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opinione : La domanda da un milione di dollari (2)
Inviato da Redazione il 13/3/2013 3:10:00 (8775 letture)



Con questo articolo possiamo aprire la discussione sulle risposte date da diversi utenti alla mia "domanda da un milione di dollari": "Presumendo che tu abbia smesso da tempo di votare perché convinto che il sistema sia marcio, o comunque non sia sanabile dall'interno, che cosa proponi di fare - sul fronte sociale, politico, istituzionale, o qualunque altra cosa - per arrivare a vivere in un paese migliore di questo?"

Ho provato a raggruppare le risposte in una specie di arco che descriva, da sinistra verso destra, la maggiore o minore distanza a cui ciascuno si colloca rispetto al processo democratico. A sinistra quindi il rifiuto totale del sistema, verso destra i più possibilisti (anche se in realtà solo l'ultimo gruppo accetta a priori il principio di rappresentabilità).

RASSEGNAZIONE

Ho definito il primo gruppo con il termine "rassegnazione", poichè queste persone ritengono impossibile sconfiggere il sistema sia dall'esterno che dall'interno, e non vedono al momento soluzioni possibili:

- Secondo la mia visione, possono cambiare i partiti, i colori, le bandiere, ma dietro a tutto c'è qualcuno che muove le fila e alla fine le cose non cambiano in meglio.

- Questo mondo e' posseduto da una manciata di enormi multinazionali e grandi banche, che di noi fanno quel cazzo che gli pare. Il sistema e' blindato e autoprotetto dagli stessi individui che lo subiscono: cambiarlo e' un'impresa che rasenta l'impossibile.




- Non riesco, nonostante la mia ampia apertura mentale, a vedere qualcuno in grado di arrivare a tagliare i tentacoli della piovra se non con l'uso di un qualcosa che non si puo ne pensare ne suggerire, ma ancor di piu non riesco ad immaginarmi un sitema che accetti l'ipotesi che ci sia un movimento di contrasto.

- Come mi sento? Seduto sull'orlo del Gran Canyon con le gambe penzoloni... guardo ed aspetto... inazione..? mah...!

- Non sono andato [a votare] perchè non è mi è possibile dare un senso a ciò che non ha senso.Oggi questo non senso è univoco, globale.

- Con sincerità ed un briciolo di vergogna dico che ho smesso di votare perchè ho perso ogni speranza.


DISOBBEDIENZA

C'è anche chi respinge il sistema alla radice ma non necessariamente si rassegna, e propone forme diverse di disobbedienza civile:

- Soluzioni? Non votare, sciopero generale ad oltranza e disobbedienza civile totale, a cominciare dal non pagare le bollette per finire con le rate dei vari finanziamenti e mutui passando dalle tasse, illegali e immorali. Se tutti partecipassero, chi mi stacca la corrente che non pago, l'operaio che anche lui non paga la bolletta? Chi mi butta fuori dalla casa pignorata, il carabiniere che ha anche lui la casa pignorata per gli stessi motivi?

- L'unico cambiamento possibile è nel non riconoscere e non legittimare questo sistema con il voto. Per coloro che non sono in grado di farlo o che non possono farlo la soluzione è disobbedianza, la soluzione è assumersi l'onere di fare scelte rivoluzionarie, smettere di essere solo un "follower" e diventare protagonista.

- Temo che per realizzare il sogno di vivere in un mondo privo di denaro e sfruttamento l'unica possibilità sia una rivoluzione armata che resetti completamente il sistema ripartendo da zero (nuova costituzione e leggi votate da tutti i cittadini, senza più delegare nessuno).

- Propongo la disubbidienza e l'economia del dono.


ANARCHIA (NO DELEGA)

Questo è il gruppo decisamente più voluminoso. Ovviamente, il termine di "anarchia" va inteso nel senso storicamente corretto (autodeterminazione e autoresponsabilità individuali), e non in quello distorto e negativo (casino e confusione) che fa parte ormai del linguaggio quotidiano:

- Io sono anarchico e non accetto nessuna forma di potere, dai governi agli eserciti a qualsiasi tipo di autorità, quindi figuriamoci se voto, non lo riconosco, sono contrario e non faccio deleghe perchè nessuno mi può rappresentare, solo me stesso.

- Posso affermare di essere giunto alla conclusione che il motivo fondamentale del mal funzionamento del famigerato sistema conosciuto col soprannome di "democrazia" sia la questione della delega e quindi, in ultima istanza, di quel meccanismo noto con il soprannome di "rappresentanza".

- Le cose si sfasciano sempre e soltanto per aver dato credito al sentimento più disonesto, quello del chiamarsi realmente fuori, cioè: delegare. Non cercare di insegnare, ma mostrare. Due cose succedono quando tu vuoi migliorare qualcuno che sai che sta sbagliando: uno) cadi sotto la sua ombra due) perdi tempo a non migliorarti.

- Sono convinto che l'uomo potrebbe autodeterminarsi, senza avere necessità di pastori o cani da guardia.


Naturalmente, chi mira ad un traguardo del genere è ben cosciente che sia necessario un profondo cambiamento all'interno dell'essere umano, che riguardi sia la scala di valori del collettivo che quella del personale. E' proprio su questo argomento che si è avuta la massima convergenza delle posizioni:

- La mia proposta d'azione riguarda una delle cose piu' difficili da fare oggigiorno: ossia non pretendere che cambino gli altri per il nostro interesse, ma bensì cambiare solo noi stessi, per il bene degli altri. è anche un caposaldo del nostro universo, il libero arbitrio. nessuno dovrebbe dire a nessun altro cosa fare. per promuovere il cambiamento occorre essere il cambiamento. L'esempio è la migliore via.

- Devono tutti conoscere la liberta', il coraggio, la saggezza, la compassione, l'autodeterminazione, le palle, il rispetto totale verso ogni forma vivente ecc, quei valori che sono andati persi, e se è successo questo lo dobbiamo alla nave avariata, non chi stava al timone che ha seguito le regole del sistema. Solo così ci sarà il cambiamento e i presupposti per vivere in armonia. Per molti è utopia, per me è anarchia, l'unica via.

- Sarebbe auspicabile tentare di cambiare e migliorare se stessi, mettendosi al servizio con umiltà, sapendo che si è solo e sempre uno strumento.

- Il cambiamento che io auspico e che suggerirei è il cambiamento personale dell'individuo. L'unico cambiamento è sempre interiore, non ce ne saranno altri auspicabili.

- Ma se siamo noi per primi a tradire la fiducia in noi stessi attraverso la delega!

- Siamo pronti per raccogliere forze ed idee e costruire insieme nuove forme di autogoverno, autogestione ed autodeterminazione? Siamo pronti per prenderci la piena responsabilità di noi stessi, delle nostre scelte, delle nostre azioni come soggetti portatori di diritto e capaci di agire in senso politico?

- Non voto più, basta con questa presa per il ......! Come ha ben detto qualcuno prima di me....se non cambio io non cambia niente.

- Sulla domanda "allora cosa proporresti", la risposta è la seguente: dedicarsi a migliorare se stessi (operazione per cui una vita non basta), aiutare la propria famiglia, chi ci sta accanto, e soprattutto salvaguardare la propria anima. [...] Il primo passo da fare quindi, dopo il lavoro su stessi, sarebbe l'imparare a riconoscere la mentalità degli psicopatici, che rappresentano solo un 5-10% della popolazione totale ma che giungono facilmente a detenere il potere, grazie a coloro che glielo concedono partecipando al gioco che essi hanno messo in piedi. Se le persone fossero in grado di riconoscere gli psicopatici, e di isolarli, allora la convivenza tra gli esseri umani sarebbe estremamente più semplice, e gli strumenti di controllo che attualmente ci paiono necessari perderebbero il loro motivo di essere.

- Ciò che è fondamentale è che da tutto questo deve nascere una profonda speranza e forza interiore, rendersi conto del miracolo della nostra natura ci dovrebbe dare la forza di non accettare compromessi e deleghe e ci dovrebbe dare la fede nella potenzialità del genere umano, nonostante l'estrema apparente complessità e negatività della realtà. E' fondamentale capire le potenzialità dell'uomo e la forza dell'amore. E' fondamentale riuscire ad accettare e ascoltare la forza presente in ogni essere, dentro di noi che ci dà la vita, che credo Rol chiamerebbe "spirito intelligente". Vivere quindi coerentemente in base a ciò in cui crediamo.

- La libertà è soltanto una stella polare, così come l'amore incondizionato. Il punto quindi è che la lotta per il mondo migliore è quello che leverebbe il mondo illusorio davanti i nostri occhi e il velo della propaganda che non mostra ai cuori quella stella polare. Quindi che fare? ... divenire esempio, questo è quanto. Quello che ho fatto io e fanno molti altri, ma che sono ancora pochi. Essere d'esempio. Mettere in prima voce la dignità e l'onestà. Attaccare al muro chi non fa la fila (letteralmente); disobbedire a quel che ritieni ingiusto. Porsi in un percorso di integrità.


PROGRAMMA

C'è infine il gruppo che ha definito "programma", perché in realtà fa del voto/non-voto soltanto una questione di programma. In altre parole, sono persone che non votavano da tempo e non hanno votato nemmeno questa volta, ma lo avrebbero fatto se qualcuno avesse proposto un programma diverso, più vicino alle loro esigenze. Sono quindi da considerare sostanzialmente favorevoli al sistema democratico, con le riserve del caso.

- Non ho votato e continuerò a non votare fino a quando realmente crederò a ciò che mi viene proposto/promesso e mi ci riconoscerò appieno, cosa che ho fatto per esempio in occasione del referendum su nucleare ed acqua.

- Rimane il fatto che per votare per qualcuno, es il M5S, gradirei essere d'accordo su quasi tutto, e non solo su mezzo programma (o col generico fatto di mandare via "gli altri") col rischio di vedere attuare magari solo la parte per cui non ero affatto d'accordo. Non gradirei legittimare neanche questo di governo.

- Perchè dovrei legittimare cose su cui io non sono d'accordo, e magari non lo sono nemmeno i partiti tradizionali (che però perdono le elezioni) pur di avere cose su cui sono d'accordo io.

- Il programma presentato da Lannes è un'alternativa concreta.

- Credo sia ovvia la mia ricetta, o per meglio dire, alternativa a quello che viene propinato in varie salse da tutti i partiti di "maggioranza", ovvero il ritorno alla sovranità popolare, in primis la sovranità monetaria seguita dal disconoscimento di tutti i trattati europei criminali che ci sono stati imposti negli ultimi anni (leggasi Mastricht, Lisbona ecc..).Senza questo passo decisivo la democrazia e la dignità del popolo italiano, già gravemente minata, sarà definitivamente eliminata e calpestata.


C'è anche chi vorrebbe introdurre un criterio di selezione per chi vota, insieme ad un meccanismo di richiamo immediato per il parlamentare che non mantenesse i suoi impegni:

- Due proposte per tornare a votare: 1) esamino tipo scheda di scuola guida. 80% di risposte corrette si vota, meno non si vota. 2) modifica costituzionale per legare gli eletti al collegio, con "revoca immediata" e sostituzione dell'eletto, seguita da rivotazione della legge se il numero di "sostituiti" potrebbe fare la differenza dell'esito della votazione stessa. Una di queste proposte vorrei vedere nel programma di una forza che si presenta per dargli il mio voto, visto che ritengo il disinteresse allla conduzione pubblica, la causa scatenante di tutti i nostri mali, unita ad una ignoranza endemica dei fatti da parte della stragrande maggioranza della popolazione.

In questo gruppo ho messo anche coloro che si dicono disposti a votare 5 Stelle, ma che aspettano prima una conferma tangibile sulla loro credibilità:

- Simpatizzo per il M5S, ma prima di avere il mio voto, vorrei osservare quello che fanno e come si pongono. Se il buongiorno si vede dal mattino è probabile che alla prossima tornata elettorale abbiano anche il mio di voto.

- Se il nuovo, il M5S, in futuro, dovesse avere una qualche responsabilità di governo e dimostrasse di voler realizzare anche in parte il proprio programma, allora, forse, alla prossima tornata elettorale potrei votarlo (considerato che trovo interessanti alcune proposte del M5S), ma per il momento continuo ad astenermi. Nessuna fiducia al buio, a nessuno, mai più.


A questo punto vorrei fare una serie di commenti, ma lascio prima a voi la parola.

Grazie nel frattempo a tutti quelli che hanno risposto.

Massimo Mazzucco

NOTA: molte persone hanno dedicato un ampio spazio a spiegare perchè non hanno votato per questo o quel partito, ma poi si sono dimenticate di dire se avessero o meno una alternativa da proporre. In questi casi ho ignorato i loro commenti, anche se spesso hanno esposto concetti interessanti. Per il resto, spero di aver coperto tutte le posizioni presentate nel thread. Se me ne fosse sfuggita qualcuna, vi prego di segnalarlo nei commenti.

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I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore Albero
Redazione
Inviato: 13/3/2013 3:35  Aggiornato: 13/3/2013 4:00
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Mentre aspetto il mio turno per commentare, dico solo una cosa: grazie a queste risposte ho finalmente capito quel "qualcosa" che mi sfuggiva, e ritengo che tutte le posizioni espresse meritino in ogni caso il massimo rispetto.

krom2012
Inviato: 13/3/2013 5:47  Aggiornato: 13/3/2013 6:37
Mi sento vacillare
Iscritto: 31/3/2010
Da: ll'oltretomba
Inviati: 576
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Ciao Massimo, intanto complimenti per l'idea di raggruppare i pareri facendo anche un grafico, lo trovo geniale e a tratti ironico devo dire. Tra l'altro hai messo pure i colori per darne risalto, mi sembra di comprendere che quindi da una parte i rassegnati sono marroni proprio perchè sottolineano e si sentono in una condizione irreparabilmente di merda, i disobbedienti dipinti di rosso che lasciano presagire ovviamente una situazione critica e pericolosa, gli anarchici di verde, colore legato alla speranza e che quindi credono nel cambiamento e, l'ultima fetta azzurra, cioè coloro che hanno raggiunto una visione forse più ampia e concreta avendo un programma con i contro fiocchi per risolvere gran parte dei problemi.

Sebbene sia una specie di sondaggio di soli non votanti, si può dire che il gruppo anarchico è in netta maggioranza, cosa molto inabituale, di solito è una minoranza! Questo aspetto è importante per il fatto che a livello anarchico, a differenza del sistema, non vince la maggioranza, il concetto è che ci si muove solo quando si è tutti d'accordo, all'unisono, non ci sarà mai una minoranza costretta a seguire il gruppo. Non a caso l'ideale anarchico sono piccole comunità autogestite, perchè se qualcuno non condivide le scelte è libero di trovarne un'altra, da non confondere col "viene cacciato", così sarebbe dittatura! Quindi viene dato risalto alla libertà individuale e non ci saranno mai minoranze che devono lottare in competizione per conquistare un posto sulla Terra: GLI SPETTA DI DIRITTO.

Quindi per concludere l'anarchia è un'esaltazione dell'individuo, della vita e del suo libero arbitrio nel rispetto degli altri e della natura, ovvero è l'opposto di uno Stato in ogni sua forma, con le sue regole per separarci e dettare legge attraverso l'oppressione gentile o forzosa, truffe e raggiri che agevolano i pochi e penalizzano i restanti (la maggioranza, flora e fauna compresi). Che contraddizione il sistema, vince una maggioranza ma chi ne beneficia è sempre una minoranza!

Se proprio questo sistema deve sopravvivere mettiamo delle regole chiare e facciamole rispettare dando indipendenza, responsabilità e soprattutto sovranità ad un paese, (resta comunque una condizione di semi-libertà) attraverso un programma come si deve, in modo che sia semi-libero di avere un futuro migliore senza vincoli esterni.
Credo che senza uno scopo preciso e valido, che può essere un programma, un'ideale o una visione, non si va da nessuna parte nella vita!

P.S. quando ho scritto che servivano PALLE intendevo dire DIGNITA', e aggiungo onestà, buon senso e gratitudine...

edit - Scena tratta da un vecchio film sempre attuale:
http://freeondarevolution.blogspot.it/2011/08/urliamo-tutti-sono-incazzato-nero-e.html


...il cielo è sempre più bianco...
osva
Inviato: 13/3/2013 6:29  Aggiornato: 13/3/2013 6:29
Ho qualche dubbio
Iscritto: 6/6/2009
Da: Milano
Inviati: 251
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Direi che ci siamo. Di queste quattro posizioni non condivido solo la rassegnazione. Ho visto che mi hai citato in "disobbedienza":- Soluzioni? Non votare, sciopero generale ad oltranza e disobbedienza civile totale, a cominciare dal non pagare le bollette per finire con le rate dei vari finanziamenti e mutui passando dalle tasse, illegali e immorali. Se tutti partecipassero, chi mi stacca la corrente che non pago, l'operaio che anche lui non paga la bolletta? Chi mi butta fuori dalla casa pignorata, il carabiniere che ha anche lui la casa pignorata per gli stessi motivi?. Ma io stesso, nel post successivo, dicevo "anarchia" e lodavo il post di Santaruina che tu hai citato. E condivido anche il "programma" di Lannes. Direi che la posizione anarchia comprenda disobbedienza e in qualche misura anche programma. Ragazzi, non rassegnamoci: abbiamo trovato la soluzione!!!

osva
Inviato: 13/3/2013 6:42  Aggiornato: 13/3/2013 6:42
Ho qualche dubbio
Iscritto: 6/6/2009
Da: Milano
Inviati: 251
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Caro krom2012,
sono contento di dapere che hai le idee chiare sull'anarchia, e immagino che le abbia chiare anche la maggioranza dei lettori di LC. Purtroppo, quando proponi l'anarchia, la risposta che senti dal tuo interlocutore è sempre la stessa: ma no, ma dai, come si può vivere in un posto senza regole e senza legge. Ai più sfugge la regola principe che sarebbe rispettata perchè condivisa da tutti: unanimità! Niente dittatura della maggioranza, niente minoranze scontente che subiscono le altrui decisioni.

krom2012
Inviato: 13/3/2013 6:54  Aggiornato: 13/3/2013 6:54
Mi sento vacillare
Iscritto: 31/3/2010
Da: ll'oltretomba
Inviati: 576
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Citazione:
la risposta che senti dal tuo interlocutore è sempre la stessa


Certo osva, lo capisco. Pregiudizi inculcati dal sistema che denigra e colpevolizza l'anarchia, in quanto la teme da sempre, tanto da trasformarne il significato (caos invece che ordine, l'esatto contrario!). Quanti termini capovolge e snatura il sistema, per fregarci ogni volta? Ultimamente usa non solo neolingua (vedi Orwell) ma anche tanto inglese (vedi spred, fiscal compact), per confonderci le idee e fotterci ancora!

...il cielo è sempre più bianco...
Siudal
Inviato: 13/3/2013 7:31  Aggiornato: 13/3/2013 7:31
Ho qualche dubbio
Iscritto: 11/5/2007
Da:
Inviati: 70
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Scusate se insisto:

Mio intervento su "Luogocomune" del 11/5/2008:

GLI ESAMI NON FINISCONO MAI........
Questo “luogo comune” può apparire banale e scontato, ma purtroppo non è del tutto vero.
Mentre i corsi di studio diventano sempre più lunghi (e dequalificati...), mentre la patente di guida è soggetta ad un riesame periodico in base a vari parametri (età, incidenti subiti, ecc.) e lo stesso dicasi per il porto d'armi, assunzioni ed avanzamenti di carriera in certe realtà lavorative, cariche politiche ed amministrative pubbliche e fra non molto anche per i magistrati, c'è invece uno “status” che è potenzialmente fonte di enormi responsabilità e rischi: quello di “elettore” che viene riconosciuto indiscriminatamente a tutti, in nome di una “democrazia” sempre più vuota, snaturata e di facciata.
Che senso ha infatti attribuire il potere di delegare ad esercitare le scelte fondamentali (almeno nominalmente...), a soggetti che poi ne fanno l'uso che sappiamo in “nome del polo sovrano”, da parte di persone che hanno il solo merito di essere nati?
Per tutte le altre attività umane occorre (a mio avviso giustamente) dare dimostrazione di essere in possesso di certi requisiti, come avere studiato o essere in grado di pilotare un mezzo di trasporto mentre per esercitare i cosiddetti “diritti politici” basta avere un certificato di nascita....
Sia ben chiaro, non penso a chissà quale procedura per avere il diritto di avere il certificato elettorale (e quindi eleggere e/o di essere eletti); basterebbe un esamino minimo di storia e di economia domestica e ad un test psicoattitudinale (cose oggi richieste anche per l'ultimo dei lavori più dequalificati), da ripetere ogni 8 anni (il doppio di quella quella che dovrebbe essere la durata della legislatura: 3 anni infatti sono pochi e 5 troppi).
Sono convinto che nel mondo di oggi un siffatto sistema elettorale, se correttamente gestito, darebbe il diritto di voto (attivo e passivo) ad una percentuale sì e no del 30% dell'attuale platea degli “aventi diritto”.
Va da sé che il tutto andrebbe poi integrato con corsi propedeutici da seguire su base volontaria e dall'obbligo poi di andare realmente a votare
E non mi si venga a dire che ciò contraddice il principio, apprezzabile, del “suffragio universale”.
Infatti il corpo elettorale che ne risulterebbe non sarebbe discriminato su basi economiche, etniche, sessuali, etiche o religiose, ma solo sulla base della consapevolezza dei diritti, dei doveri e del mondo in cui viviamo, che oggi non si può certo dare per scontata o acquisita.
Come valutare infatti dei cittadini che, pur avendo il diritto di esprimere una classe dirigente che determinerà il loro modo di vivere negli anni a venire e la sopravvivenza stessa del pianeta, fà le scelte che vediamo (ad es.: Bush, Berlusconi, Blair – fra parentesi tutti personaggi che hanno al loro attivo più di un mandato -) e poi sostenere che si tratta di “democrazia”, meritevole magari persino di essere esportata?
Per commentare l'attualità, come si può tollerare che ci sia gente che si proclama “di sinistra” e poi si lascia ingannare dal “voto utile” votando PD o, ancora più inqualificabilmente Lega?
La “rivoluzione culturale” che tanti invocano dovrebbe partire dalla modifica dei fondamenti, delle cose che vengono date per scontate ma che dovrebbero invece, a mio avviso, essere rimesse in discussione.

“Uno degli effetti veramente negativi della religione è che si insegna a considerare una virtù il pascersi della propria ignoranza.” Richard Dawkins, The God Delusion.
Davide71
Inviato: 13/3/2013 8:50  Aggiornato: 13/3/2013 8:50
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 8/7/2006
Da:
Inviati: 2108
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Ciao a tutti,

io faccio parte del quinto gruppo.
Cmq. secondo me non votare non è così stupido come sembra. Se l'offerta politica non ti piace perché votarla? Ma, soprattutto, se i tuoi politici di riferimento hanno fatto una cosa secondo te "imperdonabile" perché votarli? Io per esempio non ho perdonato al PD di essersi alleato al PDL per mettere su Monti! E allora non ho votato! Il fatto che un quarto degli Italiani non ha votato mette tutti i politici sul chi vive. Significa che alle successive elezioni potrebbe succedere qualunque cosa! Perciò i politici si daranno da fare, spero...sarebbe un po' come se gli Italiani avessero soldi da spendere ma in negozio non ci fosse nulla di loro gradimento. Commercianti e produttori si attiverebbero per capire cosa i consumatori vogliono e glielo offrirebbero.

P.S. peraltro trovo molto stupido l'atteggiamento dei politici che deridono chi ha votato Grillo. Dimostra che essi, convinti peraltro come me, che l'esito del voto non dipenda solo dalle urne, hanno smesso di fare il loro mestiere! Anche Renzi se n'è accorto!

Non date le perle ai cani e ai porci perchè non le mangeranno e vi si rivolteranno contro.
peonia
Inviato: 13/3/2013 8:51  Aggiornato: 13/3/2013 8:51
Sono certo di non sapere
Iscritto: 26/3/2008
Da: Roma
Inviati: 6677
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Frettolosamente, dico che la posizione anarchica è quella che rispecchia al momento anche chi ha votato in questa tornata, quindi anche la mia, ma per come stanno le cose ancora riguardo alla "presa di coscienza della massa", ritengo ancora presto riuscire ad autogovernarci, ma è in questo senso che si sta andando, e anche il M5S in qualche modo lo anticipa.
Avrei diviso anche fra PESSIMISTI, POSSIBILISTI, OTTIMISTI....

