivale e confisco' l'altare in nome del Cristo, nello stesso giorno del compleanno del dio pagano, il 25 Dicembre." Shamuel Golding, in The Book your Church: "Paolo dice essi bevettero da quella fonte spirituale e la fonte fu Cristo(I Cor.10:4). Queste sono le parole identiche a quelle trovate nelle scritture mitraiche, eccetto che per il nome di Mitra usato al posto di quello di Cristo. La collina vaticana di Roma considerata come consacrata a Pietro, la rocca del cristianesimo, era in precedenza consacrata a Mitra. Sono stati ritrovati parecchi reperti mitraici. La mescolanza del culto di Attis con quello di Mitra e piu' tardi con quello di Gesu, fu eseguita quasi senza interruzione."

(50) Robertson. Wheless: "Il mitraismo e' uno dei sistemi religiosi piu' antichi della terra, in quanto risale agli albori della storia, prima che l'originaria popolazione iraniana si dividesse in quelle due parti divenute poi la persiana e l'indiana.....Nel 65-63 a.C. le armate conquistatrici di Pompeo furono largamente convertite a questi precetti ed essi furono riportati ovunque nell'impero romano. Il mitraismo si diffuse con grande rapidita', attraverso l'impero, ed esso fu adottato, sostenuto e protetto da un grande numero di imperatori, sino al tempo di Costantino." Riguardo al mitraismo la Catholic Encyclopedia riporta, come ci dice Wheless: "I padri governavano il culto; il capo dei padri, una specie di papa, che visse spesso a Roma, fu chiamato Pater Patratus."

(51) Taylor: "Quel papismo ha preso a prestito le sue principali cerimonie e dottrine dai rituali del paganesimo; e' un fatto significativo che gli aspiranti e gli appartenenti ortodossi della chiesa costituita li abbiano sempre conservati e mantenuti con molta convinzione."

(52) L'eucaristia, o compartecipazione al corpo ed al sangue di un dio, e' stato un rito sacro per molte delle antiche religioni misteriche e fa parte del complesso dei miti e dei rituali. In un rituale abbastanza frequente, che e' stato praticato in tutto il mondo, e che ancora continua in alcuni luoghi, i partecipanti al rito mangiano il corpo e bevono il sangue di dio, che risulta essere in effetti un essere umano sacrificato od un animale. La forma cristiana dell'eucaristia e' molto simile, anche nei dettagli, al rito che era praticato dai greci nei Misteri di Eleusi, come e' stato sottolineato da Taylor. L'eucaristia eleusina onorava sia Cerere, dea del frumento, che Bacco/Dioniso, dio del vino. I cristiani hanno anche adottato il simbolo del baccanale IHS (in greco) o IES-Iesu-Jesus; queste lettere simboleggiano il sole (vedere oltre). Mr.Higgins osserva: "Il complesso della cena pasquale (la cena del signore, per i cristiani) fu in effetti una manifestazione di giubilo per celebrare il passaggio del sole attraverso l'equinozio di primavera." (Graves)

(53) A questo punto occorre richiamare l'attenzione su quanto segue: i credenti in Gesu cercano di distinguere il loro uomo-dio, da tutti gli altri, attribuendogli una origine storica che possa dare maggiore credibilita' al loro salvatore, ritenuto l'unico 'giusto'. Si puo' discutere anzitutto su quale possa essere il motivo per cui un mito del dio sole debba essersi incarnato o avere dei riferimenti storici; lasciamo comunque ad altri il sostenere la pretesa che Gesu fosse un personaggio storico. Anche i seguaci di Krisna ne reclamano la sua storicita', e visto che questo evento ha preceduto quello di Gesu di qualche centinaio o migliaio di anni, se accettiamo la storicita' di entrambi e se accettiamo che essi abbiano insegnato le stesse cose, perche' allora non tornare alle origini e diventare seguaci di Krisna? Si nota chiaramente il deleterio effetto di una bigotteria culturale quando i cristiani sostengono che il loro uomo-dio e' superiore ad altri precedentemente esistiti e virtualmente identici. Perche' non ritornare a Krisna? Ma perche' egli non apparteneva alla giusta etnia. Il problema e' comunque puramente teorico, in quanto entrambi i personaggi sono mitologici, e gli argomenti addotti dai cristiani sono del tutto trascurabili. L'importante e' che non dobbiamo allontanarci dai miti in quanto in essi sta la vera rivelazione di certi operati.

(53a) Come avvenuto per la madre del Budda, un certo numero di persone ha messo in discussione lo stato verginale della madre di Krishna. Secondo Joseph McCabe: "La leggenda ortodossa di Krishna dice che egli e' nato da una donna sposata, Devaki; ma come per Maya, madre del Budda, venne deciso che essa dovesse avere un concepimento miracoloso.....Cosi' uno degli emblemi piu' noti della religione in India e' la statua della madre vergine (cosi' la reputano gli indiani) Devaki e del suo figlio divino Krishna, incarnazione del grande dio Vishnu. Gli scrittori cristiani sostengono che questo modello sia stato derivato dal cristianesimo, ma dimenticano, come osservato da Mr. Robertson, che gli induisti avevano avuto contatti, molto tempo prima con l'Egitto e quindi e' molto piu' probabile che abbiano derivato il loro modello da quello analogo di Iside ed Horus."

(54) The Book Your Church....p.185. Vedere anche Taylor.

(54a) Graves, The Worlds's Sixteen Crucified Saviors: "E abbiamo il passo di Mr. Higgins, secondo cui lo stesso assortimento di spezie (oro compreso) costituiva il materiale offerto in dono al sole, in Persia, piu' di tremila anni fa; altrettanto succedeva in Arabia nella stessa epoca."

(55) Occorre rammentare che l'orribile storia di Erode, uccisore di bambini, come viene raccontata da Matteo, non trova riscontro in nessuna memoria storica dell'epoca, compresa quella di Giuseppe Flavio che, in altre occasioni, non dimentica gli abusi compiuti da Erode. La strage degli innocenti e' un altra favola che rientra nello standard di certi miti. Questa storia non e' altro che una ripresa della leggenda di Krishna: "(il tiranno Kansa) ordino' la strage, in tutto il suo regno, di tutti i bambini di sesso maschile, nati durante la notte in cui nacque Christna....(Jacolliot)

(55a) Graves, p.110.

(56) Jacolliot, p. 250.

(57) Ibid., p. 306.

(58) The Book Your Church....; Graves; Taylor. La crocifissione dell'uomo-dio tra due ladroni e' una componente mitica e si riscontra in numerose tradizioni, legate al culto del dio sole, che precedono il mito cristiano. "Anup da una parte di Horus ed Aan dall'altra parte sono i due ladroni in croce affiancati, a Pasqua, al Cristo camitico." (Massey,MC) Anup ed Aan sono i due testimoni di Horus e sono i predecessori dei due Giovanni testimoni di Cristo. (Churchward, Massey, ibid.)

(59) Blavatsky, Walker, Graves.

(60) "All'inizio il cristianesimo non ha recepito il concetto di Trinita'. Questa dottrina si e' sviluppata molto lentamente ed e' diventata un punto di fede solo nel 325 d.C." (Adrian Swindler, The Book Your Church...) Walker: " Nell'eta' primordiale il concetto riferito ai grandi Dei fu un concetto trinitario e fece da modello a tutte le successive trinita' femminili, maschili o miste.....Anche il pensiero bramano si evolse nella trinita' maschile di Brama, Visnu e Siva (che sostenevano gli specifici ruoli di creatore, conservatore e distruttore); le scritture tantriche insistono sul fatto che la Triplice Divinita' abbia messo questi dei al primo posto....Il medio oriente ha conosciuto molte trinita', la maggior parte delle quali erano originariamente femminili. Nei tempi successivi uno o due membri della triade divennero maschili. Il modello comune era: Padre-Madre-Figlio, in cui la figura del figlio era vista come il Salvatore. Tra i cristiani arabi primitivi esisteva una specie di santa trinita' composta da Dio-Maria-Gesu, adorati come sostituti della trinita' egiziana Osiride-Iside-Horus....." Jacolliot: " La Trinita' nell'Unita', rifiutata da Mose,divenuta successivamente il fondamento della teologia cristiana, e' stata senza alcun dubbio derivata dall'India."

(60a) Graves.

(61) Jacolliot, p. 251: "Come abbiamo visto, tutti questi nomi di Jesus, Jeosuah, Josias, Josue derivano da due parole sanscrite: Zeus e Jezeus, che significano rispettivamente Essere Supremo e Divina Essenza. Questi nomi, inoltre, erano comuni non solo tra gli ebrei ma in tutto l'oriente." (Ibid., p. 301.)

(62) Jacolliot, p. 282.

(62a) Il termine Verbo rappresenta un concetto molto antico e non originato dal cristianesimo. Il termine Logos e' greco ed e' ovvio che i copisti cristiani abbiano adottato il concetto di Verbo direttamente dai greci, essendo stato applicato da Platone agli dei Prometeo ed Hermes. I greci, a loro volta, hanno derivato questa idea da tradizioni piu' antiche come quelle indiane ed egiziane. Graves afferma: "....la bibbia cinese, molto piu' vecchia del Nuovo Testamento cristiano, enuncia: Dio pronuncio' il primitivo Verbo....." Mr. Guizot, in una nota sul lavoro di Gibson dice: "Secondo lo Zend Avesta (la bibbia persiana, vecchia di oltre tremila anni) e' stato mediante il Verbo, piu' antico del mondo, che Ormuzd creo' l'universo....E l'antico scrittore greco Amelias, parlando del dio Mercurio (Hermes) dice: 'all'inizio fu il Logo (il Verbo) dal quale tutte le cose furono create, essendo Egli stesso eterno, come direbbe Eraclito.....Egli decise di essere con Dio e di essere Dio, ed in esso tutte le cose furono generate....."

