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Economia : La vera natura della tassazione
Inviato da Redazione il 2/5/2012 2:11:52 (13223 letture)

di Rod Rojas

A nessuno, in realtà, piace pagar le tasse. Ma, come lascia intendere anche il vecchio adagio relativo “alla morte e alle tasse”, c’è un senso nel fatto che le tasse siano tanto giustificate, quanto reputate inevitabili: proprio come la morte. Nella loro ineluttabile accettazione del fenomeno impositivo, un sacco di persone, piene di buoni propositi, dimenticano che lo stesso viola i nostri principi morali più elementari. Se qualche volta vi è capitato di mettere piede in un asilo infantile o in un parco giochi dove stiano giocando dei bambini, allora avrete sicuramente realizzato che, sebbene i bambini siano troppo piccoli per capire troppe cose, hanno già sviluppato un sorprendente senso della giustizia.

Provate a portar via un gioco a un bimbo, talmente piccolo da non essere nemmeno capace di parlare, e solleciterete sicuramente una chiara e vibrata protesta. Per come concepisce il fatto il bimbo, tu gli hai rubato il suo giocattolo, tu hai esercitato violenza, e quindi scatenerai il suo pianto. Magari il suo ragionamento non sarà così sofisticato, ma questo è il senso.

I bambini più grandicelli sono anche più sorprendenti. Non solo capiscono che viene esercitata una violenza illegittima (quando il giocattolo viene rubato), ma comprendono altresì che si può ricorrere ad una forma di legittima violenza, nel momento in cui la vittima va dal bambino che si è appropriato del gioco e se lo riprende indietro. La cosa singolare è che lo sforzo è orientato alla riacquisizione del giocattolo, piuttosto che alla punizione dell’aggressore. La punizione è un concetto che i bambini imparano più avanti, molto probabilmente da noi.

L’inizio della violenza si concretizza nell’atto di aggressione ...

... contro la tua persona o contro la tua proprietà. Questo può essere realizzato tanto mediante una violenza fisica, quanto mediante l’intimidazione, poiché la mera minaccia dell’esercizio della violenza è un atto di violenza in sé. Un esempio paradigmatico potrebbe essere quello del rapinatore che ti punta una pistola alla tempia per sfilarti il portafoglio, senza effettivamente premere il grilletto. Un esempio meno ovvio è costituito dalle modalità con cui il governo si prende i nostri soldi. Dire che le tasse sono una forma di furto potrebbe sembrare un po’ esagerato, ma provate a rifiutarvi di pagarle e vi ritroverete in galera. Rifiutatevi di corrispondere l’IMU e vedremo allora chi realmente possiede la tua casa.

I governi hanno in realtà portato a termine una straordinaria opera di propaganda: ci chiamano contribuenti, non vittime, e le tasse costituiscono un qualcosa di “raccolto”, non l’oggetto di un furto. Le tasse vengono anche qualificate come “contributi”, come se si fosse trattato di una scelta. E poiché è il governo che decide se questa forma di furto è legale o no, non c’è niente che possiamo legalmente fare per ottenere la restituzione del maltolto. Per noi, non vige il senso di giustizia del parco giochi.

Molte persone sembrano avvedersi del crimine, ma lo considerano come un male necessario. E quando si postula l’abolizione completa di ogni forma di tassazione, si chiedono in ogni minimo dettaglio come si potrebbero altrimenti pagare le strade o le forze dell’ordine.

Lo ammetto, è difficile immaginare come la nostra società potrebbe funzionare in un contesto caratterizzato da un nuovo ordine, ma vorrei fornire alcune idee e dei fatti storici che possano alleviare queste preoccupazioni.

Una cosa importante da ricordare è che tutti i servizi oggi finanziati dalla fiscalità ed erogati dal governo erano, sino a un certo punto e in un passato non così lontano, finanziati e forniti privatamente. Di fatto, molti di quei servizi vengono forniti in via privata anche oggi, a partire dall’accessibile sistema educativo privato ghanese, per arrivare alle lussuose strade che sono state costruite ogni giorno nelle nostre città del Nord America, per i nuovi complessi residenziali (che sono poi ceduti ai governi locali).

Un altro esempio rassicurante, per coloro che cercano risposte immediate in merito alla possibilità di un futuro senza tassazione, è che sino a non molto tempo fa la schiavitù era considerata normale, e in molte parti del mondo nessuno avrebbe potuto concepire la vita senza di essa. Quando qualcuno sollevò i problemi di ordine etico ed economico sottesi a quella pratica, la stragrande maggioranza delle persone sostenne che, non solo era impossibile abolire la schiavitù, ma che anche gli stessi schiavi avrebbero vissuto sicuramente meglio in cattività, piuttosto che in libertà. Oggi queste affermazioni ci sembrano del tutto assurde.

Alcuni erano sinceramente preoccupati per gli schiavi. Poiché non possedevano praticamente nulla, questi schiavi – sostenevano – sarebbero diventati tutti dei senza tetto, e sarebbero stati condannati a girovagare da un posto all’altro. Altri, conservatori ben intenzionati, manifestarono il timore che, senza i loro padroni, gli schiavi sarebbero rimasti totalmente disoccupati. E soprattutto, i sostenitori più oltranzisti della causa rivendicavano il fatto che l’intera economia sarebbe collassata, gettando tutti – inclusi gli ex-schiavi- nella più nera miseria.

L’idea di un mondo senza tasse è sicuramente difficile da immaginare, per noi, e vi sono una serie di questioni irrisolte a cui si pretenderebbe di dare una risposta. Ma dobbiamo comunque batterci per la libertà, a prescindere dalle nostre riserve, proprio come, ancora, lottiamo in maniera incondizionata contro la schiavitù.

Pur concordando che potremmo realizzare un sacco di belle cose con il denaro rubato, dobbiamo pur sempre ricordarci che non andremmo mai dai nostri vicini con una pistola puntata, minacciandoli, chiedendo loro di pagare per la nostra educazione o la nostra pensione, indipendentemente da quanto ricchi essi siano. Non lo facciamo, giustappunto perché è sbagliato. Anche un bambino lo sa.

Rod Rojas

Traduzione di Cristian Merlo

Fonte: Mises.org

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I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore Albero
Redazione
Inviato: 2/5/2012 2:35  Aggiornato: 2/5/2012 5:12
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: La vera natura della tassazione
Anche se l'ho pubblicato volentieri (su suggerimento di Dusty) non sono d'accordo con l'articolo.

Anzi, più che non essere d'accordo, lo trovo scontato e infantile: "I soldi, come i giocattoli, sono miei, e non è giusto che altri me li prendano". Sai che fatica, per arrivare ad esprimere un concetto del genere.

I problemi naturalmente iniziano - guarda caso - proprio dove l'articolo finisce: "L’idea di un mondo senza tasse è sicuramente difficile da immaginare, per noi, e vi sono [sic] una serie di questioni irrisolte a cui si pretenderebbe di dare una risposta."

Maddài, diggiùro! C'è una serie di questioni irrisolte? Mi stai dicendo per caso che per vivere in modo decente bisogna costruire strade ponti ospedali scuole e ferrovie, e che quei soldi da qualche parte bisogna trovarli?

Il giorno che qualcuno trovasse una pagina degli "austriaci" in cui si spiega chiaramente come, con quali soldi, e raccolti con quale criterio, debbano essere costruite e gestite le infrastrutture e tutto ciò che viene considerato "servizio pubblico" me lo faccia sapere. (Oppure ognuno si costruisce il proprio ponte, e poi fa pagare tutti quelli che ci passano, "secondo le leggi di mercato"?)

Finchè si tratta di fare dichiarazioni come questa: "Ma dobbiamo comunque batterci per la libertà, a prescindere dalle nostre riserve, proprio come, ancora, lottiamo in maniera incondizionata contro la schiavitù" preferisco continuare a leggere L'Intrepido. Almeno lì, in qualche modo, si percepisce il senso dell'avventura.

LoneWolf58
Inviato: 2/5/2012 7:40  Aggiornato: 2/5/2012 7:40
Sono certo di non sapere
Iscritto: 12/11/2005
Da: Padova
Inviati: 4861
 Re: La vera natura della tassazione
Si in effetti meglio l'Intrepido...
Comunque una domanda mi sorge spontanea, come si è procurato il giocattolo il bimbo?...

La storia, come un'idiota, meccanicamente si ripete. (Paul Morand)
Il problema, però, è che ci sono degli idioti che continuano a credere che la storia non si ripeta. (LoneWolf58)
Dusty
Inviato: 2/5/2012 7:42  Aggiornato: 2/5/2012 7:42
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 3/10/2005
Da: Mondo
Inviati: 2248
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Mi stai dicendo per caso che per vivere in modo decente bisogna costruire strade ponti ospedali scuole e ferrovie, e che quei soldi da qualche parte bisogna trovarli?

Per vivere in modo decente, come prima cosa serve cibo, riparo, riscaldamento, cure, tecnologia.

(Quasi) tutto questo viene offerto autonomamente dal "mercato", cioè dalle persone stesse, senza nessuna pianificazione centrale e senza nessun furto legalizzato. L'offerta di molte di queste cose migliora con il tempo, così come aumenta il rapporto qualità prezzo.

Come mai per gli argomenti che hai elencato tu la cosa dovrebbe essere diversa?

Tra le cose elencate l'eccezione è nelle cure (sanità) dove casualmente c'è una forte regolamentazione centrale che limita quello che possono fare le persone per migliorare la situazione (e tu Max dovresti saperne qualcosa...).

Anche un collegamento ad Internet lo si può considerare un bene "pubblico" in quanto se devo andare da A a B devo attraversare le reti di altri soggetti privatissimi, però il tutto non solo funziona benissimo, ma ogni anno migliora.

Per quale motivo dai per scontato che la cosa non possa funzionare anche con le strade?

Lasciamo invece perdere il confronto con materie come sanità, istruzione e "giustizia" (il solo associare questa parola al modo in cui viene gestita mi fa venire il prurito), dove la situazione è talmente penosa (nonchè in rapido peggioramento) che non dovrebbe esserci nemmeno il caso di discuterne.

"Tu non ruberai, se non avendo la maggioranza dei voti"
-- Dal Vangelo Secondo Keynes, Capitolo 1, verso 1.
Il portico dipinto
PikeBishop
Inviato: 2/5/2012 8:04  Aggiornato: 2/5/2012 8:08
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Il giorno che qualcuno trovasse una pagina degli "austriaci" in cui si spiega chiaramente come, con quali soldi, e raccolti con quale criterio, debbano essere costruite e gestite le infrastrutture e tutto ciò che viene considerato "servizio pubblico" me lo faccia sapere.

A questo punto e' chiaro che siamo in presenza di un blocco mentale. Un blocco del tipo di quello caratteristico di chi, senza avere letto una riga degli approfondimenti sull'11 Settembre, dopo disanime durate anni, milioni di pagine, evidenze e discussioni ci dice:

Maddai diggiuro! Non sapete ancora come hanno fatto esattamente? Ma se fosse come dite voi ne parlerebbero tutti i media, invece silenzio! Perche' le cose saltano fuori, devono farlo! Eppoi lo sanno tutti che un governo non farebbe mai una cosa del genere ai propri cittadini: il giorno che qualcuno trovasse una pagina degli "complottisti" in cui si spiega chiaramente come, con quali mezzi, e raccolti con quale procedura, potessero essere attuate e gestite le risorse per tutto ciò che viene considerato "complotto" me lo faccia sapere.

Le pagine sono state fornite, a migliaia. Si puo' essere piu' o meno d'accordo (io stesso ho parecchi dubbi), ma non e' lecito venirsene fuori criticando un articoletto chiaramente senza pretese di approfondimento perdipiu' dandogli del puerile perche' fa l'esempio di bambini. E' appunto una cosa che si basa su principi che anche dei bambini capirebbero, se non fosse che non c'e' peggior sordo di chi non vuole sentire.

Si puo' essere piu' o meno d'accordo sulle Prove dell'esistenza di Dio ma non si puo' concludere che nessuna discussione e' mai stata intavolata percio' Dio, evidentemente, non puo' esistere. C'e' la filosofia medievale da leggersi, certamente, ma se non si vuole leggere - perche' analfabeti o perche' prevenuti o perche' bloccati mentalmente - non bisognerebbe neanche esprimere giudizi non informati. Allo stesso modo, non si puo' ignorare la letteratura di una teoria economica e poi venirci a dire che e' puerile e che non affronta le problematiche scaturite dai suoi principi, quando esistono milioni di pagine (liberamente consultabili e messe a disposizione gratuitamente da cattivoni turbo capitalisti che non fanno niente se non c'e' attaccato un pezzo d'oro, nella vulgata dei soliti disinformatori) che si possono criticare, ma solo dopo averle lette.

Paxtibi, tanto per rimanere nell'ambito ristretto di LC, ha fatto per anni una costante opera di informazione a riguardo prima su Luogocomune e poi QUI, ma di fronte a continue posizioni di questo tipo si e' rotto definitivamente i coglioni.
Io, personalmente, non ci provo neanche. Se uno non vuole capire quel che persino i bambini dell'asilo capiscono senza bisogno di spiegazioni, tanto e' evidente, ogni dialogo, oltre ad un certo punto, e' puro tempo perso.

Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
Dusty
Inviato: 2/5/2012 8:11  Aggiornato: 2/5/2012 8:11
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 3/10/2005
Da: Mondo
Inviati: 2248
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Finchè si tratta di fare dichiarazioni come questa: "Ma dobbiamo comunque batterci per la libertà, a prescindere dalle nostre riserve, proprio come, ancora, lottiamo in maniera incondizionata contro la schiavitù" preferisco continuare a leggere L'Intrepido. Almeno lì, in qualche modo, si percepisce il senso dell'avventura.

Davvero non ti riesce di capire che cedere (con la forza) più dell'80% di quello che produci nella vita a terzi che poi useranno queste risorse contro di te è una forma di schiavitù del tutto identica a quella di cui si parla nell'articolo?

E' proprio vero che cambiano i tempi e le forme, ma la mentalità rimane sempre la stessa: difendere lo status quo piuttosto che mettere in dubbio l'etica del nostro comportamento.

"Tu non ruberai, se non avendo la maggioranza dei voti"
-- Dal Vangelo Secondo Keynes, Capitolo 1, verso 1.
Il portico dipinto
PikeBishop
Inviato: 2/5/2012 8:11  Aggiornato: 2/5/2012 8:12
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
come si è procurato il giocattolo il bimbo?...

Ha partecipato ad un esproprio proletario. I televisori da 67 pollici erano gia' stati rubati tutti cosi' si e' accontentato del giocattolo. Ovvero, quando la proprieta' non e' un furto, perche' i proprietari sono kompagni antagonisti demosinistri organizzati e minoranze protette.
Avanti il prossimo komunista...

Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
music-band
Inviato: 2/5/2012 8:42  Aggiornato: 2/5/2012 8:42
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/10/2005
Da: Shangri-la
Inviati: 1680
 Re: La vera natura della tassazione
Ottimo intervento Pike,

dovrebbe far riflettere Massimo che sembra avere ormai il dente avvelenato con dusty, ashoka e paxtibi a prescindere.

Voglio dire, senza attaccare ne offendere Massimo o chi la pensa diversamente, che ho la netta sensazione che sembra vengano utilizzati due pesi e due misure; spero che l'intervento di Pike faccia riflettere in questo senso.

Io da ignorante in materia sto cercando di comprendere e mi rendo conto che se non mi metto a studiare (come ho fatto per l'11 settembre) sarà difficile capire e potrei soltanto uscirmene con qualche boiata, per questo preferisco non intervenire e al limite chiedere quando le cose non mi sono chiare.

Ciò che mi sembra chiaro e importante della scuola austriaca e che non comprendo perchè Massimo non lo condivida, (spero Massimo che tu possa rispondermi su questo) è il seguente concetto: (provo ad esprimermi il più chiaramente possibile)

tutte le varie "politiche economiche" si basano sul decidere chi deve fare e cosa deve fare; quanto deve rubare e come, e infine, come spartirsi la refurtiva: cioè hanno filosofie diverse sul come imporre la visione della politica alla popolazione. E si basano quindi sulla necessità di applicare la forza per poterlo fare: senza la gestione della violenza non è possibile farlo.

La scuola austriaca si differenzia da tutte queste, ed in tal senso non ha nemmeno senso il confronto con esse, in quanto è principalmente descrittiva: studia la storia, cerca di capire i meccanismi che regolano l'interazione tra le persone ed analizza le conseguenze dell'imporre la cosa X piuttosto che la cosa Y

La cosa straordinaria è che si dimostra come l'aumentare il numero delle imposizioni, dei divieti e delle limitazioni, cosa che viene accettata ed anche proposta dalla popolazione stessa ("servono più regole!", "serve lo stato che regoli questa attività!") porta di fatto a dei mali peggiori di quelli che si vogliono curare, per tutta una serie di dinamiche complesse che vengono spiegate nel dettaglio in tutti gli studi austriaci.

Per cui, fondamentalmente, la soluzione austriaca è: smettila di rubare che tanto è sbagliato a prescindere, perchè tanto, con la scusa che serve per fare questo e quest'altro, alla fine si fornisce un servizio peggiore alla gente.

Quindi, di fatto, da ciò che finora ho compreso io: adesso ci viene propinato un solo modo di vedere soluzioni economiche. Un modo fallimentare che però ci viene venduto come l'unico possibile e che sta andando sempre peggio; di conseguenza non riesco a capire perchè ogni volta che si può parlare di alternative, come ad esempio piantarla di rubare, debba sempre insorgere qualcuno a riderti in faccia proclamando: "ma figurati, dici cazzate" evitando però contemporaneamente di offrirgli la possibilità di provare.

ulixes
Inviato: 2/5/2012 8:58  Aggiornato: 2/5/2012 8:58
Ho qualche dubbio
Iscritto: 29/11/2011
Da:
Inviati: 65
 Re: La vera natura della tassazione

infosauro
Inviato: 2/5/2012 9:50  Aggiornato: 2/5/2012 9:50
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 23/5/2008
Da: questo mondo (credo)
Inviati: 2376
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
[...]E quando si postula l’abolizione completa di ogni forma di tassazione, si chiedono in ogni minimo dettaglio come si potrebbero altrimenti pagare le strade o le forze dell’ordine.[...]

Proposta: aumentare i vari 5 e 8 per mille al 1000 per mille. Cosa potrebbe succedere di male?

"It's just a ride"
William Melvin "Bill" Hicks, l'ultimo degli hippy, il primo dei complottisti (a comparire in TV).
polaris_40
Inviato: 2/5/2012 9:54  Aggiornato: 2/5/2012 10:21
Ho qualche dubbio
Iscritto: 1/10/2006
Da:
Inviati: 242
 Re: La vera natura della tassazione
Effettivamente non posso che concordare con diverse persone intervenute. Ritengo che sia lecito prendere le distanze dall'articolo, ma non in modo diciamo così "vessatorio", ma forse mi ha stupito perchè non me lo aspettavo dal buon M.M.
Ritengo che Dusty che ha proposto alla redazione abbia voluto proporre e chiarirne il senso che probabilmente non voleva essere così assolutistico nell'esemipio utilizzato dei bimbi.
Certo che se a fronte di un entrata derivante dalla tassazione si ottengono servizi di così bassa lega è quasi normale ritenerli inesistenti o non forniti o comunque non una contropartita di quanto si DEVE al nostro stato con la tassazione che ci impone.
Certo che se si fosse nei paesi del Nord Europa dove sono felici di pargarle (perchè di contro vedono servizi in continuo miglioramento) non si criticherebbe questo articolo, ma stando in un paese come l'Italia, dove tra l'altro "certe infrastrutture" (autostrade) ancora le paghiamo (con il pedaggio) nonostante le spese per la propria costruzione siano state ammortizzate ed anche caramente visto l'aumento dei pedaggi. Siamo talmente abituati a deresponsabilizzare coloro che dovrebbero garantire il funzionamento di un sistema Tasse-Servizi che troviamo anche il modo di criticare chi invoglia a considerare cose ovvie ma da tenere presenti e da fare presenti.
La sanità? Ottima pubblica direi eccellente come concetto, ma non come è gestita, sarei felice di vedere le mie tasse permettere una gestione + sana, + professionale rispetto ad una sanità pubblica che spinge sempre + verso strutture pubbliche, già solo con l'inefficenza mostrata per fornire un appuntamento per un esame anche molto importante e per cui la tempistica risulta determinante.
La scuola altro fattore lodevole per uno Stato statalista, ma se la si gestisse in maniera diversa, magari incrementandone il livello formativo di un ragazzo ed anche eliminando quelle corsie preferenziali come avviene per gli insegnanti di religione, se proprio vivessimo in uno stato "laico per costituzione", e se proprio al posto di questa non si potesse mettere una seconda lingua, ai professori di religione si facesse fare regolare concorso come gli altri si darebbe anche in quel caso un segno di correttezza nella competizione per aggiudicarsi il posto.
Le infrastrutture, beh tutte necessarie, tutte costose, ma il ponte sullo stretto, la TAV se hai un debito pubblico enorme e spremi i cittadini come limoni con la scusa che non ci sono soldi non dovrebbero neanche + farcele sentire al TG o sui giornali.
Spese militari? Necessarie senza dubbio ma quali? Per le guerre preventive? Per i caccia da rinnovare? Se la priorità è il debito pubblico non dovrebbero essere poste in secondo piano?
Ci sarebbero altri milioni di "puerili" quesiti da porre o da porsi, il brutto è che non li poniamo a nessuno in primis a noi stessi e per questo ritengo non si sia più capaci di "lamentarsi" con le autorità preposte quando un diservizio viene subito e questo fa si che il livello di quanto dovrebbe esserci assicurato cali progressivamente. Non è la legge a dare limiti o a far si che si rispetti la dignità delle persone, ma quanto meno il buon senso delle persone che vivono in una società.
Siamo noi a dover migliorare e a cominciare a "lamentarci" di ciò che non va invece di stare sempre ad accettare tutto come se tutto sia dovuto anche senza il dovuto corrispettivo. Ci sono i doveri ma anche i diritti......

superanima
Inviato: 2/5/2012 10:00  Aggiornato: 2/5/2012 10:00
Ho qualche dubbio
Iscritto: 21/8/2007
Da:
Inviati: 300
 Re: La vera natura della tassazione
L'articolo mi sembra utilizzi dei concetti veramente stupidi, roba smontabile in un minuto di new york.
Per me siamo vittime non dele tasse o del governo che ci obbliga a pagarle, ma di come il governo utilizza le tasse che paghiamo, e quali scopi veramente persegua.
Dovremo ribellarci non contro le tasse ma contro il governo, e fare di tutto affinché questi porti avanti gli interessi della collettività con i soldi che gli sono elargiti.

Riguardo gli esempi di "buon governo privato" di cui il signor Rojas ci rende dotti: Il sistema educativo GHANESE, e le lussuose strade dei complessi RESIDENZIALI del nord america. Mi sembra un po' poco (il primo esempio) ed un po' irrilevante (il secondo esempio)

Per non parlare dell'esempio sulla schiavitù, dove se ne esce con un
Citazione:
che sino a non molto tempo fa la schiavitù era considerata normale, e in molte parti del mondo nessuno avrebbe potuto concepire la vita senza di essa.

a parte il fatto che forse gli schiavi erano abbastanza sicuri di poter vivere in un mondo senza schiavitù, c'è da considerare che la schiavitù non c'entra un fico secco col discorso delle tasse.
Si utilizza un discorso (neanche tanto) condivisibile per giustificare un altro discorso logicamente scollegato dal primo. È un trucchetto retorico vecchio come il cucco che oramai sanno riconoscere anche i bambini. Pure i testimoni di geova sanno fare di meglio oramai.

Il fatto che dopo tutti questi anni il movimento no-tax riesca a mettere insieme solamente argomenti di questo livello secondo me mette una pietra tombale su tutta la questione.

Citazione:
Pur concordando che potremmo realizzare un sacco di belle cose con il denaro rubato, dobbiamo pur sempre ricordarci che non andremmo mai dai nostri vicini con una pistola puntata, minacciandoli, chiedendo loro di pagare per la nostra educazione o la nostra pensione, indipendentemente da quanto ricchi essi siano. Non lo facciamo, giustappunto perché è sbagliato. Anche un bambino lo sa.


Se il bambino lo sa perché è andato a rubare il giocattolo?

complo
Inviato: 2/5/2012 10:15  Aggiornato: 2/5/2012 10:31
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 14/10/2005
Da:
Inviati: 2555
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Quindi, di fatto, da ciò che finora ho compreso io: adesso ci viene propinato un solo modo di vedere soluzioni economiche. Un modo fallimentare che però ci viene venduto come l'unico possibile e che sta andando sempre peggio; di conseguenza non riesco a capire perchè ogni volta che si può parlare di alternative, come ad esempio piantarla di rubare, debba sempre insorgere qualcuno a riderti in faccia proclamando: "ma figurati, dici cazzate" evitando però contemporaneamente di offrirgli la possibilità di provare.


Se per "piantarla di rubare" si intende "meno tasse" gli USA con Bush lo hanno fatto per due mandati consecutivi......CREANDO IL PIU' GRANDE DISSESTO ECONOMICO DELLA LORO STORIA.
Se poi si intende proprio NESSUNA TASSA come nell' articolo, vorrei capire quale "austriaco" lo avrebbe proposto* mai nella storia.
Come vedi non è tutto così "lineare" come hai scritto.....


*intendo una proposta come minimo di un programma elettorale, su un libro o su un blog posso scrivere qualunque cosa impossibile e poi dire "vedete? Non la fa nessuno ma funzionerebbe?", ossia il classico "dimostrami che le fate e i folletti non esistono e se non lo diostri allora esistono".
NO, NON ESISTONO LE FATE E NON ESISTE (ad oggi) una società moderna senza tasse.

Vitriolum
Inviato: 2/5/2012 10:38  Aggiornato: 2/5/2012 10:38
Ho qualche dubbio
Iscritto: 7/11/2011
Da:
Inviati: 202
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Quindi, di fatto, da ciò che finora ho compreso io: adesso ci viene propinato un solo modo di vedere soluzioni economiche. Un modo fallimentare che però ci viene venduto come l'unico possibile e che sta andando sempre peggio; di conseguenza non riesco a capire perchè ogni volta che si può parlare di alternative, come ad esempio piantarla di rubare, debba sempre insorgere qualcuno a riderti in faccia proclamando: "ma figurati, dici cazzate" evitando però contemporaneamente di offrirgli la possibilità di provare.


ritorniamo sempre li, la propaganda ha impresso all'attuale sistema un'inerzia tale che nessuno può arrischiarsi a fermarlo, ma nemmeno deviarlo..o rallentarlo

non sto scherzando, è come un treno carico lanciato verso un burrone...che senso ha mettersi davanti?

per salvare cosa poi?

bah....è proprio buffo questo mondo.

vi voglio bene!

REMEMBER YOURSELF, ALWAYS AND EVERYWHERE
Vitriolum
Inviato: 2/5/2012 10:44  Aggiornato: 2/5/2012 10:44
Ho qualche dubbio
Iscritto: 7/11/2011
Da:
Inviati: 202
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Se per "piantarla di rubare" si intende "meno tasse" gli USA con Bush lo hanno fatto per due mandati consecutivi......CREANDO IL PIU' GRANDE DISSESTO ECONOMICO DELLA LORO STORIA.
Se poi si intende proprio NESSUNA TASSA come nell' articolo, vorrei capire quale "austriaco" lo avrebbe proposto* mai nella storia.
Come vedi non è tutto così "lineare" come hai scritto.....


ecco appunto, si stava parlando proprio di questo

è proprio un altro paradigma, non puoi levare le tasse e mantenere un sistema clientelare, di violenza e di sopraffazione com'è quello attuale

rileggiti la frase

[...]Un modo fallimentare che però ci viene venduto come l'unico possibile e che sta andando sempre peggio[...]

e tu ribatti facendo notare come l'attuale sistema economico americano non funziona?

lo vedi che dentro di te c'è qualcosa che non va?

...se poi guardi bene, ma bene bene...ti accorgi che quella roba lì non è roba tua

REMEMBER YOURSELF, ALWAYS AND EVERYWHERE
PikeBishop
Inviato: 2/5/2012 10:45  Aggiornato: 2/5/2012 10:45
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
L'articolo mi sembra utilizzi dei concetti veramente stupidi

Gia', invece vediamo le tue considerazioni "intelliggennti":
Citazione:
Dovremo ribellarci non contro le tasse ma contro il governo

Cioe' pagare per la repressione della tua "ribbellione intelligggente". Risparmiamo tempo e denaro manganellandoci da soli, visto che ci siamo, da persone veramente "intelliggenti".

Citazione:
come il governo utilizza le tasse che paghiamo

Il Governo le utilizza per mantenerti in uno stato di servitu' nel quale tu continuerai a "pagare" (che strano che non si dica "pagare il rapinatore" a questo punto) perche' lo scopo stesso delle tasse e', oltre il mantenimento del rapinatore, il mantenimento dell'apparato repressivo con cui possa continuare ad obbligarti al loro "pagamento" (il pagamento del pizzo). Una volta che le risorse sono prese da te non sono piu' tue e tu non puoi decidere piu' come utilizzarle: sono appunto beni del Governo. Anche legalmente (la legge del piu' forte), non hai nessun diritto di mettere il naso nel modo i cui le risorse vengono usate, nemmeno andando a mettere crocette con gli altri scarafaggi, visto che il rappresentante NON HA VINCOLO DI MANDATO in nessuna democrazia del mondo.

Citazione:
affinché questi porti avanti gli interessi della collettività

Visto che sei "intelliggente", dovresti poi spiegare quali sono gli interessi della collettivita', che sono diversi a seconda dei pareri di ognuno: ad esempio il signor Anders B. Breivik e' convinto di avere fatto gli interessi della collettivita' uccidendo quelli della Gioventu' Hitleriana Socialista sull'isola di Utoya e Stalin da buon medico dava le purghe alla collettivita' sovietica. Poi mi devi anche spiegare dove hai mai visto una collettivita' e se gli hai fatto una intervista.

Citazione:
a parte il fatto che forse gli schiavi erano abbastanza sicuri di poter vivere in un mondo senza schiavitù

Che fossero ancora piu' "intelliggenti" di te che pure sei cosi' "intelliggente" da non poter pensare di vivere in un mondo senza rapinatori?

Citazione:
la schiavitù non c'entra un fico secco col discorso delle tasse.

Eggia'. La schiavitu' non c'entra un fico secco con la proprieta' dei corpi e delle risorse delle persone da parte dei governi, della proprieta' delle loro case, dei loro figli, e delle loro vite. E' vero che i governi lasciano una cifra variabile dei proventi del loro lavoro alle persone, ma solo perche' in comune con i padroni di schiavi non hanno la capacita' di non cadere nella tentazione di affamarli fino alla morte: i proprietari di schiavi almeno erano capaci a tenerli in salute perche' continuassero a lavorare.

Citazione:
il movimento no-tax

In che delirio hai trovato questa definizione? Sapevo di un movimento contrario alla tassidermia, pero'...

Citazione:
Se il bambino lo sa perché è andato a rubare il giocattolo?

Perche' e' un criminale, come quelli che difendi - malamente - tu.

Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
superanima
Inviato: 2/5/2012 10:52  Aggiornato: 2/5/2012 10:52
Ho qualche dubbio
Iscritto: 21/8/2007
Da:
Inviati: 300
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Il Governo le utilizza per mantenerti in uno stato di servitu' nel quale tu continuerai a "pagare" (che strano che non si dica "pagare il rapinatore" a questo punto) perche' lo scopo stesso delle tasse e', oltre il mantenimento del rapinatore, il mantenimento dell'apparato repressivo con cui possa continuare ad obbligarti al loro "pagamento" (il pagamento del pizzo). Una volta che le risorse sono prese da te non sono piu' tue e tu non puoi decidere piu' come utilizzarle: sono appunto beni del Governo. Anche legalmente (la legge del piu' forte), non hai nessun diritto di mettere il naso nel modo i cui le risorse vengono usate, nemmeno andando a mettere crocette con gli altri scarafaggi, visto che il rappresentante NON HA VINCOLO DI MANDATO in nessuna democrazia del mondo.


Ok, la mia visione è utopistica, al contrario della tua che evidentemente poggia su basi solidissime.

Citazione:

Perche' e' un criminale, come quelli che difendi - malamente - tu.


Ma come, non lo sapevano anche i bambini? Mi sembri un po' confuso, i bambini li prendiamo ad esempio o li buttiamo dietro alle sbarre id una prigione (privata ovviamente)

marvek
Inviato: 2/5/2012 11:01  Aggiornato: 2/5/2012 11:02
So tutto
Iscritto: 19/1/2009
Da:
Inviati: 30
 Re: La vera natura della tassazione
Un classico articolo da utopista, di uno sganciato dalla realtà, di uno che non comprende l'estrema complessità dela società umana, nonché il lungo percorso evolutivo che ci ha portato al concetto di tassazione necessaria. Bakunin e soci non avrebbero mai potuto costruire una civiltà che andasse oltre i villaggi rurali.
Nel complesso, un articolo del tutto evitabile.

mangog
Inviato: 2/5/2012 11:02  Aggiornato: 2/5/2012 11:02
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 5/1/2007
Da:
Inviati: 2857
 Re: La vera natura della tassazione
Non posso fare meno di sottolineare che lo stato ci obbliga anche a vivere secondo vincoli ed obblighi imposti, limitando sempre più il nostro libero arbitrio sacrificato sull'altare del bene comune.
Perchè devo avere l'approvazione di qualche "cretino" del comune per poter costruire quel che mi pare sul mio terreno ? ( non ho intenzione di costruire centrali atomiche o grattacieli alti 500 metri )

superanima
Inviato: 2/5/2012 11:05  Aggiornato: 2/5/2012 11:05
Ho qualche dubbio
Iscritto: 21/8/2007
Da:
Inviati: 300
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
limitando sempre più il nostro libero arbitrio sacrificato sull'altare del bene comune.


In molti casi il bene comune viene preso a pretesto per obbligarci a fare le marionette.
In altri casi l'imbecille del comune che non ti fa costruire un muretto è lo stesso che impedisce al tuo dirimpettaio di aprire una pista da motocross notturna di fronte ala tua camera da letto.

complo
Inviato: 2/5/2012 11:07  Aggiornato: 2/5/2012 11:07
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 14/10/2005
Da:
Inviati: 2555
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
...è proprio un altro paradigma, non puoi levare le tasse e mantenere un sistema clientelare, di violenza e di sopraffazione com'è quello attuale


"Le fate esistono. Dimostrami che non esistono."

E non è che me lo dimostri usando la parola "paradigma"....

Citazione:
[...]Un modo fallimentare che però ci viene venduto come l'unico possibile e che sta andando sempre peggio[...] e tu ribatti facendo notare come l'attuale sistema economico americano non funziona? lo vedi che dentro di te c'è qualcosa che non va?


Rileggi bene quello che avevo scritto. Non ho MAI detto che l' attuale sistema non va.
Ho detto che Bush ha diminuito le tasse per due mandati consecutivi ma non ha prodotto......la comparsa delle fate.
Se poi invece il nuovo "paradigma" ( ) è ABOLIRE le tasse mostrami chi lo ha mai PROPOSTO (RILEGGI QUANTO AGGIUNTO NEL PRIMO POST).

Citazione:
..se poi guardi bene, ma bene bene...ti accorgi che quella roba lì non è roba tua


Nessun problema. Meglio ripetere CAPENDOLE cose dette da altri che dire cose senza senso di testa propria......

Witt83
Inviato: 2/5/2012 11:16  Aggiornato: 2/5/2012 11:19
Mi sento vacillare
Iscritto: 3/1/2010
Da:
Inviati: 419
 Re: La vera natura della tassazione
Secondo me la tasse sono un furto non per la loro natura ma per il loro ammontare ed utilizzo!

Le tasse dovrebbero avere due scopi principali:
1. Redistribuzione: si pagano proporzionalmente al reddito (in misura ridotta rispetto ad oggi) e forniscono sostentamento a chi non lavora (bambini, disoccupati, pensionati)
2. Disincentivare e punire determinati comportamenti d'acquisto: sigarette, alcool, benzina, spostamenti di merci ecc. (i fumatori pagano gli ospedali, i bevitori la sicurezza, gli automobilisti aiutano a "compensare" il disastro ambientale in corso e pagano sanità ed infrastutture ecc.)

Se meno tasse vuol dire deficit dello Stato, dopo aver tagliato gli sprechi inutili, si dovrebbe stabilire che lo Stato può emettere moneta a deficit per determinate attività che gli sono richieste (pagare le invalidità, le cure per malattie rare e mortali, far fronte alle catastrofi naturali ecc.).

A chi ora dirà che sono un ignorante in economia ed amico di Barnard la mia domanda è: come ci prendiamo cura degli invalidi o degli ammalati di malattie molto costose e rare? Chi paga la ricostruzione dai terremoti o dalle alluvioni?

Io del sistema di tassazione volontaria mi fido poco: quanto contribuirà quel simpatico signore che festeggiava il terremoto in Abruzzo? E quei manager a cui hanno insegnato dalla nascita "fregatene degli altri pensa al tuo portafoglio"?
Lo sappiamo che questi soggetti hanno maggiore possibilità di pagare le tasse rispetto all'operaio che si rompe la schiena, vero?

Bisognerebbe poi sottolineare che non sempre il "pubblico" è inefficiente e il "privato" offre ottimi servizi a buon prezzo.

Basti vedere il disastro della privatizzazione dell'acqua ad Agrigento


La terra possiede risorse sufficienti per provvedere ai bisogni di tutti, ma non all'avidità di alcuni. Gandhi
mangog
Inviato: 2/5/2012 11:28  Aggiornato: 2/5/2012 11:48
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 5/1/2007
Da:
Inviati: 2857
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:


Autore: superanima Inviato: 2/5/2012 11:05:34

Citazione:

limitando sempre più il nostro libero arbitrio sacrificato sull'altare del bene comune.



In molti casi il bene comune viene preso a pretesto per obbligarci a fare le marionette.
In altri casi l'imbecille del comune che non ti fa costruire un muretto è lo stesso che impedisce al tuo dirimpettaio di aprire una pista da motocross notturna di fronte ala tua camera da letto.


Giusto ! il bene comune impone che durante la notte non ci siano rumori.
Aspettiamoci il divieto di girare per le città con mezzi dotati di motore a scoppio dalle dieci ( o alle nove? ) di sera fino alle 7 del mattino. Come possiamo garantire il giusto silenzio anche a mezzogiorno a coloro che lavorano di notte ?
E tutti i tombini ballerini dovranno essere cambiati.
E già che ci siamo impediamo anche il decollo/atterraggio di aerei il cui rumore arriva fino a 5 km dalla pista od il passaggio dei treni dopo le dieci di sera..

nessuno
Inviato: 2/5/2012 11:29  Aggiornato: 2/5/2012 11:29
Mi sento vacillare
Iscritto: 30/7/2005
Da: Albino (BG) - Bassa Valle Seriana
Inviati: 501
 Re: La vera natura della tassazione
Bell'articolo... Avrei (almeno) un'obiezione, però.

Quando Rojas scrive: Citazione:
Pur concordando che potremmo realizzare un sacco di belle cose con il denaro rubato, dobbiamo pur sempre ricordarci che non andremmo mai dai nostri vicini con una pistola puntata, minacciandoli, chiedendo loro di pagare per la nostra educazione o la nostra pensione, indipendentemente da quanto ricchi essi siano. Non lo facciamo, giustappunto perché è sbagliato. Anche un bambino lo sa.


Noi no.
Il bambino no.

Il problema è che su 7 miliardi di persone qualche probabilità che alcuni milioni non lo sappiano, esiste.

Dopodiché, il giorno che ce li troviamo in casa, loro (che non lo sapevano) hanno le pistole e noi (che lo sappiamo) no, vediamo cosa succede...

Credo che finiremmo a pagare tasse a loro :)

Buona vita

"Quieremos organizar lo entusiasmo, no la obediencia" - Buenaventura Durruti
Vitriolum
Inviato: 2/5/2012 11:38  Aggiornato: 2/5/2012 11:38
Ho qualche dubbio
Iscritto: 7/11/2011
Da:
Inviati: 202
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Non ho MAI detto che l' attuale sistema non va.


ah ok, errore mio...ho dato per scontato che condividessimo lo stesso punto di visto sull'attuale sistema (cioè ke fa skifo! capisci fratello? )

...e l'attuale sistema è stato creato ed è mantenuto tramite una serie di saggi stratagemmi che comprendono principalmente: signoraggio e tassazione, propaganda e ipnosi

quando queste non bastano subentra la violenza vera e propria

anyway, quello che mi piacerebbe sottolineare è la fallacità della critica alle alternative proposte (scuola austriaca etc) utilizzando gli attuali schemi economici "occidentali"

alcune di queste teorie parlano di una visione completamente differente di cosa sia l'economia (e lo Stato) ed è un po' riduttivo esprimersi contro prendedo come modello di paragone gli USA...o il "buco" creato dalle varie amministrazioni bush/obama

che poi..bisognerebbe intendersi su cosa intendiamo per "buco" e "debito"

REMEMBER YOURSELF, ALWAYS AND EVERYWHERE
superanima
Inviato: 2/5/2012 11:43  Aggiornato: 2/5/2012 11:43
Ho qualche dubbio
Iscritto: 21/8/2007
Da:
Inviati: 300
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Giusto ! il bene comune impone che durante la notte non si siano rumori.
Aspettiamoci il divieto di girare per le città con mezzi dotati di motore a scoppio dalle dieci ( o alle nove? ) di sera fino alle 7 del mattino. Come possiamo garantire il giusto silenzio anche a mezzogiorno a coloro che lavorano di notte ?
E tutti i tombini ballerini dovranno essere cambiati.
E già che ci siamo impediamo anche il decollo/atterraggio di aerei il cui rumore arriva fino a 5 km dalla pista od il passaggio dei treni dopo le dieci di sera..

Con questo vorresti dire che non avresti niente da ridire al tuo vicino di casa che a mezzanotte usa un tagliaerba a motore o che tiene l'impianto stereo a manetta?

PikeBishop
Inviato: 2/5/2012 11:45  Aggiornato: 2/5/2012 11:45
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
qualche probabilità che alcuni milioni non lo sappiano, esiste

Lo sanno tutti. Alcuni milioni pero' se ne fottono: per loro i risultati di un comportamento che non vorrebbero fosse perpetuato nei loro confronti sono cosi' allettanti che decidono di spegnere l'empatia. Sono i medesimi, loro, che dicono a noi che siamo, noi, delle bestie selvaggie che senza di loro ci faremmo a pezzi e percio' dobbiamo sottometterci a loro per il nostro bene.

Col cazzo. Gente cosi' veniva bersagliata da "incidenti" di caccia mortali in societa' sane come quella Apache. Non avevano tasse, loro. Non avevano neanche autostrade, ecchissenefrega. Ritorneranno, si stanno solo ricompattando.

Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
PikeBishop
Inviato: 2/5/2012 11:48  Aggiornato: 2/5/2012 11:48
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Con questo vorresti dire che non avresti niente da ridire al tuo vicino di casa che a mezzanotte usa un tagliaerba a motore o che tiene l'impianto stereo a manetta?

No, vuol dire che ha deciso di fare qualcosa che a lui non piacerebbe se fosse fatta a lui. Se lo Stato non avesse l'esclusiva della violenza si troverebbe appeso ad un palo e cosparso di pece e piume in 10 minuti, ma lo Stato ha bisogno di lui per giustificare la propria esistenza, cosi' i bastardi sono perlopiu' impuniti.

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complo
Inviato: 2/5/2012 11:56  Aggiornato: 2/5/2012 11:56
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 14/10/2005
Da:
Inviati: 2555
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Col cazzo. Gente cosi' veniva bersagliata da "incidenti" di caccia mortali in societa' sane come quella Apache. Non avevano tasse, loro. Non avevano neanche autostrade, ecchissenefrega. Ritorneranno, si stanno solo ricompattando.


Appunto.
Si prenda coscienza che la QUASI TOTALITA' delle persone NON vuole che pochi che sanno usare bene il fucile facciano avvenire "incidenti" di caccia IMPONENDO CON LA VIOLENZA il LORO volere di pochi ad una moltitudine di altri esseri che non sanno usare il fucile.
Lo capirebbe anche un bambino.....

Vitriolum
Inviato: 2/5/2012 11:59  Aggiornato: 2/5/2012 11:59
Ho qualche dubbio
Iscritto: 7/11/2011
Da:
Inviati: 202
 Re: La vera natura della tassazione
oh! visto che siamo in tema, per i coraggiosi che amano nuovi pensieri espongo brevemente come dovrebbero funzionare le tasse (IMHO)

Le tasse sono come l'autostrada, o come un sacchetto del pane....costano uguali per tutti, indipendentemente dal reddito. Perchè non siamo noi che dobbiamo essere tutti uguali di fronte allo Stato (art. 3) ma è lo Stato che deve essere uguale per tutti.

Le tasse si pagano ogni inizio anno e lo Stato non ti chiede più NULLA fino all'anno successivo

http://www.partitoitalianuova.it/

...prendetevi qualche minuto per leggere, ma senza pregiudizi nè!

REMEMBER YOURSELF, ALWAYS AND EVERYWHERE
massimo73
Inviato: 2/5/2012 12:22  Aggiornato: 2/5/2012 12:22
Mi sento vacillare
Iscritto: 20/7/2011
Da:
Inviati: 364
 Re: La vera natura della tassazione
Adesso vanno di moda gli "austriaci", quelli che lasciamo fare tutto al mercato e aboliamo lo stato che non serve e ci rapina e ci opprime, ma dai, possibile che la soluzione alla crisi attuale alcuni la cerchino in queste banalità semplicistiche senza fondamento?
Che bello per i disoccupati, i pensionati costretti a lavorare per molti anni senza contributi o con contributi irrisori, le famiglie più disagiate sarebbe questo mondo senza stato e senza quel minimo di pensioni, indennità di disoccupazione o scuole gratuite per i propri figli.......
C'è sempre il Dio Mercato che fornirebbe tutto, peccato che si farebbe pagare salato........

PikeBishop
Inviato: 2/5/2012 12:36  Aggiornato: 2/5/2012 12:36
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Adesso vanno di moda gli "austriaci"

Infatti c'e' un articolo di Von Mises un giorno si e l'altro anche su Vanity Fair, Cosmopolitan e il Sole anche di Notte, certamente.....

Citazione:
peccato che si farebbe pagare salato........

Invece ora e' tutto aggratis, che paga Pantalone, chisseneffregga cumpa', tiramm'accampa' e aspettiamo u'sissiddio. Beh, ho una novita': la musica e' finita, gli amici se ne vanno e tu rimani solo con un bel cetriolo infilato nel culo.

Gratis, in natura, non esiste. Le scuole non sono mai state gratuite, le pensioni non arrivavano dal cielo perche' Mose' era amicissimo del suo Dio e le indennita' di disoccupazione le pagavano, come tutto il resto, i soliti sfigati che producevano qualcosa.
Solo che ora non ci sono quasi piu', li stanno suicidando tutti. Quando avranno tolto tutti i contentini (e sono sulla strada buona) continuando ad aumentare le tasse fino alla morte totale della nazione, magari anche i piu' lenti capiranno che la Mafia era, e' sempre stata, e sempre sara' nella Capitale - lo dice anche Beppe Grillo, pensa un po'...
Quando dopo aver lavorato riciclando alla discarica dovrete inchinarvi al signor presidente della circoscrizione per avere un po' d'acqua e di farina, magari non ci sara' piu' bisogno di fare disegnini, eh?

Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
DrHouse
Inviato: 2/5/2012 12:43  Aggiornato: 2/5/2012 12:43
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 30/11/2007
Da:
Inviati: 2394
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Infatti c'e' un articolo di Von Mises un giorno si e l'altro anche su Vanity Fair, Cosmopolitan e il Sole anche di Notte, certamente.....
In compenso su luogocomune ce n'è uno la settimana. Evidentemente è il prezzo da pagare per stare qui dentro.

Citazione:
Gratis, in natura, non esiste.
Appunto. Tutto ha un prezzo nella vita.

E dopo 10 anni, siamo a discutere se il Volo 77 è arrivato proprio lungo questa linea, o piuttosto è arrivato due metri più a sinistra, o due metri più a destra? (Perle complottiste)
complo
Inviato: 2/5/2012 12:46  Aggiornato: 2/5/2012 12:46
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 14/10/2005
Da:
Inviati: 2555
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
http://www.partitoitalianuova.it/


Articolo 4

Ogni individuo cittadino che non dimostri di aderire ai principi fondamentali della Costituzione perderà il proprio diritto ad usufruire dei servizi e di tutte le opportunità messe a disposizione dallo Stato.

ma anche...

Articolo 7
Nessuna norma pubblica o privata può prevalere sull’autodeterminazione dell’individuo cittadino, ancorché tale autodeterminazione non abbia risvolti violenti, aggressivi o costituisca minaccia all’incolumità, all’intimità e alla riservatezza di ogni altro individuo cittadino o all’organizzazione dello Stato.


E poi..


Nell’Italia Nuova lo STATO chiede ai cittadini solo il 15% dei loro guadagni


ma anche solo..

Abbattimento dei costi statali per almeno 50 miliardi di euro a seguito della ristrutturazione del sistema istituzionale basato sulla eccessiva proliferazione della rappresentanza assembleare periferica e centrale.

(col 15% di tassazione flat copri le attuali spese meno solo 50 miliardi? Ma che è scherzi a parte?)


Giudizio: scritto da un bambino di massimo 10 anni.

totalrec
Inviato: 2/5/2012 12:46  Aggiornato: 2/5/2012 12:46
Mi sento vacillare
Iscritto: 23/5/2006
Da:
Inviati: 767
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Se qualche volta vi è capitato di mettere piede in un asilo infantile o in un parco giochi dove stiano giocando dei bambini, allora avrete sicuramente realizzato che, sebbene i bambini siano troppo piccoli per capire troppe cose, hanno già sviluppato un sorprendente senso della giustizia.



Quando un discorso che dovrebbe attenere alla politica o all'economia prende le proprie mosse dal concetto di "giustizia" (che è un concetto etico, quindi attinente ad una branca speculativa e non fenomenica della conoscenza umana) si sa già in partenza quale piega prenderà la discussione. Ogni partecipante finirà per esporre i propri desideri e per delineare i tratti del proprio universo ideale, contribuendo all'allestimento di una mirabile fiera del castello in aria. Nel che, intendiamoci, non c'è niente di male. In tempi di crisi e di assenza di prospettive è comprensibile che si desideri svagarsi in qualche modo. Anzi, poiché il giochetto è divertente, offro il mio modesto contributo alla discussione esponendo il mio personalissimo & illuminato ideale di giustizia.

Nel mio mondo ideale & paradisiaco, se il bambino che sta utilizzando il giocattolo è un minorato mentale e il giocattolo ha delle delicate componenti elettroniche e il minorato in questione lo sta usando per piantarci i chiodi, è giusto e sacrosanto che un bambino più savio glielo tolga di mano con la forza, anche a costo di mollargli due sonori ceffoni, per utilizzarlo in modo più appropriato.
Purtroppo (o per fortuna, a seconda dei punti di vista), nella vita concreta le cose non si risolvono sulla base del mio nobile (o ignobile) concetto di giustizia, ma sulla base di altri fattori: ad esempio qual è il tono muscolare dei due marmocchi in conflitto, quanto i due marmocchi sono capaci di allearsi con altri marmocchi per difendere il giocattolo o per appropriarsene, quanti altri giocattoli simili sono presenti in una data aula dello stesso istituto, quanto può il giocattolo resistere al conflitto prima di andare in mille pezzi...

Last but not least, nell'esito del conflitto risulta spesso risolutivo l'intervento della maestra. Il cui ruolo sarà pure obsoleto e screditato, ma che è spesso l'unica in grado di impedire a due mocciosi, parimenti robusti ed imbecilli, di uccidersi a vicenda o di allearsi tra loro per sottomettere la classe intera. Certo, nella realtà la maestra riceve spesso prebende da uno dei marmocchi o da entrambi per curare gli interessi dell'uno o dell'altro, ma appunto, la realtà tangibile delle relazioni umane è assai diversa da come appare nelle semplificazioni fondate su parametri etici.
Anyway, il gioco è divertente, proseguite pure, io non vi disturbo più.

"I shall be telling this with a sigh
Somewhere ages and ages hence:
Two roads diverged in a wood, and I...
I took the one less traveled by,
and that has made all the difference".

(Robert Frost, "The road not taken")
Spiderman
Inviato: 2/5/2012 12:48  Aggiornato: 2/5/2012 12:48
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 19/9/2009
Da:
Inviati: 2722
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
No, vuol dire che ha deciso di fare qualcosa che a lui non piacerebbe se fosse fatta a lui. Se lo Stato non avesse l'esclusiva della violenza si troverebbe appeso ad un palo e cosparso di pece e piume in 10 minuti, ma lo Stato ha bisogno di lui per giustificare la propria esistenza, cosi' i bastardi sono perlopiu' impuniti.


Monumentale...

"Ogni giorno racconto la favola mia, la racconto ogni giorno chiunque tu sia, e mi vesto di sogno per darti se vuoi, l'illusione di un bimbo che gioca agli eroi. (Renato Zero)
Davide71
Inviato: 2/5/2012 13:01  Aggiornato: 2/5/2012 13:01
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 8/7/2006
Da:
Inviati: 2108
 Re: La vera natura della tassazione
Ciao a tutti:

io aderisco alla Scuola Austriaca perché è una teoria economica solida e chiarificatrice. Occorre solo un preventivo lavoro di "disincrostazione" da certe idee fisse per capirla.
Da qui ad approvare l'anarco capitalismo ce ne corre!
Le tasse sono un'imposizione ma non un furto. Pagare le spese estetiche alle mogli dei politici coi soldi delle tasse è un furto, quello sì!
L'esistenza di un mercato necessita delle imposizioni, anche in denaro, che hanno lo scopo di permetterne il funzionamento. Occorre un catasto, un servizio di pubblica sicurezza, un esercito, un tribunale, e non esiste nessun testo anarco-capitalista che dimostri che tali servizi possono essere ottenuti privatamente senza penose forzature. In ogni caso il libero mercato PRESUPPONE UN'ETICA CONDIVISA, con l'amore o con la forza, sennò non si va da nessuna parte.
Ciò non toglie che, OGGI, le tasse siano ESTORSIONE, non "imposizione".
Peraltro io aderisco all'impostazione di Hayek, che considera sia il peso della tassazione, sia quello delle regolamentazioni, sia quello della sostituzione del pubblico al privato nell'economia, sia quello della finanza centralizzata e via discorrendo. L'insieme di tutte queste cose rende l'economia moderna un gigante coi piedi d'argilla.
Si può tranquillamente addivenire ad un accordo fra le esigenze che giustificano la tassazione e esigenze che possono essere soddisfatte appieno solo nell'ambito del libero mercato.
La realtà è che oggi chi opera nel libero mercato è SCHIAVO di chi opera al di fuori di esso, e questo non è giusto!

Non date le perle ai cani e ai porci perchè non le mangeranno e vi si rivolteranno contro.
complo
Inviato: 2/5/2012 13:08  Aggiornato: 2/5/2012 13:08
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 14/10/2005
Da:
Inviati: 2555
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Monumentale...


E che differenza ci sarebbe tra quelli che impalerebbero lo stato e lo stato stesso impalatore?
A parte che il mitologico stato rappresenta (quasi) tutti mentre gli impalatori sono solitamente una esigua minoranza* che dice cose totalmente contraddittorie tra loro (vedasi il RIDICOLO link di Nuova Italia).
Siamo all' esempio degli apache: meglio che pochi violenti impongano il loro volere col fucile facendo capitare "incidenti" di caccia , piuttosto che la moltitudine si organizzi e faccia valere regole uguali per tutti.
Ma PERCHE'?



*non sfuggirà che se non fosse una MINORANZA MOLTO ESIGUA allora lo stato NON AVREBBE AFFATTO il "monopolio della violenza".
Si chiamerebbe RIVOLUZIONE e lo "stato" sarebbe GIUSTAMENTE "impalato".

Zepelin_22
Inviato: 2/5/2012 13:08  Aggiornato: 2/5/2012 13:08
So tutto
Iscritto: 2/5/2012
Da:
Inviati: 3
 Re: La vera natura della tassazione
Non ho letto nessun commento e dico solo la mia nella forma più semplice possibile:
Le tasse sono inutili, servono solo a far campare chi ha un lavoro finto; lo stato (noi) stampiamo moneta, una parte viene usata per pagare i servizi statali il resto serve hai cittadini per semplificare lo scopo per la quale è nata (la moneta) e cioè semplificare il baratto, oggi comunemente chiamato economia (scambi commerciali).

PikeBishop
Inviato: 2/5/2012 13:11  Aggiornato: 2/5/2012 13:11
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Quando un discorso che dovrebbe attenere alla politica o all'economia prende le proprie mosse dal concetto di "giustizia" (che è un concetto etico, quindi attinente ad una branca speculativa e non fenomenica della conoscenza umana) si sa già in partenza quale piega prenderà la discussione.

Dio mio, la piega giusta!

Da te non me lo sarei mai aspettato, il definire l'etica una branca speculativa non fenomenica. E' appunto dallo studio dei fenomeni che si puo' arrivare all'astrazione delle costanti con cui capire il mondo e che dovrebbero ispirare il comportamento umano. Il fatto che date certe circostanze le costanti vengano abbandonate, non significa niente, in situazioni innaturali tutti si comportano in maniera folle. Il Tao non e' sicuramente un concetto campato per aria e l'etica Taoista (per fare un esempio coerente) e' quanto di meno speculativo possa esistere; non fare agli altri quel che non vorresti fosse fatto a te puo' avere due matrici: una etico-religiosa e l'altra utilitaristico-socialista, ma ambedue si basano su precise e puntuali osservazioni della realta'. A me pare tutt'altro che campato per aria basare una teoria economica su un discorso etico che tenga in considerazione osservazioni piu' neutre possibili: senza il discorso etico non si saprebbe dove vogliamo arrivare, ed il relativismo etico e' PER L'APPUNTO cio' che i ladroni, grassatori e assassini che ci governano propugnano come PENSIERO UNICO.

Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
PikeBishop
Inviato: 2/5/2012 13:26  Aggiornato: 2/5/2012 13:34
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Siamo all' esempio degli apache: meglio che pochi violenti impongano il loro volere col fucile facendo capitare "incidenti" di caccia , piuttosto che la moltitudine si organizzi e faccia valere regole uguali per tutti.

A parte l'antipatia profonda che ho per le moltitudini, che peraltro hanno l'unico scopo di farsi massacrare in cerimonie rituali dello statalismo chiamate guerre o sacrifici umani di massa (vedi incidenti nucleari fortemente voluti come quelli che ebbero come oggetto satelliti a propulsione nucleare, e che magari stanno avvenendo proprio in questo momento), dimostri di non avere capito l'esempio degli Apache.

La societa' Apache, una societa' tribale, era molto unita. I suoi membri erano valutati supremamente da tutti gli altri, perche' la perdita di uno di loro poteva significare carestia, sconfitta e morte conseguente. Nonostante la loro ferocia verso i non Apache, al loro interno era una societa' basata veramente sull'amore fraterno verso il resto della particolare tribu'.
Far capitare un incidente di caccia era una misura che veniva discussa a lungo da una specie di tribunale a cui tutta la tribu' partecipava. Il diretto interessato in pratica sapeva che qualcosa non andava bene e se sapeva di essere colpevole in genere fuggiva prima che l'incidente capitasse. Tanto era il rispetto per la vita di uno della propria tribu', che non si chiamava la riunione giudizio e la sentenza non veniva emessa apertamente, come l'azione di sopprimere il malcapitato veniva nascosta vergognosamente, anche se tutti sapevano cosa era successo.
In genere i delinquenti fuggivano, si suicidavano o si facevano ammazzare senza fiatare o opporsi. Gli incaricati erano sempre i loro amici e parenti piu' stretti, scelti dalla parte lesa o da stregoni dopo una visione. Questo risponde anche a chi non capiva il finale di "Nessuna Pieta' per Ulzana".

Naturalmente invece appena parli di visioni della giustizia che non sono in linea con il nostro attuale raccapricciante sistema, viene sempre evocato lo stato homo homini lupus.

Certi luoghicomuni sono stati inseriti peggio di un microchip cerebrale...

Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
Sertes
Inviato: 2/5/2012 13:41  Aggiornato: 2/5/2012 13:41
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/6/2006
Da: Bologna
Inviati: 9236
 Re: La vera natura della tassazione
Mamma mia che immondezzaio questo articolo, privo di qualsiasi ragionamento, è solo l'esposizione del proprio credo religioso.
Su cosa dovremmo discutere per restare in-topic, se davvero chiedere le tasse è come rubare le caramelle ai bambini?

Vabbè, prego chi la pensa come me di votare 1 all'articolo...

Quando dici le cose come stanno, stai sulle palle a tanta gente
totalrec
Inviato: 2/5/2012 13:47  Aggiornato: 2/5/2012 13:47
Mi sento vacillare
Iscritto: 23/5/2006
Da:
Inviati: 767
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
E' appunto dallo studio dei fenomeni che si puo' arrivare all'astrazione delle costanti con cui capire il mondo e che dovrebbero ispirare il comportamento umano.


Lo studio dei fenomeni e la rilevazione delle costanti richiedono il modo indicativo. Quando si utilizzano condizionali come "dovrebbero", vuol dire che non stiamo studiando, né rilevando, bensì immaginando.

Citazione:
il relativismo etico e' PER L'APPUNTO cio' che i ladroni, grassatori e assassini che ci governano propugnano come PENSIERO UNICO.


Il relativismo etico è prima di tutto un fenomeno concretamente osservabile. Non appartiene solo ai ladroni e ai grassatori, ma a qualunque individuo, dal primo dei comandanti all'ultimo degli schiavi. Negarne l'esistenza non rende un buon servizio allo studio dei fenomeni e alla rilevazione delle costanti di cui più sopra.

"I shall be telling this with a sigh
Somewhere ages and ages hence:
Two roads diverged in a wood, and I...
I took the one less traveled by,
and that has made all the difference".

(Robert Frost, "The road not taken")
complo
Inviato: 2/5/2012 13:51  Aggiornato: 2/5/2012 13:51
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 14/10/2005
Da:
Inviati: 2555
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
A parte l'antipatia profonda che ho per le moltitudini



Citazione:
Far capitare un incidente di caccia era una misura che veniva discussa a lungo da una specie di tribunale a cui tutta la tribu' partecipava.


Effetto contraddizione dei neretti a parte, il sistema di giustizia apache (che effettivamente non conoscevo) non mi sembra molto dissimile da quello degli stati.
Parlando di tasse invece il sistema era differente temo per il motivo opposto a quello della tesi, ossia perchè gli indiani NON avevano il concetto di individuo ma di collettività e quindi parlare di tasse era assurdo dal momento che le risorse erano già condivise. Vuoi questo per noi?

PikeBishop
Inviato: 2/5/2012 13:54  Aggiornato: 2/5/2012 13:54
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Il relativismo etico è prima di tutto un fenomeno concretamente osservabile

Anche la malattia. Cio' significa che non si puo' voler guarire?

Citazione:
Quando si utilizzano condizionali come "dovrebbero", vuol dire che non stiamo studiando, né rilevando, bensì immaginando.

Cioe' mi stai dicendo che le supposizioni sono irrazionali e che le uniche conclusioni rigorose sono legate alla meccanica dei giochi di carte?

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E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
PikeBishop
Inviato: 2/5/2012 14:00  Aggiornato: 2/5/2012 14:00
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
il sistema di giustizia apache (che effettivamente non conoscevo) non mi sembra molto dissimile da quello degli stati.

E' completamente dissimile: i giudicatori in realta' si vergognavano di quel che facevano, amplia latitudine per la fuga era lasciata al giudicato, la responsabilita' dell'atto era personale e intima e non si parlava di equita' o altre cazzate del genere.

Citazione:
contraddizione dei neretti a parte

Non c'e' contraddizione: una tribu' e' un'agglomerato sociale in cui tutti si conoscono ed hanno rapporti stretti e personali. Una moltitudine e' anonima e spersonalizzante.

Citazione:
Vuoi questo per noi?

Assolutamente. Naturalmente i meccanismi esatti sono tutti da inventare, ma di questo e' il concetto. Non e' quel che voglio io, Pikebishop, bensi' e' la differenza che c'e' tra esseri umani e moltitudine: da quando abbiamo cambiato organizzazione sociale e' stato il finimondo, nel vero senso della parola.

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totalrec
Inviato: 2/5/2012 14:02  Aggiornato: 2/5/2012 14:02
Mi sento vacillare
Iscritto: 23/5/2006
Da:
Inviati: 767
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Anche la malattia. Cio' significa che non si puo' voler guarire?


No, significa che la speranza di guarigione e la comprensione delle cause della malattia sono due cose diverse. Spesso la prima si accresce in misura direttamente proporzionale alla seconda. Ma la seconda non ha nulla a che fare con l'immaginazione su cui è fondata la prima.



Citazione:
Cioe' mi stai dicendo che le supposizioni sono irrazionali e che le uniche conclusioni rigorose sono legate alla meccanica dei giochi di carte?


Dico che bisognerebbe saper distinguere tra supposizioni fondate sull'analisi dei dati e supposizioni fondate su pii desideri.

"I shall be telling this with a sigh
Somewhere ages and ages hence:
Two roads diverged in a wood, and I...
I took the one less traveled by,
and that has made all the difference".

(Robert Frost, "The road not taken")
PikeBishop
Inviato: 2/5/2012 14:05  Aggiornato: 2/5/2012 14:05
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
se davvero chiedere le tasse è come rubare le caramelle ai bambini?

Il mondo che si apre dopo questo tuo commento e' molto peggio di un immondezzaio.

Lo sanno tutti, infatti che le tasse LE CHIEDONO.

Anche i quattro bruti culturisti nel vicolo proverbiale CHIEDONO la figa (e anche il culo per soprammercato) a tua sorella, percio' non ti devi incazzare se la violentano davanti e didietro: l'hanno chiesto, che diamine, e la risposta DEVE essere si. Tua sorella e' puttana, per definizione, visto che deve darla via a tutti quelli che gliela chiedono e provare pure ad eccitarsi in tutti i casi, pena una dolorosa mancanza di lubrificazione.

Un mondo delizioso.

Preferisco l'immondezzaio.

Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
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PikeBishop
Inviato: 2/5/2012 14:14  Aggiornato: 2/5/2012 14:14
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
la speranza di guarigione e la comprensione delle cause della malattia sono due cose diverse.

Certamente. Ma senza la pulsione verso la speranza di guarigione non si ricercherebbe la causa della malattia, la si accetterebbe e basta.

Citazione:
bisognerebbe saper distinguere tra supposizioni fondate sull'analisi dei dati e supposizioni fondate su pii desideri.

Le supposizioni devono essere basate sull'analisi solo per quanto riguarda un esame di fattibilita' (feasibility, non so se fattibilita' e' la traduzione giusta), ma i pii (che e' esattamente la parola giusta, eticamente parlando) desideri sono alla base della motivazione nel decidere di investigare la situazione per poterla cambiare. Gli stessi pii desideri derivano da una visione del mondo che puo' essere rivelata o fenomenologica, e non e' detto che il primo caso sia obbligatoriamente quello prescelto, come nel caso del Tao.

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complo
Inviato: 2/5/2012 14:17  Aggiornato: 2/5/2012 14:18
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 14/10/2005
Da:
Inviati: 2555
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Assolutamente. Naturalmente i meccanismi esatti sono tutti da inventare, ma di questo e' il concetto. Non e' quel che voglio io, Pikebishop, bensi' e' la differenza che c'e' tra esseri umani e moltitudine: da quando abbiamo cambiato organizzazione sociale e' stato il finimondo, nel vero senso della parola.


Lo hai detto tu stesso: "una tribu' e' un'agglomerato sociale in cui tutti si conoscono ed hanno rapporti stretti e personali. Una moltitudine e' anonima e spersonalizzante."

O impedisci le nascite o non è più possibile vivere in tribù dove ci siano rapporti stretti e personali. Si diventa moltitudine per definizione......

PikeBishop
Inviato: 2/5/2012 14:24  Aggiornato: 2/5/2012 14:29
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Si diventa moltitudine per definizione......

Neanche per sogno. Si sta parlando di organizzazione, non di numeri: 10.000 tribu' sono sempre tribu', non moltitudini.
E poi le nascite sono gia' limitate, ed e' una tendenza pericolosa perche' significa che il bestiame umano ha capacita' autonome di autoregolazione che e' esattamente quel che i nostri pastori non vogliono. La riduzione della popolazione va bene, ma secondo i loro desideri, parametri e decisioni: la cosa che a loro fa piu' paura e che da bestiame si ridiventi tribu'. Questo e' il motivo per il quale non si bada a spese per perseguitare ogni stile di vita remotamente alternativo.

Per questo lo sciamanismo e' combattuto con metodi letali, come lo e' l'assunzione di droghe psicotrope, e con una virulenza assolutamente sproporzionata ai numeri.

Al solo pensiero degli Apache, si cagano addosso: e' per quello che hanno rubato il teschio di Geronimo che ora e' nella Tomba di Skull & Bones.

Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
VIMS
Inviato: 2/5/2012 14:27  Aggiornato: 2/5/2012 14:27
Mi sento vacillare
Iscritto: 8/11/2011
Da: Ai piedi del monte
Inviati: 334
 Re: La vera natura della tassazione
@complo

O impedisci le nascite o non è più possibile vivere in tribù dove ci siano rapporti stretti e personali. Si diventa moltitudine per definizione......

Potrebbero anche coesistere tante tribù senza che il loro insieme sia definito moltitudine.

Il problema sorge quando si cerca di globalizzare, quando tutti vogliono fa parte della stessa immensa tribù, quando in nome di un'uguaglianza globale si mettono paletti inutili (perchè non potremo mai essere tutti uguali). E' lì che sorge il p(i)attume...

IMHO

VIMS

La Virtù sta nel mezzo
PikeBishop
Inviato: 2/5/2012 14:36  Aggiornato: 2/5/2012 14:36
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Proposta: aumentare i vari 5 e 8 per mille al 1000 per mille. Cosa potrebbe succedere di male?


Questa me l'ero persa: un lampo di genio!!!!!!

Avanti verso il 1000 per mille!

Ok, c'e' una imposizione, ma a questo punto mi va bene lo stesso...

Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
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complo
Inviato: 2/5/2012 14:53  Aggiornato: 2/5/2012 14:53
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 14/10/2005
Da:
Inviati: 2555
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Neanche per sogno. Si sta parlando di organizzazione, non di numeri: 10.000 tribu' sono sempre tribu', non moltitudini.


Citazione:
Al solo pensiero degli Apache, si cagano addosso: e' per quello che hanno rubato il teschio di Geronimo che ora e' nella Tomba di Skull & Bones.


Sei sicuro che siano "loro" a non volere 10.000 tribù e non invece la naturale evoluzione della socialità umana?
Le grandi città esistono da migliaia di anni in tutte le parti del mondo e mi sembra difficile lo abbia deciso chi ha rubato il teschio di Geronimo....

complo
Inviato: 2/5/2012 15:04  Aggiornato: 2/5/2012 15:04
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 14/10/2005
Da:
Inviati: 2555
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Il problema sorge quando si cerca di globalizzare, quando tutti vogliono fa parte della stessa immensa tribù quando in nome di un'uguaglianza globale si mettono paletti inutili


Passami la semplificazione degli apache introdotta da Pike.
E' il contrario esatto.
Sono gli apache che mettevano la collettività della tribù davanti all' individuo.
Siamo noi uomini moderni che non vogliamo condividere le nostre risorse e i nostri patrimoni (se non per quello che lo stato ci impone) in nome delle esigenze e dei bisogni INDIVIDUALI.
Non fatevi confondere dal fatto che tutti vogliono l' IPAD.
Potrebbero anche volere tutti una cosa diversa ma rimarrebbero i propri bisogni INDIVIDUALI a "comandare". L' opposto della tribù...........

cheddyved
Inviato: 2/5/2012 15:07  Aggiornato: 2/5/2012 15:07
Ho qualche dubbio
Iscritto: 16/2/2007
Da:
Inviati: 109
 Re: La vera natura della tassazione
cit. Bakunin e soci non avrebbero mai potuto costruire una civiltà che andasse oltre i villaggi rurali.

Bakunin 150 anni fa teorizzava una filosofia di vita semplice forse ma non banale laddove oggi si crede complessa un organizzazione della società solo complicata e di esclusiva pertinenza di alcune infami elites..

PikeBishop
Inviato: 2/5/2012 15:08  Aggiornato: 2/5/2012 15:08
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Le grandi città esistono da migliaia di anni in tutte le parti del mondo

Di nuovo, questo non e' vero, e' la solita propaganda. Le grandi citta' sono state assolutamente episodiche in passato. Roma classica era probabilmente la piu' grande citta' che il mondo avesse mai visto e come altre (una manciata) prima di lei era una combinazione geografica (il centro del Mediterraneo) a fare in modo che sopravvivesse, ma sopravvisse solo per circa 400 anni, come grande citta', e fu distrutta proprio da culture tribali. Fino alla Londra del XIX secolo non si vide nient'altro di quelle dimensioni. La diffusione delle grandi citta' e' una realta' degli ultimi 150 anni e solo da pochissimo lo e' globalmente. Persino Samarcanda era una cittadina e i visitatori erano tutti strettamente tribali e non venivano neanche fatti entrare nelle mura ma tenuti nel caravanserraglio.

Quindi direi che chi ha rubato il teschio di Geronimo ha voluto proprio rimarcare la vittoria "finale" della Citta' Tentacolare sulla tribu', per esorcizzarne la paura che ancora provano per lui. Ma i Barbari sono di nuovo alle porte...

Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
PikeBishop
Inviato: 2/5/2012 15:10  Aggiornato: 2/5/2012 15:12
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Sono gli apache che mettevano la collettività della tribù davanti all' individuo.

No. La collettivita' era l'individuo e l'individuo era la collettivita'. Non esisteva dicotomia, tanto che azioni della collettivita' talvolta necessarie contro l'individuo andavano nascoste sotto un velo di ipocrisia. Senza l'individuo la collettivita' non ha senso.

Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
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Inviato: 2/5/2012 15:20  Aggiornato: 2/5/2012 15:20
Mi sento vacillare
Iscritto: 23/3/2010
Da:
Inviati: 832
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
La collettivita' era l'individuo e l'individuo era la collettivita'.

Con scappellamento a destra o a sinistra?

VIMS
Inviato: 2/5/2012 15:26  Aggiornato: 2/5/2012 15:26
Mi sento vacillare
Iscritto: 8/11/2011
Da: Ai piedi del monte
Inviati: 334
 Re: La vera natura della tassazione
@complo

Potrebbero anche volere tutti una cosa diversa ma rimarrebbero i propri bisogni INDIVIDUALI a "comandare"

Secondo me questa è una visione ferma a due sole opzioni: solo collettività VS solo individualismo.

Quello che cerco di dire è che una soluzione più equilibrata potrebbe essere a metà strada tra questi due estremi.

E' come in una famiglia: un giusto equilibrio tra individualismo e collettività.



VIMS

La Virtù sta nel mezzo
complo
Inviato: 2/5/2012 15:36  Aggiornato: 2/5/2012 15:36
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 14/10/2005
Da:
Inviati: 2555
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Di nuovo, questo non e' vero, e' la solita propaganda. Le grandi citta' sono state assolutamente episodiche in passato. Roma classica era probabilmente la piu' grande citta' che il mondo avesse mai visto e come altre (una manciata) prima di lei era una combinazione geografica (il centro del Mediterraneo) a fare in modo che sopravvivesse, ma sopravvisse solo per circa 400 anni, come grande citta', e fu distrutta proprio da culture tribali. Fino alla Londra del XIX secolo non si vide nient'altro di quelle dimensioni. La diffusione delle grandi citta' e' una realta' degli ultimi 150 anni e solo da pochissimo lo e' globalmente. Persino Samarcanda era una cittadina e i visitatori erano tutti strettamente tribali e non venivano neanche fatti entrare nelle mura ma tenuti nel caravanserraglio. Quindi direi che chi ha rubato il teschio di Geronimo ha voluto proprio rimarcare la vittoria "finale" della Citta' Tentacolare sulla tribu', per esorcizzarne la paura che ancora provano per lui. Ma i Barbari sono di nuovo alle porte...


I barbari hanno depredato Roma e fatto finire un anacronistico impero come sono finiti e finiranno tutti gli imperi, la città e la sua cultura è rimasta nonostante la distruzione e i depredamenti.
Le città (grandi e piccole) non sono episodiche ma una costante della storia da migliaia di anni.
Cambia solamente il numero di occupanti delle città rispetto alle campagne ed è una variabile perfettamente correlata all' evoluzione della tecnologia, non a ladri di teschi.

complo
Inviato: 2/5/2012 15:52  Aggiornato: 2/5/2012 15:52
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 14/10/2005
Da:
Inviati: 2555
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Secondo me questa è una visione ferma a due sole opzioni: solo collettività VS solo individualismo.


Non ho detto esistano solo queste due opzioni.
Ho detto che l'abolizione delle tasse tende verso la seconda.

peppe75
Inviato: 2/5/2012 16:12  Aggiornato: 2/5/2012 16:12
Mi sento vacillare
Iscritto: 5/10/2006
Da: London
Inviati: 399
 Re: La vera natura della tassazione
fermatelo, vi prego!

massimo73
Inviato: 2/5/2012 16:26  Aggiornato: 2/5/2012 16:26
Mi sento vacillare
Iscritto: 20/7/2011
Da:
Inviati: 364
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione



Infatti c'e' un articolo di Von Mises un giorno si e l'altro anche su Vanity Fair, Cosmopolitan e il Sole anche di Notte, certamente.....

Accetto volentieri la tua ironia, anche se la trovo assolutamente gratuita visto che quello che volevo dire io era molto chiaro e non necessitava di battute messe lì solo per fare i fighetti.....
Era sufficientemente evidente quello che volevo dire col mio incipit: adesso sembra che molti, specie su questo sito veramente interessante di controinformazione, abbiano riscoperto o scoperto le teorie della scuola austriaca, le stesse tanto sbandierate da Ron Paul di cui anche io ho apprezzato la parte del programma relativa alla politica estera, mentre non altrettanto posso dire di tutte le sue proposte dal lato economico.
Che interessante e illuminante è stato scoprire, a seguito di una semplice ricerca sul web, che il nostro eroe "libertario" sia stato negli anni '80 accanto a Ronald Reagan, il presidente attore, quello dell'affare Iran Contras per capirci e del libero mercato che si regola da sè......in pratica il periodo che ha iniziato ad affossare nel mondo i diritti dei lavoratori e delle classi sociali più svantaggiate a favore degli "ingellati" personaggi di Wall Street alla Gordon Gekko, vera icona del decennio del reflusso dei movimenti per i diritti dei lavoratori e dell'affermazione di un individualismo esasperato e di un carrierismo con un gran pelo sullo stomaco.
Non sono certo io a confutare che lo Stato così come è (male) organizzato in Italia sia inefficiente, faccia pagare troppe tasse ai cittadini, molte volte strangolandoli economicamente e costringendo a chiudere le proprie piccole attività, per chi ce l'ha; ma da qui a sostenere entusiasti teorie economiche nate nel XIX secolo ce ne corre.
Chiedi ai cittadini di paesi mediamente efficienti o comunque senz'altro molto più efficienti del nostro stato, come quelli del Nord Europa se lo Stato sociale e la tassazione ad un livello giusto e non da usura, sia o no quello che ha garantito loro un livello di benessere senza pari se messo a confronto con quello di noi paesi mediterranei.
O potresti chiederlo persino ad un tedesco visto che anche la Germania ha basato molta parte del suo benessere dal dopoguerra ad oggi, oltre che sulla forza e competitività delle proprie industrie, anche su un sistema sociale molto più avanzato del nostro.
Il guaio vostro è che scambiate l'inefficienza di uno Stato sbrindellato come il nostro con la validità del Welfare State, vera punta avanzata delle politiche economiche del dopoguerra in molti paesi e che ha permesso anche ai salariati fino a poco tempo fa di avere livelli di vita più che dignitosi.
Ora con questa crisi le cui radici, guarda un po', sono individuabili proprio negli anni '80 e nell'affermazione di teorie economiche strumentali alle classi più ricche e nel costante arretramento di quelle progressiste e socialiste annichilite progressivamente e convertite al "mercato", ci proponete di tornare al Vecchio e rassicurante, pensate voi, Vecchio West del "Laissez faire", lo stesso che portò alla grende crisi del 1929, ottima prospettiva

Pyter
Inviato: 2/5/2012 17:17  Aggiornato: 2/5/2012 17:20
Sono certo di non sapere
Iscritto: 15/9/2006
Da: Sidonia Novordo
Inviati: 6250
 Re: La vera natura della tassazione
fermatelo, vi prego!


E anche volendo, come si fa?

Se le parole fossero tasse, si potrebbe proporre un 8 per mille. Ma ne rimarrebbero sempre 992, che non sono poche.

Una tassa sul patrimonio? E' anticostituzionale.

Una accisa sui congiuntivi? Niente, ne sbaglia di più Monti.

Un referendum abrogativo sulla parola 'austriaci'? Sarebbe un successo, un plebiscito bulgaro, ma finirebbepeggio di prima: li chiamerebbe 'Oesterreich European countrymen'.

L'unica cosa da fare è la più saggia: prenderla con filosofia e, come fanno i nostri eroi quando aspettano la fine della legislatura, attendere la fine della discussione e aspettare che alla prossima legislatur... - scusate, volevo dire thread - si comporti in modo più onesto.

"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
Pyter
Inviato: 2/5/2012 17:33  Aggiornato: 2/5/2012 17:33
Sono certo di non sapere
Iscritto: 15/9/2006
Da: Sidonia Novordo
Inviati: 6250
 Re: La vera natura della tassazione
Anche a me sta storia dei bambini e dei giochi mi fa incazzare.

Quando avevo quattro anni quelli più grossi di me mi prendevano tutto quello che avevo, io mi mettevo a piangere, poi chiamavo la mamma che mi diceva: "Non ti curar di loro, vedi quello più grosso? E' Robin Hood, quello dei fumetti, che prende ai ricchi per dare ai poveri.

A quattro anni e mezzo non ne potei più, così convinsi mia madre a regalarmi solo libri e da quel giorno mi lasciarono in pace.

"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
Andrea_1940
Inviato: 2/5/2012 17:33  Aggiornato: 2/5/2012 17:33
Ho qualche dubbio
Iscritto: 6/6/2004
Da:
Inviati: 237
 Re: La vera natura della tassazione
L'articolo parte dal presupposto che le tasse siano un "furto" e come tale si avventura in una serie di argomentazioni di supporto, giustificabili solo se il presupposto di partenza fosse corretto.

A mio avviso le tasse rappresentano piu' che altro un'opportunita' di finanziare servizi di base condivisi cha abbiano come priorita' il benessere e lo sviluppo del cittadino e della societa' - quali istruzione, sanita', contributi pensionistici e di disoccupazione.

L'articolo sostiene che tali servizi potrebbero anche essere privatizzati, salvo il fatto che l'interesse di un'entita' privata non e' tanto erogare un buon servizio quanto piuttosto massimalizzare il margine. La conseguenza e' un'istruzione elitaria (a livello di nazione, nella societa' basata sulla conoscenza questo equivale ad una perdita di competitivita' e discesa nella "value chain" globale), una sanita' disinteressata sul prolungare l'aspettativa di vita del cittadino (si veda il caso della Clinica Santa Rita dove, pur di non perderlo, venne impiantato un chiodo non sterile ad un paziente "visto che era anziano").

Ovviamente l'apparato che gestisce l'allocazione delle tasse dovrebbe essere snello e soprattutto trasparente nel fornire ai cittadini un rapporto chiaro ed esaustivo di tutte le spese ed investimenti, supportato da controlli adeguati.

Credo valga la pena vedere la tassazione come un'opportunita', se gestita bene. Un modello piu' scandinavo che italiano, dove possa vivere la convinzione che io non posso stare bene se il mio vicino sta' male.

mangog
Inviato: 2/5/2012 17:54  Aggiornato: 2/5/2012 17:59
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 5/1/2007
Da:
Inviati: 2857
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:


Autore: Andrea_1940 Inviato: 2/5/2012 17:33:19

L'articolo sostiene che tali servizi potrebbero anche essere privatizzati, salvo il fatto che l'interesse di un'entita' privata non e' tanto erogare un buon servizio quanto piuttosto massimalizzare il margine




Toh.. ecco qualcuno che non è mai stato al Cardarelli di Napoli ( esempio emblematico di come funzionano certi servizi in Italia )
Adesso coglie la palla al balzo con la solita storia sulle tasse che se fossero pagate da tutti farebbero girare il Cardarelli come un orologio svizzero..
Ma chi stabilisce quante tasse bisogna pagare ?
E perchè massimilizzare il margine dovrebbe far scadere la qualità? Miuccia Prada, comunista da sempre, dimostra dati alla mano, che la massimilizzazione del profitto non coincide neccessariamente con stracetti venduti per forza nelle varie boutique...

PS Equitalia eroga un buon servizio per il bene comune?

_gaia_
Inviato: 2/5/2012 17:55  Aggiornato: 2/5/2012 17:55
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 23/2/2006
Da:
Inviati: 1460
 Re: La vera natura della tassazione
Pike, veramente, hai la mia più grande stima per questo tuo sforzo quasi sovrumano di mostrare la luce in pieno sole.. Ma mi chiedo: chi te lo fa fare? Te lo stanno dimostrando un po' tutti: un mondo diverso NON è possibile.

Mettiamoci il cuore in pace.. :/

_gaia_ sconfortata

Sertes
Inviato: 2/5/2012 17:56  Aggiornato: 2/5/2012 17:56
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/6/2006
Da: Bologna
Inviati: 9236
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Anche i quattro bruti culturisti nel vicolo proverbiale CHIEDONO la figa (e anche il culo per soprammercato) a tua sorella, percio' non ti devi incazzare se la violentano davanti e didietro: l'hanno chiesto, che diamine, e la risposta DEVE essere si. Tua sorella e' puttana, per definizione, visto che deve darla via a tutti quelli che gliela chiedono e provare pure ad eccitarsi in tutti i casi, pena una dolorosa mancanza di lubrificazione.


Forse qualcuno sta un po' esagerando con le licenze poetiche?

Quando dici le cose come stanno, stai sulle palle a tanta gente
Andrea_1940
Inviato: 2/5/2012 18:05  Aggiornato: 2/5/2012 18:05
Ho qualche dubbio
Iscritto: 6/6/2004
Da:
Inviati: 237
 Re: La vera natura della tassazione
Ciao Mangog, perche' parli di me come "qualcuno"?

Io non colgo nessuna palla al balzo, piuttosto credo nel principio menzionato in fondo al mio intervento. E credo che con un po' piu' di serieta' da parte di tutti si potrebbe ESIGERE rigore, trasparenza e controllo della spesa pubblica.

Il mio obiettivo non risiede nella mediocrita' ma nell'eccellenza. Il Cardarelli puo' rapresentare la mediocrita' di una realta' attuale ma non e' un buon riferimento per il futuro, almeno non per me. Del resto ci si puo' accontentare di tutto, anche di un cane in una corsia d'ospedale.

Non mi sembra di aver scritto che massimalizzare il margine fa scadere la qualita'. Rileggi bene.

A presto, Andrea

fiodenamig
Inviato: 2/5/2012 18:10  Aggiornato: 2/5/2012 20:12
Mi sento vacillare
Iscritto: 13/5/2011
Da:
Inviati: 332
 Re: La vera natura della tassazione
TEMA: LA NATURA DELLA MONETA E DELLA TASSAZIONE!!!

AAAARGH ! ! ! DICASI UN TEMA DI POCO CONTO ! ! !

Cos'è, dobbiamo fare un altro "match"?

Vabbé, io scrivo la mia.

---------------------------------------------

Prima di tutto c'è da porre uno spartiacque: il 1971.

In quell'anno vi fu la fine del sistema della moneta-merce come elaborato a Bretton-Woods alla fine della seconda guerra mondiale, e si apri una nuova era nella storia della moneta moderna: l'era della moneta fiat, o moneta a corso forzoso.

Nell'era pre-1971 la moneta era "moneta-merce" (in questo caso la merce a sostegno della moneta era l'oro). In pratica il sistema progettato a Bretton Woods era un "gold exchange standard" (=sistema aureo), basato su rapporti di cambio fissi tra le valute, tutte agganciate al dollaro, il quale a sua volta era agganciato all'oro.

Invece nell'era contemporanea della moneta moderna, in vigore dal 1971, la moneta è solo un segno. Si tratta, cioè, di una moneta il cui valore non è garantito da una merce, come nell'era pre-1971, bensì da un qualcosa di TOTALMENTE diverso: le tasse.

E' quindi l'obbligo di pagamento delle imposte con la valuta nazionale a conferire valore intrinseco a tale moneta, e per l'appunto tramite la creazione di domanda per questa moneta attraverso l'imposizione fiscale da parte dello stato.

Pertanto, a questo servono le tasse nell'epoca della moneta moderna: a garantire il corso effettivo di tale moneta, e dunque a garantire che essa venga accettata come effettivo strumento di pagamento da parte di tutti i cittadini.

Ma questa è accademia.

Per tornare invece all'attualità, segnalo questo post del buon Giovanni Zibordi che illustra bene la situazione presente:



OBBLIGARE I CITTADINI A COMPRARE BTP?

http://www.cobraf.com/blog/default.php?idr=123469481#123469481

Su MilanoFinanza questa settimana, con l'appoggio di vari economisti, c'è la proposta di ridurre il debito pubblico OBBLIGANDO i cittadini italiani a comprare quote del patrimonio pubblico dello stato:

"..il "taglia debito" entra ufficialmente in un documento parlamentare. Nella risoluzione della maggioranza al Def (Documento di economia e finanza) trova posto la cessione dei beni dello Stato per la riduzione del debito pubblico. In pratica, come anticipato da MF-Milano Finanza e come sempre sostenuto da mesi da questo giornale e dal gruppo Class, si tratta di uno sprone fortissimo al governo Monti ad avviare un piano straordinario di vendite....". (VEDI: http://www.milanofinanza.it/news/dettaglio_news.asp?id=201204261619376268 )

Ergo la proposta consiste nella creazione di una mega società che accorpi gli immobili pubblici. Quindi venderne forzosamente le quote agli italiani e con questi soldi lo stato ricompra dei BTP e riduce il debito pubblico.

Se leggi la proposta è di OBBLIGARE GLI ITALIANI A COMPRARE QUESTE QUOTE DI IMMOBILI PUBBLICI, in aggiunta alle tasse che paghi.

Sul Financial Times l'altro giorno c'era la proposta del top economista di Harvard, il famigerato Martin Feldstein, di OBBLIGARE GLI SPAGNOLI A COMPRARE TITOLI PUBBLICI tout-court, cioè di fare una legge che obbliga a comprarne uno tot in base alla dichiarazione dei redditi o il reddito presunto (sembra che in Spagna ci sia evasione fiscale...)

"..The Spanish government could use the income tax system to levy a temporary “lending surcharge” on individual incomes. In exchange for those surcharge payments, the households would receive an interest-bearing government bond with a maturity of five to 10 years...". "Taxpayers must backstop Spain’s budget" ( http://investmentwatchblog.com/martin-feldstein-taxpayers-must-backstop-spains-budget/#.T6FM7-h1DLM )



Tutto questo è assurdo, illogico, è il frutto di un imbroglio o un equivoco, forse un complotto, sicuramente è una truffa.

E si basa su un assunto falso riguardo a cosa sia la MONETA. Si finge che la moneta sia un bene come l'Oro o il Petrolio o il Frumento, qualcosa che lo Stato deve procurarsi da qualche parte, all'estero addirittura, quando invece la moneta è "elastica": è una convenzione e istituzione sociale, un monopolio dello Stato che la crea. (VEDI: http://www.youtube.com/watch?v=IZdZmu8mHTw )



NOTA: Qui si taglia attraverso "destra" e "sinistra". Marty Feldstein è "di destra", cioè ad Harvard hanno Paul Krugman che è quello di "sinistra" e "Martin Feldstein" di destra come super-economisti di grido che ogni volta che aprono bocca Wall Street Journal, NY Times, Financial Times, CNBC... li mettono in prima pagina e poi rimbalzano su Repubblica, Corriere.... Krugman era consulente, ben pagato, di Enron (fallita, scandalo, CEO che ha preso 20 anni..) e Feldstein era consulente, ben pagato, di AIG (fallita, scandalo o meglio salvata con 200 mld dallo stato, CEO incriminato...). Sia Krugman che Feldstein, da destra e da sinistra, misteriosamente quando propongono qualche cosa sono sempre a favore delle grandi banche e di Wall Street e inventano sempre nuovi sistemi per fare pagare i bonds. Che uno sia keynesiano e di sinistra e l'altro monetarista di destra non fa differenza, per loro I CREDITORI NON DEVONO MAI PERDERE SOLDI. Il resto dell'economia può andare a picco, ma le banche e chi presta ad interesse deve sempre riavere i soldi. Se vendi mobili possono non pagarti, se presti soldi e specialmente allo stato devi sempre essere pagato.

Il Partito della Finanza e delle Banche vuole che chi presta ad interesse venga sempre pagato su qualunque bonds, specie dello stato (giustificando questo assunto ovviamente con teorie che fanno sentire colpevoli del debito pubblico, anche se è determinato più che altro da interessi usurai..).

Questo "partito trasversale" occupa Harvard, Columbia, Yale, Princeton, il Wall Street Journal, il Financial Times, il NY Times... e martella ogni giorno lo slogan che le aziende e chi lavora in proprio possono avere perdite, fallire e dichiarare bancarotta e questo è "sano in un economia di mercato", ma non le grandi istituzioni finanziarie. Quelle no, devono avere sempre garantito che tutti i loro crediti vengono pagati.

Se chi vende mobili o vestiti o acciaio o ha un ristorante va fallito per via della Globalizzazione (che questi figuri predicano) è fisiologico. Ma chi presta denaro allo stato (che non ha bisogno in realtà di emettere bonds perché invece può emettere moneta...) guai al mondo se perde.



Tutto questo è una truffa cento volte più colossale di quella di Madoff.

E' un modo a rovescio. In realtà dovrebbe essere lo Stato Sovrano a decidere se qualcuno va salvato e dare la precedenza a chi lavora e non chi presta ad interesse. E lo stato sovrano in realtà può fare quello che vuole, perché fa le leggi e ha la polizia e i tribunali per applicarle.

Lo stato emette dei pezzi di carta su cui è scritto "Io Ti Devo..." (la banconota da 10 euro o 50 euro...) che sono considerati "moneta". Non ha ovviamente senso che li prenda a prestito quando vuole spendere. Se lo stato vuole spendere basta che emetta un altro "Io Ti Devo...".

Emettere un "Io Ti Devo" su cui paga un 5% di interesse (un BTP) non ha senso quando può emettere un "Io Ti Devo..." su cui non paga niente (50 euro...)



in sintesi, lo stato sovrano può decidere quello che vuole riguardo alla moneta e al suo debito, ad esempio può:

1) pagare sui suoi titoli di stato, ad esempio solo l'1% come fanno di fatto giapponesi, americani ed inglesi usando il semplice trucco di far comprare tutti i bonds che vanno in asta alla loro Banca Centrale. La quale per pagarli si limita a cambiare i numeri nel conto che il Tesoro tiene presso di lei, cioè se compra 1.000.000.000 di bonds e lo Stato ha un conto con ad es. 5.000.000.000 presso di lei cambia il "5" in un "6". In questo modo lo stato si ritrova 1 miliardo in più in cassa. E non ha bisogno di triplicare l'IMU sulle case, aumentare l'IVA e le accise e ridurre le pensioni.

2) non pagare semplicemente parte del debito pubblico, DARE DEFAULT come alla fine ha fatto lo stato greco (VEDI: http://www.youtube.com/watch?v=WVrIy5-xkss ) che ai detentori di bonds esteri privati paga solo un 20% del valore dei bonds che loro pensavano rimborsasse alla pari. E come hanno fatto la Russia e l'Argentina. ("...Chi aveva per esempio 10 mila euro di titoli greci, un paio di settimane fa si è visto arrivare al posto del suo titolo 24 titoli diversi, li ha sommati e si è accorto che aveva solo duemila euro. Questo si chiama in linguaggio tecnico “default”, si chiama insolvenza.
Se uno deve pagare degli interessi, un rimborso - Stato o società privata che sia - e non li paga,
si chiama in termini brutali fallimento, in termini tecnici insolvenza o default."
Scritto da Beppe Scienza: http://www.beppegrillo.it/2012/04/passaparola_-_la_grecia_e_in_default_-_beppe_scienza/index.html )

3) nazionalizzare le banche e far perdere i soldi ai loro creditori (detentori di bonds) delle banche in modo da liberarsi dell'onere di dover indebitarsi per sostenerle e in questo modo ridurre il suo debito

4) creare una moneta come ad esempio una "nuova lira" a fianco degli euro che dichiara accettata per pagare le tasse e che lo stato cambia alla pari con l'euro. Questa moneta non vale per le transazioni estere, quindi una moneta che circola solo in Italia, ma che ha valore in quanto lo stato la accetta per le tasse. Cioè se devi 10mila euro di tasse e lo stato ti paga con 10mila "nuove lire" queste hanno valore di 10mila, poiché se il loro valore scendesse a 80mila qualcuno che deve pagare le tasse te le compra subito e le usa per saldare 10mila lire di tasse che gli costano 2mila euro di meno che non usare euro. Con questa moneta lo stato può finanziare un deficit pubblico infischiandosene dei mercati (VEDI: http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=10229&mode=thread&order=0&thold=0 )

5) vietare che i titoli di stato li comprino investitori esteri, di modo che solo gli italiani ne possano comprare e però vincolarli alle tasse, cosicché tali titoli siano come della moneta quando uno deve pagare le tasse (VEDI: http://it.wikipedia.org/wiki/Tax_backed_bond )...



ecc....In sostanza uno stato sovrano può fare quello che vuole con il sistema monetario e il suo debito, per il semplice motivo che nell'economia moderna la moneta la crea lui ed emette sia bonds che moneta allo stesso modo e con le stesse garanzie (poiché dietro ci sono le tasse sempre e comunque)

Paxtibi
Inviato: 2/5/2012 18:22  Aggiornato: 2/5/2012 18:22
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/4/2005
Da: Atene
Inviati: 8134
 Re: La vera natura della tassazione

superanima
Inviato: 2/5/2012 18:51  Aggiornato: 2/5/2012 18:51
Ho qualche dubbio
Iscritto: 21/8/2007
Da:
Inviati: 300
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
hai la mia più grande stima per questo tuo sforzo quasi sovrumano di mostrare la luce in pieno sole


si, ma questa luce quale sarebbe?
credo siamo tutti d'accordo col dire che le macchine burocratiche statali non siano il massimo dello sviluppo umano, che la visione esistenziale degli apache sia avanti anni luce rispetto a quello occidentale, che la buona gestione sia meglio della cattiva gestione etc. etc.
Ma in pratica come sviluppereste questa benedetta società civile senza tasse?

Redazione
Inviato: 2/5/2012 19:17  Aggiornato: 2/5/2012 19:28
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: La vera natura della tassazione
DUSTY: Non ho capito chi deve costruire ponti e ferrovie, secondo la scuola austriaca. Riesci a spiegarmelo, senza divagare?

°°°

PIKE BISHOP: Citazione:
Le pagine sono state fornite, a migliaia.


Questa frase mi sembra di averla già sentita. Credo che la voce venisse dal Canton Ticino.

Citazione:
Se uno non vuole capire quel che persino i bambini dell'asilo capiscono senza bisogno di spiegazioni, tanto e' evidente, ogni dialogo, oltre ad un certo punto, e' puro tempo perso.
Anche i no planers dicono così. Io nel frattempo continuo a non trovare le loro spiegazioni.

Oppure dimostrami che i bambini hanno capito chi deve costruire i ponti e le ferrovie, e io faccio ammenda per la mia stupidaggine.

It's on, my friend!

***

MUSICBAND: Citazione:
Ottimo intervento Pike, dovrebbe far riflettere Massimo che sembra avere ormai il dente avvelenato con dusty, ashoka e paxtibi a prescindere.
Io il dente avvelenato non ce l'ho con le persone, ma con i ragionamenti imbecilli. E quelli contenuti in questo articolo non sono nemmeno definibili ragionamenti. Quindi vedi tu.

Citazione:
Ciò che mi sembra chiaro e importante della scuola austriaca e che non comprendo perchè Massimo non lo condivida.
Perchè non è una "scuola": è una presa per il culo. Siamo di fronte ad un gruppo di persone che dicono "W la libertà", "Quel che è mio è mio", "W le leggi di mercato", ma poi se gli chiedi chi deve costruire i ponti e le ferrovie non sanno cosa risponderti.

Cosa credi, che non sia capace anch'io a gridare "W la libertà"?

***

Signori austriaci, piantatela di fare le sceneggiate alla Maria Callas, e spiegatemi chi deve pagare i ponti e le ferrovie.

Se davvero vogliamo discutere seriamente.

Paxtibi
Inviato: 2/5/2012 19:47  Aggiornato: 2/5/2012 19:47
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/4/2005
Da: Atene
Inviati: 8134
 Re: La vera natura della tassazione
SUPPLIMENTO


AL SECONDO VOLUME


DELLA COLLEZIONE DELLE LEGGI


E DE' DECRETI REALI


DEL REGNO DELLE DUE SICILIE


dell'anno 1836.


N. 148.


(N.° 3751.) Decreto col quale si autorizza il Sig. Armando Giuseppe Bajard de la Vingtrie ad eseguire a sue spese una strada di ferro da Napoli a Nocera, con un ramo per Castellamare, con facoltà di prolungarla verso Salerno ed Avellino, ed altri siti.


Modena, 19 Giugno 1836.


FERDINANDO II. per la grazia di dio re del regno delle due sicilie, di gerusalemme ec. duca di parma, piacenza, castro ec. ec. gran principe ereditario di toscana ec. ec. ec.

Sulla proposizione del nostro Ministro Segretario di Stato degli affari interni;

Abbiamo risoluto di decretare, e decretiamo quanto segue.

Art. 1. Accettiamo l’offerta del Sig. Armando Giuseppe Bayard de la Vingtrie di eseguire a sue spese, rischi e pericoli una strada di ferro da Napoli a Nocera, con un ramo per Castellamare; accordandogli la facoltà di prolungarla verso Salerno, Avellino, ed altri siti; e la dichiariamo opera di pubblica utilità.

2. Tutte le clausole e condizioni, sia a carico dello Stato, sia a carico del Signor Bayard de la Vingtrie, o di chi avrà causa da lui, comprese ne’ ventitre articoli de’ capitoli di concessione fissati dal nostro Ministro Segretario di Stato degli affari interni, ed accettati dallo stesso Signor Bayard de la Vingtrie, riceveranno piena ed intera esecuzione.

I suddetti capitoli di concessione approvati da Noi rimarranno annessi al presente decreto.

3. Se il Signor Bayard de la Vingtrie non avrà adempito alla cauzione convenuta col terzo de’ suddetti articoli ventitre nel termine improrogabile di quattro mesi, s’intenderà di pieno dritto decaduto dalla detta concessione, senza bisogno di essere posto in mora, e di veruna intimazione all’uopo.

4. Se dopo che sarà compita la strada di ferro, non verrà la medesima costantemente mantenuta in buono stato, l’amministrazione pubblica avrà il dritto di provvedervi di uffizio a spese del concessionario, o di chi avrà causa da lui, indennizzandosi delle anticipazioni che farà su’ prodotti della strada medesima.

5. I nostri Ministri Segretarj di Stato delle finanze e degli affari interni sono incaricati della esecuzione del presente decreto.

Firmato, FERDINANDO.

Infettato
Inviato: 2/5/2012 20:12  Aggiornato: 2/5/2012 20:12
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 23/11/2006
Da: Roma
Inviati: 1499
 Re: La vera natura della tassazione
Io il dente avvelenato non ce l'ho con le persone, ma con i ragionamenti imbecilli.

E' arrivato il momento di smettere...ringrazio la minoranza di lc per avermi regalato articoli illuminanti, ma ora veramente non sopporto più leggere queste idiozie gratuite.
Quello che cerchi lo puoi trovare anche su vecchi articoli presenti in questo luogo.
Gaia la maggioranza ha sempre ragione......
Max redazione gentilmente mi chiudi definitivamente il mio account.
grazie
Per tutti non date retta ai guru ma ragionate con la vostra testa

Infettato dal morbo di Ashcroft
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Quando ci immergiamo totalmente negli affari quotidiani, noi smettiamo di fare distinzioni fondamentali, o di porci le domande veramente basilari. Rothbard
Redazione
Inviato: 2/5/2012 20:12  Aggiornato: 2/5/2012 20:22
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: La vera natura della tassazione
PAXTIBI: Quindi - anzi, "qvindi" - i ponti e le ferrovie le costruisce Armando a sue spese rischi e pericoli.

Ho capito.

Ottima, qvesta scvola avstriaca. Vedrò di propagandarla dappertutto.

Redazione
Inviato: 2/5/2012 20:18  Aggiornato: 2/5/2012 20:24
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: La vera natura della tassazione
ONFETTATO: Citazione:
"Quello che cerchi lo puoi trovare anche su vecchi articoli presenti in questo luogo. Max redazione gentilmente mi chiudi definitivamente il mio account."


Se proprio ci tieni, lo farò. Prima però potresti indicarmi in quale dei "vecchi articoli" viene spiegato chi costruisce ponti e ferrovie? (Chi e come si occupa cioè delle infrastrutture).

Giuro che a me questo concetto è sfuggito.

Pensa, ultimamente mi sono pure ciucciato tutto il libro di Griffin in materia, ma nemmeno lì l'ho trovato. Anche Ron Paul si dimentica sempre di chiarire questo piccolo particolare. (O forse pensavi che io sollevassi queste obiezioni perchè non ho niente di meglio da fare nella vita?)

Citazione:
Per tutti non date retta ai guru ma ragionate con la vostra testa.
Come vedi, in questo caso è il "guru" a mettersi per primo contro tutti. Quindi non vedo certo pericoli di quel genere.

Il fatto è che io provo a ragionare con la mia testa, ma ricevo solo assiomi categorici come risposta.

Witt83
Inviato: 2/5/2012 20:31  Aggiornato: 2/5/2012 20:31
Mi sento vacillare
Iscritto: 3/1/2010
Da:
Inviati: 419
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Non ho capito chi deve costruire ponti e ferrovie, secondo la scuola austriaca. Riesci a spiegarmelo, senza divagare?


Credo che li costruirebbero i privati, oppure i cittadini che dovrebbero fare una specie di "colletta".
Ovviamente il privato che le costruira non sarò io che proprio non posso permetterlo e quindi lascerò questa facoltà a chi se lo potrà permettere (cioè qualche Spa) e che si ripagherà le spese con un pedaggio.

Spero che l'idea non sia quella di dover pagare il pedaggio per ogni strada altrimenti andrò in giro col deltaplano.

La terra possiede risorse sufficienti per provvedere ai bisogni di tutti, ma non all'avidità di alcuni. Gandhi
fiodenamig
Inviato: 2/5/2012 20:38  Aggiornato: 2/5/2012 20:44
Mi sento vacillare
Iscritto: 13/5/2011
Da:
Inviati: 332
 Re: La vera natura della tassazione
@Massimo Mazzucco,

oltretutto questo testo riportato da Paxtibi è semplicemente un fatto economico. Quindi non è detto che si debba interpretare per forza attraverso la visione della scuola austriaca.

Ad esempio, io posso interpretarlo invece così:



TEORIA DEL CIRCUITO MONETARIO

http://it.wikipedia.org/wiki/Teoria_del_Circuito_Monetario

La Teoria del Circuito Monetario è una scuola di economia di stampo post-keynesiano che si prefigge l'obiettivo di descrivere la creazione di moneta da parte del sistema bancario commerciale. La teoria, chiamata anche circuitismo, è stata elaborata a più riprese durante il Novecento, per poi venire presentata nella sua forma più compiuta dall'economista Augusto Graziani, che è considerato il suo principale esponente italiano, nel 1989.

DESCRIZIONE

• Il circuito della moneta

Secondo la teoria, il funzionamento dell'«economia monetaria di produzione» si estrinseca attraverso il «circuito monetario», il quale parte dalle banche che creano moneta sotto forma di credito concesso alle imprese; le imprese utilizzano la moneta ricevuta per pagare i servizi ottenuti dalle famiglie; con l'acquisto della produzione da parte delle famiglie, la moneta ritorna alle imprese; queste ultime possono così restituire la moneta alle banche e chiudere così il circuito; un nuovo prestito di moneta dalle banche alle imprese rimette in moto il circuito e così via.

• La successività degli scambi

Il processo economico è concepito dagli autori che si richiamano alla scuola circuitista in maniera radicalmente diversa da come esso viene usualmente rappresentato nell'ambito della teoria economica marginalista.

Uno degli elementi principali che caratterizzano l'approccio circuitista è in primo luogo che tutti gli atti di scambio avvengono per fasi successive, in luogo della simultaneità propria del modello walrasiano. Nel circuitismo il processo economico si divide in quattro fasi: produzione, distribuzione del reddito, scambio (realizzazione monetaria delle merci), accumulazione al fine di permettere la riproduzione del sistema.

In quest'ottica, la moneta non è più ridotta a mera unità di valore numerario o a mezzo per facilitare gli scambi, bensì diviene elemento necessario all'avvio del processo di produzione. Quest'ultimo si verifica perciò durante un momento separato e precedente alla fase di circolazione e commercializzazione dei beni.

Pertanto, sia l'atomicità sia l'anonimato degli agenti, che sono due delle caratteristiche fondamentali della teoria dell'equilibrio economico generale, vengono totalmente rigettate dal circuitismo il quale afferma che illustrare il funzionamento del sistema economico senza considerare nel contempo la divisione dei suoi attori in due classi sociali distinte, ossia gli imprenditori e i lavoratori salariati, è in pratica impossibile per via dell'ineliminabilità delle differenze concernenti le diverse possibilità e modalità di queste due classi nell'accesso e nell'uso della moneta. Tali classi infatti compiono differenti atti di spesa e acquisto all'interno del circuito.

I beni di consumo sono comprati dai salariati e dalle loro famiglie. La moneta torna così nuovamente nella disponibilità delle imprese, le quali potranno dunque estinguere i debiti inizialmente contratti con le banche solamente se la propensione al consumo è unitaria. Altrimenti, a questo punto del circuito, si pone il problema della preferenza per la liquidità. In questo caso le imprese necessitano di recuperare la liquidità a loro mancante e, per fare ciò, esse hanno tre possibilità. La prima è di effettuare emissioni di titoli in cambio del pagamento di un interesse ricorrendo al prestito obbligazionario e offrendolo alle famiglie (le quali così possono impiegare il proprio risparmio), la seconda è di esportare sui mercati esteri le loro merci, la terza è di vendere le proprie merci al settore pubblico.

• Il profitto delle imprese

Il circuitismo accoglie generalmente l'assunto elaborato da Michał Kalecki secondo cui i profitti sono strettamente proporzionali al livello della produzione. Detto in altri termini, i capitalisti (banche e imprenditori) guadagnano ciò che spendono e i lavoratori salariati spendono ciò che guadagnano. Difatti, dato il mark–up, all'aumento della produzione (e dunque della spesa effettuata nell'acquisto di fattori produttivi) corrisponde l'aumento del profitto delle imprese.

• L'endogeneità della moneta

Secondo la teoria, l'impiego del risparmio dei cittadini sotto forma di depositi bancari costituisce le fondamenta per i finanziamenti futuri, indipendentemente da ogni creazione di moneta effettuata dalla Banca Centrale. La moneta è dunque da considerarsi endogena in relazione a due caratteristiche.

Prima di tutto la moneta non è messa in circolazione da entità esterne al circuito (magari secondo regole fisse, come prescritto dall'ortodossia monetarista) bensì come effetto di una domanda presentata dalle imprese per i loro obiettivi di produzione. Tale concetto si rifà al filone di pensiero di economia monetaria elaborato inizialmente da Knut Wicksell e, in particolare, al suo assioma principale secondo cui sono gli impieghi bancari a creare i depositi e non viceversa. Assioma poi ripreso da Joseph Alois Schumpeter nella sua Teoria dello sviluppo economico.

La moneta è così il prodotto dell'attività bancaria, e le banche possono ricevere moneta in deposito se, e solo se, esse hanno concesso dei crediti precedentemente. È da sottolineare altresì come, dopo la fase di scambio, è l'entità dei depositi bancari a concorrere nella determinazione della domanda di credito necessario al proseguimento della produzione.

Redazione
Inviato: 2/5/2012 20:38  Aggiornato: 2/5/2012 20:38
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: La vera natura della tassazione
WITT83: Io l'ho detto come battuta:

"Oppure ognuno si costruisce il proprio ponte, e poi fa pagare tutti quelli che ci passano, "secondo le leggi di mercato"?"

... ma pare che la risposta sia davvero questa.

Redazione
Inviato: 2/5/2012 20:39  Aggiornato: 2/5/2012 20:48
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: La vera natura della tassazione
FIODENAMIG: Scusa la mia ottusità, ma chi costruisce ponti e ferrovie? (Strade, acquedotti, semafori, metropolitana, passaggi a livello, fognature, .... ecc). E poi chi li gestisce? Secondo quali criteri? Con quali soldi? Raccolti come?

Nel passaggio che hai riportato tutto ciò non viene spiegato.

Witt83
Inviato: 2/5/2012 20:55  Aggiornato: 2/5/2012 20:55
Mi sento vacillare
Iscritto: 3/1/2010
Da:
Inviati: 419
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
WITT83: Io l'ho detto come battuta:


Citazione:
"Oppure ognuno si costruisce il proprio ponte, e poi fa pagare tutti quelli che ci passano, "secondo le leggi di mercato"?"


Citazione:
... ma pare che la risposta sia davvero questa.


L'altra soluzione, quella più ovvia, sarebbe di far costruire allo Stato le infrastrutture di base. Lo Stato si finanzierà con le tasse.

Io, sinceramente, del mercato mi fido "il giusto" e so che per sopravvivere sul mercato bisogna aumentare i ricavi e ridurre i costi e, visto gli attori che oggi operano sul mercato, storco un pò il naso, dato che per ragiungere i due obiettivi sopracitati si è già visto di tutto (abuso del lavoro, distruzione ambientale, licenziamenti di massa, speculazioni di tutti i tipi...)

Tra tutte le domande più che "chi costruisce le strade" io mi chiedo "chi garantisce un sostentamento ai disabili?".
Chi curerà un bambino affetto da una strana malattia che richiede numerose cure molto costose?
Le industrie farmaceutiche?
Noi, coi soldi che risparmaimo dalle tasse e con cui già dovremmo pagare volontariamente tutto il resto stando attenti a mettere da parte qualcosa per la vecchiaia?

La terra possiede risorse sufficienti per provvedere ai bisogni di tutti, ma non all'avidità di alcuni. Gandhi
music-band
Inviato: 2/5/2012 20:58  Aggiornato: 2/5/2012 20:58
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/10/2005
Da: Shangri-la
Inviati: 1680
 Re: La vera natura della tassazione
Forse, Massimo, non ti sei accorto che essendo tu un personaggio pubblico con un largo seguito e avendo commentato per primo: "Articolo ingenuo e umbecille", una mandria di personaggi ti ha seguito a ruota commentando con le tue stesse parole: "Articolo ingenuo e imbecille"... Ovviamente senza uno straccio di ragionamento dietro. Io almeno, da ignorante, ma con quei quattro concetti che ho capito ci ho provato ad argomentare (ovviamente bellamente ignorato) e sto cercando di studiare il tema, almeno ci provo.

I seguaci di Attivissimo sono dei rubagalline a confronto di ciò a cui si assiste qui.

Non che fossi molto attivo negli ultimi anni, più che altro lo sentivo come un dovere, ma credo sia giunto il momento di ritirarmi. Ringrazio oggi in particolare l'intrepido Pikebishop, Paxtibi, Dusty, Ashoka e Gaia... Combinazione la vecchia guardia di LC, uno sparuto rimasuglio di ciò che aveva reso questo sito qualcosa di speciale.

Le invasioni barbariche hanno ormai preso mano dappertutto e nessuno le arresta più; al massimo, qualcuno le cavalca orgoglioso.

fiodenamig
Inviato: 2/5/2012 21:16  Aggiornato: 2/5/2012 21:37
Mi sento vacillare
Iscritto: 13/5/2011
Da:
Inviati: 332
 Re: La vera natura della tassazione
@Massimo Mazzucco

più che altro qui il tema (se non ho capito male) è:

"in che modo una tratta ferroviaria può essere finanziata, costruita, e mantenuta in funzione?"

Può farlo lo stato tipo qui in Italia ora, oppure lo può fare un privato come nell'esempio di Paxtibi.

Però allora si dovrebbero precisare alcune cose. Prima di tutto le ferrovie i privati sì le costruivano, ma quando le automobili ancora non c'erano. Quindi si tratta di una possibilità più teorica che altro. Cioè nell'Ottocento lo facevano. Ma lo facevano nell'Ottocento, per l'appunto.

L'obiettivo della costruzione da parte del privato sarebbe quello di potere poi avere la gestione della ferrovia. Cioè il privato caccia fuori il denaro, costruisce l'opera, e poi lo stato gliela dà in gestione per tot anni, ad esempio trenta-quaranta-cinquant'anni.

(Solo nel mondo dei sogni ovviamente, perché nella realtà attuale il privato tende a fare come i Benetton hanno fatto qui in Italia con le autostrade: costruite dallo stato, lo stato poi ne affida la gestione ai privati. Ma gira e rigira la manutenzione autostradale resta comunque allo stato e in ogni caso paghiamo sempre noi. Anzi: paghiamo di più che prima, in quanto ora la tariffa autostradale deve ovviamente garantire che il gestore ottenga il suo plusvalore - questo perché ora in Europa i grandi gruppi imprenditoriali cercano quasi esclusivamente di fare come i Benetton con le autostrade ossia riuscire a ottenere il controllo dei monopoli naturali quali, per fare un altro esempio, la gestione delle tubature dell'acqua)

Io però ho contestato un aspetto dell'esempio portato da Paxtibi, e cioè la sua interpretazione. In quanto l'esempio portato è solo un fatto economico, e come tale esso si può prestare a diverse interpretazioni.

Io, ad esempio, ho mostrato come la costruzione di quella ferrovia si possa anche interpretare attraverso un modello circuitista.

Il modello circuitista ti dice che la moneta usata per costruire la ferrovia è stata creata dalla banca sotto forma di credito verso l'azienda che lo ha costruito; l'azienda che lo ha costruito usa la moneta così ottenuta per pagarsi la costruzione della ferrovia impiegando anche salariati locali; i salariati locali usano la moneta così ricevuta per poi usare la tratta ferroviaria; in questo modo la moneta impiegata per la costruzione della ferrovia ritorna all'azienda; quest'ultima pertanto può ripagare il prestito ottenuto dalla banca la quale pertanto si vede estinguere il credito concludendo così il circuito della moneta.

fiodenamig
Inviato: 2/5/2012 21:29  Aggiornato: 2/5/2012 21:29
Mi sento vacillare
Iscritto: 13/5/2011
Da:
Inviati: 332
 Re: La vera natura della tassazione
Invece, cosa afferma la teoria economica neoclassica? Questo:

IL"VERBO" DI MONTI :
LA TEORIA PIU' BALORDA CHE CI SIA
STA DISTRUGGENDO L'INTERA ECONOMIA


(fonte: http://www.cobraf.com/forum/coolpost.php?topic_id=4831&reply_id=123468977 )

Perché vengono applicate politiche economiche, fiscali e monetarie distruttive in Europa e America, come ad esempio questa austerità con stangate fiscali di Monti che strangolano l'economia, mentre vengono iniettati miliardi alle banche, si spostano le industrie in Cina, si importa in modo indiscriminato beni a basso costo che eliminano le proprie aziende nazionali... ? 

La risposta ovviamente è che sono distruttive ma solo per la maggioranza, mentre fanno gli interessi di una minoranza (la rendita finanziaria, il capitale finanziario globalizzato e i suoi clienti in politica). Ma ugualmente questo non sarebbe possibile se nelle università e nei libri ora non si insegnasse una teoria economica che giustifica intellettualmente questo strangolamento dell'economia produttiva a favore della finanza. Il motivo per cui la politica di Monti passa con il consenso di quasi tutti gli esperti è che questi hanno imparato una teoria economica TOTALMENTE FALSA.

Da due generazioni, in tutti i libri di testo di economia, leggi una teoria basata su presupposti totalmente falsi, che poi viene però applicata dalla BCE, dalla FED, Banca di Inghilterra e filtrata sui i giornali viene alle fine ripetuta dai politici e che giustifica le politiche di strangolamento dell'economia attuali. Questa teoria appare complicata quando fai gli esami all'università, perché ci mettono dentro della matematica, ma è basata su presupposti iniziali assurdi. Ha come nome in gergo "marginalista" o "neoclassica" o "DGSE" ultimamente. Se guardi i paper che scrivono alla BCE nominano sempre la "DSGE" o Dynamic Stocastic General Equilibrium ("Modello di Equilibrio Generale Dinamico" http://en.wikipedia.org/wiki/Dynamic_stochastic_general_equilibrium ).

Se oggi vuoi diventare professore o fare carriera all'università in un dipartimento di economia devi professare questa teoria oppure sei tagliato fuori. Le tre riviste americane di economia su cui devi pubblicare per fare i concorsi accettano solo papers che seguono questa teoria. Krugman al NY Times, Bernanke a Yale e poi alla FED, il viceministro dell'economia, l'economista Grilli che è il "cervello" economico del governo Monti... tutti in pratica usando tutti questa teoria.

Questa teoria economica, che insegnano in tutti i libri di testo oggi, assume che

i) esistano solo individui tutti uguali, tanti "atomi", ognuno dei quali agisce razionalmente per massimizzare il proprio interesse, alcuni imprenditori, altri dipendenti, ma tutti con le stesse "aspettative razionali" sul futuro che prevedono razionalmente, le stesse preferenze e le stesse logiche di profitto e utilità

ii) che tutto il commercio, la produzione, il credito e l'allocazione di reddito avvengono simultaneamente, tutti lavorano, commerciano, spendono si indebitano simultaneamente (!)

iii) che la moneta sia solo un mezzo di scambio neutrale

iv) che le banche prendano i risparmi in deposito da qualcuno e li eroghino come prestito a qualcun altro, facendo solo da tramite, in modo neutro per cui sono solo un intermediario tra chi vuole risparmiare e chi vuole indebitarsi

v) sulla base dei presupposti di cui sopra che l'economia tenda sempre all'equilibrio

Anche senza essere studiosi, intuitivamente capisci che se il mondo funzionasse così, cioè ci sono soli individui, tutti uguali, come preferenze e comportamento, tutti gli scambi, la produzione, credito o spesa avvengono simultaneamente, la moneta e le banche non hanno nessun influenza perché intermediano solo, alla fine dovresti avere sempre un equilibrio. Questo a Disneyland, a Hollywood e nei dipartimenti di Economia.

La realtà ovviamente è totalmente diversa: esistono imprenditori, lavoratori e stato che sono soggetti molto diversi come logiche di comportamento, pochi attori economici godono della capacità di avere "aspettative razionali" e massimizzare in modo logico il proprio utile, esiste un "circuito" a diverse fasi in cui si devono prima ottenere crediti, poi investire da parte delle imprese, poi assumere gente..., la moneta che circola è in buona parte DEBITO e le banche creano di fatto debito molto in eccesso dei depositi e indipendentemente dai depositi e in un economia monetaria sono i prestiti bancari a creare i depositi. Di conseguenza quindi le banche creano un "ciclo del credito" che genera oscillazioni, disequilibri, recessioni, Boom e poi Crac.

Dato che tutte le premesse della DSGE ( Dynamic Stocastic General Equilibrium) non hanno attinenza alla realtà, poi tutto quello che viene elaborato come teoria, anche se in forma matematica, non ha nessun senso. Cioè è inutile ricostruire ora bene tutta la teoria economica ufficiale, (dell'Equilibrio Generale Dinamico) che insegnano all'università e che alla BCE professano, perché è basata su premesse iniziali inventate. Basta cioè che uno rifletta sulle premesse da cui parte per capire che poi qualunque conclusione ne venga non avrà senso.

Esiste però una spiegazione che ha senso ed è la "Teoria del Circuito Monetario" (TCM) in cui il processo economico è concepito in maniera radicalmente diversa da come esso viene usualmente rappresentato nella teoria economica marginalista o neoclassica o "DGSE" che viene insegnata ovunque. Ora è una teoria strampalata che ho letto io da casa mia su un sito strano? No, trovate tutto sulla Teoria del Circuito Monetario anche sul sito dell'Agenzia delle Entrate, cioè anche al fisco italiano hanno degli economisti che la conoscono ad esempio, vedi qui:

http://www1.agenziaentrate.it/ufficiostudi/pdf/2007/doc_evafis_circmon.pdf

http://www1.agenziaentrate.it/ufficiostudi/pdf/seminari/seminario_evafis_circmon.pdf

La "TCM" nasce negli anni settanta da una rilettura particolare dei lavori di alcuni economisti classici (Marx, Wicksell, Schumpeter, Keynes, Robertson). In Italia i principali contributi sono stati quelli di Graziani (1984), (1988), (1994), mentre all’estero è stata molto attiva la scuola francese, vedasi Parguez (1980), Lavoie (1987), e ora Steve Keen.

Anche per chi non sia pratico di economia, basta poco per notare che la "TCM" è una teoria che ha senso logico e che riflette la realtà (per questo non la si insegna....)

Più sopra ho postato un breve riassunto di come funziona il "circuito monetario". Noti leggendolo che è una descrizione che ha senso logico e che alla fine conduce al nostro punto cruciale e cioè che "in un’economia monetaria sono i prestiti bancari a creare i depositi". E non viceversa. Cioè che la moneta viene creata (a meno che lo stato non abbia grandi deficit pubblici) dalle banche. E queste creano i boom e poi i crac.

Pyter
Inviato: 2/5/2012 22:00  Aggiornato: 2/5/2012 22:00
Sono certo di non sapere
Iscritto: 15/9/2006
Da: Sidonia Novordo
Inviati: 6250
 Re: La vera natura della tassazione

"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
Jurij
Inviato: 2/5/2012 22:06  Aggiornato: 2/5/2012 22:09
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 8/11/2009
Da: Galvatron
Inviati: 2359
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
… tutti i servizi oggi finanziati dalla fiscalità ed erogati dal governo erano, sino a un certo punto e in un passato non così lontano, finanziati e forniti privatamente.

Finanziati dai filantropi-ladri che, non più soddisfatti di quanto rubato alla società (alla faccia della giustizia), erano in cerca di ammirazione e dedizioni da parte delle categorie più basse ?

