Il balletto dei valori

Data 23/1/2009 1:50:00 | Categoria: media

La BBC ha fatto sapere che tutti i network britannici, di comune accordo, non manderanno in onda l'appello per aiutare Gaza preparato dal DEC (Disaster Emergency Committee), il “Comitato per l’Emergenza dei Disastri” di cui fanno parte molte organizzazioni umanitarie internazionali.

Nella sua dichiarazione, la BBC dice che "la decisione è stata presa sia per non mettere a rischio la volatile situazione della consegna dei soccorsi umanitari a Gaza, sia per evitare il rischio di compromettere la fiducia del pubblico nell'imparzialità della BBC su questo tipo di notizie”.

La giustificazione potrebbe anche apparire credibile, o perlomeno potrebbe passare per una scusa talmente astuta da risultare incontestabile.

Se però si guarda la questione più a fondo, si scopre che questo DEC è specializzato in appelli post-catastrofe di ogni tipo. Basta andare su youtube, per trovarne una lista davvero impressionante:

Appello per Burma

Appello per il terremoto in India

Appello per la crisi di Goma

Appello per la crisi della Liberia

(...)
Appello per il terremoto dello tsunami

Appello per l'emergenza del Sudan

Appello per l'ex-Jugoslavia

Appello per il Ciad e il Darfour

Appello per la crisi nell'Africa del Sud

Appello per la carestia in Etiopia

Appello per l’alluvione del Bangladesh

Appello per il terremoto in Asia

Appello per il Congo

Appello per l'emergenza in Rwanda

Appello per la crisi del Kosowo

Manca solo l'allagamento del cesso di casa mia, e ci sono tutte.

Sembra quasi che questo DEC funzioni come il “camion-scopa” della Parigi-Dakar, il poderoso mezzo di trasporto che percorre ogni sera il tragitto della tappa disputata, raccattando e portando a casa tutti i piloti e i mezzi che siano rimasti per strada.

In altre parole, il DEC sembra quasi far parte del sistema stesso delle “crisi”, come una specie di appendice che subentra automaticamente ogni volta, facendo scattare quel meccanismo di “compassione” che dona subito alla catastrofe una patina di “ineluttabilità”, e distrae l’attenzione del mondo dalla ricerca degli eventuali responsabili.

"Poverini", dicono tutti, e la cosa finisce lì.

Bisogna infatti notare che la maggior parte di questi appelli è stata messa in onda proprio dalla BBC o dalla ITN, i due network britannici che ieri si sono rifiutati di trasmettere l’appello per Gaza.

Crolla quindi miseramente la scusa di “non voler apparire di parte”, quando almeno la metà di questi appelli riguardava situazioni create da conflitti di tipo politico, e non da disastri ambientali.

Finché si parla dell’alluvione nel Bangladesh, si può anche pensare che non ci sia il rischio di apparire dalla parte del ciclone, ma quando nomini la crisi del Sudan, l'emergenza del Rwanda o la guerra del Kosowo, è chiaro che lì Madre Natura c’entri poco.

Siamo quindi al solito “balletto dei valori”, nel quale si ricorre sistematicamente a quello che torni più utile in quel momento: se la compassione serve a coprire la ricerca dei veri colpevoli, ben venga l’ “appello umanitario”, così preghiamo tutti uniti per quei poveri sfortunati, e non ci preoccupiamo di altre cose.

Se invece si rischia di sollevare lo sdegno mondiale, perchè la colpa dei morti di Gaza sanno tutti dove stia, allora ci si appella al “dovere di essere imparziali”, e ne esci comunque a testa alta.

E’ bello vivere nell’occidente dei valori e delle grandi libertà.

Massimo Mazzucco



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