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Se ci prestano 100 fiches per commerciare tra di noi, NON è fisicamente possibile restituirne 105 alla fine dell'anno. Ogni altro dotto discorso serve solo a imbrogliare la gente.

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Economia : In difesa dell’economia di mercato
Inviato da Ashoka il 15/3/2012 8:50:00 (8798 letture)


di Marco Bollettino

Di solito, quando tutti i politici, di ogni ordine e schieramento, si trovano d’accordo su qualcosa, dietro c’è una fregatura. È una semplice regoletta ma funziona piuttosto bene. Se poi a essere d’accordo sono i politici di tutte le nazioni la fregatura deve essere anche bella grossa, oserei dire globale. Ricordate quando, dopo il fallimento di Lehman Brothers, tutti i governanti si sono affrettati ad annunciare «la fine del capitalismo laissez-faire» ed il ritorno in auge delle teorie economiche di John Maynard Keynes? Ricordate il violento j’accuse contro il mercato, contro la deregulation, contro il neoliberismo sfrenato ed il capitalismo selvaggio che avevano portato al disastro? Sono le stesse accuse che oggi sentiamo in bocca ai giovani che fanno parte del movimento degli indignados e che protestano nelle piazze di tutto il mondo.

A prima vista questa accusa sembra logica e supportata dai fatti: a partire dagli anni ’80 era stata abbracciata una dottrina economica, il neoliberismo, che invitava lo Stato a lasciare indisturbati i mercati poiché questi ultimi erano «capaci di regolarsi da soli». La famosa “mano invisibile” di Smith doveva assicurare che le risorse venissero allocate in maniera efficiente e che la ricchezza venisse distribuita tra tutta la popolazione.

L’adozione di questa teoria avrebbe portato i paesi Occidentali e gli Stati Uniti in particolare ad abbracciare politiche economiche che hanno progressivamente smantellato lo stato sociale ed hanno portato ad un processo di deregolamentazione sempre più spinto.

Siamo però sicuri che questa storia sia anche vera e non soltanto una mistificazione della realtà? Le politiche economiche degli ultimi decenni sono davvero l’incarnazione di ciò che si definisce come economia di mercato o si sono soltanto spacciate come tali?

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Economia : Un'economia deflazionaria è possibile?
Inviato da Dusty il 16/2/2012 17:54:47 (7873 letture)


Pubblico la traduzione di un interessante articolo di Rick Falkvinge, il fondatore del Pirate Party svedese, perchè particolarmente in tema con i temi economici affrontati nell'ultimo periodo.

di Rick Falvinge

Nelle discussioni che riguardano l'uso di una moneta come l'oro ma anche come Bitcoin, una delle domande che viene spesso posta da persone che possiedono anche un background economico è se una moneta deflazionaria può realmente sopravvivere.

E' un discorso interessante. Siamo così abituati a vivere un'economia inflazionaria dove la moneta perde gradualmente il suo valore che abbiamo difficoltà ad immaginare come potrebbe essere un'economia dove una certa quantità di danaro ...

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Economia : Sistema monetario: quali alternative?
Inviato da Redazione il 14/2/2012 6:30:00 (7517 letture)

Vorrei provare ad intervistare uno dei dirigenti di questa banca svedese, per sentire da vicino come funzionano le cose, visto che è in esistenza da più di trent’anni. Prima però mi piacerebbe raccogliere da parte degli utenti una serie di domande ed eventuali obiezioni sul loro sistema, per fare un lavoro più utile e completo.

Ovviamente, la questione di fondo è fino a che punto un sistema che può funzionare in ambito locale possa essere anche preso come modello a livello nazionale o internazionale. (M.M.)


La pagina in italiano del sito svedese Jak.
L’associazione Jak Italia.

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Economia : Il problema è semplice: si chiama usura
Inviato da Redazione il 7/2/2012 3:30:00 (16380 letture)

Non mi aveva mai attratto la discussione fra austriaci e signoraggisti (ed eventuali terze parti) su chi debba detenere il controllo della famosa “stampante”, per correggere i problemi dell’attuale sistema monetario, e non avevo mai preso posizione al riguardo. Non mi sono astenuto per cerchiobottismo, ma perchè sentivo che c’era qualcosa di profondamente errato nell’impostare la questione in quel modo. Oggi ho finalmente capito il perchè: è il famoso meccanismo dello spostamento del problema, che avviene quando la gente finisce per scannarsi a morte su argomenti che non cambieranno comunque l’essenza delle cose.

