Italia 2006: divorzi cresciuti del 25%

Inviato da  padegre il 14/1/2008 16:56:01
-Italia 2006: divorzi cresciuti del 25%-
a cura di Paolo De Gregorio-12 gennaio 2008-

Per fortuna gli italiani se ne sbattono dei dogmi sulla sacralità della famiglia e continuano eroicamente a separarsi e divorziare, visto che, in termini di tempi e di denaro per gli avvocati, la cosa è ignobilmente lunga e costosa.
Se si vuole la prova provata dell’ingerenza del Vaticano nella formulazione delle leggi, in materia di famiglia e divorzio, basta confrontare le regole di nazioni in cui la religione conta poco e confrontarli con quelle maggiormente cattoliche.
-In Francia : niente più giudici, per il divorzio consensuale basta una firma dal notaio
-in Svezia: i coniugi per divorziare non devono fare altro che andare in Comune e mettere una firma davanti ad un semplice funzionario amministrativo
-in Gran Bretagna: si può divorziare on-line pagando 69 sterline
-nelle cattolicissime Irlanda e Polonia: devono passare 4 anni dalla separazione per poter chiedere il divorzio ed è necessario arrivare davanti al giudice con le prove del fallimento reale del matrimonio.
La Chiesa, frustrata per il fatto che nessuno le dà più retta, si contenta sadicamente di rendere più complicati e sofferti i divorzi, facendo ingrassare gli avvocati e intasando i tribunali, confidando solo nel fatto che questi ostacoli scoraggiano i coniugi, soprattutto i più poveri, e formalmente la famiglia resiste.
Qui in Italia, questi lugubri personaggi vestiti di nero, si sono attivati spasmodicamente per contrastare la legge civile dei “DICO”, che offriva alle coppie di fatto di qualunque specie, dei diritti simili a quelli degli sposati, anche qui con lo scopo di rendere più difficile la vita di persone che chiaramente non hanno scelto il matrimonio e con la Chiesa non hanno nulla a che spartire.
Malgrado tutto questo fuoco di sbarramento e la complicità di un centro-sinistra che ha dimostrato di temere le sortite vaticane e ha abbandonato il suo programma elettorale che prevedeva i diritti civili per i conviventi, i divorzi aumentano esponenzialmente e ormai vi è una enormità di persone che giudica il matrimonio una istituzione superata.
Tutti coloro che trovano intollerabile una così profonda interferenza del Vaticano nei fatti amministrativi della nostra Repubblica, e coloro che hanno un interesse materiale che i DICO vengano approvati (che sono la maggioranza del popolo italiano), hanno due armi a disposizione: non versare e invitare a non versare l’8 per mille alla Chiesa, e minacciare i loro deputati di riferimento che non avranno più il loro voto se non passano i Dico e regole più semplici e brevi per il divorzio.
Paolo De Gregorio

Re: Italia 2006: divorzi cresciuti del 25%

Inviato da  blackbart il 14/1/2008 19:00:44
Come al solito ci si dimentica che non è il Vaticano a fare le leggi nè è il Vaticano a obbligare la gente a sposarsi.

Re: Italia 2006: divorzi cresciuti del 25%

Inviato da  prealbe il 14/1/2008 19:40:08
Interpretare l’aumento dei divorzi e delle separazioni come un sintomo positivo a livello sociale mi pare, detto senza offesa per nessuno, a metà strada tra l’assoluta insipienza intellettuale e il delirio tout court. La Chiesa - attualmente il bersaglio più a buon mercato per qualunque cecchino della domenica - mi pare davvero l’ultimo dei problemi al riguardo.


Prealbe

Re: Italia 2006: divorzi cresciuti del 25%

Inviato da  PikeBishop il 14/1/2008 19:44:42
Citazione:
Per fortuna gli italiani se ne sbattono dei dogmi sulla sacralità della famiglia e continuano eroicamente a separarsi e divorziare

Se se ne sbattessero non si sposerebbero in primo luogo. La verita' e' che sono una popolazione di tipici cattolici: dottrina fai da te e tanta ipocrisia.
Citazione:
in termini di tempi e di denaro per gli avvocati, la cosa è ignobilmente lunga e costosa.