(63) Taylor, The Diegesis, pp.192-4. Taylor cita il seguente verso trovato nella bella traduzione di Eschilo, fatta da Potter: "Ecco scatturire dall'albero fatale il suo sangue espiatore. E' questo l'infinito?...." Comunque questo passo non appare evidente nelle moderne traduzioni, compresa quella di Potter. E' ben noto che i cristiani hanno mutilato o distrutto praticamente tutti i lavori degli antichi autori greci e romani, e cosi' possiamo sospettare che anche questo verso sia stato rimosso o mascherato con traduzioni mistificate. D'altra parte potrebbe trattarsi di un errore di Taylor come conseguenza dell'ambiguo linguaggio che precede il passaggio, o che egli si sia riferito ad un altro Prometeo incatenato, scritto dopo l'era cristiana, forse da Milton. Taylor era in prigione quando scrisse The Diegesis e percio' aveva difficolta' nel reperire libri, quindi egli e' scusabile per questi errori che invariabilmente capitano in qualsiasi lavoro.

(64) "Per sbarazzarsi dell'incoveniente della mancanza di basi storiche per la loro finzione teologica, il clero cristiano si e' reso colpevole di odiosi crimini distruggendo, sin dall'inizio, tutte le tracce di storie concorrenti, note nei primi due secoli dell'era cristiana. Quel poco che hanno permesso giungesse sino a noi, lo hanno talmente alterato e modificato da distruggerne qualsiasi valore storico."(JM Roberts, Esq.) "In alcuni antichi templi egiziani, gli iconoclasti cristiani, quando erano stanchi di mutilare e di abbattere le figure simboliche incise nelle stanze decorate, o stanchi di rovinare i caratteri piu' significativi dei monumenti, visto che non potevano tirare via tutti i geroglifici, stabilirono di coprirli con dell'intonaco; questo intonaco, usato per annullare i significati e rendere mute le parole incise sulla pietra, e' servito invece a preservare gli antichi scritti, con tutta la loro freschezza di tinta e di sfumatura, che essi avevano quando furono incisi e colorati. Fu in questo modo che i templi di una antica religione furono invasi ed il loro possesso fu ottenuto con la connivenza del potere romano; alcune durature fortezze, non costruite ma scavate nella roccia, furono stuccate sopra i frontoni, rese bianche di calce e marchiate con i segni di una nuova dottrina, ricoperte con i caratteri di una altro nome, quello del Cristo incarnato."(Massey,MC)

(65) Wheless, p. 147.

(66) Ibid., p. 144.



Re: L'origine pagana del cristianesimo

Inviato da  francescoP il 12/6/2006 10:52:32
(67) Mangasarian: "L'idea del Figlio di Dio e' vecchia quanto il piu' vecchio dei culti. Il Sole, nelle primitive credenze, e' il figlio del Cielo. Il Sole, come entita' fisica, divenne, nel corso della evoluzione, il Figlio della Giustizia, o il Figlio di Dio ed il Cielo viene personificato come il Padre dell'Altissimo. L'aureola intorno alla testa di Gesu, le corna di alcune vecchie divinita', i raggi luminosi irradiati dalle teste degli dei pagani o Indu, sono evidenze inoppugnabili che tutti questi dei furono ad un tempo, il sole in cielo.

(68) Jordan Maxwell, The Book Your Church Doesn't Want You Read, Pagan and Christian Creeds, by Carpenter, The Diegesis by Taylor. Vedere anche Massey, Churchward, Hotema, Graves ed altri.

(69) Qui si profila un problema logico: se Gesu e' un personaggio storico perche' ci sono due date sia per il Natale che per la Pasqua? Questo ben noto ma ipotetico personaggio, che ha incendiato il mondo, non ha una qualsiasi data di nascita ed i riferimenti storici e le genealogie che si trovano nei resoconti evangelici differiscono l'un l'altro. I vangeli non sono affatto storia ma solo una ripetizione di miti. Il Gesu storico e' solo un fantasma. "Questi vangeli che non possono essere per nulla storici, si basano sulle due date di nascita stabilite per il doppio dio Horus egiziano." (Massey, come riportato da Jackson) Inoltre, i primi dottori cristiani furono sempre in contraddizione, fra di loro, su quando esattamente il Signore mori' o quando ascese in cielo, dopo la sua resurrezione. Due dei primi prestigiosi vescovi, Ireneo e Papia, erano dell'opinione che il Cristo sia vissuto sino a raggiungere la vecchiaia, negando quindi nettamente, come eresia, la storia dei vangeli sulla sua crocifissione all'eta' di circa 30 anni." (Wheless)

(70) Vedere sopra. In The Truth About Jesus M. Mangasarian dice: "La scelta del 25 Dicembre, come sua data di nascita, non solo e' arbitraria, ma da questa data, essendo da tempo immemorabile dedicata al sole, risulta che il Figlio di Dio" ed il Sole dei Cieli godono della stessa data di nascita, essendo, in fondo, la stessa cosa. Il fatto che la morte di Gesu sia stata accompagnata dall'oscurarsi del sole e che la data della sua resurrezione sia nuovamente associata alla posizione del sole, nel tempo dell'equinozio di primavera, e' una ulteriore conferma che nella storia della nascita, della morte e della resurrezione di Gesu, si rivela un antico e rinnovato mito del sole, invece di un evento storico documentabile.

(71) Molti dei solari, inclusi Horus, Budda e Krishna, erano rappresentati con aureole, centinaia e migliaia di anni prima che questo diventasse un uso del cristianesimo.

(71a) Jordan Maxwell, The Naked Truth.

(72) Mangasarian: "Per cio' che riguarda i dogmi della trinita', della nascita verginale e della resurrezione, il segno della croce o la stessa croce presa come simbolo emblematico, sono stati ricavati dalle piu' antiche credenze dell'Asia." Walker: "I primi cristiani hanno anche ripudiato la croce perche' era pagana....Le prime immagini di Gesu lo rappresentano, non sulla croce, ma nel modo consueto dei Pastori di Dio di Osiride, con un agnello sulle spalle." Nel cristianesimo, il primo ad essere raffigurato in croce fu un agnello e non un uomo. L'uomo appeso alla croce non apparve che verso il settimo secolo d.C. "La traversa, il palo, il sostegno del sole sofferente fu lo Stauros, che fu, inizialmente, un supporto a foggia di croce." (Massey, MC) Questa figura puo' essere ritrovata in alcune croci che portano su di esse anche un cerchio. Taylor: " Su di una medaglia fenicia, trovata nelle rovine di Citium, riportata in Dr. Clarke's Travels e dimostrata essere sicuramente fenicia, sono riprodotte non solo la croce ma anche il rosario, una fila di grani attaccati alla croce, unitamente all'identico Agnello di Dio che togle i peccati del mondo. Graves: "Il giorno consacrato del 25 Marzo e' anche il giorno segnato sul nostro calendario come la data della annunciazione e del concepimento della santa Vergine Maria." Il 25 Marzo era considerato come la fine del passaggio del sole attraverso l'equinozio di primavera, dopo che il sole e' risorto; e' il momento in cui giorno e notte sono nuovamente uguali.

(73) "L'immagine del Nuovo Principio, come comunemente rappresentata, sembra una immagine tratta da Rembrandt. L'intero mondo, intorno alla Giudea giaceva nell'ombra delle tenebre esterne quando, improvvisamente, fu vista una gran luce al centro del tutto e la faccia del trepidante universo fu illuminata dall'apparizione del Cristo Bambino, giacente sul manto di Maria. Questa fu l'alba del cristianesimo, in cui la luce del mondo alla fine apparve. Questa spegazione e' meravigliosamente semplice per i sempliciotti, ma l'immagine in se e' puramente falsa o, in parole chiare, totalmente falsa." (Massey, G&HC) Jacolliot: "Noi abbiamo ripudiato con disdegno le mitologie greca e romana. Perche' allora ammettiamo con rispetto la mitologia degli ebrei? Forse che i miracoli di Jehovah ci impressionano di piu' di quelli di Giove?....Io ho molto piu' rispetto per il Giove dei Greci (Zeus) che per il dio di Mose; anche se egli ci da alcuni esempi di non ortodossa moralita' per lo meno non innafia il suo altare con fiotti di sangue umano".

(74) Come aveva fatto con altre precedenti fonti di saggezza e di ideologie, la chiesa aggredi' anche Aristotile e Platone, particolarmente per i loro noti talenti filosofici. Il Logo che e' di derivazione platonica ridefinisce il Verbo degli antichi miti; il Logo in Grecia e' Ermete (Hermes) e trova il suo analogo in Egitto come Trismegisto. Il cardinale Pallavicino viene ricordato per aver detto: "Senza Aristotile noi saremmo senza articoli di fede." E' divertente pensare che l'onnisciente Signore venuto a portarci una nuova dottrina, debba necessitare degli scritti di Aristotile per definire la dottrina stessa della sua chiesa.

(74a) Per quanto riguarda la teoria di Kersten Jesus Lived in India, ed altre, si e' detto che in Kashmir esiste la tomba di un profeta itinerante chiamato Yus Asaf, che e' un nome arabo che alcuni hanno cercato di collegare con Gesu. Notovich afferma di aver trovato, in Tibet, un testo sulla vita di Saint Issa. Egli ha anche sostenuto che le tombe di Mose e di Tommaso sono in India. Esistono anche parecchi posti dove la Vergine Maria si suppone sia vissuta e/o morta. Occorre rammentare che, nel mondo antico, ci sono stati innumerevoli profeti itineranti, tutti quanti predicatori delle stesse parabole e delle stesse banalita' finendo poi per generare un bagaglio standard di trucchi magici; analogamente fanno oggi innumerevoli yogi indiani. E' difficile credere che indiani e tibetani possano essere stati colpiti o impressionati da simili storie, tanto piu' che essi disponevano gia', per conto loro, di numerosi e miracolosi uomini-dio. Anche gli ateniesi affermavano che l'ulivo che oggi vive sull'Acropoli, era stato piantato dalla dea Atena, un fatto, per il quale essa venne onorata con l'attribuzione del suo nome alla citta'; e ci sono innumerevoli impronte del piede del Budda, in tutti i paesi di religione buddista. In aggiunta, nel testo di Notovich, riguardante la vita di Saint Issa, che risale a tarda epoca, egli dice al principio: questo e' cio' che e' stato riferito dai mercanti che sono venuti da Israele, dimostrando cosi' sia che non ci sono testimonianze oculari della visita dell'uomo-dio ebraico, sia che c'era allora un esteso commercio ed una estesa rete di confraternite che avrebbero potuto diffondere tale storia, se vera. Per finire, esistono in tutto il mondo storie su dove questo o quel dio ha lasciato impronte, e' nato od e' morto; questo e' solo uno standard mondiale per la formazione dei miti ma non puo' essere una indicazione di evidenza storica.