...Non temete nuotare contro il torrente. E' di un'anima sordida pensare come il volgo, solo perche' il volgo e' in maggioranza... (Giordano Bruno)
damiano78
Inviato: 13/3/2013 9:19  Aggiornato: 13/3/2013 9:19
So tutto
Iscritto: 24/2/2013
Da:
Inviati: 16
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Salve a tutti...vorrei proporvi un pensiero che mi è balenato in testa dopo aver letto un articolo di SIMONE PEROTTI apparso sul suo blog..eccolo..

Citazione:
2 elettori su 3 hanno votato per i partiti dei Lusi, dei Fiorito, dei Formigoni, dei rimborsi gonfiati, delle MPS, del finanziamento illegale ai partiti, di chi ha governato male, mancato ogni appuntamento con la modernità, disatteso ogni bisogno, ogni emergenza del territorio, della gente. Cose se nulla fosse accaduto. 1 terzo, invece, ha votato per chi vorrebbe far decidere direttamente a quei 2 terzi le grandi questioni del paese, saltando Parlamento e politica, in modo plebiscitario. Ve lo immaginate? E poi il resto: 1 italiano su 4 ha scelto il non-voto. Tuttavia, qualcuno avrà ancora dubbi, domani, su quel che dico da tempo: occorre cambiare l’elettorato, non altro. Gli uomini e le donne. Ognuno che si concentri sulla propria vita, che smetta di partecipare come e quanto può al sistema decadente e fallito del capitalismo consumista, e’ l’elettore nuovo, l’uomo nuovo. Basta, sostenere questo teatro degli orrori è insensato. Basta, partecipare a questa società morente rende correi. Nessuna elezione ci salverà. Uomini nuovi, che hanno deciso di vivere diversamente, autonomamente, senza attendere, senza lamentarsi, ridiventando sobri, smettendo di essere schiacciati da lavoro, denaro, tempo buttato via, senza soggiacere al peggiore ricatto della comunicazione commerciale diventeranno prima un Paese migliore e poi, inevitabilmente­, eleggeranno migliori rappresentanti.­ Nelle scuole, nelle università, tra i giovani, nella vita di ognuno, questo messaggio deve essere trasmesso, condiviso, ma soprattutto compreso e attuato, sotto la propria responsabilità. E’ già possibile oggi cambiare, vivere nel Paese che vorremmo. Non aspettiamo elezioni che lo realizzino. E’ esattamente a rovescio: quel Paese non c’è ancora, in larga parte, possiamo farlo noi, oggi, individualmente. Non ci sara’ mai senza che ognuno inizi a costruirlo, cambiando la propria vita. Basta iniziare. Adesso.


Citazione:
1 terzo, invece, ha votato per chi vorrebbe far decidere direttamente a quei 2 terzi le grandi questioni del paese, saltando Parlamento e politica, in modo plebiscitario. Ve lo immaginate?


Quest'ultima frase mi ha acceso una lampadina..veramente il popolo italiano è pronto per prendere decisioni fondamentali per la nostra e altrui vita?vi sembra preparato il popolo italiano a determinate scelte?a giudicare da come continua a votare, da come continua a credere a tv e giornali, da come affronta la vita quotidiana, a me sembra di no...

Ma non è che chi propone e lotta per una democrazia diretta compie un errore di sopravvalutazione delle capacità di libero arbitrio della massa?

Allora forse ha ragione Perotti..per cambiare il mondo bisogna prima cambiare noi stessi, per diventare persone migliori e quindi un popolo migliore..solo allora diventeremo elettori migliori, ed avremmo dei rappresentanti migliori ed un governo migliore...

OGNI POPOLO HA IL GOVERNO CHE SI MERITA
MauroC
Inviato: 13/3/2013 9:24  Aggiornato: 13/3/2013 9:24
Ho qualche dubbio
Iscritto: 22/12/2012
Da:
Inviati: 78
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Anche secondo me l'autoresponsabilità individuale è in sostanza alla base di un nuovo paradigma della coscienza collettiva umana... e forse il gran fermento vibrazionale planetario in atto, porterà nei prossimi anni, inesorabilmente (se non ci autodistruggiamo prima), all'emergere di un nuovo sistema sociale (se non involviamo nuovamente in antiquate spiritualmente , ma sofisticate tecnologicamente, nebbiose dittature).

Cambiare il sistema cambiando se stessi o essere se stessi e rifiutare il sistema ?

Beh... non si faranno mai 1000 miglia se mai si faranno i primi passi !!! e nel nostro piccolo italico considerarare, rispetto, ma non condivido chi non vota, per quanto disilluso, perchè in ultima analisi avalla tacitamente lo stesso sistema che "conta molto" sulla disillusione per continuare ad illudere. Pensate se ad esempio tutti i disillusi della "vecchia politica italiana" (1 cittadino su 4 in scala nazionale, racchiudendo tutte le ragioni espresse nel sondaggio), anzichè rigettare il sistema (di fatto lasciandolo immutato) a queste elezioni avessero votato l'unica vera novità, quale M5S...
Avremmo adesso non la prima forza politica del Paese, ma bensì la prima forza politica del Parlamento con una maggioranza in grado di Governare... diversamente dal vecchio sistema che rigettiamo... Questo ci garantirebbe non un immediata trasformazione sociale, ma un nuovo inizio su cui sbagliare me per continuare a crescere individualmente e socialmente... E fanculo i poteri forti... restano forti fino a quando il popolo non deciderà di cambiare le regole del gioco... dove 1 vale 1 anche per loro !!!

Adesso scusate ma vi segnalo questo OT (che se ho capito bene è una news che non c'entra niente con l'argomento in discussione... mi sembra importante):

Domani 14 Marzo 2013 alle ore 10:00 si sta organizzando una manifestazione/raduno di supporto davanti al Tribunale di Roma, Ufficio del Giudice Tutelare in Via Lepanto, per l'ex Magistrato Paolo Ferrero, in quanto sembrerebbe che vogliono nominargli un "un amministratore di sostegno" per togliergli definitivamente l'autonoma capacità di agire...

[ http://www.stampalibera.com/ ]

wendellgee
Inviato: 13/3/2013 9:35  Aggiornato: 13/3/2013 9:35
Mi sento vacillare
Iscritto: 17/1/2013
Da:
Inviati: 700
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Ieri mio nonno mi ha chiesto: "chi comanda nel M5S".
Io gli ho risposto che non comanda nessuno e lui ha subito commentato:
"allora sono anarchici".
Grazie Massimo per avermi spiegato, storicamente, cosa significa anarchico perché ieri ho risposto a mio nonno (che evidentemente lo sapeva) che gli anarchici sono coloro che non accettano le regole, e invece sbagliavo.
Comunque, io ho scoperto di essere anarchico ma di guardare anche al programma.
La rassegnazione non è una soluzione, la disobbedienza significa rivoluzione ed è quindi un atto di violenza che bisogna evitare, se possibile.

Non so se il concetto di partecipazione sia vicino, o addirittura analogo a quello di anarchia. Io penso che in questo blog ci scambiamo idee, informazioni, che magari commentiamo con altri amici nella vita reale, e in questo modo partecipiamo alla costruzione delle opinioni e della democrazia.
Da quanto ho capito, l'idea del M5S è quella di avvicinare il comune cittadino alle istituzioni facendolo partecipare. Speriamo sia davvero così.

Il mio blog:
lumiebarlumi.blogspot.com
Aironeblu
Inviato: 13/3/2013 9:44  Aggiornato: 13/3/2013 9:52
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 12/1/2012
Da: Ha Noi
Inviati: 1947
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Dopo aver letto con interesse le motivazioni della scelta non-voto, che democraticamente rispetto, insieme alle corrispondenti soluzioni alternative proposte, vorrei esprimere le mie considerazioni di elettore, e in particolare di elettore 5 stelle, senza alcun intento polemico, ma come suggestioni per un pacifico dialogo tra le due realtà.
Le quattro "correnti" individuate da Massimo all'interno del Partito del Non-Voto differiscono per approccio alla questione e proposte Suggerite, a volte con sfumature sottili, altre volte con tratti marcati, ma rientrano a mio avviso tutte all'interno di un'idea primigenia unica che affonda le radici su un'immagine ingannevole dello Stato come entità necessariamente nemica della cittadinanza.
È quanto sostiene la corrente dei Rassegnati, per cui lo Stato sarebbe uno strumento - fantoccio in mano ai poteri sovranazionali che se ne servono per i propri interessi. E non sbagliano.
È quanto sostengono i Disobbedienti, che propongono il rifiuto delle regole imposte dal sistema in cui non si riconoscono a favore di un'etica individuale e autoresponsabile. E non sbagliano.
È quanto sostengono gli Anarchici, che rifiutano a priori l'idea di una pubblica autorità a favore di modelli di convivenza spontanei ed autogestiti, con la regola aurea dell'unaminità nelle decisioni collettive. E non sbagliano, in questo.
È quanto, infine, sostenuto anche dal gruppo dei Non rappresentati, che scelgono di non votare perchè non si identificano in maniera esauriente in alcuno dei programmi proposti dai candidati. E anche loro, non sbagliano.
Ciò invece in cui tutti a mio avviso sbagliano, è il collegamento automatico di tutti questi condivisibissimi principi al rifiuto dell'idea in sè di uno Stato e un Governo, espresso con la scelta del non-voto. Chiarisco: tutte le ragioni riportate dai nonvotanti a sostegno della loro scelta si basano sul giudizio senza appello della condizione di irrealizzabilità di uno Stato che svolga correttamente il suo ruolo di espressione di una comunità nella sua interezza. Ed è un presupposto sbagliato.
Il nemico, il "cattivo" da combattere, non è lo Stato in sè, ma chi se ne appropria, chi lo controlla, se ne serve, lo manipola, ne distorce la natura a proprio fine e vantaggio. Lo Stato in sè altro non dovrebbe essere che la forma civile di organizzazione ed espressione dei suoi cittadini, che dovrebbero esserne pienamente rappresentati, si tratta di recuperare queste prerogative per ristabilire la nostra facoltà di autodeterminazione, con la difesa degli interessi collettivi (dello Stato, degli italiani), e individuali.

Si tratta, in poche parole, di RIPRENDERCI lo Stato, non di ucciderlo.

E dunque ben vengano tutte le iniziative di disobbedienza, di altruismo, di miglioramento individuale, proposte dai non-votanti, per le quali anch'io in condizione di votante applico tutto il mio impegno, ma questa ondata di piccole rivoluzioni individuali deve essere unita, organizzata, forte, contagiosa, se vuole arrivare a qualche risultato (volevo evitare il paragone con lo Tsunami, ma scusatemi, non resisto alla tentazione....). Il 5 Stelle si è presentato, e sta coerentemente restando, una grandissima opportunità per dare una bella spinta in avanti a tutti questi nobili intenti, equiparando per la prima volta in tutta la storia dell'Occidente i politici a dei dipendenti del cittadino, al quale devono rispondere, proponendo (e realizzando) il taglio netto degli stipendi, il rifiuto degli accordi di maggioranza con relativa spartizione di privilegi e poltrone, proponendo la diffusione dell'informazione a tutti i livelli come garanzia di controllo sul sistema, e proponendo soprattutto politiche economiche e sociali in piena consonanza con un corretto sviluppo civile. E per chi rifiuta giustamente l'idea della delega, il M5S si fonda proprio su questa idea. Tutte cose che possono avvicinare maggiormente il paese agli ideali espressi dai non votanti: perchè allora lasciare il paese in mano a Monti e Bersani? O tutto subito o niente? Allora non avremo mai niente.

davlak
Inviato: 13/3/2013 10:28  Aggiornato: 13/3/2013 10:28
Mi sento vacillare
Iscritto: 3/6/2006
Da:
Inviati: 678
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
se può servire, io facevo parte dell'area verde fino a qualche anno fa...cioè fino a quando non è iniziata, nel 2005, l'avventura col blog di Grillo e poi i meet-up e poi le liste 5 stelle e infine il Movimento.

in realtà sono TUTTORA anarchico CONVINTO.
aderendo alle istanze del Movimento 5 Stelle ho solo fatto voto di pragmatismo.
e aggiungo che nel M5S conosco un bel pò di persone convintamente anarchiche.
due sono persino nello staff...

«Proclamare il diritto all'uguaglianza in una società che ha bisogno di una massa di schiavi salariati vuol dire aver perso la testa» (F. Nietzsche)
NiHiLaNtH
Inviato: 13/3/2013 10:31  Aggiornato: 13/3/2013 10:31
Sono certo di non sapere
Iscritto: 5/12/2005
Da:
Inviati: 3225
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Citazione:
ma poi si sono dimenticate di dire se avessero o meno una alternativa da proporre.


alternative? politica direi nessuna, poi ognuno di noi può dare il suo piccolo contributo per migliorare le cose

comunque ho notato che quando si propone qualcosa di particolarmente alternativo i pimi a dire "sei un illuso, è tutto inutile, non puoi cambiare certe cose" sono proprio i votanti

temponauta
Inviato: 13/3/2013 10:31  Aggiornato: 13/3/2013 10:31
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 1/4/2010
Da:
Inviati: 2040
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Trovo concettualmente molto valido il lavoro di MM, ma secondo me difetta di una certa "staticità", sia rispetto alle dinamiche dell'altra parte della sponda, ovvero l'elettore che ha invece votato, sia rispetto alla volontà-potenzialità dell'elettore.
Premetto che io ho iniziato votando l'estrema destra (fronte nazionale), ma poi ho smesso di votare vedendo che in quell'area le idee nazionaliste non emergevano come valore comune, infrangendosi nelle logiche egoistiche di micro-partitelli a gestione feudale.
Oggi però, ed è qui la novità, ho votato il M5* in quanto ho percepito che riusciva a canalizzare e concentrare una potente forza anti-sistema, che è quel quid pluris (richiesta di base) che in definitiva accomuna trasversalmente le quattro categorie di non elettori individute da Massimo.
Non votare perchè non ci si identifica con quello che passa il convento è ragionevole oltre che essere un diritto, tuttavia è utopico pensare che per ognuno di noi possa esistere il nostro potenziale rappresentante da eleggere: senza considerare attività anti-sistema democratico (lotta armata, rivoluzione, sabotaggio, ecc.), i quattro gruppi di non elettori dovrebbero passare dalla parte passiva di spettatori doglianti ad una parte attiva che si rende conto dell'anima del proprio gruppo e si presenta con un partito ad hoc alle prossime elezioni (esempio: partito dei rassegnati).
Io in teoria mi sarei collocato nel gruppo dei disobbidienti, ma poichè il relativo partito non c'è e stare alla finestra non avrebbe cambiato molto, ho scelto M5* (e non i residui fossili della destra) per appoggiare quanto meno un percorso di cambiamento in chiave anti-sistema, visto che la pappa pronta non te la offre nessuno.
Per cui mi in definitiva mi identifico in un disobbediente attivo (e non passivo) che ha dato forza ad un movimento nuovo che potrebbe (bisogna essere un po' ottomisti) dare una risposta in misura più o meno maggiore ai gruppi dei non votanti.
In seguito il mio percorso da ex non votante disobbidiente, passato a votante disobbidiente (spero in una caduta del sistema neppure troppo morbida) dvrebbe passare a elettore programmatico (nazionalismo), oppure direttamente da ex votante a rivoluzionario.
La morale è che in queste elezioni la presenza di un movimento realmente alternativo al sistema come quello di Grillo non giustificava il non voto (legittimo, ma anche mortificato da inerzia e, in relazione alle regole del gioco, inutilità), per nessuna delle categorie individuate, in quanto ogni cambiamento è un percorso dinamico e non un semplice switch di stato (passivo).

f_z
Inviato: 13/3/2013 10:47  Aggiornato: 13/3/2013 10:47
Mi sento vacillare
Iscritto: 16/1/2012
Da: Un mondo popolato da (troppi)pezzi di merda
Inviati: 958
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Citazione:
Autore: Aironeblu Inviato: 13/3/2013 9:44:52

Il nemico, il "cattivo" da combattere, non è lo Stato in sè, ma chi se ne appropria, chi lo controlla, se ne serve, lo manipola, ne distorce la natura a proprio fine e vantaggio.

Si tratta, in poche parole, di RIPRENDERCI lo Stato, non di ucciderlo.


Questo e' esattamente il problema oggi: lo stato non appartiene ai cittadini, che se cercano di riprenderselo vengono respinti quando non soppressi.

Il problema nel sistema attuale e' che per riprenderci lo stato l'unica alternativa e' una guerra contro migliaia se non milioni di difensori armati del sistema, perche' quelli non sono facilmente portabili dalla nostra (e anche loro) parte in quanto vittime di un devastante lavaggio del cervello.

Un appunto sui nomi delle categorie: non credo che "Rassegnati" sia la parola corretta, in quanto tutti quelli in questa categoria fanno qualcosa per "svegliare" gli altri, mentre rassegnazione suona come "non faccio nulla perche' non si puo' fare nulla".
Io chiamerei la categoria "Antisistema".

Codardo e' il soldato che "esegue gli ordini".

Eroe e' il soldato che ha il coraggio di sparare in faccia ai suoi "superiori".

Peccato che i soldati siano tutti scelti minuziosamente tra gli appartenenti alla prima categoria.
Hito
Inviato: 13/3/2013 10:53  Aggiornato: 13/3/2013 10:53
Ho qualche dubbio
Iscritto: 27/1/2009
Da: Matuzia
Inviati: 111
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Nel frattempo, quasi a volermi dare ragione:
Grillo su Twitter scrive: "Se M5S vota la fiducia, mi ritiro dalla politica. Qualora ci fosse un voto di fiducia dei gruppi parlamentari del M5S a chi ha distrutto l'Italia, serenamente, mi ritirerò dalla politica".
Mi sembra la frase del solito miliardario bimbominchia che minaccia di andarsene a casa col pallone... la casa magari è bella, ma le fondamenta... -.-
Approfitto per chiedere due cose, una in topic:

@Santaruina e chi ha sposato la sua posizione:
Mi sembra che prediligete, e condivido, una scelta tra "giusto e sbagliato" piuttosto che "conveniente e sconveniente", ma questo impone la presenza di regole da rispettare, e queste leggi qualcuno dovrà in qualche modo redarle, (chiederne l'approvazione al popolo), applicarle e farle rispettare.
Come conciliate questo con la non delega? O cosa mi sfugge?

@Redazione (off-topic):
Questa mattina mi è rimbalzata una notizia dagli USA circa un poliziotto condannato per aver pianificato (o fantasticato) il rapimento e la cannibalizzazione di un centinaio di donne tra cui moglie, amiche etc. salvo poi non aver commesso alcun reato. Mi sembra assai interessante, potresti approfondire se ti capita?
Ciao ciao

invisibile
Inviato: 13/3/2013 11:06  Aggiornato: 13/3/2013 11:12
Sono certo di non sapere
Iscritto: 11/12/2012
Da: Sabina
Inviati: 7912
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Anche io potrei rientrare nello spicchio degli anarchici ma per me il cambiamento interiore, che può permettere l'abbandono dell'illusione del potere, é in primo luogo spirituale. Per come la vedo io la sfera politica é subordinata a quella spirituale e se così fosse per tutti la politica sarebbe cosa molto semplice o, nell'ideale, inutile.
Dopo molti anni di non voto questa volta, dopo molti ripensamenti, ho votato M5S. La ragione principale é che per poter attuare quel cambiamento interiore é necessario avrete tempo, una certa libertà, di modo da poter dedicarsi a se stessi. Personalmente quel tempo e quella libertà me la sono creata abbandonando praticamente tutto l'abbandonabile senza cadere in miseria (ma ci sono molto vicino) perché per me non c'era cosa più importante da fare.
Ho percepito negli ultimi anni un risveglio generale, un cominciare ad aprire gli occhi su molti aspetti della nostra vita compresi quelli politici ed economici (grazie Massimo). E' un fenomeno che credo sia globale, che coinvolga tutto il mondo e di cui il potere ne é consapevole. La sua reazione, il suo piano, per arginare l'onda che lentamente sale ha molti aspetti ma la cosa urgente é impedire che le persone acquistino libertà, tempo per se stessi, perché quando un essere umano inizia a dubitare di non essere quello che gli hanno fatto credere di essere é molto probabile che giri le spalle al potere, e a quel punto il potere é finito. Ed ecco apparire guerre, crisi economiche e capi di stato che li contrastano che muoiono in giovane età di strane malattie. L'undici settembre ha avuto anch'esso un ruolo in tal senso: se la tua attenzione é rivolta la "terribile nemico" (inesistente) ecco che ti si é sottratto del tempo, della libertà.
Quello che il 5* può fare di prezioso, se manterranno i loro intenti chiaramente, é contrastare l'enorme pressione che il potere sta esercitando sul popolo e così facendo dare respiro agli individui. Allo stesso tempo, allentando la pressione, le persone avranno più libertà e tempo, e di conseguenza più occasioni, per poter informarsi, discutere ed andare magari in internet in luoghi pericolosi come questo e ricevere la propria dose di pillola rossa.
Il fatto che il 5* si presenti come antagonista al sistema attuale permette inoltre, a chi la pillola rossa l'ha già digerita, di poter parlare molto più apertamente, ma soprattutto con molte più persone, di "verità" alternative.
E' come se si fosse rotto un incantesimo. Cose che fino ieri erano tabù di fatto, oggi si possono affrontare in modo molto più aperto e costruttivo. Mi sono ritrovato a parlare di cose "complottiste" con sconosciuti al bar senza nemmeno esserci presentati. E come se si fosse aperto un canale di comunicazione tra le persone che per troppo tempo era stato sigillato a dovere. Forse l'onda é partita davvero.
Il M5S credo che stia solo rendendo visibile a livello politico, economico e sociale, quello che in ogni caso sarebbe successo.
Ora bisogna vedere se faranno i bravi ragazzi, se é una azione onesta o l'ennesimo inganno.
Per ora i fatti, le promesse mantenute, con vari errori e con vari limiti a mio parere (di cui qui non parlo, troppo lungo), sembrano convalidare le buone intenzioni.

L'utile delle cose é in quello che non c'é
Chuang Tzu
cavillo
Inviato: 13/3/2013 11:32  Aggiornato: 13/3/2013 11:32
Ho qualche dubbio
Iscritto: 8/11/2010
Da:
Inviati: 158
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Bravo Massimo, eccellente lavoro di carattere sociologico.

toussaint
Inviato: 13/3/2013 11:54  Aggiornato: 13/3/2013 11:54
Sono certo di non sapere
Iscritto: 23/3/2012
Da:
Inviati: 5220
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Io ho votato M5S e ho già spiegato il perchè: scongiurare il Monti Bis.
Ritengo che la politica sia l'arte del possibile e, pur essendo io contro la democrazia rappresentativa e contro il principio di delega, ho ritenuto che non votare oggi sarebbe stato in pratica votare per il piano criminale che attraverso l'istituzione dell'UE e e dell'Euro ci porterà, se non facciamo nulla per evitarlo, alla Terza Guerra Mondiale sul suolo europeo.
Quindi, come da manuale del buon rivoluzionario, un conto è la strategia un altro è la tattica.
E la tattica, oggi, diceva senz'altro M5S.
E i fatti mi stanno dando ragionissima, visto che il bancocrate è sparito dalla scena politica.
Alla resa dei conti, credo sia stato il voto più utile della storia della Repubblica.

"Siam del popolo le invitte schiere c'hanno sul bavero le fiamme nere ci muove un impeto che è sacro e forte morte alla morte morte al dolor. Non vogliamo più assassini non vogliamo più briganti come un dì gridiamo: avanti!" Arditi del Popolo 1921
Pyter
Inviato: 13/3/2013 12:35  Aggiornato: 13/3/2013 12:36
Sono certo di non sapere
Iscritto: 15/9/2006
Da: Sidonia Novordo
Inviati: 6250
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Il grafico è riferito alla Camera o al Senato?


Lo dico perchè la metà degli "anarchici" di questo sito in realtà soffre di senilità avanzata ed è anarchica come Ferrara è comunista.