Dimmi che atto pubblico, in Italia, non coinvolge avvocati e/o notai e non e' ignobilmente lungo e costoso: e' colpa della Chiesa???
Citazione:
La Chiesa, frustrata per il fatto che nessuno le dà più retta, si contenta sadicamente di rendere più complicati e sofferti i divorzi, facendo ingrassare gli avvocati e intasando i tribunali

Ma non avevate un governo di mangiapreti ed un presidente Komunista o si e' passati senza che me ne accorgessi al Papa Re???
Citazione:
si sono attivati spasmodicamente per contrastare la legge civile dei “DICO”, che offriva alle coppie di fatto di qualunque specie, dei diritti simili a quelli degli sposati

Ma si, siamo sempre pronti a ricevere qualsiasi forma di diritto senza contemplare il "rovescio": manna per tutti, come disse Berluskaiser!!!
Citazione:
coloro che hanno un interesse materiale che i DICO vengano approvati (che sono la maggioranza del popolo italiano)

E che siano la maggioranza del popolo italiano da dove si evince, di grazia? Stendiamo un velo pietoso su questa affermazione...
Citazione:
minacciare i loro deputati di riferimento che non avranno più il loro voto

Stanno gia' facendosela nei pantaloni alla zuava, alla prospettiva! Oste, questo giro lo pago io.
E chi stracavolo sarebbero i deputati di riferimento? Ma hai presente la corrente legge elettorale o pensi di essere a Milton-Keynes?

PS
Giusto per capire, Paolo: tu svolazzi come un'allegra moschetta qui per i forum depositando una cacchetta propagandistica qua ed una cacchetta propagandistica la', o intendi anche partecipare alla pulizia delle cacchette propagandistiche depositate?
Perche' se non hai intenzione di partecipare alle discussioni che inizi anche troppo spesso con self-cointained proclaims, faresti opera piu' degna ad aprirti un blog dove potrai ammassare tutte le cacchette che vuoi senza che nessuno possa avere niente da ridire.

Re: Italia 2006: divorzi cresciuti del 25%

Inviato da  blackbart il 14/1/2008 23:37:51
Pikebishop:

Citazione:
Se se ne sbattessero non si sposerebbero in primo luogo. La verita' e' che sono una popolazione di tipici cattolici: dottrina fai da te e tanta ipocrisia.


eheh

Comunque a essere onesti i matrimoni civili rappresentano quasi la metà del totale EPPURE le spese legali legate al divorzio non paiono diminuire.

Cosa deduciamo?

Re: Italia 2006: divorzi cresciuti del 25%

Inviato da  LoneWolf58 il 14/1/2008 23:45:42
Citazione:
da prealbe il 14/1/2008 19:40:08
Interpretare l’aumento dei divorzi e delle separazioni come un sintomo positivo a livello sociale mi pare, detto senza offesa per nessuno, a metà strada tra l’assoluta insipienza intellettuale e il delirio tout court. La Chiesa - attualmente il bersaglio più a buon mercato per qualunque cecchino della domenica - mi pare davvero l’ultimo dei problemi al riguardo.
Prealbe
Condivido... anche se la Chiesa "Cattolica" non è l'ultimo dei problemi al riguardo. Danni ne ha fatti anche lei.
Il problema è vedere la reale motivazione dei divorzi... senza un dato del genere si possono solamente fare illazioni...

p.s. felicemente sposato da 23 anni...

Re: Italia 2006: divorzi cresciuti del 25%

Inviato da  Rickard il 15/1/2008 18:10:33
Bhe, è fin troppo facile oggigiorno criticare la chiesa ma dire che è la chiesa a rendere lunghe e farragginose le procedure di divorzio in Italia è una baggianata così come è senza fondamento dire che nei paesi "non cattolici" (ma poi chi l'ha detto che sono non cattolici) divorziare è come comprarsi un prosciutto col postpay.
Che senso ha tirare fuori cifre su cifre (italiani che a maggioranza considerano il matrimonio superato e via dicendo) senza lo straccio di una fonte o comunque sia di un qualche riscontro?
Perché postare qui dei topic ai quali non prendi mai parte? Dato che è palese la loro impostazione ad articolo prova piuttosto a spedirli a Redazzucco e guarda se te li pubblica o, se semplicemente si tratta di fare una serie di proclami contro la chiesa (che sei anticlericale ormai l'hanno capito tutti) un blog proprio basta e avanza.

Re: Italia 2006: divorzi cresciuti del 25%

Inviato da  carloooooo il 15/1/2008 20:50:51
Citazione:
Dato che è palese la loro impostazione ad articolo prova piuttosto a spedirli a Redazzucco e guarda se te li pubblica o, se semplicemente si tratta di fare una serie di proclami contro la chiesa (che sei anticlericale ormai l'hanno capito tutti) un blog proprio basta e avanza.


Penso che sia la cinquantasei o cinquantasettesima volta che si prova glielo prova a far capire. Mi sa che non c'è speranza. Qualcuno dei piani alti può scrivergli per favore?