(75) The Egyptian Book of the Dead di Massey, pp.1-2. Morals and Dogma of Freemasonry, p.78; Taylor: "Chrishna in irlandese significa il Sole."

(76) "IES e' il nome fenicio del dio Bacco o del sole personificato; nel significato etimologico di questo nome la I e' l'Uno e la ES e' il fuoco o la luce; quindi ne deriva l'Uno Luminoso. Questa non e' altro che la luce del vangelo di Giovanni e questo nome si trova ovunque, sugli altari cristiani, sia protestanti che cattolici, mostrando cosi, chiaramente, che la religione cristiana e' solo una estrapolazione della devozione orientale per il sole, attribuita a Zoroastro. Le stesse lettere IHS, che si trovano nei testi greci, erano pronunciate dai cristiani come Jes, ed i preti cristiani di Roma aggiunsero poi il finale US......" (Roberts)

(77) Dujardin dice: "Il titolo di Messia era raramente usato dai rabbini nel senso di Salvatore; sono stati principalmente i cristiani a far credere che gli ebrei attendessero il messia."

(78) The Diegesis, p.7.

(79) Introduzione a The Egyptian Book of the Dead di Massey, p. 9.

(80) Deception and Myths of the Bible, di Lloyd Graham, p. 338.

(81) Massey, Gnostic and Historic Christianity, p. 3.

(82) Vedere Walker, Massey, Churchward.

(83) Ibid.

(84) Vedere Massey, Churchward e Graham.

(85) Ibid.

(86) Massey, Mythical Christ, pp. 3-6 Wheless cita dall'Encyclopedia Biblica: "L'autore della Rivelazione chiama se stesso Giovanni l'Apostolo. Se egli non era Giovanni l'Apostolo che, forse e' morto nel 66 in Palestina, allora era un falsario. Il termine forse e' tassativo in quanto Giovanni potrebbe anche non essere esistito."

(87) Jacolliot dice che Zoroastro e' una versione persiana del piu' antico Zuryastara indiano (che ripristino' il culto del sole) da cui deriva appunto il Zoroastro, che e' di per se stesso un titolo assegnato ai legislatori politici e religiosi.

(88) Churchward, 399.

(89) Ibid., p. 397. Ci sono due interpretazioni astro-teologiche di Giovanni-Anup il Battista, senza per questo escluderne altre, in quanto i miti erano in continua evoluzione e cambiamento. Come detto sopra, Giovanni Battista corrispondeva al mese dell'Acquario, il tempo iniziale del sole, che era nato nel precedente mese. Altre interpretazioni, tra le quali la Bibbia e altre tradizioni cristiano-pagane che le citano come prove, vertono intorno al giorno di San Giovanni, il 25 Giugno, che e' precisamente l'opposto del 25 Dicembre; in altre parole, se il sole e' nuovamente nato il 25 Dicembre, al culmine del solstizio d'inverno, e la sua forza continua a crescere, sino al 25 Giugno, dal culmine del solstizio d'estate la sua forza comincia nuovamente a diminuire. Questo concetto si riflette nella fase enigmatica di Giovanni Battista a Giovanni Evangelista 3:30: "Egli deve aumentare ed egli deve diminuire." Questa frase singolare ha un senso solo in termini astro-teologici, nel mito del dio sole.

(90) Walker.

(91) Vedere l'IRES's The Naked Truth video serie ottenibile al PO BOX 7536, Newport Beach, CA 92658-7536 o mediante Lightworks.

(91a) Hotema, Intro, Egyptian Book of the Dead di Massey. Come il Nuovo Testamento, anche il Vecchio e' pieno di storie del dio sole, come la favola di Sansone, che significa Sole i cui capelli (raggi) furono tagliati da Dalila. Sol-om-on si riferisce al sole in tre diversi linguaggi. Nel Libro dei Re 23:11 e' evidente l'adorazione degli ebrei per il sole, in quanto il re Giosue rimuove i cavalli che i re di Giuda avevano dedicato al sole...." Riferimenti piu' oscuri come quelli che riguardano la luce esterna o tutta un'altra varieta' di nomi che significano 'sole', e che sono sparsi ovunque nella Bibbia Giudeo-Cristiana.

(92) Walker, p. 5. Dujardin: "Molti dei vecchi Baals della Palestina furono assorbiti dal giudaismo il quale li converti in eroi della causa di Jahveh, ed infatti parecchi studiosi concordano sul fatto che molti patriarchi della Bibbia erano gli antichi dei della Palestina.

(93) Dujardin ed altri dimostrano che la vicenda del Cristo, con la recita della sua Passione, e' indubbiamente una recitazione con le sue specifiche caratteristiche di scansione dei tempi, direzione di scena e filo conduttore ritualistico. Tutta l'intera storia evangelica tende a svolgersi in un periodo di pochi giorni. Nel contenuto e nella forma essa e' chiaramente il dramma di un re consacrato, basata in origine sul sole e su altri elementi, quali i riti di fertilita', che provengono da altri rituali praticati annualmente o con altre cadenze. Questo dramma sacrficale e/o di redenzione fu recitato in numerosi luoghi, per millenni, al di fuori della storia di Gesu, ma con molto della struttura presentata dai vangeli. In una imitazione dei miti primitivi, nei quali questo dramma aveva luogo nei cieli, in cui il sole era il figlio di dio sacrificato, ecc., antichi sacerdoti sacrificavano un sostituto del del dio al fine di assicurare la fecondita' e la prosperita'. Queste vittime sacrificali erano, a volte, umane, generalmente un re od un alto dignitario, oppure animali o semplicemente offerte di grano. Quando il sostituto veniva ucciso, il sangue veniva spruzzato sui presenti che assitevano, i quali gridavano: Che questo sangue ricada su di noi e sui nostri figli; era uno spettacolo/rituale standard che si riteneva assicurasse la fertilita' e la continuazione della vita. Piu' tardi il vino sostitui il sangue. La passione ha un senso solo se fa parte dei rituali mitici. La favola storica degli ebrei che, con la bava alla bocca, chiedevano il sangue di Gesu, non e' soltanto uno spregevole insulto agli ebrei stessi, ma una diffusa credenza che ha generato innumerevoli progroms e molti pregiudizi contro gli stessi per 2000 anni, ed essi sono stati visti come rabbiosi e perversi 'deicidi'. Come dice Dujardin: "E' assurdo immaginare che la folla domandasse la morte di un uomo innocente e desiderasse ricevere il suo sangue sopra le loro teste e su quelle dei loro figli."

(94)Maxwell, Graham, Taylor, Jacolliot. Jacolliot indica l'origine nel nome indiano Manou: "Questo nome, Manou o Manes....non e' un sostantivo attribuibile ad una singola persona; nella sua specificazione sanscrita significa l'uomo per eccellenza, il legislatore. E' un titolo a cui aspiravano tutti i grandi leaders dell'antichita'." Egli dice anche: "Noi possiamo oggi constatare come l'Egitto, la Giudea, la Grecia, Roma e tutta l'antichita' in genere abbiano copiato il modello di societa' braminica, le sue caste, le sue teorie ed i suoi atteggiamenti religiosi; quindi, imitando i suoi bramini, i suoi preti, i suoi leviti essi hanno pure adottato la lingua, le leggi e la filosofia di questa antica societa' vedica, dalla quale i loro antenati erano partiti per il mondo a diffondere le grandi idee della rivelazione primitiva."

(95) Il Mahabharata

(96) L'articolo della B.A.R. cerca di dimostrare che l'Esodo e' un fatto storico. Massey: "L'Esodo, o Uscita dall'Egitto, inizialmente celebrato con la festivita' del Passaggio o del Transito, nell'equinozio di primavera, e' un episodio accaduto nelle sfere celesti prima che fosse trasformato e considerato come storia della migrazione degli ebrei. I 600.000 uomini che uscirono dall'Egitto, indicati come i guerrieri ebrei nel libro dell'Esodo, sarebbero i 600.000 abitanti di Israele che, secondo la Cabbala ebraica, vivono in cielo; gli stessi scenari, eventi e personaggi che appaiono di natura terrena nel Pentateuco, sono in realta' di natura celestiale nel corrispondente Libro di Enoch." Mead: ".....le argomentazioni matematiche del vescovo Colenso, che un'armata di 600.000 uomini non puo' essere stata mobilitata in una sola notte, che tre milioni di persone con le loro greggi e le loro mandrie non possono tirare acqua da un singolo pozzo ed altre comiche buffonate di egual natura, che possono essere apprezzate dalla gente meno preparata, finiscono pero' per stimolare l'ira degli apologisti e dei conservatori."

(97) Vedere Walker, Maxwell, ed altri.

(98) Ci sono state storie di inondazioni e di diluvi in ogni parte del mondo e quindi anche, e non solo, in medio oriente. Il cosidetto diluvio di Noe puo' essere benissimo riferito all'annuale inondazione del Nilo, un evento che e' stato anche incorporato nella mitologia egizia; comunque sia, questa storia e' una parte dell'antica mitologia. Come Walker dice: "La storia della inondazione biblica - il diluvio - e' un tardivo germoglio di un ciclo di miti sulla inondazione, nati ovunque nel mondo antico. Migliaia di anni prima che la Bibbia fosse scritta, un'arca fu costruita dal sumero Ziusudra. In Akkadia il nome dell'eroe del diluvio era Atrakhasis; in Babilonia si chiamava Uta-Napishtin, l'unico mortale divenuto poi immortale. In Grecia fu Deucalione che ripopolo' la terra, dopo che le acque si ritirarono (e dopo che l'arca si areno' sul Monte Parnaso)....In Armenia l'eroe fu Xisuthros - una corruzione del nome sumero Ziusudra - la cui nave si deposito' sul Monte Ararat ....Secondo l'originale racconto caldeo, l'eroe del diluvio fu chiamato dal suo dio che gli disse: "Costruisci una nave e rifiniscila. Con un diluvio io voglio distruggere la sostanza e la vita. Percio' porta sulla nave le speci che hanno vita."

(99) Walker, ed altri, e The Encyclopedia of Religions.