Una volta finito il sondaggio si potrebbe farne una copia e mandarlo all'Istat?
E una a G.L. Battista?

Vorrei inoltre ribadire che essendo io contro la rappresentanza, non mi riconosco assolutamente con il grafico sopra, non solo a prescindere, ma anche no. Il sondaggio è svolto secondo un criterio troppo elettoralistico. Se così non fosse, ci dovrebbe essere uno spicchio con la percentuale dei "non so".

"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
Red_Max
Inviato: 13/3/2013 13:09  Aggiornato: 13/3/2013 13:09
Mi sento vacillare
Iscritto: 22/7/2012
Da: in volo
Inviati: 975
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Finalmente adesso sappiamo quali sono le motivazioni di chi ha scelto di essere completamente irrilevante.

L'anoressia è un "orientamento" alimentare?

Non ti piacciono i crauti? allora sei crautofobo...
E' un reato gravissimo...

Aspirare gli embrioni è indice di civiltà!!!

Io non sono un complottista...
mi interesso di leggende metropolitane...
ELFLACO
Inviato: 13/3/2013 13:18  Aggiornato: 13/3/2013 13:18
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 28/10/2005
Da:
Inviati: 1839
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Ok Autodeterminazione,non delegare,niente autorità,niente cani da guardia.

Cosa si fa con quelle persone che non la pensano in questo modo??

“Le persone non dovrebbero avere paura dei propri governi, sono i governi a dover aver paura delle persone.”
Aironeblu
Inviato: 13/3/2013 13:34  Aggiornato: 13/3/2013 13:36
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 12/1/2012
Da: Ha Noi
Inviati: 1947
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
F_z

Si tratta, in poche parole, di RIPRENDERCI lo Stato, non di ucciderlo.

Questo e' esattamente il problema oggi: lo stato non appartiene ai cittadini, che se cercano di riprenderselo vengono respinti quando non soppressi.


Infatti riprendersi lo Stato non sarà una passeggiata, richiederà tempo e costanza, ma è una meta tutt'altro che utopica, che può essere realizzata con l'arma dell'informazione.
Un esempio per tutti? Caracas, 13 aprile 2012, il popolo venezuelano dopo un tam tam di e-mail e sms si organizza per assediare il palazzo presidenziale usurpato dal golpista bananero Pedro Carmona - che si rifugia dai suoi amici gringos a Miami - e si riprende lo Stato con un ruggito, riconsegnandone il governo al presidente eletto Hugo Chàvez.
Ma se invece di far sentire la nostra voce, magari tramite il vaffanculo di Grillo, restiamo nel silenzio rassegnato, non si faranno grandi conquiste.

Calvero
Inviato: 13/3/2013 13:36  Aggiornato: 13/3/2013 13:36
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/6/2007
Da: Fleed / Umon
Inviati: 13165
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Citazione:
inalmente adesso sappiamo quali sono le motivazioni di chi ha scelto di essere completamente irrilevante.


Dì, testolina di cazzo, irrilevante dillo a tua sorella.

Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Calvero
Inviato: 13/3/2013 13:40  Aggiornato: 13/3/2013 13:40
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/6/2007
Da: Fleed / Umon
Inviati: 13165
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Dopo, se mi sarà permesso, risponderò al commento di Redazzucco.

Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
qubyko
Inviato: 13/3/2013 13:44  Aggiornato: 13/3/2013 13:44
So tutto
Iscritto: 3/3/2011
Da:
Inviati: 9
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Per Pyter & Red-Max

Finchè ci saranno individui come voi, votare è tempo perso!

Aironeblu
Inviato: 13/3/2013 13:46  Aggiornato: 13/3/2013 13:46
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 12/1/2012
Da: Ha Noi
Inviati: 1947
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
@Toussaint
Quindi, come da manuale del buon rivoluzionario, un conto è la strategia un altro è la tattica. E la tattica, oggi, diceva senz'altro M5S.
Totalmente d'accordo. O la tattica o la violenza: io preferisco la prima.

krom2012
Inviato: 13/3/2013 13:53  Aggiornato: 13/3/2013 14:01
Mi sento vacillare
Iscritto: 31/3/2010
Da: ll'oltretomba
Inviati: 576
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Citazione:
Ieri mio nonno mi ha chiesto: "chi comanda nel M5S". Io gli ho risposto che non comanda nessuno e lui ha subito commentato: "allora sono anarchici".


Nel partito 5 stelle, c'è il sergente Grillo, non eletto dal popolo, che dà comandi presi sottobanco da un gruppo di massoni che a loro volta decidono. Il m5s è una piramide che si fa chiamare movimento, contenente negli schieramenti più bassi persone che si ritengono anarchiche (sic!).


Citazione:
inalmente adesso sappiamo quali sono le motivazioni di chi ha scelto di essere completamente irrilevante.


Questo è il classico esempio di assuefazione al sistema, quando lo schiavo difende a spada tratta il suo padrone.

Citazione:
Ok Autodeterminazione,non delegare,niente autorità,niente cani da guardia. Cosa si fa con quelle persone che non la pensano in questo modo?


Devono essere informate e liberate, quando sapranno cambieranno idea da sole.

...il cielo è sempre più bianco...
maurixio
Inviato: 13/3/2013 13:58  Aggiornato: 13/3/2013 13:58
Mi sento vacillare
Iscritto: 13/4/2007
Da:
Inviati: 333
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Anarchia e pessimismo è cio che mi a colpito leggendo su "domanda 1".

Capisco il pessimismo, e la rabbia che lo ha generato.
L'intenzione di selezionare il corpo elettorale si puo relazionare solo con la delusione e la sfiducia nel genere umano.

Per quanto riguarda l'Anarchia e i concetti radicali che ne derivano ho molta simpatia. Qualsiasi prospettiva si opponga alla certezza del momento è sempre fonte di crescita interiore.

Sertes
Inviato: 13/3/2013 14:11  Aggiornato: 13/3/2013 14:11
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/6/2006
Da: Bologna
Inviati: 9236
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Citazione:
Calvero ha scritto:
Dì, testolina di cazzo, irrilevante dillo a tua sorella.


Dai Calvero, il ruolo del troll è aizzare la gente, però in questo particolare caso il ragazzo ha ragione: non puoi dire che l'astensione abbia avuto grande eco in questa elezione, stanno tutti a parlare del M5S e non degli astenuti scontenti a vario titolo del sistema.
L'astensione funziona se fa massa critica, come tutto, e qui ha avuto più eco la "sorpresa" M5S o l'esclusione di Ingroia che l'astensione in generale...

Quando dici le cose come stanno, stai sulle palle a tanta gente
a_mensa
Inviato: 13/3/2013 14:13  Aggiornato: 13/3/2013 14:18
Sono certo di non sapere
Iscritto: 12/6/2009
Da: roncello (mi)
Inviati: 3180
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
niente male , come risultato, sicuramente corretto e interessante.
Mi pare solo che il problema da me sollevato, dell'incompetenza politica di chi vota, della sua ignoranza riguardo quasi tutto cosa riguarda l'attività dei governanti, dell'irrilevanza del volere dei votanti stessi ai fini di mantenere i delegati sui binari da loro stessi tracciati, l'impossibilità di esprimere contemporaneamente favore per punti proposti e raggruppati dalle forze in campo, continuino a non trovare voce.
chi fosse ad esempio per la permanenza nell'area euro, ma contro le missioni di pace, favorevole ad una diversa tassazione ma nemmeno tanto contrario all'attuale sistema monetario, chi non vedesse grossi problemi nella non sovranità monetaria ma enormi problemi nella perdita di sovranità in tanti altri ambiti, chi voterebbe ? ovviamente, prima occorrerebbe che i votanti conoscessero o avessero voglia di informarsi su questi problemi, poi, se si partisse dai problemi e non dagli schieramenti, si potrebbe arrivare a votrazioni quasi sempre trasversali con persone elette impegnati , come negli USA sui vari punti.
utopia ovviamente perchè molto più facile lamentarsi che farsi una cultura nel merito dei problemi, almeno di quelli che ci si sente portati a capire ed affronate.
E questo perchè nonostante i parlamentari siano centinaia, non si riesce ad esprimere delle maggioranze sui singoli punti ma occorrerebbe sempre e solo votare "turandosi il naso". è già dalle proposte dei candidati che nasce il distacco non la gente, figuriamoci poi quando si tenta il sondaggio, tramite il voto.
ovvio che se questa popolazione manifestasse più desiderio di conoscenza, per partecipare, allora i media comincerebbero a dover rispondere alla necessità del conoscere per poter decidere. Spiegare, anche mediante contradditori le ragioni pro e contro i temi messi in discussione. Tutto ciò ovviamente disturba il "manovratore" visto che gli intrallazzi sono possibili proprio per la mancanza di adeguato controllo. e così dilaga corruzione e concussione, da una parte, disaffezione e noncuranza, dall'altra. E questo è l'ambiente ideale per chi detiene il potere, per mantenerlo.

non vorrei mai appartenere ad un club che avesse me come socio.
pensatore
Inviato: 13/3/2013 14:33  Aggiornato: 13/3/2013 14:33
Ho qualche dubbio
Iscritto: 1/6/2006
Da:
Inviati: 173
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Egregio Massimo Mazzucco, ho le caratteristiche per rispondere ed in estrema sintesi esprimo la mia opinione.

1) Come dicono i matematici: il problema non presenta soluzione nel contesto.

2) Ci si deve collocare in un insieme più ampio; è quello che correla ad esempio argomenti trattati nel sito quali i fatti del '11 settembre e dell'omicidio Kennedy, ma anche le scie chimiche, la proprietà della moneta nel mondo, le mille associazioni più o meno segrete che stanno ben al di sopra dei governi nazionali (comprese quelle attive da molti secoli), la Vera STORIA e non quella che Balzac definiva “ad usum delphini”.

3) Si deve inoltre avere ben chiaro che la conoscenza non può essere semplicemente trasmessa ma è frutto di una ricerca personale.

4) La cosa che si può fare è quella di offrire la “pillola rossa” gettando semi al vento e sperando che qualcuno attecchisca, avendo coscienza che comunque non si può risolvere il problema, che il processo storico in atto durerà molte generazioni e che può essere solo orientato nei suoi sviluppi futuri.

5) Occorre lavorare su sé stessi, che è già molto ed il meglio che possiamo fare.

Tanti saluti.

maurixio
Inviato: 13/3/2013 15:06  Aggiornato: 13/3/2013 15:06
Mi sento vacillare
Iscritto: 13/4/2007
Da:
Inviati: 333
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Autocitazione*
Autore: maurixio Inviato: 13/3/2013 13:58:06
(Anarchia e pessimismo è cio che mi a colpito leggendo su "domanda 1".

Capisco il pessimismo, e la rabbia che lo ha generato.
L'intenzione di selezionare il corpo elettorale si puo relazionare solo con la delusione e la sfiducia nel genere umano.

Per quanto riguarda l'Anarchia e i concetti radicali che ne derivano ho molta simpatia. Qualsiasi prospettiva si opponga alla certezza del momento è sempre fonte di crescita interiore.)

Eccetto questo(se anche questo significa anarchia):
La Stampa (1 ora fa)
Raid anarchico nella notte, nel mirino due banche e un ufficio postale di Barriera di Milano. Gli antagonisti hanno sfondato i cristalli delle vetrine con un piccone. Slogan: “Basta sfratti, pagherete tutto”. Nel mirino l'agenzia Unicredit di corso Novara 29

wendellgee
Inviato: 13/3/2013 15:50  Aggiornato: 13/3/2013 15:50
Mi sento vacillare
Iscritto: 17/1/2013
Da:
Inviati: 700
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Krom2012:
Nel partito 5 stelle, c'è il sergente Grillo, non eletto dal popolo, che dà comandi presi sottobanco da un gruppo di massoni che a loro volta decidono. Il m5s è una piramide che si fa chiamare movimento, contenente negli schieramenti più bassi persone che si ritengono anarchiche (sic!).

Forse, tu sai qualcosa del M5S che io non so.

Il mio blog:
lumiebarlumi.blogspot.com
gieief
Inviato: 13/3/2013 15:50  Aggiornato: 13/3/2013 15:50
Ho qualche dubbio
Iscritto: 21/11/2011
Da: Torino
Inviati: 174
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Citazione:
Finalmente adesso sappiamo quali sono le motivazioni di chi ha scelto di essere completamente irrilevante.


Benché questo tuo intervento sia sprezzante e dileggiante, credo che togliersi un po' di importanza personale, sia proprio il primo passo verso il cambiamento interiore.

krom2012
Inviato: 13/3/2013 15:54  Aggiornato: 13/3/2013 16:11
Mi sento vacillare
Iscritto: 31/3/2010
Da: ll'oltretomba
Inviati: 576
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Citazione:
ovvio che se questa popolazione manifestasse più desiderio di conoscenza, per partecipare, allora i media comincerebbero a dover rispondere alla necessità del conoscere per poter decidere.


Sei sicuro di questo? I media dovrebbero avere il compito di informare e se fanno l'esatto opposto, non è un caso, non è solo colpa dei cittadini. I mass-media sono servi dei poteri e indotti a mantenere tale posizione.

Citazione:
Anarchia e pessimismo è cio che mi a colpito


Vorrei chiarire un aspetto. Dire che le cose vanno male non è pessimismo, è semplicemente il quadro della realtà dei fatti che accadono. Pessimismo significa pensare che le cose andranno male, l'idea dei rassegnati quindi, sarebbe importante non mischiare il senso.

Citazione:
se anche questo significa anarchia): La Stampa (1 ora fa) Raid anarchico nella notte, nel mirino due banche e un ufficio postale di Barriera di Milano. Gli antagonisti hanno sfondato i cristalli delle vetrine con un piccone. Slogan: “Basta sfratti, pagherete tutto”. Nel mirino l'agenzia Unicredit di corso Novara 29


Ecco questo potrebbe essere un altro esempio di come agiscono i media di regime, innanzitutto quella scritta la possono fare tutti coloro che sanno scrivere a prescindere dall'ideologia che seguono. Quindi etichettare subito così questa storia è già di per sè sbagliato. Un gruppo che agisce in questo modo si chiama fuorilegge e basta.
Non nego che ci sono state mosse di questo tipo in passato contro fonti di potere ad opera anche di gruppi anarchici che hanno usato l'azione violenta alla pari dello Stato.

edit- Citazione:
Forse, tu sai qualcosa del M5S che io non so.


Non ho prove schiaccianti secondo la legge del sistema, ma tanti indizi fondati, come in un puzzle. Esempio: se mi dicono che il paesaggio è tropicale e poi trovo pezzi che corrispondono a orsi polari e alberi innevati ho ragione di credere che mi stiano prendendo per i fondelli.

...il cielo è sempre più bianco...
toussaint
Inviato: 13/3/2013 15:58  Aggiornato: 13/3/2013 15:58
Sono certo di non sapere
Iscritto: 23/3/2012
Da:
Inviati: 5220
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
a_mensa ha portato un argomento molto interessante. la necessità dell'abolizione del sistema dei partiti e dunque della democrazia rappresentativa sta anche nel fatto che la realtà è complessa e non è più (ma forse non lo è mai stata) affrontabile con un Programma omnicomprensivo che esprima appunto la linea di un Partito.
Ad esempio, come detto ho votato M5S per una questione tattica e perchè condivido alcuni punti del programma M5S ma non tutti.
Sono per la riduzione dei costi della politica per una questione etica visto che da un punto di vista macroeconomico vale 0, sono per il reddito di cittadinanza perchè un essere umano è prima un essere umano e poi un essere economico ecc.
Ma ad esempio, io non sono per il default sul debito pubblico perchè ritengo che invece il deficit debba essere mantenuto al livello tale da garantire la piena occupazione e questo significa, visto che siamo in tempi di incremento della teconologia e quindi di riduzione del fattore lavoro, che il deficit non possa che crescere.
Il fatto è che questo deficit non va finanziato con il debito ma con emissione di moneta da parte di una Banca d'Italia di nuovo organo dipendente dal Ministero del Tesoro.
La mia ricetta, dunque, è la MMT.
Insomma, bisogna tornare nazione indipendente e sovrana e non sudditi di un nuovo Sacro Romano Impero dell'Euro.
Dunque, sarebbe un'ottima cosa se domani non vi fossero più partiti ma cittadini che a rotazione esprimono in aula il punto di vista di altri cittadini su specifici punti, sulla falsariga di ciò che era la Repubblica dei Soviet che il Leninismo si affrettò ad affossare e sacrificare in nome del Partito.

"Siam del popolo le invitte schiere c'hanno sul bavero le fiamme nere ci muove un impeto che è sacro e forte morte alla morte morte al dolor. Non vogliamo più assassini non vogliamo più briganti come un dì gridiamo: avanti!" Arditi del Popolo 1921
RiccardoM
Inviato: 13/3/2013 16:06  Aggiornato: 13/3/2013 16:12
Ho qualche dubbio
Iscritto: 22/8/2012
Da:
Inviati: 69
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Questa storia dell'anarchia e del "risveglio delle coscienze" che dovrebbe permettere una convivenza pacifica in una societa' anarchica e', IMHO, probabilmente la piu' grossa STRONZATA mai sostenuta su LC.

Ragazzi, svegliamoci, le gerarchie esistono anche nel mondo animale, come pensate di potervene sbarazzare in nome di un "risveglio" (da che? ..de che?).

Buddha stesso, tanto per lasciar stare la Chiesa Cattolica, raggiunta l’illuminazione e la liberazione assoluta, si disse: « È male vivere senza aver niente da venerare, non aver da obbedire», e cercò nel vasto universo qualche essere a cui sottomettersi. Non avendolo trovato, concluse: «Devo dunque onorare e venerare questa Legga (Dharma) in cui ho ottenuto la totale illuminazione; vivrò sotto di essa».

Voi a cosa volete sottomettervi?

La societa' anarchica come piacerebbe a molti lettori di LC non puo' esistere ne mai esistera', perche' tra gli uomini emergeranno sempre dei capi, dei comandanti. Loro a chi vorranno sottomettersi? Una societa' anarchica non potra' frenarli, mancando il diritto, mancando le leggi, mancando la legittimita' del comando. Questi nuovi Signori potranno spadroneggiare come meglio vorranno...

Se oggi vi sembra che le cose non siano migliori (ed avete in buona parte ragione) e' solo perche' la democrazia in se e' gia' una forma di decadimento verso la corruzione ed una democrazia corrotta (come lo e' ormai trasversalmente in tutto il mondo) e' gia' praticamente quasi anarchia.

Anarchia: mancanza di capo o governo. Un capo comanda e si assume le responsabilita' del comando.

Nella democrazia moderna, corrotta, i governanti (e qui lo sapete bene) non governano piu'. Manca la responsabilita' del comando perche' chi comanda lo fa da dietro le quinte senza assumersene la diretta responsabilita' e senza dover rendere di conto a nessuno (tantomento a Dio o al Dharma). Chi abbiamo investito attraverso le elezioni ha ceduto il comando ma ha tenuto la poltrona su cui siede, le leggi sono diventate complesse e contorte di modo che sia possibile applicarle o non applicarle a piacimento, la sicurezza nel diritto se ne e' andata a remengo.

Di fatto non c'e' piu' legge e non c'e' piu' un capo, e' gia' anarchia.

Molti qui credono alle favole dell'uomo "risvegliato" che vive in pace con la natura e con il suo simile senza bisogno di leggi ne di governi ma e' pura utopia. Una societa' simile forse e' esistita in un tempo remoto di cui la storia di Adamo ed Eva e' solo il vago ricordo (ma anch'essi erano sottomessi a Dio, o al Dharma per i mangiapreti), sappiamo come fini' la storia: ci fu un peccato originale che corruppe la natura umana e da quel momento l'uomo non fu' piu' capace di vivere in armonia con Dio (gli anticlericari cancellino pure le ultime due parole). Si ribello'.. le conseguenze sono ben note e gli effetti sono ancora ben visibilii.

Giano
Inviato: 13/3/2013 16:27  Aggiornato: 13/3/2013 16:27
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 18/3/2011
Da:
Inviati: 1424
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Red_Max Citazione:
Finalmente adesso sappiamo quali sono le motivazioni di chi ha scelto di essere completamente irrilevante.


Grazie della dritta.
La prossima volta che mi capiterà di scambiare due parole con un libico saprò cosa dirgli: "Caro fratello libico, la mia responsabilità nel bombardamento della tua terra da parte della coalizione dei volenterosi (ancora non posso credere che abbiano avuto tanta faccia da culo) è stata irrilevante. Però, se ti guardi attorno, sappi che, tra le persone che vedi, sette su dieci hanno votato per le forze politiche che hanno dato l' ok per buttare giù la tua casa e uccidere i tuoi parenti. Ma non fargliene una colpa. Forse non si rendono conto di aver dato il voto a gente che non ha rispetto degli altri esseri umani. Sembra che siano mossi esclusivamente dal proprio tornaconto, ma non riesco a giustificare neanche questa posizione; non comprendono che se ieri si poteva bombardare la Libia "perchè tanto è lontana" potrebbe arrivare il giorno in cui "si può bombardare la Sardegna, tanto è lontana". Perdonali, non sanno quel che fanno (cit. )"

toussaint
Inviato: 13/3/2013 16:29  Aggiornato: 13/3/2013 16:29
Sono certo di non sapere
Iscritto: 23/3/2012
Da:
Inviati: 5220
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
RiccardoM, guarda, la legge in cui credo io, la mia personale Carta Costituzionale, legge fondamentale da cui discendono tutte le altre che governano la mia condotta di vita, consta di due soli articoli:

Art. 1: ama te stesso

Art. 2: non fare agli altri ciò che non vuoi sia fatto a te

dati questi due postulati, tutto il resto viene da sè...

"Siam del popolo le invitte schiere c'hanno sul bavero le fiamme nere ci muove un impeto che è sacro e forte morte alla morte morte al dolor. Non vogliamo più assassini non vogliamo più briganti come un dì gridiamo: avanti!" Arditi del Popolo 1921
krom2012
Inviato: 13/3/2013 16:31  Aggiornato: 13/3/2013 16:34
Mi sento vacillare
Iscritto: 31/3/2010
Da: ll'oltretomba
Inviati: 576
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Citazione:
sono per il reddito di cittadinanza perchè un essere umano è prima un essere umano e poi un essere economico


Un essere umano è un essere umano e nient'altro, tutto il resto è un condizionamento del sistema. Il reddito di cittadinanza si dovrebbe chiamare reddito di sudditanza o preservativo contro l'insurrezione. Solo dei poveri fessi possono pensare che elemosinare la propria sopravvivenza allo Stato sia un'idea sovversiva. Questa è un'idea per mantenere il sistema così come è, lo status quo.

Citazione:
Questa storia dell'anarchia e del "risveglio delle coscienze" che dovrebbe permettere una convivenza pacifica in una societa' anarchica e', IMHO, probabilmente la piu' grossa STRONZATA mai sostenuta su LC.


Non siamo in una società anarchica ancora, la tua osservazione non ha fondamento. Nell'anarchia non esistono gerarchie, il sistema è orizzontale.

Citazione:
Voi a cosa volete sottomettervi?


Noi non vogliamo essere sottomessi! E non ci azzardiamo a comandare sugli altri.

Citazione:
Di fatto non c'e' piu' legge e non c'e' piu' un capo, e' gia' anarchia.


Ti sbagli di grosso. Informati bene sui significati dell'anarchia.

...il cielo è sempre più bianco...
rafterry
Inviato: 13/3/2013 16:46  Aggiornato: 13/3/2013 16:46
Ho qualche dubbio
Iscritto: 4/11/2009
Da:
Inviati: 199
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
quoto krom e aggiungo una domanda all'amico RiccardoM.

Già che non fai differenze tra uomini e animali fa pensare...
trova le differenze tra i diversi sistemi governativi elencati qui sotto, se ce la fai, e dimostra di aver capito citando qualche esempio nell'ambito umano o animale:

ANARCHIA1: il fatto di essere piu' forte/intelleginte/fortunato di un altro mi dà il diritto di sottometterlo e sfruttarlo

ANARCHIA2: il fatto di essere piu' forte/intelligente/fortunato di un altro mi impone il DOVERE di aiutarlo e sorreggerlo

attendo impaziente

wendellgee
Inviato: 13/3/2013 17:32  Aggiornato: 13/3/2013 17:32
Mi sento vacillare
Iscritto: 17/1/2013
Da:
Inviati: 700
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Krom2012:

Non ho prove schiaccianti secondo la legge del sistema, ma tanti indizi fondati, come in un puzzle. Esempio: se mi dicono che il paesaggio è tropicale e poi trovo pezzi che corrispondono a orsi polari e alberi innevati ho ragione di credere che mi stiano prendendo per i fondelli.


