Veni, Vidi, vICI - Il patrimonio della Santa Sede a Roma

Inviato da  Nyko il 24/12/2011 20:01:23

In "soldoni" (mai termine fu più azzeccato):

Le zone più significative del boom edilizio che vanta la Santa Sede dentro Roma sono nel centro storico tra la fine di Via Nazionale ed il Colosseo, tra Via Condotti, Piazza di Spagna e Via Sant'Andrea delle Fratte; quindi a ridosso di Termini, tra Via Merulana e Via Manzoni, Piazza Dante e Via Emanuele Filiberto, tra Santa Croce in Gerusalemme e lungo le vie consolari, dall'Appia alla Cassia e Via Cortina d'Ampezzo, con particolare consistenza nel quartiere Parioli. E ancora nel quartiere Nomentano e a Monteverde e lungo la Via della Conciliazione e nelle ramificazioni di Borgo, mentre dall'Isola Tiberina e dalla Via della Conciliazione si arriva a quell'autentico paradiso edilizio che è il quartiere Aurelio, alle spalle della Città del Vaticano. Qui ha un'estensione di case di cura, istituti di suore, collegi, pensioni, alberghi, tra i quali si impone la Domus Mariae in Via Aurelia 481, fino alle due sedi della CEI sull'Aurelia, il residence Palazzo Carpegna che domina la Piazza di Villa Carpegna e l'ospedale Agostino Gemelli con l'Università Cattolica del Sacro Cuore. E ancora sull'Aurelia Antica, dove si innalza l'imponenete Villa Aurelia, un residence con 160 posti letto, con tanto di cappella privata e terrazza con vista su San Pietro, che fa capo alla casa generalizia del Sacro Cuore.

Ma sono tutte indicazioni di massima, che non riescono a definire nei minimi particolari le strutture di questo impero edilizio. Peraltro nel 1975 il Cardinale Egidio Vagnozzi, responsabile della Prefettura degli Affari Economici della Santa Sede, si è messo subito sulla difensiva dichiarando che "gli immobili sono in gran parte occupati da uffici che costano e non rendono. Altri immobili sono affittati a basso prezzo a dipendenti della Santa Sede. Quindi il loro reddito è molto limitato, specialmente in Italia, dove la Santa Sede deve osservare le leggi sul blocco dei fitti.". Dichiarazione che, nella sua parte finale, appare addirittura comica. In ogni caso è su questo impero edilizio che gioca Monsignor Marcinkus, ovvero lo IOR, in una compravendita degli immobili, gestendo e raccogliendo enormi capitali di incerta provenienza e nominalmente facenti capo a "Immobiliare di Roma", "Banca di Roma", "Enimont", fino alla "Banca Popolare di Lodi" [1].

Note e Fonti:
[1] "La Santa Casta della Chiesa - Duemila anni di intrighi, delitti, lussuria, inganni e mercimonio tra papi, vescovi, sacerdoti e cardinali", di Claudio Rendina, Newton Compton editori, 154

... continua su La "Teoria del Complotto"



Re: Veni, Vidi, vICI - Il patrimonio della Santa Sede a Roma

Inviato da  sever il 25/12/2011 11:34:24
Perchè questi governanti non fanno pagare l'ICI a questi faccendieri, che non hanno più nulla di spirituale nella loro "missione"? Sono forse succubi di questo "potere"? O hanno paura di essere scomunicati e di finire per l'eternità all'inferno?

Questi vili schiavi di papi e cardinali non hanno alcun diritto di governare. Mi auguro che la Santa Chiesa Cattolica Apostolica Romana, questo Dragone Rosso dell'Apocalisse, il vero Anticristo, faccia la fine che si merita, così come è predetto nell'Apocalisse di Giovanni.

Babilonia la Grande, la madre di tutte le meretrici, divenuta il rifugio di ogni spirito immondo, (pedofili, ladri e assassini).

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