Nella recente discussione sul debito pubblico, qualcuno ad un certo punto ha scritto “Se ci prestano 100 fiches per commerciare tra di noi, NON è fisicamente possibile restituirne 105 alla fine dell'anno. Ogni altro dotto discorso serve solo a imbrogliare la gente.” Io sono rimasto colpito da questa frase, che secondo me contiene una verità essenziale, e l’ho subito messa nella “Voce del sito”.

Apriti cielo! Tutti i nostri esperti di economia (io non lo sono, purtroppo vado a braccio) si sono rivoltati con commenti di protesta che andavano da “quella frase è una falsità dimostrata” a “non diciamo scemenze perfavore”.

Io ho rilanciato dicendo che l’unico modo per ripagare quel debito era di creare 5 fiches false, e a quel punto gli esperti si sono scatenati nei conteggi più acrobatici per dimostrare che è perfettamente possibile ripagare un debito superiore al capitale complessivo, facendo circolare la moneta nel corso del tempo.

“Come” questo sia possibile non ha più importanza in questa sede. Di fatto, nel proseguimento della discussione è emerso che le stesse persone che denunciano l’abuso compiuto dagli “stampatori di carta straccia” accettano serenamente il meccanismo del prestito con interesse. “Si può giocare benissimo all’interno delle regole” - sostengono costoro – guarda qua.” Ma quando ci si ritrova a discutere di percentuali, di scadenze, di interessi, di “preferenza temporale”, di ratei dilazionati, e persino di patate portate in banca al posto dei soldi che non hai, si perde di vista il fatto che siamo all’interno di un sistema in cui il banco vince sempre in ogni caso.

E’ come a Las Vegas, dove ciascuno cerca la slot-machine che da più tempo non paga soldi, sperando di essere lui il fortunato che la svuota tutta d’un colpo. Nel frattempo i proprietari del casinò osservano con le loro telecamere questa marea di disperati ...

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Economia : La spirale del debito pubblico
Inviato da Ashoka il 5/2/2012 10:00:00 (16548 letture)

Aggiornamento: aggiunta in coda la risposta di Ashoka ad una tipica obiezione sulla solvibilità del debito.

di Ashoka

In un articolo precedente sostenevo come la massima “pagare tutti per pagare meno” sia fondamentalmente sbagliata. Ho mostrato alcuni grafici che illustravano come a fronte di maggiori entrate dovute al recupero dell’evasione, i governi tuttavia continuavano ad aumentare la pressione fiscale, anziché diminuirla. Avevo concluso dicendo che le maggiori entrate non vanno mai a ridurre lo stock di debito esistente ma vengono subito assorbite in nuove voci di spesa.

In sostanza il Leviatano, più viene nutrito, più chiede cibo.

C’è però chi contesta questa visione ed afferma che se il governo italiano non può diminuire le tasse, ciò non è dovuto al fatto che spende in maniera irresponsabile, anzi. Si fa notare come i nostri ultimi governi, a partire da metà anni ’90, abbiano mantenuto in attivo il bilancio primario e quindi abbiano sempre speso meno denaro di quanto incassato dal contribuente.

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Economia : La Grecia dice no agli usurai di Bruxelles
Inviato da Redazione il 30/1/2012 1:50:00 (8233 letture)

Con un gesto compatto di orgoglio, la Grecia ha respinto la proposta della Germania di imporre al governo di Atene un “commissario europeo” che abbia diritto di veto sulle loro scelte di tipo economico.

In altre parole, un personaggio che dica chiaramente ai greci cosa possono e cosa non possono fare con i soldi che hanno a disposizione.

Invece di mandare un finto salvatore - come si è fatto da noi – che porti avanti l’agenda di Bruxelles travestito da primo ministro, si cerca ora di creare la figura di un cane da guardia che sia autorizzato ad imporre la stessa agenda direttamente dall’estero, alla luce del sole. In fondo, si tratta solo di evitare l’ipocrisia, rendendo palese quello che già avveniva dietro le quinte.

Ma questo evidentemente è stato troppo per i governanti greci, che si sono ribellati con sdegno a questa possibilità. “Il governo greco non potrà mai accettare un accordo del genere” ha detto il ministro della cultura Yeroulanos, parlando a nome di tutta la maggioranza. Il portavoce del governo Kapsis ha aggiunto che il “budget nazionale è sotto la responsabilità del governo greco, e non c’è alcun bisogno di una misura del genere”.

Certo, è facile fare gli sdegnati, quando sai benissimo che la popolazione non accetterebbe comunque quelle misure, per cui ne approfitti almeno per fare un pò il bullo davanti ai tuoi elettori. Ma il succo è che la popolazione non accetterebbe mai quelle misure, per cui la sostanza del problema non cambia.