Rimango comunque dell'idea che la tua affermazione vada spiegata, e non per non offendere Beppe Grillo o chi fa parte del M5S (non me ne frega niente) ma perché lo spirito della rete è quello di condividere le informazioni.

A me il M5S ispira una certa fiducia, ma posso sbagliarmi. D'altra parte, se si dimostrassero dei massoni, non vuol dire che parte degli ideali che dicono di difendere siano comunque condivisibili, e andranno avanti anche senza di loro.

Il mio blog:
lumiebarlumi.blogspot.com
ELFLACO
Inviato: 13/3/2013 17:51  Aggiornato: 13/3/2013 17:51
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 28/10/2005
Da:
Inviati: 1839
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Citazione:
Devono essere informate e liberate, quando sapranno cambieranno idea da sole.

Devono??

Ma intanto che non "cambiano" Intanto che combattono con tutte le loro forse( intendo in buona fede ,per adesso) contro quello che tu pensi .Come si fa??

Come ci si convive insieme??

“Le persone non dovrebbero avere paura dei propri governi, sono i governi a dover aver paura delle persone.”
invisibile
Inviato: 13/3/2013 17:59  Aggiornato: 13/3/2013 17:59
Sono certo di non sapere
Iscritto: 11/12/2012
Da: Sabina
Inviati: 7912
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
RiccardoM

Citazione:
Buddha stesso, tanto per lasciar stare la Chiesa Cattolica, raggiunta l’illuminazione e la liberazione assoluta, si disse: « È male vivere senza aver niente da venerare, non aver da obbedire», e cercò nel vasto universo qualche essere a cui sottomettersi. Non avendolo trovato, concluse: «Devo dunque onorare e venerare questa Legga (Dharma) in cui ho ottenuto la totale illuminazione; vivrò sotto di essa».

Voi a cosa volete sottomettervi?

La risposta é nel tuo scritto.
Chiunque si sottomette ad un altro uomo non é più un Uomo.
Chiunque desidera sottomettere un altro uomo non é un Uomo.

L'utile delle cose é in quello che non c'é
Chuang Tzu
Aironeblu
Inviato: 13/3/2013 18:11  Aggiornato: 13/3/2013 18:11
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 12/1/2012
Da: Ha Noi
Inviati: 1947
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
@Rafterry:
ANARCHIA1: il fatto di essere piu' forte/intelleginte/fortunato di un altro mi dà il diritto di sottometterlo e sfruttarlo
ANARCHIA2: il fatto di essere piu' forte/intelligente/fortunato di un altro mi impone il DOVERE di aiutarlo e sorreggerlo


Mi spiace tanto, ma così violi il principio base di autodeterminazione e autoresponsabilità dell'anarchia. Aggiungiamo pure:

ANARCHIA3: il fatto di essere piu' forte/intelleginte/fortunato di un altro mi dà il diritto di scegliere tra sottometterlo e sfruttarlo oppure aiutarlo e sorreggerlo.

Ovvero, il debole è esposto alla discrezionalità del forte, senza un'autorità superiore e comunemente definita che ne protegga i diritti.

massimo73
Inviato: 13/3/2013 18:12  Aggiornato: 13/3/2013 18:12
Mi sento vacillare
Iscritto: 20/7/2011
Da:
Inviati: 364
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Io personalmente rispetto la decisione di tutti, quindi ovviamente anche quella di chi non vota ritenendo che nessuna delle forze politiche in campo corrisponda alle sue idee o che contesta tout court il meccanismo della rappresentanza e della delega che sottende ad ogni tipo di votazione.
Detto questo però non capisco come il non voto possa avere quella forza dirompente che voi astensionisti convinti o almeno una parte di voi, ritenete che abbia; mi spiego meglio, se l'astensione ad una elezione raggiungesse anche la metà del corpo elettorale, ai media ed ai partiti non fregherebbe molto e dopo una generica constatazione che, sì l'astensione è cresciuta a livelli preoccupanti, si concentrerebbero solo sui risultati delle forze politiche in campo e sui loro risultati.
La massa dei non votanti può solo essere una spia della larga diffusione di un disagio ma da lì a costituire una soluzione che indichi una qualche via d'uscita ce ne corre e a queste elezioni, a maggior ragione secondo me, il non votare aveva poco senso stante la presenza di un movimento dirompente di rottura che si è fatto portatore di molte richieste condivisibili e che rimettono al centro del sistema il cittadino o almeno ci provano.
Io ho votato per loro e sono soddisfatto finora, ora seguirò le loro evoluzioni e li sottoporrò ad un attento feed back per verificare che facciano realmente quello che hanno detto che avrebbero fatto.
I discorsi di astenersi col corollario che il cambiamento deve partire da ciascuno di noi individualmente vanno bene a livello filososfico ma quando si vuole incidere effettivamente sulla società esistente indirizzandola verso alcuni principi più giusti e democratici, sono solo esercizi di buone intenzioni fini a sè stessi.
Lo so che il principio della rappresentanza e della delega contiene in sè il difetto strutturale di una crocetta messa lì ogni tot anni, dopo di che il delegato può fare in teoria tutto quel che gli pare, anche l'opposto di quello che aveva detto prima delle elezioni per farsi votare, ma proprio per questo il Movimento 5 Stelle si propone giustamente come mezzo per il singolo per impegnarsi costantemente e farsi da sè stessi cambiamento, controllando e partecipando attivamente all'attività dei delegati, che non a caso vengono chiamati portavoce.
Il mondo perfetto non esiste ma questo a me sembra un passo nella giusta direzione

lalocura
Inviato: 13/3/2013 18:14  Aggiornato: 13/3/2013 18:14
So tutto
Iscritto: 7/11/2006
Da:
Inviati: 19
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Citazione:
Autore: ELFLACO Inviato: 13/3/2013 13:18:38 Ok Autodeterminazione,non delegare,niente autorità,niente cani da guardia. Cosa si fa con quelle persone che non la pensano in questo modo??


Quello che si è sempre fatto quando persone con pensieri diversi si incontrano: si dialoga, ci si confronta, magari ci si incazza e si litiga anche se necessario ma sempre consci del fatto che nessuno deve poter imporre nulla a nessun’ altro.

L’ anarchia non è UNA soluzione per tutti ma potrebbe essere un principio da cui possono scaturire MOLTE soluzioni per tanti, se non per tutti. Anche tutte diverse, perché no? Molteplici comunità che si sviluppano su basi condivise dai membri, ognuna con una o più peculiarità che le contraddistingua dalle altre, capaci di comunicare tra loro accettando differenze e antagonismi e di scambiarsi idee e competenze. Comunità solidali, non competitive. Autonome e indipendenti ma aperte verso l’ esterno. Soprattutto, comunità che siano in grado di assicurarsi un buon grado di resilienza.
La ricchezza si trova nella diversità. Nella possibilità di poter esprimere liberamente e pienamente il proprio essere riconosciuta ad ogni individuo e ad ogni gruppo di individui che voglia unirsi sulla base di idee, prospettive e progetti condivisi. Tenendo bene a mente il concetto di “limite”.
L’ esercizio del mio diritto non deve essere d’ intralcio all’ esercizio del tuo diritto.

Il tempo delle rivoluzioni di massa è passato. Pastori, pifferai magici, strilloni agitatori di folle, padri premurosi devono essere scacciati in modo coatto dal nostro immaginario. A patto che si sia disposti a distruggere il trono dentro di se, prima.

massimo73
Inviato: 13/3/2013 18:25  Aggiornato: 13/3/2013 18:25
Mi sento vacillare
Iscritto: 20/7/2011
Da:
Inviati: 364
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Quanto alle sempre più insistenti voci che indicano il Movimento 5 Stelle e i suoi ispiratori, Grillo e Casaleggio, come massoni, vorrei dire una cosa: ma credete che Berlusconi, Monti o lo stesso Bersani non siano anch'essi massoni o comunque graditi a certi circoli di potere nazionali e internazionali?
E nel passato i politici non erano quasi tutti riconducibili alla massoneria? E allora se pure Grillo è massone non me ne frega una cippa se poi nel programma che si propone di realizzare mi mette la contrarietà alla guerra, alle cosiddette missioni di pace, la battaglia per una politica onesta fatta temporaneamente e non come lavoro per guadagnare alle spalle del contribuente, la lotta per una vita più possibile vicina alla natura, la lotta all'incenerimento dei rifiuti, la lotta per la sovranità nazionale e così via.......arrivati ad un certo punto occorre essere pratici e pragmatici.

Aironeblu
Inviato: 13/3/2013 18:27  Aggiornato: 13/3/2013 18:27
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 12/1/2012
Da: Ha Noi
Inviati: 1947
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
@RiccardoM
La societa' anarchica come piacerebbe a molti lettori di LC non puo' esistere ne mai esistera', perche' tra gli uomini emergeranno sempre dei capi, dei comandanti. Loro a chi vorranno sottomettersi? Una societa' anarchica non potra' frenarli, mancando il diritto, mancando le leggi, mancando la legittimita' del comando. Questi nuovi Signori potranno spadroneggiare come meglio vorranno...

Purtroppo la realtà, liberata dall'utopico presupposto per cui l'anarchico per sua stessa natura si comporterà con onestà e altruismo verso i suoi simili, è questa. E purtroppo l'esempio più eloquente di realizzazione su larga scala di una forma di convivenza guidata dall'anarchia è stato quello della conquista verso la frontiera americana del "selvaggio west", dove i migliori argomenti di dialogo erano un cavallo veloce e una buona Colt.
(ta tta ta tta ta .... para pa rapa..... sfondo musicale di Morricone.... )

Aironeblu
Inviato: 13/3/2013 18:35  Aggiornato: 13/3/2013 18:35
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 12/1/2012
Da: Ha Noi
Inviati: 1947
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
@locura
L’ esercizio del mio diritto non deve essere d’ intralcio all’ esercizio del tuo diritto.
Questo è un ottimo principio, il principio base di qualunque forma di convivenza civile, ma, mi spiace, non è il principio dell'anarchia, perchè viola anche questo con la nozione giuridica di diritto il principio di autodeterminazione e autoresponsabilità dell'anarchico. (il diritto esiste in funzione dell'autorità superiore al cittadino che lo fa rispettare)

ELFLACO
Inviato: 13/3/2013 18:42  Aggiornato: 13/3/2013 18:42
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 28/10/2005
Da:
Inviati: 1839
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
x Lalocura

Capisco quello che scrivi.

Ma come si regola l'interazione fra gli individui?
Come fare perchè l'esercizio del mio diritto non intralci l'esercizio del tuo?


Citazione:
Il tempo delle rivoluzioni di massa è passato.


Secondo me hai un pò troppa fretta .Le revoluzioni di massa non sono mai cominicate!! Forse abbiamo fatto delle tiepide prove generali

“Le persone non dovrebbero avere paura dei propri governi, sono i governi a dover aver paura delle persone.”
diegosol61
Inviato: 13/3/2013 18:44  Aggiornato: 13/3/2013 18:44
Ho qualche dubbio
Iscritto: 9/3/2013
Da: Roma
Inviati: 43
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Un sistema anarchico, teoricamente utopico, è possibile secondo me a tre condizioni:

1) reale presa di coscienza di ogni essere umano sul senso del sé e dell'universo;
2) vittoria definitiva del bene sul male;
3) perfezionamento dell'essere umano.

Può darsi che tra mille anni ce la faremo (o tra non molto, chissà ...)

masuc
Inviato: 13/3/2013 18:47  Aggiornato: 13/3/2013 18:47
Ho qualche dubbio
Iscritto: 27/11/2010
Da: Ulthar
Inviati: 51
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
@ELFLACO
Cosa si fa con quelle persone che non la pensano in questo modo??

Vivi e lascia vivere può essere una risposta?

Se ti opporrai a tutte le sensazioni, non avrai più nemmeno criteri cui riferirti e perciò neanche modo di giudicare quelle che tu dici essere errate.
lalocura
Inviato: 13/3/2013 19:01  Aggiornato: 13/3/2013 19:01
So tutto
Iscritto: 7/11/2006
Da:
Inviati: 19
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Citazione:
ANARCHIA3: il fatto di essere piu' forte/intelleginte/fortunato di un altro mi dà il diritto di scegliere tra sottometterlo e sfruttarlo oppure aiutarlo e sorreggerlo.


Corretto.

Vorrei chiederti: se in una data situazione fossi tu ad essere più forte/intelligente/fortunato di un altro che cosa faresti?

perchè scegliendo la prima opzione tu, il più forte, ne usciresti con un guadagno e l' altro, il più debole, con una perdita.

scegliendo la seconda opzione invece non perderebbe nessuno e il guadagno sarebbe di entrambi.

Questi i risultati diretti, i quali sarebbero già sufficienti per orientare la scelta verso la seconda opzione.

Indirettamente con la prima opzione si favorisce la nascita di emozioni negative e distruttive (nel debole sottomesso) che possono essere fonte a loro volta di atteggiamenti di rivalsa e prevaricazione nel caso in cui il soggetto si trovasse a sua volta di fronte ad un altro soggetto più debole. (circolo vizioso)

Con la seconda opzione invece verrebbe favorito il sorgere di emozioni positive e costruttive che potranno essere fonte a loro volta di atteggiamenti di solidarietà e sostegno nel caso in cui il soggetto si trovasse di fronte ad un altro soggetto più debole. (circolo virtuoso)

Non so se mi sono spiegato.

Citazione:
Ovvero, il debole è esposto alla discrezionalità del forte, senza un'autorità superiore e comunemente definita che ne protegga i diritti.


Il debole è comunque esposto alla discrezionalità del forte, anche con la presenza di leggi che ne tutelino (sulla carta) i diritti.
E' il singolo che sceglie e si sceglie. E questo in ogni momento.

ELFLACO
Inviato: 13/3/2013 19:02  Aggiornato: 13/3/2013 19:02
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 28/10/2005
Da:
Inviati: 1839
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Citazione:
Vivi e lascia vivere può essere una risposta?


La mi era una domanda più sul pratico.cio'è :

Se domani vengo ed estermino la tua famiglia per prendermi la casa,cosa si fa?

Scusa per le'esempio criminale ma è solo per mettere più in evidenza quelli che potrebbero essere proprio aldilà del' opposto di una organizzazione sociale anarchica.

“Le persone non dovrebbero avere paura dei propri governi, sono i governi a dover aver paura delle persone.”
lalocura
Inviato: 13/3/2013 19:25  Aggiornato: 13/3/2013 19:25
So tutto
Iscritto: 7/11/2006
Da:
Inviati: 19
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Citazione:
Autore: Aironeblu Inviato: 13/3/2013 18:35:17

il diritto esiste in funzione dell'autorità superiore al cittadino che lo fa rispettare


Il diritto esiste in funzione del fatto che c' è un individuo, una persona che ne è portatore e che riconosce la medesima condizione in ogni altro da sé senza alcun bisogno di un' autorità superiore che faccia da garante. Siamo noi i primi garanti del nostro diritto e di quello altrui.

Anche perchè l' autorità superiore (penso ti stia riferendo alla legge) spesso e volentieri non è equamente superiore a tutti, ma solo a qualcuno, spesso il più debole e svantaggiato.

Tanto per precisare, sono finito nella categoria del sondaggio "anarchia" sulla base delle idee espresse a motivazione del mio astensionismo ma da qui a definirmi un anarchico tout court ce ne passa, anche per rispetto ai veri anarchici.

Citazione:
perchè viola anche questo con la nozione giuridica di diritto il principio di autodeterminazione e autoresponsabilità dell'anarchico


lo viola perchè "diritto" è una nozione giuridica?

horselover
Inviato: 13/3/2013 19:26  Aggiornato: 13/3/2013 19:26
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 1/9/2012
Da:
Inviati: 1898
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
per grillo, come per la chiesa e per l'esercito, l'ubbidienza è una virtù. da trent'anni vogliono imporci "l'uomo forte", craxi non sfondava a destra, berlusconi a sinistra. ora c' grillo che non ha cariche ufficiali ma comanda. come gheddafi. (casaleggio è jalloud)

nottrz
Inviato: 13/3/2013 19:37  Aggiornato: 13/3/2013 19:39
Ho qualche dubbio
Iscritto: 21/5/2006
Da:
Inviati: 74
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Aggiungo ora la mia risposta che non ho fatto in tempo a spedire ieri.

Aggiungo pero' una nota: la questione dell'avere o non avere un'alternativa rischia di essere un pessimo trucco retorico. Il voto viene presentato come "bacchetta magica" in grado di risolvere molti e diversi problemi in breve tempo. Quali altre "bacchette magiche" ci sono? Nessuna che io sappia e, a mio parere, nemmeno il voto lo e'.


Il principale motivo per cui ho smesso di votare e' perche' ho realizzato, in modo lampante, che da un punto di vista numerico votare e' privo di senso.
Il proprio contributo e' talmente infinitesimo (1 parte su 10 milioni) che sotto qualunque aspetto pratico e' irrilevante.
Chiarisco meglio: il fatto che io esprima il mio singolo unico voto o il fatto che io non esprima il mio unico singolo voto non altera il risultato finale. Il fatto che 1 milione di persone esprimano il loro voto cambia il risultato, ma banalmente io non sono 1 milione.

A mio parere non si tratta di un sofismo ma di brutale, concretissima, banalissima aritmetica che solo anni di rimbambimento collettivo possono essere riusciti a nascondere.

Il voto e' uno strumento di misura, non decisionale. L'orientamento delle masse viene fatto, tramite i mezzi di comunicazione di massa, durante la campagna elettorale.
Al momento del voto i giochi sono chiusi, non si decide piu' nulla, si contano solo i punti.
E' come se la campagna elettorale fosse il fuoco che scalda l'acqua in una pentola e il voto fosse il termometro che ne misura la temperatura. Ovviamente non e' il termometro che decide la temperatura.

Ho scritto diversi articoli su questo tormentone ad esempio questo

http://unisciipuntini.wordpress.com/2008/02/08/sul-voto/

e gli altri con tag "voto".

http://unisciipuntini.wordpress.com/category/voto/

Faccio notare che la critica riguarda l'atto fisico del voto, non ad esempio il fatto di fare promozione di massa per il proprio partito durante la campagna elettorale.
A patto, di nuovo, di farlo "in massa" e non con 4 o 5 miei amici e parenti: quella di nuovo sarebbe una pura illusione.

Il risultato dell'inganno del voto e' di fatto l'immobilismo. Essendo convinti che quello del voto sia IL momento chiave per cambiare le cose non si fa poi nulla per tutto il resto del tempo.

Circa la seconda domanda, cosa fare concretamente?, per prima cosa e' necessario prendere atto della realta'. Ad esempio che il meccanismo del voto e' un inganno.
Poi che la situazione attuale italiana, come quella di ogni altro paese, e' frutto di processi storici/sociali/religiosi durati migliaia di anni, condizionati dalla situazione geografica.
Questi non cambiano da un giorno all'altro grazie al bel gesto dell'eroe come si vede nei film.
La rivoluzione francese, l'abolizione della schiavitu' o qualunque altro evento caratterizzato in modo simile, non sono certo eventi accaduti dal nulla come conseguenza dell'iniziativa di singoli.
Anche gli episodi piu' eclatanti, come ad esempio quello di Rosa Parks, hanno avuto il loro effetto solo perche' c'erano gia' tutte le premesse.
E le conquiste, es. il divorzio, sono state conseguenza del cambiamento dello stile di vita (urbanizzazione, donne lavoratrici, ecc.) e/o di campagne di propaganda calate dall'alto piu' che causate in modo significativo e diretto dai desideri e dall'iniziativa delle sigole persone.

Dopo aver tirato questa bella testata contro la realta' si puo' inziare a lavorare per creare le premesse per il cambiamento. A mio parere la via piu' efficace e' informando le persone.
Questo sito, e' secondo me un ottimo esempio di questo tipo di lavoro (captatio benevolentiae...).
Per quanto sia una piccola goccia rispetto alla crocetta del voto ha molte differenze sostanziali: e' pubblico, raggiunge molte persone, dura nel tempo, crea una maglia in una rete piu' grande di siti simili che si "amplificano" a vicenda.
Di nuovo non siamo al cinema: niente eroi, niente lieto fine: il mondo cambiera' quando e come avra' voglia di cambiare.
L'Italia e' grande, colossale. Si fa gia' fatica a cambiare un codominio. Serve prenderne atto, altrimenti si sprecano tempo ed energie e si accumulano frustrazioni che uccidono l'azione.
In senso stretto e' "sciocco" porsi come obiettivo quello di cambiare, in pochissimi anni, un paese cosi' grande.

Io sono convinto, ad esempio, che il mezzo principale a disposizione del potere attuale sia la televisione e quindi il primo passo verso qualsiasi miglioramento dovrebbe essere convincere piu' persone possibili ad abbandonare la "scatola magica".
Quando pero' si passa a "cosa posso fare io concretamente" la risposta diventa inevitabilmente personale: a seconda delle mie competenze, gusti, situazione familiare avro' opzioni diverse.

ohmygod
Inviato: 13/3/2013 19:42  Aggiornato: 13/3/2013 19:42
Sono certo di non sapere
Iscritto: 16/10/2007
Da:
Inviati: 3652
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
@Massimo
"Rassegnati" sono coloro nel cui intimo alberga il frutto dell'albero molto marcio,molto maestro.
Il suddetto albero pone la massima cura affinchè quei rami tendino a essere
urla inespressivamente psichiche di un misoneismo conclamato quando posti
a confronto di una natura vera,reale.
Esempio politicamente stupido:dareste le chiavi di casa a un ladro?
Dato che mi piace supporre di no mi chiedo come possa essere possibile
considerare la politica l'onesta espressione di un voto.

Mi riprendo la risposta:"Non sono andato [a votare] perchè non è mi è possibile dare un senso a ciò che non ha senso.Oggi questo non senso è univoco, globale". pregando Massimo di non tenerne conto.
La realtà dei fatti non sottintende una rassegnata rassegnazione.
Il colore che hai dato alla "rassegnazione" è giusto.

krom2012
Inviato: 13/3/2013 20:27  Aggiornato: 13/3/2013 20:27
Mi sento vacillare
Iscritto: 31/3/2010
Da: ll'oltretomba
Inviati: 576
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Citazione:
perchè non è mi è possibile dare un senso a ciò che non ha senso.Oggi questo non senso è univoco, globale


Concordo pienamente.
Il grafico di Massimo non è completo, c'è solo una metà, l'altra grande fetta per chiudere il cerchio dovrebbe corrispondere ai votanti e quindi i sostenitori del sistema. In questa ipotetica fetta non riesco a vedere sinceramente un colore, semplicemente perchè non ha ce l'ha, oppure è uno splatter di colori dispersi nel loro caos.

Citazione:
La societa' anarchica come piacerebbe a molti lettori di LC non puo' esistere ne mai esistera', perche' tra gli uomini emergeranno sempre dei capi, dei comandanti. Loro a chi vorranno sottomettersi? Una societa' anarchica non potra' frenarli, mancando il diritto, mancando le leggi, mancando la legittimita' del comando. Questi nuovi Signori potranno spadroneggiare come meglio vorranno...


In questo sistema emergono mostri, perchè è strutturata da capi, non in una società anarchica dove una persona cresce in armonia e non ha l'esigenza di comandare, è un principio destinato all'estinzione. I fallimenti storici del sistema non sono da paragonare all'anarchia.
I nativi americani erano dei veri anarchici e se non ci fosse stato il sistema barbaro ad invaderli e a massacrarli, quel territorio e quel popolo sarebbero ancora incontaminati e liberi come un tempo senza barriere imposte. Oggi il sistema cosiddetto moderno continua a fare lo stesso. Evoluzione Zero.

...il cielo è sempre più bianco...
lalocura
Inviato: 13/3/2013 20:29  Aggiornato: 13/3/2013 20:29
So tutto
Iscritto: 7/11/2006
Da:
Inviati: 19
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Citazione:
Autore: ELFLACO Inviato: 13/3/2013 18:42:02
Capisco quello che scrivi. Ma come si regola l'interazione fra gli individui?