(100) Anche se dichiara di contenere in se la storia dell'universo, la supposta e ben nota Parola di Dio ricorda a malapena le molte migliaia di anni di questo pianeta, quando gli dei erano riconosciuti ed adorati, e se lo fa, lo fa solo al fine di screditarli e allo scopo di convertire i loro seguaci. Negli Atti 19:27, l'autore ammette l'esistenza e la popolarita' della grande Dea Artemide....che tutta l'Asia ed il mondo adoravano." In piu', a dispetto di tutti gli sforzi per cancellare dalla storia la memoria degli dei, nel Vecchio Testamento la verita' sulla loro esistenza affiora sotto la penna del redattore, come nel I Libro dei Re 11:5, dove Salomone venne dopo Astarotte la dea dei simoniani." Senza curarsi della presenza di questi passi e di qualsiasi altra cosa riguardante gli dei, i compilatori della Bibbia non vollero mai riconoscere quanto potenti e diffuse fossero la credenza e le reverenza per il principio divino del femminile. In aggiunta, Wheless, a proposito dei libri del Vecchio Testamento ha detto: "Si puo' stabilire, con certezza, che nessuno di essi indica il nome del suo vero autore, in quanto ogni libro e' un lavoro dovuto a molte mani, che hanno spesso interpolato le materie piu' anacronistiche e contradditorie degli scritti originali, falsando completamente il senso del tempo degli eventi......" Vogliamo ancora aggiungere che, senza dubbio, la maggior parte del Vecchio Testamento e' di natura mitica, come lo e' l'intero Nuovo Testamento.

(101) Taylor, pp. 21-22.

(102) ....il sacro San Giosafatte sotto il cui nome, dovuto ad una eccentrica scivolata di infallibile ispirazione, si cela il grande Signore Budda, la luce dell'Asia, che fu cosi' regolarmente certificato come santo della romana martirologia."(Wheless) Walker: "Confezionatori medioevali di santi adattarono la storia della giovinezza del Budda alle loro particolari bugie, indicando come padre di San Giosafatte un re indiano che tenne il giovane santo prigioniero, per impedirgli di diventare cristiano; egli comunque si converti' e compi' il solito assortimento di miracoli, alcuni dei quali copiati da incidenti occorsi nella storia della vita del Budda. San Giosafatte ebbe grande popolarita' nel medio evo: un ironico diffondersi in Europa dell'aborrito buddismo, opera del diavolo."


(103) In Antiquities Unveiled, JM Roberts, Esq., ribadisce che il dramma del Cristo rappresenta "....il cammino del sole nella sua annuale corsa attraverso le costellazioni dello Zodiaco; la sua nascita avviene sotto il segno del Capricorno, la stalla....dei greci; il suo battesimo in Acquario: il Giovanni Battista dei cieli; il suo trionfo, quando diventa l'agnello di dio, sotto l'Ariete; la sua massima ascesa a San Giovanni, il 21 Giugno, ritenuto il giorno degli apostoli, sotto il segno dei Gemelli, emblema del duplice potere; la sua tribolazione nell'orto di Getsemani, sotto il segno dell'agreste Vergine; il suo tradimento avviene sotto il segno dello Scorpione, maligno emblema della sua prossima morte che avviene sotto il tempestoso ed avverso segno del Sagittario; la sua resurrezione, o rinnovata nascita, il 25 Dicembre sotto il segno del celestiale Capricorno ...." Walker dice:" I monaci medioevali cercarono di cristianizzare lo Zodiaco, come avevano cristianizzato qualsiasi altra cosa, ribattezandolo Corona....: la Corona del cerchio dei santi apostoli. Essi piazzarono Giovanni Battista al posto dell'Acquario al fine di chiudere il cerchio.

(104) Walker, p. 787: "Il mito di San Pietro fu l'esile filo al quale venne appesa l'intera, pesante struttura del papato romano. Disgraziatamente, per la credibilita' del papato, tutta la storia di Pietro e' un falso. Essa fu deliberatamente inserita nelle scritture, circa nel terzo secolo d.C., come un paletto politico per affermare il primato dei romani contro le chiese rivali d'oriente. Molti vescovi cristiani furono impegnati in straordinarie battaglie, nelle quali le armi dei capi furono la furfanteria, la falsita' e l'intrigo, per elaborare menzogne e mistificazioni da scrivere nei sacri testi, ma anche spietate competizioni, tra parti rivali, per le posizioni piu' lucrose nell'elite di Dio. La maggior parte delle chiese primitive accampo' la pretesa di essere state fondate da qualche apostolo, ben sapendo che gli apostoli stessi non erano altro che i 12 segni dello Zodiaco abbinati alla figura del sacro re.

(105) The Naked Truth video serie di IRES. Antiquities Unveiled, sopra.

(106) Massey, MC.

(107) Ibid. Il leone e' il simbolo di Mattia, e cioe' il segno zodiacale di Taht-Matiu (Thoth). La tradizione considera Mattia come l'ottavo degli apostoli e l'otto (Esmen) e' l'appellativo di Taht-Matiu. Inoltre e' Mattia quello su cui e' caduta la sorte di essere scelto per riempire il posto del traditore tifoniano Giuda. Fu cosi' anche nel mito quando Matiu (Taht) si sostitui' a Sut (Set) e occupo' il suo posto dopo il tradimento di Osiride...."

(108) Deceptions and Myths of the Bible di Graham; Apollonius the Nazarene di Raymomd Bernard, PhD. Come Bernard ed altri, anche Hotema afferma che tra i dettagli storici, aggiunti piu' tardi al mito del dio sole, ce n'erano alcuni sulla vita di Apollonio di Tyana, che era anche chiamato Pol. Secondo questa teoria, il Pol servi come modello sia per il personaggio del Cristo che per quello di Paolo. Si e' sostenuto che Apollonio portasse il Nuovo Testamento dall'India e che disponesse di certi poteri yogi che gli permettevano di fare miracoli. Questa teoria, a ripensarci, non si concilia facilmente con tutto il resto. Pero' puo' essere vero che alcuni storicizzatori, guardando al passato, decidessero di appoggiarsi ad un personaggio quasi-storico, che fosse ancora nella memoria della gente, sul quale basare le loro finzioni; in fondo essi non avevano la necessita' di aggiungere molto agli esistenti miti e rituali del dio sole, mancavano solo di qualche dettaglio storico.

(109) Un'altra popolare illusione, che piace molto agli ignoranti, e' che ci sia stata un'eta' d'oro del cristianesimo primitivo, dove venivano seguiti i precetti del fondatore e le pratiche dei suoi apostoli; questo paradisiaco stato di perfezione primordiale ando' in fallimento quando la chiesa cattolica di Roma passo' a determinate forme di idolatria, paganizzo' e perverti la religione originale, avvelenando la fonte della fede e la sorgente stessa della sua purezza. Questa e' la pia opinione di alcuni Protestanti ortodossi che continuano a gridare che occorre ritornare indietro, fuori dalla chiesa romana, a quella idea di primitiva perfezione che si suppone risieda nei semplici insegnamenti di Gesu e nella vita dei suoi personali seguaci, come vengono raccontati nei quattro vangeli e negli atti degli apostoli. Ma se si penetra abbastanza profondamente nel passato, allo scopo di far chiarezza attraverso e oltre la nuvola di polvere, che fu la causa del grande oscurantismo dei primi due secoli della nostra era, alora ci si accorge che non c'e' niente di nuovo, in quanto i primi giorni del puro cristianesimo risalgono alla preistoria e che la vera eta d'oro della conoscenza e della semplice moralita' non si e' avverata, a causa dell'apostolica romana chiesa, della deificazione del suo fondatore e della umanizzazione dell'agnello di dio...."(Massey,G&HC) "Suona strano udire, in questi tempi, persone esprimere il desiderio di ritornare al cristianesimo primitivo, dove tutto era pace e amore. Questo tempo non e' mai esistito."(Keeler)

(110) Il personaggio di Gesu e molte delle sue azioni furono fondamentalmente contrarie alla tesi che egli fosse un grande leader esseno. Noi possiamo puntualizzare che se Gesu e' venuto unicamente per la cura delle pecorelle smarrite d'Israele, allora lo possiamo tranquillamente ignorare in quanto non siamo pecorelle smarrite e non apparteniamo alla casa d'Israele.

(111) C'e' un altro aspetto del personaggio del Cristo che e' conflittuale. Mentre Gesu si e' impegnato in giuramenti, egli pero' ordina ai suoi seguaci di non giurare affatto. (Mat.5:14;Giac.5:12) Questi sono principi esseno/terapeuti, appropriati al pensiero di una comunita' spirituale; questi principi si rivelarono senza dubbio utili ai copisti cristiani nel loro tentativo di storicizzare questi eventi. E' stata tessuta una favola intricata e grossolana utilizzando tutto cio' che era a portata di mano e questo spiega le piu' eclatanti contraddizioni.

(112) Massey, Gnostic and Historic Christianity. Graves indica numerosi esempi della dottrina essena, come pure le affermazioni dello scrittore Filone: "E' nostro primo dovere perseguire il regno di dio e la sua santita'." (Mat.6:33;Luca 12:31). Potrebbe sembrare che, al fine di sostituire il mito del dio sole con la figura di un personaggio storico, i compilatori del Nuovo testamento si siano pesantemente appoggiati alle caratteristiche della comunita' spirituale essena. (Vedere sotto)

(113) Taylor "....Eusebio ha dichiarato che i monaci terapeuti erano cristiani gia' molto tempo prima del periodo attribuito alla vita del Cristo; e che la Diegesi e la Gnomologia, dalle quali gli evangelisti trassero i loro vangeli, furono scritti da questi visionari egiziani e per molto tempo costituirono i loro sacri testi." Queste presunte origini esseno/terapeute dei testi originali evangelici sembrerebbero contraddire cio' che Massey dice su Jesus che non sarebbe esseno; in realta' e' agli esseni di Giuseppe Flavio ai quali occorre riferirsi, piuttosto che ai terapeuti egiziani/alessandrini. Di questi due differenti gruppi di guaritori, lo storico Filone pensa che le comunita' esistenti in Palestina ed in Arabia non fossero poi tanto evolute ed alla altezza dei traguardi filosofici e mistici perseguiti dai membri della comunita' vicina ad Alessandria....."(Mead,DJL) Nella nostra opinione, gli esseni di Palestina, cioe' quelli che sarebbero vissuti presso il Mar Morto, erano molto piu' semplicemente dei contemplativi, a differenza degli altri menzionati terapeuti che invece erano profondamente impegnati nello studio delle religioni misteriche, delle iniziazioni e dei rituali. Si tratta chiaramente di due differenti sette, probabilmente collegate tra di loro, entrambe chiamate guaritori. Sembra che i terapeuti d'Egitto avessero un peso importante nella rete di confraternite che si estendeva dall'Egitto all'India ed anche all'Europa, mentre gli esseni del Mar Morto, per scelta e per limiti auto imposti erano degli isolazionisti.

