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politica italiana : Il grande Zelig
Inviato da Redazione il 26/1/2009 6:00:00 (5842 letture)

di Marco Cedolin

La politica durante queste prime settimane dell’anno sembra somigliare sempre più ad una rappresentazione di cabaret, dove ogni problema, anche il più serio, tende a perdere la propria consistenza finendo per manifestarsi sotto forma di celia, di boutade, di battuta di spirito spesso di cattivo gusto. Alcune volte si tratta di un’ambizione “umoristica” perseguita dagli autori, in altri casi l’effetto “comico” nasce dalla velleità di arrampicarsi sugli specchi ostentando la massima serietà, spesso semplicemente il tutto deriva dal superamento inconscio di ogni senso del ridicolo.

Silvio Berlusconi la settimana scorsa, in riferimento alla crisi economica e alla drammatica (non esiste incubo peggiore di una società fondata sulla crescita che si manifesti incapace di crescere) recessione che stando alle stime più ottimistiche determinerà la perdita di 2 punti di Pil durante l’anno in corso, ha risposto che la cosa non lo preoccupa affatto. Non si tratta assolutamente di un dramma, ha detto con il piglio del consumato economista. Significa che torneremo a vivere nella situazione di un paio di anni fa, quando il Pil era di 2 punti inferiore ad oggi, e non si stava comunque peggio. In molti continuano a domandarsi se le sue parole potessero essere prodromiche di un ripensamento riguardo all’opportunità di continuare a perseguire un modello di sviluppo basato sulla crescita, o più semplicemente risultassero indicative di lacune mai colmate concernenti le nozioni elementari di economia.

Il governo, Confindustria, Cisl e Uil hanno firmato l’accordo sui contratti di lavoro, manifestando soddisfazione per l’intesa raggiunta, ...

... nonostante la Cgil (il più grande sindacato italiano) non lo abbia sottoscritto. Un po’ come manifestare giubilo per il raggiungimento di un accordo fra le squadre di serie A, al quale Milan, Inter e Juventus si sono manifestate contrarie.

Tutta l’informazione e buona parte degli uomini politici hanno “tuonato” contro gli imputati delle nuove BR (quelle nuovissime che non hanno fatto attentati ma secondo l’accusa progettarono di farli) che avrebbero violentemente minacciato in aula il giuslavorista Pietro Ichino. Le frasi incriminate “siete una banda di sfruttatori” e “sei un massacratore di operai” rientrano forse nel novero degli insulti (quanto meritati o meno giudicate voi) ma non certo in quello delle violente minacce, che giornalisti e politici hanno creduto bene d’inventare a beneficio del proprio Zelig personale.

I vertici sindacali, posti di fronte al crollo mondiale delle vendite di automobili, determinato non solo dalla crisi economica ma anche da un’evidente saturazione del mercato destinata a protrarsi almeno a medio termine, invocano il governo affinché destini le risorse sottratte ai contribuenti per finanziare a fondo perduto l’industria privata. Nella fattispecie la Fiat che da sempre costruisce il proprio profitto lautamente sovvenzionata dal denaro pubblico. Nessuna proposta concernente un’eventuale riconversione degli stabilimenti non ancora delocalizzati (magari nella produzione di micro-cogeneratori per l’autoproduzione energetica domestica), nessuna ipotesi finalizzata alla creazione attraverso il denaro pubblico di posti di lavoro alternativi ad un’esperienza industriale ormai anacronistica, nessuna intenzione di guardare al futuro, ma solo il tentativo di perpetuare un passato moribondo totalmente disancorato dalla realtà.

Il ministro dell’Interno Maroni, in risposta all’onda emotiva ingenerata dai drammatici casi di stupro e violenza accaduti negli scorsi giorni, si è detto disposto ad aumentare di 10 volte la presenza dell'esercito nelle città, fino a collocare 30.000 soldati a protezione dell’ordine pubblico, in ossequio all’equazione ancora tutta da dimostrare: più soldati, uguale meno violenza.

Silvio Berlusconi, tornando ieri sull’argomento in quel di Sassari, ha pensato bene di ironizzare sulla questione e dimostrandosi molto più a suo agio nelle vesti di “uomo di cabaret” piuttosto che di economista ha affermato che a bloccare gli stupri “non ce la faremmo mai, poiché servono tanti soldati quante sono le belle ragazze italiane”. Posto di fronte alla veemente reazione dell’opposizione ombra e di quanti non ritenevano opportuno scherzare su accadimenti di questa gravità, si è poi indispettito per il mancato applauso, dicendosi deluso del fatto che in molti non hanno compreso come si trattasse di un complimento alle ragazze italiane.