Sulla base di una "normativa" condivisa dagli individui stessi. Scevra da qualunque assoluto e da qualunque imposizione dogmatica che si voglia ritenere valida per tutti. Una norma che sia più un "modus vivendi" sempre passibile di modifiche e miglioramenti secondo il continuo mutare delle esigenze della comunità.

Citazione:
Come fare perchè l'esercizio del mio diritto non intralci l'esercizio del tuo?


Questo ritengo sia solo e soltanto un fattore di coscienza. Se parto dal presupposto per cui "Io sono l' altro" (e "altro" va inteso nel senso più ampio possibile) allora ogni violazione che pongo in essere nei confronti di un altro sarà una violazione nei miei confronti.

Qualcuno ha già espresso il principio: non fare ad altri ciò che non vorresti fosse fatto a te stesso.

Principio che rende ancora meglio se volto al positivo: fai agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te stesso.

tutto questo ovviamente sarebbe possibile solo a seguito della maturazione di una sana coscienza di sé e del proprio ruolo nel mondo.

a_mensa
Inviato: 13/3/2013 20:33  Aggiornato: 13/3/2013 20:37
Sono certo di non sapere
Iscritto: 12/6/2009
Da: roncello (mi)
Inviati: 3180
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
mi diverte un mondo assistere a questo dibattito, assolutamente privo di una qualsiasi validità per il semplice motivo che tenta solo di dividere l'aria fritta.
Hai votato ? per chi ? non hai votato ? perchè ?
continuate a girare come criceti nella gabbietta cilindrica, inseguendo un non senso fino a che una mano esterna fermerà la gabbietta, e se va bene, i criceti potranno continuare a vivere un'altra giornata.
Non ha nessuna importanza chi gestirà il governo, chi voterà chi in senato o alla camera .... ma non l'avete ancora capito ?
Chi comanda, chi detterà le regole sull'unica cosa che conta, il denaro, non saranno ne Bersani, ne Grillo, ne Monti e tantomeno Berlusconi.
Al massimo uno di questi verrà chiamato a eseguire gli ordini che giungeranno dall'alto.
E chi non ha votato è irrilevante ? perchè, è forse rilevante chi ha votato ? rilevante per cosa, per scegliere la favola che ci racconteranno per non scendere con fucili e coltelli per strada ?
Tranquilli, nessuno scende ancora in strada .... troppo pochi hanno fame davvero per essere un numero critico.
In Grecia si stanno avvicinando se per difendere i parlamentari hanno chiamato gli assassini della Blackwater, ma nemmeno li ci sono ancora arrivati.
E sapete perchè ?
Questa è la domanda da porre, non cercare di leggere il futuro tra i sondaggi d'opinione ( e le votazioni non sono altro) tipo questo o mediante il voto.
Senti solo parlare di "italiani" pertanto il rincoglionimento generale ha funzionato perfettamente.
io , italiano, non ho la minima parte delle libertà, dei diritti, dell'influenza di Berlusconi.
Mia figlia che riesce a guadagnare a malapena 500 € al mese, ancora meno, ma i ristoranti sono sempre pieni, e le crociere si sprecano ..... poi andate a dare uno sguardo ai porticcioli pieni di barche o fermatevi sul ciglio della strada a contare quante auto del costo di più di 50.000€ vedete passare in un'ora.
e allora capirete perchè fucili e coltelli se ne resteranno buoni al loro posto !
Chi credete che abbia creato il debito pubblico che ci opprime di soli interessi quanto due manovre pesanti ? le banche ? risposta errata ! i padroni delle banche è quella giusta, che oltre che tramite le banche hanno derubato la popolazione con evasione, elusione, livelli ridicoli di tassazione, e quant'altro e che ora si nascondono sapientemente tra gli "Italiani".
E con i loro media vi fanno perdere l'orientamento indicando nemici sempre diversi ...... l'euro, la Merkel, la troika, ecc.... no, signori i mercati, quei famosi mercati che ci ricattano, li abbiamo in casa, sono cittadini apparentemente uguali a voi,"Italiani" come voi, ma con un bel pacco di titoli del debito sotto il materasso ....... e son quelli che gridano più forte abbasso questo , abbasso quello, ma dimenticatevi pure di guardare da questa parte.
Ecco perchè dibattere su chi ha vinto o perso, chi governerà e chi no, sono tutte stronzate che tanto varrebbe fare il tifo per il milan o l'inter, perchè è la stessa cosa.
sveglia signori .... sveglia vi stanno per sfondare il culo e voi a guardare di che colore è il bastone.

non vorrei mai appartenere ad un club che avesse me come socio.
LoneWolf58
Inviato: 13/3/2013 20:34  Aggiornato: 13/3/2013 20:34
Sono certo di non sapere
Iscritto: 12/11/2005
Da: Padova
Inviati: 4861
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Citazione:
I nativi americani erano dei veri anarchici
??? ammetto che appena credo di aver capito cosa sia l'anarchia... vengo smentito.

La storia, come un'idiota, meccanicamente si ripete. (Paul Morand)
Il problema, però, è che ci sono degli idioti che continuano a credere che la storia non si ripeta. (LoneWolf58)
cinzia67
Inviato: 13/3/2013 20:40  Aggiornato: 13/3/2013 20:40
So tutto
Iscritto: 12/5/2011
Da: varese
Inviati: 12
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
l'unica cosa che fa' cambiare un sistema, e' una massa critica di persone che comincia a pensare in un determinato modo, ecco che allora possono emergere e rivelarsi quelli che vengono definiti leader e che riescono a dar voce ad un qualcosa che e' gia' presente nelle masse.
Cio' che facciamo e' contagioso, e attecchisce nelle persone che ci stanno vicine, per questo penso che non bisogna perdere mai la speranza di poter cambiare le cose, perche' il semino che piantiamo oggi, diventera' un frutto per i figli di domani.

DrHouse
Inviato: 13/3/2013 20:44  Aggiornato: 13/3/2013 21:03
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 30/11/2007
Da:
Inviati: 2394
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Citazione:
a_mensa:
Chi credete che abbia creato il debito pubblico che ci opprime di soli interessi quanto due manovre pesanti ? le banche ? risposta errata ! i padroni delle banche è quella giusta, che oltre che tramite le banche hanno derubato la popolazione con evasione, elusione, livelli ridicoli di tassazione, e quant'altro e che ora si nascondono sapientemente tra gli "Italiani".
E con i loro media vi fanno perdere l'orientamento indicando nemici sempre diversi ...... l'euro, la Merkel, la troika, ecc.... no, signori i mercati, quei famosi mercati che ci ricattano, li abbiamo in casa, sono cittadini apparentemente uguali a voi,"Italiani" come voi, ma con un bel pacco di titoli del debito sotto il materasso ....... e son quelli che gridano più forte abbasso questo , abbasso quello, ma dimenticatevi pure di guardare da questa parte.

Quello che hai appena scritto è un concentrato di saggezza, che purtroppo ti attirerà solo antipatie e insulti o, peggio ancora, passerà inosservato.

Ricordati: non dire mai la verità a chi non vuole ascoltarla.
Per quel poco che conta, comunque, i miei complimenti

EDIT: ho quotato la parte del post di a_mensa che personalmente ritengo più rilevante. Il resto è pure condivisibile, ma già noto e quindi secondario in questo contesto.

E dopo 10 anni, siamo a discutere se il Volo 77 è arrivato proprio lungo questa linea, o piuttosto è arrivato due metri più a sinistra, o due metri più a destra? (Perle complottiste)
incredulo
Inviato: 13/3/2013 20:51  Aggiornato: 13/3/2013 20:56
Sono certo di non sapere
Iscritto: 23/8/2006
Da: Asia
Inviati: 4061
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Autore: DrHouse

Citazione:
@a_mensa
Quello che hai appena scritto è un concentrato di saggezza, che purtroppo ti attirerà solo antipatie e insulti o, peggio ancora, passerà inosservato.
Ricordati: non dire mai la verità a chi non vuole ascoltarla.
Per quel poco che conta, comunque, i miei complimenti


Per quel poco che conta ci metto anche i miei Andrea.

Pane al pane e vino al vino, semplice senza illusioni.

Ottimo

P.S. L'unico appunto che mi sento di fare è che il culo non ce lo stanno per sfondare ma l'hanno già fatto.

Ma a molti piace, non lo sentono neanche quel palo, abituati da sempre ad avercelo dentro pensano che sia "normale"...

Gesù Cristo è Verità. Io sono la Via, la Verità e la Vita.
krom2012
Inviato: 13/3/2013 21:09  Aggiornato: 13/3/2013 21:09
Mi sento vacillare
Iscritto: 31/3/2010
Da: ll'oltretomba
Inviati: 576
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Citazione:
I nativi americani erano dei veri anarchici ??? ammetto che appena credo di aver capito cosa sia l'anarchia... vengo smentito.


In un commento hanno tirato fuori il far west, colt e cow boys, per quel motivo ho detto che i comunemente chiamati indiani d'America erano anarchici perchè assolutamente liberi, prima dell'invasione dei barbari anglo-sassoni sterminatori.

Come ha detto a_mensa è inutile insistere nel girare la storia come vi sta più comodo e continuare a fare il gioco di chi davvero comanda. Continuate pure a dormire o a far finta di essere svegli.

...il cielo è sempre più bianco...
Sarevok
Inviato: 13/3/2013 21:10  Aggiornato: 13/3/2013 21:10
Ho qualche dubbio
Iscritto: 18/4/2007
Da: Pesaro
Inviati: 191
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
OT

Chiedo scusa per l'OT ma è comunque una cosa che riguarda il movimento a 5 stelle e anche uno dei temi cari a questo sito.

M5S e VACCINI

Non riesco a capire il senso di questo articolo dato che, per quanto ne so, in Italia uno è libero di non vaccinare i propri figli (per fortuna).

Lunga vita e prosperità.
LoneWolf58
Inviato: 13/3/2013 21:10  Aggiornato: 13/3/2013 21:10
Sono certo di non sapere
Iscritto: 12/11/2005
Da: Padova
Inviati: 4861
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Citazione:
Autore: a_mensa Inviato: 13/3/2013 20:33:31
...
continuate a girare come criceti nella gabbietta cilindrica, inseguendo un non senso fino a che una mano esterna fermerà la gabbietta, e se va bene, i criceti potranno continuare a vivere un'altra giornata.
...
E chi non ha votato è irrilevante ? perchè, è forse rilevante chi ha votato ? rilevante per cosa, per scegliere la favola che ci racconteranno per non scendere con fucili e coltelli per strada ?
...
sveglia signori .... sveglia vi stanno per sfondare il culo e voi a guardare di che colore è il bastone.

Quante emerite cazzate... e se il "popolo" scende in piazza armato... chi lo arma... quale potere lo gestisce?... cazzo ma la storia no?!

p.s. prepara la vasellina... che anche il tuo di culo è scoperto...

La storia, come un'idiota, meccanicamente si ripete. (Paul Morand)
Il problema, però, è che ci sono degli idioti che continuano a credere che la storia non si ripeta. (LoneWolf58)
LoneWolf58
Inviato: 13/3/2013 21:13  Aggiornato: 13/3/2013 21:13
Sono certo di non sapere
Iscritto: 12/11/2005
Da: Padova
Inviati: 4861
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Citazione:
Autore: krom2012 Inviato: 13/3/2013 21:09:46
...
per quel motivo ho detto che i comunemente chiamati indiani d'America erano anarchici perchè assolutamente liberi...
Ma lo conosci il significato di Anarchia?

Mi vuoi dire che i nativi americani non avevano una gerarchia ed un leader/capo?

La storia, come un'idiota, meccanicamente si ripete. (Paul Morand)
Il problema, però, è che ci sono degli idioti che continuano a credere che la storia non si ripeta. (LoneWolf58)
a_mensa
Inviato: 13/3/2013 21:19  Aggiornato: 13/3/2013 21:21
Sono certo di non sapere
Iscritto: 12/6/2009
Da: roncello (mi)
Inviati: 3180
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
@ LoneWolf58

Citazione:
Quante emerite cazzate... e se il "popolo" scende in piazza armato... chi lo arma... quale potere lo gestisce?... cazzo ma la storia no?!


già .... rivoluzione francese, tea party, rivoluzione russa a parte, vero ? quelle erano passseggiate vero ?
e per stare più vicini, il movimento dei forconi ? non sono ancora fucili, ma lo spirito è quello giusto ....
purtroppo, della rabbia popolare, nella storia, se ne è appropriato sovente un manipolo di furboni, bravi nel convincere le masse ignoranti, ed usarle poi da carne da cannone.

PS. giusto tipico esempio di chi invece ha capito tutto

non vorrei mai appartenere ad un club che avesse me come socio.
krom2012
Inviato: 13/3/2013 21:25  Aggiornato: 13/3/2013 21:26
Mi sento vacillare
Iscritto: 31/3/2010
Da: ll'oltretomba
Inviati: 576
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Mi fai il solletico Lonewolf58 con le tue provocazioni. Il fatto di essere anarchici non vuole dire avere il culo aperto per fare posto agli stronzi come te. I nativi americani prima dell'arrivo dell'invasore erano liberi, questo ti sfugge, poi si sono dovuti difendere per non morire. Loro hanno combattuto per la libertà, ti sfugge anche questo. Quante cose ti sfuggono e poi io sarei quello che si deve guardare le spalle?

...il cielo è sempre più bianco...
complo
Inviato: 13/3/2013 21:34  Aggiornato: 13/3/2013 21:34
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 14/10/2005
Da:
Inviati: 2555
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Citazione:
Autore: DrHouse Inviato: 13/3/2013 20:44:10 Citazione: a_mensa: Chi credete che abbia creato il debito pubblico che ci opprime di soli interessi quanto due manovre pesanti ? le banche ? risposta errata ! i padroni delle banche è quella giusta, che oltre che tramite le banche hanno derubato la popolazione con evasione, elusione, livelli ridicoli di tassazione, e quant'altro e che ora si nascondono sapientemente tra gli "Italiani". E con i loro media vi fanno perdere l'orientamento indicando nemici sempre diversi ...... l'euro, la Merkel, la troika, ecc.... no, signori i mercati, quei famosi mercati che ci ricattano, li abbiamo in casa, sono cittadini apparentemente uguali a voi,"Italiani" come voi, ma con un bel pacco di titoli del debito sotto il materasso ....... e son quelli che gridano più forte abbasso questo , abbasso quello, ma dimenticatevi pure di guardare da questa parte.




Quello che hai appena scritto è un concentrato di saggezza, che purtroppo ti attirerà solo antipatie e insulti o, peggio ancora, passerà inosservato. Ricordati: non dire mai la verità a chi non vuole ascoltarla. Per quel poco che conta, comunque, i miei complimenti EDIT: ho quotato la parte del post di a_mensa che personalmente ritengo più rilevante. Il resto è pure condivisibile, ma già noto e quindi secondario in questo contesto.



Quoto quanto quotato dal Dr House.
Il resto del post di Andrea però non lo condivido, c'è sempre qualcosa di possibile per migliorare le cose, fosse anche un meet up per Grillo.......

ohmygod
Inviato: 13/3/2013 21:59  Aggiornato: 13/3/2013 21:59
Sono certo di non sapere
Iscritto: 16/10/2007
Da:
Inviati: 3652
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
@Complo
Quoto quanto quotato dal Dr House.

Come ti è possibile quotare il quanto quotato dal Dr House quando nel tuo destino campeggia parte di quel tanto quotato?

LoneWolf58
Inviato: 13/3/2013 22:05  Aggiornato: 13/3/2013 22:05
Sono certo di non sapere
Iscritto: 12/11/2005
Da: Padova
Inviati: 4861
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Citazione:
Autore: a_mensa Inviato: 13/3/2013 21:19:27
...
già .... rivoluzione francese, tea party, rivoluzione russa a parte, vero ? quelle erano passseggiate vero ?
e per stare più vicini, il movimento dei forconi ? non sono ancora fucili, ma lo spirito è quello giusto ....
Come no... e chi c'era dietro? chi li ha organizzati... chi li ha armati... e, soprattutto, cos'hanno risolto?

Ti lamenti dei "poteri" che sono dietro/sopra B..erlu.. ersan...eppe... e non dici nulla di quelli che sono dietro e che cavalcano le "rivoluzioni"...

La storia, come un'idiota, meccanicamente si ripete. (Paul Morand)
Il problema, però, è che ci sono degli idioti che continuano a credere che la storia non si ripeta. (LoneWolf58)
LoneWolf58
Inviato: 13/3/2013 22:11  Aggiornato: 13/3/2013 22:11
Sono certo di non sapere
Iscritto: 12/11/2005
Da: Padova
Inviati: 4861
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Citazione:
Autore: krom2012 Inviato: 13/3/2013 21:25:26

Mi fai il solletico Lonewolf58 con le tue provocazioni. Il fatto di essere anarchici non vuole dire avere il culo aperto per fare posto agli stronzi come te...
No ci mancherebbe a te basta la bocca per far uscire delle emerite "stronzate"...

L'ultima, in ordine di tempo, che gli "indiani d'America erano anarchici perché assolutamente liberi"...

La storia, come un'idiota, meccanicamente si ripete. (Paul Morand)
Il problema, però, è che ci sono degli idioti che continuano a credere che la storia non si ripeta. (LoneWolf58)
desbouvet
Inviato: 13/3/2013 22:22  Aggiornato: 13/3/2013 22:22
Mi sento vacillare
Iscritto: 10/6/2007
Da:
Inviati: 541
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Seguo con interesse gli ultimi thread su temi politico-sociali. Ho molta paura ad espormi perchè sto maturando convinzioni assolutamente radicali, estreme. Non so cosa fate voi e come vi va, ma io, dopo aver perso la mia piccola attività per problemi di salute, a quasi 40 anni, e senza più una lira in tasca, ho solo la scelta della finestra da cui buttarmi.

La verità è che questo mondo non ama l'uomo, non lo valorizza, e gli chiede solo di essere uno schiavo felice. E la catena si chiama Denaro. Io non sopporto più che un uomo per essere accettato debba tirare fuori il portafogli, o il bancomat o il borsello. Io voglio lavorare, io voglio contribuire al benessere mio e degli altri, senza ricevere in cambio del denaro. Io voglio il pane. E la sicurezza di un posto dove dormire. Io non ne posso più.

LoneWolf58
Inviato: 13/3/2013 22:28  Aggiornato: 13/3/2013 22:28
Sono certo di non sapere
Iscritto: 12/11/2005
Da: Padova
Inviati: 4861
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Citazione:
Autore: desbouvet Inviato: 13/3/2013 22:22:01
...
Io voglio lavorare, io voglio contribuire al benessere mio e degli altri, senza ricevere in cambio del denaro. Io voglio il pane. E la sicurezza di un posto dove dormire. Io non ne posso più.
Non credere di essere solo...

La storia, come un'idiota, meccanicamente si ripete. (Paul Morand)
Il problema, però, è che ci sono degli idioti che continuano a credere che la storia non si ripeta. (LoneWolf58)
invisibile
Inviato: 13/3/2013 22:36  Aggiornato: 13/3/2013 22:36
Sono certo di non sapere
Iscritto: 11/12/2012
Da: Sabina
Inviati: 7912
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
desbouvet

Io ti conosco poco per cui perdonami per la confidenza.
Le poche cose che ho letto che hai scritto mi ispirano stima nei tuoi confronti.
Quello che hai scritto é tutto vero e anche io ho passato momenti simili a quelli che ci racconti ora.
Le persone come te sono preziose, importanti. Oggi più che mai. Un tesoro.
Capisco il tuo sconforto, veramente. Ma io credo che chi arriva ad una consapevolezza come la tua possa trovare il modo di tirarsene fuori e dare e ricevere ancora molto.
Non é vero che hai quell'unica scelta. Non dico che sia facile, al contrario. A volte é molto difficile e sembra impossibile. Ma se ho imparato una cosa dalla vita é che non é mai impossibile e la crudeltà verso i propri simili é la cosa più innaturale che l'uomo ha scelto di creare. La vita non é mai crudele, l'uomo si, può segliere di esserlo.
Quando l'ho capito ho capito anche che rinunciare al dono della vita era anche, in un certo senso, dare ragione a quella crudeltà e dentro di me ho mandato affanculo chi la crudeltà sceglie perché io non sono crudele, e credo che nemmeno tu lo sia. E neanche la vita, quella vera, quella che ci hanno rubato lo é. La vita é dolcissima. Difficile ma dolcissima.
Un abbraccio forte.

L'utile delle cose é in quello che non c'é
Chuang Tzu
desbouvet
Inviato: 13/3/2013 22:37  Aggiornato: 13/3/2013 22:44
Mi sento vacillare
Iscritto: 10/6/2007
Da:
Inviati: 541
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
@ LoneWolf58

E allora se non sono solo parliamone insieme, confrontiamoci, vediamo se è possibile, in qualunque forma e metodo lo sia... di rimuovere questo sistema. Perchè va rimosso, non ci sono altri giri di parole. La solidarietà, morale o materiale, tra le persone, non basta. Io non sento di appartenere a questo universo, se la mia unica risorsa fosse la solidarietà. Ricevuta o data. Ci vuole sicuramente qualcosa di più.

@ Invisibile

Ti abbraccio anch'io, grazie per le tue parole. Io penso che la vita non sia questa gabbia. Non vada da un certificato di nascita a un certificato di morte. Per cui sì, la vita è dolcissima, hai ragione tu, dove ti senti perso, ti accoglie.

ohmygod
Inviato: 13/3/2013 22:40  Aggiornato: 13/3/2013 22:40
Sono certo di non sapere
Iscritto: 16/10/2007
Da:
Inviati: 3652
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
@Desbouvet
Seguo con interesse gli ultimi thread su temi politico-sociali. Ho molta paura ad espormi perchè sto maturando convinzioni assolutamente radicali, estreme. Non so cosa fate voi e come vi va, ma io, dopo aver perso la mia piccola attività per problemi di salute, a quasi 40 anni, e senza più una lira in tasca, ho solo la scelta della finestra da cui buttarmi.

Se ti resta solo la scelta di una finestra da cui buttarti è giustificata la tua paura a esporti.
Dai FORZA Desbouvet non lasciarti.

Redazione
Inviato: 13/3/2013 22:46  Aggiornato: 13/3/2013 22:46
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Visto l'andazzo dei commenti, è meglio che io pubblichi la mia risposta in separata sede.

Qui aumenterebbe solo la confusione, a questo punto.

lalocura
Inviato: 13/3/2013 22:47  Aggiornato: 13/3/2013 22:47
So tutto
Iscritto: 7/11/2006
Da:
Inviati: 19
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Citazione:
Autore: RiccardoM Inviato: 13/3/2013 16:06:34

La societa' anarchica come piacerebbe a molti lettori di LC non puo' esistere ne mai esistera'


Intanto è già esistita. Per 2500-3000 anni circa.

http://italianimbecilli.blogspot.com/2011/02/societa-gilaniche-le-floride-comunita.html

desbouvet
Inviato: 13/3/2013 22:47  Aggiornato: 13/3/2013 22:48
Mi sento vacillare
Iscritto: 10/6/2007
Da:
Inviati: 541
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
@ ohmygod

Vorrei che immaginassimo un mondo diverso. Lo costruissimo davvero. Poco per volta, non c'è fretta. Io ci sto pensando, è un impiego di energie incredibile. E' il mio ultimo gioco prima di smettere di giocare.

Calvero
Inviato: 13/3/2013 22:47  Aggiornato: 13/3/2013 22:47
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/6/2007
Da: Fleed / Umon
Inviati: 13165
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Citazione:
ragazzi, svegliamoci, le gerarchie esistono anche nel mondo animale,


Mangiati anche la merda che caghi allora, non fa una grinza.

Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Calvero
Inviato: 13/3/2013 22:51  Aggiornato: 13/3/2013 22:52
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/6/2007
Da: Fleed / Umon
Inviati: 13165
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
L'andazzo dei commenti è quello di ribadire perché sarebbe giusto votare Grillo e un gioco di trincee e stereotipi sull'anarchia.