Un vero articolo alla "No planes", ovvero mettiamo in dubbio tutto, poi per le soluzioni c'è tempo.....

Dove ci sono attentati ci sono servizi segreti.

Non scarto mai nessuna ipotesi perché un domani potrebbe andare a sostegno di un'altra rendendola così più possibile.

Chi ha le competenze (potere di decidere) ha le responsabilità.
Redazione
Inviato: 2/5/2012 22:20  Aggiornato: 2/5/2012 22:39
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: La vera natura della tassazione
MUSIC-BAND: Se vuoi "ritirarti" anche tu fai pure, non posso certo impedirtelo. Ma prima abbi almeno la cortesia di completare lo scambio con me, visto che se stato tu a criticarmi.

Citazione:
Forse, Massimo, non ti sei accorto che essendo tu un personaggio pubblico con un largo seguito e avendo commentato per primo: "Articolo ingenuo e imbecille", una mandria di personaggi ti ha seguito a ruota commentando con le tue stesse parole: "Articolo ingenuo e imbecille"... Ovviamente senza uno straccio di ragionamento dietro.
Quello che fanno le "mandrie di personaggi" è fuori dal mio controllo, e sono comunque affari loro. Io non scrivo facendo questi calcoli - e questo tu dovresti saperlo. Io perseguo semplicemente le mie idee. Ho pubblicato l'articolo perchè contiene una contraddizione di fondo, e avrei avuto piacere che se ne discutesse.

Invece mi sono trovato di fronte alla solita muraglia di "uffa che noia, sono cose che capiscono persino i bambini", e intanto la mia domanda rimane senza risposta.

Quindi, quale sarebbe la mia colpa? Di aver fatto una domanda scomoda?

(Per quel che riguarda la "nostalgia dei vecchi tempi" non preoccuparti, ne soffro anch'io. Ma non sono io a determinare la direzione in cui cresce la società. Quello del "dogmatismo al contrario" è un fenomeno di cui ho parlato spesso, in diversi articoli. Ma non per questo mi è mai passato per la testa di abbandonare la partita. Troppo facile).

***

FIODENAMIG: "Può farlo lo stato tipo qui in Italia ora, oppure lo può fare un privato come nell'esempio di Paxtibi."

Ti ringrazio, ma io non ho chiesto "chi può farlo" (nè mi aspetto certamente da te la soluzione del problema). Io ho chiesto che cosa prevede la scuola economica austriaca a questo riguardo.

Ho chiesto troppo? (A quanto pare sì, visto che si sollevano polveroni inutili da tutte le parti, pur di non affrontare la questione).

fiodenamig
Inviato: 2/5/2012 22:41  Aggiornato: 2/5/2012 23:01
Mi sento vacillare
Iscritto: 13/5/2011
Da:
Inviati: 332
 Re: La vera natura della tassazione
@Massimo Mazzucco

ok, adesso ho capito la domanda un po' meglio.

(Premesso che la "scuola austriaca" non è univoca e ciascuno dei suoi esponenti ne dà una visione propria...)

Quando si parla di "scuola austriaca" si parla di un approccio economico che favorisce l'iniziativa privata rispetto a quella pubblica.

Ad esempio, una delle cose che prevede la scuola austriaca è una assoluta corrispondenza tra entrate e uscite dello stato.

Ora, sebbene questo vincolo di bilancio in teoria possa anche permettere la costruzione di infrastrutture da parte dello stato, in pratica esso limita tale possibilità fortissimamente.

Il risultato è che, secondo la scuola austriaca, saranno i privati a provvedere alle infrastrutture, come nell'esempio proposto da Paxitibi (e che poi io ho commentato).

Redazione
Inviato: 2/5/2012 23:06  Aggiornato: 2/5/2012 23:07
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: La vera natura della tassazione
FIODENAMIG: "secondo la scuola austriaca, saranno i privati a provvedere alle infrastrutture".

Ripeto, non è che non mi fidi delle tue interpretazioni, ma vorrei leggere nero su bianco la risposta alla mia domanda, possibilmente su un sito "ufficiale" della scuola austriaca.

Certo che è curioso: al primo commento io ho posto un questito semplicissimo, senza attaccare nessuno personalmente: Il giorno che qualcuno trovasse una pagina degli "austriaci" in cui si spiega chiaramente come, con quali soldi, e raccolti con quale criterio, debbano essere costruite e gestite le infrastrutture e tutto ciò che viene considerato "servizio pubblico" me lo faccia sapere.

Siamo quasi a 100 commenti, ho ricevuto attacchi da tutte le parti, ma nel frattempo risposte niente.

PadijtLee
Inviato: 2/5/2012 23:08  Aggiornato: 2/5/2012 23:23
Mi sento vacillare
Iscritto: 4/6/2010
Da:
Inviati: 447
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:


c'è da considerare che la schiavitù non c'entra un fico secco col discorso delle tasse.



Verso la fine del medioevo, con la nascita degli Stati nazionali, con le Monarchie in ascesa e la genesi dei Comuni cittadini, i "padroni" affrancavano i "servi" per diversi motivi "di convenienza" fra cui far girare manodopera o carne da cannone da arruolare ma soprattutto per assoggettare il maggior numero possibile di persone alla tassazione statale, utilizzata soprattutto per mantenere le guerre di espansione territoriale e alimentare la Grande Macchina Burocratica Molochiana che collegava tutte le periferie con il Centro. Ben poco era per il "bene comune" ( la "res publica" si era estinta da un pezzo).

Ad esempio la poll tax, la tassa sulla "testa di tutti" che come una scure pesava su i più poveri poichè i nobili e clero ne erano esenti ("Affrancateli tutti questi schiavi vassalli, valvassori, valvassini che li dobbiamo tassare, per Bacco") serviva per foraggiare la milizia mercenaria di Enrico III Plantageneto impegnato a accaparrarsi la Francia e non per migliorare le condizioni dei laboratores.

Quindi l'equazione schiavitù=servo della gleba=servo delle tasse non è così azzardata.

The Empire Never Ended

Infettato
Inviato: 2/5/2012 23:14  Aggiornato: 2/5/2012 23:14
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 23/11/2006
Da: Roma
Inviati: 1499
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Prima però potresti indicarmi in quale dei "vecchi articoli" viene spiegato chi costruisce ponti e ferrovie? (Chi e come si occupa cioè delle infrastrutture).


Si probabilmente mi ricordo male, comunque ho letto questo libro http://www.youtube.com/watch?v=Gx4yGk2Q2q4 dove ci sono diversi esempi.

Adesso gradirei uscire da lc.
grazie e buon proseguimento

Infettato dal morbo di Ashcroft
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Quando ci immergiamo totalmente negli affari quotidiani, noi smettiamo di fare distinzioni fondamentali, o di porci le domande veramente basilari. Rothbard
music-band
Inviato: 2/5/2012 23:25  Aggiornato: 2/5/2012 23:25
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/10/2005
Da: Shangri-la
Inviati: 1680
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Invece mi sono trovato di fronte alla solita muraglia di "uffa che noia, sono cose che capiscono persino i bambini", e intanto la mia domanda rimane senza risposta. Quindi, quale sarebbe la mia colpa? Di aver fatto una domanda scomoda?


Vedi Massimo, è questo atteggiamento che risulta, almeno per me, frustrante e mi da l'impressione che tu non abbia letto una riga.

Poi dici:
Citazione:
Ho pubblicato l'articolo perchè contiene una contraddizione di fondo, e avrei avuto piacere che se ne discutesse.


E allora perchè non hai provato a rispondere al post di dusty, al mio etc.? No, ti è bastato prima dire che si tratta di un articolo ingenuo e imbecille (un'affermazione perentoria che mette quindi già in partenza un grosso muro davanti al dialogo) e poi, ai primi tentativi di risponderti e quindi di argomentare, hai liquidato tutti con la tua cosìdetta "domandina scomoda" accusando gli altri di aver sollevato un polverone (quando è stato tutto un coro di: si articolo imbecille).

Alla faccia della voglia di discuterne.

Allora, dato che mi chiedi la cortesia di concludere il ragionamento con te, provo a ricapitolarti le cose su cui non hai voluto intavolare un discorso:

Dusty ti ha risposto dicendo:
Citazione:
Per vivere in modo decente, come prima cosa serve cibo, riparo, riscaldamento, cure, tecnologia. (Quasi) tutto questo viene offerto autonomamente dal "mercato", cioè dalle persone stesse, senza nessuna pianificazione centrale e senza nessun furto legalizzato. L'offerta di molte di queste cose migliora con il tempo, così come aumenta il rapporto qualità prezzo. Come mai per gli argomenti che hai elencato tu la cosa dovrebbe essere diversa?


inoltre ti chiede:
Citazione:
Anche un collegamento ad Internet lo si può considerare un bene "pubblico" in quanto se devo andare da A a B devo attraversare le reti di altri soggetti privatissimi, però il tutto non solo funziona benissimo, ma ogni anno migliora. Per quale motivo dai per scontato che la cosa non possa funzionare anche con le strade?


Quindi una risposta e un invito a discuterne era arrivato subito, ma lo hai ignorato.

Io poi, ho tentato di sintetizzare quanto avevo capito fino a questo punto delle poche cose che sto cercando di approfondire e ho scritto:
Citazione:
tutte le varie "politiche economiche" si basano sul decidere chi deve fare e cosa deve fare; quanto deve rubare e come, e infine, come spartirsi la refurtiva: cioè hanno filosofie diverse sul come imporre la visione della politica alla popolazione. E si basano quindi sulla necessità di applicare la forza per poterlo fare: senza la gestione della violenza non è possibile farlo. La scuola austriaca si differenzia da tutte queste, ed in tal senso non ha nemmeno senso il confronto con esse, in quanto è principalmente descrittiva: studia la storia, cerca di capire i meccanismi che regolano l'interazione tra le persone ed analizza le conseguenze dell'imporre la cosa X piuttosto che la cosa Y La cosa straordinaria è che si dimostra come l'aumentare il numero delle imposizioni, dei divieti e delle limitazioni, cosa che viene accettata ed anche proposta dalla popolazione stessa ("servono più regole!", "serve lo stato che regoli questa attività!") porta di fatto a dei mali peggiori di quelli che si vogliono curare, per tutta una serie di dinamiche complesse che vengono spiegate nel dettaglio in tutti gli studi austriaci.


Anche a questo non hai risposto.

Pikebishop di suo ha detto:
Citazione:
Si puo' essere piu' o meno d'accordo (io stesso ho parecchi dubbi) ma se non si vuole leggere - perche' analfabeti o perche' prevenuti o perche' bloccati mentalmente - non bisognerebbe neanche esprimere giudizi non informati. Allo stesso modo, non si puo' ignorare la letteratura di una teoria economica e poi venirci a dire che e' puerile e che non affronta le problematiche scaturite dai suoi principi


Anche a questa critica non hai risposto, ed è curioso perchè tu utilizzi le stesse argomentazioni e hai lo stesso scazzo, quando qualcuno vorrebbe venirti a liquidare l'11 settembre con due battutine senza essersi letto una mazza di tutto quello che è stato prodotto (anche da te) in questi anni.

Quindi scusami, ma chi non ha voluto discutere e ha alzato un polverone non sono stato certo io, e nemmeno Dusty o pikebishop per quanto mi riguarda.

Posso capire però che dopo tanti, troppi insulti volati gratuitamente nella direzione di persone che si sono davvero impegnate e smazzate con fiumi di inchiostro virtuale nel tentativo di spiegare e discutere, e lasciati passare da te, un piccolo scazzo ci possa anche stare.

D'altra tu sei iin prima linea nel mandare a fare in culo senza passare dal via il primo che se esce con una battuta sull'11 settembre, come ho già detto. Dovresti ben comprendere certe cose.

Witt83
Inviato: 2/5/2012 23:42  Aggiornato: 2/5/2012 23:42
Mi sento vacillare
Iscritto: 3/1/2010
Da:
Inviati: 419
 Re: La vera natura della tassazione
Ciao infettato, ho visto il link però spero che per ricevere la risposta che cerca Massimo non ci sia bisogno di leggere un intero libro.

Io proprio non capisco perchè appena si tratta di economia, al primo disaccordo, gente che leggo da anni e che ha contribuito a rendere interessante il sito minaccia di andarsene.

Massimo non condivide l'articolo, qualcun'altro lo condivide.
E allora? Non credo ci sia bisogno di abbandonare il sito, non ne vedo proprio il motivo.

Se uno non condivide il modo in cui si discute di economia c'è collegamento lì sulla sinistra: "Il portico dipinto" sito tipicamente liberista (oltre che molto interessante), ne discuta lì.

A volte è proprio il fatto che si è in disaccordo a rendere interessanti le discussioni.
Se tutti fossimo qui a celebrare gli scritti di Von Mises o di Rothbard o di Karl Marx, sarebbe una noia incredibile.

Saluti!

La terra possiede risorse sufficienti per provvedere ai bisogni di tutti, ma non all'avidità di alcuni. Gandhi
Redazione
Inviato: 2/5/2012 23:45  Aggiornato: 2/5/2012 23:48
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: La vera natura della tassazione
MUSIC-BAND: Citazione:
E allora perchè non hai provato a rispondere al post di dusty, al mio etc.?


Perchè stava cercando di portarmi fuori strada, con la storia del cibo che è più essenziale dei ponti. A quel punto gli ho semplicemente ripetuto la mia domanda, chiedendogli di non divagare. Non potevo?

Idem per te, che hai parlato di cose interessanti, ma che non c'entrano nulla con la mia domanda. Per quello non ti ho risposto, non perchè "non leggo" quello che scrivi.

Citazione:
ma chi non ha voluto discutere e ha alzato un polverone non sono stato certo io, e nemmeno Dusty o pikebishop per quanto mi riguarda.
Sorry, ma ti sbagli. Il thread è lì da vedere. Chi NON ha voluto discutere SULLA QUESTIONE CHE IO HO PROPOSTO siete stati proprio tu (approvando il commento di Pike), Dusty e Pikebishop.

Chi non ha voluto discutere di calcio, di naftalina o di fichi secchi sono io, certamente. Ma io ormai sono troppo smaliziato per farmi portare fuori strada da chiunque. Non è quella la domanda che avevo fatto.

(Quindi la mia colpa, se ho capito bene, sarebbe quella di non aver voluto discutere di COSE DIVERSE da quelle che proponevo io. In questo caso, caro Federico, mi dichiaro colpevole al 100%).

Intanto la mia domanda rimane sempre senza risposta.

°°°

PS: A differenza di altre volte, io non ho nè insultato nè aggredito nessuno. Però stranamente mi ritrovo a dovermi difendere da chissà che cosa.

totalrec
Inviato: 3/5/2012 0:13  Aggiornato: 3/5/2012 0:13
Mi sento vacillare
Iscritto: 23/5/2006
Da:
Inviati: 767
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Per vivere in modo decente, come prima cosa serve cibo, riparo, riscaldamento, cure, tecnologia. (Quasi) tutto questo viene offerto autonomamente dal "mercato", cioè dalle persone stesse, senza nessuna pianificazione centrale e senza nessun furto legalizzato.


Sorvolando sul "furto legalizzato" (su cui occorrerebbe una disamina un po' meno epatica), mi limito a far notare che, ad esempio, senza una pianificazione certosina da parte dello stato borbonico, la ferrovia citata da Paxtibi non sarebbe mai stata realizzata. Non a caso i decreti borbonici sulla Napoli-Nocera e sui suoi successivi ampliamenti erano assai minuziosi. Non si trattava, infatti, soltanto di stabilire banalmente "chi ci mette i soldi", ma anche una pletora di altre questioni. A quale soggetto privato va data la concessione per l'opera? Con quali criteri essa deve essere costruita? Con quali misure di sicurezza? Quali zone deve coprire? Quali infrastrutture pubbliche non devono essere danneggiate o attraversate dalla strada ferrata? Chi e come controlla che il Sig. Bayard costruisca davvero la ferrovia e non si limiti ad espropriare terreni senza mai consegnare nulla? Eccetera eccetera.

Va anche notato che, nonostante la minuziosità dei decreti, la rete ferroviaria italiana preunitaria era un vero casino, visto che i vari soggetti privati tendevano a realizzare le linee dove era conveniente e non dove era necessario, senza attuare una distribuzione omogenea né avere un progetto comune. Per andare da Bologna a Roma si dovevano attraversare le linee di quattro società diverse, da Susa a Pescara le società diventavano cinque. Fu solo a partire dall'unità d'Italia, con la centralizzazione gestionale e l'accorpamento delle linee, e poi con la costituzione delle società SFAI (Strade Ferrate dell'Alta Italia), SFR (Strade Ferrate Romane) e la Società delle Strade Ferrate Vittorio Emanuele, che l'Italia potè dotarsi di una rete ferroviaria razionalizzata e all'avanguardia (per l'epoca, ovviamente).

Tutto questo per sottolineare quanto una politica sovrana a carattere nazionale sia condizione imprescindibile per la realizzazione di qualsiasi intervento sul territorio, economico, infrastrutturale, educativo o di altro genere. E' il motivo per cui trovo francamente stucchevole discutere continuamente di banche ed economia lasciando la politica in secondo piano, come se non fosse proprio l'assenza ormai ventennale di politica (e non la sua pervasività, come molti credono) ad aver generato le catastrofi (anche economiche) che oggi abbiamo sotto gli occhi.

Abbiamo bisogno di più politica, o meglio, di ricostruire una politica da zero, dal vuoto totale seguito al golpe giudiziario pilotato del '92, per poter sperare di vedere la fine del tunnel. L'esatto contrario dell'abolire lo Stato e cospargerlo di pece che vedo proporre da molti...

"I shall be telling this with a sigh
Somewhere ages and ages hence:
Two roads diverged in a wood, and I...
I took the one less traveled by,
and that has made all the difference".

(Robert Frost, "The road not taken")
music-band
Inviato: 3/5/2012 0:17  Aggiornato: 3/5/2012 0:17
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/10/2005
Da: Shangri-la
Inviati: 1680
 Re: La vera natura della tassazione
Mi spiace Massimo, ma sei tu che stai cercando di portare fuori strada;

questa di dusty infatti è di fatto una risposta a quanto hai chiesto:

Citazione:
Anche un collegamento ad Internet lo si può considerare un bene "pubblico" in quanto se devo andare da A a B devo attraversare le reti di altri soggetti privatissimi, però il tutto non solo funziona benissimo, ma ogni anno migliora. Per quale motivo dai per scontato che la cosa non possa funzionare anche con le strade?


Ti ha fatto un parallelo e ti ha chiesto per quale motivo la stessa cosa non dovrebbe funzionare con le strade (o con un ponte aggiungo io).

Ma tu hai evitato il parallelo e non hai risposto.

Come hai detto tu: sta tutto scritto li sopra e non è certo interpretabile, non ti ha parlato della rava e della fava.

Cassandra
Inviato: 3/5/2012 0:28  Aggiornato: 3/5/2012 0:37
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 10/5/2006
Da:
Inviati: 1551
 Re: La vera natura della tassazione
Stronzate da americani.
Che, appunto, hanno una visione della realtà da età prescolare.


Edit: aggiungo, a scanso di equivoci, che le mie opinioni non sono pecoronaggine verso Redazzucco, come qualche altro "anziano" molto cafonamente insinua.
Sono socialista filo-Allende da decenni, credo nelle nazionalizzazioni e per me i privati devono gestire con loro comodo industria, commercio e servizi nei settori non essenziali. Ben venga Del Vecchio, affanculo Benetton: fabbricate occhiali ma non toccate le autostrade.
Gli americani sono rimasti alla frontiera: io e il mio fucile contro il mondo, e due pallottole a chi tocca la mia sacra proprietà. Tutto ciò va bene nel neolitico, ma oggi siamo un filino più avanti.
Il progresso è le infrastrutture, l'energia, l'assistenza e le industrie strategiche in mano alla collettività (non lo "Stato", che è brutta parola, cattiva, e lo dico alla maestra); purtroppo i barbari con la clava ancora ce lo impediscono.

"Il buon senso c'era; ma se ne stava nascosto,
per paura del senso comune" (Alessandro Manzoni)
hrabal
Inviato: 3/5/2012 0:39  Aggiornato: 3/5/2012 0:39
Ho qualche dubbio
Iscritto: 17/5/2011
Da: dublino
Inviati: 176
 Re: La vera natura della tassazione
entrare in campo nel mezzo di una rissa... cercando di tracciare geometrie euclidee

per quello che ho capito, il che non e' molto forse, la questione e':

puo' il liberismo puro, il lassaiz faire che sta alla base della scuola austriaca (corregetemi se sbaglio), essere un alternativa utile e percorribile al presente sistema?

Condivido tutte le critiche di Pike, Dusty e compagnia al sistema delle tasse, la differenza con il pizzo mafioso non ce la vedo proprio...

(seguendo l'analogia mi sovviene una domanda riducendo la questione a termini piu' piccoli, come fa un imprenditore siciliano a liberrasi del giogo mafioso senza finire nel piu' distante ma non meno strangolante abbrraccio del fisco nazionale?)

Condivido anche l'idea che il presente sistema occidentale e' solo molto teoricamente basato sul "libero mercato". In realta' ora e' tutto, ma propri tutto molto "controllato".

Eh si, perche' il potere e' controllo, controllo delle ricchezze, del territori e delle persone...

ed esendo questo potere, come possiamo quotidianamente sperimentare, ben assestato sul suo scranno non vedo come si possa introdurre questo benedetto o maledetto liberismo.

L'ironia di tutto questo sta proprio nel fatto che nel mondo di oggi siamo tutti (esclusi pochi residuie comunita' comuniste) nominalmente liberomercatisti!

E' come se un ingenuo bambino comunista degli anni belli dell Unione sovietica, dove vigeva la dittaura del proletariato, avesse chiesto al padre proletario perche' anche lui non viaggiasse in una Bella Volga lunga 7 metri come il compagno brezneev.

Un altra domanda da bambino:
abbiamo visto tutti che il comunismo e' fallito, ovviamente, immagino dicano i comunisti superstiti, perche' le sue realizzazioni concrete erano state mal eseguite e corrotte dall'ingordigia umana...

ma non e' che allora il liberismo che viviamo ora non e' altro che il risultato fallimentare dell'ideologia liberista corrotta da errori d'impostazioni e dall'ingordigia umana?

In realta' credo che non ci possa essere alcun reale cambiamente in questa societa' e in quelle future se non si attaca alla radice il problema... e il problema e' il potere e il sua capacita' di controllo... che ai miei occhi stanchi sembra stia crescendo giorno per giorno...


forse comunita' tribali di persone liberate, insediate dentro un mondo di schiavi potrebbe essere una via... in questo sono di nuovo con Pike, che non mi sembra abbia mai detto che la scuola austriaca di per se abbia alcuna soluzione...

Ho riletto l'articolo e preso nella sua semplicita', ripulito da qualche divagazione (tipo il sistema scolastico Ghanese) non sia altro che un invito ad immaginare altri mondi possibili diversi dalla schiavitu' fiscale. Come costruirli non lo dice e neanch'io, ahinme' lo so!

Spero che Music Band ed Infettato ci ripensino... ho sempre apprezzato la qualita' dei loro interventi.

Redazione
Inviato: 3/5/2012 0:49  Aggiornato: 3/5/2012 1:19
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: La vera natura della tassazione
MUSIC-BAND: "questa di dusty infatti è di fatto una risposta a quanto hai chiesto: "Anche un collegamento ad Internet lo si può considerare un bene "pubblico" in quanto se devo andare da A a B devo attraversare le reti di altri soggetti privatissimi, però il tutto non solo funziona benissimo, ma ogni anno migliora. Per quale motivo dai per scontato che la cosa non possa funzionare anche con le strade?"

Minchia Federico, eppure io scrivo in italiano. La mia domanda era QUESTA: "Il giorno che qualcuno trovasse una pagina degli "austriaci" in cui si spiega chiaramente come, con quali soldi, e raccolti con quale criterio, debbano essere costruite e gestite le infrastrutture e tutto ciò che viene considerato "servizio pubblico" me lo faccia sapere."

Secondo te la risposta a questa domanda è la frase che hai citato sopra?!?????!!!!!!????

Cioè secondo te, se io chiedo a Lew Rockwell "chi tira fuori i soldi per costruire una ferrovia?" lui mi risponde: "Internet funziona benissimo. Non vedo quindi dove stia il problema" ?

Redazione
Inviato: 3/5/2012 1:01  Aggiornato: 3/5/2012 1:02
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: La vera natura della tassazione
Totalrecall. Sono pienamente d'accordo con te. Io anzi alzerei l'asticella di un'altra decina di centimetri, ma anche così può bastare. Almeno si parla di problemi reali, e non di aria fritta.

Redazione
Inviato: 3/5/2012 1:10  Aggiornato: 3/5/2012 1:14
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: La vera natura della tassazione
HRABAL: Grazie per il tuo intervento "ragionato". Sembra quasi una perla rara, a questo punto.

Citazione:
in questo sono di nuovo con Pike, che non mi sembra abbia mai detto che la scuola austriaca di per se abbia alcuna soluzione...
Basta che lo si dica chiaro e tondo, e per me la discussione è già finita. Mica ce l'ho con Pike.

Attenzione però: una cosa è "non dire" che hanno una soluzione, ben altra è farti intendere che ce l'abbiano, e che sia io lo stupido che non riesce a vederla.

Capisci che a quel punto girerebbero i coglioni persino a Madre Teresa.

Redazione
Inviato: 3/5/2012 1:17  Aggiornato: 3/5/2012 1:17
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: La vera natura della tassazione
PIKEBISHOP: E' vero che l'articolo è deboluccio, ma io non ho voluto usarlo per farci uno strawman.

L'abolizione delle tasse è uno dei tenets fondamentali dei libertarian e della scuola austriaca. Trovo quindi DOVEROSO che queste persone diano una risposta chiara ed esauriente sulla questione.

Calvero
Inviato: 3/5/2012 1:22  Aggiornato: 3/5/2012 1:26
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/6/2007
Da: Fleed / Umon
Inviati: 13165
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Sei sicuro che siano "loro" a non volere 10.000 tribù e non invece la naturale evoluzione della socialità umana?


Maledettamente cruciale prendere atto delle conseguenze [tragiche] di come tale plagio possa assumere forme tanto sibilline e, all'apparenza, pure coerenti! ... oh my God...

L'idea terribile di poter considerare anche solo avvicinabile il termine - naturale - al termine ---> "socialità umana" così come noi la viviamo dice tutto. Purtroppo per noi. Oltre essere schiavi degli Stati, prima ancora lo siamo di precise e incanalate prospettive divergenti dalla natura umana.

Addirittura si parla di "evoluzione" (!!!) (non esiste una faccetta giusta per l'occasione) ... in un ambito (il nostro), qui, dove proprio la schiavitù è quella della grande bugia: quella che comanda di essere sganciati dal sano individualismo e dalla natura tribale che, latitante in noi, continua a subire l'infamia di cotanto "progresso".

E poi ... "sganciati" - è un ancora un termine educato. Troppo educato. La schiavitù è quello scempio che ci vede credere (e funziona egregiamente per i più, of course) che vi sia o vi possa essere una "socialità umana" realmente compatibile con il sistema Stato; che sarebbe compatibile con gli Stati che (giustamente portati a fare quello che la loro struttura pretende) rapinano i popoli in nome di una chimera che ha tante maschere, tante quanti sono i figli della propaganda.

Il punto è proprio questo: che NON v'è stata alcuna evoluzione (il massimo poi è l'uso del termine ---> naturale) ... e non v'è nessuna socialità umana, qui in questo mondo...

...alla faccia degli Apache ... e di tutti quelli che danno l'anima per aiutare e aiutarci comprendere che l'utopia sarà tale finché la massa è illusa che qui si sta avendo a che fare con la nostra natura.

---==)*(==---

Tornando alla questione principale.
Una domanda.

Ma nel mezzo di questo ipotetico cambio di paradigma, tra A e B - quale processo dovrebbe realizzarsi, cosa lo permetterebbe?

Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
PikeBishop
Inviato: 3/5/2012 1:37  Aggiornato: 3/5/2012 1:37
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Cioè secondo te, se io chiedo a Lew Rockwell "chi tira fuori i soldi per costruire una ferrovia?" lui mi risponde: "Internet funziona benissimo. Non vedo problemi" ???????

Non credo proprio. La domanda e' cosi' banale che la risposta e' del tutto scontata. Non so cosa direbbe Lew Rockwell, ma e' chiaro che la ferrovia la costruisce chiunque abbia le risorse necessarie e la convenienza nel costruirla.

Non e' obbligatorio che a costruire la ferrovia sia una banda di grassatori con l'esclusiva della violenza sul territorio chiamata Stato. Non e' neanche scritto nelle stelle che le problematiche legali inerenti al passaggio di una ferrovia debbano essere risolte da una banda di mafiosi perche' senza mafia e' un casino e non si puo' vivere, come qualcuno sembra sostenere.

Internet in questo senso e' un esempio di settore in cui lo Stato non e' ancora entrato, anche se si basa su una rete che era importante a livello di repressione militare sulla popolazione come il telefono.

Al mondo infatti vi sono migliaia di ponti, ferrovie e strade costruite da societa' che rappresentano azionisti che volontariamente investono i loro risparmi in opere che credono siano necessarie e che percio' abbiano un mercato che li ripaghera' dei finanziamenti con i dovuti interessi. A volte ci azzeccano ed a volte no, ma sono tutti cazzi loro.
Ci sono invece anche numerosissime strade e ponti che prima sono state costruite con i soldi dei rapinati e poi date in gestione dai rapinatori ad amici loro, cosicche' i rapinati devono pagare il pedaggio ogni volta che le usano, pagandole diverse volte a gente che non ha mai sborsato una lira per la loro costruzione piu' di quanto non fosse la percentuale comune agli altri rapinati.

La differenza e' anche che, al contrario di quanto sostiene Totalrec, non sono i privati a costruire le cattedrali nel deserto, ma i mafiosi per favorire amichetti loro o i finti privati appoggiati dai mafiosi di stato. Nessuno che avesse veramente fatto uno studio preliminare adeguato e avesse dovuto sganciare soldi suoi (o convincere altri a sganciare i loro senza puntare loro una pistola in faccia)avrebbe costruito assurdita' come il TGV o il Tunnel della Manica. Nessuno senza soldi rapinati ai poveracci che vivono con uno stipendio minimo e la casa in proprieta' comprata con sacrifici durati tutta la vita avrebbe intrapreso lavori totalmente inutili come lo sventramento della Citta' di Torino (Citta' che non ha neanche piu' i soldi per pagare i dipendenti, visto che i soldi rapinati ai poveracci li ha investiti in subprime per favorire gli appalti) o il buco esplorativo senza senso (e senza futuro) della TAV in Val di Susa.

Ma, come ho detto, la risposta ad una domanda simile e' cosi' scontata (specie se arriva da qualcuno che ha il libro di Mises fra i downloads del suo sito) che era sembrata una semplice provocazione.

@ totalrec
La Napoli-Portici era il primo esempio italiano di opera inutile realizzata solo per motivi propagandistici da una amministrazione che fu giustamente spazzata via per la sua inefficienza anche se si rivelo' immensamente meglio dello Stato Italiano che ci sembra ora cosi' indispensabile.
L'unica ragione per cui le ferrovie sono cadute in mano ai mafiosi statali e' che servivano per spostare gli eserciti che sono il cuore del business dello Stato, basato sulla violenza repressiva e sulla guerra.

Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
hrabal
Inviato: 3/5/2012 1:42  Aggiornato: 3/5/2012 1:42
Ho qualche dubbio
Iscritto: 17/5/2011
Da: dublino
Inviati: 176
 Re: La vera natura della tassazione
Redazione:
Citazione:
L'abolizione delle tasse è uno dei tenets fondamentali dei libertarian e della scuola austriaca. Trovo quindi DOVEROSO che queste persone diano una risposta chiara ed esauriente sulla questione.


questa storia dell'abolizione delle tasse mi ricorda un po' la tua boutade sulla soarizione del denaro, un evento magico... e allora che succederebbe?

In realtà cambiamenti così radicalli possono avvenire solo per volontà del potere, nel qual caso ne avrebbe comunque un tornaconto o per una rivoluzione... ma li ci vuole del sangue... e le condizioni, che non vedo, perchè si verifichi

con una cosa sono comunque d'accordo con la scuola austriaca, che allo stato delle cose il problema non è il "libero mercato" ma l'eccesso di controllo, l'eccesso di regole che tendo sempre più na richiudere gli spazi di ribeltà rimaste (vedi la proposta di ridurre le transaziuoni in contanti), e l'obbiettivo mi pare sia chiaramente quello di ingabbiare l'umanita e farci vivere sotto continuo ricatto.

E in tutto questo credo che la politica, ovvero l'arte di organizzare la vita comune, sia morta, è una specie di pupazzo disanimato nella mani dei burattinai, e non vedo come si possa resuscitarla...

un saluto

fiodenamig
Inviato: 3/5/2012 1:42  Aggiornato: 3/5/2012 1:42
Mi sento vacillare
Iscritto: 13/5/2011
Da:
Inviati: 332
 Re: La vera natura della tassazione
hrabal ha scritto:


Un altra domanda da bambino:
abbiamo visto tutti che il comunismo e' fallito, ovviamente, immagino dicano i comunisti superstiti, perche' le sue realizzazioni concrete erano state mal eseguite e corrotte dall'ingordigia umana...


No. Il comunismo nella forma leninista ha fallito per due cose che poi si riducono a una cosa sola:

1) la sua volontà di eliminare il plusvalore

2) la scarsa produzione

in realtà tutte e due sono effetto di una cosa sola: l'odio verso il datore di lavoro, il cosiddetto "padrone".

Siccome i comunisti hanno sempre avuto avuto questa "fissa" di vedere l'imprenditore come una sorta di "profittatore" a loro danno, ciò li ha portati a cercare di eliminare proprio la figura dell'imprenditore e con esso il plusvalore. Questo però ha comportato che, in una nazione quale l'Unione Sovietica che potenzialmente era la nazione più ricca del mondo, in pratica trovare qualcosa era un casino perché la produzione era un casino. Cioè con il comunismo la produzione resta a terra, e la vera ricchezza di una nazione moderna è espressa dalla sua produzione.

PikeBishop
Inviato: 3/5/2012 1:47  Aggiornato: 3/5/2012 1:47
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
In realtà cambiamenti così radicalli possono avvenire solo per volontà del potere

In realta' cambiamenti cosi' radicali possono avvenire solo CONTRO la volonta' del potere, ed il primo passo e' semantico: chiamare le cose col loro nome. "Tasse" e' una foglia di fico: la parola giusta e' "Pizzo". Quando si fa chiarezza nelle menti delle persone ogni cambiamento e' possibile.

E' chiaro che probabilmente si sta solo combattendo contro i mulini a vento ma, come diceva qualcuno grandi cose hanno un piccolo inizio.

Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
PikeBishop
Inviato: 3/5/2012 1:52  Aggiornato: 3/5/2012 1:53
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Il comunismo nella forma leninista ha fallito per due cose che poi si riducono a una cosa sola:

1) la sua volontà di eliminare il plusvalore

2) la scarsa produzione


Mi piace il tuo stile, ragazzo, una cosa sola e ne elenchi due!

Comunque non e' vero.

La volonta' di eliminare il plusvalore, da un punto di vista etico e' sacrosanta, e pure efficace se il plusvalore viene investito in maniera appropriata. Inoltre la produzione non e' mai stata "scarsa": chiedilo all'Esercito Tedesco che si vedeva vomitare di fronte una marea di T-34, se la produzione era scarsa.

Il problema e' la centralizzazione della programmazione economica. E' un sistema che va contro la natura delle cose, invece che assecondarla e sfruttarla.

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Redazione
Inviato: 3/5/2012 2:05  Aggiornato: 3/5/2012 2:08
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: La vera natura della tassazione
PIKEBISHOP: "La domanda e' cosi' banale che la risposta e' del tutto scontata. Non so cosa direbbe Lew Rockwell, ma e' chiaro che la ferrovia la costruisce chiunque abbia le risorse necessarie e la convenienza nel costruirla."

Thank you. Presumo che Rockwell (o chiunque altro della scuola austriaca) direbbe più o meno la stessa cosa, ma volevo sentirmelo dire chiaro e tondo.

Resisto alla tentazione di dare una risposta immediata, e mi ripropongo di riorganizzare al meglio i miei pensieri. (Anche su tutto il resto che hai scritto).

A presto.

hrabal
Inviato: 3/5/2012 2:10  Aggiornato: 3/5/2012 2:10
Ho qualche dubbio
Iscritto: 17/5/2011
Da: dublino
Inviati: 176
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
In realta' cambiamenti cosi' radicali possono avvenire solo CONTRO la volonta' del potere, ed il primo passo e' semantico: chiamare le cose col loro nome. "Tasse" e' una foglia di fico: la parola giusta e' "Pizzo". Quando si fa chiarezza nelle menti delle persone ogni cambiamento e' possibile.


gia il primo passo, chiamare le cose col loro nome... ma quanto può essere profondo ed esteso questo cambiamento...

certo vedendo la reazione alla frase di grillo forse le parole fanno ancora paura o magari era solo l'ennesimo teatrino...

il pizzo (statale o privato) lo si paga per paura o anche per una certa idea di convenienza, e lo si smette di pagare per disperazione....o magari in qualche caso per reazione.

un bel cannone nel cortile

PikeBishop
Inviato: 3/5/2012 2:27  Aggiornato: 3/5/2012 2:27
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
il pizzo (statale o privato) lo si paga per paura o anche per una certa idea di convenienza


Qualcuno aveva gia' espresso in maniera mirabilmente esaustiva e sintetica questa percepita convenienza:

Lo Stato è la grande illusione attraverso la quale tutti cercano di vivere alle spalle di tutti gli altri.

Visto che l'ho citato e che si parlava di ferrovie e del loro utilizzo, evidenzio anche una cosa carinissima che cade proprio a fagiolo:

Negative railroad

A famous section of Economic Sophisms concerns the way that tariffs are inherently counterproductive. Bastiat posits a theoretical railway between Spain and France that is built in order to reduce the costs of trade between the two countries. This is achieved, of course, by making goods move to and from the two nations faster and more easily. Bastiat demonstrates that this situation benefits both countries' consumers because it reduces the cost of shipping goods, and therefore reduces the price at market for those goods.

However, each country's producers begin to criticize their governments because the other country's producers can now provide certain goods to the domestic market at reduced price. Domestic producers of these goods are afraid of being outcompeted by the newly viable industry from the other country. So, these domestic producers demand that tariffs be enacted to artificially raise the cost of the foreign goods back to their pre-railroad levels, so that they can continue to compete.

Bastiat raises two significant points here:
1.Even if the producers in a society are benefited by these tariffs (which, Bastiat claims, they are not), the consumers in that society are clearly hurt by the tariffs, as they are now unable to secure the goods they want at the low price at which they should be able to secure them.
2.The tariffs completely negate any gains made by the railroad and therefore make it essentially pointless.

To further demonstrate his points, Bastiat suggests that, rather than enacting tariffs, the government should simply destroy the railroad anywhere that foreign goods can outcompete local goods. Since this would be just about everywhere, he goes on to suggest that this government should simply build a broken or "negative" railroad right from the start, and not waste time with tariffs and rail building.

Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
totalrec
Inviato: 3/5/2012 2:29  Aggiornato: 3/5/2012 2:29
Mi sento vacillare
Iscritto: 23/5/2006
Da:
Inviati: 767
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
La differenza e' anche che, al contrario di quanto sostiene Totalrec, non sono i privati a costruire le cattedrali nel deserto, ma i mafiosi per favorire amichetti loro o i finti privati appoggiati dai mafiosi di stato.


Messa in questi termini, è una proposizione poco comprensibile e quindi poco condivisibile. "Privati", "mafia" e "stato" non sono categorie universali kantiane che abbiano la stessa valenza in ogni epoca e ad ogni latitudine. L'imprenditoria privata svedese non è uguale a quella italiana, il termine "mafia" è qualcosa di più complesso di un semplice epiteto e lo "stato" in accezione italiana del 2012 è diverso dallo stato svizzero o anche soltanto dallo stato italiano del 1962. Se ciò che vuoi esprimere è il disgusto per la gestione del settore pubblico in Italia negli ultimi 50-60 anni, è difficile darti torto. Solo che le cause di ciò andrebbero ricercate in dinamiche storiche e geopolitiche e non, genericamente, nella dicotomia pubblico-privato, che se non contestualizzata in tempi e luoghi specifici è del tutto priva di significato.

Citazione:
La Napoli-Portici era il primo esempio italiano di opera inutile realizzata solo per motivi propagandistici


Non so dirti se fosse utile o inutile. Paxtibi l'ha citata come esempio di infrastruttura virtuosamente realizzata da privati senza pianificazione centrale da parte dello stato e ho voluto mettere qualche puntino sulle i, tutto qui.

Citazione:
L'unica ragione per cui le ferrovie sono cadute in mano ai mafiosi statali e' che servivano per spostare gli eserciti che sono il cuore del business dello Stato, basato sulla violenza repressiva e sulla guerra.


Cioè avevano una valenza strategico/militare primaria e dunque lo stato postunitario dell'epoca ha deciso di gestirle in proprio. Non vedo dove sia lo scandalo, è il contrario che sarebbe stato scandaloso (cioè la rinuncia ad ogni progettualità strategica, che è quello a cui assistiamo oggi).

"I shall be telling this with a sigh
Somewhere ages and ages hence:
Two roads diverged in a wood, and I...
I took the one less traveled by,
and that has made all the difference".

(Robert Frost, "The road not taken")
PikeBishop
Inviato: 3/5/2012 2:41  Aggiornato: 3/5/2012 2:41
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
dicotomia pubblico-privato, che se non contestualizzata in tempi e luoghi specifici è del tutto priva di significato.

La dicotomia e' si priva di significato ma la questione vera e' che lo Stato E' un privato, che si vuol far passare come l'emanazione di una misteriosa mistica collettivita'. Quando pero' un privato ha l'esclusiva della violenza su un determinato territorio cessa di essere un privato normale e diventa un super-privato, o per meglio dire priva gli altri delle loro caratteristiche individuali.

Puo' succedere che in territori limitati gli stati diano in appalto l'esclusiva della violenza ad altri privati, ma in sostanza la faccenda non cambia. In tal senso esiste una dicotomia tra il super-privato e tutti gli altri a lui sottoposti nel senso che gli altri non possono esprimere le loro caratteristiche e potenzialita' private in sua presenza.

Citazione:
Non vedo dove sia lo scandalo

Non so per te, ma per me la violenza repressiva e la guerra sono sempre scandalose. E non e' vero che non ci si possa difendere senza trasporti, anzi, i trasporti sono i primi ad essere auto-distrutti in caso d'invasione.

Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
Jurij
Inviato: 3/5/2012 6:14  Aggiornato: 3/5/2012 6:14
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 8/11/2009
Da: Galvatron
Inviati: 2359
 Re: La vera natura della tassazione
Cassandra
Citazione:
… Benetton: fabbricate occhiali ma non toccate le autostrade.

Esatto.

Dove ci sono attentati ci sono servizi segreti.

Non scarto mai nessuna ipotesi perché un domani potrebbe andare a sostegno di un'altra rendendola così più possibile.

Chi ha le competenze (potere di decidere) ha le responsabilità.
Jurij
Inviato: 3/5/2012 6:25  Aggiornato: 3/5/2012 6:25
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 8/11/2009
Da: Galvatron
Inviati: 2359
 Re: La vera natura della tassazione
fiodenamig
Citazione:
secondo la scuola austriaca, saranno i privati a provvedere alle infrastrutture,


Certo, per poi farle pagare di più con il monopolio e distribuendo minor ricchezza …
Ahh dimenticavo, per poi alla fine lasciare sul terreno rottami e terreni da bonificare.

La privatizzazione estrema nata con gli anni 80 ha aumentato notevolmente le differenze salariali nella società.

Non ha portato maggiore ricchezza, ma grossi problemi di giustizia sociale.

Dove ci sono attentati ci sono servizi segreti.

Non scarto mai nessuna ipotesi perché un domani potrebbe andare a sostegno di un'altra rendendola così più possibile.

Chi ha le competenze (potere di decidere) ha le responsabilità.
music-band
Inviato: 3/5/2012 6:56  Aggiornato: 3/5/2012 6:56
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/10/2005
Da: Shangri-la
Inviati: 1680
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Cioè secondo te, se io chiedo a Lew Rockwell "chi tira fuori i soldi per costruire una ferrovia?" lui mi risponde: "Internet funziona benissimo. Non vedo quindi dove stia il problema" ?


Ti ha risposto molto meglio di quanto avrei potuto fare io, Pikebishop.

Anche io, all'inizio di questo topic avevo tentato di rispondere prima che mi accusassi di parlare della rava e della fava e di ammazzare ogni tentativo di discussione; e lo avevo fatto cercando di sottolineare l'importanza di chi, con delle analisi mirate mette in evidenza la natura fallimentare di un certo sistema; che poi è quello che tu stai facendo da più di 10 anni.

Quando qualcuno ti chiede: E allora? chi ha pilotato l'aereo contro il pentagono? O, chi ha messo le bombe nelle torri? E che tecnica ha utilizzato? Che esplosivo?

Tu rispondi alla "Domandina scomoda" oppure gli dici: io ti sto dimostrando che non può essere stato hanjour a pilotare l'aereo in quel modo, ti sto dimostrando che la versione ufficiale è un cumulo di cazzate. Perchè è da questo che bisogna partire.

Cazzo Massimo... ma è possibile che proprio non riesci a vederlo il parallelo? Oppure semplicemente non vuoi?


Citazione:
Resisto alla tentazione di dare una risposta immediata, e mi ripropongo di riorganizzare al meglio i miei pensieri. (Anche su tutto il resto che hai scritto).


Anche se la risposta è diretta a Pike (visto che è stato il primo a risponderti), ringrazio anch'io e aspetto la risposta.

Paxtibi
Inviato: 3/5/2012 8:58  Aggiornato: 3/5/2012 8:58
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/4/2005
Da: Atene
Inviati: 8134
 Re: La vera natura della tassazione
Il modello di project financing più utilizzato sembra essere stato il BOT (build operate transfer, ossia costruzione, gestione e trasferimento), secondo il quale, ricordiamo, l’Autorità pubblica affida in concessione la realizzazione e la gestione di un’opera pubblica ad una società mista, la quale la costruisce e la governa per un tempo determinato, sufficiente a remunerare il capitale investito, per poi trasferirla al soggetto pubblico al termine di tale periodo, realizzando così una privatizzazione temporanea dell'opera, che permette all’Ente pubblico di trasferire sui privati i costi d'investimento e i rischi del progetto, compensati dal diritto loro concesso dello sfruttamento economico del bene con la cessione a terzi dei servizi prodotti, per periodi piuttosto lunghi.

Mediante il modello BOT sono state realizzate la metropolitana di Singapore, l'Eurotunnel sotto il canale della Manica, il ponte autostradale di Dartford sul Tamigi, il ponte sul Bosforo, la linea ferroviaria ad alta velocità della Florida e il ponte Vasco de Gama sul fiume Tago in Portogallo.

In questi casi gli appaltatori si sono impegnati contrattualmente con la clausola “chiavi in mano”, assumendosi tutti i rischi dalla costruzione alla gestione commerciale del bene, con l'onere di corrispondere penali al concedente in caso di ritardi nell'entrata in funzione dell'opera. I finanziatori, invece, dal loro canto sono stati garantiti con la riuscita del progetto per la sua rilevanza imprenditoriale e per le prospettive reddituali derivanti dal progetto.

(Esperienze di Project financing all’estero)

Cioè, ma di cosa stiamo parlando?

mangog
Inviato: 3/5/2012 9:13  Aggiornato: 3/5/2012 9:32
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 5/1/2007
Da:
Inviati: 2857
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:

Signori austriaci, piantatela di fare le sceneggiate alla Maria Callas, e spiegatemi chi deve pagare i ponti e le ferrovie.



Mio padre è stato espropriato dei suoi campi per 2 lire negli anni 50-60 perchè doveva passare l'autostrada A4.
Avrebbe preferito 1000 volte aver venduto ad un privato il terreno prendendo il giusto guadagno.
Dundue lo stato ha costruito sul terreno "regalato" le sue infrastrutture e nonostante questi regali forzati dei privati è riuscito a fare il debito mostruoso.
Oggi le autostrade sono perfino gestite dai privati... una vergogna mostruosa ma meglio così.... il "puibblico" non riesce a gestire nulla senza sperperi mostruosi...

Citazione:

Se proprio ci tieni, lo farò. Prima però potresti indicarmi in quale dei "vecchi articoli" viene spiegato chi costruisce ponti e ferrovie? (Chi e come si occupa cioè delle infrastrutture).


Sicuramente non lo stato costruirà strade e ponti..Caltagirone? Impregilo?
Delle infrastrutture chi si occupa dove aver espropriato, anzi rubato il terreno, ed appaltato ad imprese private la costruzione di ponti e strade... vediamo... .. Benetton ?

infosauro
Inviato: 3/5/2012 9:31  Aggiornato: 3/5/2012 9:33
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 23/5/2008
Da: questo mondo (credo)
Inviati: 2376
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Questa me l'ero persa: un lampo di genio!!!!!!

Avanti verso il 1000 per mille!

Mi sono semplicemente chiesto: una volta che lo stato ammette la capacità del cittadino nel gestire una parte delle sue tasse, come si fa a stabilire quant'è grande questa parte? Perché il 5 sì e il 6 no? Perché fino a 8 e non fino a 9?
Ok, probabilmente se andiamo a vedere l'origine dell'otto per mille si intuisce che non si riteneva il cittadino in grado di gestire il suo denaro, anzi tutto il contrario, comunque il concetto è passato, soprattutto con il 5 per mille, dunque perché limitarsi a quella ridicola percentuale?
A proposito, qualcuno mi spiega perché alle religioni l'8 e alle società di ricerca e/o volontariato il 5? Non è una discriminazione bella e buona?
Citazione:
Ok, c'e' una imposizione, ma a questo punto mi va bene lo stesso...

In realtà, nella proposta a cui hai risposto, di imposizioni ce ne sono 2:
1)il fatto che devi pagare le tasse e
2)quante ne devi pagare
Però, nella mia visione completa della società, la 2) è negoziabile al momento del pagamento e la 1) è non è così perentoria (per ora evito di entrare nei dettagli), quindi immagino che per te sia ancora più accettabile.

"It's just a ride"
William Melvin "Bill" Hicks, l'ultimo degli hippy, il primo dei complottisti (a comparire in TV).
superanima
Inviato: 3/5/2012 9:38  Aggiornato: 3/5/2012 9:41
Ho qualche dubbio
Iscritto: 21/8/2007
Da:
Inviati: 300
 Re: La vera natura della tassazione
@ Paxtibi
Il prject financing si applica a strutture a pagamento (e presuppone comunque una autorità centrale, che nel mondo senza tasse non esisterebbe). La metropolitana, i vari ponti etc. etc. sono tutti a "pedaggio" a quanto ho capito.
Sono anche tutti interventi in cui ci si aspetta un grande utilizzo da parte delle persone.

La metropolitana di Londra tutti la vorrebbero poter costruire, è nomale che il ritorno economico sarebbe assicurato.
Ma cosa succede con quelle opere localizzate in aree meno favorevoli?
La strada che porta al paesino un po' sperduto, o l'acquedotto che vi porta l'acqua chi lo costruirebbero in assenza di un'autorità centrale finanziata dalle tasse? Chi vi porterebbe la corrente elettrica od il telefono? Chi vi farebbe arrivare un servizio di trasporto pubblico, bus o simili?
Che succede se si ha un incidente e si deve chiamare un elicottero per il trasporto di un ferito grave? Si chiede sul posto una fideiussione al malcapitato?
Chi costruirebbe un ospedale in un'area economicamente depressa, dove gli abitanti non potrebbero pagare le costose prestazioni?
Insomma, qui si sta parlando di una realtà in cui non esiste nessuna forma di autorità centrale, che senza tasse non potrebbe sostenersi.

Quali sarebbero le conseguenze di una simile impostazione? Non si finirebbe per aumentare la concentrazione della popolazione nelle aree ad altissima densità urbana, mentre le aree più isolate rimangono in uno stato poco più che medioevale e lentamente si spopolano?

L'unico esempio che mi viene in mente di una società impostata su basi simili (pressoché assenza di tasse e di una forte autorità centrale, di stampo occidentale, lasciando perdere le varie realtà tribali in giro per il globo) è quella dei puritani prima della formazione degli stati uniti d'America, di cui ho trovato la descrizione in un libro di kleeves. E non mi è sembrata il massimo della vita.

Witt83
Inviato: 3/5/2012 9:48  Aggiornato: 3/5/2012 9:48
Mi sento vacillare
Iscritto: 3/1/2010
Da:
Inviati: 419
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Per vivere in modo decente, come prima cosa serve cibo, riparo, riscaldamento, cure, tecnologia.
(Quasi) tutto questo viene offerto autonomamente dal "mercato", cioè dalle persone stesse, senza nessuna pianificazione centrale e senza nessun furto legalizzato. L'offerta di molte di queste cose migliora con il tempo, così come aumenta il rapporto qualità prezzo.


Io non sono contro i meccanismi di mercato in tutto e per tutto, almeno finchè ci sarà un economia basata sullo scambio e sul denaro.
A mio avviso i privati dovrebbero essere autorizzati a fare concorrenza al settore pubblico (rispettando determinate regole) e viceversa.

1. Cibo: sulla qualità dei cibi offerti dal mercato ho qualche dubbio così come mi sembra chiaro che siano visibili a tutti tanti problemi: il fenomeno in crescita degli OGM, l'utilizzo di sostanze chimico-tossiche in agricoltura, le violenze oscene sugli animali, i terreni che diventani aridi ed improduttivi.
Non so quanto questo sia colpa dello Stato e quanto del mercato (più ricavi e meno costi) però questi problemi andrebbero quantomeno citati.
2. Acqua: non vedo niente che abbia un miglior rapporto qualità/prezzo delle case dell'acqua (fenomeno in crescita) che offrono acqua pulita a costo zero, riducendo tra l'altro l'utilizzo di bottiglie di plastica.
Sulla privatizzazione dell'acqua non mi pare che l'esperimento di Agrigento sia andato nel verso giusto.
E poi chi si potrebbe permettere oggi di gestire il servizio idrico, la Nestlè?
3. Riparo: sul prezzo di case ed affitti incidono le tasse (sbagliatissimo soprattutto sulle prime case) ma non mi sembra che il mercato offra di per sè un buon rapporto qualità/prezzo (anche gli affitti pagati in nero sono molto sostanziosi e continuano ad aumentare)
4. Cure: non c'è dubbio che la sanità pubblica sia spesso inefficiente ma il modello americano di sanità, in un Paese col 10% di disoccupazione, lo vedo come un suicidio.
E poi è già possibile trovare quà e là cliniche private,se uno vuole può servirsene (100 € senza fattura )
Sulle cure in sè, non mi fido certo delle case farmaceutiche ( aiutate dagli stati ma tipicamente private)

Mi sembra giusto sottolineare l'inefficienza nella gestione delle tasse sempre più invasive, i disservizi di molte aziende pubbliche ecc. ma anche i meccanismi di mercato non mi pare che funzionino sempre perfettamente.

E' vero che un libero mercato non ce l'abbiamo, è vero che non c'è il Gold standard ma ci sono la BCE e la riserva frazionaria, ma imputare ogni singolo disastro sempre e solo allo Stato non mi sembra una visione corretta della realtà.

A tutti gli "austriaci": c'è qualche problema che si riesce ad associare, anche solo parzialmente, ai meccanismi di mercato che prevedono competizione e profitto?

Il mercato è, almeno parzialmente, responsabile del fatto che acqua pulita, cibo, riparo, cure siano disponibili solo alla metà della popolazione mondiale?

Non voglio provocare mi pongo solo domande per vedere quanto differente è la nostra visione dei problemi e della realtà.

Buona giornata a tutti!

La terra possiede risorse sufficienti per provvedere ai bisogni di tutti, ma non all'avidità di alcuni. Gandhi
Mande
Inviato: 3/5/2012 10:25  Aggiornato: 3/5/2012 10:25
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 13/1/2008
Da: Cologna veneta
Inviati: 1301
 Re: La vera natura della tassazione
E' sinceramente difficile capire chi possa proporre un articolo del genere.

Le argomentazioni usate sono pari a quelle di una persona che entra in un negozio ed esclama :"Ehi, che prezzi, ma questo è un furto".

Non si capisce perché ogni volta che si parla con gli anarco-capitalisti lo stato diventi improvvisamente da ente impalpabile a persona fisica.
Bisognerebbe smettere di credere alle favole della buona notte che parlano del signor "Microsoft Giovanni" come di un programmatore mediocre che vende il suo software a peso d'oro o la cugina "Fiat Claudia" che è scassatella ma pur sempre di famiglia per cui sopportiamo.

NO, le spa non sono persone fisiche come non lo è lo stato.

Lo stato altro non è che una "associazione di cittadini che condividono la proprietà privata (sovranità) su di un territorio".

Non si può credere che una associazione sia una persona fisica ed attribuirle delle qualità. Non si può proprio.

Che cosa dice l'autore?
Citazione:

Questo può essere realizzato tanto mediante una violenza fisica, quanto mediante l’intimidazione, poiché la mera minaccia dell’esercizio della violenza è un atto di violenza in sé. Un esempio paradigmatico potrebbe essere quello del rapinatore che ti punta una pistola alla tempia per sfilarti il portafoglio, senza effettivamente premere il grilletto. Un esempio meno ovvio è costituito dalle modalità con cui il governo si prende i nostri soldi. Dire che le tasse sono una forma di furto potrebbe sembrare un po’ esagerato, ma provate a rifiutarvi di pagarle e vi ritroverete in galera. Rifiutatevi di corrispondere l’IMU e vedremo allora chi realmente possiede la tua casa.

In poche parole dice che il vostro negoziante di alimentari vi deruba.
Si, certo, non vi uccide fisicamente ma vi minaccia di morte. Se non pagate il pizzo all'infido negoziante di alimentari quello vi lascia morire di fame ergo vi estorce il denaro obtorto collo.

Certo l'autore non si avvede che esistono svariati stati come svariati commercianti. Se il prezzo del tuo commerciante di alimentari lo consideri troppo alto perché non vai da un altro? Se consideri la tassazione italiana la più alta del mondo perché non esci da questa associazione per andare in un'altra?

A questa domanda la scuola austriaca ha risposto da tempo. Se avviene lo scambio economico (non furto) è perché l'acquirente valuta il servizio offerto più del suo denaro che paga. Se ciò non fosse vero lascerebbe l'associazione Italia per andare in un'altra dove il suo denaro vale meno di quello che riceve in cambio.

Dunque cominciamo a mettere i puntini sulle i.

Ne l'autore ne chi lo sostiene conosce la scuola austriaca altrimenti se ne sarebbe accorto subito. Alternativamente si dovrebbe dire che la scuola austriaca manca di coerenza interna contraddicendosi dunque è inutile.

Paxtibi
Inviato: 3/5/2012 10:40  Aggiornato: 3/5/2012 10:40
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/4/2005
Da: Atene
Inviati: 8134
 Re: La vera natura della tassazione
In poche parole dice che il vostro negoziante di alimentari vi deruba.
Si, certo, non vi uccide fisicamente ma vi minaccia di morte. Se non pagate il pizzo all'infido negoziante di alimentari quello vi lascia morire di fame ergo vi estorce il denaro obtorto collo.


LoL!

complo
Inviato: 3/5/2012 10:41  Aggiornato: 3/5/2012 10:41
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 14/10/2005
Da:
Inviati: 2555
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
La metropolitana di Londra tutti la vorrebbero poter costruire, è nomale che il ritorno economico sarebbe assicurato. Ma cosa succede con quelle opere localizzate in aree meno favorevoli? La strada che porta al paesino un po' sperduto, o l'acquedotto che vi porta l'acqua chi lo costruirebbero in assenza di un'autorità centrale finanziata dalle tasse? Chi vi porterebbe la corrente elettrica od il telefono? Chi vi farebbe arrivare un servizio di trasporto pubblico, bus o simili? Che succede se si ha un incidente e si deve chiamare un elicottero per il trasporto di un ferito grave? Si chiede sul posto una fideiussione al malcapitato? Chi costruirebbe un ospedale in un'area economicamente depressa, dove gli abitanti non potrebbero pagare le costose prestazioni? Insomma, qui si sta parlando di una realtà in cui non esiste nessuna forma di autorità centrale, che senza tasse non potrebbe sostenersi.


Mi hai "fregato" sul tempo.
La domanda corretta non è chi vorrebbe costruire qualcosa di CONVENIENTE ECONOMICAMENTE, la domanda corretta è chi costruirebbe qualcosa di economicamente NON CONVENIENTE ma di SOCIALMENTE conveniente.
Il MITOLOGICO centro di dialisi che aveva citato il MITOLOGICO Pispax in una delle altre 1000 IDENTICHE discussioni.
Domanda a cui OVVIAMENTE nessun "austriaco" vuole e PUO' rispondere.
Il povero malato di reni, come qualunque malato di una malattia poco frequente MORIREBBE tra la folla di "buoni" che ne rimpiangerebbero la sfortuna per una malattia incurabile.
L' "austriaco" mette in ipotesi un INESISTENTE mondo di buoni quale MAI si è visto nella storia.
MAI.
Anche l' ottimo Ashoka non rispondeva quando gli si chiedeva: "senza uno stato che imponga leggi contro l'inquinamento credi che gli imprenditori metterebbero depuratori ai loro scarichi?".
Le INGENTI spese che servono per mettere un impianto a norma farebbero FALLIRE NEL LIBERO MERCATO qualunque azienda si confrontasse con un competitor che quelle spese non le ha.
NESSUN IMPRENDITORE le affronterebbe se lo stato non le IMPONESSE a tutti (salvaguardando la concorrenza e NON il viceversa!).
Anche in questo caso l' "austriaco" immagina un mondo INESISTENTE di "buoni" che mettono dispositivi antiinquinamento RIMETTENDOCI soldi o affidandosi a clienti disposti A PAGARE DI PIU' quel servizio.
Per carità qualche migliaio di "buoni" di tal fatta ci sarà pure nel pianeta, il problema sono gli altri 5 miliardi..........

Mande
Inviato: 3/5/2012 10:56  Aggiornato: 3/5/2012 10:56
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 13/1/2008
Da: Cologna veneta
Inviati: 1301
 Re: La vera natura della tassazione
Per quel che riguarda i beni pubblici vorrei ricordare che non è la prima volta che viene chiesto agli "austriaci":

- Ma nel vostro modello di società esisteranno ancora i beni pubblici?
- E se si chi li gestirà? (se non lo stato?)

L'ultima volta che fu chiesto ho assistito ad un fuggi fuggi generale.
Ora che è Massimo a chiederlo tutti a scandalizzarsi su come sia possibile domandare.

Io provengo da una cultura dove mi è sempre stato detto:
"Chiedere è lecito, rispondere è cortesia".

Prendo atto che per alcuni chiedere è illecito visto che a rispondere non ne sono capaci.

Qualcuno ha provato a dire (musicband? non ricordo) che gli "austriaci" si limitano a criticare il sistema senza proporre nulla. Ovviamente non è assolutamente così. Loro propongono di organizzare l'economia secondo il "libero mercato" e vogliono ottenere il nostro consenso a ciò.

Se è vero che vogliono convincermi che il "libero mercato" sia meglio dovranno anche spiegarmi il perché. Ritorniamo dunque alle vecchie domande di alcuni mesi fa:

- Nella vostra proposta esistono ancora i beni pubblici?

- Se si chi li gestisce?

Dusty certo ha provato a rispondere. Ha detto:
"Guardate internet, dei privati che si mettono d'accordo tra loro".

Ovviamente internet non è un bene pubblico ma è privato. Dunque pare che non vi sia posto nella visione per i beni pubblici.

Chi lo gestisce internet? Ovviamente i privati e se vuoi l'accesso paghi.


Dunque diciamo che i beni pubblici non sono più contemplati ma esistono solo beni privati a pagamento.

Se ci fermiamo all'esempio di internet potrebbe anche starci. E' una scelta, magari la peggiore visto come gestiscono il servizio i privati (digital-divide) ma comunque una scelta.
I beni pubblici essenziali sono comunque altro da internet ma ad esempio le vie di comunicazione. Mari, fiumi, laghi e strade sono beni pubblici essenziali. Immaginiamoci in uno scenario liberista dove possediamo una proprietà privata di un chilometro quadrato. Ora noi possiamo fare quel che ci pare all'interno del nostro terreno ma non possiamo entrare dentro quello dei confinanti. Si chiama proprietà privata.
Certo io potrei firmare un "diritto di passaggio" (magari a pagamento) con un confinante per poter calpestare la sua proprietà e recarmi a commerciare con la persona oltre a lui. Poi firmo un'altra migliaia di diritti di passaggio con chi volontariamente li concede e sono finalmente riuscito a fare 100 Km per andare in ferie al mare. Al ritorno non è detto che riuscirò ancora a ottenere di passare. Si sa, le persone alle volte vendono, i diritti decadono, ect.

Con un bene pubblico come le strade invece ogni proprietà privata confina con quella pubblica ed io posso uscire di casa senza domandare il permesso a nessuno ed andare dove più mi aggrada.

Ma a questo punto una persona avveduta si domanda:
"Ehi, un attimo, ma il vero liberista dovrebbe volere fortemente i beni pubblici come le strade e vedere col fumo negli occhi la proprietà privata universale. Senza i beni pubblici addio libertà ed invece di essere rinchiusi in una prigione di stato ci ritroviamo tutti rinchiusi in casa. Ma si può concepire un mondo di persone libere senza beni pubblici e una associazione di nome stato che li gestisca?"

Personalmente credo di no ma i sostenitori dell'assenza dello stato sono liberi di esprimersi. Ovviamente se vogliono confrontarsi invece di fuggire fingendo sdegno.

PikeBishop
Inviato: 3/5/2012 11:09  Aggiornato: 3/5/2012 11:11
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
La strada che porta al paesino un po' sperduto, o l'acquedotto che vi porta l'acqua chi lo costruirebbero in assenza di un'autorità centrale finanziata dalle tasse?

Probabilmente nessuno. E' un problema? Se gli abitanti del paesino sperduto avessero voluto vivere a Londra sarebbero andati a vivere a Londra. Invece se Maometto non va a Londra, Londra DEVE andare da Maometto, perche' Londra deve essere pervasiva e controllare anche il paesino piu' sperduto.

Sveglia, signori: il fatto che appoggiate una autorita' basata sulla violenza e le diate in mano la vostra vita su un piatto d'argento non la fara' improvvisamente diventare buona, ragionevole, caritatevole, e amorevole nei vostri confronti.
Se al governo non conviene di fare la strada che porta al paesino sperduto non la fara', come non la fara' nessun altro a cui non convenga. E' pur vero che lo Stato di fatto a volte costruisce strade verso paesini sperduti, ma le ragioni sono:
1. Controllo CAPILLARE del territorio per essere in grado di esigere tributi.
2. Favorire imprese di amici e parenti con lavori anche non strettamente necessari.
Tutto cio' ha inoltre l'effetto non secondario di annullare le distanze e uccidere le culture locali che, magari non potevano essere approvviggionate di Coca-Cola e avevano una visione del mondo non omologata. Si fa presto a dire poveri, ma chi e' piu' povero, il pastore dell'Afghanistan che e' libero e riesce persino a prendere a calci nel culo la piu' potente macchina da guerra che il mondo abbia mai visto o il cittadino del paesino con la strada che deve obbligatoriamente vendere il suo panino dentro un preservativo di plastica e deve pagare l'80% dei suoi proventi in cambio della maledetta strada? Se fosse libero come gli Afghani la farebbe saltare, la cazzo di strada, come fanno in Afghanistan da un paio di secoli (sono frane naturali, secondo la stampa e i documentari) e come stanno imparando - meglio tardi che mai - in Val di Susa.

Citazione:
Il povero malato di reni, come qualunque malato di una malattia poco frequente MORIREBBE tra la folla di "buoni" che ne rimpiangerebbero la sfortuna per una malattia incurabile.

Dimentichi (ma e' possibile che debba ripeterlo ritualmente come una omelia) che tu, anche nel centro di una qualsiasi citta' italiana non ci arriveresti MAI all'ospedale, se non fosse per ambulanze che vengono pagate da privati e condotte da volontari. Questo lo so per esperienza diretta: per una megalopoli come Torino e Provincia (tutta) negli anni '90 c'erano un elicottero e tre ambulanze statali. Tutto il resto era pagato e veniva gestito a gratis con lavoro volontario.

Citazione:
"senza uno stato che imponga leggi contro l'inquinamento credi che gli imprenditori metterebbero depuratori ai loro scarichi?".

Si, perche' in assenza di Stato, dopo che mi hanno avvelenato la famiglia farei recapitare le teste dei familiari dell'imprenditore che scarica veleno direttamente al suo ufficio con una lettera che annuncia che lo tengo sotto mira e sto per premere il grilletto.

PS
A Mande non rispondo mai perche' la sua malafede e' stata testata negli anni ed e' cosi' evidente da essere ormai imbarazzante. Io non sono mai fuggito, per sua norma e regola, almeno da nessun discorso.

Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
complo
Inviato: 3/5/2012 11:10  Aggiornato: 3/5/2012 11:10
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 14/10/2005
Da:
Inviati: 2555
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Maledettamente cruciale prendere atto delle conseguenze [tragiche] di come tale plagio possa assumere forme tanto sibilline e, all'apparenza, pure coerenti! ... oh my God...


Calvè che palle, io non ho mai detto che tu sia plagiato e cortesemente fai altrettanto.
Torno a RIPETERTI che potrei usare anche io certe "metafore" e sarebbe solo un inutile scontro......

Citazione:
Il punto è proprio questo: che NON v'è stata alcuna evoluzione (il massimo poi è l'uso del termine ---> naturale) ... e non v'è nessuna socialità umana, qui in questo mondo...


Dillo a mio nonno che si spaccava il culo 12 ore al giorno TUTTI i giorni portando in giro per CENTINAIA di chilometri i polli e i conigli che vendeva nelle campagne toscane.
Poi si è preso un diploma di disegnatore tecnico e gli è sembrato meglio la vita che ha vissuto dopo a Roma.
Che ci vuoi fare non siamo tutti uguali, nessuno obbliga nessuno.
Ci sono ancora tante campagne da zappare senza rompere i dicotiledoni a tutto il resto del pianeta .........

Vitriolum
Inviato: 3/5/2012 11:11  Aggiornato: 3/5/2012 11:11
Ho qualche dubbio
Iscritto: 7/11/2011
Da:
Inviati: 202
 A proposito di ponti e ferrovie
L'estate scorsa sono stato in vacanza in India:

ho macinato parecchi chilometri in auto e ogni tot si trovavano delle barriere dove era necessario pagare

ho chiesto come mai, se fossero strade private o pubbliche, o se fossero gestite come lo sono le nostre autostrade

la risposta fu che il governo indiano non costruisce strade (proprio per evitare mangiamenti di soldi/rischio di corruzione/sprechi etc etc) ma lascia che lo facciano i privati, ai quali viene poi affidata la gestione del tratto di strada costruito per 10 o 20 anni

..ed ecco spiegato il perchè dei continui posti di blocco

personalmente l'ho trovata una bella soluzione, le strade così costruite erano in ottime condizioni (se paragonate al livello medio indiano ) e soprattutto collegavano paesi dove, data l'estensione del territorio indiano, nessun ministero si sarebbe sognato di andare a spenderci dei soldi

il concetto non è: niente tasse, facimmo tutto aggratis

ma piuttosto: siccome dello Stato non mi fido, preferisco che questo gestisca meno soldi possibile

...paradossalmente un evasore fa girare l'economia meglio dello Stato :)

REMEMBER YOURSELF, ALWAYS AND EVERYWHERE
Paxtibi
Inviato: 3/5/2012 11:14  Aggiornato: 3/5/2012 11:14
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/4/2005
Da: Atene
Inviati: 8134
 Re: A proposito di ponti e ferrovie
Se al governo non conviene di fare la strada che porta al paesino sperduto non la fara', come non la fara' nessun altro a cui non convenga. E' pur vero che lo Stato di fatto a volte costruisce strade verso paesini sperduti, ma le ragioni sono:

1. Controllo CAPILLARE del territorio per essere in grado di esigere tributi.
2. Favorire imprese di amici e parenti con lavori anche non strettamente necessari.

Tutto cio' ha inoltre l'effetto non secondario di annullare le distanze e uccidere le culture locali che, magari non potevano essere approvviggionate di Coca-Cola e avevano una visione del mondo non omologata. Si fa presto a dire poveri, ma chi e' piu' povero, il pastore dell'Afghanistan che e' libero e riesce persino a prendere a calci nel culo la piu' potente macchina da guerra che il mondo abbia mai visto o il cittadino del paesino con la strada che deve obbligatoriamente vendere il suo panino dentro un preservativo di plastica e deve pagare l'80% dei suoi proventi in cambio della maledetta strada? Se fosse libero come gli Afghani la farebbe saltare, la cazzo di strada, come fanno in Afghanistan da un paio di secoli (sono frane naturali, secondo la stampa e i documentari) e come stanno imparando - meglio tardi che mai - in Val di Susa.


90 minuti di applausi!

superanima
Inviato: 3/5/2012 11:17  Aggiornato: 3/5/2012 11:17
Ho qualche dubbio
Iscritto: 21/8/2007
Da:
Inviati: 300
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Probabilmente nessuno. E' un problema?


Non è un problema, ma vorrei capire qual è il mondo che avete in mente.
Vuoi tornare a vivere in tribù di ispirazione indiana? Vuoi la cessazione del sistema industriale? ti ispiri alla visione del Mullah Omar?

Citazione:
Si, perche' in assenza di Stato, dopo che mi hanno avvelenato la famiglia farei recapitare le teste dei familiari dell'imprenditore che scarica veleno direttamente al suo ufficio con una lettera che annuncia che lo tengo sotto mira e sto per premere il grilletto.


In questo scenario è più facile che l'imprenditore assoldi un manipolo di bendisposti e ti bruci in casa insieme alla tua famiglia.

complo
Inviato: 3/5/2012 11:20  Aggiornato: 3/5/2012 11:20
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 14/10/2005
Da:
Inviati: 2555
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Dimentichi (ma e' possibile che debba ripeterlo ritualmente come una omelia) che tu, anche nel centro di una qualsiasi citta' italiana non ci arriveresti MAI all'ospedale, se non fosse per ambulanze che vengono pagate da privati e condotte da volontari. Questo lo so per esperienza diretta: per una megalopoli come Torino e Provincia (tutta) negli anni '90 c'erano un elicottero e tre ambulanze statali. Tutto il resto era pagato e veniva gestito a gratis con lavoro volontario.


E tu dimentichi anche quello che fanno le istituzioni religiose.
Si ok, lo stato "approfitta" dei volontari siano essi privati cittadini, o enti religiosi, o altri enti.
Cambia il mio discorso? NO.
Il malato di reni non avrebbe il centro di dialisi e morirebbe tra la folla che ne rimpiange la malattia (falsamente) incurabile.......

Citazione:
Si, perche' in assenza di Stato, dopo che mi hanno avvelenato la famiglia farei recapitare le teste dei familiari dell'imprenditore che scarica veleno direttamente al suo ufficio con una lettera che annuncia che lo tengo sotto mira e sto per premere il grilletto.


1) E perchè mai sarebbe preferibile la violenza delle teste recapitate ad una legge dello stato?

2) sei SICURO che il "signorotto" locale padrone delle "ferriere" non taglierebbe LUI PER PRIMO la testa a te e ai tuoi familiari?

Due domande RETORICHE.
E' meglio uno stato che disciplini la legge senza dover ricorrere a tagliamenti di teste.
La prima testa a saltare sarebbe la tua e non quella dell' inquinatore.

PikeBishop
Inviato: 3/5/2012 11:20  Aggiornato: 3/5/2012 11:20
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
ti ispiri alla visione del Mullah Omar?

No, a quella di Gesu' Cristo.

Citazione:
In questo scenario è più facile che l'imprenditore assoldi un manipolo di bendisposti e ti bruci in casa insieme alla tua famiglia.

L'avevano detto anche al Mullah Omar, e vedi come sta andando a finire...

Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
PikeBishop
Inviato: 3/5/2012 11:24  Aggiornato: 3/5/2012 11:24
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
E tu dimentichi anche quello che fanno le istituzioni religiose.

No, ho solo evitato per evitare la discesa in campo di manipoli di mangiapreti che appena vedono una tonaca si comportano come tori davanti alla muleta...

Tu pero' dimentichi che le istituzioni religiose avrebbero i mezzi per i centri di dialisi e che gli ospedali sono stati inventati proprio da loro, guarda un po'...

Citazione:
E perchè mai sarebbe preferibile la violenza delle teste recapitate ad una legge dello stato?

Perche' e' autodifesa. Quella dello Stato e' sopraffazione. Al resto ho gia' disposto.

Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
manneron
Inviato: 3/5/2012 11:26  Aggiornato: 3/5/2012 11:26
Mi sento vacillare
Iscritto: 20/2/2006
Da:
Inviati: 951
 Re: La vera natura della tassazione
mah, strana domanda quella su chi dovrebbe costruire strade e ponti, alla quale rispondo molto banalmente: chi se ne frega chi li costruisce.
lo stato li vuole costruire? bene. lo faccia. il privato li vuole costruire? bene. dove sta il problema? semplice: chi li paga? e dove sta la soluzione? nel fatto semplice che chi li costruisce e li mantiene ne usufruisce.
lo stato decide di costruire un ospedale per il bene dei cittadini e mi chiede una tassa per farlo? bene, se pago la tassa vado all'ospedale "aggratis"(dopo che me lo sono pagato) se non la pago vorrà dire che pago quando ne usufruisco o vado all'ospedale privato al quale ho contribuito. se non posso pagare decideranno se farmi credito o se muoio.
NON ESISTE CHE UNO DECIDE DI FARE E GLI ALTRI PAGANO PER FORZA, NEANCHE SE QUESTO MI RAPPRESENTA IL 99,99% DELLA POPOLAZIONE.

superanima
Inviato: 3/5/2012 11:29  Aggiornato: 3/5/2012 11:29
Ho qualche dubbio
Iscritto: 21/8/2007
Da:
Inviati: 300
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
No, a quella di Gesu' Cristo.


Non credo che Gesù avesse le tue fregole paramilitari.

Citazione:
L'avevano detto anche al Mullah Omar, e vedi come sta andando a finire...


Si ma il Mullah Omar bisogna esserlo più che volerlo essere.

music-band
Inviato: 3/5/2012 11:31  Aggiornato: 3/5/2012 11:31
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/10/2005
Da: Shangri-la
Inviati: 1680
 Re: La vera natura della tassazione
Pike, mi sei diventato improvvisamente simpatico...

Aggiungo altri 90 minuti di applausi, i tuoi interventi sono stoici ma visto l'andazzo dubito che smuoveranno la voglia di ragionare; contro le ideologie non c'è mica niente da fare.

Per il resto credo manchi soltanto a_mensa (l'altro debunker a colazione) e poi siamo a posto.


X TUTTI

Se non fosse chiaro, Pikebishop non è un promotore della scuola austriaca di cui per sua stessa ammissione ha molti dubbi; e nemmeno io che sono piuttosto ignorante in materia economica lo sono... Ma porcozio si cerca almeno di attivare il cervello e superare le ideologie qualche volta.

complo
Inviato: 3/5/2012 11:33  Aggiornato: 3/5/2012 11:33
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 14/10/2005
Da:
Inviati: 2555
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Tu pero' dimentichi che le istituzioni religiose avrebbero i mezzi per i centri di dialisi


NO.
Per quanto i "mangiapreti" rappresentino il Vaticano come chissà quale potenza economica, non potrebbe MAI sostenere il sistema sanitario italiano.
Ma proprio neanche LONTANAMENTE.


Citazione:
Perche' e' autodifesa. Quella dello Stato e' sopraffazione. Al resto ho gia' disposto.


Per carità ognuno è libero di pensarla come vuole e ognuno ha le sue esperienze di vita.
Io ho le mie e dopo aver citato il mio nonno materno toscano cito la mia nonna paterna di san Cipirrello.
La famiglia di mia nonna ebbe.....ehhmm...diciamo una discussione con una "famiglia" locale.
Suo zio è tutt'ora al cimitero di S. Cipirrello tutto il resto della famiglia si trasferì in Puglia.
Sia chiaro che contro quella "famiglia" non poteva nulla neanche lo stato ma pensare che da soli si potrebbe reagire a certi soprusi è infantile.
Significherebbe consegnarsi mani e piedi nelle mani della feccia peggiore.

PadijtLee
Inviato: 3/5/2012 11:35  Aggiornato: 3/5/2012 11:35
Mi sento vacillare
Iscritto: 4/6/2010
Da:
Inviati: 447
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:

Se al governo non conviene di fare la strada che porta al paesino sperduto non la fara', come non la fara' nessun altro a cui non convenga. E' pur vero che lo Stato di fatto a volte costruisce strade verso paesini sperduti, ma le ragioni sono:
1. Controllo CAPILLARE del territorio per essere in grado di esigere tributi.


E’ proprio questo il punto: Moloch fa le strade e i ponti e le ferrovie soprattutto per convenienza, accrescendo i centri che danno “profitto” primario isolando paesi e paesini che poi si spopolano creando..

Citazione:

l'effetto non secondario di annullare le distanze e uccidere le culture locali


Quindi il problema dei “ponti e delle ferrovie” può andare anche affanzappa, Giulio Cesare 2000 anni fà costruiva ponti in 10 giorni senza gru o cemento, oggi Noi Super Evoluti possiamo anche farcela senza Moloch, all'occorrenza. O no?
Se no, pazienza.

Per il resto, preziosissimo l'intervento di Pike.

PikeBishop
Inviato: 3/5/2012 11:39  Aggiornato: 3/5/2012 11:39
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Non credo che Gesù avesse le tue fregole paramilitari.

Leggi i Vangeli, ti sorprenderanno.

Citazione:
il Mullah Omar bisogna esserlo più che volerlo essere.

Da qualche parte bisogna anche partire...

Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
superanima
Inviato: 3/5/2012 11:42  Aggiornato: 3/5/2012 11:42
Ho qualche dubbio
Iscritto: 21/8/2007
Da:
Inviati: 300
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Leggi i Vangeli, ti sorprenderanno.


Li leggo per intero o solo i passaggi che mi fanno comodo?

Citazione:
Da qualche parte bisogna anche partire...


Un mio amico andò fino in India in autostop, ma credo che anche fiumicino vada bene.

PikeBishop
Inviato: 3/5/2012 11:45  Aggiornato: 3/5/2012 11:45
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
pensare che da soli si potrebbe reagire a certi soprusi è infantile.

Mai detto che non ci si debba organizzare. Ora pero' un compitino a casa: come mai la mafia non riesce a entrare oltre i primi 500 metri dal porto di Cagliari, in Sardegna? E' una questione squisitamente culturale.

risposta: quando hai a che fare con gente fuori di testa che per vincerla devi ammazzarli tutti singolarmente, se non c'e' abbastanza da rubare lasci fare allo Stato.

Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
complo
Inviato: 3/5/2012 11:45  Aggiornato: 3/5/2012 11:45
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 14/10/2005
Da:
Inviati: 2555
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Giulio Cesare 2000 anni fà costruiva ponti in 10 giorni senza gru o cemento,


Si, ma con alle spalle il più grande impero dell' epoca, un SUPER moloch.
Comunque strade e ponti sono l'esempio SBAGLIATO.
E' CONVENIENTE ECONOMICAMENTE costruire strade e ponti, è il centro di dialisi che non ho mai visto costruire (con le eccezioni dei "buoni assoluti", cioè i religiosi).

yarebon
Inviato: 3/5/2012 11:50  Aggiornato: 3/5/2012 11:55
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 25/10/2005
Da:
Inviati: 2366
 Re: La vera natura della tassazione
Premettendo che sono ignorante in materia economica rispetto a molti qui dentro, però non ci vuole certo chissà quale conoscenza per capire che le tasse sono un pizzo legalizzato.
Però c'è anche da dire, e a mio parere la frustrazione di Massimo nasce per questo motivo, che la nostra società basata su grandi agglomerati e megalopoli e 7 miliardi di persone riunite in sistemi complessi, richiede un certo controllo accentratore, insomma viviamo in un sistema inumano e per sopravvivere in questi sistema inumano c'è bisogno dei loro giochetti, insomma siamo in una trappola e per non essere strangolati da questa trappola dobbiamo stare fermi ed accettare.
Non è diabolico?
Sono d'accordo con Pike, la forma adatta all'uomo è quella delle piccole comunità o tribù, interconnesse tra di loro, insomma ciò che sta già succedendo nel virtuale in internet, che è organizzata in questo modo proprio perchè i controlli gerarchici e accentratori sono inefficaci. Dove questi controlli ci sono, comunque vengono ( a causa dell'organizzazioni a rete) allineati a proprio vantaggio. Come ogni pensiero che trova pratica, sono sicuro che l'organizzazione che si ha su internet nel futuro, dal virtuale passerà al reale ed allora non avremo più bisogno di intermediari e della mafia legalizzata che oggi vuole dirci anche come pulirsi il culo.

complo
Inviato: 3/5/2012 11:51  Aggiornato: 3/5/2012 11:51
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 14/10/2005
Da:
Inviati: 2555
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Mai detto che non ci si debba organizzare. Ora pero' un compitino a casa: come mai la mafia non riesce a entrare oltre i primi 500 metri dal porto di Cagliari, in Sardegna? E' una questione squisitamente culturale.


Assolutamente si.
C'è la cultura di chi pretendeva le terre e c'è la cultura di chi pretendeva il riscatto per persone rapite.
In entrambi i casi, da solo o organizzato, saresti stato mani e piedi in mano alla feccia.


P.S. NON SE LA PRENDANO SARDI E SICULI. TUTTI HANNO LA LORO FECCIA. TUTTI.

superanima
Inviato: 3/5/2012 11:55  Aggiornato: 3/5/2012 11:55
Ho qualche dubbio
Iscritto: 21/8/2007
Da:
Inviati: 300
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Si fa presto a dire poveri, ma chi e' piu' povero, il pastore dell'Afghanistan che e' libero e riesce persino a prendere a calci nel culo la piu' potente macchina da guerra che il mondo abbia mai visto o il cittadino del paesino con la strada che deve obbligatoriamente vendere il suo panino dentro un preservativo di plastica e deve pagare l'80% dei suoi proventi in cambio della maledetta strada? Se fosse libero come gli Afghani la farebbe saltare, la cazzo di strada, come fanno in Afghanistan da un paio di secoli (sono frane naturali, secondo la stampa e i documentari) e come stanno imparando - meglio tardi che mai - in Val di Susa.


In afghanistan stanno combattendo contro una occupazione straniera, ed è normale che in queste condizioni non abbiano sviluppato un'amministrazione centrale autonoma.
Le strade le faranno saltare per sabotare l'esercito usa, che ti credi che agli afghani le strade facciano schifo?

Il mullah omar sogna una industrializzazione di basso impatto inserita nel tessuto sociale medioevale pre-esistente. Non ha mai parlato di libero mercato, no alle tasse o assoluta mancanza di una gestione centrale governativa.

PadijtLee
Inviato: 3/5/2012 12:02  Aggiornato: 3/5/2012 12:02
Mi sento vacillare
Iscritto: 4/6/2010
Da:
Inviati: 447
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Si, ma con alle spalle il più grande impero dell' epoca, un SUPER moloch.


Allora ci possiamo anche accontentare dei ponti di un'altro impero.

Citazione:
E' CONVENIENTE ECONOMICAMENTE costruire strade e ponti


A chi conviene?

mangog
Inviato: 3/5/2012 12:09  Aggiornato: 3/5/2012 12:11
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 5/1/2007
Da:
Inviati: 2857
 Re: A proposito di ponti e ferrovie
Citazione:

utore: Vitriolum Inviato: 3/5/2012 11:11:55

L'estate scorsa sono stato in vacanza in India:

ho macinato parecchi chilometri in auto e ogni tot si trovavano delle barriere dove era necessario pagare


Sarà come dici tu.. ma io in India non ho mai visto barriere e si che ho girato per lavoro tutto il subcontinente ( mai in treno perchè mi veniva da vomitare ) in auto ed aereo...Le barriere delle pochissime autostrade sono come i nostri caselli...in Italia nessuno si sogna di chiamarli "barriere"..

complo
Inviato: 3/5/2012 12:10  Aggiornato: 3/5/2012 12:11
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 14/10/2005
Da:
Inviati: 2555
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Allora ci possiamo anche accontentare dei ponti di un'altro impero.


Appunto. Un altro IMPERO.


Citazione:
A chi conviene?


A chiunque le costruisca e ci pretenda (OVVIAMENTE) un pedaggio.
Mica crederete che il tizio citato da Paxtibi facesse viaggiare GRATIS!

PadijtLee
Inviato: 3/5/2012 12:26  Aggiornato: 3/5/2012 12:34
Mi sento vacillare
Iscritto: 4/6/2010
Da:
Inviati: 447
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:

A chiunque le costruisca e ci pretenda (OVVIAMENTE) un pedaggio.
Mica crederete che il tizio citato da Paxtibi facesse viaggiare GRATIS?


E’ questo il problema: conviene a chi gli conviene .
Quindi costruire per pretendere un pedaggio, o per farti viaggiare non aggratis non è assolutamente definibile un opera per il "bene comune", ma un opera che conviene a chi l’ha edificata per convenienza.
Se Moloch edifica per pretendere tributi che occorrono a collegare la periferia con il Centro utile per alimentare la grande Macchinona Burocratica che ci dà l’illusione di fare il bene comune ma che conviene a chi gli conviene, tanto vale affidarsi a ponti di corde fatti dagli Imperi del passato che sicuramente non sono gli Stati Nazionali nati con le Monarchie Feudali del medioevo, dove impera la CONVENIENZA PERSONALE (ovvero di pochi a discapito di molti).

PikeBishop
Inviato: 3/5/2012 12:29  Aggiornato: 3/5/2012 12:29
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
da solo o organizzato, saresti stato mani e piedi in mano alla feccia.

Ho visto la feccia in Sardegna (ce l'hanno anche loro, anche se di un modello diverso da quello del resto del meridione), ma non erano di sicuro quelli che rapivano e chiedevano riscatti. Anzi, avendo conosciuti personalmente alcuni dei "banditi", quando ero un ragazzo, ne posso solo parlare bene. Uno l'ho conosciuto perche', preso dalla pena di vedermi a piedi sotto il sole cocente mi aveva fatto salire a cavallo. In una bisaccia aveva La Divina Commedia. A "Scholar and a mighty warrior!" (dotta citazione).

Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
complo
Inviato: 3/5/2012 12:37  Aggiornato: 3/5/2012 12:37
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 14/10/2005
Da:
Inviati: 2555
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
E’ proprio questo il problema: conviene a chi gli conviene . Quindi costruire per pretendere un pedaggio, o per farti viaggiare non aggratis non è assolutamente definibile un opera per il "bene comune", ma un opera che conviene a chi l’ha edificata per convenienza. Se Moloch edifica per pretendere tributi che occorrono a collegare la periferia con il Centro utile per alimentare la grande Macchinona Burocratica che ci dà l’illusione di fare il bene comune ma che conviene a chi gli conviene, tanto vale affidarsi a ponti di corde fatti dagli Imperi del passato che sicuramente non sono i Stati Nazionali nati con le Monarchie Feudali del medioevo, dove impera la CONVENIENZA PERSONALE (ovvero di pochi a discapito di molti).


1) sono IO ad aver detto che l' esempio è sbagliato. Una strada con pedaggio è ECONOMICAMENTE CONVENIENTE, l' esempio corretto è il centro dialisi che non conviene a nessuno tranne al povero malato di reni.

2) impero feudale, impero romano, impero inca, stato moderno, non cambia nulla. Sempre di Moloch trattasi.

3) può anche essere che non abbia capito che intendevi e allora cortesemente rispiegamelo.

perspicace
Inviato: 3/5/2012 12:40  Aggiornato: 3/5/2012 12:40
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/9/2011
Da: località sconosciuta
Inviati: 3281
 Re: La vera natura della tassazione
Sono completamente d'accordo con Pike

Specie qui:

"senza uno stato che imponga leggi contro l'inquinamento credi che gli imprenditori metterebbero depuratori ai loro scarichi?"


Citazione:
Si, perche' in assenza di Stato, dopo che mi hanno avvelenato la famiglia farei recapitare le teste dei familiari dell'imprenditore che scarica veleno direttamente al suo ufficio con una lettera che annuncia che lo tengo sotto mira e sto per premere il grilletto.


Lo Stato è un Super-bullo a cui tutto è concesso, ma se qualcuno provasse a comportarsi come lui verrebbe subito catalogato come: Mostro, criminale, assassino, furfante, ipocrita, etc.etc. Segno questo evidente del monopolio di violenza che detiene lo Stato.

Io non parlo come scrivo, io non scrivo come penso, io non penso come dovrei pensare, e così ogni cosa procede nella più profonda oscurità. Kepler
complo
Inviato: 3/5/2012 12:44  Aggiornato: 3/5/2012 12:45
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 14/10/2005
Da:
Inviati: 2555
 Re: La vera natura della tassazione
@Pike

Anche io posso solo parlar bene di tanta feccia che ho conosciuto nel mio quartiere.
Ciò non toglie che feccia resti e che se al posto di stare a piedi sotto il sole passavi a bordo di una macchina costosa magari oggi avevi un orecchio di meno........

PikeBishop
Inviato: 3/5/2012 12:45  Aggiornato: 3/5/2012 12:45
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Le strade le faranno saltare per sabotare l'esercito usa, che ti credi che agli afghani le strade facciano schifo?

Si, fanno loro schifo, e per un ottimo motivo: tutti gli eserciti invasori hanno sempre costruito strade, da Alessandro agli Inglesi, ai Russi fino alla coalizione dei mercenari di oggi. A loro non servono, i sentieri sono piu' che sufficienti.

Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
Pyter
Inviato: 3/5/2012 12:45  Aggiornato: 3/5/2012 12:45
Sono certo di non sapere
Iscritto: 15/9/2006
Da: Sidonia Novordo
Inviati: 6250
 Re: La vera natura della tassazione
Se al governo non conviene di fare la strada che porta al paesino sperduto non la fara', come non la fara' nessun altro a cui non convenga. E' pur vero che lo Stato di fatto a volte costruisce strade verso paesini sperduti, ma le ragioni sono: 1. Controllo CAPILLARE del territorio per essere in grado di esigere tributi. 2. Favorire imprese di amici e parenti con lavori anche non strettamente necessari. Tutto cio' ha inoltre l'effetto non secondario di annullare le distanze e uccidere le culture locali che, magari non potevano essere approvviggionate di Coca-Cola e avevano una visione del mondo non omologata. Si fa presto a dire poveri, ma chi e' piu' povero, il pastore dell'Afghanistan che e' libero e riesce persino a prendere a calci nel culo la piu' potente macchina da guerra che il mondo abbia mai visto o il cittadino del paesino con la strada che deve obbligatoriamente vendere il suo panino dentro un preservativo di plastica e deve pagare l'80% dei suoi proventi in cambio della maledetta strada? Se fosse libero come gli Afghani la farebbe saltare, la cazzo di strada, come fanno in Afghanistan da un paio di secoli (sono frane naturali, secondo la stampa e i documentari) e come stanno imparando - meglio tardi che mai - in Val di Susa.

paxtibi
90 minuti di applausi!



Aggiungo 7 minuti di applausi in più come recupero per tutte le interruzioni e le perdite di tempo tra un post di Pike e l'altro.



"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
PikeBishop
Inviato: 3/5/2012 12:46  Aggiornato: 3/5/2012 12:46
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Anche io posso solo parlar bene di tanta feccia che ho conosciuto nel mio quartiere.

I "banditi" non erano feccia.

Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
Davide71
Inviato: 3/5/2012 12:48  Aggiornato: 3/5/2012 12:49
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 8/7/2006
Da:
Inviati: 2108
 Re: La vera natura della tassazione
Ciao a tutti:

guardate che le tasse non servono tanto a finanziare le infrastrutture, ma le opere necessarie al mantenimento del libero mercato.
Queste ultime NON possono essere gestite privatamente, perché il privato che le gestisce usufruirebbe di un potere che finirebbe per togliergli lo status di "privato".
Il problema diventa particolarmente pressante con gli eserciti. La Storia dimostra come gli eserciti privati siano più un problema che una soluzione.
1) nell' "Età dei Comuni" gli eserciti comunali avevano spesso la meglio su eserciti molto superiori a loro, ma costituiti da mercenari poco motivati e indisciplinati.
2) gli eserciti mercenari del Cinquecento alla fine si sono impossessati della città che sono stati chiamati a difendere!
3) la Compagnia delle Indie, il più grosso caso di "esercito privato" che la Storia ricordi, è stata estromessa del governo dell'India dopo la rivolta dei Sepoys.

Insomma la Guerra, condotta quasi sempre per ragioni economiche, non può mai essere gestita come un'attività economica. I "mercenari", o più gentilmente "contractors" sono universalmente considerati un esempio di abiezione morale. Quando dei volgari banditi hanno ucciso Quattrocchi io non ho assolutamente condiviso il "cordoglio nazionale", come d'altronde considero assurdo entrare nell'esercito "perché è un lavoro".

Una componente essenziale del potere politico dentro e fuori i confini Nazionali è l'attività di "intelligence". Spero di non dover dimostrare come questa attività NON POSSA ESSERE GESTITA PRIVATAMENTE!

In definitiva: le tasse sono un'imposizione, ma sono necessarie al mantenimento del Libero Mercato, che è necessario al mantenimento dello Stato.

Per quanto riguarda ponti e strade non vedo perché non possano MAI essere costruite e gestite "privatamente".
Peraltro io non sono per nulla sfavorevole alla gestione comunale degli acquedotti, e soprattutto non ho la minima fiducia nelle "Multinazionali dell'acqua" che tanto sono private solo per modo di dire!

Ciò non toglie che lo Stato italiano oggi sia corrotto, sprecone e esoso!

Non date le perle ai cani e ai porci perchè non le mangeranno e vi si rivolteranno contro.
Giano
Inviato: 3/5/2012 12:51  Aggiornato: 3/5/2012 12:51
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 18/3/2011
Da:
Inviati: 1424
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
C'è la cultura di chi pretendeva le terre e c'è la cultura di chi pretendeva il riscatto per persone rapite.



Riporto un passaggio tratto da una tesina sui sequestri trovata on line:


MOTIVAZIONI STORICHE Le motivazioni storiche che possono spiegare la particolare importanza della Barbagia nell'ambito dei sequestri, ed in generale nell'economia del crimine sardo, sono molteplici, tutte collegate ad un unico filo conduttore, quello
della "resistenza all'invasore". Per tale motivo l'asserzione usata, molto frequentemente, dai mass-media di "sfida della Barbagia allo Stato", appare frutto di una errata interpretazione storica dei rapporti fra Barbagia e Stato (intendendo con tale termine le varie entità statuali succedutesi nel governo e dominazione dell'Isola). In effetti, nell'ambito dei rapporti secolari, sempre conflittuali, "il ruolo dello sfidante è stato difatti sostenuto dallo Stato" ; in particolare, osserva il Ledda: "La civiltà barbaricina, per converso, è nata e sopravvissuta con caratteristiche precipue di civiltà difensiva”. La civiltà Barbaricina, dopo aver subito nel sesto secolo A.C. un trauma collettivo terribile, dovuto alla fuga sui monti della Barbagia delle antiche popolazioni Iliesi, in seguito alla cruenta invasione delle zone interne della Sardegna da parte dei Cartaginesi, impostava tutta la sua storia rifacendosi all'imperativo categorico dell'allarme permanente contro le invasioni ed i pericoli di sterminio.
Rimasta costantemente chiusa ed ostile, questa civiltà sviluppava un 'unica economia, la pastorizia, orientando la sua stessa struttura politico-sociale in funzione dell'allevamento ovino; a partire dal VI° secolo, A.C., infatti, l'unità politica fondamentale risulterà il villaggio mentre i pascoli risulteranno comunitari, esprimendo così una delle prime forme di proprietà collettiva. Nel corso della sua storia la Barbagia, chiusa fra i monti alle continue invasioni (Romani - Visigoti - Bizantini - Pisani - Aragonesi - Piemontesi), si manifesterà, si proporrà in forme ostili, quasi esclusivamente violente, nei confronti del mondo esterno, con continue scorribande nelle terre di pianura, con bardane, furti di bestiame ecc., ovverosia con atti di autoconservazione e di reazione all'isolamento nel tempo, in un contesto di forzata esclusione dalla vita isolana ed emarginazione economica. Le "zone interne", storicamente terra di conquista e di ribellione, nemmeno con l'unità d'Italia riusciranno a tornare nel contesto sociale, politico ed economico della Sardegna e dell'Italia, risultando sempre emarginate in ragione di politiche economiche e sociali errate; concezioni politiche distorte, teorie economiche sbagliate, impediranno la formazione di corretti rapporti fra la nuova entità statuale e le genti della Barbagia, poiché le ideologie dominanti, nazionalismo prima e fascismo poi, riusciranno a proporre solamente rimedi di ordine militare/repressivo ai problemi barbaricini.
Mentre i precedenti colonizzatori (a partire dai Romani), dopo aver tentato invano di domare la fiera resistenza barbaricina, considerarono il problema delle zone interne una questione non affrontabile compiutamente, interessandosi essenzialmente al consolidamento dei domini sulla fascia costiera, accettando le scorrerie barbaricine come fatto fisiologico ed inevitabile, lo Stato italiano, nonostante l'evidente incapacità ad affrontare l'arretratezza sarda, instaurerà, con metodi autoritari, una politica coloniale tesa allo sfruttamento di tutta l'Isola, imponendo un modello economico di sviluppo irrealizzabile in Sardegna, tendente all'eliminazione della pastorizia ed allo sfruttamento agrario dei pascoli. In tale occasione, il mondo barbaricino, abbarbicato sulle sue montagne, atavicamente legato alle sue pecore, reagirà con una violenta risposta di massa, la latitanza ed il banditismo (precursori dell'estorsioni e dei sequestri di persona), fenomeni di ribellione verso un'entità statuale sconosciuta, non accettata ed ostile. Storicamente si evidenzia come tutte le svolte economiche imposte dallo Stato Italiano nel corso degli anni, non siano riuscite affatto a risollevare le sorti economiche dell'Isola, divenendo, piuttosto, agli occhi degli abitanti la Barbagia nuovi ed ulteriori esempi di colonialismo, maldestri tentativi di deviare il flusso di risorse dalle attività congeniali e tipiche della Sardegna, la pastorizia, verso attività non consone all'Isola, come le industrie chimiche, estrattive e petrolchimiche.

In pratica, aggiungo io, la lotta della Barbagia contro lo stato.
La Barbagia “austriaca”?

P.S.
Chiedo scusa per la lunghezza e l’OT.

Witt83
Inviato: 3/5/2012 13:00  Aggiornato: 3/5/2012 13:00
Mi sento vacillare
Iscritto: 3/1/2010
Da:
Inviati: 419
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Probabilmente nessuno. E' un problema? Se gli abitanti del paesino sperduto avessero voluto vivere a Londra sarebbero andati a vivere a Londra. Invece se Maometto non va a Londra, Londra DEVE andare da Maometto, perche' Londra deve essere pervasiva e controllare anche il paesino piu' sperduto.


A livello teorico non fa una piega, a livello pratico potrebbe incentivare l'ennesimo disastro!

Uno dei grandi cambiamenti in corso è quello che vede il continuo esodo dalle campagne e dai piccoli centri verso le grandì città.
La popolazione urbana mondiale ha già superato quella rurale (anno 2007).

Le città del futuro saranno megalopoli sempre più sovraffollate, caotiche, zozze, cupe, inquinate e violente. Ci potrebbero essere problemi igienici e carenze di cibo ed acqua.
Sta già aumentando il numero di persone che abbandonano la propria terra, quella in cui sono nati e che spesso amano, per finire in un'immensa città in cerca di lavoro e di servizi ed infrastrutture migliori!
Molte di queste persone finiranno in una bidonville (un terzo della popolazione mondiale vive nelle bidonville ed il numero è in aumento anche nei Paesi ricchi).

Qualsiasi teoria economica dovrebbe riconoscere il problema e cercare di risolverlo, non di incentivarlo!!

Sarà anche vero che se "Maometto non va alla montagna, la montagna va da Maometto" ma è altrettanto vero che se "una teoria non va verso la risoluzione dei problemi, i problemi distruggeranno la teoria economica".

Se poi ne facciamo un discorso di convenienza economica, chi si prenderà la briga di curare malattie rare, che richiedono cure e ricerche costose che non possono essere ripagate?

La terra possiede risorse sufficienti per provvedere ai bisogni di tutti, ma non all'avidità di alcuni. Gandhi
PadijtLee
Inviato: 3/5/2012 13:02  Aggiornato: 3/5/2012 13:02
Mi sento vacillare
Iscritto: 4/6/2010
Da:
Inviati: 447
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:

2) impero feudale, impero romano, impero inca, stato moderno, non cambia nulla. Sempre di Moloch trattasi.


Non ne sono sicuro.
I romani ragionavano in termini di collettivo, scoraggiavano l'iniziativa privata e l'innovazione tecnologica col timore che creasse disoccupazione.
Il sistema feudale si basava sulla fedeltà del vassallo al padrone in cambio di una rendita sullo sfondo del medioevo cristiano.
L'impero inca era una monarchia teocratica stabilita su base religiosa.

A differenza degli Stati moderni, quelli del passato non avevano lo slogan di Moloch, il "Produci, Consuma, Crepa" inno capitalistico della sopraffazione Darwiniana.

Riguardo ciò illuminante il primo capitolo del libro "Un paese pericoloso" di John Kleeves

Paxtibi
Inviato: 3/5/2012 13:11  Aggiornato: 3/5/2012 13:11
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/4/2005
Da: Atene
Inviati: 8134
 Re: La vera natura della tassazione
Sta già aumentando il numero di persone che abbandonano la propria terra, quella in cui sono nati e che spesso amano, per finire in un'immensa città in cerca di lavoro e di servizi ed infrastrutture migliori!

Pensa, lo shtaaato porta loro il progresso a domicilio e loro si trasferiscono nelle periferie delle città. Strano...

complo
Inviato: 3/5/2012 13:16  Aggiornato: 3/5/2012 13:16
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 14/10/2005
Da:
Inviati: 2555
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
In pratica, aggiungo io, la lotta della Barbagia contro lo stato. La Barbagia “austriaca”?


La mafia sicula ha motivazioni storiche altrettanto rilevanti.
Ciò non toglie che se fossi tra quelli a cui hanno sparato una luparata o hanno tagliato un orecchio non la penseresti alla stesso modo.
E come sempre è una questione di numeri.
Se la maggioranza la pensasse come i romani ci sarebbe stato un raid con le bombe atomiche in barbagia al primo rapimento di una bambino.
Fortunatamente non tutti la pensano così.......

franco8
Inviato: 3/5/2012 13:17  Aggiornato: 3/5/2012 13:20
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/12/2005
Da:
Inviati: 1561
 Re: La vera natura della tassazione
...Il bambino comprende più dell'adulto? ... Forse nel mondo alla rovescia!
Logicamente e naturalmente è il bambino ragiona per concetti assoluti... (es " se una cosa è "mia" ci faccio quel che voglio" )
l'adulto impara che i concetti sono contestualizzati e relativi...
L'adulto passa a considerare il sistema complesso di individui che interagiscono ... ( "L'unione come qualcosa di diverso della somma delle parti" ...La collettività )
Ma il bambino continuerà a giudicare esistente e reale solo ciò che vede (ovvero ad attribuire caratteristiche familiari e note ai concetti nuovi ) e solo da adulto concepirà degli aspetti della relatà non tangibili direttamente....
E il bambino non saprà distinguere il governo dagli individui governanti... crede di poter vivere come "unità a sè stante"....

Ci siamo tanto "addomesticati" (abbiamo tutte le comodità a portata di mano) da scordarci che l'uomo vive ed ha sempre vissuto in una comunità, in un gruppo !?
(che è il cooperare in comunità che lo ha fatto sopravvivere e prosperare)
No,... forse in effetti no, o non del tutto, il discorso sulle tribù (spunti) lo trovo molto istruttivo e condivisibile...

E' giusto prendersela con questa sotto specie umana che si appropriata di un potere economico e politico che utilizza (pure male) per i propri interesssi (coerentemente, a me pare, al liberismo),, ma bisogna essere più accorti...
Al momento io son d'accordo con quanto scriveva Chomsky qui:
http://www.tmcrew.org/archiviochomsky/otto.html
Citazione:

L’anarco-capitalismo, a mia opinione, è un sistema dottrinale il quale, se continuamente implementato, porterebbe a forme di tirannia e di oppressione che hanno poche controparti nella storia umana. Non c’è la più esile possibilità che le sue (a mia veduta, orrende) idee siano implementate, perché esse distruggerebbero velocemente qualsiasi società che facesse questo errore colossale. L’idea di “libero contratto” fra il sovrano e il suo soggetto affamato è un gioco malato, forse sarebbe meritevole esplorare le conseguenze di queste (a mia veduta, assurde) idee in qualche seminario accademico, ma in nessun altro posto.
Aggiungerei, tuttavia, che mi trovo in sostanziale accordo, su una vasta scala di argomenti, con le persone che si considerano anarco-capitaliste; e per qualche anno sono stato capace di scrivere solo per i loro giornali. E ammiro anche la loro dedizione alla razionalità – che è rara – sebbene io non penso essi vedano le conseguenza delle dottrine che espongono...


(Mi dispiace dissentire totalemente in questa occasione con la "vecchia guardia" e con MUSIC-BAND in particolare:
Citazione:

Forse, Massimo, non ti sei accorto che essendo tu un personaggio pubblico con un largo seguito e avendo commentato per primo: "Articolo ingenuo e umbecille", una mandria di personaggi ti ha seguito a ruota commentando con le tue stesse parole: "Articolo ingenuo e imbecille"... Ovviamente senza uno straccio di ragionamento dietro. Io almeno, da ignorante, ma con quei quattro concetti che ho capito ci ho provato ad argomentare (ovviamente bellamente ignorato) e sto cercando di studiare il tema, almeno ci provo.

Ma se l'articolo fosse effettivamente "ingenuo ed imbecille"?! e la "mandria" dicesse quello che è vero ed evidente(a quanto pare non per tutti)?

Mazzucco
Citazione:

Certo che è curioso: al primo commento io ho posto un questito semplicissimo, senza attaccare nessuno personalmente: Il giorno che qualcuno trovasse una pagina degli "austriaci" in cui si spiega chiaramente come, con quali soldi, e raccolti con quale criterio, debbano essere costruite e gestite le infrastrutture e tutto ciò che viene considerato "servizio pubblico" me lo faccia sapere.

Mah!.. a me, in passato, avevano risposto che anche il concetto di "servizio pubblico" era una specie di "invenzione"(così come non esistono i monopoli naturali...)... e che non esiste in realtà il "pubblico" ma solo i singoli bisogni.
Mah! tant'è.. sarò io a ritenermi più intelligggente di altri, e di quanto sono in realtà.

Pike
Citazione:

La dicotomia e' si priva di significato ma la questione vera e' che lo Stato E' un privato, che si vuol far passare come l'emanazione di una misteriosa mistica collettivita'.

Sarà pure vero che lo Stato, nella realtà si comporta coma un "super privato"l .... ma la collettività non è una entità mistica.
E' (ad esempio quella che tu stesso descrivevi qui:
Citazione:

Non c'e' contraddizione: una tribu' e' un'agglomerato sociale in cui tutti si conoscono ed hanno rapporti stretti e personali. Una moltitudine e' anonima e spersonalizzante.

... in effetti, siamo d'accordo: questo è quello a cui la collettività dovrebbe tornare ad essere... (più tribù e meno moltitudine).
Ma il punto "pratico" riguardo all'anarco-capitalismo è (ed è quella, secondo me, il giudizio di Chomsky) è che se togliessimo i "vincoli" che le istituzioni statali impongono,
al punto in cui siamo (delle moltitudini dominate, indottrinate ecc ecc) non faremmo che fare un favore agli stessi "privati" che detengono le loro belle "quote di maggioranza" dello Stato di cui sopra e che avranno ancora più potere per disporre della vita degli altri.
Ma no ma che dico!.. quasi dimentcavo: le classi sociali non esistono e d è solo un frutto dell'indottrinamento marxista...!

.... ....io non mi definisco affatto volentieri ateo, non più di quanto io sia a-MickeyMouse.
..
(detto, fatto)
Witt83
Inviato: 3/5/2012 13:31  Aggiornato: 3/5/2012 13:31
Mi sento vacillare
Iscritto: 3/1/2010
Da:
Inviati: 419
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Pensa, lo shtaaato porta loro il progresso a domicilio e loro si trasferiscono nelle periferie delle città. Strano...


Mannaggia a te, mezz'ora di ricerche per cercare di capire cos'era sto Shtaaato

Non sto dicendo che lo shtaaato porta progresso ovunque passi (in cambio porta un debito al 101%), dico solo che nel 2012 non si possono lasciare i Paesi senza strade o senza luce, indipendentemente dalla convenienza economica!
Già scappano di loro, cerchiamo di non incentivare!

Ciao Paxtibi

La terra possiede risorse sufficienti per provvedere ai bisogni di tutti, ma non all'avidità di alcuni. Gandhi
Spiderman
Inviato: 3/5/2012 13:36  Aggiornato: 3/5/2012 13:36
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 19/9/2009
Da:
Inviati: 2722
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Probabilmente nessuno. E' un problema? Se gli abitanti del paesino sperduto avessero voluto vivere a Londra sarebbero andati a vivere a Londra


O più probabilmente gli abitanti del paesino? Se a loro necessita o aggrada avere una strada si sbatteranno per farla e, chiunque voglia, può dargli una mano.

"Ogni giorno racconto la favola mia, la racconto ogni giorno chiunque tu sia, e mi vesto di sogno per darti se vuoi, l'illusione di un bimbo che gioca agli eroi. (Renato Zero)
complo
Inviato: 3/5/2012 13:45  Aggiornato: 3/5/2012 13:50
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 14/10/2005
Da:
Inviati: 2555
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Non ne sono sicuro. I romani ragionavano in termini di collettivo, scoraggiavano l'iniziativa privata e l'innovazione tecnologica col timore che creasse disoccupazione. Il sistema feudale si basava sulla fedeltà del vassallo al padrone in cambio di una rendita sullo sfondo del medioevo cristiano. L'impero inca era una monarchia teocratica stabilita su base religiosa. A differenza degli Stati moderni, quelli del passato non avevano lo slogan di Moloch, il "Produci, Consuma, Crepa" inno capitalistico della sopraffazione Darwiniana. Riguardo ciò illuminante il primo capitolo del libro "Un paese pericoloso" di John Kleeves


Bhè che la modernità abbia accelerato le nostre vite è indiscutibile.
Che prima fosse meglio di adesso è discutibile (come lo è che i romani scoraggiassero l'innovazione tecnologica. Lo dicono quegli storici che di tecnologia non capiscono un tubo).
Non credo che il contadino, la contadina e i figlioletti che si svegliavano all' alba e si spaccavano la schiena nei campi stessero meglio di noi e credo che i romani abbiano inventato l'aratro asimmetrico per far si ne servissero il meno possibile.....

Aratro asimmetrico

Witt83
Inviato: 3/5/2012 13:47  Aggiornato: 3/5/2012 13:52
Mi sento vacillare
Iscritto: 3/1/2010
Da:
Inviati: 419
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
O più probabilmente gli abitanti del paesino? Se a loro necessita o aggrada avere una strada si sbatteranno per farla e, chiunque voglia, può dargli una mano.


Il problema è che gli abitanti del Paesino probabilmente non saranno in grado di costruire una strada decente ed adatta agli attuali mezzi di trasporto (se il paesino è sperduto è proprio perchè non è molto accessibile).
E poi, anche nel paesino, saranno impegnati a fare altri lavori per 40 ore a settimana. Alla fine anche lì bisogna lavorare per tirar sù gli Euro, almeno che non vivano senza denaro e senza scambio (ma allora cambia la teoria economica di riferimento).

La terra possiede risorse sufficienti per provvedere ai bisogni di tutti, ma non all'avidità di alcuni. Gandhi
anakyn
Inviato: 3/5/2012 13:58  Aggiornato: 3/5/2012 14:00
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 8/1/2010
Da:
Inviati: 1428
 Re: La vera natura della tassazione
Se c'è un aspetto di queste discussioni sulle teorie austriache che non manca mai di colpirmi, ed in buona parte disgustarmi, è la totale supponenza ed arroganza di chi le propugna.
Mica tutti per carità, ma davvero troppi specialmente fra i sostenitori più convinti.
Arroganza e supponenza che nel caso in cui in cui il dibattito si infarcisca di critiche diventano violenza verbale bella e buona.

Continuo a stupirmi, ad esempio, di come un Pikebishop possa ancora insudiciare queste pagine.
Fosse stato un debunker sarebbe stato espulso a vita da molto tempo. Invece riceve applausi da persone a cui evidentemente basta condividere una certa idea per ignorare quale sia l'alfabeto dell'interloquire civile.
Ma lui è sicuramente convinto di ricevere queste critiche in quanto portatore di verità scomode, mica perchè è un semplice cafone come migliaia di altri dello stesso stampo, per cui lasciamolo a gonfiarsi il petto con la sua cultura Apache (poveri Apache, simili sostenitori mica se li meritano).

Mi basta e avanza per immaginarmi un mondo dove i "leaders" sarebbero gente del genere e... no grazie, piuttosto mi tengo l'attuale mondo semidisastrato.


Sul merito della questione, ed in particolare su chi rigetta la funzione dello Stato: si confonde il concetto di Stato con chi lo amministra.
Pessimi politici ed amministratori corrotti possono guidare malissimo una macchina, ma NON SIGNIFICA che la macchina stessa sia scassata.
Non significa nemmeno che altrove o in altre epoche macchine molto simili non siano guidate egregiamente.
Significa che NOI PER PRIMI stiamo dormendo e abbiamo permesso che davanti al volante si sia seduta gente incapace o criminale.
Piuttosto che combattere per piazzare buoni piloti sulla macchina, preferite rottamare la macchina stessa.
Io rottamerei voi, invece.


Ora, se volete vomitarmi addosso il vostro disprezzo sentitevi liberi di farlo, sarà per me titolo di merito.

perspicace
Inviato: 3/5/2012 14:00  Aggiornato: 3/5/2012 14:00
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/9/2011
Da: località sconosciuta
Inviati: 3281
 Re: La vera natura della tassazione
forse O.T. e me ne scuso


Filosofia del credito sociale

Douglas ha descritto il credito sociale come "una applicazione politica di una teoria filosofica", e ha messo in guardia contro la visualizzazione esclusivamente come un sistema per la mera riforma monetaria.[36] Egli ha coniato questa filosofia da "praticante del cristianesimo" - la questione centrale dei quali è la reincarnazione. Douglas credeva che vi fosse un Cannone Biblico che attraversava l'universo e Gesù Cristo fosse l'incarnazione di questo canone. Tuttavia, egli ritiene che anche il cristianesimo è rimasto inefficace fintanto che essa è rimasta trascendentale. Religione, che deriva dal termine latino relegare (per "impegnare indietro"), è stato destinato ad essere vincolante ritornare alla realtà.[37]. Socialmente è preoccupato di credito con l'incarnazione di principi cristiani nel nostro organico affari. In particolare, è interessato ai principi di associazione e di come massimizzare gli incrementi di associazione che rendono di soddisfazione degli individui nella società - mentre minimizzare qualsiasi decrementi di associazione.[38] Il credito sociale eleva l'importanza dei singoli e detiene tutte le istituzioni che esistono per servire i singoli - che lo Stato esiste per servire i suoi cittadini, persone fisiche che non esistono per servire lo Stato.[39]
L'obiettivo del credito sociale è quello di massimizzare un immanente sovranità. Il credito sociale è in consonanza con la dottrina cristiana di salvezza con grazia divina, ed è quindi incompatibile con qualsiasi variante della dottrina della salvezza attraverso le opere. Le opere non devono essere di purezza di intenti o di conseguenza auspicabile e di per sé solo, come "stracci sporchi". Per esempio, l'attuale sistema rende distruttivo, pregno di oscenamente inutili guerre virtuali certezza - che fornisce un sacco di "lavoro" per tutti. Il credito sociale è stato chiamato la terza via oltre Sinistra-Destra.[40]
Anche se Douglas ha definito il credito sociale come una filosofia con radici cristiane, egli non prevedeva una teocrazia. Pratico della società cristiana, è trinitaria nella struttura, basata su una costituzione in cui il contitution è un organismo cambia in relazione alla nostra conoscenza della natura dell'universo.[41] Il credito sociale nella società riconosce il fatto che il rapporto tra l'uomo e Dio è unico.[42] In questa prospettiva, è essenziale per consentire all' uomo la massima libertà al fine di perseguire questo rapporto. Se le persone abbiano la sicurezza economica e il tempo libero realizzabili nel contesto di una dispensa di credito sociale, la maggior parte porrebbe fine al loro servizio a Mammona e usare il proprio tempo libero perseguire spirituale, intellettuale, culturale o obiettivi che portano allo sviluppo personale.[43] Douglas non crede che la religione dovrebbe essere spinta su chiunque attraverso forza di legge o costrizione esterna. Egli ha sottolineato che tutte le politiche deriva dalla sua rispettivi filosofia e che "... La società è in primo luogo metafisica, e deve avere riguardo ai rapporti organici del suo prototipo".[44]
Douglas ha detto che i creditori sociali vogliono costruire una nuova civiltà basata su di assoluta sicurezza economica per i singoli-dove "...che si riunisce ogni uomo singolo sotto la sua vite e nessuno li renderà, abbiate paura".[45][46] In linea con questo obiettivo, Douglas si è opposto a tutte le forme di tassazione dei beni immobili. Questo insieme di credito sociale in contraddizione da terra-la tassazione delle raccomandazioni Henry George.[47]
Douglas contrario a ciò che egli definiva "la piramide del potere". Totalitarismo riflette la piramide e questo è l'antitesi del credito sociale. Si gira il governo in un fine, invece di un mezzo, e dei singoli in un mezzo invece di un fine-Demon est Deus inverso-"il diavolo è Dio a testa in giù." Il credito sociale è stato progettato per fornire ai singoli la libertà massima ammissibile di dato la necessità per l'associazione in termini economici, politici e sociali ..[48] "Il progresso della società umana è più misurato dalla misura della sua abilità creativa. intriso di un certo numero di doni naturali, in particolare motivo, la memoria, di comprensione e di libera volontà, l'uomo ha imparato a padroneggiare progressivamente i segreti della natura, e di costruire per sé stesso un mondo in cui risiedono le potenzialità di pace, di sicurezza, libertà e abbondanza."[49] sociale respinge di credito dialettica materialistica filosofia.[50] Douglas filosofia diviso in due scuole di pensiero che egli classificati come la "scuola classica" e la "scuola moderna", che sono ampiamente rappresentate da filosofie di Aristotele e Francis Bacon rispettivamente. Douglas è stato critico nei confronti di entrambe le scuole di pensiero, ma ritiene che "la verità sta nel apprezzamento per il fatto che né il concepimento è utile senza l'altra".[51]

Il credito sociale e l' antisemitismo

I creditori sociali, e Douglas stesso, sono stati criticati per la diffusione di antisemitismo. Se è vero che è stato Douglas ad essere critico verso l'ebraismo internazionale, in particolare nel suo scritti più recenti, queste critiche sono state basate sulla filosofia ebraica, non sull' Ebreo come persona. Le sue critiche sono state fondate su differenze filosofiche tra la dottrina cristiana della incarnazione e di salvezza attraverso la grazia divina, e le dottrine giudaiche di legalismo e di salvezza attraverso le opere : "E 'ancora molto da dire che una delle idee radicali attraverso il quale il cristianesimo entra in conflitto con le concezioni del Vecchio Testamento e gli ideali di pre-cristiani epoca, è in relazione a questo detronamento di astrattismo." Ma soprattutto in quanto l' economia liberalcapitalista affonda le sue radici in un ideale giudaico di economia, il quale è all' opposto dell' ideale Cristiano che Douglas punta a raggiungere tramite il credito sociale e il distributismo. Per questo motivo i movimenti sociali di quegli anni furono caratterizzati contemporaneamente da antisemitismo e anticapitalismo-anticomunismo e si scontrarono nei due campi opposti durante la seconda guerra mondiale.[52]
Il credito sociale si oppone ad astrazioni filosofiche, come Douglas creduto queste filosofie inevitabilmente ha portato alla elevazione dell' astrazione, come Stato, su singoli individui. Egli ha anche creduto che il pensiero ebraico astratto ha la tendenza a portarli al comunismo, ideali e l'accento del gruppo oltre il singolo individuo. "L'antisemitismo di Douglas, se può essere chiamato l' antisemitismo totale, può essere fantastico, può essere pericoloso, anche, nella misura in cui può essere ritorto in una forma terribile, ma non è né vizioso del male".[53]
Nel suo libro,discredito sociale: l'antisemitismo, il credito sociale, e l' ebraica risposta, Janine Stingel sostiene che "Douglas economica e politica della dottrine sono state interconnesse da un anti-semita teoria cospirativa".[54] Il Douglas risponde che la sua teoria A + B si basa su un'analisi dei prezzi e dei redditi e del loro rapporto di contabilità dei costi, non su un "antisemita teoria cospirativa". Mentre alcuni scritti di Douglas portano dichiarazioni sugli ebrei, in particolare per quanto riguarda la falsificazione nota come Protocolli dei Savi di Sion, hanno causato numerosi attacchi contro l'intero movimento, sostiene che dire che le sue opere siano interamente basate su una "teoria cospirativa antisemita" è grossolanamente esagerato nel migliore dei casi. "Va anche osservato che, mentre Douglas è stato critico nei confronti di alcuni aspetti del pensiero ebraico, Douglas non ha cercato di discriminare gli ebrei in quanto tali. Esso non ha mai sostenuto che la ricchezza nazionale sia essere trattenuta da loro."[55]

da wiki Credito Sociale


Ho postato qui le idee di Douglas perché forse offre un punto di vista alternativo alla visione liberista oltre al fatto che era uno contrario alla tassazione degli immobili (ed in tempi di imu ci sta tutto) ed anche perché i suoi scritti si basano su precetti di cristianità e prima la si menzionava per la sua attitudine al "opera pubblica".

Io non parlo come scrivo, io non scrivo come penso, io non penso come dovrei pensare, e così ogni cosa procede nella più profonda oscurità. Kepler
complo
Inviato: 3/5/2012 14:04  Aggiornato: 3/5/2012 14:04
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 14/10/2005
Da:
Inviati: 2555
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Continuo a stupirmi, ad esempio, di come un Pikebishop possa ancora insudiciare queste pagine.


Mi permetto di difendere Pike.
Fa battute (qualcuna parecchio pesante come ha fatto notare Sertes) ma non insulta e SOPRATTUTTO ARGOMENTA oltre a fare battute.