Quest’idea del “commissario” europeo con potere di veto è stata giustificata …

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Economia : Intervista a Edward Griffin
Inviato da Redazione il 9/1/2012 6:20:00 (19741 letture)

NOTA: Riproponiamo oggi questa intervista a Ed Griffin, che risale a quasi due anni fa, perchè affronta diversi argomenti di cui ci stiamo occupando in questo periodo.

***

G. Edward Griffin è uno scrittore e giornalista che nel corso degli anni si è occupato di alcuni eventi storici di grande importanza che hanno finito per condizionare enormemente il mondo in cui viviamo oggi.

Il suo libro più famoso, che ha venduto quasi un milione di copie, è “The Creature from Jekyll Island”, nel quale Griffin rivelò e descrisse per la prima volta i retroscena che portarono alla creazione della Federal Reserve da parte di un ristretto gruppo di banchieri, nel 1913.

Dopo aver svolto una indagine simile sulla nascita dell’industria farmaceutica – che non a caso vide impegnati gli stessi protagonisti del "colpo di stato" bancario - Griffin ha combattuto una lunga battaglia per far conoscere al mondo la cura contro il cancro a base di vitamina B-17, o “amigdalina”, scoperta dal Dott. Krebs nel secolo scorso, e praticata (per brevissimo tempo) con grande successo dal Dott. Richardson di S. Francisco.

Nella prima parte dell’intervista Griffin parla della nascita della Federal Reserve, e delle potenti famiglie di banchieri che sono alle sue spalle. Si cerca anche di capire meglio quali siano le vere relazioni fra i Rothschild e i Rockefeller. Nella seconda parte Griffin (un libertarian come Ron Paul) parla nel dettaglio della scuola economica austriaca, nella terza parla della Cina, del progetto Amero e della lotta contro il "Nuovo Ordine Mondiale".

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Economia : Sta per iniziare l’era del redback?
Inviato da Redazione il 27/12/2011 9:30:00 (7324 letture)

La Cina sta per concludere un accordo con il Giappone che sembra preannunciare la fine del dollaro come punto di riferimento obbligato per tutti gli scambi di valuta nel mondo.

Questo accordo permetterà infatti a Cina e Giappone di trattare direttamente fra loro qualunque operazione di tipo commerciale senza più dover fare riferimento al valore del dollaro come parametro di scambio, cosa a cui erano invece obbligati fino ad oggi.

I dati presentati nell’articolo che segue sembrano confermare che il famoso “greenback” americano sarà prima o poi sostituito dal “redback” dei cinesi come figura centrale sul palcoscenico dell’economia mondiale. (M.M.)

La Cina supera gli USA entro il prossimo quinquennio

di Attilio Folliero e Cecilia Laya

Gli Stati Uniti sono un paese in profonda crisi ed avviati ad un irreversibile tramonto. Gli USA, oggi ancora prima potenza economica, sono inevitabilmente destinati a perdere il primato a favore della Cina. Quando avverrà il sorpasso? Secondo alcuni analisti il sorpasso dovrebbe avvenire nella seconda metà del prossimo decennio ed al massimo verso il 2030.

Come scritto tante volte, noi consideriamo la crisi attuale non una semplice crisi ciclica, ma una delle grandi crisi che ogni 70/80 anni sconvolgono il panorama mondiale; la crisi attuale, ...

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Economia : Pubblicità anti-Fed censurata dalle maggiori TV americane
Inviato da Dusty il 24/12/2011 9:40:00 (6983 letture)


Sembrerebbe che in TV possa andare in onda di tutto compresi gli spot che parlano del poco noto crollo del WTC7, ma se si tratta invece di criticare le politiche inflazionarie della Federal Reserve invece la musica cambia...


di Jerome R. Corsi

Due brevi spot televisivi creati da una azienda americana specializzata in monete d'oro ed argento non sono stati accettati come pubblicità legittima dai maggiori network televisi americani, compresi Fox News Channel e Fox Business Network, probabilmente per motivi politici.

I video, della ditta Swiss America Trading Corp, con sede a Phoenix, rappresentano il presidente degli stati uniti Obama ed il direttore della Fed Ben Bernanke sotto forma di cartoni animati che intraprendono politiche inflazionarie stampando moneta a pieno ritmo per cercare di risvegliare un'economia sofferente.

Il cantante Pat Boone, da più di 15 anni uno dei portavoce di Swiss America, compare nelle pubblicità sotto forma di annunciatore che consiglia di investire in oro i propri risparmi per divendersi da una inflazione galoppante.