Interessante notare, Radazione, che dove avevi "barricato" il Topic si era riusciti a tenere un profilo alto nelle discussioni. Ovviamente, meglio sottolinearlo, veramente al di là della giustezza o meno dei concetti. Non so se rispondere a questo articolo, ti dico la verità.

Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
LoneWolf58
Inviato: 13/3/2013 23:01  Aggiornato: 13/3/2013 23:01
Sono certo di non sapere
Iscritto: 12/11/2005
Da: Padova
Inviati: 4861
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Citazione:
Autore: desbouvet Inviato: 13/3/2013 22:37:43
...
E allora se non sono solo parliamone insieme, confrontiamoci, vediamo se è possibile, in qualunque forma e metodo lo sia... di rimuovere questo sistema.
...
Concorderai che non ci sono molti modi per poterlo fare... almeno a leggere i fatti storici.
Io con tutta sincerità vedo nel messaggio di Grillo l'unica possibilità di cambiamento "non violento"... certo non sarà comunque ne rapido ne indolore per questo ripete sempre nessuno deve rimanere indietro ed a questo "serve" la solidarietà...
Sono un coglione? probabile... ma vedo che sono in buona compagnia

E comunque prefersico essere un coglione che un disfattista/rassegnato...

La storia, come un'idiota, meccanicamente si ripete. (Paul Morand)
Il problema, però, è che ci sono degli idioti che continuano a credere che la storia non si ripeta. (LoneWolf58)
krom2012
Inviato: 13/3/2013 23:06  Aggiornato: 13/3/2013 23:06
Mi sento vacillare
Iscritto: 31/3/2010
Da: ll'oltretomba
Inviati: 576
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Citazione:
No ci mancherebbe a te basta la bocca per far uscire delle emerite "stronzate"... L'ultima, in ordine di tempo, che gli "indiani d'America erano anarchici perché assolutamente liberi"...


Non erano liberi? Erano schiavi? Di chi? Chi li governava? Anarchia significa letteralmente assenza di governo. Il capo tribù anziano era leader a livello simbolico, non c'era dittatura. Parli da schiavo del sistema, nemmeno sai cos'è la libertà assoluta, perchè non l'hai mai provata. Sul concetto dell'anarchia mi sono già ampiamente espresso, e se ti riduci ad attaccarmi sulla storia dei nativi, non hai capito proprio niente. Se un gruppo è pacifico non significa che non sappia combattere. Tu vuoi essere uno schiavo? Io non lo accetto così come non lo accettavano i nativi americani che hanno preferito combattere fino alla morte difendendo la propria terra e libertà, non certo schiavitù, piuttosto che finire "sfruttati come schiavi" e che la società civile chiama "vivere". Ma forse anche questo ti sfugge. Erano così tenaci, avevano uno spirito combattivo che nulla poteva sottometterli. Come gli hanno battuti i barbari anglosassoni, che tra l'altro avevano un armamentario imparagonabile, sterminando la loro fonte maggiore di sostentamento, i bisonti. Oggi alcuni mezzi militari li chiamano con il nome dei Nativi, come se fossero stati delle bestie assetate di sangue, definiti da sempre selvaggi, quando in realtà erano solamente LIBERI.

...il cielo è sempre più bianco...
invisibile
Inviato: 13/3/2013 23:11  Aggiornato: 13/3/2013 23:11
Sono certo di non sapere
Iscritto: 11/12/2012
Da: Sabina
Inviati: 7912
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
desbouvet

Citazione:
E allora se non sono solo

No che non lo sei.

Citazione:
vediamo se è possibile, in qualunque forma e metodo lo sia... di rimuovere questo sistema. Perchè va rimosso, non ci sono altri giri di parole.

Su questo non ci piove.
Il fatto é che il sistema é in atto da millenni, si é trasformato e perfezionato per ogni epoca e oggi é molto sofisticato. Ma forse é proprio questa la sua debolezza. Come le automobili, più sono complicate e più possono rompersi facilmente. Infatti la mi fida Panda vecchio modello é un muletto
Quello che sto osservando, e non lo dico solo per incoraggiarti, é un risveglio generale. Vedo che in tutto il mondo la gente inizia ad aprire gli occhi. L'ho già scritto ma fino a poco tempo fa era impossibile parlare (per esempio) di 11 settembre apertamente, magari anche con degli sconosciuti e questo non perché la gente sia più informata (anche, un po) ma perché c'è una disponibiltà che prima non c'era. Credo che sia a causa del fatto che molti, anche chi magari non ha problemi di trovare il pane, iniziano a sentire che tutto questo non ha senso.
L'altro giorno stavo in un bar e parlavo con la proprietaria (che conosco) del fatto che secondo me dai tempi dei faraoni ad oggi non é cambiato nulla se non nella forma esteriore: padroni - schiavi. Lei lo sa che sono un tipo strano ma accanto c'era un signore che non conoscevo e che ascoltava con molto interesse. Alla fine é entrato nel discorso ed era colpito da quanto riconoscesse vero quello che dicevo. Potevo vedere le sue "rotelle" che giravano e che gli confermavano che anche lui era uno schiavo.
Ora, io credo che noi non vedremo la rimozione del sistema. Credo che sarà un processo inevitabile (ne va della sopravvivenza dell'Uomo) ma che sarà lungo e tribolato. Credo che stiamo assistendo solo all'inizio del cambiamento ma fino a poco tempo fa io credevo che stessimo molto più indietro, che non avrei mai visto nemmeno l'inizio.
In questo periodo, nonostante stia in una situazione simile alla tua, il vedere che "eppur si muove" mi riempie di gioia, di ottimismo. E mi incoraggia a intensificare il lavoro che già facevo con me stesso e per gli altri.
Credo che una delle cose più importanti ora sia quella di aiutare ad aprire gli occhi a chi non lo ha fatto e che si mostri interessato a farlo. Mi sembra quasi un dovere, verso noi tutti. Ecco dove trovo quel qualcosa di più che sembra tu sta cercando.
Nel mio percorso, che ti ho accennato, mi é stato prezioso l'incontro con la pratica del Tai Chi, che mi ha rafforzato interiormente de esteriormente (indebolire gli schiavi é fondamentale per il potere), mentalmente e spiritualmente. Ho avuto la fortuna (?) di trovare una scuola onesta e genuina e questo é molto importante.
Non so se una cosa simile fa per te, per me é stato prezioso anche per riuscire a passare i momenti più bui.

L'utile delle cose é in quello che non c'é
Chuang Tzu
invisibile
Inviato: 13/3/2013 23:16  Aggiornato: 13/3/2013 23:16
Sono certo di non sapere
Iscritto: 11/12/2012
Da: Sabina
Inviati: 7912
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Citazione:
Mangiati anche la merda che caghi allora, non fa una grinza

Stavo cercando anche io una risposta. Poi mi sono messo a dialogare con Debousvet e mi é passato d mente...

Quando si dice il dono della sintesi

L'utile delle cose é in quello che non c'é
Chuang Tzu
desbouvet
Inviato: 13/3/2013 23:20  Aggiornato: 13/3/2013 23:23
Mi sento vacillare
Iscritto: 10/6/2007
Da:
Inviati: 541
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
@ LoneWolfe58

Bisogna andare oltre la bella ispirazione di Grillo. Molti di noi hanno votato il Movimento, ma sappiamo benissimo, in fondo al nostro cuore, e forse soprattutto in fondo al nostro cervello, che NON E' SUFFICIENTE.

Penso a quando diventi padre, o madre. Da quell'istante metti tutto in discussione, persino il tuo essere, il perchè sei lì in quel momento. Perchè proprio a te, questa improvvisa bellezza. Come potrai gestirla. I danni enormi che farai, se non ci pensi bene. Capire che quella venuta al mondo non ha veramente nulla a che fare con te. La Sua Anima è dell'universo, non è Tua. Quanta umiltà e passione ci vuole per interpretare al meglio il dono della vita....

NiHiLaNtH
Inviato: 13/3/2013 23:24  Aggiornato: 13/3/2013 23:37
Sono certo di non sapere
Iscritto: 5/12/2005
Da:
Inviati: 3225
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Citazione:
Io voglio il pane. E la sicurezza di un posto dove dormire.


posso chiederti una cosa?

a cosa saresti disposto a rinunciare per avere garantiti un lavoro fisso, 2 pasti decenti al giorno e un posto siicuro dove dormire per tutto il resto della tua vita ?

lo so è una domanda strana che non c'entra niente con l'articolo. puoi rispondermi in privato o non rispondermi affatto, non c'è problema

berna85
Inviato: 13/3/2013 23:27  Aggiornato: 13/3/2013 23:27
Ho qualche dubbio
Iscritto: 16/1/2011
Da: Amsterdam
Inviati: 154
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
LoneWolf58
"Ma lo conosci il significato di Anarchia? Mi vuoi dire che i nativi americani non avevano una gerarchia ed un leader/capo?"

Le tribù Americane erano anarchiche nel senso che non avevano uno Stato ma un sistema di Governo. Il sistema di governo era strettamente legato alla loro cultura.
Il capo villaggio o lo stregone erano riconosciuti come tali da tutta la comunità, ogni membro era libero di lasciare il gruppo se le regole non gli stavano bene e provare a fendere per se stesso. Ovviamente questo non conveniva e nessuno, ma di fatto la scelta di potere lasciare la tribù esisteva.
Morire di fame e freddo o ascoltare lo stregone? Una scelta di merda sicuramente, e qui si entra nel merito dei problemi dell'anarchia.

L'anarchico può solo usare la forza della convinzione per "convertire" il popolo alla sua causa, ogni altra strada violerebbe la loro stessa etica.
È possibile smantellare lo Stato attuale solo tramite propaganda/informazione?

invisibile
Inviato: 13/3/2013 23:30  Aggiornato: 13/3/2013 23:30
Sono certo di non sapere
Iscritto: 11/12/2012
Da: Sabina
Inviati: 7912
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
desbouvet
Citazione:
Penso a quando diventi padre, o madre. Da quell'istante metti tutto in discussione, persino il tuo essere, il perchè sei lì in quel momento. Perchè proprio a te, questa improvvisa bellezza. Come potrai gestirla. I danni enormi che farai, se non ci pensi bene. Capire che quella venuta al mondo non ha veramente nulla a che fare con te. La Sua Anima è dell'universo, non è Tua. Quanta umiltà e passione ci vuole per interpretare al meglio il dono della vita.

Ci vuole l'umiltà e la passione, il rispetto e la gratitudine.
Ma attento a non dimenticare un'altra cosa importantissima, fondamentale: quel miracolo sei anche tu.
Dobbiamo anche a noi stessi quelle sacre attenzioni. Prima di tutto. Proprio perché siamo noi che abbiamo il dono di riconoscere la meraviglia. Non siamo qui per caso. E' impossibile.

L'utile delle cose é in quello che non c'é
Chuang Tzu
berna85
Inviato: 13/3/2013 23:37  Aggiornato: 13/3/2013 23:37
Ho qualche dubbio
Iscritto: 16/1/2011
Da: Amsterdam
Inviati: 154
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
NiHiLaNtH
a cosa saresti disposto a rinunciare per avere garantiti un lavoro fisso, 2 pasti decenti al giorno e un posto siicuro dove dormire per tutto il resto della tua vita ?

Per il 40% del mio stipendio pretendo anche gli stivali per le giornate piovose (i piedi bagnati sono spesso causa di bronchite, il chè aggraverebbe ancor più il costo della sanità pubblica), e la crema solare per proteggermi dai raggi UV !!

desbouvet
Inviato: 13/3/2013 23:43  Aggiornato: 13/3/2013 23:43
Mi sento vacillare
Iscritto: 10/6/2007
Da:
Inviati: 541
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
@ NiHiLaNtH

Citazione:
a cosa saresti disposto a rinunciare per avere garantiti un lavoro fisso, 2 pasti decenti al giorno e un posto siicuro dove dormire per tutto il resto della tua vita ?


Ti rispondo così: io credo in Dio e lui disse che tu, uomo, sarai obbligato a guadagnare il pane col sudore della tua fronte. Non ti ha detto.... "sarai obbligato a guadagnare dei SOLDI coi quali FORSE ci comprerai il pane"....

Questo è lo step numero uno per capire DI CHI è davvero il "mondo".

Non tratto di rinunce, io tratto di umano discernimento. Io all'inizio del mio cammino in questa vita vedo l'Amore. Non la fine ma l'inizio. E quando capisci che la possibilità dell'amore è resa vana dal principio satanico del corrispondere a qualunque cosa con un prezzo... E quando sai che a metà inoltrata della tua vita l'amore non hai nemmeno cominciato a verificarlo, perchè tutto fino a quel momento si misurava con un altro parametro, ti cominci leggermente ad incazzare, perchè capisci che la unica cosa buona e giusta nella vita è QUELLA, e tutto il resto è ... polvere?

invisibile
Inviato: 13/3/2013 23:55  Aggiornato: 13/3/2013 23:55
Sono certo di non sapere
Iscritto: 11/12/2012
Da: Sabina
Inviati: 7912
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
desbouvet

Citazione:
ti cominci leggermente ad incazzare

che é anche poco.

Citazione:
tutto il resto è ... polvere?

No. La polvere é qualcosa.

E' illusione, l'inganno. Non esiste.
E' questa la cosa più pazzesca, non esiste. L'umanità é resa schiava con qualcosa che non esiste.

L'utile delle cose é in quello che non c'é
Chuang Tzu
ELFLACO
Inviato: 14/3/2013 0:02  Aggiornato: 14/3/2013 0:02
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 28/10/2005
Da:
Inviati: 1839
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Citazione:
Sulla base di una "normativa" condivisa dagli individui stessi


Tradotto :.una legge condivisa da tutti .Scelta da tutti.TUTTI!?

Citazione:
Scevra da qualunque assoluto e da qualunque imposizione dogmatica che si voglia ritenere valida per tutti.


Tradotto :una legge che non è uguale per tutti .?

Citazione:
Qualcuno ha già espresso il principio: non fare ad altri ciò che non vorresti fosse fatto a te stesso.

Principio che rende ancora meglio se volto al positivo: fai agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te stesso.

tutto questo ovviamente sarebbe possibile solo a seguito della maturazione di una sana coscienza di sé e del proprio ruolo nel mondo.



Maturazione di una sana coscienza di se...DI TUTTI .!

Sana ,poi, da quale punto di vista?

Ma intanto che tutti non la penseranno allo stesso modo.Intanto che tutti non avrano lo stesso livello di coscienza(cosa che è impossibile dato che tutte le persone hanno esperienze di vita diferenti e punti di vista diferenti di quello che li succedde anche se simili) ti toccherà regolamentare l'interazione fra questi individui .

Si è nominato anche gli indiani d'america anche loro hanno delle regole per la loro socialità .Persino gli indiani più così detti "primitivi" che non hanno governi,o capi tribù hanno cmq una "legge" che regolamenta la società che li viene insegnata! .Ma..

Ma una cosa e avere regole o "normative condivise" quando si è al massimo in 50 ,100 individui , e un'altra è quando si è in qualche milione .

“Le persone non dovrebbero avere paura dei propri governi, sono i governi a dover aver paura delle persone.”
masuc
Inviato: 14/3/2013 0:16  Aggiornato: 14/3/2013 0:16
Ho qualche dubbio
Iscritto: 27/11/2010
Da: Ulthar
Inviati: 51
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Mi vuoi dire che i nativi americani non avevano una gerarchia ed un leader/capo?
infatti.
essi avevano una persona, magari più esperta di altri a cui sceglievano di obbedire in quella determinata occasione, liberi se cambiavano idea di non seguirla più. Il capo, nell'accezione moderna è una tipologia del vecchio mondo.

Se ti opporrai a tutte le sensazioni, non avrai più nemmeno criteri cui riferirti e perciò neanche modo di giudicare quelle che tu dici essere errate.
berna85
Inviato: 14/3/2013 0:20  Aggiornato: 14/3/2013 0:20
Ho qualche dubbio
Iscritto: 16/1/2011
Da: Amsterdam
Inviati: 154
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Principio che rende ancora meglio se volto al positivo: fai agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te stesso.

Questo concetto è del tutto sballato, metti che io vorrei essere frustrato ogni sera prima di andare a dormire da una donna in costume da catwoman. Percorrendo il filo logico, questo mi darebbe il diritto di andare a praticare i miei rituali S&M su chi mi pare.

Ma intanto che tutti non la penseranno allo stesso modo.Intanto che tutti non avrano lo stesso livello di coscienza(cosa che è impossibile dato che tutte le persone hanno esperienze di vita diferenti e punti di vista diferenti di quello che li succedde anche se simili) ti toccherà regolamentare l'interazione fra questi individui .

Il punto è: su quale base morale si vuole regolare l'interazione fra due individui?

berna85
Inviato: 14/3/2013 0:23  Aggiornato: 14/3/2013 0:24
Ho qualche dubbio
Iscritto: 16/1/2011
Da: Amsterdam
Inviati: 154
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
doppio post

Hito
Inviato: 14/3/2013 0:24  Aggiornato: 14/3/2013 0:24
Ho qualche dubbio
Iscritto: 27/1/2009
Da: Matuzia
Inviati: 111
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
@ krom2012

Si possono dire tante cose sui nativi americani, molte positive e a me personalmente sarebbe piaciuto vivere in quei luoghi a quei tempi, avevano un modo di vivere ecosostenibile, erano molto spirituali ma sicuramente non erano anarchici, c'erano dei capi tribù che comandavano su tutti, degli sciamani che contavano più degli altri ed in generale gli uomini contavano più delle donne, per essere considerati uomini a volte dovevano superare dei riti di iniziazione e non credo che chi non ci riusciva venisse poi trattato al pari degli altri.
Tra l'altro non erano tutti peace, love, unity and havin fun... alcune tribù, forse prendendo spunto dalla natura dove bene o male l'esempio dell'animale predatore non manca, non esitavano a sopraffare altre tribù per depredarle... per cui, forse, se fossimo vissuti a quei tempi ci sarebbe stato chiesto di combattere, non tanto per la libertà, quanto per la vita.
Si tirano sempre fuori gli indiani d'america perchè sono stati sterminati dagli europei, ci si dimentica che in Europa e in molte altre parti del mondo, prima di certi eventi, le cose funzionavano allo stesso modo.
Avendo studiato un po' la storia del posto in cui vivo ti so dire che intorno al 1000 a.c. nell'entroterra ligure vivevano in pace i liguri nativi ed i celti, ed erano organizzati più o meno allo stesso modo, avevano dei capi, dei druidi al posto degli sciamani, però qui le comunità erano matriarcali e le donne avevano pari diritti e doveri rispetto all'uomo, cosa testimoniata anche dai primi storici romani. Il nome pre cristianizzazione di Sanremo era Matuzia, in onore di una dea pagana, Maire Matuzia.
Non è un caso se qui vicino, a Triora (conosciuto come il paese delle streghe) durante l'inquisizione si tennero numerosi processi che accusarono decine e decine di donne per stregoneria, che furono torturate ed imprigionate, alcune si suicidarono, altre morirono a causa delle torture stesse, nessuna fu mai condannata!

Secondo me il problema non sta nell'autorità o nell'anarchia, ma proprio nella mancanza di spiritualità e nella distanza del potere.
Se chi ti comanda è controllabile, vedi che non si arricchisce alle tue spalle e fondamentalmente vive le tue stesse situazioni ed i tuoi stessi problemi, magari dimostrando che le sue decisioni si rivelano spesso e volentieri esatte, tutto diventa molto più accettabile.
Ciao ciao

Red_Max
Inviato: 14/3/2013 0:53  Aggiornato: 14/3/2013 0:53
Mi sento vacillare
Iscritto: 22/7/2012
Da: in volo
Inviati: 975
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Morale della favola?
solito mix di relativismo e nichilismo...
impreziosito dalla coerenza tipica di chi abitualmente frequenta i centri sociali in BMW...
Siete anarchici, disobbedienti...
FUORI LE PALLE!!!
O forse pensate di mandare "al potere la fantasia" con il principio di attrazione?

L'anoressia è un "orientamento" alimentare?

Non ti piacciono i crauti? allora sei crautofobo...
E' un reato gravissimo...

Aspirare gli embrioni è indice di civiltà!!!

Io non sono un complottista...
mi interesso di leggende metropolitane...
Aironeblu
Inviato: 14/3/2013 3:43  Aggiornato: 14/3/2013 3:43
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 12/1/2012
Da: Ha Noi
Inviati: 1947
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
@Locura
ANARCHIA3: il fatto di essere piu' forte/intelleginte/fortunato di un altro mi dà il diritto di scegliere tra sottometterlo e sfruttarlo oppure aiutarlo e sorreggerlo.

Corretto. Vorrei chiederti: se in una data situazione fossi tu ad essere più forte/intelligente/fortunato di un altro che cosa faresti? perchè scegliendo la prima opzione tu, il più forte, ne usciresti con un guadagno e l' altro, il più debole, con una perdita.  scegliendo la seconda opzione invece non perderebbe nessuno e il guadagno sarebbe di entrambi.
  Indirettamente con la prima opzione si favorisce la nascita di emozioni negative e distruttive (nel debole sottomesso) che possono essere fonte a loro volta di atteggiamenti di rivalsa e prevaricazione nel caso in cui il soggetto si trovasse a sua volta di fronte ad un altro soggetto più debole. (circolo vizioso) Con la seconda opzione invece verrebbe favorito il sorgere di emozioni positive e costruttive che potranno essere fonte a loro volta di atteggiamenti di solidarietà e sostegno nel caso in cui il soggetto si trovasse di fronte ad un altro soggetto più debole. (circolo virtuoso).


D'accordissimo, ma questi comportamenti di natura puramente etica non discendono affatto dal principio di anarchia. Non è che il semplice fatto di rifiutare un'autorità superiore ci trasforma automaticamente in esseri buoni e altruisti.

Il diritto esiste in funzione del fatto che c' è un individuo, una persona che ne è portatore e che riconosce la medesima condizione in ogni altro da sé senza alcun bisogno di un' autorità superiore che faccia da garante. Siamo noi i primi garanti del nostro diritto e di quello altrui

Benissimo, il diritto naturale. Ma quando qualcuno meno buono e altruista calpesta il tuo diritto, o sei abbastanza forte da difenderlo da solo e farlo rispettare, o devi necessariamente ricorrere all'autorità superiore, intesa in senso positivo come espressione della collettività nella sua interezza. Senza la funzione di controllo di tale autorità il diritto esiste solo in teoria, ma non può venire applicato. Apprezzo, codivido e appoggio il tuo modo di essere per cui "Qualcuno ha già espresso il principio: non fare ad altri ciò che non vorresti fosse fatto a te stesso.  Principio che rende ancora meglio se volto al positivo: fai agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te stesso. " Purtroppo non tutti la pensano così e ci sarà sempre una stragrande maggioranza di "furbi" pronti ad approfittare della tua etica.
Se da un lato, Potrebbe e dovrebbe essere costruita una struttura sociale parallela governata dal fattore etico (che, ripeto, non coincide con anarchia), in cui il comportamento virtuoso degli individui viene premiato con la stima, la fiducia e il riconoscimento sociale, da un altro lato bisogna ripararsi da chi non è assolutamente intenzionato a seguire il modello etico per la sua piccolezza d'animo, e non si può che farlo (in maniera civile) attraverso l'elezione di un'autorità rappresentativa della cittadinanza tutta che stabilisca e faccia rispettare le refole di convivenza,  efaccia da garante per ogni singolo individuo.

Aironeblu
Inviato: 14/3/2013 3:45  Aggiornato: 14/3/2013 3:45
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 12/1/2012
Da: Ha Noi
Inviati: 1947
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
@Krom
I nativi americani erano dei veri anarchici e se non ci fosse stato il sistema barbaro ad invaderli e a massacrarli, quel territorio e quel popolo sarebbero ancora incontaminati e liberi come un tempo senza barriere imposte. Oggi il sistema cosiddetto moderno continua a fare lo stesso. Evoluzione Zero.

I nativi americani, pur nella bucolica visione che ce ne siamo fatti nel nostro immaginario collettivo, non erano affatto anarchici, ma costituivano una società a forte tendenza socialista, dove non esiste nè denaro nè proprietà privata, ma tutto è messo a disposizione della collettività, governata da capi tribù e sciamani che con l'autorità della loro stirpe o della loro saggezza, dettano le regole per tutto il villaggio.
Ben lontano dall'autodeterminazione anarchica, mi pare.