(114) Massey, MC.

(115) Taylor: "Il primo abbozzo delle avventure di Chrishna, portato in Egitto dall'India, fu il Diegesis; la prima versione del Diegesis, fatta dagli Egiziani, fu il vangelo; la prima traduzione del testo egiziano in lingua greca, allo scopo di imporlo alle nazioni europee, origino' i vangeli apocrifi; le versioni corrette, censurate ed autorizzate di tali compilazioni apocrife furono i vangeli dei nostri (sic) quattro evangelisti." Esiste pero' anche una leggenda che afferma che il dio egiziano Osiride sia venuto, in tempi molto lontani, dall'India ed abbia stabilito in Egitto la sua religione. Questo riapre l'annoso dibattito sul venuto dall'India contro il venuto dall'Egitto. Si puo' constatare molto facilmente che una cultura estremamente antica e' emigrata, molte migliaia di anni fa, dall'Africa/Egitto verso l'India. In questa teoria l'India sarebbe stata la culla della cultura occidentale/medio orientale, e le successive migrazioni di ritorno, verso l'occidente, avrebbero trasportato anche i mutati liguaggi proto-egiziani/indiani e i miti ancestrali rifiniti i quali sarebbero poi stati ulteriormente adattati o cambiati dagli egiziani. Cio' che e' fuori discussione e' che l'India e l'Egitto hanno entrambi avuto un profondo impatto nella cultura dell'occidente e del medio oriente e che i miti ed i rituali originali furono sviluppati al meglio da entrambe le nazioni.

(116) Massey dice: "Nel libro di Enoch, una particolare forma di messia e' il Figlio della Donna; questo, che era Enoch o Enos, corrispondeva all'egiziano Sut-Anush (Set) che era stato gemello di Horus e poi da lui soppiantato." (MC) Wheless: "Il libro di Enoch, falsificato nel nome del nipote di Adamo, e' una rimanenza frammentaria di una intera letteratura che circolava sotto la pretesa autorita' di quel mitico patriarca....Questo lavoro e' una composizione frutto di almeno cinque sconosciuti scrittori ebrei e fu composto nel corso degli ultimi due secoli a.C.....In questo libro noi ritroviamo anzitutto alcuni singolari titoli: Christ o l'Unto, Figlio dell'Uomo, il Giusto, l'Eletto ognuno dei quali fu in seguito plagiato dai successivi cristiani e attribuiti a Gesu di Nazaret.... Tali dottrine cristiane abbondano anche di termini come Regno Messianico, Inferno, Resurrezione, Demonologia, Sette Cieli, Millenio ecc. che hanno avuto qui', e tutti quanti, la loro apocrifa promulgazione ebraica, dopo essere stati plagiati, a loro volta e per intero, dai miti e dalle superstizioni persiane e babilonesi. Ci sono numerosi riferimenti, frasi, clausole e pensieri derivati da Enoch, o strettamente imparentati con lui, in parecchi punti del Nuovo Testamento, nei Vangeli e nelle epistole..."

(117) Wheless, pp.85-87.

(118) Tra i tanti tentativi di ridurre a fatto storico il suo personaggio mitico, i traduttori della Bibbia hanno cercato di trasformare l'appellativo Gesu Nazareno in Gesu di Nazaret, un villaggio che molti studiosi pensano non esistesse ancora al tempo della supposta nascita di Gesu. "Non esiste un posto chiamato Nazaret nel Vecchio Testamento, o nei lavori di Giuseppe Flavio, o sulle prime mappe della Terra Santa. Il nome e' apparentemente una tardiva invenzione cristiana."(Holley) Come Dujardin dice: "E' universalmente ammesso che Gesu il Nazareno non significa Gesu di Nazaret." Massey e Churchward pensano che il titolo Nazareno sia una parte dei miti, dove Horus/Jesus veniva considerato la Pianta, il Germoglio, il Natzar....il Vero Vino." (Churchward)

(119) Esiste un'altra prova che i vangeli non furono scritti dagli ebrei. Tradizionalmente Gesu e tutti gli apostoli erano ebrei; tutti i loro seguaci e la gente del loro paese con cui venivano a contatto, erano ebrei. Ma nel contesto dei vangeli, testimonianza di quei tempi, gli ebrei sono sovente snobbati come un popolo distinto ed alieno agli scrittori e con un senso di odio razzista e di disprezzo."(Wheless)

(120) Il periodo del regno di Adriano (117-138) precede il periodo che abbiamo indicato per l'apparizione dei vangeli canonici. Inoltre, noi abbiamo supposto che i testi composti dai terapeuti alessandrini siano stati gli originali sui quali furono basati i vangeli cristiani. Questo potrebbe significare che questi testi originari fossero testi gnostici, non storici, composti per affidare al supporto scritto i miti ed i rituali nella loro globalita'. Questi testi sarebbero stati portati a Roma, dove furono rielaborati per storicizzarli ed eventualmente trasformarli in vangeli cristiani.


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RIFERIMENTI

Ancient History of the God Jesus di Edouard Dujardin

Antiquities Unveiled di JM Roberts, Esq.

Apollonius the Nazarene di Raymond Bernard,PhD

A Short History of the Bible di Bronson C.Keeler

Christianity Before Christ di John G. Jackson

Christianity: The Last Great Creation of the Pagan World di Vernal Holley

Deceptions and Myths of the Bible di Lloyd Graham

Did Jesus Exist? di GA Wells

Forgery in Christianity di Joseph Wheless, Esq.

Gnostic and Historic Cristianity di Gerald Massey

Isis Unveiled di Helena Blavatsky

Pagan and Christian Creeds di Edward Carpenter

Pagan Christs di JM Roberts

The Bible in India di Louis Jacolliot

The Book Your Church Doesn't Want You Read di Jordan Maxwell

The Dead Sea Scrolls and the Christian Myth di John Allegro

The Diegesis di Robert Taylor

The Egyptian Book of the Dead di Gerald Massey

The Great Mith of the Sun-God di Alvin Boyd Kuhn, PhD

The Gospels and the Gospel di G.R.S. Mead

The Historical Jesus and the Mythical Christ di Gerald Massey

The Historical Evidence for Jesus di GA Wells

The Naked Truth Video serie

The Origin and Evolution of Religion di Albert Churchward

The Truth about Jesus Articoli di M. Mangasarian

The Woman's Disctionary of Symbols and Sacred Objects di Barbara Walker

The Woman's Encyclopedia of Myths and Secrets di Barbara Walker

The World's Sixteen Crucified Saviors di Kersey Graves


Per ulteriori informazioni:
http://www.askwhy.co.uk/christianity/0310SunGod.html
http://members.cox.net/deleyd/religion/solarmyth/christ2002.htm
http://home1.gte.net/deleyd/religion/jesusoutline.html
http://www.ilcodicedeglidei.it/libro.htm
http://www.truthbeknown.com/index101.htm


Re: L'origine pagana del cristianesimo

Inviato da  yarebon il 17/6/2006 9:29:17
complimenti per la traduzione:
io personalmente sapevo già questo cose, ma spero che apra a molti gli occhi. L'evidenza delle prove qui è schiacciante. Forse si capirà un giorno che anche il cristianesimo è stata una delle più grandi truffe della storia dell'umanità, creata (come un pò tutte le religioni nate in oriente e medioriente) per imprigionare ancora di più l'uomo nei suoi vizi e difetti ed allontanarlo dal vero se!
Alla fine il cristianesimo è una continuazione dei culti egizi, soprattutto nei riti, come è ben spiegato in questo articolo!

Re: L'origine pagana del cristianesimo

Inviato da  Paxtibi il 17/6/2006 13:01:03
Un paio di divertenti citazioni di Acharya S.:

"And yes, I am here to destroy. I am the intellectual aspect of Kali, the destroyer, of Shiva, of Zeus the thunderer, and of Jehovah the flattener of cities. But I am also a part and parcel of the Creative Life Force that permeates the cosmos, and upon the ruined foundations of dead and rotten ideologies I build anew."

"We have entered a new era, based on the astronomical precession of the equinoxes"

(Acharya S., the New Age, and the Culture War on Christianity)
______________________

Mi sembra che siamo sempre lì, tra Dan Brown e Bahaullah.
Di Magurditch Mangasarian invece, che viene citato spesso da Acharya (alias Murdock), si può leggere la biografia su American Atheist, e anche in questo caso per capire quanto "atheist" sono certi personaggi basta guardare il marchio:


______________________

Ma davvero ci pigliano per imbecilli!

Re: L'origine pagana del cristianesimo

Inviato da  yarebon il 17/6/2006 13:28:13
Paxtibi con tutto il rispetto, qui si parla della figura storica di Gesù e non dei retroscena di chi ha scritto l'articolo, oltre che di questi argomenti parlano personaggi non per forza legati a new age e simili. Pur stando lontano da tutto quanto sa di new age, questo articolo non è new age e non parla di filosofia, ma di storia, poi naturalmente non tutti quelli che partecipano ad un certo movimento sono da discriminare!


Re: L'origine pagana del cristianesimo

Inviato da  Paxtibi il 17/6/2006 13:43:35
Pur stando lontano da tutto quanto sa di new age, questo articolo non è new age e non parla di filosofia, ma di storia

He, he, sì, come no... hu-hu-hu... scusa ma non riesco a restare serio... he he he!...

non tutti quelli che partecipano ad un certo movimento sono da discriminare!

Vero! Non tutti i mafiosi sono cattivi, ad esempio! Non bisogna generalizzare!



(he, he, he!)

Re: L'origine pagana del cristianesimo

Inviato da  Santaruina il 17/6/2006 14:06:48

Siamo circondati...

Re: L'origine pagana del cristianesimo

Inviato da  yarebon il 17/6/2006 14:26:50
non vi state mostrando imparziali! Naturalmente spero che diventi un luogo di discussione, così che ognuno possa farsi un'idea!