Carlo

Re: Italia 2006: divorzi cresciuti del 25%

Inviato da  prealbe il 15/1/2008 20:59:50
Premesso che non mi sogno proprio di fare una difesa d’ufficio della Chiesa, rimango serenamente certo che se anche essa sparisse di colpo dall’oggi al domani (per miracolo? ), la felicità sociale rimarrebbe - nonostante le diminuite spese in avvocati et similia - un traguardo semplicemente utopico, stanti tutte le altre fazioni in campo che, in questo senso, “remano contro” e che non sono certamente residuali come invece lo è la Chiesa.

Ancora più chiaramente: oggi non è la Chiesa che “fa” il clima sociale. Prima di essa - e immensamente più influenti - ci sono un sacco di forze le quali, tra l’altro, sono anche alla base del diffuso livore nei suoi confronti, che promuovono instancabilmente; e sui motivi di quest’ultimo punto, escludendo come risposta l’altruismo idealistico - che mal si concilia con altre manifestazioni delle suddette forze - una domanda intelligente (ma difficile, mi rendo conto) da porsi sarebbe: “Perché lo fanno?”.


E poi, giacché ci sono, posto pure il seguente articolo in cui mi sono imbattuto giusto giusto oggi. Ah, le coincidenze!

Citazione:
L’amore si è ammalato
di Claudio Risé - 15/01/2008
La relazione tra uomo e donna si è ammalata. Aumentano i divorzi, ma aumenta anche lo stalking, la persecuzione dell’ex partner tempestato (soprattutto se donna), da telefonate, minacce, irruzioni, purtroppo anche percosse, qualche volta ferite, e peggio. Non si riesce a stare assieme, ma neppure a lasciarsi. Anche le separazioni e i divorzi, con la loro sequela di accuse, dispetti, ritorsioni, diventano spesso un modo di non lasciare l’altro, perseguitandolo nei modi più crudeli.
Cos’è che avvelena la relazione tra le persone, impedisce loro di progettare insieme, di costruire, di mediare le rispettive differenze? Il fatto è che si è ammalato l’amore. In particolare, s’è ammalato il luogo dove ogni essere umano sperimenta per la prima volta l’amore, il venire amato e l’amare gli altri: la famiglia.
Del resto, si tratta della più antica istituzione umana, con compiti e funzioni estremamente diversificati, e sensibili all’ambiente circostante: non c’è dunque da stupirsi che si sia ammalata, in un’epoca di così profondi e numerosi cambiamenti, come la nostra. Il fatto è che la buona funzionalità della famiglia, come incubatrice delle successive esperienze d’amore e di relazione affettiva dei figli, è sempre stata fondata soprattutto su un requisito preciso: la sua capacità di fornire effettivamente amore e supporto ai suoi figli, di essere insomma il primo luogo dove viene sperimentato un pieno appagamento affettivo.
Questa piena soddisfazione affettiva, ricevuta dal rapporto coi genitori, all’interno della relazione familiare, metteva i figli in grado di credere nell’amore degli altri per loro, e di aver fiducia nella relazione uomo-donna, modellata sul rapporto genitoriale.
Qui, però, già incominciano i dolori. Innanzitutto perché nella famiglia attuale i figli, come oggetti d’amore dei genitori, si trovano in concorrenza con molte altre cose. Per esempio il successo, l’immagine, gli oggetti di consumo che contribuiscono ad affermarla. Ci sono però anche le altre persone, fuori dalla famiglia: i possibili flirt o amori (reali o virtuali, le passioni da internet e chat) dei genitori, che non sono più un tabù, ma fanno parte di una quotidianità diffusa.
Naturalmente la trasgressione genitoriale è sempre esistita, ed i figli ne hanno sempre sentito la più o meno nascosta minaccia. Quando però si manifesta (tra trasgressioni paterne, e quelle materne), in una coppia su tre, come oggi, e diventa quindi costume (infatti non più sanzionato dalla legge), nei figli si instaura l’angoscia.
La sfiducia nella relazione affettiva, e nella relazione di coppia, comincia, in queste condizioni, molto presto. Sia perché spesso i figli stessi non si sono sentiti realmente ascoltati e pienamente amati per quello che sono, sia perché hanno percepito la fragilità nel rapporto d’amore tra i genitori. I quali, quando ne hanno le possibilità, cercano spesso di rimediare a quest’angoscia dei figli, che più o meno consciamente avvertono, colmandoli di favori. Riempirli di regali e cercare di farsi perdonare però, non rimedia a nulla. Anzi peggiora, perché non li aiuta a costruire quel senso di responsabilità, che sarà decisivo per la salute della coppia. Inoltre spinge i figli a coprire la loro insicurezza profonda, con una narcisistica illusione del proprio valore, confermato dalla benevolenza che i genitori mostrano verso di loro. Nutre insomma quello che la psicologia chiama il “sé grandioso” destinato ad infrangersi al primo no che l’altro dirà loro.
La fragilità della famiglia rende così, a loro volta, i giovani incapaci di relazioni salde.


