Fini studia da premier

Inviato da  padegre il 9/11/2009 17:21:26
- Fini studia da premier -
di Paolo De Gregorio, 9 novembre 2009

Ieri sera in Tv da Fazio abbiamo assistito alla discesa in campo del candidato alla successione di Berlusconi, che ha stupito per moderazione, rispetto delle istituzioni, usando toni pacati e riflessivi, lontani anni luce dalla beceraggine e dalle senili fissazioni del padrone del PDL,definito da Fini “un monarca assoluto”.
Fra le righe si è capito benissimo che anche per Fini il problema è il “berlusconismo”, quella abnorme concentrazione di potere economico, mediatico e politico nelle mani di un solo uomo che, invece di governare, passa il tempo ad occuparsi di neutralizzare la magistratura, ad insultare i giudici, ad inventarsi complotti comunisti, restando l’unico in Italia a non sapere che i comunisti sono scomparsi dal 1977, quando Berlinguer fece lo “strappo” con Mosca, dichiarando che preferiva la Nato al Patto di Varsavia, e con il “compromesso storico” accettava le regole della economia capitalista.
Da allora in poi, fino ai nostri giorni, non abbiamo visto altro che una continua decadenza, una ipocrita pratica di spacciare per “progressista” l’abbandono della identità classista, l’abbandono del territorio e delle organizzazioni di massa, fino al punto che il neo-eletto Bersani scopre oggi che per contare bisogna tornare tra la gente.
Non è Berlusconi che ha sconfitto la sinistra, essa si è sconfitta da sola, perché non è stata capace di elaborare una strategia, antagonista al capitalismo, indicando il sistema capitalista e la globalizzazione come sistema distruttivo per l’ambiente, che parla stupidamente di eterno sviluppo, che non affronta alla radice i problemi della fame e della sovrappopolazione, che ignora gli studi degli scienziati che parlano di insostenibilità, un sistema che è marcio al punto che le sue istituzioni finanziarie ordiscono truffe che mettono sul lastrico milioni di persone in tutto il mondo.

Berlusconi alza la voce e chiede un salvacondotto legislativo che sostituisca il “lodo Alfano” perché a contrastarlo non c’è nessuno,lo spauracchio di “comunisti” è orami un “mantra” rituale, e si dovrebbe ricordare che quando la sinistra è andata al governo non ha fatto una semplice legge che dichiarasse ineleggibile chi possiede mezzi di informazione, e anzi il comunista D’Alema, visitando gli impianti televisivi Fininvest, dichiarò che quella impresa era un patrimonio di tutti gli italiani, invece di dire la semplice verità che è un monopolio editoriale ottenuto dal governo Craxi.
Oggi Berlusconi può essere deposto solo dalla implosione del PDL che non sopporta più i “monarchi assoluti”, e fa uscire allo scoperto uno come Fini che si rende conto della pericolosità delle crisi istituzionali innescate dal premier che, pur di rimanere impunito, è capace di appoggiare i disegni secessionisti della Lega Nord.
All’Italia fa difetto proprio la democrazia, al potere c’è il più grande capitalista italiano che ha ottenuto la sua ricchezza dall’intreccio tra affari e politica, è alleato con quei beceri buzzurri della Lega che è una aggregazione secessionista.
All’opposizione non c’è nessuno con un programma e una strategia antagonista con al primo posto la sostenibilità ambientale, e tre regioni e mezzo sono in mano alle mafie.
Non si capisce perché odiamo i musulmani al punto di voler esportare la democrazia in Afghanistan.
Paolo De Gregorio

Re: Fini studia da premier

Inviato da  sitchinite il 10/11/2009 7:54:23
Citazione:

padegre ha scritto:
- Fini studia da premier -
di Paolo De Gregorio, 9 novembre 2009

Ieri sera in Tv da Fazio abbiamo assistito alla discesa in campo del candidato alla successione di Berlusconi, che ha stupito per moderazione, rispetto delle istituzioni, usando toni pacati e riflessivi, lontani anni luce dalla beceraggine e dalle senili fissazioni del padrone del PDL,definito da Fini “un monarca assoluto”.
Fra le righe si è capito benissimo che anche per Fini il problema è il “berlusconismo”, quella abnorme concentrazione di potere economico, mediatico e politico nelle mani di un solo uomo che, invece di governare, passa il tempo ad occuparsi di neutralizzare la magistratura, ad insultare i giudici, ad inventarsi complotti comunisti, restando l’unico in Italia a non sapere che i comunisti sono scomparsi dal 1977, quando Berlinguer fece lo “strappo” con Mosca, dichiarando che preferiva la Nato al Patto di Varsavia, e con il “compromesso storico” accettava le regole della economia capitalista.


Di nuovo Fini morde la mano che l' ha nutrito... ha campato per anni nelle file estreme del fascismo per poi rinnegarlo totalmente fino a farsi chiamare 'boia' dai fascisti, i tanti rimasti seguaci di idee come quelle di Almirante e Rauti. Ora, dopo che per anni ha usato il berlusconismo per avere visibilità, abbandona la nave senza pensare che la gente non lo vedrà mai come premier ma come duplice tradittore.

Citazione:

, fino al punto che il neo-eletto Bersani scopre oggi che per contare bisogna tornare tra la gente.


Ma non lo avevano già scoperto Veltroni e Franceschini?

Re: Fini studia da premier

Inviato da  mangog il 10/11/2009 9:33:40
Citazione:

padegre ha scritto:
- Fini studia da premier -
di Paolo De Gregorio, 9 novembre 2009

, dichiarando che preferiva la Nato al Patto di Varsavia, e con il “compromesso storico” accettava le regole della economia capitalista.




Accettava le regole dell'economia capitalista, ovvero di mercato, ovvero anche riconoscere nella proprietà privata uno dei fondamenti per una società "libera" ?
Questo "accettare" che usciva dalla bocca di un comunista falce e martello cresciuto a suon di propaganda ( molto strano che tanti dirigenti comunisti di allora fossero quasi tutti appartenenti della borghesia, in primis il cugino di Kossiga...un partito operaio che non aveva tra le fila dei dirigenti quasi nessuno che aveva veramente lavorato in qualche fabbrica.. ) mi è sempre sembrato sospettoso ed inquietante.


Citazione:

che parla stupidamente di eterno sviluppo, che non affronta alla radice i problemi della fame e della sovrappopolazione



Pura retorica, proprio perchè in quei posti affamati manca lo sviluppo, ogni tipo di sviluppo. Forse da colonie stavano meglio ? Se non sanno svilupparsi da soli, qualcuno dovrà guidarli per farli uscire da quel circolo vizioso ? E poi perchè svlilupparsi tanto da stressarsi per avere radio tv telefonino.. meglio stare sottosviluppati a contatto con la natura.


Siamo nel 2010 ed abbiamo ancora bisogno di un presidente della repubblica che COSTA SOLAMENTE VAGONATE DI MILIONI I DI EURO circondato come è da valletti camerieri corazzieri uscieri segretari .


Bisogna ridurre al lumicino lo stato, ridurlo ai minimi termini, all'essenziale, solo così si potrà ridurre la pressione fiscale a livelli sopportabili.
Partiamo dal Quirinale e risparmieremo di botto 300 milioni di euro solamente in stipendi per le migliaia di persone a seguito del presidente, come se fosse Re Sole o un Faraone.

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