Re: L'origine pagana del cristianesimo

Inviato da  yarebon il 17/6/2006 14:36:59
ho fatto un casino con la risposta precedente e ripeto, con le battute sarcastiche si va poco avanti, secondo me è meglio discutere! Anche perchè per come vi ponete fate sembrare il vostro interlocutore un idiota che non ha capito nulla. Voglio credere naturalmente che non sia così!

Re: L'origine pagana del cristianesimo

Inviato da  Santaruina il 17/6/2006 14:49:02
Ola Yarebon

per quanto mi riguarda di "origini del cristianesimo" ho parlato anche troppo, se qualcuno vorrà farlo a seguito dell'articolo proposto, ovviamente nessuno lo vieta.

Resta comunque da parte mia un leggero disappunto nel vedere quanta enfasi ogni volta si dia a contributi che hanno sempre la stessa provenienza ideologica, ogni volta con gli stessi argomenti e gli stessi intenti.

Detto questo, se proprio vogliamo entrare nel merito delle considrazioni dell'articolo, il fatto che stessi simboli e stessi "concetti" soppravvivano e si ripropongano di religione in religione non dovrebbe essere fonte di stupore per chi si occupa di tematiche "esoteriche".

Blessed be



Re: L'origine pagana del cristianesimo

Inviato da  flamer il 17/6/2006 14:50:49
Citazione:
non vi state mostrando imparziali!


No, il problema è che il motto "attaccare le idee, non le persone" vale solo al contrario, quando gli utenti di LC criticano i debunker che vengono a manifestare qui le loro idee.

Santa & Pax: se il tema o gli argomenti sono stati già dibattuti bastano i link per segnalare all'ignaro lettore su cosa deve applicarsi prima di fare domande.

Re: L'origine pagana del cristianesimo

Inviato da  yarebon il 17/6/2006 14:59:50
ciao Santaruina,
qui non si parla solo di simboli e soggetti che si ripetono di religione in religione( e questo già dovrebbe scatenare qualche dubbio sul fatto che nessuna religione abbia la verità assoluta), qui si parla di episodi della vita di diversi chiamiamoli "avatar" per intenderci, che hanno fatto le stesse cose, non si parla solo di simboli, si parla anche di mancanza di fatti storici sull'esistenza di cristo. se per un credente ciò può essere superfluo perchè subentra la fede, non lo è per la persona che vuole investigare e non vuole accettare le cose per come gli vengono propinate.
la storicità di Gesù è un tabù ancora enorme che neanche i suoi nemici hanno il coraggio di sconfermare.
Non è vero che le fonti sono sempre le stesse, nessuna scuola esoterica nega l'esistenza di Gesù (anche la teosofia ad esempio che osteggia il cristianesimo crede alla sua esistenza storica), almeno quelle più famose, tra cui rosacroce e anche parte dello gnosticismo. Infatti io non vorrei soffermarmi su tesi gnostiche ecc., ma sulla storicità della sua figura, perchè da un punto di vista storiografico è davvero difficile sostenere l'esistenza di un personaggio come Gesù.
Per me personaggi come Buddha, Gesù e Khrisna sono tutte leggende mitologiche provenienti da fonti più antiche, storie che si assomigliano profondamente, quindi la mia critica non va solamente al cristianesimo, ma a tutto il complesso delle religioni.
Quindi mi tengo lontano da personaggi come dan brown il cui scopo è il crollo della religione cattolica ma non per portare verità (infatti neanche lì viene negata l'esistenza di cristo, anzi si confondono ancora più le idee) ma solamente per generare ancora più confusione.

Re: L'origine pagana del cristianesimo

Inviato da  Santaruina il 17/6/2006 15:02:38

Non mi sembra che ci siano stati attacchi alle persone, sinceramente.

Pax ha ricordato il retroterra ideologico dell'autore, (And yes, I am here to destroy. I am the intellectual aspect of Kali, the destroyer), evidenziando la sua appartenza ai movimenti che si prodigano per la "distruzione" e la "rinascita", per usare parole loro, di cui spesso ci siamo occupati.

Se qualcuno vorrà approfondire le tematiche sostenute dall'autore, questo spazio è a disposizione.

Allo stesso modo ognuno è libero di dire quello che pensa della New Age.

Blessed be


Re: L'origine pagana del cristianesimo

Inviato da  Santaruina il 17/6/2006 15:07:38
Ola Yarebon

per me l'esistenza "storica" di Gesù è un falso problema, e volerla dimostrare o negare scientificamente è operazione di poco senso.

Per quanto riguarda gli "avatar", è mio parere che la questione sia molto più complessa di come la presentino i movimenti neo esoterici, che applicano il materialismo occidentale a concetti orientali che necessitano di ben altra mentalità per essere compresi a fondo.

Blessed be


Re: L'origine pagana del cristianesimo

Inviato da  Paxtibi il 17/6/2006 15:15:33
Hey, bentornato Flamer, è un po' che non ci si vedeva; come va, tutto bene a casa?



No, il problema è che il motto "attaccare le idee, non le persone" vale solo al contrario, quando gli utenti di LC criticano i debunker che vengono a manifestare qui le loro idee.

A proposito: ma perché il "debunker" viene qui a "manifestare" le sue idee?
È scemo o cosa?

Mi pare comunque di non aver attaccato nessuno personalmente, almeno non in questa occasione.

( )

Ho semplicemente completato l'informazione, dal momento che pochi – immagino – sapranno chi siano questi tipi dai nomi così esotici.
________________________

la sua appartenza ai movimenti che si prodigano per la "distruzione" e la "rinascita", per usare parole loro, di cui spesso ci siamo occupati.

Basta un'occhiata tra le note:

Krishna era nominato il pastore di dio e il re dei re e fu considerato come il redentore, primigenito, remissore di peccati, liberatore, verbo universale(59)
...
(59) Blavatsky, Walker, Graves.

________________________

«Hare Krishna - hare hare - Krishna Krishna - Krishna hare...»

Chissà perché quando le puttanate cerimoniali arrivano da località lontane e misteriose diventano aspetti di una spiritualità e di una cultura da preservare e valorizzare; forse perché la ganja piace più dell'incenso.



Re: L'origine pagana del cristianesimo

Inviato da  fiammifero il 17/6/2006 17:27:10
Citazione:
per me l'esistenza "storica" di Gesù è un falso problema, e volerla dimostrare o negare scientificamente è operazione di poco senso.


Infatti per un credente,se uno non è esistito ce ne sono gli altri due della trinità!
Per me che non sono credente,secondo le convinzioni di altri sarei figlia di Dio,quindi esistente e secondo la teoria che siamo fatti ad immagine di Dio,dovete adorarmi,che sò d'ora in poi chiamatemi FiammiKrishna,o FiammarìVisnù,o Sorella Fiamma,o Cattozolfanello etc. perchè predico la pace,l'eguaglianza,la libertà,faccio del bene e combatto contro i demoni dell'uomo
Però perchè nessuno mi si fila? forse perchè non mi drogo o non appartengo a nessuna lobby?

Citazione:
Chissà perché quando le puttanate cerimoniali arrivano da località lontane e misteriose diventano aspetti di una spiritualità e di una cultura da preservare e valorizzare; forse perché la ganja piace più dell'incenso.


Questione di mode,una volta va l'estasi,l'altra LSD,l'altra l'eroina,o cocaina,secondo esigenze di mercato,disponibilità e numero di "intossicati"

Irriveremte-mente.

Ps: rimanga tra noi ma ad un vecchietto non dite mai la verità,altrimenti ce l'avrete sulla coscienza il suo "coccolone" mentre ad uno giovane consigliete solo di leggere ed indagare se ha qualche pulce nell'orecchio!
Per gli altri,non rompete i coglioni e credete a quello che vi pare ma non imponetemelo.
Prosaica-mente

Re: L'origine pagana del cristianesimo

Inviato da  Paxtibi il 17/6/2006 17:49:54
Questione di mode,una volta va l'estasi,l'altra LSD,l'altra l'eroina,o cocaina,secondo esigenze di mercato,disponibilità e numero di "intossicati"

Tutti quei viaggi in India dei rampolli di buona famiglia tra gli anni '60 e '70 non potevano non avere conseguenze, questa è la verità.



Re: L'origine pagana del cristianesimo

Inviato da  xgiannix il 17/6/2006 18:05:54
che senso ha discutere su dei,divinita',dio,su paganesimo o cristianesimo,su induismo o islamismo,ebraismo o animismo.l'uomo ha sempre scaricato su qualcun'altro le colpe dei propri fallimenti,fosse infernale o divino.ognuno e' libero di credere in quello che vuole,ma nel massimo rispetto delle liberta' di pensiero altrui.ili problema secondo me ,non e'l'origine,ma il proseguo e i suoi amministratori. saluti libertari

Re: L'origine pagana del cristianesimo

Inviato da  Pausania il 20/6/2006 10:40:54
Al di là di chi espone certe tesi, l'idea di fondo dell'articolo non è di per se errata, ma parte da un ragionamento che può essere anche giusto, per arrivare ad un altro argomento di fede: dall'esistenza alla non-esistenza poco cambia. Il metodo poi è alquanto lacunoso: se pochi storici parlano poco di una cosa, ciò non significa che non sia esistita. Molte fonti antiche non parlano dei Cristiani, ma ciò non significa che i Cristiani non esistessero. Le fonti antiche non parlano quasi mai di economia (come la intendiamo noi) ma ciò non significa che non ci fosse una struttura economica.
Ciononostante è pur vero che la figura di Cristo come noi la conosciamo risponde ad una figura che nel mondo classico mediterraneo aveva degli importanti precedenti (come Dioniso o Eracle). Pensiamo alla Ecloga IV di Virgilio: si parla di un fanciullo che dovrà nascere per riportare il mondo all'età dell'oro. La figura virgiliana era così simile al Cristo che i cristiani erano fermamente convinti che Virgilio fosse "l'anticipatore del cristianesimo" (basta ricordare la Divina Commedia).
Come anche molti riti tipicamente cristiani in realtà sono precedenti al cristianesimo stesso. Io stesso ho udito con le mie orecchie un sacerdote affermare - per esempio - che le processioni sarebbero tecnicamente un rito pagano, ma che sono di fatto accettate perché i credenti si riconoscono in questo genere di manifestazioni "esteriori".
Insomma, io non ci vedo nessun complotto della Chiesa cristiana per imporre se stessa sul mondo. Non sono esperto né di religioni orientali né di New Age (che Dio me ne scampi e liberi), ma di mondo antico abbastanza... E' vero che manipolazioni ed interpolazioni della tradizione scritta ci sono stati, e che alcuni argomenti di fede che noi oggi diamo per scontati in realtà siano stati frutto di accordi politici (come per esempio soleva fare Costantino), ma da questo a dire che Cristo e la religione cristiana siano il più grande complotto di tutti i tempi contro la verità mi fa venire in mente una sola cosa: The Da Vinci Code

Re: L'origine pagana del cristianesimo

Inviato da  Descartes il 21/6/2006 1:20:02
Io sono arrivato alle stesse conclusioni. All'inizio lessi questa frase di Thomas Paine (il padre della rivoluzione Americana, non un cretino qualsiasi) che mi mise la pulce nell'orecchio:

"The Christian religion and Masonry have one and the same common origin, the ancient worship of the sun" - Thomas Paine

Soprattutto perché questa frase è presa da un pamphlet ("Origin of Freemasonry") dove la parte relativa alla spiegazione della religione cristiana e del perché fosse basata sul sole fu fatta sparire prima della pubblicazione. Si capisce comunque che ci fosse perchè nel brano c'è una frase dove dice:

"In the chapter on the Christian religion, I have shown that the cosmogony, that is the account or the Creation in which the book of Genesis opens, has been taken and mutilated from the Zend-Avesta of Zoroaster[...]"