Il grande Zelig è forse lo strumento migliore per esorcizzare le problematiche reali, annegandole nella finzione, fra le pieghe di un teatro dell’assurdo che le nasconda alla vista. In fondo tutto ciò che non si vede (come le nanopolveri che escono dagli inceneritori) non viene percepito ed è più facile far finta che non esista, almeno fino a quando non si spengano le luci del palcoscenico.

Marco Cedolin

http://ilcorrosivo.blogspot.com/
http://marcocedolin.blogspot.com/

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I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore Albero
LoneWolf58
Inviato: 26/1/2009 8:36  Aggiornato: 26/1/2009 8:36
Sono certo di non sapere
Iscritto: 12/11/2005
Da: Padova
Inviati: 4861
 Re: Il grande Zelig
il gregge è "appecoronato"... ripeto, il gregge è appecoronato.

La storia, come un'idiota, meccanicamente si ripete. (Paul Morand)
Il problema, però, è che ci sono degli idioti che continuano a credere che la storia non si ripeta. (LoneWolf58)
Sarevok
Inviato: 26/1/2009 8:51  Aggiornato: 26/1/2009 8:52
Ho qualche dubbio
Iscritto: 18/4/2007
Da: Pesaro
Inviati: 191
 Re: Il grande Zelig
Secondo me Berlusconi ha ragione a triplicare il numero dei soldati per le strade. Come farebbero altrimenti lui, e tutti gli altri politici, a difendere le loro natiche dalla folla di disoccupati inferocita? Magari non succederà nulla, ma fossi stato nella sua identica situazione, anche io avrei adottato un simile accorgimento per prepararmi al peggio.

Lunga vita e prosperità.
sigmatau
Inviato: 26/1/2009 9:28  Aggiornato: 26/1/2009 9:28
Mi sento vacillare
Iscritto: 18/9/2007
Da: Provincia di Piacenza
Inviati: 705
 Re: Il grande Zelig
Cedolin: ... posto di fronte alla veemente reazione della opposizione ombra...

Mi pare che l'espressione 'opposizione ombra' delinei abbastanza il senso dell'articolo, del resto in gran parte condivisibile... solo che... solo il resto del'articolo mi pare un poco fatica sprecata che l'auore poteva benissimo risparmiarsi...

saluti!...

--------------

... chè perder tempo a chi più sa più spiace... Dante Alighieri, Divina Commedia, Purgatorio, III, 78

… men of few words are the best men… William Shakespeare King Henry V
cocis
Inviato: 26/1/2009 10:07  Aggiornato: 26/1/2009 10:07
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/1/2006
Da: V
Inviati: 1430
 Re: Il grande Zelig
http://www.voceditalia.it/articolo.asp?id=26859&titolo=Crisi%20Berlusconi,%20senza%20ottimismo%20si%20ritorna%20al%20'29

Crisi: Berlusconi, senza ottimismo si ritorna al '29



perché se ci fasciassimo la testa tutti quanti e dicessimo basta siamo in crisi, non si consuma più e ci mettiamo i soldini sotto il materasso
- c'e' gente che addirittura dice non dobbiamo fidarci più delle banche -

http://www.wallstreetitalia.com/articolo.aspx?art_id=660821



Alitalia: compagnia lascia la Borsa
di ANSA

Da domani addio a Piazza Affari, attesa per risarcimenti
(ANSA) - ROMA, 25 GEN - Domani, all'apertura dei listini, da Piazza Affari scomparira' il titolo Alitalia.

Io_sono
Inviato: 26/1/2009 10:27  Aggiornato: 26/1/2009 10:27
Mi sento vacillare
Iscritto: 16/4/2008
Da: Nürnberg
Inviati: 373
 Re: Il grande Zelig
Sul cabaret politico italiano ormai non ci sono piú parole.

D´altronde ci becchiamo i politici che ci meritiamo, poche balle.

Siamo senza valori? E allora becchiamoci sto fantoccio televisivo, buono per un reality, propugnatore di schifezze e ignoranza dilagante, maestro del marketing e del consumismo.

Vorrei però rimarcare al buon Cedolin il fatto che la Cgil sarà anche il più grosso sindacato, ma ciò significa soltanto che è quello con gli interessi più grossi. Ovvero la casta sindacale più parassitaria. Tanto che sulla questione Fiat (per esempio) loro sono in prima fila nel chiedere la cassa integrazione (a spese nostre) ma non chiedono la conversione della produzione.
E Fiat va addirittura a comprarsi quote di Chrysler!!!!!!