Aironeblu
Inviato: 14/3/2013 3:49  Aggiornato: 14/3/2013 3:49
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 12/1/2012
Da: Ha Noi
Inviati: 1947
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
@a_mensa
Non ha nessuna importanza chi gestirà il governo, chi voterà chi in senato o alla camera .... ma non l'avete ancora capito ?
Quindi per te in Venezuela non è cambiato nulla dal governo pérez al governo Chávez? O in Argentina dal governo Menem a quelli Kirchner? 
E chissà perchè i Kennedy o Aldo Moro, o Haider, o Gheddafi, o Arafat, o Allende, (... La lista è molto lunga.....) allora non li hanno lasciati vivere e governare, se tanto non cambia nulla.

Aironeblu
Inviato: 14/3/2013 3:52  Aggiornato: 14/3/2013 3:52
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 12/1/2012
Da: Ha Noi
Inviati: 1947
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
@Hito
Secondo me il problema non sta nell'autorità o nell'anarchia, ma proprio nella mancanza di spiritualità e nella distanza del potere. Se chi ti comanda è controllabile, vedi che non si arricchisce alle tue spalle e fondamentalmente vive le tue stesse situazioni ed i tuoi stessi problemi, magari dimostrando che le sue decisioni si rivelano spesso e volentieri esatte, tutto diventa molto più accettabile.

D'accordo con te.bisogna riprendere il nostro governo e farlo tornare ad essere un governo, non eliminarlo.

RiccardoM
Inviato: 14/3/2013 9:15  Aggiornato: 14/3/2013 9:15
Ho qualche dubbio
Iscritto: 22/8/2012
Da:
Inviati: 69
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Tra i vari commenti in risposta al mio intervento non ho letto nulla che valga la pena di esser ripreso. Solo superficialita' e luoghi comuni, con spesso pure un pizzico di ignoranza.

Ad esempio questo:

Citazione:
I nativi americani erano dei veri anarchici e se non ci fosse stato il sistema barbaro ad invaderli e a massacrarli, quel territorio e quel popolo sarebbero ancora incontaminati e liberi come un tempo senza barriere imposte. Oggi il sistema cosiddetto moderno continua a fare lo stesso. Evoluzione Zero.


In realta' i nativi del nord america erano tutto tranne che anarchici. Erano organizzati, avevano capi e governi, si scozzavano spesso per rivalita' interne e tra tribu/gruppi diversi, avevano le proprie leggi. Erano solamente tecnologicamente primitivi e quindi incapaci di estrarre dalla natura risorse sufficienti per crescere di numero (anche in Europa il boom demografico ha seguito l'evoluzione tecnologica).

Se poi andiamo a vedere cosa faceva a sud l'impero azteco ... anche li, gerarchia ferrea, governo, sacerdoti, schiavi e sacrifici propiziatori di esseri umani a go-go.

Altro che il "buon selvaggio" tanto caro a certa cultura.. ideologizzata e ricoperta di utopie tanto buoniste quanto irreali.

invisibile
Inviato: 14/3/2013 9:34  Aggiornato: 14/3/2013 9:34
Sono certo di non sapere
Iscritto: 11/12/2012
Da: Sabina
Inviati: 7912
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
ELFLACO

Citazione:
Ma una cosa e avere regole o "normative condivise" quando si è al massimo in 50 ,100 individui , e un'altra è quando si è in qualche milione .

Questa é una cosa di cui non si parla mai. Anche in ambienti "alternativi". Io invece ci penso spesso perché é un problema grave.
NON sono per ridurre la popolazione con mezzi violenti di nessun tipo, e per violenti intendo che qualcuno decide per gli altri, in qualsiasi modo, ma é una cosa che andrà assolutamente fatta. Siamo troppi, é un fatto innegabile che non si può vivere in equilibrio tra di noi e con la Terra essendo così numerosi. Va presa coscienza di questo, collettivamente., E va trovata la soluzione, pacifica.
Chiaramente é per iil futuro, non per noi che siamo qui adesso.

L'utile delle cose é in quello che non c'é
Chuang Tzu
Calvero
Inviato: 14/3/2013 9:36  Aggiornato: 14/3/2013 9:42
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/6/2007
Da: Fleed / Umon
Inviati: 13165
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Citazione:
FUORI LE PALLE!!!


e i coglioni

Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
ohmygod
Inviato: 14/3/2013 9:37  Aggiornato: 14/3/2013 9:49
Sono certo di non sapere
Iscritto: 16/10/2007
Da:
Inviati: 3652
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
@a_mensa
Chi credete che abbia creato il debito pubblico che ci opprime di soli interessi quanto due manovre pesanti ? le banche ? risposta errata ! i padroni delle banche è quella giusta, che oltre che tramite le banche hanno derubato la popolazione con evasione, elusione, livelli ridicoli di tassazione, e quant'altro e che ora si nascondono sapientemente tra gli "Italiani".
E con i loro media vi fanno perdere l'orientamento indicando nemici sempre diversi ...... l'euro, la Merkel, la troika, ecc.... no, signori i mercati, quei famosi mercati che ci ricattano, li abbiamo in casa, sono cittadini apparentemente uguali a voi,"Italiani" come voi, ma con un bel pacco di titoli del debito sotto il materasso ....... e son quelli che gridano più forte abbasso questo , abbasso quello, ma dimenticatevi pure di guardare da questa parte.

DrHouse
Quello che hai appena scritto è un concentrato di saggezza

Quello che ha appena scritto il Mensa è un concentrato di gezza.
L'iniziale "sa" è andato,perso inquadrando una panoramica del tutto fuori fuoco in merito all'euro,alla troika e quantaltro.Come definire coloro che eseguono le direttive dei padroni delle banche?

E quei media che fanno perdere l'orientamento indicando nemici sempre diversi?! non fanno altro che eseguire le direttive impartite da coloro che eseguono le direttive dei padroni delle banche^

E coloro con un bel pacco di titoli del "delitto" sotto il materasso non lo hanno ricevuto dallo Spirito Pubblico.

LoneWolf58
Inviato: 14/3/2013 9:43  Aggiornato: 14/3/2013 9:43
Sono certo di non sapere
Iscritto: 12/11/2005
Da: Padova
Inviati: 4861
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Citazione:
Autore: Redazione Inviato: 13/3/2013 22:46:33

Visto l'andazzo dei commenti, è meglio che io pubblichi la mia risposta in separata sede.
...
Cos'è...! Non sopporti un po' di "sana" anarchia nel tuo sito?!

La storia, come un'idiota, meccanicamente si ripete. (Paul Morand)
Il problema, però, è che ci sono degli idioti che continuano a credere che la storia non si ripeta. (LoneWolf58)
f_z
Inviato: 14/3/2013 10:33  Aggiornato: 14/3/2013 10:33
Mi sento vacillare
Iscritto: 16/1/2012
Da: Un mondo popolato da (troppi)pezzi di merda
Inviati: 958
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Citazione:
Autore: a_mensa Inviato: 13/3/2013 20:33:31

Ecco perchè dibattere su chi ha vinto o perso, chi governerà e chi no, sono tutte stronzate che tanto varrebbe fare il tifo per il milan o l'inter, perchè è la stessa cosa.


Purtroppo questa e' la realta' oggi: ci sono forze sovranazionali che decidono cosa far fare a chi formera' il prossimo governo.
E finche' non ci liberiamo di quelle ci sara' poco da fare...

Codardo e' il soldato che "esegue gli ordini".

Eroe e' il soldato che ha il coraggio di sparare in faccia ai suoi "superiori".

Peccato che i soldati siano tutti scelti minuziosamente tra gli appartenenti alla prima categoria.
lalocura
Inviato: 14/3/2013 12:29  Aggiornato: 14/3/2013 12:29
So tutto
Iscritto: 7/11/2006
Da:
Inviati: 19
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Citazione:
Autore: berna85 Inviato: 14/3/2013 0:20:01

Principio che rende ancora meglio se volto al positivo: fai agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te stesso. Questo concetto è del tutto sballato, metti che io vorrei essere frustrato ogni sera prima di andare a dormire da una donna in costume da catwoman. Percorrendo il filo logico, questo mi darebbe il diritto di andare a praticare i miei rituali S&M su chi mi pare.


Va bene, ci hai provato con l’ esempio del caso limite.

In ogni caso non funziona perché scambi il mezzo con il fine.

Hai portato l' esempio del masochismo. Il quale è soltanto una modalità di ricercare il piacere.
Se a te piace essere frustato e trovi il piacere nel dolore (e magari trovi anche qualcuna che nel frustarti si veste da catwoman) va bene. Non è un problema.
Tu ricavi piacere e benessere in questo modo.
Ma da qui non deriva affatto che tu abbia il diritto di andare in giro a frustare chi ti pare a te ma soltanto il diritto di ricambiare a tua volta il piacere che hai ricevuto.
E non di certo nelle tue particolari ed originali modalità ma tenendo in considerazione quelle dell' altro che hai di fronte. La tua modalità di ricerca del piacere è particolare, non la puoi universalizzare estendendola a tutti gli altri. Puoi pensare che anche gli altri ricerchino il piacere, ma non che lo facciano nel tuo stesso modo.

Il tuo fine, ciò che vuoi per te, è il piacere, non le frustate che sono soltanto il mezzo attraverso cui lo puoi ricavare. Ciò che logicamente sei tenuto a fare semmai è contribuire a soddisfare il fine dell' altro attraverso i mezzi che gli sono più propri.
Rimanendo nell’ esempio la Catwoman che ti ha fatto il servizi etto potrebbe essere un amante della poesia e potrebbe ricavare piacere dalla recitazione a voce alta. Se tu fossi un buon interprete allora avresti il diritto “di fare all’ altro ciò che vorresti fosse fatto a te stesso”: cioè leggerle ad alta voce
La Divina Commedia, I Canti di Leopardi o quel che ti pare donandole ciò che lei a sua volta ti aveva donato: il piacere.

Dunque secondo me il concetto non ha nulla che non vada e rimane un principio valido su cui basare una sana convivenza tra persone.

lalocura
Inviato: 14/3/2013 14:23  Aggiornato: 14/3/2013 14:23
So tutto
Iscritto: 7/11/2006
Da:
Inviati: 19
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Citazione:
Autore: Aironeblu Inviato: 14/3/2013 3:43:19

D'accordissimo, ma questi comportamenti di natura puramente etica non discendono affatto dal principio di anarchia. Non è che il semplice fatto di rifiutare un'autorità superiore ci trasforma automaticamente in esseri buoni e altruisti.


Sono d' accordo con te. E' esattamente il contrario.
E' il principio di anarchia (nell' etimo: assenza di un principio regolatore [unico,imposto dall' alto che intenda disciplinare la vita di tutti], di strutture verticistiche) che può esser fatto derivare da comportamenti di natura etica che siano condivisi dai componenti di un gruppo e che applicati nel tempo si facciano consuetudine, "modus vivendi", cultura.

Citazione:
Purtroppo non tutti la pensano così e ci sarà sempre una stragrande maggioranza di "furbi" pronti ad approfittare della tua etica.


Che non tutti la pensano così è vero ma perché? E perchè i "furbi" dovrebbero essere la stragrande maggioranza?

Questa affermazione presuppone l' idea di natura umana che ci ha guidati fino ad oggi e che continua a farlo, un' idea malsana, strumentale e funzionale ad ogni potere.

Homo Homini Lupus

Come se l' aggressività, la tendenza al dominio, alla tirannia fossero qualità inscritte a priori nella natura umana. Ma la cosiddetta "natura" umana di per sé non esiste. Essa andrebbe sempre considerata in relazione alla cultura in cui essa si manifesta e da cui viene informata.
Il carattere sociale di un individuo è sempre il risultato della fusione della sfera psichica individuale con le caratteristiche della struttura socio-economica di riferimento in cui nasce, cresce e si muove.
In principio, alla nascita, sono presenti, allo stato potenziale, tutte le qualità che l’ animo umano può esprimere in positivo e in negativo. E’ il contesto sociale in cui l’ uomo viene ad iscriversi, la sua cultura, che favorirà lo sviluppo delle sue qualità naturali in una direzione piuttosto che in un’ altra.

Cito testualmente:

“Homo homini lupus. Molto prima di Hobbes e fino ai nostri giorni, fra miti, religioni, filosofia e scienza, la civiltà occidentale è stata ossessionata dallo spettro di una natura umana così avida e litigiosa, così “bestialmente” egoista, che deve essere tenuta a bada da un pugno di ferro istituzionale da cui traggono la loro giustificazione gerarchie e disuguaglianze sociali. Questa visione presuppone una contraddizione fondante tra natura e cultura che antropologia e paleontologia invece contraddicono. La natura dell’ Homo Sapiens è la sua cultura, anzi le sue culture. E la stessa idea che siamo schiavi delle nostre inclinazioni animali non è altro che una creazione socio-storica, cioè culturale. Un’ idea non proprio felice, visti i risultati.

E’ stato tutto un grosso sbaglio. La mia modesta conclusione è che la civiltà occidentale sia stata fondata su un’ idea erronea e perversa di natura umana. Insomma, scusateci, ma ci siamo proprio sbagliati.”

Marshall Salins (Un grosso sbaglio)

Inutile dire che condivido appieno tale conclusione.

Una cultura basata sulla guerra, sul saccheggio, sul dominio, sulla competizione sfrenata, sull’ odio reciproco, sulla discriminazione, sulla ricerca del vantaggio personale ad ogni costo che tipo di essere umano sarà in grado di produrre? Quali qualità tenderà a far sorgere e sviluppare?

E una cultura che si basi sulla pace, sul dono, sulla parità, sulla solidarietà, sull’ amore verso il prossimo, sull’ inclusione, sulla ricerca del massimo vantaggio per tutti che tipo di essere umano sarà in grado di produrre? Quali qualità tenderà a far sorgere e sviluppare?

Ovviamente considerando la possibilità che sia nell' uno che nell' altro caso possano svilupparsi anche tracce della modalità dell' essere opposta alla struttura di riferimento. Lungi da me voler affermare la possiblità di un perfetto dualismo.

Siamo capaci di pensare entrambe le possibilità. Questo ci pone di fronte alla possiblità di crearle entrambe, abbiamo il potere di farlo. Lo abbiamo fatto per una modalità, quella attuale. Possiamo farlo anche per l' altra a patto che cominciamo a mettere in discussione i nostri miti, tutte quelle idee che non esprimiamo nemmeno più in quanto pre-supposte, date per scontato ma che sono operative ed informano continuamente il nostro discorso e la nostra azione. Che informano, in fondo, il nostro essere nel mondo.

“ci sarà sempre una stragrande maggioranza di "furbi" pronti ad approfittare della tua etica.”

cnj
Inviato: 14/3/2013 15:21  Aggiornato: 14/3/2013 15:21
Mi sento vacillare
Iscritto: 15/11/2004
Da: Romagna
Inviati: 795
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Citazione:
Ok Autodeterminazione,non delegare,niente autorità,niente cani da guardia. Cosa si fa con quelle persone che non la pensano in questo modo??


Per iniziare si potrebbe fare come in alcuni stati USA dove sulla scheda elettorale si può esprimere il dissenso barrando la casella "non mi sento rappresentato da nessun partito". Se sono tanti vanno ascoltati e va capito il fenomeno e soprattutto vanno discusse le loro proposte e idee. Sta a loro organizzarsi per farsi ascoltare.
E quelli che continuano a non andare ad esprimere il loro voto sebbene abbiano la volontà di dare il loro dissenso? Vanno ignorati altrimenti non finiamo più....
Allo stato attuale delle cose è fermo il mio rispetto per chi non è andato a votare o ha annullato la scheda perché in dissenso.
In definitiva penso che vada cambiata la legge elettorale ma anche la scheda elettorale.

La scienza non è nient'altro che una perversione se non ha come suo fine ultimo il miglioramento delle condizioni dell'umanità. Nikola Tesla
cavillo
Inviato: 14/3/2013 15:44  Aggiornato: 14/3/2013 15:44
Ho qualche dubbio
Iscritto: 8/11/2010
Da:
Inviati: 158
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Autore: cnj
Citazione: Per iniziare si potrebbe fare come in alcuni stati USA dove sulla scheda elettorale si può esprimere il dissenso barrando la casella "non mi sento rappresentato da nessun partito". Se sono tanti vanno ascoltati e va capito il fenomeno e soprattutto vanno discusse le loro proposte e idee. Sta a loro organizzarsi per farsi ascoltare.

Proposta intelligente, andrebbe sostenuta.

toussaint
Inviato: 14/3/2013 16:15  Aggiornato: 14/3/2013 16:15
Sono certo di non sapere
Iscritto: 23/3/2012
Da:
Inviati: 5220
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Interessante questa cosa, evidentemente i sorci hanno paura e si nascondono:

la Commissione europea ha fatto circolare, via e-mail, una nota informale distribuita ai dipendenti e ai dirigenti che si preparano a soggiornare in Grecia, per fornire le informazioni necessarie per l'esercizio della loro missione:

"(...) Stare lontano da proteste e manifestazioni. In un contesto politicamente delicato, anche la minima reazione, potrebbe essere male interpretata dai manifestanti. Evitare di avvicinarsi o di attraversarle per entrare nell'edificio in cui si svolge la riunione, se necessario, annullarla.
Informarsi ed evitare le aree in cui si tengono di solito le manifestazioni, come Syntagma, Omonia e Klathmonos, così come le zone di Exarchia o del Politecnico.
Se ci si trova nel bel mezzo di un evento, non attirare l'attenzione su di sé ed entrare nel negozio più vicino.
Se un evento impedisce di lasciare i locali di una riunione, attendere.
Non stare dietro le finestre o sul portone di un palazzo per guardare passare il corteo, la vostra presenza potrebbe provocare una reazione aggressiva da parte dei manifestanti.
Chiudere le finestre della stanza, in modo da non essere soggetti a possibili usi di gas lacrimogeni da parte della polizia. Per uscire in sicurezza, attendere che la manifestazione si disperda, o seguire le istruzioni del personale di sicurezza.
Non indossare abiti che possano indicare la propria attività professionale. Attenzione a documenti, badge di identificazione o altri oggetti che dimostrino l'affiliazione di primo piano alle istituzioni europee. Ad esempio, non indossare il distintivo all'esterno degli edifici della Commissione e non leggere giornali della Commissione nei luoghi pubblici. Attenzione a chi può ascoltare. Evitare di discutere di argomenti professionali (indicando sale, riunioni, orari, nome di hotel, e qualsiasi altra informazione personale sulla propria missione) in pubblico, per strada, in metropolitana, o per telefono. Essere consapevoli del fatto che si può essere presi di sorpresa.
Se possibile, evitare di prenotare hotel e taxi a nome della Commissione. Fare attenzione particolarmente ai documenti professionali sensibili.
Se si vuole andare a bere qualcosa, a pranzo o a cena dopo la riunione, non portare documenti sensibili in luoghi ad alto traffico (bar, ristoranti, ecc.)
Inventarsi una "storia personale" da raccontare se serve. Il tassista che accompagna in albergo o il droghiere all’angolo non hanno bisogno di sapere che si sta lavorando per le istituzioni europee. Se richiesto direttamente, parlare della attività precedente o di quella di un amico come se fosse la propria." (Testo originale in inglese su: To Vima 02/03).

"Siam del popolo le invitte schiere c'hanno sul bavero le fiamme nere ci muove un impeto che è sacro e forte morte alla morte morte al dolor. Non vogliamo più assassini non vogliamo più briganti come un dì gridiamo: avanti!" Arditi del Popolo 1921
horselover
Inviato: 14/3/2013 16:16  Aggiornato: 14/3/2013 16:16
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 1/9/2012
Da:
Inviati: 1898
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
anarchia significa senza modello quindi non cercate la linea politica giusta. non è vero che gli animali hanno i capi , questo è quello che dicono piero angela e canale 5. quanto ai nativi americani sappiate che la nazione indipendente più antica di tutto il continente è la lega irochese tuttora esistente.

franco8
Inviato: 14/3/2013 16:48  Aggiornato: 14/3/2013 16:48
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/12/2005
Da:
Inviati: 1561
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Forse c'entra poco, ma...
a me la situazione attuale ricorda un po' quella di un italia (del sud) preunitaria;
ricordando il film "Noi credevamo", per itenderci, o descritta da diversi romanzi...

(Vedi ad es. il gattopardesco "deve cambiar tutto per non cambiar niente")

---
" il Risorgimento è stato frutto di un tradimento. Mazzini scrisse nel 1861: «lavorammo, combattemmo e versammo sangue per l’Italia». Cavour e la monarchia piemontese fecero altro, di molto meno nobile. Insomma, la contestazione al Risorgimento partì da subito: tradimento e inganno divennero le chiavi interpretative usate per denunciare la piega sbagliata assunta dall’unità italiana. "
( da :
http://www.loccidentale.it/node/95599 )
----

Le premesse per fare una simile fine io ho l'impressione che ci siano (nel senso che tra tutti protagonisti e sostenitori ci sono forse tanti che vorrebbero davvero cambiare/migliorare radicalmente il sistema, ma forse tantissimi /(e specie i pochi che hanno più potere) non sono minimamente interessati ad agire sulle strutture sociali ed economiche...

Io stavolta ho votato... anche se con poca o pochissima convinzione... (non dico per chi ho votato ma più o meno lo potete immaginare) perchè pensavo che la situazione fosse molto particolare. Ma tutte e quattro le posizioni che sono state rappresentate sintetizzate hanno degli elementi che condivido e trovo fondati

Siamo prossimi ad una svolta... Una svolta più o meno annunciata e inevitabile... nessuno può prevedere con esattezza i possibili sviluppi... possiamo solo sperare in un progresso effettivo! E Spero di sbagliarmi col mio parallellismo...

.... ....io non mi definisco affatto volentieri ateo, non più di quanto io sia a-MickeyMouse.
..
(detto, fatto)
berna85
Inviato: 14/3/2013 18:37  Aggiornato: 14/3/2013 18:37
Ho qualche dubbio
Iscritto: 16/1/2011
Da: Amsterdam
Inviati: 154
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
lalocura

E non di certo nelle tue particolari ed originali modalità ma tenendo in considerazione quelle dell' altro che hai di fronte. La tua modalità di ricerca del piacere è particolare, non la puoi universalizzare estendendola a tutti gli altri.

Ogni uomo è in cerca di 'piacere' ovvero in cerca di felicità. Dovremmo essere tutti indovini per sapere esattamente il modo in cui ogni individuo ricerchi il piacere, mi sembra un pò vago per il fondamento di una società.
"Fare all'altro ciò che vorresti fosse fatto a te stesso" vuol dire esattamente questo e non "fai all'altro cio che gli procuri piacere".
Io trovo la cosidetta "legge naturale", cioè legge negativa, un buon fondamento per una base giuridica ma questo è ben altro che il motto da te enunciato.

horselover
Inviato: 14/3/2013 21:05  Aggiornato: 14/3/2013 21:05
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 1/9/2012
Da:
Inviati: 1898
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
non fare agli altri etc. è meglio che fare etc. perchè gli psicopatici che spesso arrivano in posizione di potere potrebbero approfittarne

lalocura
Inviato: 14/3/2013 21:29  Aggiornato: 14/3/2013 21:29
So tutto
Iscritto: 7/11/2006
Da:
Inviati: 19
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Citazione:
Autore: berna85 Inviato: 14/3/2013 18:37:08


Ho soltanto seguito il filo dettato dal tuo esempio.

E non parlavamo di un fondamento di una società ma di un principio valido che possa regolare i rapporti tra le persone.

E in ogni caso diamo due letture differenti dello stesso concetto.

Citazione:
"Fare all'altro ciò che vorresti fosse fatto a te stesso" vuol dire esattamente questo


Mi sembrava di averti logicamente dimostrato che non vuol dire quello che intendi tu in senso letterale.

Nel caso del tuo esempio era la ricerca del piacere.

Ma può significare il voler essere trattato con onestà negli affari.
Il voler essere accolto con cortesia.
Il voler essere rispettato.
Il voler essere aiutato quando puoi averne bisogno.
Il voler essere trattato con sincerità.
Il voler essere amato.
Il voler essere ascoltato.