Il direttore di Swiss America, Craig Smith, ha detto che il loro intento non era quello di fare dichiarazioni politiche.
L'obiettivo, secondo Smith, era di "utilizzare un approccio umoristico nei confronti di un attuale ed importante problema economico, così da pubblicizzare l'azienda e promuovere un libro di recente pubblicazione".

Assieme Fox News e Fox Business, i due spot sono stati rigettati anche da NBC, MSNBC, CNBC, ABC, CBS, CNN/HLN e Discovery Channel.

[ l'articolo continua all'interno e contiene i video ]

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Economia : Riserva frazionaria per DUMMIES
Inviato da Redazione il 6/12/2011 7:00:00 (12997 letture)

di Francesco Carbone

Poniamo che di questi tempi vi venga in testa un'idea del tutto balorda: decidete di andare in banca a ritirare gran parte dei soldi che riposano sul vostro conto corrente. Non so, forse, stupidamente, siete convinti che essi possano stare più al sicuro da qualche altra parte. Forse, spaventati da trasmissioni demenziali che propongono il divieto di usare il contante, avete pensato che sarebbe meglio darsi una mossa e prelevarne una parte finchè si è in tempo.

In fondo non importa la ragione, voi semplicemente avete avuto questa balzana idea di andare in banca a prelevare parte dei vostri soldi in contante.

Entrate dopo aver svuotato almeno due volte le tasche nel portaoggetti, vi presentate allo sportello e reclamate il vostro ammontare costituito da almeno quattro cifre. Per ammontari più modesti non perdete neanche tempo, ricordatevi che c'è sempre a disposizione il bancomat, meraviglia del progresso e frutto dell'ingegno imprenditoriale, il quale vi offre il vantaggio di non costringervi a svuotare le tasche prima di unirvi agli altri clienti con il numerino in mano e in attesa di essere serviti.

Lo sportellista di banca, piuttosto allarmato soprattutto nel caso in cui l'ammontare richiesto sia non di quattro, ma addirittura di cinque cifre, chiama subito il direttore ...

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Economia : Abolire il contante? No, grazie – una risposta a Milena Gabanelli
Inviato da Ashoka il 14/11/2011 22:38:33 (13509 letture)

di Marco Bollettino

Milena Gabanelli, conduttrice della trasmissione Report su Raitre, propone, dalle pagine del Corriere della Sera, la sua ricetta per risanare i conti dello Stato. Pur apprezzando spesso le inchieste del suo programma, devo dire che in questo articolo la giornalista cade vittima di tutta una serie di fallacie economiche che purtroppo hanno messo radici nel pensiero main stream. A partire da queste considerazioni sviluppa poi una soluzione che a prima vista pare la panacea a tutti i mali del paese mentre in realtà la “cura” è di gran lunga peggiore del “male”. Leggiamo insieme.

Citazione:

Non sono un economista, non sono un’esperta di finanza, ma una giornalista generica che ogni tanto prova a capire temi complessi, per poi spiegarli agli utenti. Oggi, come tutti, mi pongo questa domanda: “Come se ne esce?” Il debito italiano conta 1.843 miliardi, il PIL 1.548. I mercati non si fidano del fatto che l'Italia possa ripagare i propri debiti.


Perchè non si fidano?

Citazione:
Perché gli investitori pensano che tale avanzo (avanzo primario) sparirà in presenza di una recessione (italiana, europea, mondiale). Il nodo è il rapporto debito/PIL, che per l’Italia è troppo elevato. Tant’è vero che la Gran Bretagna, con un deficit più che doppio rispetto al nostro, riesce a farsi prestare soldi ad un tasso di interesse che è meno di un terzo di quello che paghiamo noi, proprio perché la Gran Bretagna ha un rapporto debito/PIL che è circa la metà del nostro


In realtà la questione è un po’ più complicata ma in sostanza è vero: abbiamo il terzo debito pubblico al mondo.

[ continua all'interno ]

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Economia : Lew Rockell: L'Euro e l'Europa sono stati un errore
Inviato da Dusty il 10/11/2011 23:10:00 (8841 letture)

Al giorno d'oggi, in una rara quanto inaspettata apparizione televisiva, Lew Rockwell espone una serie di considerazioni che lasciano di stucco la conduttrice che lo intervista, evidentemente non abituata a persone con un punto di vista così poco politically correct.





TRADUZIONE DEL VIDEO:

RT : [...] la crisi e la Grecia avranno un effetto domino sull'economia globale, facendo finire i vari paesi in una spirale recessiva. In collegamento per avere maggiori delucidazioni su questo argomento, Lew Rockwell Presidente del Ludwig von Mises Institute. Quanto è in pericolo l'Europa al momento?