Intanto Obama...

"Obama: via libera ad auto meno inquinanti e che consumano di meno.
Rivista la decisione di Bush: la California ed altri 13 Stati potranno porre limiti alle emissioni dei veicoli"

http://www.corriere.it/esteri/09_gennaio_26/obama_auto_inquinamento_756d054a-eb7b-11dd-92cf-00144f02aabc.shtml

cocis
Inviato: 26/1/2009 11:17  Aggiornato: 26/1/2009 11:17
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/1/2006
Da: V
Inviati: 1430
 Re: Il grande Zelig


http://www.repubblica.it/2009/01/sezioni/politica/elezioni-sardegna/elezioni-sardegna/elezioni-sardegna.html

Il premier in Sardegna ironizza sui recenti episodi di violenza sessuale
"Servono tanti soldati quante sono le belle ragazze italiane, non ce la faremmo mai..."


Tollani
Inviato: 26/1/2009 11:31  Aggiornato: 26/1/2009 11:31
Ho qualche dubbio
Iscritto: 20/1/2009
Da: NowhereLand
Inviati: 212
 Re: Il grande Zelig
Citazione:
Secondo me Berlusconi ha ragione a triplicare il numero dei soldati per le strade. Come farebbero altrimenti lui, e tutti gli altri politici, a difendere le loro natiche dalla folla di disoccupati inferocita? Magari non succederà nulla, ma fossi stato nella sua identica situazione, anche io avrei adottato un simile accorgimento per prepararmi al peggio.

Tra frizzi, lazzi e maggiorate cercano di distogliere lo sguardo dei piu' dai reali problemi, portandoti via lo status di cittadino un poco alla volta. Il problema dell'esercito è chiaro, quelli sono militari che rispondono senza nessun problema ai vertici eseguendo gli ordini. La polizia è indignata, perchè basterebbe ripristinare i fondi sottratti a loro, cosi' da rimetterli nelle condizioni adatte a svolgere il ruolo di sicurezza a cui sono preposti... ma la polizia è un organo civile e non militare... intanto il capo del governo continua a pensare al suo popolo come agli spettatori del bagaglino. Questo è soprattutto grazie a chi in campagna elettorale (ed anche oltre) ha continuato a dire che non bisognava parlare di lui, dei suoi mostruosi conflitti di interesse, dei suoi processi, delle sue amicizie (passate, presenti e future) spregiudicate... non parlando per altro di niente che potesse essere realmente alternativo al suo sistema... d'altronde Uolter ha lavorato nelle sue televisioni da giovane e il baffetto viene pubblicato dalla sua azienda comprata con le mazzette, quindi meglio non attaccare troppo il capo... che tristi che sono

Il coraggio intellettuale della verità e la pratica politica sono due cose inconciliabili in Italia. Pier Paolo Pasolini
Tollani
Inviato: 26/1/2009 11:59  Aggiornato: 26/1/2009 11:59
Ho qualche dubbio
Iscritto: 20/1/2009
Da: NowhereLand
Inviati: 212
 Re: Il grande Zelig
http://www.repubblica.it/2008/06/sezioni/economia/pubb-ammin/meno-400milioni/meno-400milioni.html


A luglio hanno deciso che non c'erano soldi per mantenere l'organico di Polizia e Carabinieri... poi ad ondate ripetute si permettono di invadere le strade delle città con l'esercito... qualcuno mi potrebbe spiegare quanto siamo lontani dalla definizione di Golpe...? Grazie, Marco

Il coraggio intellettuale della verità e la pratica politica sono due cose inconciliabili in Italia. Pier Paolo Pasolini
Linucs
Inviato: 26/1/2009 12:08  Aggiornato: 26/1/2009 12:08
Sono certo di non sapere
Iscritto: 25/6/2004
Da:
Inviati: 3996
 Re: Il grande Zelig
In molti continuano a domandarsi se le sue parole potessero essere prodromiche di un ripensamento riguardo all’opportunità di continuare a perseguire un modello di sviluppo basato sulla crescita, o più semplicemente risultassero indicative di lacune mai colmate concernenti le nozioni elementari di economia.