Spiderman
Inviato: 3/5/2012 14:06  Aggiornato: 3/5/2012 14:06
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 19/9/2009
Da:
Inviati: 2722
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Il problema è che gli abitanti del Paesino probabilmente non saranno in grado di costruire una strada decente ed adatta agli attuali mezzi di trasporto (se il paesino è sperduto è proprio perchè non è molto accessibile). E poi, anche nel paesino, saranno impegnati a fare altri lavori per 40 ore a settimana. Alla fine anche lì bisogna lavorare per tirar sù gli Euro, almeno che non vivano senza denaro e senza scambio (ma allora cambia la teoria economica di riferimento).


No, il problema vero, è che tu (come lo stato o chi lo amministra, se preferisci) hai già deciso di cosa necessitano gli abitanti del paesino.

"Ogni giorno racconto la favola mia, la racconto ogni giorno chiunque tu sia, e mi vesto di sogno per darti se vuoi, l'illusione di un bimbo che gioca agli eroi. (Renato Zero)
anakyn
Inviato: 3/5/2012 14:19  Aggiornato: 3/5/2012 14:29
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 8/1/2010
Da:
Inviati: 1428
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
non insulta


Leggo LC da anni.
Pike INSULTA da anni, altro che "battute pesanti". E pensa che lo dico senza nemmeno essere mai stato oggetto di tali insulti.
Che poi tra un insulto e l'altro infili qualche argomentazione non contribuisce di certo a rendere maggiormente leggibili le discussioni in cui ha la pessima idea di intrufolarsi.

Mi sembra allucinante negare una tale evidenza.
Mi aspettavo piuttosto difese del tipo "sì è vero insulta, ma dopotutto ha ragione a farlo per questo e questo motivo".
Credo che lui per primo, ad esempio, sappia benissimo di essere frequentemente offensivo, e si ritenga giustificato ad esserlo. E' un atteggiamento che traspare in modo chiaro.

Comunque puoi difenderlo, ci mancherebbe.
Anche negando l'evidenza, mica è un problema. Anzi sì, è un problema e va ben al di là del solo Pike, perchè vuol dire che ormai su LC è permesso tutto, l'importante è non incorrere nel peccato originale del debunking. Ma se ti atteggi da figo "fuck-the-system" con le idee chiare puoi anche vomitare sul prossimo, alla faccia del "dubito ormai di tutto".

Ma il problema vero è che LC dovrebbe integrare una funzionalità di auto-ignore.

titano75
Inviato: 3/5/2012 14:29  Aggiornato: 3/5/2012 14:29
Mi sento vacillare
Iscritto: 22/4/2005
Da: Roma
Inviati: 704
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
di cosa necessitano gli abitanti del paesino ?


con l'aggiunta di un punto di domanda si può aprire un altro CAPITOLO :D

Oggi diciamo che è un pò difficile sapere di cosa necessitino veramente 7 miliardi di persone ( circa )....

Non è che tutto sia diventato un SISTEMA AUTO-ALIMENTATO ? questo a prescindere da chi amministra o da chi non amministra.

Forse una volta era proprio più semplice portare e "percepire" nuove dottrine e quindi farle reali e via dicendo ...
Come si potrebbe fare veramente a cambiare questo DOGMA STATO-TASSE-SERVIZI ( utili ed inutili ) - CITTADINO ???

L'unica soluzione ( che poi soluzione non è ) sarebbe quella di invertire la tendenza di partire dall'alto ( o dal numerone se vogliamo ) per arrivare al piccolo , invece di cercare di rimanere nei confini dei "MICROCOSMI" organizzati e formati da piccolissimi nuclei che possano collaborare tra di loro per poi collaborare con altri MICROCOSMI vicini e così via...

In tutto questo non possiamo comunque esimerci dal non considerare gli enormi passi in avanti che sono stati fatti nell'ultimo secolo ( parlo del progresso in generale sotto TUTTI e dico TUTTI i punti di vista ) ... forse non dovremmo pensare che sia tutto inutile ( strade ponti compresi :D ) ma cercare di trasformare questo progresso come reale miglioramento sociale e non un MERO profitto del solito SINGOLO ... ma tutto è legato all'appartenenza dell'uomo-potere-denaro-sfruttamento...

Emiliano

Ps: il progresso alla fine si auto finanzia anche"grazie" allo STATO ... quindi trovo che sia un argomento delicato ....

a faccià in giù su di uno specchio d'acqua....
ascolto il mondo e vedo il fondo...
appleseed
Inviato: 3/5/2012 14:30  Aggiornato: 3/5/2012 14:30
Ho qualche dubbio
Iscritto: 6/6/2009
Da:
Inviati: 41
 Re: La vera natura della tassazione
1) Infrastrutture: ma a un paesino di montagna con 100 abitanti chi gli fa arrivare le strade, la corrente elettrica, la linea telefonica se non è economicamente conveniente farli arrivare? Rimangono senza?

2) Sanità : un indigente ha diritto a ricevere le cure sanitarie?

3) Forze dell'ordine : La polizia, i vigili del fuoco ecc.. chi li paga? Si potrebbe rispondere che ogni paese o città paga le proprie forze dell'ordine. Ma allora è una tassa , locale ma sempre una tassa.

4) Patrimonio storico : chi lo gestisce e su concessione di chi?

5) Disastri naturali : chi ricostruisce?

6) Ambiente (inquinamento, biodiversità, ecc.), chi vigila?

7) Istruzione dell'obbligo a pagamento? E se i soldi non ce li hai? Rimani analfabeta?

Lo scopo delle tasse è ridistribuire i costi dei servizi pubblici in base alle disponibilità degli individui e senza stare a guardare chi ne ha usufruito e quante volte, perchè si parla di servizi che potenzialmente sono a disposizione di tutti in egual misura. E se qualcuno non avrà mai bisogno della polizia o della pubblica sanità buon per lui è fortunato e non ha niente da invidiare a quelli che ne hanno avuto bisogno.

Se questo è comunismo allora io sono comunista.

LoneWolf58
Inviato: 3/5/2012 14:32  Aggiornato: 3/5/2012 14:32
Sono certo di non sapere
Iscritto: 12/11/2005
Da: Padova
Inviati: 4861
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Autore: anakyn Inviato: 3/5/2012 13:58:23
...
Sul merito della questione, ed in particolare su chi rigetta la funzione dello Stato: si confonde il concetto di Stato con chi lo amministra.
Pessimi politici ed amministratori corrotti possono guidare malissimo una macchina, ma NON SIGNIFICA che la macchina stessa sia scassata.
Non significa nemmeno che altrove o in altre epoche macchine molto simili non siano guidate egregiamente.
Significa che NOI PER PRIMI stiamo dormendo e abbiamo permesso che davanti al volante si sia seduta gente incapace o criminale.
Piuttosto che combattere per piazzare buoni piloti sulla macchina, preferite rottamare la macchina stessa.
...
90 minuti di applausi... (per gli altri 7 dovrai aspettare )

La storia, come un'idiota, meccanicamente si ripete. (Paul Morand)
Il problema, però, è che ci sono degli idioti che continuano a credere che la storia non si ripeta. (LoneWolf58)
complo
Inviato: 3/5/2012 14:33  Aggiornato: 3/5/2012 14:33
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 14/10/2005
Da:
Inviati: 2555
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
No, il problema vero, è che tu (come lo stato o chi lo amministra, se preferisci) hai già deciso di cosa necessitano gli abitanti del paesino.


Il problema vero è che non si vuol vedere che i "gggiovani" fanno a gara per chi scappa prima dal paesino la cui vita non sopportano.
Nel paesino della famiglia di mia moglie lo "stato" spende valanghe di denaro per consentire ad una popolazione di vecchietti di morire dove sono nati.
Altro che stato che ha deciso per loro, prepotenze etc, etc.
Senza lo "shhhtaaato" la maggioranza delle comunità montane non esisterebbero più da decenni......

Witt83
Inviato: 3/5/2012 14:33  Aggiornato: 3/5/2012 14:35
Mi sento vacillare
Iscritto: 3/1/2010
Da:
Inviati: 419
 Re: La vera natura della tassazione
@ Spiderman

Ma veramente io non ho deciso niente, supponevo ci fosse bisogno di una strada perchè di quello si stava parlando.
Tutto qui!

La terra possiede risorse sufficienti per provvedere ai bisogni di tutti, ma non all'avidità di alcuni. Gandhi
titano75
Inviato: 3/5/2012 14:39  Aggiornato: 3/5/2012 14:39
Mi sento vacillare
Iscritto: 22/4/2005
Da: Roma
Inviati: 704
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
1) Infrastrutture: ma a un paesino di montagna con 100 abitanti chi gli fa arrivare le strade, la corrente elettrica, la linea telefonica se non è economicamente conveniente farli arrivare? Rimangono senza? 2) Sanità : un indigente ha diritto a ricevere le cure sanitarie? 3) Forze dell'ordine : La polizia, i vigili del fuoco ecc.. chi li paga? Si potrebbe rispondere che ogni paese o città paga le proprie forze dell'ordine. Ma allora è una tassa , locale ma sempre una tassa. 4) Patrimonio storico : chi lo gestisce e su concessione di chi? 5) Disastri naturali : chi ricostruisce? 6) Ambiente (inquinamento, biodiversità, ecc.), chi vigila? 7) Istruzione dell'obbligo a pagamento? E se i soldi non ce li hai? Rimani analfabeta?


Infatti bisognerebbe chiedersi tutte queste cose...

e magari elencarne anche delle altre ....

alcune volte sembra come se avessimo il sentimento di SPUTARE a prescindere su tutto quello che COMUNQUE viviamo ( sfido chiunque qui dentro a dimostrare di essere FUORI completamente dallo STATO padrone :D ) ...

Bisognerebbe sicuramente trovare delle modalità differenti su come tutto questo si DEBBA ALIMENTARE...

Emiliano

a faccià in giù su di uno specchio d'acqua....
ascolto il mondo e vedo il fondo...
Spiderman
Inviato: 3/5/2012 14:40  Aggiornato: 3/5/2012 14:40
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 19/9/2009
Da:
Inviati: 2722
 Re: La vera natura della tassazione
@complo

Citazione:
Il problema vero è che non si vuol vedere che i "gggiovani" fanno a gara per chi scappa prima dal paesino la cui vita non sopportano. Nel paesino della famiglia di mia moglie lo "stato" spende valanghe di denaro per consentire ad una popolazione di vecchietti di morire dove sono nati.


Chissà mai che valanghe di denaro richiederà, il lasciar morire i vecchietti nel paesino dove sono nati.



Citazione:
Senza lo "shhhtaaato" la maggioranza delle comunità montane non esisterebbero più da decenni......


Mah, per me è vero il contrario...

"Ogni giorno racconto la favola mia, la racconto ogni giorno chiunque tu sia, e mi vesto di sogno per darti se vuoi, l'illusione di un bimbo che gioca agli eroi. (Renato Zero)
PadijtLee
Inviato: 3/5/2012 14:41  Aggiornato: 3/5/2012 14:41
Mi sento vacillare
Iscritto: 4/6/2010
Da:
Inviati: 447
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Senza lo "shhhtaaato" la maggioranza delle comunità montane non esisterebbero più da decenni


Non credo sia così ma anche fosse questa è un'altra spada di Damocle di Moloch: vizia l'uomo dandogli l'illusione che ci pensa lui, faccio tutto io, tu paga le tasse e cullati, lavora, non pensare, consuma, per il resto faccio io, non preoccuparti troppo.

Citazione:
Che prima fosse meglio di adesso è discutibile


Sicuramente. Ma per alcuni aspetti era meglio quando era peggio .
C’è sicuramente un impulso che spinge le coscienze dell’uomo moderno verso l’arcaico e il primitivo e che invita a fuggire dal mondo lineare e intossicato dal materialismo.
Fra queste c’è l’idea frustrante e fottuta di Stato, di Bene Comune, di plurale maiestatis stile calcio ( ”noi abbiamo vinto sei ciampionz ligghe = noi abbiamo i debbiti della guerra da risanare”), di tasse che ripagano tutti, idee che hanno dimostrato storicamente un fallimento totale poiché ogni volta riportano alla servitù, cioè schiavitù indotta dalla cultura della non-scelta edificata alla fine del medioevo europeo.
Non è mica nostalgia ritornare a un modello di vita già sperimentato in passato.
E’ la via d’uscita.

Pyter
Inviato: 3/5/2012 14:41  Aggiornato: 3/5/2012 14:42
Sono certo di non sapere
Iscritto: 15/9/2006
Da: Sidonia Novordo
Inviati: 6250
 Re: La vera natura della tassazione
Pessimi politici ed amministratori corrotti possono guidare malissimo una macchina, ma NON SIGNIFICA che la macchina stessa sia scassata.

Non hai capito una minchia.
Politici corrotti e amministratori pessimi guidano male una macchina che funziona benissimo: cazzo se funziona. Fanno finta di guidarla perchè ormai va in automatico ed è pure ecocompatibile.

E' proprio perchè funziona benissimo che la si vuole buttare.

E adesso via con i supplementari.

"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
Vitriolum
Inviato: 3/5/2012 14:42  Aggiornato: 3/5/2012 14:42
Ho qualche dubbio
Iscritto: 7/11/2011
Da:
Inviati: 202
 Re: La vera natura della tassazione
caro mangog

preciso meglio: non India, solo Rajasthan e Punjab

le "barriere" erano dei "caselli", non li ho chiamati così perchè in realtà sono disposti lungo il percorso e non agli "svincoli" (o "uscite" chiamale come vuoi)

molte di queste strade erano nuove di zecca (direi costruite non prima del 2010) e molte altre erano in costruzione

l'esigenza risponde probabilmente alla forte crescita del paese in questi ultimi anni

ps...da quelle parti si vede benissimo come le città facciano schifo (sotto ogni punto di vista) mentre neii paesini più o meno sperduti si respiri un aria completamente diversa (migliore!)

la falsa percezione di ricchezza che spinge gli essere umani dalle zone rurali a quelle industriali (ma anche turistiche) è completamente artificiale e truffaldina

REMEMBER YOURSELF, ALWAYS AND EVERYWHERE
anakyn
Inviato: 3/5/2012 14:47  Aggiornato: 3/5/2012 14:47
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 8/1/2010
Da:
Inviati: 1428
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Non hai capito una minchia.


Ecco il primo dei titoli di merito, ovviamente espresso ad effetto proprio in stile da "figo-fuck-the-system".
Canovaccio rispettato, avanti il prossimo.

titano75
Inviato: 3/5/2012 14:50  Aggiornato: 3/5/2012 14:50
Mi sento vacillare
Iscritto: 22/4/2005
Da: Roma
Inviati: 704
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
idee che hanno dimostrato storicamente un fallimento totale poiché ogni volta riportano alla servitù, cioè schiavitù indotta dalla cultura della non-scelta edificata alla fine del medioevo europeo.


Ok... quindi immagino che Tu come altri abbiate scelto ... siete fuori da tutto questo ???

Emiliano

a faccià in giù su di uno specchio d'acqua....
ascolto il mondo e vedo il fondo...
mangog
Inviato: 3/5/2012 14:55  Aggiornato: 3/5/2012 15:05
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 5/1/2007
Da:
Inviati: 2857
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Autore: appleseed Inviato: 3/5/2012 14:30:40

1) Infrastrutture: ma a un paesino di montagna con 100 abitanti chi gli fa arrivare le strade, la corrente elettrica, la linea telefonica se non è economicamente conveniente farli arrivare? Rimangono senza?

2) Sanità : un indigente ha diritto a ricevere le cure sanitarie?

3) Forze dell'ordine : La polizia, i vigili del fuoco ecc.. chi li paga? Si potrebbe rispondere che ogni paese o città paga le proprie forze dell'ordine. Ma allora è una tassa , locale ma sempre una tassa.

4) Patrimonio storico : chi lo gestisce e su concessione di chi?

5) Disastri naturali : chi ricostruisce?

6) Ambiente (inquinamento, biodiversità, ecc.), chi vigila?

7) Istruzione dell'obbligo a pagamento? E se i soldi non ce li hai? Rimani analfabeta?

Lo scopo delle tasse è ridistribuire i costi dei servizi pubblici in base alle disponibilità degli individui e senza stare a guardare chi ne ha usufruito e quante volte, perchè si parla di servizi che potenzialmente sono a disposizione di tutti in egual misura. E se qualcuno non avrà mai bisogno della polizia o della pubblica sanità buon per lui è fortunato e non ha niente da invidiare a quelli che ne hanno avuto bisogno.

Se questo è comunismo allora io sono comunista


Se non sei vissuto nei paesi dove veramente il comunismo marxista è andato al potere sei solo da perdonare. In alternativa non hai capito una mazza di economia e tanto manco di comunismo.( che sia chiaro per tutti che è una teoria economica che una volta applicata ha solo causato morte e distruzione.....) e se per caso tu avessi capito tutto del comunismo sarebbe ancora peggio perchè dei diritti naturali delle persone te ne infischieresti...
Se la democrazia ha tanti difetti, lasciare la possibilità a qualcuno di tifare per il comunismo è uno di questi ( forse il più grosso ).


Citazione:


Sul merito della questione, ed in particolare su chi rigetta la funzione dello Stato: si confonde il concetto di Stato con chi lo amministra.
Pessimi politici ed amministratori corrotti possono guidare malissimo una macchina, ma NON SIGNIFICA che la macchina stessa sia scassata.


Dove è scritto che lo stato deve farsi carico delle infrastrutture e non "gestire" solamente un minimo di giustizia comune ?

Pyter
Inviato: 3/5/2012 14:57  Aggiornato: 3/5/2012 14:58
Sono certo di non sapere
Iscritto: 15/9/2006
Da: Sidonia Novordo
Inviati: 6250
 Re: La vera natura della tassazione
Ecco il primo dei titoli di merito,ovviamente espresso ad effetto proprio in stile da "figo-fuck-the-system".

Grazie per il trofeo, lo metto vicino all'altro, il "figo-fuck the sister."

"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
totalrec
Inviato: 3/5/2012 14:59  Aggiornato: 3/5/2012 14:59
Mi sento vacillare
Iscritto: 23/5/2006
Da:
Inviati: 767
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
La dicotomia e' si priva di significato ma la questione vera e' che lo Stato E' un privato, che si vuol far passare come l'emanazione di una misteriosa mistica collettivita'.


Pike, lo sai benissimo anche tu che questa definizione è un po' tirata per i capelli (un po' molto). Lo stato, com'è ovvio, non è assimilabile a un privato, visto che possiede per sua stessa natura una quantità di prerogative (coercitive, diplomatiche, militari, e via dicendo) che i privati non possiedono. E' proprio per questo che è stato inventato. Quando svolge bene il suo mestiere (leggi: quando adempie alle funzioni per cui era stato originariamente ideato) è un insieme di strutture avente lo scopo di creare le condizioni perché i privati possano fare affari e raccogliere profitti senza essere limitati da lacci, lacciuoli, richieste e proteste della gente comune e altri intoppi noiosi. Quando svolge male il suo mestiere, crea lacci e lacciuoli per favorire certi soggetti (privati e non) a scapito di altri. Quando non esiste per niente e viene sostituito da una manica di parassiti al soldo di una potenza dominante - come accade oggi in Italia e in altri paesi europei - svende e distrugge il paese, smantella la propria industria di punta nazionale, rinnega la propria politica estera, lascia marcire le infrastrutture, dissangua i cittadini, il tutto perché la potenza dominante possa rafforzarsi e/o riprendersi da una fase critica. Lo ripeto: il problema dell'Italia odierna (e della maggior parte dei paesi UE) non è lo Stato, ma l'assenza di esso, ormai ventennale.

Citazione:
Non so per te, ma per me la violenza repressiva e la guerra sono sempre scandalose.


Per me non sempre, ma non è questo il punto. Il punto è che esiste comunque una differenza notevole tra il condurre una politica di guerra e il condurre una politica di rafforzamento e ottimizzazione strategico-militare. Non c'è bisogno di essere stati imperialisti o espansionisti per puntare a garantirsi un apparato di difesa al massimo delle proprie possibilità, visto che tale rafforzamento, oltre alle sue ovvie valenze di sicurezza nazionale, è anche il fondamento dell'espansione commerciale. La quale si realizza anche (ma io direi "soprattutto") a partire dalla propria posizione negli equilibri di forza, non solo sulla base della "qualità" e della "convenienza economica" dei prodotti di cui vanno delirando le teorie tradizionali. Uno stato che non valorizza le proprie risorse militari è uno stato che punta all'autodistruzione (di solito dietro lauto compenso straniero, com'è il caso miserrimo dell'Italia degli ultimi vent'anni).

"I shall be telling this with a sigh
Somewhere ages and ages hence:
Two roads diverged in a wood, and I...
I took the one less traveled by,
and that has made all the difference".

(Robert Frost, "The road not taken")
anakyn
Inviato: 3/5/2012 15:06  Aggiornato: 3/5/2012 15:06
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 8/1/2010
Da:
Inviati: 1428
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Grazie per il trofeo, lo metto vicino all'altro, il "figo-fuck the sister."


Prego.
Piazzalo vicino alla carta igienica, il posto è quello.

complo
Inviato: 3/5/2012 15:08  Aggiornato: 3/5/2012 15:08
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 14/10/2005
Da:
Inviati: 2555
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
C’è sicuramente un impulso che spinge le coscienze dell’uomo moderno verso l’arcaico e il primitivo e che invita a fuggire dal mondo lineare e intossicato dal materialismo.
Non è mica nostalgia ritornare a un modello di vita già sperimentato in passato.
E’ la via d’uscita.



Non è una via d'uscita ad un immaginifico moloch che ci vuol ridurre in schiavitù, è la legittima e rispettabilissima scelta di singole persone .


Citazione:
Non credo sia così ma anche fosse questa è un'altra spada di Damocle di Moloch: vizia l'uomo dandogli l'illusione che ci pensa lui, faccio tutto io, tu paga le tasse e cullati, lavora, non pensare, consuma, per il resto faccio io, non preoccuparti troppo

Fra queste c’è l’idea frustrante e fottuta di Stato, di Bene Comune, di plurale maiestatis stile calcio ( ”noi abbiamo vinto...)



E invece è proprio quel plurale maiestatis che risolve tutto, correttamente e non retoricamente applicato.
Lo stato siamo NOI.
Ciò che produce lo stato siamo NOI a produrlo, ciò che raccoglie con le tasse siamo NOI a pagarlo, ciò che fa con quelle tasse siamo NOI a deciderlo ed usufruirne.
Se evadi lo metti dietro la coda a NOI.
Se ti imboschi in un ufficio pubblico lo metti dietro la coda a NOI.
Se permetti al politico di rubare lo metti dietro la coda a NOI.
Se rivoti il politico che ha rubato lo metti dietro la coda a NOI.
Se ti appelli al politico per trovare lavoro lo metti dietro la coda a NOI.
Se inquini il mare lo metti dietro la coda a NOI.
Se non metti il casco ai tuoi operai lo metti dietro la coda a NOI.
Se presenti un finto certificato medico per non lavorare lo metti dietro la coda a NOI.
E via dicendo........

Pyter
Inviato: 3/5/2012 15:11  Aggiornato: 3/5/2012 15:11
Sono certo di non sapere
Iscritto: 15/9/2006
Da: Sidonia Novordo
Inviati: 6250
 Re: La vera natura della tassazione
Senza lo "shhhtaaato" la maggioranza delle comunità montane non esisterebbero più da decenni......


Questo è vero. Infatti prima dello "Stato", nel neolitico, i paesini venivano fondati sotto i 150 metri sul livello del mare.

Ai tempi di Atlantide addirittura sott'acqua.

"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
Witt83
Inviato: 3/5/2012 15:17  Aggiornato: 3/5/2012 15:17
Mi sento vacillare
Iscritto: 3/1/2010
Da:
Inviati: 419
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Politici corrotti e amministratori pessimi guidano male una macchina che funziona benissimo: cazzo se funziona. Fanno finta di guidarla perchè ormai va in automatico ed è pure ecocompatibile.


E la macchina "mercato" (seppur non libero come lo so si vorrebbe) sta funzionando?

Chi ne sta traendo benefici e perchè?
Perchè produce beni con un ottimo rapporto qualità/prezzo o perchè se ne sbatte i coglioni di tutto ciò che richiede un etica che non sia "Ricavi-Costi"?

La terra possiede risorse sufficienti per provvedere ai bisogni di tutti, ma non all'avidità di alcuni. Gandhi
complo
Inviato: 3/5/2012 15:21  Aggiornato: 3/5/2012 15:21
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 14/10/2005
Da:
Inviati: 2555
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Questo è vero. Infatti prima dello "Stato", nel neolitico, i paesini venivano fondati sotto i 150 metri sul livello del mare.


La battuta è divertente ma resta ciò che logicamente sottointende.
Ossia dicendo "ma non puoi sapere cosa accadrebbe senza lo stato, magari si ripopolerebbero le comunità montane e torme di "ggiovani" scapperebbero dalla triste vita delle città per andare a divertirsi nei paesini di montagna" si introduce il CLASSICISSIMO: "dimostrami che le fate non esistono e se non lo dimostri allora esistono".
Ma le fate non esistono comunque, mi spiace.......

Pyter
Inviato: 3/5/2012 15:28  Aggiornato: 3/5/2012 15:28
Sono certo di non sapere
Iscritto: 15/9/2006
Da: Sidonia Novordo
Inviati: 6250
 Re: La vera natura della tassazione
E la macchina "mercato" (seppur non libero come lo so si vorrebbe) sta funzionando?

A meraviglia.
Il pilota automatico spinge verso la folla e miete vittime con movimento a forbice, in gergo tecnico chiamato Spread. Ma per sapere perchè, basterebbe controllare chi gli ha dato la patente.

Che siano stati gli austriaci?

"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
Paxtibi
Inviato: 3/5/2012 15:31  Aggiornato: 3/5/2012 15:31
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/4/2005
Da: Atene
Inviati: 8134
 Re: La vera natura della tassazione
Lo stato siamo NOI.
Ciò che produce lo stato siamo NOI a produrlo, ciò che raccoglie con le tasse siamo NOI a pagarlo, ciò che fa con quelle tasse siamo NOI a deciderlo ed usufruirne.
Se evadi lo metti dietro la coda a NOI.
Se ti imboschi in un ufficio pubblico lo metti dietro la coda a NOI.
Se permetti al politico di rubare lo metti dietro la coda a NOI.
Se rivoti il politico che ha rubato lo metti dietro la coda a NOI.
Se ti appelli al politico per trovare lavoro lo metti dietro la coda a NOI.
Se inquini il mare lo metti dietro la coda a NOI.
Se non metti il casco ai tuoi operai lo metti dietro la coda a NOI.
Se presenti un finto certificato medico per non lavorare lo metti dietro la coda a NOI.


Amen!

E ora fratelli, alziamoci e flagelliamoci con pesanti catene!

Witt83
Inviato: 3/5/2012 15:40  Aggiornato: 3/5/2012 15:40
Mi sento vacillare
Iscritto: 3/1/2010
Da:
Inviati: 419
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
A meraviglia.
Il pilota automatico spinge verso la folla e miete vittime con movimento a forbice, in gergo tecnico chiamato Spread. Ma per sapere perchè, basterebbe controllare chi gli ha dato la patente


Chi gli ha dato la patente è un criminale, lo sappiamo tutti!
Però chi guida va fermato all'istante con tutti i mezzi necessari (ed è colpevole quanto chi gli ha dato la patente).

Lo so che non sono stati gli austriaci a promuovere questo tipo di sistema, semplicemente vedo come potenzialmente pericolosi i concetti di profitto e competizione, indipendentemente dal tipo di sistema economico/monetario in cui si inseriscono.

La terra possiede risorse sufficienti per provvedere ai bisogni di tutti, ma non all'avidità di alcuni. Gandhi
mangog
Inviato: 3/5/2012 15:44  Aggiornato: 3/5/2012 15:44
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 5/1/2007
Da:
Inviati: 2857
 Re: La vera natura della tassazione
Non so se l'ho letta da qualche parte o se sentita in tv ( le poche volte che la guardo ).. ma sono rimasto pietrificato quando ho appreso la notizia che nulla si può fare per ridurre gli sprechi spaventosi ( stipendi ed altri benefit ) del Quirinale, Palazzo Madame e Montecitorio, perchè sono amministrativamente indipendenti. Questo è lo stato Italiano in un momento come questo con la benizina a 2 euro ( quasi tutto tasse) e l'MU incombente ?

Tianos
Inviato: 3/5/2012 15:56  Aggiornato: 3/5/2012 15:56
Mi sento vacillare
Iscritto: 21/8/2009
Da:
Inviati: 374
 Re: La vera natura della tassazione
quoto complo:
Il problema non sono le tasse in se ... se per esempio vi si chiedesse di partecipare attivamente ad una colletta per costruire una strada,facendo un sondaggio in forum, sono sicuro che tutti risponderebbero: certo! facciamolo. ma al momento di tirare fuori i soldi nessuno vorrebbe essere fregato (pultroppo non siamo una società neocristiana in cui tutto e dico tutto era dato per essere diviso equamente fra tutti) da chi sgancia meno, o per lo meno vorrebbe avere una certa misura , che cio che tutti tirano fuori per costruire questa strada sia equo e giusto a seconda delle esigenze e possibilità del singolo.
cosi si chiedera al povero magari 20 centesimi e al ricco 300 euro (con buona roditura del ricco ), costruendo la strada di cui tutti usufruiranno.

ma già da qua si evince quali attriti nascano dal semplice sganciar sterco del demonio (oooh amata avidità)

quidni sono convinto che il vero problema non sia l'esproprio delle tasse da quel bullo dello stato ...ma lo schifo di utilizzo che ne fa, e il fatto che noi come cittadini non possiamo sapere come quadrano i conti e non possiamo decidere come investirli.

Perchè sicuramente fa rabbia e si tirerebbero calci e bestemmie al bullo che ti deruba del denaro , sopratutto quando lo vedi gustarsi un gelato (comprato coi tuoi soldi) mentre con l'altra mano ti tiene distante.
altro effetto farebbe vedere quel bullo comprare un gelato per un bambino più povero di te, magro e smunto!

Vitriolum
Inviato: 3/5/2012 15:59  Aggiornato: 3/5/2012 15:59
Ho qualche dubbio
Iscritto: 7/11/2011
Da:
Inviati: 202
 Re: La vera natura della tassazione
cioè, non è che sono contro la ghigliottina...

...è che se ne fa un uso sbagliato

REMEMBER YOURSELF, ALWAYS AND EVERYWHERE
SecondLife
Inviato: 3/5/2012 16:09  Aggiornato: 3/5/2012 16:09
Ho qualche dubbio
Iscritto: 20/3/2010
Da:
Inviati: 109
 Re: La vera natura della tassazione
Complo
Citazione:
E invece è proprio quel plurale maiestatis che risolve tutto, correttamente e non retoricamente applicato.
Lo stato siamo NOI.
Ciò che produce lo stato siamo NOI a produrlo, ciò che raccoglie con le tasse siamo NOI a pagarlo, ciò che fa con quelle tasse siamo NOI a deciderlo ed usufruirne.
Se evadi lo metti dietro la coda a NOI.
Se ti imboschi in un ufficio pubblico lo metti dietro la coda a NOI.
Se permetti al politico di rubare lo metti dietro la coda a NOI.
Se rivoti il politico che ha rubato lo metti dietro la coda a NOI.
Se ti appelli al politico per trovare lavoro lo metti dietro la coda a NOI.
Se inquini il mare lo metti dietro la coda a NOI.
Se non metti il casco ai tuoi operai lo metti dietro la coda a NOI.
Se presenti un finto certificato medico per non lavorare lo metti dietro la coda a NOI.
E via dicendo........

Qui varrebbe la pena di iniziare a riflettere su che cosa permette a IO, IO e IO di diventare NOI.

NOI non è mica solo un dato numerico.

Infettato
Inviato: 3/5/2012 16:25  Aggiornato: 3/5/2012 16:25
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 23/11/2006
Da: Roma
Inviati: 1499
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Ciao infettato, ho visto il link però spero che per ricevere la risposta che cerca Massimo non ci sia bisogno di leggere un intero libro.


No certo, ma di fatto ho postato un libro intero di esempi richiesti e bellamente evitati, è un problema politico, ok, che cosa devo fare devo trovare un link che possa risultare inadeguato comunque. Alcune idee a quanto pare sono inattaccabili, sono scalfite dentro la testa....lo stato ha fatto un buon lavoro.
il fatto che non voglia più discutere in questo luogo dipende semplicemente dal fatto che è inutile, è già ben indirizzato politicamente parlando.

Infettato dal morbo di Ashcroft
---------------------------------------------
Quando ci immergiamo totalmente negli affari quotidiani, noi smettiamo di fare distinzioni fondamentali, o di porci le domande veramente basilari. Rothbard
complo
Inviato: 3/5/2012 16:44  Aggiornato: 3/5/2012 17:11
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 14/10/2005
Da:
Inviati: 2555
 Re: La vera natura della tassazione
Anche una parte della gestione dei rifiuti è passata nelle mani dei cittadini, che ora tengono puliti i 128 parchi della città con un sistema di turni. Nelle ultime settimane al municipio sono arrivate migliaia di richieste per chiudere il rubinetto ai quattro community center – centri per il recupero sociale a spese del contribuente – della città. Fra poco uno di questi sarà gestito da una chiesa e per gli altri tre si stanno studiando soluzioni di mercato.

Si sa come è andata a finire? Si sono trovate "soluzioni di mercato"?
Pensa che "buone" le persone senza lo stato cattivaccio. Hanno mantenuto puliti i 128 parchi ma tranquillamente chiesto di chiudere i centri di recupero......


P.S. Che tale articolo sia postato sul giornale di Ferrara, OSSIA UNO MESSO DA UN POLITICO PER RIMPIAZZARE IN TIVVI' UN GIORNALISTA EPURATO DAL POLITICO che faceva dieci volte il suo ascolto, già direbbe tutto.

EDIT:10 giorni dopo già erano scomparse le "soluzioni di mercato" e si era in cerca di benefattori per un altro centro. Degli altri due non si parlava più (già chiusi?)

Ora Paige e Phillips lavorano insieme per trovare nuovi gestori dei centri. Uno è già stato preso da una chiesa locale; per un altro è in corso una trattativa con un’associazione di benefattori.

http://www.ilfoglio.it/soloqui/4989

fiodenamig
Inviato: 3/5/2012 16:56  Aggiornato: 3/5/2012 17:14
Mi sento vacillare
Iscritto: 13/5/2011
Da:
Inviati: 332
 Re: La vera natura della tassazione
"Che tale articolo sia postato sul giornale di Ferrara, OSSIA UNO MESSO DA UN POLITICO PER RIMPIAZZARE IN TIVVI' UN GIORNALISTA EPURATO DAL POLITICO che faceva dieci volte il suo ascolto, già direbbe tutto."

Guarda che il "giornalista epurato" (1,5 miloni euro e passa di liquidazione - in lire 3 miliardi) è già morto da cinque anni.

Adesso è un reato anche rimpiazzare i morti?

complo
Inviato: 3/5/2012 17:03  Aggiornato: 3/5/2012 17:05
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 14/10/2005
Da:
Inviati: 2555
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Guarda che il "giornalista epurato" (5 miloni euro e passa di liquidazione) è già morto da dieci anni. Adesso si epurano anche i morti?


Quanti anni hai? Cinque?
Tu se vieni licenziato che fai? Lasci la tua liquidazione in azienda per ringraziarli?
E dopo che vieni licenziato, se malauguratamente dovessi morire, significa che non eri stato licenziato?


EDIT al tuo edit: no, non è un reato rimpiazzare un morto grazie alla raccomanda del politico che lo aveva epurato.
E' RIDICOLO che però si definisca "libertarian".
Fattelo spiegare da un libertarian vero......

Fabrizio70
Inviato: 3/5/2012 17:08  Aggiornato: 3/5/2012 17:08
Sono certo di non sapere
Iscritto: 18/5/2006
Da: Roma
Inviati: 3721
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
guardate che le tasse non servono tanto a finanziare le infrastrutture, ma le opere necessarie al mantenimento del libero mercato.

[omiss]

Il problema diventa particolarmente pressante con gli eserciti. La Storia dimostra come gli eserciti privati siano più un problema che una soluzione.


Veramente la Storia ci dice che le tasse servono PRINCIPALMENTE per mantenere gli eserciti , pubblici o privati che siano , tant'è che le STRADE sono state costruite per spostare rapidamente eserciti da una parte all'altra , altro che vie commerciali...

Il lusso non può mai essere soddisfatto perché, essendo qualcosa di falso, non esiste per esso un contrario vero e reale in grado di soddisfarlo e assorbirlo.
Wilhelm Richard Wagner-1849
fiodenamig
Inviato: 3/5/2012 17:20  Aggiornato: 3/5/2012 17:20
Mi sento vacillare
Iscritto: 13/5/2011
Da:
Inviati: 332
 Re: La vera natura della tassazione
Quanti anni hai? Cinque?
Tu se vieni licenziato che fai? Lasci la tua liquidazione in azienda per ringraziarli?
E dopo che vieni licenziato, se malauguratamente dovessi morire, significa che non eri stato licenziato?


Biagi è morto nel 2007.

Ferrara fa "Qui Radio Londra" dal 2011.

Domanda: ma dove c***o lo vedi che uno ha rimpiazzato l'altro se l'altro era già morto da quattro anni?

complo
Inviato: 3/5/2012 17:26  Aggiornato: 3/5/2012 17:30
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 14/10/2005
Da:
Inviati: 2555
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Domanda: ma dove c***o lo vedi che uno ha rimpiazzato l'altro se l'altro era già morto da quattro anni?


Si "rimpiazzato" è un termine inesatto, mi correggo:
Ferrara è stato il primo a rifare una trasmissione come quella di Biagi pre tg1.
E lo ha fatto in quanto RACCOMANDATO dal politico che aveva CACCIATO il conduttore prima di lui.

Pyter
Inviato: 3/5/2012 17:27  Aggiornato: 3/5/2012 17:27
Sono certo di non sapere
Iscritto: 15/9/2006
Da: Sidonia Novordo
Inviati: 6250
 Re: La vera natura della tassazione
infettato:
il fatto che non voglia più discutere in questo luogo dipende semplicemente dal fatto che è inutile, è già ben indirizzato politicamente parlando.

Eh, sì.
Direi che in questi ultimi tempi la maggior parte dei commenti ha raggiunto un livello di Pierferdinandismo assolutamente preoccupante.

"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
perspicace
Inviato: 3/5/2012 17:31  Aggiornato: 3/5/2012 17:31
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/9/2011
Da: località sconosciuta
Inviati: 3281
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Biagi è morto nel 2007. Ferrara fa "Qui Radio Londra" dal 2011.


Si vero, ma di che pasta di giornalismo è fatto ce la ben dimostrato più volte.

Negli anni ottanta abbandona il comunismo in polemica con la dirigenza del suo partito e si dedica al giornalismo sostenendo in questa veste il Partito Socialista Italiano e in particolare il suo segretario Bettino Craxi.

Nel 1992, quando scoppia lo scandalo di Tangentopoli e Craxi viene costretto a lasciare la segreteria del partito, si schiera vicino alle posizioni garantiste, criticando con forza l'operato dei magistrati.


Dal 1994 appoggia Silvio Berlusconi, prima come ministro e poi come giornalista.

Ora che Silvio non ce più troverà qualche altro pazzo da seguire.

Io non parlo come scrivo, io non scrivo come penso, io non penso come dovrei pensare, e così ogni cosa procede nella più profonda oscurità. Kepler
appleseed
Inviato: 3/5/2012 17:32  Aggiornato: 3/5/2012 17:32
Ho qualche dubbio
Iscritto: 6/6/2009
Da:
Inviati: 41
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione mangog :

Citazione:
Se non sei vissuto nei paesi dove veramente il comunismo marxista è andato al potere sei solo da perdonare. In alternativa non hai capito una mazza di economia e tanto manco di comunismo.( che sia chiaro per tutti che è una teoria economica che una volta applicata ha solo causato morte e distruzione.....) e se per caso tu avessi capito tutto del comunismo sarebbe ancora peggio perchè dei diritti naturali delle persone te ne infischieresti... Se la democrazia ha tanti difetti, lasciare la possibilità a qualcuno di tifare per il comunismo è uno di questi ( forse il più grosso ).


Io non ho detto che sono comunista ho solo detto che sono convinto che lo stato deve garantire i servizi di base a tutti portando degli esempi in cui il mercato non potrebbe garantirli e poi come provocazione ho detto che se questo vuol dire essere comunista sono comunista.

E comunque non hai risposto alle mie domande, hai solo ridotto il mio contributo alla mia ultima frase che come ripeto era chiaramente una provocazione.

Witt83
Inviato: 3/5/2012 17:34  Aggiornato: 3/5/2012 17:37
Mi sento vacillare
Iscritto: 3/1/2010
Da:
Inviati: 419
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
No certo, ma di fatto ho postato un libro intero di esempi richiesti e bellamente evitati, è un problema politico, ok, che cosa devo fare devo trovare un link che possa risultare inadeguato comunque. Alcune idee a quanto pare sono inattaccabili, sono scalfite dentro la testa....lo stato ha fatto un buon lavoro.


Ciao Infettato, nel mio caso non ci sono teorie scalfite da nessuna parte, credo che ci siano un sacco di problemi e non credo che ci sia una teoria che sia in grado di risolverli tutti o quasi tutti.

Credo ci siano buone teorie (il liberismo rientra in quella categoria in molti aspetti) ma non ne vedo nessuna applicabile in tutto e per tutto da domani mattina, nemmeno se lo volessimo all'unanimità (la più facilmente applicabile, anche se non la migliore, credo sia la MMT).

Il link l'ho visto ed andava benissimo però presenta un libro che dovrei aggiungere all'elenco dei libri da leggere, avrei preferito una risposta sintetica perchè non ho il tempo di leggere tutti i libri delle varie teorie economiche.
Tutto qui!

Non c'è nessun "problema politico" da parte mia, mi piace ascoltare e discutere, anche, e soprattutto, con chi non la vede come me.
Pensarla in maniera diversa è spesso una cosa naturale e non sta scritto da nessuna parte che debba portare a scontri, insulti o abbandoni (siamo uomini mica parlamentari )

Ciao Infettato spero di rileggerti presto

@ Pyter

Da uno come te mi aspettavo qualche consiglio su come curare il Pierferdinandismo in rapida espansione

La terra possiede risorse sufficienti per provvedere ai bisogni di tutti, ma non all'avidità di alcuni. Gandhi
fiodenamig
Inviato: 3/5/2012 17:41  Aggiornato: 3/5/2012 17:47
Mi sento vacillare
Iscritto: 13/5/2011
Da:
Inviati: 332
 Re: La vera natura della tassazione

Ferrara è stato il primo a rifare una trasmissione come quella di Biagi pre tg1.
E lo ha fatto in quanto RACCOMANDATO dal politico che aveva CACCIATO il conduttore prima di lui.


Ah sì?

Prima di tutto RADIO LONDRA ERA FATTA DA GIULIANO FERRARA GIA' NEL 1989 CIOE' 6 ANNI PRIMA CHE BIAGI INIZIASSE A FARE COME TRASMISSIONE "IL FATTO".

Quindi Ferrara altro non sta facendo che fare la stessa trasmissione che aveva già fatto negli anni novanta, anni prima di Biagi, persino il titolo è il medesimo: RADIO LONDRA.

Se ti vuoi vedere il promo della trasmissione del 1989 eccotelo qui:

http://www.youtube.com/watch?v=_ma_snmjUL0

Rispetto a quella di Biagi, il format della trasmissione di Ferrara è totalmente diverso: è come paragonare "La prova del cuoco" con "Il pranzo è servito".


ps
Ferrara è figlio del Senatore Ferrara del Partito Comunista Italiano e il padre era un pezzo da novanta del PCI. Il figlio è cresciuto a Mosca ed è in pratica madrelingua russo. Frequentava le Frattocchie (la scuola dei quadri del PCI) insieme a Fassino, poi ha rotto anche con la sua famiglia ed è andato nel PSI. Siccome per vostra informazione anche Berlusconi votava socialista, il passo da PSI a Forza Italia è stato automatico per Ferrara così come lo è stato anche per un'amplissima fetta di socialisti italiani.

Jurij
Inviato: 3/5/2012 17:44  Aggiornato: 3/5/2012 17:46
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 8/11/2009
Da: Galvatron
Inviati: 2359
 Re: La vera natura della tassazione
complo
Citazione:
Lo stato siamo NOI.
Ciò che produce lo stato siamo NOI a produrlo, ciò che raccoglie con le tasse siamo NOI a pagarlo, ciò che fa con quelle tasse siamo NOI a deciderlo ed usufruirne.
Se evadi lo metti dietro la coda a NOI.
Se ti imboschi in un ufficio pubblico lo metti dietro la coda a NOI.
Se permetti al politico di rubare lo metti dietro la coda a NOI.
Se rivoti il politico che ha rubato lo metti dietro la coda a NOI.
Se ti appelli al politico per trovare lavoro lo metti dietro la coda a NOI.
Se inquini il mare lo metti dietro la coda a NOI.
Se non metti il casco ai tuoi operai lo metti dietro la coda a NOI.
Se presenti un finto certificato medico per non lavorare lo metti dietro la coda a NOI.

Si sono d’accordo per chi vuole partecipare.
Si può cambiare con un altro sistema di società, ma se non si cambia quella cultura del “ io, stato/società non sono” allora nessuna organizzazione (capitalista, comunista o altro) potrà mai funzionare, almeno in modo sufficientemente giusto.

Con questo non ci può essere l’obbligo di partecipare alla società, posso essere eremita con le capre su una montagna dove sono nato e mi posso arrangiare da solo, quindi sono escluso dal partecipare ai pagamenti, o ai servizi di leva obbligatori per la difesa di una società a cui non appartengo.

Dove ci sono attentati ci sono servizi segreti.

Non scarto mai nessuna ipotesi perché un domani potrebbe andare a sostegno di un'altra rendendola così più possibile.

Chi ha le competenze (potere di decidere) ha le responsabilità.
complo
Inviato: 3/5/2012 17:50  Aggiornato: 3/5/2012 17:50
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 14/10/2005
Da:
Inviati: 2555
 Re: La vera natura della tassazione
@fiodenamig

Non ho detto che Ferrara ha rubato l'idea a Biagi.
Ho detto che è stato il primo a rifare una trasmissione simile (va bene simile?) pre TG1 e che lo ha messo lì il Silvio che aveva precedentemente cacciato Biagi.
Ossia un libertarian (FINTO) che si fa raccomandare da un politico per andare nella tivvì PUBBLICA dove dimostra con gli ascolti di essere MOLTO PEGGIO del giornalista prima di lui.
C'è poco da discutere, c'è da ridere........

Jurij
Inviato: 3/5/2012 17:50  Aggiornato: 3/5/2012 17:56
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 8/11/2009
Da: Galvatron
Inviati: 2359
 Re: La vera natura della tassazione
mangog
Citazione:
Se non sei vissuto nei paesi dove veramente il comunismo marxista è andato al potere sei solo da perdonare.

A parte i “Kibbutz” in Israele, fammi un esempio di comunismo che c’è stato nella storia, eccetto le dittature (sovietica, cubana cinese, ecc.)

Non si può essere obbligati ad essere comunista, o ci credi, o sei fuori.
E se non puoi essere fuori sei in una dittatura, sia che sei in alto (non escluso) o sei in basso (trattenuto).

Dove ci sono attentati ci sono servizi segreti.

Non scarto mai nessuna ipotesi perché un domani potrebbe andare a sostegno di un'altra rendendola così più possibile.

Chi ha le competenze (potere di decidere) ha le responsabilità.
massimo73
Inviato: 3/5/2012 17:51  Aggiornato: 3/5/2012 17:51
Mi sento vacillare
Iscritto: 20/7/2011
Da:
Inviati: 364
 Re: La vera natura della tassazione
Sul merito della questione, ed in particolare su chi rigetta la funzione dello Stato: si confonde il concetto di Stato con chi lo amministra. Pessimi politici ed amministratori corrotti possono guidare malissimo una macchina, ma NON SIGNIFICA che la macchina stessa sia scassata. Non significa nemmeno che altrove o in altre epoche macchine molto simili non siano guidate egregiamente. Significa che NOI PER PRIMI stiamo dormendo e abbiamo permesso che davanti al volante si sia seduta gente incapace o criminale. Piuttosto che combattere per piazzare buoni piloti sulla macchina, preferite rottamare la macchina stessa. Io rottamerei voi, invece.


Aggiungo la mia personale standing ovation al post, il post che avrei voluto scrivere io ma sono stato preceduto

Ho passato l'ultima ora e più a leggere tutti gli interventi generati da questo assurdo pezzo per l'abolizione delle tasse e ne esco con la convinzione rafforzata che tutti questi "austriaci", di fronte ad un semplice problema che gli domanda per la loro teoria chi dovrebbe costruire i beni di utilità comune, fanno pippa come direbbero a Roma.......
Consentitemi di dirvi cari Pike, Musicband e altri assertori del libero mercato e del curioso concetto dello Stato Moloch da distruggere comunque, che:

1) La comunità che si organizza in Stato per meglio garantire la soddisfazione dei propri bisogni non è assolutamente equiparabile ad un superbullo, ma corrisponde ad un'entità che rappresenta la collettività ed in quanto tale dovrebbe essere portatrice degli interessi collettivi della stessa

2)Base della collettività chiamata Stato è la legge che in uno Stato democratico non è calata dal cielo ma è la risultante del processo democratico stesso al quale prendono parte i singoli cittadini.

Ora, stante queste premesse, le vostre affermazioni che pretendono di identificare lo Stato in quel mostro che opprime l'individuo, impedendogli il pieno estrinsecare della propria volontà di potenza, in sintesi di fare il cavolo che vuole, sono del tutto prive del minimo fondamento.
Certo, potreste facilmente replicarmi che quello che è vero in teoria, non lo è in pratica e che oggi lo stato è di fatto occupato da grassatori di ogni tipo, parassiti e così via ma io vi domanderei con lo stesso piglio come Massimo: chi dovrebbe per gli austriaci costruire ponti e strade?
In altre parole il vostro ragionamento è simile ad uno che viene derubato da un nero e in seguito a questa brutta esperienza comincia a dire che tutti i neri sono ladri e criminali; ergo la vostra intera impalcatura ideologica è viziata da un preconcetto iniziale che è LO STATO E' SEMPRE BRUTTO, CATTIVO E PREPOTENTE, scusate il termine ma la trovo una gran cazzata.
Spero non la prendiate troppo male, frequentando questo sito dovreste essere persone mediamente più aperte della media.

massimo73
Inviato: 3/5/2012 17:58  Aggiornato: 3/5/2012 17:58
Mi sento vacillare
Iscritto: 20/7/2011
Da:
Inviati: 364
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione
Ossia un libertarian (FINTO)

Appunto, da quando in qua i libertarian fanno le campagne prolife come quelle fatte dalla (radio lontra) Ferrara in questione?
Strani questi libertarian, manderebbero al rogo le donne che non potendo mantenere un figlio preferiscono abortire.........ma poi dicono di essere libertarian, mah valli a capire........

Pyter
Inviato: 3/5/2012 18:01  Aggiornato: 3/5/2012 18:01
Sono certo di non sapere
Iscritto: 15/9/2006
Da: Sidonia Novordo
Inviati: 6250
 Re: La vera natura della tassazione
Rispetto a quella di Biagi, il format della trasmissione di Ferrara è totalmente diverso: è come paragonare "La prova del cuoco" con "Il pranzo è servito".

O come "i soliti ignoti" con "affari tuoi".

"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
mangog
Inviato: 3/5/2012 18:01  Aggiornato: 3/5/2012 18:02
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 5/1/2007
Da:
Inviati: 2857
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:

Autore: Jurij Inviato: 3/5/2012 17:50:53



Se non sei vissuto nei paesi dove veramente il comunismo marxista è andato al potere sei solo da perdonare.


A parte i “Kibbutz” in Israele, fammi un esempio di comunismo che c’è stato nella storia, eccetto le dittature (sovietica, cubana cinese, ecc.)



Be la lista sarebbe un pò più lunghetta e guardacaso nessun stato della lista si è salvato dalla tragedia. Che ci sia un nesso?
I Kibbutz.... ma esempio peggiore non ti poteva venire in mente?

Citazione:


Non si può essere obbligati ad essere comunista, o ci credi, o sei fuori.
E se non puoi essere fuori sei in una dittatura, sia che sei in alto (non escluso) o sei in basso (trattenuto).



In Russia eri comunista punto e basta. Non potevi nemmeno andare "fuori"...( ok ok... gli artisti famosi aspettavano le tournèe estere per chiedere sistematicamente asilo...)

Tianos
Inviato: 3/5/2012 18:03  Aggiornato: 3/5/2012 18:04
Mi sento vacillare
Iscritto: 21/8/2009
Da:
Inviati: 374
 Re: La vera natura della tassazione
"cioè, non è che sono contro la ghigliottina...

...è che se ne fa un uso sbagliato "

se mai arrivera il giorno in cui vedrai magari un Monti di turno con la testa nella ghigliottina, allora ti chiederò se per te, se ne sta facendo un uso sbagliato

suvvia ditelo che li invidiate

Pyter
Inviato: 3/5/2012 18:13  Aggiornato: 3/5/2012 18:13
Sono certo di non sapere
Iscritto: 15/9/2006
Da: Sidonia Novordo
Inviati: 6250
 Re: La vera natura della tassazione
Da uno come te mi aspettavo qualche consiglio su come curare il Pierferdinandismo in rapida espansione

Consigli? Io?

Io posso fare come Costanzo, posso consigliare gli acquisti:




Secondo i critici più informati, dietro il fenomeno editoriale dell'anno si nasconderebbe un importante esponente dell'elite economico-politica mondialista, un attento osservatore della situzione geopolitica attuale e uno scafato analizzatore imparziale. Il libro tratta in modo avvincente gli ultimi vent'anni della politica italiana, da mani pulite alla caduta del pluridecorato dalla giustizia S.B. Il sistema trovato dall'autore per scavalcare le spesse maglie della censura ha del geniale e mette a nudo i meccanismi che hanno fatto in modo di poter costruire un sistema quasi perfetto di una classe politica e imprenditoriale perfettamente ligie alle esigenze e ai desideri dei proprietari del bastone; bastone che allo stesso tempo si identifica con i desideri e le speranze della popolazione all'interno di regole trasparenti e democratiche, oserei dire meritocratiche, che premiano chi recupera il bastone più lontano.

"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
superanima
Inviato: 3/5/2012 19:04  Aggiornato: 3/5/2012 19:04
Ho qualche dubbio
Iscritto: 21/8/2007
Da:
Inviati: 300
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Citazione:
Le strade le faranno saltare per sabotare l'esercito usa, che ti credi che agli afghani le strade facciano schifo?


Si, fanno loro schifo, e per un ottimo motivo: tutti gli eserciti invasori hanno sempre costruito strade, da Alessandro agli Inglesi, ai Russi fino alla coalizione dei mercenari di oggi. A loro non servono, i sentieri sono piu' che sufficienti.


Che a loro bastino i sentieri lo credi tu, se puoi dimostralo.
Per il resto hai praticamente ripetuto il mio messaggio, ma tanto qui famo a non capisse.

Pyter
Inviato: 3/5/2012 19:14  Aggiornato: 3/5/2012 19:14
Sono certo di non sapere
Iscritto: 15/9/2006
Da: Sidonia Novordo
Inviati: 6250
 Re: La vera natura della tassazione
Mi pare che questa volta abbia ragione superanima.

Se in Afghanistan non ci sono strade come si deve, come ha fatto Bin Laden a fuggire su una moto, e per di più seduti in due?

Era una Lambretta, mica un motocross.

"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
Infettato
Inviato: 3/5/2012 19:15  Aggiornato: 3/5/2012 19:15
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 23/11/2006
Da: Roma
Inviati: 1499
 Re: La vera natura della tassazione
Ecco parlavo proprio di questo caro complo, la cosa che non va si trova e si sbandiera come tutto è una merda non funziona nulla, mentre con la democrazia che ti rappresenta tutto fila liscio è tutto aggggggratis. ma vaf.

intanto metto un altro link libertariamente corretto.

Infettato dal morbo di Ashcroft
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Quando ci immergiamo totalmente negli affari quotidiani, noi smettiamo di fare distinzioni fondamentali, o di porci le domande veramente basilari. Rothbard
Witt83
Inviato: 3/5/2012 19:20  Aggiornato: 3/5/2012 19:20
Mi sento vacillare
Iscritto: 3/1/2010
Da:
Inviati: 419
 Re: La vera natura della tassazione
Pyter:

2 piccoli OT:
- malore per Andreotti, è grave

http://www.romagnanoi.it/news/italiaestero/730882/Andreotti-ricoverato-per-crisi-cardiaca-%C3%A8-grave.html

- disperato si barrica nell'agenzia delle entrate di Bergamo con il fucile, pronti i corpi speciali

http://www.unita.it/economia/bergamo-uomo-barricato-br-con-ostaggi-in-sede-equitalia-1.407299

La terra possiede risorse sufficienti per provvedere ai bisogni di tutti, ma non all'avidità di alcuni. Gandhi
Infettato
Inviato: 3/5/2012 19:23  Aggiornato: 3/5/2012 19:23
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 23/11/2006
Da: Roma
Inviati: 1499
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
nel mio caso non ci sono teorie scalfite da nessuna parte, credo che ci siano un sacco di problemi e non credo che ci sia una teoria che sia in grado di risolverli tutti o quasi tutti.


In effetti nessuna teoria è perfetta o ha la presunzione di risolvere i problemi con uno schiocco di dita, si cerca il modo migliore.
Citazione:
spero di rileggerti


Sicuramente, ma come ho scritto prima qui mi è passata la voglia, credo veramente che questi sono i miei ultimi commenti.

@Pyter sei un grande

Infettato dal morbo di Ashcroft
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Quando ci immergiamo totalmente negli affari quotidiani, noi smettiamo di fare distinzioni fondamentali, o di porci le domande veramente basilari. Rothbard
f_z
Inviato: 3/5/2012 20:17  Aggiornato: 3/5/2012 20:17
Mi sento vacillare
Iscritto: 16/1/2012
Da: Un mondo popolato da (troppi)pezzi di merda
Inviati: 958
 Re: La vera natura della tassazione
Nonostante qualcuno possa trovarlo "semplicistico" o "infantile" o quant'altro, sono molto d'accordo con l'articolo: nel sistema di oggi la tassazione e' semplicemente un furto fatto da un Robin Hood alla rovescia, che ruba ai poveri per dare ai ricchi.

Infatti i soldi raccolti con la tassazione vengono utilizzati principalmente per finanziare le opere e/o servizi pubblici, pero' queste opere e/o servizi sono per lo piu' forniti da PRIVATI e a prezzi che, quando va bene, sono decuplicati rispetto a quelli di mercato, e non solo in Italia.

Quindi il contribuente medio riceve solo le briciole (tra l'altro spesso gia' avariate!) di quello che paga in tasse, mentre i grossi gruppi industriali e le grandi banche, che forniscono lo stato (i primi) o posseggono grosse quote di aziende (i secondi) sono quelli che ricevono la maggior parte del tutto.

Ci sono tante teorie al riguardo: qualcuno sostiene addirittura che il vero scopo della tassazione non e' neppure quello di arricchire ulteriormente chi sta al vertice della piramide, ma io personalmente penso che sia uno degli scopi.
Ci sono delle riflessioni interessanti al riguardo in un articolo di Paolo Franceschetti, che tra l'altro spiega in modo semplice come tra tassazione diretta e indiretta lo stato incassa gia' virtualmente il 100% del nostro reddito seppure nell'arco di un certo periodo.
L'articolo potete leggerlo, se avete sufficiente apertura mentale, QUI

Codardo e' il soldato che "esegue gli ordini".

Eroe e' il soldato che ha il coraggio di sparare in faccia ai suoi "superiori".

Peccato che i soldati siano tutti scelti minuziosamente tra gli appartenenti alla prima categoria.
Notturno
Inviato: 3/5/2012 20:35  Aggiornato: 3/5/2012 20:35
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 21/8/2008
Da:
Inviati: 1920
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:

Sul merito della questione, ed in particolare su chi rigetta la funzione dello Stato: si confonde il concetto di Stato con chi lo amministra.
Pessimi politici ed amministratori corrotti possono guidare malissimo una macchina, ma NON SIGNIFICA che la macchina stessa sia scassata.
Non significa nemmeno che altrove o in altre epoche macchine molto simili non siano guidate egregiamente.
Significa che NOI PER PRIMI stiamo dormendo e abbiamo permesso che davanti al volante si sia seduta gente incapace o criminale.
Piuttosto che combattere per piazzare buoni piloti sulla macchina, preferite rottamare la macchina stessa.
Io rottamerei voi, invece.


E bisognava aspettare quasi 200 post per trovare una voce (e una testa) così?

E' veramente preoccupante...... sallo.


Rende Encomiabili Dire No A
Religiosi Orpelli. Mentire Provoca Eccidii.
(Stefano Bartezzaghi)
Jurij
Inviato: 3/5/2012 21:14  Aggiornato: 3/5/2012 21:17
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 8/11/2009
Da: Galvatron
Inviati: 2359
 Re: La vera natura della tassazione
mangog
Citazione:
I Kibbutz.... ma esempio peggiore non ti poteva venire in mente?

Se si vuole parlare di dove è esistito uno straccio di comunismo…. se invece si vuole tirare fuori la tiritera delle dittature travestite da comunismo …. va bene anche Pol Pot.

Quando si dice che il comunismo è quasi un’utopia, non lo si dice tanto per…

Durante la guerra fredda ci sono stati paesi nell’Europa occidentale così tendenti al comunismo (con uno stato sociale forte) che le dittature dall’altra parte se lo potevano sognare.

Destra e sinistra non esistono, esiste una psicologia umana alquanto instabile.
Un giorno si è più verso la generosità perché si vedono le persone in difficoltà e un altro si va più sull’egoismo perché si vedono gli approfittatori .

Dicevo che la psicologia umana è alquanto instabile e per fortuna, perché quando è stabile ci si ritrova nelle estremità, “sinistre” o “destre” (per capirci) non importa sono sempre estremità e se le si vede su un mappamondo ci si rende conto che le due estremità in fondo, sono vicinissime.

Un po’ come la cartina che ci hanno menato per anni con i rossi a destra e i bianchi a sinistra, ma dietro erano appiccicati assieme … e nessuno si chiedeva perchè piazzare i missili verso l'EU.

Dove ci sono attentati ci sono servizi segreti.

Non scarto mai nessuna ipotesi perché un domani potrebbe andare a sostegno di un'altra rendendola così più possibile.

Chi ha le competenze (potere di decidere) ha le responsabilità.
Spooky_max
Inviato: 3/5/2012 21:27  Aggiornato: 3/5/2012 21:27
Ho qualche dubbio
Iscritto: 11/9/2007
Da: vetrina
Inviati: 99
 Re: La vera natura della tassazione
Ma la scuola austriaca con quali soldi è stata pagata?

Max "the spooky"

"The future is unwritten" John Graham Mellor
Vitriolum
Inviato: 3/5/2012 23:02  Aggiornato: 3/5/2012 23:02
Ho qualche dubbio
Iscritto: 7/11/2011
Da:
Inviati: 202
 Re: La vera natura della tassazione
suvvia Pyter, non cadermi così malamente

quello che è scappato in due sulla lambretta non era Bin Laden, ma il Mullah Omar!

in culo al più grande esercito di sempre! ahahahah

questo comunque non dimostra che le strade fossero praticabili, visto che il modello di motociclo usato era simile a questo....


REMEMBER YOURSELF, ALWAYS AND EVERYWHERE
incredulo
Inviato: 3/5/2012 23:02  Aggiornato: 3/5/2012 23:02
Sono certo di non sapere
Iscritto: 23/8/2006
Da: Asia
Inviati: 4061
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Pessimi politici ed amministratori corrotti possono guidare malissimo una macchina, ma NON SIGNIFICA che la macchina stessa sia scassata.


Grande verità, la macchina non è affatto scassata hai perfettamente ragione.

La macchina va che è una meraviglia e, per funzionare così bene, ha bisogno proprio di gente che la guidi malissimo.

I bravi guidatori vengono bocciati all'esame di guida, non potranno mai guidarla.

E il brutto è che siamo anche convinti di essere NOI a decidere chi merita di guidarla o meno

Ma fortunatamente per NOI, possiamo pagare le tasse per mantenerlo, perchè lo Stato SIAMO NOI

Lo Stato ci VUOLE BENE, lo Stato ci protegge, noi PAGHIAMO le tasse per questo no?

Se siamo in difficoltà lo Stato corre in nostro soccorso per darci una mano, perchè lo Stato siamo noi, giusto?

Coi nostri soldi paghiamo anche i poliziotti che ci difendono dai cattivi e ci PROTEGGONO.

OPPURE NO?

Gesù Cristo è Verità. Io sono la Via, la Verità e la Vita.
Spiderman
Inviato: 3/5/2012 23:19  Aggiornato: 3/5/2012 23:19
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 19/9/2009
Da:
Inviati: 2722
 Re: La vera natura della tassazione
@incredulo
Non dimenticare, che ci fanno anche le stradine per raggiungere i paesini di montagna...così, nel caso, vengono a manganellarti all'aria buona!

"Ogni giorno racconto la favola mia, la racconto ogni giorno chiunque tu sia, e mi vesto di sogno per darti se vuoi, l'illusione di un bimbo che gioca agli eroi. (Renato Zero)
perspicace
Inviato: 4/5/2012 0:49  Aggiornato: 4/5/2012 0:49
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/9/2011
Da: località sconosciuta
Inviati: 3281
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:

Che schifo!!

No chiaramente no se si tratta di proteggerci dagli sbirri.

O.T.

Ma qualcuno si è accorto che Alfano sono due volte che infrange la legge ed invece di punirlo cacciandolo dal parlamento nessuno gli dice niente, anzi.

La 1° quando incitava a non andare a votare il referendum.

La 2° pochi giorni fa quando ha incitato a non pagare le tasse.

Dov'è la legge quando serve? Come mai Grillo oggi è dovuto andare in tribunale per dei sigilli rimossi neanche da lui ed Alfano che ha commesso un reato in diretta nazionale rimane impunito anzi peggio in parlamento?

Io non parlo come scrivo, io non scrivo come penso, io non penso come dovrei pensare, e così ogni cosa procede nella più profonda oscurità. Kepler
matteog
Inviato: 4/5/2012 1:04  Aggiornato: 4/5/2012 1:04
Mi sento vacillare
Iscritto: 8/9/2009
Da: Roma
Inviati: 966
 Re: La vera natura della tassazione
Salve,

purtroppo non ho tempo per leggere tutti i commenti, ma da quello che ho letto spezzo più di una lancia a favore di Mazzucco.

Da quello che ho capito la soluzione per non pagare le tasse sarebbe il mercato? E quindi i privati?
Lo stesso mercato che crea i moderni schiavi in Cina?
Gli stessi privati che portano i capitali all'estero per risparmiare sui costi di lavoro e NON SOLO SULLE TASSE?

Non mi ricordo chi ha detto che Internet dovrebbe essere un bene comune ed in mano ai privati sta migliorando: MA DOVE?
abbiamo le connessioni quasi più lente al mondo, negli States la media è anche più bassa e più liberisti e più "privati" degli States ce ne sono pochi.

Gli stessi privati che gestiscono le industrie farmaceutiche?

Per me la questione è semplice, premesso che lo Stato non funziona:
il privato guarda ai profitti
invece lo Stato, che dovremmo essere noi, e che comunque non è un'entità individuale non ha interesse di profitto.
Perché non funziona? perché è gestito da pochi con molti interessi privati.

Privati, no grazie.
Matteo

"Cercare il complotto è sano, trovarlo dappertutto è follia." M. Galante
davlak
Inviato: 4/5/2012 1:35  Aggiornato: 4/5/2012 1:35
Mi sento vacillare
Iscritto: 3/6/2006
Da:
Inviati: 678
 Re: La vera natura della tassazione
bellissima discussione ma, a parte gli applausi sinceri per alcuni interventi di Pike (detto da me valgono doppio) c'è una lacuna comune.
tutti danno per scontato (compreso l'ottimo Pike) un modello di società in cui esistano minoranze e maggioranze, volenti e nolenti, anche se in qualche modo "armonizzati".
insomma un ordine comunque superiore, rispetto alla volontà del singolo individuo.
l'unico che abbia sfiorato il vero nocciolo del problema in senso antropologico è Jurij (a meno che non mi sia sfuggito qualche altro intervento).
il mio modello ideale sarebbe quello in cui uno decide dove vuole stare, magari anche periodicamente, se con gli austriaci, o coi comunisti, o con qualsiasi altra cosa si sia organizzata nell'ambito di un variegato insieme di comunità, a loro volta libere di accogliere o respingere.
è evidente che è un mondo senza stato, ma non necessariamente senza regole.

p.s.: è per caso qui che qualcuno che non ricordo ha citato la nascita della proprietà privata come portato del Patriarcato? se si, rispondo che la proprietà privata secondo me è nata con la scoperta della conservazione degli alimenti. ma potrei aver sbagliato discussione, nel qual caso chiedo venia.

«Proclamare il diritto all'uguaglianza in una società che ha bisogno di una massa di schiavi salariati vuol dire aver perso la testa» (F. Nietzsche)
Andre81
Inviato: 4/5/2012 9:23  Aggiornato: 4/5/2012 9:23
Ho qualche dubbio
Iscritto: 10/11/2011
Da:
Inviati: 53
 Re: La vera natura della tassazione
Buongiorno, è molto tempo che seguo LC, sono iscritto da poco, ma comunque ho sempre letto molto volentieri tutte le discussioni.

la diatriba è nata per una frase a mio vedere poco felice di MM ossia:

Citazione:
lo trovo scontato e infantile


Questa frase secondo me ha influito un po su tutta la discussione, c'è chi se ne vuole andare e chiede di essere espulso chi è partito per la tangente chi insulta di qua e chi elogia dilà...
E' vero siamo tutti adulti, e non dobbiamo scandalizzarci di un vaffa, però vorrei sollevare un appunto.
Secondo me, quando ci troviamo a dover argomentare una certa idea, se l'interlocutore spinge l'acceleratore su considerazioni personali che possano riguardare la controparte stessa, quindi "l'individuo" e non "l'argomento" (oppure l'individuo di riflesso), fa scattare una specie di meccanismo che inceppa la capacità di ragionare; tutti cercano di tenersi aggrappati alla propria idea, difendendola con unghie e denti, a volte anche salendo sugli specchi. La stessa discussione invece potrebbe prendere una piega decisamente costruttiva se non si inceppasse nel meccanismo nel quale ogni essere umano cerca di difendersi incondizionatamente escludendo la capacità di ragionare.

Arrivando alla questione scuola austriaca, stato si stato no, io credo che la verità stia un po nel mezzo, ad esempio quando matteog scrive

Citazione:
il privato guarda ai profitti
invece lo Stato, che dovremmo essere noi, e che comunque non è un'entità individuale non ha interesse di profitto.


ciò era vero fino ad un determinato punto storico (fine anni 80?) nel quale i nostri nonni hanno veramente costruito tutta l'italia, piantando palo per palo a mano (facevi richiesta e il telefono ti arrivava ovviamente con un contributo, prova a chiederlo adesso...), le strade di montagna erano mantenute, le fogne venivano pulite con sacrifici e tanto sudore, insomma il bene del singolo cittadino era più o meno spalmato sulle spalle di tutti i cittadini.
Quindi stai pur certo che, se un comune deve ristrutturare una strada che serve 10 abitanti non ci penserà due volte a rimandare tale servizio (vivendo in campagna sono stato tagliato fuori da strade asfaltate e servizi di comunicazione di base, per non parlare di ADSL) per decenni.
Se poi sarà messo il pareggio di bilancio in costituzione allora lo stato sarà un ente che magari non avrà interesse al profitto, ma di fatto ragionerà come un privato (di certo non asfalterà una strada [tra l'altro bellissima così] di campagna che serve una decina di abitazioni, e soprattutto non farà manutenzione portando ghiaia rena e sabbia per tappare le buche).

Ma stiamo ragionando secondo me ad un gradino più basso del problema, rimarrà in questo modo solo una lotta tra poveri una lotta tra chi dice stato si e chi stato no, austriaci si ed austriaci no...

E' il sistema monetario che deve essere riformato, completamente riformato. A tal proposito sto aspettando un qualche documentario di MM!

just my 2 cents

A.

complo
Inviato: 4/5/2012 10:08  Aggiornato: 4/5/2012 10:42
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 14/10/2005
Da:
Inviati: 2555
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Ecco parlavo proprio di questo caro complo, la cosa che non va si trova e si sbandiera come tutto è una merda non funziona nulla, mentre con la democrazia che ti rappresenta tutto fila liscio è tutto aggggggratis. ma vaf.


Ed è di questo che parlo anche io.
Io non ho mai detto che tutto va bene nella democrazia, sono ANNI che su LC cerco di far capire che democrazia è una PAROLA; sono i governi ergo le PERSONE che la fanno funzionare meglio o peggio.
Sei TU che vuoi imporre un' idea e quando ti si chiede un semplice esempio di quello che dici posti un esempio CHE TI SCONFESSA e da CLAMOROSAMENTE RAGIONE agli appunti che avevo fatto io in precedenza.
Fatto questo mi mandi "aff." e hai persino la faccia tosta (insieme a supporter altrettanto ottusi) di far sembrare plagiato, senza argomenti e scortese me.
Ma vai aff. tu..............

P.S. nonostante ciò IO adesso mi prenderò del tempo per leggere il tuo nuovo link e vedere se realmente esiste un caso pratico di quello che proponete.

EDIT: letto il link. NON E' un caso pratico, è "come potrebbe essere".
Quando si prova a fare esempi concreti si cita Disneyland, le navi da crociera o i centri commerciali.
Ci sarebbe molto da dire, soprattutto ai sostenitori dei "bei tempi andati", se quegli esempi rappresentino il loro modo di vedere la vita.
Come nel link precedente ci sarebbe da chiedersi come mai sia nel giornale di un tizio che vorrebbe COSTRINGERE TUTTE le donne a comportarsi come dice la sua etica.
Come ci sarebbe da domandarsi come mai Colorado Spring, la città dell' esempio libertario, viva sulle COMMESSE PUBBLICHE DELL' INDUSTRIA DELLE ARMI.
Ma sono io il plagiato, tranquilli e cervello sempre spento......

Notturno
Inviato: 4/5/2012 10:43  Aggiornato: 4/5/2012 10:43
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 21/8/2008
Da:
Inviati: 1920
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:

Salve,

purtroppo non ho tempo per leggere tutti i commenti, ma da quello che ho letto spezzo più di una lancia a favore di Mazzucco.

Da quello che ho capito la soluzione per non pagare le tasse sarebbe il mercato? E quindi i privati?
Lo stesso mercato che crea i moderni schiavi in Cina?
Gli stessi privati che portano i capitali all'estero per risparmiare sui costi di lavoro e NON SOLO SULLE TASSE?

Non mi ricordo chi ha detto che Internet dovrebbe essere un bene comune ed in mano ai privati sta migliorando: MA DOVE?
abbiamo le connessioni quasi più lente al mondo, negli States la media è anche più bassa e più liberisti e più "privati" degli States ce ne sono pochi.

Gli stessi privati che gestiscono le industrie farmaceutiche?

Per me la questione è semplice, premesso che lo Stato non funziona:
il privato guarda ai profitti
invece lo Stato, che dovremmo essere noi, e che comunque non è un'entità individuale non ha interesse di profitto.
Perché non funziona? perché è gestito da pochi con molti interessi privati.

Privati, no grazie.
Matteo


TOMBOLA!

Gli stessi privati delle case farmaceutiche???

Ma come si fa a pensare una cosa simile? E a dirla proprio QUI, poi???

E' proprio concettualmente sbagliata alla radice l'idea di convivenza sociale.

Basarla sul valore portante del profitto è peggio che infantile.

E' ciminalmente sciocco (ammesso che si tratti "solo" di scioccheria).

Rende Encomiabili Dire No A
Religiosi Orpelli. Mentire Provoca Eccidii.
(Stefano Bartezzaghi)
Paxtibi
Inviato: 4/5/2012 10:59  Aggiornato: 4/5/2012 10:59
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/4/2005
Da: Atene
Inviati: 8134
 Re: La vera natura della tassazione
il mio modello ideale sarebbe quello in cui uno decide dove vuole stare, magari anche periodicamente, se con gli austriaci, o coi comunisti, o con qualsiasi altra cosa si sia organizzata nell'ambito di un variegato insieme di comunità, a loro volta libere di accogliere o respingere.

Guarda Davlak che questo modello è proprio quello suggerito dagli austriaci.
(Quando si dice approfondite prima di giudicare...)

peonia
Inviato: 4/5/2012 12:00  Aggiornato: 5/5/2012 0:02
Sono certo di non sapere
Iscritto: 26/3/2008
Da: Roma
Inviati: 6677
 Re: La vera natura della tassazione
RIMOSSO DA ME STESSA

...Non temete nuotare contro il torrente. E' di un'anima sordida pensare come il volgo, solo perche' il volgo e' in maggioranza... (Giordano Bruno)
Infettato
Inviato: 4/5/2012 13:40  Aggiornato: 4/5/2012 13:40
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 23/11/2006
Da: Roma
Inviati: 1499
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Io non ho mai detto che tutto va bene nella democrazia, sono ANNI che su LC cerco di far capire che democrazia è una PAROLA



Ma preferisci l'imposizione democratica rispetto ad una società dove puoi scegliere, di questo stiamo parlando.

Citazione:
Sei TU che vuoi imporre un' idea e quando ti si chiede un semplice esempio di quello che dici posti un esempio CHE TI SCONFESSA e da CLAMOROSAMENTE RAGIONE agli appunti che avevo fatto io in precedenza.


Io non volgio imporre niente, vorrei solo una possibilità di scelta senza dover attraversare l'oceano, e se permetti gli esempi postati sconfessano il tuo modo di pensare e il guru di questo sito che voleva esempi, non il tipo di società. Naturalmente queste modo di vivere non è molto pubblicizzato in rete, non è colpa mia se per trovare esempi concreti occorre comprare un libro. Tuttavia qualche piccolo esempio l'ho portato, era solo questo il mio intento. Naturalmente sapevo che qualche "pesce" avrebbe abboccato, si guarda il dito non la luna....il mandartici era per questo motivo, l'ho messo anche sulla premessa.

Citazione:
letto il link. NON E' un caso pratico, è "come potrebbe essere".


Come volevasi dimostrare meglio la [url=Demonocrazia]Demonocrazia[/url] tu scrivi che dipende dalle persone.....vero, dipende dalle altre persone, ossia dai componenti del governo, infatti guardacaso quei pochi decenti vengono trombati, in ogni caso il "tuo" compito rimane solo quello di mettere la crocetta per il resto ci pensano loro.

Davlak sei un libertario senza saperlo!?.....

Infettato dal morbo di Ashcroft
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Quando ci immergiamo totalmente negli affari quotidiani, noi smettiamo di fare distinzioni fondamentali, o di porci le domande veramente basilari. Rothbard
NiHiLaNtH
Inviato: 4/5/2012 13:46  Aggiornato: 4/5/2012 13:53
Sono certo di non sapere
Iscritto: 5/12/2005
Da:
Inviati: 3225
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
“la funzione positiva delle scie chimiche” (!)


eh si le fanno per il nostro bene



vaffanculo al disinformatore e pure a chi lo segue

scusate l'ot

medicialbe
Inviato: 4/5/2012 14:41  Aggiornato: 4/5/2012 14:41
Ho qualche dubbio
Iscritto: 4/2/2008
Da:
Inviati: 96
 Re: La vera natura della tassazione
Raccolta IRpef (redditi persone fisiche) relativa ai redditi del 2010: circa 150 miliardi.
Interessi che lo stato paga sul debito: da qualche parte si parla di 100, da altre parti (wikipedia) si arriva a dire 150.

Pagare le imposte quasi esclusivamente solo per ricompensare SOLO GLI INTERESSI su un debito che è stato costruito creando denaro dal nulla (quello che fanno le banche centrali e tutte le banche quando emettono prestiti e mutui) mi rende le tasse ancora più odiose, a voi no?

peonia
Inviato: 4/5/2012 15:01  Aggiornato: 5/5/2012 0:02
Sono certo di non sapere
Iscritto: 26/3/2008
Da: Roma
Inviati: 6677
 Re: La vera natura della tassazione
EDIT: RIMOSSO DA ME STESSA

...Non temete nuotare contro il torrente. E' di un'anima sordida pensare come il volgo, solo perche' il volgo e' in maggioranza... (Giordano Bruno)
complo
Inviato: 4/5/2012 15:24  Aggiornato: 4/5/2012 15:26
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 14/10/2005
Da:
Inviati: 2555
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
IMa preferisci l'imposizione democratica rispetto ad una società dove puoi scegliere...

Io non volgio imporre niente, vorrei solo una possibilità di scelta senza dover attraversare l'oceano....



E rifacciamo anche questa di discussione. Del resto avendola già fatta con Ashoka posso ripetere quanto avevo detto a lui.
Sei proprio SICURO SICURO che io voglia imporre qualcosa e tu no?
Nel mio sistema se Ron Paul o chi per lui si presenta, viene eletto e decide che la tassazione è ZERO e le città sono private, la tassazione diventa ZERO e le città diventano private.
Nel tuo sistema se la maggioranza delle persone NON VUOLE tassazione zero e città private che succede?
Spiegami bene, tu non vuoi andare fino a Colorado Springs (e fai bene perchè NON TROVERESTI ASSOLUTAMENTE quello che pensi) vuoi QUI una situazione del genere.
Come si fa senza "crocette"?
Sorteggiamo una zona d' Italia e quella diventa "zona privata"?
Se sono sorteggiato nella zona privata dove la regola è che non ci sono bambini* i miei figli che fine fanno?
Facciamo fagottella come i palestinesi?
Io imporrei e tu no?
E su.........


* orrore letto nel tuo link libertariamente corretto

mangog
Inviato: 4/5/2012 15:33  Aggiornato: 4/5/2012 15:43
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 5/1/2007
Da:
Inviati: 2857
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:


Autore: medicialbe Inviato: 4/5/2012 14:41:12

Raccolta IRpef (redditi persone fisiche) relativa ai redditi del 2010: circa 150 miliardi.
Interessi che lo stato paga sul debito: da qualche parte si parla di 100, da altre parti (wikipedia) si arriva a dire 150.

Pagare le imposte quasi esclusivamente solo per ricompensare SOLO GLI INTERESSI su un debito che è stato costruito creando denaro dal nulla (quello che fanno le banche centrali e tutte le banche quando emettono prestiti e mutui) mi rende le tasse ancora più odiose, a voi no?


Debito creato apposta anche per erogare le pensioni ai quarantenni, per ripianare le immense perdite dell'IRI ( di Prodi), per coprire i contributi figurativi dopo l'approvazione della legge "mosca", per pagare il prezzo degli appalti gonfiati per le tangenti volute dai politici ( metodo orrendo ma in fin dei conti gli appalti vinti dai privati hanno permesso di tenere basso il debito pubblico.. pensate se le strade o le scuole fossero state costruite da muratori assunti dallo stato in modo perpetuo...il costo "sociale" sarebbe stato 2 volte più alto..... ),per pagare la cassaintegrazione per deceni alle stesse persone ( eh si.. ci sono persone state in cassaintegrazione anche per 20 anni.. dico 20 anni ) per pagare i megastipendi dei giudiici del CSM.... per pagare i dipendenti dei "palazzi" amministrativamente indipendenti...Tutto gira attorno alla merda statale ed alla politica ( la democrazia costa e le furberie dei politici sono fisiologiche )...non dimentichiamo che il debito statale per molti è stata la manna dal cielo...

monoiel
Inviato: 4/5/2012 15:48  Aggiornato: 4/5/2012 15:48
So tutto
Iscritto: 18/3/2012
Da:
Inviati: 13
 Re: La vera natura della tassazione
Assolutamente d'accordo con Anakyn.

Per chi é convinto che PikeBishop non insulti, ecco un suo recente pacato intervento:

>> Ehi, stitico
>> psicopatico ignorante sattanissta berliccaberlusca
>> ammasso di escrementi in forma di perito industriale con turbe psicologiche

Piccolo esperimento sociale: io sono convinto della bontà delle missioni lunari, del fatto che a tirar giù le Torri sia stato un gruppetto di terroristi, e che le scie chimiche siano normali scie di condensa. Dunque mi sono ripetutamente macchiato di peccato originale.

Cosa succederebbe se rivolgessi le stesse identiche parole ad un altro utente di Luogocomune?

PikeBishop
Inviato: 4/5/2012 16:17  Aggiornato: 4/5/2012 16:17
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Cosa succederebbe se rivolgessi le stesse identiche parole ad un altro utente di Luogocomune?

Dipende da chi e' quell'utente, perche' se e' il gemello di quelle a cui le ho rivolte io allora si tratta di una onesta e circostanziata, oltre che in qualche modo autocensoria, disanima del suo carattere e della sua intima essenza e comprensibilmente non farebbe piu' parte della categoria insulti.

Di fronte a quel tipo di personaggio, nei siti dai quali provieni tu, si applica - qualcuno dice a proposito - l'immediata cancellazione degli interventi. Peccato che la si applichi pure a qualsiasi utente non in sintonia con lo scopo propagandistico unidirezionale di quei siti. Qui invece si preferisce l'onesta', anche a costo di qualche inconsistenza procedurale.

Citazione:
io sono convinto della bontà delle missioni lunari, del fatto che a tirar giù le Torri sia stato un gruppetto di terroristi, e che le scie chimiche siano normali scie di condensa. Dunque mi sono ripetutamente macchiato di peccato originale.

Il peccato originale non esiste, non qui. Ma mettersi un cappuccio nero in testa cosi' non vedi la tigre e non ti mangia e' una tattica vincente. Per la tigre.

A parte gli insulti, sei in grado di replicare circonstanziatamente alle mie ragioni? No, perche' se no anche tu insulti: la mia, la tua e la nostra intelligenza. E questo e' un insulto supremo. Roba da chiodi.

Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
Infettato
Inviato: 4/5/2012 16:56  Aggiornato: 4/5/2012 16:56
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 23/11/2006
Da: Roma
Inviati: 1499
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Sei proprio SICURO SICURO che io voglia imporre qualcosa e tu no?


La mia imposizione è non farrmi imporre cose ingiuste, come la percentuale delle tasse attuali.

Citazione:
Nel tuo sistema se la maggioranza delle persone NON VUOLE tassazione zero e città private che succede?


Significa che ti fai due calcoli costi benefici e scegli dove stare.

Citazione:
Se sono sorteggiato nella zona privata dove la regola è che non ci sono bambini* i miei figli che fine fanno?


Ne ho due anche io, semplicemente quello non è il posto che fa per noi.
Alcune regole possono sembrarti assurde, si tratta di un contesto circoscritto, esempio io ora non andrei mai in un ristorante dove si fuma, eppure esistono e chi li frequenta ha il vantaggio di non dovere uscire per fumare. Sono scelte in base ai gusti o alle necessità.
Di fatto gratis non esiste nulla, no sembra che con questo tipo di soluzione non paghi più nulla, non è così.

Infettato dal morbo di Ashcroft
---------------------------------------------
Quando ci immergiamo totalmente negli affari quotidiani, noi smettiamo di fare distinzioni fondamentali, o di porci le domande veramente basilari. Rothbard
monoiel
Inviato: 4/5/2012 17:05  Aggiornato: 4/5/2012 17:05
So tutto
Iscritto: 18/3/2012
Da:
Inviati: 13
 Re: La vera natura della tassazione
>> Dipende da chi e' quell'utente, perche' se e' il gemello di quelle a cui le ho rivolte io allora si tratta di una onesta e circostanziata, oltre che in qualche modo autocensoria, disanima del suo carattere e della sua intima essenza e comprensibilmente non farebbe piu' parte della categoria insulti.
Capisco. C'è un solo problemino: ti sei autoeletto giudice e boia.
E se anche tu avessi ragione come giudice, vestire il cappuccio del boia ti mette automaticamente dalla parte antipatica.
Inoltre quello che ho riportato è solo un esempio tra tanti: trovo che, in generale, molti dei tuoi interventi siano sopra le righe più di quello di cui avrebbero bisogno.

>> Di fronte a quel tipo di personaggio, nei siti dai quali provieni tu
Un solo intervento e già mi hai categorizzato: a proposito di giudizi.
Non sono certo dei "siti" ad aver formato le mie opinioni. Che possono anche essere sbagliate, eh, ma non banalizziamo per favore.

>> si applica - qualcuno dice a proposito - l'immediata cancellazione degli interventi. Peccato che la si applichi pure a qualsiasi utente non in sintonia con lo scopo propagandistico unidirezionale di quei siti.
Se ti riferisci al sito che penso io, non credo di aver mai visto un uso più fuori posto della parola 'propaganda'. Ma qui rischiamo un off-topic clamoroso, lasciamo stare (che già siamo off-topic).

>> Qui invece si preferisce l'onestà, anche a costo di qualche inconsistenza procedurale.
Opinabilissimevolmente.

>> Il peccato originale non esiste, non qui. Ma mettersi un cappuccio nero in testa cosi' non vedi la tigre e non ti mangia e' una tattica vincente. Per la tigre.
Ok, qua ci siamo. Ma volevo solo rifarmi all'uso di questa espressione da parte di Anakyn.

>> A parte gli insulti, sei in grado di replicare circonstanziatamente alle mie ragioni? No, perche' se no anche tu insulti: la mia, la tua e la nostra intelligenza. E questo e' un insulto supremo. Roba da chiodi.
Lungi da me l'insultare chiunque, e dall'elargire oneste e cricostanziate disanime di carattere.

complo
Inviato: 4/5/2012 17:09  Aggiornato: 4/5/2012 17:09
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 14/10/2005
Da:
Inviati: 2555
 Re: La vera natura della tassazione
@ Infettato

Non trovo parole per risponderti.
Spero lo faccia qualcuno a cui ISTANTANEAMENTE hai fatto cambiare idea.


P.S. il primo che mi parla di imposizioni dello "sssshhtaaato" senza aver prima fatto un commento a quello che ha scritto Infettato lo mando affanculo senza se e senza ma.

matteog
Inviato: 4/5/2012 17:29  Aggiornato: 4/5/2012 17:29
Mi sento vacillare
Iscritto: 8/9/2009
Da: Roma
Inviati: 966
 Re: La vera natura della tassazione
Benvenuto Andrea81,

comunque io non dico che adesso lo Stato funzioni, a mio parere non ha mai funzionato, con il passare del tempo semplicemente gli interessi privati, quindi enormi conflitti di interesse, di chi governava, amministrava ecc. sono aumentati in maniera esponenziale. Perché la gente ha sempre votato il peggiore, ossia quello che più doveva o voleva farsi i suoi interessi. L'egoismo della gente si è trasferito ai governanti che non sono altro che la nostra più giusta rappresentanza.

"Cercare il complotto è sano, trovarlo dappertutto è follia." M. Galante
matteog
Inviato: 4/5/2012 17:32  Aggiornato: 4/5/2012 17:32
Mi sento vacillare
Iscritto: 8/9/2009
Da: Roma
Inviati: 966
 Re: La vera natura della tassazione
Scusa potresti chiarirmi la tua affermazione.

Sarcasmo o serietà?

Comunque se ritieni sciocco il mio pensiero spiegami perché, dalle tue parole non traspare una motivazione.

"Cercare il complotto è sano, trovarlo dappertutto è follia." M. Galante
Jurij
Inviato: 4/5/2012 17:46  Aggiornato: 4/5/2012 17:46
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 8/11/2009
Da: Galvatron
Inviati: 2359
 Re: La vera natura della tassazione
davlak
Citazione:
il mio modello ideale sarebbe quello in cui uno decide dove vuole stare, magari anche periodicamente, se con gli austriaci, o coi comunisti, o con qualsiasi altra cosa si sia organizzata nell'ambito di un variegato insieme di comunità, a loro volta libere di accogliere o respingere.

Certo, però forme di società limitate alla grandezza di una città.
Non che magari in tutta la regione xxxx dove sono nato viene proposto il capitalismo puro e nell’altra regione seguente il comunismo, poi quella democratica-socialista … devo praticamente lasciare la mia terra per trovare la forma tribale che magari desidero, oppure la bla bla, perché sono troppo lontane.

Dove ci sono attentati ci sono servizi segreti.

Non scarto mai nessuna ipotesi perché un domani potrebbe andare a sostegno di un'altra rendendola così più possibile.

Chi ha le competenze (potere di decidere) ha le responsabilità.
complo
Inviato: 4/5/2012 17:56  Aggiornato: 4/5/2012 17:56
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 14/10/2005
Da:
Inviati: 2555
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Certo, però forme di società limitate alla grandezza di una città. Non che magari in tutta la regione xxxx dove sono nato viene proposto il capitalismo puro e nell’altra regione seguente il comunismo, poi quella democratica-socialista … devo praticamente lasciare la mia terra per trovare la forma tribale che magari desidero, oppure la bla bla, perché sono troppo lontane.


PREMESSA: sarò sarcastico perchè FORTEMENTE indisposto da Infettato.


Quindi non solo le vuoi QUI ma anche vicino per non doverti spostare troppo. Ottimo.
Però non cambia nulla se parliamo di regioni, o zone, o città.
Resta sempre il piccolo particolare: COME SI DECIDE QUALE SIA LA CITTA'?
Con le "crocette" no, quindi?
E sentiamo.............

Jurij
Inviato: 4/5/2012 17:59  Aggiornato: 4/5/2012 17:59
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 8/11/2009
Da: Galvatron
Inviati: 2359
 Re: La vera natura della tassazione
OT:

L'anno scorso a settembre ho iniziato la famosa cura con l'ascorbato di sodio e l'acido ascorbico.

Bene, non mi sono ammalato un giorno in tutto questo periodo, quando normalmente almeno una volta all'anno (sempre in inverno) mi ammalavo.

Chiuso OT.

Dove ci sono attentati ci sono servizi segreti.

Non scarto mai nessuna ipotesi perché un domani potrebbe andare a sostegno di un'altra rendendola così più possibile.

Chi ha le competenze (potere di decidere) ha le responsabilità.
Jurij
Inviato: 4/5/2012 18:08  Aggiornato: 4/5/2012 18:08
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 8/11/2009
Da: Galvatron
Inviati: 2359
 Re: La vera natura della tassazione
complo
Citazione:
PREMESSA: sarò sarcastico perchè FORTEMENTE indisposto da Infettato.


Quindi non solo le vuoi QUI ma anche vicino per non doverti spostare troppo. Ottimo.
Però non cambia nulla se parliamo di regioni, o zone, o città.
Resta sempre il piccolo particolare: COME SI DECIDE QUALE SIA LA CITTA'?
Con le "crocette" no, quindi?
E sentiamo.............

Non c’è un termine.

Ci possono volere diverse generazioni per sviluppare una cosa del genere.

Possono iniziare delle piccole comunità distaccate, per poi crescere nel tempo.

Non si impone nulla, altrimenti torniamo a capo.

In ogni caso credo che sei d’accordo che non è impossibile.

Dove ci sono attentati ci sono servizi segreti.

Non scarto mai nessuna ipotesi perché un domani potrebbe andare a sostegno di un'altra rendendola così più possibile.

Chi ha le competenze (potere di decidere) ha le responsabilità.
Paxtibi
Inviato: 4/5/2012 18:10  Aggiornato: 4/5/2012 18:10
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/4/2005
Da: Atene
Inviati: 8134
 Re: La vera natura della tassazione
P.S. il primo che mi parla di imposizioni dello "sssshhtaaato" senza aver prima fatto un commento a quello che ha scritto Infettato lo mando affanculo senza se e senza ma.

Tremo al solo pensiero!

complo
Inviato: 4/5/2012 18:18  Aggiornato: 4/5/2012 18:18
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 14/10/2005
Da:
Inviati: 2555
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Ci possono volere diverse generazioni per sviluppare una cosa del genere. Possono iniziare delle piccole comunità distaccate, per poi crescere nel tempo. Non si impone nulla, altrimenti torniamo a capo. In ogni caso credo che sei d’accordo che non è impossibile.


Fai però un fischio a Infettato, lui ha uno strano concetto sul "non si impone nulla"........

complo
Inviato: 4/5/2012 18:24  Aggiornato: 4/5/2012 18:24
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 14/10/2005
Da:
Inviati: 2555
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Tremo al solo pensiero!


Devi esserci abituato eh?

Paxtibi
Inviato: 4/5/2012 19:51  Aggiornato: 4/5/2012 19:51
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/4/2005
Da: Atene
Inviati: 8134
 Re: La vera natura della tassazione
Devi esserci abituato eh?

A discutere con deficienti? No, in realtà no.

Santaruina
Inviato: 4/5/2012 19:57  Aggiornato: 4/5/2012 19:57
Sono certo di non sapere
Iscritto: 13/10/2004
Da: Sud Europa
Inviati: 5123
 Re: La vera natura della tassazione
C'era un paesino sperduto in una valle isolata, dove quasi tutti vivevano di agricoltura.
Un paesino di persone tranquille, assai religiose.
Anche Francesco era tranquillo, ma con la religione non ci voleva avere nulla a che fare.
coltivava il suo campo ed era contento.

Un giorno il parrocco decise che occoreva costruire una strada che andasse dal paese al santuario di San Gerolamo, abbarbicato in cima alla collina.
ne parlò a messa, e tutti i parrocchiani concordarono sul fatto che ogni abitante doveva dare parte del suo raccolto, affinchè fosse venduto per pagare il materiale necessario ed il lavoro dei tecnici specializzati.

Bussarono anche alla porta di Francesco.
Era il prete, accompagnato da Piero e da Martino, i due taglialegna del paese, 230 chili in due.

- devi darci il 30 % del tuo raccolto, dobbiamo fare una strada che va fino al santuario.

- ma a me del santuario non interessa niente, io non ci sono mai andato.

- ma gli altri sì, e abbiamo deciso che tutti devono contribuire.

- la strada dovrebbe pagarsela chi ne sente la necessità.. io non vi do niente..

- allora ti chiudiamo nella cella che sta dietro la chiesa, e poi prendiamo il tuo raccolto.


Personalmente, io sto con Francesco.

-o- Ama e fa' ciò che vuoi -o-
Andre81
Inviato: 4/5/2012 20:11  Aggiornato: 4/5/2012 20:11
Ho qualche dubbio
Iscritto: 10/11/2011
Da:
Inviati: 53
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Autore: matteog Inviato: 4/5/2012 17:32:26 Scusa potresti chiarirmi la tua affermazione. Sarcasmo o serietà? Comunque se ritieni sciocco il mio pensiero spiegami perché, dalle tue parole non traspare una motivazione.


Scusa, perché pensi che ritenga sciocco ciò che hai detto?
Comunquesia, è difficile con una semplice tastiera far trasparire il tono con la quale si scrivono le frasi, (o e comunque abbastanza difficile) quindi se pensi che ritenga sciocco il tuo commento me ne scuso.

Nel mio commento volevo soffermare l'attenzione sul fatto che già oggi lo stato ha un occhio di riguardo a fornire servizi a determinate condizioni (il metano a casa mia non l'hanno mai portato, siamo una 20-ina di famiglie) nonostante sia un ente che non guarda al profitto figurarsi quando avrà inserito il concetto di pareggio in bilancio cosa succederà.

Ovviamente non voglio nemmeno parlare di privato, figurarsi che cosa non fanno nel privato!

A.

Infettato
Inviato: 4/5/2012 20:16  Aggiornato: 4/5/2012 20:16
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 23/11/2006
Da: Roma
Inviati: 1499
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Fai però un fischio a Infettato, lui ha uno strano concetto sul "non si impone nulla".......


Per me la definizione di imposta rende l'idea.

Come rende l'idea la definizione di privato nel punto due.

Qui ci facciamo due risate, ma credo che sia solo una porzione infinitesimale.

Citazione:
io sto con Francesco


Anche io, peccato che esiste quella "giustizia" ingiusta.

Infettato dal morbo di Ashcroft
---------------------------------------------
Quando ci immergiamo totalmente negli affari quotidiani, noi smettiamo di fare distinzioni fondamentali, o di porci le domande veramente basilari. Rothbard
Jurij
Inviato: 4/5/2012 20:29  Aggiornato: 4/5/2012 20:29
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 8/11/2009
Da: Galvatron
Inviati: 2359
 Re: La vera natura della tassazione
Santaruina
Citazione:
Personalmente, io sto con Francesco.


E chi non sta con Francesco ?

Nel tuo esempio di comunità di “üregiatt” (=uomini di chiesa), la comunità non può chiaramente obbligare F. a pagare, ma può impedire a F. di utilizzare la strada.

Continuando così con le separazioni, diventa dura poi per il singolo andare avanti.

Sta a F. a questo punto valutare i pro e i contro di rimanere da quelle parti, oppure trovare qualche ateo o agnostico con cui fare un gruppo a se.

Dove ci sono attentati ci sono servizi segreti.

Non scarto mai nessuna ipotesi perché un domani potrebbe andare a sostegno di un'altra rendendola così più possibile.

Chi ha le competenze (potere di decidere) ha le responsabilità.
matteog
Inviato: 4/5/2012 20:55  Aggiornato: 4/5/2012 20:55
Mi sento vacillare
Iscritto: 8/9/2009
Da: Roma
Inviati: 966
 Re: La vera natura della tassazione
mi riferivo a Notturno, non a te, non so se mi sono sbagliato nel reply con la mia visualizzazione.

Tranquillo non era a te.

"Cercare il complotto è sano, trovarlo dappertutto è follia." M. Galante
Santaruina
Inviato: 4/5/2012 21:04  Aggiornato: 4/5/2012 21:04
Sono certo di non sapere
Iscritto: 13/10/2004
Da: Sud Europa
Inviati: 5123
 Re: La vera natura della tassazione
E chi non sta con Francesco ?

Tutti coloro che ritengono che il sistema delle tasse sia concettualmente corretto stanno contro Francesco.

nel mio esempio ho volutamente usato la figura del prete, personaggio che sicuramente non suscita simpatie, per rendere più evidente l'ingiustizia che subisce francesco.

Ma non cambiava nulla se a fare la richiesta fosse stato il sindaco, magari per costruire una strada che conduce al bar fuori paese usato dal 90% dei cittadini (ma non da franscesco, che passa le serate in casa)

Il concetto di fondo, secondo me, è che è sempre sbagliato imporre a qualcuno di partecipare col suo contributo ad un qualcosa che altri trovano utile.
La parola chiave è 'imporre', perchè le tasse sono una imposizione.

Se consideriamo poi che nella vita reale il raccolto di francesco serve per pagare la casa e le vacanze al sindaco e lo stipendio ai taglialegna, che ormai fanno solo gli 'esattori', (omettendo tutti gli 'sprechi' e i furti di vario genere di chi gestisce le tasse), la situazione diviene ancora più evidente nella sua ingiustizia.

-o- Ama e fa' ciò che vuoi -o-
Notturno
Inviato: 4/5/2012 21:06  Aggiornato: 4/5/2012 21:06
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 21/8/2008
Da:
Inviati: 1920
 Re: La vera natura della tassazione
E vabbeh, ma non si può mica continuare con questa logica falsa.

Le tasse OGGI, con QUESTI GOVERNI di cialtroni, vengono spese male.

Lo sappiamo e siamo d'accordo.

Ma questa non è affatto una motivazione per dire CHE NON SERVONO o che sono concettualmente errate.

Chi ragiona così depista e francamente stupisce vederlo fare tra gente che certi trucchetti li dovrebbe riconoscere a distanza.

E' ovvio che fare perno sullo scontento attuale sia un metodo che porta un sicuro consenso, ma qui la domanda non è: "LE TASSE SONO SPESE BENE?", ma, invece: "E' GIUSTO CHE LE TASSE ESISTANO?".

Provassimo a evitare i continui rinvii alle attuali nostrane ignominie sarebbe anche possibile andare un po' più a fondo de: "C'era una volta un paesino di montagna e un parroco....".

Rende Encomiabili Dire No A
Religiosi Orpelli. Mentire Provoca Eccidii.
(Stefano Bartezzaghi)
Witt83
Inviato: 4/5/2012 21:09  Aggiornato: 4/5/2012 21:09
Mi sento vacillare
Iscritto: 3/1/2010
Da:
Inviati: 419
 Re: La vera natura della tassazione
Ciao infettato,

capisco il tuo punto di vista così come quello degli altri liberisti, quello che però non riesco proprio a farmi piacere è il concetto di privato.

Finchè è il Francesco dell'esempio di Santaruina o il libero cittadino (singolo o associato ai suoi concittadini) non ho ragione di temere, il problema è che non sempre il privato corrisponde a queste due categorie anzi, laddove sono richiesti ingenti investimenti, arrivano sempre le Spa (a patto che ci possano guadagnare).

Siccome queste aziende non brillano per etica e posseggono già buona parte della ricchezza e delle attività economiche, mi viene spontaneo diffidare.

In poche parole: non voglio elogiare lo Stato, semplicemente diffido anche dell'alternativa.

Siccome ci sono cose che non sono profittevoli ma vanno fatte (perchè il buon Francesco avrà pur bisogno delle tubature, di luce e riscaldamento) mi pongo la domanda: "chi le farà se non sarà conveniente a livello economico"?
Il fatto che una persona venga lasciata fuori da un ospedale per mancanza di assicurazione è, a mio avviso, da considerarsi OMICIDIO VOLONTARIOed in quanto tale ve condannato!

Nell'esempio di Santaruina a decidere e a pagare erano i cittadini volontariamente, questo sistema lo trovo decisamente migliore del nostro sistema di delga a livello di principio, ma è abbastanza scontato che tutto questo non può considerarsi efficiente su larga scala dato che sono richiesti numerosi interventi di tutti i tipi tra costruizione e manutenzione e non si può riunirsi ad un ritmo quasi quotidiano per costruire il canile, riparare un canale, raccogliere la monnezza ecc.

Lo Stato ha tutte le colpe del mondo ma andrebbe ammesso che luce, acqua, tubi, corrente e strade ce le abbiamo tutti a disposizione ed è giusto che sia così (so che questa frase mi varrà la crocefissione in sala mensa ma non posso esimermi).
Stesso discorso vale ovviamente per il sostentamento ai disabili, le cure ai malati e dovrebbe valere anche per chi non ha un lavoro!

Se poi i privati riescono a garantire tutto questo ad un buon prezzo e con meno disservizi, ben venga la privatizzazione, ma questo passaggio non è così automatico come sembra.

PS:
Infettato sono contento che ci sei ancora, mi dispiace invece per musciband che aveva anche contribuito alla piacevole discussione!

Saluti e tutti, liberisti e non

La terra possiede risorse sufficienti per provvedere ai bisogni di tutti, ma non all'avidità di alcuni. Gandhi
Paxtibi
Inviato: 4/5/2012 21:17  Aggiornato: 4/5/2012 21:17
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/4/2005
Da: Atene
Inviati: 8134
 Re: La vera natura della tassazione
Siccome ci sono cose che non sono profittevoli ma vanno fatte (perchè il buon Francesco avrà pur bisogno delle tubature, di luce e riscaldamento) mi pongo la domanda: "chi le farà se non sarà conveniente a livello economico"?

Scusa tanto, ma tu come li chiami i vergognosi megastipendi di dirigenti e boiardi di stato, se non "profitto"?

Witt83
Inviato: 4/5/2012 21:19  Aggiornato: 4/5/2012 21:19
Mi sento vacillare
Iscritto: 3/1/2010
Da:
Inviati: 419
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Scusa tanto, ma tu come li chiami i vergognosi megastipendi di dirigenti e boiardi di stato, se non "profitto"?


Li chiamo furto e non ho problema ad ammetterlo!

La terra possiede risorse sufficienti per provvedere ai bisogni di tutti, ma non all'avidità di alcuni. Gandhi
davlak
Inviato: 4/5/2012 22:05  Aggiornato: 4/5/2012 22:05
Mi sento vacillare
Iscritto: 3/6/2006
Da:
Inviati: 678
 Re: La vera natura della tassazione
Infettato:
Citazione:


Davlak sei un libertario senza saperlo!?


no no, lo so benissimo. solo che, in totale contraddizione con la mia indole, mi autocensuro imponendomi di NON predicarlo.
so altrettanto bene che il MIO mondo ideale E' libertario...ma, appunto, il MIO.

«Proclamare il diritto all'uguaglianza in una società che ha bisogno di una massa di schiavi salariati vuol dire aver perso la testa» (F. Nietzsche)
Jurij
Inviato: 4/5/2012 22:13  Aggiornato: 4/5/2012 22:13
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 8/11/2009
Da: Galvatron
Inviati: 2359
 Re: La vera natura della tassazione
Il “più stato” o la “più privatizzazione” dipende dalla cultura delle persone.

Dove c’è la responsabilità verso la società e la bassa corruzione, funziona il “più stato”.

Dove invece domina il “chi pensa per sé …” e la corruzione dilaga, la privatizzazione probabilmente otterrà migliori risultati.

È qui, nella cultura di società che risiede la chiave di tutto, perché in Danimarca e Finlandia un certo sistema funziona e quando si scende in altre società europee la cosa non funziona più?

La cultura di una società va cambiata e preparata per un determinato sistema di vita.

La cultura della correttezza, del rispetto per le cose altrui (o della società) viene troppe volte presa per il c… e poi ci si domanda perché le cose non funzionano con lo stato.

Dove ci sono attentati ci sono servizi segreti.

Non scarto mai nessuna ipotesi perché un domani potrebbe andare a sostegno di un'altra rendendola così più possibile.

Chi ha le competenze (potere di decidere) ha le responsabilità.
Infettato
Inviato: 4/5/2012 22:19  Aggiornato: 4/5/2012 22:19
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 23/11/2006
Da: Roma
Inviati: 1499
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Siccome ci sono cose che non sono profittevoli ma vanno fatte (perchè il buon Francesco avrà pur bisogno delle tubature, di luce e riscaldamento) mi pongo la domanda: "chi le farà se non sarà conveniente a livello economico"?


Alcuni quartieri credo della Francia (vado a memoria non ne sono sicuro) sono stati costruiti dai privati incluse tutte le infrastrutture necessarie, questo per valorizzare la vendita degli immobili. Quando esiste una sana concorrenza tra i costruttori anche gli acquirenti avranno notevoli vantaggi, in questo caso avranno i servizi inclusi.

Il buon Francesco provvederà da solo, o nel caso ci sia qualche vicino che ha le stesse esigenze probabilmente prenderà un accordo per dividere la spesa.

Infettato dal morbo di Ashcroft
---------------------------------------------
Quando ci immergiamo totalmente negli affari quotidiani, noi smettiamo di fare distinzioni fondamentali, o di porci le domande veramente basilari. Rothbard
fiodenamig
Inviato: 4/5/2012 22:47  Aggiornato: 4/5/2012 23:06
Mi sento vacillare
Iscritto: 13/5/2011
Da:
Inviati: 332
 Re: La vera natura della tassazione
perspicace ha scritto:
Dov'è la legge quando serve? Come mai Grillo oggi è dovuto andare in tribunale per dei sigilli rimossi neanche da lui ed Alfano che ha commesso un reato in diretta nazionale rimane impunito anzi peggio in parlamento?

E' evidente che non sei particolarmente pratico con la legge italiana. In Italia, se tu uccidi un essere umano, non vai in carcere. Se tu invece rimuovi dei sigilli allora ci vai in carcere. Cioè se tu uccidi una persona non è affatto detto che tu debba andare in carcere, mentre se tu rimuovi dei sigilli giudiziari per te sono cavoli amari sul serio.

Ma a parte questo, nel momento in cui UN QUARTO delle tasse degli italiani vanno a pagare gli interessi sul debito pubblico secondo me è ora di pensare a una azione coordinata e massiccia per RIFIUTARE il pagamento delle tasse imposte dal governo delle banche.

Il problema non è se qualcuno dice di non pagare le tasse, il problema eventualmente si pone se qualcuno dice di non pagare le tasse senza però specificare il motivo per cui non pagare.

Qui una analisi più specifica sui buoi motivi che ci sono per lo sciopero fiscale:

http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=print&sid=10213


Se ci riflettiamo attentamente, il modo migliore per portare a conclusione questa infelice esperienza dell'euro è quello che l'Italia faccia default. Affinché l'Italia faccia default NOI TUTTI NON DOBBAMO PIU' VERSARE UN EURO DI TASSE. In una situazione di colpo di stato finanziario, nella quale ora l'Italia si ritrova, questo è il modo più efficace, rapido, chiaro, semplice e lineare per fare effettivamente valere la volontà del cittadino.

medicialbe
Inviato: 4/5/2012 22:48  Aggiornato: 4/5/2012 22:48
Ho qualche dubbio
Iscritto: 4/2/2008
Da:
Inviati: 96
 Re: La vera natura della tassazione
mangog:
Debito creato apposta anche per erogare le pensioni ai quarantenni, per ripianare le immense perdite dell'IRI ( di Prodi), per coprire i contributi figurativi dopo l'approvazione della legge "mosca", per pagare il prezzo degli appalti gonfiati per le tangenti volute dai politici ( metodo orrendo ma in fin dei conti gli appalti vinti dai privati hanno permesso di tenere basso il debito pubblico.. pensate se le strade o le scuole fossero state costruite da muratori assunti dallo stato in modo perpetuo...il costo "sociale" sarebbe stato 2 volte più alto..... ),per pagare la cassaintegrazione per deceni alle stesse persone ( eh si.. ci sono persone state in cassaintegrazione anche per 20 anni.. dico 20 anni ) per pagare i megastipendi dei giudiici del CSM.... per pagare i dipendenti dei "palazzi" amministrativamente indipendenti...Tutto gira attorno alla merda statale ed alla politica ( la democrazia costa e le furberie dei politici sono fisiologiche )...non dimentichiamo che il debito statale per molti è stata la manna dal cielo...

///////////////////////////////

Sulla parte PRIMARIA del debito ci sarebbe da discutere; io però facevo notare (magari non ero stato chiaro) che ormai l'IRPEF la si paga solo per pagare gli INTERESSI!!!! Cosa che non ci sarebbe se si sottraesse alle banche la possibilità di creare moneta dal nula e, quantomeno, se la creasse lo stato (=la collettività) almeno risparmiando sugli interessi.

lysmata
Inviato: 5/5/2012 2:31  Aggiornato: 5/5/2012 2:31
Ho qualche dubbio
Iscritto: 27/3/2011
Da:
Inviati: 286
 Re: La vera natura della tassazione
Scusate peró avete un pó rotto i coglioni. Il problema non é che lo Stato che vi ruba il denaro sotto forma di tasse. Il problema é che lo Stato é manovrato da chi nello Stato, non dovrebbe mettervi mano.

Le tasse, se eque, sono alla base di una societá civile. Io pago le tasse, pur non avendo figli, affinché il tuo possa andare a scuola. Tu le paghi affinché io, piú vecchio di te, possa avere accesso a cure che, in un sistema privato, non potrei permettermi.

Le tasse si basano sul concetto di reciprocitá, ne sono la naturale evoluzione e in un mondo ideale producono gli stessi effetti del capretto regalato oggi in cambio della cesta di patate domani in una societá primitiva.
Io contribuisco con le mie tasse a costruirti la stradina di campagna, e tu in cambio contribuisci, con le tue, alla creazione del parchetto cittadino, cosí che anche io possa vedere un albero. Oggi pago io per te, domani paghi tu per me. Nel tempo, il saldo é neutro per entrambi. A queste spese vive si aggiunge una percentuale X di spese di gestione.


Mi viene un esempio semplice e terribilmente banale, che peró credo sia chiarificante.

Tutti viviamo in un condominio, con una comunitá i cui suoi componenti pagano mensilmente una quota. Luce, ascensore, le lampadine, la pulizia scale...Paghiamo per millesimi. E peró io che vivo al primo piano e non uso mai l'ascensore pago una parte delle spese di gestione dell'ascensore. Che fregatura, se non fosse che, l'inquilino dell'ultimo piano, l'anno passato pagó la sua quota per il rifacimento del mio pianerottolo.

In questa reciprocitá evoluta, interviene l'amministratore del condominio. Che solo per il fatto di mandare una mail, di fare due conti e di organizzare una riunione ogni sei mesi, si prende 100 euro a cranio ogni anno. Che ladro... ma come puó incassare 3000 euro dal mio condominio se non fa una mazza (ammetto che pure io sono caduto in questo pensiero, e l'idea si ripresenta ogni volta che mi arriva la quota del condominio... )-

EEEEppperó... provate a vivere un annetto in un condominio senza amministratore di condominio, poi ne parliamo. Altro che autogestione, altro che autarchia. Insomma. se lo Stato fa bene la sua parte, sono soldi spesi bene.

Altra storia é che poi gli stessi bastardi che causano la crisi siano quelli che poi la gestiscono, ecc ecc ecc ecc... ma allora vediamo di focalizzare l'attenzione sul vero nemico. E vediamo di affinare i nostri sistemi di controllo sull' " aministratore di condominio". Pretendiamo un dettaglio delle spese annuali dall'amministratore, siamo capaci di spulciare ogni singola voce alla ricerca di qualche errore, poi peró non facciamo altrettanto con lo Stato. Questo sí che é da imbecilli.

Lavorare deve essere veramente uno schifo, se per convincerti a farlo ti devono pagare.
Pispax
Inviato: 5/5/2012 2:37  Aggiornato: 5/5/2012 2:37
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/3/2009
Da:
Inviati: 4685
 Re: La vera natura della tassazione
Ma guarda un po'.
Decido di riaffacciarmi su LC e sorte ha voluto che mi trovassi in cima alla home il clasico stupido articolo austriaco, che propugna le stupide tesi austriache nel classico modo stupido tipico di molti austriaci.

Che poi "stupido" è termine relativo.
In realtà, a leggerlo obiettivamente, l'articolo è piuttosto astuto. Un'ottima macchinetta acchiappacitrulli.
Così come, altrettanto in realtà, è piuttosto astuta anche la forma di comunicazione tipica degli austriaci, che sono molto bravi a "lasciar intendere" QUANTO il Mondo sarà un mondo migliore se eliminiamo Tasse & Stato e lasciamo tutto, ma proprio tutto, all'iniziativa privata. Omettendo "casualmente" di approfondire le questioni più scottanti e restando sempre, deliberatamente, sul filo dell'equivoco.
A volte, come in questo caso, è un equivoco filo-"anarchico" (però se vi capita provate a chiederlo a un anarchico "vero" quello che pensa dell'anarco-capitalismo), giocando su un falso concetto di libertà. Altre volte l'equivoco ricalca le orme di una serie di promesse elettorali ("basta con le tasse!"), stuzzicando l'avidità. Altre volte invece si costruiscono teorie falsamente logiche basate su premesse fasulle.

Sottolineo il concetto di "deliberato equivoco".
Nel senso che le proposizioni usate dagli austriaci A VOLTE sono vere, oppure in altri casi sono solo formalmente vere, senza però esserlo in modo sostanziale.
La cosa che dovrebbe stupire semmai è la pervicacia su come vengano utilizzati gli esempi (o le strutture formali) per cercare di spacciarli come leggi generali.
Leggi generali che INEVITABILMENTE ci porteranno a un Mondo Migliore per Tutti.
Anzi, meglio: Leggi generali che INEVITABILMENTE porteranno a un Mondo Migliore tutti quanti i Meritevoli.(*)





(*) In effetti a leggere questi concetti viene da riflettere sul fatto che il rischio maggiore rappresentato dagli austriaci non sia quello economico o politico. Semmai è quello di trovarseli attaccati al campanello la domenica mattina alle sette, che cercano di propinarti opuscoli tipo "La Torre Borsa di Guardia". Lo stile direi che è proprio quello.

Pispax
Inviato: 5/5/2012 2:38  Aggiornato: 5/5/2012 2:38
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/3/2009
Da:
Inviati: 4685
 Re: La vera natura della tassazione
Prima panzana.
Niente tasse = più soldi a disposizione.

Oggi pago le tasse e con le tasse mi viene costruita, che so, una strada. Lasciando tutto all'iniziativa privata quella strada verrà costruita (nella MIGLIORE delle ipotesi) da un privato. Che giustamente si preoccuperà di veder remunerato il suo investimento.
Domanda: che differenza REALE c'è fra pagare una tassa annuale allo Stato per avere la strada e il pagare un pedaggio giornaliero, oppure una tassa un "abbonanamento" annuale al proprietario della strada? O del ponte? O della ditta che ti illumina le strade? O della Agenzia di Security che la collettività paga per poter avere una minimissima garanzia, inferiore a quella di adesso (vedi sotto "monopolio della violenza"), di poter tornare a casa con i tuoi soldini ancora in tasca?

Tutto questo per restare sul facile, cioè per parlare di beni di fruizione immediata. Le cose si complicano parecchio quando si parla di progetti a beneficio indiretto. Che so, un argine di un fiume, la pulizia del letto di un torrente, il consolidamento di una parte di montagna che POTREBBE franare. Peggio ancora se andiamo a toccare beni intangibili SENZA fruizione che non sia collettiva: la Giustizia, l'Esercito, ecc.
Possiamo farne a meno?
Direi di no, visto che se eliminiamo queste figure non c'è proprio più nessuno che garantisca il reale possesso delle proprie proprietà.

Chi lo paga il giudice? Chi lo paga il colonnello e il carro armato?
Anche loro devono obbedire alle leggi di mercato? Oppure soltanto loro sono esenti per dote naturale?
Se il nemico offre di più, il colonnello prima ti fa una nota di credito per i soldi che gli hai dato e poi ti punta contro il cannone del carro armato?
E chi si fiderebbe mai di un giudice che risponde al maggior offerente, tranne forse chi ha già un sacco di soldi?

Mica dovremo tassarci "pagare una quota a testa" per garantirci tutto questo, VERO?
E nel caso, CHI la decide questa tassa "quota"?
E sopratutto, che cosa succede agli evasori fiscali a chi per qualche motivo non la paga? Che so, magari uno ha perso il lavoro e quel periodo non può pagarla.
Facciamo un buco nell'argine il più vicino possibile a casa sua, in modo tale che se viene l'alluvione la PRIMA casa a alluvionare sia la sua (seguita ovviamente subito dopo da tutte le altre)?
Oppure Equitalia la Collettività gli sequestra beni per un controvalore corrispondente? O addirittura decidiamo di sbatterlo in galera limitare alcune sue libertà fino a quando non avrà saldato la sua rata di Argine e di Colonnello, visto che questa è roba che serve a tutti?

Insomma. Con i soldi delle tasse vengono erogati ANCHE dei servizi. Questi servizi hanno un VALORE. E hanno anche un costo.
Se invece che dallo Stato questi servizi vengono erogati da un privato, l'UNICA cosa che cambia è la persona a cui diamo i soldi: invece che l'agente delle tasse sarà l'agente per la riscossione delle fatture.
Stop.
In particolare poi alcuni servizi hanno solo un costo, e il loro valore, che pure esiste, non è calcolabile. E soprattutto non è calcolabile in termini individuali visto che hanno natura collettiva.
La Difesa, la Giustizia, l'argine, ecc.
In questi casi l'unica soluzione possibile, visto che non riusciamo a operare sul valore, è trovare dei criteri per la ripartizione dei costi. Ovvero, in qualunque modo la si voglia chiamare, UNA TASSA.
(E per inciso resta inalterato anche il problema della cd. "dittatura della maggioranza". Perché se per decidere di fare l'argine occorre l'unanimità, cioè che bisogna anche convincere la vecchina del terzo piano che gl'importa una sega a lei dell'argine che lassù l'acqua non arriva, e poi lei tanto non esce mai... allora hai voglia a alluvioni).

Redazione
Inviato: 5/5/2012 2:40  Aggiornato: 5/5/2012 2:40
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: La vera natura della tassazione
Vorrei scusarmi con Dusty per il primo commento che ho pubblicato.

La mia opinione sulla scuola austriaca è quella che è, ma non è stato giusto approfittare di un articolo così debole per coinvolgere anche il suo nome.

Sorry, my friend.

Pispax
Inviato: 5/5/2012 2:41  Aggiornato: 5/5/2012 2:41
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/3/2009
Da:
Inviati: 4685
 Re: La vera natura della tassazione
A queste obiezione gli austriaci rispondono con la seconda panzana, che più che una panzana è una panzanella:
Se lasciamo fare all'iniziativa Privata, ci penserà il Libero Mercato a abbassare i prezzi.

Già.
Questo è sicuramente vero, ma a condizione che poi il libero mercato ci sia per davvero.
Una parte di rilievo di quei "lacciuoli" da abolire in quanto "indebita interferenza dello Stato nel Libero Mercato" riguarda proprio tutte le norme che tutelano i consumatori contro i monopoli e i cartelli.
La cazzata preferita dagli austriaci recita che i monopoli e i cartelli nascono solo "per colpa dello Stato".
Ma è vero?

Manco per il cazzo.
La parte del Libero Mercato - se tutto il controllo della cosa viene lasciato al Mercato stesso - riguarda ESCLUSIVAMENTE le barriere economiche che vengono occasionalmente poste per impedire l'ingresso di competitori, e/o le politiche commercialmente aggressive di quei competitori che vogliono guadagnare spazi di mercato.
Ma questa è una cosa limitata nel tempo. Dura solo fino a quando i giocatori non si accorgono che il loro payoff aumenta MOLTO di più se collaborano invece di competere. Visto che tanto poi a pagare sono altre persone.
In parole povere: se tutti quanti i competitori producono un bene che viene venduto a 10 euro, in linea di massima (se nessuna legge lo impedisce, ma tanto abbiamo già detto che queste leggi vengono abolite) hanno di fronte due possibilità:

- scatenare una feroce limatura sui costi per poter vendere quel bene a 9,95, poi a 9,90, poi a 9,75 ecc. In questo modo sperando di guadagnare fette di mercato.
- mettersi d'accordo per vendere tutti lo stesso bene a 15 euro, lasciando la "competizione" a elementi diversi dal prezzo (che so: il colore, la lucentezza, il peso, il design ecc.)

Che sceglieranno?
Se non credete alla Teoria dei Giochi (grave errore) che dice che se le condizioni dei produttori sono simili allora la risposta corretta è la seconda, provate a ripassarvi la storia di come è stato spezzato il monopolio di De Beers sui diamanti, e di come tutto questo abbia portato alla diminuzione del prezzo solo per un periodo molto breve prima di ricomporsi in oligopolio. Ovvero in cartello.
(Curiosità. Fino a oggi credevo che queste cose fossero possibili solo nel caso i competitori fossero pochi e i mercati avessero particolari caratteristiche. Oggi però sono andato a comprare un auricolare per il telefono e ho cambiato idea. Già che ero di strada ho girato 4 negozi e un supermercato, in tre paesi diversi, e ho visto un sacco di marche, da quelli originali della casa madre a quelli compatibili. C'era una gamma enorme di colori, modelli, luccichini, disegni, graffiti, polisteroli, imballi ecc. L'unica cosa che non cambiava mai era il prezzo: TUTTI QUANTI, OVUNQUE, costavano 19.95€).