Mi verrebbe da aggiungere “Evviva!!!” (così il papa impara!!!).


Prealbe

Re: Italia 2006: divorzi cresciuti del 25%

Inviato da  Pyter il 15/1/2008 21:28:33
Anche in questo caso i medici sono tutti d'accordo:
prevenire è meglio che curare.

Re: Italia 2006: divorzi cresciuti del 25%

Inviato da  BlSabbatH il 15/1/2008 22:53:32
Citazione:
Per fortuna gli italiani se ne sbattono dei dogmi sulla sacralità della famiglia e continuano eroicamente a separarsi e divorziare

viva l'eroico individualismo della società dei consumi, una sana alternativa ai dogmi di Ratzy sedici

Re: Italia 2006: divorzi cresciuti del 25%

Inviato da  prealbe il 16/1/2008 7:27:14
Pyter
Citazione:
Anche in questo caso i medici sono tutti d'accordo:
prevenire è meglio che curare.

Ecco, sulla preparazione di tutti questi medici nel distinguere fra lo stato di salute e quello patologico ho dei forti dubbi...

Ho paura che la loro visione del mondo non sia meno irrazionale e campata per aria (“superstiziosa”, diciamo) di quella che viene generalmente imputata, con una certa enfasi, alla Chiesa.



BlSabbatH
Citazione:
viva l'eroico individualismo della società dei consumi, una sana alternativa ai dogmi di Ratzy sedici

Si. “Eroico individualismo” mi pare descriva proprio bene la cosa.



Prealbe

Re: Italia 2006: divorzi cresciuti del 25%

Inviato da  Linucs il 16/1/2008 13:26:17
Se si vuole la prova provata dell’ingerenza del Vaticano nella formulazione delle leggi, in materia di famiglia e divorzio, basta confrontare le regole di nazioni in cui la religione conta poco e confrontarli con quelle maggiormente cattoliche.

Sono i paesi in cui si può divorziare senza perdere casa ed automobile?

La Chiesa, frustrata per il fatto che nessuno le dà più retta, si contenta sadicamente di rendere più complicati e sofferti i divorzi, facendo ingrassare gli avvocati e intasando i tribunali, confidando solo nel fatto che questi ostacoli scoraggiano i coniugi, soprattutto i più poveri, e formalmente la famiglia resiste.

Quindi il metro del progresso è la non-resistenza della cosiddetta famiglia? Ed in base a quale principio?

Qui in Italia, questi lugubri personaggi vestiti di nero, si sono attivati spasmodicamente per contrastare la legge civile dei “DICO”, che offriva alle coppie di fatto di qualunque specie, dei diritti simili a quelli degli sposati, anche qui con lo scopo di rendere più difficile la vita di persone che chiaramente non hanno scelto il matrimonio e con la Chiesa non hanno nulla a che spartire.

Intendi dire che offriva la possibilità di pagare alimenti anche dopo una convivenza di tre mesi, come si meditava di fare in UK e dintorni? Oppure ti sei confuso?

Malgrado tutto questo fuoco di sbarramento e la complicità di un centro-sinistra che ha dimostrato di temere le sortite vaticane e ha abbandonato il suo programma elettorale che prevedeva i diritti civili per i conviventi, i divorzi aumentano esponenzialmente e ormai vi è una enormità di persone che giudica il matrimonio una istituzione superata.

Per quale motivo, esattamente? Ci dovrà pur essere un motivo. Se ne può sapere almeno uno?

Tutti coloro che trovano intollerabile una così profonda interferenza del Vaticano nei fatti amministrativi della nostra Repubblica,

(...poverello...)

e coloro che hanno un interesse materiale che i DICO vengano approvati (che sono la maggioranza del popolo italiano),

E anche se fosse?

hanno due armi a disposizione: non versare e invitare a non versare l’8 per mille alla Chiesa,

Ottimo. Posso farlo anche per il canone RAI? Oppure posso non pagare la quota di tassa che finisce spesa in rumenta napoletana?

e minacciare i loro deputati di riferimento che non avranno più il loro voto se non passano i Dico e regole più semplici e brevi per il divorzio.

