Re: tragedia AirFrance 1 giugno 2009

Inviato da  DrHouse il 29/7/2011 15:44:42
Citazione:

dr_julius ha scritto:
pare evidente che la questione sia ancora del tutto aperta...

Aperta fino a un certo punto.
La BEA, pur chiarendo che si tratta ancora di un'indagine preliminare, ha di fatto già puntato pesantemente il dito contro i piloti. Il rapporto dice chiaramente che lo spostamento longitudinale dell'aeronave è sempre stato coerente con la posizione dei comandi, che non vi è stata una chiara assegnazione dei compiti in cabina, che la risposta dei piloti al guasto è stata inadeguata perché non ha riconosciuto formalmente la situazione di stallo nonostante l'allarme abbia risuonato per 54 s di seguito. Di fatto, imputa loro la causa della tragedia. Air France ribalta invece completamente questa interpretazione, sottolineando che l'errata manovra è stata dovuta essenzialmente all'incoerenza dei dati e al fatto che l'allarme stallo si è attivato quando non avrebbe dovuto attivarsi e viceversa. Insomma, dietro la cortina diplomatica, si preannuncia un lungo braccio di ferro in tribunale.

Resta da spiegare perché dopo la disattivazione del pilota automatico e l'allarme di stallo la manovra che hanno scelto sia stata quella di sollevare il muso dell'aereo, mantenendo peraltro questo assetto fino allo schianto con l'oceano.

Una situazione molto simile, con esito purtroppo altrettanto fatale, si verificò lo stesso anno (2009) a Buffalo con il volo 3407 della Continental connection, in cui, come noto, perse la vita anche Beverly Eckert, di cui più volte abbiamo parlato anche qui dentro.

Re: tragedia AirFrance 1 giugno 2009

Inviato da  dr_julius il 15/10/2011 10:20:20
la tesi di Jean Pier Otelli , pilota acrobatico, riportata su corriere.it:

Citazione:
per Otelli, che è un esperto aeronautico e membro di una pattuglia acrobatica, è il pilota Robert che compie gli errori più gravi. Nel breve arco di quattro minuti, i tre in cabina di pilotaggio sono sommersi da «una montagna di dati» che gestiscono con grande difficoltà. Il libro, come ha notato qualche osservatore, non spiega se l’equipaggio non ha potuto o non ha saputo salvare il jet. Molti pensano che sia esatta la seconda ipotesi.


uno stralcio dei dialoghi dentro la cabina di pilotaggio:

Robert: «Allora ritorna?» (si riferisce al comandante).
Dubois: «Ehi, cosa succede?» (il comandante è rientrato ma non assume la «guida»)
Robert: «Che succede? Non so, non so che succede».
Bonin: «Ho un problema, non ho la velocità verticale (indica quanto sale o scende il jet, ndr). Non ho alcuna indicazione».
Dubois: «Non so, ma ora stiamo scendendo di quota». L’aereo si avvicina alla superficie del mare, scosso in modo violento dalla turbolenza.
Robert: «Cosa pensi? Cosa pensi? Cosa pensi che dovremmo fare?».
Bonin: «Non ho il controllo dell’aereo. Non ho per niente il controllo dell’aereo».
Robert: «Sali…Sali…Sali».
Bonin: «Ma è un po’ di tempo che sto scendendo al massimo livello».
Dubois: «No! No! No!...Non salire…No..No».
Bonin: «Allora scendi».
Robert: «Maledizione! Ci schianteremo. Non può essere vero».
Bonin: «Ma che succede?!».


(il grassetto è mio)

Re: tragedia AirFrance 1 giugno 2009

Inviato da  DrHouse il 15/10/2011 15:33:32
Mi sembra che Otelli confermi, di fatto, le conclusioni della BEA.

Ora, l'errore dei piloti è evidente. È pur vero che l'aereo ci ha messo parecchio del suo. Se devi uscire da uno stallo e non hai la velocità verticale, in piena notte, in pieno oceano, senza riferimenti visivi esterni, sei in una situazione tutt'altro che invidiabile. Se tutto questo, poi, si verifica proprio durante il turno di riposo del comandante e, quando il comandante finalmente torna in cabina, non intuisce il problema, anzi inizia a dare le indicazioni sbagliate ("Sali, sali, sali..."), ecco che la tragedia si consuma per un concorso di fatalità. Probabilmente piloti più addestrati a questo genere di situazione ne sarebbero usciti illesi, riuscendo a intuire tempestivamente il problema, portando il muso dell'aereo all'ingiù per scendere e riprendere velocità e, solo successivamente, riprendere quota. È pur vero che questo tipo di situazioni sugli Airbus A330 e A340 che fanno rotta transatlantiche comiciano a essere un po' troppe per essere considerate coincidenze. Agli inizi di settembre di quest'anno è uscita la notizia di uno scampato incidente con un Airbus A340 di Air France sulla rotta Parigi-Caracas. Una situazione quasi identica a quella dell'AF447, aeronave che attraversa una zona di fortissima turbulenza, pilota automatico che si disattiva, aereo che inizia a salire perdendo velocità. I piloti sono riusciti però a riprendere in mano il controllo per un soffio. Secondo le informazioni trapelate, sono arrivati a soli 3 nodi dallo stallo. L'incidente è avvenuto a fine luglio, ma la notizia è trapelata solo agli inizi di settembre. Air France ha fatto ovviamente di tutto per nasconderla.

Qui l'articolo de Le Figaro, qui il rapporto dell'incidente (entrambi in francese).

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