Ricapitolando: in alcuni casi c'è il mercato, e ciò è bene. Gli effetti positivi si vedono.
In altri casi però il mercato scompare. Scompare perché è proprio il mercato stesso che DECIDE di scomparire. E decide DA SOLO di scomparire, visto che una piccola fetta di una torta grande alla fine della fiera nutre di più di una grande fetta di una torta molto più piccola.
La panzanella propagandata dagli austriaci invece vuole che il Mercato - inteso come dinamica competitiva - ci sia SEMPRE. Persino nei casi dove avere una competizione di mercato va contro l'interesse dei singoli partecipanti, come se l'imprenditore fosse una sorta di Missionario del Mercato invece di essere, più banalmente, una persona qualunque che sta cercando di arricchirsi il più possibile.


Questa cosa raggiunge poi il paradosso quando parliamo di infrastrutture.
Secondo un austriaco "è Cosa Buona e Giusta che la strada e il ponte li facciano il privato invece che lo Stato, perché così c'è il Mercato".
Ma dove lo vedi il "mercato", COGLIONE?
Quello è un monopolio.
Per collegare il punto A con il punto B c'è UNA strada. E perlopiù a fianco ci sono le case.
Non è che demolisci le case per costruire una SECONDA strada giusto per creare una "dinamica di mercato". La cosa non ha il minimo senso: lì c'è già uno che ha fatto la strada, la mia vado a costruirla da un'altra parte.
Allo stesso modo sotto Londra c'è UNA metropolitana; e Parigi viene servita da UN acquedotto. Se c'è un ponte privato a pedaggio che ti permette di attraversare un fiume, è complicato immaginare che arrivi qualcuno che gli costruisca a fianco un ALTRO ponte giusto per il sugo di fargli abbassare i prezzi. Semmai lo costruirà a 10 km di distanza, in modo da avere ANCHE LUI il monopolio su quelli che vogliono passare dall'altra parte, in modo tale da poter ANCHE LUI far pagare quanto cazzo vuole, a proprio esclusivo piacimento(*), chiunque voglia attraversare quel cazzo di ponte, che è suo.


Prima dicevo che con le tasse vengono pagati ANCHE dei servizi.
Una parte dei soldi delle tasse invece serve per il mantenimento della struttura statale. Questi soldi in effetti in un sistema anarco-capitalista ce li risparmiamo tutti. Però in compenso paghiamo in più una discreta quota dovuta ai vari monopoli e/o cartelli che - abbastanza inevitabilmente - si formano.
Se devi passare da quel ponte, o da quella galleria, e non hai alternative se non a molti chilometri di distanza, diventa difficile non pagare il pedaggio che viene chiesto. E se stai al quinto piano e il monopolista privato dell'acquedotto ti triplica il prezzo dell'acqua, o paghi o fai su e giù tutti i giorni con i secchi.

Ma in definitiva: si spende di più con lo Stato o con i monopoli privati?
Chissà. Per quello che voglio dire non è neppure troppo importante saperlo,
Indipendentemente dalle idee che cercano di farci assimilare "equivocando" e accumulando suggestioni, è bene aver chiaro che uno spostamento radicale sul "Libero" Mercato NON E' un pasto gratis.
E' plausible supporre, al contrario, che il conto rischia di esser salato.







(*) QUASI a proprio esclusivo piacimento.
In realtà ci sono due limiti superiori:
- che il prezzo non sia tale da strangolare l'acquirente
- che il prezzo non sia tale da rimettere in gioco i concorrenti subottimali

La differenza fra questi limiti e il prezzo normale può essere davvero molto grande.

Pispax
Inviato: 5/5/2012 2:43  Aggiornato: 5/5/2012 2:43
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/3/2009
Da:
Inviati: 4685
 Re: La vera natura della tassazione
Per come la penso io, l'equivoco più infame che viene usato dagli austriaci è quello
Più Mercato = Meno Stato = Più Libertà.

Ne siamo sicuri?
Oddio: da un punto di vista formale l'affermazione sarebbe anche abbastanza suggestiva, anche se orientando l'ottica sulla libertà la declinazione austriaca del concetto appare parecchio, ma parecchio partigiana.
Semmai "Meno Stato = Più Libertà".
Punto.
Il "più mercato" al limite può - oppure non può - essere un sottoprodotto di "Meno Stato". Se facciamo un ragionamento orientato sulla libertà, niente più di questo. Mentre si può ipotizzare una correlazione diretta fra "meno stato" e "più libertà" (che poi è il fulcro del concetto di "libertà negativa". Il quale, strano a dirsi, è un concetto parecchio positivo), in realtà non esistono basi storiche, filosofiche e neppure economiche che ci permettono di affermare in qualsiasi modo che "più mercato = più libertà".
Al contrario, è stato dimostrato matematicamente che "più mercato = MENO libertà", circoscrivendo la massima libertà individuale alla semplice tutela dei diritti di base (v. A. Sen, "paradosso del Libro Licenzioso")



L'austriaco ottiene questo equivoco "fingendo" che le forze in campo siano di pari potenza.
"Tizio ti propone un accordo, e tu sei libero di accettarlo o di rifiutarlo."
Ovviamente per lui questo mantra è SEMPRE vero. Ma invece sempre vero non lo è.
Anzi.


Esempio numero uno: stai andando a cercare lavoro.
Niente di astronomico: mica sei Einstein. Fino a questo momento facevi il contadino. Facciamo che lo stai cercando in Piaggio o in Magneti Marelli, al montaggio.
Tu poni le tue condizioni: 3000 euro al mese, 40 giorni di ferie, condizionatore d'estate, musica ambient.
Dici che accetteranno? Che negozieranno?
Loro pongono le LORO condizioni: contratto a termine, 950 euro al mese, 20 giorni di ferie, turni di notte. Prendere o lasciare.
Dici che accetterai?
Certo, sei libero di rifiutare. Nessuno ti impedisce di morir di fame. Ma hai anche la certezza che se tu rifiuti il lavoro, TU morirai di fame, ma loro NO.

Stesso esempio, stessi ambienti. Solo che ora stai cercando lavoro con la laurea in ingegneria o in economia e commercio presa a pieni voti.
Tu poni le tue condizioni: 3000 euro al mese, 40 giorni di ferie, condizionatore d'estate, musica ambient.
Dici che accetteranno? Che negozieranno?
Loro pongono le LORO condizioni: contratto a termine, 1350 euro al mese, 20 giorni di ferie, straordinari non retribuiti. Prendere o lasciare.
Dici che accetterai?
Certo, sei libero di rifiutare. Nessuno ti impedisce di morir di fame. Ma hai anche la certezza che se tu rifiuti il lavoro, TU morirai di fame, ma loro NO.



Esempio numero due: vuoi aprire un'impresa per conto tuo. Non ti va di lavorare in Piaggio. In compenso sei molto abile nel commercio. Una roba piccolina, per iniziare: ma quella è la scommessa sul tuo futuro.
Per farlo hai bisogno di denaro. Tu questi soldi non ce li hai.
E allora vai in banca da un qualche possessore di forziere (ah! il gold standard!) e gli chiedi in prestito 1000 monete d'oro.
Lui te le offre a un tasso d'interesse esorbitante.
Certo, sei "libero" di rifiutare. Nessuno ti impedisce di continuare a zappare le rape per il resto della tua vita. E sei pienamente consapevole del fatto che se rifiuti TU continuerai a zappare rape, ma lui NO.



Esempio numero tre: vai dal pizzicagnolo a comprare un etto di mortadella.
Lui te la incarta e ti porge il conto: 3 euro. Tu gli dici che dal pizzicagno all'angolo la stessa mortadella la vendono a 2 euro e 10, e se non vuole che tu cambi negozio sarà bene che quell'etto di mortadella ti venga a costare non più di due euro.
Lui ci pensa un po' su e poi te la fa pagare davvero due euro, e ti regala anche un pacchetto di fiammiferi.


Morale della favola: il mantra austriaco "tu sei libero di accettare o di rifiutare", FUNZIONA.
Però funziona solo dal pizzicagnolo.




Scendendo un po' più in dettaglio, prendiamo la sanità.
Chiaramente la sanità privata. La tua salute è un business, la mia clinica è un buon investimento che mi ripagherò guadagnandoci su sopra ogni cura che ti viene fatta.
Ottima qualità del servizio, massima professionalità dei medici e del personale.
Da noi sei in buone mani.
Ovviamente fino a quando puoi pagare. Da lì in poi son tutti cazzi tuoi.

Visto che abbiamo seguito i precetti dell'articolo, cioè abbiamo abolito le tasse, questa è l'UNICA forma di sanità che esiste.
In effetti la Scuola Austriaca alcune libertà le difende.
Per esempio, se tu sei il figlio di Caltagirone e hai un pozzo smisurato di soldi, sei MOLTO più libero di decidere di aprire una clinica e di farci un bel business.

SE PERO', INVECE, sei uno stronzo qualunque, magari anche bravo, che sta attraversando un periodo di difficoltà economiche (bastano un paio di estati di siccità per mandare a puttane una discreta azienda agricola, per dire. O anche un bel rincaro sulle tariffe da parte del monopolista privato dell'acquedotto può avere lo stesso risultato), ti trovi a scoprire che la banale appendicite di tuo figlio si è trasformata all'improvviso in una malattia mortale.
E se vuoi pagare le rate della clinica (oh, mica sono senza cuore. Accettano anche i pagamenti rateizzati, e anche gli interessi sono modici. Ovviamente tu sei "libero" di rifutare di ricoverare tuo figlio, chiaro) devi andare in Piaggio a implorare che ti assumano per 500 euro al mese, altro che i 950 che avevi già rifiutato.






Domanda: in questo tipo di società, TU davvero sei più libero?
(A meno che tu non sia figlio di Caltagirone, chiaro)

Pispax
Inviato: 5/5/2012 2:45  Aggiornato: 5/5/2012 2:45
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/3/2009
Da:
Inviati: 4685
 Re: La vera natura della tassazione
Lascio per ultima una frase di bell'effetto, che ogni tanto torna a gola come il cavolo della ribollita:
Lo Stato fa tutto questo perché si è garantito il monopolio della forza, ovvero della violenza

Anche questa è una frase vera.
Anche questa è una frase che però canta solo la metà più conveniente della Messa. La cosa che non viene mai detta però è che questo è stato - almeno per quanto riguarda lo Stato moderno (più o meno gli ultimi 500 anni) - l'effetto DESIDERATO.
Ma in definitiva anche prima era così.
Cantando solo questa metà della Messa la cosa che ti rimane in mente è Niente Stato = Niente Forza = Niente Violenza.
Si, col cazzo.

Avere un monopolista della forza e della violenza è stata cosa desiderata per evitare la PLURALITA' di forze e di violenze. L'ottica è quella di ridurre il numero dei conflitti, non di aumentarli. La cosa probabilmente risponde a un desiderio abbastanza atavico (forse sintetizzabile in "preferisco che il Capo mi picchi quando vuole lui piuttosto che CHIUNQUE possa cercare di picchiarmi ogni volta che vuole"); in ogni caso il dato di fatto è che le società nel corso della Storia hanno costantemente cercato questo tipo di struttura: avere sopra un "monopolista della forza" che potesse portare un qualche tipo di protezione dagli arbìtri. A volte lo hanno coartatamente, certo, ma molte altre volte no. (Resta il fatto che all'incirca fino al XIX secolo nessuno - a quanto ne so - si è mai posto seriamente il problema della ribellione allo Stato in quanto Stato).
Per effetto dell'economia di scala la dimensione del "monopolista" si è progressivamente ingrandita. I conflitti hanno magari aumentato la dimensione, ma hanno diminuito la frequenza. Una cosa tipo che si è passati dai conflitti con i villaggi vicini alla pace con i villaggi vicini e ai conflitti con le contee vicine, poi alla pace con le contee vicine e ai conflitti coni ducati vicini, poi alla pace con i ducati vicini e ai conflitti con gli altri regni. L'esempio è un po' confuso, ma spero di aver reso l'idea di come, tutto sommato, per effetto di questo mutamento di scala la vita quotidiana sia diventata progressivamente un po' più confortevole. Quando la guerra è ai confini, se i confini sono lontani da casa tua allora stai molto meglio.
In particolare si è arrivati allo Stato moderno (cioè alla forma del monopolista GRANDE) dopo svariati secoli di guerre di religione continue, e un po' tutti quanti hanno iniziato a essere stufi di questo andazzo che un po' tutti, se così gli girava, potavano prender su spada e cavallo e scatenare un'altra guerra ancora.

Parlare dello Stato come monopolista della Forza è dare un'immagine corretta.
Lasciar intendere che eliminando il monopolista si elimineranno anche forza e violenze invece è dare un'immagine assolutamente velleitaria, oltretutto contraddetta dalla Storia.
In particolare è bene ricordare che con i sistemi democratici degli ultimi 50 anni l'utilizzo della forza e della violenza è stato sottoposto sempre di più al vaglio dei cittadini, e questo ha ridotto sia il numero che l'intensità dei conflitti.

(E se leggere queste parole vi ha fatto fare un sobbalzone sulla sedia e state per scrivere una replica piccata sui "mali della democrazia" e su come i governi democratici se ne sbattano della gente, allora tocca che vi rendiate conto di una cosa: ogni volta che dite (o che pensate) "gli attentati alle TT sono stati degli autoattentati che sono serviti a dare la scusa a Bush per attaccare in Afghanistan"... state dicendo ESATTAMENTE la stessa cosa che sto dicendo io.
Lo stesso vale per Pearl Harbour. E non tutte le ciambelle riescono col buco, ovvero non tutti i casus belli poi hanno come conseguenza inevitabile la guerra - Northwood, per dire.
Un governo non democratico ha MOLTO meno bisogno di casus belli per scatenare un attacco: lo decide, lo fa. Punto)

Pispax
Inviato: 5/5/2012 2:51  Aggiornato: 5/5/2012 2:51
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/3/2009
Da:
Inviati: 4685
 Re: La vera natura della tassazione
Dusty


Citazione:
Davvero non ti riesce di capire che cedere (con la forza) più dell'80% di quello che produci nella vita a terzi che poi useranno queste risorse contro di te è una forma di schiavitù del tutto identica a quella di cui si parla nell'articolo?

E' proprio vero che cambiano i tempi e le forme, ma la mentalità rimane sempre la stessa: difendere lo status quo piuttosto che mettere in dubbio l'etica del nostro comportamento.


Buffo notare come queste frasi vengano utilizzate per sostenere la Scuola Austriaca.

Perché su entrambe queste frasi, ma in particolare sulla prima, Karl Marx ci ha costruito sopra una dottrina piuttosto corposa che dice cose lievemente diverse.


Cambia in fretta, il Mondo.

mangog
Inviato: 5/5/2012 8:10  Aggiornato: 5/5/2012 11:58
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 5/1/2007
Da:
Inviati: 2857
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:


Autore: Pispax Inviato: 5/5/2012 2:38:44

Prima panzana.
Niente tasse = più soldi a disposizione.



Invece non è una panzana è la sacrosanta verità

Citazione:


Oggi pago le tasse e con le tasse mi viene costruita, che so, una strada. Lasciando tutto all'iniziativa privata quella strada verrà costruita (nella MIGLIORE delle ipotesi) da un privato. Che giustamente si preoccuperà di veder remunerato il suo investimento.



Le strade una volta costruite durano per decenni e secoli con una normale manutenzione...e tante di quelle odierne ricalcano le strade costruite dai romani 2000 anni fa. E nonostante questo dovrei ancora sorbirmi l'esempio delle strade ? Ormai fanno parte del paesaggio naturale...non ne servono altre...anzi.

Citazione:

Domanda: che differenza REALE c'è fra pagare una tassa annuale allo Stato per avere la strada e il pagare un pedaggio giornaliero, oppure una tassa un "abbonanamento" annuale al proprietario della strada? O del ponte? O della ditta che ti illumina le strade? O della Agenzia di Security che la collettività paga per poter avere una minimissima garanzia, inferiore a quella di adesso (vedi sotto "monopolio della violenza"), di poter tornare a casa con i tuoi soldini ancora in tasca?


E come far credere al cittadino che la sanità è gratis vero Pispax?

Citazione:


Tutto questo per restare sul facile, cioè per parlare di beni di fruizione immediata. Le cose si complicano parecchio quando si parla di progetti a beneficio indiretto. Che so, un argine di un fiume, la pulizia del letto di un torrente, il consolidamento di una parte di montagna che POTREBBE franare. Peggio ancora se andiamo a toccare beni intangibili SENZA fruizione che non sia collettiva: la Giustizia, l'Esercito, ecc.
Possiamo farne a meno?
Direi di no, visto che se eliminiamo queste figure non c'è proprio più nessuno che garantisca il reale possesso delle proprie proprietà.


Adesso arriva Pispax con l'esempio dell'argine dei fiumi ( la cui manutenzione rappresenta lo 0.05 per cento della spesa statale )
Non ti poteva venire in mente qualcosa di meglio che l'argine del fiume ?
Lo stato spende ben 800 miliardi di euro all'anno... e riportare esempi di spesa che rappresentano una minima frazione dimostra che non si è tanto confidenti con numeri e algebra ( e magari logica )...

Lo stato ( quello Italiano del dopo guerra si è ritrovato quasi tutto pronto a parte 4 autostrade e qualche ponte ) le strade non le ha mai costruite perchè ha quasi sempre appaltato ai privati la costruzione ( espropriando sistematicamente i terreni ).



Citazione:


Direi di no, visto che se eliminiamo queste figure non c'è proprio più nessuno che garantisca il reale possesso delle proprie proprietà.



L'esempio dei terreni espropriati ( cioè annullare proprietà e possesso pagando praticamente niente ) dallo stato per costruire le autostrade negli anni 50-60 è un bel segno di civiltà...
Terreni che erano proprietà privata ancora prima che nascesse l'idea stessa dell'Italia. ( Pispax arriva perfino a dire che senza stato vacilla il concetto stesso di proprietà privata... come se avessi bisogno dello stato per sapere se la casa dove abito è mia oppure no e non del catasto..)

Dunque Pispax ritiene che non possa esserci alternativa allo stato forte al di sopra del singolo con diritti naturali annessi ( ma dove sta scritto che il diritto naturale alla proprietà privata scaturisce in maniera subordinata dall'esistenza stessa dello stato?) , uno stato che vive di autonomia propria autoreferenziale senza più la necessità dei singolo o dei singoli perchè già tutto è predestinato e schematizzato nell'ordine precostituito..


Dopo la lista di Pispax sulle buone qualità dello stato aspettiamo la lista delle brutte qualità dello stato ( soprattutto quello Italiano )


Per avere una giustizia comune ( un minimo che sia chiaro ) non voglio pagare il 60-70 % di quello che produco.

Ognuno da quello che può e da uno statalista duro e puro senza se e senza ma non ci si poteva aspettare niente altro che la lista ( la sua ) delle qualità dello stato.

superanima
Inviato: 5/5/2012 11:36  Aggiornato: 5/5/2012 11:36
Ho qualche dubbio
Iscritto: 21/8/2007
Da:
Inviati: 300
 Re: La vera natura della tassazione
Ma con la fine delle tasse che fine fanno le industrie maggiori (metalmeccanica chimica petrolifera etc. etc.)
Si sono sempre rette grazie ad un grosso appoggio delle istituzioni, visto la gran massa di materiali che devono spostarsi da un capo all'altro del mondo.
Non crollerebbero su di se come un castello di carta?

Tutto ciò che abbiamo (preumatici grazie al petrolio, gas dall'estero, etc. etc.) continueremmo ad averlo o lo avremmo mai avuto senza istituzioni centrali?

p.s.
Il primo che mi risponde con un "e allora?" lo mando affanculo.

Paxtibi
Inviato: 5/5/2012 11:44  Aggiornato: 5/5/2012 11:44
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/4/2005
Da: Atene
Inviati: 8134
 Re: La vera natura della tassazione
Tra le tante cagate sbrodolate da Pispax in difesa dei ladri e assassini – sempre le solite tra l'altro, sbugiardate non so quante volte ormai, ma lui non ci fa caso – ce n'è una che merita di essere sottolineata:

In particolare è bene ricordare che con i sistemi democratici degli ultimi 50 anni l'utilizzo della forza e della violenza è stato sottoposto sempre di più al vaglio dei cittadini, e questo ha ridotto sia il numero che l'intensità dei conflitti.

Conflict History

Del resto, se ci si convince che prendere i soldi a qualcuno senza il suo consenso non è un furto, si può credere a tutto, anche che chi entra in politica non lo faccia per il suo interesse personale.

Patetico.

Paxtibi
Inviato: 5/5/2012 11:47  Aggiornato: 5/5/2012 11:47
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/4/2005
Da: Atene
Inviati: 8134
 Re: La vera natura della tassazione
Il primo che mi risponde con un "e allora?" lo mando affanculo.

Eccone un altro. Non sanno dire altro, far funzionare il cervello è troppo difficile.

Notturno
Inviato: 5/5/2012 12:23  Aggiornato: 5/5/2012 12:23
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 21/8/2008
Da:
Inviati: 1920
 Re: La vera natura della tassazione
Ecco come funziona una disinformazione finalizzata a supportare un'idea.

ESEMPIO STRADE ITALIANE.

Pispax dice:

"Oggi pago le tasse e con le tasse mi viene costruita, che so, una strada. Lasciando tutto all'iniziativa privata quella strada verrà costruita (nella MIGLIORE delle ipotesi) da un privato. Che giustamente si preoccuperà di veder remunerato il suo investimento."

Il che vuol dire: Lo Stato fissa le opere che ritiene importanti per la comunità e poi le costruisce (o direttamente o affidandone la costruzione a un privato).

Risposta (depistante) di mangog:
"Lo stato ( quello Italiano del dopo guerra si è ritrovato quasi tutto pronto a parte 4 autostrade e qualche ponte ) le strade non le ha mai costruite perchè ha quasi sempre appaltato ai privati la costruzione ( espropriando sistematicamente i terreni ). "

Ed ecco il meccanismo.

Si introduce ad arte un elemento che non ha apparente senso (ma che invece è essenziale!)

Lo stato del dopoguerra non ha fatto un granché ("si è ritrovato quasi tutto pronto")


Lo Stato Italiano non è soltanto quello del "dopoguerra", ma anche quello sabaudo che lo ha preceduto, giusto?

E allora perché limitare il discorso al dopoguerra?

Il concetto non cambia: sia quello di prima che quello di dopo erano entrambi degli STATI e dunque resta il fatto inconfutabile che sia prima che dopo la guerra E' MERITO DELLO STATO se le strade sono state decise e costruite.

In realtà inserire questa cesura temporale consente di dire una verità (molto parziale): lo Stato del dopo-guerra "si è ritrovato quasi tutto pronto".

In effetti quest'affermazione è vera: nel dopoguerra lo Stato repubblicano si è avvalso di un'enorme azione fatta precedentemente.

MA DA CHI? Chi aveva fatto quell'azione ENORME, prima della guerra?

LO STATO! Lo stato Italiano! Monarchico, certo, ma sempre uno Stato.

Allora adesso appare chiaro il motivo di inserire quella cesura temporale.

Spezzare una realtà unica ha consentito di dire una cosa apparentemente vera, ma al solo ed unico scopo: SMINUIRE.

Sminuire l'azione (e dunque l'importanza) dello Stato nella creazione di una rete stradale che sia utile per l'intera comunità.

Ecco a che serve. Basta poco. Una cesura, una distinzione (del tutto inutile e priva di motivazioni) introduce con facilità un argomento: lo Stato ha fatto poco.

Ed è palesemente una sciocchezza.

Si potrebbe anche pensare a un errore, ma francamente ne dubito per un motivo: Aver introdotto quella cesura temporale "ante-guerra" / "dopo-guerra" del tutto arbitraria, che non ha alcuna funzione, SE NON QUELLA DI FARE DA BASE AL DEPISTAGGIO.

Guardate, si tratta di un esempio piccolo e banale, ma prezioso.

Rende Encomiabili Dire No A
Religiosi Orpelli. Mentire Provoca Eccidii.
(Stefano Bartezzaghi)
Notturno
Inviato: 5/5/2012 12:26  Aggiornato: 5/5/2012 12:26
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 21/8/2008
Da:
Inviati: 1920
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:

MANGOG: E come far credere al cittadino che la sanità è gratis vero Pispax?


No, ma le spese necessarie per i servizi di base non hanno lo stesso peso per tutti.

Chi è ricco se ne può catafottere di farsi una Risonanza Magnetica a pagamento.

Mille euro? Sticazzi, la fa e non gli pesa.

Prova a chiederlo a uno stipendiato.

Rende Encomiabili Dire No A
Religiosi Orpelli. Mentire Provoca Eccidii.
(Stefano Bartezzaghi)
Paxtibi
Inviato: 5/5/2012 12:49  Aggiornato: 5/5/2012 12:49
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/4/2005
Da: Atene
Inviati: 8134
 Re: La vera natura della tassazione
Chi è ricco se ne può catafottere di farsi una Risonanza Magnetica a pagamento. Mille euro? Sticazzi, la fa e non gli pesa.

Ti sei mai chiesto perché una risonanza costa così tanto?

No, perché se non si capiscono queste cose elementari si farebbe miglior figura a stare zitti.

Notturno
Inviato: 5/5/2012 13:07  Aggiornato: 5/5/2012 13:11
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 21/8/2008
Da:
Inviati: 1920
 Re: La vera natura della tassazione
Madonna, io ne ho le palle piene di chi minaccia figuracce....

EDIT: La risonanza magnetica è un ESEMPIO.

Il concetto è che il privato vende al miglior offerente e il lucro è il suo unico scopo.

Lo Stato è un tentativo (imperfetto senz'altro) di superare questo egoismo di base.

Rende Encomiabili Dire No A
Religiosi Orpelli. Mentire Provoca Eccidii.
(Stefano Bartezzaghi)
DrHouse
Inviato: 5/5/2012 13:10  Aggiornato: 5/5/2012 13:10
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 30/11/2007
Da:
Inviati: 2394
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Avere un monopolista della forza e della violenza è stata cosa desiderata per evitare la PLURALITA' di forze e di violenze. L'ottica è quella di ridurre il numero dei conflitti, non di aumentarli. La cosa probabilmente risponde a un desiderio abbastanza atavico (forse sintetizzabile in "preferisco che il Capo mi picchi quando vuole lui piuttosto che CHIUNQUE possa cercare di picchiarmi ogni volta che vuole"); in ogni caso il dato di fatto è che le società nel corso della Storia hanno costantemente cercato questo tipo di struttura: avere sopra un "monopolista della forza" che potesse portare un qualche tipo di protezione dagli arbìtri. A volte lo hanno coartatamente, certo, ma molte altre volte no. (Resta il fatto che all'incirca fino al XIX secolo nessuno - a quanto ne so - si è mai posto seriamente il problema della ribellione allo Stato in quanto Stato).

Pispax, fai lo stesso errore degli austriaci. Sembri accettare il postulato secondo cui lo Stato ha il monopolio della forza e della violenza. Loro ne fanno un cavallo di battaglia, tu cerchi in qualche modo di giustificarlo storicamente. In realtà, entrambi partite da una premessa sbagliata e, pertanto, arrivate inevitabilmente anche a una conclusione sbagliata.

Il monopolio della forza e della violenza non ce l'ha lo Stato. Ce l'ha chi se lo può prendere, ossia chi ha la forza per imporlo a tutti gli altri. Non sempre e non necessariamente questo chi coincide con lo Stato. Vai in certe aree suburbane del Brasile, vai in certe zone rurali del Messico, interamente in mano ai narcotrafficanti, e te ne renderai conto. Anche lì esiste una legge. Non scritta, ma esiste. Ed esiste un ordine, al quale ti devi sottomettere se vuoi salvare il culo. Dove lo Stato non arriva a esercitare la propria supremazia, qualcun altro colma quel vuoto e la esercita. Ripetiamo qui un assioma fondamentale: la legge la scrive il più forte. Da cui discende un altro assioma fondamentale: non hai nessun diritto che tu non possa difendere.

Ciò premesso, lo Stato non esiste per decreto divino. Non è un'entità calata dall'alto, che da un giorno all'altro si sovrappone a un ordine preesistente. Lo Stato esiste da sempre perché qualcuno lo vuole. E quel qualcuno è, guarda caso, sempre la classe dominante, la quale si serve dello Stato per esercitare il proprio dominio su tutti gli altri. Usa lo Stato come un mezzo per consolidare il proprio potere, tra le altre cose usa la tassazione a carico dei cittadini come forma di finanziamento dei propri progetti.

Puntare continuamente il dito contro lo Stato, come fanno gli austriaci, significa confondere l'effetto con la causa, significa confondere il mezzo con l'agente. Tu puoi anche eliminare lo Stato, ma non eliminerai la forza, né potrai impedire a qualcuno di esercitarla proprio come oggi fa lo Stato. In sintesi: il nemico non è lo Stato, è la classe dominante. Ora la domanda è questa. Gli austriaci questo non lo capiscono o fanno solo finta di non capirlo?

E dopo 10 anni, siamo a discutere se il Volo 77 è arrivato proprio lungo questa linea, o piuttosto è arrivato due metri più a sinistra, o due metri più a destra? (Perle complottiste)
Notturno
Inviato: 5/5/2012 13:18  Aggiornato: 5/5/2012 13:18
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 21/8/2008
Da:
Inviati: 1920
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:

Lo Stato esiste da sempre perché qualcuno lo vuole. E quel qualcuno è, guarda caso, sempre la classe dominante, la quale si serve dello Stato per esercitare il proprio dominio su tutti gli altri. Usa lo Stato come un mezzo per consolidare il proprio potere, tra le altre cose usa la tassazione a carico dei cittadini come forma di finanziamento dei propri progetti.


Ma porca miseria, state gettando in un unico calderone Stato, Potere, Esercizio della Violenza, usandoli come sinonimi.

Alla fine, un concetto credo che sia spaventosamente evidente a chiunque: cooperare rende più forti.

Ora chiamalo come cavolo vuoi, ma è questo il vero motivo della nascita di uno stato: l'aumento di forza dovuto alla cooperazione.

E' più che evidente che quell'aumento di forza lo potrai usare in mille modi diversi: per aggredire (all'esterno o all'interno) o per evitare aggressioni (esterne o interne).

Ma qualsiasi forma di aggregazione cooperativa comporta sempre questo beneficio.

Tu che consigli, invece?

Rende Encomiabili Dire No A
Religiosi Orpelli. Mentire Provoca Eccidii.
(Stefano Bartezzaghi)
DrHouse
Inviato: 5/5/2012 13:31  Aggiornato: 5/5/2012 13:31
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 30/11/2007
Da:
Inviati: 2394
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Tu che consigli, invece?

Per iniziare, ti consiglio di rileggere meglio il mio post. È un buon inizio.

Citazione:
Ma porca miseria, state gettando in un unico calderone Stato, Potere, Esercizio della Violenza, usandoli come sinonimi.

No. Sei tu che confondi lo Stato democratico attuale con lo Stato come entità storica. Lo Stato esiste, come forma di organizzazione ed esercizio del potere, da millenni, da ben prima della cosiddetta democrazia. Ed è sempre stato controllato dalla classe dominante. L'unica differenza che contraddistingue lo Stato democratico da quelli precedenti è che formalmente i cittadini sono tutti uguali di fronte alla legge. Formalmente, appunto, si è trattato di un grande passo in avanti. Ma l'esperienza ha dimostrato che i diritti formali non servono quando non si toccano anche i rapporti di forza. Con i tuoi diritti formali ti ci puoi pulire le parti basse, le decisioni, oggi come duemila anni fa, le prende sempre la classe dominante. Detto in soldoni. Se sei povero e non conti nulla, sarai sempre assoggettato.

Citazione:
Alla fine, un concetto credo che sia spaventosamente evidente a chiunque: cooperare rende più forti.

Questo è un altro discorso e qui sfondi con me una porta aperta. L'unità e la cooperazione sono l'unico modo per interrompere la millenaria supremazia della classe dominante. Ma stai attento: l'unità e la cooperazione sono importanti perché permettono di creare una forza maggiore o superiore a quella esistente. Si tratta sempre del solito assioma. Chi ha più forza, vince.

Citazione:
Ora chiamalo come cavolo vuoi, ma è questo il vero motivo della nascita di uno stato: l'aumento di forza dovuto alla cooperazione.

No, mi dispiace. Qui sbagli di nuovo. Confondi di nuovo lo Stato democratico odierno con lo Stato come entità storica. Storicamente lo Stato non è mai nato come concorso di forze tra i vari membri. È sempre stato imposto dal più forte, chi è più forte ha sempre imposto le sue regole e perseguito i propri interessi ai danni di tutti gli altri. Lo Stato che hai in mente tu dobbiamo ancora costruirlo. Ed è, per inciso, lo stesso che sogno io.

E dopo 10 anni, siamo a discutere se il Volo 77 è arrivato proprio lungo questa linea, o piuttosto è arrivato due metri più a sinistra, o due metri più a destra? (Perle complottiste)
fiodenamig
Inviato: 5/5/2012 14:01  Aggiornato: 5/5/2012 15:42
Mi sento vacillare
Iscritto: 13/5/2011
Da:
Inviati: 332
 Re: La vera natura della tassazione
complo ha scritto:
Ferrara è stato il primo a rifare una trasmissione come quella di Biagi

Non è vero.

Come già argomentato, quella di Ferrara NON E' una trasmissione come quella di Biagi in quanto i due format delle due rispettive trasmissioni sono completamente diversi. Inoltre come già illustrato la trasmissione di Ferrara è stata creata nel 1989 mentre quella di Biagi nel 1995, quindi la creazione di quest'ultima è successiva alla nascita della trasmissione di Ferrara.

Ma soprattutto non è vero che quella di Ferrara è la prima trasmissione dopo quella di Biagi. La prima trasmissione di approfondimento giornalistico andata in onda dopo quella di Biagi fu Batti e Ribatti condotta per il primo anno da Pierluigi Battista, nel secondo anno da Oscar Giannino e nel terzo anno da Riccardo Berti.

Adesso, io non dico che bisogna sapere tutto lo scibile umano. Ma su queste cose qui, che sono tutte abbastanza semplici da controllare, un minimo di precisione in più sarebbe gradita.


ps
Pyter ha scritto:
O come "i soliti ignoti" con "affari tuoi"
Ah ah ah ah!!! Questo è vero!!!

totalrec
Inviato: 5/5/2012 14:43  Aggiornato: 5/5/2012 14:43
Mi sento vacillare
Iscritto: 23/5/2006
Da:
Inviati: 767
 Re: La vera natura della tassazione
Dr. House
Citazione:
Vai in certe aree suburbane del Brasile, vai in certe zone rurali del Messico, interamente in mano ai narcotrafficanti, e te ne renderai conto. Anche lì esiste una legge. Non scritta, ma esiste. Ed esiste un ordine, al quale ti devi sottomettere se vuoi salvare il culo. Dove lo Stato non arriva a esercitare la propria supremazia, qualcun altro colma quel vuoto e la esercita. Ripetiamo qui un assioma fondamentale: la legge la scrive il più forte. Da cui discende un altro assioma fondamentale: non hai nessun diritto che tu non possa difendere.


Finalmente qualcuno che inizia a cogliere il punto fondamentale dell'annosa querelle. A te, Dr. House, vada il mio più caloroso applauso. E' un applauso di uno solo, probabilmente, ma di questi tempi bisogna farselo bastare.

"I shall be telling this with a sigh
Somewhere ages and ages hence:
Two roads diverged in a wood, and I...
I took the one less traveled by,
and that has made all the difference".

(Robert Frost, "The road not taken")
Paxtibi
Inviato: 5/5/2012 14:44  Aggiornato: 5/5/2012 14:44
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/4/2005
Da: Atene
Inviati: 8134
 Re: La vera natura della tassazione
Madonna, io ne ho le palle piene di chi minaccia figuracce....

Nessuna minaccia, solo un consiglio.

EDIT: La risonanza magnetica è un ESEMPIO.

Constato che non hai una risposta alla mia domanda.

Il concetto è che il privato vende al miglior offerente

Nel caso abbia solo un paio di calzini – o una risonanza – da vendere.

e il lucro è il suo unico scopo.

Il lucro è il tuo unico scopo?

davlak
Inviato: 5/5/2012 14:48  Aggiornato: 5/5/2012 14:48
Mi sento vacillare
Iscritto: 3/6/2006
Da:
Inviati: 678
 Re: La vera natura della tassazione
DrHouse

Citazione:

In sintesi: il nemico non è lo Stato, è la classe dominante.


la classe dominante E' lo stato.
nei secoli dei secoli.

«Proclamare il diritto all'uguaglianza in una società che ha bisogno di una massa di schiavi salariati vuol dire aver perso la testa» (F. Nietzsche)
Notturno
Inviato: 5/5/2012 14:54  Aggiornato: 5/5/2012 14:54
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 21/8/2008
Da:
Inviati: 1920
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:

Lo Stato esiste, come forma di organizzazione ed esercizio del potere, da millenni, da ben prima della cosiddetta democrazia. Ed è sempre stato controllato dalla classe dominante.


E fin qui ci siamo.

Lo Stato è potere. Chi detiene il potere è di per se stesso "dominante", ergo la classe al potere è dominante.

Abbiamo formulato un pensiero di portata biblica, eh?

Citazione:

L'unica differenza che contraddistingue lo Stato democratico da quelli precedenti è che formalmente i cittadini sono tutti uguali di fronte alla legge. Formalmente, appunto, si è trattato di un grande passo in avanti. Ma l'esperienza ha dimostrato che i diritti formali non servono quando non si toccano anche i rapporti di forza.


La penso esattamente come te.

Il formale conferimento di diritti E' UN ENORME PASSO AVANTI.

Non basta? Certamente!

Non dev'essere solo formale, ma anche sostanziale? Certo!

I forti sono..... "forti"? wow....

Concordo su tutto, ma francamente non capisco quale sia la ragione del "contendere".

Lo Stato è un esperimento umano, una forma di aggregazione che può assumere mille aspetti lontani anni luce tra loro.

Che cosa stai dicendo, che al momento è imperfetto?

Si, lo è.

Tu, invece.....?

Citazione:

Con i tuoi diritti formali ti ci puoi pulire le parti basse, le decisioni, oggi come duemila anni fa, le prende sempre la classe dominante. Detto in soldoni. Se sei povero e non conti nulla, sarai sempre assoggettato.


Qui sei solo enfatico e coprògrafo.

Secondo te, poter fare causa contro lo Stato e vincerla, come accade mille volte al giorno, è soltanto una cosa "formale"?

Alcuni la perdono, altri corrompono, altri ancora si fanno le leggi su misura, ma questo intacca il "concetto" di Stato?

Di che stiamo parlando?

Di corruzione o di concetti?

Dire che le tasse sono sbagliate e pensare di poterlo dimostrare, portando esempii di sprechi è infantile esattamente quanto l'articolo da cui abbiamo preso inizio.

Rende Encomiabili Dire No A
Religiosi Orpelli. Mentire Provoca Eccidii.
(Stefano Bartezzaghi)
DrHouse
Inviato: 5/5/2012 14:57  Aggiornato: 5/5/2012 14:58
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 30/11/2007
Da:
Inviati: 2394
 Re: La vera natura della tassazione
@totalrec: grazie

Citazione:
la classe dominante E' lo stato.

La classe dominante esiste a prescindere dallo Stato. Esiste prima e dopo lo Stato. In qualunque comunità si crea sempre, in modi e con mezzi diversi, una classe dominante. Quella classe dominante tende a imporre le proprie leggi. Dire che la classe dominante è lo Stato è una mezza verità che nasconde una mezza falsità. Le due cose quasi sempre coincidono, il problema è che la prima è la causa, il secondo solo il mezzo o l'effetto.

Ripeto: puoi eliminare lo Stato, ma non puoi eliminare la forza che permette al più forte di imporsi. Ne deriva che l'unico modo per contrastare lo strapotere della classe dominante è che i dominati si uniscano e creino una forza uguale o maggiore. Ma i dominati preferiscono scazzarsi sui forum a decidere se sia meglio vivere con o senza lo Stato, a decidere se sia meglio la teoria austriaca o quella keynesiana, a decidere se abbia ragione Von Mises o Marx.

Come se davvero potessero decidere...

E dopo 10 anni, siamo a discutere se il Volo 77 è arrivato proprio lungo questa linea, o piuttosto è arrivato due metri più a sinistra, o due metri più a destra? (Perle complottiste)
Notturno
Inviato: 5/5/2012 15:02  Aggiornato: 5/5/2012 15:02
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 21/8/2008
Da:
Inviati: 1920
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:


Madonna, io ne ho le palle piene di chi minaccia figuracce....

Nessuna minaccia, solo un consiglio.

EDIT: La risonanza magnetica è un ESEMPIO.

Constato che non hai una risposta alla mia domanda.



Bravo. Constata, che ti fa bene.

Citazione:


Il concetto è che il privato vende al miglior offerente

Nel caso abbia solo un paio di calzini – o una risonanza – da vendere.



Già, perché, invece, se hai DUE paia di calzini o DUE risonanze, le vendi al peggior offerente, vero?

Un gigante della logica!

Chapeau!

Citazione:


e il lucro è il suo unico scopo.

Il lucro è il tuo unico scopo?


In questo momento il mio unico scopo è finire questo msg e tornare alla mia fetta di torta.

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(Stefano Bartezzaghi)
Notturno
Inviato: 5/5/2012 15:06  Aggiornato: 5/5/2012 15:06
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 21/8/2008
Da:
Inviati: 1920
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:

Ripeto: puoi eliminare lo Stato, ma non puoi eliminare la forza che permette al più forte di imporsi. Ne deriva che l'unico modo per contrastare lo strapotere della classe dominante è che i dominati si uniscano e creino una forza uguale o maggiore. Ma i dominati preferiscono scazzarsi sui forum a decidere se sia meglio vivere con o senza lo Stato, a decidere se sia meglio la teoria austriaca o quella keynesiana, a decidere se abbia ragione Von Mises o Marx.


1) sii coerente con te stesso, escu da questo forum e fa' qualcosa.

2) domandina facile-facile: ma se i dominati creano una forza "maggiore" dei dominanti, non è che, per caso, magari, forse, probabilmente, diventano per ciò stesso "dominanti"?

Ti fa venire in mente nulla?

Proprio niente??

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(Stefano Bartezzaghi)
DrHouse
Inviato: 5/5/2012 15:06  Aggiornato: 5/5/2012 15:06
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 30/11/2007
Da:
Inviati: 2394
 Re: La vera natura della tassazione
Notturno, sono d'accordo su tutto, chiarisco solo il punto sulle tasse.

Citazione:
Dire che le tasse sono sbagliate e pensare di poterlo dimostrare, portando esempii di sprechi è infantile esattamente quanto l'articolo da cui abbiamo preso inizio.

Per me le tasse non sono sbagliate in sé. Sono sbagliate oggi, in quanto la classe dominante le usa per fare quello che cazzo vuole con i nostri soldi. Missioni di pace decise solo da loro, missioni aerospaziali inutili, progetti di finanziamento apparentemente indiscutibili che però, chissa perché, finiscono sempre nelle tasche dei soliti noti, burocrazie varie, strade, tunnel, linee ferroviarie che servono solo ad appaltatori senza scrupoli e via dicendo.

Chiediti perché. La risposta è semplice. Perché chi ci comanda è abituato a fare quello che cazzo vuole con i nostri soldi. Glieloabbiamo lasciato fare. C'è una bella differenza tra pagare tasse che verranno utilizzate per finalità condivise e pagare le tasse come oggi, che è di fatto un esproprio.

E dopo 10 anni, siamo a discutere se il Volo 77 è arrivato proprio lungo questa linea, o piuttosto è arrivato due metri più a sinistra, o due metri più a destra? (Perle complottiste)
DrHouse
Inviato: 5/5/2012 15:13  Aggiornato: 5/5/2012 15:13
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 30/11/2007
Da:
Inviati: 2394
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
2) domandina facile-facile: ma se i dominati creano una forza "maggiore" dei dominanti, non è che, per caso, magari, forse, probabilmente, diventano per ciò stesso "dominanti"?

Se hai paura a essere dominante, allora accetta di buon grado di essere dominato. O lo Stato funziona come dice la maggioranza oppure si lascia, come oggi, che di fatto una esigua minoranza decida per tutti.

Scegli tu.

E dopo 10 anni, siamo a discutere se il Volo 77 è arrivato proprio lungo questa linea, o piuttosto è arrivato due metri più a sinistra, o due metri più a destra? (Perle complottiste)
Notturno
Inviato: 5/5/2012 15:15  Aggiornato: 5/5/2012 15:15
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 21/8/2008
Da:
Inviati: 1920
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:

Citazione:

Alla fine, un concetto credo che sia spaventosamente evidente a chiunque: cooperare rende più forti.


Questo è un altro discorso e qui sfondi con me una porta aperta. L'unità e la cooperazione sono l'unico modo per interrompere la millenaria supremazia della classe dominante. Ma stai attento: l'unità e la cooperazione sono importanti perché permettono di creare una forza maggiore o superiore a quella esistente. Si tratta sempre del solito assioma. Chi ha più forza, vince.


Esattamente.

Nel caso degli Stati moderni, invece, viene introdotta una novità: lo Stato (che è espressione del più forte) non è più "assoluto", ma riconosce diritti ai cittadini e, su alcune cose, si mette sul loro stesso piano.

E' per questo che gli puoi far causa!

E' un processo compiuto, finito, perfetto?

NO!

Ma ci stiamo lavorando.

Citazione:

No, mi dispiace. Qui sbagli di nuovo. Confondi di nuovo lo Stato democratico odierno con lo Stato come entità storica. Storicamente lo Stato non è mai nato come concorso di forze tra i vari membri. È sempre stato imposto dal più forte, chi è più forte ha sempre imposto le sue regole e perseguito i propri interessi ai danni di tutti gli altri. Lo Stato che hai in mente tu dobbiamo ancora costruirlo. Ed è, per inciso, lo stesso che sogno io.


Bene, sognamo assieme, ci sto.

Per inciso, però, ti faccio notare una cosa: il fatto che uno Stato sia stato storicamente imposto dal più forte è VERO!

E ti faccio notare che il cosiddetto "più forte" spesso era non il più ricco, ma solo il più "organizzato", quello che aveva creato una cooperazione più stretta ed efficiente rispetto agli altri.

Quindi, il concetto resta lo stesso: è la cooperazione che fa vincere.

Noi la chiamamo Stato e lo vogliamo migliore di questo che abbiamo oggi.

Se ho capito bene, anche tu.

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(Stefano Bartezzaghi)
DrHouse
Inviato: 5/5/2012 15:17  Aggiornato: 5/5/2012 15:18
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 30/11/2007
Da:
Inviati: 2394
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
1) sii coerente con te stesso, escu da questo forum e fa' qualcosa.

In futuro, se possibile, cerca di non usare queste bassezze.

Punto primo: chi ti dice che io non lo faccia già.
Punto secondo: preoccupati tu di essere coerente, non pretendere coerenza dagli altri. Fai tu quello che ritieni utile, gli altri lasciali fare quello che vogliono. Io faccio dentro e fuori dal forum quello che ritengo utile fare, sbagliando o meno.
Punto terzo: devo uscire e tornerò solo domani, quindi ti saluto e la chiudo qui.

E dopo 10 anni, siamo a discutere se il Volo 77 è arrivato proprio lungo questa linea, o piuttosto è arrivato due metri più a sinistra, o due metri più a destra? (Perle complottiste)
Notturno
Inviato: 5/5/2012 15:17  Aggiornato: 5/5/2012 15:17
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 21/8/2008
Da:
Inviati: 1920
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:

Per me le tasse non sono sbagliate in sé. Sono sbagliate oggi, in quanto la classe dominante le usa per fare quello che cazzo vuole con i nostri soldi. Missioni di pace decise solo da loro, missioni aerospaziali inutili, progetti di finanziamento apparentemente indiscutibili che però, chissa perché, finiscono sempre nelle tasche dei soliti noti, burocrazie varie, strade, tunnel, linee ferroviarie che servono solo ad appaltatori senza scrupoli e via dicendo.

Chiediti perché. La risposta è semplice. Perché chi ci comanda è abituato a fare quello che cazzo vuole con i nostri soldi. Glieloabbiamo lasciato fare. C'è una bella differenza tra pagare tasse che verranno utilizzate per finalità condivise e pagare le tasse come oggi, che è di fatto un esproprio.


E allora ci siamo. Sottoscrivo.

Citazione:

Citazione:

2) domandina facile-facile: ma se i dominati creano una forza "maggiore" dei dominanti, non è che, per caso, magari, forse, probabilmente, diventano per ciò stesso "dominanti"?


Se hai paura a essere dominante, allora accetta di buon grado di essere dominato. O lo Stato funziona come dice la maggioranza oppure si lascia, come oggi, che di fatto una esigua minoranza decida per tutti.

Scegli tu.


ma cazzo, Dotto'! Qui veramente fai un capitombolo logico che fa paura!!!

Che stai dicendo, scusa, che essere dominanti è male solo quando sono GLI ALTRI a dominare?

Se domini tu, allora la classe dominante è cosa buona e giusta???

Ma davvero riesci a pensare questo?

Rende Encomiabili Dire No A
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(Stefano Bartezzaghi)
Notturno
Inviato: 5/5/2012 15:23  Aggiornato: 5/5/2012 15:23
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 21/8/2008
Da:
Inviati: 1920
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:

1) sii coerente con te stesso, escu da questo forum e fa' qualcosa.


In futuro, se possibile, cerca di non usare queste bassezze.


Ma fa' il favore, vah!

Vieni tu per primo a dire che cosa è giusto fare e poi ti picchi che lo facciano gli altri???

Ma scusa, ma tu il concetto di "eguaglianza" lo hai mai elaborato, almeno una volta??

Se non ti piacciono i consigli, non darne tu per primo!

Altrimenti beccati le risposte che meriti.

Citazione:

Punto prima: chi ti dice che io non lo faccia già.


Semplicemente perché (per usare le tue stesse parole) "sei qui a scazzarsi sui forum a decidere se sia meglio vivere con o senza lo Stato".

Ci vuol mica tanto, eh?

Citazione:

Punto secondo: preoccupati tu di essere coerente, non pretendere coerenza dagli altri. Fai tu quello che ritieni utile, gli altri lasciali fare quello che vogliono. Io faccio dentro e fuori dal forum quello che ritengo utile fare, sbagliando o meno.


Leggi il paragrafo UNO. Mi scoccia ripetere.

Buona passeggiata.

Rende Encomiabili Dire No A
Religiosi Orpelli. Mentire Provoca Eccidii.
(Stefano Bartezzaghi)
DrHouse
Inviato: 5/5/2012 15:28  Aggiornato: 5/5/2012 15:29
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 30/11/2007
Da:
Inviati: 2394
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
ma cazzo, Dotto'! Qui veramente fai un capitombolo logico che fa paura!!!

Che stai dicendo, scusa, che essere dominanti è male solo quando sono GLI ALTRI a dominare?

Se domini tu, allora la classe dominante è cosa buona e giusta???

Ma davvero riesci a pensare questo?

Cosa buona e giusta? O Gesù.
Che cosa c'entrano ora i valori etici? Stai inserendo nella discussione categorie come buono, cattivo, giusto, sbagliato. Qui si descrive, punto. Tutto è relativo, la società così come funziona oggi può essere giusta o sbagliata, a seconda dei punti di vista. Tutto è opinabile, se ti chiami Rockefeller, puoi pensare che il mondo non potrebbe essere più bello di così, se sei disoccupato e anneghi nei debiti, magari non lo pensi.

Non si tratta di creare lo Stato ideale e perfetto. Buono, cattivo, giusto, sbagliato, sono tutti attributi di valore, modificabili a piacimento a seconda degli interessi. Si tratta di decidere se le decisioni debbano essere prese da una maggioranza oppure da una minoranza, come oggi.
Io non credo allo Stato perfetto, non esisterà mai. Ci sarà sempre qualcuno che è scontento. Ma se devo scegliere tra un sistema in cui pochi godono e molti soffrono e un sistema in cui molti godono e pochi soffrono, scelgo il secondo.

Spero che il mio discorso ti sia più chiaro, ora devo proprio andare.

E dopo 10 anni, siamo a discutere se il Volo 77 è arrivato proprio lungo questa linea, o piuttosto è arrivato due metri più a sinistra, o due metri più a destra? (Perle complottiste)
Paxtibi
Inviato: 5/5/2012 15:44  Aggiornato: 5/5/2012 15:44
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/4/2005
Da: Atene
Inviati: 8134
 Re: La vera natura della tassazione
Già, perché, invece, se hai DUE paia di calzini o DUE risonanze, le vendi al peggior offerente, vero?

Falsa premessa.

In questo momento il mio unico scopo è finire questo msg e tornare alla mia fetta di torta.

Continui ad evadere le risposte. Non sono sorpreso.

f_z
Inviato: 5/5/2012 16:12  Aggiornato: 5/5/2012 16:12
Mi sento vacillare
Iscritto: 16/1/2012
Da: Un mondo popolato da (troppi)pezzi di merda
Inviati: 958
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
L'anno scorso a settembre ho iniziato la famosa cura con l'ascorbato di sodio e l'acido ascorbico.


Riprendo l'OT per un attimo:
Non so se e' la stessa cura (Pantellini), ma io ho preso l'ascorbato di potassio (acido ascorbico miscelato con bicarbonato di potassio) con frequenza giornaliera per circa 10 anni, con qualche interruzione qua e la'.

Anch'io durante quel periodo non mi sono mai ammalato, se non a seguito di ben riconoscibili intossicazioni alimentari.

Codardo e' il soldato che "esegue gli ordini".

Eroe e' il soldato che ha il coraggio di sparare in faccia ai suoi "superiori".

Peccato che i soldati siano tutti scelti minuziosamente tra gli appartenenti alla prima categoria.
Notturno
Inviato: 5/5/2012 20:26  Aggiornato: 5/5/2012 20:26
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 21/8/2008
Da:
Inviati: 1920
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:

Autore: Paxtibi Inviato: 5/5/2012 15:44:55

Già, perché, invece, se hai DUE paia di calzini o DUE risonanze, le vendi al peggior offerente, vero?

Falsa premessa.

In questo momento il mio unico scopo è finire questo msg e tornare alla mia fetta di torta.

Continui ad evadere le risposte. Non sono sorpreso.


Forse perché l'ultimo "maestro" alle cui domande DOVEVO rispondere, l'ho avuto a scuola.

Gli interlocutori non esigono risposte. Argomentano.

Tu ti poni come esattore di risposte, senza averne titolo o levatura.

Poniti meglio, se lo ritieni, altrimenti continua pure a porre domande.


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(Stefano Bartezzaghi)
Notturno
Inviato: 5/5/2012 20:44  Aggiornato: 5/5/2012 20:45
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 21/8/2008
Da:
Inviati: 1920
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:

Cosa buona e giusta? O Gesù.
Che cosa c'entrano ora i valori etici? Stai inserendo nella discussione categorie come buono, cattivo, giusto, sbagliato. Qui si descrive, punto. Tutto è relativo, la società così come funziona oggi può essere giusta o sbagliata, a seconda dei punti di vista.


E' sciocco tentare di prendere in giro le persone, soprattutto quando le cose che hai detto sono lì scritte.

Quando parli di uno Stato che ti toglie i beni, tu non fai una mera descrizione.

Tu attribuisci una poderosa valutazione etica al suo operato.

Ora non venirtene a dire che l'etica non c'entra, perché semplicemente non è vero.

Qualsiasi forma di aggregazione umana si basa su una condivisione di "valori".

I valori attengono all'etica.

Trattare di comportamenti dello Stato pretendendo di estromettere l'etica è semplicemente ridicolo.

Oltre che del tutto inutile.

E sai perché inutile?

Perché se proponi una soluzione, QUALSIASI soluzione, tu la proporrai sulla base di una valutazione ETICA.

"Questa soluzione è più......" giusta? Corretta?

Se ci inserisci, invece, aggettivi apparentemente non etici, non avrai risolto nulla, perché avrai solo posto un passaggio rispetto a un valore etico.

Esempio: "Questa soluzione è UTILE"..... Ok, "utile" non è direttamente etico, ma basta completare la frase e riecco l'etica:

Utile rispetto a chi/cosa? E il valore torna.

Quando tu dici che lo Stato non ti piace così com'è, perché spreca le nostre tasse, privilegia i potenti, sottopone la maggioranza alla volontà della minoranza, tu stai facendo ESATTAMENTE una valutazione etica.

Non trovi?

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(Stefano Bartezzaghi)
davlak
Inviato: 5/5/2012 21:12  Aggiornato: 5/5/2012 21:12
Mi sento vacillare
Iscritto: 3/6/2006
Da:
Inviati: 678
 Re: La vera natura della tassazione
DrHouse

Citazione:

La classe dominante esiste a prescindere dallo Stato. Esiste prima e dopo lo Stato.

dissento.
la classe dominante nasce con la proprietà privata.
la proprietà privata nasce con la scoperta della conservazione degli alimenti e la creazione delle scorte.
assieme alla creazione delle scorte alimentari nasce l'esigenza da parte degli individui che le detengono di creare una organizzazione (lo stato in nuce) verticistica che ne tuteli la proprietà.
è il momento in cui la collettività si divide in classi
non esiste lo stato senza la proprietà
Citazione:

Ripeto: puoi eliminare lo Stato, ma non puoi eliminare la forza che permette al più forte di imporsi.

su base puramente teorica un modo per eliminare quella forza è la negazione non solo della proprietà ma anche del possesso.
lo Stato a quel punto non ha significato di esistere.
ovviamente nel momento in cui rinnego la proprietà, divergo dalla scuola austriaca ed entro nell'ambito dell'anarchismo classico.
ma chi garantisce che nessuno si "appropri" di beni o risorse, se non una organizzazione verticistica a cui delegare la tutela della NON proprietà?
Citazione:

Ne deriva che l'unico modo per contrastare lo strapotere della classe dominante è che i dominati si uniscano e creino una forza uguale o maggiore.

cioè si uniscano in una forma organizzata e verticistica...e siamo daccapo.

confesso che non sono ancora venuto a capo di questi interrogativi.
immagino che l'umanità non riuscirà mai ad armonizzare la pulsione del possesso individuale (e in un certo senso la sua "necessità") e il bene della collettività.

«Proclamare il diritto all'uguaglianza in una società che ha bisogno di una massa di schiavi salariati vuol dire aver perso la testa» (F. Nietzsche)
ohmygod
Inviato: 5/5/2012 23:10  Aggiornato: 5/5/2012 23:19
Sono certo di non sapere
Iscritto: 16/10/2007
Da:
Inviati: 3652
 Re: La vera natura della tassazione
La vera natura della tassazione è l'avi.di.tè
La vera natura della tassazione è l'uomo.
La vera natura della tassazione non esiste in natura.
Essere uomini naturali...che sfacciataggine.

PS
Il primo che mi risponde <<e quindi? >> lo mando in paradiso.

Pispax
Inviato: 6/5/2012 1:10  Aggiornato: 6/5/2012 1:10
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/3/2009
Da:
Inviati: 4685
 Re: La vera natura della tassazione
Ciao DrHouse.
Fai affermazioni giustissime, ma mi sembra che ti stia fermando un po' a mezza strada.
Provo a chiarire come la penso.



Citazione:
Pispax, fai lo stesso errore degli austriaci. Sembri accettare il postulato secondo cui lo Stato ha il monopolio della forza e della violenza. Loro ne fanno un cavallo di battaglia, tu cerchi in qualche modo di giustificarlo storicamente. In realtà, entrambi partite da una premessa sbagliata e, pertanto, arrivate inevitabilmente anche a una conclusione sbagliata.


Non è che "sembro" accettarlo. Lo accetto pienamente. E lo faccio perché è una premessa assolutamente corretta.
Non vorrei dire una grullata, ma mi sembra che rientri anche nella definizione di Stato data da Weber (ovviamente insieme a altre cose) e scusa se è poco.
In effetti la questione del "monopolio" si rifà di più allo Stato moderno, dove la preoccupazione prima del regnante è quella di disarmare il più possibile i suoi possibili competitori.
Prima dello Stato moderno invece di monopolio si poteva tranquillamente parlare di "prevalenza". Il succo cambia di poco, tranne per il fatto che scorreva più sangue.

Il fatto che gli austriaci utilizzino questa roba in modo assolutamente strumentale (e spesso anche abbastanza stupido) non la rende falsa.

Per inciso, la parte stupida recitata dagli austriaci è che questo è l'INIZIO di una riflessione - che in sociologia viene portata avanti da parecchie persone, per quanto ne so - mentre loro lo considerano il punto d'arrivo di tutta una teoria bislacca.

Che è un po' come arrivare a conoscere l'alfabeto e sostenere a spada tratta che la letteratura è fatta di singole lettere e non di insiemi strutturati di parole.





Citazione:
Il monopolio della forza e della violenza non ce l'ha lo Stato. Ce l'ha chi se lo può prendere, ossia chi ha la forza per imporlo a tutti gli altri. Non sempre e non necessariamente questo chi coincide con lo Stato. Vai in certe aree suburbane del Brasile, vai in certe zone rurali del Messico, interamente in mano ai narcotrafficanti, e te ne renderai conto. Anche lì esiste una legge. Non scritta, ma esiste. Ed esiste un ordine, al quale ti devi sottomettere se vuoi salvare il culo. Dove lo Stato non arriva a esercitare la propria supremazia, qualcun altro colma quel vuoto e la esercita. Ripetiamo qui un assioma fondamentale: la legge la scrive il più forte.


Guarda, facciamo un passo indietro. Non ne so niente di come funziona la cosa nelle zone rurali del Messico o in Brasile, ma m'immagino che non sia una roba troppo diversa da quello che succedeva in Sicilia nel XIX secolo con la Mafia.
Per il momento lasciamo perdere i termini.

In Sicilia in quel periodo c'era un'organizzazione complessa ben strutturata gerachicamente che si occupava di "far andare avanti le cose" e di "rsolvere i problemi".
Aveva un territorio d'influenza ben delimitato. Aveva un proprio codice d'onore strutturato in modo coerente sia a se stesso che a una base di principi. Cioè aveva un sistema di leggi. Aveva una forza militare diffusa nel territorio per farle rispettare. Amministrava la giustizia: ci si rivolgeva al padrino per comporre le controversie. Aveva un proprio sistema fiscale, il pizzu, che era tutto sommato anche raffinato: non solo stabiliva una tassazione progressiva (i ricchi pagavano un "pizzu" più alto), ma stabiliva anche che le fascie particolarmente indigenti fossero esenti dalle imposte, a meno che non venissero chiamate a pagarle in natura. Anche se non ha mai combattuto battaglie aperte, in linea di massima non permetteva che la gente riconoscesse altra autorità che non fosse la propria.

Ti faccio notare che stai parlando di uno Stato a tutti gli effetti.
E in effetti è solo una distorsione propagandistica quella che vuole che la Mafia facesse "supplenza" allo Stato italiano. La Mafia faceva CONCORRENZA allo Stato italiano: era a tutti gli effetti un altro Stato.
(Anzi, se proprio vogliamo dircela tutta se solo si fosse dotata di una struttura burocratica di qualche tipo, sarebbe rientrata quasi pienamente nella definizione si Stato moderno, né più ne meno che la Francia. Certo, non avendo un esercito come Stato sarebbe durato poco, ma questo è un altro discorso).

Però per il momento siamo ancora nel campo delle definizioni.
Proviamo a andare oltre.





Citazione:
Ciò premesso, lo Stato non esiste per decreto divino. Non è un'entità calata dall'alto, che da un giorno all'altro si sovrappone a un ordine preesistente. Lo Stato esiste da sempre perché qualcuno lo vuole. E quel qualcuno è, guarda caso, sempre la classe dominante, la quale si serve dello Stato per esercitare il proprio dominio su tutti gli altri. Usa lo Stato come un mezzo per consolidare il proprio potere, tra le altre cose usa la tassazione a carico dei cittadini come forma di finanziamento dei propri progetti.


A parte il fatto che subito dopo la sconfitta di Napoleone fu stabilito dal Congresso di Vienna che in effetti Re e Nobili esercitavano il proprio potere proprio in virtù di un Diritto Divino (), secondo me questo è il punto in cui ti annodi un po'.

Per capirci meglio usciamo per un po' dalla logica dello Stato democratico e prendiamo a riferimento un tipo di Stato bello sostanzioso. Che so, una monarchia assoluta del 1500.
In quel caso la "classe dominante" ERA lo Stato. E lo Stato era la "classe dominante". E ancora molto più di oggi lo Stato veniva usato in funzione degli interessi della "classe dominante". E non c'è neanche troppo da meravigliarsi, visto che le due figure coincidevano. Erano proprio la stessa cosa.

Quindi assolutamente vero che "sempre la classe dominante, la quale si serve dello Stato per esercitare il proprio dominio su tutti gli altri. Usa lo Stato come un mezzo per consolidare il proprio potere, tra le altre cose usa la tassazione a carico dei cittadini come forma di finanziamento dei propri progetti."
Anzi, questa roba era di svariati ordini di grandezza più vera e sfacciata di quanto succede oggi.
Era una cosa evidente e tutti quanti se ne rendevano conto.

Domanda: e perché allora la gente non si ribellava?
All'epoca era molto più facile farlo: spade e moschetti a avancarica ammazzavano ancora al dettaglio, mica all'ingrosso come mitragliatrici e aereoplani. E infatti le rivolte popolari erano cosa sommamente temuta da chi deteneva il potere. Su questa roba ci rischiavano letteralmente il culo, visto che quando i contadini si ribellavano, cosa che succedeva non proprio spessissimo, ma neppure così di rado come si potrebbe pensare, di solito i contadini vincevano.

Se ci pensi tutto quanto ruota intorno a questo punto.
Quando si parla di "monopolio della forza" ci si riferisce ESCLUSIVAMENTE al fatto che non vengono tollerate forze armate, nel senso di eserciti, che non siano sotto l'assoluto controllo dello Stato centrale.
Fine del concetto di "monopolio della forza".
Non è che a Roma c'è l'esercito nazionale e poi ogni regione può decidere di metter su il suo esercito regionale, grazie al quale può mettersi a accarezzare pensieri di secessione o di resistenza armata a leggi sgradite.
Col cazzo. C'è l'esercito nazionale E BASTA.

Ma questo non significa per niente che ai contadini, per dire, venivano sequestrate le falci e i forconi e le mazze da fabbro. E quando si mettevano in testa di usarli come armi, lo facevano con letale efficenza.
(Un ulteriore esempio. Gli USA direi che possiamo dire che sono uno Stato a tutti gli effetti, penso. Sono uno Stato che in quanto tale mantiene il monopolio della forza.
Eppure negli USA le arimi da fuoco diffuse fra la popolazione sono una quantità enorme.)


Quindi direi che il ragionamento da fare prende un'altra direzione.
I contadini e gli artigiani dell'epoca di quello Stato lì, erano in soverchiante superiorità numerica. Erano armati, anche se non addestrati, cosa questa che nei fatti faceva poca differenza. Erano consapevoli dell'enormità della differenza sociale e di reddito fra loro, che perlopiù vivevano nella miseria più assoluta, e la "classe dominante".
Eppure non si ribellavano quasi mai.

In quei momenti in cui qualche nobiluccio particolarmente cretino aveva stretto troppo la corda attorno al loro collo e allora s'incazzavano e decidevano di ribellarsi, in linea di massima vincevano quasi sempre.
Dopo che hai vinto, sai com'è, il potere è il tuo. Il "nemico" non ha più armi per difendere le proprie ragioni. Puoi fare quello che vuoi

Eppure, in un modo o nell'altro, andava sempre a finire che dopo poco tempo quella "classe dominante" che c'era prima ritornava al potere, e tutte quelle differenze che c'erano prima riprendevano più vispe che mai. E in definitva però questa roba stava bene a tutti, visto che anche essendo pienamente consapevoli del fatto che potevano tranquillamente vincere di nuovo, si guardavano bene dal ribellarsi subito un'altra volta.
(un bel link sull'argomento)


Quindi resta sempre da capire come mai, pur prendendo in considerazione tutti gli elementi che farebbero pensare che questa scelta sia sbagliata, la gente più o meno di tutto il mondo abbia comunque deciso di ritenere preferibile l'esistenza di una "classe dominante" che, per l'appunto, la dominava.





Citazione:
Da cui discende un altro assioma fondamentale: non hai nessun diritto che tu non possa difendere.

A guardarsi intorno arrebbe che questa sensazione, che se la prendiamo in senso collettivo è sicuramente vera, sia poco condivisa.






Citazione:
Puntare continuamente il dito contro lo Stato, come fanno gli austriaci, significa confondere l'effetto con la causa, significa confondere il mezzo con l'agente. Tu puoi anche eliminare lo Stato, ma non eliminerai la forza, né potrai impedire a qualcuno di esercitarla proprio come oggi fa lo Stato. In sintesi: il nemico non è lo Stato, è la classe dominante. Ora la domanda è questa. Gli austriaci questo non lo capiscono o fanno solo finta di non capirlo?


Secondo me non hai colto il punto centrale.
Gli austriaci non hanno niente in contrario a avere una classe dominante. Neanche se diventa una classe MOLTO dominante. Gli basta che sia una classe dominante nata per motivi economici (buffo: esattamente come quelle che ci sono oggi).
Ce l'hanno con lo Stato solo perché interferisce con gli affari. Non interferisce solo con le tasse, chiaro: lo fa anche con cose assurde come le leggi sull'inquinamento, o le norme antitrust, o le regole per evitare gli infortuni sul lavoro (che bisogno c'è dello Stato? Tanto se hai perso una gamba puoi sempre fare causa), e robe così.
Fine della fiera.

Tutto il resto - ovvero tutte le riflessioni che omettono di fare, e tutti i grandi discorsi sulla "libertà" - sono solo le trappole per acchiappare i citrulli.

Pispax
Inviato: 6/5/2012 1:27  Aggiornato: 6/5/2012 1:27
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/3/2009
Da:
Inviati: 4685
 Re: La vera natura della tassazione
Paxtibi


Citazione:
Tra le tante cagate sbrodolate da Pispax in difesa dei ladri e assassini


Per cortesia, e considerando il fatto che ho parlato esclusivamente delle tesi austriache, e del modo (a mio avviso, deliberatamente) distorto con cui vengono propagandate, potresti citarmi qualche esempio? Qualche quote?





Citazione:
sempre le solite tra l'altro, sbugiardate non so quante volte ormai, ma lui non ci fa caso

Forse hai ragione, sai.
Sarà che non ci ho fatto caso. Sarà che sono ideologicamente plagiato. Sarà quello che vuoi: ma a me tuttti questi "sbugiardamenti" non risultano.
Sempre per cortesia, potresti indicarmi qualche link ai post che mi "sbugiardano"?
Visto che la cosa è successa così tante volte, non dovrebbe essere difficile farlo.

Già che ci sei, ti ricordo che sto sempre aspettando da te una risposta a una domanda precisa: in che modo l'anarco-capitalismo in genere risolve il problema dei conflitti.
Quando te l'ho fatta (credo un anno fa, o giù di lì) era una domanda seria.
Lo è anche adesso.






Citazione:
In particolare è bene ricordare che con i sistemi democratici degli ultimi 50 anni l'utilizzo della forza e della violenza è stato sottoposto sempre di più al vaglio dei cittadini, e questo ha ridotto sia il numero che l'intensità dei conflitti.

Conflict History


Per qualche motivo non mi permette di visualizzare la pagina. Credo sia un problema con flashplayer che non sto riuscendo a risolvere.
Hai qualche link testuale?

No, sai. Mi fa una certa aspettativa sapere di cosa stai parlando. Perché se esce fuori che per confutare quella frase è necessario contare i conflitti degli Stati non democratici, oppure quelli delle rivolte anticolonialiste (che in modo direi "inaspettato" gli Stati colonizzatori hanno deciso di perdere), sappi che la cosa sarà per me molto divertente.

Pispax
Inviato: 6/5/2012 1:30  Aggiornato: 6/5/2012 1:30
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/3/2009
Da:
Inviati: 4685
 Re: La vera natura della tassazione
mangog, togli il "pispax" dal tuo post.

Visto che stai "rispondendo" a cose completamente diverse da quelle che ho detto io, e in alcuni casi stai rispondendo proprio alle cose OPPOSTE a quelle che ho detto, mi chiedo che cazzo ci stia a fare, lì, quel riferimento a me.

Grazie.

DrHouse
Inviato: 6/5/2012 2:03  Aggiornato: 6/5/2012 2:03
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 30/11/2007
Da:
Inviati: 2394
 Re: La vera natura della tassazione
Notturno:
Citazione:
E' sciocco tentare di prendere in giro le persone, soprattutto quando le cose che hai detto sono lì scritte.

Non ti ho affatto preso in giro. Non c'era nessun sarcasmo nelle mie parole. Continuo a pensare, però, che tu parli di valori etici dando per scontato che tutti li interpretiamo allo stesso modo, quindi come valori sostanzialmente fissi e metastorici. Diciamo che io sono più relativista. Non mi permetto di asserire che ciò che è buono per me lo è necessariamente anche per gli altri, tanto meno mi illudo che possa esserlo per tutti. I valori etici cambiano continuamente. Per questo, credo che in ogni analisi sia necessario tenere fuori il più possibile le categoria di buono, cattivo, giusto, sbagliato.

Sul resto ti rispondo domani. Idem per davlak e Pispax. Sempre che riesca ad alzarmi, ovviamente.

E dopo 10 anni, siamo a discutere se il Volo 77 è arrivato proprio lungo questa linea, o piuttosto è arrivato due metri più a sinistra, o due metri più a destra? (Perle complottiste)
Notturno
Inviato: 6/5/2012 8:31  Aggiornato: 6/5/2012 8:31
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 21/8/2008
Da:
Inviati: 1920
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:

Pispax ha scritto:
Secondo me non hai colto il punto centrale.
Gli austriaci non hanno niente in contrario a avere una classe dominante. Neanche se diventa una classe MOLTO dominante. Gli basta che sia una classe dominante nata per motivi economici (buffo: esattamente come quelle che ci sono oggi).
Ce l'hanno con lo Stato solo perché interferisce con gli affari. Non interferisce solo con le tasse, chiaro: lo fa anche con cose assurde come le leggi sull'inquinamento, o le norme antitrust, o le regole per evitare gli infortuni sul lavoro (che bisogno c'è dello Stato? Tanto se hai perso una gamba puoi sempre fare causa), e robe così.
Fine della fiera.


Quoto toto corde. E' talmente tanto vero che fa venire i brividi.

Intellettualmente osceno.

Rende Encomiabili Dire No A
Religiosi Orpelli. Mentire Provoca Eccidii.
(Stefano Bartezzaghi)
Notturno
Inviato: 6/5/2012 8:50  Aggiornato: 6/5/2012 8:50
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 21/8/2008
Da:
Inviati: 1920
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:

DrHouse ha scritto:

Non ti ho affatto preso in giro. Non c'era nessun sarcasmo nelle mie parole. Continuo a pensare, però, che tu parli di valori etici dando per scontato che tutti li interpretiamo allo stesso modo, quindi come valori sostanzialmente fissi e metastorici. Diciamo che io sono più relativista. Non mi permetto di asserire che ciò che è buono per me lo è necessariamente anche per gli altri, tanto meno mi illudo che possa esserlo per tutti. I valori etici cambiano continuamente. Per questo, credo che in ogni analisi sia necessario tenere fuori il più possibile le categoria di buono, cattivo, giusto, sbagliato.


La penso come te in molti passaggi.

E' verissimo che i valori etici sono relativi e storici.

E' altrettanto vero che fondano sempre le aggregazioni sociali. L'etica è il collante sociale per eccellenza.

Ogni convivenza si basa su regole che fissino i comportamenti e le interazioni sociali.

Il "non uccidere" ne è solo un esempio, come il dire "buongiorno" o anche semplicemente il tipo di abito "consigliato" in una specifica occasione.

Riflettono tutti un'etica (Non uccidere = la vita è un valore. Dire buongiorno = riconoscere l'altrui dignità. L'abito, poi, è la massima forma di comunicazione della propria cultura etica).

Mi sono sempre chiesto che cosa renda "forte" certi popoli in un periodo storico.

Gli antichi romani avevano il mondo in pugno, ma poi si sono sgretolati e oggi siamo.... siamo "altro".

Non ho mai trovato una risposta del tutto soddisfacente, forse perché ci sono moltissimi fattori che lavorano assieme e non esiste una risposta lapidaria, ma penso che uno dei maggiori punti di forza di un popolo, di una società, sia proprio la condivisione di valori comuni, utili alla comunità.

Maggiore è quella condivisione e maggiore sarà la forza di quel gruppo sociale.

L'etica ci circonda, DrHouse. Non è assoluta, cambia e ciascuno ne ha un'interpretazione personale, con milioni di variabili.

Non è possibile prescindervi. Quale che sia la tua visione.

Per fartene un esempio banale, quando tu dici che "si tratta di decidere se le decisioni vadano assunte dalla maggioranza o dalla minoranza" già proponi una scelta su base etica. Definisci in base al tuo concetto di "bene" (decisione a maggioranza) e di male (decisione a minoranza).

Lo Stato è un tentativo (riuscito molto parzialmente) di coordinare le diverse visioni etiche e di consentire la convinenza "civile" pure in presenza di diversità.

Rende Encomiabili Dire No A
Religiosi Orpelli. Mentire Provoca Eccidii.
(Stefano Bartezzaghi)
Lezik85
Inviato: 6/5/2012 11:09  Aggiornato: 6/5/2012 11:09
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/4/2009
Da: Freedonia
Inviati: 1463
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Gli austriaci non hanno niente in contrario a avere una classe dominante. Neanche se diventa una classe MOLTO dominante. Gli basta che sia una classe dominante nata per motivi economici (buffo: esattamente come quelle che ci sono oggi). Ce l'hanno con lo Stato solo perché interferisce con gli affari. Non interferisce solo con le tasse, chiaro: lo fa anche con cose assurde come le leggi sull'inquinamento, o le norme antitrust, o le regole per evitare gli infortuni sul lavoro (che bisogno c'è dello Stato? Tanto se hai perso una gamba puoi sempre fare causa), e robe così. Fine della fiera. Tutto il resto - ovvero tutte le riflessioni che omettono di fare, e tutti i grandi discorsi sulla "libertà" - sono solo le trappole per acchiappare i citrulli.


Eccerto! Hayek non ci dormiva la notte per suggerire come potesse fare l'elite finanziaria ad estorcere maggiore denaro ai poveri babbalei che "esercitavano il potere della democrazia." Aspetta un momento...ma quello era Friedman. Ma allora questo vuol dire che qualcuno s'è perso un aforisma mi sa, piccolo hint: "I want to plan by the many, not by the few."

Ora, oltre ai deliri scaturiti da questi commenti (qualcuno faccia una statua a Pike, immediatamente) manca all'appello una risposta:

Quali "sanzioni negative" esistono contro la vessazione da parte di un sistema fiscale asfissiante?

Per non parlare del fatto che ci hanno ricordato chi mantiene le redini della forza attraverso l'elezione di un governo di tecnici. Di qual ialtri prove avete bisogno per capire che lo stato sono LORO?

Pyter
Inviato: 6/5/2012 11:12  Aggiornato: 6/5/2012 11:12
Sono certo di non sapere
Iscritto: 15/9/2006
Da: Sidonia Novordo
Inviati: 6250
 Re: La vera natura della tassazione
Quando iniziai a frequentare il web e alcuni siti e mi iscrissi a lc, sapevo di sapere tutto, così come recitava la scritta sul mio avatar.
Iniziai così un percorso che mi ha portato a capire, oggi, che in realtà io non so niente.
Ci possono essere però persone che hanno fatto il viaggio al contrario, oppure quelle che pur viaggiando non hanno mai cambiato idea.

Una delle cose che contraddistingue le persone che sanno da quello che non sanno è che le seconde si pongono delle domande, a sè e agli altri, mentre le prime si pongono di solito solo le risposte.

Chi sa, risponde, chi non sa, mette domande. Lo sa anche anche uno che non è iscritto a lc.

E' naturale che uno venga da te e ti chieda del denaro, offrendoti in cambio qualcosa.
Uno zingaro bussa alla tua porta chiedendo l'elemosina, in cambio avrai la sua riconoscenza.
Un testimone di Geova ti darà in cambio la sua Verità.Lo scoprirai solo dopo morto, ma dopotutto le regole non le fai tu, quindi zitto e aspetta la tua ora.
Un candidato ti chiederà il voto, dandoti un mazzo di figurine tutte doppie in modo che tu possa poi scambiarle.
Una volta eletto, se tutto va bene, manderà qualcuno per chiederti soldi, in cambio di alcuni servizi.Ma questo tu lo sapevi, quindi stai zitto e aspetta la tua ora.

Adesso lasciamo da parte i servizi, che sono la parte pratica, pragmatica, di tutto il sistema, e soffermiamoci un attimo a guardare la cosa dal lato migliore, ciè dal punto di vista dei principi.

Io pago e quindi avrò: sanità, trasporti, informazione, trasparenza, Rai gratis, accesso a Internet, libri di testo gratis (quelli di Angela), denaro al sicuro nelle banche, rimborso del denaro (non a me, a chi mi rappresenta) che è stato usato per le figurine del candidato, moltiplicato per quattro (questo perchè nel frattempo la figurina del candidato, essendo stato eletto, vale 4 volte di più rispetto a un non eletto e 10 volte nel caso faccia parte del governo).

Ora a conti fatti, poichè io ho raggiunto vertici di ignoranza assai preoccupanti, e poichè si sta ragionando di principi e di fiducia, a un certo punto mi sono chiesto, come se fossi l'uomo caduto sulla Terra proveniente da un mondo povero d'acqua (mettiamo che sia Giove), con in mano l'ultimo barattolo di vetro con dentro acqua e un pò di sale:

ma perchè Vanna Marchi è in carcere?

"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
superanima
Inviato: 6/5/2012 11:33  Aggiornato: 6/5/2012 11:42
Ho qualche dubbio
Iscritto: 21/8/2007
Da:
Inviati: 300
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Quali "sanzioni negative" esistono contro la vessazione da parte di un sistema fiscale asfissiante?

Per non parlare del fatto che ci hanno ricordato chi mantiene le redini della forza attraverso l'elezione di un governo di tecnici. Di qual ialtri prove avete bisogno per capire che lo stato sono LORO?


Credo che su questi punti siamo tutti d'accordo, ci mancherebbe.
Il punto su cui differiamo è sulla soluzione al problema.
Voi siete per la soluzione netta e definitiva, totale assenza di autorità costituita, ognuno si risolve i suoi problemi da solo e come può.
Io invece credo che lo stato sia un contenitore che possa essere riempito con una varietà infinita di contenuti. Certo per sua natura non potrà mai esistere uno stato esente da difetti, ma secondo me costruire uno stato pienamente soddisfacente non è impossibile.

Ma soprattutto rimane la questione tutt'ora irrisolta: come sarebbe il mondo una volta che venissero eliminate le tasse e le istituzioni? L'idea di molti è che si finirebbe dalla padella alla brace.
Si è capito che questo dilemma non tocca né pike, che non esiterebbe un secondo a decapitare i familiari del suo "nemico" di turno ed a fargli trovare le teste mozzate disposte in bell'ordine in una scatola con tanto di fiocco, né a quanto pare tu Lezik. A quanto si è capito (anche dai vostri avatar) a voi andrebbe bene qualunque realtà in cui il singolo potesse esercitare la forma e quantità di violenza che ritenesse più o meno opportuna per reclamare quello che ritenesse più o meno di suo diritto. Vi sembrerà strano ma a moltissime persone QUEL mondo sembrerebbe un inferno. Certo noi siamo deboli, femminucce e pecoroni, cosa vuoi farci.

Lezik85
Inviato: 6/5/2012 11:50  Aggiornato: 6/5/2012 11:50
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/4/2009
Da: Freedonia
Inviati: 1463
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Voi siete per la soluzione netta e definitiva, totale assenza di autorità costituita, ognuno si risolve i suoi problemi da solo e come può. Io invece credo che lo stato sia un contenitore che possa essere riempito con una varietà infinita di contenuti. Certo per sua natura non potrà mai esistere uno stato esente da difetti, ma secondo me costruire uno stato pienamente soddisfacente non è impossibile.


Definitiva? Non credo esista una cosa simile. Sbarazzarsi dello stato non vuol dire sbarazzarsi di un governo, prima di tutto. Il fatto che ci sia bisogno di un cambiamento radicale è dato dal fatto che l'attuale sistema è arrivato ad esigere costi troppo alti, e quando un consumatore vede che i costi che gli vengono proposti sono troppo alti decide di andarsene altrove.

Lo stato ti costringe a restare nel negozio e, addirittura, ad indebitarti per supportare un tale sistema. Ad esempio, molti dei suicidati odierni a causa del fisco si sono dovuti indebitare soltanto per pagare le cartelle esattoriali. E' un sistema percorribile questo? Non credo. E' un sistema affidabile quel sistema in grado di esigere simili pagamenti per i suo i errori? Non credo proprio. Ed è proprio per questo che lo stato esercita la forza: altrimenti, uan volta che i costi diventano elevati, il consumatore se ne andrebbe.

Al momento il punto di partenza non può che essere uno per cambiare: "I tagli alle tasse aumentano la libertà." Su questa affermazione bisogna lavorare per ottenere un qualsiasi progresso. Che ne sarà dei servizi, chi se ne occuperà, ecc.? Io non lo so, nessuno può saperlo in anticipo. Di una cosa sono certo: le persone non possono supportare il pagamento di un determinato elemento se va oltre le loro capacità di pagamento.

dario77
Inviato: 6/5/2012 12:17  Aggiornato: 6/5/2012 12:17
Ho qualche dubbio
Iscritto: 2/8/2011
Da:
Inviati: 115
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Io pago e quindi avrò: sanità, trasporti, informazione, trasparenza, Rai gratis, accesso a Internet, libri di testo gratis (quelli di Angela), denaro al sicuro nelle banche, rimborso del denaro (non a me, a chi mi rappresenta) che è stato usato per le figurine del candidato, moltiplicato per quattro (questo perchè nel frattempo la figurina del candidato, essendo stato eletto, vale 4 volte di più rispetto a un non eletto e 10 volte nel caso faccia parte del governo). Ora a conti fatti, poichè io ho raggiunto vertici di ignoranza assai preoccupanti, e poichè si sta ragionando di principi e di fiducia, a un certo punto mi sono chiesto, come se fossi l'uomo caduto sulla Terra proveniente da un mondo povero d'acqua (mettiamo che sia Giove), con in mano l'ultimo barattolo di vetro con dentro acqua e un pò di sale:
ma perchè Vanna Marchi è in carcere?


La domanda giusta non è perchè vanna marchi è in galera ma piuttosto perchè non ci stanno quelli che in varie forme si sono impossessati illecitamente dei soldi dei cittadini.

Nelle critiche proposte da molti allo stato e al suo livello intollerabile di tassazione sembra che al mondo esista solo lo stato italiano, con i suoi difetti.

Si impostano discorsi assolutistici di abolizione dello stato basandosi solo su di una singola attuazione dello stato moderno, quello italiano, senza neanche sforzarsi di analizare il funzionamento, il livello di tassazione e lesanzioni inflitte a chi trasgredisce che sono applicate negli altri stati.

Prima di arrivare a sentenziare che poichè lo stato italiano ha molti difetti la soluzione migliore sarebbe quela di buttare via lo stesso concetto di stato non sarebbe invece più utile cercare di capire come correggere le storture, prime fra tutte la pessima classe politica e l'altissimo livello di corruzione che porta come diretta conseguenza ad un livello di tassazione spoporzionato rispetto ai servizi che vengono erogati?

DrHouse
Inviato: 6/5/2012 13:24  Aggiornato: 6/5/2012 13:24
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 30/11/2007
Da:
Inviati: 2394
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Lezik:
Per non parlare del fatto che ci hanno ricordato chi mantiene le redini della forza attraverso l'elezione di un governo di tecnici. Di qual ialtri prove avete bisogno per capire che lo stato sono LORO?

Nessuno ha parlato di elezione. È una tua aggiunta per dare maggiore peso alla tua affermazione, ma sorvoliamo. Parliamo piuttosto della parte su cui sembriamo essere tutti d'accordo: sono loro, dici. Finalmente. Allora, se sono loro, dovrai convenire con noi che occorre eliminare/rendere innocui loro prima di poter riformare lo Stato, ridurlo al minimo indispensabile o, eventualmente, anche smantellarlo del tutto come vorrebbe qualcuno. Spero ti sia chiaro adesso che lo Stato è solo un mezzo di cui loro si servono per dominare tutti gli altri. Resto convinto che puntare il dito contro lo Stato in sé significhi sbagliare il bersaglio. Questa élite è un cancro, mettitelo in testa. Non c'è modo di riformare o cambiare nulla finché non mettiamo questa esigua, ma potentissima minoranza nelle condizioni di non nuocere più. Se mai, si può discutere su come raggiungere questo obiettivo, ma prima dobbiamo avere chiaro almeno qual è l'obiettivo.

Citazione:
Definitiva? Non credo esista una cosa simile. Sbarazzarsi dello stato non vuol dire sbarazzarsi di un governo, prima di tutto. Il fatto che ci sia bisogno di un cambiamento radicale è dato dal fatto che l'attuale sistema è arrivato ad esigere costi troppo alti, e quando un consumatore vede che i costi che gli vengono proposti sono troppo alti decide di andarsene altrove.

Ma su questo siamo tutti d'accordo. Chi nega che sia necessario un cambiamento radicale? Chi nega che il sistema sia arrivato ad esigere costi troppo alti?

Non è questo il punto del dissenso, su questo c'è un totale consenso.

E dopo 10 anni, siamo a discutere se il Volo 77 è arrivato proprio lungo questa linea, o piuttosto è arrivato due metri più a sinistra, o due metri più a destra? (Perle complottiste)
Lezik85
Inviato: 6/5/2012 14:08  Aggiornato: 6/5/2012 14:08
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/4/2009
Da: Freedonia
Inviati: 1463
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
[...] Parliamo piuttosto della parte su cui sembriamo essere tutti d'accordo: sono loro, dici. Finalmente. Allora, se sono loro, dovrai convenire con noi che occorre eliminare/rendere innocui loro prima di poter riformare lo Stato, ridurlo al minimo indispensabile o, eventualmente, anche smantellarlo del tutto come vorrebbe qualcuno. Spero ti sia chiaro adesso che lo Stato è solo un mezzo di cui loro si servono per dominare tutti gli altri.


Sì, su questo concordiamo. Lo stato, lungi dall'essere un'astrazione, è composto da persone cosiddette politici le quali (differentemente dall'elevatura morale di cui vogliono forgiarsi) sono uomini come tutti gli altri e soggetti alle stesse pulsioni e vizi. La sola differenza tra il politico ed il resto dell'umanità è che egli è investito col potere di obbligare gli altri uomini a fare ciò che non vogliono fare, o che si trattengono dal fare quello che vogliono fare.

La loro funzione è perservare la loro carica e per fare questo è necessario che concedano dei privilegi a determinati gruppi influenti. Ma questo non avviene senza costi. Il costo è un amento del personale e del potere. Come? Aumentando le entrate. Infatti, se non potesse approprarsi di ulteriori fondi (proprietà) non potrebbe concedere privilegi e non potrebbe direzionare a piacimento determinati eventi a proprio favore. Il potere dello stato, quindi, è in diretta proporzione a quanta proprietà può catturare.

Lo stato cresce con la tassazione, la società ne soffre. Ne abbiamo i risultati sotto gli occhi. E' una lotta che si svolge tutta su questo campo. Permettimi di citare un passaggio di Frank Chodorov che credo sia pertinente alla discussione:

Citazione:
[...] Di conseguenza la tutela della "buona società", o il mezzo con cui può essere raggiunta, è il costante, rigoroso e vigile controllo di ogni richiesta tributaria e l'attenta supervisione dell'esborso delle imposte. Soprattutto il politico non deve mai avere un'autorità in bianco per imporre tasse; ogni proposta tributaria deve essere considerata nei suoi meriti, come un'imposta temporanea intesa per uno scopo specifico, anche se l'individuo gestisce la sua stessa economia.

Così se deve essere costruita una strada, il costo dovrebbe essere affrontato da una tassa che termina quando la strada è completata; se una guerra viene forzata su una popolazione, il potere di tassare dovrebbe essere autorizzato solo per la sua durata. L'ideale di una "buona società" è l'abolizione di tutte le tasse, ma ciò presuppone l'esistenza di un "uomo" perfetto ed una comprensione generale di come la spesa pubblica può essere soddisfatta senza tassare la produzione; fino a che non arriverà quel giorno, la cosa migliore che può fare la Società per proteggere se stessa è mantenere un atteggiamento sospetto sulla tassazione.

ohmygod
Inviato: 6/5/2012 16:18  Aggiornato: 6/5/2012 16:18
Sono certo di non sapere
Iscritto: 16/10/2007
Da:
Inviati: 3652
 Re: La vera natura della tassazione
@pispax
Gli austriaci non hanno niente in contrario a avere una classe dominante. Neanche se diventa una classe MOLTO dominante. Gli basta che sia una classe dominante nata per motivi economici (buffo: esattamente come quelle che ci sono oggi).

Ce l'hanno con lo Stato solo perché interferisce con gli affari. Non interferisce solo con le tasse, chiaro: lo fa anche con cose assurde come le leggi sull'inquinamento, o le norme antitrust, o le regole per evitare gli infortuni sul lavoro (che bisogno c'è dello Stato? Tanto se hai perso una gamba puoi sempre fare causa), e robe così.

che cosa intelligente...anche perchè quando lo Stato applica sanzioni in merito,leggi antitrust, io non so in tasca di chi ritornano quei soldi.

che cosa intelligente...anche perchè il senso del dissenso, pur essendo univoco, si scontra con la moltitudine delle unicità,tutti alla ricerca dell'univoco senso del dissenso.'.

LoneWolf58
Inviato: 6/5/2012 17:15  Aggiornato: 6/5/2012 17:15
Sono certo di non sapere
Iscritto: 12/11/2005
Da: Padova
Inviati: 4861
 Re: La vera natura della tassazione
Che bello vedere la gente "sbranarsi" per dei semplici "strumenti" dimenticando che è chi li usa a determinarne la "qualità".

Democrazia... Stato... Anarchia... Libero Mercato... sono tutti strumenti che in un mondo utopico funzionano benissimo, il problema è che nessuno è privo del difetto originale... l'uomo.

La storia, come un'idiota, meccanicamente si ripete. (Paul Morand)
Il problema, però, è che ci sono degli idioti che continuano a credere che la storia non si ripeta. (LoneWolf58)
DrHouse
Inviato: 6/5/2012 22:23  Aggiornato: 6/5/2012 22:23
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 30/11/2007
Da:
Inviati: 2394
 Re: La vera natura della tassazione
Pispax,
taglierò corto perché mi sembra che diciamo le stesse cose, con parole un po' diverse.

Citazione:
Non è che "sembro" accettarlo. Lo accetto pienamente. E lo faccio perché è una premessa assolutamente corretta.
Non vorrei dire una grullata, ma mi sembra che rientri anche nella definizione di Stato data da Weber (ovviamente insieme a altre cose) e scusa se è poco.
In effetti la questione del "monopolio" si rifà di più allo Stato moderno, dove la preoccupazione prima del regnante è quella di disarmare il più possibile i suoi possibili competitori.
Prima dello Stato moderno invece di monopolio si poteva tranquillamente parlare di "prevalenza". Il succo cambia di poco, tranne per il fatto che scorreva più sangue.

Nessuno più della classe dominante vuole lo Stato e ha bisogno dello Stato. Senza Stato, infatti, sarebbe molto più difficile e molto più costoso tutelare la proprietà privata e mantenere inalterati i rapporti di forza. Certo, lo Stato non è l'unico modo per difendere la proprietà privata. Ma, in fin dei conti, è il più efficiente e il più conveniente, perché, di fatto, permette di garantire l'ordine e la difesa della proprietà privata e di tutelare gli interessi di pochi con i soldi di tutti. E scusa se è poco.

E dopo 10 anni, siamo a discutere se il Volo 77 è arrivato proprio lungo questa linea, o piuttosto è arrivato due metri più a sinistra, o due metri più a destra? (Perle complottiste)
Matkshonov
Inviato: 7/5/2012 1:06  Aggiornato: 7/5/2012 1:23
Ho qualche dubbio
Iscritto: 29/11/2010
Da: Cesso
Inviati: 278
 Re: La vera natura della tassazione
Maremma bucatina, che filotto di commenti. Giuro, non son riuscito a leggermeli tutti, ma fra strade ponti stato etc etc mi son perso un po' per strada.......

Non capisco se il fulcro del problema siano gli austriaci, le mega imprese appaltatrici o corporazioni teologiche.... boh.....

Ma non era gestito tutto da un manipolo di criminali organizzati in massonerie-multinazionali-governi-gruppi religiosi etc etc?

Non vedo dove sia il problema dello Stato che fa o non fa, cmq lo Stato non esiste, almeno per come lo intende una buona parte della gente....

E cosa vi fa pensare che vi lascerebbero liberi di non pagare le tasse, pensate forse che le istituzioni siano al vostro servizio? o meglio, sono al vostro sevizio così come le missioni umanitarie lo sono per gli innumerevoli popoli bisognosi di democrazia.....


Se poi qualcuno è felice di pagarle, le tasse, e lo ritiene giusto, può sempre offrirsi di pagare il doppio dell' IMU, senza poi scaricar letame su chi le tasse non le vuol pagare o non può

Per cortesia, dite ai bambini che testa di parallelepipedo vuoto non è il suo nome (ecchè diamine, mica pesa 500.000 tonnellate),lui si chiama alberto angela
mangog
Inviato: 7/5/2012 7:53  Aggiornato: 7/5/2012 7:59
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 5/1/2007
Da:
Inviati: 2857
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:

Autore: DrHouse Inviato: 6/5/2012 22:23:18

Pispax,
taglierò corto perché mi sembra che diciamo le stesse cose, con parole un po' diverse.

Citazione:

Non è che "sembro" accettarlo. Lo accetto pienamente. E lo faccio perché è una premessa assolutamente corretta.
Non vorrei dire una grullata, ma mi sembra che rientri anche nella definizione di Stato data da Weber (ovviamente insieme a altre cose) e scusa se è poco.
In effetti la questione del "monopolio" si rifà di più allo Stato moderno, dove la preoccupazione prima del regnante è quella di disarmare il più possibile i suoi possibili competitori.
Prima dello Stato moderno invece di monopolio si poteva tranquillamente parlare di "prevalenza". Il succo cambia di poco, tranne per il fatto che scorreva più sangue.


Nessuno più della classe dominante vuole lo Stato e ha bisogno dello Stato. Senza Stato, infatti, sarebbe molto più difficile e molto più costoso tutelare la proprietà privata e mantenere inalterati i rapporti di forza. Certo, lo Stato non è l'unico modo per difendere la proprietà privata. Ma, in fin dei conti, è il più efficiente e il più conveniente, perché, di fatto, permette di garantire l'ordine e la difesa della proprietà privata e di tutelare gli interessi di pochi con i soldi di tutti. E scusa se è poco.


Ma guardiamo alla realtà DEI CONTI una volta ogni tanto, guardiamo cosa incide la giustizia Italiana ( fa un pò senso chiamarla giustizia... 15 anni per arrivare alla fine di una causa civile..) sul bilancio statale, diciamo L'UNO VIRGOLA CINQUE PER CENTO, aggiungiamo il costo di 500.000 dipendenti pubblici in divisa per prevenire i crimini difendendo il povero cittadino da rapine e furti.( a proposito di Fornero, i cc ed i ps vanno in pensione ancora a 50 anni o anche meno per RAGIONI di " specificità"...) ed arriviamo al 5-7 % DI SPESA SU 800 MILIARDI DI TASSE...( evitiamo la lagna degli interessi passivi sui debiti allegramente contratti per colpa dello "stato sociale" alla legge Mosca e di altri sperperi ).
Come viene sperperato l'altro 93% del bilancio statale ? ( ovvero soldi prelevati per forza dalle tasche dei cittadini ). Aspettiamo Pispax con la sua solita noiosa e scontata lista delle buone ragioni per portare sulle spalle gentaglia come Penati e Lusi o la "trota" ?
Già ridiminsionare il prelievo forzato è un buon inizio per sperare di digerire lo stato vessatorio.

Pispax
Inviato: 7/5/2012 10:57  Aggiornato: 7/5/2012 10:58
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/3/2009
Da:
Inviati: 4685
 Re: La vera natura della tassazione
Notturno


Citazione:
Ecco come funziona una disinformazione finalizzata a supportare un'idea.

ESEMPIO STRADE ITALIANE.

Citazione:


"Oggi pago le tasse e con le tasse mi viene costruita, che so, una strada. Lasciando tutto all'iniziativa privata quella strada verrà costruita (nella MIGLIORE delle ipotesi) da un privato. Che giustamente si preoccuperà di veder remunerato il suo investimento."


Il che vuol dire: Lo Stato fissa le opere che ritiene importanti per la comunità e poi le costruisce (o direttamente o affidandone la costruzione a un privato).

Risposta (depistante) di mangog:
"Lo stato ( quello Italiano del dopo guerra si è ritrovato quasi tutto pronto a parte 4 autostrade e qualche ponte ) le strade non le ha mai costruite perchè ha quasi sempre appaltato ai privati la costruzione ( espropriando sistematicamente i terreni ). "

Ed ecco il meccanismo.

Si introduce ad arte un elemento che non ha apparente senso (ma che invece è essenziale!)

Lo stato del dopoguerra non ha fatto un granché ("si è ritrovato quasi tutto pronto")


Lo Stato Italiano non è soltanto quello del "dopoguerra", ma anche quello sabaudo che lo ha preceduto, giusto?

E allora perché limitare il discorso al dopoguerra?


Ottima puntualizzazione tecnica.
Comunque non dimentichiamoci che stiamo parlando di mangog, e fare questo tipo di obiezioni ai suoi discorsi è un po' come sparare sulla Croce Rossa.

In ogni caso io la cosa che ho trovato più gustosa del suo intervento, e che ricalca l'osservazione che dici tu, è quel riferimento alla proprietà privata come "diritto naturale", dando a intendere che il "Diritto Naturale" (che, come tutti i diritti, ha confini parecchio arbitrari) non fosse una semplice convenzione umana. Che non a caso è in rapporto pesantemente dualistico con UN'ALTRA convenzione umana, che è il Diritto Positivo.






Citazione:
Citazione:
Secondo me non hai colto il punto centrale. Gli austriaci non hanno niente in contrario a avere una classe dominante. Neanche se diventa una classe MOLTO dominante. Gli basta che sia una classe dominante nata per motivi economici (buffo: esattamente come quelle che ci sono oggi).
Ce l'hanno con lo Stato solo perché interferisce con gli affari. Non interferisce solo con le tasse, chiaro: lo fa anche con cose assurde come le leggi sull'inquinamento, o le norme antitrust, o le regole per evitare gli infortuni sul lavoro (che bisogno c'è dello Stato? Tanto se hai perso una gamba puoi sempre fare causa), e robe così.
Fine della fiera.


Quoto toto corde. E' talmente tanto vero che fa venire i brividi. Intellettualmente osceno.


Personalmente credo che in molti casi l'appoggio che viene dato alla Scuola Austriaca sia dovuto semplicemente all'incapacità di guardare oltre al proprio naso, più che a un deliberato disegno di sostituire le catene statali con catene economiche (che a prima vista appaiono essere ancora più pesanti).

Non so.
Molte volte, a leggere gli interventi, mi torna in mente un dialogo assurdo che una volta ebbi con un tizio, in treno. Lui sostenva che per rilanciare l'economia occorreva dare nuovo impulso all'industria del legno, pompandola al massimo e sbattendosene la minchia di tutti quei costi aggiuntivi della "riforestazione".

Ecco: così a prima vista, in molti casi la linea dell'orizzonte mi appare la stessa.
Quella messa a 10 cm. dal proprio naso.

Pispax
Inviato: 7/5/2012 11:19  Aggiornato: 7/5/2012 12:43
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/3/2009
Da:
Inviati: 4685
 Re: La vera natura della tassazione
DrHouse


Citazione:
Nessuno più della classe dominante vuole lo Stato e ha bisogno dello Stato. Senza Stato, infatti, sarebbe molto più difficile e molto più costoso tutelare la proprietà privata e mantenere inalterati i rapporti di forza. Certo, lo Stato non è l'unico modo per difendere la proprietà privata. Ma, in fin dei conti, è il più efficiente e il più conveniente, perché, di fatto, permette di garantire l'ordine e la difesa della proprietà privata e di tutelare gli interessi di pochi con i soldi di tutti. E scusa se è poco.


Si, stiamo dicendo cose molto simili.
Le differenze credo siano dovute al fatto che la pensiamo in modo diverso sulla proprietà privata.
Il tuo punto di vista sembra essere che la proprietà privata è un affare che riguarda quasi esclusivamente la "classe dominante".

Io non sono molto d'accordo su questo.
Fino a non moltissimo tempo fa la proprietà privata (e la sua tutela) era un problema delle classi meno facoltose.
Il Barone Stracazzoni non aveva nessunissima difficoltà a ingaggiare un manipolo di bravi che gli proteggessero i campi e gli ulivi.
Per il "ricco" contadino che riusciva a sopravvivere solo grazie alla sua vacca, al maiale, alle tre galline e ai 5 raperonzoli che gli dava l'orto, il poter essere sicuro che NESSUNO gli potesse mettere a rischio la proprietà, impossessandosene, era una concreta garanzia di sopravvivenza.

Questo rapporto così stretto fra le due cose oggi ci sfugge un po'.
Persino Proudhon, il babbo dell'Anarchia, esordisce con un'opera sulla proprietà privata con la sua fortissima espressione "la proprietà privata è un furto".
Anche la sua ultima opera è sulla proprietà privata. E dopo 25 anni la sua idea si è completamente ribaltata. La proprietà non è più un furto, ma diventa la principale tutela dell'individuo nei confronti dello Stato.

Non credo si riferisse ai grandi patrimoni.



Stai tranquillo che un magnate avrà poche difficoltà a tutelare la propria proprietà. Più o meno ingaggiare una mezza divisione di mercenari gli costerebbe la metà di quello che dovrebbe pagare di tasse.
Il problema semmai ce l'hanno quei coglionazzi alla mangog, che oggi strepitano contro lo Stato, e domani, quando non ci sarà più lo Stato e loro magari si ritrovano la villetta occupata da un bel gruppo di cazzuti emigranti slavi, continueranno a strepitare sul fatto che "nessuno fa niente".

D'altra parte per morte persone lo strepitare è più importante del ragionare.




EDIT.
Ci ho ripensato dopo. La tua osservazione è assolutamente pertinente nel caso ci si riferisca a situazioni come quella francese del '700.
In quel caso la classe dominante a tutti gli effetti, cioè nobiltà e clero, erano per rango esenti da imposte. Tutto il costo dello Stato ricadeva sulla borghesia e sul popolo minuto.
Non è un caso che quella situazione abbia portato alla rivoluzione.

Oggi le cose sono diverse.
Va anche detto comunque che si sta ricalcando tendenzialmente la stessa strada, una strada in cui per i grandi patrimoni è più facile pagare meno tasse del dovuto.
Buffett, il milionario che non vuole che i milionari paghino le tasse al 18% mentre tutti gli altri le pagano all'aliquota doppia, denuncia solo una parte del fenomeno.

complo
Inviato: 7/5/2012 11:34  Aggiornato: 7/5/2012 11:38
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 14/10/2005
Da:
Inviati: 2555
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Se poi qualcuno è felice di pagarle, le tasse, e lo ritiene giusto, può sempre offrirsi di pagare il doppio dell' IMU, senza poi scaricar letame su chi le tasse non le vuol pagare o non può


Hai ragione! Perchè dovrei scaricar letame su qualcuno che non paga quello che io pago?
Devo essere FELICE di pagare al posto suo, di risparmiare* per poter pagare le tasse anche per lui.
E dovrei esser felice di andar via dalla mia città, qualora diventasse una "città privata senza bambini" come nel link "libertariamente corretto" di Infettato, perchè: "semplicemente quello non è il posto che fa per noi"**.
Ha ragione, come sempre, Pispax:
In effetti a leggere questi concetti viene da riflettere sul fatto che il rischio maggiore rappresentato dagli austriaci non sia quello economico o politico. Semmai è quello di trovarseli attaccati al campanello la domenica mattina alle sette, che cercano di propinarti opuscoli tipo "La Torre Borsa di Guardia". Lo stile direi che è proprio quello.



* Eh si, RISPARMIARE.
Il vero "austriaco" non è colui che spende i suoi soldi con la carta revolving salvo poi entrare col fucile a pompa in Equitalia per 1400 EURO da pagare.MALATO DI MENTE che al poveraccio che teneva sotto tiro ripeteva: "Chiamate le TELEVISIONI".
Il vero austriaco è colui che risparmia sapendo che deve mettere in conto che nel "mercato sociale" ci sono anche MALATI DI MENTE come quello e che deve pagare sia le tasse che lui non paga, sia gli AIUTI che lo stato dà ai MALATI DI MENTE.

**Solo Yuri ha risposto a questo ORRORE. TUTTI gli altri hanno fatto finta di nulla e addirittura uno ha dato del deficiente a me senza aggiungere una parola.

complo
Inviato: 7/5/2012 12:04  Aggiornato: 7/5/2012 12:04
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 14/10/2005
Da:
Inviati: 2555
 Re: La vera natura della tassazione
Prima di prendersela con lo "shhhtaato" qualcuno farebbe meglio a confrontarsi con la realtà:



«I lavori erano puntualmente svolti a regola d’arte. E non solo per merito di mio marito, ma anche dei suoi dipendenti, che lui trattava come dei collaboratori». A tardare erano i pagamenti: «il patto di stabilità c’entra e non c’entra – chiarisce – Per quanto ne so, nella maggior parte dei casi le pubbliche amministrazioni avevano saldato i loro debiti, ma poi le aziende subappaltanti non avevano fatto altrettanto con noi. Giorno dopo giorno, mese dopo mese, il capitale dell’azienda di mio marito è stato eroso.Prima si è ritrovato ad inseguire ditte che chiudevano, salvo poi riaprire con un nuovo nome. Poi gli hanno offerto degli spiccioli per chiudere i conti. Addirittura il 5% del dovuto, ma lui ha rifiutato* ».

imprenditore suicida

*Se ne parlava in un altro 3d qualche settimana fa. QUESTA E' LA REALTA'.
VERI imprenditori costretti al fallimento da FALSI imprenditori protetti da una legislazione CHE TUTELA IL FALLITO PRIMA DEL CREDITORE.
QUELLO è il PRIMO problema per i VERI imprenditori.

Notturno
Inviato: 7/5/2012 12:47  Aggiornato: 7/5/2012 12:47
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 21/8/2008
Da:
Inviati: 1920
 Re: La vera natura della tassazione
Un altro elemento falso e depistante, in questo articolo riguarda proprio il punto di partenza.

Citazione:

Se qualche volta vi è capitato di mettere piede in un asilo infantile o in un parco giochi dove stiano giocando dei bambini, allora avrete sicuramente realizzato che, sebbene i bambini siano troppo piccoli per capire troppe cose, hanno già sviluppato un sorprendente senso della giustizia.

Ma voi guardate quant'è elegante il periodo:
I bambini “sono troppo piccoli per capire troppe cose”, MA........ Malgrado siano quasi imbecilli, in loro si sviluppa un “sorprendente senso di giustizia”.
Ora tutti si chiederanno da che cosa si intuisca questa sorprendente scoperta.
Ed ecco, pronta, l'acuta osservazione:
Citazione:

Provate a portar via un gioco a un bimbo, talmente piccolo da non essere nemmeno capace di parlare, e solleciterete sicuramente una chiara e vibrata protesta. Per come concepisce il fatto il bimbo, tu gli hai rubato il suo giocattolo, tu hai esercitato violenza, e quindi scatenerai il suo pianto. Magari il suo ragionamento non sarà così sofisticato, ma questo è il senso.

Capito? Il bambino sviluppa un innato senso di giustizia perché se gli togli il giocattolo lui.... PIANGE.
Peccato però, che i bambini attraversano una lunga fase in cui TUTTO QUELLO CHE VEDONO E' LORO!
Ossia, fino a 4 o 5 anni attraversano fasi in cui passano dal “non vedo = non esiste” al “tutto quello che vedo è mio” al “mio = potere di vita e di morte”, ecc... come fasi di evoluzione del proprio Io.
Quei bambini piangono se togli loro il giocattolo, ma piangono anche se non glie ne dai uno (magari di proprietà di altri bambini) o lo rubano ad altri bambini senza alcuna remora.
Tutto questo per dire che quell'”INNATO SENSO DI GIUSTIZIA” che sembrerebbe accompagnare il diritto di proprietà è semplicemente un sogno.
Se l'è inventato.
Non esiste. Se non nella sua immaginazione.
E questo, badate, non è casuale.
Sostenere che nei bambini esiste un “sorprendente senso di giustizia”, soprattutto se lo si riferisce al concetto di possesso e di proprietà torna molto molto utile.
Anche se poi si rivela che era tutta una cazzata.

Rende Encomiabili Dire No A
Religiosi Orpelli. Mentire Provoca Eccidii.
(Stefano Bartezzaghi)
DrHouse
Inviato: 7/5/2012 13:17  Aggiornato: 7/5/2012 13:17
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 30/11/2007
Da:
Inviati: 2394
 Re: La vera natura della tassazione
Pispax, per la verità io avevo scritto una cosa un po' diversa:
Citazione:
sarebbe molto più difficile e molto più costoso tutelare la proprietà privata e mantenere inalterati i rapporti di forza.

Il senso era: "tutelare i patrimoni e gli interessi della classe dominante". Concordo, forse il termine "proprietà privata" in quel contesto poteva essere un po' fuorviante, ma credo che tutti abbiamo capito qual era il senso della frase. Mi riferivo, evidentemente, ai grandi patrimoni, la proprietà privata in sé non è indice di appartenenza alla classe dominante.

Citazione:
Stai tranquillo che un magnate avrà poche difficoltà a tutelare la propria proprietà. Più o meno ingaggiare una mezza divisione di mercenari gli costerebbe la metà di quello che dovrebbe pagare di tasse.

Anche qui hai interpretato male o mi sono espresso male io. Non parlavo semplicemente della difesa fisica del patrimonio, guardie del corpo, sistemi di vigilanza ecc. Parlavo della tutela di una posizione di dominanza. Avere grandi mezzi ti permette di controllare di fatto lo Stato, ti permette di finanziare rappresentanti che fanno i tuoi interessi, ti permette di controllare i media, ti permette di avere un Parlamento che emana leggi che favoriranno, direttamente o indirettamente, le tue aziende ecc. Una cosa è finanziare un manipolo di mercenari per farti da guardia del corpo, altra cosa è finanziare un apparato del genere. Secondo te è più conveniente finanziarlo interamente di tasca propria o farlo pagare a tutti?
Insomma, il senso era questo.

E dopo 10 anni, siamo a discutere se il Volo 77 è arrivato proprio lungo questa linea, o piuttosto è arrivato due metri più a sinistra, o due metri più a destra? (Perle complottiste)
complo
Inviato: 7/5/2012 13:44  Aggiornato: 7/5/2012 13:44
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 14/10/2005
Da:
Inviati: 2555
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Parlavo della tutela di una posizione di dominanza. Avere grandi mezzi ti permette di controllare di fatto lo Stato, ti permette di finanziare rappresentantiche fanno i tuoi interessi



Citazione:
Secondo te è più conveniente finanziarlo interamente di tasca propria o farlo pagare a tutti? Insomma, il senso era questo.


Messa così sembrerebbe più conveniente per la classe dominante "farlo pagare a tutti" con lo "sshhhtaaato".
Ma come avevi scritto poche righe prima non è che se c'è lo stato il "dominante" non FINANZIA. Finanzia eccome.......

toussaint
Inviato: 7/5/2012 17:42  Aggiornato: 7/5/2012 17:42
Sono certo di non sapere
Iscritto: 23/3/2012
Da:
Inviati: 5220
 Re: La vera natura della tassazione
Mia nipote di 3 anni divide i suoi giocattoli con gli amichetti.
Dice che giocarci da sola non la diverte per nulla.
Deve essere una stronza comunista.

"Siam del popolo le invitte schiere c'hanno sul bavero le fiamme nere ci muove un impeto che è sacro e forte morte alla morte morte al dolor. Non vogliamo più assassini non vogliamo più briganti come un dì gridiamo: avanti!" Arditi del Popolo 1921
toussaint
Inviato: 7/5/2012 18:37  Aggiornato: 7/5/2012 18:37
Sono certo di non sapere
Iscritto: 23/3/2012
Da:
Inviati: 5220
 Re: La vera natura della tassazione
Quella che gli Apache non pagavano le tasse è la battuta più bella del secolo.
Evidentemente, i guerrieri erano imprenditori che si autofinanziavano.

"Siam del popolo le invitte schiere c'hanno sul bavero le fiamme nere ci muove un impeto che è sacro e forte morte alla morte morte al dolor. Non vogliamo più assassini non vogliamo più briganti come un dì gridiamo: avanti!" Arditi del Popolo 1921
toussaint
Inviato: 7/5/2012 18:50  Aggiornato: 7/5/2012 18:52
Sono certo di non sapere
Iscritto: 23/3/2012
Da:
Inviati: 5220
 Re: La vera natura della tassazione
Comunque, l'uomo è sostanzialmente un animale.
E gli animali sono dei grandissimi stronzi, con buona pace dei naturalisti e degli animalisti.
Almeno per la maggior parte poi ci sono sempre delle eccezioni, comunque nelle specie più evolute il maschio alfa si ciuccia tutte le femmine e se le scopa solo lui, anzi se non ha voglia neanche se le scopa ma impedisce comunque che altri maschi facciano sesso con le femmine anche se queste gradirebbero volentieri.
E l'uomo è stato per molto tempo così, poi grazie a Dio si è evoluto con la filosofia e la politica, e solo allora ha cominciato a concepire idee complesse e innaturali, come quella che è bello essere felici solo se lo sono anche gli altri.
Ma se torniamo a società "naturali" non aspettatevi che qualcuno faccia qualcosa per voi volontariamente e senza avere qualcosa in cambio.
Precisazione: gli Apache non erano affatto una società "naturale" ossia primitiva, grezza, visto che avevano una elaborata produzione culturale.
E infatti gli Apache le tasse le pagavano, cucendo i vestiti per i guerrieri o lavorando gratis per loro curando i loro cavalli o manutenendo le loro armi.
E questi servizi dovevano essere prestati obbligatoriamente da tutti coloro che non comnbattevano, pena l'espulsione dalla tribù.
Tasse, appunto.
Invece un esempio di società "naturali" sono i Pilgrim Fathers o gli Afrikaners boeri, appunto il peggio che l'umanità abbia saputo produrre.
Animali, appunto.

"Siam del popolo le invitte schiere c'hanno sul bavero le fiamme nere ci muove un impeto che è sacro e forte morte alla morte morte al dolor. Non vogliamo più assassini non vogliamo più briganti come un dì gridiamo: avanti!" Arditi del Popolo 1921
toussaint
Inviato: 7/5/2012 19:00  Aggiornato: 7/5/2012 19:01
Sono certo di non sapere
Iscritto: 23/3/2012
Da:
Inviati: 5220
 Re: La vera natura della tassazione
Il problema non sono le tasse ma come si organizza il sistema che le gestisce.
Negli Apache era la tradizione ossia la cultura a trasmettere le modalità "giuste" di gestione da una generazione all'altra e questo era possibile perchè ogni membro della collettività riceveva un riconoscimento di valore dal ruolo che ricopriva all'interno di essa e non dai beni che possedeva che coincidevano tra l 'altro per tutti i membri.
Un tepee e poco altro.
Non esisteva il denaro ed è questa la chiave del problema.
E' il denaro che consente ad alcuni privati di assumere il controllo del sistema di gestione delle tasse, ossia dello Stato.
Dunque, il problema non sono le tasse, ma la proprietà privata che i nativi americani relegavano a quote irrisorie rispetto alla ricchezza collettiva e che invece nella cultura occidentale esplode in importanza condizionando la società nel suo complesso attraverso il suo braccio operativo, il denaro e il sistema che lo gestisce, ossia l'apparato finanziario e bancario.

"Siam del popolo le invitte schiere c'hanno sul bavero le fiamme nere ci muove un impeto che è sacro e forte morte alla morte morte al dolor. Non vogliamo più assassini non vogliamo più briganti come un dì gridiamo: avanti!" Arditi del Popolo 1921
berna85
Inviato: 7/5/2012 21:48  Aggiornato: 7/5/2012 21:48
Ho qualche dubbio
Iscritto: 16/1/2011
Da: Amsterdam
Inviati: 154
 Re: La vera natura della tassazione
Democrazia... Stato... Anarchia... Libero Mercato... sono tutti strumenti che in un mondo utopico funzionano benissimo, il problema è che nessuno è privo del difetto originale... l'uomo.

A me sembra che molti perdono di vista che in una società libertariana un cittadino sarebbe liberissimo di organizzarsi e creare dei gruppi e pagare tutti insieme per dei servizi, si chiamerà quota assicurativa invece che tassa.
.

L'argomentazione che chi paga le tasse mantiene chi no le paga è valida solo se la tassazione è obbligatoria! Se non mi andava di contribuire alla tribù Apache me ne potevo andare! Certo non mi conveniva vivere da solo ma retstare nella tribù era una scelta individuale.

Perchè volete constringere tutti ad essere socialmente "buoni"? Con quale presunzione?
E perchè mai la cooperazione tra umani, la società, dovvrebbe estingersi con la morte dello stato? se un individuo non vuole partecipare lasciatelo andare, coercendo le persone non arriveremo mai a questa società di persone coscienti che vorreste. E i vecchieti e le strade? Beh? Come vengono fatte adesso? Con i nostri soldi. I soldi delle nostre tasse vanno già in mano a i privati. Lo stato deve sempre spendere soldi per fare qualsiasi cosa
Io preferisco prendermi la responsabilità invece che delegarla allo stato per poi addossarle tutte le colpe! Chi si ritiene in dovere di aiutare il prossimo ben venga ma usare la forza per costringere il prossimo mi ricorda di arancia meccanica.
Quindi o avete pochissima fiducia nella possibilità che la società umana riesca a progressare senza coercizzione o siete dei moralisti che vogliono imporre la propria visione del giusto a tutti gli altri. Non vedo altre opzioni onestamente.

complo
Inviato: 8/5/2012 9:10  Aggiornato: 8/5/2012 9:10
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 14/10/2005
Da:
Inviati: 2555
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
..... o siete dei moralisti che vogliono imporre la propria visione del giusto a tutti gli altri. Non vedo altre opzioni onestamente.


Solita (FALSISSIMA) sentenza finale.
Basta che rileggi l' unico caso pratico postato nel 3d per vedere chi MOSTRUOSAMENTE vorrebbe imporre "la propria visione del giusto".

berna85
Inviato: 8/5/2012 16:34  Aggiornato: 8/5/2012 16:41
Ho qualche dubbio
Iscritto: 16/1/2011
Da: Amsterdam
Inviati: 154
 Re: La vera natura della tassazione
Solita (FALSISSIMA) sentenza finale. Basta che rileggi l' unico caso pratico postato nel 3d per vedere chi MOSTRUOSAMENTE vorrebbe imporre "la propria visione del giusto".

Forse è meglio che ti spieghi perchè non ho la minima idea a cosa ti riferisci.

EDIT: Davvero stento a capire che mondo vi augurate. Non lo capite che più restrizioni vuol dire un aumento del potere dello stato? Vuol dire un espansione di sorveglianza e regolamentazione di ogni mossa?
Che facciamo lo rendiamo illegale di guadagnare sopra un tot di soldi? Qual'è lo stipendio eticamente giusto?

AutminRic
Inviato: 8/5/2012 16:38  Aggiornato: 8/5/2012 16:38
Ho qualche dubbio
Iscritto: 3/11/2005
Da:
Inviati: 163
 Re: La vera natura della tassazione
http://gongoro.blogspot.it/2007/12/cos-vicini-cos-lontani.html


March 3, 2011 1:40 AM
matthews said...

Questa lunga noiosa e infinita diatriba tra sostenitori del socialismo o dell’economia di mercato potrebbe essere superata immediatamente se solo si volesse capire, una buona volta, che le due opzioni possono liberamente convivere e confrontarsi.
Ai sostenitori del socialismo nessuno impedisce di creare una loro società in cui l’unico datore di lavoro è lo stato o comunque lo vogliano chiamare, lasciando liberi tutti gli altri, cioè quelli che loro considerano gli stupidi che credono alle panzane austriache, di adottare un modello basato appunto su tali panzane.
L’imprenditoria di stato sarebbe in libera competizione con quella privata, e se, come sostengono i socialisti, il loro modello garantisce stipendi e vita migliore ai lavoratori, tutti si affretteranno ad abbandonare i biechi capitalisti e correranno a offrire i loro servigi allo stato socialista. Viceversa, se hanno ragione gli stupidi austriaci, accadrà il contrario e lo stato socialista non potrà farci nulla, tranne lamentarsi della stupidità umana.
L’unica condizione che gli stupidi austriaci pongono ai fautori dello stato socialista è che esso non abbia il potere di tassarli coercitivamente al fine di coprire gli eventuali deficit di bilancio delle imprese di stato, ipotesi del resto del tutto inverosimile, visto che lo stato socialista è molto più efficiente di quello capitalista, secondo quanto affermano i suoi sostenitori.
D’altra parte abbiamo già avuto esempi storici della superiorità dello stato socialista, infatti, come tutti sanno, la Germania ovest è stata costretta a costruire un lungo muro al centro di Berlino per impedire che migliaia di tedeschi abbandonassero le tribolazioni del capitalismo per abbracciare i fasti del socialismo.

toussaint
Inviato: 8/5/2012 16:56  Aggiornato: 8/5/2012 16:56
Sono certo di non sapere
Iscritto: 23/3/2012
Da:
Inviati: 5220
 Re: La vera natura della tassazione
Autminric, ma stai parlando di capitalismo o di anarcocapitalismo?
Sono due cose diverse, ma non mi sembra che tu l'abbia capito.
La Germania Ovest di cui parli ha costruito le strade, ospedali ecc. con lo Stato sociale, ma il sincretismo tra socialismo e capitalismo di cui essa è esempio si porta dietro anche le banche, i monopoli ecc. ecc.
Nell'anarcocapitalismo, invece, non ci sarebbero le banche, i monopoli ecc. ma resta invece sospeso il problema di chi costruirebbe strade, ospedali ecc.
Insomma, l'esempio della Germania Ovest non c'entra un cazzo, per usare un francesismo.