Se questo è quello che vuoi che ti sia fatto, se questo ti aspetti quando entri in rapporto con un' altra persona, bè, allora non ti resta che cominciare a:

trattarla con onestà negli affari
accoglierla con cortesia
rispettarla
aiutarla nel momento del bisogno
trattarla con sincerità
amarla
ascoltarla

Non mi sembra così complicato.
Ma d' altronde, letture diverse, conclusioni diverse.

Un saluto.

Manfred
Inviato: 14/3/2013 21:56  Aggiornato: 14/3/2013 21:56
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 3/11/2009
Da: Osnabrück
Inviati: 2094
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Se imparassimo a non pretendere di essere amati forse cominceremmo ad amarci!

masuc
Inviato: 15/3/2013 0:03  Aggiornato: 15/3/2013 0:03
Ho qualche dubbio
Iscritto: 27/11/2010
Da: Ulthar
Inviati: 51
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Calvero:

e i coglioni

Standing ovation

Se ti opporrai a tutte le sensazioni, non avrai più nemmeno criteri cui riferirti e perciò neanche modo di giudicare quelle che tu dici essere errate.
Tarmac
Inviato: 15/3/2013 1:02  Aggiornato: 15/3/2013 1:05
Ho qualche dubbio
Iscritto: 10/2/2013
Da:
Inviati: 119
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Nelle varie risposte date noto un'omissione basilare.
Cioe' il CONTRO rispetto ai vari PRO.
Ero anch'io un fervido esponente del NON VOTO essenzialmente perche' non vedevo differenza tra le parti alla prova dei fatti.
Da non schierato appena ho intravisto la luce prospettare un futuro diverso in declinazione miglioristica (futuro che probabilmente non vedro' mai, potrebbero essere necessari 20-30-50 anni) mi ci sono fiondato e oggi metto la crocetta con orgoglio e convinzione.
Mi rendo conto che nella mia opzione di votante ci siano dei contro, legittimazione, delega in bianco, possibilita' di truffa, l'importante e' esserne consapevole e nel caso ritirare la decisione alla prossima occasione.

I rassegnati, i disobbedienti, gli anarchici e i programmatici hanno la percezione che non esistono solo elementi a favore della loro inclinazione astensionistica?
Non posso credere che non ce ne siano o che li ignorino, me ne viene in mente piu' d'uno.

Senza tirare in ballo i molteplici effetti negativi rispetto ai pochi positivi dei propugnatori della rivoluzione armata contro fantomatici servitori dello stato (alla fine un inutile spargimento di sangue tra ultimi e penultimi della piramide, coi primi che o mantengono il loro status rafforzato o vengono sostituiti con altri primi vergini ma identici ai precedenti, la storia insegna), gli altri utenti che fanno parte delle categorie indicate nel sondaggio potrebbero scrivere se ci sono dei contro nella loro scelta?

krom2012
Inviato: 15/3/2013 2:14  Aggiornato: 15/3/2013 2:14
Mi sento vacillare
Iscritto: 31/3/2010
Da: ll'oltretomba
Inviati: 576
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Citazione:
psicopatici che spesso arrivano in posizione di potere potrebbero approfittarne


Come fai a sapere che sono psicopatici, senza averli visti prima in azione? Eliminando ogni forma di potere eviteremmo che accada di essere loro sudditi. Non risolveremo i problemi e non metteremo tutti d'accordo, però non avremo più possibili psicopatici che governano decidendo il futuro delle nostre vite.

Citazione:
gli altri utenti che fanno parte delle categorie indicate nel sondaggio potrebbero scrivere se ci sono dei contro nella loro scelta?


I rischi dell'anarchia potrebbero essere disordini e invasioni di coloro che non sono anarchici e continuano a vedere come unico modello la dittatura/democrazia formate da gerarchie con dei capi autoeletti che decidono di comandare su tutti o che sono stati eletti da votanti che l'hanno delegato.
Questo rischio esisterà sempre purtroppo, a prescindere dal tipo di sistema, anzi l'anarchia potrebbe prevenire che succedano certi episodi perchè la priorità base è l'armonia e il benessere collettivo.
Il sistema attuale è molto più vulnerabile perchè non si basa sul benessere collettivo, l'unico scopo è il profitto, poi per un circolo vizioso se ne innescano automaticamente altri come mantenere una guerra costante, spesso invisibile ma pur sempre efficace a nostro danno e a beneficio (solo materiale) di una minoranza. In questo sistema non ce ne sono di pro.

...il cielo è sempre più bianco...
NiHiLaNtH
Inviato: 15/3/2013 10:21  Aggiornato: 15/3/2013 10:21
Sono certo di non sapere
Iscritto: 5/12/2005
Da:
Inviati: 3225
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
da La voce del Sito di oggi

"Cambiando ciascuno di noi, piano piano cambierà il mondo"

M.M. ( Massimo Mazzucco ? )

Red_Max
Inviato: 15/3/2013 13:13  Aggiornato: 15/3/2013 13:13
Mi sento vacillare
Iscritto: 22/7/2012
Da: in volo
Inviati: 975
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Non concordo con questa visione, mi sembra che si confidi troppo sulla legge dei grandi numeri... per carità la gente sarebbe più cortese e le strade più pulite, ma i figli di ... andrebbero comunque al potere.
O pesce s'affetesce dalla chepa...

L'anoressia è un "orientamento" alimentare?

Non ti piacciono i crauti? allora sei crautofobo...
E' un reato gravissimo...

Aspirare gli embrioni è indice di civiltà!!!

Io non sono un complottista...
mi interesso di leggende metropolitane...
AFrayn
Inviato: 15/3/2013 14:59  Aggiornato: 15/3/2013 15:10
Mi sento vacillare
Iscritto: 14/3/2009
Da: Colônia Cecília, Paraná, Brasil
Inviati: 399
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Premessa: malgrado sia anarchico, ho deciso stavolta di fare un'eccezione votando rappresentanti del M5S, in quanto ho intravisto nella molteplicità d'anime del movimento qualcosa di vagamente ed embrionalmente "anarchista". I fatti dovranno ovviamente confermare questa valutazione provvisoria.
Detto ciò, vorrei far notare come la divisione tra disobbedienti e anarchici sia un poco arbitraria; inoltre tra gli anarchici sono state incluse posizioni che anarchiche, IMHO, non sono affatto. Mi riferisco in particolare a quanti pongono enfasi sul cosiddetto cambiamento interiore il quale, se non si traduce in parole e azioni, quand'anche fossero iniziative del tutto individuali, non rappresenta una posizione anarchica bensì un ripiegamento interno senza effetti pratici, assimilabile a tutti gli effetti alla posizione dei rinunciatari.

EDIT

@RiccardoM: riguardo la presunta inapplicabilità dell'anarchia, ti farebbe bene leggere "Storia del movimento machnovista" di Arsinov, poi ne riparliamo.

Molṑn labé - Quocunque Jeceris Stabit
toussaint
Inviato: 15/3/2013 15:42  Aggiornato: 15/3/2013 15:42
Sono certo di non sapere
Iscritto: 23/3/2012
Da:
Inviati: 5220
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
E mentre noi stiamo qui a discutere di massimi sistemi, non ci rendiamo conto che ci hanno dichiarato guerra e l'hanno anche vinta.
E poi pensiamo ad acquistare quelle carrette di F35 per prendercela con quei poveracci dei libici.
Leggasi:
Cosa sapete della slealtà?

splendidalezione del prof. Bagnai nella quale si dimostra che Francia e Germania (un'alleanza inedita ma si sa, quando si tratta di soldi...) hanno mosso una guerra al resto d'Europa dal 2000 al 2005, in cui mentre gli altri erano costretti a seguire i "parametri" di Maastricht loro realizzavano il più vergognoso dei dumping (altro che Cina) finanziando con soldi pubblici la deregulation nelle aziende private, ossia artatamente abbassando il costo di produzione dei loro beni per farci concorrenza sleale evitando il costo sociale delle proteste con una marea di sussidi e aggiungendo altri aiuti di Stato alle imprese, sbilanciando quindi la propria funzione di domanda sulla domanda estera.
Mentre agli altri paesi era vietato, Francia e Germania poterono tranquillamente sforare il tetto del 3% del rapporto deficiti/PIL.
UN VERO E PROPRIO ATTO DI GUERRA SUL QUALE I GOVERNI COLLABORAZIONISTI PD/PDMENOELLE HANNO SEMPRE TACIUTO!!!
Come dice il prof. Bagnai, non è la svalutazione della moneta ad essere un atto aggressivo nei confronti degli altri paesi, gli aggiustamenti sul fronte valutario in realtà sono solo l'estrema difesa di un paese di fronte al dumping da parte di altri paesi.
Quando unifichi le valute, ciò non è più possibile e dunque il paese più ricco che dunque può ad esempio permettersi di comprare l'intera elite di un altro paese come è accaduto in Italia, Spagna, Portogallo, Grecia, Irlanda, Islanda ecc.
VINCE!
Svegliamoci, per favore, prima che giunga la fine...

"Siam del popolo le invitte schiere c'hanno sul bavero le fiamme nere ci muove un impeto che è sacro e forte morte alla morte morte al dolor. Non vogliamo più assassini non vogliamo più briganti come un dì gridiamo: avanti!" Arditi del Popolo 1921
toussaint
Inviato: 15/3/2013 16:23  Aggiornato: 15/3/2013 16:23
Sono certo di non sapere
Iscritto: 23/3/2012
Da:
Inviati: 5220
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Altra mirabile lezione del prof. Bagnai dove si dimostra che sono le esportazioni a determinare la produttività e non il viceversa, come sostengono gli analfabeti alla Rigor Montis.
Il che significa che con l'euro, fottendoci il canale estero della domanda, ci hanno condannato ad un ritorno ad un'era preindustriale.
Ciò è d'altronde facilmente verificabile storicamente. Non ci hanno sempre spiegato che è stato l'affermarsi delle classi mercantili a determinare successivamente la Rivoluzione Industriale?
E' logico il perchè, i mercanti hanno cominciato ad aprire sbocchi per la produzione, nuovi canali di domanda per i prodotti e ciò spinge ad intensificare la produzione incrementando l'innovazione, la ricerca e dunque la produttività.
Secondo la logica dei liberisti d'accatto, avremmo dovuto prima vedere la Rivoluzione Industriale e poi la Serenissima, i Medici e le Fiandre...
Bleah, pezzenti e arroganti ignoranti o servi...
Cosa sapete della produttività?

"Siam del popolo le invitte schiere c'hanno sul bavero le fiamme nere ci muove un impeto che è sacro e forte morte alla morte morte al dolor. Non vogliamo più assassini non vogliamo più briganti come un dì gridiamo: avanti!" Arditi del Popolo 1921
krom2012
Inviato: 15/3/2013 17:52  Aggiornato: 15/3/2013 17:52
Mi sento vacillare
Iscritto: 31/3/2010
Da: ll'oltretomba
Inviati: 576
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
"CHI E' ANIMICO SI RICONOSCE, CHI E' ANIMICO E' ANARCHICO"
(Corrado Malanga)

http://www.youtube.com/watch?v=UnxjpIoHwg8

...il cielo è sempre più bianco...
Redazione
Inviato: 15/3/2013 21:09  Aggiornato: 15/3/2013 21:09
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
NIHILANTH: Citazione:
"Cambiando ciascuno di noi, piano piano cambierà il mondo"

M.M. (Massimo Mazzucco?)
No, Marylin Monroe .

(Sì, sono io).

Pensoso
Inviato: 17/3/2013 12:15  Aggiornato: 17/3/2013 12:17
Mi sento vacillare
Iscritto: 13/8/2009
Da:
Inviati: 436
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Ovviamente è difficile classificare esattamente le posizioni di tutti in pochi gruppi ben delineati.
Ed anche quando/se ci si riuscisse, questi non sono poi da considerare assoluti (ad esempio: il "Programmista", nell'attesa di Godot..., potrebbe anche essere classificato "Disobbediente" per qualche sua azione o posizione politica, tattica o strategica che sia, o perfino pragmatica... considerando la disobbedienza magari uno dei vari mezzi con cui arrivare attivamente ad un qualche partito con un programma, che poi sarebbe disposto a votare).

Con tutte queste "molle" mentali con cui predendere, secondo me, il sondaggio, lo ritengo però interessante almeno per capire meglio le idee (altrimenti sparse, e non analizzate in questa ottica, sui vari temi del forum) degli utendi del forum che "non votano" (e tra questi indubbiamente prevalgono gli "Anarchici").

Attendiamo un'altra utile discussione futura sulle motivazioni per cui altri utenti del forum votano, non solo M5S, ma anche per i partiti tradizionali (magari in due discussioni separate).

(uso non improprio di firma)
mangog
Inviato: 21/3/2013 8:25  Aggiornato: 21/3/2013 8:37
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 5/1/2007
Da:
Inviati: 2857
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Citazione:

Autore: a_mensa Inviato: 13/3/2013 20:33:31



poi andate a dare uno sguardo ai porticcioli pieni di barche



Guarda che dopo la cura di Monti i porti dell'Italia del nord si sono praticamente svuotati.

Citazione:


Chi credete che abbia creato il debito pubblico che ci opprime di soli interessi quanto due manovre pesanti ? le banche ? risposta errata ! i padroni delle banche è quella giusta


Stai scherzando vero? Il debito pubblico Italiano è figlio legittimo delle assurdità partorite dalla politica degli anni 70. Non dimentichiamo che in parlamento non si muoveva foglia se il PCI non aveva voglia.

Legge Mosca
Pensioni baby
Cattedrali nel deserto dell'IRI
Deliirio dei sindacati che hanno, tanto per fare esempi, obbligato l'Alemagna ad assumere a tempo indeterminato i lavoratori stagionali ( per preparare i panettoni ) portandola al fallimento con il successivo passaggio all l'IRI,vera fornace di debiti a raffica (L'Iri era l'emanazione materiale di buona parte della cassa per il mezzogiorno )
Per non dire dell'immancabile "Ferrovia" ( Nemmeno Andreotti riteneva possibile porre fine alle mostruose passività del nostro sistema ferroviario.. vera bottega delle assurdità )


Oh dimenticavo l'onnipresente evasione fiscale ( il 90% delle cause per evasione fiscale sono perse dall'agenzia delle entrate.. ma tutto serve per riempire le pagine dei giornali.. sia chiaro che l'evasione esiste ma non nelle dimensioni che vogliono farci credere.. sicuramente il mio dentista è un evasore fiscale.. ma perchè FA COMODO A ME ...mi sentirei scemo dare i solid miei a lui perchè faccia bella figura pagando le tasse..)

Ingmar
Inviato: 22/3/2013 22:25  Aggiornato: 22/3/2013 22:25
Ho qualche dubbio
Iscritto: 3/12/2009
Da: Cagliari
Inviati: 184
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
" Il debito pubblico Italiano è figlio legittimo delle assurdità partorite dalla politica degli anni 70"
Ma anche da Draquila, dagli appalti gonfiati e innumerevoli altre cose, di Berlusconi, Prodi, Monti e non solo.
Per il momento tuttavia non ci interessa, perchè il principio stesso di paese indebitato è illegittimo e in cattiva fede.

Che il principio di anarchia non funzioni con 60 milioni di persone, l'ho sempre trovato un ragionamento che stonava (non del tutto), tuttavia, milioni di persone dove? Nel paese, ma non necessariamente in città, e che tutte quante devono decidere per tutto il paese? A parte che paese e città e regioni nascono da confini del tutto arbitrari o comunque figli delle logiche di potere, ovvero dallo scontro dei vertici.
Altra cosa è l'idea che non ci può essere società libertaria perchè la gente la pensa diversamente, ma grazie a dio la pensa diversamente, sennò ci sarebbe il pensiero unico, guardacaso è proprio il potere che questo pensiero unico cerca di inculcarlo.

Citazione:
La verità è che questo mondo non ama l'uomo, non lo valorizza, e gli chiede solo di essere uno schiavo felice. E la catena si chiama Denaro. Io non sopporto più che un uomo per essere accettato debba tirare fuori il portafogli, o il bancomat o il borsello. Io voglio lavorare, io voglio contribuire al benessere mio e degli altri, senza ricevere in cambio del denaro. Io voglio il pane. E la sicurezza di un posto dove dormire. Io non ne posso più.

In queste parole di Desbouvet è racchiuso, l'inganno e la distorsione del denaro, che impedisce al lavoro di essere una equa partecipazione e contributo in un complesso sociale, dove uno "paga" offrendo il proprio servizio o prodotto al momento del bisogno e viene "pagato" usufruendo della stessa cosa.
C'è una parte del lavoro che si può staccare da questo ingranaggio, secondo me, dove il denaro lo si mantiene e lo si distribuisce strategicamente, non disperdendolo più cercando di prenderlo ad altri poveracci, ma usandolo per le spese obbligate, per quelle che ancora richiederanno solo denaro. Anche 2, 4, 8, 16, 32 etc per volta possono funzionare questi baratti, proprio perchè sottrarrebbero matematicamente quote di potere e asservimento al denaro sempre più grandi.
Un altro inganno è invece che non ci sia lavoro, ecco perchè l'idea è che una volta che questa rete di lavori autonomi riconquistati sia diventata abbastanza vasta, un altro passo di questa fase potrebbe essere la diserzione dai lavori salariati nei grandi imperi aziendali e nelle medio grandi imprese, reimpiegandosi nei lavori autonomi e cooperativi riconquistati.

Credo che l'acquiescenza al potere sia in parte un istinto animale, ma non è il solo, c'è anche quello all'autodeterminazione che, sopito, vorrebbe uscire allo scoperto, non c'è che valorizzarlo. L'essenza della gerarchia e del potere, allo stato attuale, è data dall'organizzazione sociale e dal valore che noi diamo al denaro piuttosto che ai beni reali, in una reazione a catena di necessità di guadagnarlo, per la necessità di scambiarlo e così via. Questo ci fa dipendere da chi ha denaro ed è proprietario degli strumenti necessari al lavoro, quindi controlla le condizioni di accesso al lavoro e le modalità di utilizzo del prodotto risultante.
Ci siamo creati il mito che questi diano il lavoro, ma il paradosso è che spesso chi "da il lavoro" ha in qualche modo rubato il lavoro, o la possibilità di lavoro autonomo.
Non parlo del piccolo imprenditore, indubbiamente lì non c'è tutta questa differenza con i dipendenti e si è un po' sulla stessa barca, ragione per cui viene a cadere un motivo di competizione e ne nasce piuttosto uno di alleanza.

mangog
Inviato: 23/3/2013 8:16  Aggiornato: 23/3/2013 8:49
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 5/1/2007
Da:
Inviati: 2857
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
Citazione:

Autore: Ingmar Inviato: 22/3/2013 22:25:55

" Il debito pubblico Italiano è figlio legittimo delle assurdità partorite dalla politica degli anni 70"
Ma anche da Draquila, dagli appalti gonfiati e innumerevoli altre cose, di Berlusconi, Prodi, Monti e non solo.
Per il momento tuttavia non ci interessa, perchè il principio stesso di paese indebitato è illegittimo e in cattiva fede.



Sai cosa significa demagogia e irresponsabilità delle proprie azioni ? Andiamo a chiederlo a chi bloccava le stazioni ed i treni per avere assurdi privilegi in busta paga ? oppure agli ex dipendenti Alitalia in mobilità lunga di 7 o 8 anni ( con tanto di piloti che lavorano in nero per le compagnie eeree arabe nonostante un lauto compenso ! ... saranno volati pugni in mensa per andare in mobilità....) abituati come erano ad avere il taxi sotto casa ( non pagato da loro ) per andare a lavorare...
Gli appalti gonfiati ? Ma fanno benissiimo a gonfiarli se lo stato paga dopo 2 anni. Comunque l'appalto di per sè non significa spreco del denaro pubblico, ( esclusi gli appalti considerati alla stregua dei lavori socialmente inutili.. cioè ospedali dove non servono e così via) .. cosa che invece non si può assolutamente dire per i misfatti di cui ti avevo fatto l'elenco.

Sotto lo stato lavorano un mezzo milione di persone ( lo "stato" sono loro.. non il politico eletto in parlamento) dirigenti-quadri-impiegati 7-6 livello.. che non cambierebbero ( è così sarà per sempre ) di una virgola la situazione..per loro è sempre sagra.. euro o non euro.. crisi o non crisi..


Lo stato per definizione è merda.... anche se necessaria.. ma non per questo devo avere la merda in ogni dove.. limitiamola al cesso..( la vedo dura con il mezzo milione di burocrati statali che tirano veramente i fili del politico burattino di turno )

Grillo ha ragione da vendere quando dice di voler il 100% dei consensi.
Sa benissimo che sotto il 75% la costituzione di merda che ci ritroviamo non si tocca, vanificando pertanto ogni reale-concreta-strutturale modifica della nostra società.

Ingmar
Inviato: 23/3/2013 16:45  Aggiornato: 23/3/2013 18:13
Ho qualche dubbio
Iscritto: 3/12/2009
Da: Cagliari
Inviati: 184
 Re: La domanda da un milione di dollari (2)
"Sai cosa significa demagogia e irresponsabilità delle proprie azioni ? Andiamo a chiederlo a chi bloccava le stazioni ed i treni per avere assurdi privilegi in busta paga ? oppure agli ex dipendenti Alitalia in mobilità lunga di 7 o 8 anni ( con tanto di piloti che lavorano in nero per le compagnie eeree arabe nonostante un lauto compenso ! ... saranno volati pugni in mensa per andare in mobilità....) abituati come erano ad avere il taxi sotto casa ( non pagato da loro ) per andare a lavorare..."
Mi sembra riduttivo, non parlavo di questo comunque, se è vero questo malcostume è un sintomo, non una causa dei problemi che stiamo vivendo ora, una goccia nell'oceano, direi. Certo le concause finiscono per diventare cause, chiaro. Inoltre a volte questi scioperi sono stati fatti, mi sembra perchè non veniva rinnovato il contratto, perchè gli stipendi non arrivavano.
Citazione:
Gli appalti gonfiati ? Ma fanno benissiimo a gonfiarli se lo stato paga dopo 2 anni. Comunque l'appalto di per sè non significa spreco del denaro pubblico, ( esclusi gli appalti considerati alla stregua dei lavori socialmente inutili.. cioè ospedali dove non servono e così via) .. cosa che invece non si può assolutamente dire per i misfatti di cui ti avevo fatto l'elenco.


Non mi sembra però il caso di esaltare arbitrariamente il tuo chiodo fisso antistatali, come causa dei problemi del mondo e minimizzare la svendita dell'Aquila, la cura reaganiana. Gli appalti gonfiati sono comunque uno spreco inenarrabile a favore delle cricche che girano intorno alla politica (e viceversa) dei grandi costruttori, della mafia. L'appalto di per sè, no, appunto, ma l'appalto drogato e criminale sì.
Sempre questa corruzione è il sintomo dell'insicurezza del dover essere asserviti al denaro, della paura del futuro, del sentire un mondo ostile e poco solidale a fianco, e doverne quindi fare provvista il più possibile in tempi di magra.
Anche le tangenti erano comunque un balzello da pagare al potere temporale politico, che si trattasse di dover fare birichinate o semplicemente avere la strata libera, tu pagaci e noi, col nostro potere ti spianiamo la strada.

"Sotto lo stato lavorano un mezzo milione di persone ( lo "stato" sono loro.. non il politico eletto in parlamento) dirigenti-quadri-impiegati 7-6 livello.. che non cambierebbero ( è così sarà per sempre ) di una virgola la situazione..per loro è sempre sagra.. euro o non euro.. crisi o non crisi.."

Dai, diciamo di sì, te lo passo, oltre ovviamente a qualche potenza oligarchica finanziaria, passami anche questo . Sono loro che davvero non rischiano, qualche categoria statale invece rischia comunque di finire sotto i tagli.

"Lo stato per definizione è merda.... anche se necessaria.. ma non per questo devo avere la merda in ogni dove.. limitiamola al cesso..( la vedo dura con il mezzo milione di burocrati statali che tirano veramente i fili del politico burattino di turno )
"
Ti regalo un sogno, secondo me non è neanche necessaria. Però dobbiamo essere noi a ricreare e sostituire le sue maestranze, solidarietà compresa (che non è elemosina, ma semplice assicurazione materiale, non necessariamenta basata su denaro, ma su risorse).


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