Ora sì che sono spaventati! Saranno costretti a passare all'opposizione e lavorare nelle miniere in Sierra Leone.

Difendiamo la Nostra Repubblica con le potenti Armi della Democrazia...

Ok insultare il Vaticano quando se lo merita, ma almeno cercare di non rendersi ridicoli sarebbe opportuno...

Re: Italia 2006: divorzi cresciuti del 25%

Inviato da  franco8 il 16/1/2008 14:50:57
Citazione:

Linucs ha scritto:
Ok insultare il Vaticano quando se lo merita, ma almeno cercare di non rendersi ridicoli sarebbe opportuno...


Sottoscrivo.

( @ padegre:
Non si capisce che cosa c'entra la Chiesa con le complicazioni del'iter per il i divorzi...
Forse ..gli piacerebbe... ma come farebbe la chiesa a rendere il divorzio più difficile?
Inoltre per quanto ne so io, per la chiesa il divorzio non esiste.
(e i divorziati erano pure scomunicati o giù di lì... - Non sono aggiornato al riguardo)

En passant, poi
il divorzio di fatto ( l'annullamento ) è possibilissimo ed è anzi un ottimo affare (per esempio per il marito che vuole sbarazzarzi dell moglie senza pagare alimenti ecc..) e per la Sacra Rota...
(annullamento del matrimonio religioso che annulla automaticamente quello civile.. (matrimonio concordatario))

Re: Italia 2006: divorzi cresciuti del 25%

Inviato da  fiammifero il 16/1/2008 23:08:02
Come non quotare Linucs |
Però mi domando : se la donna fosse stata libera di andare a lavorare ed essere economicamente indipendente,la famiglia patriarcale avrebbe avuto così lunga vita?
Colpa della modernità,delle pari opportunità,dei diritti civili,al complotto !

Re: Italia 2006: divorzi cresciuti del 25%

Inviato da  PikeBishop il 18/1/2008 16:28:40
Citazione:
libera di andare a lavorare

Se fosse stata libera non sarebbe andata a vendersi un poco all'ora.

Citazione:
ed essere economicamente indipendente

quelli economicamente indipendenti non fanno i dipendenti.

Citazione:
al complotto !

Esatto: come schiavizzarne due al prezzo di uno, col bonus della idiotizzazione dei pargoli con strutture rincoglionenti pagate dallo schiavo stesso.

Re: Italia 2006: divorzi cresciuti del 25%

Inviato da  blackbart il 18/1/2008 17:24:05
Se fosse stata libera non sarebbe andata a vendersi un poco all'ora.

La donna rimane libera di non andare a lavorare se trova un nababbo che la mantiene.
(per par-condicio mi auguro di trovare una na-babbba che mantenga me.. ovviamente.. ahah )

Re: Italia 2006: divorzi cresciuti del 25%

Inviato da  fiammifero il 18/1/2008 22:34:08
Fragata prima,fregata dopo la donna,altro che complotto
Prima per volere di Dio ► Non far, che la tua moglie abbia dominio sopra il tuo spirito, affinché ella non ti soverchi, e tu ne resti con vergogna. AT Siracide 9, 2 e nel nuovo testamento :Non concedo a nessuna donna di insegnare, né di dettare legge all'uomo; piuttosto se ne stia in atteggiamento tranquillo. Perché prima è stato formato Adamo e poi Eva; e non fu Adamo ad essere ingannato, ma fu la donna che, ingannata, si rese colpevole di trasgressione. Essa potrà essere salvata partorendo figli, a condizione di perseverare nella fede, nella carità e nella santificazione, con modestia.1-Timoteo 2, 12,per non parlare del Diritto Romano,fatta eccezione per gli etruschi,
poi per volere dell'emancipazione con doppio lavoro di cui uno non retribuito per "vocazione femminile-muliebre-materna"
Comunque meglio ora,almeno la donna può mandare affanc... il marito se la maltratta,la violenta e la usa ,sempre che abbia preso coscenza di non essere una semplice incubatrice,poi vendita per vendita almeno sceglie lei il padrone migliore

Re: Italia 2006: divorzi cresciuti del 25%

Inviato da  BlSabbatH il 19/1/2008 21:56:01
Citazione:
Esatto: come schiavizzarne due al prezzo di uno, col bonus della idiotizzazione dei pargoli con strutture rincoglionenti pagate dallo schiavo stesso.

due single spendono il doppio di una coppia..
a lungo periodo però, la cosa non è sostenibile. Che qualcuno se ne renda conto.

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