"Siam del popolo le invitte schiere c'hanno sul bavero le fiamme nere ci muove un impeto che è sacro e forte morte alla morte morte al dolor. Non vogliamo più assassini non vogliamo più briganti come un dì gridiamo: avanti!" Arditi del Popolo 1921
Notturno
Inviato: 8/5/2012 16:56  Aggiornato: 8/5/2012 16:56
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 21/8/2008
Da:
Inviati: 1920
 Re: La vera natura della tassazione
autmiric: mi sa che non ti è chiaro qualche passaggio....

Qui non si sta confrontando l'imprenditore-Stato con l'imprenditore privato per misurarne l'efficienza.

Si sta confrontando una società in cui è un privato (e soltanto lui) che decide se erogare servizi di pubblica utilità, fissandone condizioni e prezzo con una società in cui questa decisione l'adotta lo stato (oltre a un privato).

E' un pelino diverso, no?

Avrei una domanda.

Perché, per valutare la fondatezza di un sistema, voi prendete in esame le condizioni della pubblica amministrazione ITALIANA?

Se mai qualche folle in futuro si volesse rileggere questa discussione infinita, troverebbe che metà delle "motivazioni" degli austriaci si fonderebbero sulla disamministrazione che affligge lo stato italiano.

Domanda: e se invece guardassimo allo stato Svedese?

Tutte le considerazioni a carte quarantotto?

Rende Encomiabili Dire No A
Religiosi Orpelli. Mentire Provoca Eccidii.
(Stefano Bartezzaghi)
DrHouse
Inviato: 8/5/2012 17:29  Aggiornato: 8/5/2012 17:30
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 30/11/2007
Da:
Inviati: 2394
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Perchè volete constringere tutti ad essere socialmente "buoni"? Con quale presunzione?

Chi vuole costringere chi? Chi ti ha mai obbligato a fare qualcosa? Di certo non io. Ho forse scelto io questo Stato? No, io me lo sono trovato alla nascita, né più né meno che te e tutti gli altri. Credo francamente sia ora di smetterla di riversare sugli altri le colpe della propria infelicità. Siamo tutti nati nello stesso merdaio, non è colpa di nessuno. Se mai, si sta discutendo su come provare a uscirne. E se ti ripugna discutere con la massa, se ti senti troppo superiore a noi pecore, puoi sempre andartene per i fatti tuoi altrove. Di certo non sarò io a impedirtelo.

Cominciamo a chiarire un concetto una volta per tutte. Nessuno di noi ha scelto di pagare le tasse. Ce le hanno imposte, esattamente come le hanno imposte a te. Non vuoi pagarle? Ti sembrano troppe? Non sei il solo. Ora, hai due opzioni: una è rimanere qui e cercare una soluzione insieme agli altri per migliorare la situazione, l'altra è andartene in un posto a tua discrezione in cui non le paghi o le paghi quanto ti pare. Scegli liberamente quella che più ti aggrada. Quello che non puoi pretendere è rimanere qui e non pagare le tasse mentre tutti gli altri stronzi le pagano, anche per te, perché poi alla fine quei servizi li usi pure tu, solo che non vorresti pagarli. Ma, più ancora, quello che non puoi fare è rimanere qui e accusare gli altri di aver voluto lo Stato, le tasse e tutto il resto, accusandoli indirettamente di essere la causa della tua infelicità.

Citazione:
E perchè mai la cooperazione tra umani, la società, dovvrebbe estingersi con la morte dello stato? se un individuo non vuole partecipare lasciatelo andare, coercendo le persone non arriveremo mai a questa società di persone coscienti che vorreste. E i vecchieti e le strade? Beh? Come vengono fatte adesso? Con i nostri soldi. I soldi delle nostre tasse vanno già in mano a i privati. Lo stato deve sempre spendere soldi per fare qualsiasi cosa

Nessuno ti ha imposto alcuna cooperazione, nessuno vuole obbligare nessun altro a essere buono con il prossimo, né socialista per vocazione. Se tu non vuoi partecipare, chi ti ferma? Esci da questa comunità, fondatene un'altra a tua immagine e somiglianza, dove ti pare, che so io comprati un'isoletta greca, trasferisciti là, insieme a chi vuoi, vivi come ti pare, con le regole che vuoi tu. Chi ti ferma? Perché continui a ripetere che qualcuno ti vuole obbligare a fare qualcosa contro la tua volontà, quando in realtà sei tu che vorresti obbligare gli altri a vivere come vuoi tu in questa comunità? Non sarebbe più saggio che tu per primo ne uscissi e creassi una nuova comunità tutta tua? Ripeto, se sei in minoranza e ti senti infelice, hai due opzioni: o ti adatti a essere minoranza o te ne vai. Piagnucolare e battere i piedi accusando gli altri non ti servirà a molto.
Citazione:
Quindi o avete pochissima fiducia nella possibilità che la società umana riesca a progressare senza coercizzione o siete dei moralisti che vogliono imporre la propria visione del giusto a tutti gli altri. Non vedo altre opzioni onestamente.

Io invece ne vedo una terza. Sei infelice e ti piace incolpare gli altri della tua infelicità. Piuttosto che avere le palle di uscire dal tuo guscio e tentare una nuova strada, preferisci rimanere nel tuo guscio e lamentarti che gli altri non ti fanno uscire.
Alzati e cammina, Lazzaro.

E dopo 10 anni, siamo a discutere se il Volo 77 è arrivato proprio lungo questa linea, o piuttosto è arrivato due metri più a sinistra, o due metri più a destra? (Perle complottiste)
superanima
Inviato: 8/5/2012 18:31  Aggiornato: 8/5/2012 18:31
Ho qualche dubbio
Iscritto: 21/8/2007
Da:
Inviati: 300
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Autore: AutminRic Inviato: 8/5/2012 16:38:15
D’altra parte abbiamo già avuto esempi storici della superiorità dello stato socialista, infatti, come tutti sanno, la Germania ovest è stata costretta a costruire un lungo muro al centro di Berlino per impedire che migliaia di tedeschi abbandonassero le tribolazioni del capitalismo per abbracciare i fasti del socialismo.


Oltre a quello ci sono stati esempi di stati socialisti che sono riusciti a mantenere un decente livello di sviluppo umano.
Mi viene in mente la Iugoslavia di Tito o per esempio Cuba, un paese che pur sottostando ad un embargo eterno è riuscito a surclassare in moltissimi indici anche la capitalissima America a stelle e strisce.

Da notare anche che la blogger anti-castro Joani Sanchez era emigrata in Svizzera (!). Ebbene, vi è rimasta solamente pochi anni, poi ha scelto di tornare in patria. Un grande inferno non deve essere dopotutto.

berna85
Inviato: 8/5/2012 22:38  Aggiornato: 8/5/2012 22:38
Ho qualche dubbio
Iscritto: 16/1/2011
Da: Amsterdam
Inviati: 154
 Re: La vera natura della tassazione
Chi ti ferma?
Vedi pultroppo lo stato non mi dà la possibilità di vivere o fondare una mia comunità! Anche se mi compro un isola greca dovrò pur sempre pagare le tasse al governo.


Non sarebbe più saggio che tu per primo ne uscissi e creassi una nuova comunità tutta tua?se sei in minoranza e ti senti infelice, hai due opzioni: o ti adatti a essere minoranza o te ne vai.

Allora stai confermando che la democrazia è la dittatura della maggioranza?

Chi vuole costringere chi?

Da i tuoi interventi avevo capito che ritenevi la tassazione una cosa giusta e indispensabile per il mantenimento della società. Questo non implica forse che tutti dovrebbero pagarle?

Stai completamente sorvolando il punto. Chiedo solo un pò di apertura mentale.

Gli ospedali e servizi non li paga lo stato gli paghiamo noi e i soldi vanno a finire sempre in mano a persone che lavorano per guadagnare soldi.
Io credo sia possibile continuare a finaziare tutti i servizi offerti dallo stato su base volontaria. Abbiamo davvero bisogno di un apparato coercitivo per vivere? Penso che persone come te e includo anche me nella categoria siano disposti a pagare una quota per i servizi che necessitano e qualcosa in più per chi non se lo può permettere.
Io pago una quota mensile per usufruire dei servizi sanitari olandesi e il servizio quì è molto migliore rispetto all'italia. Pago il biglietto per i mezzi pubblici (gestiti da privati) e le tasse per le strade. Quindi che differenza ti fà se le pago volontariamente o no?
Sono daccordo che nel sistema attuale chi non paga le tasse lo fà a scapito di chi le paga ma in una situazione di anarco capitalismo questa premessa non ha senso.

berna85
Inviato: 8/5/2012 22:45  Aggiornato: 8/5/2012 22:45
Ho qualche dubbio
Iscritto: 16/1/2011
Da: Amsterdam
Inviati: 154
 Re: La vera natura della tassazione
Si sta confrontando una società in cui è un privato (e soltanto lui) che decide se erogare servizi di pubblica utilità, fissandone condizioni e prezzo con una società in cui questa decisione l'adotta lo stato (oltre a un privato).

Ma il privato sei TU! Siamo NOI!
Lo stato non fa altro che prendere soldi da privati e spenderli. Se il mio quartiere fa la colletta e decide di costruire una strada d'accesso, spetterà a i condomini stabilire chi ne potà fare uso. Ecco a me sembra che si abbia paura che tutti farebbero i cazzi propri, e forse è cosi ma non servirà molto per capire che la collaborazione ci rende tutti più ricchi.
Credi davvero che la cooperazione umana fallirebbe senza qualcuno che ci forza?

Ditemi voi le paghereste le tasse se non fossero obbligatorie?
Cioè lasciereste ad altri usufruire dei beni creati con il vostro lavoro?
Bada non è una domanda retorica.

DrHouse
Inviato: 8/5/2012 22:56  Aggiornato: 8/5/2012 22:56
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 30/11/2007
Da:
Inviati: 2394
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Vedi pultroppo lo stato non mi dà la possibilità di vivere o fondare una mia comunità! Anche se mi compro un isola greca dovrò pur sempre pagare le tasse al governo.

Rieccoci con la lagna. Lo Stato cattivo non mi permette di essere libero. E voi che mettete crocette[1] e accettate di pagare le tasse lo convalidate, ergo voi siete la causa della mia infelicità. Esistono migliaia di comunità in tutto il mondo che vivono in modo più o meno indipendente, città private, comunità religiose ecc. Sceglitene una o createne una nuova. Oppure puoi rimanere in Olanda dove, a quanto tu stesso ammetti, non te la passi poi così male. Mi chiedo perché continui a lamentarti e perché pretendi che qualcuno anche ti stia ad ascoltare, quando puoi fare quello che vuoi e c'è chi sta molto peggio di te.

Citazione:
Allora stai confermando che la democrazia è la dittatura della maggioranza?

Dittatura della maggioranza? Magari lo fosse. La democrazia, così come è oggi, non è democrazia. Quella in cui viviamo è un'oligarchia più o meno convalidata dal consenso popolare. Lo Stato democratico è solo una finzione, nella democrazia le elite hanno continuato a dominare come hanno sempre fatto in passato. Gli unici progressi sono stati sul piano formale. Di fronte alla legge, formalmente, tu sei uguale a Rockefeller. Il tuo voto vale quanto il suo. Che poi questo sia vero sul piano pratico è un'altro discorso.

Continuate a menarla tanto con la storia della maggioranza che impone la propria volontà sulla minoranza, quando nella realtà accade proprio il contrario: pochi, anzi, pochissimi decidono di fatto per tutti.

Al di là di questo, c'è il solito equivoco del principio di maggioranza su cui voi austriaci e anarco-capitalisti glissate continuamente, ma lasciamo perdere, non vale la pena.


[1] Per la cronaca, ho smesso di mettere crocette da diversi anni, ma il discorso non cambia.

E dopo 10 anni, siamo a discutere se il Volo 77 è arrivato proprio lungo questa linea, o piuttosto è arrivato due metri più a sinistra, o due metri più a destra? (Perle complottiste)
PikeBishop
Inviato: 8/5/2012 23:47  Aggiornato: 8/5/2012 23:47
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Ora, hai due opzioni: una è rimanere qui e cercare una soluzione insieme agli altri per migliorare la situazione, l'altra è andartene in un posto a tua discrezione in cui non le paghi o le paghi quanto ti pare. Scegli liberamente quella che più ti aggrada. Quello che non puoi pretendere è rimanere qui e non pagare le tasse mentre tutti gli altri stronzi le pagano, anche per te, perché poi alla fine quei servizi li usi pure tu, solo che non vorresti pagarli. Ma, più ancora, quello che non puoi fare è rimanere qui e accusare gli altri di aver voluto lo Stato, le tasse e tutto il resto, accusandoli indirettamente di essere la causa della tua infelicità.

Ecco uno che si definisce stronzo perche' paga le tasse che non vorrebbe pagare.
Fino a qui niente di male se se lo da da solo, dello stronzo.
Io personalmente le pago perche' so che la infernale macchina messa su dai mafiosi di stato mi triturerebbe. Saro' magari pavido, ma combatto solo quando il gioco vale la candela, ho qualche possibilita' di vittoria o quando sono con le spalle cosi' al muro che vivere o morire non importa piu'.

Qui invece abbiamo a che fare con un VERO stronzo, come lui stesso si qualifica.

Un tipo che ti dice che visto che lui e' uno stronzo, anche tu devi essere stronzo, se no tanto vale che tu vada affanculo da un'altra parte non meglio precisata, perche' questa terra qui APPARTIENTE agli stronzi che vorrebbero fare una cosa ma ne fanno un'altra perche', per l'appunto, sono degli stronzi.

Perche', sapete, e' tutta una questione di "servizi". Lui non sa se ne usufruiscono anche i non-stronzi, come e perche'. Lui sa solo che da stronzo gli stanno sul cazzo tutti quelli che stronzi non sono, quelli che non vorrebbero fare quel che non ritengono giusto o che non piace fare, e hanno anche l'ardire di dirlo. Perche', sapete, lui e' nato qui e right or wrong, My Country, prendere o lasciare, percio' se non ti piace quello che non piace a me che sono stronzo ma per l'appunto essendo stronzo me lo faccio piacere lo stesso, devi andartene via, non sei figlio di Maria, viene il Diavolo e ti porta via, come direbbe uno skinhead del cazzo qualsiasi.

Beh, a me quelli che mi dicono che posseggono il mondo in quanto sono oppressi e difendono l'oppressione, non solo mi hanno rotto i coglioni, ma mi fanno ribrezzo, specie se mettono gli altri davanti ad aut-aut quali "paghi o ti togli dai coglioni", degni di uno schifoso teppistello di periferia.

Vaffanculo, ecco, non c'e' altra risposta. Vattene via tu e quei bastardi dei tuoi padroni. A me piace pensare cosa cazzo voglio senza che mi si dica di andar via sulla nave dei folli. Folle, e senza un grammo di logica e' un pezzente che non e' contento della sua condizione ma bastona chi osa lamentarsi.

Almeno fosse uno di quelli masochisti a cui le tasse il pizzo piace pagarlo e percio' pensano che tutti debbano essere masochisti e debbano provare piacere ad essere derubati dai mafiosi. No, a lui neanche piace. E vuole che nessuno si lamenti, pena l'espulsione dal Fantastico Mondo della Fatina con lo strap-on. Inculo fa male, ma e' la vita. Beh, comprati la tua vaselina e non ti lamentare, e' scritto nel Libro della Santa Signora del Dildo Rostrato, guai a dire che faresti volentieri a meno di prestare, anzi regalare (da come si sono messe le cose) il tuo corpo alla padrona colla prolunga.

Ripeto, che vadano affanculo sull'Isola che non c'e', tolgano il tappo e affondino. Che razza di prepotenti senza connessioni neuroniche...

Non se ne puo' piu'. Insiste anche, poi....

Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
perspicace
Inviato: 9/5/2012 0:03  Aggiornato: 9/5/2012 0:12
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/9/2011
Da: località sconosciuta
Inviati: 3281
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Chiedo solo un pò di apertura mentale.


Ad uno che ti ha appena detto che hai 2 opzioni:

1) prenderlo in culo senza vasellina ergo lamentandosi

2) prenderlo in culo dolcemente aiutato da un lubrificante


Per non parlare poi di quei pervertiti a cui non piace prenderselo lì ma a cui piace filmare gli altri che se lo prendono.

E guai se uno prova a scappare fanno pure la spia alla sentinella di turno.

Io non parlo come scrivo, io non scrivo come penso, io non penso come dovrei pensare, e così ogni cosa procede nella più profonda oscurità. Kepler
Pispax
Inviato: 9/5/2012 0:54  Aggiornato: 9/5/2012 1:06
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/3/2009
Da:
Inviati: 4685
 Re: La vera natura della tassazione
DrHouse


Citazione:
Anche qui hai interpretato male o mi sono espresso male io. Non parlavo semplicemente della difesa fisica del patrimonio, guardie del corpo, sistemi di vigilanza ecc. Parlavo della tutela di una posizione di dominanza. Avere grandi mezzi ti permette di controllare di fatto lo Stato, ti permette di finanziare rappresentanti che fanno i tuoi interessi, ti permette di controllare i media, ti permette di avere un Parlamento che emana leggi che favoriranno, direttamente o indirettamente, le tue aziende ecc. Una cosa è finanziare un manipolo di mercenari per farti da guardia del corpo, altra cosa è finanziare un apparato del genere. Secondo te è più conveniente finanziarlo interamente di tasca propria o farlo pagare a tutti?
Insomma, il senso era questo.


Mi sembra che tu stia spingendo avanti un altro degli "equivoci" anarco-capitalisti. Cioè che lo Stato E' quello. Ed è - ovviamente - quello e basta.

A parte che la visione è piuttosto ingenua, visto che racchiude tutto il mondo economico in una non meglio precisata "classe dominante", assumendo in qualche modo he sia Una e Monolitica (cosa piuttosto difficile da accettare), ha anche il difetto di essere una visione parziale.


Lo Stato è SOLO quello?
Opinabile.
Al più si può dire (anche piuttosto comodamente) che lo Stato è ANCHE quello.
Però lo Stato, oltre a quello, rappresenta anche tutela. Com'è che di questa seconda parte se ne dimenticano sempre un po' tutti?


Proviamo a fare quello che viene detto. Eliminare lo Stato e entrare nel bellissimo mondo anarco-capitalista.
Facciamo uno sforzo di fantasia.



Esempio uno. Eclatante.
Tu non paghi balzelli non hai vincoli non hai restrizioni e sei pieno e completo artefice della tua fortuna.
Siccome sei vispo hai sviluppato un procedimento innovativo, che so, per ottenere benzina dalle rape.
In attesa che i filosofi anarco-capitalisti si mettano d'accordo sul fatto di ritenere il copyright legittimo meno, ti limiti a tenere segreto il procedimento.
Hai aperto la tua aziendina. Il tuo prodotto è fantastico e stai crescendo velocemente. La concorrenza è sbaragliata. In breve tempo la tua aziendina è diventata un'azienda di bella dimensione, e non è finita qui.
Ti attende il Paradiso anarco-capitalista: grazie alle tue capacità e alla mancanza di ostacoli, ti stai arricchendo alla grande.

Giusto?
Sbagliato.
Una mattina vai in azienda e scopri che la Daihatsu ha ritenuto che la tua benzina "bio" è il complemento ideale per la sua produzione di auto, e ha deciso di farti il grande onore di renderti parteipe del suo destino.
Così ha inviato 200 uomini ben armati, che hanno avuto facilmente ragione della tua sorveglianza, e si è annessa la tua azienda.
Impianti, procedimenti, lavoratori, tutto.

Puf.
Non hai più niente.

Domanda: che fai?
Chiami la polizia? QUALE polizia?
Fai causa? A QUALE tribunale, di grazia? E sulla base di QUALI leggi?
Mica vorrai dirmi che ci sono delle leggi, no? Le leggi per definizione sono espressione della dittatura della maggioranza, e nessuno vorrebbe mai che chiunque altro, Daihatsu compresa, debba essere obbligato a rispettare quell'abominio che è la dittatura della maggioranza.
No?




Esempio due. Banale.

Quella grande raffineria che da un po' è nata vicino a casa tua, e che già da tempo ti sta avvelenando con i suoi fumi, a un certo punto ha deciso che tutte quelle menate sulla gestione dei rifiuti tossici stanno erodendo una frazione di profitto, e tutto ciò rattrista gli azionisti.

Allora un bel giorno alzano un tubo e i liquami degli scarti industriali iniziano a versarteli in giardino.
Perché dal LORO punto di vista il tuo giardino è la soluzione ideale: è abbastanza lontano dallo stabilimento da non far ammalare gli operai. Tutto il resto non è più un problema loro.

Di nuovo: che fai?


Perché qui il giochino ruota proprio intorno alla suggestione che eliminando lo Stato si eliminano tutte le cose brutte legate allo Stato, e solo quelle. Le cose belle invece, in un modo non ben definito, chissà come continueranno a andare avanti da sole.
Però se ti provi a chiedergli in che modo si riesce concretamente a garantire diritti e libertà, l'unica risposta che ottieni è che queste cose "sono state spiegate un milione di volte".



Questo ci lascia in una situazione "prendere o lasciare"'?
Dipende.
Anche qui, l'errore logico che viene fatto è di ritenere lo Stato come un processo perfetto, e in quanto tale immutabile.
Be', non lo è.
Prova a confrontare il reale potere della tua "classe dominante" nei secoli, e limitati a constatare com'è cambiato. In particolare com'è cambiato negli ultimi 200 anni. O anche solo negli ultimi 50 anni. Quanto questo potere si è ridotto, e quanto invece sono aumentate le tutele.

L'"oggi" non è paradigma. E neppure l'Italia è paradigma, se è per questo.

berna85
Inviato: 9/5/2012 1:01  Aggiornato: 9/5/2012 1:01
Ho qualche dubbio
Iscritto: 16/1/2011
Da: Amsterdam
Inviati: 154
 Re: La vera natura della tassazione
Guarda io per fortuna me la passo bene e la mia non è una lamentela cercavo solo di far notare un altro punto di vista. Non pensare perchè mi auspico il libero mercato che mi interesso solo del mio benessere e di fare soldi. E non pensare che perchè mi auspico un libero mercato non mi piaccia vivere in città con tutti i suoi benefici.

Mi fa molto male vedere la rovina che sta devastando l'Italia e sento rabbia nel vedere l'ingiustizia nel mondo. Quindi lungi da essere un menefreghista e piagnucolone mi interessa vedere un cambiamento e fare il possibile per avere una società migliore.
Secondo me una soluzione si può trovare nella libertà, forse non siamo ancora maturi come civiltà per avere tale responsabilità, non lo so.

La ragione del mio intervento era di far notare che le spiegazioni date fin ora a supporto della tassazione non prendono in cosiderazione il punto di vista sociologico.
Cosa implica esattamente essere a favore della tassazione? E quali sono le ragioni che motivano tale supporto?
Si ha paura che rimarranno ben pochi disposti a spendere soldi per la comunità senza essere obbligati? Oppure si ritiene giusto che tutti debbano contribuire?
Perchè mettere lo stato in discussione crea così tanta rabbia?

PikeBishop
Inviato: 9/5/2012 1:04  Aggiornato: 9/5/2012 1:11
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Una mattina vai in azienda e scopri che la Daihatsu ha ritenuto che la tua benzina "bio" è il complemento ideale per la sua produzione di auto, e ha deciso di farti il grande onore di renderti parteipe del suo destino.
Così ha inviato 200 uomini ben armati, che hanno avuto facilmente ragione della tua sorveglianza,

e si è annessa la tua azienda.
Impianti, procedimenti, lavoratori, tutto.

Puf.
Non hai più niente.

Domanda: che fai?
Chiami la polizia? QUALE polizia?
Fai causa? A QUALE tribunale, di grazia? E sulla base di QUALI leggi?


E invece ora, se qualcosa del genere accadesse, cosa fai? Perche' se non sei ammanicato, nessun poliziotto verra' e caccera' la Daihatsu, nessun magistrato li obblighera' a sloggiare.

Se sei ammanicato, potrai essere parimenti ammanicato anche in assenza di polizia statale e magistrati statali.

NON CAMBIA NIENTE. Niente. La sola piccola differenza e' che ora la Daihatsu non ha neanche bisogno di impiegare 200 uomini: risparmia usando proprio la polizia e la magistratura per toglierti di mezzo, fin dal principio. E Pantalone paga il conto, mentre Daihatsu ride.

Sul problema dei liquami in giardino ho gia' elaborato parecchi interventi fa.

Avanti il prossimo.

PS
C'e' un'altro concetto che non ho ancora introdotto anche se IMPORTANTISSIMO, forse il piu' importante di tutti: cosa ti capita ora se una azienda statale decide di cacciarti dal mercato? Dare tutto il potere a una sola organizzazione significa arrendersi senza possibilita' di uscita al capriccio di quella stessa organizzazione.

Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
PikeBishop
Inviato: 9/5/2012 1:06  Aggiornato: 9/5/2012 1:06
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Perchè mettere lo stato in discussione crea così tanta rabbia?

E' una domanda retorica, vero?

Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
berna85
Inviato: 9/5/2012 1:19  Aggiornato: 9/5/2012 1:19
Ho qualche dubbio
Iscritto: 16/1/2011
Da: Amsterdam
Inviati: 154
 Re: La vera natura della tassazione
Caro Pispax
ti do alcuni link dove puoi trovare risposte alle tue domande.
Forse non ti saranno soddisfacenti ma il miglior modo di conoscere questo mostro anarco capitalista che ti sta così sulle palle è studiarlo da i suoi più noti esponenti. Cosi è molto più efficente per apprendere che avere un dibattito su LG.

The production of security - Gustav de Molinari 1849

The ethics of liberty - Murray N. Rothbard (dal cattivone in persona)

For a new liberty - Rothbard

Pispax
Inviato: 9/5/2012 1:21  Aggiornato: 9/5/2012 1:21
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/3/2009
Da:
Inviati: 4685
 Re: La vera natura della tassazione
PikeBishop


Citazione:
E invece ora, se qualcosa del genere accadesse, cosa fai? Perche' se non sei ammanicato, nessun poliziotto verra' e caccera' la Daihatsu, nessun magistrato li obblighera' a sloggiare.


Solo che ora non accade.
Visto che uno dei compiti principali dello Stato, per l'appunto, è la tutela della proprietà privata.







Citazione:
NON CAMBIA NIENTE. Niente. La sola piccola differenza e' che ora la Daihatsu non ha neanche bisogno di impiegare 200 uomini: risparmia usando proprio la polizia e la magistratura per toglierti di mezzo, fin dal principio. E Pantalone paga il conto, mentre Daihatsu ride.


Porta qualche esempio.
Non riesco a discutere sulla base di affermazioni dogmatiche.
Ovviamente escludendo i casi di corruzione, tipo Mondadori, che non hanno nessuna sostanziale differenza dall'invasione armata.







Citazione:
Sul problema dei liquami in giardino ho gia' elaborato parecchi interventi fa.


E io continuo a non essere d'accordo.





N.B.
Mentre stavi scrivendo il tuo post io mi ero accorto che poi non avevo realmente risposto alle osservazioni di DrHouse, quindi stavo editando il mio aggiungendo un paragrafo finale di poche righe.
Che comunque è solo la conclusione logica del discorso, e non aggiunge e non toglie niente a quanto scritto prima.

Pispax
Inviato: 9/5/2012 1:30  Aggiornato: 9/5/2012 1:30
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/3/2009
Da:
Inviati: 4685
 Re: La vera natura della tassazione
berna85


Citazione:
Caro Pispax
ti do alcuni link dove puoi trovare risposte alle tue domande.
Forse non ti saranno soddisfacenti ma il miglior modo di conoscere questo mostro anarco capitalista che ti sta così sulle palle è studiarlo da i suoi più noti esponenti. Cosi è molto più efficente per apprendere che avere un dibattito su LG.


Grazie Berna.
Però ti svelo un segreto: il motivo per cui "questo mostro anarco capitalista" mi sta così sulle palle, è che man mano un po' di queste letture le ho fatte.

Una volta depurate dalle puttanate ideali, e dopo un minimissimo di tentativo di inquadrarle in una realtà vera, lo scenario che resta è raccapricciante.


Di più: leggere una visione del mondo così arida mi ha talmente scosso che mi ha QUASI spinto a rivalutare Bakunin.
Che è tutto dire.

berna85
Inviato: 9/5/2012 1:35  Aggiornato: 9/5/2012 1:35
Ho qualche dubbio
Iscritto: 16/1/2011
Da: Amsterdam
Inviati: 154
 Re: La vera natura della tassazione
E' una domanda retorica, vero?

Veramente no, sono curioso perchè sucita tale reazione.
Credo alla base ci sia la paura di morire soli.

Pispax
Inviato: 9/5/2012 1:38  Aggiornato: 9/5/2012 1:38
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/3/2009
Da:
Inviati: 4685
 Re: La vera natura della tassazione
AutminRic


Citazione:
Questa lunga noiosa e infinita diatriba tra sostenitori del socialismo o dell’economia di mercato potrebbe essere superata immediatamente se solo si volesse capire, una buona volta, che le due opzioni possono liberamente convivere e confrontarsi.


Intanto capire che lo scontro NON E' "tra sostenitori del socialismo o dell’economia di mercato" sarebbe un passo avanti mica da ridere.

Pispax
Inviato: 9/5/2012 1:58  Aggiornato: 9/5/2012 2:01
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/3/2009
Da:
Inviati: 4685
 Re: La vera natura della tassazione
PikeBishop

Citazione:
C'e' un'altro concetto che non ho ancora introdotto anche se IMPORTANTISSIMO, forse il piu' importante di tutti: cosa ti capita ora se una azienda statale decide di cacciarti dal mercato? Dare tutto il potere a una sola organizzazione significa arrendersi senza possibilita' di uscita al capriccio di quella stessa organizzazione.


Dipende dove sei.
Se sei negli Emirati Arabi Uniti, che è una monarchia assoluta che regna, mi pare a rotazione, su una confederazione di monarchie assolute, lo prendi nel culo e te ne stai zitto.

Se sei in una democrazia di buon livello diventa MOLTO più complicato che questo succeda. Ed è assurdo parlare di "capriccio".
Non fosse altro che per il fatto che ogni mutamento della linea di equilibrio fra Diritto collettivo e Diritto individuale (che sono due robe che battagliano spesso fra loro) è una cosa che ha SEMPRE ripercussioni su un numero enorme di casi simili.

Certo, c'è sempre l'eventualità che uno Stato decida di spostarsi politicamente su linee più marxiste. E allora - sempre se si parla di una democrazia di buon livello - è la dittatura della maggioranza, baby.


(Credo sia inutile aggiungere che il concetto di "dittatura della maggioranza", così come viene usato dagli anarco-capitalisti, io lo ritengo una colossale panzana)

berna85
Inviato: 9/5/2012 2:07  Aggiornato: 9/5/2012 2:07
Ho qualche dubbio
Iscritto: 16/1/2011
Da: Amsterdam
Inviati: 154
 Re: La vera natura della tassazione
(Credo sia inutile aggiungere che il concetto di "dittatura della maggioranza", così come viene usato dagli anarco-capitalisti, io lo ritengo una colossale panzana)

Elabora perpiacere.

DrHouse
Inviato: 9/5/2012 2:47  Aggiornato: 9/5/2012 4:34
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 30/11/2007
Da:
Inviati: 2394
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Io personalmente le pago perche' so che la infernale macchina messa su dai mafiosi di stato mi triturerebbe. Saro' magari pavido, ma combatto solo quando il gioco vale la candela, ho qualche possibilita' di vittoria o quando sono con le spalle cosi' al muro che vivere o morire non importa piu'.

Ma guarda un po' che coincidenza. Fai esattamente quello che faccio io. Paghi le tasse perché altrimenti ti aprono il culo. Adesso ti do un'altra notizia: siamo in diversi milioni a fare la stessa cosa, lo sapevi? Ossia, pagare le tasse e prenderlo nel culo. Perché le tasse che paghiamo noi poi le usano loro come cazzo gli pare. Ergo, siamo tutti stronzi. Sì, stronzi, non perché ci piace pagare le tasse, ma perché ci tocca pagarle. Il senso del mio "stronzo" era quello. Ora che anche tu sai di essere stronzo, posso solo dirti: "Benvenuto nel club".

Citazione:
Vaffanculo, ecco, non c'e' altra risposta. Vattene via tu e quei bastardi dei tuoi padroni.

Anche qui ho una notizia da darti: i miei padroni sono anche i tuoi. Decidono loro, per me e per te, ad esempio come utilizzare le nostre tasse. Non l'ho scelto io, ma tu mandami pure a fare in culo, se ti fa sentire meglio. Rimani stronzo lo stesso, come me. Non cambia nulla. La verità è che io non conto un cazzo e non decido un cazzo come te, però ti torna comodo ogni tanto trovare un capro espiatorio per la tua infelicità. E, se permetti, io comincio ad averne piene le palle di fare da tubo di scarico per gli altri.

Vedi Pike, io non mi arrabbio per i tuoi vaffanculo, ormai ci sono abituato e un po' credo anche di conoscerti ormai. Mi fa solo incazzare che uno della tua intelligenza debba ricorrere allo strawman per argomentare. Sì, lo so, l'ho fatto anch'io in questa risposta. Hai fatto lo stronzo e mi sono adeguato. E ora dimmi che non siamo stronzi tutti e due.

E dopo 10 anni, siamo a discutere se il Volo 77 è arrivato proprio lungo questa linea, o piuttosto è arrivato due metri più a sinistra, o due metri più a destra? (Perle complottiste)
DrHouse
Inviato: 9/5/2012 2:52  Aggiornato: 9/5/2012 2:53
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 30/11/2007
Da:
Inviati: 2394
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
A parte che la visione è piuttosto ingenua, visto che racchiude tutto il mondo economico in una non meglio precisata "classe dominante", assumendo in qualche modo he sia Una e Monolitica (cosa piuttosto difficile da accettare), ha anche il difetto di essere una visione parziale.

Pispax, dimmi dove avrei detto che la classe dominante è "una e monolitica". Non l'ho mai detto perché non lo penso. La classe dominante cambia continuamente di epoca in epoca e di luogo in luogo. Come sua caratteristica metastorica, se mai, ha quella di essere rappresentata quasi sempre da un élite, ossia da una ristretta minoranza. A parte questo è sempre diversa.

Sostanzialmente concordi con me, ma anche tu non hai resistito alla tentazione dello strawman per controargomentare.

E dopo 10 anni, siamo a discutere se il Volo 77 è arrivato proprio lungo questa linea, o piuttosto è arrivato due metri più a sinistra, o due metri più a destra? (Perle complottiste)
DrHouse
Inviato: 9/5/2012 3:54  Aggiornato: 9/5/2012 3:57
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 30/11/2007
Da:
Inviati: 2394
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
La ragione del mio intervento era di far notare che le spiegazioni date fin ora a supporto della tassazione non prendono in cosiderazione il punto di vista sociologico.
Cosa implica esattamente essere a favore della tassazione? E quali sono le ragioni che motivano tale supporto?

berna85, cerchiamo di non cambiare le carte in tavola, per favore. Il tuo intervento è stato un'accusa ai soliti imprecisati altri (la massa dei pecoroni, presumo) di essere la causa della tua condizione. Perché volete constringere tutti ad essere socialmente buoni? Perché volete obbligare a pagare le tasse? Perché volete lo Stato?

Io to ho già risposto rimandando al mittente il tuo voi. Noi chi? Chi vuole obbligarti a fare qualcosa che non vuoi fare? Nessuno di noi ti ha obbligato ad accettare nulla, né lo Stato, né le tasse, né l'uso che ne fanno. Mettiti in testa che tutti siamo nati in questa condizione e tutti cerchiamo di sopravvivere come meglio possiamo. Tu non sei responsabile della mia infelicità più di quanto io lo sia della tua.

Citazione:
Perchè mettere lo stato in discussione crea così tanta rabbia?

No, quello che crea così tanta rabbia è che tu, come molti altri qui dentro, sembri cercare un responsabile per la tua condizione al di fuori di te stesso e, quel che è peggio, punti il dito contro persone che si trovano nella stessa merda in cui ti trovi tu e che non hanno più responsabilità di quelle che hai tu. Il primo passo da fare è riconoscere questo. Se vuoi cercare i veri responsabili, pensa in grande, guarda più in alto. Capirai allora chi veramente prende le decisioni per me e per te e, a quel punto, avrai una buona ragione per lamentarti.

Una volta che accetti questo, poi per me possiamo discutere su qualunque cosa. Una società con lo Stato, senza Stato, con uno Stato ridotto al minimo, quali servizi devono essere pubblici, quali privati, per me fa lo stesso. Proviamo e vediamo quello che viene fuori, sono aperto a tutto, purché la si smetta una buona volta con questo vittimismo neanche troppo strisciante. Non l'ho voluto io il tuo Stato. Se poi ti fa piacere pensarlo, pensalo pure, ma continuerò a risponderti allo stesso modo.

E dopo 10 anni, siamo a discutere se il Volo 77 è arrivato proprio lungo questa linea, o piuttosto è arrivato due metri più a sinistra, o due metri più a destra? (Perle complottiste)
PikeBishop
Inviato: 9/5/2012 7:50  Aggiornato: 9/5/2012 7:50
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
uno dei compiti principali dello Stato, per l'appunto, è la tutela della proprietà privata.




Mi fa morire dal ridere, ma dovrei piangere. Dovrei piangere perche' negli ultimi anni ho avuto proprio un problemino riguardante la mia, di proprieta' privata.

La proprieta' privata non esiste, quando uno Stato e' presente. E' tutto suo. E come fanno tutti i mafiosi, decide di volta in volta se vale la pena di intervenire per difendere i suoi sgherri ed associati o se lasciar fare perche' non potrebbe fregargliene di meno.

Sei caduto nella stessa trappola di coloro che pensano che la polizia sia li' per proteggere i cittadini e inseguire i ladri. Anche se occasionalmente puo' capitare che lo faccia (per vari motivi, non ultimo iniziativa personale dell'ultimo sbirro della catena) in realta' la polizia NON e' li' per quello, ma per la repressione del cittadino come PAUSANIA aveva brillantemente spiegato in un articolo che mi piacerebbe ripubblicare, se ne avessi il permesso.

Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
PikeBishop
Inviato: 9/5/2012 7:58  Aggiornato: 9/5/2012 7:58
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Se sei negli Emirati Arabi Uniti, che è una monarchia assoluta che regna, mi pare a rotazione, su una confederazione di monarchie assolute, lo prendi nel culo e te ne stai zitto.

Te lo prendi in culo e stai zitto OVUNQUE, a meno che tu non sia forte e ricco di tuo (ma dovrai usare un bel po' di soldi), ammanicato con una rete di conoscenze e favori, o riesca a piantare su un casino, ma in quel caso arriva l'apparato repressivo a farti tacere.
Se sei in competizione con una ditta che ha l'esclusiva della violenza, quando si arriva ai ferri corti, con che forza ti farai le tue ragioni? E chi vorra' stare a sentirti? Ti diranno: "Non ti piace? Vai affanculo da un'altra parte, che noi abbiamo da sopravvivere..." come un DrHouse qualsiasi.

Ti tritureranno, come hanno fatto sempre, da Vanzetti alla Diaz. Ovunque. Anzi, e' piu' facile avere a che fare coi signori della guerra a Mogadiscio: devi solo appoggiarti ad un altro signore della guerra e vedere se vinci o perdi o se anche lui ti frega (cosa probabile), ma almeno puoi scegliere chi pagare, perche', magari, e' simpatico.

Dove ci sia un governo stabile il cittadino e' PROPRIETA' del governo. Non importa se ci siano delle lotte intestine nello Stato, l'ultima cosa che si vuole e' che il bestiame dia dei grattacapi.

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PikeBishop
Inviato: 9/5/2012 8:14  Aggiornato: 9/5/2012 8:14
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
E ora dimmi che non siamo stronzi tutti e due.

Non siamo stronzi tutti e due.

Contento?

Io non sono stronzo, sono di fronte ad una situazione in cui la pistola mi e' puntata direttamente in faccia e non posso far nulla proprio perche' altri, stronzi, non solo fanno come me, ma pure appoggiano la prevaricazione nei loro confronti. Essi sono come gente in galera che se vede qualcuno che riesca a fuggire premono l'allarme e chiamano subito le guardie, perche' se sono in galera loro devono esserlo tutti.

Io non sono stronzo, io sono fottuto.
Soffro ma non in silenzio e so bene chi e' dalla parte mia e chi non lo e'. Di fronte ad una minima possibilita' sono pronto alla fuga, personale o anche di massa, a seconda dell'occasione.
Certo che gli stronzi che mi dicono "per lavorare devi pagare, anche controvoglia, anche se e' sbagliato" rendono la seconda ipotesi realizzabile tanto quanto il Paese dei Balocchi: poi pero' sostengono che sia un'Utopia.

Si, lo e': per colpa loro!

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E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
complo
Inviato: 9/5/2012 12:06  Aggiornato: 9/5/2012 12:07
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 14/10/2005
Da:
Inviati: 2555
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Certo che gli stronzi che mi dicono "per lavorare devi pagare, anche controvoglia, anche se e' sbagliato"


Non dicono quello.
Dicono per prendere la strada che porta al lavoro pagata da tutti devi pagare anche tu.
Torniamo al condominio e francamente aver detto "la parola chiave è amministratore" non spiega di chi è la rampa di accesso agli appartamenti e che accade a quelli del secondo piano se quello del primo piano decide che per la rampa del primo piano non si passa.

Calvero
Inviato: 9/5/2012 12:41  Aggiornato: 9/5/2012 12:42
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/6/2007
Da: Fleed / Umon
Inviati: 13165
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
(per vari motivi, non ultimo iniziativa personale dell'ultimo sbirro della catena)



.. parole SANTE, e ai più parrà come un osservazione di passaggio:- ma quanta verità vi è in essa e se si calasse il secchio in questo pozzo, esso tornerebbe colmo di scintille e tracimante di pericolosi codici di accesso.


... peccato, Pike, noi non ci saremo. Già: peccato, l'unico momento - questo - in cui è possibile la morale del peccato; l'unico in cui è possibile intonarlo senza biasimarlo.

fanculo

Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
perspicace
Inviato: 9/5/2012 12:48  Aggiornato: 9/5/2012 12:48
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/9/2011
Da: località sconosciuta
Inviati: 3281
 Re: La vera natura della tassazione
Quando hai comprato casa hai firmato un atto dove hai concesso agli altri condomini di usufruire delle scale, e gli altri condomini hanno firmato lo stesso atto.

Il massimo che può fare quello del primo piano non è impedirmi di usare le scale ma la luce del suo piano.

Ma resta evidente che firmando l'atto hai volontariamente concesso agli altri di usufruire delle scale.

Con la casa hai comprato anche l'accesso ad essa.

Io non parlo come scrivo, io non scrivo come penso, io non penso come dovrei pensare, e così ogni cosa procede nella più profonda oscurità. Kepler
complo
Inviato: 9/5/2012 12:53  Aggiornato: 9/5/2012 13:07
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 14/10/2005
Da:
Inviati: 2555
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Quando hai comprato casa hai firmato un atto dove hai concesso agli altri condomini di usufruire delle scale, e gli altri condomini hanno firmato lo stesso atto. Il massimo che può fare quello del primo piano non è impedirmi di usare le scale ma la luce del suo piano. Ma resta evidente che firmando l'atto hai volontariamente concesso agli altri di usufruire delle scale. Con la casa hai comprato anche l'accesso ad essa


I condomini non funzionano così, ma non è questo il punto.
Vorrei capire come dovrebbe funzionare per Pike (o per te)........

perspicace
Inviato: 9/5/2012 13:11  Aggiornato: 9/5/2012 13:12
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/9/2011
Da: località sconosciuta
Inviati: 3281
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Lo so come funziona un condominio. Non ho capito come dovrebbe funzionare per Pike........


FORSE non hai capito.

Il condominio è un esempio improduttivo un esempio che non è stato cacciato da Pike che invece ha fatto il perfetto esempio del vicolo e dello stupro .

Ma resta evidente che non c'è forzatura nel condominio perché comprando casa hai "volontariamente CONSENTITO" il passaggio. Ma salvo specifiche clausole non hai consentito agli altri condomini di aprire casa e prenderti l'oro che hai dentro. Meentre nella vostra visione del condominio voi dite che io comprando casa ho anche concesso agli altri condomini di venirmi a prendere l'oro che ho in casa.

E' la volontarietà del atto il punto che penso ti sia sfuggito.

Io non parlo come scrivo, io non scrivo come penso, io non penso come dovrei pensare, e così ogni cosa procede nella più profonda oscurità. Kepler
complo
Inviato: 9/5/2012 13:17  Aggiornato: 9/5/2012 13:17
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 14/10/2005
Da:
Inviati: 2555
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
FORSE non hai capito. Il condominio è un esempio improduttivo un esempio che non è stato cacciato da Pike che invece ha fatto il perfetto esempio del vicolo e dello stupro . Ma resta evidente che non c'è forzatura nel condominio perché comprando casa hai "volontariamente CONSENTITO" il passaggio. Ma salvo specifiche clausole non hai consentito agli altri condomini di aprire casa e prenderti l'oro che hai dentro. Meentre nella vostra visione del condominio voi dite che io comprando casa ho anche concesso agli altri condomini di venirmi a prendere l'oro che ho in casa. E' la volontarietà del atto il punto che penso ti sia sfuggito.


?????

Ti assicuro che non hai capito tu.
Io voglio solo sapere quello che avevo chiesto.
Come dovrebbe funzionare un condominio per l'accesso agli appartamenti?

perspicace
Inviato: 9/5/2012 13:24  Aggiornato: 9/5/2012 13:24
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/9/2011
Da: località sconosciuta
Inviati: 3281
 Re: La vera natura della tassazione
l'accesso agli appartamenti non lo può impedire nessuno.

Ha pagare la costruzione delle scale sono stati tutti (ma di loro spontaneità).

La pulizia delle scale invece la paga chi ne usufruisce, e se uno non paga non gli si pulisce il pianerottolo. Se poi ti da fastidio dover passare su un pianerottolo sporco prendi la scopa e te lo pulisci da solo.

le jeux sont faits

Io non parlo come scrivo, io non scrivo come penso, io non penso come dovrei pensare, e così ogni cosa procede nella più profonda oscurità. Kepler
complo
Inviato: 9/5/2012 13:29  Aggiornato: 9/5/2012 13:30
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 14/10/2005
Da:
Inviati: 2555
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
La pulizia delle scale invece la paga chi ne usufruisce, e se uno non paga non gli si pulisce il pianerottolo. Se poi ti da fastidio dover passare su un pianerottolo sporco prendi la scopa e te lo pulisci da solo.

le jeux sont faits


E se la rampa delle scale diventa impraticabile ma qualcuno non paga perchè possiede l'appartamento ma non abita lì?
Come si mettono i giochi in questo caso?

PikeBishop
Inviato: 9/5/2012 13:33  Aggiornato: 9/5/2012 13:33
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Come dovrebbe funzionare un condominio per l'accesso agli appartamenti?

Ecchissenefrega.

Quel che si sta qui discutendo e' un "condominio" in cui tu sei nato e ti trovi in una situazione in cui non hai voce in capitolo (e dalla quale non puoi uscire, visto che ci sono SOLO altri condomini a meno che non dovere vivere nelle fogne) ed in cui e' opinione comune che l'amministratore, che viene eletto per maggioranza ogni tot anni, POSSEGGA di fatto (tramite il potere di mutare il regolamento con la delega che i condomini hanno dato) TUTTO, compresi i corpi dei condomini e reinforzi ed IMPONGA con la forza - anche letale - il suo potere.

Un tipo di condominio simile ovviamente non esiste, perche' se no lo chiameremmo STATO, percio' l'esempio del condominio e' una CAZZATA MOSTRUOSA, fatta apposta per far passare idee che non reggono la prova dei fatti.

Devo fare anche un disegno?

Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
perspicace
Inviato: 9/5/2012 13:36  Aggiornato: 9/5/2012 13:36
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/9/2011
Da: località sconosciuta
Inviati: 3281
 Re: La vera natura della tassazione
Queste sono parole mie scritte due post fa:

Citazione:
Il condominio è un esempio improduttivo


Comunque

Citazione:
E se la rampa delle scale diventa impraticabile ma qualcuno non paga perchè possiede l'appartamento ma non abita lì?


Occhio non vede cuore non duole.

Io non parlo come scrivo, io non scrivo come penso, io non penso come dovrei pensare, e così ogni cosa procede nella più profonda oscurità. Kepler
complo
Inviato: 9/5/2012 13:38  Aggiornato: 9/5/2012 13:48
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 14/10/2005
Da:
Inviati: 2555
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Un tipo di condominio simile ovviamente non esiste, perche' se no lo chiameremmo STATO, percio' l'esempio del condòminio e' una CAZZATA MOSTRUOSA, fatta apposta per far passare idee che non reggono la prova dei fatti.


Un tipo di condominio simile esiste, sono così TUTTI i condomini e se il tuo condomino non paga la riparazione della caldaia centrale tu sei incazzato con lui esattamente come lo sono io con chi non paga le tasse.
Ciò che non esiste è applicazione pratica delle teorie turbo libertarie.
E' solo un susseguirsi di svicolamenti a chi le richiede......

Spiderman
Inviato: 9/5/2012 13:41  Aggiornato: 9/5/2012 13:41
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 19/9/2009
Da:
Inviati: 2722
 Re: La vera natura della tassazione
Pike, indichi la luna ma ti guardano il dito. O hai un dito strano che calamita l'attenzione, o qualcuno, qui, è davvero fottuto.

"Ogni giorno racconto la favola mia, la racconto ogni giorno chiunque tu sia, e mi vesto di sogno per darti se vuoi, l'illusione di un bimbo che gioca agli eroi. (Renato Zero)
complo
Inviato: 9/5/2012 13:44  Aggiornato: 9/5/2012 13:44
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 14/10/2005
Da:
Inviati: 2555
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Occhio non vede cuore non duole.


Se sei quello che non vede.
Se sei quello che non entra più in casa gli "recapiti la testa dei familiari".
Come ha detto Pispax?

Una volta depurate dalle puttanate ideali, e dopo un minimissimo di tentativo di inquadrarle in una realtà vera, lo scenario che resta è raccapricciante.

complo
Inviato: 9/5/2012 13:45  Aggiornato: 9/5/2012 13:45
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 14/10/2005
Da:
Inviati: 2555
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Pike, indichi la luna ma ti guardano il dito. O hai un dito strano che calamita l'attenzione, o qualcuno, qui, è davvero fottuto.


Una volta depurate dalle puttanate ideali, e dopo un minimissimo di tentativo di inquadrarle in una realtà vera, lo scenario che resta è raccapricciante.

PikeBishop
Inviato: 9/5/2012 13:45  Aggiornato: 9/5/2012 13:45
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Un tipo di condominio simile esiste, sono così TUTTI i condomini

Sei ubriaco gia' a quest'ora?????

Citazione:
Ciò che non esiste è applicazione pratica delle teorie turbo libertarie.

No, sei un provocatore.

Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
Pispax
Inviato: 9/5/2012 13:50  Aggiornato: 9/5/2012 13:50
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/3/2009
Da:
Inviati: 4685
 Re: La vera natura della tassazione
DrHouse


Citazione:
Pispax, dimmi dove avrei detto che la classe dominante è "una e monolitica". Non l'ho mai detto perché non lo penso. La classe dominante cambia continuamente di epoca in epoca e di luogo in luogo. Come sua caratteristica metastorica, se mai, ha quella di essere rappresentata quasi sempre da un élite, ossia da una ristretta minoranza. A parte questo è sempre diversa.

Sostanzialmente concordi con me, ma anche tu non hai resistito alla tentazione dello strawman per controargomentare.


Mi dispiace se la cosa è apparsa come un piano inclinato.
Non avevo intenzione di inclinare alcunché. Il problema semmai è che è emersa una mia personale idiosincrasia: quella contro i discorsi protoparanoidi che dicono che la colpa è tutta di Loro.

Non so se se questa cosa rappresenta il tuo pensiero. Anzi, credo di no.
Però i ragionamenti sulla "classe dominante" di solito vanno a cascare lì.


Attenzione: è al di là do ogni dubbio che lo Stato in moltissimi casi più che controllante sia controllato.
Si, proprio dalle cosiddette elites.
Ma se si scappa fuori dal semplicismo del "Loro", magari ci si accorge che le "elites" sono parecchie, e spesso in contraddizione e in competizione fra loro. Già questo complica le cose anche nel peggior Stato dittatoriale.

Se poi si vive in uno Stato di diritto, c'è da tenere presente che OGNI scelta che avvantaggia una particolare elite (di norma a danno di un'altra) si riflette anche su tutti i casi simili che riguardano anche il pizzicagnolo o il disoccupato. In uno Stato di diritto non si emettono proclami: si stabiliscono principi giuridici. E questo tempera l'arbitrio.

Se poi questo Stato di diritto è anche una democrazia, allora le cose si complicano ancora di più. Perché poi te puoi muoverti a tuo piacimento per favorire Tizio o Caio, ma se per fare questo scontenti troppa gente allora quello che succede è che TU perdi il potere. E questo tempera l'arbitrio ancora di più.


Spero di aver spiegato il motivo per cui quando sento i generici riferimenti a una "classe dominante" tendo a innervosirmi.
Rappresentano il mondo con un ingiustificato eccesso di semplificazione.

complo
Inviato: 9/5/2012 13:51  Aggiornato: 9/5/2012 14:38
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 14/10/2005
Da:
Inviati: 2555
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Sei ubriaco gia' a quest'ora?????


lite condominiale coppia aggredisce due agenti

la lite condominiale che fa tre morti

la lite condominiale finisce a coltellate

lite condominiale all' origine del tentato omicidio

lite condominiale sfocia in tentato omicidio

lite condominiale uomo in prognosi riservata

lite tra vicini ucciso commerciante

il cane disturba ucciso anziano a bastonate

operaio ucciso in lite condominiale

lite con i condomini: ingegnere fa saltare il palazzo e si suicida

manca l'acqua nel condominio: anziano uccide giovale

lite condominiale: gettato dal balcone

Un pò di realtà che forse è qualcun'altro che non la vede. Il condominio nel suo piccolo (a neanche tanto piccolo), "possiede anime e corpi" come lo Stato.
I conflitti si generano ININTERROTTAMENTE, quello che non si capisce è come si vorrebbe risolverli o non farli generare.

Citazione:
No, sei un provocatore.


E allora dicci come funzionano i condomini nella "tribù" dei libertari nell' isola.
Sentiamo.....


EDIT: prima che esegui il trucco di tutti gli altri dicendo "non ci sarebbero condomini", dicci come funziona l'accesso all' acqua del fiume nell' isola.
Anche a quello, GUARDACASO, non ha risposto nessuno....

DrHouse
Inviato: 9/5/2012 13:52  Aggiornato: 9/5/2012 13:53
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 30/11/2007
Da:
Inviati: 2394
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Non siamo stronzi tutti e due.

Temo, purtroppo, sia vero proprio il contrario. In realtà, lo siamo entrambi e per mancanza reale di alternative. Almeno finché qualcosa non cambierà nel nostro atteggiamento.

Citazione:
Io non sono stronzo, sono di fronte ad una situazione in cui la pistola mi e' puntata direttamente in faccia e non posso far nulla proprio perche' altri, stronzi, non solo fanno come me, ma pure appoggiano la prevaricazione nei loro confronti. Essi sono come gente in galera che se vede qualcuno che riesca a fuggire premono l'allarme e chiamano subito le guardie, perche' se sono in galera loro devono esserlo tutti.

Io non sono stronzo, io sono fottuto.

Sei nella stessa situazione di milioni di altre persone. Sei uno stronzo che non conta nulla e che non ha sostanzialmente voce in capitolo su come vengono spesi i suoi soldi. Come me. Me se ti piace di più, diciamo allora che non siamo due stronzi, ma due fottuti. Il senso resta quello, basta mettersi d'accordo sui termini

Citazione:
Soffro ma non in silenzio

E ti dico anche perché non lo fai in silenzio: perché te lo lasciano fare.

Perché vedi, il bello della faccenda è proprio questo. Di fatto, non ci lasciano cambiare nulla, ma in compenso ci lasciano dire tutto quello che vogliamo. Possiamo lamentarci di molte cose delle nostre democrazie, ma di certo non che non ci concedano libertà di opinione e di espressione. Un tempo le cellule del dissenso venivano perseguitate fin dalla nascita, gli oppositori erano costretti a incontrarsi nei modi più segreti e impensabili. Oggi ci lasciano fare tutto alla luce del sole, anzi ce lo lasciano fare pubblicamente. Vogliamo dire che il governo americano ha inventato l'11 settembre? Ce lo lasciano dire e ci lasciano aprire forum e blog interamente dedicati a questo. Vogliamo dire che le banche centrali sono invenzioni create con il preciso scopo di affamare milioni di persone attraverso il debito? Ce lo lasciano dire. Vogliamo dire che le case farmaceutiche controllano completamente i ministeri della salute e dettano legge sulla ricerca scientifica? Ci lasciano dire questo e molto di più. Tanto sanno che non andremo oltre. Abbiamo imparato così bene la loro lezione, ossia a dividerci e a scazzarci tra noi con i nostri ismi, che ormai non servono più né le coercizioni, né gli infiltrati. Ci autolimitiamo da soli. L'unica cosa che potrebbe veramente preoccuparli è che ci unissimo e iniziassimo a cooperare. Lì inizierebbero, forse, a farsela sotto, ma sanno anche benissimo che è l'ultima cosa che siamo capaci di fare.

Carl Sunstein? Non diciamo cazzate, a quest'ora si starà girando i pollici. La verità è che non hanno paura di noi. Sappiamo farci del male benissimo da soli, non abbiamo bisogno del loro aiuto.

E dopo 10 anni, siamo a discutere se il Volo 77 è arrivato proprio lungo questa linea, o piuttosto è arrivato due metri più a sinistra, o due metri più a destra? (Perle complottiste)
Luco
Inviato: 9/5/2012 14:02  Aggiornato: 9/5/2012 14:02
Ho qualche dubbio
Iscritto: 23/3/2008
Da:
Inviati: 286
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Pike, indichi la luna ma ti guardano il dito. O hai un dito strano che calamita l'attenzione, o qualcuno, qui, è davvero fottuto.


Si può fare qualcosa per quelli che la vedono, la vorrebbero, ma la trovano irraggiungibile?
così, tanto per discutere eh... (poi ci arriverò anche da solo - se farò tutte le letture a cui mi rimanderete - ma qui si cercano opinioni)

perspicace
Inviato: 9/5/2012 14:10  Aggiornato: 9/5/2012 14:10
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/9/2011
Da: località sconosciuta
Inviati: 3281
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Carl Sunstein? Non diciamo cazzate, a quest'ora si starà girando i pollici. La verità è che non hanno paura di noi. Sappiamo farci del male benissimo da soli, non abbiamo bisogno del loro aiuto.


E perché non hanno paura di noi??

Forse perché il coltello dalla parte del manico ce l'hanno loro detenendo il monopolio della violenza e facendocelo pagare a noi, non solo ma senza coercizione alcuna hanno ottenuto anche dei promotori della "buona cittadinanza".

Io non parlo come scrivo, io non scrivo come penso, io non penso come dovrei pensare, e così ogni cosa procede nella più profonda oscurità. Kepler
Pispax
Inviato: 9/5/2012 14:26  Aggiornato: 9/5/2012 14:50
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/3/2009
Da:
Inviati: 4685
 Re: La vera natura della tassazione
berna85


Citazione:
(Credo sia inutile aggiungere che il concetto di "dittatura della maggioranza", così come viene usato dagli anarco-capitalisti, io lo ritengo una colossale panzana)

Elabora perpiacere.



La PANZANA sta nell'attribuire il concetto di "dittatura della maggioranza" all'"oppressione statale". Anzi, meglio: all'"oppressione statale DEMOCRATICA".
In conseguenza di questo parte l'esca da allocchi: "Niente Stato = Niente dittatura della maggioranza".


Si, col cazzo.


Il problema è che questa roba non si riferisce al concetto di Stato. Si riferisce al concetto di COMUNITA'.
Perché OGNI comunità, anche quella dai presupposti più labili, si regge su un patto fondamentale: quando si parla di roba che riguarda la comunità non ha importanza che COSA si decide, ma COME si decide.
Una volta stabilito il COME, hai la regola base di ogni tipo di convivenza.

Certo, non necessariamente il principio dev'essere la maggioranza. Di solito viene scelto quello perché è il più razionale. Ma può essere qualunque cosa: l'estrazione a sorte, il vaticinio delle interiora di gabbiano, l'oroscopo, il tempo, l'indiscutibile opinione di un Saggio, ecc.
Però la caratteristica comune è che il patto sul COME viene rispettato. Una volta che è stata maturata la decisione, questa decisione viene rispettata da tutti.


L'anarco-capitalismo si sbatte un sacco sul concetto di proprietà privata.
Già il semplice fatto di condividere la correttezza di questo principio trasforma un gruppo di individui in una comunità.
Che in quanto tale ritiene, correttamente, di potersi difendere da chi non rispetta questa decisione.
Ovvero ritiene che esista un principio che sta SOPRA la libertà individuale al quale tutti debbono adeguarsi, pena la fine della comunità stessa.


Non ci credi?

Prendi una piccola comunità anarco-capitalista. Non c'è più il Perfido Stato fra i coglioni.
Tutti quanti condividono almeno due principi anarco-capitalisti, ovvero:
1) massimo rispetto della libertà individuale
2) correttezza del concetto di proprietà privata.

Poi arriva il Bandito Supepippo, membro della comunità (anche se questo è irrilevante), che dichiara che nel pieno rispetto della propria libertà individuale ha deciso di sbattersene la fava della proprietà privata e di applicare al suo posto il concetto che "quello che è tuo se solo mi scricchia diventa mio, che me lo prendo".
Direi che c'è, ehm, un problema.

ATTENZIONE: se il modo di risolvere il problema è che la comunità decide di reagire difendendosi dal Bandito Superpippo, cercando, magari con la forza, di impedirgli di prendersi quello che non è suo...
..ecco che hai di nuovo una "dittatura della maggioranza" nel pieno del suo fulgore.




E' da circa un anno che sto aspettando una risposta a una domanda molto semplice: in che modo l'anarco-capitalismo risolve il problema del conflitto?
Cosa succede quandi due libertà individuali opposte si scontrano, o quando una libertà individuale si scontra con un principio fondante della comunità?
La domanda originariamente era rivolta a Paxtibi, ma mi va bene una risposta da parte di chiunque.

Però voglio UNA RISPOSTA, non un link.
Se non siete capaci di elaborare un concetto per conto vostro e avete bisogno di rifugiarvi nella magia oratoria di qualcun altro, fate pure a meno di rispondere.
Non che questa sarebbe una novità, peraltro.

Pispax
Inviato: 9/5/2012 14:43  Aggiornato: 9/5/2012 14:43
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/3/2009
Da:
Inviati: 4685
 Re: La vera natura della tassazione
PikeBishop


Citazione:
Se sei in competizione con una ditta che ha l'esclusiva della violenza, quando si arriva ai ferri corti, con che forza ti farai le tue ragioni?


Mi pare una visione eccessivamente drastica, ma prendiamola pure per buona.
Quindi c'è un caso in cui questo conflitto è perso in partenza. Loro hanno l'"esclusiva della forza".
Va bene.

Sull'altro piatto della bilancia però ci devi mettere che questo vale in UN solo caso. E' proprio il fatto che lo Stato abbia "l'esclusiva della forza" a impedire che TUTTI GLI ALTRI CONFLITTI si risolvano nel contare chi ha più armi da fuoco a disposizione.
Non è che quel paragone, per quanto eclatante e impreciso, l'abbia fatto completamente a caso.





Citazione:
Ti tritureranno, come hanno fatto sempre, da Vanzetti alla Diaz. Ovunque. Anzi, e' piu' facile avere a che fare coi signori della guerra a Mogadiscio: devi solo appoggiarti ad un altro signore della guerra e vedere se vinci o perdi o se anche lui ti frega (cosa probabile), ma almeno puoi scegliere chi pagare, perche', magari, e' simpatico.


Capisco.
Quindi il concreto vantaggio proposto dall'anarco-capitalismo è che non sei tenuto a essere schiavo dello Stato: puoi liberamente scegliere di chi essere schiavo.
E devi anche essere dannatamente sicuro di scegliere bene, perché se poi è il TUO Signore della Guerra quello che alla fine perde, son cazzi ancora più amari.




Sai com'è: se devo scegliere una teoria economica che oltrepassi il concetto di Stato, personalmente preferirei sceglierne una che mi fa fare dei passi avanti, non dei passi indietro.

Calvero
Inviato: 9/5/2012 14:46  Aggiornato: 9/5/2012 14:48
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/6/2007
Da: Fleed / Umon
Inviati: 13165
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Sei nella stessa situazione di milioni di altre persone. Sei uno stronzo che non conta nulla e che non ha sostanzialmente voce in capitolo su come vengono spesi i suoi soldi. Come me. Me se ti piace di più, diciamo allora che non siamo due stronzi, ma due fottuti. Il senso resta quello, basta mettersi d'accordo sui termin


Permettimi, ma stai portando la cosa in uno sterile relativismo. Non è corretto. Che poi ha una sua funzione - a malapena utile - nel gioco dialettico. Non più in là.

In questo contendere c'è qualcuno che sta chiamando le cose col proprio nome, e qualcuno no. La differenza è fondamentale, poiché ogni scelta, ogni presa di coscienza .. ogni prospettiva si mette in moto a seconda di una determinata posizione intellettuale.

Innanzitutto buona parte del discorso di Pike, sta facendo notare come -chiamiamola - la coscienza collettiva dei popoli non voglia uscire dal Loop, ed è da qui che partono stili di vita invece che altri... scelte "politiche" invece che altre o anti-politiche e via via esponenzialmente....

Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
complo
Inviato: 9/5/2012 14:54  Aggiornato: 9/5/2012 14:54
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 14/10/2005
Da:
Inviati: 2555
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Innanzitutto buona parte del discorso di Pike, sta facendo notare come -chiamiamola - la coscienza collettiva dei popoli non voglia uscire dal Loop, ed è da qui che partono stili di vita invece che altri...



Si, PAx aveva postato questo e direi che è quello di cui parla anche Pike

http://www.youtube.com/watch?v=JOT6KXQTx1I

Ma tu che ne pensi?

Pyter
Inviato: 9/5/2012 15:16  Aggiornato: 9/5/2012 15:16
Sono certo di non sapere
Iscritto: 15/9/2006
Da: Sidonia Novordo
Inviati: 6250
 Re: La vera natura della tassazione
Visto che uno dei compiti principali dello Stato, per l'appunto, è la tutela della proprietà privata.




Fammi indovinare: tramite Equitalia?



"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
DrHouse
Inviato: 9/5/2012 15:46  Aggiornato: 9/5/2012 15:46
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 30/11/2007
Da:
Inviati: 2394
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
E perché non hanno paura di noi??
Forse perché il coltello dalla parte del manico ce l'hanno loro detenendo il monopolio della violenza e facendocelo pagare a noi, non solo ma senza coercizione alcuna hanno ottenuto anche dei promotori della "buona cittadinanza".

È dall'inizio del thread che ripeto la stessa cosa: che lo Stato, in realtà, sono loro e non noi. Non esiste nessuna dittatura della maggioranza. Esiste - e molto nitidamente - una dittatura della minoranza. Le vere decisioni le prendono in pochi. A noi lasciano soltanto l'illusione della scelta, a volte nemmeno quello.

Il punto è che finché continuerai a pensare che la causa dei tuoi mali risiede nella maggioranza e non in chi effettivamente detiene le leve del potere continuerai fatalmente ad arrivare a conclusioni sbagliate. Sbagliate almeno per me, sia chiaro.

E dopo 10 anni, siamo a discutere se il Volo 77 è arrivato proprio lungo questa linea, o piuttosto è arrivato due metri più a sinistra, o due metri più a destra? (Perle complottiste)
toussaint
Inviato: 9/5/2012 16:01  Aggiornato: 9/5/2012 16:01
Sono certo di non sapere
Iscritto: 23/3/2012
Da:
Inviati: 5220
 Re: La vera natura della tassazione
Voglio fare un attimo il provocatore.
Se ci pensate bene, Equitalia è il braccio operativo del Mercato con la M maiuscola.
Infatti, quand'è che Equitalia ad esempio azzanna un imprenditore?
Quando questi non ha pagato un'imposta e viene quindi oberato da sanzioni e interessi che non riesce a sopportare.
Ma quindi, o al momento di pagare l'imposta o successivamente quando avrebbe dovuto pagare sanzioni e interessi l'imprenditore non paga per un motivo molto semplice:
LA SUA AZIENDA STA ANDANDO MALE
Ma allora, non è nei comandamenti del libero mercato il principio che gli imprenditori incapaci o inefficienti vengono naturalmente espulsi dal mercato?
Dunque, come ho anticipato e paradossalmente, Equitalia è solo un efficiente spazzino, secondo la visione pro mercato, altrimenti si cade in contraddizione.
Direi che Equitalia, secondo la visione pro mercato, accelera il tempo in cui l'imprenditore inefficiente viene espulso dal marcato, è dunque un acceleratore di efficienza.
Se invece consentissimo a quell'imprenditore di rimanere sul mercato con una rateizzazione del debito e dunque con un intervento assistenzialista non faremmo che favorire un'allocazione inefficiente delle risorse complessive del sistema produttivo.
Tanto per provocare e per dire che a volte le cose sono più complesse di quello che sembrano.

"Siam del popolo le invitte schiere c'hanno sul bavero le fiamme nere ci muove un impeto che è sacro e forte morte alla morte morte al dolor. Non vogliamo più assassini non vogliamo più briganti come un dì gridiamo: avanti!" Arditi del Popolo 1921
Pyter
Inviato: 9/5/2012 16:09  Aggiornato: 9/5/2012 16:10
Sono certo di non sapere
Iscritto: 15/9/2006
Da: Sidonia Novordo
Inviati: 6250
 Re: La vera natura della tassazione
Certe volte si ha l'impressione di parlare con un asino girato di spalle.

Ma non ho capito se lo faccia perchè intimamente si vergogni o perchè gli venga meglio scalciare.

"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
franco8
Inviato: 9/5/2012 16:12  Aggiornato: 9/5/2012 16:18
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/12/2005
Da:
Inviati: 1561
 Re: La vera natura della tassazione
Boh.. provo a chiarire il concetto anche se mi auguro di non fare ulteriore casino...
A proposito del esempio del condominio più volte ripreso ma sempre ignorato o malinteso...
Il concetto centrale che si vuole esplicitare considerando l'esempio del condominio non riguarda l'amministrazione, la maggioranza e altre cavolate, ma il fatto che ( non proprio sempre in assoluto ma nella maggioranza dei casi pratici ) esistano delle "cose" dei "beni" che sono necessariamente di tutti ed "indivisibili".

Esistendo queste (generiche) "entità pubbliche" la loro gestione deve, per forza di cose, essere regolata in qualche modo....

(Ma solo l'espressione di questo concetto viene considerato una "difesa" dello stato... sia pur con tutti i distinguo.. tant'è!)

Quindi il concetto non è "ci deve stare qualcuno che ti comanda" ma è piuttosto "ti devi necessariamente mettere d'accordo, e interessarti delle cose comuni".
In altre parole ancora: "Non puoi far finta o agire come se esistessero solo gli individui"


Sono d'accordissimo con DrHouse:
Citazione:

Non esiste nessuna dittatura della maggioranza. Esiste - e molto nitidamente - una dittatura della minoranza. Le vere decisioni le prendono in pochi. A noi lasciano soltanto l'illusione della scelta, a volte nemmeno quello.

..Sottoscrivo... Ma quale dittatura delle maggioranza!... Sarebbe già un (piccolo?) progresso.

.... ....io non mi definisco affatto volentieri ateo, non più di quanto io sia a-MickeyMouse.
..
(detto, fatto)
DrHouse
Inviato: 9/5/2012 16:19  Aggiornato: 9/5/2012 16:19
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 30/11/2007
Da:
Inviati: 2394
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Pispax:
Spero di aver spiegato il motivo per cui quando sento i generici riferimenti a una "classe dominante" tendo a innervosirmi.
Rappresentano il mondo con un ingiustificato eccesso di semplificazione.

OK, ti concedo anche questa. Ammetto che parlare di élite sia una semplificazione, così come, quando sopra parlavo di proprietà privata, non mi riferivo al tuo paio di scarpe 48 o al tagliaerba di Pike. Mi riferivo ai grandi capitali. Concordo pienamente che sarebbe più corretto parlare di élites al plurale, perché i gruppi di potere sono continuamente in conflitto tra loro e, quindi, cambiano continuamente. Resta pur sempre il fatto che, al netto di tutto ciò, parliamo pur sempre di una minoranza.

Inoltre, Pispax, cerca di capire che a volte la semplificazione risponde a un'esigenza di sintesi...

E dopo 10 anni, siamo a discutere se il Volo 77 è arrivato proprio lungo questa linea, o piuttosto è arrivato due metri più a sinistra, o due metri più a destra? (Perle complottiste)
Pispax
Inviato: 9/5/2012 18:20  Aggiornato: 9/5/2012 18:20
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/3/2009
Da:
Inviati: 4685
 Re: La vera natura della tassazione
DrHouse

Citazione:
Inoltre, Pispax, cerca di capire che a volte la semplificazione risponde a un'esigenza di sintesi...


Su questo argomento sono impreparato.

No è che la settimana scorsa sono stato malato e poi anche mia madre ha avuto i suoi casini e allora ho avuto molto da fare anche se cercavo sempre di studiare nei momenti liberi che perè erano pochi perché anche il cane è stato male e ho dovuto portarlo dal veterinario che non c'era e sono dovuto tornare martedì e ci ho fatto molto tardi e poi il raffreddore... una domanda di riserva, per favore...

Mande
Inviato: 9/5/2012 22:34  Aggiornato: 9/5/2012 22:37
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 13/1/2008
Da: Cologna veneta
Inviati: 1301
 Re: La vera natura della tassazione
franco8
Citazione:

Quindi il concetto non è "ci deve stare qualcuno che ti comanda" ma è piuttosto "ti devi necessariamente mettere d'accordo, e interessarti delle cose comuni".
In altre parole ancora: "Non puoi far finta o agire come se esistessero solo gli individui"

Si, il concetto era questo. Una cosa più che normale ma che non ottiene mai risposta.

Un tentativo di rispondere lo ha fatto perspicace:
Citazione:

Ma resta evidente che non c'è forzatura nel condominio perché comprando casa hai "volontariamente CONSENTITO" il passaggio. Ma salvo specifiche clausole non hai consentito agli altri condomini di aprire casa e prenderti l'oro che hai dentro. Meentre nella vostra visione del condominio voi dite che io comprando casa ho anche concesso agli altri condomini di venirmi a prendere l'oro che ho in casa.

E' la volontarietà del atto il punto che penso ti sia sfuggito.

Che è come dire:
"Siccome i padri fondatori dello stato hanno volontariamente CONSENTITO l'esistenza di beni pubblici noi che siamo i loro eredi..."

Noi che siamo i loro eredi cosa facciamo?

Ipoteticamente ogni nuovo acquirente (o erede) di un appartamento in condominio ha facoltà di sciogliere l'unione dell'immobile? No, nel caso del condominio non è accettabile. Le parti comuni sono indispensabili al diritto dei singoli condomini di fruire delle loro proprietà.

Senza scala condominiale tu puoi restare proprietario di un appartamento ma non avere la possibilità di accedervi e dunque?

Esistono anche nello stato un minimo di beni pubblici indisponibili al mercato secondo la scuola austriaca?

Secondo me si ma accetto anche un no come risposta. Ovviamente ne trarrò le dovute conclusioni.

Se invece anche la scuola austriaca ritiene debbano esistere un minimo di beni condivisi allora accetta il concetto stesso di stato. Che poi il governo sia espressione collettiva, dittatoriale, maggioritaria od altro conta poco.

Vogliamo un condominio anarchico senza amministratore (ruler) dove ogni condomino si impegna a tenere pulita e manutenuta la propria porzione di scale?

Avremo uno stato che come tassa non chiede denaro ma il lavoro dei suoi associati. Avremo uno stato sicuramente minimale e chi lo vieta?

Resta un fatto. Le tasse sono la nostra quota di partecipazione alla società. Sono perfettamente d'accordo che ognuno dovrebbe essere libero di scegliere a quale associazione affiliarsi ma anche oggi è quasi così. Se non ti va bene uno stato e le sue tasse puoi andare verso uno che ritieni migliore. Certo che se ogni giorno sorgessero nuove isole come spera Santaruina ognuno potrebbe fondare uno stato proprio a sua immagine e somiglianza. Con la conquista dell'america e la corsa al lontano west questo sogno sembrava praticabile. Non ti va bene dove vivi? Ti sposti un po più ad ovest. Poi l'altra costa è stata raggiunta ed il sogno è finito.

Oggi ogni lembo di terra è già occupato da almeno una associazione di cittadini. Posso farci qualcosa?

Dovremmo espropriare uno stato con la violenza perché tu possa avere il tuo? E' un dato di fatto e ne prenderai atto.

berna85
Inviato: 9/5/2012 23:39  Aggiornato: 9/5/2012 23:39
Ho qualche dubbio
Iscritto: 16/1/2011
Da: Amsterdam
Inviati: 154
 Re: La vera natura della tassazione
Pispax


Ovvero ritiene che esista un principio che sta SOPRA la libertà individuale al quale tutti debbono adeguarsi, pena la fine della comunità stessa.

E quale sarebbe questo principio?

che dichiara che nel pieno rispetto della propria libertà individuale ha deciso di sbattersene la fava della proprietà privata e di applicare al suo posto il concetto che "quello che è tuo se solo mi scricchia diventa mio, che me lo prendo".

Cosa succede quandi due libertà individuali opposte si scontrano, o quando una libertà individuale si scontra con un principio fondante della comunità?

Non so che concetto hai di libertà, Libertà viene inteso in senzo negativo: libero da e non libero di. Anchio sono libero di ammazzare il primo passante, la volontà individuale non può essere ceduta e in questo senso siamo tutti liberi, ma poi dovrò fare i conti con la polizia.
Il rispetto della proprietà privata è l'unico punto fondante. La libertà individuale è anch"essa un espressione della proprietà privata, io sono proprietario del mio corpo, e non una cosa a parte.
Quindi quando si presenta Superpippo con le sue richieste lo manderebbero a fanculo! Se poi Pippo usa la forza sarà usata la forza, ma non diventerebbe la dittatura della maggioranza perchè i principi sono già stabiliti e non cambiano solo se si è di più. O si è in tanti o in pochi se commetti un aggressione sei nel torto. Punto.


Esistone esempi storici di tribunali mercantili che risolvevano le dispute fra mercanti (con calma ti cerco un riferimento). L'unico deterrente per il crimine non è il carcere, adesso è cosi ma il boicottaggio funzionava benissimo in questo caso.

berna85
Inviato: 10/5/2012 0:08  Aggiornato: 10/5/2012 0:08
Ho qualche dubbio
Iscritto: 16/1/2011
Da: Amsterdam
Inviati: 154
 Re: La vera natura della tassazione
Quindi il concetto non è "ci deve stare qualcuno che ti comanda" ma è piuttosto "ti devi necessariamente mettere d'accordo, e interessarti delle cose comuni". In altre parole ancora: "Non puoi far finta o agire come se esistessero solo gli individui"

Ti sbagli, esistono solo individui che decidono di collaborare ma facendo ciò non creano un entità a se rimangono sempre individui con la propria volontà. La volontà della società non esiste, è semplicemente una media, un riassunto.
£e vero che la collaborazione conviene ma se un individuo non gli va e vuole farsi i cazzi suoi perchè fermarlo? Mica si sta dicendo che non ci deve essere collaborazione, solo che questa dovrebbe essere volontaria. Anche perchè la collaborazione forzata si chiama in un altro modo.

Esistono anche nello stato un minimo di beni pubblici indisponibili al mercato secondo la scuola austriaca?

Dipende, credo Hayek fosse favorevole e credeva nel ruolo dello stato per fornire beni. Altri no. Il problema di come gestire i beni pagati con le nostre tasse in un eventuale futuro anarco capitalista esiste ma non lo vedo come un problema insormontabile.
Nel concetto stesso di proprietà privata è implicata la libertà di accedervi liberamente, quindi non mi puoi impedire di accedere alla mia proprietà.
Pultroppo l'esempio del condominio è inadeguato perchè si presuppone che siamo tutti legati in maniera permanente.

Pispax
Inviato: 10/5/2012 1:20  Aggiornato: 10/5/2012 1:26
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/3/2009
Da:
Inviati: 4685
 Re: La vera natura della tassazione
berna85

Citazione:
E quale sarebbe questo principio?

In questo caso l'inalienabilità della proprietà privata. Che è un principio convenzionale.




Citazione:
ma non diventerebbe la dittatura della maggioranza perchè i principi sono già stabiliti

Già.
Il punto è proprio questo.
Da chi?

Come fai a vantare una libertà negativa assoluta se poi ti devi comunque piegare a dei principi stabiliti?





Citazione:
Non so che concetto hai di libertà, Libertà viene inteso in senzo negativo: libero da e non libero di

Il problema è che se pompi al massimo la libertà negativa, che pure è principio fondamentale, per forza di cose sei costretto a abbandonare per strada ogni tipo di riferimento culturale che aggrega la comunità.
Perché anche quei riferimenti culturali se ti fermi un attimo a analizzarli sono dittatura della maggioranza.
In questo caso il riferimento culturale è il riconoscimento comune del rispetto della proprietà privata.
Minchia, ma è così difficile da capire?





Citazione:
Esistone esempi storici di tribunali mercantili che risolvevano le dispute fra mercanti (con calma ti cerco un riferimento). L'unico deterrente per il crimine non è il carcere, adesso è cosi ma il boicottaggio funzionava benissimo in questo caso.

Se ci rifletti, ottimo esempio di dittatura della maggioranza in assenza di Stato.

complo
Inviato: 10/5/2012 10:17  Aggiornato: 10/5/2012 10:19
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 14/10/2005
Da:
Inviati: 2555
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Quindi quando si presenta Superpippo con le sue richieste lo manderebbero a fanculo! Se poi Pippo usa la forza sarà usata la forza, ma non diventerebbe la dittatura della maggioranza perchè i principi sono già stabiliti e non cambiano solo se si è di più. O si è in tanti o in pochi se commetti un aggressione sei nel torto. Punto.


Questa è proprio bella!

La pistolettata a Superpippo non sarebbe dittatura della maggioranza in quanto c'era già un "principio" stabilito.
La pistolettata che un poliziotto tirerebbe a superpippo nello stato sarebbe invece dittatura della maggioranza in quanto la legge non sarebbe un prinicipio già stabilito perchè "cambia se si è di più".
In buona sostanza nell' isola dei turbo fanta libertari le regole (TUTTE LE REGOLE) resterebbero IDENTICHE nei millenni.
I primi fortunati fondatori sarebbero come Mosè: SONO LORO CHE HANNO DATO I PRINCIPI.
Tutta la successiva umanità dovrebbe solo seguirli.
Cazzo questa si che sarebbe libertà! Altro che noi poveri malati di "shhhtaato"..............

franco8
Inviato: 10/5/2012 10:37  Aggiornato: 10/5/2012 10:51
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/12/2005
Da:
Inviati: 1561
 Re: La vera natura della tassazione
berna85
Citazione:

Ti sbagli, esistono solo individui che decidono di collaborare ma facendo ciò non creano un entità a se rimangono sempre individui con la propria volontà. La volontà della società non esiste, è semplicemente una media, un riassunto.
£e vero che la collaborazione conviene ma se un individuo non gli va e vuole farsi i cazzi suoi perchè fermarlo? Mica si sta dicendo che non ci deve essere collaborazione, solo che questa dovrebbe essere volontaria. Anche perchè la collaborazione forzata si chiama in un altro modo.

Esistono solo individui solo nel caso in cui consideri un insieme di eremiti ciascuno dei quali vive indipendentemente dall'altro.
Nel momento in cui (volontariaemente o no) collaborano e interagiscono, esistono anche altre Entità.
Si può e si deve discutere sul punto se questa/e Entità siano da identificarsi con lo Stato....
Possiamo discutere di come dovrebbero essere queste "Entità" (es. volontaistiche, non-violente ecc..)
Ma non si può negare l'esistenza.. cadono le basi di discussione...
(non so se mi spego: un organizzazione anarchica è una organizzazione in cui la libertà dell'individuo viene massimamente rispettata e in cui non esistono gerarchie; NON è una assenza di organizzazione...)
Un altro esempio in termini terra-terra:
- o non ci sono delle cose da fare insieme (e ognuno se può stare per i cazzi propri)
- oppure ci sono delle cose da fare insieme ed in qualche modo bisogna "coordinarsi" sulla base di regole (quali che siano...).
Tertium non datur... (o no?)
Non so ma... nel momento stesso in cui collaboro è "limitata" "forzatamente" la mia libertà individuale
Perchè la comunità funzioni ha necessita di "leggi" sia pur minime che ciascuno è "forzatamente" obbligato a rispettare....
Anche solo il "rispetto dei patti" è una regola ed è un "limite alla libertà individuale".

berna85
Citazione:

Pultroppo l'esempio del condominio è inadeguato perchè si presuppone che siamo tutti legati in maniera permanente.

(giusta deduzione... peccato che piuttosto che mettere in discussione gli assiomi.... ci si arrampichi sugli specchi e si accettino conclusioni fuori dal buon senso )
E' proprio questo un punto cruciale: siamo legati in maniera permante. (E' esatto!) Mi complimento per la logica corretta!
(intendendo "permanente" in termini relativi... chè nulla è "permanente" nel senso di eterno)...

Citazione:

Anche perchè la collaborazione forzata si chiama in un altro modo.

Ma scusa... puta caso... mettiamo ad esempio che il gli individui collaborino volontariamente....
Quindi ciascuno collabora ed in qualche modo ha firmato un contratto, è venuto a patti...
Non è forse forzato a rispettare quei patti?! e se non li rispettasse? che dovrebbe succedere?
Rispetterà i patti solo fintanto che gli conviene (visto che esiste solo l'interesse personale... se dovesse solo guardare al proprio interesse personale... per quale altro motivo dovrebbe farlo)?!
Come agiscono le altri parti nel caso di mancato rispetto dei patti?

PispaxCitazione:

Minchia, ma è così difficile da capire?

Beh.. a quanto pare, forse, è un po' più difficile di quel che ci sembra (sembra a me e a te, intendo)...
Io qualche mezza idea di come, in pratica, sia diventato tanto difficile afferrare certi concetti, ce l'avrei...
Ma è abbastanza vaga e complessa... mi ci vorrebbe un po di tempo per riordinarle e presentarle in modo comprensibile...
Forse ci provo... magari mettendo insieme anche qualche risposta a quel che scriveva Mande...

.... ....io non mi definisco affatto volentieri ateo, non più di quanto io sia a-MickeyMouse.
..
(detto, fatto)
toussaint
Inviato: 10/5/2012 12:42  Aggiornato: 10/5/2012 12:42
Sono certo di non sapere
Iscritto: 23/3/2012
Da:
Inviati: 5220
 Re: La vera natura della tassazione
Siamo giunti al nodo fondamentale.
Se si sostiene una organizzazione della società su principi libertari ma con beni comuni siamo già nell'anarchia classica, se invece non si pongono limiti alla possibilità dell'individuo di appropriarsi di ciò che lo circonda siamo nell'individualismo fine a sè stesso che da un punto di vista filosofico si incarna in Stirner il quale affermava non esistessero limiti alla libertà dell'individuo, dell'UNICO come lui lo chiamava.
Per Stirner, l'UNICO ha il diritto di utilizzare anche gli altri UNICI a proprio uso e consumo, ovvio che tale modo di ragionare porta dritto ad un conflitto tra gli UNICI, conflitto che termina con l'equilibrio delle forze tra UNICI concorrenti.
I deboli non sono contemplati in questa visione, è chiaro che siamo completamente interni a una logica di VOLONTA' DI POTENZA.
Io trovo molti legami tra l'individualismo filosofico di Stirner e quello economico di Von Mises e compagni e voglio dire a berna che il problema sorge quando l'esercizio del diritto di proprietà entra in conflitto con analogo diritto dell'altro, allora seguendo i principi generali di tale sistema l'altro può esercitare il suo diritto di proprietà limitando conseguentemente quello del primo.
L'esempio della servitù di passaggio è classico, in questo senso.
Per gli anarchici classici, il problema è risolto alla radice visto che la terra è di tutti e chi la sfrutta nello specifico ci sta solo lavorando, dunque non può impedire ad altri di utilizzarla per ragioni diverse dallo sfruttamento a fini immediati di reddito.

"Siam del popolo le invitte schiere c'hanno sul bavero le fiamme nere ci muove un impeto che è sacro e forte morte alla morte morte al dolor. Non vogliamo più assassini non vogliamo più briganti come un dì gridiamo: avanti!" Arditi del Popolo 1921
franco8
Inviato: 10/5/2012 12:48  Aggiornato: 10/5/2012 12:54
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/12/2005
Da:
Inviati: 1561
 Re: La vera natura della tassazione
berna85
Citazione:

Il rispetto della proprietà privata è l'unico punto fondante. La libertà individuale è anch"essa un espressione della proprietà privata, io sono proprietario del mio corpo, e non una cosa a parte.

Ma.. scusa tanto... ma mi spiegheresti perchè dovrei prendere prendere per buona questa affermazione ( che per me, senza offesa, è una boiata ultra mega colossale) !?

Ma, anche se questo è appunto preso come assioma, sapresti motivarlo in qualche modo ?
Ha, questa affermazione, delle basi sociologiche - storiche?

Es. Si dovrebbe dedurre necessariamente che negare la proprietà privata equivale a negare la libertà individuale.. Pensi davvero che sia così?!?
Non pensi che questo già solo questo vada contro il buon senso?

Ancora.. così tanto per esempio: per quale motivo dovrei andare contro il buon senso e considerare sullo stesso piano azioni come rompere un dente con un cazzotto in bocca a qualcuno e romperglii il finestrino per rubargli la macchina... perchè ledono lo stesso "principo fondante"?
Per quale motivo non dovrei pensare che un certo bene è "mio" fondamentalmente perchè gli altri lo riconosconono come "mio" ?
Come posso trascurare il fatto che nessuno arriverà appropriarsi del miio braccio mentre invece sulla proprietà dei beni materiali nascono spesso e volentieri tante controversie ?
ecc. ecc.

.... ....io non mi definisco affatto volentieri ateo, non più di quanto io sia a-MickeyMouse.
..
(detto, fatto)
Notturno
Inviato: 10/5/2012 15:51  Aggiornato: 10/5/2012 15:51
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 21/8/2008
Da:
Inviati: 1920
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:

Il rispetto della proprietà privata è l'unico punto fondante. La libertà individuale è anch"essa un espressione della proprietà privata, io sono proprietario del mio corpo, e non una cosa a parte.


Ma.. scusa tanto... ma mi spiegheresti perchè dovrei prendere prendere per buona questa affermazione ( che per me, senza offesa, è una boiata ultra mega colossale) !?


Hai capito, adesso, a che serve un articolo imbecillissimo come quello messo a inizio discussione?

Si parla dei bambini per far credere che il diritto di proprietà sia "innato", come se avesse una fonte "interiore" all'uomo, allo scopo di attribuirgli forza.

Un Valore Eticamente primordiale.

Una volta spacciata questa ignominia, il resto viene giù a cascata.

Sono solo giochetti, Franco....

Rende Encomiabili Dire No A
Religiosi Orpelli. Mentire Provoca Eccidii.
(Stefano Bartezzaghi)
toussaint
Inviato: 10/5/2012 16:09  Aggiornato: 10/5/2012 16:09
Sono certo di non sapere
Iscritto: 23/3/2012
Da:
Inviati: 5220
 Re: La vera natura della tassazione
Le uniche cose naturali per l'uomo sono:
a) bere
b) mangiare
c) dormire
d) defecare
e) urinare
f) scopare

Tutto il resto è sovrastruttura.

"Siam del popolo le invitte schiere c'hanno sul bavero le fiamme nere ci muove un impeto che è sacro e forte morte alla morte morte al dolor. Non vogliamo più assassini non vogliamo più briganti come un dì gridiamo: avanti!" Arditi del Popolo 1921
mangog
Inviato: 10/5/2012 16:19  Aggiornato: 10/5/2012 16:20
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 5/1/2007
Da:
Inviati: 2857
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:

Autore: toussaint Inviato: 10/5/2012 16:09:37

Le uniche cose naturali per l'uomo sono:
a) bere
b) mangiare
c) dormire
d) defecare
e) urinare
f) scopare

Tutto il resto è sovrastruttura.


Se qualcuno verrà a defecare sopra il letto dove dormi ? Gli farai un discorso sui massimi sistemi delle sovrastrutture ?
Darwinismo puro... anzi no... se si ha fede in Darwin non si inizierà nemmeno un discorso sui massimi sistemi...

franco8
Inviato: 10/5/2012 16:29  Aggiornato: 10/5/2012 16:29
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/12/2005
Da:
Inviati: 1561
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:

Hai capito, adesso, a che serve un articolo imbecillissimo come quello messo a inizio discussione?

Eh già! Beh.... volendo il difficile non è capirlo(se si presta attenzione e si valutano bene le cose), l'impresa ardua è invece evitare che l'ingenuo di turno abbocchi ... o fargli aprire gli occhi (e la mente) in tempo...
Citazione:

Sono solo giochetti, Franco....

Eh insomma!... E' un po' riduttivo chiamarli "giochetti".... Non li sottovaluterei tanto... Sono ben "strutturati" e un sacco di gente sembra cascarci...
Voglio dire.... sembra un "sistema di propaganda" ben studiato a tavolino finalizzato a molteplici obiettivi...

.... ....io non mi definisco affatto volentieri ateo, non più di quanto io sia a-MickeyMouse.
..
(detto, fatto)
toussaint
Inviato: 10/5/2012 16:30  Aggiornato: 10/5/2012 16:30
Sono certo di non sapere
Iscritto: 23/3/2012
Da:
Inviati: 5220
 Re: La vera natura della tassazione
Non ho capito il post di mangog, se qualcuno me lo spiega.

"Siam del popolo le invitte schiere c'hanno sul bavero le fiamme nere ci muove un impeto che è sacro e forte morte alla morte morte al dolor. Non vogliamo più assassini non vogliamo più briganti come un dì gridiamo: avanti!" Arditi del Popolo 1921
mangog
Inviato: 10/5/2012 16:36  Aggiornato: 10/5/2012 16:36
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 5/1/2007
Da:
Inviati: 2857
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:

Autore: Notturno Inviato: 10/5/2012 15:51:15

Citazione:


Il rispetto della proprietà privata è l'unico punto fondante. La libertà individuale è anch"essa un espressione della proprietà privata, io sono proprietario del mio corpo, e non una cosa a parte.


Ma.. scusa tanto... ma mi spiegheresti perchè dovrei prendere prendere per buona questa affermazione ( che per me, senza offesa, è una boiata ultra mega colossale) !?



Hai capito, adesso, a che serve un articolo imbecillissimo come quello messo a inizio discussione?

Si parla dei bambini per far credere che il diritto di proprietà sia "innato", come se avesse una fonte "interiore" all'uomo, allo scopo di attribuirgli forza.

Un Valore Eticamente primordiale.


Per i darwnisti primordiali la proprietà è tutt'altro che convenzionale.
Prova a portare via una zebra appena morta dalle fauci di un leone.
Con i darwinisti bisogna fare o i disegnini o questo tipo di esempio...

franco8
Inviato: 10/5/2012 16:39  Aggiornato: 10/5/2012 16:39
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/12/2005
Da:
Inviati: 1561
 Re: La vera natura della tassazione
Neanche io ho capito il post di mangog...
Se magari, invece di andare sempre a cercare gratuitamente ed a sproposito "metafore colorite".... si spiegasse più esplicitamente...

.... ....io non mi definisco affatto volentieri ateo, non più di quanto io sia a-MickeyMouse.
..
(detto, fatto)
Notturno
Inviato: 10/5/2012 16:41  Aggiornato: 10/5/2012 16:41
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 21/8/2008
Da:
Inviati: 1920
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:

Voglio dire.... sembra un "sistema di propaganda" ben studiato a tavolino finalizzato a molteplici obiettivi...


Beh, ma lo è....

D'altro canto si sta tentando un'operazione mica da poco, eh?

Si sta tentando di far suicidare gli Stati, a beneficio di interessi economici di mercato e il tentativo sta riuscendo alla grande!

Tu pensa..... da una parte abbiamo una struttura (lo Stato) che senz'altro è fallace, senz'altro PUO' anche lavorar male (come accade in Italia, per esempio), ma che per lo meno è ontologicamente indirizzato al bene comune.

Dall'altra abbiamo un'organizzazione che è ontologicamente legata al profitto dell'imprenditore privato.

Vorrebbero spacciare quest'ultima come Società Ideale, al cui interno beneficerebbero tutti (!!!!)

E il bello è che ci stanno pure riuscendo....

Rende Encomiabili Dire No A
Religiosi Orpelli. Mentire Provoca Eccidii.
(Stefano Bartezzaghi)
Pyter
Inviato: 10/5/2012 16:42  Aggiornato: 10/5/2012 16:42
Sono certo di non sapere
Iscritto: 15/9/2006
Da: Sidonia Novordo
Inviati: 6250
 Re: La vera natura della tassazione
Si parla dei bambini per far credere che il diritto di proprietà sia "innato", come se avesse una fonte "interiore" all'uomo, allo scopo di attribuirgli forza.

Fammi capire (ormai procedo atentativi, come un indovino): una cosa innata, tipo l'"homo homini lupus"?

"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
mangog
Inviato: 10/5/2012 16:44  Aggiornato: 10/5/2012 16:44
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 5/1/2007
Da:
Inviati: 2857
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:

Autore: franco8 Inviato: 10/5/2012 16:39:27

Neanche io ho capito il post di mangog...
Se magari, invece di andare sempre a cercare gratuitamente ed a sproposito "metafore colorite".... si spiegasse più esplicitamente...


Non era una metafora. Intendo proprio dire che se uno va a cagare sopra il letto dove dorme il soggetto tutto istinto quale sarà la sua reazione ?
S

Pyter
Inviato: 10/5/2012 16:44  Aggiornato: 10/5/2012 16:44
Sono certo di non sapere
Iscritto: 15/9/2006
Da: Sidonia Novordo
Inviati: 6250
 Re: La vera natura della tassazione
Le uniche cose naturali per l'uomo sono:
a) bere
b) mangiare
c) dormire
d) defecare
e) urinare
f) scopare

Tutto il resto è sovrastruttura.


Come il pensare.

"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
franco8
Inviato: 10/5/2012 16:44  Aggiornato: 10/5/2012 16:51
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/12/2005
Da:
Inviati: 1561
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:

Prova a portare via una zebra appena morta dalle fauci di un leone.
Con i darwinisti bisogna fare o i disegnini o questo tipo di esempio...

Darwinista o no... (non vedo cosa c'entri...)
l'esempio non mi pare chiarificatore...

Magari se mi "illuminassi" pure sul Verbo
" La libertà individuale è anch"essa un espressione della proprietà privata, io sono proprietario del mio corpo, e non una cosa a parte.
"

Prova pure coi disegnini...

Edit : P.S. OK... Ho visto la risposta... ma anche ammesso che la proprietà sia qualcosa di istintuale... mi pare alquanto "forzato" (per usare un eufemismo) far derivare dalla proprietà privata la libertà individuale....

.... ....io non mi definisco affatto volentieri ateo, non più di quanto io sia a-MickeyMouse.
..
(detto, fatto)
toussaint
Inviato: 10/5/2012 16:51  Aggiornato: 10/5/2012 16:51
Sono certo di non sapere
Iscritto: 23/3/2012
Da:
Inviati: 5220
 Re: La vera natura della tassazione
Ah ecco, mangog, non ci siamo capiti. Io non volevo dire che l'uomo è solo quello, per l'amor di Dio, ma che quelle cose sono "naturali", ossia sono scritte nel nostro DNA.
Poi, per fortuna, c'è la sovrastruttura ossia la cultura e il concetto di proprietà è un prodotto culturale, la zebra di cui parli tu non è proprietà, è nutrimento.
Infatti, non vedrai nessun leone circoscrivere una mandria di zebre come sua proprietà, lui si nutre e poi se ne va e tutti gli altri leoni possono nutrirsi come vogliono.
Del resto, alcune società non prevedevano e non prevedono tuttora la proprietà individuale della terra.

"Siam del popolo le invitte schiere c'hanno sul bavero le fiamme nere ci muove un impeto che è sacro e forte morte alla morte morte al dolor. Non vogliamo più assassini non vogliamo più briganti come un dì gridiamo: avanti!" Arditi del Popolo 1921
Mande
Inviato: 10/5/2012 17:11  Aggiornato: 10/5/2012 17:11
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 13/1/2008
Da: Cologna veneta
Inviati: 1301
 Re: La vera natura della tassazione
toussaint
Citazione:

Non ho capito il post di mangog, se qualcuno me lo spiega


Normalmente non è usuale replicare a questi post. Si ignorano per non offendere lo scrittore...
Quando mangog scrive:
Citazione:

Se qualcuno verrà a defecare sopra il letto dove dormi ? Gli farai un discorso sui massimi sistemi delle sovrastrutture ?
Darwinismo puro... anzi no... se si ha fede in Darwin non si inizierà nemmeno un discorso sui massimi sistemi...

Vuole dirti che senza una sovrastruttura come lo stato e le leggi ci ammazzeremmo tutti per futili motivi.

Vuole chiederti:
Ma se qualcuno vuole defecare sopra il suo letto perché si sente libero di farlo chi glielo impedisce?
E poi vorrebbe usare questa argomentazione per dirti che bisogna abolire lo stato e le leggi.

Pazzia? Delirio? Sarebbe offensivo. Normalmente si lascia andare.
Poi scrive:
Citazione:

Per i darwnisti primordiali la proprietà è tutt'altro che convenzionale.
Prova a portare via una zebra appena morta dalle fauci di un leone.
Con i darwinisti bisogna fare o i disegnini o questo tipo di esempio...

Che è come dire:
Siccome i leoni quando cacciano si appropriano della preda:
http://www.youtube.com/watch?v=XBQUe1jS40o
allora la proprietà privata è naturale.

Te lo spiego perché è un esempio classico di come lavora la scuola austriaca. Siccome presupposto X sono convinto sia vero allora costruisco sopra questo una teoria dei balocchi.

Ma non ha senso per i leoni impedire agli altri di cibarsi della preda. La carne di una preda è generalmente troppa per un singolo leone e comunque non la può conservare. Cosa se ne fa il leone di carne in più di quella che può mangiare? La divide col branco come qualsiasi altro animale.

L'assunto dunque è sbagliato in partenza e tutto ciò che ne segue cade sulle sue fondamenta inesistenti. Per questo la scuola austriaca rifiuta di confrontarsi con la realtà.

Non è un caso se Mises scrive che se i fatti smentiscono la teoria allora forzatamente è sbagliata l'osservazione dei fatti perché la teoria è sacra.

Così ti costruisci balocchi mentali che nulla hanno a che vedere con la realtà e se qualcuno prova a confrontarsi con essa allora è un eretico ed infedele.

mangog
Inviato: 10/5/2012 17:22  Aggiornato: 10/5/2012 17:39
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 5/1/2007
Da:
Inviati: 2857
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:

Autore: Mande Inviato: 10/5/2012 17:11:13

toussaint
Citazione:


Non ho capito il post di mangog, se qualcuno me lo spiega



Normalmente non è usuale replicare a questi post. Si ignorano per non offendere lo scrittore...
Quando mangog scrive:
Citazione:


Se qualcuno verrà a defecare sopra il letto dove dormi ? Gli farai un discorso sui massimi sistemi delle sovrastrutture ?
Darwinismo puro... anzi no... se si ha fede in Darwin non si inizierà nemmeno un discorso sui massimi sistemi...


Vuole dirti che senza una sovrastruttura come lo stato e le leggi ci ammazzeremmo tutti per futili motivi.

Vuole chiederti:
Ma se qualcuno vuole defecare sopra il suo letto perché si sente libero di farlo chi glielo impedisce?
E poi vorrebbe usare questa argomentazione per dirti che bisogna abolire lo stato e le leggi.


Bisognerebbe proprio usare i disegnini per abbassarsi al tuo livello di argomentazione ?
Anche gli animali hanno ben sviluppato il concetto di proprietà ( il territorio),
e senza necessariamente tirare in ballo lo stato, "invenzione" abbastanza recente, nell'uomo "primitivo" il concetto di proprietà era già sviluppato.


Citazione:

Non è un caso se Mises scrive che se i fatti smentiscono la teoria allora forzatamente è sbagliata l'osservazione dei fatti perché la teoria è sacra.

Così ti costruisci balocchi mentali che nulla hanno a che vedere con la realtà e se qualcuno prova a confrontarsi con essa allora è un eretico ed infedele.


Ecco cosa significa scrvere a sproposito.
Non sei così intelligente da essere chiamato "stupido" ?
i

berna85
Inviato: 10/5/2012 17:29  Aggiornato: 10/5/2012 17:29
Ho qualche dubbio
Iscritto: 16/1/2011
Da: Amsterdam
Inviati: 154
 Re: La vera natura della tassazione
Ma che palle raggazzi!

Io sono daccordo che senza la collaborazione fra persone non si possa andare avanti ed avere obbiettivi al di fuori della sfera economica è importante. Ma ripeto la collaborazione può essere solo di un tipo: volontaria!
Credo di averlo già detto ma nessuno vuole impedirti di collaborare e ricercare alri valori al di fuori del mercato, saresti liberissimo di farlo. Anarco capitalismo non vuol dire mettere il profitto sopra ogni cosa ma vuol dire non imporre scelte morali su altri individui. Vedi anchio penso che fare soldi non sia il mio scopo su questa terra, ma il mio vicino la può pensare diversamente ed avere altri obbiettivi. Non rigirate la frittata sempre dallo stesso lato.

Vedete finchè non troverete qualcuno disposto a lavorare gratis anche con lo stato tutto si muove in base al profitto, chiedi a qualsiasi impiegato statale perchè lavorano, non credo che la risposta sarà per il bene comune ma per mangiare.

La proprietà privata parte proprio dal proprio corpo, ed è questa la base fondante.
Poi impiegando il mio corpo per trasformare l'ambiente creo qualcosa che prima non c'era, ecco nata la proprietà privata.
Esiste una proprietà inalienabile in natura ed è quella della propria volontà.

franco8
Inviato: 10/5/2012 17:36  Aggiornato: 10/5/2012 17:37
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/12/2005
Da:
Inviati: 1561
 Re: La vera natura della tassazione
ok...
berna85, mangog, scusate se insisto .. usate pure i disegnini, ma spiegatemi
nella realtà pratica
come e perchè negare la proprietà privata equivale a negare la libertà individuale..

Perchè il concetto di libertà individuale dovrebbe discendere dall proprietà privata?

.... ....io non mi definisco affatto volentieri ateo, non più di quanto io sia a-MickeyMouse.
..
(detto, fatto)
Notturno
Inviato: 10/5/2012 17:41  Aggiornato: 10/5/2012 17:41
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 21/8/2008
Da:
Inviati: 1920
 Re: La vera natura della tassazione
La proprietà privata è un'invenzione umana.

L'animale usa un terreno di caccia, ha un "suo territorio", l'animale ghermisce una preda e la tiene stretta tra le fauci, ma in tutte quelle situazioni la proprietà privata non c'entra.

Evitando discorsi giuridici e riassumendo, facciamo un esempio:

Io compero una zebra allo Zoo e la metto in un recinto.

In quel recinto entra un leone e ghermisce la zebra, la tiene tra le fauci e piano piano, a comodo suo, se la mangia.

Quel leone non aveva alcuna proprietà privata sulla zebra.

D'altro canto è carina l'idea di un animale titolare di un rapporto di proprietà rispetto a un altro animale.

E' solo istinto. E l'istinto non porta verso la proprietà privata. Se ne catafotte della proprietà privata.

L'istinto porta esclusivamente al soddisfacimento dei propri bisogni, POSSIBILMENTE senza rompere le palle altrui, ma se necessario, porta al soddisfacimento dei propri bisogni anche rompendo le palle altrui, magari perfino mangiandosi quell'ALTRUI.

Palle comprese.

Rende Encomiabili Dire No A
Religiosi Orpelli. Mentire Provoca Eccidii.
(Stefano Bartezzaghi)
mangog
Inviato: 10/5/2012 17:44  Aggiornato: 10/5/2012 18:19
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 5/1/2007
Da:
Inviati: 2857
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:

Autore: franco8 Inviato: 10/5/2012 17:36:21

ok...
berna85, mangog, scusate se insisto .. usate pure i disegnini, ma spiegatemi
nella realtà pratica
come e perchè negare la proprietà privata equivale a negare la libertà individuale..

Perchè il concetto di libertà individuale dovrebbe discendere dall proprietà privata?


Non può esserci libertà senza la proprietà privata e viceversa. Perche il concetto di libertà dovrebbe discendere (?) dalla proprietà e non dal possesso ? Se per te la proprietà è solo un'invenzione dell'uomo recente ti lascio in compagnia di quello tutto istinti primordiali.


Citazione:

La proprietà privata è un'invenzione umana


La proprietà privata è anche un'invenzione. Chi inventa qualcosa ne è il legittimo proprietario naturale. E' può anche disporne come vuole.
Notturno.. dai su.. non tutti sono come Mande che probabilmente non ha ancora capito la differenza tra la proprietà ed il possesso ed il "diritto".

berna85
Inviato: 10/5/2012 17:55  Aggiornato: 10/5/2012 17:55
Ho qualche dubbio
Iscritto: 16/1/2011
Da: Amsterdam
Inviati: 154
 Re: La vera natura della tassazione
Dall'altra abbiamo un'organizzazione che è ontologicamente legata al profitto dell'imprenditore privato. Vorrebbero spacciare quest'ultima come Società Ideale, al cui interno beneficerebbero tutti (!!!!)
E il bello è che ci stanno pure riuscendo....


Dai basta fare propaganda! È una falsità assoluta quella che vorremmo imporre il profitto come unico scopo della società!
Il profitto del privato vuol dire il MIO e il TUO profitto, potresti anche lavorare e pagare in abbracci i tuoi dipendenti se sarebbero disposti. L'unica differenza sta nel fatto che ognuno sarebbe libero di perseguire i propri fini.
È ora di cercare di vedere il profitto sotto un altro aspetto. I soldi che si guadagnano sono frutto di uno scambio fra individui, sono frutto della collaborazione. Ognuno potrà gire in base alla propria coscienza e influenzare il mondo come meglio crede.
La cosa che si continua a ignorare però è che quello che state implicando è che lo stato ha il compito di stabilire una base moarle per la società: devi aiutare perchè è giusto. Si suppone di sapere cosa è giusto e sbagliato e obbligare tutti gli altri a seguire.

ostix
Inviato: 10/5/2012 20:20  Aggiornato: 10/5/2012 20:20
So tutto
Iscritto: 4/7/2011
Da:
Inviati: 18
 Re: La vera natura della tassazione
da wikipedia:
In diritto, la proprietà (in latino proprietas da proprius) è un diritto reale che ha per contenuto la facoltà di godere e di disporre delle cose in modo pieno ed esclusivo, entro i limiti e con l'osservanza degli obblighi previsti dall'ordinamento giuridico (art. 832 del codice civile italiano). Si parla di proprietà privata, o pubblica, con riferimento allo status - privato o pubblico - del soggetto giuridico cui spetta la titolarità del diritto.

non mi sembra si possa parlare di istinto naturale
anche perchè non mi sembra ci sia nulla di naturale in un concetto (che di per sè è una costruzione della mente) al quale servono ben due parole per essere espresso.
Ma devo anche dire che mai mi sarei aspettato di dover dimostrare la totale artificiosità del concetto di ' proprietà privata'...


sarà la vecchiaia....

berna85
Inviato: 10/5/2012 20:43  Aggiornato: 10/5/2012 20:43
Ho qualche dubbio
Iscritto: 16/1/2011
Da: Amsterdam
Inviati: 154
 Re: La vera natura della tassazione
Guarda che il leone lo decide lui quando è sazio mica viene la guardia forestale ad avvertirlo di lasciare qualcosa anche per gli altri! Che ognuno decida quanto vuole mangiare!

franco8
scusa ma tu non hai niente di tua proprietà? che ne so il tuo computer? una bici? che faresti se qualcuno ennisse a prenderselo per il bene della comunità? Non violerebbe la tua libertà di possedere beni? O è peccato possedere beni materiali? Perchè sotto sotto mi sa si va a parare lì anche se molti non lo sanno. Le filosofie comuniste provengono proprio da queste nozioni religiose.

berna85
Inviato: 10/5/2012 20:52  Aggiornato: 10/5/2012 20:52
Ho qualche dubbio
Iscritto: 16/1/2011
Da: Amsterdam
Inviati: 154
 Re: La vera natura della tassazione
ostix

ma cazzo non vedi che dire il contrario, cioè che non si possa possedere niente è un affronto alla libertà?
Allora se la proprietà non è dello stato e non è privata ed è pura finzione posso venire a svuotarmi casa tua?

Infatti esiste solo un tipo di proprietà, la proprietà. Come hai giustamente notato pubblica o privata è la stessa cosa. O mi vuoi dire che esiste solo la proprietà pubblica?

DrHouse
Inviato: 10/5/2012 20:55  Aggiornato: 10/5/2012 20:58
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 30/11/2007
Da:
Inviati: 2394
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Guarda che il leone lo decide lui quando è sazio mica viene la guardia forestale ad avvertirlo di lasciare qualcosa anche per gli altri! Che ognuno decida quanto vuole mangiare!


Anche Goldman Sachs ha un diritto naturale ad arricchirsi. Mica può esistere una qualsiasi istituzione che gli dice: "Guarda, ti stai arricchendo un po' troppo, qualcuno muore di fame, qualcun altro si suicida. Perché non provi a fermarti?". Giusto? Non si può mica fermare, se il mercato dice questo, questo è.

Bene, ora spiegami perché, se Goldman Sachs ha un diritto naturale ad arricchirsi, io che ho perso il lavoro e sono alla canna del gas non dovrei avere il diritto di depredarla? Occhio a come rispondi, ti ricordo che hai appena usato l'esempio del leone che sta azzannando la zebra appena cacciata.

E dopo 10 anni, siamo a discutere se il Volo 77 è arrivato proprio lungo questa linea, o piuttosto è arrivato due metri più a sinistra, o due metri più a destra? (Perle complottiste)
Pyter
Inviato: 10/5/2012 21:37  Aggiornato: 10/5/2012 21:38
Sono certo di non sapere
Iscritto: 15/9/2006
Da: Sidonia Novordo
Inviati: 6250
 Re: La vera natura della tassazione
Bene, ora spiegami perché, se Goldman Sachs ha un diritto naturale ad arricchirsi, io che ho perso il lavoro e sono alla canna del gas non dovrei avere il diritto di depredarla?

Se esistessero le leggi del libero mercato avresti il pieno diritto di cacciare la tua preda, ma siccome sei in uno stato democratico non puoi farlo.

E non lo puoi fare perchè hai concesso, tramite una x su foglio bianco, l'incarico di far agire al tuo posto alcune canaglie che sono pappa e ciccia con la Goldman Sachs, alla quale del libero mercato (quello vero, non quello di porta portese) non gliene frega assolutamente niente.

Questo è quello che io ho capito.

Se sbaio, corigetemi.

"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
DrHouse
Inviato: 10/5/2012 22:20  Aggiornato: 10/5/2012 22:20
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 30/11/2007
Da:
Inviati: 2394
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
E non lo puoi fare perchè hai concesso, tramite una x su foglio bianco, l'incarico di far agire al tuo posto alcune canaglie che sono pappa e ciccia con la Goldman Sachs, alla quale del libero mercato (quello vero, non quello di porta portese) non gliene frega assolutamente niente.

Rieccoci col solito vittimismo. La colpa è vostra perché mettete le crocette e in questo modo rendete tutti noi schiavi. Vergognatevi e infilatevi un clistere nel culo per avermi reso povero e infelice, la colpa è tutta vostra.

A parte che avrò ripetuto decine di volte che io non voto ormai da anni, cambierebbe poco anche se continuassi a votare. Ma ti fa comodo pensarlo. È l'unico argomento che hai, ti capisco.

E dopo 10 anni, siamo a discutere se il Volo 77 è arrivato proprio lungo questa linea, o piuttosto è arrivato due metri più a sinistra, o due metri più a destra? (Perle complottiste)
henry30
Inviato: 10/5/2012 22:29  Aggiornato: 10/5/2012 22:36
Ho qualche dubbio
Iscritto: 8/5/2012
Da:
Inviati: 71
 Re: La vera natura della tassazione
'Non può esserci libertà senza la proprietà privata e viceversa'

Questo ragionamento e' semplicemente agghiacciante.
Poi, io ad esempio ho scritto della mia esperienza svariati commenti fa e pare che nessuno lo abbia neanche letto, comunque diceva appunto che per far funzionare la societa' che si era creata, importante se non fondamentale era sentirsela di partecipare al progetto di vita e, sopratutto a quel punto e con quei modi la proprieta' private finiva giu' dalla montagna insieme agli 'sbirri' che se la tenevano sottobraccio.
ciao

edit - ecco il mio commento precedente, era poi nel 3d sull'isola. errore mio. non che se lo sia cagato qualcuno manco li ma tant'e'

esistono piccole comunita', come gli Elfi, per esempio oppure una micro comunita' insediata nell'entroterra ligure, della quale posso parlare per diretta esperienza ( era intrecciata fortemente con un altra 'occupazione' urbana e appoggiata diverse altre individualita', locali e non ) per il fatto che ero parte dell'occupazione urbana. periodicamente e volontariamente, si andava su dagli altri, perche' te la sentivi di salire su e dare una mano. e di stare in montagna e in buona compagnia ma non solo, alla fine si contribuiva ad un progetto concreto di vita 'alternativa', aiutando agli orti, a spaccare la legna, a prendere le uova dalle galline, il latte dalla capra e anche a tutte le migliorie tecnologiche in chiave 'primitive' in riscaldamento, edilizia e progettazione (mica cad). questa sarebbe per me l'isola ideale.
vorrei sottolineare il fatto che te la sentivi di vivere in un certo modo. l'isola e' presumibilmente ostile di natura e ci vuole tanta coesione ed affinita' con le persone con cui vivi se vuoi sviluppare un certo grado di vivibilita'. io ad esempio sulla mia isola non ci voglio gli sbirri, e di sicura non ci voglio una chiesa o una moschea (o il tempio di antani se per questo) e neppure una 'galera' o un 'tribunale'. si, bisogna avere molta affinita'.

Pyter
Inviato: 10/5/2012 22:49  Aggiornato: 10/5/2012 22:49
Sono certo di non sapere
Iscritto: 15/9/2006
Da: Sidonia Novordo
Inviati: 6250
 Re: La vera natura della tassazione
...ti capisco.

Hai ragione su tutto, tranne che questo.

"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
franco8
Inviato: 10/5/2012 23:36  Aggiornato: 10/5/2012 23:36
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/12/2005
Da:
Inviati: 1561
 Re: La vera natura della tassazione
mangog
Citazione:

Non può esserci libertà senza la proprietà privata e viceversa. Perche il concetto di libertà dovrebbe discendere (?) dalla proprietà e non dal possesso ? Se per te la proprietà è solo un'invenzione dell'uomo recente ti lascio in compagnia di quello tutto istinti primordiali.


---
Scusa mangong, invenzione o meno che sia... , sarà un mio limite... , ma io fin qui non trovo una spiegazione del concetto
libertà = proprietà privata (proprietà... possesso... boh... quello che vuoi tu)
Espresso di nuovo qui, come pricipio,
ripeto per intenderci: "Non può esserci libertà senza la proprietà privata e viceversa"

...E perchè mai?
Giustamente s'è fatto notare che in alcune società il concetto di proprietà privata non esisteva (o era veramente limitato)... Allora in tali società non esiste la libertà?

.... ....io non mi definisco affatto volentieri ateo, non più di quanto io sia a-MickeyMouse.
..
(detto, fatto)
franco8
Inviato: 10/5/2012 23:37  Aggiornato: 10/5/2012 23:49
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/12/2005
Da:
Inviati: 1561
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:

franco8
scusa ma tu non hai niente di tua proprietà? che ne so il tuo computer? una bici? che faresti se qualcuno ennisse a prenderselo per il bene della comunità? Non violerebbe la tua libertà di possedere beni? O è peccato possedere beni materiali? Perchè sotto sotto mi sa si va a parare lì anche se molti non lo sanno. Le filosofie comuniste provengono proprio da queste nozioni religiose.

Mah! Sarebbe già una gran cosa averla... una "filosofia" degna di esser chiamata tale!...

Il punto è che ti avevo chiesto una spiegazione del perchè mai dovrei considerare sullo stesso piano il rispetto della proprietà privata (dei beni) con il rispetto delle persone (delle libertà individuali)
Perchè mai dovrei ignorare l'evidente differenza tra le persone e le cose?
Davvero è il "mio" nelle espressioni "il mio braccio" , "la mia penna" o "la mia banca"... indica esattamente lo stesso concetto?!
Tu mi rispondi che chi viola la proprietà, viola la libertà di possedere beni...
ma mi pare non c'entri ... è una risposta giocata sull'ambiguità del termine "libertà"

Una cosa mia NON è una estenzione del mio corpo. (evidentemente!)
Il privarmi di una mia proprietà può essere in qualche misura una "coercizione", un "impedimento" (vedi defnizione sotto) (es. privarmi della mia casa o dei mezzi di sostentamento.. ma credo che, in questi casi, il concetto sia inquadrabile in termini anche molto diversi rispetto alla proprietà)
, ma può benissimo NON esserlo...
(es. privarmi di una cosa che non uso o uso poco, o.. che so io? di una bici quando ne posseggo due...).
... proprio perchè libertà individuale e proprietà privata (o possesso di beni.. fate voi) sono concetti/idee distinte e separate.

Come faceva giustamente notare DrHouse.. come facciamo davvero a pensare che non ci sia differenza tra il possesso di una capanna e il posseso di una multinazionale?

Scusate se faccio un po' il pedante e vado a vere il vocabolario alla voce "libertà"....
Sul mio, tra le diverse accezioni, ce ne una che non è male.. (poi mi direte sicuramente che è un vocabolario fasullo e ideologizzato, immagino, non la voglio difendere in assoluto) dice così:
"Condizione di chi non subisce controlli, costrizioni, coercizioni, impedimenti e sim, possibilità di agire in modo autonomo"
Ancora un altra:
"Potere di agire nell'ambito di una società organizzata, secondo la propria convinzione e volontà, entro i limiti stabiliti dalla legge o comunque riconosciuti validi dalla società stessa"

.... ....io non mi definisco affatto volentieri ateo, non più di quanto io sia a-MickeyMouse.
..
(detto, fatto)
franco8
Inviato: 10/5/2012 23:41  Aggiornato: 10/5/2012 23:41
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/12/2005
Da:
Inviati: 1561
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:


'Non può esserci libertà senza la proprietà privata e viceversa'

Questo ragionamento e' semplicemente agghiacciante.


beh sì... in effetti lo pseudo-anarco-capitalismo in toto è agghiacciante.... mi sembra che renda bene...

.... ....io non mi definisco affatto volentieri ateo, non più di quanto io sia a-MickeyMouse.
..
(detto, fatto)
henry30
Inviato: 11/5/2012 0:06  Aggiornato: 11/5/2012 0:06
Ho qualche dubbio
Iscritto: 8/5/2012
Da:
Inviati: 71
 Re: La vera natura della tassazione
scusa, a parte che io non ho parlato di anarcocapitalismo che mi pare un ossimoro da solo, ma dire che senza la proprieta' privata non ci possa essere liberta' mi pare un esercizio ideologico fine a se stesso. liberta' di cosa? di spararti perche' mi rubi un cazzo di televisore?

ostix
Inviato: 11/5/2012 1:05  Aggiornato: 11/5/2012 1:05
So tutto
Iscritto: 4/7/2011
Da:
Inviati: 18
 Re: La vera natura della tassazione
berna85, percepisco dell'astio da parte tua
scusami non era mia intenzione farti innervosire

-- ma cazzo non vedi che dire il contrario, cioè che non si possa possedere niente è un affronto alla libertà?

non ne sarei così sicuro, per esempio secondo i grandi maestri è il primo passo per raggiungere la piena consapevolezza e la liberazione.

-- Allora se la proprietà non è dello stato e non è privata ed è pura finzione posso venire a svuotarmi casa tua?

non ho detto che sia pura finzione, il pensiero e i concetti esistono, persino Cartesio lo sosteneva, e i pensieri uniti alla volontà si concretizzano e possono materializzarsi
(quindi potresti venire a svuotarmi la casa, ma non ti arricchiresti , se è questo che speri)

-- Infatti esiste solo un tipo di proprietà, la proprietà. Come hai giustamente notato pubblica o privata è la stessa cosa. O mi vuoi dire che esiste solo la proprietà pubblica?

La propietà:

“è un diritto reale che ha per contenuto la facoltà di godere e di disporre delle cose in modo pieno ed esclusivo”

Non è la stessa cosa cambia il soggetto, in ogni caso quello che non mi piace, sarà l’età o la visione romantica è la parola “esclusivo”, che mi fa venire in mente lo zerbino davanti alla porta dell’inferno
ciao

Pispax
Inviato: 11/5/2012 2:11  Aggiornato: 11/5/2012 2:37
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/3/2009
Da:
Inviati: 4685
 Re: La vera natura della tassazione
C'era un punto che mi premeva chiarire, anche perché ho perso l'occasione di farlo nello scambio che ho avuto con PikeBishop.
Ed è un peccato, visto che è un ragionamento che in parte gli dà ragione.

In realtà l'avevo già affrontato, ma ho visto che è andato perso.
Provo a dettagliarlo meglio.





Fra le tante scelte possibili prendo spunto da una frase di Notturno, che almeno non è ombroso e non s'offende.

Citazione:
Tu pensa..... da una parte abbiamo una struttura (lo Stato) che senz'altro è fallace, senz'altro PUO' anche lavorar male (come accade in Italia, per esempio), ma che per lo meno è ontologicamente indirizzato al bene comune.


Chiariamo subito una cosa.
Tutte le cose che i vari anarco-qualcosa dicono sullo Stato sono cose vere.
Ogni critica allo Stato che ho letto in questo thread, e non solo, potrei sottoscriverla tranquillamente.
Solo che il mondo non si ferma lì.



Visto che siamo entrati nello zoologico, ci resto anch'io.
Lo Stato è un'organizzazione. Come TUTTE le organizzazioni l'unico criterio che riconosce corretto è la propria sopravvivenza.
Stop.

Lo Stato è anche forte. Non è la cosa più fiorte che esita al mondo (quelli sono i grandi poteri economici. Che in culo a Mises non è che esistono "grazie allo Stato", ma esistono OLTRE lo Stato, e sono più forti dello Stato stesso. Al punto che riescono a condizionarlo), ma nel territorio si difende parecchio bene.