Ma non c'è nessun capitolo sulla religione cristiana nel pamphlet! Quindi è evidente che prima c'era e fu tolto.

Solleticato da questo fatto, ho comprato diversi libri sull'argomento. E la cosa che mi è subito apparsa evidente è che nell'antichità la gente credeva davvero che le stelle in cielo fossero dei. Noi non ce ne rendiamo conto, perché sappiamo la verità e siamo stati inondati di immagini dallo spazio dei pianeti fin da piccoli. Ma all'epoca la gente era terrorizzata quando il sole cambiava posto nel cielo nelle varie stagioni. Poichè questo sembrava influenzare le stagioni e quindi la loro vita, come se il sole muovendosi in un certo punto del cielo potesse decidere del raccolto, del freddo e delle piogge, etc.

Quindi niente cospirazione: la gente adorava davvero il sole che moriva e risorgeva ogni anno. Era una cosa piuttosto imponente ed inspiegabile in cielo... voi cosa avreste fatto?

Sul fatto che la vita del sole venisse raccontata come quella di un personaggio tale gesù, può sorprendere solo chi non ha mai letto la letteratura dell'epoca. A quei tempi antropomorfizzare gli dei era una cosa normale. Zeus, Giove.. chi non ha mai letto le storie di questi personaggi come di persone in carne ed ossa? Eppure si riferiscono ad astri in cielo.

Re: L'origine pagana del cristianesimo

Inviato da  PikeBishop il 21/6/2006 2:02:04
Citazione:
...nell'antichità la gente credeva davvero che le stelle in cielo fossero dei. Noi non ce ne rendiamo conto, perché sappiamo la verità...


Davvero? Siamo Proprio sicuri?

Citazione:
...perche' siamo stati inondati di immagini dallo spazio dei pianeti fin da piccoli...

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A parte gli scherzi le immagini sono uno scherzo della nostra mente, nata e cresciuto sulla superficie della terra, compreso "l'organo Kundabuffer". Non sono piu' affidabili delle credenze degli antichi, che forse la verita' la conoscevano piu' di noi. Ma noi non siamo in grado di capire che cosa dicessero.

Sul resto non sono in disaccordo con Descartes e inviterei tutti quelli che ne avessero voglia, e soprattutto interesse per questi temi, alla lettura di Signs in the Sky di Adrian Gilbert (ignoro se vi sia una versione in italiano). Pur non essendo d'accordo con le sue tesi, e' un eccezionale passo verso la comprensione dei Vangeli, che come gran parte della letteratura e dei miti antichi, non siamo piu' culturalmente equipaggiati a capire.

Re: L'origine pagana del cristianesimo

Inviato da  Descartes il 21/6/2006 2:27:23
Il Bernini è stato piuttosto esplicito qui, nella Madonna sul globo celeste ai piedi della tomba di Papa Alessandro VII:

http://www.scultura-italiana.com/Galleria/Bernini%20Gian%20Lorenzo/imagepages/image70.html




Questo particolare è piuttosto esplicito, invece di gesù bambino la Vergine tiene tra le mani direttamente il sole:


D'altronde il rito dell'eucarestia è un simbolo di per se evidente:



Il fatto che sia il gesù a offrire il vino e il pane (come il sole nelle festività pagane causava la crescita e il raccolto del grano e la vendemmia del vino) diventa improvvisamente chiaro.

Re: L'origine pagana del cristianesimo

Inviato da  Descartes il 21/6/2006 2:33:54
Citazione:

Sul resto non sono in disaccordo con Descartes e inviterei tutti quelli che ne avessero voglia, e soprattutto interesse per questi temi, alla lettura di Signs in the Sky di Adrian Gilbert


Se non erro, Gilbert spiega bene come il capitolo biblico dell'Apocalisse sia in realtà una allegoria della precessione degli equinozi. In questo non è solo, moltissimis studiosi più rispettati come Santillana (nel suo celebre "Il Mulino di Amleto") hanno avanzato l'ipotesi che la precessione fosse tramandata attraverso storie e personaggi allegorici.



Re: L'origine pagana del cristianesimo

Inviato da  yarebon il 21/6/2006 9:21:36
c'è anche chi parla di Gesù come il sole e gli apostoli come i 12 segni dello zodiaco. Gesù sembra rappresentare il sole in diversi passi del vangelo, però anch'io non sono d'accordo con un'impostazione evoluzionistica della storia umana, ossia nel vedere gli antichi come rozzi adoratori delle forze della natura e noi gente moderna come pensatori razionali che hanno scoperto i segreti dell'universo. Nei miti (ed in questo caso quello di Gesù, almeno in alcune sue parti) c'è una profondità che come ha detto PikeBishop, si è persa nei nostri tempi, una profondità però che oggi come allora era sempre di poche persone, perchè il popolo in molte cose era più primitivo anche di oggi!

Re: L'origine pagana del cristianesimo

Inviato da  Pausania il 21/6/2006 12:30:08
Altro esempio. Se noi prendiamo i più noti attributi di Cristo, Salvatore e Figlio di Dio, scopriamo che sono gli attributi ufficiali con la parte orientale dell'impero, cioè la parte ellenistica, decriveva l'imperatore romano nel culto che quelle stesse popolazioni avevano stabilito (non Roma). Ma a loro volta quegli attributi erano propri dei sovrani ellenistici prima dell'arrivo di Roma.
Cosa significa? Che il cristianesimo si era messo in testa di sostituirsi al potere e all'autorità romana? Secondo me no... Semplicemente possiamo vedere una certa tendenza "conservatrice" nella manifestazione esteriore del culto.

Che poi gli antichi credessero veramente ai loro miti, mi pare assai ridicolo da credere. Erano una parte della cultura, ma è assai dubbio che credessero a divinità con atteggiamenti infantili e molto umani. Direi anzi che l'idea che esista un "dio unico", inteso come principio superiore metafisico, non vecchieto barbuto, è di molto precedente al cristianesimo. Nei pochi scritti superstiti che si oppongono al nascente cristianesimo si vede proprio questo: la critica più frequente è quella di dire: ma scusate, voi cristiani, che volete? Non capite che venite a dirci cose che noi sappiamo già da secoli? Andate a studiare un pochino di più, prima di venirci a dire cose arcinote...

Ma nessun complotto cristiano, a mio avviso...

Re: L'origine pagana del cristianesimo

Inviato da  Descartes il 21/6/2006 16:40:11


Pausania scrive:
Citazione:
Che poi gli antichi credessero veramente ai loro miti, mi pare assai ridicolo da credere.


Magari ad un certo punto nella chiesa hanno smesso di crederci, ma a quel punto probabilmente gli conveniva continuare la farsa per mantenere il potere. E' proprio questa l'ipotesi di Terzoli sulla fine dei Templari, che secondo lui ricattavano il papato. Leggi qui:

Citazione:

R. Terzoli ritiene che i Templari, a contatto con il sapere esoterico islamico ed ebraico, compresero il significato mitico ed astronomico della figura di Cristo, ossia che Cristo è il sole che sorge nella costellazione dei Pesci, nell’età astrologica corrispondente. Capirono quindi che il Cristianesimo era una religione i cui simboli, soprattutto numerici, celavano il riferimento a fenomeni precessionali.


da http://zret.blogspot.com/2006/02/il-segreto-dei-templari.html

Citazione:

La precessione è quindi un fenomeno celeste molto importante da esso dipendono molte cose. L'implicazione più importante della precessione è quella che la caratterizza come Precessione degli equinozi. Gli equinozi sono dei giorni in cui il sole sorge nell'EST effettivo in ogni parte del mondo, ed il giorno dura quanto la notte. Prima di scendere ancor di più nei dettagli, è bene introdurre alcuni concetti come oroscopo o costellazioni. Le costellazioni, che poi hanno dato vita agli oroscopi, sono gruppi di stelle attraverso cui il sole sembra muoversi alle quali si sono attribuite delle forme. Immaginate un puntino con un cerchio intorno ed uno più grande all'esterno. E' un po' quello che succede alla terra. Essa è il puntino, il cerchio intorno è l'orbita fittizia del sole (in quanto si sa che è la terra a girare intorno ad esso), ed il cerchio più esterno è l'area sullo sfondo della quale sembri scorrere il sole. Questa area si potrebbe dividere in 12 sezioni di circa 30° l'una, ognuna di queste sezioni è una costellazione. Ogni giorno, quindi, il sole sorge nella parte di cielo in cui vi è sullo sfondo una costellazione, da cui gli astrologi moderni fanno dipendere i segni zodiacali. Dicevamo prima che il giorno della precessione è l'equinozio, nella fattispecie, di primavera giorno in cui il sole sorge ad EST ed il giorno ha una durata pari alla notte. Nella nostra era attuale, denominata era dei pesci, nell'equinozio di primavera il sole sorge nell'area della costellazione dei pesci.