L.R.: Spero molto in pericolo. Intendo dire, spero che l'Europa cessi di esistere. L'Europa è stato un errore, un errore nato dalla pianificazione centrale, la stessa Unione Europea è stata un errore.

Credo che sia molto importante chiarire quale sia il vero problema della Grecia, dell'Europa, e degli altri paesi. Non sta venendo salvata la Grecia, o meglio, non è che vorrebbero salvare la Grecia, sono le banche che vengono salvate. [continua]

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Economia : Fiat money: chi beneficia dalla creazione del danaro
Inviato da Dusty il 30/10/2011 8:40:00 (7565 letture)


Solo la comprensione del vero meccanismo di creazione del denaro dal nulla da parte dello Stato (con la banca centrale) può spiegare al maggior numero di persone possibile le reali cause della crisi economica.

E questo è ancora più importante in un momento storico come quello attuale, in cui comincia a sfogarsi la (giusta) rabbia dovuta alla crisi economica.

Infatti, se come avviene in tutti i media mainstream, ci si concentra sui sintomi e si evita di affrontare le cause, il risultato sarà quello di chiedere (e provvidenzialmente ottenere) provvedimenti che peggioreranno la situazione invece di migliorarla, come avvenuto nei primi del '900 quando a seguito delle problematiche dovute alla pratica della riserva frazionaria da parte delle banche, invece di vietare questo fraudolento comportamento è stata istituita la Federal Reserve come soluzione.

Questo video affronta in maniera semplice ed immediata la problematica della creazione del denaro dal nulla, spiegando chi è ne beneficia realmente. Si spiega come non sia la classe dei lavoratori ma al contrario quella dei più ricchi, che possono così arricchirsi sempre più, aumentando il divario con i più poveri.

Segue un articolo particolarmente in tema, di Hans-Hermann Hoppe.



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Economia : La dottrina del “debito odioso”
Inviato da Redazione il 27/10/2011 22:10:00 (10559 letture)

Quando gli Stati Uniti sconfissero la Spagna, nel 1898 (ricordate l’auto-affondamento del Maine, prima false flag della storia moderna?) presero il possesso, fra altri territori, dell’isola di Cuba.

A quel punto la Spagna disse: “Benissimo, vi siete presi Cuba? Ora vi accollate anche il debito monetario che Cuba aveva nei nostri confronti“.

Gli Stati Uniti ci pensano un po’, e poi risposero: “Spiacenti, ma i prestiti che avete fatto all’isola di Cuba non erano intesi ad aiutare la sua popolazione, ma anzi a rafforzare il sistema di repressione che li manteneva in stato di schiavitù nei vostri confronti. Non ci riteniamo quindi obbligati ad onorare il loro debito verso di voi. Tanti saluti e buon Natale.”

Vi era già stato un precedente simile, nel 1883, quando il Messico rivoluzionario di Benito Juarez aveva ripudiato il debito assunto per conto della nazione dall’imperatore Massimiliano I. In quel caso però il ripudio del debito fu motivato dal modo palesemente illegale con cui Massimiliano era salito al potere in primo luogo.

Nel 1918 toccò alla Russia rivoluzionaria ...

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Economia : Europa infranta, sogni infranti
Inviato da Dusty il 27/9/2011 4:00:00 (5970 letture)

Qual'è la risposta dei pianificatori centrali ai problemi di un'economia pianificata centralmente? Maggiore pianificazione. I Tedeschi si stancheranno di essere i prestatori di ultima istanza dei PIIGS e si opporranno a piani simili, fatti ingoiare dal pupazzo dei banchieri che risponde al nome di Angela Merkel. Ogni meeting infatti è buono per proporre questa bestialità del Tesoro dell'EuroZona. Questo piano vuol dire più socialismo, più controllo sui mercati da parte di coloro che impongono il loro volere con la forza. E' quella classe parassita che ha imposto con la forza sulla popolazione Europea il Trattato di Lisbona. Sanno che l'Europa sta cadendo a pezzi, per questo vogliono maggiore potere centrale.

Europa infranta, sogni infranti - di Gary North

L'Unione Monetaria Europea sta per crollare. Ciò sarà seguito da una disgregazione dell'Unione europea.

Questo fatto viene negato dai promotori del Nuovo Ordine Mondiale. L'hanno pianificato sin dalla fine della Prima Guerra Mondiale. Hanno tentato attivamente di attuarlo di nascosto ...

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