Tanto per restare nello zoologico, dicevo, lo Stato è il leone.
Si aggira nel territorio, piscia sugli alberi per delimitarlo, e se fai qualcosa che fa incazare il leone, sei un uomo morto. Se oltre a farlo incazzare fai qualcosa che mette concretamente a rischio la sua sopravvivenza, sei morto anche se scappi. Ti insegue e ti sbrana.
Certo, il leone può anche apparire gentile. Mica ha sempre fame. Gli passi davanti tante volte al giorno e lui non ha mai sbranato né te né i tuoi cuccioli.
Ma è comunque il leone, e questa consapevolezza non deve mai abbandonarci, altrimenti stiamo tentando delle analisi che si basano su presupposti ingannevoli.
Se allo Stato gli salta il cinque, due rapide e svogliate zampate e noi siamo carne da macello.


L'analisi anarco-qualsiasi si ferma SEMPRE qui.
Curioso.

"Minchia, non lo vedi? C'è il leone! Il leone che fa (segue elenco di cose brutte) e poi fa anche (segue altro elenco di cose brutte)! Non lo vedi che zozzura? Il leone ti rende SCHIAVO! Dobbiamo Abbattere Il Leone! E se non ti rendi conto di questa roba allora sei un FESSO!".



Già.
Solo che questa è un'analisi incompleta.
Perché sull'altro piatto della bilancia, quello che non viene pesato MAI, c'è il fatto che da quando il leone ha iniziato a passeggiare da queste parti, gli altri animali feroci sono scomparsi quasi del tutto.
Dinghi, iene, pantere, caimani, ghepardi e tutto il resto di questo zoo esiziale, prima erano un rischio concreto ogni minuto del giorno. Adesso non lo sono più.
Sia chiaro che non è che il pericolo rappresentato da questi animali sia scomparso. Si è solo ENORMEMENTE ridimensionato.


Certo, lo Stato è il leone. E' una belva feroce. Può sbranarti quando vuole. Però c'è una cosa da dire: di solito non lo fa.
Iene dinghi leopardi e caimani, ovvero tutto questo bestiario di cui in qualche modo si sta cercando di ignorare l'esistenza, sono ANCHE LORO delle bestie feroci. ANCHE LORO possono sbranarti in qualunque momento.
Però con una differenza: loro lo fanno molto più spesso.

In definitiva il motivo per cui accettiamo lo Stato, e volentieri, sta tutto qui. Sarà pure leone, come no: però quando a dominare il territorio c'è il leone, le nostre possibilità di sopravvivenza AUMENTANO.


Si può dire che alla base di tutto quersto c'è una specie di patto.
Anche questo è un patto che ha delle condizioni. Più o meno come tutti i patti. E' una roba basata sulla convenienza: nel senso che accettiamo lo Stato perché riteniamo che sia preferibile che ci sia.
Quando il leone si fa troppo affamato questa convenienza viene a mancare. La Storia ci insegna che in questo caso scoppiano le rivoluzioni.
Quanto maggiore è il numero delle persone che ritengono non più conveniente che ci sia quello Stato lì, quanto più grandi sono le probabilità che queste rivoluzioni abbiano successo.
E allora la rivoluzione scoppia, e lo Stato cade.

La Storia di fa vedere anche un'altra cosa: che i tanti periodi che ci sono stati senza la presenza di uno Stato, e ce ne sono stati parecchini, sono stati sempre periodi abbastanza brevi. Dopo è SEMPRE nata un'altra forma di Stato.
Praticamente nessuno ha mai preso in considerazione l'idea di percorrere strade "alternative" basate sulla cooperazione non gerarchica.

Più semplicemente, quando il leone si faceva troppo feroce, si badava bene di cercare di sostituirlo con un altro leone che fosse meno feroce di quello di prima.
E lo si faceva sapendo benissimo che nella natura del leoce c'è anche il fatto che il leone è imprevedibile. Non sai mai come si comporterà. Anche il leone nuovo poteva tranquillamente diventare feroce come quello che c'era prima.
Di conseguenza, quello che si osserva è che si è sempre ritenuto preferibile correre il rischio di ricascare nelle grinfie di un leone ancora più feroce piuttosto che avere la certezza di un nuovo diffondersi delle altre belve.



Buffo.
O si assume come vera l'idea che A PARTE NOI CHE CREDIAMO NELL'ANARCO-QUALSIASI il mondo sia sempre stato pieno di fessi, sempre e ovunque, che direi essere un'ipotesi un filino narcisistica, oppure si può provare a immaginare che davvero tantissima gente ha ritenuto più vantaggioso il far parte dell'habitat del leone piuttosto che restare in una condizione che il leone non c'è più.


Quento è il concetto generale. Ora torniamo a noi.
Il mondo ovviamente è cambiato. E' cambiato come struttura e come cultura.
Questa cosa che è sempre stata fatta, è valida ancora?
Per sopravvivere in questa cazzo di savana, quella è una strada obbligatoria o ci sono deviazioni possibili?


Qui, se proprio si vuole evitare di fare constatazioni, si entra nel campo delle opinioni.
La mia è che constatando tutte le porcate che la gente fa, soprattutto in campo economico, pur in presenza di uno Stato pronto a reprimere queste porcate, a pensare a cosa succederebbe se gli si lasciasse totalmente mano libera mi scappa un po' da ridere.
Molte correnti anarchiche ritengono al contrario che per combattere dinghi, iene, pantere, caimani e ghepardi la presenza di uno Stato leone sia un surplus inutile, o addirittura dannoso, e che ci si può organizzare per combatterli in altri modi.
Personalmente su questo piano non mi fido molto di queste teorie, visto che quando si entra nel merito è abbastanza difficile che spieghino COME, però questo non le rende certo teorie degne di disprezzo.




Invece l'anarco-capitalismo è quella teoria che in definitiva cerca di darti a intendere che bisogna sopprimere il leone perché dinghi, iene, pantere, caimani e ghepardi tutto sommato sono animaletti innocui e benintenzionati.
E quindi il disprezzo se lo merita tutto.

Pispax
Inviato: 11/5/2012 2:29  Aggiornato: 11/5/2012 2:29
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/3/2009
Da:
Inviati: 4685
 Re: La vera natura della tassazione
mangog


Citazione:
Non può esserci libertà senza la proprietà privata e viceversa.


Che clamorosa cazzata.
E' come dire che un cuscino non può essere un cuscino se non ha la federa blu.


In ogni caso, giusto per fare un'osservazione oziosa, è sempre suggestivo leggere cose del genere scritte da un cristiano militante.
A me pareva che i Vangeli fossero orientati in una direzione leggermente diversa, sai com'è.

DrHouse
Inviato: 11/5/2012 3:13  Aggiornato: 11/5/2012 3:13
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 30/11/2007
Da:
Inviati: 2394
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Solo che questa è un'analisi incompleta.
Perché sull'altro piatto della bilancia, quello che non viene pesato MAI, c'è il fatto che da quando il leone ha iniziato a passeggiare da queste parti, gli altri animali feroci sono scomparsi quasi del tutto.
Dinghi, iene, pantere, caimani, ghepardi e tutto il resto di questo zoo esiziale, prima erano un rischio concreto ogni minuto del giorno. Adesso non lo sono più.
Sia chiaro che non è che il pericolo rappresentato da questi animali sia scomparso. Si è solo ENORMEMENTE ridimensionato.


Certo, lo Stato è il leone. E' una belva feroce. Può sbranarti quando vuole. Però c'è una cosa da dire: di solito non lo fa.
Iene dinghi leopardi e caimani, ovvero tutto questo bestiario di cui in qualche modo si sta cercando di ignorare l'esistenza, sono ANCHE LORO delle bestie feroci. ANCHE LORO possono sbranarti in qualunque momento.
Però con una differenza: loro lo fanno molto più spesso.

Quindi, in buona sostanza, ci stai dicendo che scegli lo Stato rispetto all'anarchia perché tra i due mali è il male minore? Perché preferisci avere un unico leone piuttosto che una una serie di iene, dinghi, leopardi e caimani? Ho capito bene?
Supponendo che la risposta sia "sì", fin qui niente di strano. Preferenze personali.

Citazione:
In definitiva il motivo per cui accettiamo lo Stato, e volentieri, sta tutto qui. Sarà pure leone, come no: però quando a dominare il territorio c'è il leone, le nostre possibilità di sopravvivenza AUMENTANO.

Alt. Accettiamo lo Stato e volentieri. Sorvoliamo sul "volentieri", è un aspetto infondo secondario. Mi potresti dire, gentilmente, in quale occasione hai accettato lo Stato? Quando e come ti è stata offerta l'opzione di sceglierlo oppure di rifiutarlo? Cioè, Pispax, lasciamo perdere se sia meglio sottostare a un unico leone o piuttosto a una selva di animali feroci. Come ho detto, questa è una preferenza personale. Sei sicuro di aver scelto tu il leone? Non ti viene il sospetto che, forse, è proprio vero il contrario, che il leone ha scelto te?

Mi fai sentire nell'imbarazzante ruolo di avvocato del diavolo dell'anarco-capitalismo e la cosa mi inquieta non poco. Spero vivamente di averti frainteso.

Citazione:
La Storia di fa vedere anche un'altra cosa: che i tanti periodi che ci sono stati senza la presenza di uno Stato, e ce ne sono stati parecchini, sono stati sempre periodi abbastanza brevi. Dopo è SEMPRE nata un'altra forma di Stato.

Già, che strano. Secondo te perché? Perché, dopo un periodo di caos, a un certo punto lo Stato torna sempre? Perché la dittatura della maggioranza lo ha deciso, come sostengono gli austriaci? Perché la maggioranza ha deciso che, tutto sommato, è meglio rendere conto a un unico leone piuttosto che ad altre bestie meno feroci, ma più numerose, come sembri sostenere tu? O semplicemente perché il leone è in realtà solo il rappresentante di queste bestie feroci (e, in quanto tale, necessariamente più forte di ognuna di esse presa singolarmente)?
Insomma, chi sceglie che, dopo un transitorio periodo senza Stato, è ora di tornare allo Stato?

E dopo 10 anni, siamo a discutere se il Volo 77 è arrivato proprio lungo questa linea, o piuttosto è arrivato due metri più a sinistra, o due metri più a destra? (Perle complottiste)
franco8
Inviato: 11/5/2012 9:25  Aggiornato: 11/5/2012 9:25
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/12/2005
Da:
Inviati: 1561
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:

scusa, a parte che io non ho parlato di anarcocapitalismo che mi pare un ossimoro da solo, ma dire che senza la proprieta' privata non ci possa essere liberta' mi pare un esercizio ideologico fine a se stesso.
liberta' di cosa? di spararti perche' mi rubi un cazzo di televisore?


henry30... per me sei assolutamente nel giusto... volevo solo sottolineare il fatto che il termine "agghiacciante" era applicabile non soltatno a quel "ragionamento" ma allla "fonte"... (penso tu abbia fatto comunque un ottima cosa a scrivere ... che qualche post venga ignorato... poco importa")

(Chiamarlo "ragionamento" poi... forse è improprio)

Ho messo io la parola anarcocapitalismo perchè la "tesi" insita nella frase è quella...

Tu non hai parlato di anarcapitalismo, forse neanche berna85 e mangong hanno qui esplicitaro il termine, ma portano avanti gli argomenti dell'anarcocapitalismo (leggi l'articolo e un po' di post la cosa dovrebbe essere abbastanza chiara).

E' abbastanza verosimile che berna85 e mangong sostengano tesi assurde tipo quelle nella frase che abbiamo visto proprio perchè (o unicamente perchè) sono stati in qualche modo affascinati (infinocchiati?) dall'anarcocapitalismo...

Cercavo di chieder loro di spiegare come si può sostenere una tesi del genere... proprio per capire... come e quanto sono convinti di certe assurdità...

Che il termine sia un ossimoro da solo è più che evidente (a me, a te, e a tanti altri..) ma, a quanto pare, non a tutti...
Sono stupito anche io di quanto si sia costretti a spiegare delle ovvietà... ma... così è!
Ciao.

.... ....io non mi definisco affatto volentieri ateo, non più di quanto io sia a-MickeyMouse.
..
(detto, fatto)
franco8
Inviato: 11/5/2012 9:27  Aggiornato: 11/5/2012 9:30
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/12/2005
Da:
Inviati: 1561
 Re: La vera natura della tassazione
Pispax e DrHouse...

Beh... trovo corretto quello che dite...
forse... Il punto è che le metafore del discorso... (il leone, iene, dinghi e quant'altro...)
non rendono conto del (dei) rapporti che ci sono tra queste "Entità" e l'individuo...

- le organizzazioni si impongono sull'individuo ma, anche,
- le organizzazioni esistono in quanto "sorrette" e "appoggiate" da individui...

E' anche giusto l'osservazione di DrHouse:
Citazione:

Quando e come ti è stata offerta l'opzione di sceglierlo oppure di rifiutarlo?
...

osservazione... cui non credo tu abbia (nessuno ha) risposte semplici...
In effetti.. d'altra parte, giusto per riflettere, uno non sceglie un sacco di cose: non sceglie dove nascere, non sceglie i genitori, ecc ecc ecc

.... ....io non mi definisco affatto volentieri ateo, non più di quanto io sia a-MickeyMouse.
..
(detto, fatto)
Fabrizio70
Inviato: 11/5/2012 9:55  Aggiornato: 11/5/2012 9:55
Sono certo di non sapere
Iscritto: 18/5/2006
Da: Roma
Inviati: 3721
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:

Già.
Solo che questa è un'analisi incompleta.
Perché sull'altro piatto della bilancia, quello che non viene pesato MAI, c'è il fatto che da quando il leone ha iniziato a passeggiare da queste parti, gli altri animali feroci sono scomparsi quasi del tutto.


Già.
Peccato che ti stai inventando una situazione che in realtà non esiste , fà sempre comodo per appoggiare le proprie tesi , del resto i carnivori esistono da oltre un centinaio di milioni di anni ed oltre a coabitare negli stessi spazi in questo lasso di tempo non sono riusciti ad estinguere gli erbivori, chissà perchè.


Citazione:
Dinghi, iene, pantere, caimani, ghepardi e tutto il resto di questo zoo esiziale, prima erano un rischio concreto ogni minuto del giorno. Adesso non lo sono più.
Sia chiaro che non è che il pericolo rappresentato da questi animali sia scomparso. Si è solo ENORMEMENTE ridimensionato.


Visto che in milioni di anni non hanno fatto grandi danni forse questo pericolo non è mai stato così grande ?

Citazione:
Certo, lo Stato è il leone. E' una belva feroce. Può sbranarti quando vuole. Però c'è una cosa da dire: di solito non lo fa.


Ed eccoci al punto della questione , gli erbivori (e gli altri carnivori of course) sono sopravvissuti milioni di anni perchè hanno adottato strategie difensive, il mimetismo (Legge 22 maggio 1975, n. 152 art 5: È vietato l'uso di caschi protettivi, o di qualunque altro mezzo atto a rendere difficoltoso il riconoscimento della persona, in luogo pubblico o aperto al pubblico, senza giustificato motivo.) , l'assembramento (art 655 C.P. : Chiunque fa parte di una radunata sediziosa di dieci o più persone è punito, per il solo fatto della partecipazione con l'arresto fino a un anno; art 18 TULPS : I promotori di una riunione in luogo pubblico o aperto al pubblico devono darne avviso, almeno tre giorni prima, al Questore.E’considerata pubblica anche una riunione, che, sebbene indetta in forma privata, tuttavia per il luogo in cui sarà tenuta, o per il numero delle persone che dovranno intervenirvi, o per lo scopo o l'oggetto di essa, ha carattere di riunione non privata.I contravventori sono puniti con l'arresto fino a sei mesi e con l'ammenda da € 103,00 a 413,00.Con le stesse pene sono puniti coloro che nelle riunioni predette prendono la parola.Il Questore, nel caso di omesso avviso ovvero per ragioni di ordine pubblico, di moralità o di sanità pubblica, può impedire che la riunione abbia luogo e può, per le stesse ragioni, prescrivere modalità di tempo e di luogo alla riunione.) , lo sviluppo di organi da difesa(art 28 TULPS: Oltre i casi preveduti dal codice penale, sono proibite la fabbricazione , la raccolta, la detenzione e la vendita , senza licenza del Ministro per l'interno, di armi da guerra e di armi ad esse analoghe, nazionali o straniere, o di parti di esse, di munizioni, di uniformi militari o di altri oggetti destinati all'armamento e all'equipaggiamento di forze armate nazionali o straniere.) e molte altre ,spero che ti bastino come esempi.

Che strano questo "Leone" , se provi a difenderti ti sbrana anche se non ha fame....

Il lusso non può mai essere soddisfatto perché, essendo qualcosa di falso, non esiste per esso un contrario vero e reale in grado di soddisfarlo e assorbirlo.
Wilhelm Richard Wagner-1849
complo
Inviato: 11/5/2012 10:35  Aggiornato: 11/5/2012 10:35
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 14/10/2005
Da:
Inviati: 2555
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Sei sicuro di aver scelto tu il leone? Non ti viene il sospetto che, forse, è proprio vero il contrario, che il leone ha scelto te?


E come avrebbe fatto il leone a scegliere me?
Sentiamo qualche spiegazione CONCRETA su questo meccanismo.
Per concreta intendo non la solita palata di massimi sistemi, ma proprio come STORICAMENTE sia accaduto ed accada.

franco8
Inviato: 11/5/2012 10:40  Aggiornato: 11/5/2012 11:00
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/12/2005
Da:
Inviati: 1561
 Re: La vera natura della tassazione
Fabrizio70Citazione:

Ed eccoci al punto della questione , gli erbivori (e gli altri carnivori of course) sono sopravvissuti milioni di anni perchè hanno adottato strategie difensive, il mimetismo (Legge 22 maggio 1975, n. 152 art 5: È vietato l'uso di caschi protettivi, o di qualunque altro mezzo atto

Scusa ma cosa vorrebbe significare il tuo discorso?....
Che il leone (lo Stato) è qualcosa di necessariamente diverso da iene, dinghi e quant'altro?
Non penso che quello che dici tu sia sufficiente per concludere una cosa del genere perchè:
1) riportare le leggi che riporti tu significa poco.. poco, perchè nel mare magnum delle leggi trovi sempre degli articoli che hanno l'intento di tutelare un pricipio, trovi anche altri articoli di legge che difendono principi opposti o in contraddizione...
2) Dimostrami perchè non dovrei credere che iene dinghi e compagnia bella non si dotino (o meglio sono già dotate) di analoghe armi...
Facendoti sottroscrivere "liberamente" un contratto in cui ci siano scritte più o meno le stesse cose... l'analogo del C.P...
Sottoscritto "liberamente" perchè sei sempre libero di scegliere di morir di fame o di sottoscrivere un altro contratto-fotocopia con un'altro "concorrente" .
(E non mi dire che saresti libero di non sottoscrivere nessun contratto, dal momento che se non hai mezzi tuoi, devi necessariamente accedere a risorse per campare.... Risorse che si sarannno accaparrati "leggittimamente" iene dinghi e compagnia (E guai a toccargliele chè la proprietà è sacra!) ...

A no... dimenticavo! Siccome sono in concorrenza (parolina magica) ALLORA ci sarà sicuramente sempre e comunque un contratto conveniente giusto equo ed efficiente per te (altro dogma assoluto e sacro del Verbo)

P.S. Inoltre quelle armi mi sembrano armi di difesa ... (il-leggittima difesa )

.... ....io non mi definisco affatto volentieri ateo, non più di quanto io sia a-MickeyMouse.
..
(detto, fatto)
mangog
Inviato: 11/5/2012 11:30  Aggiornato: 11/5/2012 11:44
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 5/1/2007
Da:
Inviati: 2857
 Re: La vera natura della tassazione
Abbiamo dimostrato che la proprietà ed il possesso non sono solamente una prerogativa degli animali più o meno evoluti. Il pensiero in sinergia con la capacità di costruire dell'uomo estende l'idea naturale di proprieta anche ai manufatti. E' mio non solo quello che esiste in natura ( le bacche sulle piante erano di tutti ma diventavano di qualcuno quando venivano raccolte ) ma soprattutto quello che io ho costruito e che prima non esisteva. Quali spiegazioni servono per questa evidentissima verità ?
Sono migliaia di anni che i filosofi riconoscono come autoevidente la "proprietà" e la possibilità di disporne, ovvero trasmetterla ad altri con la compra-vendita e/o altro secondo i propri bisogni.
Perfino il linguaggio è una prova grammaticale che la proprietà è sempre esistita con l'uomo.
Che senso ha mettere in discussione l'esistenza stessa della proprietà solamente perchè qualche bacucco ha letto il Capitale o ascoltato i comizi di qualche rifondarolo fuori di testa ?

franco8
Inviato: 11/5/2012 11:35  Aggiornato: 11/5/2012 13:39
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/12/2005
Da:
Inviati: 1561
 Re: La vera natura della tassazione
PispaxCitazione:

Praticamente nessuno ha mai preso in considerazione l'idea di percorrere strade "alternative" basate sulla cooperazione non gerarchica.

Riguardo al giudizio sull'anarcocapitoalistmo e le porcate in campo economico sono d'accordo con te ma questa tua frase è falsa

Detta come cos' come l'hai detto tu mi pare falso...
Poi tutto è relativo... dipendei cosa intendi per "praticamente nessuno"
Io penso invece che moltissimi abbiano preso in condsiderazione l'idea e molti hanno pure tentato praticamente a percorrere strade "alternative"...
Forse pochi ancora oggi tentano ancora di percorrere "strade alternative"...
Ma diciamo che si sono dovuti scontratre con qualcuno, appunto "più grosso di loro"
Vedi, ad esempio, come è finita a quelli della Comune di Parigi...

Edit (aggiunta)
Citazione:

Buffo.
O si assume come vera l'idea che A PARTE NOI CHE CREDIAMO NELL'ANARCO-QUALSIASI il mondo sia sempre stato pieno di fessi, sempre e ovunque, che direi essere un'ipotesi un filino narcisistica, oppure si può provare a immaginare che davvero tantissima gente ha ritenuto più vantaggioso il far parte dell'habitat del leone piuttosto che restare in una condizione che il leone non c'è più

Un'attimo!... Anche qui credo che ti stia lasciando troppo andare ai tuoi (inevitabili e giusti) pre-giudizi... Non è che si parta da quella idea... ma in fondo non mi pare poi tanto strano ritenere che "il mondo sia sempre stato pieno di fessi"... .
(indipendentemente dal credere nell'anarco-qualcosa )....
"fessi" relativamente al fatto che non è sempre tanto semplice sapere quanto il "vantaggio" sia duraturo e non sia accompagnato da "effetti secondari" inizialmente trascurati...
Per dare una vaga idea, biologicamente, possiamo pensare (coi dovuti distinguo) ai vantaggi/svantaggi legati all'addomesticamento di una specie: chiaro che le capre e le mucche hanno parecchi vantaggi rispetto alle loro antenate selvagge, ma appunto, c'è sempre il rovescio della medaglia..

.... ....io non mi definisco affatto volentieri ateo, non più di quanto io sia a-MickeyMouse.
..
(detto, fatto)
franco8
Inviato: 11/5/2012 11:42  Aggiornato: 11/5/2012 12:18
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/12/2005
Da:
Inviati: 1561
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:

Perfino il linguaggio è una prova grammaticale che la proprietà è sempre esistita con l'uomo.

Questa me la segno

Edit: sì....seriamente... penso che, probabilemnte, se tu leggessi almeno una decina di libri... e non solo le boiate come il sito mises.org che prendi per buone... non staremmo qui discutere di anarcocapitalismo e certe boiate non ti verrebbero nemmeno in mente.
(io il Capitale non l'ho letto, ma non penso che sia una cattiva idea leggerlo)
Ma d'altra parte (altra colonna portante /obiettivo strategico dell'anarco.capitalismo ) : Abbasso la scuola pubblica! Evviva l'ignoranza!!

.... ....io non mi definisco affatto volentieri ateo, non più di quanto io sia a-MickeyMouse.
..
(detto, fatto)
Mande
Inviato: 11/5/2012 12:08  Aggiornato: 11/5/2012 12:10
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 13/1/2008
Da: Cologna veneta
Inviati: 1301
 Re: La vera natura della tassazione
Mangog
Citazione:

Abbiamo dimostrato

Parole pesanti, caro Mangog. Io la tua dimostrazione non l'ho vista ma sono sicuro che la riproporrai. A meno che tu non voglia riferirti al fatto che secondo te:

"L'uomo è proprietario del proprio corpo" e da questo discende...

Che è il solito problema. No, l'uomo non è proprietario del proprio corpo fintanto che il suo presunto diritto non viene riconosciuto dagli altri. Se un leone ha fame non riconosce certo il diritto alla zebra di proprietà sul suo corpo e se sei nei paraggi neanche il tuo.

E' una convenzione recente fatta da accordi chiamati leggi che l'uomo sia proprietario di se stesso. Fino a pochi secoli fa queste convenzioni neppure esistevano. Sai c'era ancora la schiavitù che altro non era se non la proprietà privata di un individuo.

Sbagliata la premessa fottuta tutta l'argomentazione come sempre.
Citazione:

Sono migliaia di anni che i filosofi riconoscono come autoevidente la "proprietà" e la possibilità di disporne, ovvero trasmetterla ad altri con la compra-vendita e/o altro secondo i propri bisogni.

Autoevidente de che? Neanche Mises ed Hayek dicevano che la proprietà privata è un diritto naturale. Che è conveniente sì ma naturale?
Sarebbe il caso ti leggessi un'attimino in sintesi cosa dicevano i filosofi prima di parlare a nome e per conto loro.

http://storiaepolitica.forumfree.it/?t=59459050

Le tue considerazioni sono molto affini a Locke:
Citazione:

Questo radicale cambiamento di mentalità è ben espresso nel pensiero di Bodin e Locke. La tesi dei due studiosi, che descrivono la proprietà come un fatto di natura e un diritto primario del cittadino, trova ampia diffusione nei paesi ad economia capitalistica e finisce per rappresentare un momento topico nella storia dell’umanità. Così, “La proprietà individuale di beni materiali è a partire dal XVII secolo annoverata tra i diritti naturali dell’uomo” (Facchi 2007: 36). Da questo momento, ma solo da questo momento, si moltiplicano nel mondo quanti vedono nella ricchezza il bene sommo e nel capitalismo liberista il migliore dei sistemi economici possibili.

Tra i migliaia di filosofi del passato c'è stato effettivamente qualcuno che ha definito la proprietà privata diritto naturale. Ma leggiamo meglio le loro parole ed avremo una sorpresa.
Citazione:

Tre sono i punti da cui parte Locke: il primo, che Dio ha dato la terra “in comune a tutta l’umanità” (1998: 25); il secondo, che ogni uomo è per natura padrone di se stesso e del proprio lavoro; il terzo, che la terra che l’uomo lavora gli appartiene per natura. “Il lavoro del suo corpo e l’opera delle sue mani sono propriamente suoi. Qualunque cosa, allora, egli rimuova dallo stato in cui la natura l’ha prodotta e lasciata, mescola ad essa il proprio lavoro e vi unisce qualcosa che gli è proprio, e con ciò la rende sua proprietà” (1998: 27).

Lo stesso pensiero elaborato da te, meraviglia. Ma allora esiste uno anche se un filosofo che ti da ragione? NO, MANGOG, NO. Leggilo tutto Locke cazzo, non solo quello che piace a te:
Citazione:

Locke rifiuta espressamente il principio secondo il quale la proprietà privata derivi dal consenso degli uomini. Afferma invece che essa è un diritto naturale, ma a tre condizioni. La prima, che ciascuno abbia ciò a cui riesce a badare col proprio personale lavoro: “Quanto terreno un uomo dissoda, semina, bonifica e coltiva, e di quanto può usare il prodotto, tanto è di sua proprietà” (1998: 32). La seconda, che il bene posseduto sia correlato ai bisogni del proprietario: “tutto ciò che va oltre questo è più di quanto gli spetta e appartiene ad altri” (1998: 31). La terza, che ne rimanga abbastanza anche per gli altri: “Nessuno può ritenersi danneggiato dal fatto che un altro beva, sia pure a grandi sorsi, se ha un fiume intero di quella stessa acqua per saziare la sua sete” (1998: 33).

Ecco che secondo Locke la proprietà privata è un diritto naturale a patto che tu ne abbia solo quanta ne puoi usare e non di più e che ovviamente gli altri ne abbiano a sufficienza.

Se tu hai di più di quel che ti serve per vivere non hai diritto alla proprietà e se qualcuno ne ha troppo poca dovrai cedergli parte della tua. Questo è il massimo che i filosofi ti hanno concesso e più in la non è mai andato nessuno.

Prima di parlare a nome di tutti i filosofi del passato, leggili. Rimarrai un po sorpreso.

Notturno
Inviato: 11/5/2012 12:09  Aggiornato: 11/5/2012 12:09
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 21/8/2008
Da:
Inviati: 1920
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:

Abbiamo dimostrato che la proprietà ed il possesso non sono solamente una prerogativa degli animali più o meno evoluti. Il pensiero in sinergia con la capacità di costruire dell'uomo estende l'idea naturale di proprieta anche ai manufatti. E' mio non solo quello che esiste in natura ( le bacche sulle piante erano di tutti ma diventavano di qualcuno quando venivano raccolte ) ma soprattutto quello che io ho costruito e che prima non esisteva. Quali spiegazioni servono per questa evidentissima verità ?
Sono migliaia di anni che i filosofi riconoscono come autoevidente la "proprietà" e la possibilità di disporne, ovvero trasmetterla ad altri con la compra-vendita e/o altro secondo i propri bisogni.
Perfino il linguaggio è una prova grammaticale che la proprietà è sempre esistita con l'uomo.
Che senso ha mettere in discussione l'esistenza stessa della proprietà solamente perchè qualche bacucco ha letto il Capitale o ascoltato i comizi di qualche rifondarolo fuori di testa ?


hihihihihihihi

fantastico......

Rende Encomiabili Dire No A
Religiosi Orpelli. Mentire Provoca Eccidii.
(Stefano Bartezzaghi)
Notturno
Inviato: 11/5/2012 12:16  Aggiornato: 11/5/2012 12:16
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 21/8/2008
Da:
Inviati: 1920
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:

Citazione:

Citazione:

Perfino il linguaggio è una prova grammaticale che la proprietà è sempre esistita con l'uomo.


Questa me la segno


Eccerto!

"Io HO mal di testa" = "Io sono titolare di diritto di proprietà sul mal di testa".

"Io ho paura che...." = "Io sono proprietario della paura che..."

"La mia abitudine è di far colazione con un caffé" = "Io sono proprietario dell'abitudine...."

Franco.... il genio va riconosciuto..... dai......

Rende Encomiabili Dire No A
Religiosi Orpelli. Mentire Provoca Eccidii.
(Stefano Bartezzaghi)
lalonde
Inviato: 11/5/2012 13:14  Aggiornato: 11/5/2012 13:14
Ho qualche dubbio
Iscritto: 29/11/2005
Da:
Inviati: 294
 Re: La vera natura della tassazione

mangog
Inviato: 11/5/2012 14:10  Aggiornato: 11/5/2012 14:17
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 5/1/2007
Da:
Inviati: 2857
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:

Autore: franco8 Inviato: 11/5/2012 11:42:58

Citazione:


Perfino il linguaggio è una prova grammaticale che la proprietà è sempre esistita con l'uomo.


Questa me la segno

Edit: sì....seriamente... penso che, probabilemnte, se tu leggessi almeno una decina di libri... e non solo le boiate come il sito mises.org che prendi per buone... non staremmo qui discutere di anarcocapitalismo e certe boiate non ti verrebbero nemmeno in mente.
(io il Capitale non l'ho letto, ma non penso che sia una cattiva idea leggerlo)
Ma d'altra parte (altra colonna portante /obiettivo strategico dell'anarco.capitalismo ) : Abbasso la scuola pubblica! Evviva l'ignoranza


Il semplice fatto che tu conosca i siti boiata non fa diventare vero quello che tu sostieni.

Citazione:


Ma allora esiste uno anche se un filosofo che ti da ragione?


Un nome a caso ? Aristotele.
Ecco l'ennesima dimostrazione di bastonata sui denti......in fin dei conti tentare di fare l'accademico in un sito NON ACCADEMICO è dimostrazione di infantilismo e di quando ci si può montare la testa digitando sulla tastiera di un computer.

toussaint
Inviato: 11/5/2012 14:39  Aggiornato: 11/5/2012 14:40
Sono certo di non sapere
Iscritto: 23/3/2012
Da:
Inviati: 5220
 Re: La vera natura della tassazione
Per mangog:
"Tutti coloro che erano diventati credenti stavano insieme e tenevano ogni cosa in comune; chi aveva proprietà e sostanze le vendeva e ne faceva parte a tutti, secondo il bisogno di ciascuno. Ogni giorno tutti insieme frequentavano il tempio e spezzavano il pane a casa prendendo i pasti con letizia e semplicità di cuore, lodando Dio e godendo la simpatia di tutto il popolo. Intanto il Signore ogni giorno aggiungeva alla comunità quelli che erano salvati"
(Atti degli Apostoli 2,44-48)

Altro che Capitale e Bakunin...

"secondo il bisogno di ciascuno..."

"Siam del popolo le invitte schiere c'hanno sul bavero le fiamme nere ci muove un impeto che è sacro e forte morte alla morte morte al dolor. Non vogliamo più assassini non vogliamo più briganti come un dì gridiamo: avanti!" Arditi del Popolo 1921
Mande
Inviato: 11/5/2012 15:02  Aggiornato: 11/5/2012 15:04
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 13/1/2008
Da: Cologna veneta
Inviati: 1301
 Re: La vera natura della tassazione
Mangog
Citazione:

Un nome a caso ? Aristotele.

Naturalmente, prima di rispondere, l'hai letto Aristotele o spari a casaccio?
Citazione:

in fin dei conti tentare di fare l'accademico in un sito NON ACCADEMICO è dimostrazione di infantilismo

Fare l'accademico è infantile? Altro assioma che non dimostrerai ovviamente.

Sbagli comunque nel considerarmi un accademico.

Ti sto solo dicendo che prima di mettere in bocca parole agli altri (Aristotele in questo caso), ti conviene assicurarti di averli letti...

http://www.filosofico.net/aristvshobbes.htm
Citazione:

Ciò detto, lo Stagirita insiste soprattutto sulla proprietà privata, che costituisce il punto cruciale per il mantenimento dell’ordine nella poliV. In particolare, egli attacca duramente la condanna platonica della proprietà privata: Platone aveva sostenuto che, in fin dei conti, la fonte di tutti i mali sociali era la proprietà privata, da cui sorgeva ogni forma di conflitto, di invidia e di antagonismo; ora, Aristotele nota che non è la proprietà in quanto tale a causare conflitti, ma piuttosto sono certe modalità di proprietà (soprattutto nel caso in cui vi sono cittadini che dispongono di immense proprietà e altri che sono invece nullatenenti): inoltre, lo Stagirita nota che il collettivismo prospettato da Platone non è in grado di restituire la pace. Dal canto suo, Aristotele è convinto che le conflittualità potranno essere, se non eliminate, certamente contenute nella misura in cui a trionfare sono non le grandi, bensì le piccole proprietà e, con esse, il ceto medio (col che la quale egli anticipa molte tesi moderne), in linea con la tesi, sempre reiterata, della medietà della virtù. Se a prevalere sono le piccole proprietà e il ceto medio, allora viene a cadere la lotta tra la città dei ricchi e quella dei poveri e la società, da piramidale che era, assume la forma di un rombo, i cui vertici sono occupati rispettivamente dai ricchi e dai poveri e il cui popolatissimo centro è invece occupato dal ceto medio. Successivamente, Aristotele sviluppa una tesi che sarà ripresa in età moderna, quella dell’uso sociale della proprietà privata, che non dà diritto assoluto sempre sui propri beni: v’è una dimensione d’obbligo per cui il detentore della proprietà deve pagare certi prezzi. È, in altri termini, un temperamento sociale della proprietà. Aristotele conduce poi un’argomentazione di tipo eudemonistico: una società può stare insieme solamente se tutte le sue parti sono soddisfatte; ma non si può essere soddisfatti se non si dispone di proprietà privata, come attesta ogni esperienza. È infatti grazie alla proprietà privata che si può essere felici, provando la gioia dell’essere liberali con gli amici e con gli stranieri. Aristotele rileva inoltre che Platone sottovaluta la componente eudemonistica della proprietà anche per il fatto che condanna due classi (i governanti e le guardie) ad un’ascesi che è francamente eccessiva. È impossibile che la società sia nel suo insieme felice se le sue parti non lo sono. I punti finora emersi dalla lettura della Politica aristotelica sono essenzialmente due: in primo luogo, abbiamo rilevato come si tratti di una prospettiva evolutiva, tale per cui il momento politico è un punto di evoluzione e, per così dire, di arrivo rispetto alla famiglia. In secondo luogo, abbiamo messo in luce come alla base della politica aristotelica vi sia un’antropologia comunitaria in forza della quale l’uomo è animale insieme politico e socievole: una siffatta antropologia trova la sua più alta espressione nella filia, con la quale si trovano a convergere la felicità e la virtù (infatti la filia politikh è amicizia politica che dà la più grande gratificazione possibile ai cittadini). Dobbiamo ora prendere in esame un terzo punto decisivo, di cui finora non ci siamo occupati: quello riguardante il diritto naturale. In Aristotele, la concezione della giustizia accentua molto il momento eudemonistico (poco marcato in Platone), a tal punto che lo Stagirita così scrive nell’Etica nicomachea [1129 B]: “giusto è ciò che produce e custodisce per la comunità politica la felicità e le sue componenti”. La connessione qui operata è tra giustizia e felicità, quest’ultima intesa come il prodotto del convergere di azioni che provengono da diversi piani anche diversissimi tra loro. E ancora una volta Aristotele muove da una concezione della giustizia come medietà, più precisamente come medietà tra quei due estremi di cui già Platone (Repubblica, II) aveva colto in pieno l’importanza: il commettere ingiustizia e il subirla. La medietà tra questi due opposti configurantisi come eccessi (commettere ingiustizia significa infatti voler avere di più di quanto spetti, mentre subirla vuol dire avere di meno). Aristotele si sofferma soprattutto sul rapporto intercorrente tra giustizia, legge e uguaglianza, giacché la giustizia è una forma di ordine che presuppone la legge e l’uguaglianza, come egli nota sempre nell’Etica nicomachea [1129 B]. In tale prospettiva, si dirà giusta un’azione nella misura in cui essa instaura una qualche forma di uguaglianza fra gli individui, ancorché Aristotele alluda qui all’uguaglianza come proporzionalità e non come identità o come uguaglianza in senso geometrico. A questo proposito, egli procede a distinguere tra due diversi tipi di giustizia, a seconda di come si instaura l’uguaglianza nella società: da un lato, v’è la giustizia distributiva; dall’altro, la giustizia correttiva, a sua volta suddivisa in commutativa e in riparatrice. La giustizia distributiva è quella che distribuisce un qualche bene a degli individui sulla base del loro bisogno o del loro merito. Quella correttiva, invece, parte da una situazione di uguaglianza e la ristabilisce là dove viene violata (se ad esempio un tale patisce un torto, la giustizia correttiva pone ad esso riparo). Due sono però le modalità della giustizia correttiva: una è volontaria, l’altra involontaria. La prima è la giustizia commutativa (detta anche “giustizia dello scambio”), che presuppone una struttura diadica (vi sono due individui che effettuano scambi fra loro) e orizzontale (tali individui sono sullo stesso piano: non accade più quel che accadeva con la giustizia distributiva, che prevedeva un intervento “dall’alto” volto a distribuire i beni). Sull’altro versante, la giustizia riparatrice (che in epoche successive sarà definita come “giustizia penale”) non prevede azioni volontarie, quali erano quelle della giustizia commutativa (ad esempio, due individui che sul mercato decidono di mettere in atto una transazione): le azioni con cui essa ha a che fare sono invece involontarie e, per capire questo punto, possiamo pensare a un individuo che, al di là della sua volontà, ha subito un torto. La grande dicotomia che soggiace e che dà forma a questo schema della giustizia è quella pubblico/privato: la giustizia distributiva è pubblica, mentre quella correttiva ha a che vedere coi privati (ciò è più evidente se riferito a quella commutativa, meno se riferito a quella riparatrice). Il grande problema contro cui cozza la giustizia distributiva è quello del merito: qual è il merito secondo cui bisogna distribuire i beni? Aristotele è perfettamente consapevole che la nozione di “merito” sia polivoca, cosicché presso gli oligarchici essa è in riferimento alla ricchezza, presso i democratici è in riferimento alla liberalità, ecc. Di fronte a questa situazione, che Max Weber ricondurrebbe nella categoria del “politeismo dei valori”, Aristotele sostiene che il giusto è un qualcosa di proporzionale. Nella sfera della giustizia correttiva, domina non la proporzione geometrica, ma quella aritmetica; infine, nella giustizia commutativa la specificità del giusto è nel suo essere medietà tra gli estremi del perderci e del guadagnarci troppo: così, quando si litiga, ci si reca davanti a un giudice, il quale è “come la giustizia vivente” ed è il mediatore per eccellenza, ossia colui che bilancia tra gli estremi. Ciò detto, Aristotele procede poi a distinguere tra giusto naturale e giusto convenzionale, anticipando la distinzione tipicamente moderna tra giusnaturalismo e positivismo giuridico. Il giusnaturalismo implica, per sua stessa natura, un dualismo dei sistemi normativi per cui il sistema delle leggi naturali è affiancato da quello delle leggi positive. Al contrario, il positivismo giuridico implica un monismo del sistema normativo, per cui ad esistere sono solo le leggi positive (ciò non toglie che, oltre alle leggi giuridiche, ve ne possano essere altre, magari morali: ma, ciò non di meno, queste ultime non hanno valore giuridico). Dal canto loro, i giusnaturalisti dicono che le leggi positive sono giuste e dunque da rispettare esclusivamente se sono in accordo con quelle naturali. Aristotele pone le basi di questa distinzione parlando di un giusto per natura (dikaion fusei) che si può avvertire nei più diversi contesti culturali e che dunque non deriva dai costumi e dagli usi: ma ciò non di meno la legge naturale può essere riconosciuta solo nella poliV, poiché è solo là che, nell’ordine costituito, si coglie la distinzione tra legge positiva e legge naturale. Aristotele pare anche suggerire che fuori dalla città e prima di essa non vi sia diritto naturale e che questo viga soltanto tra i membri di una stessa comunità, il che vuol dire che Aristotele lascia un certo spiraglio al relativismo culturale. Il diritto positivo cambia di città in città, di Stato in Stato, ma quello naturale – dicono i moderni – resta lo stesso per tutti gli uomini: diversamente la pensa Aristotele, il quale riconosce che anche il diritto naturale non è estraneo al gruppo politico e sociale a cui si appartiene. Ed è curioso notare come i Greci, ancor prima della fusiV e del nomoV, abbiano l’hqoV, ossia l’insieme delle norme della tradizione, un insieme organico in cui non v’è ancora distinzione tra giusto positivo e giusto naturale.

Certo, Aristotele definiva la proprietà privata come diritto naturale...
Ma il suo pensiero non lo si può ridurre a questo. Sarebbe il caso leggessi qualcosa di più del pensiero di Aristotele magari.

Poi, non è perché ipse dixit allora tutto diventa vero. Che la proprietà sia un diritto naturale è stato smentito più volte. Ma lo sai come facevano i filosofi a dire che lo fosse? Per quanto riguarda Locke te lo ho già detto. Lo condividi? Pensi che un filosofo in quanto tale non possa dire una stronzata?

Se tutti i filosofi avessero ragione non si contraddirebbero Mangog...

Pispax
Inviato: 11/5/2012 15:11  Aggiornato: 11/5/2012 15:26
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/3/2009
Da:
Inviati: 4685
 Re: La vera natura della tassazione
DrHouse


Citazione:
Quindi, in buona sostanza, ci stai dicendo che scegli lo Stato rispetto all'anarchia perché tra i due mali è il male minore? Perché preferisci avere un unico leone piuttosto che una una serie di iene, dinghi, leopardi e caimani? Ho capito bene?
Supponendo che la risposta sia "sì", fin qui niente di strano. Preferenze personali.


No.
Quello che stavo dicendo io in quel contesto è che si è sempre preferito anche un cattivo Stato all'assenza di Stato non perché fosse il male minore, ma perché è il bene maggiore.
Perché le probabilità di sopravvivenza aumentavano.

Certo, dovevi pagare un intero carro di grano come tasse. Anche se il raccolto era andato male. Nel caso che lo Stato fosse particolarmente balordo di carri dovevi pagarne due.
In cambio avevi la garanzia che quello che era tuo, dopo aver pagato le tasse, restava tuo. Non ultima la possibilità di continuare a oservare il sorgere del sole.
L'alternativa era la possibilità concreta del Bandito Superpippo, che quando arrivava si prendeva TUTTO. Ed era già grasso che colava se non ti sgozzava dopo aver depredato il depredabile e dopo aver violentato il violentabile. Lasciandoti di fronte l'affascinante possibilità di morire di fame.

Se poi lo Stato era partivolarmente pessimo, e di carri di grano te ne chiedeva TRE... allora anche tu saresti andato a cercare il Bandito Superpippo per far parte della sua banda.
E' sempre una valutazione di convenienze.

Questa valutazione resta in piedi sempre, in ogni momento.






Citazione:
Alt. Accettiamo lo Stato e volentieri. Sorvoliamo sul "volentieri", è un aspetto infondo secondario. Mi potresti dire, gentilmente, in quale occasione hai accettato lo Stato? Quando e come ti è stata offerta l'opzione di sceglierlo oppure di rifiutarlo? Cioè, Pispax, lasciamo perdere se sia meglio sottostare a un unico leone o piuttosto a una selva di animali feroci. Come ho detto, questa è una preferenza personale. Sei sicuro di aver scelto tu il leone? Non ti viene il sospetto che, forse, è proprio vero il contrario, che il leone ha scelto te? Mi fai sentire nell'imbarazzante ruolo di avvocato del diavolo dell'anarco-capitalismo e la cosa mi inquieta non poco. Spero vivamente di averti frainteso.


Stai introducendo un elemento di civiltà che è del tutto fuori luogo.
Si sta parlando di bestie feroci, sai.
Non è che il leone prima di sbranarti ti faccia compilare un modulo in triplice copia dove ti chiede se la cosa è di tuo gradimento o no.

La scelta se accettare lo Stato o non accettarlo ce l'ho davanti ogni minuto.
L'esatto minuto in cui non riterrò più conveniente che lo Stato ci sia, andrò a rubare un po' di concime e mi unirò a quelli che mettono le bombe per abbatterlo. Si chiama "rivoluzione".

Che se viene fatta da 4 gatti è destinata a fallire. Se invece è un sentimento molto diffuso è destinata a aver successo.
Guarda le cd. "primavere arabe". Si può sproloquiare a piacimento sul fatto che siano state o meno rivoluzioni "colorate": però hanno avuto successo perché la voglia di abbattere i vari regimi era largamente diffusa fra la popolazione.

(corollario: se a te non va bene lo Stato, e questo sentimento è condiviso solo da poche altre persone, allora ce l'hai nel culo. Te lo tieni e zitto).


Una roba che non prova assolutamente nulla ma che comunque è interessante da osservare, è che in linea di massima ANCORA AI GIORNI D'OGGI è molto difficile trovare elementi insurrezionalisti che propongano l'abbattimento dello Stato. Normalmente la lotta armata viene fatta per abbattere lo Stato che c'è per sostituirlo con una altra forma di Stato, che secondo gli insurrezionalisti è migliore. Che può essere uno Stato marxista, uno Stato islamico, uno Stato democratico, eccetera.





Citazione:
Già, che strano. Secondo te perché? Perché, dopo un periodo di caos, a un certo punto lo Stato torna sempre? Perché la dittatura della maggioranza lo ha deciso, come sostengono gli austriaci?


Gli austriaci chiamano "dittatura della maggioranza" tutto quello che a loro non piace.
Le parole e i concetti vanno valutati per quello che sono.
Se e quando - spero mai - la gente inizierà a prendere per buone le loro idee, allora la "dittatura della maggioranza" andrà benissimo. E sulla base della dittatura della LORO maggioranza saranno autorizzati a reprimere i comportamenti di chi, per fare un esempio, decide liberamente che il concetto di proprietà privata è un concetto relativo e non assoluto.






Citazione:
Perché la maggioranza ha deciso che, tutto sommato, è meglio rendere conto a un unico leone piuttosto che ad altre bestie meno feroci, ma più numerose, come sembri sostenere tu? O semplicemente perché il leone è in realtà solo il rappresentante di queste bestie feroci (e, in quanto tale, necessariamente più forte di ognuna di esse presa singolarmente)?
Insomma, chi sceglie che, dopo un transitorio periodo senza Stato, è ora di tornare allo Stato?[


Lo fai tu.
Prima ti sei ribellato e hai abbattuto uno Stato. Hai la consapevolezza delle tue forze: sai che quando la gente s'incazza e agisce insieme, vince. Poi torna un altro Stato, e tu eviti accuratamente di ribellarti di nuovo.

Tutti quanti temiamo il leone. Forza possente, agilità, ferocia, zanne lunghe e affilate. Se vai a fare un safari la cosa che temi di più è di venir assalito da un leone.
Però, sempre restando in metafora, il leone si guarda molto bene dall'assalire l'elefante. A meno che non voglia trasformarsi in polpetta di leone.
(Gia che ci sono, una curiosità: per quanta paura si possa avere del leone, l'animale selvatico che tutti gli anni in Africa fa più vittime umane... è l'ippopotamo.)


Uscendo dalla metafora, tutti quanti, quando parliamo del "leone", gli accreditiamo una specie di forza sovrumana. Un'entità immateriale distruttiva.
Se invece guardiamo la realtà ci accorgiamo che nelle Forze Armate, cioè le zanne del leone, ci sei TU. Se non ci sei tu c'è tua moglie, o tuo marito, o tuo figlio, o tuo padre, o tuo fratello, o il tuo migliore amico.

La linea di demarcazione fra il leone feroce e la gazzella indifesa è MOLTO più sfumata di quanto di solito viene rappresentato.






Insomma, cerchiamo per un attimo di restare con i piedi per terra.
Qui in genere viene proposto un falso dilemma fra il mondo delle belve e un mondo arcadico privo di belve. La distinzione fra questi due elementi è molto nitida.
Chiaro che tutti quanti scegliamo il mondo privo di belve. Chiaro che se la scelta è questa, allora è solo in virtù della sua forza superiore che il leone riesce a tenerti sottomesso in questo mondo popolato di belve feroci.

Solo che l'arcadia priva di belve, al momento, non è proprio nel menu. Non c'è mai stata. E questa cosa non è certo colpa del leone, che è solo una belva fra tante.
Al di là delle panzanelle proposte dagli anarco-capitalisti, che vorrebbero farti credere che puoi tranquillamente affidare i tuoi piccoli al Ghepardo quando vuoi andare al cinema, che te li guarda lui, ti sembra forse il contrario?


Visto che COMUNQUE le belve ci sono, le tue scelte operative si riducono a due. Poi sbarazzarti del leone E CONTEMPORANEAMENTE anche di tutte le altre belve, oppure puoi sbarazzarti del leone nel caso che il leone sia diventato più molesto delle altre belve.

Entrambe sono misurate sullo stesso metro di convenienza, cioè la qualità, e soprattutto la QUANTITA', della tua possibilità di sopravvvivenza.




Giusto per tornare in tema, la propaganda anarco-capitalista segue questa seconda strada.(*)
Ti fa vedere tutti i casi dove il leone è molesto, e evita con la massima cura di menzionarti ogni tipo di possibilità dove anche le altre fiere possano nuocerti. Perché non è vero che iena dingo ghepardo e caimano sono pericolosi: loro sono BUONI.
Il tuo futuro nelle loro mani sarà MIGLIORE.


Questa roba sarebbe interessante fargliela ripetere a quelli che lavoravano nello stabilimento della Thyssen di Torino.
Dove il signor Thyssen, seguendo una logica molto anarco-capitalista, ha deciso che le la spesa per riempire gli estintori (in un'acciaieria!) fosse un'insopportabile perdita secca nel bilancio, e ha deciso di combattere la "dittatura della maggioranza" non rispettando le leggi che lo obbligavano a farlo.

E ha condannato sette ragazzi a morire bruciati vivi.
(http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/cronaca/incendio-acciaieria/seconda-vittima/seconda-vittima.html
http://www.legamidacciaio.it/home.htm)


(Ma tanto, che problema c'è? Loro possono sempre fargli causa!)







(*) EDIT: vedi a questo proposito l'ultimo post precedente a questo .pubblicato da Fabrizio70. L'ho letto solo adesso.

Pispax
Inviato: 11/5/2012 15:32  Aggiornato: 11/5/2012 15:32
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/3/2009
Da:
Inviati: 4685
 Re: La vera natura della tassazione
Fabrizio70


Citazione:
Già.
Peccato che ti stai inventando una situazione che in realtà non esiste , fà sempre comodo per appoggiare le proprie tesi , del resto i carnivori esistono da oltre un centinaio di milioni di anni ed oltre a coabitare negli stessi spazi in questo lasso di tempo non sono riusciti ad estinguere gli erbivori, chissà perchè.


Si chiama "metafora", sai.
Prova a fare una ricerca su google.





Citazione:
Citazione:
Dinghi, iene, pantere, caimani, ghepardi e tutto il resto di questo zoo esiziale, prima erano un rischio concreto ogni minuto del giorno. Adesso non lo sono più.
Sia chiaro che non è che il pericolo rappresentato da questi animali sia scomparso. Si è solo ENORMEMENTE ridimensionato.


Visto che in milioni di anni non hanno fatto grandi danni forse questo pericolo non è mai stato così grande ?


Va anche detto che LORO mangiavano solo ed esclusivamente quando avevano fame. Chissà che sarebbe successo invece se avessero potuto conservare i cadaveri per arricchirsi rivendendoli agli avvoltoi?





Citazione:
Che strano questo "Leone" , se provi a difenderti ti sbrana anche se non ha fame....


Sai com'è: è un leone.
Ma ora che grazie a te tutti quanti sappiamo quanto il leone sia cattivo, toccherebbe anche provare a chiedersi perché lasciare spazio a tutte le altre belve debba condurre a una situazione MIGLIORE.

mangog
Inviato: 11/5/2012 15:38  Aggiornato: 11/5/2012 15:39
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 5/1/2007
Da:
Inviati: 2857
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:

Autore: Pispax Inviato: 11/5/2012 15:11:40


Quello che stavo dicendo io in quel contesto è che si è sempre preferito anche un cattivo Stato all'assenza di Stato non perché fosse il male minore, ma perché è il bene maggiore.
Perché le probabilità di sopravvivenza aumentavano.




Pispax neanche tanto velatamente sostiene la necessità di uno stato unico mondiale. Perchè accontentarsi di tanti staterelli in giro per il mondo ? L'unificazione di tutto il mondo, in pace ed armonia, sotto un'unica costituzione è il termine naturale di questo processo di civiltà...anche a costo di usare la forza per non aspettare troppo tempo ( quello che sta succedendo in Afghanistan dimostra come dovrà avvenire il processo di UNIFICAZIONE ) perchè a volte i "selvaggi" bisogna guidarli per mano o con le buone o con le cattive.

Pispax
Inviato: 11/5/2012 15:41  Aggiornato: 11/5/2012 15:41
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/3/2009
Da:
Inviati: 4685
 Re: La vera natura della tassazione
franco8


Citazione:
Riguardo al giudizio sull'anarcocapitoalistmo e le porcate in campo economico sono d'accordo con te ma questa tua frase è falsa

Detta come cos' come l'hai detto tu mi pare falso...
Poi tutto è relativo... dipendei cosa intendi per "praticamente nessuno"
Io penso invece che moltissimi abbiano preso in condsiderazione l'idea e molti hanno pure tentato praticamente a percorrere strade "alternative"...
Forse pochi ancora oggi tentano ancora di percorrere "strade alternative"...
Ma diciamo che si sono dovuti scontratre con qualcuno, appunto "più grosso di loro"
Vedi, ad esempio, come è finita a quelli della Comune di Parigi...


Forse ti stupirà sapere che quando ho scritto quella roba avevo in mente tre o quattro esempi. La Comune di Parigi era uno di questi.
Se rileggi tutto il concetto, ora che lo sai, ti sarà facile trovare le parti che si riferiscono a quell'episodio.

Non è un caso che il giudizio che gli storici MARXISTI danno di quellì'episodio si può generalmente riassumere in "un episodio coraggioso ma troppo in anticipo sui tempi".






Citazione:
Per dare una vaga idea, biologicamente, possiamo pensare (coi dovuti distinguo) ai vantaggi/svantaggi legati all'addomesticamento di una specie: chiaro che le capre e le mucche hanno parecchi vantaggi rispetto alle loro antenate selvagge, ma appunto, c'è sempre il rovescio della medaglia..


Ma te sei un Uomo, non una capra o una mucca.
E l'addomesticamento è parecchio problematico anche ora che ci sono i grand mezzi di indottrinamento di massa.

Se invece per "addomesticamento" intendi un concetto tipo "l'Uomo per sua natura capisce bene solo le MAZZATE", allora in quello che dici c'è del vero. Non tutto, per fortuna, ma una discreta parte si.

Pispax
Inviato: 11/5/2012 15:48  Aggiornato: 11/5/2012 15:48
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/3/2009
Da:
Inviati: 4685
 Re: La vera natura della tassazione
mangog


Citazione:
Pispax neanche tanto velatamente sostiene la necessità di uno stato unico mondiale.


Povero coglione.

Perché non provi a difendere le tue idee cercando di dimostrare che sono le idee migliori, invece di cercare di farle prevalere cercando di distorcere quello che dicono gli altri?

Dammi retta: prova.

franco8
Inviato: 11/5/2012 17:01  Aggiornato: 11/5/2012 17:16
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/12/2005
Da:
Inviati: 1561
 Re: La vera natura della tassazione
Pispax
Citazione:

Forse ti stupirà sapere...

No.. ovviamento non mi stupisce

Citazione:

Ma te sei un Uomo, non una capra o una mucca.
E l'addomesticamento è parecchio problematico anche ora che ci sono i grand mezzi di indottrinamento di massa.

E' vero, un uomo è molto diverso da una capra (anche se a volte non si direbbe... )
Ma forse, seriamente, sopravvalutiamo le differenze .... e in ogni caso l'uomo è un animale non è immune da certi processi "naturali" (questi sì naturali...altro che proprietà privata... )
Il punto è che dobbiamo usare il termine "addomesticamento" perchè... non esiste altro termine che rende il concetto con una parola...
Dovresti considerare :
- il passaggio evolutivo dalle forme selvatiche degli animali (capaci di vivere o sopravvivere autonomamente e capaci anche di difendersi da solii) alle forme "addomesticate" che hanno perso nel tempo autonomia e molte capacità...
E d'altra parte:
- lo dovresti paragonare al processo che porta la "sottomissione" dell' uomo e delle piccole comunità ad un "organismo-Entità" più grande di loro, dal quale ricevono sì vantaggi, ma anche.. pagano pegno.. non solo in termini immediti ma in termini di capacità (capacità di vivere autonomamente, di pensare autonomamente ecc ecc)

L'addomesticamento cui mi riferivo ha a che fare, tra le altro cose, con la perdita dell'autonomia (non parlo di un autonomia assoluta dell'individuo ma una relativa autonomia, "fisica-materiale" ma non solo).
Va bene che non scrivo bene quanto te, ma, visto che sei riuscito a portare avanti un ottimo discorso sulla metafora degli animali (il leone i dinghi e compagnia bella ..)mi stupirei che non afferrassi l'idea, l'analogia tra l'addomesticamento di un animale e quello dell'uomo...

(Poi.. ovviamente, può anche essere una stronz... ma il concetto è quello)


Citazione:

Se invece per "addomesticamento" intendi un concetto tipo "l'Uomo per sua natura capisce bene solo le MAZZATE", allora in quello che dici c'è del vero. Non tutto, per fortuna, ma una discreta parte si.

No no! Non intendevo affatto questo!
E' vero che l'Uomo capsice bene la mazzate.. ma penso che sia capace anche di capire molto di più,,, Anche se ogni tanto il dubbio mi viene ...

.... ....io non mi definisco affatto volentieri ateo, non più di quanto io sia a-MickeyMouse.
..
(detto, fatto)
Pispax
Inviato: 11/5/2012 17:35  Aggiornato: 11/5/2012 17:41
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/3/2009
Da:
Inviati: 4685
 Re: La vera natura della tassazione
franco8


Citazione:
No.. ovviamento non mi stupisce


Fai male. Sul serio.
La Storia è TANTA, e io ne conosco una parte abbastanza piccola. E anche quella poca che conosco riesco a farmela stare in testa solo a segmenti ancora più piccoli.

Quindi il fatto che ci riferissimo entrambi allo stesso episodio è una roba abbastanza casuale.
Oddio: il fatto che La Comune da questo punt di vista costituisca un caso esemplare, deve aver influito parecchio.





Citazione:
Dovresti considerare :
- il passaggio evolutivo dalle forme selvatiche degli animali (capaci di vivere o sopravvivere autonomamente e capaci anche di difendersi da solii) alle forme "addomesticate" che hanno perso nel tempo autonomia e molte capacità...
E d'altra parte:
- lo dovresti paragonare al processo che porta la "sottomissione" dell' uomo e delle piccole comunità ad un "organismo-Entità" più grande di loro, dal quale ricevono sì vantaggi, ma anche.. pagano pegno.. non solo in termini immediti ma in termini di capacità (capacità di vivere autonomamente, di pensare autonomamente ecc ecc)


Credo tu stia facendo un po' di confusione fra "domesticazione" e "convivenza".
La riduzione in cattività è un concetto ancora diverso, che non mi pare scappi fuori da quello che scrivi. In ogni caso la riduzione in cattività è applicabile (ed è stata applicata) sia agli animali che agli uomini. In questo secondo caso si chiama "schiavitù".



La convivenza è una scelta autonoma e spntanea. Hai scelto di convivere con altri uomini perché cacciare diventava MOLTO più facile e perché il caso che qualcuno si venisse a portar via le tue donne si rivelava MOLTO più difficile.
In cambio di questi vantaggi hai pagato pegno.

Purtroppo la convivenza non ha per niente "domesticato" l'Uomo.
Anzi: parrebbe aver sortito l'effetto contrario.



(In ogni caso l'autonomia di pensiero non dipende dalla convivenza. Anche se è vero che i comportamenti delle masse sono prevedibili, i comportamenti individuali non lo sono. Almeno, non altrettanto facilmente).






Citazione:
visto che sei riuscito a portare avanti un ottimo discorso sulla metafora degli animali (il leone i dinghi e compagnia bella ..)mi stupirei che non afferrassi l'idea, l'analogia tra l'addomesticamento di un animale e quello dell'uomo...


Restiamo nello zoologico.
I babbuini sanno che quando sono in branco il ghepardo non li attacca, perché ha paura a farlo. E ha ragione di averne.
Invece quando sono da soli la possibilità di finire sotto le zanne di un ghepardo è una cosa concreta.

E di conseguenza vivono in branco.
Per farlo pagano pegno, e si sottopongono spontaneamente a una disciplina gerarchica molto rigida e complessa. E, per i deboli e per i giovani, anche estremamente frustrante.
Possono andarsene in ogni momento. Anzi, i maschi giovani sono OBBLIGATI a andarsene.

Eppure quando se ne vanno finiscono sempre per formare un altro branco, del quale non necessariamente sono i capi. E di nuovo pagano pegno sottoponendosi a una scala gerarchica estremamente rigida.


Non è ci godano a farlo. E' solo che le loro possibilità se lo fanno aumentano di parecchio.
Il branco non è un pegno: è un PREZZO. Con il quale ti compri una vita più lunga e più confortevole di quella che avresti senza il branco.

Pyter
Inviato: 11/5/2012 17:54  Aggiornato: 11/5/2012 18:09
Sono certo di non sapere
Iscritto: 15/9/2006
Da: Sidonia Novordo
Inviati: 6250
 Re: La vera natura della tassazione
EDIT

Commento rimosso su richiesta della FAI.

"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
berna85
Inviato: 11/5/2012 18:37  Aggiornato: 11/5/2012 19:05
Ho qualche dubbio
Iscritto: 16/1/2011
Da: Amsterdam
Inviati: 154
 Re: La vera natura della tassazione
Non è ci godano a farlo. E' solo che le loro possibilità se lo fanno aumentano di parecchio. Il branco non è un pegno: è un PREZZO. Con il quale ti compri una vita più lunga e più confortevole di quella che avresti senza il branco.

L'esempio dei babbuini è molto illuminante. Sono daccordo che conviene a tutti collaborare ma non capisco perchè nel caso di un'azienda la collaborazione diventi meno fruttuosa del conflitto. L'anarco capitalismo non si pone il problema di strutturare la società ma lascia agli individui la possibilità di farlo secondo la propria coscienza.
Tutti gli esempi portati di comunità autonome non sono in contraddizione con l'anarco capitalismo!
Vorrei capire perchè non si possano creare strutture e istituzioni simili a quelle odierne basate sulla collaborazione VOLONTARIA.
La libertà a cui ci si riferisce significa una società dove la forza fisica non viene usata LEGALMENTE.

Se io ho due bici perchè ho sudato per costruirmele e poi una la tengo in garage e la uso come attacca panni sono cazzi miei! Quando viene qualcuno a dirmi come la devo usare pena la galera non è forse un affronto alla mia libertà??

Chi ha problemi con l'etica di una ditta basta che non compri i suoi prodotti! Vedi ogni azienda ha bisogno di clienti per sopravvivere. Se invece decidesse di diventare un bandito e derubare la gente non ci vorrebbe molto prima che qualcuno si organizzi per difendersi.


EDIT: Ritorno ad affermare le mie conclusioni iniziali:
O si crede che senza avere il deterrente della violenza la maggior parte degli uomini andrebbe contro la propria convenienza e smetterà di collabborare oppure si è moralisti e si ritiene ingiusto che un uomo abbia fini diversi da i propri.

Qualcuno a menzionato i saggi e santi della storia e il loro percorso verso la realizzazione di una coscienza più elevata. Sono daccordo ma se sei forzato a farlo mantiene lo stesso valore la rinuncia dei beni materiali?

E sulla base della dittatura della LORO maggioranza saranno autorizzati a reprimere i comportamenti di chi, per fare un esempio, decide liberamente che il concetto di proprietà privata è un concetto relativo e non assoluto.

Oh! ma sei libero di pensare quello che ti pare! Solo non venirmi a dire che devo cederti qualcusa per cui ho dovuto spendere le mie energie per creare! La terra è il nostro bene comune ma una volta che impiego la mia energia sotto forma di lavoro per creare qualcosa allora le cose cambiano. Cosa ci sarebbe di sbagliato se no con Superpippo se non che si appropria del frutto del lavoro altrui?

DrHouse
Inviato: 11/5/2012 19:03  Aggiornato: 11/5/2012 19:03
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 30/11/2007
Da:
Inviati: 2394
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Quello che stavo dicendo io in quel contesto è che si è sempre preferito anche un cattivo Stato all'assenza di Stato non perché fosse il male minore, ma perché è il bene maggiore.
Perché le probabilità di sopravvivenza aumentavano.

Di nuovo. Lasciamo perdere se lo Stato sia un bene o un male, se sia il male minore o il male maggiore. Questi sono tutti punti di vista soggettivi. Quello che continuo a non capire è che cosa intendi esattamente con si è sempre preferito. Chi è il soggetto reale che si nasconde dietro quel "si" impersonale? La maggioranza degli animali, incluse le tradizionali prede? L'oligarchia, ossia l'insieme degli animali più forti dello zoo, per restare nella tua metafora? Il leone decide da solo per tutti? Boh.
Non mi sembra un dettaglio irrilevante. Perché nel momento in cui uno Stato esiste o in cui esiste di nuovo dopo un periodo di caos ci sarà pure qualcuno che lo vuole. O nasce per caso?

Citazione:
Certo, dovevi pagare un intero carro di grano come tasse. Anche se il raccolto era andato male. Nel caso che lo Stato fosse particolarmente balordo di carri dovevi pagarne due.
In cambio avevi la garanzia che quello che era tuo, dopo aver pagato le tasse, restava tuo. Non ultima la possibilità di continuare a oservare il sorgere del sole.
L'alternativa era la possibilità concreta del Bandito Superpippo, che quando arrivava si prendeva TUTTO. Ed era già grasso che colava se non ti sgozzava dopo aver depredato il depredabile e dopo aver violentato il violentabile. Lasciandoti di fronte l'affascinante possibilità di morire di fame.

Anche qui. Stai spiegando perché sia meglio rendere conto a un unico leone piuttosto che a una serie di animali feroci. E fai alcuni esempi storici. OK, ho capito il concetto. Diciamo che, in linea di massima, sono d'accordo. Resta tuttavia la domanda che ti ho già posto sopra: perché, a un certo punto, il leone prevale su tutti gli altri animali? Chi decide che sia lui a regnare nello zoo? C'è una votazione democratica? Qualcuno decide per tutti? Chi e come?

Citazione:
Si sta parlando di bestie feroci, sai.
Non è che il leone prima di sbranarti ti faccia compilare un modulo in triplice copia dove ti chiede se la cosa è di tuo gradimento o no.

Appunto. Ma allora, se il leone non ha bisogno di far compilare un modulo in triplice copia agli altri animali per chiedere il loro consenso, tu che cosa ne deduci? Che tu scoiattolo, tu topo hai un reale potere di scelta su chi governa lo zoo? Quando mai il più debole ha avuto facoltà di decidere se essere o meno dominato dal più forte? La decisione è una scelta condivisa, autonoma, spontanea o, piuttosto, un'imposizione?

Citazione:
La scelta se accettare lo Stato o non accettarlo ce l'ho davanti ogni minuto.
L'esatto minuto in cui non riterrò più conveniente che lo Stato ci sia, andrò a rubare un po' di concime e mi unirò a quelli che mettono le bombe per abbatterlo. Si chiama "rivoluzione".

Che se viene fatta da 4 gatti è destinata a fallire. Se invece è un sentimento molto diffuso è destinata a aver successo.
Guarda le cd. "primavere arabe". Si può sproloquiare a piacimento sul fatto che siano state o meno rivoluzioni "colorate": però hanno avuto successo perché la voglia di abbattere i vari regimi era largamente diffusa fra la popolazione.

(corollario: se a te non va bene lo Stato, e questo sentimento è condiviso solo da poche altre persone, allora ce l'hai nel culo. Te lo tieni e zitto).


Una roba che non prova assolutamente nulla ma che comunque è interessante da osservare, è che in linea di massima ANCORA AI GIORNI D'OGGI è molto difficile trovare elementi insurrezionalisti che propongano l'abbattimento dello Stato. Normalmente la lotta armata viene fatta per abbattere lo Stato che c'è per sostituirlo con una altra forma di Stato, che secondo gli insurrezionalisti è migliore. Che può essere uno Stato marxista, uno Stato islamico, uno Stato democratico, eccetera.

Abbattere uno Stato, evidentemente, non significa eliminare lo Stato. Significa sostituirlo con un altro Stato. Almeno storicamente, finora, è stato così. Ora, però, lasciamo perdere se l'insurrezione sia spontanea, pilotata da infiltrati, eterodiretta o altro: nel momento in cui prevale, c'è una forza che prevale su un'altra forza. Si abbatte uno stato di diritto e se ne instaura un altro. Dunque, mi sembra che tu debba convenire con me che lo Stato è di fatto una convenzione creata dal più forte. Ti sto suggerendo la risposta.

Citazione:
Gli austriaci chiamano "dittatura della maggioranza" tutto quello che a loro non piace.
Le parole e i concetti vanno valutati per quello che sono.
Se e quando - spero mai - la gente inizierà a prendere per buone le loro idee, allora la "dittatura della maggioranza" andrà benissimo. E sulla base della dittatura della LORO maggioranza saranno autorizzati a reprimere i comportamenti di chi, per fare un esempio, decide liberamente che il concetto di proprietà privata è un concetto relativo e non assoluto.

Non voglio perdere ulteriore tempo con questo. La dittatura della maggioranza semplicemente non è mai esistita. È una pura invenzione.
Citazione:
Prima ti sei ribellato e hai abbattuto uno Stato. Hai la consapevolezza delle tue forze: sai che quando la gente s'incazza e agisce insieme, vince.

Vinco non perché ho consapevolezza della mia forza. Vinco perché, nel momento in cui unisco la mia forza a quella di molti altri, ho oggettivamente più forza di prima. La consapevolezza viene dopo, è una conseguenza. Non si sconfigge il leone prima di avere più forza di lui. Solo quando tutti gli altri animali, o almeno parte di essi, si coalizza, riesce a prevalere sul leone.
Citazione:
Poi torna un altro Stato, e tu eviti accuratamente di ribellarti di nuovo.

Su questo andrei più cauto. All'inizio è probabile che io stia meglio e non abbia voglia di ribellarmi di nuovo, poi le cose con il tempo cambiano e potrei scoprire di stare peggio di prima. Lo zoo è sempre quello, solo che adesso non è più governato da quel leone. O c'è un altro leone oppure c'è una coalizione di tigri, iene e via dicendo. C'è sempre un regnante o un gruppo di regnanti e io dovrò come sempre adattarmi per sopravvivere. Quel che è certo è che uno zoo che sia espressione reale della maggioranza degli animali che lo popolano ancora non è stato inventato. A meno che tu non creda alla fregnaccia della dittatura della maggioranza (e non penso tu ci creda), dovrai convenire con me che nello zoo non si vota. Al massimo, si ratificano, più o meno consensualmente, più o meno forzatamente, decisioni prese da un padrone. Il padrone cambia continuamente, ma un padrone c'è sempre.
Citazione:
Uscendo dalla metafora, tutti quanti, quando parliamo del "leone", gli accreditiamo una specie di forza sovrumana. Un'entità immateriale distruttiva.
Se invece guardiamo la realtà ci accorgiamo che nelle Forze Armate, cioè le zanne del leone, ci sei TU. Se non ci sei tu c'è tua moglie, o tuo marito, o tuo figlio, o tuo padre, o tuo fratello, o il tuo migliore amico.

Sì, nelle forze armate ci sono io, c'è mio fratello, c'è il mio vicino, c'è il mio migliore amico. Solo che poi quelle forze armate non vengono usate solamente per difendere il mio territorio, come io vorrei. Vengono mandate altrove in missioni di pace a rompere i coglioni (leggi bombardare) altri disgraziati come me. E il bello della faccenda è che non lo decido io, non lo decide il mio vicino e neppure lo decide la maggioranza. Lo decidono in pochi, violando la volontà della maggioranza e violando frontalmente la Costituzione. Se c'è un esempio che demolisce alla radice il concetto di dittatura della maggioranza in democrazia è proprio questo. Se mai, si dimostra come la maggioranza venga usata come carne da macello per gli interessi dei soliti pochi.
Citazione:
Visto che COMUNQUE le belve ci sono, le tue scelte operative si riducono a due. Poi sbarazzarti del leone E CONTEMPORANEAMENTE anche di tutte le altre belve, oppure puoi sbarazzarti del leone nel caso che il leone sia diventato più molesto delle altre belve.

Entrambe sono misurate sullo stesso metro di convenienza, cioè la qualità, e soprattutto la QUANTITA', della tua possibilità di sopravvvivenza.

Pispax, secondo me continui a contrapporre due modelli di governo, quello del leone e quello di un'oligarchia di belve feroci, cercando di dimostrare che il primo è preferibile al secondo come un male minore. L'argomento è interessante e meriterebbe un approfondimento, ma secondo me, è leggermente OT. Al di là di questo, tu dai per scontato che si possa scegliere tra il primo e il secondo. Che io topo possa permettermi di scegliere se essere governato dal leone e da una coalizione di belve. Non discuto se sia meglio la prima o la seconda opzione, ho solo il dubbio che lo facciano decidere a me.

E dopo 10 anni, siamo a discutere se il Volo 77 è arrivato proprio lungo questa linea, o piuttosto è arrivato due metri più a sinistra, o due metri più a destra? (Perle complottiste)
berna85
Inviato: 11/5/2012 19:22  Aggiornato: 11/5/2012 20:27
Ho qualche dubbio
Iscritto: 16/1/2011
Da: Amsterdam
Inviati: 154
 Re: La vera natura della tassazione
Vorrei precisare che "dittatura della maggioranza" non si riferisce esclusivamente a il maggiore numero di persone ma la maggioranza del potere.Chi detiene il maggior potere è in grado di imporre le proprie scelte su titto il resto della società. (EDIT: credo di aver detto una cazzata!)

È molto interessante la domanda di dr House "Non mi sembra un dettaglio irrilevante. Perché nel momento in cui uno Stato esiste o in cui esiste di nuovo dopo un periodo di caos ci sarà pure qualcuno che lo vuole. O nasce per caso? "

A cui prodest? Difficile stabilirlo. La maggior parte delle volte le rivoluzioni avevano come scopo di impadronirsi delle infrastutture dello stato, incluso il reparto repressivo, per usarle a secondo delle ideologie ma mai per abolirlo completamente.
Quindi non si ripartiva proprio da zero. Lo scoiattolo di certo non ha mai avuto alcuna voce in capitolo.

berna85
Inviato: 11/5/2012 20:44  Aggiornato: 11/5/2012 20:44
Ho qualche dubbio
Iscritto: 16/1/2011
Da: Amsterdam
Inviati: 154
 Re: La vera natura della tassazione
Il profitto non deve essere per forza a scapito di qualcuno, questo preconcetto è fondamentalmente sbagliato. Si basa sulla negazione della proprietà privata. Eppure per mettere in pratica la redistribuzione bisogna riconoscere il concetto di proprietà. La proprietà pubblica ha le stesse caratteristiche di un azienda e i suoi board members, non è l'uso che se ne vuol fare a definirla.
Il libero mercato si basa sullo scambio volontario fra persone, qualsiasi altra opzione non ne fa parte.
L'ho chiesto sin dall'inizio e vorrei una risposta. Mi fa piacere discutere ma non mi va solo di fare il difensore di una teoria, vorrei capire qualcosa anchio.
Quindi qualcuno mi spiega perchè il mondo diventerebbe più violento. Le persone non si organizzerebbero lo stesso per difendersi?
Poi io non credo sia possibile una transizione che non duri decenni, è scontato che se da oggi a domani non avremmo più regole i risultati sarebbero quelli descritti da voi.
Ma invece di vivere circoscritti dalle circostanze e cercare le soluzioni solo partendo da esse non sarebbe meglio prima immaginare il mondo che vorremmo dettati dalla nostra coscienza e dopo cercare le soluzioni senza fare compromessi?

DrHouse
Inviato: 11/5/2012 21:42  Aggiornato: 11/5/2012 21:42
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 30/11/2007
Da:
Inviati: 2394
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Vorrei precisare che "dittatura della maggioranza" non si riferisce esclusivamente a il maggiore numero di persone ma la maggioranza del potere.Chi detiene il maggior potere è in grado di imporre le proprie scelte su titto il resto della società.

E secondo te oggi chi ce l'ha questo potere? La maggioranza o una minoranza, piuttosto ristretta, degli individui?

Se, per caso, convieni con me che non ce l'ha la maggioranza (intesa ripeto nella sua accezione comune, ossia maggioranza degli individui di una nazione, di una comunità ecc.), allora perché chiamarla "dittatura della maggioranza" e non, ad esempio, "dittatura della minoranza"? O semplicemente dittatura?

Vorrei capire meglio.

E dopo 10 anni, siamo a discutere se il Volo 77 è arrivato proprio lungo questa linea, o piuttosto è arrivato due metri più a sinistra, o due metri più a destra? (Perle complottiste)
Notturno
Inviato: 11/5/2012 22:03  Aggiornato: 11/5/2012 22:03
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 21/8/2008
Da:
Inviati: 1920
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:

Abbiamo dimostrato che la proprietà ed il possesso non sono solamente una prerogativa degli animali più o meno evoluti. Il pensiero in sinergia con la capacità di costruire dell'uomo estende l'idea naturale di proprieta anche ai manufatti. E' mio non solo quello che esiste in natura ( le bacche sulle piante erano di tutti ma diventavano di qualcuno quando venivano raccolte ) ma soprattutto quello che io ho costruito e che prima non esisteva. Quali spiegazioni servono per questa evidentissima verità ?
Sono migliaia di anni che i filosofi riconoscono come autoevidente la "proprietà" e la possibilità di disporne, ovvero trasmetterla ad altri con la compra-vendita e/o altro secondo i propri bisogni.
Perfino il linguaggio è una prova grammaticale che la proprietà è sempre esistita con l'uomo.
Che senso ha mettere in discussione l'esistenza stessa della proprietà solamente perchè qualche bacucco ha letto il Capitale o ascoltato i comizi di qualche rifondarolo fuori di testa ?


Queste parole di Mangog mi risuonano ancora in testa, per la loro assurdità.

La proprietà privata non sarebbe il frutto della cultura, del pensiero umani, ma esisterebbe una "idea naturale" di proprietà privata e il linguaggio ne costituirebbe una "prova grammaticale".

Il verbo "avere" nel senso di possedere (Io HO denaro), come anche il pronome-aggettivo "mio", "tuo", ecc... nello stesso senso (non a caso sono chiamati "aggettivi o pronomi "possessivi").

Questo dimostrerebbe, secondo Mangog, l'esistenza di un'idea naturale di Proprietà Privata “la proprietà è sempre esistita con l'uomo”).

Un'idea naturale che non sarebbe solo appannaggio di animali più o meno evoluti, ma a qualunque essere vivente. E giù gli esempi di leoni, dinghi, ecc...

L'esempio era: “Prova a togliere la gazzella dalle fauci del leone”.... e questo per “suggerire” (o, meglio, “dimostrare”) che il leone considera la gazzella catturata come sua “proprietà privata”.

Da questo discende una sorta di “misticità” del diritto di proprietà.

E' così naturale, istintivo e pre-culturale, che non è il risultato della cultura umana, ma la precede ed è innata, con origini così antiche e pre-umane da assumere una valenza mistica, quasi divina.

Ecco perché l'articolo ignobile, postato da Massimo Mazzucco, faceva quello strano discorso dei bambini che provano, sin da piccolissimi, il concetto di proprietà, di ingiustizia del sottrarre il gioco, ecc.

Tutto spinge verso uno scopo: attribuire natura mistica alla proprietà privata per conferirle dignità e consentire il passo successivo: Libertà solo nella Proprietà Privata.

Guardate, un bambino piange se gli togli il giocattolo, è vero, ma non per una violazione di proprietà privata, ma perché a quell'età ESISTE SOLO LUI e non glie ne frega niente degli altri. Per questo motivo, lo stesso bambino è capacissimo di TOGLIERE il giocattolo ad altri bambini, senza pudori e sensi di colpa: non esiste che lui.

Altro che innato senso della proprietà privata!! Il bambino è la prova evidente dell'inesistenza di un concetto innato di “proprietà privata”, semplicemente perché lui lo ignora del tutto. Pensa e agisce come se al mondo esistesse solo lui e se tutto fosse da riferire solo a se stesso.

Quest'atteggiamento, ovviamente (e per fortuna) dura poco e (quasi sempre) svanisce in breve tempo.

Ma tentate di spacciare questo concetto di “proprietà privata” come “idea naturale” significa tentare una mistificazione abbastanza ignobile, senz'altro conosciuta al suo autore e tristemente strumentale.

Ovviamente c'è chi non nota questi “dettagli” e tenta persino di sostenere che dalla grammatica si evince la prova della pre-esistenza del diritto di proprietà.

La lingua è una forma di espressione complessa, che consente molteplici sensi alla medesima parola o addirittura frase.

<Il “MIO” denaro> e un'espressione linguistica che raffigura una proprietà.

<Il “MIO” maestro> significa, invece, “il maestro che ha insegnato a me”. Non sottolinea alcun diritto di proprietà, ma evidenzia un rapporto che unisce due soggetti in un'azione o in una circostanza.

<Il “MIO” negro>, per molti secoli si riferiva proprio a una proprietà privata, nella sua forma più bieca.

<Il “MIO” dipendente> inizialmente rappresentava un rapporto. Di recente, invece, sta spostandosi sempre più verso la descrizione di una proprietà.

Concludendo questo aspetto “linguistico”, voler cercare una “prova” in un pronome possessivo è un percorso inutile, che può anche appagare il senso critico di uno studente, a patto che indossi un grembiulino e non superi il metro d'altezza.

Lo stesso che avrebbe in sé, “innato”, il senso di giustizia e di proprietà privata.

Rende Encomiabili Dire No A
Religiosi Orpelli. Mentire Provoca Eccidii.
(Stefano Bartezzaghi)
berna85
Inviato: 11/5/2012 22:51  Aggiornato: 11/5/2012 22:51
Ho qualche dubbio
Iscritto: 16/1/2011
Da: Amsterdam
Inviati: 154
 Re: La vera natura della tassazione
Se, per caso, convieni con me che non ce l'ha la maggioranza (intesa ripeto nella sua accezione comune, ossia maggioranza degli individui di una nazione, di una comunità ecc.), allora perché chiamarla "dittatura della maggioranza" e non, ad esempio, "dittatura della minoranza"? O semplicemente dittatura?

Certo che convengo con te.
Credo si riferisce al fatto che il sistema democratico contiene una fallacia innata ancor prima di essere messa i pratica. La minoranza dovrà piegarsi al volere della maggioranza. Quando uno partecipa volontariamente nessun problema perchè partecipando accetti di stare al gioco ma lo stato anche se non voti implementerà il volere della maggioranza con la forza se necessario. Il voto è semplicemente uno strumento per risolvere conflitti. Ma la ragione di questi conflitti sono per la maggior parte su come il potere coercitivo lo stato debba essere impiegato. Chi vuole più pensioni chi più mezzi pubblici, chi più poliziaetc. e ognuna di queste cose implica che anche chi non usufruisce di questi servizi o è contrario dovrà pagare lo stesso.

Non so se è chiaro il concetto.

Pispax
Inviato: 11/5/2012 22:53  Aggiornato: 11/5/2012 23:20
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/3/2009
Da:
Inviati: 4685
 Re: La vera natura della tassazione
DrHouse

Risposta frettolosa. Spero sia comunque chiara.


Citazione:
Di nuovo. Lasciamo perdere se lo Stato sia un bene o un male, se sia il male minore o il male maggiore. Questi sono tutti punti di vista soggettivi.


Quella è la semplice constatazione di quello che è successo. In quel contesto non c'è niente di soggettivo.




Citazione:
Quello che continuo a non capire è che cosa intendi esattamente con si è sempre preferito. Chi è il soggetto reale che si nasconde dietro quel "si" impersonale? La maggioranza degli animali, incluse le tradizionali prede? L'oligarchia, ossia l'insieme degli animali più forti dello zoo, per restare nella tua metafora? Il leone decide da solo per tutti? Boh.
Non mi sembra un dettaglio irrilevante. Perché nel momento in cui uno Stato esiste o in cui esiste di nuovo dopo un periodo di caos ci sarà pure qualcuno che lo vuole. O nasce per caso?


Si impersonale = tutti quanti, sempre e ovunque.
La Storia a quanto ne so non registra eccezioni di rilievo a questa dinamica.

(E se qualcuno salta fuori col solito mantra "si, ma la storia la scrivono i vincitori", si fotta pure e se la studi)





Citazione:
Anche qui. Stai spiegando perché sia meglio rendere conto a un unico leone piuttosto che a una serie di animali feroci. E fai alcuni esempi storici.


In quel post ho badato bene a chiudere ogni spiraglio possibile alle mie opinioni personali.
Vorrei che questo fosse chiaro.
Non so se poi ci sono riuscito, ma le intenzioni erano e sono quelle. Quando dico un'opinione MIA, lo dico che è un'opinione mia. Per il resto dico le cose che sono effettivamente successe, cose che puoi tranquillamente verificare, se ti va.





Citazione:
OK, ho capito il concetto. Diciamo che, in linea di massima, sono d'accordo. Resta tuttavia la domanda che ti ho già posto sopra: perché, a un certo punto, il leone prevale su tutti gli altri animali? Chi decide che sia lui a regnare nello zoo? C'è una votazione democratica? Qualcuno decide per tutti? Chi e come?


Qui siamo già più sul punto. Lo Stato in definitiva non è altro che una banale serie di regole di convivenza. Possono essere più o meno articolate, ma quello è. In quanto tale, in un certo senso nasce "da solo", anche se con parti variamente travagliati (che si, spesso implicano anche l'uso della forza).
Altro discorso nasce rispetto a chi in quello Stato COMANDA. Perché poi chi comanda fa quello che vuole.
E lì si, quasi sempre comanda il più forte. Quello che è in grado di dire "o fai così o ti pesto sul serio".
Raramente a comandare è il più saggio, quasi mai il più capace.

Non che questo sia neppure troppo "sbagliato", sia chiaro. Come diceva Hobbes, "senza la spada i patti non sono altro che parole".





Citazione:
Abbattere uno Stato, evidentemente, non significa eliminare lo Stato. Significa sostituirlo con un altro Stato. Almeno storicamente, finora, è stato così. Ora, però, lasciamo perdere se l'insurrezione sia spontanea, pilotata da infiltrati, eterodiretta o altro: nel momento in cui prevale, c'è una forza che prevale su un'altra forza. Si abbatte uno stato di diritto e se ne instaura un altro. Dunque, mi sembra che tu debba convenire con me che lo Stato è di fatto una convenzione creata dal più forte. Ti sto suggerendo la risposta.


Lo Stato, almeno all'inizio, è una convenzione creata da tutti. Poi a comandare è il più forte.
C'è una differenza non trascurabile.

Tralasciando un attimo le guerre di conquista, dove il discorso che fai tu è palese, mi spieghi da dove cazzo escono tutte queste forze (quelle che che poi "una prevale"), se non dagli stessi appartenenti alla stessa comunità?




Citazione:
Vinco non perché ho consapevolezza della mia forza. Vinco perché, nel momento in cui unisco la mia forza a quella di molti altri, ho oggettivamente più forza di prima. La consapevolezza viene dopo, è una conseguenza. Non si sconfigge il leone prima di avere più forza di lui. Solo quando tutti gli altri animali, o almeno parte di essi, si coalizza, riesce a prevalere sul leone.


Perfetto.
Siamo completamente d'accordo
La mia sottilizzazione nasceva da una serie di obiezioni più "storiche", soprattutto di matrice marxista (ma anche anarchica), che obiettavano che è sempre stato vero che il popolo è più forte, ma lo Stato si reggeva bene comunque basandosi sull'ignoranza che il popolo ha della propria forza.

Non m'importa di entrare nel merito di questa discussione. La cosa vera è che questa ignoranza LA SECONDA VOLTA non c'è di sicuro.




Citazione:
Su questo andrei più cauto. All'inizio è probabile che io stia meglio e non abbia voglia di ribellarmi di nuovo, poi le cose con il tempo cambiano e potrei scoprire di stare peggio di prima. Lo zoo è sempre quello, solo che adesso non è più governato da quel leone. O c'è un altro leone oppure c'è una coalizione di tigri, iene e via dicendo. C'è sempre un regnante o un gruppo di regnanti e io dovrò come sempre adattarmi per sopravvivere. Quel che è certo è che uno zoo che sia espressione reale della maggioranza degli animali che lo popolano ancora non è stato inventato. A meno che tu non creda alla fregnaccia della dittatura della maggioranza (e non penso tu ci creda), dovrai convenire con me che nello zoo non si vota. Al massimo, si ratificano, più o meno consensualmente, più o meno forzatamente, decisioni prese da un padrone. Il padrone cambia continuamente, ma un padrone c'è sempre.


Scusa se te lo chiedo, ma dove sta la novità?
Mica per niente dicevo che lo Stato è il leone. Qui di criceti non ha parlato nessuno.




Citazione:
Sì, nelle forze armate ci sono io, c'è mio fratello, c'è il mio vicino, c'è il mio migliore amico. Solo che poi quelle forze armate non vengono usate solamente per difendere il mio territorio, come io vorrei. Vengono mandate altrove in missioni di pace a rompere i coglioni (leggi bombardare) altri disgraziati come me. E il bello della faccenda è che non lo decido io, non lo decide il mio vicino e neppure lo decide la maggioranza. Lo decidono in pochi, violando la volontà della maggioranza e violando frontalmente la Costituzione. Se c'è un esempio che demolisce alla radice il concetto di dittatura della maggioranza in democrazia è proprio questo. Se mai, si dimostra come la maggioranza venga usata come carne da macello per gli interessi dei soliti pochi.


Aritonfa.
Si, lo so che i tuoi ragionamenti vanno a parare in questa direzione. Te ce l'hai con la "classe dominante".
A me del problema della "classe dominante" invece, almeno in questo contesto, non me ne frega proprio un cazzo.

Guarda, mettiamola così: facciamo che su questo discorso hai perfettamente ragione tu. Lo prendiamo come assioma convenzionale.
Anche riconoscendo questo assioma, ogni teoria alternativa ha comunque il compito di dimostrare NON che lo Stato faccia schifo, che quella è una cosa che ci si può arrivare anche da soli, ma che seguendo proprio i precetti di quella particolare teoria lì allora il Mondo diventerà REALMENTE un posto migliore dove vivere.

Anche volendo tralasciare un attimo l'assolutamente non trascurabile problema dell'eterogenesi dei fini, diciamo che quantomeno in fase istruttoria sarebbe simpatico poter verificare che almeno la parte teorica "alternativa" una riflessione seria su certi temi l'ha portata avanti.

Invece molte teorie sociali alternative, e in questo campo l'anarco-capitalismo brilla per eccellenza, si limitano a dire che lo Stato fa schifo, facendo seguire subito a ruota il precetto "religioso" dogmatico e indiscutibile, con tanto di Paradiso per i "meritevoli".





Citazione:
Pispax, secondo me continui a contrapporre due modelli di governo, quello del leone e quello di un'oligarchia di belve feroci, cercando di dimostrare che il primo è preferibile al secondo come un male minore.


In realtà no.
Guarda che io senza Stato starei benissimo.
Il motivo è molto semplice: non ci penso nemmeno a abbandonare lo Stato se prima non sono maledettamente certo che la condizione proposta sia effettivamente MIGLIORE.
In realtà quello che sto cercando di fare è di rendere felici gli anarco-capitalisti usando un precetto completamente mercantile, il caveat emptor.

Non voglio fare un incauto acquisto, quindi prima di decidere chiedo dettagliate spiegazioni.
Il fatto che quando gli critichi alcuni elementi del Libro, gli austriaci non sappiano far di meglio che confutarti citando altri passi del Libro, direi rende la situazione sufficientemente chiara.

Grazie tante, ma persino Mediashopping è meglio.






Citazione:
L'argomento è interessante e meriterebbe un approfondimento, ma secondo me, è leggermente OT. Al di là di questo, tu dai per scontato che si possa scegliere tra il primo e il secondo. Che io topo possa permettermi di scegliere se essere governato dal leone e da una coalizione di belve. Non discuto se sia meglio la prima o la seconda opzione, ho solo il dubbio che lo facciano decidere a me.


Facciamo che hai la CERTEZZA che non lo lascino decidere a te?
Anche perché quel tipo di passaggi, che riguardano elementi fondanti, non si negoziano. Non sono disponibili per la trattativa.
Al più, se qualcuno è sinceramente convinto della loro bontà, si può combattere per ottenerli.
Tocca radunare l'Esercito dei Topi.

berna85
Inviato: 11/5/2012 23:35  Aggiornato: 11/5/2012 23:35
Ho qualche dubbio
Iscritto: 16/1/2011
Da: Amsterdam
Inviati: 154
 Re: La vera natura della tassazione
Da questo discende una sorta di “misticità” del diritto di proprietà.

Non cè nulla di mistico nel concetto, la proprietà è una convenzione umana. Ma non è di natura culturale bensì frutto della ragione (ratio)

Ogni individuo può solo agire come tale, può avere come scopo il bene della comunità ma rimane pur sempre un individuo. Quindi partendo dal presupposto che ogni individuo è proprietario di se stesso, io sono io, e che agiamo per realizzare i nostri scopi si deduce che ancor prima di agire nella nostra mente si forma il concetto di proprietà. Altrimenti l'uomo non avrebbe più volontà come individuo. Se me faccio un panino perchè ho fame è perchè so che alla fine di preparla potrò magiarlo. Se fosse il contrario non farei alcun panino! Attenzione anche se faccio qualcosa per la comunità sono pur sempre io che concedo il frutto della mia creazione ad altri.

berna85
Inviato: 11/5/2012 23:49  Aggiornato: 11/5/2012 23:49
Ho qualche dubbio
Iscritto: 16/1/2011
Da: Amsterdam
Inviati: 154
 Re: La vera natura della tassazione
Anche riconoscendo questo assioma, ogni teoria alternativa ha comunque il compito di dimostrare NON che lo Stato faccia schifo, che quella è una cosa che ci si può arrivare anche da soli, ma che seguendo proprio i precetti di quella particolare teoria lì allora il Mondo diventerà REALMENTE un posto migliore dove vivere.

Il problema è che migliore per te potrebbe significare peggiore per qualcun altro. Non ti basta una società che ha come aspetto fondante la cooperazione volontaria al posto della violenza come collante primario della società? Perchè quello che stai dicendo è che senza lo stato che ci obbliga e cooperare la società andrebbe a puttane.

Qui siamo già più sul punto. Lo Stato in definitiva non è altro che una banale serie di regole di convivenza. Possono essere più o meno articolate, ma quello è.

Mande
Inviato: 11/5/2012 23:59  Aggiornato: 11/5/2012 23:59
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 13/1/2008
Da: Cologna veneta
Inviati: 1301
 Re: La vera natura della tassazione
berna85
Citazione:

L'ho chiesto sin dall'inizio e vorrei una risposta. Mi fa piacere discutere ma non mi va solo di fare il difensore di una teoria, vorrei capire qualcosa anchio.
Quindi qualcuno mi spiega perchè il mondo diventerebbe più violento. Le persone non si organizzerebbero lo stesso per difendersi?

Un po di risposte le hai avute.
Se vuoi proviamo a riassumere. Partiamo dall'organizzazione della difesa che forse viene più semplice.

L'anarco-capitalismo abolisce lo stato. Ora cosa garantisce la proprietà privata? Solo la tua capacità di difenderla. Non sto dicendo che tutti siano ladri ma semplicemente che capita che qualcuno per bisogno o per avidità metta in discussione la tua proprietà e te la sottragga o ci provi.

Ora tu sei un contadino con dieci ettari che ti coltivi. Come te la difendi la tua proprietà 24h/24? Ovviamente devi assoldare almeno tre mercenari che a turno pattuglino. Certo tre ti bastano solo per difenderti da qualche ladro ma facciamo finta che i tuoi confinanti non ti invadano.

Il bilancio della situazione? Oggi lo stato ti garantisce la tua proprietà con un numero esiguo di forze dell'ordine domani ogni proprietario dovrà dotarsi di un numero spropositato di mercenari.

I mercenari ti difenderanno? Se avrai di che pagarli e se non riterranno conveniente derubarti loro ma facciamo finta che lo facciano. E' estremamente antieconomico. Una follia.

Allora l'anarco-capitalista ti dice che potresti associarti con altri ed avere una difesa comune.

Ma allora, se ti associ con altri per una difesa comune...

Ma allora hai creato uno stato con un bene pubblico (difesa) gestito appunto dall'associazione.

Però l'associazione è una testa un voto.
Ma lo è anche lo stato democratico.

Però l'associazione è volontaria lo stato mica l'ho scelto io.
Però i tuoi eredi si troveranno all'interno dell'associazione obtorto collo come tu ti sei ritrovato nello stato.

Però nell'associazione il servizio lo paga solo chi lo vuole.
Come no. Siccome la difesa riguarda solo i proprietari che confinano con l'esterno allora quelli all'interno non la pagano. Vorrei proprio vedere se sono d'accordo a pagare anche per te che ti senti difeso all'interno o no.

Perché gli anarco-capitalisti sanno benissimo che non esiste alcuna proprietà se non hai la forza di difenderla. Gheddafi docet come milioni prima di lui.

Se riescono a propagandare la loro teoria è perché mettono confusione sulla definizione di stato. Per loro lo stato è chi ha il monopolio della violenza su di un territorio. Ma poi se tu crei una associazione volontaria che mette in comune la difesa allora non hai creato uno stato ma...
Ma cosa? Hai creato uno stato.

Ti conviene riformare l'organizzazione dello stato attuale piuttosto che distruggere e ricreare milioni di staterelli ognuno con la propria milizia.

La proprietà privata poi non è un diritto naturale come giustamente diceva Mises ma deriva unicamente dal fatto se hai sufficiente forza per difenderla (parole sue).

E' giusta? E' sbagliata?

E' conveniente in certe forme mentre in altre diventa deleteria.
La proprietà privata del tuo corpo è ragionevole. Non ti toglierei mai la tua proprietà perché non voglio che qualcuno la tolga a me.
La proprietà privata dei beni che produci è conveniente a tutti. Senza questa proprietà non può esistere lo scambio e dunque nemmeno la suddivisione del lavoro. La suddivisione del lavoro è molto conveniente.
La proprietà privata delle risorse invece è più problematica e meriterebbe una trattazione a parte. Di sicuro i monopoli naturali dovrebbero essere gestiti in comune da tutti ma anche la definizione di monopolio naturale non è univoca e può variare nel tempo.

Spero ora ti sia un po più chiaro il mio pensiero. Per gli altri rispondono loro.

Pispax
Inviato: 12/5/2012 0:16  Aggiornato: 12/5/2012 0:18
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/3/2009
Da:
Inviati: 4685
 Re: La vera natura della tassazione
Pispax

Citazione:
Invece molte teorie sociali alternative, e in questo campo l'anarco-capitalismo brilla per eccellenza, si limitano a dire che lo Stato fa schifo, facendo seguire subito a ruota il precetto "religioso" dogmatico e indiscutibile, con tanto di Paradiso per i "meritevoli".




berna85

Citazione:
Il problema è che migliore per te potrebbe significare peggiore per qualcun altro. Non ti basta una società che ha come aspetto fondante la cooperazione volontaria al posto della violenza come collante primario della società? Perchè quello che stai dicendo è che senza lo stato che ci obbliga e cooperare la società andrebbe a puttane.


Ragazzi, sul serio, non occorre che vi affanniate COSI' tanto a evidenziare il fatto che le cose che scrivo sono vere.
Prima Davide70, ora tu.

Cioè, io vi sono grato, loggiuro, ma basta anche meno.
Io sono uno che si accontenta di poco.

Mande
Inviato: 12/5/2012 0:26  Aggiornato: 12/5/2012 0:26
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 13/1/2008
Da: Cologna veneta
Inviati: 1301
 Re: La vera natura della tassazione
berna85
Citazione:

Non cè nulla di mistico nel concetto, la proprietà è una convenzione umana. Ma non è di natura culturale bensì frutto della ragione (ratio)

Ogni individuo può solo agire come tale, può avere come scopo il bene della comunità ma rimane pur sempre un individuo. Quindi partendo dal presupposto che ogni individuo è proprietario di se stesso, io sono io, e che agiamo per realizzare i nostri scopi si deduce che ancor prima di agire nella nostra mente si forma il concetto di proprietà. Altrimenti l'uomo non avrebbe più volontà come individuo. Se me faccio un panino perchè ho fame è perchè so che alla fine di preparla potrò magiarlo. Se fosse il contrario non farei alcun panino! Attenzione anche se faccio qualcosa per la comunità sono pur sempre io che concedo il frutto della mia creazione ad altri

?????????????????????
Dovremmo commentare secondo te?

Quando esprimi un pensiero austriaco ti trovi sempre i presupposti, gli assiomi, i principi e puntualmente se li analizzi... sono falsi.

Cosa vuol dire che tu sei proprietario di te stesso?????
Hai detto che non esiste un diritto naturale due righe prima. Hai la proprietà di te stesso finché qualcuno decide di dartela o sei da solo. Non puoi dire che sei proprietario di te stesso.

Non sempre agisci per i tuoi scopi.
Agisci anche per istinto e dunque senza ragione e scopo.
Agisci anche per amore e dunque senza ragione.
Altro assioma inesistente nella realtà.

Ma ammesso, e non concesso, che questi presupposti fossero veri...
Da questi presupposti tu deduci... tu deduci...
Che prima di agire si forma nella tua mente il concetto di proprietà????
Ma è un non sequiter grande come una casa. Anche se gli assiomi fossero veri come fai a dedurre una cosa del genere? Non c'entra nulla.

Da questo poi passi a dedurre.. a dedurre...
Che altrimenti un uomo non avrebbe più volontà come individuo?
Ti renderò più semplice capire l'errore.

Uno schiavo non è proprietario di se stesso.
Dunque tu deduci che nella sua mente non possa concepire la proprietà.
Lo dimostri dicendo che altrimenti (se capisse la proprietà) non avrebbe più volontà (neanche di fuggire o di riposarsi).


Sei talmente intossicato di scuola austriaca che non ti rendi conto di ciò che dici. Gli assiomi devi cercare sempre di verificarli e non fare come Mises. Cerca poi di stare lontano dalla deduzione se non sai come usarla. Necessita di rigorosità matematica.

franco8
Inviato: 12/5/2012 1:02  Aggiornato: 12/5/2012 1:13
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/12/2005
Da:
Inviati: 1561
 Re: La vera natura della tassazione
Vedo che siente andati avanti seguendo degli spunti molto interessanti...
Forse addentrami in questa rispostà è un po' perder tempo...

Pispax
Citazione:

Credo tu stia facendo un po' di confusione fra "domesticazione" e "convivenza".
La riduzione in cattività è un concetto ancora diverso, che non mi pare scappi fuori da quello che scrivi. In ogni caso la riduzione in cattività è applicabile (ed è stata applicata) sia agli animali che agli uomini. In questo secondo caso si chiama "schiavitù".

La convivenza è una scelta autonoma e spntanea. Hai scelto di convivere con altri uomini...

No... Anche se, come dicevo, non scrivo tanto bene quanto te e il mio discorso non era il massimo della chiarezza io penso che sia tu ad essere un po' fuori strada.
Sei tu che confondi "cattività" e "schiavitù"... che son concetti un po' diversi.
"Cattività" è sinonimo di "prigionia",
"schiavitù" è una condizione diversa dalla prigionia. (è invece una condizione simile a quella di chi si sente dire delle cose tipo quelle che hai scritto nel post precedente: " o ti sta bene così, altrimenti: prova pure a ribellarti.. Se ci riesci!")
(Non lo dico mica per provocare )


Per "animale in cattività" di intende in genere un animale selvaggio in gabbia.
Ma da un animale allo zoo non ne ricavi niente, lo tieni lì, per diletto o per studio
Tutt'altra cosa è l'animale domestico. C'è un vantaggio per l'uomo ma c'è un vantaggio per l'animale.
E' un rapporto simbiotico a livello di specie può essere più o meno squilibrato ma è di simbiosi.

Magarì ciò sarà poco evidente nei casi della capra e della mucca, forse è più evidente se pensi al cane...

E anche lo schiavo non è un prigioniero...
E Poi... sei tu qi a peccare di eccesso di semplificazione quando pensi alle due situazioni estreme:
"schiavitù" e "convivenza". Nella realtà c'è una serie infinita di situazioni intermedie. Non trovi?

Ci sono altre due cose da dire:
1) la convivenza in realtà non si sceglie.. Anche se è chiaro il tuo discorso sul vantaggio del branco non c'è nessun passaggio da una situazione di isolamento ad una in cui uno decide di vivere insieme... Nè a livello di vita dell'individuo, nè considerando il processo storico.
E' sicuramente un ovvietà ... ma mi pare giusto ricordarlo.. visto che continuiamo a parlare come se ci fosse un passaggio da una situazione ipotetica (che non esiste in realtà) ad un'altra.
2) E' plausibile, forse non troppo forzato, che almeno una parte del discorso sugli animali domestici (dei vantaggi acquisiti in cambio di autonomia e indipendenza) si può estendere anche al caso degli schiavi.
A quanto pare, anche se le rivolte degli schiavi nei tempi antichi non sono mancate, pare che non fossero comunque all'ordine del giorno. E visto che ai tempi antichi gli schiavi erano comunque tanti... (non so se fossero la maggioranza ma forse sì...) si stenta a credere che fossero tutti-tutti in condizioni insopportabili e pronti a ribellarsi alla prima occasione...
E' forse plausibile che la loro condizione era tutto sommato "vantaggiosa" e potevano pari-pari fare un ragionamento simile a quello che hai fatto tu prima (se non ti sta bene: ribellati.... In fondo che ti si chiede: "lavora bene ed ingraziati il padrone, chè se lo fai sarai trattato bene e potrai anche avere la libertà"..)

Il tuo discorso sul branco dei babbuini è corretto, e non contraddice quello che dicevo io... Solo che mi pare sia tu, stavolta, a fermati fino ad un certo punto e non andare aventi nel discorso...
o a generalizzare eccessivamente.
Il "branco" va bene (fermo restando quanto dicevo sopra) ma bisogna vedere quant'è grande sto branco e com'è strutturato...
Se andiamo a vedere com'è partito il discorso (chè ho perso il filo...) :
- Tu hai detto qualcosa del tipo "Tanta gente ha preferito / preferisce /sceglie lo Stato per i vantaggi che ottiene... Partite dall'assunto che sono tutti fessi tranne voi che credete all'anarco-qualcosa..."
- Alchè io ti ho obiettato
a) che forse non era poi una cosa tanto assurda ritenere che i "fessi" siano la maggioranza e che comunque questo non veniva usato come punto di partenza ma era eventualmente una conseguenza (e aggiungerei ora che vedendo quanta gente abbocca alle tesi anarcoocapitaliste diventa ancora meno assurdo...)
c) Probabilemte il vantaggio innegabile di asservirsi allo Stato (chè di "asservimento" e "riconoscimento di uan Autorità" si tratta, non si tratta di "convivenza" che in teoria è una cosa un po' diversa...) non porta solo degli svantaggi immediati ma anche svantaggi a lungo termine come la perdita di molte capacità...

Non pensavo tanto all'autonomia di pensiero, ma ci sta bene
Tu dici che la convivenza non ha domesticato l'uomo.. infatti non è la convivenza , è l'asservimento....

P.S. Chissà percè dal punto a) sono passato al punto c).. Boh!

.... ....io non mi definisco affatto volentieri ateo, non più di quanto io sia a-MickeyMouse.
..
(detto, fatto)
Calvero
Inviato: 12/5/2012 2:22  Aggiornato: 12/5/2012 2:22
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/6/2007
Da: Fleed / Umon
Inviati: 13165
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Il motivo è molto semplice: non ci penso nemmeno a abbandonare lo Stato se prima non sono maledettamente certo che la condizione proposta sia effettivamente MIGLIORE.


.. e non potevi dirlo prima impariamo a fare ciò che è giusto, e ciò che potrà essere migliore apparirà sulla nostra strada... prima non può essere visto, previsto né lontanamente immaginato

Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Pyter
Inviato: 12/5/2012 13:10  Aggiornato: 12/5/2012 13:12
Sono certo di non sapere
Iscritto: 15/9/2006
Da: Sidonia Novordo
Inviati: 6250
 Re: La vera natura della tassazione
Hai la proprietà di te stesso finché qualcuno decide di dartela o sei da solo.

O santa polenta con cipolle, aiutami tu!

Apparte il concetto arcaico di schiavitù presente nella frase:

questo concetto (consideriamolo tale per amore di discussione) è un presupposto o è un assioma?

"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
Pyter
Inviato: 12/5/2012 13:17  Aggiornato: 12/5/2012 13:19
Sono certo di non sapere
Iscritto: 15/9/2006
Da: Sidonia Novordo
Inviati: 6250
 Re: La vera natura della tassazione
Il motivo è molto semplice: non ci penso nemmeno a abbandonare lo Stato se prima non sono maledettamente certo che la condizione proposta sia effettivamente MIGLIORE.

Questo è già mettere un piccolo paletto.

Quello che ancora mi sfugge è il motivo per il quale per fare certe cose bisogni avere la "maledettamente certezza", mentre per altre - ne tiro una a caso: il voto - bastano solo alcuni pensieri sparsi, un piccolo atto di fede o una toccata di coglioni, o magari un piccolo etto di speranza che il prossimo della lista sia migliore.

"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
Fabrizio70
Inviato: 12/5/2012 17:44  Aggiornato: 12/5/2012 17:44
Sono certo di non sapere
Iscritto: 18/5/2006
Da: Roma
Inviati: 3721
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Scusa ma cosa vorrebbe significare il tuo discorso?....
Che il leone (lo Stato) è qualcosa di necessariamente diverso da iene, dinghi e quant'altro?


No , è semplicemente UNO dei carnivori che ci sono in giro , eppure in centinaia di milioni di anni non sono riusciti ad estinguere gli erbivori....

Citazione:
1) riportare le leggi che riporti tu significa poco.. poco, perchè nel mare magnum delle leggi trovi sempre degli articoli che hanno l'intento di tutelare un pricipio, trovi anche altri articoli di legge che difendono principi opposti o in contraddizione...


Ottimo , trovami qualche articolo che asserisce che mi posso dotare di strumenti di difesa adeguati alla minaccia....

Citazione:
2) Dimostrami perchè non dovrei credere che iene dinghi e compagnia bella non si dotino (o meglio sono già dotate) di analoghe armi..


Mai detto il contrario , ma chissà perchè il "leone" a te molla una zampata , a quelli ruggisce solo...

Citazione:
Facendoti sottroscrivere "liberamente" un contratto in cui ci siano scritte più o meno le stesse cose... l'analogo del C.P...
Sottoscritto "liberamente" perchè sei sempre libero di scegliere di morir di fame o di sottoscrivere un altro contratto-fotocopia con un'altro "concorrente" .
(E non mi dire che saresti libero di non sottoscrivere nessun contratto, dal momento che se non hai mezzi tuoi, devi necessariamente accedere a risorse per campare.... Risorse che si sarannno accaparrati "leggittimamente" iene dinghi e compagnia (E guai a toccargliele chè la proprietà è sacra!) ...

A no... dimenticavo! Siccome sono in concorrenza (parolina magica) ALLORA ci sarà sicuramente sempre e comunque un contratto conveniente giusto equo ed efficiente per te (altro dogma assoluto e sacro del Verbo)


Strano , non mi risulta che erbivori e compagnia bella hanno bisogno di contratti per sopravvivere...

Il lusso non può mai essere soddisfatto perché, essendo qualcosa di falso, non esiste per esso un contrario vero e reale in grado di soddisfarlo e assorbirlo.
Wilhelm Richard Wagner-1849
Fabrizio70
Inviato: 12/5/2012 17:55  Aggiornato: 12/5/2012 17:55
Sono certo di non sapere
Iscritto: 18/5/2006
Da: Roma
Inviati: 3721
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Si chiama "metafora", sai.
Prova a fare una ricerca su google.


La puoi chiamare come ti pare , google is YOUR friend , non centra comunque una mazza con la realtà...

Citazione:
Va anche detto che LORO mangiavano solo ed esclusivamente quando avevano fame. Chissà che sarebbe successo invece se avessero potuto conservare i cadaveri per arricchirsi rivendendoli agli avvoltoi?


Ti do una notizia , i cadaveri glieli regalano , in fondo in fondo sono buoni amici...

Citazione:
Ma ora che grazie a te tutti quanti sappiamo quanto il leone sia cattivo, toccherebbe anche provare a chiedersi perché lasciare spazio a tutte le altre belve debba condurre a una situazione MIGLIORE.


Che il leone sia cattivo lo sanno tutti , sei tu che asserisci che il leone è buono e che quindi non ci dobbiamo difendere , la nuova teoria evolutiva di Pisspax...

Il lusso non può mai essere soddisfatto perché, essendo qualcosa di falso, non esiste per esso un contrario vero e reale in grado di soddisfarlo e assorbirlo.
Wilhelm Richard Wagner-1849
berna85
Inviato: 12/5/2012 21:53  Aggiornato: 12/5/2012 21:53
Ho qualche dubbio
Iscritto: 16/1/2011
Da: Amsterdam
Inviati: 154
 Re: La vera natura della tassazione
ciao Mande,

Effettivamente il mio past salta molti passi deduttivi e non è per niente chiaro, fammi riprovare.
E il mio discorso non deriva da alcuna intossicazione austriaca, bensi da un processo di ricerca personale.

Lo schiavo rimane sempre padrone di se stesso nel senso che è cosciente e ha una volontà. Decide di lavorare piuttosto che prendersi le botte.

Non sempre agisci per i tuoi scopi.
Agisci anche per istinto e dunque senza ragione e scopo.
Agisci anche per amore e dunque senza ragione.
Altro assioma inesistente nella realtà.


Non ho detto che i fini debbano essere razionali.
L'istinto ci aiuta a soppravvivere in situazioni estreme, lo scopo dell'istinto è la soppravvivenza.
In amore vogliamo essere riconosciuti dall'altro, le nostre azioni anche se irrazionali e inneficenti sono sempre orientate a uno scopo.
Negare che noi agiamo per realizzare dei fini significa negare l'esistenza della nostra volontà.

Arriviamo alla proprietà.

Per essere più chiaro mi riferirò solo ad azioni coscienti e solo quelle che modificano il nostro ambiente.

Mettiamo che sono in una foresta, sento freddo e sta arrivando la notte. Nel momento che penso di costruire un rifugio presuppongo che lo potrò utilizzare nel modo che meglio ritengo. Usando la mia volontà e impiegando il mio corpo modellando l'ambiente per raggiungere i mie fini creo qualcosa di mia proprietà, cioè lo faccio supponendo di avere la preferenza su come impiegare il rifugio.

Ma anche una comunità dove ogni cosa appartiene al gruppo non esclude il concetto di proprietà. Cè sempre qualcuno che decide come verranno impiegati i beni, che sia un assemblea o un individuo. Ogni azione deve pur sempre partire dall'individuo, egli può avere come scopo il bene della comunità ma la sua volontà personale è inalienabile.
Cambiando il soggetto non cambia in alcun modo il concetto di proprietà.


Per costruire o inventare qualcosa devo avere delle motivazioni. Cosa mi spinge ad investire la mia energia e il mio tempo libero se non l'idea che potrò usufruire del suo frutto?

franco8
Inviato: 12/5/2012 23:49  Aggiornato: 12/5/2012 23:49
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/12/2005
Da:
Inviati: 1561
 Re: La vera natura della tassazione
Fabrizio70
Citazione:

Citazione:

Che il leone (lo Stato) è qualcosa di necessariamente diverso da iene, dinghi e quant'altro?

No , è semplicemente UNO dei carnivori che ci sono in giro , eppure in centinaia di milioni di anni non sono riusciti ad estinguere gli erbivori....

E quindi? Fuori di metafora?

Citazione:

Ottimo , trovami qualche articolo che asserisce che mi posso dotare di strumenti di difesa adeguati alla minaccia.

No ovviamente non ci sono, soprattutto adeguati alla minaccia no.. però c'è tanta gente col porto d'armi.. comunque.
Le associazioni son tutelate dalla legge e nella costituzione sono enunciati diversi diritti...

Maaaa... Se non volevi concludere la tesi sopra.. cose volevi confutare/dimostrare?!

Citazione:

Mai detto il contrario , ma chissà perchè il "leone" a te molla una zampata , a quelli ruggisce solo...

Beh... per forza! gli conviene....
... Ma dici che stanno in combutta?
Direi di sì, in effetti. Almeno il rapporto è un po' ambiguo... amore-odio con alleanze altanelanti e doppiogiochismo...

Citazione:

Strano , non mi risulta che erbivori e compagnia bella hanno bisogno di contratti per sopravvivere...

Beh...Dipende!
E, sempre fuor di metafora... Cosa vorrebbe dire?
Che l'indivudo può vivere tranquillamente senza la necessità di associarsi con nessuno?

.... ....io non mi definisco affatto volentieri ateo, non più di quanto io sia a-MickeyMouse.
..
(detto, fatto)
franco8
Inviato: 12/5/2012 23:54  Aggiornato: 12/5/2012 23:54
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/12/2005
Da:
Inviati: 1561
 Re: La vera natura della tassazione
berna85
Citazione:

Tutti gli esempi portati di comunità autonome non sono in contraddizione con l'anarco capitalismo!
Vorrei capire perchè non si possano creare strutture e istituzioni simili a quelle odierne basate sulla collaborazione VOLONTARIA.
La libertà a cui ci si riferisce significa una società dove la forza fisica non viene usata LEGALMENTE.

Mah!... L'anarco capitalismo è in ultima analisi una difesa del capitalismo...
Secondo me in teoria e in determinate condizioni si potrebbero senz'altro creare strutture e istituzioni simili e forse anche migliori basate su collaborazione volontaria (o se mi fai passare il termine "maggiormente volontaria rispetto alle attuale"), ma il punto è che per valorizzare realmente le libertà individuali dovrebbero fondarsi su principi AFFATTO DIVERSI rispetto a quelli enunciati (e fatti passare per "naturali") dell'anarcocapitalismo....

Citazione:

Il profitto non deve essere per forza a scapito di qualcuno, questo preconcetto è fondamentalmente sbagliato.
...

Probabilmente hai ragione sul punto.
Ma altrettanto sarebbe errato credere o dedurre che in nessun caso il profitto è fatto a scapito di qualcuno... e che basti la parola "libero mercato" per aggiustare magicamente tutto...
Ma un punto pure importante è superare la logica on-off... Perchè non leggi con più attenzione i brani riportati sopra dei filosofi?... In genere viene riporta l'idea che la proprietà può essere anche concepita come una sorta di diritto naturale, ma è anhe espressa l'idea che esistono dei limiti...
In generale poi per ogni pricipio /concetto enunciato esistono SEMPRE dei limiti di validità.

Citazione:

Se io ho due bici perchè ho sudato per costruirmele e poi una la tengo in garage e la uso come attacca panni sono cazzi miei! Quando viene qualcuno a dirmi come la devo usare pena la galera non è forse un affronto alla mia libertà??

La risposta più corretta sarebbe che la cosa più probabile in questo caso è che ti stanno facendo uno scherzo.. vista l'assurdità della situazione.
Seriamente la risposta è : "No. Fondamentalmente perchè la Libertà non è quella cosa lì... non consiste nella libertà di usare una seconda bicicletta come attaccampanni... anzi... non consiste nella libertà di usare una bicicletta o qualsiasi altra cosa(punto)"

http://www.youtube.com/watch?v=WYAIgWu_VXI

Per chiarire: ti priverebbero della libertà (ma è un altro significato ulteriore) se ti mettessero in prigione... ma toglierti anche tutte le biciclette non è una coercizione .. non è una privazione della libertà ... (altrimenti dammi una definizione della parola libertà )

Citazione:

O si crede che senza avere il deterrente della violenza la maggior parte degli uomini andrebbe contro la propria convenienza e smetterà di collabborare oppure si è moralisti e si ritiene ingiusto che un uomo abbia fini diversi da i propri.

No.. mi spiace... ma non capisco per niente cosa tu voglia dire con questa frase!!

La grande maggioranza delle persone non solo hanno convenienza nel collaborare e nel condividere (*) ma sono anche portate naturalmente a farlo. Una importante minoranza (proprietaria delle maggioranza dell risorse) invece non ha alcuna convenienza nel collaborare, anzi ha invece convenienza nel far lavorare gli altri, sfruttando il proprio "potere contrattuale" nel libero mercato e la posizioni gerarchiche che occupano nelle organizzazioni (che siano statali o non statali)...
(saranno pure tesi marxiste, ciò non toglie che siano più che evidenti)
Conosco alcune risposte che vengono date a queste obiezioni: sono teorici arrampicamenti sugli specchi del tipo: i monopoli o sono creati dallo stato oppure se sono creati dal mercato allora non sono ingiusti; ... anche se si formasse una cartello , col mercato libero entrerebe un altro concorrente e bla bla bla....
Vabbè.. lasciamo stare. Qui rispondiamo al Cui prodest:
Chi ha la proprietà della maggioranza delle risorse e può far valere il proprio "potere economico" nel libero mercato ha l'evidente CONVENIENZA nell'affermare l'assioma che la proprietà è intoccabile e "sacra".
Se invece ci fosse, nella nostra società, una situazione di sostanziale equilibrio, non dico certo egualitaria ma in cui non ci fosseto le disparità che invece esistono... (e che permettono, in pratica, che una persona possa decidere il "destino" di altri) questa mia osservazione non avrebbe motivo d'essere...
Pensa: Il ricco che campa di rendita e non lavora ti risponde: "ebbene?!: sono fatiche accumulate dai miei antenati col sudore della loro fronte! Sei un moralista liberticida se volessi imporre a ME di nazionalizzare i pozzi di petrolio in quella nazione o addirittura farmi pagare uno sproposito di tasse!"
Poi, certo, sei libero di pensare quello che ti pare... Puoi accusarmi di essere quello che vuole imporre i propri principi ideologici comunisti moralisti bigotti.. Puoi pensare "ma tanto mica la sta rubando a qualcuno la sua rendita!?"... Oppure, magari, no.

Citazione:

Il libero mercato si basa sullo scambio volontario fra persone, qualsiasi altra opzione non ne fa parte.
L'ho chiesto sin dall'inizio e vorrei una risposta. Mi fa piacere discutere ma non mi va solo di fare il difensore di una teoria, vorrei capire qualcosa anchio.

Beh.. non la difendere allora soprattutto puoi pensarla come vuoi ma sforzati di leggere con attenzione tutte le critiche che ti abbiamo fatto... (anche se nessuno è infallibile nè ha la verità in tasca...)
http://www.youtube.com/watch?v=5GK6MNZoh_4

Non è sufficiente la volontarietà dello scambio per questo sia "libero"... se qualcuno dei "contraenti" nel mercato si trova in una condizioni di bisogno o se esistono nette posizioni dominanti, monopoli, oligopoli, il mercato non è libero.
In realtà "Il libero mercato" è un caso abbastanza particolare e non sempre applicabile...
in pratica è più o meno un astrazione che viene presentato dall'anarcocapitalismo non solo come sempre possibile e applicabile, ma come la migliore soluzione sempre e comunque..

.... ....io non mi definisco affatto volentieri ateo, non più di quanto io sia a-MickeyMouse.
..
(detto, fatto)
mangog
Inviato: 13/5/2012 9:44  Aggiornato: 18/5/2012 9:39
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 5/1/2007
Da:
Inviati: 2857
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:

Queste parole di Mangog mi risuonano ancora in testa, per la loro assurdità.

La proprietà privata non sarebbe il frutto della cultura, del pensiero umani, ma esisterebbe una "idea naturale" di proprietà privata e il linguaggio ne costituirebbe una "prova grammaticale".