Essendo l'era dei pesci iniziata circa al periodo a cui si vuole far corrispondere la nascita di Cristo, non ci si stupisce che questo simbolo zodiacale sia presente ovunque nel cristianesimo. Il copricapo del papa rappresenta un pesce:






In generale lo zodiaco è presente nell'iconografia che circonda il papa. Basta vedere ad esempio questo zodiaco sopra la testa del papa:


O i due simboli in basso al centro:


O il simbolo dei primi cristiani:





Re: L'origine pagana del cristianesimo

Inviato da  Santaruina il 21/6/2006 17:35:55
Ciao Descartes, e benvenuto

i tuoi spunti sono interessanti.
Sempre a proposito del “culto del sole”, non so se conosci la teoria di freud a proposito della continuità del culto voluto nell’antico Egitto da Akenathon e l’ebraismo.

Qui c’è un articolo dalle tinte interessanti di Donnini a proposito.

Per quanto riguarda il modo in cui le culture arcaiche si rapportavano di fronte al creato, credo che molte delle loro reali credenze ci sfuggano.
Sul raporto tra “adorazione” e “fenomeni celesti” credo però che Mircea Eliade abbia colto nel segno:

L'esempio classico, su cui Eliade torna più volte, è la luna: "La grande importanza della luna nelle mitologie arcaiche, e soprattutto l'integrazione in un unico 'sistema', da parte del simbolismo lunare, di realtà diverse tra loro come la donna, le acque, la vegetazione, il serpente, la fertilità, la morte, la 'ri-nascita', ecc.".
Ma qui è da sottolineare quanto non sia un semplice fatto naturale a connettere diverse realtà tra loro, ma un simbolismo, che forma quella rete di collegamenti, grazie alla quale si può parlare giustamente di 'sistema'.
È il simbolismo, e non la luna, che fonda la possibilità, ad esempio, di legare la donna alla terra: "Un complesso simbolismo, dalla struttura antropocosmica, associa la donna e la sessualità ai ritmi lunari, alla Terra (assimilata alla matrice) e a ciò che dobbiamo chiamare il 'mistero' della vegetazione".
La struttura simbolica di qualsiasi complesso religioso non è cioè una sorta di religione naturalistica, ma trova origine in una intuizione archetipica, pre-razionale, che è alla base della metafisica a struttura platonica della religiosità arcaica; la caduta del simbolismo in una interpretazione esclusivamente 'fattuale' è invece sinonimo di degradazione.


Ancora:

Gli ultimi arrivati tra gli “eletti” , i filosofi, sono riusciti a desacralizzare una delle più importanti ierofanie cosmiche.

L’uomo si è riconosciuto nella “vita” della luna non soltanto perché la propria vita ha fine, come quella di tutti gli organismi, ma soprattutto perché la luna nuova rende valide, con la sua sete di rigenerazione, le sue speranze di rinascita.

Un oggetto sacro , quali che siano la sua forma e la sua sostanza, è sacro perché rivela la realtà ultima, o perché vi partecipa.

Quindi anche la Luna non fu mai adorata per se stessa, ma fu adorata in quel che rivelava di sacro, cioè nella forza concentrata in lei, nella realtà e nella vita inesauribile che manifesta.


.............................

Parlando di simboli trattiamo dunque di concetti molto più complessi di quanto la mentalità contemporanea possa in qualche modo comprendere, non furono mai il sole o la luna ad essere “adorati”, ma l’idea archetipica, la teofania a cui essi rimandavano.

L’aver in epoca cristiana associato quindi Gesù al simbolo solare risulta del tutto coerente sotto questo punto di vista.

Per quanto riguarda la precessione degli equinozi in verità molti miti si riferiscono ad essa, e lo studio delle costellazioni per i popoli antichi aveva una valenza Sacra per noi smarrita.
Da questo punto di vista, non stupisce che il cristianesimo, a cui si associa il Pesce, come ricordavi, abbia caratterizzato proprio l’era dei Pesci, così come nell’era precedente, quella dell’Ariete, questo animale caratterizzasse i culti delle culture dell’epoca, dall’ebraismo, ai culti dionisiaci, e prima ancora nell’età del Toro questifosse l’animale sacro di molti culti, basti pensare alla civiltà minoica.

Tutto questo fa parte di un linguaggio che abbiamo smarrito, e che difficilmente potremmo interpretare con i nostri canoni.

Blessed be


Re: L'origine pagana del cristianesimo

Inviato da  Descartes il 21/6/2006 17:59:36
Santaruina scrive
Citazione:

Ciao Descartez, e benvenuto

i tuoi spunti sono interessanti.


Grazie, spero la discussione interessi.

Citazione:

Parlando di simboli trattiamo dunque di concetti molto più complessi di quanto la mentalità contemporanea possa in qualche modo comprendere, non furono mai il sole o la luna ad essere “adorati”, ma l’idea archetipica, la teofania a cui essi rimandavano.


Sono d'accordo, questo vale in modo particolare per il feminino sacro che ricorre in tutte le religioni (ad esempio la luna come fonte di fecondità), ma l'associazione dell'archetipo al particolare oggetto stellare deriva da due fatti:

1) le società agricole dipendevano dall'astrologia per prevedere stagioni, cicli lunari, etc. per i raccolti. Non è quindi casuale che gli esperti di astronomia capaci di predire i cicli del cielo furono eletti sacerdoti, essendo di fatto indispensabili al loro modo di produzione per funzionare.

2) gli archetipi furono associati da scoperte concrete (ad esempio il fatto che il seme di grano sboccia e spunta dalla terra di notte durante la luna piena è un fatto che scoprirono e che quindi gli fece associare la luna alla fertilità, anche se già il fatto che i cicli lunari erano in sintonia con i cicli mestruali di 28 giorni avevano dato a questo astro una connotazione femminile fin da tempi pre-agricoli).

Ma io penso che molti dei simboli che oggi vediamo siano in relazione a cose molto concrete che i sacerdoti usassero all'epoca. Strumenti sacri e segni astronomici divennero lentamente simboli ieratici.

Un esempio per tutti, la croce latina: questa ha la barra orizzontale spostata leggermente verso l'alto. La ragione è che l'astrolabio usato dai sacerdoti latini usava proprio una croce con il polo di rotazione spostato rispetto a quello vecchio a croce simmetrica (che perdeva un giorno ogni 365), poichè il movimenti del sole attraverso le costellazioni era appunto asimmetrico rispetto a quello delle ore:





La vecchia croce greca, simmetrica, che rispetto all'immagine qui sopra aveva il disco dei sogni zodiacali centrato invece che spostato, era quindi meno precisa e perdeva un giorno all'anno, come si può leggere qui:

http://www.almagest.co.uk/middle/astclk.htm

Nell'usare il simbolo della croce latina, i sacerdoti mandavano un chiaro segnale ai loro pari: "la nostra conoscenza ermetica è superiore alla vostra".

Allo stesso modo le croci che comparvero in seguito, sembrano aggiungere degli ulteriori livelli di rotazione al meccanismo (Es. fasi lunari, precessione degli equinozi, ciclo delle eclissi, etc.):

Croce di Lorraine


Croce Papale


Croce Ortodossa:



Insomma, nella religione secondo me si fondono i due aspetti, quello archetipico e quello meramente tecnico/astronomico.

Re: L'origine pagana del cristianesimo

Inviato da  Santaruina il 21/6/2006 18:43:48
Ciao Descartes

sull’importanza dell’astronomia in epoca antica sono d’accordo con te, così come sulla grande importanza delle conoscenze astrologiche che poi si riflettevano nella simbologia.

L’unica aggiunta che mi sentirei di fare è la constatazione del fatto che a volte voler circoscrivere un determinato simbolo in un solo campo ne limita l’essenza.

Questo vale in particolar modo per la croce, forse il simbolo più importante nell’antichità, che in sé raccoglieva significanti cosmogonici e non solo.
In esso è racchiuso l’intero “destino” dell’uomo, con le due “dimensioni” all’interno delle quali si muove, o forse sarebbe meglio dire “direzioni”.

Come spiega Guénon :

Abbiamo detto che la croce è un simbolo che, sotto forme diverse, si incontra quasi dappertutto, e a partire dalle epoche più remote; essa è quindi ben lungi dall'appartenere in proprio ed in modo esclusivo al Cristianesimo, come certuni potrebbero essere tentati di credere.
Bisogna inoltre dire che il Cristianesimo, per lo meno nel suo aspetto esteriore e conosciuto generalmente, sembra aver un po' perduto di vista il carattere simbolico della croce per considerarla soltanto più il segno di un fatto storico; in realtà, questi due punti di vista non si escludono affatto, ed, anzi, il secondo non è in certo qual senso se non una conseguenza del primo; ...

Di fatto, troppo spesso si ha tendenza a pensare che l'accettazione di un senso simbolico debba comportare il rifiuto di un senso letterale o storico; un'opinione del genere non è che il prodotto dell'ignoranza della legge di corrispondenza che è il fondamento stesso di ogni simbolismo, e in virtù della quale qualsiasi cosa, poiché discende essenzialmente da un principio metafisico dal quale ricava tutta la sua realtà, traduce o esprime tale principio alla sua maniera e secondo il suo ordine di esistenza, per modo che. da un ordine all'altro, tutte le cose si concatenano e corrispondono per concorrere all'armonia universale e totale, la quale è, nella molteplicità della manifestazione, in certo modo un riflesso della stessa unità principiale...

I simboli o i miti non hanno infatti mai avuto la funzione — come vorrebbe una teoria anche troppo diffusa ai giorni nostri — di rappresentare il movimento degli astri; la verità è che in essi si trovano spesso figure che si ispirano a quest'ultimo e che sono destinate ad esprimere analogicamente qualcosa di totalmente diverso, in quanto le leggi di tale movimento traducono fisicamente i principi metafisici dai quali dipendono. ...

Come per tutto il resto, la stessa cosa accade dei fatti storici: essi pure si conformano necessariamente alla legge di corrispondenza della quale abbiamo or ora parlato, e in conseguenza di ciò traducono secondo il loro modo le realtà superiori, delle quali non sono in certo qual modo se non un'espressione umana; aggiungeremo che è questo a costituire ai nostri occhi tutto il loro interesse, da un punto di vista che — la cosa è evidente - è totalmente diverso da quello in cui si pongono gli storici "profani"


Blessed be


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