La storia dell'uomo fin dalle prime civiltà testimonia oltre ogni ragionevole dubbio che la proprietà privata è sempre esistita.
Inoltre è plausibile credere che le società precedenti a quella Sumerica ed Egiziana avessero consapevolezza piena della proprietà privata.
Dunque si puo tranquillamente affermare che la proprietà privata ha sempre contraddistinto la società umana.
( Anzi: sorge il sospetto che il passaggio dell'uomo dalla "società primitiva" alle prime civiltà storiche sia intimamente connesso con l'esigenza
di "tutelare" la proprietà privata elaborando di conseguenza il concetto di legge e diritto che, successivamente, hanno fatto credere di pertinenza solamente dello stato.).
La proprietà privata è una esigenza naturale dei bisogni dell'uomo e non il frutto della cultura. L'uomo ha la necessità di
soddisfare i propri bisogni con dei beni (prodotti o trovati che siano ) e la limitatezza e la scarsa disponibilità dei beni
è alla base di quel processo naturale, vecchio quanto l'uomo stesso, per arrivare alla proprietà privata.
Perfino oggi possedere per tanto tempo un terreno è un modo per acquisire il diritto alla proprietà privata.
Dunque ammesso e non concesso che possa essere una convenzione dovuta all'evoluzione della società la proprietà privata è
effettivamente antica quanto l'uomo.
Se i riscontri storici non possono avallare la tesi di una umanità priva perfino dell'idea di proprietà privata, diventa palese
che è un artifizio definire la proprietà frutto di una convenzione dovuta all'evoluzione della società.
Dunque la proprietà privata è molto più antica dell'idea di stato stessa.

berna85
Inviato: 13/5/2012 14:49  Aggiornato: 13/5/2012 14:49
Ho qualche dubbio
Iscritto: 16/1/2011
Da: Amsterdam
Inviati: 154
 Re: La vera natura della tassazione
franco8

La risposta più corretta sarebbe che la cosa più probabile in questo caso è che ti stanno facendo uno scherzo.. vista l'assurdità della situazione. Seriamente la risposta è : "No. Fondamentalmente perchè la Libertà non è quella cosa lì... non consiste nella libertà di usare una seconda bicicletta come attaccampanni... anzi... non consiste nella libertà di usare una bicicletta o qualsiasi altra cosa(punto)"
Per chiarire: ti priverebbero della libertà (ma è un altro significato ulteriore) se ti mettessero in prigione... ma toglierti anche tutte le biciclette non è una coercizione .. non è una privazione della libertà ... (altrimenti dammi una definizione della parola libertà )



Non credo esistano diversi livelli di coercizione. Ho sei costretto a fare qualcosa con la violenza o la minaccia di violenza oppure no! Quale sarebbe un livello intermedio?

Ma se non ti do la mia seconda bici me la prendi con la forza o mi sbatti in prigione.
Il modo in cui derubarmi della mia seconda bici affronta la mia libertà è semplice: per ottenere quella bici ho dovuto impiegare il mio tempo e le mie energie!
Nel momento che mi prendi la bici vuol dire che il lavoro per costruirla l'ho avrò fatto per te.


Io non sono di certo ricco e lavoro duro per mantenermi ma la società che vorrei parte da un solo principio: l'esclusione della violenza come collante della società.
Vedi quello che sostieni tu è che senza prendere le energie altrui con la forza la società non funzionerebbe. Perchè ogni bene rappresenta le energie che sono state impiegate per costruirlo. Nel momento che lo sottrai da chi quelle energie le ha effettivamente impiegate stai facendo lavorare quella persone per te contro la sua volonta! Se non la chiami schiavitù questa...

berna85
Inviato: 13/5/2012 14:57  Aggiornato: 13/5/2012 14:57
Ho qualche dubbio
Iscritto: 16/1/2011
Da: Amsterdam
Inviati: 154
 Re: La vera natura della tassazione
Grazie Mande per il tuo post riassuntivo.

Allora l'anarco-capitalista ti dice che potresti associarti con altri ed avere una difesa comune.

Ma allora, se ti associ con altri per una difesa comune...

Ma allora hai creato uno stato con un bene pubblico (difesa) gestito appunto dall'associazione.

Però l'associazione è una testa un voto.
Ma lo è anche lo stato democratico.


La democrazia si limita a delegare il potere di decisione a dei rappresentati. Ogni volta che un parlamentare vota lo fà teoricamente rappresentando quella fetta di popolazione che l'ha votato. Ma le sue azioni non possono essere che riassunti della volontà del popolo, e non l'espressione diretta di esse.
Con il sistema di scambio libero un individuo può indicare la sua preferenza direttamente senza dover passare da un rappresentante.

Allora l'anarco-capitalista ti dice che potresti associarti con altri ed avere una difesa comune.
Ma allora, se ti associ con altri per una difesa comune...
Ma allora hai creato uno stato con un bene pubblico (difesa) gestito appunto dall'associazione.

Però l'associazione è una testa un voto. Ma lo è anche lo stato democratico. Però l'associazione è volontaria lo stato mica l'ho scelto io.

Però i tuoi eredi si troveranno all'interno dell'associazione obtorto collo come tu ti sei ritrovato nello stato.


E perche`mai i miei eredi si dovrebbero trovare all'interno di una associazione? Un individuo può solo fare contratti per se stesso.
Non cè niente che dice che ogni associazione sarebbe limitata geograficamente.
Anche nella situazione odierna se io mi compro il supermercato sorvegliato da VigilCo poi spetterà a me la scelta di rinnovare il contratto o no.

Però nell'associazione il servizio lo paga solo chi lo vuole. Come no. Siccome la difesa riguarda solo i proprietari che confinano con l'esterno allora quelli all'interno non la pagano.

Se io decido di andare a vivere in un posto di frontiera:

1.Dovrò difendermi a prescindere che ci sia qualcuno all'interno o no.

2. Sono cosciente del rischio più elevato di aggressione.

3. Le associazioni potrebbero mettersi daccordo l'une con le altre essendoci vantaggi mutuali nel cooperare.

4. Vivere vicino le frontiere porterebbe vantaggi economici, porti e ingresso delle merci giustificando l'elevato prezzo assicurativo.

Vorrei proprio vedere se sono d'accordo a pagare anche per te che ti senti difeso all'interno o no.

Ed è qui che le nostre differenze diventano più ovvie. Ma non ti accorgi che è proprio quello che stiamo facendo oggi? Non paghiamo solo per i servizi di cui usufruiamo.
Nello stesso tempo condanni gli sciacalli che in assenza di stato farebbero solo i cazzi propri ma poi ammetti tu stesso che se non ci fosse qualcuno ad obbligarti a pagare per qualcun altro non lo faresti.
Se una cosa è sbagliata solo perchè lo fanno tutti non la rende giusta.

Ma poi se tu crei una associazione volontaria che mette in comune la difesa allora non hai creato uno stato ma... Ma cosa? Hai creato uno stato.

Cè una differenza, lo stato usa la violenza anche in assenza di violenza da parte del cittadino. L'associazione volontaria di difesa non sarebbe per niente l'unica a poter difendere i cittadini. Ma l'uso della forza sarebbe sancito solo in casa di aggressione fisica e in nessun altro caso. Mai per ottenere con la forza il frutto del lavoro altrui.

Oggi esistono leggi che puniscono azioni senza vittime, leggi anti-droga la prostituzione etc.
La legge si limita a punire l'aggressore a fargli pagare il pegno alla società. La vittima non ottiene nessun risarcimento o diventa per quanto un fatto secondario alla punizione.

Io credo la priorità dovrebbe essere il risarcimento per le vittime, la dove non ci sono vittime non esiste crimine.
Se la società è composta da individui come fa un azione la dove nessun individuo viene aggredito chiamare crimine contro la società?
Per agressione intendo anche aggressione contro la proprietà, e questo include l'inquinamento.


La proprietà privata delle risorse invece è più problematica e meriterebbe una trattazione a parte. Di sicuro i monopoli naturali dovrebbero essere gestiti in comune da tutti ma anche la definizione di monopolio naturale non è univoca e può variare nel tempo.

Questo è un tema interessante e merita davvero un approfondimento anche se fondamentalmente non vedo le basi per fare una distinzione fra qualsiasi risorsa e monopolio naturale. In teoria monopolio naturale è quando non è conveniente per più di una azienda operare nello stesso ramo. Ma storicamente i monopoli naturali sono stati mantenuti tali dallo stato, arrestando la concorrenza. Forse monopoli storici sarebbe un termine più adatto. D'alttronde come da te stesso evidenziato i monopoli naturali possono variare. Non esiste una base per determinare cosa dovrebbe essere gestito come monopoli o meno.

Mande
Inviato: 13/5/2012 19:58  Aggiornato: 13/5/2012 20:26
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 13/1/2008
Da: Cologna veneta
Inviati: 1301
 Re: La vera natura della tassazione
Berna85
Partiamo dai monopoli naturali che sono più semplici. Tu dici:
Citazione:

non vedo le basi per fare una distinzione fra qualsiasi risorsa e monopolio naturale.

Che differenza c'è dunque tra un monopolio naturale e qualsiasi altra risorsa?
Partiamo dalla definizione:
http://it.wikipedia.org/wiki/Monopolio_naturale
Citazione:

Si definisce monopolio naturale una configurazione industriale in cui il numero ottimale di imprese presenti sul mercato è uno. Il monopolio naturale si manifesta quando nell'intervallo di produzione rilevante la funzione di costo è subadditiva, ovvero i costi sostenuti da una sola impresa nel produrre l'intera quantità domandata sono inferiori a quelli che sosterebbero due o più imprese contemporaneamente presenti sul mercato. Le determinanti del monopolio naturale sono dunque la quantità domandata (è possibile che in un certo settore la subadditività della funzione di costo si manifesti solo entro un certo intervallo di produzione) e le caratteristiche tecnologiche del settore, riferibili essenzialmente alla rilevanza dei costi fissi, da cui scaturiscono rendimenti marginali strettamente crescenti (il costo di produzione dell'ultima unità è inferiore a quello di tutte le precedenti) e di conseguenza costi medi strettamente decrescenti (il costo medio diminuisce all'aumentare del volume di produzione poiché la curva del costo marginale è sempre al di sotto di esso). Sotto queste condizioni un unico operatore è più efficiente di una pluralità di imprese, fermi restando i costi sociali comunque generati da un monopolista.

Ora caliamo la definizione nella realtà parlando ad esempio dell'acqua.
Acqua monopolio naturale sicuramente ma perché?
Perché quando si parla di acqua non si intende solo la sostanza fisica ma anche tutte le infrastrutture necessarie a portarla ovunque.
Se io voglio fare concorrenza all'acquedotto comunale devo:
- Trovare una sorgente di acqua pulita.
- Comprarla (Costo 1)
- Costruire una struttura di deposito (Costo 2)
- Costruire un sistema di purificazione (Costo 3)
- Posare i tubi fino alle abitazioni dei fruitori (Costo 4)

Oggi l'acqua costa relativamente poco perché le infrastrutture le abbiamo pagate con le tasse ma se un nuovo concorrente volesse accedere al mercato che costi di start-up avrebbe? Enormi. Per rientrare dei costi quanto dovrebbe farti pagare l'acqua? Uno sproposito fuori mercato. Ecco che l'acqua diventa monopolio naturale. Nessun privato sano di mente potrebbe pensare di competere.
Citazione:

In teoria monopolio naturale è quando non è conveniente per più di una azienda operare nello stesso ramo.

Esatto come l'acqua.
Citazione:

Ma storicamente i monopoli naturali sono stati mantenuti tali dallo stato, arrestando la concorrenza.

Visione parecchio distorta della realtà. Se è pur vero che molti monopoli naturali derivano dall'intervento dello stato non lo è altrettanto che sia lo stesso a mantenerli in vita.
Se lo stato non avesse creato le infrastrutture relative alla gestione dell'acqua una gestione privata avrebbe portato a prezzi esorbitanti per rientrare dei costi fissi. Avresti dunque pagato l'acqua a peso d'oro e visto il prezzo altri privati potrebbero essere entrati in competizione.
Essendosi intromesso lo stato ed avendo pagato le infrastrutture con le tasse ti ritrovi oggi con le infrastrutture pronte e l'acqua ad un prezzo accessibile.
Siccome poi le tasse sono progressive chi più guadagnava più ha pagato per l'opera ma ora dei prezzi bassi beneficiano tutti.
Tutto questo può essere visto come un furto (anarco-capitalismo) o come una equa distribuzione sociale. Questo ovviamente è uno dei tanti motivi di scontro. Riconosco perfettamente che le tasse operano una redistribuzione dei redditi ed avvantaggiano i più bisognosi. Ma io sono d'accordo. Cedo volentieri quota del mio lavoro per il benessere di tutti.
Altri invece pensano sia giusto vivere in un mondo dove i ricchi sono sempre più ricchi ed i poveri sempre più poveri. Non posso dire che sbaglino perché le opinioni sono sacrosante ma quelle non sono le mie.
Citazione:

D'alttronde come da te stesso evidenziato i monopoli naturali possono variare.

Certo, facciamo un esempio visto che ci siamo.
Telecomunicazioni:
- Costruire degli edifici con centraline.
- Portare dei cavi fino ad ogni casa.

Se il prezzo della telefonata è bassa può sembrare un monopolio naturale...
Ma se la tecnologia cambia?

- Costruire antenne al posto di edifici
- Lasciare che l'utente compri un cellulare invece di portargli il cavo.

Ecco che i costi di start-up si abbassano e da un monopolio naturale possiamo trovarci in una condizione di mercato.

Mande
Inviato: 13/5/2012 20:24  Aggiornato: 13/5/2012 20:30
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 13/1/2008
Da: Cologna veneta
Inviati: 1301
 Re: La vera natura della tassazione
Berna85
Citazione:

La democrazia si limita a delegare il potere di decisione a dei rappresentati.

Vero, e magari si limitasse a questo. Siamo arrivati non si sa come ad un governo Monti pur blaterando di essere in democrazia. Ma il problema qual'è?
L'esistenza dello stato o le sue regole?
Cambiamo forma di governo ma non è un'argomentazione contro lo stato.
Citazione:

E perche`mai i miei eredi si dovrebbero trovare all'interno di una associazione? Un individuo può solo fare contratti per se stesso.

Pericolosa come affermazione. Molto pericolosa per te...
Cosa nasconde questo proposito?
L'abolizione dell'eredità.
Tu puoi legittimamente dire che un "individuo può solo fare contratti per se stesso" ma allora gli neghi la possibilità di ereditare contratti (e anche le proprietà sono contratti) fatti da altri.
Sicuro sicuro che vuoi abolire l'eredità?
Non saresti il primo. Lo predicavano anche i filosofi del passato come rimedio per evitare la concentrazione di potere nelle mani di pochi. Morta una persona tutte le sue proprietà tornano al nulla. Meritocratico indubbiamente.
Citazione:

Non cè niente che dice che ogni associazione sarebbe limitata geograficamente.

Si che lo sarebbe. Si chiama stato. Poi all'interno dello stato possono nascere altre associazioni di diverso genere e volontarie ma non sono la stessa cosa.
Citazione:

Anche nella situazione odierna se io mi compro il supermercato sorvegliato da VigilCo poi spetterà a me la scelta di rinnovare il contratto o no.

Nessuno vieta neppure oggi di comprare maggiore difesa di quella dello stato se ritenuta insufficiente. Quella la puoi cambiare quando vuoi ma non è lo stato.
Nel momento in cui vari proprietari si sono associati per condividere un bene comune (difesa) hanno di fatto creato un loro stato. Se uno decide di avere difesa aggiuntiva l'associazione può concederla come accade oggi. Il problema è semmai se tu un domani volessi uscire da questa associazione ma qui le cose si complicano alquanto.
Quando tu avevi la tua proprietà per mantenerla dovevi usare la forza (o violenza come dicono gli austriaci). Per economicità di gestione invece di avere il tuo esercito hai deciso di appaltare la gestione della forza (violenza) ad un ente comune agli associati ovvero lo stato. Economicamente ci ha guadagnato come abbiamo visto ma ora senza lo stato non possiedi più la forza di difendere la tua proprietà e per uscire dallo stato o ti doti nuovamente di una forza militare (rivolta armata) oppure soccombi.

Non ho più tempo di commentare il resto. Domani magari.

mirco
Inviato: 13/5/2012 22:16  Aggiornato: 13/5/2012 22:29
Mi sento vacillare
Iscritto: 6/1/2010
Da:
Inviati: 387
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:

Autore: Mande Inviato: 13/5/2012 19:58:56

Oggi l'acqua costa relativamente poco perché le infrastrutture le abbiamo pagate con le tasse ma se un nuovo concorrente volesse accedere al mercato che costi di start-up avrebbe? Enormi. Per rientrare dei costi quanto dovrebbe farti pagare l'acqua? Uno sproposito fuori mercato. Ecco che l'acqua diventa monopolio naturale. Nessun privato sano di mente potrebbe pensare di competere.



E' preoccupante constatare che molti italiani considerino poco costosi certi servizi dello stato quando la tassazione media è vicino al 50% (anche per le classi medio-basse di reddito ) con un debito pubblico spaventoso contratto proprio per pagare anche il reale costo dell' acqua pubblica.
Quando manca questa consapevolezza diventa impossibile affrontare ogni altra discussione.
Penso non sia fuori luogo affermare che lo stato riesce a rendere oltremodo costoso ( importo basso bolletta acqua + alta pressione fiscale) anche un servizio come l'erogazione dell' acqua.

berna85
Inviato: 14/5/2012 0:31  Aggiornato: 14/5/2012 0:31
Ho qualche dubbio
Iscritto: 16/1/2011
Da: Amsterdam
Inviati: 154
 Re: La vera natura della tassazione
Questo ovviamente è uno dei tanti motivi di scontro. Riconosco perfettamente che le tasse operano una redistribuzione dei redditi ed avvantaggiano i più bisognosi. Ma io sono d'accordo. Cedo volentieri quota del mio lavoro per il benessere di tutti. Altri invece pensano sia giusto vivere in un mondo dove i ricchi sono sempre più ricchi ed i poveri sempre più poveri. Non posso dire che sbaglino perché le opinioni sono sacrosante ma quelle non sono le mie.

Guarda Mande non ho un grande problema a cedere una parte del mio lavoro per chi ne ha bisogno è probabile che lo farei anche sen non fossi costretto, d'altronde io non sto dicendo che è sbagliato aiutare gli altri ne tanto meno che mi auguro "un mondo dove i ricchi sono sempre più ricchi ed i poveri sempre più poveri". Allo stesso tempo però non credo che usare la forza sia il modo eticamente giusto di ottenere la cooperazione di tutti.
Anche se le tasse hanno permesso di costruire le nostre infrastrutture hanno dovuto usare la forza per ottenerli, e non mi stancherò di ripeterlo perchè se ad altri può sembrare un dettaglio insignificante, l'uso della forza, per me è il succo del discorso.
Per me la non-violenza è una questione etica che non accetta compromessi, e senza violenza non si può imporre quacosa su altri. Quindi lascia tutti liberi di scegliere come vivere, collaborare e di dare valore alle cose a seconda della propria coscienza. Se riesci a trovarmi un altro modello di società che rispetti questo principio sarei interessato.


Diciamocelo, quasi tutti pagano le tasse perchè il rischio non ne vale la pena. Qui in olanda quasi tutti fanno il biglietto del treno semplicemente perchè è più conveniente pagare 2 che trovarsi a pagare 100 in caso che sei scoperto. Esattamente come nel libero mercato. E questa motivazione sembra che basti, all'acquisto del biglietto vieni avvertito delle condizioni per usare il mezzo, se non sei daccordo puoi prendere la bici o un taxi.
Siccome la libertà e incolumnità fisica è ritenuta una delle cose più preziose all'uomo, il più delle volte la sola possibilità di poter perderla è sufficente per rendere il vantaggio ottenuto non pagando le tasse insufficente.

Avendo lo stato siamo in un certo senso protetti. Si cerca sempre di eradicare le cause del malessere umano agendo sull'ambiente esterno cercando di creare l'equilibrio perfetto fra libertà individuale e benessere della società. Ma spessp queste ricette non hanno l'effetto desiderato e piuttosto che ammetterlo i politici si scannano a vicenda per coprire i loro sbagli uno dopo l'altro. E vediamo così che le nostre libertà vanno sempre ristringendosi e la società, quella compasta da individui, ne risente.
L'esempio della droga è illuminante: l'eroina è illegale perchè i tossici rubano e picchiano le mogli. Ma rubare e violenza domestica sono già crimini mentre se mi drogo non è detto che debba rubare.
Si cerca cioè di limitare le possibilità individuali in modo che il cittadino, avendo meno scelte, sarà più propenso a non commettere crimini. Si crea una zona grigia dove un azione pur non essendo di per sè criminale, siccome potrebbe portare al crimine, diventa illegale.

DrHouse
Inviato: 14/5/2012 1:54  Aggiornato: 14/5/2012 2:56
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 30/11/2007
Da:
Inviati: 2394
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Anche se le tasse hanno permesso di costruire le nostre infrastrutture hanno dovuto usare la forza per ottenerli, e non mi stancherò di ripeterlo perchè se ad altri può sembrare un dettaglio insignificante, l'uso della forza, per me è il succo del discorso.
Per me la non-violenza è una questione etica che non accetta compromessi, e senza violenza non si può imporre quacosa su altri. Quindi lascia tutti liberi di scegliere come vivere, collaborare e di dare valore alle cose a seconda della propria coscienza.

berna85, il tuo appello a costruire genericamente una società senza violenza non può che trovarci tutti sensibili e d'accordo. Ciò premesso, ti inviterei a riflettere sul fatto che l'anarco-capitalismo non è una società senza violenza. È solo una società nella quale alla violenza dello Stato pubblico ne subentra un'altra, quella di uno Stato privato. L'anarco-capitalismo aggira facilmente questa obiezione identificando nello Stato pubblico tout court il male in sé. Eliminando lo Stato, tutto ciò che resta è intrinsecamente buono o, quanto meno, legittimo, per il semplice fatto che d'ora in poi sarà "condiviso" attraverso non meglio precisati liberi contratti tra gli individui e non più imposto dall'alto.

Dire che questa è una visione semplicistica della società moderna e dei rapporti umani è davvero il minimo. Di fatto, questa visione legittima qualsiasi forma di coercizione, implicita o esplicita, oggi già presente nella società, ma al di fuori dello Stato, ad esempio nei rapporti di lavoro del capitalismo odierno, giustificandola con il fatto che esisterà un contratto e, quindi, un formale assenso da parte di entrambe le parti. Significa fingere che la struttura fortemente gerarchica e verticistica delle corporation moderne non comporti già oggi di fatto coercizione e violenza per chi si trovi ai gradini più bassi della scala. Questo per non parlare dei numerosi esempi di stati paralleli già oggi esistenti in cui la violenza non solo è praticata, ma è addirittura il linguaggio del potere. Ma perché ti preme tanto lasciare in eredità tutto questo alla tua società del futuro? Ma davvero il massimo che riesci a sognare è una società in cui la violenza non è più pubblica, ma privata? Fra l'altro, ti faccio osservare che quello che farai domani affidando alla tua agenzia di mercenari la difesa della tua persona e della tua proprietà è, né più ne meno, quello che fai oggi con lo Stato pubblico, ossia delegare a qualcun altro la funzione di tutela della tua sicurezza e della tua proprietà privata. Detto in altre parole, gli concederai a tutti gli effetti il monopolio della forza, a meno che tu non decida di difenderti da solo, ma veramente da solo, e di farti anche giustizia da solo. Siamo alle solite: se la violenza la fa lo Stato, non va bene, se invece la fa un privato, allora è accettabile e legittima. Io credo invece che la violenza sia violenza sempre e che, per eliminarla, non sia sufficiente eliminare lo Stato, sempre ammesso che la classe dominante ti consenta oggi di eliminarlo, chiaro.
Citazione:
Se riesci a trovarmi un altro modello di società che rispetti questo principio sarei interessato.

Modelli? Utopie? Quanti ne vuoi. Prima che tu ripeta la solita sfilza di buoni propositi dell'anarco-capitalismo, e cioè che l'obiettivo ultimo è la libertà dell'individuo, la promozione dei liberi scambi e la collaborazione volontaria tra gli individui, ti ricordo che i buoni propositi sono comuni a tutte le utopie. Anche il socialismo e l'anarchismo muovono, ad esempio, da nobilissimi propositi. Ed esistono decine, se non centinaia di sottoutopie socialiste, anarchiche, anarcoliberali e così via. Non hai che da scegliere. Lo stesso Stato liberale, a suo modo, è un'utopia, nella misura in cui si limita ad auspicare una società in cui si promuove la libertà dell'individuo evitando quanto più possibile la coercizione. Devo ancora conoscere un'utopia o un modello che promuova l'infelicità, lo sfruttamento o la povertà dell'individuo. Quanto alla violenza, poi, non ne parliamo: a parole tutti sono contro. Evidentemente, la difficoltà non è quella di immaginare tanti buoni propositi, ma, se mai, di riuscire a realizzarli.

Anzi, se proprio vogliamo metterla su questo piano, ti dico in tutta franchezza che, tra tutte le possibili utopie, l'anarco-capitalismo è la meno utopia di tutte. A ben guardare, infatti, esso si riassume sinteticamente nella formula "esistente -Stato". Questo perché, una volta ricondotto ogni problema della società, del mercato e dei rapporti umani odierni alla presenza dello Stato pubblico, ci si illude che il resto funzionerà da sé e andrà inevitabilmente nella direzione più razionale e più proficua per tutti. Se questo è davvero il tuo mondo ideale, non mi resta che augurarti buona fortuna. Onestamente, non è il mio.

E dopo 10 anni, siamo a discutere se il Volo 77 è arrivato proprio lungo questa linea, o piuttosto è arrivato due metri più a sinistra, o due metri più a destra? (Perle complottiste)
complo
Inviato: 14/5/2012 10:03  Aggiornato: 14/5/2012 10:03
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 14/10/2005
Da:
Inviati: 2555
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Sì, nelle forze armate ci sono io, c'è mio fratello, c'è il mio vicino, c'è il mio migliore amico. Solo che poi quelle forze armate non vengono usate solamente per difendere il mio territorio, come io vorrei. Vengono mandate altrove in missioni di pace a rompere i coglioni (leggi bombardare) altri disgraziati come me. E il bello della faccenda è che non lo decido io, non lo decide il mio vicino e neppure lo decide la maggioranza. Lo decidono in pochi, violando la volontà della maggioranza e violando frontalmente la Costituzione. Se c'è un esempio che demolisce alla radice il concetto di dittatura della maggioranza in democrazia è proprio questo. Se mai, si dimostra come la maggioranza venga usata come carne da macello per gli interessi dei soliti pochi.


Dittatura delle minoranza? Non direi.
Prendiamo l' ultimo intervento per la "pace/democrazia": la Libia.
Sia in Francia, sia in Italia, sia in ogni stato democratico, ci sono state forze politiche che si sono opposte.
Se alle elezioni successive l' umanità di "buoni", che hanno patito la missione in Libia, avesse votato contro chi la aveva sostenuta........sarebbe stata l'ultima missione di "pace" della storia.
Ma non è stato così, non è stato NEANCHE LONTANAMENTE COSI'.
La verità è che la missione in Libia è stata un esempio di dittatura della maggioranza, anzi della STRAGRANDE MAGGIORANZA.

franco8
Inviato: 14/5/2012 12:45  Aggiornato: 14/5/2012 13:18
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/12/2005
Da:
Inviati: 1561
 Re: La vera natura della tassazione
berna85Citazione:

Non credo esistano diversi livelli di coercizione. Ho sei costretto a fare qualcosa con la violenza o la minaccia di violenza oppure no! Quale sarebbe un livello intermedio?

La coercisione c'è solo se ti mettono in prigione...
La violenza sulle cose c'è nel caso di furto con scasso...
Le minacce ci sarebbero nel caso di rapina...
Ma non c'è alcuna coercizione che derivi dal semplice fatto che prima avevi due biciclette e adesso ne hai una... (E Andiamo!!)

Comunque , en passant, per tutte le cose esistono "diversi livellli".... ma questo c'entra poco o nulla....
Un punto fondalmentale è che non è sempre necessaria una violenza o minaccia diretta per "derubarti" di qualcosa, o per indurti/obbligarti a far qualcosa che non comporta il tuo massimo interesse, nel caso in cui tu sia in condizioni di necessità o bisogno.... Ma questo è un altro discorso... qui, nell'esempio non c'è alcuna coercizione, di nessun grado.
Ma non divaghiamo e torniamo a noi..

Citazione:

Ma se non ti do la mia seconda bici me la prendi con la forza o mi sbatti in prigione.
Il modo in cui derubarmi della mia seconda bici affronta la mia libertà è semplice: per ottenere quella bici ho dovuto impiegare il mio tempo e le mie energie!
Nel momento che mi prendi la bici vuol dire che il lavoro per costruirla l'ho avrò fatto per te.


Vedi... proverò a riscrivere in modo abbastanza "rigoroso" quanto già detto.. ti prego di leggere con attenzione almeno la parte che sottolineo...
Il privarti di un oggetto (quale che sia la sua natura e sia nel caso che il possesso sia legittimo o no)
| non è | non può rappresentare in sè | non implica da solo |
- nè una coercizione;
- nè una violenza;
- nè una limitazione della libertà personale individuale.


Qualsiasi ragionamento che porti a dimostrare il contrario e che voglia lasciare intende ( o portare ad asserire )cose assurde contrarie all'evidenza e al buon senso (come, appunto : "privarti di un bene che possiedi equivale a fare una violenza sulla tua persona" (*) )
1) o è condotto con passaggi logici errati (errore nel metodo, tipo generalizzazioni fuori luogo, uso di termini ambigui ecc..)
2) o parte da premesse false o assurde (almeno una delle premesse è falsa ....)
3) entrambe le cose al punto 1) e 2).

Nell'ultimo caso rientrano i discorsi della propaganda anarcopaitalista (in pratica non sono buoni nemmeno a ricavare delle "dimostrazioni per assurdo"...)
(* )Per intenderci asserzioni come:
" La libertà individuale è anch"essa un espressione della proprietà privata, io sono proprietario del mio corpo, e non una cosa a parte."

Citazione:

Io non sono di certo ricco e lavoro duro per mantenermi ma la società che vorrei parte da un solo principio: l'esclusione della violenza come collante della società.
Vedi quello che sostieni tu è che senza prendere le energie altrui con la forza la società non funzionerebbe. Perchè ogni bene rappresenta le energie che sono state impiegate per costruirlo. Nel momento che lo sottrai da chi quelle energie le ha effettivamente impiegate stai facendo lavorare quella persone per te contro la sua volonta! Se non la chiami schiavitù questa...

La tesi "ogni bene rappresenta le energie che sono state impiegate per costruirlo e in pratica quelle del proprietario del bene" è una altra delle tante panzane....
(probabilemente scopiazzata dalla teoria del plusvalore con qualche risonanza col concetto di energia in fisica...)
Ma vale quanto detto sopra.

Vedi.... io non sostengno che "senza prendere le energie altrui con la forza la società non funzionerebbe", piuttosto sostengo
che le società non funzionano senza energie proprie (delle società stesse)... è abbastanza diverso...

Non c'è nessuna violenza come collante... non c'è nessun furto. (o meglio... i furti ci sono... ma non sono esattamente quelli che indica l'anarcocapitalismo)
In pratica... per tornare all'esempio della bicicletta... poniamo che tu hai ereditato una casa in un condominio...
La proprietà comporta onori e oneri
Se ora gli altri condomini reclamano le quote che non hai pagato... poco importa
esiste un bene indiviso di cui volente o nolente sei comproprietario
poco importa se non ti sei fatto vedere alle assemblee di condomino... hanno pieno diritto (anche nella visione anarco-capitalista) a reclamare le tue quote.
Di conseguenza, se non hai pagato le quote, detieni dei beni che non sono tuoi... Se tu proprio non gliele vuoi restituire che altro mezzo hanno gli altri per ottenere il maltolo?!

(Il fatto che l'amministratore sia un ladro o altre questioni non hanno niente a che fare col fatto che tu hai il diritto/dovere di partecipare alla comproprietà del bene. Oneri e onori.)

Un passaggio fondamentale è questo, te lo riscrivo:

Esistono solo individui solo nel caso in cui consideri un insieme di eremiti ciascuno dei quali vive indipendentemente dall'altro.
Nel momento in cui (volontariaemente o no) collaborano e interagiscono, esistono anche altre Entità.
[...]
(non so se mi spego: un organizzazione anarchica è una organizzazione in cui la libertà dell'individuo viene massimamente rispettata e in cui non esistono gerarchie; NON è una assenza di organizzazione...)

Un altro esempio in termini terra-terra:
- o non ci sono delle cose da fare insieme (e ognuno se può stare per i cazzi propri)
- oppure ci sono delle cose da fare insieme ed in qualche modo bisogna "coordinarsi" sulla base di regole (quali che siano...).
Tertium non datur... (o no?)

[...]

Secondo me in teoria e in determinate condizioni si potrebbero senz'altro creare strutture e istituzioni simili e forse anche migliori basate su collaborazione volontaria (o se mi fai passare il termine "maggiormente volontaria rispetto alle attuale"), ma il punto è che per valorizzare realmente le libertà individuali dovrebbero fondarsi su principi AFFATTO DIVERSI rispetto a quelli enunciati (e fatti passare per "naturali") dell'anarcocapitalismo....

(E per questo sono del tutto d'accordo con quanto ti scive DrHouse nell'ultimo post)


Quando ti dico:
" Il concetto centrale che si vuole esplicitare considerando l'esempio del condominio non riguarda l'amministrazione, la maggioranza e altre cavolate, ma il fatto che ( non proprio sempre in assoluto ma nella maggioranza dei casi pratici ) esistano delle "cose" dei "beni" che sono necessariamente di tutti ed "indivisibili". "
Il fatto che
Citazione:

La volontà della società non esiste, è semplicemente una media, un riassunto.

Non vuol dire niente.Non implica che non esistano degli interessi comuni..
E non implica che non sia necessario in certi casi prendere delle decisioni comuni... Qui entra il solito discorso sulla dittatura delle maggioranza e minoranza.
Discorso del tutto fuoviante! Si concentra solo sulla fase finale del processo decisionale... ma la decisione è comune non perchè viene votata....

(essendo comproprietario di qualcosa, esistono necessariamente delle decisioni che coinvolgono tutti)

Quando scrivi:
Citazione:

La democrazia si limita a delegare il potere di decisione a dei rappresentati. Ogni volta che un parlamentare vota lo fà teoricamente rappresentando quella fetta di popolazione che l'ha votato. Ma le sue azioni non possono essere che riassunti della volontà del popolo, e non l'espressione diretta di esse.
Con il sistema di scambio libero un individuo può indicare la sua preferenza direttamente senza dover passare da un rappresentante.

Vedi... anche questo è frutto di propaganda.
E' la democrazia rappresentativa che delega un potere di decisione a dei rappresentati...
La democrazia diretta non delega niente... Ma è proprio una forzatura sostenere che la democrazia possa avere a che vedere con il "sistema di scambio libero" ( o qualunque altra panzana tu abbia in mente o abbia letto in qualche altro scritto di propaganda anarcocapitalistico)....

.... ....io non mi definisco affatto volentieri ateo, non più di quanto io sia a-MickeyMouse.
..
(detto, fatto)
franco8
Inviato: 14/5/2012 12:56  Aggiornato: 14/5/2012 13:05
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/12/2005
Da:
Inviati: 1561
 Re: La vera natura della tassazione
mircoCitazione:

E' preoccupante constatare che molti italiani considerino poco costosi certi servizi dello stato quando la tassazione media è vicino al 50% (anche per le classi medio-basse di reddito ) con un debito pubblico spaventoso contratto proprio per pagare anche il reale costo dell' acqua pubblica.
Quando manca questa consapevolezza diventa impossibile affrontare ogni altra discussione.
Penso non sia fuori luogo affermare che lo stato riesce a rendere oltremodo costoso ( importo basso bolletta acqua + alta pressione fiscale) anche un servizio come l'erogazione dell' acqua.

Il punto non è (o non è soltanto) se la pressione fiscale è alto o bassa, o se è giusto o no pagare le tasse nelle condizioni in cui ci troviamo.
Il punto è che si lascia intendere tutte le tasse sono sempre e comunque da considerarsi FURTO (sempre e a prescindere).
Inoltre dovresti dimostrare quel che lasci intendere, ovvero che la pressione fiscale è alta solo a causa del fatto che le aziende pubbliche non sono efficienti... e che non sono efficienti solo a causa del fatto di non essere private...

Quando manca la consapevolezza della realtà, degli interessi in gioco e della potenza della propaganda diventa impossibile affrontare ogni altra discussione.
Se manca pure la logica .. le speranze vacillano...

.... ....io non mi definisco affatto volentieri ateo, non più di quanto io sia a-MickeyMouse.
..
(detto, fatto)
mangog
Inviato: 14/5/2012 14:08  Aggiornato: 14/5/2012 17:25
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 5/1/2007
Da:
Inviati: 2857
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:

Autore: franco8 Inviato: 14/5/2012 12:56:01

mircoCitazione:


E' preoccupante constatare che molti italiani considerino poco costosi certi servizi dello stato quando la tassazione media è vicino al 50% (anche per le classi medio-basse di reddito ) con un debito pubblico spaventoso contratto proprio per pagare anche il reale costo dell' acqua pubblica.
Quando manca questa consapevolezza diventa impossibile affrontare ogni altra discussione.
Penso non sia fuori luogo affermare che lo stato riesce a rendere oltremodo costoso ( importo basso bolletta acqua + alta pressione fiscale) anche un servizio come l'erogazione dell' acqua.


Il punto non è (o non è soltanto) se la pressione fiscale è alto o bassa, o se è giusto o no pagare le tasse nelle condizioni in cui ci troviamo.
Il punto è che si lascia intendere tutte le tasse sono sempre e comunque da considerarsi FURTO (sempre e a prescindere).
Inoltre dovresti dimostrare quel che lasci intendere, ovvero che la pressione fiscale è alta solo a causa del fatto che le aziende pubbliche non sono efficienti... e che non sono efficienti solo a causa del fatto di non essere private...

Quando manca la consapevolezza della realtà, degli interessi in gioco e della potenza della propaganda diventa impossibile affrontare ogni altra discussione.
Se manca pure la logica .. le speranze vacillano...


Stai scherzando Franco oppure non ti passa nemmeno per l'anticamera del cervello il ricordo dei disastri finanziari prodotti dallo stato in particolar modo dagli anni 70 in poi ?
Sommando anno per anno le passività DELL' IRI ( e delle poste...ecc ecc) con gli sprechi della gestione INPS arriviamo a dimostrare che l DEBITI accumulati ( il debito non scompare solo perchè passa il tempo ) SONO LA CAUSA principale dell'attuale disastro finanziario, soprattutto in termini di pressione fiscale. In Svezia con pressione fiscale simile alla nostra il debito pubblico è sotto il 40% del PIL.


Io come tecnico Siemens CCGE ed Olivetti ho lavorato per anni in giro per le fabbriche Italiane dotate di un minimo di automazione e la differenza tra le aziende paraculo/parastatali con quelle private era ENORME... ( oggigiorno lo stato da uno stipendio quasi solamente ad amministrativi e personale ospedaliero ). Non credo di essere l'unico che può confermare, con esperienza diretta sul campo, di quanto allegra era la gestione industriale statale a tutti i livelli. D'altronde se le aziende "industriali" statali non fossero state sempre e perennemente in deficit ci sarebbero ancora e non esisterebbero APPALTI PER QUALSIASI TROIATA.. dal cambiare un balcone di un municipio a costruire un ponte.

Se qualcuno ha interesse a far funzionare male lo stato ancora più motivata è la necessita di uno stato ridotto ai minimi termini PER SEMPRE ( Lo stato come "entita" per garantire un minimo di giustizia comune.. senza il 1.000.000 di leggi e leggine varie, dalla costituzione a quanto larga deve essere la finestra del bagno ).

franco8
Inviato: 14/5/2012 14:46  Aggiornato: 14/5/2012 14:49
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/12/2005
Da:
Inviati: 1561
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:

Stai scherzando Franco oppure non ti passa nemmeno per l'anticamera del cervello il ricordo dei disastri finanziari prodotti dallo stato nei decenni scorsi ?

Bhe mangong... Io veramente non parlavo di intervento dello stato dell'economia, (o dei casi in cui stato che si comporta come se fosse un privato) ma parlavo di "pubblico" nel senso di proprio di cosa pubblica...
Ma fa lo stesso, le cause sarebbero da dimostrare o almeno andrebbero viste tutti i meccanismi.
Quindi capisci che il mio discorso era un altro..La domanda non è "era più o meno efficiente?" il punto era un altro.
Le domande possibili sarebbero:
1) "I livelli di tassazione sono dovuti solo e unicamente alle inefficienze delle aziende pubbliche?"
2) "Le inefficienze delle aziende pubbliche ci sono solo a causa del fatto di essere pubbliche?"

Domanda più che lecite si può porre anche per l'esempio che hai portato giustamente tu :
Le passività dell' IRI e compagnia bella esistevano solo a causa del fatto che erano pubbliche?

Citazione:

In Svezia con pressione fiscale simile alla nostra il debito pubblico è sotto il 40% del PIL.

Giust'appunto. Mi risulta che in svezia i servizi pubblici funzionano molto meglio che Italia.
Domanda più che lecita:
Non sarà che si potrebbe migliorare la gestione della cosa pubblica anche mantendola pubblica?

.... ....io non mi definisco affatto volentieri ateo, non più di quanto io sia a-MickeyMouse.
..
(detto, fatto)
complo
Inviato: 14/5/2012 14:48  Aggiornato: 14/5/2012 14:48
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 14/10/2005
Da:
Inviati: 2555
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Io ho da tecnico Siemens CCGE ed Olivetti ho lavorato per anni in giro per le fabbriche Italiane dotate di un minimo di automazione e la differenza tra le aziende paraculo/parastatali con quelle private era ENORME...


Si.

Citazione:
Sommando anno per anno le passività DELL' IRI ( e delle poste...ecc ecc) con gli sprechi della gestione INPS arriviamo a dimostrare che l DEBITI accumulati ( il debito non scompare solo perchè passa il tempo ) SONO LA CAUSA principale dell'attuale disastro finanziario, soprattutto in termini di pressione fiscale.


E la matassa, no!
Se non ricordo male l' ultimo bilancio dell' IRI aveva un debito intorno ai 60.000 miliardi di lire (30 miliardi di euro) il debito pubblico è quasi 2000 miliardi di lire........

Comunque un conto è l'industria di stato, un conto è l'INPS (lì sono le leggi a farla da padrone, non si può far "danni" più di tanto per cattiva gestione), un conto è parlare di stato Italiano, un conto è parlare di stato in generale.

mangog
Inviato: 14/5/2012 15:05  Aggiornato: 14/5/2012 15:14
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 5/1/2007
Da:
Inviati: 2857
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:

Autore: franco8 Inviato: 14/5/2012 14:46:55

Citazione:


Stai scherzando Franco oppure non ti passa nemmeno per l'anticamera del cervello il ricordo dei disastri finanziari prodotti dallo stato nei decenni scorsi ?


Bhe mangong... Io veramente non parlavo di intervento dello stato dell'economia, (o dei casi in cui stato che si comporta come se fosse un privato) ma parlavo di "pubblico" nel senso di proprio di cosa pubblica...
Ma fa lo stesso, le cause sarebbero da dimostrare o almeno andrebbero viste tutti i meccanismi.
Quindi capisci che il mio discorso era un altro..La domanda non è "era più o meno efficiente?" il punto era un altro.
Le domande possibili sarebbero:
1) "I livelli di tassazione sono dovuti solo e unicamente alle inefficienze delle aziende pubbliche?"
2) "Le inefficienze delle aziende pubbliche ci sono solo a causa del fatto di essere pubbliche?"

Domanda più che lecite si può porre anche per l'esempio che hai portato giustamente tu :
Le passività dell' IRI e compagnia bella esistevano solo a causa del fatto che erano pubbliche?

Citazione:


In Svezia con pressione fiscale simile alla nostra il debito pubblico è sotto il 40% del PIL.


Giust'appunto. Mi risulta che in svezia i servizi pubblici funzionano molto meglio che Italia.
Domanda più che lecita:
Non sarà che si potrebbe migliorare la gestione della cosa pubblica anche mantendola pubblica?


In Arabia Saudita ( i turisti non sono ammessi anche oggi ) con servizi pubblici straordinari la pressione fiscale è praticamente ZERO.
Ma l'Italia non ha la fortuna di avere nè le foreste miniere fonti idroelettriche della Svezia nè il petrolio dell' Arabia..
L'Italia riesce a sopravvivere solo con l' industria manifatturiera.. E CON IL MANIFATTURIERO LO STATO FA SOLO MERDA IN TUTTO IL MONDO.. SVEZIA COMRESA.

Citazione:


E la matassa, no!
Se non ricordo male l' ultimo bilancio dell' IRI aveva un debito intorno ai 60.000 miliardi di lire (30 miliardi di euro) il debito pubblico è quasi 2000 miliardi di lire....


Mande lascia stare.. I debiti dell'IRI negli anni d'oro venivano "puliti" con continui travasi di soldi pubblici...

toussaint
Inviato: 14/5/2012 15:32  Aggiornato: 14/5/2012 15:32
Sono certo di non sapere
Iscritto: 23/3/2012
Da:
Inviati: 5220
 Re: La vera natura della tassazione
Che c'entra la natura delle entrate statali con l'efficienza dell'amministrazione pubblica? Ossia, perchè la Svezia avrebbe uno Stato più efficiente in virtù delle foreste?
La verità è un'altra, l'Italia ha questo debito pubblico perchè stava sulla frontiera della Guerra Fredda e con la spesa pubblica si è comprato il consenso che scongiurasse la Rivoluzione comunista.
E' storia.

"Siam del popolo le invitte schiere c'hanno sul bavero le fiamme nere ci muove un impeto che è sacro e forte morte alla morte morte al dolor. Non vogliamo più assassini non vogliamo più briganti come un dì gridiamo: avanti!" Arditi del Popolo 1921
complo
Inviato: 14/5/2012 15:35  Aggiornato: 14/5/2012 15:35
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 14/10/2005
Da:
Inviati: 2555
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Mande lascia stare.. I debiti dell'IRI negli anni d'oro venivano "puliti" con continui travasi di soldi pubblici...


Qualche "cosmesi" nel bilancio ci sarà sicuramente stata ma non cambia l'ordine di grandezza.
Parliamo di decine di miliardi contro migliaia di miliardi.
L' industria di stato in Italia è stata un buco nero (non ci piove), ma non il peggiore dei buchi neri...

toussaint
Inviato: 14/5/2012 15:35  Aggiornato: 14/5/2012 15:35
Sono certo di non sapere
Iscritto: 23/3/2012
Da:
Inviati: 5220
 Re: La vera natura della tassazione
I socialisti di Nenni (oparlo della base) negli anni '50 volevano i Soviet, non burocratici ma Soviet.
In 30 anni sono diventati craxiani e questo solo grazie ai soldi rubati all'interesse pubblico (altrimenti quei soldi in funzione pro NATO avrebbro dovuto metterceli gli americani).

"Siam del popolo le invitte schiere c'hanno sul bavero le fiamme nere ci muove un impeto che è sacro e forte morte alla morte morte al dolor. Non vogliamo più assassini non vogliamo più briganti come un dì gridiamo: avanti!" Arditi del Popolo 1921
toussaint
Inviato: 14/5/2012 15:37  Aggiornato: 14/5/2012 15:37
Sono certo di non sapere
Iscritto: 23/3/2012
Da:
Inviati: 5220
 Re: La vera natura della tassazione
Complo, conta molto di più la valanga di miliardi regalati ai coltivatori diretti per i buoni auspici della Coldiretti o le pensioni di invalidità distribuite dai collettori di voti DC al Sud.

"Siam del popolo le invitte schiere c'hanno sul bavero le fiamme nere ci muove un impeto che è sacro e forte morte alla morte morte al dolor. Non vogliamo più assassini non vogliamo più briganti come un dì gridiamo: avanti!" Arditi del Popolo 1921
mangog
Inviato: 14/5/2012 15:43  Aggiornato: 14/5/2012 15:43
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 5/1/2007
Da:
Inviati: 2857
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:

Autore: toussaint Inviato: 14/5/2012 15:32:57

Che c'entra la natura delle entrate statali con l'efficienza dell'amministrazione pubblica? Ossia, perchè la Svezia avrebbe uno Stato più efficiente in virtù delle foreste?
La verità è un'altra, l'Italia ha questo debito pubblico perchè stava sulla frontiera della Guerra Fredda e con la spesa pubblica si è comprato il consenso che scongiurasse la Rivoluzione comunista.
E' storia.


Guarda che non ho parlato di efficienza svedese ma di costo.
Avere risorse a "gratis" è già un bel contributo..
Forse vuoi dire che il senso civico dei popoli "barbari" del nord è più sviluppato proporzionalmente alla loro latitudine?

complo
Inviato: 14/5/2012 15:44  Aggiornato: 14/5/2012 15:44
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 14/10/2005
Da:
Inviati: 2555
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Complo, conta molto di più la valanga di miliardi regalati ai coltivatori diretti per i buoni auspici della Coldiretti o le pensioni di invalidità distribuite dai collettori di voti DC al Sud.


Contano tutte queste cose messe insieme.
Ossia decenni di governi che non hanno saputo tenere sotto controllo la spesa pubblica.

toussaint
Inviato: 14/5/2012 16:14  Aggiornato: 14/5/2012 16:14
Sono certo di non sapere
Iscritto: 23/3/2012
Da:
Inviati: 5220
 Re: La vera natura della tassazione
mangog, no non credo nella superiorità dei vichinghi rispetto a noi. E' che della Svezia agli americani non è mai importato nulla, in termini strategici globali.
Per questo, oggi se la passano molto meglio di noi.
O pensi che senza lo spauracchio comunista e le pensioni di invalidità regalate agli elettori, gli italiani avrebbero continuato a votare per decenni uno come Andreotti?
Hanno comprato i nostri padri (generalizzo anche perchè alla fine penso che nessuno sia veramente innocente) e ora le colpe dei padri ricadono sui figli.

"Siam del popolo le invitte schiere c'hanno sul bavero le fiamme nere ci muove un impeto che è sacro e forte morte alla morte morte al dolor. Non vogliamo più assassini non vogliamo più briganti come un dì gridiamo: avanti!" Arditi del Popolo 1921
berna85
Inviato: 14/5/2012 18:00  Aggiornato: 14/5/2012 18:00
Ho qualche dubbio
Iscritto: 16/1/2011
Da: Amsterdam
Inviati: 154
 Re: La vera natura della tassazione
franco8 andiamo con calma,

se io possiedo due bici e non te la voglio dare vuol dire che dovrai usare la forza per prendermela, o no??? Quindi il tempo libero impiegato a costruirla, le mie energie fisiche, sarà da me sottratto ed avrò lavorato contro la mia volontà. Se volevi una bici potevi impiegare il TUO tempo e costruirtela.
La bici esiste perchè IO ho deciso di costruirla.
Quella bici è l'espressione materiale della mia volontà!
Chiaro il concetto?

Un punto fondalmentale è che non è sempre necessaria una violenza o minaccia diretta per "derubarti" di qualcosa, o per indurti/obbligarti a far qualcosa che non comporta il tuo massimo interesse, nel caso in cui tu sia in condizioni di necessità o bisogno....

Ti prego di illustrarmi un esempio perchè non riesco a capire come.

In pratica... per tornare all'esempio della bicicletta... poniamo che tu hai ereditato una casa in un condominio...

Spero ti accorgi che stai cambiando le carte in tavola.

Di conseguenza, se non hai pagato le quote, detieni dei beni che non sono tuoi... Se tu proprio non gliele vuoi restituire che altro mezzo hanno gli altri per ottenere il maltolo?!

Sono daccordo ma la nostra divergenza sta proprio sul definire cosa comporta questo "maltolto".


Esistono solo individui solo nel caso in cui consideri un insieme di eremiti ciascuno dei quali vive indipendentemente dall'altro.Nel momento in cui (volontariaemente o no) collaborano e interagiscono, esistono anche altre Entità.

Ma mai questa entità può agire al di fuori delle azioni individuali. La unità base rimane sempre l'individuo e la sua volontà.

Mi sembra che la sola parola capitalismo provoca delle reazioni emozionali in te. Anche a me fanno schifo le grosse multinazionali che stanno predando il nostro mondo. Non ho mai detto che non si debbano prendere decisioni in comune, solo che non si debbano forzare le proprie decisioni su altri.

Tu credi che esistano delle cosa che appartengono a TUTTI già in natura? Io credo di sì, la terra appartiene a tutti gli umani. Ora come dividere fra di noi le risorse che abbiamo a disposizione? Un pezzetto a testa? Non me ne farei niente di un kilo di ferro, 200 di carbone, 500 litri di acqua etc. bisogna che vengano gestite in qualche modo. Finora credo siamo daccordo.
Credo che chi decida di impiegare il proprio tempo per rendere le risorse utilizzabili abbia dirtto ad usarle. Le bici in natura non esistono, quindi non possono essere proprietà di TUTTI. Nel momento che prendi la bici costruita da un altro contro la sua volontà lo stai rendendo uno schiavo.
Che sia per il bene o il male non è quello che definisce uno schiavo!

Il punto è che il libero mercato non si pone di risolvere i problemi sociali umani come fa invece lo Stato. Perchè non esiste UNA sola maniera di risolvere i conflitti e convivere. Nessuno sta dicendo che il profitto è l'unica cosa importante ma che lo scambio fra persone è il collante della società, che esso sia materiale o no. senza scambio non esiste società. Ora l'anarco-capitalismo si pone un solo obbiettivo, quello di rendere gli scambi fra individui liberi.

toussaint
Inviato: 14/5/2012 18:22  Aggiornato: 14/5/2012 18:22
Sono certo di non sapere
Iscritto: 23/3/2012
Da:
Inviati: 5220
 Re: La vera natura della tassazione
Berna, ma esiste solo la bici nel tuo mondo?
Io ti posso dire che se sulla TUA terra metti a lavorare dei braccianti e poi vendi il prodotto del loro lavoro materiale, tu ti appropri (con la violenza di un contratto imposto da posizioni di potere contrattuale) del loro lavoro, ossia rubi con violenza.
Il fatto che tu sia proprietario della terra non rileva, in quanto che tu non l'hai lavorata.
E' quanto dicevo prima, non conta la proprietà ma solo il lavoro.

"Siam del popolo le invitte schiere c'hanno sul bavero le fiamme nere ci muove un impeto che è sacro e forte morte alla morte morte al dolor. Non vogliamo più assassini non vogliamo più briganti come un dì gridiamo: avanti!" Arditi del Popolo 1921
mangog
Inviato: 14/5/2012 18:32  Aggiornato: 14/5/2012 18:33
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 5/1/2007
Da:
Inviati: 2857
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:

Autore: toussaint Inviato: 14/5/2012 18:22:31

Berna, ma esiste solo la bici nel tuo mondo?
Io ti posso dire che se sulla TUA terra metti a lavorare dei braccianti e poi vendi il prodotto del loro lavoro materiale, tu ti appropri (con la violenza di un contratto imposto da posizioni di potere contrattuale) del loro lavoro, ossia rubi con violenza.
Il fatto che tu sia proprietario della terra non rileva, in quanto che tu non l'hai lavorata.
E' quanto dicevo prima, non conta la proprietà ma solo il lavoro.
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Pensi che in una società libera si possa imporre qualcosa? Qualcosa stona nel tuo esempio . Anzi cosa serve un contratto a questo punto..
E con il frutto del mio lavoro che ci posso fare ? comprare qualcosa ? Risparmiare ?
Ci manca lo slogan che la proprietà privata è un furto e buona notte a tutti quanti.
Quante cagate marxiste continueranno a scrivere gli Italiani ?

berna85
Inviato: 14/5/2012 19:11  Aggiornato: 14/5/2012 19:11
Ho qualche dubbio
Iscritto: 16/1/2011
Da: Amsterdam
Inviati: 154
 Re: La vera natura della tassazione
Questa odiatissima teoria del lazzaiz-faire non ha origini americane ma europee. E non deriva affatto da avidi banchieri e mercanti, che tra l'altro hanno sspesso beneficiato delle restrizioni imposte dallo stato, ma da monaci e scolari che ponevano la libertà come principio etico inviolabile.

Argomentate pure ma trovo tutti questi commenti derogatori fuori luogo.

berna85
Inviato: 14/5/2012 19:15  Aggiornato: 14/5/2012 19:15
Ho qualche dubbio
Iscritto: 16/1/2011
Da: Amsterdam
Inviati: 154
 Re: La vera natura della tassazione
E' quanto dicevo prima, non conta la proprietà ma solo il lavoro.

Come ammetti tu stesso tramite il lavoro creiamo la proprietà.

berna85
Inviato: 14/5/2012 22:28  Aggiornato: 14/5/2012 22:28
Ho qualche dubbio
Iscritto: 16/1/2011
Da: Amsterdam
Inviati: 154
 Re: La vera natura della tassazione
Mande


A me non frega niente di rispecchiare in tutto e per tutto qualsiasi ideologia, quindi anche se le mie opinioni dovrebbero divergere da cosa si intende per anarco-capitalismo non correrrò a cambiarle senza motivazione. Non seguo alcuna Bibbia Austriaca.

Pericolosa come affermazione. Molto pericolosa per te...
Cosa nasconde questo proposito?
L'abolizione dell'eredità.
Tu puoi legittimamente dire che un "individuo può solo fare contratti per se stesso" ma allora gli neghi la possibilità di ereditare contratti (e anche le proprietà sono contratti) fatti da altri.
Sicuro sicuro che vuoi abolire l'eredità?
Non saresti il primo. Lo predicavano anche i filosofi del passato come rimedio per evitare la concentrazione di potere nelle mani di pochi. Morta una persona tutte le sue proprietà tornano al nulla. Meritocratico indubbiamente.



Credo che spetti al proprietario decidere cosa fare dei sui beni una volta morto. Potrei regararli a mio figlio ma anche no, in ogni caso la decisione spetta al proprietario. Poi si potrebbe anche stabilire un default in caso che nessuna preferenza venga indicata e dare tutto a i famigliari, ma questo non lo vedo come una cosa essenziale.

Per quanto riguarda contratti in sospeso non vedo perchè alla mia morte non dovrebbero estinguersi.
Prendiamo l'esempio dell'assicurazione sanitaria che ho qui in Olanda. Essa consiste in un contratto che ho stipulato che prevede in caso di necessità che le mie spese sanitarie vengano coperte in cambio di un premio mensile. Mio figlio non ha niente a che fare con questo e alla mia morte il contratto sarà annullato.
Essere responsabili delle decisioni dei nostri padri nega la llibera volontà comune in ogni uomo.

Un contratto si può sempre disdire e non può mai obbligare una persona a compiere azioni contro la sua volontà. Anche se ho un contratto di lavoro a tempo indeterminato, cosa rara oggi giorno, non vuol dire che devo lavorare per quella ditta fino alla morte. Ci sono delle condizioni in caso che non rispetti il contratto e probabilmente non mi converrà ma da questo all'uso della forza ce ne passa.

Si che lo sarebbe. Si chiama stato. Poi all'interno dello stato possono nascere altre associazioni di diverso genere e volontarie ma non sono la stessa cosa.

All'interno di cosa scusa?
Quello che intendi tu per "associazione volontaria" è un altra cosa.
Se i contadini decidono di mettere le loro risorse insieme per proteggersi da eventuali aggressioni è diverso da un "associazione" che pretende il suo premio mensile con la forza.

Crescerebbero molteplici assicurazioni in competizione fra di loro sullo stesso territorio, ognuna cercando di offrire un prezzo più conveniente.
Mettiamo che la prima assicurazione costa 20euro al mese però il contadino non può permetterselo anche se avrebbe bisogno del servizio. Qualcuno cercherebbe il modo per rendere il servizio a 5euro perchè ci sarà un maggior numero di persone disposte a pagare 5 invece che 20.
Se poi nessuno trova conveniente offrire il servizio a meno di 5 vuol dire che 5 è il prezzo di quel servizio.
Lo stato invece ci dice che si può fare anche a 3, certo ma si può fare grazie al fatto che anche se il servizio non è redditizzio i soldi mancanti vengono presi con la forza.

Lo stato non opera su principi diversi dal profitto, solo riesce a 'barare' prendendo soldi dai cittadini. Anche i beni pubblici funzionano grazie alla voglia delle persone di guadagnare. In questo non esiste questa differenza che si vuol far credere nel dire che l'anarco capitalismo si basa solo sul profitto. È una realtà. La gente vuole essere ricompensata per il lavoro svolto. Poi esiste anche il volontariato e chi è un dipendente pubblico per motivi altruistici.


Nessuno vieta neppure oggi di comprare maggiore difesa di quella dello stato se ritenuta insufficiente. Quella la puoi cambiare quando vuoi ma non è lo stato. Nel momento in cui vari proprietari si sono associati per condividere un bene comune (difesa) hanno di fatto creato un loro stato. Se uno decide di avere difesa aggiuntiva l'associazione può concederla come accade oggi. Il problema è semmai se tu un domani volessi uscire da questa associazione ma qui le cose si complicano alquanto. Quando tu avevi la tua proprietà per mantenerla dovevi usare la forza (o violenza come dicono gli austriaci). Per economicità di gestione invece di avere il tuo esercito hai deciso di appaltare la gestione della forza (violenza) ad un ente comune agli associati ovvero lo stato. Economicamente ci ha guadagnato come abbiamo visto ma ora senza lo stato non possiedi più la forza di difendere la tua proprietà e per uscire dallo stato o ti doti nuovamente di una forza militare (rivolta armata) oppure soccombi.

prima di uscire da questa associazione dovrò ovviamente vedere le mie possibilità. È difficile che una sola azienda troverebbe conveniente offrire servizi di difesa, come fa profitti ditta A anche B potrebbe, in linea teorica, farlo.
Ora per operare nel settore di difesa bisogna avere il permesso dello stato, ed effettivamente il contadino non ha molte opzioni, anche perchè da un punto di vista utilitario paga già per il servizio che riceve e spendere altri soldi per un servizio già offerto non ha molto senso.
Ma nel nostro mondo iper-capitalista pieno di cattivoni il contadino potrà scegliere fra la VigilCo, GuardiLadri etc. e potrà scegliere fra sorveglianza 24ore, pattuglia notturna etc.
Se il servizio di VigilCo è insufficente può benissimo didire il contratto e cercare un altra ditta disposta a farlo.

Il succo sta tutto qui, chi è disposto ad offrire cosa ed a quale prezzo?
Lo stato non è sinonimo di società e nemmeno di governo!

franco8
Inviato: 15/5/2012 9:03  Aggiornato: 15/5/2012 9:24
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/12/2005
Da:
Inviati: 1561
 Re: La vera natura della tassazione
Guarda... mi spiace fare il "criticone" ,ed evidenziare solo le cose negative del tuo discorso... come se non ci fossero cose positive... ma ti rispondo per adesso solo su un punto...

Citazione:

franco8 andiamo con calma,

se io possiedo due bici e non te la voglio dare vuol dire che dovrai usare la forza per prendermela, o no??? Quindi il tempo libero impiegato a costruirla, le mie energie fisiche, sarà da me sottratto ed avrò lavorato contro la mia volontà. Se volevi una bici potevi impiegare il TUO tempo e costruirtela.
La bici esiste perchè IO ho deciso di costruirla.
Quella bici è l'espressione materiale della mia volontà!
Chiaro il concetto?

Il concetto è CHIARAMENTE assurdo.
.Evidentemente non ti sei reso conto del fatto che il tuo discorso equivale a dire che rubandoti la bici adesso (CAUSA PRESENTE) i ti ho costretto a lavorare...NEL PASSATO...
E siccome la macchina del tempo non esiste....
Ciò va contro unl principio univeralmente riconosciuto ( La causa non può essere collocata in in istante successivo ai suoi effetti)

.... ....io non mi definisco affatto volentieri ateo, non più di quanto io sia a-MickeyMouse.
..
(detto, fatto)
mangog
Inviato: 15/5/2012 9:35  Aggiornato: 15/5/2012 9:40
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 5/1/2007
Da:
Inviati: 2857
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:

Autore: franco8 Inviato: 15/5/2012 9:03:33

Guarda... mi spiace fare il "criticone" ,ed evidenziare solo le cose negative del tuo discorso... come se non ci fossero cose positive... ma ti rispondo per adesso solo su un punto...

Citazione:


franco8 andiamo con calma,

se io possiedo due bici e non te la voglio dare vuol dire che dovrai usare la forza per prendermela, o no??? Quindi il tempo libero impiegato a costruirla, le mie energie fisiche, sarà da me sottratto ed avrò lavorato contro la mia volontà. Se volevi una bici potevi impiegare il TUO tempo e costruirtela.
La bici esiste perchè IO ho deciso di costruirla.
Quella bici è l'espressione materiale della mia volontà!
Chiaro il concetto?


Il concetto è CHIARAMENTE assurdo.
.Evidentemente non ti sei reso conto del fatto che il tuo discorso equivale a dire che rubandoti la bici adesso (CAUSA PRESENTE) i ti ho costretto a lavorare...NEL PASSATO...
E siccome la macchina del tempo non esiste....
Ciò va contro unl principio univeralmente riconosciuto ( La causa non può essere collocata in in istante successivo ai suoi effetti)
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Franco fai prima a dire che per te la proprietà privata è un furto... e che l'uomo dopo 5.000 anni di civiltà deve finalmente accorgersi che semplicemente non esiste addirittura ( delegittimando tutta la storia umana )
Tenersi le proprie idee è cosa lecità ma cercare di convincere gli altri è tutt'altra cosa.

complo
Inviato: 15/5/2012 10:04  Aggiornato: 15/5/2012 11:08
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 14/10/2005
Da:
Inviati: 2555
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Crescerebbero molteplici assicurazioni in competizione fra di loro sullo stesso territorio, ognuna cercando di offrire un prezzo più conveniente.
Mettiamo che la prima assicurazione costa 20euro al mese però il contadino non può permetterselo anche se avrebbe bisogno del servizio. Qualcuno cercherebbe il modo per rendere il servizio a 5euro perchè ci sarà un maggior numero di persone disposte a pagare 5 invece che 20.
Se poi nessuno trova conveniente offrire il servizio a meno di 5 vuol dire che 5 è il prezzo di quel servizio.
Lo stato invece ci dice che si può fare anche a 3, certo ma si può fare grazie al fatto che anche se il servizio non è redditizzio i soldi mancanti vengono presi con la forza.


Certo, certo.
Il solito mondo dove dinghi, iene e carnivori vari si fanno concorrenza per offrire un servizio di sicurezza più conveniente agli erbivori e non invece fanno a gara a chi se ne magna di più.....
Il mondo dove tutti i conflitti di un condominio cessano di esistere perchè non c'è più l' "amministratore". Diventano tutti buoni...

Notturno
Inviato: 15/5/2012 10:14  Aggiornato: 15/5/2012 10:14
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 21/8/2008
Da:
Inviati: 1920
 Re: La vera natura della tassazione
Ma scusate, che c'entra discutere le origini della proprietà privata?

E' un concetto già vago in sé (ne esistono almeno 7mila definizioni diverse).

Ma poi perché concentrarsi sulla proprietà privata?

Non mi risulta che il Mercato rispetti la proprietà privata in maniera tanto diversa dallo Stato.

Se non paghi quel che devi pagare, anche quelli del Mercato ti pignorano la proprietà privata.

O no?

O siete forse convinti che senza lo Stato, la Proprietà Privata diventa una specie di Firewall Perfetto e Assoluto, che tiene lontani i rompicoglioni?

Vi ricordo che proprio il diritto commerciale (ossia quello del Mercato) ha elaborato il concetto di Proprietà Privata come "strumento di garanzia in favore dei creditori".

Ossia come beni che non si devono considerare come "inviolabili", ma al contrario, diventano il "ventre molle" del debitore. Quello che lo rende vulnerabile.

In un'ipotetica società umana basata sul Mercato, Equitalia esisterebbe e prospererebbe anche più di oggi.

Probabilmente i suoi clienti sarebbero un po' diversi, ma pignorerebbe, confischerebbe e venderebbe all'asta come oggi e anche di più.

E da ultimo: per favore, vi si sta ripetendo DA GIORNI che non si può analizzare il "concetto di mercato" o di "stato" facendo riferimento SOLO allo Stato Italiano.

Le depravazioni nostrane non sono la regola.

Rende Encomiabili Dire No A
Religiosi Orpelli. Mentire Provoca Eccidii.
(Stefano Bartezzaghi)
Notturno
Inviato: 15/5/2012 10:21  Aggiornato: 15/5/2012 10:21
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 21/8/2008
Da:
Inviati: 1920
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:

Crescerebbero molteplici assicurazioni in competizione fra di loro sullo stesso territorio, ognuna cercando di offrire un prezzo più conveniente.
Mettiamo che la prima assicurazione costa 20euro al mese però il contadino non può permetterselo anche se avrebbe bisogno del servizio. Qualcuno cercherebbe il modo per rendere il servizio a 5euro perchè ci sarà un maggior numero di persone disposte a pagare 5 invece che 20.
Se poi nessuno trova conveniente offrire il servizio a meno di 5 vuol dire che 5 è il prezzo di quel servizio.


berna, in astratto questo concetto filerebbe pure ed è esattamente questo che ci hanno ripetuto per anni.

Poi, però, si scopre che i produttori "fanno cartello", ossia si accordano per offrire un prezzo più alto, senza farsi concorrenza.

DOMANDA: se smantelli lo stato, chi ti tutelerà in questo caso?

Un'associazione di contadini?

Secondo te ne avrebbe mai la forza??

Il punto è proprio questo: quando organizzazioni economiche diventano potenti come Stati, i loro concorrenti, quelli che le frenano e le tengono a bada, sono proprio GLI STATI.

Sono gli unici che hanno ancora una struttura sufficientemente forte per resistere alle pressioni di queste organizzazioni!

Ci sono Multinazionali che fatturano quanto il nostro PIL.

Secondo te, se decidono di inchiappettarsi concorrenza, leggi di mercato e contadini, chi sarebbe il loro unico avversario? Chi li fermerebbe?

Tu?

Un'associazione di contadini?

Rende Encomiabili Dire No A
Religiosi Orpelli. Mentire Provoca Eccidii.
(Stefano Bartezzaghi)
franco8
Inviato: 15/5/2012 11:04  Aggiornato: 15/5/2012 13:14
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/12/2005
Da:
Inviati: 1561
 Re: La vera natura della tassazione
mangogCitazione:

Franco fai prima a dire che per te la proprietà privata è un furto... e che l'uomo dopo 5.000 anni di civiltà deve finalmente accorgersi che semplicemente non esiste addirittura ( delegittimando tutta la storia umana )
Tenersi le proprie idee è cosa lecità ma cercare di convincere gli altri è tutt'altra cosa.


No mangog, sei padronissimo di credere a tutte le fandonie che più ti piacciono, compreso Babbo Natale, la fatina dei denti e compagnia bella.
Nessuno ti vuol convincere di nulla , nessuno vuol essere tanto "violento"

Se evidenziare una contraddizione in un discorso equivale a "cercare di convicere gli altri...."
cominciare un discorso con "Abbiamo dimostrato che..." non si sà cosa dovrebbe significare.
Perchè.. sei la stessa persona che ha scritto "Abbiamo dimostrato che.. "... Vero?

Seriamente parlando ... Le mie tesi sono solo quelle esplicitate in vari post e alla fine sono abbastanza semplici, anzi... più che altro non ho portato alcuna tesi vera e propra.
Sostengo più che altro che molti degli assunti stabiliti dal cosiddetto anarcocapitalismo (detto per intenderci su quali assunti sto parlando.. non perchè non mi piaccia la parola "capitalismo" a prescindere da tutto..) sono del tutto falsi e assurdi (o usati a sproposito): Non sono comprovati da esempi storici e reali, e comunque portano a conclusioni inaccettabili e contro il buon senso...
Esempi: la proprietà come un diritto "naturale" , il libero scambio come soluzione assoluta, la tesi "ogni bene rappresenta le energie che sono state impiegate per costruirlo e in pratica quelle del proprietario del bene" e molte altre...

Se, per chiarire ulteriormente, vuoi sapere se per me la proprietà privata è un furto, ti rispondo:
No. Non si può dire che la proprietà privata in assoluto, solo come concetto sia un furto. Non è il semplice possesso esclusivo di beni (anche della terra o di altro ) ad essere un problema in sè... Diciamo che la cosa è più complessa proprio perchè non si può considerare il singolo individuo isolato (Cosa che vi ostinate a non voler fare... ma nessuno vi può constringere a farlo...)
In generale voler Porre limiti alla proprietà privata non significa affatto dire che la proprietà privata è un furto... Se ti serve chiarire il concetto.. magari non fai battute a sproposito...
Secondo me la proprietà privata di certi beni (in base alla natura del bene) deve e può essere tutelata.
Che lo Stato ci sia o non ci sia, sarà comunque una Legge (un qualche principio generale riconosciuto generalmente da tutti in una determinata società ) a tutelare la proprietà privata.
Secondo me L'accaparramento non regolato e arbitrario di risorse comuni (o che non sono realmente di nessuno) può essere considerato furto.

Mi dovresti cosa c'è di strano nell'idea di limitazione... Ad esempio dei limiti alla proprietà privata della terra esistevano (o sono esistiti in certo periodo) nell antica Roma.

Invece di fare osservazioni del tutto fuori luogo e continuare ad attribuire agli altri cose che non hanno nè detto nè pensato... perchè non mi dici dove e in cosa sbaglio?!
Sarei curioso di sapere da quale mia tesi, secondo te, seguirebbe l'idea che la proprietà privata è un furto comunque...

Dal momento che il concetto di proprietà dipende dalla società...
auspicare una società ideale in cui la proprietà privata non esista, è molto
diverso che dire "la proprietà è un furto".

Ma nella società in cui viviamo non solo la proprietà non è un furto (per forza di cose: perchè il furto è proprio il mancato rispetto della proprietà) ma la proprietà ha, alla fin fine dei limiti.

Per quel che vale ecco l'articolo della costituzione:
Art. 42.
La proprietà è pubblica o privata. I beni economici appartengono allo Stato, ad enti o a privati.
La proprietà privata è riconosciuta e garantita dalla legge, che ne determina i modi di acquisto, di godimento e i limiti allo scopo di assicurarne la funzione sociale e di renderla accessibile a tutti.
La proprietà privata può essere, nei casi preveduti dalla legge, e salvo indennizzo, espropriata per motivi d'interesse generale.
La legge stabilisce le norme ed i limiti della successione legittima e testamentaria e i diritti dello Stato sulle eredità.

.... ....io non mi definisco affatto volentieri ateo, non più di quanto io sia a-MickeyMouse.
..
(detto, fatto)
ohmygod
Inviato: 15/5/2012 11:46  Aggiornato: 15/5/2012 11:46
Sono certo di non sapere
Iscritto: 16/10/2007
Da:
Inviati: 3652
 Re: La vera natura della tassazione
Bene, mi è sembrato di capire che lo stato è il Mercato e che il mercato sia lo Stato.

Pensierino autista
I vari Stati così come i vari Mercati fanno cartello fra di loro dato che il Mondo è nella loro cartella.

berna85
Inviato: 15/5/2012 17:23  Aggiornato: 15/5/2012 17:23
Ho qualche dubbio
Iscritto: 16/1/2011
Da: Amsterdam
Inviati: 154
 Re: La vera natura della tassazione
franco8
Il concetto è CHIARAMENTE assurdo. .
Evidentemente non ti sei reso conto del fatto che il tuo discorso equivale a dire che rubandoti la bici adesso (CAUSA PRESENTE) i ti ho costretto a lavorare...NEL PASSATO...
E siccome la macchina del tempo non esiste....
Ciò va contro unl principio univeralmente riconosciuto ( La causa non può essere collocata in in istante successivo ai suoi effetti)


Ti sbagli nel fare le tue conclusioni.

Se io compio un azione per ottenere un determinato risultato e a lavoro compiuto vengo privato del risultato, avrò di fatto lavorato per raggiungere non i miei fini ma quelli altrui.
Io ho costruto la bici per avere un attaccapanni, nel momento che me la sottrai avrò lavorato inutilmente, avrò ancora bisogno di un attaccapanni.

Bisogna però prendere in considerazione che sono già cosciente che tu verrai a reclamare la bici quindi o non la costruisco oppure cerco di nasconderla il meglio possibile. In ogni caso non sono libero di impiegare il mio corpo per raggiungere i miei obbiettivi.


Vorrei capire.
Diciamo che mi taglio il legno necessario dal mio giardino, uso attrezzi costruiti da me e gomma estratta dagli alberi da gomma del mio giardino per fare le ruote. È sufficiente questo per poter decidere come impiegherò la mia costruzione???

berna85
Inviato: 15/5/2012 17:35  Aggiornato: 15/5/2012 17:35
Ho qualche dubbio
Iscritto: 16/1/2011
Da: Amsterdam
Inviati: 154
 Re: La vera natura della tassazione
Notturno

Poi, però, si scopre che i produttori "fanno cartello", ossia si accordano per offrire un prezzo più alto, senza farsi concorrenza.

Ma poi arriva una nuova ditta che decide di abbassare i prezzi e si frega tutti i clienti guadagnando molto di più. Perchè a un prezzo minore la domanda sarà maggiore.

Un'associazione di contadini? Secondo te ne avrebbe mai la forza??

Il fatto è che fare la guerra non è poi così conveniente come credete. Sta negli interessi delle aziende stesse cooperare se vogliono che qualcuno tratti con loro.

Mettiamo che VigilCo decide di appropriarsi della ditta che cuce le uniformi con la forza. Ora il fornitore di stivali non vorrà più avere a che fare con VigilCo e cosi via. Per accumularte una tale forza da sottomettere tutti sarebbe molto più costoso che collaborare.
Questo è tutto molto ipotetico lo ammetto ma non per questo da considerarsi impossibile.

Per quanto riguarda le preoccupazioni espresse da franco8 sulle persone intente ad accumulare beni è bene notare che senza poi scambiarli quei beni non valgono niente. È percio inverosimile che un azienda accumuli tutto il ferro sulla terra e se lo tiene per se.

franco8
Inviato: 15/5/2012 17:55  Aggiornato: 15/5/2012 18:14
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/12/2005
Da:
Inviati: 1561
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:

Ti sbagli nel fare le tue conclusioni.

Non mi sbaglio fino a prova contraria...
ma qanto segue non è "prova contraria"

Citazione:

Bisogna però prendere in considerazione che sono già cosciente che tu verrai a reclamare la bici quindi o non la costruisco oppure cerco di nasconderla il meglio possibile. In ogni caso non sono libero di impiegare il mio corpo per raggiungere i miei obbiettivi.

In tal caso sarebbe tutta un'altra situazione... evidentemente.
(a proposito di cambiare le carte in tavola )
Ma capisci hai aggiunto un ipotesi ulteriore, che non c'entra niente col semplice possesso del bene..
(noi eravamo partiti dal semplice possesso del bene!)

Come accenavamo prima non puoi prendere come concetto di libertà quello secondo il quale non sei libero se non raggiungi i tuoi obiettivi.
E' sbagliato.
Perchè anche nel caso che non fossi io a derubarti ma perdessi la bici per altri motivi (si rompe o altro)... anche in quel caso avresti lavorato inutilmente... egualmente non avresti raggiunto i tuoi obiettivi...Ma diresti che non eri libero?
No.. torno a dirti: il concetto di libertà non può essere inteso in questo modo... non esiste la "libertà assoluta"...

Citazione:
Vorrei capire.
Diciamo che mi taglio il legno necessario dal mio giardino, uso attrezzi costruiti da me e gomma estratta dagli alberi da gomma del mio giardino per fare le ruote. È sufficiente questo per poter decidere come impiegherò la mia costruzione???

A voler esser pignoli presupponi che tutte le materie prime siano tue ...
ma se vuoi usare questo argomento per... dimostrare la validità della proprietà.. in pratica la tesi è implicita nell'ipotesi... quindi sarebbe un modo un po' strano di ragionare

Comunque è da chiarire io non sto mettendo in dubbio il fatto la proprietà come concetto... ho cercato di farti vedere che non si possono generalizzare certi concetti... quindi mi pare inutile insistere su esempi cervellotici (e assurdi)... Chiariscimi meglio cosa vorresti dimostrare o sostenere...

.... ....io non mi definisco affatto volentieri ateo, non più di quanto io sia a-MickeyMouse.
..
(detto, fatto)
franco8
Inviato: 15/5/2012 18:27  Aggiornato: 15/5/2012 18:29
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/12/2005
Da:
Inviati: 1561
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:

Poi, però, si scopre che i produttori "fanno cartello", ossia si accordano per offrire un prezzo più alto, senza farsi concorrenza.

Ma poi arriva una nuova ditta che decide di abbassare i prezzi e si frega tutti i clienti guadagnando molto di più. Perchè a un prezzo minore la domanda sarà maggiore.


E se la nuova ditta si ritrovasse minacciata e convinta "con le cattive" dal cartello a togliersi dai piedi?!

(da notare che più sono alti i guadagni.. non solo è più "attraente" il mercato... ma anche maggiormente saranno intenzionali i disonesti del cartello "a non mollare l'osso" )

E allora che succede?

...Che i clienti dovranno unirsi per l'interesse comune....
ecc ecc ecc

Quanto tempo passa nel frattempo?!

Le dinamiche possibili sono tante... è possibile che la situazione si evolva in un senso o in un altro... il problema è che viene dato per scontato dai sostenitori del "libero mercato" che si evolverà sempre è comunque in certo senso e non in un altro...

Citazione:

Questo è tutto molto ipotetico lo ammetto ma non per questo da considerarsi impossibile.


Guarda ... nulla è impossibile... ( o meglio... le cose possibilità sono infite)
Ma chissà perchè tra le tante cose possibili e probabili ALCUNE vengono presentate sempre come certe (come quelle del nuovo entrante che arriva nel mercato)... altre no...

.... ....io non mi definisco affatto volentieri ateo, non più di quanto io sia a-MickeyMouse.
..
(detto, fatto)
Notturno
Inviato: 15/5/2012 18:48  Aggiornato: 15/5/2012 18:48
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 21/8/2008
Da:
Inviati: 1920
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:

Citazione:

Notturno

Poi, però, si scopre che i produttori "fanno cartello", ossia si accordano per offrire un prezzo più alto, senza farsi concorrenza.

Ma poi arriva una nuova ditta che decide di abbassare i prezzi e si frega tutti i clienti guadagnando molto di più. Perchè a un prezzo minore la domanda sarà maggiore.


Guarda che quando parli di grandi società, tipo le multinazionali del petrolio o agroalimentari, ecc, non è possibile dire "poi arriva una nuova ditta"!

Non perché sia materialmente impossibile, ma perché le dimensioni di cui stiamo parlando non consentirebbero l'ingresso di una "nuova ditta", ma il gioco si svolge solo tra quelle che hanno le dimensioni ENORMI che consentono la distribuzione su base mondiale, come accade ad esempio con le 7 sorelle per il petrolio.

Ne arriva un'ottava? Si, ma ci vorrano MOLTI ANNI, durante i quali i consumatori saranno prede indifese e l'ottava che cercherà di arrivare dovrà vincere le resistenze delle altre sette, enormi, ricchissime e già presenti sul mercato.

Insomma, per farla breve, questi meccanismi non si auto-regolano in maniera così efficace e, soprattutto, non sono veloci come dici.

Citazione:


Il fatto è che fare la guerra non è poi così conveniente come credete. Sta negli interessi delle aziende stesse cooperare se vogliono che qualcuno tratti con loro.


TOMBOLA!!!!

Alle aziende CONVIENE fare cartello e non farsi guerra a colpi di sconti! E' esattamente questo il motivo per cui il libero mercato esiste solo in una realtà astratta.

Citazione:


Per quanto riguarda le preoccupazioni espresse da franco8 sulle persone intente ad accumulare beni è bene notare che senza poi scambiarli quei beni non valgono niente. È percio inverosimile che un azienda accumuli tutto il ferro sulla terra e se lo tiene per se.


berna.... ascolta... a me sta bene "immaginare" e teorizzare, ma il caso che tu stai ipotizzando esiste già nella realtà di oggi.

Si chiama De Beers.

E' una società che ha il monopolio dei diamanti nel mondo.

La cosa carina è che il valore dei diamanti è artificialmente tenuto alto proprio perché De Beers ne immette sul mercato una quantità calcolata per questo risultato.

Adesso, scusami se infierisco, ma ti riporto di nuovo la tua frase:
Citazione:

È percio inverosimile che un azienda accumuli tutto il ferro sulla terra e se lo tiene per se.


Dimmi, lo ritieni ancora "inverosimile"?

Rende Encomiabili Dire No A
Religiosi Orpelli. Mentire Provoca Eccidii.
(Stefano Bartezzaghi)
franco8
Inviato: 15/5/2012 21:32  Aggiornato: 15/5/2012 21:32
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/12/2005
Da:
Inviati: 1561
 Re: La vera natura della tassazione
Notturno
Citazione:
Citazione:


È percio inverosimile che un azienda accumuli tutto il ferro sulla terra e se lo tiene per se.



Dimmi, lo ritieni ancora "inverosimile"?


Però non hai capito bene tutti i trucchetti, Notturno... sei ancora un novellino !
Nel mondo ideale dell'anarcocapitalismo le risorse sono INFINTE.
E' finito il ferro disponibile?
Non importa.... si troverà un surrogato!...
E via a daccapo!!

.... ....io non mi definisco affatto volentieri ateo, non più di quanto io sia a-MickeyMouse.
..
(detto, fatto)
berna85
Inviato: 15/5/2012 22:15  Aggiornato: 15/5/2012 22:15
Ho qualche dubbio
Iscritto: 16/1/2011
Da: Amsterdam
Inviati: 154
 Re: La vera natura della tassazione
Notturno

Tra i diamanti e il ferro cè una differenza i diamanti sono valuati per questioni astetiche, tantè vero che i diamanti per usi pratici non hanno costi così proibitivi da renderne l'uso impratico.

Anche se mi sedessi sulla mia montagna di ferro per farne aumentare il prezzo a dismisura le industrie cominceranno a cercare materiali alternativi perchè passato un certo punto nessuno sarebbe disposto a comprare un martello per 100 euro.

Insomma, per farla breve, questi meccanismi non si auto-regolano in maniera così efficace e, soprattutto, non sono veloci come dici.

Ho espresso apertamente che secondo me il processo verso una società anarcocapitalista sia molto lungo e per niente tutto rose e fiori e che come mettere in atto la transizione è il punto più delicato.

berna85
Inviato: 15/5/2012 22:30  Aggiornato: 15/5/2012 22:30
Ho qualche dubbio
Iscritto: 16/1/2011
Da: Amsterdam
Inviati: 154
 Re: La vera natura della tassazione
Però non hai capito bene tutti i trucchetti, Notturno... sei ancora un novellino ! Nel mondo ideale dell'anarcocapitalismo le risorse sono INFINTE. E' finito il ferro disponibile? Non importa.... si troverà un surrogato!... E via a daccapo!!

Ma perchè che cazzo farai quando finisce il petrolio??? Lo razioni per farlo durare in eternità?
Le risorse materiali sono limitate ma il modo in cui l'uomo le trasforma in risorse sono di fatto ILLIMITATE. Il petrolio prima di diventare il motore della società era semplicemente un liquame puzzolente sotto terra!


Onestamente mi sono seccato dei tuoi commenti intenti a sminuire.
Con Mande e Pispax s'era avviata una discussione che, per quanto mi sembrava, stava facendo luce sulle nostre opinioni, ma sembra che tu abbia già pronto il tuo giudizio.


Io non sono il portavoce dell anarcocapitalismo nè lo rappresento. Sono solo una persona come te che ha delle idee e trova il confronto interessante e stimolante per afferrare nuovi concetti. Darmi dello scemo infuso di propaganda mostra solo la TUA chiusura mentale.

Prenditi un momento e rifletti su questo.

Poi se vuoi potremmo anche continuare la nostra discussione

berna85
Inviato: 15/5/2012 22:55  Aggiornato: 15/5/2012 22:55
Ho qualche dubbio
Iscritto: 16/1/2011
Da: Amsterdam
Inviati: 154
 Re: La vera natura della tassazione
In tal caso sarebbe tutta un'altra situazione... evidentemente. (a proposito di cambiare le carte in tavola ) Ma capisci hai aggiunto un ipotesi ulteriore, che non c'entra niente col semplice possesso del bene.. (noi eravamo partiti dal semplice possesso del bene!)

Se io lavoro e in cambio del lavoro ottengo 10euro e poi con quei 10euro compro una bici, la bici è come se l'avessi costruita io, non c'è differenza.
Ho scambiato il frutto del mio lavoro con il frutto del lavoro del biciclettaio.

Come accenavamo prima non puoi prendere come concetto di libertà quello secondo il quale non sei libero se non raggiungi i tuoi obiettivi. E' sbagliato.

Io ti dico che non cè libertà se qualcuno ti impedisce di raggiungere i tuoi obbiettivi.
Come puoi mettere sullo stesso piano essere derubato e avere un incidente? Dai, mi sembrava chiaro il discorso.
Nel primo caso una persona decide consciamente di impedire all'altra di raggiungere i propri obbiettivi con la forza nel secondo è puramente casuale.


A voler esser pignoli presupponi che tutte le materie prime siano tue ...

Si, ma perchè dovresti presupporre che le abbia rubate???


Chiariscimi meglio cosa vorresti dimostrare o sostenere...

Ma come ti sei scordato?

Stavo cercando di dimostrare con esempi come il negare a una persona il frutto del proprio lavoro equivale ad un affronto alla sua libertà.

Ho poi chiesto se avere due bici fosse concesso secondo te.
La risposta è no perchè l'hai in qualche modo sottratta ad altri.
Dopo le tue obiezioni ti ho allora posto un esempio in cui rendevo palese questo fatto.

Per frutto del proprio lavoro, credo che questa non è solo un invenzione dei porci capitalisti, non intendo frutto del proprio lavoro ma con materie rubate o frutto del proprio lavoro fatto da schiavi.
No!
Intendo proprio frutto del fottutissimo proprio lavoro.
Ma sul termine non riusciamo a metterci daccordo, allora vorrei sapere quando una persona è intitolata a disporre del frutto del proprio lavoro?
Risposta: Dipende.

Ma da cosa? Dal bisogno della società? Chi stabilisce cosa comporta il bisogno della società?

No.. torno a dirti: il concetto di libertà non può essere inteso in questo modo... non esiste la "libertà assoluta"...

Si esiste. Libertà assoluta dalla violenza. Come raggiungerla è un discorso a parte ma esiste.

Mi fermo qui.

Pyter
Inviato: 15/5/2012 22:56  Aggiornato: 15/5/2012 22:56
Sono certo di non sapere
Iscritto: 15/9/2006
Da: Sidonia Novordo
Inviati: 6250
 Re: La vera natura della tassazione
Si, mi pare sia ora di riprendere la discussione là dove l'avevamo lasciata.

Mi pare fosse al momento che il leone mangiava a pranzo, e continuava con il buono pasto scaduto, o forse era la colazione ... insomma quel discorso filosofico lì.

"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
Notturno
Inviato: 16/5/2012 12:49  Aggiornato: 16/5/2012 12:49
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 21/8/2008
Da:
Inviati: 1920
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:

Berna ha scritto:
Tra i diamanti e il ferro cè una differenza i diamanti sono valuati per questioni astetiche, tantè vero che i diamanti per usi pratici non hanno costi così proibitivi da renderne l'uso impratico.


E che vuol dire?

Che cosa cambia, scusa? Ma perché, la libera concorrenza agisce solo per oggetti di uso pratico? Non lo sapevo....

Una pietra, che praticamente non ha NESSUN valore, com'è il diamante, giunge ad avere un valore superiore e di molto a quello dell'oro e del platino.

E quel valore viene attribuito in maniera artificiale, sol perché esiste un monopolio.

Se il mercato funzionasse come dici tu, arriverebbe un'altra ditta che direbbe: "Perché comprare da De Beers? Comprate da noi, che costa meno!"

E il prezzo dei diamanti scenderebbe.

E' proprio QUESTA la logica del mercato, no?

Un bene non costerà MAI troppo, perché il mercato agisce mediante la libera concorrenza e abbatte i prezzi, a tutto beneficio del consumatore.

Bello, bellissimo. Ma solo a parole.

Nella realtà, invece, quei meccanismi NON FUNZIONANO.

La libera concorrenza non ha impedito a De Beers di creare un impero di proporzioni sovra-nazionali (è una società che possiede più risorse economiche di molti stati moderni, giusto per intenderci), fondandolo sull'esatto opposto del "libero mercato".

Semplicemente perché quella regola della concorrenza è solo UNO dei panorami possibili.

Quando si realizza, i risultati sono favorevoli ai consumatori, ma quando NON si realizza, è un massacro senza pietà.

E il fatto che questo esempio riguardi i diamanti non-industriali non è significativo. Il concetto resta del tutto uguale.

Citazione:

Anche se mi sedessi sulla mia montagna di ferro per farne aumentare il prezzo a dismisura le industrie cominceranno a cercare materiali alternativi perchè passato un certo punto nessuno sarebbe disposto a comprare un martello per 100 euro.


Berna..... da come parli sembri un fedele di una religione.

Ti ho appena fatto un esempio EFFETTIVO E REALE di come questo tuo concetto NON VIENE APPLICATO, hai la prova che quello che dici non è vero.

Tu, invece, continui a dire che "avverrebbe così".... negando l'evidenza dei fatti accaduti.

Mi spieghi perché lo fai?

Rende Encomiabili Dire No A
Religiosi Orpelli. Mentire Provoca Eccidii.
(Stefano Bartezzaghi)
franco8
Inviato: 16/5/2012 12:53  Aggiornato: 16/5/2012 12:53
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/12/2005
Da:
Inviati: 1561
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:

Io non sono il portavoce dell anarcocapitalismo nè lo rappresento. Sono solo una persona come te che ha delle idee e trova il confronto interessante e stimolante per afferrare nuovi concetti. Darmi dello scemo infuso di propaganda mostra solo la TUA chiusura mentale.

Prenditi un momento e rifletti su questo.


Ok... riflettuto e provo a chiarire:

- non è mia intenzione darti dello scemo.. nè tanto meno ho minimamente messo in dubbio la tua intelligenza (Al massimo, se devo fare un esame di coscienza pubblico, ho pensato ad una certa "ingenuità") Ma capisci che è la cosa è molto ma molto diversa.
Non è solo un difetto e anche un pregio (Non so se rendo l'idea).

- se nei miei discorsi ho parlato di "anarcocapitalismo" era giusto per brevità, per indicare con un etichetta un insieme di tesi...

Io credo che nessuno sia del tutto immune dalla propaganda, me compreso... Quindi se credo tu sia in errore, se credo che siate in grandissimo errore (Proprio sulla base per gli stessi principi che dite di difendere e che condividiamo)... E' mio dovere avvertivi in qualche modo...

Cerco di farlo in modo più pacato che posso... e penso sia essenziale che il rispetto delle persone non deve mancare mai. Poi, si sai nessuno è infallibile, tutti possono sbagliare...

P.S. E chi ha parlato di "petrolio"?!
Citazione:

Le risorse materiali sono limitate ma il modo in cui l'uomo le trasforma in risorse sono di fatto ILLIMITATE


No davvero berna85... con tutto l'affetto possibile...
Davveri pensi una cosa del genere?!

.... ....io non mi definisco affatto volentieri ateo, non più di quanto io sia a-MickeyMouse.
..
(detto, fatto)
berna85
Inviato: 16/5/2012 15:26  Aggiornato: 16/5/2012 15:51
Ho qualche dubbio
Iscritto: 16/1/2011
Da: Amsterdam
Inviati: 154
 Re: La vera natura della tassazione
La libera concorrenza non ha impedito a De Beers di creare un impero di proporzioni sovra-nazionali (è una società che possiede più risorse economiche di molti stati moderni, giusto per intenderci), fondandolo sull'esatto opposto del "libero mercato".

E questo perchè esistono persone disposte a spendere una fortuna per un diamante.
Nessuno ti obbliga di comprare diamanti.
Per chi desidera ugualmente godere dell'effetto estetico di portare un diamante il mercato offre gioielli di zircone.

Ci sarebbe inoltretutto da investigare come De Beers abbia ottenuto le sue miniere e da prendere in considerazione che i suoi profitti sono anche legati al fatto che i minatori lavorano in condizioni di semi-schiavitù.

Berna..... da come parli sembri un fedele di una religione. Ti ho appena fatto un esempio EFFETTIVO E REALE di come questo tuo concetto NON VIENE APPLICATO, hai la prova che quello che dici non è vero. Tu, invece, continui a dire che "avverrebbe così".... negando l'evidenza dei fatti accaduti. Mi spieghi perché lo fai?

Perchè credo che le conclusioni che trai da tale esempio non siano del tutto corrette, o almeno non prendono in considerazione la totalità della situazione.

Non me ne frega niente di quanto costano i diamanti.
Dovremmo forse fissare il prezzo dei diamanti così da renderli accessibili a tutti? Non capisco..

franco8

L'esempio del petrolio era per illustrare che seppur le materie sono limitate, il modo in cui potrebbero essere impiegate non lo sono.
Quello che oggi è solo materia domani potrebbe diventare risorsa.

EDIT: per chi mastica l'inglese ho trovato questo De Beers Dilemma. Spiega un pò la storia economica di De Beers e da quello che si legge sembrerebbe che la competizione cè.

Inoltre tramite il World Diamond Council diversi governi hanno dato in mano alle major di diamanti l'esclusiva di vendita, i diamanti non certificati tramite il WDC, controllata da de Beers, sono considerati blood diamonds.

Il mercato libero in tutto questo c'entra ben poco.

Notturno
Inviato: 16/5/2012 15:58  Aggiornato: 16/5/2012 15:58
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 21/8/2008
Da:
Inviati: 1920
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:

Non me ne frega niente di quanto costano i diamanti.
Dovremmo forse fissare il prezzo dei diamanti così da renderli accessibili a tutti? Non capisco..


Ma come non capisci, Berna.....

Se un bene ha un prezzo che non corrisponde al suo valore, se si è creata una situazione di monopolio, vuol dire solo una cosa: IL LIBERO MERCATO HA FALLITO.

Non ha funzionato.

Le regole che tu evochi ("Se un prezzo è troppo alto, arriva un'altra ditta e offre un prezzo più basso") non esistono.

Tu supponi che le cose vadano come dici.....

Ma è una "supposta errata"

Perché mai non dovrebbe esistere, a questo punto, un gruppo di società che monopolizzano il ferro?

Tu neghi questa possibilità, lo hai detto prima.

Eppure questo accade, è già accaduto.

E' ovvio che se ne deve dedurre che le regole della concorrenza "benefica" per il consumatore non esistono.

Tornando a De Beers, è l'esistenza stessa di un caso di monopolio che smentisce e sbugiarda l'ipotesi di "Libero Mercato".

Questa è la tua frase:

Citazione:

Per quanto riguarda le preoccupazioni espresse da franco8 sulle persone intente ad accumulare beni è bene notare che senza poi scambiarli quei beni non valgono niente. È percio inverosimile che un azienda accumuli tutto il ferro sulla terra e se lo tiene per se.


Quell'azienda non accumula certo beni per tenerseli per sé.

Li accumula per creare un monopolio che le consenta di vendere quei beni a un prezzo immensamente superiore al loro valore.

Questo ha funzionato per i diamanti e per altre situazioni.

Quando ti ho fatto notare il rischio del trust, tu hai risposto:

Citazione:

Ma poi arriva una nuova ditta che decide di abbassare i prezzi e si frega tutti i clienti guadagnando molto di più. Perchè a un prezzo minore la domanda sarà maggiore.


Tu rappresenti delle mere ipotesi come se fossero eventi indefettibili.

E quando ti si fa notare l'errore, neghi e depisti.

Non mi sta piacendo molto il tuo modo di fare.....

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(Stefano Bartezzaghi)
mangog
Inviato: 16/5/2012 16:33  Aggiornato: 16/5/2012 16:38
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 5/1/2007
Da:
Inviati: 2857
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:

Autore: Notturno Inviato: 16/5/2012 15:58:52

Citazione:


Non me ne frega niente di quanto costano i diamanti.
Dovremmo forse fissare il prezzo dei diamanti così da renderli accessibili a tutti? Non capisco..



Ma come non capisci, Berna.....

Se un bene ha un prezzo che non corrisponde al suo valore, se si è creata una situazione di monopolio, vuol dire solo una cosa: IL LIBERO MERCATO HA FALLITO.


Finalmente.... una bella considerazione servita su un piatto d'argento .. SE LE TASSE PAGATE NON CORRISPONDONO AL SERVIZIO EROGATO CHE SI FA ? Lo stato ha fallito? Ma neanche per idea.. ti vessa ancora di più...
Sul corriere della sera ( non è la Bibbia per carità ) finalmente cominciano ad apparire articoli molto eloquenti sull'inefficienza costosissima del servizio pubblico Italiano.... Oltre ad agire in monopolio ti mandano anche in galera se non paghi il servizio..

Notturno
Inviato: 16/5/2012 16:46  Aggiornato: 16/5/2012 16:46
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 21/8/2008
Da:
Inviati: 1920
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:


Finalmente.... una bella considerazione servita su un piatto d'argento .. SE LE TASSE PAGATE NON CORRISPONDONO AL SERVIZIO EROGATO CHE SI FA ? Lo stato ha fallito? Ma neanche per idea.. ti vessa ancora di più...
Sul corriere della sera ( non è la Bibbia per carità ) finalmente cominciano ad apparire articoli molto eloquenti sull'inefficienza costosissima del servizio pubblico Italiano.... Oltre ad agire in monopolio ti mandano anche in galera se non paghi il servizio..


Mangog, tu sei troppo intelligente per non capire che smentire una regola significa rendere quella regola inesistente.

Ed è cosa ben diversa dal dire che lo Stato spende male i soldi delle tasse.

Mangog.... posso darti un consiglio?

Fai il concorso alle Poste.

O al Ministero.

Sembri proprio "tagliato"!

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(Stefano Bartezzaghi)
berna85
Inviato: 16/5/2012 16:53  Aggiornato: 16/5/2012 16:53
Ho qualche dubbio
Iscritto: 16/1/2011
Da: Amsterdam
Inviati: 154
 Re: La vera natura della tassazione
Se un bene ha un prezzo che non corrisponde al suo valore, se si è creata una situazione di monopolio, vuol dire solo una cosa: IL LIBERO MERCATO HA FALLITO.

Il mercato libero non ha fallito perchè tale situazione si è creata grazie agli stati. Vedi i link che ho trovato in 2 minuti.

Poi chi lo stabilisce il valore "reale" dei diamanti?


Perché mai non dovrebbe esistere, a questo punto, un gruppo di società che monopolizzano il ferro?
Tu neghi questa possibilità, lo hai detto prima. Eppure questo accade, è già accaduto.
E' ovvio che se ne deve dedurre che le regole della concorrenza "benefica" per il consumatore non esistono.


No non è quello che ho detto. Ho detto che fare crescere il prezzo del ferro a dismisura spingerebbe a trovare alternative più economiche. Oltre un certo limite non conviene più accumulare ferro per far crescere i prezzi.


E quando ti si fa notare l'errore, neghi e depisti.
Non mi sta piacendo molto il tuo modo di fare.....


Non sto affatto depistando ti sto mostrando come anche in caso di monopolio le persone trovano il modo per superare l'ostacolo senza dovere sottrarre niente a nessuno.

Vorrei capire come stabilisci il valore di un bene se non da quanto una persona è disposta a pagare per ottenerlo.

mangog
Inviato: 16/5/2012 17:04  Aggiornato: 16/5/2012 17:04
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 5/1/2007
Da:
Inviati: 2857
 Re: La vera natura della tassazione
Uno che accumula ferro prima o dopo lo deve vendere per comprarsi pane e verdure... O si mette ad accumulare tutto quanto?

Notturno
Inviato: 16/5/2012 17:05  Aggiornato: 16/5/2012 17:05
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 21/8/2008
Da:
Inviati: 1920
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:

Poi chi lo stabilisce il valore "reale" dei diamanti?


De Beers. Col monopolio.

Non certo "il Mercato". Dico bene?

Citazione:

Il mercato libero non ha fallito perchè tale situazione si è creata grazie agli stati. Vedi i link che ho trovato in 2 minuti.


Gia'..... è colpa degli stati se De Beers ha il monopolio. Sei veramente una fonte autorevole e credibile. Grazie, Berna.

Quando le cose non vanno la colpa è sempre degli "altri"..... patetico....

Citazione:

No non è quello che ho detto. Ho detto che fare crescere il prezzo del ferro a dismisura spingerebbe a trovare alternative più economiche. Oltre un certo limite non conviene più accumulare ferro per far crescere i prezzi.


ma che risposta geniale!

Il ferro è sotto monopolio? Bene, datemi del bronzo!

Occacchio, anche il bronzo è sotto monopolio?

Datemi una clava di pietra!

Perdiana.... anche la clava di pietra è sotto monopolio?

Troveremo sicuramente qualche alternativa, tranquilli!

Lo ha detto Berna!

Ma, nel frattempo, godete, juvenes! E' il Mercato..... anzi.... il "Libero" Mercato.....

Citazione:

Vorrei capire come stabilisci il valore di un bene se non da quanto una persona è disposta a pagare per ottenerlo.


Tu quanto sei disposto a pagare per un bicchier d'acqua?

Ce l'ho solo io, l'acqua..... accidenti, vero? Che disdetta.....

Rende Encomiabili Dire No A
Religiosi Orpelli. Mentire Provoca Eccidii.
(Stefano Bartezzaghi)
Notturno
Inviato: 16/5/2012 17:09  Aggiornato: 16/5/2012 17:09
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 21/8/2008
Da:
Inviati: 1920
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:

Autore: mangog Inviato: 16/5/2012 17:04:03

Uno che accumula ferro prima o dopo lo deve vendere per comprarsi pane e verdure... O si mette ad accumulare tutto quanto?


uahahahahahahah, grandioso, Mangog!!!!!!!!!!! MITICO!!!



Hai proprio ragione, sai???

Quei coglionazzi dei De Beers non hanno capito una fava!

Loro si affannavano ad ammucchiare diamanti, invece di coltivare fave e cicorie!!!!

Che sceeeeeeeeeeeeeemiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii


AHAHAHAHAHAH

Mangog..... se tu non esistessi, il mondo sarebbe fatto di Dipendenti Pubblici.... milioni di milioni di Dipendenti Statali e Parastatali!

Orde di Ragionieri del catasto!

Schiere infinite di impiegati ministeriali col quotidiano sportivo sotto il braccio!

Un panorama da Fine del Mondo......

Rende Encomiabili Dire No A
Religiosi Orpelli. Mentire Provoca Eccidii.
(Stefano Bartezzaghi)
Mande
Inviato: 16/5/2012 18:05  Aggiornato: 16/5/2012 18:05
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 13/1/2008
Da: Cologna veneta
Inviati: 1301
 Re: La vera natura della tassazione
Prima che vi perdiate va ricordata la propaganda liberista n°1.

http://it.wikipedia.org/wiki/Concorrenza_perfetta

In fondo, in fondo, il liberismo si vende principalmente per questo. In un libero mercato tutti competono con tutti a colpi di prezzi ed il buon consumatore troverà nel mercato i beni che vuole a prezzo di costo.

Questa teoria ovviamente parte da presupposti impossibili nella realtà...
Citazione:

Un mercato si può definire perfettamente concorrenziale quando si verificano le seguenti ipotesi:

il bene prodotto è omogeneo;
le imprese operano in condizione di "informazione perfetta"(trasparenza di mercato), ossia tutti gli operatori dispongono di informazioni complete in merito ai costi di produzione, ai prezzi, al salario reale di equilibrio, ecc.;
le imprese che operano sul mercato hanno una dimensione atomica, tale da non poter influenzare in alcun modo i prezzi di vendita, e che non esistono barriere all'ingresso e all'uscita dei concorrenti (le imprese sono Price-taker);
i fattori della produzione sono perfettamente sostituibili fra loro, ossia possono essere riallocati alla produzione di diversi beni, mantenendo sempre la stessa produttività marginale. Questa ipotesi è naturalmente riferita al lungo periodo ed è fondamentale affinché il prezzo di equilibrio sia pari al minimo del costo medio di lungo periodo.
c'è libertà di entrata o uscita dal mercato, non ci sono tasse.
la chiusura di un'impresa, giungerà quando essa non sarà più in grado di coprire i costi variabili, e quando il prezzo di vendita del bene sul mercato sarà inferiore al costo variabile unitario del bene.
non c'è progresso tecnologico


Ma il problema del libero mercato non è solo avere queste condizioni.

Il vero ostacolo al libero mercato è il capitalismo.

Non è così semplice arrivarci ma per fortuna Ashoka a suo tempo ci ha illuminato. Durante il referendum sull'acqua domandava retoricamente se fosse giusto che i profitti dei gestori venissero azzerati per legge.

La risposta è ovviamente: "Ma quale imprenditore opererebbe mai senza profitto? Il profitto è il motore del capitalismo e senza non si muove nulla".

Ma che cos'è la teoria del libero mercato se non una ipotesi dove, dopo anni di concorrenza, i profitti si azzerano?

Oggi vendo a 10 guadagnando 5 per me. Domani arriva un concorrente che vende a 9 ed allora io per non perdere mercato vendo a 8 e lui compete con 7 fino a che tutti e due vendiamo per 5. In soldoni è questa l'illusione che viene venduta col libero mercato.

Una marea di imprenditori fessi che fanno a gara per limare l'uno i guadagni dell'altro. Non è colpa dello stato se il libero mercato non è possibile.

Magari l'assunto auto-evidente che tutti gli imprenditori siano fessi per definizione è sbagliato.

Ma se l'imprenditore è mosso dal profitto è lui il primo che non vuole il libero mercato. Aboliamo dunque l'imprenditore per avere questo agognato mercato perfetto?

mirco
Inviato: 16/5/2012 19:27  Aggiornato: 16/5/2012 19:38
Mi sento vacillare
Iscritto: 6/1/2010
Da:
Inviati: 387
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:

Autore: Mande Inviato: 16/5/2012 18:05:10


Una marea di imprenditori fessi che fanno a gara per limare l'uno i guadagni dell'altro. Non è colpa dello stato se il libero mercato non è possibile.




Gli imprenditori fanno a gara per ridurre i costi ed aumentare eventualmente i ricavi, migliorando la tecnica di produzione e la distribuzione. E molte volte raggiungono un punto di equilibrio o cambiano mestiere. Il prezzo di vendita è reso noto mentre i costi di produzione difficilmente vengono fatti conoscere.

Mande sta facendo solo brutta figura. Non intervengo molto ma mi permetto di far notare che discorsi strampalati come quelli di Mande difficilmente possono essere eguagliati.

franco8
Inviato: 16/5/2012 19:46  Aggiornato: 16/5/2012 20:20
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/12/2005
Da:
Inviati: 1561
 Re: La vera natura della tassazione
berna85Citazione:

Ma come ti sei scordato?


E che co' tutte ste bicicliette, le fai, ci fai l'attacapanni, una te la rubo, poi la ricompri, ti si rompe... non ci sto capi' più gnente!

Allora, innanzitutto mi scuso ancora per i miei toni che possono risultare, pedanti, antipatici e insistenti...

Volevo ricordare comunque, a prescidere dalle proprie idee, sarebbe un grave errore pensare che la propaganda ha effetto solo sulle persone stupide... e non ha effetto su quelli intelligenti anzi azzarderei l'ipotesi che molto dipende dal sistema di valori degli individui... Ma se la propaganda avesse effetto solo o in misura preponderante sulla gente stupida.. non saremmo al punto in cui siamo (intendo come società e come paese...) E questo penso che dovrebbe far riflettere tutti.
Nessno ne è completamente immune...Ma abbiamo le armi per difenderci, abbiamo gli anticorpi... Come ad esempio il principio di non giudicare i discorsi e le tesi solo in base alla provenienza... (e poi .. l'autonomia di pensiero e... poi la cultura in generale - forse- )
Chiarite queste cose provo a risponderi almeno sui punti che ritengo importanti.
Poi con il discorso sulla proprietà la chiudo qua.. anche perchè è molto più interessate interrogarsi sui temi che avete accennato ovvero le dinamiche di mercato...
( vediamo se poi in un altro post ho il tempo di chiarire qualche concetto riguardo a come la ved io.. )
Citazione:

A voler esser pignoli presupponi che tutte le materie prime siano tue ...

Si, ma perchè dovresti presupporre che le abbia rubate???


Emh...non mi son spiegato.... è che mi ponevo in un condizione generale...
Se ti ricordi, ti avevamo detto che la definizione di proprietà era un concetto che dipendeva dal tipo di società. (Dalle regole che valgono in una determinata società)
Possiamo intendere per proprietà il possesso legittimo di un bene....ma la legittimità o meno di qualcosa dipende dalla regole della società in cui siamo.
Quindi non è poi banalità mettere in ipotesi il diritto di farci quello che ti pare perchè ad esempio ...non in tutte le società esisteva il concetto di proprietà della terra...
Ma se la tua tesi è proprio mostrare che la proprietà privata esiste a prescindere... non la puoi mettere nell'ipotesi... (Npn so se adesso sono stato più chiaro)
Inoltre... è difficile pensare le materie prime essere frutto del tuo lavoro... (le materie prime non sono lavorate)

Citazione:

Stavo cercando di dimostrare con esempi come il negare a una persona il frutto del proprio lavoro equivale ad un affronto alla sua libertà.

Converrai che... detta così è un altra cosa.... dal dire
"La proprietà privata parte proprio dal proprio corpo, ed è questa la base fondante."
Pore la proprietà alla base della libertà è, come minimo un rovesciamento delle priorità...

Ad ogni modo è più che evidente che i nostri corpo NON si estendono alle nostre proprietà e io credo sia insensato pensarlo...

Per continuare il tuo esempio, se tu lavorassi e in cambio del lavoro ottenessi 10euro e poi con quei 10euro comprassi una bici, la bici NON l'hai costruita tu. Dici "è come se l'avessi costruita" ma in che senso? Non è così banale... in realtà le cose se sembrano ovvie e che vengono date per scontate sono spesso le più problematiche. In ogni caso qualche diffenza c'è.

Quindi andiamoci cauti... qua stai procedendo un po in loop: presupponi che i 10 euro siano il tuo lavoro.
poi, magari dici che il lavoro è il tuo tempo e il tuo tempo è la tua libertà.
Ma la tua libertà e il tuo tempo non sono nè le cose che produci, nè il denaro che ricevi. perchè dal denaro o dai beni non puoi riavere il tempo impiegato...
Ma sarebbe una "equivalenza convenzionale" che funzionerebbe solo a senso unico... Il tuo tempo, la tua libertà relativa a quel tempo, non c'è più, è andata...

Ma comunque, oltre a ciò c'è un grosso, grossissimo MA: Dobbiamo necessariamente distinguere un piano "ideale" da un piano "reale"
Sul piano IDEALE è forse desiderabile che beni posseduti da una persona siano o equivalgano al frutto del proprio lavoro
.. Ma NELLA REALTA' i beni di una persona NON sono ( e NON equivalgono a )il frutto del proprio lavoro.
(O vuoi forse sostenere il contrario?! Mi auguro di no)

Anzi NELLA REALTA': considerando la popolazione varrebbe molto approssimativamente che PIU' possiedi e MENO lavori... (E non credo serva prendere in considerazione i casi limite come le multinazionali... quelle sono casi da considerare sì, ma non è giusto prenderli come termine di paragone)
Quindi c'è una questione grossa come una casa:
- Dovrai convenire che attualmente che buona parte dei beni non è detenuta legittimamente...
Faccio il moralista? No voglio solo applicare il VOSTRO principio (scusa se dico "vostro" ma è per capirci)...
Secondo i vostro principi, in generale, gran parte delle ricchezze, come ad esempio quelle delle multinazionali sono detenute illeggittamente...
Problema nel problema...Che si fa?

(Problema nel problema nel problema... si da per scontato che il fatto che una piccola minoranza detenga una ricchezza enorme rispetto alla maggioranza non sia affatto un problema per il funzonamento corretto di un Libero Mercato... Ma no... la mia è solo invidia e viscido moralismo!! ( - ovviamete non ce l'ho con te berna85 sia chiaro... - cerca di capirmi...)

Risposta: Ci si mette d'accordo e si boicotta perchè il mercato automaticamente ristabilità l'equilibrio...?
Solo questo? Beh.. la proprietà è intoccabile (rappresenta il lavoro (nostro)) mica si può toccare così impunemente...
E' giusto?
E poi chi potrebbe mai fare qualcosa? Lo Stato?! "Non sia mai! Aborro!"
Ma allora capite bene com'è!.. Chi, in questo caso, non si incazzerebbe?..Ma come!!! Io che ti volevo solo rubare una bicicletta perchè serviva alla comunità sono uno schiavista.... E alle multinazionali (e non solo le multinazionali, tutti i ricchi, visto che hanno accumultato ricchezze in un sistema che NON è libero qualsiasi ricchezza è dubbia) che detengono non so quanti quante barche di soldi guadagnate in modo oltremodo dubbio non dite nulla!?!

.... ....io non mi definisco affatto volentieri ateo, non più di quanto io sia a-MickeyMouse.
..
(detto, fatto)
berna85
Inviato: 17/5/2012 0:23  Aggiornato: 17/5/2012 0:23
Ho qualche dubbio
Iscritto: 16/1/2011
Da: Amsterdam
Inviati: 154
 Re: La vera natura della tassazione
De Beers. Col monopolio.
Non certo "il Mercato". Dico bene?


Il fesso che spende milioni per un diamante decide il prezzo.

Tu quanto sei disposto a pagare per un bicchier d'acqua?
Ce l'ho solo io, l'acqua..... accidenti, vero? Che disdetta.....


È un dilemma interessante a cui non ho risposte.

Ma ti chiedo nuovamente come determini il valore "reale" di qualcosa?

berna85
Inviato: 17/5/2012 0:30  Aggiornato: 17/5/2012 0:30
Ho qualche dubbio
Iscritto: 16/1/2011
Da: Amsterdam
Inviati: 154
 Re: La vera natura della tassazione
Anzi NELLA REALTA': considerando la popolazione varrebbe molto approssimativamente che PIU' possiedi e MENO lavori..

Questo è un po lo scopo del lavoro o no?

Risposta: Ci si mette d'accordo e si boicotta perchè il mercato automaticamente ristabilità l'equilibrio...? Solo questo? Beh.. la proprietà è intoccabile (rappresenta il lavoro (nostro)) mica si può toccare così impunemente... E' giusto? E poi chi potrebbe mai fare qualcosa? Lo Stato?! "Non sia mai! Aborro!" Ma allora capite bene com'è!.. Chi, in questo caso, non si incazzerebbe?..Ma come!!! Io che ti volevo solo rubare una bicicletta perchè serviva alla comunità sono uno schiavista.... E alle multinazionali (e non solo le multinazionali, tutti i ricchi, visto che hanno accumultato ricchezze in un sistema che NON è libero qualsiasi ricchezza è dubbia) che detengono non so quanti quante barche di soldi guadagnate in modo oltremodo dubbio non dite nulla!?!

Allora non è illecito accumulare ricchezze in se ma il modo in cui viene fatto, giusto?

berna85
Inviato: 17/5/2012 0:41  Aggiornato: 17/5/2012 0:53
Ho qualche dubbio
Iscritto: 16/1/2011
Da: Amsterdam
Inviati: 154
 Re: La vera natura della tassazione
Oggi vendo a 10 guadagnando 5 per me. Domani arriva un concorrente che vende a 9 ed allora io per non perdere mercato vendo a 8 e lui compete con 7 fino a che tutti e due vendiamo per 5. In soldoni è questa l'illusione che viene venduta col libero mercato.

No.
Io che vendo a 7 lo farò alla classe borghese te che vendi a 5 agli operai offrendo un servizio leggermente inferiore.

Ma se l'imprenditore è mosso dal profitto è lui il primo che non vuole il libero mercato. Aboliamo dunque l'imprenditore per avere questo agognato mercato perfetto?

Hai ragione ma non per i motivi espressi dal tuo ragionamento.
Le multinazionali del libero mercato e concorrenza giene può fregar di meno. Vogliono il lebero mercato solo per loro!
Io spero che al mondo esistano anche imprenditori onesti.

EDIT:

Il punto di vista della scuola austriaca sulla concorrenza perfetta (bastava che leggessi in fondo all'articolo linkato da te)


"Especially remarkable in this connection is the explicit and complete exclusion from the theory of perfect competition of all personal relationships existing between the parties. In actual life the fact that our inadequate knowledge of the available commodities or services is made up for by our experience with the persons or firms supplying them — that competition is in a large measure competition for reputation or good will — is one of the most important facts which enables us to solve our daily problems.

No products of two producers are ever exactly alike, even if it were only because, as they leave his plant, they must be at different places. These differences are part of the facts which create our economic problem, and it is little help to answer it on the assumption that they are absent...


...Competition is the more important the more complex or "imperfect" are the objective conditions in which it has to operate. Indeed, far from competition being beneficial only when it is "perfect," Hayek argue that the need for competition is nowhere greater than in fields in which the nature of the commodities or services makes it impossible that it ever should create a perfect market in the theoretical sense.

The economic problem is a problem of making the best use of what resources we have, and not one of what we should do if the situation were different from what it actually is. There is no sense in talking of a use of resources "as if" a perfect market existed, if this means that the resources would have to be different from what they are, or in discussing what somebody with perfect knowledge would do if our task must be to make the best use of the knowledge the existing people have."

fonte: http://wiki.mises.org/wiki/Perfect_competition

Notturno
Inviato: 17/5/2012 6:29  Aggiornato: 17/5/2012 6:29
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 21/8/2008
Da:
Inviati: 1920
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Autore: berna85 Inviato: 17/5/2012 0:23:47

Il fesso che spende milioni per un diamante decide il prezzo.


Perfetto.

Ora fermati e pensa: quel "fesso" che decide il prezzo è il libero mercato, Berna.

Il meccanismo per cui a bassa offerta conseguono prezzi elevati tu lo riassumi in "quel fesso decide il prezzo", ma il meccanismo resta, anche se tu "preferisci" appuntare la tua attenzione sulla stupidità umana.

E quel meccanismo è esattamente il Libero Mercato.

Quel meccanismo di domanda-offerta è proprio quello che prima ti ha fatto dire:

"Se il prezzo sale troppo arriva un'altra ditta e offre un prezzo inferiore"

Ora si scopre che questo NON ACCADE sempre. E io penso proprio che accada abbastanza di rado, nella realtà.

Perché le imprese preferiscono evitare la concorrenza, che è una guerra e, come tu stesso riconosci, l'imprenditore non ama fare la guerra, preferisce trovare un accordo.

Voilà il "cartello", il trust.

Ecco tutte le splendide teorie di un libero mercato che opera nell'interesse finale del consumatore, vanno bellamente a farsi benedire.

E' poco significativo e utile che tu chiami "fesso" quell'acquirente.

Anche così, resta parte di un meccanismo che non funziona come vogliono far credere.

Piccola annotazione: ma a te piace più la parola "cittadino" o "consumatore"?

Rende Encomiabili Dire No A
Religiosi Orpelli. Mentire Provoca Eccidii.
(Stefano Bartezzaghi)
Notturno
Inviato: 17/5/2012 7:03  Aggiornato: 17/5/2012 7:03
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 21/8/2008
Da:
Inviati: 1920
 Re: La vera natura della tassazione
Rileggendo un po' la discussione qui sopra, ritrovo quest'intervento di Music-band

Citazione:

music-band
Inviato: 2/5/2012 20:58 Aggiornato: 2/5/2012 20:58


Forse, Massimo, non ti sei accorto che essendo tu un personaggio pubblico con un largo seguito e avendo commentato per primo: "Articolo ingenuo e umbecille", una mandria di personaggi ti ha seguito a ruota commentando con le tue stesse parole: "Articolo ingenuo e imbecille"... Ovviamente senza uno straccio di ragionamento dietro. Io almeno, da ignorante, ma con quei quattro concetti che ho capito ci ho provato ad argomentare (ovviamente bellamente ignorato) e sto cercando di studiare il tema, almeno ci provo.

I seguaci di Attivissimo sono dei rubagalline a confronto di ciò a cui si assiste qui.

Non che fossi molto attivo negli ultimi anni, più che altro lo sentivo come un dovere, ma credo sia giunto il momento di ritirarmi. Ringrazio oggi in particolare l'intrepido Pikebishop, Paxtibi, Dusty, Ashoka e Gaia... Combinazione la vecchia guardia di LC, uno sparuto rimasuglio di ciò che aveva reso questo sito qualcosa di speciale.

Le invasioni barbariche hanno ormai preso mano dappertutto e nessuno le arresta più; al massimo, qualcuno le cavalca orgoglioso.


E mi domando perché MusicBand sia così incazzato.

Massimo ha SEMPRE proceduto in questo modo.

Presenta un articolo, lo commenta, spara a zero (per esempio) contro chi condivide la versione ufficiale dell11/9 e si incazza ogni volta che ritiene, in coscienza, che si sia detta una stronzata.

Perché incazzarsi SOLO ORA?

Cos'ha fatto di diverso Massimo in questo caso?

Ha "pilotato" il gregge"..... anzi, la "mandria"..... capito?

Music..... non mi dispiace per niente che tu abbia deciso di andartene.

Bye bye

Rende Encomiabili Dire No A
Religiosi Orpelli. Mentire Provoca Eccidii.
(Stefano Bartezzaghi)
Dusty
Inviato: 17/5/2012 7:54  Aggiornato: 17/5/2012 7:54
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 3/10/2005
Da: Mondo
Inviati: 2248
 Re: La vera natura della tassazione
Le strade, le strade! Chi farà manutenzione alle strade!

Peccato che le strade che il governo dovrebbe mantenere poi rimangono abbandonate perchè, non si sa come mai, non ha soldi per fare i lavori. Forse bisogna pagare più tasse.

Ed allora i cittadini si devono rimboccare le maniche e sistemare il problema da sè. Oltre il danno (la tassazione) la beffa: la gente deve fare da sè i lavori per cui ha già pagato in anticipo.

Accade alle Hawaii, a Kauai, dove i privati cittadini hanno eseguito riparazioni per 4 milioni di dollari in 8 giorni, gratis.

Private Citizens Perform $4 Million Road Repair Job For Free in 8 Days

Citazione:
Their livelihood was being threatened, and they were tired of waiting for government help, so business owners and residents on Hawaii’s Kauai island pulled together and completed a $4 million repair job to a state park — for free.

Polihale State Park has been closed since severe flooding destroyed an access road to the park and damaged facilities in December.

The state Department of Land and Natural Resources had estimated that the damage would cost $4 million to fix, money the agency doesn’t have, according to a news release from department Chairwoman Laura Thielen.

"Tu non ruberai, se non avendo la maggioranza dei voti"
-- Dal Vangelo Secondo Keynes, Capitolo 1, verso 1.
Il portico dipinto
Mande
Inviato: 17/5/2012 11:34  Aggiornato: 17/5/2012 11:39
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 13/1/2008
Da: Cologna veneta
Inviati: 1301
 Re: La vera natura della tassazione
Berna85
Tu ti lamenti del fatto che la scuola austriaca non "vende" il libero mercato come un paradiso dove gli imprenditori si azzannano tra di loro a colpi di concorrenza al fine ultimo di favorire il consumatore.

E' vero che non lo fanno, questa storiella propagandistica l'ha inventata Adam Smith ripreso poi dalla scuola neoliberista di chicago di Friedman.

Ma è altrettanto vero che nell'immaginario collettivo per libero mercato si intende proprio quello e mai gli austriaci hanno fatto nulla per dirimere la questione. Anzi proprio hanno scientemente cavalcato la confusione a fini di propaganda.

Sarà solo un caso che quando tutto il mondo intende l'inflazione come aumento generalizzato dei prezzi dei beni loro usano lo stesso temine per indicare l'aumento della massa monetaria?
Certo, a pochi eletti confondono le idee dicendo che il libero mercato "alloca meglio le risorse". Ma tu pensi che qualcuno prenderebbe in considerazione di battersi per ottenere un "libero mercato" dove le risorse siano allocate meglio? La propaganda così non attecchirebbe mai. Meglio lasciare credere che il libero mercato sia un vantaggio.

Anche perché bisogna capire cosa vuol dire "allocazione migliore delle risorse". Anche in questo caso per fortuna Ashoka ti è venuto in aiuto durante la discussione sulla privatizzazione dell'acqua.

Se durante una "crisi idrica" c'è poca acqua lo "stato cattivo" chiede a tutti di consumarne meno. Ma tutto questo è una ingiustizia, ma dai, allora uno che si è arricchito ed ha il conto corrente gonfio deve partecipare come tutti al razionamento. Ma tutto ciò è oltraggioso! Allora perché si è arricchito, per nulla?

Se l'acqua fosse nel libero mercato allora durante le crisi il prezzo aumenterebbe sproporzionatamente fino a che i poveri non siano in grado di pagarlo. Ecco che tolta l'acqua alla stragrande maggioranza della popolazione qualche super-ricco potrebbe riempirsi la piscina olimpionica come ha sempre fatto perché è l'unico a potersi permettere l'acqua.

Il "cattivo stato" mantenendo l'acqua bene pubblico e quindi fuori dal mercato deruba il ricco dell'acqua che gli spetterebbe per diritto divino e lo accomunerebbe all'ultimo dei barboni che solcano le sue terre.

Ecco che senza libero mercato non può esserci la giusta distribuzione delle risorse. Si dimenticano ovviamente di dire giusta secondo chi. Fraintendere certi passaggi può essere pericoloso.

Vendilo così il libero mercato:
"Una teoria economica che prevede che i ricchi debbano avere tutto ed i poveri nulla perché deus vult".

Poi vediamo se qualcuno ti appoggia. Perché volenti o nolenti nascosto dietro al fumoso concetto di "corretta allocazione delle risorse" c'è scritto proprio quello.

Note a margine
Citazione:

No.
Io che vendo a 7 lo farò alla classe borghese te che vendi a 5 agli operai offrendo un servizio leggermente inferiore.

Non è proprio così.
Secondo la teoria originaria e liberista (Smith) il libero mercato agisce su beni (o servizi come vuoi) omogenei.
Non puoi dire che vendi a 7 una ferrari ad un ricco...
Vendi a 5 una panda ad un operaio ed hai fatto la concorrenza.

Puoi dire che due aziende che vendono utilitarie continuano ad abbassare i loro prezzi per competere nello stesso settore (o segmento automobilistico).

Mi hai fatto ritornare in mente Maria Antonietta...
"Se al popolo manca il pane date loro le brioches".
Citazione:

Io spero che al mondo esistano anche imprenditori onesti.

La ricerca del profitto è disonesta o fuori legge?
Le multinazionali come ogni altra azienda sono all'esclusiva ricerca del profitto. Le multinazionali non sono aberrazioni ma bensì i migliori e più competitivi figli del sistema economico odierno.

Le multinazionali odiano il libero mercato al pari del giovane barista sotto casa tua. Nessuno obbliga il tuo barista ad avere dei prezzi omogenei con i suoi colleghi della provincia e regione. Non è lo stato a fissare il prezzo della tazzina di caffè. Semplicemente gli conviene che ovunque tu vada non possa trovare un caffè ad un prezzo inferiore al suo. Altrimenti per non chiudere per mancanza di clientela sarebbe costretto a ridurre i suoi profitti. Ma l'imprenditore che apre una attività lo fa solo ed esclusivamente per ottenerne un profitto.

Poi certo, (qui invece sì che c'entra la scuola austriaca), ti viene insegnato che "il panettiere facendo i suoi interessi fa i tuoi perché altrimenti svegliandoti alla mattina non troveresti il pane fresco."

Come dire che senza il barista od il panettiere tu pane e caffè non sapresti cosa sono. Altri tasselli di propaganda alla quale non dovrebbe cadere più nessuno oramai ma per sicurezza vale la pena ricordarli.

franco8
Inviato: 17/5/2012 12:01  Aggiornato: 17/5/2012 12:01
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/12/2005
Da:
Inviati: 1561
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:

Allora non è illecito accumulare ricchezze in se ma il modo in cui viene fatto, giusto?

Scusa... ma... ho forse lasciato intendere che accumulare ricchezze in sè fosse illecito?!
la liceità o meno di una cosa dipende dalla società e dalla cultura.
Secondo me (rispetto alle mie idee) accumulare ricchezze in sè non è illecito. Ma è illecito pensare che esista unicamente la propria libertà e che le mie ricchezze "è come fossero parte di me".
E anche illecito (ma più che illecito direi proprio ERRATO) pensare che la ricchezza che sia accumula sia solo ed unicamente frutto del proprio lavoro.
Come dicevo all'inizio a meno di essere indivdui isolati che vivono come eremiti... in qualunque modo sia organizzata la collettività che sia basata sul mercato, che sia colletivista o qualsivoglia sistema ci sia... noi viviamo (e produciamo e consumiamo) in quanto siamo in una comunità...regolata da certe leggi .
Sia nella realtà che idealmente, in ogni caso, le tue ricchezze esistono ANCHE perchè c'era la collettività, (il Mercato se vuoi, fa uguale)
In ogni caso... DIMENTICARE che solo questo comporta degli obblighi ( e che se rispetti, qualcuno ha il diritto di farli rispettare) NON è lecito.

Dicendo che esistono SOLO il diritto alla proprietà e gli interessi individuali e basta, fai proprio questo, dimentichi gli obbighi.

.... ....io non mi definisco affatto volentieri ateo, non più di quanto io sia a-MickeyMouse.
..
(detto, fatto)
franco8
Inviato: 17/5/2012 12:07  Aggiornato: 17/5/2012 12:09
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/12/2005
Da:
Inviati: 1561
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:

Anzi NELLA REALTA': considerando la popolazione varrebbe molto approssimativamente che PIU' possiedi e MENO lavori..

Questo è un po lo scopo del lavoro o no?

Sarà lo scopo, ma è un fine che non viene raggiunto.
Nella realtà tanta gente posside un sacco di beni senza aver lavorato per accumularli....
(esempio banale già accennato l'eredità)
I loro beni non rappresentano per nulla quanto hanno lavorato nella loro vita...
Cosa c'è di oscuro nel concetto?!

.... ....io non mi definisco affatto volentieri ateo, non più di quanto io sia a-MickeyMouse.
..
(detto, fatto)
mangog
Inviato: 17/5/2012 12:15  Aggiornato: 17/5/2012 13:48
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 5/1/2007
Da:
Inviati: 2857
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:


Autore: Mande Inviato: 17/5/2012 11:34:12


Le multinazionali odiano il libero mercato al pari del giovane barista sotto casa tua.



Le multinazionali esistono e con ciò ? In Italia l'industria manifatturiera è nelle mani della piccola e media industria. I prodotti di base possono essere in mano delle mutlinazionali... ma nel totale del processo di trasformazione incidono poco o niente sul prezzo finale.
Perchè citare a sproposito le multinazionali... viene sempre in mente la benzina? Abbiamo avuto per anni la benzina di stato al 100% ( ora dietro il paravento del mercato borsistico) e la benzina ai distributori non era migliore o meno costosa di altre.
Quali sono i monopoli di fatto... diciamo il software per i computer " Windows"....però il consumatore può tranquillamente vivere senza mai comprare niente da una multinazionale ( le automobili costano "poco" perchè ci sono le multinazionali...).. solo il prezzo dei servizi statali viene riscosso senza se e senza ma.
Lo stato paga decine di migliaia di ricercatori.. ma nemmeno così è mai riuscito a liberarsi dal giogo delle case farmaceutiche. Sciopero delle medicine.

franco8
Inviato: 17/5/2012 12:29  Aggiornato: 17/5/2012 12:29
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/12/2005
Da:
Inviati: 1561
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:

... viene sempre in mente la benzina?

Qua ti volevo!

Ma qualcuno forse ti obbliga a compare la benzina?!
Sei libero o no di comprarla?!

.... ....io non mi definisco affatto volentieri ateo, non più di quanto io sia a-MickeyMouse.
..
(detto, fatto)
Mande
Inviato: 17/5/2012 12:42  Aggiornato: 17/5/2012 12:45
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 13/1/2008
Da: Cologna veneta
Inviati: 1301
 Re: La vera natura della tassazione
mangog
Citazione:

Perchè citare a sproposito le multinazionali... viene sempre in mente la benzina?

No, il discorso non è sulla benzina...

Il commento parte dalle affermazioni di berna85
Citazione:

Hai ragione ma non per i motivi espressi dal tuo ragionamento.
Le multinazionali del libero mercato e concorrenza giene può fregar di meno. Vogliono il libero mercato solo per loro!
Io spero che al mondo esistano anche imprenditori onesti.

Dove praticamente riconosceva che le multinazionali non fossero a favore del "libero mercato" ideale però voleva distinguerle da altri imprenditori onesti.

Ho voluto chiarire che le multinazionali non adorano il libero mercato perché questo limerebbe i loro profitti al pari di qualsiasi imprenditore. Non vedo dunque perché sia lecito dire che una multinazionale è contraria al libero mercato mentre non lo sia per qualsiasi altro imprenditore.

Il "libero mercato" prevede espressamente che tu mangog (mi pare tu abbia detto più volte di essere un imprenditore) costantemente lotti in una guerra senza fine al solo scopo di favorire chi compra le tue merci/servizi.

Una visione che dovrai ammettere un attimino distorta della realtà.

Se tu sei un imprenditore lo fai per poter ottenere un frutto dal tuo lavoro (profitto). Addirittura più riuscirai a guadagnare dal tuo lavoro più ti sentirai importante, realizzato, imprenditore di successo.

Tu cerchi come tutti di massimizzare i profitti e quando tagli i costi non lo fai per favorire il consumatore ma al massimo per mantenere inalterato il tuo guadagno a fronte della concorrenza di nuovi giocatori del mercato.
Nuovi concorrenti che cercherai in ogni modo possibile di cacciare perché ti hanno eroso fette di mercato. O mi stai dicendo che ti piace che venga qualcuno a farti concorrenza ed a derubarti del tuo mercato .

D'altronde l'abbiamo visto anche nell'articolo che la parola rubare è opinabile. Se tu hai una fetta di mercato che ti sei conquistato col duro lavoro... Poi arriva un concorrente che cerca di portatela via...
E' furto vero? Sottrazione illecita di proprietà privata (il tuo mercato).

Nel modello neoliberista di "libero mercato" tu sei un benefattore che non dorme la notte per capire come sia possibile abbassare il prezzo al caro "consumatorrrrre" (detto alla Friedman).

Ammetterai che questa sia una realtà parallela piuttosto fantasiosa. Io la chiamo menzogna plateale da parte di chi mente sapendo di mentire.

franco8
Inviato: 17/5/2012 12:47  Aggiornato: 17/5/2012 13:00
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/12/2005
Da:
Inviati: 1561
 Re: La vera natura della tassazione
Dusty
Citazione:

Le strade, le strade! Chi farà manutenzione alle strade!

Peccato che le strade che il governo dovrebbe mantenere poi rimangono abbandonate perchè, non si sa come mai, non ha soldi per fare i lavori. Forse bisogna pagare più tasse.

Ed allora i cittadini si devono rimboccare le maniche e sistemare il problema da sè. Oltre il danno (la tassazione) la beffa: la gente deve fare da sè i lavori per cui ha già pagato in anticipo.
....

E allora "i cittadini si sono dovuti rimboccare le maniche" perchè la strada era di tutti...
Forse ti concentri più sul fatto che lo stato non ha fatto le strade e tralasci il fatto che i cittadini hanno dovuto rimboccarsi le maniche ecc ecc....
E magari hanno dovuto pure auto-tassarsi immagino...
Ma come hanno deciso il da farsi ? A maggioranza o all'unanimità?
Oppure ognuno faceva il proprio pezzettino?!
E a qualcuno che non avesse voluto contribuire che facevano? Gli proibivano il passaggio?
Lo cacciavano di casa? Lo costringevano a vendere?

Vi propogo questa mia chiave di lettura.
All'orgine dell'equivoco c'è una confusione tra un piano reale e un piano ideale...

Sul piano reale, credo che tutti siamo d'accordo che le tasse siano un furto...
(in misura più o meno maggiore nella maggior parte degli stati... sicuramente in Italia lo sono...)
Non siamo d'accordo sul perchè...

Sul piano ideale potremmo dire forse discutere su "la tassazione dovrebe solo essere volontaria"...
Oppure sul fatto Le strade, gli ospedali e quel poco di pubblico IDEALMENTE potrebbero funzionare senza bisogno di imporre tasse ai cittadini... (Per i poveri soltanto Emergency, però...)

Ora... C'è una certa simmetria.. Ma c'è anche una asimmetria....

.... ....io non mi definisco affatto volentieri ateo, non più di quanto io sia a-MickeyMouse.
..
(detto, fatto)
perspicace
Inviato: 17/5/2012 13:11  Aggiornato: 17/5/2012 13:11
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/9/2011
Da: località sconosciuta
Inviati: 3281
 Re: La vera natura della tassazione
Ho abbandonato questa discussione proprio per ragionamenti come questo:

Citazione:
Tu cerchi come tutti di massimizzare i profitti e quando tagli i costi non lo fai per favorire il consumatore ma al massimo per mantenere inalterato il tuo guadagno a fronte della concorrenza di nuovi giocatori del mercato.
Nuovi concorrenti che cercherai in ogni modo possibile di cacciare perché ti hanno eroso fette di mercato. O mi stai dicendo che ti piace che venga qualcuno a farti concorrenza ed a derubarti del tuo mercato .


Primo siete voi che avete una visione distorta della competitività, quando entrano nuovi concorrenti questi io non cerco di STERMINARLI come fareste "VOI" (VOGLIATE PERDONARMI PER IL VOI) ma di batterli.

E non lo farei bucandogli le gomme dei camion ma battendoli su rapporto qualità - prezzo.

SOLO un monopolista o un suo estimatore potrebbe pensare di avere il possesso del mercato o di una fetta di esso.

Un ultima cosa:

Che io sappia nessuno a mai parlato di TOTALE ASSENZA di regolamentazione che "qualcuno" invece va pronosticando addirittura mettendo in bocca ad altri (per fortuna non me) cose che non hanno detto.

Io non parlo come scrivo, io non scrivo come penso, io non penso come dovrei pensare, e così ogni cosa procede nella più profonda oscurità. Kepler
Lezik85
Inviato: 17/5/2012 13:19  Aggiornato: 17/5/2012 13:19
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/4/2009
Da: Freedonia
Inviati: 1463
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
E magari hanno dovuto pure auto-tassarsi immagino... Ma come hanno deciso il da farsi ? A maggioranza o all'unanimità? Oppure ognuno faceva il proprio pezzettino?! E a qualcuno che non avesse voluto contribuire che facevano? Gli proibivano il passaggio? Lo cacciavano di casa? Lo costringevano a vendere?


Vorresti copiare il loro modo di organizzarsi? Non puoi. Loro hanno trovato un accordo in base alle esigenze che avevano in quel momento e tempo, e in base a questo accordo hanno messo i nazione cooperazione e divisione del lavoro per procedere a realizzare un progetto.

Vuoi costruire una strada? Bene. Devi trovare un accordo con gli attori interessati nel progetto. E' possibile trovarlo? Sì, ne abbiamo la prova. E' possibile postularlo a priori (come si sta cercando di fare in questo thread da molti commenti a questa parte)? No. Siamo degli individui con concetti e pensieri diversi, e ragioniamo in maniera diversa. Possono esserci dei punti di convergenza, ma mai accordo assoluto a priori. Quindi, le domande che poni sono vuote perché non tengono in considerazione l'azione di molti altri attori e quindi è impossibile darvi risposta.


Citazione:
Sul piano reale, credo che tutti siamo d'accordo che le tasse siano un furto... (in misura più o meno maggiore nella maggior parte degli stati... sicuramente in Italia lo sono...) Non siamo d'accordo sul perchè...


Non capisco il disaccordo. Quando un individuo o ente è in grado di imporre la sua volontà senza la possibilità di "sanzioni negative" in caso di abuso della stessa, saresti in accordo con tale pratica?

mangog
Inviato: 17/5/2012 13:52  Aggiornato: 17/5/2012 14:08
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 5/1/2007
Da:
Inviati: 2857
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:

Autore: franco8 Inviato: 17/5/2012 12:29:18

Citazione:


... viene sempre in mente la benzina?


Qua ti volevo!

Ma qualcuno forse ti obbliga a compare la benzina?!
Sei libero o no di comprarla?!



Franco basta per piacere.. o sei un bambino dell'asilo o ti piace fare confusione per il gusto di fare casino ( come il tipico ragazzino terza liceo che naviga su internet credendo di diventare grande in un paio di mesi..) o non ti rendi conto che le tue argomentazioni sono ridicole.
La benzina non sei obbligato a comprarla, puoi usare la bici o camminare oppure comprarti auto a metano o motorino a miscela ...
Dunque sei libero di comprare la benzina oppure no. La SCELTA DIPENDE DA TE.

Sei sicuro di non aver voluto dire qualcosa d'altro ?

x Mande: Sono un pensionato da poco tempo.

Mande
Inviato: 17/5/2012 14:00  Aggiornato: 17/5/2012 14:00
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 13/1/2008
Da: Cologna veneta
Inviati: 1301
 Re: La vera natura della tassazione
perspicace
Citazione:

Primo siete voi che avete una visione distorta della competitività, quando entrano nuovi concorrenti questi io non cerco di STERMINARLI come fareste "VOI" (VOGLIATE PERDONARMI PER IL VOI) ma di batterli.

Sterminare l'hai usata tu come parola e no, niente scuse per il voi.

Se tu li "batti" commercialmente cosa credi di aver fatto?????

Li hai cacciati dal mercato come ho sostenuto io.

Poi, certo, c'è quello che li caccia causando loro danni:
L'excusatio non petita accusatio manifesta del "mica gli bucherei le gomme io"

C'e quello che li caccia corrompendo lo stato:
Gli faccio togliere la licenza a quello...
Gli mando la finanza al bastardo così vede cosa significa venire qui a rompere i maroni...

C'è quello che li caccia rinunciando momentaneamente a parte del profitto:
"E non lo farei bucandogli le gomme dei camion ma battendoli su rapporto qualità - prezzo."

Salvo poi, una volta battuto o cacciato il concorrente fregarsene della qualità-prezzo e tornare finalmente a sfruttare la posizione dominante.

E non venire a dire che tu proveresti comunque a ridurre la tua "busta paga" offrendo sempre ai tuoi clienti più qualità (più costo per te) a meno prezzo (meno soldi per te) anche una volta cacciato i concorrenti.

Le fiabe sono belle ma le prese per il culo no.

mangog
Inviato: 17/5/2012 14:21  Aggiornato: 17/5/2012 14:48
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 5/1/2007
Da:
Inviati: 2857
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:


D'altronde l'abbiamo visto anche nell'articolo che la parola rubare è opinabile. Se tu hai una fetta di mercato che ti sei conquistato col duro lavoro... Poi arriva un concorrente che cerca di portatela via...
E' furto vero? Sottrazione illecita di proprietà privata (il tuo mercato).


Il mercato non si può rubare. Non è una cosa ( al massimo il "mercato" si fa in piazza ). Puoi convincere i consumatori con pubblicità ingannevole a cambiare gusto e negozio.. Lo "stato" e "libero mercato", uno imposto l'altro "libero".
In fondo i tonti meritano a volte di essere presi per il naso.
Wanna Marchi libera... Lotto e gratta e vinci in galera.
PS...Ritengo lo stato un male necessario che serve per garantire un minimo di giustizia comune.( poche leggi e principi chiari e fondamentali )

Mande
Inviato: 17/5/2012 14:45  Aggiornato: 17/5/2012 14:48
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 13/1/2008
Da: Cologna veneta
Inviati: 1301
 Re: La vera natura della tassazione
Mangog
Citazione:

Il mercato non si può rubare. Non è una cosa

Ne convengo ovviamente.

Che il mercato fosse una cosa deriva direttamente dalla logica che stava dietro al concetto di proprietà privata presentato da Berna85

1) Io sono proprietario di me stesso...
2) Il frutto del mio lavoro è di mia proprietà...
Se ho una fetta di "mercato" è perché ho lavorato per ottenerlo dunque il mercato è di mia proprietà privata e se qualcuno compete me lo ruba.

Partendo dalle premesse sbagliate si può giungere a conclusioni errate. Ovviamente devi prendere anche atto che le premesse erano e restano sbagliate.
Citazione:

Puoi convincere i consumatori con pubblicità ingannevole a cambiare gusto e negozio.

Hai ragione, allunghiamo la lista.
C'è chi caccia gli altri bucando le gomme...
Chi li caccia corrompendo lo stato...
Chi compete momentaneamente...
Chi prende in giro i consumatori...

Citazione:

x Mande: Sono un pensionato da poco tempo.

Dunque buon Monti anche a te. Stai attento però che ora sei un dipendente statale e che la colpa di ogni cosa ricadrà su di te...
La vecchia legge del contrappasso. Prima ti lamenti degli statali ed ora...
Ora sei stipendiato dallo stato.

E no, non provare a dire che la tua pensione deriva dai tuoi contributi. Gli austriaci ti scanneranno a vita perché hanno "già dimostrato" che invece è una frode dello stato violento e maligno.
Che dici ora Mangog? Lo aboliamo o no sto cazzo di stato?

(Ed ovviamente anche la tua pensione che non meriti perché è un furto perpetrato ai danni degli onesti lavoratori in un libero mercato)

franco8
Inviato: 17/5/2012 14:46  Aggiornato: 17/5/2012 14:46
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/12/2005
Da:
Inviati: 1561
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:

Franco basta per piacere.. o sei un bambino dell'asilo o ti piace fare confusione per il gusto di fare casino ( come il tipico ragazzino terza liceo che naviga su internet credendo di diventare grande in un paio di mesi..) o non ti rendi conto che le tue argomentazioni sono ridicole.

Saranno ridicole per te.. Ma in che cosa? io ho detto quali sono gli errori fondamentali dele tue tesi.. mi pare...
Perchè tu non dici quali sono secondo te gli errori nelle mie, invece di dire "fai prima a dire che la proprietà è un furto"...
Quale? questa:
" non è sempre necessaria una violenza o minaccia diretta per "derubarti" di qualcosa, o per indurti/obbligarti a far qualcosa che non comporta il tuo massimo interesse, nel caso in cui tu sia in condizioni di necessità o bisogno.... "
Se mi dici in cosa sbaglio Te ne sarei eternamente grato...

Citazione:

La benzina non sei obbligato a comprarla, puoi usare la bici o camminare oppure comprarti auto a metano o motorino a miscela ...
Dunque sei libero di comprare la benzina oppure no. La SCELTA DIPENDE DA TE.
Sei sicuro di non aver voluto dire qualcosa d'altro ?

Io voglio dire proprio quello che hai capito tu... (ma giusto perchè sapevo già che me lo avresti detto....) (*)
Certo... che però che nel frattempo per far questo devo spendere/perdere altri soldi "frutto del mio lavoro"..
Se ho la macchina a benzina è la devo praticamente buttare... e vuoi dire che non ho ricevuto nessun danno?!
Non sono stato "derubato"?
Rispondi pure... argomentando possibilmente. Grazie.
Altirimenti "rompero' " ancora.. ritenendo di aver ragione ...

.... ....io non mi definisco affatto volentieri ateo, non più di quanto io sia a-MickeyMouse.
..
(detto, fatto)
mangog
Inviato: 17/5/2012 14:55  Aggiornato: 17/5/2012 15:06
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 5/1/2007
Da:
Inviati: 2857
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:

Autore: franco8 Inviato: 17/5/2012 14:46:10

Citazione:


Franco basta per piacere.. o sei un bambino dell'asilo o ti piace fare confusione per il gusto di fare casino ( come il tipico ragazzino terza liceo che naviga su internet credendo di diventare grande in un paio di mesi..) o non ti rendi conto che le tue argomentazioni sono ridicole.


Saranno ridicole per te.. Ma in che cosa? io ho detto quali sono gli errori fondamentali dele tue tesi.. mi pare...
Perchè tu non dici quali sono secondo te gli errori nelle mie, invece di dire "fai prima a dire che la proprietà è un furto"...
Quale? questa:
" non è sempre necessaria una violenza o minaccia diretta per "derubarti" di qualcosa, o per indurti/obbligarti a far qualcosa che non comporta il tuo massimo interesse, nel caso in cui tu sia in condizioni di necessità o bisogno.... "
Se mi dici in cosa sbaglio Te ne sarei eternamente grato...

Citazione:


La benzina non sei obbligato a comprarla, puoi usare la bici o camminare oppure comprarti auto a metano o motorino a miscela ...
Dunque sei libero di comprare la benzina oppure no. La SCELTA DIPENDE DA TE.
Sei sicuro di non aver voluto dire qualcosa d'altro ?


Io voglio dire proprio quello che hai capito tu... (ma giusto perchè sapevo già che me lo avresti detto....) (*)
Certo... che però che nel frattempo per far questo devo spendere/perdere altri soldi "frutto del mio lavoro"..
Se ho la macchina a benzina è la devo praticamente buttare... e vuoi dire che non ho ricevuto nessun danno?!
Non sono stato "derubato"?
Rispondi pure... argomentando possibilmente. Grazie.
Altirimenti "rompero' " ancora.. ritenendo di aver ragione ...



Sul mercato regna una semplice regola, ovvero il prezzo determinato dall'incontro della domanda e dell'offerta.
Più aziende ci sono, e più c'è bisogno di consumatori. La Fiat o la WV a chi venderebbero le loro auto di media e bassa cilindrata ? Dunque le figure fondamentali del mercato sono il consumatore insieme al produttore.
Forse tu vuoi dire altro ancora.
Te lo anticipo io.... E' giusto o sbagliato "limitare" i confini del mercato con l'intervento dell'autorità statale?
Ovvio che le aziende possono sempre fallire se non sanno stare sul mercato.

La macchina a benzina VENDILA.. e compra la bici o l'auto a metano anche usata.

Se domani mattina salta per aria la Microsoft o la Intel potrebbe essere un problema ( i microprocessori "veri" sono ancora saldamente nelle mani degli americani ).. si ritornerebbe al passato.. agli anni 90 e 80 del ventesimo secolo..... la gente allora cacciava nei boschi e mangiava bacche raccolte.

toussaint
Inviato: 17/5/2012 15:18  Aggiornato: 17/5/2012 15:18
Sono certo di non sapere
Iscritto: 23/3/2012
Da:
Inviati: 5220
 Re: La vera natura della tassazione
Fantastico mangog, gli unici statali che ama sono i poliziotti. De gustibus...

"Siam del popolo le invitte schiere c'hanno sul bavero le fiamme nere ci muove un impeto che è sacro e forte morte alla morte morte al dolor. Non vogliamo più assassini non vogliamo più briganti come un dì gridiamo: avanti!" Arditi del Popolo 1921
mangog
Inviato: 17/5/2012 15:23  Aggiornato: 17/5/2012 15:23
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 5/1/2007
Da:
Inviati: 2857
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:


Autore: toussaint Inviato: 17/5/2012 15:18:25

Fantastico mangog, gli unici statali che ama sono i poliziotti. De gustibus.


Dove ho scritto una cosa del genere? Sei tu che pensi subito alle forze dell'ordine quando si parla di un minimo di leggi in comune. Garantire un minimo di giustizia in comune non significa avere tra le palle 500.000 persone in divisa..

toussaint
Inviato: 17/5/2012 15:40  Aggiornato: 17/5/2012 15:40
Sono certo di non sapere
Iscritto: 23/3/2012
Da:
Inviati: 5220
 Re: La vera natura della tassazione
Sono molti di più, mettendo insieme Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Municipale, Polizia Provicniale, Poizia Penitenziaria. E mai che senta qualcuno dire "licenziamo un pò di divise".

"Siam del popolo le invitte schiere c'hanno sul bavero le fiamme nere ci muove un impeto che è sacro e forte morte alla morte morte al dolor. Non vogliamo più assassini non vogliamo più briganti come un dì gridiamo: avanti!" Arditi del Popolo 1921
franco8
Inviato: 17/5/2012 15:43  Aggiornato: 17/5/2012 15:45
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/12/2005
Da:
Inviati: 1561
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:

Te lo anticipo io.... E' giusto o sbagliato "limitare" i confini del mercato con l'intervento dell'autorità statale?
Ovvio che le aziende possono sempre fallire se non sanno stare sul mercato.

No... (a parte che stavolta sono io che non ho capito cosa intendi...) invece non volevo affatto dire questo, io continuavo a pensare all'esempio molto teorico (... della bicicletta di berna85) che voleva aiutarci a capire il rapporto tra proprietà, il frutto del lavoro e la libertà...

Citazione:

La macchina a benzina VENDILA.. e compra la bici o l'auto a metano anche usata.

Andiamo mangog! Vuoi dire "SVENDILA"?!
Ma coi prezzi della benzina alle stelle chi mai se la accatta?!
In ogni caso le mie scelte possibili (già molto LIMITATE anche prima))
vengono ulteriormente ridotte
Forse non mi sono spiegato bene... Perdona l'insistenza ma non ho capito la risposta alla domanda:
Ho perso soldi oppure no?! SI o NO?!
Ammesso che ci fosse qualcuno che controllasse il prezzo della benzina e guadagnasse su questo..
Questi guadagni sarebbero soldi rubati o no?! SI o NO?!

.... ....io non mi definisco affatto volentieri ateo, non più di quanto io sia a-MickeyMouse.
..
(detto, fatto)
franco8
Inviato: 17/5/2012 15:54  Aggiornato: 17/5/2012 15:59
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/12/2005
Da:
Inviati: 1561
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
SOLO un monopolista o un suo estimatore potrebbe pensare di avere il possesso del mercato o di una fetta di esso.

Sul serio?!
Sul piano reale Come minimo TUTTE le grandi di Aziende PRIVATE. sono indirizzate a possedere mantenere una fetta di mercato...


Sicuramente nessuna azienda di diitto pubblico, dal momento che la gestione di questa, almeno sulla carta, non è indirizzata al profitto...

Citazione:

Che io sappia nessuno a mai parlato di TOTALE ASSENZA di regolamentazione che "qualcuno" invece va pronosticando addirittura mettendo in bocca ad altri (per fortuna non me) cose che non hanno detto

OK va bene. ... Scusa tanto. leggerò più attentamente...

.... ....io non mi definisco affatto volentieri ateo, non più di quanto io sia a-MickeyMouse.
..
(detto, fatto)
franco8
Inviato: 17/5/2012 16:41  Aggiornato: 17/5/2012 16:43
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/12/2005
Da:
Inviati: 1561
 Re: La vera natura della tassazione
Lezik85
Citazione:

Vorresti copiare il loro modo di organizzarsi? Non puoi. Loro hanno trovato un accordo in base alle esigenze che avevano in quel momento e tempo, e in base a questo accordo hanno messo i nazione cooperazione e divisione del lavoro per procedere a realizzare un progetto.

Vuoi costruire una strada? Bene. Devi trovare un accordo con gli attori interessati nel progetto. E' possibile trovarlo? Sì, ne abbiamo la prova. E' possibile postularlo a priori (come si sta cercando di fare in questo thread da molti commenti a questa parte)? No. Siamo degli individui con concetti e pensieri diversi, e ragioniamo in maniera diversa. Possono esserci dei punti di convergenza, ma mai accordo assoluto a priori. Quindi, le domande che poni sono vuote perché non tengono in considerazione l'azione di molti altri attori e quindi è impossibile darvi risposta.

Guarda... Son daccordo con te diciamo pure.... al 80%... Pure di più

L'importante sia chiaro il concetto che non possono fare a meno di organizzarsi....
( Non ho capito perchè pensi che io abbia in mente in che modo si debbano organizzare...)
Avere come riposta "Le tue domande sono vuote".. E meglio che niente... Mi accontento...

Citazione:

Non capisco il disaccordo. Quando un individuo o ente è in grado di imporre la sua volontà senza la possibilità di "sanzioni negative" in caso di abuso della stessa, saresti in accordo con tale pratica?

Il disaccordo consiste in questo:
Se mi dite le "tasse sono un furto perchè sono imposte e la propietà è sacra sempre e comunque" non sono d'accordo....
sia perchè lo ritengo sbagliato per i motivi che ho spiegato sia perchè lo ritengo una strumentale argomento di propaganda...
La "comproprietà" del bene "stato", per me sussiste... (abbiamo fatto l'esempio dell'amministratore del condominio che ruba... da prendere ovviamente con le dovute "molle")
ma che SUL PIANO REALE non pagare le tasse serva a qualcosa o che non sia controproducente è tutto da dimostrare
(anzi al momento è solo un favorire i ricchie e danneggiare i poveri che usufruiscono o usufruivono di quei pochi servizi )

A parte questo (SIA SUL PIANO IDELA che su QUELLO REALE)... qualche cosa gli si dovrà pur dare per forza, al momento... come ammette anche mangog: "lo stato un male necessario che serve per garantire un minimo di giustizia comune" ... quindi una sia pur minima quota anche mangog dovrà tirala fuori... Possiamo dire, se mi concedete

Riguardo alla possibilità di "sanzioni negative" in caso di abusi... OVVIAMENTE devono sempre essere previste...
ma non mi pare che possiamo dire che nella realtà non ci siano per nulla... forse non sono sufficienti... ma (almeno in teoria) esistono...

E' chiaro che SUL PIANO IDEALE L'individuo o l'ente non devono imporre la loro volontà... a meno che non abbiano un qualche diritto di farlo... in ogni caso NON DEVE essere un imposizione ARBITRARIA.... ma segue ovviamente certe regole.
Esempio: se io ho rubato la bicicletta a berma85 ... lui impone la sua volontà sulla mia riprendendosela perchè è nel suo diritto...
Ma se la riprende facendo finta di scordarsi che me l'aveva venduta imporrebbe la sua volonta senza averne il diritto...
Quindi che sia individuo o ente non mi pare faccia molta differnza in questo caso...

.... ....io non mi definisco affatto volentieri ateo, non più di quanto io sia a-MickeyMouse.
..
(detto, fatto)
benitoche
Inviato: 17/5/2012 17:28  Aggiornato: 17/5/2012 17:28
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 30/9/2006
Da:
Inviati: 1941
 Re: La vera natura della tassazione
Dunque, osserviamo la situazione
finanziaria: in giro c’è una massa di
denaro gigantesca, assai superiore
alla effettiva capacità produttiva del
mondo. Vi è chi dice che essa sia
quattro volte il Pil (cioè l’insieme
delle attività economiche mondiali)
chi dice dieci volte, chi addirittura
venti volte, includendo i derivati,
cioè le varie scommesse avanzate
per moltiplicare artificialmente il denaro.
È necessario formulare una
considerazione assai semplice: il denaro
è una mera convenzione; in
fondo esso non sarebbe altro che la possibilità di far lavorare gli altri al posto nostro per
ottenere beni e servizi che noi non vogliamo o non possiamo produrre da soli.
Ma riflettiamo. Mentre i beni e i servizi sono utilizzabili poche volte – o addirittura una
volta sola, poi si consumano – c’è la bizzarra concezione secondo la quale il denaro –
un bene puramente immateriale – deve durare per sempre. In sostanza, esso potrebbe
avere una vita potenzialmente illimitata, diventare quasi immortale, una volta creato.
Chi ha del denaro tenderà a non separarsene e pretenderà che esso non solo non perda
il suo valore, ma produca altro denaro.
Come è possibile? È una chiara contraddizione in termini.
Il denaro sano dovrebbe perdere di valore come le altre
merci. Ma se non verrà introdotto un denaro a termine, a
scadenza, il fine ultimo del denaro continuerà ad essere
l’infinito accumulo. Anche se non ci sarà niente da comprare.
Anche se – come negli anni scorsi – per fare altro
denaro, visto che non si potrà produrre niente di piú di
quello che si è prodotto e molti uomini sono stati ridotti in
concreta anche se non formale schiavitú, sarà necessario
rischiare il denaro in scommesse sempre piú azzardate (i c.d.
derivati, appunto) con la possibilità, assai concreta, dell’improvvisa e disastrosa perdita
dello stesso denaro investito, non solo degli interessi.
Ma è possibile il denaro a scadenza?
Non solo è possibile, ma è assolutamente necessario. Il fine del denaro a scadenza è
48 L’Archetipo – Aprile 2012
l’introduzione di una vera e propria economia
del dono: il denaro, alla fine del suo ciclo
produttivo, quando sarà prossimo al suo
naturale termine, e visto che non potrà essere
usato per l’accumulo, potrà essere donato,
regalato.
Questo in una economia sana. In una economia
malata come la nostra, magari a questo
si potrà arrivare per gradi.
Lo Stato non sa gestire il denaro: la politica
è cosa diversissima dall’economia. E se
è vero che i politici che fanno gli economisti giocano a fare disastri, è vero anche il contrario:
chi proviene dal mondo dell’economia è assolutamente incapace di gestire la politica.
Combina disastri ugualmente, come la recente storia italiana ha ampiamente dimostrato.
Questa è una cosa da tenere bene a mente: l’economia e la politica sono campi assolutamente
separati. Chi è versato in politica dovrebbe tenersi alla larga dall’economia – o almeno acquisirne
la diversissima mentalità – ed altrettanto dovrebbe fare chi è stato in grado di accumulare
fortune economiche.
Ma esiste un altro campo della realtà, quello per il quale – per definirlo in strettissima
sintesi – la vita vale la pena di essere vissuta: la cultura, il Welfare. In poche parole, il campo
della vita spirituale. L’economia deve procurare i mezzi e il sostentamento alla politica e al
mondo della cultura e del Welfare.
La politica deve mediare fra il mondo economico e quello – in una sola parola – Spirituale.
Bene, ecco la proposta. Si tenga conto che l’obiettivo finale è il denaro a tempo. Ma è
evidente che una soluzione del genere deve trovare d’accordo la maggior parte degli attori
mondiali. Non credo che l’Europa da sola, o la sola America, o l’Asia, potrebbero essere in
grado, singolarmente, di attuare una riforma tanto imponente in breve tempo. Nel frattempo
bisogna agire. La soluzione provvisoria potrebbe consistere in un reale riequilibrio fra la sfera
economica e quella spirituale, mediata dallo Stato. In altri termini: uno spostamento di ricchezza
dalla finanza al Welfare e alla cultura. Da realizzare volontariamente o coattivamente
da parte dello Stato.
Coattivamente…. Che brutta parola. Ma come si fa diversamente, in mancanza – attuale –
di Io troppo forti e autocoscienti?
La soluzione della coazione è temporanea e destinata a sparire mano a mano che crescerà
la comune consapevolezza della fraternità. Ma fino a quel momento, la vecchia
Legge dovrà avere – sul piano economico – una sua attuazione pratica, tendendo ad una
maggiore giustizia ed equità sociale. Questo significherà obbligare chi possiede il denaro
a cederne una parte agli altri. Agli altri, si badi bene, non allo Stato. In altri termini, che
si scelgano i destinatari del denaro e delle tasse, o dell’equivalente di esse.
Un esempio pratico: si stabilisce – l’organo politico stabilisce – che, in base al mio
reddito, io debba contribuire al benessere collettivo in ragione, poniamo, del 35% della
mia ricchezza. Sono numeri, ma questa è un’epoca arimanica, inutile o stupido nasconderselo.
Bene, io posso decidere che una quota sempre crescente dei miei soldi
debbano essere destinati alle associazioni che io scelgo. In altri termini, non dovrò versarli
ad uno Stato vorace ed incapace, ma – in quote sempre crescenti – ad associazioni
culturali e di Welfare che io conosco, e che avrò scelto. Un cinque per mille moltiplicato
per cento.
Certo, gli apparati dello Stato dovranno fare una sostanziosa cura dimagrante. Ma non
è questo l’obiettivo conclamato?

la religione è indispensabile
soltanto a un’umanità rescissa dal mondo divino-spirituale.
Lezik85
Inviato: 17/5/2012 17:42  Aggiornato: 17/5/2012 17:42
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/4/2009
Da: Freedonia
Inviati: 1463
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Avere come riposta "Le tue domande sono vuote".. E meglio che niente... Mi accontento...


Non a caso avevo posto enfasi sulla parola proprio per farti notare come io, singola persona, non possa essere in grado di formulare una reale risposta a tali quesiti (legittimi) poiché coinvolgono la partecipazione di più persone o attori economici. Chiunque proponga soluzioni lo fa in base ad un proprio schema, ma deve comunque trovare accordo nel resto dei partecipanti ad una determinata situazione. Questo è il libero mercato.

Per quanto riguarda le tasse. La "tassa" nasce come forma di tributo chiesto nel momento in cui una popolazione nomade conquista una popolazione stanziale e decide di fondere le due culture tracciando, inconsciamente, una linea di demarcazione tra i due popoli. Se prima le razzie tendevano a distruggere le proprietà, ora i tributi avrebbero palcato la fame del popolo conquistatore e reso in questo modo ferma la loro supremazia sui dominati.

Il tributo, infatti, è uno degli stadi della formazione di uno stato. Meno ce ne sono di tributi, più una popolazione è libera dalle pastoie della classe dirigente. Con questo non voglio dire che non esisterebbe un governo, anzi. Le sue entrate sarebbero molto basse ed il suo compito potrebbe limitarsi a quello di garantire il rispetto della proprietà privata ed i lrispetto dei contratti. Entrate basse per un governo significa uno spazio maggiore lasciato alle decisioni di mercato.

D'altronde, chi meglio di te sà dove allocare propriamente i propri guadagni? Perché un burocrate dietro una scrivania saprebbe meglio di te dove allocare correttamente il denaro da te guadagnato attraverso un alvoro che tu hai svolto? Sei un essere intelligente anche tu se non sbaglio. Hai delle facoltà cognitive come tutti gli altri. Hai desideri. Come può una persona esterna sapere dove allocheresti il tuo denaro?

E' questo quello che crea lo stato (non un governo): la presunzione della conoscenza. Un manipolo di persone, connesa e con un occhio di riguardo alla sua clientela, distribuisce arbitrariamente i proventi dei tributi ignorando completamente i voleri degli attori economici.

Minori sono le tasse, maggiore è la libertà dell'individuo, maggiori possibilità ci sono che avvenga uan crescita economica.


Citazione:
Riguardo alla possibilità di "sanzioni negative" in caso di abusi... OVVIAMENTE devono sempre essere previste... ma non mi pare che possiamo dire che nella realtà non ci siano per nulla... forse non sono sufficienti... ma (almeno in teoria) esistono...


Le sanzioni negative, come dici giustamente, devono essere sempre presenti. Al giorno d'oggi abbiamo uan stretta fiscale asfissiante sulla classe imprenditoriale e dipendete che sta segando le gambe all'economia Italiana; il mancato pagamento di cartelle esattoriali (o un ritardo) genera tassi d'interesse arbitrariamente decisi e fuori portata per i pagatori. Dal canto suo, lo stato non paga i suoi debiti nei confronti delle imprese o può permettersi di ignorare di pagare gli affitti per i locali che occupa.

Quali sanzioni negative abbiamo a nostra disposizione per contastare un apparato che non può effettivamente essere portato in tribunale?

berna85
Inviato: 17/5/2012 19:11  Aggiornato: 17/5/2012 19:11
Ho qualche dubbio
Iscritto: 16/1/2011
Da: Amsterdam
Inviati: 154
 Re: La vera natura della tassazione
Che il mercato fosse una cosa deriva direttamente dalla logica che stava dietro al concetto di proprietà privata presentato da Berna85
1) Io sono proprietario di me stesso...
2) Il frutto del mio lavoro è di mia proprietà...
Se ho una fetta di "mercato" è perché ho lavorato per ottenerlo dunque il mercato è di mia proprietà privata e se qualcuno compete me lo ruba.


Notturno ma cosa è il mercato secondo te?
Il mercato è l'insieme di scambi che avvengono fra individui. Io non posso mai possedere una fetta di mercato nel senso che è di mia proprietà.
Quella fetta di fatto rappresenta le preferenze delle persone che volontariamente scelgono il mio prodotto e spetta a me cercare di influenzare i consumatori a continuare a scegliere il mio prodotto.
Quando arriva un altra ditta e riesce a convincere i consumatori a comprare il suo prodotto invece che il mio non mi sottrae niente, non sono proprietario delle opinioni e preferenze dei miei clienti. La colpa sarà mia di non aver potuto convicere il cliente a rimanare con me.

Anche se perdo una fetta di clienti non è poi detto che mi ritiri dal mercato, cercherò anchio di implementare delle tattiche per riavere i miei clienti.

È vero che l'imprenditore lavora per il suo profitto e non per il bene del consumatore, ma se vuole ottenere più profitti dovrà andare in contro al consumatore ed offrirgli più vantaggi rispetto alla concorrenza.
Ed è in questo modo che la concorrenza beneficia il consumatore.
La concorrenza beneficia il consumatore, per avere concorrenza occorre averre un libero mercato.

Pispax
Inviato: 18/5/2012 2:09  Aggiornato: 18/5/2012 2:09
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/3/2009
Da:
Inviati: 4685
 Re: La vera natura della tassazione
Prima di provare a fare ragionamenti più seri, c'è la polemichetta.
Che barba.



Fabrizio70

Citazione:
La puoi chiamare come ti pare , google is YOUR friend , non centra comunque una mazza con la realtà...


Certo che google is MY friend.
Solo gli stupidi e i fanatici accettano le cose per buone senza neppure un minimissimo di verifica.
La cosa che mi stupisce, semmai, è che tu lo dica come un'offesa.




Citazione:
Che il leone sia cattivo lo sanno tutti , sei tu che asserisci che il leone è buono e che quindi non ci dobbiamo difendere , la nuova teoria evolutiva di Pisspax...


Ti faccio i miei complimenti sia per l'accuratezza con cui leggi le cose che scrivo, cioè quelle a cui poi decidi di rispondere, sia per la tua veramente eccezionale capacità argomentativa.
Una curiosità: ma la Chiesa Anarco Capitalista, per le offerte, prende anche Paypal?

Pispax
Inviato: 18/5/2012 2:10  Aggiornato: 18/5/2012 2:58
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/3/2009
Da:
Inviati: 4685
 Re: La vera natura della tassazione
Mi pare che la discussione stia inseguendo alcuni falsi bersagli, disseminati in modo piuttosto astuto.

Provo a dire come la penso cercando di rimettere (quello che per me è) un po' d'ordine.


Iniziamo dall'Immarcescibile mangog


Citazione:
La storia dell'uomo fin dalle prime civiltà testimonia oltre ogni ragionevole dubbio che la proprietà privata è sempre esistita.
Inoltre è plausibile credere che le società precedenti a quella Sumerica ed Egiziana avessero consapevolezza piena della proprietà privata.
Dunque si puo tranquillamente affermare che la proprietà privata ha sempre contraddistinto la società umana.
( Anzi: sorge il sospetto che il passaggio dell'uomo dalla "società primitiva" alle prime civiltà storiche sia intimamente connesso con l'esigenza
di "tutelare" la proprietà privata elaborando di conseguenza il concetto di legge e diritto che, successivamente, hanno fatto credere di pertinenza solamente dello stato.).
La proprietà privata è una esigenza naturale dei bisogni dell'uomo e non il frutto della cultura. L'uomo ha la necessità di
soddisfare i propri bisogni con dei beni (prodotti o trovati che siano ) e la limitatezza e la scarsa disponibilità dei beni
è alla base di quel processo naturale, vecchio quanto l'uomo stesso, per arrivare alla proprietà privata.
Perfino oggi possedere per tanto tempo un terreno è un modo per acquisire il diritto alla proprietà privata.
Dunque ammesso e non concesso che possa essere una convenzione dovuta all'evoluzione della società la proprietà privata è
effettivamente antica quantola l'uomo.
Se i riscontri storici non possono avallare la tesi di una umanità priva perfino dell'idea di proprietà privata, diventa palese
che è un artifizio definire la proprietà frutto di una convenzione dovuta all'evoluzione della società.
Dunque la proprietà privata è molto più antica dell'idea di stato stessa.


Qui ci sono ben QUATTRO bischerate fondamentali al prezzo di una, propinate con discreta spavalderia, e anche una certa insistenza.
Dev'essere periodo di saldi.
Siccome perserare diabolicum, andiamo con ordine:

* La proprietà privata è una esigenza naturale dei bisogni dell'uomo e non il frutto della cultura.

La lista dei "bisogni naturali dell'Uomo" è una lista molto breve. La riporto in ordine d'importanza:

1) riprodursi
2) sopravvivere
3) -

La proprietà privata in alcuni periodi della Storia è stata funzionale a questi bisogni. In altri non lo è stata. In altri ancora è stata addirittura di ostacolo.
Come?
Vediamo.



* La storia dell'uomo fin dalle prime civiltà testimonia oltre ogni ragionevole dubbio che la proprietà privata è sempre esistita.
Inoltre è plausibile credere che le società precedenti a quella Sumerica ed Egiziana avessero consapevolezza piena della proprietà privata.
Dunque si puo tranquillamente affermare che la proprietà privata ha sempre contraddistinto la società umana.
...
Dunque ammesso e non concesso che possa essere una convenzione dovuta all'evoluzione della società la proprietà privata è
effettivamente antica quantola l'uomo.
...
L'uomo ha la necessità di
soddisfare i propri bisogni con dei beni (prodotti o trovati che siano ) e la limitatezza e la scarsa disponibilità dei beni
è alla base di quel processo naturale, vecchio quanto l'uomo stesso, per arrivare alla proprietà privata.


Per capire il concetto di proprietà bisogna iniziare (di nuovo) dal concetto base di comunità.
Una comunità nasce perché un certo numero di persone trova vantaggioso mettersi a fare le cose insieme. Se siamo in tanti è più facile cacciare, allevare, coltivare, aggredire, difendersi. E' più difficile morire. Nel caso comunque si muoia, si ha comunque una ragionevole certezza che altri membri della comunità si occuperanno di tua moglie, del tuo vecchio padre e dei tuoi figli.

Le comunità nascono SEMPRE, quando si vive in condizioni di pura sussistenza (ovvero agli inizi dell'Uomo, tanto per dire) con il patto fondamentale del mutuo soccorso. Siccome c'è poco cibo, io oggi divido il coniglio che ho cacciato con te nella certezza che domani tu dividerai il tuo fagiano con me. Provvedo ai Vecchi, anche se sono diventati inutili, perché domani sarò vecchio anch'io e voglio che i giovani provvedano a me.
Il senso insomma è questo.
In questa fase la proprietà privata non solo è inutile, ma è anche d'ostacolo ai famosi bisogni naturali. La soluzione premiante è la proprietà COLLETTIVA. Non ha particolare importanza se sia proprietà di famiglia, di clan o di tribù. E' solo una questione di confini, che a seconda delle necessità e delle condizioni vengono allargati o ristretti a piacere.


La proprietà privata inizia a diventare una "necessità" (nel senso che soddisfa una pulsione "naturale" nell'Uomo, che è l'Avidità) quando si esce da un'economia di sopravvivenza e si entra in un'economia di relativa abbondanza.
La proprietà privata non gestisce l'indispensabile: gestisce il surplus.
Però questa è un'innovazione recente.
Dagli studi delle tombe primitive si vede che la proprietà privata non è assolutamente una costante: in alcuni casi ci sono differenze fra gli arredi funebri che fanno pensare che una certa comunità l'avesse adottata come proprio criterio arbitrario; in altri casi, che mi dicono essere molti di più, queste differenze non ci sono. Quindi in linea di massima anche a uno stadio evolutivo già abbastanza avanzato, cioè quantomeno successivo alla sepoltura cerimoniale, ancora era un concetto relativamente raro.

Questa cosa inoltre non è limitata alla fase cacciatore-raccoglitore. In effetti proprietà privata e nomadismo sono concetti che cozzano parecchio, anche se si può parlare di "società umana" a tutti gli effetti anche in quel periodo.
Va ben dentro alla fase stanziale, che è quella che ha iniziato a garantire un po' più d'abbondanza. E anche nella fase della gestione del surplus la proprietà privata non è per niente un passaggio immediato e inevitabile.
Certo, Egizi e Sumeri dopo un po' ce l'avevano. Altri popoli invece no.
Per esempio i Terramare hanno gestito in modo assolutamente collettivistico sia il necessario che l'eccedente fino alla tarda Età del Bronzo (più o meno 1200 a.C.), senza riguardi o favoritismi neppure per i Capi o per i Sacerdoti. (La cosa che rende quel popolo realmente eccezionale è proprio questa. Mentre negli altri casi si può sempre disquisire se la "proprietà privata" fosse effettivamente una proprietà e non un semplice possesso o addirittura un banale usufrutto, in ogni altra società capi e sacerdoti se la sfangavano meglio degli altri. Anche nell'ipotesi più riduttiva, usufruttuavano alla grande, insomma)
Se vi capita che passate nei dintorni di Modena e il tempo è bello, regalatevi un bel pomeriggio qui.


(Citazione:
Se i riscontri storici non possono avallare la tesi di una umanità priva perfino dell'idea di proprietà privata, diventa palese
che è un artifizio definire la proprietà frutto di una convenzione dovuta all'evoluzione della società.

Invece i riscontri "storici", quelli archeologici e quelli antropologici, ahimè, lo fanno. Eccome se lo fanno)




* Dunque la proprietà privata è molto più antica dell'idea di stato stessa

Anche questa è affermazione di grande... simpatia, visto che persino la proprietà COLLETTIVA, che è socialmente antecedente a quella individuale, ha bisogno di un ordinamento sociale molto ben definito per essere difesa.
Eppure in quel caso, in quanto collettiva, sarebbero anche in tanti a farlo.



------------------------------------



Ho perso tempo con queste bischerate solo perché era divertente farlo.
In realtà quelle sono bischerate del tutto inutili.
Perché la bischerata più grande dell'Inossidabile è quella curiosa deduzione che dice:

La proprietà privata è sempre esistita nella Storia => la proprietà privata è *naturale* => la proprietà privata è BENE.

Che se ci si pensa un po' è una bischerata parecchio grossa.
Per dire, una cosa che SICURAMENTE è sempre esistita nella Storia è la schiavitù. I prigionieri catturati o venivano fatti schiavi o venivano sgozzati su un altare, quindi quelli che si ritrovavano schiavi erano i più fortunati.
Funziona anche qui il percorso?
La schiavitù è sempre esistita nella Storia => la schiavitù è *naturale* => la schiavitù è BENE?

Un'altra roba che è SEMPRE esistita, anche prima della schiavitù, è l'omicidio.
Cazzo, lo dice persino la Bibbia. E se lo dice la Bibbia bisogna crederci, giusto?
Il primo episodio di cronaca nera riportato dalla Bibbia è quello di Caino che ammazza il fratello Abele; e a seconda della versione biblica che si accetta lo ha fatto per invidia, per lussuria (cioè per una donna) o per impossessarsi delle sue greggi.

Funziona anche qui il percorso?
L'omicidio è sempre esistito nella Storia => l'omicidio è *naturale* => l'omicidio è BENE?



Dai.
Siamo seri.

Pispax
Inviato: 18/5/2012 2:14  Aggiornato: 18/5/2012 2:38
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/3/2009
Da:
Inviati: 4685
 Re: La vera natura della tassazione
perspicace

Citazione:
Che io sappia nessuno a mai parlato di TOTALE ASSENZA di regolamentazione che "qualcuno" invece va pronosticando addirittura mettendo in bocca ad altri (per fortuna non me) cose che non hanno detto.


Perdona se te lo faccio notare, ma la "totale assenza di regolamentazione" è proprio il cavallo di battaglia della propaganda anarco-capitalista.E' contenuta nel concetto di "dittatura della maggioranza", alla quale si deve ribellarsi.
Che so: "La dittatura della maggioranza ha deciso che si devono pagare le tasse, ma io rivendico la mia libertà individuale di non farlo".

Il problema è che se te parli di un qualsiasi tipo di regolamentazione, grande a piacere, e lo poni come accettabile, allora all'improvviso fioccano domande ulteriori.
Per esempio da CHI è stabilita quella "regolamentazione". Da CHI viene fatta rispettare. E anche che cosa succede a chi non rispetta QUELLA regolamentazione.

In qualunque modo tu la voglia organizzare, quello che ne esce è che quel CHI... è sempre una "maggioranza", che impone i suoi voleri a chiunque si opponga.
In presenza di un qualunque tipo di regolamentazione c'è COMUNQUE una "dittatura della maggioranza".

E' sempre lo stesso discorso. In definitiva tutto quanto si riduce al semplice "la MIA maggioranza è migliore delle altre".



Gratta gratta non ci sono grandi differenze fra l'anarco-capitalismo e i ragionamenti di un Bersani o di un Alfano.
Forse qualcosa sull'organizzazione formale della "maggioranza", ma poco di più.

Pispax
Inviato: 18/5/2012 2:20  Aggiornato: 18/5/2012 2:48
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/3/2009
Da:
Inviati: 4685
 Re: La vera natura della tassazione
berna85

Citazione:
Questa odiatissima teoria del lazzaiz-faire non ha origini americane ma europee. E non deriva affatto da avidi banchieri e mercanti, che tra l'altro hanno sspesso beneficiato delle restrizioni imposte dallo stato, ma da monaci e scolari che ponevano la libertà come principio etico inviolabile.

Argomentate pure ma trovo tutti questi commenti derogatori fuori luogo.


Le teorie che muovono il pensiero in linea di massima sono di tre tipi.
Ci sono quelle che prima viene la teoria, e poi il pensiero della gente la segue. Per esempio il Cristianesimo è una di queste. Quando uno ti dava uno schiaffo la roba naturale era cercare un randello e caricarlo di legnate, poi arriva Cristo e ti dice che invece dovevi sorridere e accettarne anche un altro. Una roba piuttosto anti-intuitiva, insomma, che pure ha avuto ed ha(*) larghissima diffusione.

Poi ci sono quelle che si limitano a mettere ordine in una corrente disordinata ma omogenea di pensiero.
Per esempio il Marxismo si è limitato a mettere ordine a un'ondata enorme di considerazioni sulla proprietà privata che hanno attraversato tutto l'Illuminismo. Ne ha raccolta una parte, quella contraria, l'ha messa in fila e ne ha tratto ulteriori conseguenze.

Infine ci sono quelle che cercano semplicemente di mettere un "vestito buono" ideologico a una serie di pratiche che sono sia disordinate che anche un po' disomogenee. Lo scopo è quello di trovare un minimo di denominatore comune a tutte queste robe che in realtà sono nate un po' a casaccio, ma che a lavorarle bene potrebbero essere utilizzate per farne qualcosa. Per capirci, un po' l'operazione che Miglio ha fatto con la Lega Nord e robe come la mistica celtica.


L'anarco-capitalismo a mio avviso rientra nella terza fascia.
Una sfumatura anche netta di pensiero iper-capitalista ha sempre attraversato la storia dell'Uomo, fin da quando la proprietà privata ha preso piede. Che so, te mi rubi un sesterzio e io ti taglio entrambe le orecchie. Vieni impiccato perché hai cacciato nel bosco del Conte. Robe così.
Poi ci siamo un po' civilizzati, e son scappati fuori tutta una serie di intellettuali - sicuramente froci e comunisti - che hanno iniziato a dire che tutto questo non andava bene, che la "persona" aveva un valore più alto del "patrimonio". Il brutto è che poi questa gente è anche stata ascoltata e poi in linea di massima gli ordinamenti giuridici si sono mossi in questa direzione.
Al punto che in molti casi la Legge non punisce nemmeno chi ruba solo per garantirsi la sopravvivenza.

Tutto questo ha irritato non poco quelli che ritenevano che IL MINIMO a cui dovesse essere condannato quello che gli rubava le mele dall'orto fosse la pena di morte a mezzo di masticazione da formiche rosse, o quantomeno il taglio di entrambi i piedi e del naso.
Questa "filosofia" ha un numero enorme di sfumature, che comunque hanno in comune il fatto che la MIA proprietà è di sicuro molto più importante della TUA vita.
Questa tesi così com'è però non può andare. E questo è un problema grosso.
Insomma: ci sono voluti millenni per riuscire ad arrivare alla cosa opposta, cioè che la vita è più importante del denaro. Ora a ricominciare a dire che il denaro è più importante della vita c'è il rischio che la gente ci fischi per strada.
C'è bisogno di un "vestitino buono" per poter sostenere tutte queste cose.


E allora ecco che nasce l'anarco-capitalismo, che riconduce tutto alla proprietà.
Prima i froci comunisti dicevano che la Vita e la Libertà erano diritti "innati". Poi arrivano gli A-C e iniziano a dire che tu hai diritto alla vita perché hai LA PROPRIETA' del tuo corpo; ed è sempre grazie al fatto che tu hai la PROPRIETA' del tuo corpo che hai il massimo diritto alla libertà.



Tutto questo ha conseguenze interessanti.

Oggi per esempio c'è una distinzione molto netta fra reati contro la persona e reati contro il patrimonio.
Ammesso e non concesso che il concetto di "reato" esista anche nell'anarco-capitalismo (e tutto fa supporre di si, anche se probabilmente per motivi propagandistici prenderebbe un nome diverso. Altrimenti mi chiedo come avviene la protezione della proprietàin quel contesto sociale) questa distinzione scompare del tutto.
Il furto del tuo borsello, la truffa a tua madre, lo stupro di tua figlia e l'omicidio di tuo fratello sono comunque solo ed esclusivamente reati contro il patrimonio.
Siccome in ognuno di questi casi è stato attaccato un bene patrimoniale, indifferentemente dal fatto che sia la borsa o la vita, tutto quanto si risolve nello stabilire il corretto indennizzo economico.
(E poi, CHI lo stabilisce l'indennizzo "corretto"? Una qualche forma di giudice?
Se la risposta è si, ecco rivelato un altro articolo di Fede: sotto l'anarco-capitalismo anche lo stesso giudice che quando c'era lo Stato talvolta si faceva corrompere, pur restando esattamente la stessa persona diventa improvvisamente del tutto integerrimo)


Andando avanti con il concetto di proprietà, resta la considerazione che la proprietà anarco-capitalista viene considerata inviolabile. Inviolabile DA TERZI.
Ovviamente la tua proprietà, in quanto tua, non è inviolabile PER TE.
Se te hai la proprietà di un cesto di mele, puoi tranquillamente decidere di venderle.
E anche il tuo corpo non è altro che una proprietà. Un bene. Che differenza c'è fra il tuo corpo e un cesto di mele?

Ed ecco che succede che tuo figlio deve sottoporsi a un'operazione al cuore e te non hai i soldi per pagare la clinica privata.
L'impiegato è comunque comprensivo: se te non hai le 25.000 monete d'oro (ah! il gold standard!) che servono per pagare l'operazione, vanno bene anche 1.000 monete d'oro in 48 rate mensili, più un rene, più un occhio.
Ovviamente le spese di espianto sono a carico della clinica: a te tocca solo di pagare un piccolo sovrapprezzo per l'anestesia, che è facoltativa.

Però, insomma, non ti va di doverti cavare un occhio e un rene per pagare l'operazione, quindi vai a cercare qualcuno che ti presti il denaro.
Trovi un cortese signore che si offre di farlo a un tasso d'interesse non astronomico.
Chiaro che anche lui vuole le sue belle garanzie: mica è lì per fare beneficenza. Per cui bada bene a farti notare la clausola con cui t'impegni volontariamente, nel caso tu non possa onorare il tuo debito, a essere ridotto in schiavitù per un periodo minimo di otto anni. In alternativa la tua giovane e bella figlia - previa visita medica - può accettare di prendere il tuo posto, e in questo caso il periodo viene ridotto a anni 3 (tre).
Anche la tua libertà è solo un prodotto dell proprietà del tuo corpo e del tuo tempo, no?
E' un bene.
In quanto tale è una cosa che può essere liberamente scambiata.

E' (solo apparentemente) paradossale vedere come quella che viene propagandata per essere la "filosofia della libertà", in realtà è la perfetta base ideologica per introdurre la schiavitù per debiti.



I monaci e gli scolari europei che dicevi tu, a chiunque poi ti riferissi, invocavano la libertà piena e assoluta per l'Uomo.
Lo facevano perché alla base del loro pensiero c'era il fatto che l'essere umano era Figura Suprema in quanto Uomo, e solo per quel motivo ne aveva diritto.
Come "Figura Suprema" l'Uomo aveva più importanza di tutte le altre cose materiali, denaro e proprietà compresi. Sopra l'Uomo c'era solo Dio.
Questo pensiero (a quanto mi ricordo dai tempi del liceo) ha attraversato abbastanza insistentemente il Pensiero Occidentale.


L'anarco-capitalismo al contrario dice che solo la Proprietà è Figura Suprema.
In quanto Figura Suprema la Proprietà ha più importanza di tutte le altre cose, Uomo compreso.
Sopra la Proprietà non c'è un bel niente, se non, forse, una Proprietà più grossa.


Ti sembra la stessa cosa?




------------------------------------------------------------------------------------------


Ora, il problema vero che si pone è che queste, tutto sommato, sono considerazioni FACILI.
Magari non è la prima cosa che ti viene in mente, ma se non è almeno la terza cosa a saltarti agli occhi questo vuol dire che c'è un problema. Se invece agli occhi non ti salta proprio mai, allora il problema si fa enorme.

Eppure di questa roba gli anarco-capitalisti, curiosamente, non fanno mai cenno.

Secondo me è sbagliato dire che lo fanno perché sono tutti malvagi. Che sono tutti in malafede.
Personalmente credo che il mondo anarco.capitalista si possa grossolanamente dividere in due grandi gruppi: gli AcchiappaCitrulli e, per l'appunto, i Citrulli.

Se guardiamo le cose da un punto di vista umano, personalmente ti auguro di cuore di far parte della seconda categoria.

complo
Inviato: 18/5/2012 10:29  Aggiornato: 18/5/2012 10:29
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 14/10/2005
Da:
Inviati: 2555
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
Personalmente credo che il mondo anarco.capitalista si possa grossolanamente dividere in due grandi gruppi: gli AcchiappaCitrulli e, per l'appunto, i Citrulli.


Ci sono anche gli utopisti.
In teoria non è impossibile che il mitico giudice corrotto nello ssshhtaaato sia corrotto dallo stato stesso più che dal singolo malintenzionato e che quindi senza stato diverrebbe integerrimo.
In teoria non è impossibile che dinghi e iene siano cattive solo perchè incattivite dal leone.
Gli utopisti credono in quello, le persone di buon senso (ovviamente) no.

franco8
Inviato: 18/5/2012 11:43  Aggiornato: 18/5/2012 13:59
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/12/2005
Da:
Inviati: 1561
 Re: La vera natura della tassazione
Lezik85
Citazione:

Non a caso avevo posto enfasi sulla parola proprio per farti notare come io, singola persona, non possa essere in grado di formulare una reale risposta a tali quesiti (legittimi) poiché coinvolgono la partecipazione di più persone o attori economici. Chiunque proponga soluzioni lo fa in base ad un proprio schema, ma deve comunque trovare accordo nel resto dei partecipanti ad una determinata situazione. Questo è il libero mercato.

Allora ... a proposito di "chiusura mentale"... e del bue che dice cornuto all'asino (senza offesa, ma mi riferisco più che altro alla battuta di mangog sulla mia chiusura mentale) :
IO SO che ogni mio schema è un MIO schema con tutti i suoi limiti... siete voi (detto per brevità, per intenderci) a non riconoscere che il pensare che ogni "decisione collettiva" come frutto di "libero scambio" E' un VOSTRO schema...
(... come pensare che esiste solo la volontà individiale, l'interesse individuale ecc ecc...)
(detto in modo molto approssimativo: non si può pensare senza "schemi" e tutti gli schemi sono relativi...)

E' perfettamente vero che ciascuno ragiona secondo propri schemi... ma per raggiungere una decisione realmente collettiva deve "mettere in comune" parte dei propri schemi... se vogliamo, deve almeno condividere un minimo di regole...
Magari mi dirai "ma è ovvio!"... Bene. Meglio così!

Comunque esplicito quello che penso... così forse ci capiamo meglio:
Quando dico che i cittadini si son dovuti rimboccare le maniche è hanno dovuto LORO riparare la strada.. dico che per forza di cose l'hanno duto fare TUTTI insieme... Avevano (sia pur limimitato limitatissimo INTERESSE COLLETTIVO : RIPARARE LA STRADA . UNA strada... non ciascuno il suo pezzettino... no?
Sarà pure mio "schema personalissimo" pensare/modellizzare la strada come UNICA cosa indivisa ? Sicuramente...
Sicuramente sì...
Ma presumo, immagino (così senza voler "dimostrare" nulla o senza voler convincere nessuno) che la mia "schematizzazione" sia più efficace ed utile (non dico più vicina alla realtà.. senno' chissà dove andiamo a finire...) rispetto a quella di pensare a singoli pezzettini di strada...

L'idea di decisione collettiva, per il MIO punto di vista può essere ed è qualcosa di diverso dal "libero mercato"...
(cosa c'entri poi il mercato poi...!?)
così come io stesso quando prendo una decisione seguo implicitamente od esplicitamente un certo "processo decisionale" seguo di solito certi passi: individuo i miei interessi/ obiettivi specifici, valuto più o meno la situazione, i dati, valuto il da farsi (le strategie alternative) ecc..
posso anche pensare ai modi per mettere in campo e controllare che i risultati siano quelli aspetati ecc ecc

Quando pensiamo al "voto a maggioranza" ecc ecc noi ci limitiamo a pensare solo ad una fase del processo decisionale, ma nulla ci viete che più di una fase del processo decisionali possano essere condivise... (Questo significa anche, se vogliamo condividere una parte dei propri "schemi" )
Ora... uno "Schema" che immagina "immaginare/schematizzare" un processo decisionale condiviso fatto di "criteri condivisi" come un semplice "libero mercato" mi pare una schema veramente poco utile...

Poi io non posso minimamente dire se dei pricipi sono UNIVERSALMENTE giusti o sono sbagliati... (IO lo riconsco... ma... qualcun altro?)
Posso però dire che da certe ipotesi ne discendono altre.. e che quindi certi assunti sono in realtà contraddittori
Posso dire certe generalizzazioni sono azzardate...

Per esempio...
Abbiamo visto (mi pare che converrete)
Che "La proprietà è frutto del proprio lavoro"
e "la proprietà è un furto"
Son entrambe GENERALIZZAZIOINI FALSE.
Ciò non toglie che contengano ENTRAMBE una parte di verità.

Riguardo alle tasse... Per me mi basta quello che ha scritto mangog ovvero che un sistema minimo che garantisca la giustizia è necessario..
Sarà senz'altro corretto almeno il 90% ..,ma che dico anche il 100% di quel che hai scritto sulle tasse ma r
"Minori sono le tasse, maggiore è la libertà dell'individuo, maggiori possibilità ci sono che avvenga uan crescita economica."
Anche questa è una delle tante GENERALIZZAZIONI FALSE ...

P,S. Non si capisce un caxxo?! Avete ragione.. Abbiate pazienza se ho un po' di tempo proverò a riscriverlo meglio...

.... ....io non mi definisco affatto volentieri ateo, non più di quanto io sia a-MickeyMouse.
..
(detto, fatto)
franco8
Inviato: 18/5/2012 17:39  Aggiornato: 18/5/2012 17:41
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/12/2005
Da:
Inviati: 1561
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:

Gli utopisti credono in quello, le persone di buon senso (ovviamente) no.

Beh è capitato come sai che tante utopie sognate si son trasformate in dis-utopie... mica perchè l'idea non fosse buona... Ma è un altro discorso..

Non ti do torto complo... Per questo lo sforzo è apprezzabile (almeno da parte mia) e anche l'ingenuità (e la speranze proprie di chi è "giovane" anche solo nello spirito )... Ciò non toglie che, purtroppo, Pispax non si sbaglia... (almeno su questo - su l'anarcocapitalismo intendo) anche se "Citrulli" è un po' come dire.. assolutamente "impietoso"
Ancora... riflettevo qualche post fa sul fatto (o sull'ipotesi) che non è tanto la mancanza di intelligenza a renderci più vulnerabile alla propaganda... quanto piuttosto la presenza in noi (dico noi per dire chiunque) di forti ideali...
E' cose se... bastasse trovare le "freuenze" giuste, le "risonanze" su quelle idee, su quei valori...
...è probabile che il mezzo più efficace per controllare le persone non è minacciarle o costringerle, ma piuttosto è manipolarle, facendogli credere di avere la "libertà di scegliere".

Ma appunto sono sempre gli "altri" ad essere manipolati.. mica noi...

Insomma.. come dire... apprezzo molto lo spirito... non so se ti è arrivato in qualche modo il mio apprezzamento

.... ....io non mi definisco affatto volentieri ateo, non più di quanto io sia a-MickeyMouse.
..
(detto, fatto)
berna85
Inviato: 18/5/2012 18:44  Aggiornato: 18/5/2012 18:44
Ho qualche dubbio
Iscritto: 16/1/2011
Da: Amsterdam
Inviati: 154
 Re: La vera natura della tassazione
Pispax

Una sfumatura anche netta di pensiero iper-capitalista ha sempre attraversato la storia dell'Uomo, fin da quando la proprietà privata ha preso piede. Che so, te mi rubi un sesterzio e io ti taglio entrambe le orecchie. Vieni impiccato perché hai cacciato nel bosco del Conte. Robe così.

Tutto questo ha irritato non poco quelli che ritenevano che IL MINIMO a cui dovesse essere condannato quello che gli rubava le mele dall'orto fosse la pena di morte a mezzo di masticazione da formiche rosse, o quantomeno il taglio di entrambi i piedi e del naso. Questa "filosofia" ha un numero enorme di sfumature, che comunque hanno in comune il fatto che la MIA proprietà è di sicuro molto più importante della TUA vita. Questa tesi così com'è però non può andare. E questo è un problema grosso. Insomma: ci sono voluti millenni per riuscire ad arrivare alla cosa opposta, cioè che la vita è più importante del denaro. Ora a ricominciare a dire che il denaro è più importante della vita c'è il rischio che la gente ci fischi per strada. C'è bisogno di un "vestitino buono" per poter sostenere tutte queste cose.

Pispax vorrei capire cosa ti rende così sicuro delle origini del pensiero libertariano e anarco-capitalista.
Da quali dati storici giudichi le intenzioni di San Tommaso d'Acquina, John Locke, Frédéric Bastiat, Thomas Paine, Herbert Spencer, Albert Jay Nock o Gustave de Molinari?


Esiste un concetto sposato da Murray Rothbard che l'uso della forza debba essere proporzionale alla forza usata dall'aggressore per considerarla leggittima.
Se rubi una caramella ti potrò far restituire la caramella e in più prenderti una delle tue, nel memento che to taglio le mani l'aggressore divento io. Mi sembra più che giusto no?

Quello a cui ti riferisci tu succedeva nel feudalismo e negli imperi islamici.


E' (solo apparentemente) paradossale vedere come quella che viene propagandata per essere la "filosofia della libertà", in realtà è la perfetta base ideologica per introdurre la schiavitù per debiti.

Come tu stesso hai già spiegato le multinazionali e e quelli intenti ad "introdurre la schiavitù dei debiti" (cosa che sembra stiamo già vivendo) non sono affatto interessati ad avere un mercato libero. Gli sta bene così com'è.

(E poi, CHI lo stabilisce l'indennizzo "corretto"? Una qualche forma di giudice? Se la risposta è si, ecco rivelato un altro articolo di Fede: sotto l'anarco-capitalismo anche lo stesso giudice che quando c'era lo Stato talvolta si faceva corrompere, pur restando esattamente la stessa persona diventa improvvisamente del tutto integerrimo)

Si chiama arbitro, le due parti si mettono d'accordo di accettare il risultato del giudizio e si può chiedere un ricorso.
Ma tutto questo non risolve il problema della corruzione ovviamente ma d'altronde non lo fa neanche lo stato, anzi molte delle ragioni per cui state criticando il mercato sono valide anche nella situazione odierna.

Gli stati hanno fallito nell'intento di proteggere i loro cittadini la soluzione per alcuni sarebbe dare maggior potere allo stato ma allo stesso tempo si lamentano delle leggi draconiane e del controllo capillare che lo stato esercita.

L'anarco-capitalismo al contrario dice che solo la Proprietà è Figura Suprema. In quanto Figura Suprema la Proprietà ha più importanza di tutte le altre cose, Uomo compreso. Sopra la Proprietà non c'è un bel niente, se non, forse, una Proprietà più grossa.

Ti sbagli, è il ruolo dello stato che dovrebbe fermarsi lì ma sopra alla proprietà ci puoi mettere quello che vuoi.
Poi anche se la proprietà è collettiva non cambia il senso del concetto, per una persona estranea alla comunità la proprietà in questione apparirà a tutti gli effetti come proprietà privata e in questo senso esiste solo un tipo si proprietà.
Proprietà privata non vuol dire di un solo individuo!

berna85
Inviato: 18/5/2012 19:15  Aggiornato: 18/5/2012 19:15
Ho qualche dubbio
Iscritto: 16/1/2011
Da: Amsterdam
Inviati: 154
 Re: La vera natura della tassazione
Per esempio...
Abbiamo visto (mi pare che converrete)
Che "La proprietà è frutto del proprio lavoro"
e "la proprietà è un furto"
Son entrambe GENERALIZZAZIOINI FALSE.
Ciò non toglie che contengano ENTRAMBE una parte di verità.


Ti stai confondendo.
La definizione di proprietà è ciò che è creato o mantenuto con il frutto del proprio lavoro senza aver sottratto la stessa a qualcuno.
Una situazione di circostanza è invece ottenere la proprietà rubando.

Vedi la differenza?

Allacciandomi al discorso che facevi prima, le leggi riguardo alla proprietà variano in base a i governi ma alla base del concetto cè la consapevolezza di ogni individuo che tramite le sue azioni può influenzare il suo stato. Come? Avendo la possibilità di decidere come impiegare le risorse disponibili altrimenti servirebbe un organizzazione centrale che stabilisce come ogni individuo debba contribuire alla società.
Metti che voglio attaccare un quadro e mi serve un martello, lo costruisco. Allo stesso tempo il mio vicino deve aggiustare il tavolo e anche lui costruisce il martello. Come vedi senza coordinare abbiamo un martello in più. Avendo però le nostre azioni coordinate in anticipo lo spazio per la ibertà si restringe.

Ogni persona, a prescindere dalle intenzioni, può solo agire in base alla sua volontà. Dopo l'assemblea spetta ad ogni individuo mettere in atto le azioni decise collettivamente.

Non sto dicendo di non fare assemblee e prendere decisioni collettivamente ma di non rendere questo processo obbligatorio


Prima ti chiedevo cosa ne pensi tu non quali sono le convenzioni sociali.

Quindi ti chiedo dinuovo cosa rende la proprietà privata un furto se non il modo in cui una persona se la procura??

Pispax
Inviato: 18/5/2012 22:59  Aggiornato: 18/5/2012 23:00
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/3/2009
Da:
Inviati: 4685
 Re: La vera natura della tassazione
berna85

Citazione:
Pispax vorrei capire cosa ti rende così sicuro delle origini del pensiero libertariano e anarco-capitalista.


Dal fatto che l'anarco-capitalismo sta alla libertà esattamente come le "radici celtiche" stanno alla Lega Nord.






Citazione:
Da quali dati storici giudichi le intenzioni di San Tommaso d'Acquina, John Locke, Frédéric Bastiat, Thomas Paine, Herbert Spencer, Albert Jay Nock o Gustave de Molinari?


Tommaso d'Aquino è un ANARCO.CAPITALISTA?
John Locke ANCHE???


Seee, vabbè. Lasciamo perdere qui.
Di fronte a stronzate di questa portata, persino mettere Paine nell'elenco diventa solo ridicolo (Paine era il rivoluzionario americano che voleva il reddito minimo di cittadinanza, per chi non lo sapesse. GRANDISSIMO ESEMPIO di anarco-capitalismo, come no).


Ciao Berna, stammi bene.
Se puoi fammi una cortesia: se vieni a suonarmi il campanello di domenica mattina, ricordati di farlo solo dopo le 11. In cambio giuro che prenderò tutti gli opuscoletti che vorrai lasciare.




P.S.
Una sfumatura anche netta di pensiero iper-capitalista ha sempre attraversato la storia dell'Uomo, fin da quando la proprietà privata ha preso piede. Che so, te mi rubi un sesterzio e io ti taglio entrambe le orecchie. Vieni impiccato perché hai cacciato nel bosco del Conte. Robe così.

Tutto questo ha irritato non poco quelli che ritenevano che IL MINIMO a cui dovesse essere condannato quello che gli rubava le mele dall'orto fosse la pena di morte a mezzo di masticazione da formiche rosse, o quantomeno il taglio di entrambi i piedi e del naso.


Citazione:
Quello a cui ti riferisci tu succedeva nel feudalismo e negli imperi islamici.


link

Lezik85
Inviato: 19/5/2012 0:28  Aggiornato: 19/5/2012 0:28
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/4/2009
Da: Freedonia
Inviati: 1463
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:
[...] IO SO che ogni mio schema è un MIO schema con tutti i suoi limiti... siete voi (detto per brevità, per intenderci) a non riconoscere che il pensare che ogni "decisione collettiva" come frutto di "libero scambio" E' un VOSTRO schema... (... come pensare che esiste solo la volontà individiale, l'interesse individuale ecc ecc...) (detto in modo molto approssimativo: non si può pensare senza "schemi" e tutti gli schemi sono relativi...)


E' naturale che non si possa pensare senza schemi predefiniti; la cosa che, spero, ci accomuni sia la possibilità di effettuare tutte le nostre scelte in base alla massima libertà possibile. Come? Consentendo alle scelte effettuate di valere. E' necessario che ogni nostra scelta conti affinché sia possibile che abbia effetto nella realtà e nel direzionamento di determinate situazioni. Particolareggiando la situazione potremmo scendere a descrivere qualsivoglia scenario, però la "regola generale" riamane quella sopra descritta: la libertà è determinata dalla possibilità di scelta. La manipolazione di tale struttura porta distorsioni che inevitabilmente fanno crollare l'intero apparato. La scelta che tu chiami "collettiva" fioresce sempre e comunque dalle esigenze del singolo, le quali sono percepite anche da altri attori sulla scena in cui il singolo percepisce tali necessità.


Citazione:
[...] L'idea di decisione collettiva, per il MIO punto di vista può essere ed è qualcosa di diverso dal "libero mercato"... (cosa c'entri poi il mercato poi...!?)


Parlo di mercato perché ognuno di noi è immerso in questo panorama ogni giorno che passa. Le azioni che vengono effettuate da un singolo individuo si sommano a quelle degli altri e formano una sorta di flusso che percorre l'intero panorama della società. In questo modo ognuno di noi vota democraticamente ogni volta che decide di consumare o astenersi dal consumare qualcosa (in questo caso, ad esempio, riparare o non riparare la strada). Ogni piccola decisione rappresenta un voto a determinate situazioni, a favore o contrario. Questa è la libertà in cui le azioni contano.


Citazione:
così come io stesso quando prendo una decisione seguo implicitamente od esplicitamente un certo "processo decisionale" seguo di solito certi passi: individuo i miei interessi/ obiettivi specifici, valuto più o meno la situazione, i dati, valuto il da farsi (le strategie alternative) ecc.. posso anche pensare ai modi per mettere in campo e controllare che i risultati siano quelli aspetati ecc ecc


Esatto. E questo ci porta inevitabilmente a questa asserzione che fai dopo...


Citazione:
"Minori sono le tasse, maggiore è la libertà dell'individuo, maggiori possibilità ci sono che avvenga uan crescita economica." Anche questa è una delle tante GENERALIZZAZIONI FALSE ...


Ti chiedevo infatti, nel mio post precedente, cosa tu non abbia rispetto ai burocrati dietro una scrivania per lasciare che qualcun altro decida per te dove spendere il tuo denaro. Il governo amplia il proprio potere proponendo "argoemnti sensati" in modo che possa introdurre nella popolazione una determinata consuetudine e poi fossilizzarla ed infine ampliarla arbitrariamente. Nell'attuale crisi Greca, ad esempio, il periodo pre-2010 (quello antecedente allo scoppio della crisi Europea) la nazione aveva deficit enormi proprio perché la classe politica ha promesso assurdità alla popolazione; hanno ampliato lo spazio d'azione del governo costruendo un castello di carte fatto di affermazioni che non stavano in piedi forti dell'espansione monetaria.

Cosa è accaduto? Hanno proposto argomenti sensati (più posti di lavoro nel settore pubblico), hanno introdotto una consuetudine (spesa a deficit), e l'hanno ampliata (fossilizzazione e maggiorazione). In questo modo hanno messo nei guai genete che non c'entrava nulla, e adesso quest'ultimi devono pagare il conto. Una singola persone avrebbe fatto attenzione al proprio bilancio e non si sarebbe mai sognata di andare oltre le sue possibilità e anche se lo aversse fatto una volta che avrebbe realizzato che aveva costruito il suo benessere su una ricchezza fasulla avrebbe tentato di ripianare gli errori tentando di ripagare i propri debiti; ma soprattutto sarebeb stato lui l'oggetto unico della propria sconsideratezza.

In questo panorama gli errori vengono redistribuiti sulla società mentre i premi nelle tasche di pochi. Ora le lacune vengono tamponate con la maggiorazione delle imposte fiscali. Ma sono promesse, in prima istanza, impossibili da mantenere che portano alla bancarotta. Perché? Perché portate avanti da un ristretto manipolo di persone che hanno i propri desideri ed interessi, e non sanno come la maggior parte della popolazione allicherebbe correttamente i propri guadagni.

franco8
Inviato: 19/5/2012 0:37  Aggiornato: 19/5/2012 0:39
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/12/2005
Da:
Inviati: 1561
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:

Ti stai confondendo.
La definizione di proprietà è ciò che è creato o mantenuto con il frutto del proprio lavoro senza aver sottratto la stessa a qualcuno.
Una situazione di circostanza è invece ottenere la proprietà rubando.

Vedi la differenza?


No, non mi sto confondendo affatto. E' che non mi sono spiegato granchè bene....
Intendevo proprio dire quello che ho scritto...
"la proprietà è il frutto del proprio lavoro"
è una generalizzazione falsa...

non esiste LA definizione di proprietà (definizione unica e sola)
Secondo il significato che attibuisco ai termini io (non tanto perchè mi piaccia ma perchè credevo fosse quello comune...)
-la proprietà (in genere) NON è frutto del proprio lavoro: perchè possiedi cose che NON sono frutto del tuo lavoro e possiedi cose che sono ANCHE il frutto del tuo lavoro -
(E quindi seguirebbe quanto detto)

Se invece devo considerare che, al limite, quella sia una TUA definizione di proprietà....(tra l'altro di difficile applicazione)...

Ammesso e non concesso che la prendessimo per buona ...
Riferendomi al tuo esempio:
il tuo lavoro non è altro che un "processo di trasformazione" di cui il prodotto è uno degli "output" ma il tuo lavoro (semplificando immaginando che sia lavoro fisico) è uno degli "input" ma non l'unico...per cui il prodotto è il risultato del lavoro è di qualcosa che c'era prima (altri input)...
O sei Dio che crei le cose dal nulla?!
Anche in questo caso particolare (proprietà = oggetto che hai creato tu) (che, ripeto è un caso particolare di proprietà )
non puoi dire che "l'oggetto che ho costruito è unicamente frutto del tuo lavoro" perchè stai generalizzando , correttamente potresti solo dire: "l'oggetto è ANCHE frutto ( o risultato) del mio lavoro"
( Il tuo immaginare che anche le materie prime erano "tue" non ha senso logico.. non posono esser tue prima di aver definito il concetto di proprietà... in ogni caso, appunto, le materie prime NON le hai create tu quindi non possono essere tue se dai quella definizione)
Caso mai una definizione forse logicamente accettabile (ma vedi tu bene quanto lo sia eticamente) sarebbe:
"E' mio tutto quello che è risultato del mio lavoro appplicato a tutte le materie prime di cui mi sono appropriato"
ehe ehe!
Naturalmente con ciò, dicevamo, escludi alcuni casi, come ad esempio ciò che erediti....
Non rientra in ciò, per esempio, una vincita scommettendo alle corse dei cavalli ecc ecc... insomma di esempi se ne possono trovare...
(L'accendiamo? Ribadisco: sarebbe una TUA definizione... io la mia te l'ho data, mi pare...)
(Quindi secondo la tua definizione casa mia NON E' mia )

Riguardo a "la proprietà è un furto"
in realtà la frase (presa alla lettera ) è auto-contraddittoria ma ha un altro significato rispetto a quello letterale:
Vorrebbe dire qualcosa del tipo:
quel che posseggo legittimamente secondo certe leggi (come le leggi dello stato)... non è stato acquisito , non è posseduto legittimamente prendendo a riferimento altri criteri e leggi etiche (diverse dalle prime).
Per esempio le diseguaglianze possono essere da creare evidenti ingiustizie che non legate a quanto le persone lavorano nella loro vita, ma legate a "condizioni di partenza" ed "opportunità" affatto diverse.
Questo ovviamente non è legato alla proprietà in sè, ma alle grandi disparità che fossero presenti dove molti fossero in condizioni di bisogno...
come parte di verià invece vale in succo, fondamentalmente : più uno è ricco e maggiori possibilità sono le sue possibilità di arricchirsi.
(Anche questo un' osservazione realistica molto evidente che finora mai abbiamo visto fare o ammettere ad un anarcocapitalista...)

Citazione:


Allacciandomi al discorso che facevi prima, le leggi riguardo alla proprietà variano in base a i governi ma alla base del concetto cè la consapevolezza di ogni individuo che tramite le sue azioni può influenzare il suo stato. Come? Avendo la possibilità di decidere come impiegare le risorse disponibili altrimenti servirebbe un organizzazione centrale che stabilisce come ogni individuo debba contribuire alla società.
Metti che voglio attaccare un quadro e mi serve un martello, lo costruisco. Allo stesso tempo il mio vicino deve aggiustare il tavolo e anche lui costruisce il martello. Come vedi senza coordinare abbiamo un martello in più. Avendo però le nostre azioni coordinate in anticipo lo spazio per la ibertà si restringe.

Ogni persona, a prescindere dalle intenzioni, può solo agire in base alla sua volontà. Dopo l'assemblea spetta ad ogni individuo mettere in atto le azioni decise collettivamente.

Non sto dicendo di non fare assemblee e prendere decisioni collettivamente ma di non rendere questo processo obbligatorio

Boh... non vedo l'esempio del martello in più cosa ci dovrbbe dire...
Anzi .. mi pare uno spreco...
------------------------
Sul fatto dell'obbligatarietà se ne può discutere...
L'obbligatorietà nella realtà, è legata alle circostanze... non a qualcuno che te lo impone, ma al fatto che comunque devi fare delle cose insieme (l'esempio della strada riportato sopra da Dusty , appunto, è significativo a tal proposito)

Non so se mi spiego...

Citazione:

Prima ti chiedevo cosa ne pensi tu non quali sono le convenzioni sociali.

Mi pare di averlo detto...
Ma penso anche che siano inevitabilemnte convenzioni sociali.

Citazione:

Quindi ti chiedo dinuovo cosa rende la proprietà privata un furto se non il modo in cui una persona se la procura??

Ma... Pensavo di averti già risposto... nei precedenti post...
In ogni caso parte della risposta è sopra, ma quello a cui pensavo era una altro concetto che avevo detto ...
e che si è "esplicitato" nella discussione:
si può "toglier qualcosa alle persone" anche in altri modi. L'esempio cui mi referivo prima era il caso in cui uno avesse il potere (es. tramite cartello) di controllare dei prezzi di certi beni (come la benzina) , in quei caso, pur non avendo fatto nessuna coercizione o obbligo vero e proprio, ne ricava un guadagno extra che sono da considersi eticamente "furto" .
Anche questi sono guadagni illeciti (o comunque dubbi anche per i principi anarcocapitalistici, visto che non sono guadagnati in un mercato "equilibrato") ma che nessun anarcocapitalista qui ha minimamente accennato che effettivamente, in ipotesi, quei guadagni "extra" possano essere eticamente discutibili. La risposta è sempre e solo "ma mica li ha obbligato a comprare?! "
Quei guadagni, CERTAMENTE, non sono guadagnati col lavoro... ( a meno che per "lavoro" non intendi "trovare i modi migliori per fregr la gente"... che anche quello, volendo, una certa fatica la richiede )

.... ....io non mi definisco affatto volentieri ateo, non più di quanto io sia a-MickeyMouse.
..
(detto, fatto)
berna85
Inviato: 19/5/2012 1:04  Aggiornato: 19/5/2012 1:06
Ho qualche dubbio
Iscritto: 16/1/2011
Da: Amsterdam
Inviati: 154
 Re: La vera natura della tassazione
Tommaso d'Aquino non era un anarcocapitalista ma i suoi trattati sulla legge naturale ed alcuni punti di vista economici andavano in quella direzione.

Human Action di Mises riprende e si basa sull'assioma espresso da Tommaso d'Aquino: tutte le azioni umane sono intente a reallizzare un fine. Umano in questo contesto, ci spiega Tommaso, significa un'azione deliberata e non include l'istinto perchè non esclusivamente umano ma comune con tutti gli animali.

È interessante vedere cosa ha scritto sulla proprietà privata:

"Le cose esterne possono essere considerate sotto due aspetti
Primo, nella loro natura: la quale non sottostà al potere dell‘uomo, ma solo a
quello di Dio, al cui cenno tutti gli esseri ubbidiscono. Secondo, nell‘uso che
di esse si può fare. E sotto questo aspetto l‘uomo ha il dominio naturale sulle
cose esterne: poiché egli può usarne a proprio vantaggio mediante l‘intelletto
e la volontà, considerandole come fatte per sé; gli esseri meno perfetti, infatti,sono per quelli più perfetti, come sopra [q. 64, a. 1] si è notato. Ed è cosìche il Filosofo [Polit. 1, 3] dimostra che il possesso dei beni esterni è naturaleper l‘uomo."

E ancora

"Se sia lecito a un uomo possedere in proprio qualcosa.
...Due sono le facoltà dell‘uomo rispetto ai beni esterni. La prima è
la facoltà di procurarli e di amministrarli. E da questo lato è lecito all‘uomo
possedere dei beni propri. Anzi, ciò è anche necessario alla vita umana
, pertre motivi.
Primo, perché ciascuno è più sollecito nel procurare ciò cheappartiene a lui esclusivamente che non quanto appartiene a tutti, o a più persone:poiché ognuno, per sfuggire la fatica, tende a lasciare ad altri quantospetta al bene comune; come capita là dove ci sono molti servitori.
-Secondo, perché le cose umane si svolgono con più ordine se ciascuno ha ilcompito di provvedere a una certa cosa mediante la propria cura personale,mentre ci sarebbe disordine se tutti indistintamente provvedessero a ogni singolacosa.
- Terzo, perché così è più garantita la pace tra gli uomini accontentandosi ciascuno delle sue cose. Infatti vediamo che tra coloro che possiedono qualcosa in comune spesso nascono contese.

"L‘altra facoltà che ha l‘uomo sulle cose esterne è il loro uso. Ora, da questo
lato l‘uomo non deve considerare le cose come esclusivamente proprie, ma
come comuni
in modo cioè da metterle facilmente a disposizione nelle altrui
necessità. Di qui il comando dell‘Apostolo [1 Tm 6, 17 s.]: «Ai ricchi di questomondo raccomanda di fare del bene, di essere pronti a dare».

Obiezione
1. Tutto ciò che è contro il diritto naturale è illecito. Ora, secondo il dirittonaturale tutto è comune, e la proprietà privata è incompatibile con tale comunanza.
Quindi è illecita l‘appropriazione di qualsiasi bene esteriore.

Analisi delle obiezioni:
1. La comunanza dei beni viene attribuita aldiritto naturale non perché questo imponga di possedere tutto in comune enulla in privato, ma perché la distinzione delle proprietà non dipende daldiritto naturale, bensì da una convenzione umana la quale, come si è giànotato [q. 57, aa. 2, 3], rientra nel diritto positivo. Per cui il possesso privato nonè contro il diritto naturale, ma è un suo sviluppo dovuto alla ragione umana."

Summa Theologica, domanda 66

etc etc etc

mangog
Inviato: 19/5/2012 7:50  Aggiornato: 19/5/2012 8:03
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 5/1/2007
Da:
Inviati: 2857
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:

Autore: franco8 Inviato: 19/5/2012 0:37:36

Citazione:


Ti stai confondendo.
La definizione di proprietà è ciò che è creato o mantenuto con il frutto del proprio lavoro senza aver sottratto la stessa a qualcuno.
Una situazione di circostanza è invece ottenere la proprietà rubando.

Vedi la differenza?



No, non mi sto confondendo affatto. E' che non mi sono spiegato granchè bene....
Intendevo proprio dire quello che ho scritto...
"la proprietà è il frutto del proprio lavoro"
è una generalizzazione falsa...

non esiste LA definizione di proprietà (definizione unica e sola)
Secondo il significato che attibuisco ai termini io (non tanto perchè mi piaccia ma perchè credevo fosse quello comune...)
-la proprietà (in genere) NON è frutto del proprio lavoro: perchè possiedi cose che NON sono frutto del tuo lavoro e possiedi cose che sono ANCHE il frutto del tuo lavoro -
(E quindi seguirebbe quanto detto)




Esiste certamente la proprietà che non è frutto del proprio lavoro. Vuoi qualche esempio? No ... non te lo meriti proprio.
La tua opinione sulla proprietà è condivisa anche da tua cugino ? Tanto per capire se è di famiglia oppure no questo modo di argomentare..


Franco sei senza speranza


Citazione:



non esiste LA definizione di proprietà (definizione unica e sola)



Ecco.. fai questa solenne affermazione. Vuoi spiegare perchè qualcuno dovrebbe prenderla per vera? Non per il semplice fatto che la dici tu in compagnia magari di tuo cugino spero...



Citazione:

il tuo lavoro non è altro che un "processo di trasformazione" di cui il prodotto è uno degli "output" ma il tuo lavoro (semplificando immaginando che sia lavoro fisico) è uno degli "input" ma non l'unico...per cui il prodotto è il risultato del lavoro è di qualcosa che c'era prima (altri input)...
O sei Dio che crei le cose dal nulla?!


Altra perla.
Ma che cavolo significa? Scambiare il lavoro per il processo di trasformazione ?
Pulire le scale non è un processo di trasformazione eppure è un lavoro.
Franco.. per cortesia quando affronti certe tematiche cerca di essere più chiaro.

franco8
Inviato: 19/5/2012 12:47  Aggiornato: 19/5/2012 14:54
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/12/2005
Da:
Inviati: 1561
 Re: La vera natura della tassazione
mangog...
mi pare di averlo detto abbastanza chiaramente..:
"La proprietà in certi casi è anche frutto del tuo lavoro"....
Per te possono essere dettagli... ma non ci posso fare molto...

Ho usato il il termine di "trasformazione" nel senso ampio e comunemente inteso di.. "trasformazione"...
Pulire le scale E' (se ti piace meglio "comporta" | "è strettamente connesso a" | "può ritenersi sempre legato a" ecc. ecc. | un processo di trasformazione.
Le scale sporche vengono trasformate in scale pulite...
Lasciamo perdere allora la parola "trasformazione" (visto che è una parola per te tanto difficile), l'esempio calza perfettamente con quello che sostenevo io...
Potrei mai dire "le scale pulite sono frutto del mio lavoro, e quindi sono mie" ?!
Qualche post più indietro berna85 voleva convincermi che, se avesse costruita una bicicletta sarebbe stata sua, in quanto frutto del suo lavoro....
Mo'.. te esci tu con la pulizia delle scale (che dici essere un lavoro)... e vengo quindi a scoprire che (applicando pari-pari le stesse logiche) quasi quasi...se pulisco le scale... forse ne divento pure proprietario...

Se non conosci il significato di certe parole, mangog, ti farò questa confidenza : esistono dei libri di solito abbastanza voluminosi che riportano le parole in ordine alfabetico (non ti spiego cosa vuol dire ordine alfabetico perchè non è essenziale...) e accanto a queste la DEFINIZIONE..
Li vendono anche in dei negozi che si chiamano "LIBRERIE" . Attento però non sono le librerie che trovi in certe case però...
(Leggendo queste "definizioni"... si condividono i significati delle parole con molta più gente...non ho tutti questi cugini... )

Quanto al senso di " non eisiste LA defiizione di proprietà"
la frase dovrebbe essere perfettamente chiara a chi legge tutto il discorso...
ovvero vuol dire che ogni defiizione sarebbe comunque convenzionale (è relativa ad una determinata società).
La frase voleva ricordare questo a berna85 che invece scriveva come se la SUA personale definizione (questa sì che avrà condiviso con te e non mi interessa con quali altri amici tuoi) fosse appunto invece una legge della fisica o giù di lì.

.... ....io non mi definisco affatto volentieri ateo, non più di quanto io sia a-MickeyMouse.
..
(detto, fatto)
Pispax
Inviato: 19/5/2012 13:21  Aggiornato: 19/5/2012 13:40
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/3/2009
Da:
Inviati: 4685
 Re: La vera natura della tassazione
berna85, credimi, te lo dico con simpatia: secondo me sei un Citrullo.
(D'altra parte la fascinazione è capace di rendere ciechi più o meno tutti, dal cerebroleso al genio. Ci si può difendere da essa solo preventivamente, cercando di non farsi fascinare. Un po' come con la sifilide: bisogna prendere alcune precauzioni. Dopo è troppo tardi e siamo tutti spacciati)

In alternativa sei un AcchiappaCitrulli che ha deciso di tentare la sorte cercando di abbindolare un segmento di società non troppo brillante.




Citazione:
Tommaso d'Aquino non era un anarcocapitalista ma i suoi trattati sulla legge naturale ed alcuni punti di vista economici andavano in quella direzione.


Guarda che non basta trovare delle citazioni dove qualcuno occasionalmente dice che "la proprietà privata appartiene al diritto naturale" per accaparrarsi questa persona come prodromo dell'anarco-capitalismo. O anche di qualunque altra cosa, se è per questo.
Altrimenti il gioco è facile. "Leonardo da Vinci trovava del tutto naturale il possedere il proprio cavallo; di conseguenza anche Leonardo si può ascrivere ai Padri di Questa Teoria"
Si, come no.

Diciamo che magari prima di mettere qualche quote, sarebbe carino capirli, questi quote.


Dire che "alcuni" suoi punti di vista andavano in quella direzione non significa un emerito cazzo.
In particolar modo se altre parti del Pensiero che si sta guardando vanno in contraddizione con la gruccia a cui lo si vuol appendere.

Per esempio circola una profonda convinzione che l'opera del d'Aquino sulla proprietà (e non solo la sua) sia stata scritta solo perché funzionale a trasformare il Cristianesimo in una semplice religione di Stato.
Ohibò: eppure sono esattamente gli stessi punti, e le stesse citazioni. E guarda che ci sono davvero molte più motivazioni che spingono a pensare in questa direzione piuttosto che in quella dell'anarco-qualsiasi.
E che fine fa allora tutta quella "paternità" invocata da Mises?


Dammi retta: te e Mises perdete un interessante pomeriggio a leggervi le opere del d'Aquino sull'Usura.
Che prendono l'Anarco-qualunque e lo riducono a brandelli prima che nasca.

E dopo, come direbbe Tommaso stesso, pentitevi dei vostri peccati.

berna85
Inviato: 19/5/2012 16:30  Aggiornato: 19/5/2012 16:37
Ho qualche dubbio
Iscritto: 16/1/2011
Da: Amsterdam
Inviati: 154
 Re: La vera natura della tassazione
Dire che "alcuni" suoi punti di vista andavano in quella direzione non significa un emerito cazzo. In particolar modo se altre parti del Pensiero che si sta guardando vanno in contraddizione con la gruccia a cui lo si vuol appendere.

Hai perfettamente ragione, infatti nello stesso capitolo:

"Se i principi, anche con la violenza, esigono dai sudditi ciò che è lorodovuto per la tutela del bene comune, non si ha una rapina.
- Se invece estorconoqualcosa con la violenza ingiustamente, allora è una rapina, come lo èanche il brigantaggio. Dice perciò S. Agostino [De civ. Dei 4, 4]: «Se togliamola giustizia, che cosa sono i regni se non dei grandi latrocini? E del restoche cosa sono le bande dei briganti se non dei piccoli regni?». E in Ezechiele[22, 27] si legge: «I suoi capi in mezzo ad essa sono come lupi rapaci». Essiquindi sono tenuti a restituire, come anche i briganti. E il loro peccato è tantopiù grave di quello dei briganti quanto più perniciosa ed estesa è la loro azionecontro la giustizia sociale, di cui essi sono i custodi"

Conosco il punto di vista di d'Acquino sull'usura.

EDIT:
Per esempio circola una profonda convinzione che l'opera del d'Aquino sulla proprietà (e non solo la sua) sia stata scritta solo perché funzionale a trasformare il Cristianesimo in una semplice religione di Stato.

È possibile che sono rimasto accecato dal fascino di alcune teorie, non lo escludo a priori.
Se hai qualche suggerimento di lettura per approfondire le tue affermazione sul vero scopo dell'anarcocapitalismo le leggerei volentieri.

Pispax
Inviato: 20/5/2012 2:54  Aggiornato: 20/5/2012 3:36
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/3/2009
Da:
Inviati: 4685
 Re: La vera natura della tassazione
berna85


Citazione:
È possibile che sono rimasto accecato dal fascino di alcune teorie, non lo escludo a priori.
Se hai qualche suggerimento di lettura per approfondire le tue affermazione sul vero scopo dell'anarcocapitalismo le leggerei volentieri.


Che cazzo me ne frega a me di pagliacciate come l'anarco-capitalismo?
E' roba che lascia il tempo che trova.


Se però DAVVERO vuoi smettere di dire minchiate e avresti un vago interesse a capire qualcosa di quello che stai dicendo TU, perlopiù a vanvera, potresti iniziare da Sartori.
A me dettero questo consiglio, e mi sono trovato molto bene.


Tre titolini per passare delle belle vacanze:
uno
due
tre


Questo dovrebbe regalarti un ABC di riferimento per capirci qualcosa.
Il fatto che questo ABC spesso si spinga fino alla Z è incidentale.

mangog
Inviato: 20/5/2012 8:40  Aggiornato: 21/5/2012 7:38
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 5/1/2007
Da:
Inviati: 2857
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:

Autore: franco8 Inviato: 19/5/2012 12:47:22

mangog...
mi pare di averlo detto abbastanza chiaramente..:
"La proprietà in certi casi è anche frutto del tuo lavoro"....
Per te possono essere dettagli... ma non ci posso fare molto...

Ho usato il il termine di "trasformazione" nel senso ampio e comunemente inteso di.. "trasformazione"...
Pulire le scale E' (se ti piace meglio "comporta" | "è strettamente connesso a" | "può ritenersi sempre legato a" ecc. ecc. | un processo di trasformazione.
Le scale sporche vengono trasformate in scale pulite...
Lasciamo perdere allora la parola "trasformazione" (visto che è una parola per te tanto difficile), l'esempio calza perfettamente con quello che sostenevo io...
Potrei mai dire "le scale pulite sono frutto del mio lavoro, e quindi sono mie" ?!
Qualche post più indietro berna85 voleva convincermi che, se avesse costruita una bicicletta sarebbe stata sua, in quanto frutto del suo lavoro....
Mo'.. te esci tu con la pulizia delle scale (che dici essere un lavoro)... e vengo quindi a scoprire che (applicando pari-pari le stesse logiche) quasi quasi...se pulisco le scale... forse ne divento pure proprietario...

Se non conosci il significato di certe parole, mangog, ti farò questa confidenza : esistono dei libri di solito abbastanza voluminosi che riportano le parole in ordine alfabetico (non ti spiego cosa vuol dire ordine alfabetico perchè non è essenziale...) e accanto a queste la DEFINIZIONE..
Li vendono anche in dei negozi che si chiamano "LIBRERIE" . Attento però non sono le librerie che trovi in certe case però...
(Leggendo queste "definizioni"... si condividono i significati delle parole con molta più gente...non ho tutti questi cugini... )

Quanto al senso di " non eisiste LA defiizione di proprietà"
la frase dovrebbe essere perfettamente chiara a chi legge tutto il discorso...
ovvero vuol dire che ogni defiizione sarebbe comunque convenzionale (è relativa ad una determinata società).
La frase voleva ricordare questo a berna85 che invece scriveva come se la SUA personale definizione (questa sì che avrà condiviso con te e non mi interessa con quali altri amici tuoi) fosse appunto invece una legge della fisica o giù di lì.



Scusa Franco e perdonami in anticipo ma tu hai una confusione gigantesca in testa ed è giusto che continui a regnare a questo punto.

Non siamo all'asilo dove bisogna fare i distinguo per farsi capire.

La proprietà è un diritto ( lo stato non è la "fonte" di questo diritto ) che sancisce la facoltà di godere e di disporre di beni materiali ( tipo un sasso, un pezzo di legno, la bicicletta , la torta, la casa, un campo, una quota di società, i vestitii ) ed "immateriali ( gli esempi non te li faccio.. mi sa che non sei pronto..eh eh.. ) ... mi sorprendi nuovamente perchè fai intuire che consideri lavoratori solamente coloro che trasformano un bene in un altro o che puliscono le scale, perchè secondo te le pulizie trasformano ( sigh ) le scale da sporche a pulite in maniera irreversibile e per sempre.


Il casellante dell'autostrada è un lavoratore MA NON TRASFORMA NIENTE DI NIENTE...


Citazione:


La proprietà privata inizia a diventare una "necessità" (nel senso che soddisfa una pulsione "naturale" nell'Uomo, che è l'Avidità) quando si esce da un'economia di sopravvivenza e si entra in un'economia di relativa abbondanza.



Le fonti storiche per convalidare questa bischerata dove sono ? ( Pispax in soldoni afferma che prima delle civiltà conosciute il buon selvaggio viveva in pace ed armonia senza avere nemmeno il concetto di propretà....e bisogna credergli perchè lo dice lui....) Hai scoperto civiltà precedenti a quella dei Sumeri , che hanno lasciato testimonianza tangibile di quello che continui a propagandare? cioè che la proprietà è frutto e convenzione innaturale dell'evolversi della società ? ( Ci sono certamente civiltà precedenti a quella sumerica .. ma da quel che mi risulta gli scritti lasciati dai Sumeri attestano in maniera chiarissima, PER LA PRIMA VOLTA, che la proprietà privata era già allora un diritto della persona ) Ti riferisci al mito del buon selvaggio "ideale romantico" di qualche nobile snob dei tempi passati ?

Per Pispax il fatto stesso che proprietà faccia rima con avidità è più che abbastanza per decretarla come una pura invenzione dell'uomo cattivo, magari ateo e senza amore per il prossimo.

Pispax
Inviato: 21/5/2012 1:30  Aggiornato: 21/5/2012 1:32
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/3/2009
Da:
Inviati: 4685
 Re: La vera natura della tassazione
mangog, perdonami ma non ricordo: ti ho già detto che sei un coglione, vero?

No, sai: è che questa è una cosa importante, e non vorrei che mi fosse sfuggita.
Nel caso te lo abbia già detto, cosa di cui sono quasi certo, fatti accompagnare dal "buon selvaggio" e andate insieme a rileggervi il perché.

mangog
Inviato: 21/5/2012 7:44  Aggiornato: 21/5/2012 7:49
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 5/1/2007
Da:
Inviati: 2857
 Re: La vera natura della tassazione
Citazione:


Autore: Pispax Inviato: 21/5/2012 1:30:45

mangog, perdonami ma non ricordo: ti ho già detto che sei un coglione, vero?

No, sai: è che questa è una cosa importante, e non vorrei che mi fosse sfuggita.
Nel caso te lo abbia già detto, cosa di cui sono quasi certo, fatti accompagnare dal "buon selvaggio" e andate insieme a rileggervi il perché.


Pispax quando prende le bastonate sui denti cambia registro e passa alle offese. Più coglione di così.
Evidentemente non è psicologicamente preparato, come tutti i bambini viziati che fanno i capricci ( o dipendenti pubblici fancazzisti ), a rendere conto a qualcuno delle proprie stronzate... oppure argomentare seriamente basandosi SUI FATTI e non sulle paranoie personali.

franco8
Inviato: 22/5/2012 18:38  Aggiornato: 22/5/2012 18:41
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/12/2005
Da:
Inviati: 1561
 Re: La vera natura della tassazione
Bon... Io vi propongo un altro approccio... e con ciò chiudo.
Il mio punto di partenza è (credo che debba essere) che siamo tutti un po' coglioni... alla fin fine è del tutto irrilevante stabilire se io sia più coglione di te in questa o quell'altra occasione. (o magari uno lo è più per un motivo, un altro lo sarà per un altro motivo...)
Il punto qui (e cerco di condividere una mia conclusione, dopo aver riletto e ragionato "a mio uso e consumo" su tutto sto 3d... ) è che è utile ascoltare tutti: Citrulli, Acchiappacitrulli, Utopisti, Guidatidalbuonsenso e quanti altri...
Che anche gli Acchiappacitrulli ti diranno qualcosa di vero e di valido... non è certo da quello che dicono che possiammo riconoscerli... per "sgamarli", se proprio volessimo farlo, conterebbe di più quello che NON dicono.. ma, ovviamente, le cose non sono così semplici... e... non si possono fare nemmeno "processi alle intenzioni"...

Un altra cosa importante, sempre da ricordare, è che bisogna distinguere - e prima ancora saper distinguere (ed avere la capacità di farlo non è sempre facile, richiede un minimo di cultura ) tra le idee, il pensiero, e l'uso "politico" più o meno distorto e strumentale che di queste idee si fa... e questo vale un po' per tutti i vari "sistemi di pensiero": Darwin, Marx, Nitsche ecc ecc... Dico questo perchè penso che questa distinzione valga anche quando si parla di teoria "austriaca" e compagnia bella...

Comunque.... lasciamo perdere i dettagli e andiamo al succo:
Quel che io noto e critico è .. una dubbia "onesta intellettuale", e mi spiego:
Non è la prima volta che ai sostenitori di certe "teorie" si pongono domande come quelle che aveva posto Massimo (vedi ad es. post Redazione Inviato: 3/5/2012 0:49 Aggiornato: 3/5/2012 1:19). E quindi, in certo senso Massimo ha ragione a vedere che quello è un problema non risolto.
Ma, d'altra parte, non è affatto vero (o non è esatto) che le risposte non sianto state date. Le risposte in succo dicono "non esisterà - non esisterebbe - alcun servizio pubblico". O se vogliamo , anche: "Non c'è alcun bisogno di "servizi pubblici" non ci sono diritti garantiti... non servono nè scuole pubbliche, nè ospedali pubblici ecc. ecc. ".
Se dubito dell'onesta intellettuale è perchè la mia impressione è che non si dice chiaramente subito come stanno le cose. Perchè la risposta in forma chiara, semplice, concisa e comprensibile è quella.
Ora... lasciando qui da parte il discorso (non per niente banale) dei meccanismi e delle dinamiche in un mercato ...
Proviamo anche a mettere da parte la questione del quanto io e altri giudichiamo desiderabile un "utopia" di questo tipo....
Quindi Attenzione (perchè qui è facile fraintendermi specie a chi vuol fraintendermi) però: Non sto dicendo che una situazione senza servizi pubblici è impossibile da immaginare ... sto dicendo che però questa comporta comunque una specie di cancellazione dei diritti, un conseguente peso di responsabilità ( magari anche giusto in parte, ma obbiettivamente di questo si tratta) sulle spalle di ciascuno. E non può vedersi che che come un ritorno al passato, in cui le "associazioni di mutuo soccorso" servivano proprio a svolgere quelle funzioni che non essitevano ancora .
Quindi notate bene: un ritorno al passato ( un "regresso" per molti - a proposito del mio discorso sulla "perdita di autonomia" ) con i PRO e i CONTRO.
Quindi, oggettivamente, senza lo stato (o un qualcosa di simile) che si accolla un peso determinante deve essere il singolo (più o meno associato) ad essere interamente responsabile di tutto quello che lo riguarda direttamente o indirettamente....
.. Tutto un insieme di cose che diamo quasi per scontate: acqua, strade, scuole, ospedali ecc...
Ripeto: Pro... e Contro...
Questo si dice chiaramente? Io ho l'impressione di no. Ho pure il dubbio che buona parte di quelli che si professano "libertari" si rendano conto di tutte le implicazioni. Poi magari mi sbaglierò. Anzi, spero di sbagliarmi.

Dopo questa "dubbio sulla onestà intellettuale" (naturalmente questo è il mio punto di vista... non è necessariamente un accusa di mala fede) c'è un'altra cosa che vorrei mettere in evidenza: è la tendenza al "o con me o contro di me".... l'appiattimento delle posizioni...
Ora... se uno legge tutti i vari post senza troppi pregiudizi, si rende conto che c'è una numero quasi infinto di posizioni "intermedie", di sfumature ecc. ecc....
La propaganda vuol far credere o lasciare intendere che esistano solo due posizioni.... ma questo non giova alla comprensione dei problemi.

Vediamo bene anche che questo discorso, della mancanza di "onestà intellettuale", si può intravedere anche dall'altra parte (Attenzione: mica solo dalla parte degli anarco-capitalisti...) perciò le cose si complicano....

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Vi propongo per concludere questo brano di Malatesta da qui
http://www.panarchy.org/malatesta/comunismo.1926.it.html

È pacifico tra gli anarchici che l'essere concreto, reale, l'essere che ha coscienza e sente, e gode e soffre è l'individuo, e che la Società, lungi dall'essere qualche cosa di superiore di cui l'individuo è lo strumento e lo schiavo, non deve essere che l'unione di uomini associati per il maggior bene di ciascuno. E da questo punto di vista si potrebbe dire che siamo tutti individualisti.

Ma per essere anarchici non basta volere l'emancipazione del proprio individuo, ma bisogna volere l'emancipazione di tutti; non basta ribellarsi all'oppressione, ma bisogna rifiutarsi ad essere oppressori; bisogna comprendere i vincoli di solidarietà, naturale o voluta, che legano gli uomini tra di loro, bisogna amare i propri simili, soffrire dei mali altrui, non sentirsi felici se si sa che altri sono infelici. E questa non e questione di assetti economici: è questione di sentimenti, o, come si dice teoricamente, questione di etica.

Dati tali principi e tali sentimenti, comuni, malgrado il diverso linguaggio, a tutti gli anarchici, si tratta di trovare ai problemi pratici della vita le soluzioni che meglio rispettano la libertà e meglio soddisfano i sentimenti di amore e di solidarietà.
Quegli anarchici che si dicono comunisti (ed io mi metto tra essi) sono tali non perché vogliano imporre il loro speciale modo di vedere o credano che fuori di esso non vi sia salvezza, ma perché sono convinti, fino a prova in contrario, che più gli uomini sono affratellati e più intima è la cooperazione dei loro sforzi a favore di tutti gli associati, più grande è il benessere e la libertà di cui ciascuno può godere. L'uomo, essi pensano, se anche è liberato dall'oppressione dell'uomo, resta sempre esposto alle forze ostili della natura, ch'egli non può vincere da solo, ma può col concorso degli altri uomini dominare e trasformare in mezzi del proprio benessere. Un uomo che volesse provvedere ai suoi bisogni materiali lavorando da solo, sarebbe lo schiavo del suo lavoro. Un contadino, per esempio, che volesse coltivare da solo il suo pezzo di terra, rinuncerebbe a tutti i vantaggi della cooperazione e si condannerebbe ad una vita miserabile: non potrebbe concedersi periodi di riposo, viaggi, studi, contatti colla vita molteplice dei vasti aggruppamenti umani . . . e non riuscirebbe sempre a sfamarsi.

È grottesco pensare che degli anarchici, per quanto si dicano e siano comunisti, vogliano vivere come in un convento, sottoposti alla regola comune, al pasto ed al vestito uniformi, ecc.; ma sarebbe egualmente assurdo il pensare ch'essi vogliano fare quello che loro piace senza tener conto dei bisogni degli altri, del diritto di tutti ad una eguale libertà. Tutti sanno che Kropotkin, per esempio, il quale fu tra gli anarchici uno dei più appassionati ed il più eloquente propagatore della concezione comunista, fu nello stesso tempo grande apostolo dell'indipendenza individuale e voleva con passione che tutti potessero sviluppare e soddisfare liberamente i loro gusti artistici, dedicarsi alle ricerche scientifiche, unire armoniosamente il lavoro manuale a quello intellettuale per diventare uomini nel senso più elevato della parola.
Di più, i comunisti (anarchici, s'intende) credono che a causa delle differenze naturali di fertilità, salubrità e posizione del suolo, sarebbe impossibile assicurare individualmente a ciascuno eguali condizioni di lavoro e realizzare, se non la solidarietà, almeno la giustizia. Ma nello stesso tempo essi si rendono conto delle immense difficoltà per praticare, prima di un lungo periodo di libera evoluzione, quel volontario comunismo universale che essi considerano quale l'ideale supremo dell'umanità emancipata ed affratellata. Ed arrivano quindi ad una conclusione che potrebbe esprimersi colla formula: Quanto più comunismo è possibile per realizzare il più possibile di individualismo, vale a dire il massimo di solidarietà per godere il massimo di libertà.

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E, il cenno al lavoromi ha fatto venire alla mente un brano di un libro Russel (che di logica indubitabilmente se ne intendeva) con un definizione abbastanza ironica del lavoro ma tutto sommato significativa:

Che cos'è il lavoro? Vi sono due specie di lavoro: la prima consiste nell'alterare la posizione di una cosa su o presso la superficie della terra, relativamente a un'altra cosa; la seconda consiste nel dire ad altri di farlo. La prima specie di lavoro è sgradita e mal retribuita; la seconda è gradevole e ben retribuita, ed anche suscettibile di infinite variazioni.
PEr esempio, non soltanto vi sono persone he danno ordini, ma anche persone che danno consigli circa gli ordini che bisogna dare.
Di solito due gruppi organizzati di uomini che danno simultaneamente due tipi di consigli opposti: ciò si chiama politica. Questo genere di lavoro richiede un talento particolare che non poggia sulla profonda conoscenza degli argomenti sui quali bisogna esprimere un parere, ma sulla profonda conoscenza dell'arte di persuadere gli altri con la parola o con gli scritti, cioè la pubblicità.
...


e con ciò vi saluto.

.... ....io non mi definisco affatto volentieri ateo, non più di quanto io sia a-MickeyMouse.
..
(detto, fatto)
berna85
Inviato: 22/5/2012 20:36  Aggiornato: 22/5/2012 23:49
Ho qualche dubbio
Iscritto: 16/1/2011
Da: Amsterdam
Inviati: 154
 Re: La vera natura della tassazione
Non sto dicendo che una situazione senza servizi pubblici è impossibile da immaginare ... sto dicendo che però questa comporta comunque una specie di cancellazione dei diritti, un conseguente peso di responsabilità ( magari anche giusto in parte, ma obbiettivamente di questo si tratta) sulle spalle di ciascuno. E non può vedersi che che come un ritorno al passato, in cui le "associazioni di mutuo soccorso" servivano proprio a svolgere quelle funzioni che non essitevano ancora .
Quindi notate bene: un ritorno al passato ( un "regresso" per molti - a proposito del mio discorso sulla "perdita di autonomia" ) con i PRO e i CONTRO.


Il passato in sè però non ha alcuna connotazione negativa.
Alcuni sono dell'idea che la società umana si è sempre evoluta migliorando la situazione precedente, ma questo non trova sempre riscontri storici.
Più resposabilità in mano ad ogni individuo invece che in mano ai poteri non mi sembra una regressione, anzi..

Grazie Pispax per i link.

Che cazzo me ne frega a me di pagliacciate come l'anarco-capitalismo?

Affermi che le potenze economiche per avere ancor più potere ed avere il supporto dei Cetrioli si sono inventate questa fascinante ed alquanto farlocca storia del 'libero mercato' che porta benefici a tutti.
Ecco vorrei capire come sei arrivato a tali conclusioni, tutto qui.

Guardando nella storia dal dopo guerra ad oggi:

Non mi sembra che le potenze economiche abbiano spinto verso un libero mercato ma hanno chiesto restrizioni a loro vantaggio, semmai hanno chiesto di liberare il mercato SOLO dove era conveniente a loro.
Ma un parzialmente-libero mercato non è libero affatto.

Mettiamo poi anche tutte le operazioni false flag intese a rendere ulteriori restrizioni benvedute dai cittadini.

Maggiori controlli sulle piante usate da centinaia se non migliaia di anni messe al bando per favorire case farmaceutiche.

Fondi pubblici per non far fallire banche e aziende e allo stesso tempo permettere a tali aziende di non rispettare le proprie obbligazioni.

Cè anche stata una forte propaganda che ha cercato di dipingere il capitalismo come male assoluto e ha funzionato.

La teoria comunista in fondo ci dice che il motivo per cui il proletariato non abbraccia la causa è per via della propaganda del capitalismo, non prendono in considerazione altre alternative.

EDIT (aggiunta)

Ecco per esempio cosa dice Errico Malatesta:

"Io credo in verità che la ragione essenziale del nostro scarso successo sia il fatto generale che nell'ambiente attuale, cioè date le condizioni materiali e morali in cui si trova la massa dei lavoratori e di quelli che pur non essendo lavoratori produttivi sono vittime lo stesso dell'attuale organizzazione sociale, la nostra propaganda non può avere che una portata limitata, la quale si riduce a poco o nulla in certe regioni più disgraziate ed in certi strati della popolazione più tormentati dalla miseria fisica e morale. E credo che solamente a misura che l'ambiente cambia e ci diventa favorevole (il che può specialmente avvenire nei periodi rivoluzionari e per il nostro impulso) le nostre idee possono conquistare un numero sempre più grande di aderenti ed una crescente possibilità di realizzazione. "

Cioè vi diamo il socialismo con le bastonate e contro la vostra voglia perchè siamo sicuri che dopo ve ne innamorerete.
Proprio come i contadini russi che dopo la rivoluzione amavano i Bolscevici, ma così tanto che il grano lo portavano via con i fucili puntati!

Russel aveva capito molto bene perchè il comunismo in russia era destinato a diventare despotico, tutta la teoria era basata su premesse del tutto false.
Leggiti the Practice and theory of Bolschevism.


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