C'è molta differenza...

aotearoa
Inviato: 26/1/2009 12:09  Aggiornato: 26/1/2009 12:09
Ho qualche dubbio
Iscritto: 19/12/2007
Da: ogni dove
Inviati: 118
 Re: Il grande Zelig
A Prato il questore "denuncia" di avere le auto ferme senza benzina, la città sta' implodendo e i cittadini raccolgono firme per avere i militari in centro storico e c'è chi per la "sicurezza" i militari li vorrebbe non solo in centro, ma anche fuori dai cinema e dai centri commerciali, "tanto cosa vuoi che ci facciano? io non ho da nascondere niente".

Mi sa che mi RIFUGERO' in qualche luogo isolato.

"Nessuno è così schiavo come chi crede falsamente di essere libero".
Johann Wolfgang v. Goethe
hendrix
Inviato: 26/1/2009 12:51  Aggiornato: 26/1/2009 12:51
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 12/9/2006
Da:
Inviati: 1048
 Re: Il grande Zelig

gnaffetto
Inviato: 26/1/2009 12:54  Aggiornato: 26/1/2009 13:03
Mi sento vacillare
Iscritto: 4/1/2008
Da:
Inviati: 336
 Re: Il grande Zelig
sulla storia dei soldati, riporto dei miei interventi di giugno 2008 in un forum dei meetup di grillo (tra l'altro avevo citato luogocomune):

http://beppegrillo.meetup.com/it/boards/thread/4983473/0#19036480

da wikipedia:

Il giuramento militareì in Italia
In Italia la formula del giuramento è prevista all'art. 2 della Legge 11 luglio 1978, nr.382 «Norme di Principio sulla Disciplina Militare»; la formula, unica per tutti i cittadini italiani che rivestono lo status di militare, recita:
« Giuro di essere fedele alla Repubblica italiana, di osservare la Costituzione e le leggi e di adempiere con disciplina ed onore tutti i doveri del mio stato per la difesa della Patria e la salvaguardia delle libere istituzioni »

e il cittadino dov'e'?

citazione:
"C'è una ragione per cui teniamo separati i corpi dell'esercito e quelli di polizia. I primi combattono i nemici dello stato, i secondi sono al servizio del popolo.
Quando i militari diventano anche i poliziotti, il nemico dello stato... tende a diventare il popolo."


corpo militare alle dipendenze dell'unione europea...

La Gendarmeria Europea (Eurogendfor) nasce dalla firma di una
dichiarazione d’intenti firmata il 17 settembre 2004 a margine del vertice 
dei ministri della difesa dell’UE svoltosi a Noordwijk in Olanda.
Il quartier generale sarà all’interno della ex-scuola di addestramento per 
carabinieri "Chinotto" di Vicenza e sarà composto da 29 ufficiali di cui 11
 italiani. Il 21 gennaio 2005 è stato nominato come comandante dell 
’Eurogendfor il brigadiere generale Gerard DEANAZ della Gendarmeria 
Francese.
La Gendarmeria Europea potrà contare su 800-900 uomini pronti con un 
preavviso di un mese con una riserva di altri 2.300 militari che portano il 
potenziale oltre quota 3.000.
E’ un corpo formato dalle uniche 5 forze di polizia militarizzate europee: i 
Carabinieri italiani, la Gendarmeria francese, la Guardia civil spagnola, la 
guardia nazionale repubblicana portoghese e la "Koninklijke Marechaussee"
 olandese.
Eurogendfor potrà essere impiegata, in linea con quanto finora avvenuto 
per le MSU dell’Arma dei Carabinieri, nell’ambito dell’intero spettro delle 
operazioni di pace, con compiti di polizia militare, di coordinamento e 
cooperazione con unità di polizia locali o internazionali, di collaborazione con 
agenzie civili internazionali.

Quindi ’’dara’ copertura a tutti gli aspetti di un’operazione di risposta ad una
 crisi’’ durante ’la fase iniziale’’ assieme alla forza militare, durante quella ’’di 
transizione’’ (da sola o in collaborazione con i soldati veri e propri) e durante
 ’’la fase di ritiro della componente militare’’ per facilitare il passaggio delle 
competenze alle autorita’ civili.

La forza, che sarà messa a disposizione dell’Unione Europea, ma che potrà 
anche operare in favore dell’Onu, della Nato, dell’Osce o di altri Organismi e 
coalizioni internazionali, potrà comprendere anche contingenti di Polizia 
militare di altri Paesi.

Se a Vicenza ci sarà il quartier generale, a Saint-Astier in Francia si è svolto 
dal 15 al 17 giugno 2005 il primo campo d’addestramento per i futuri 

gendarmi europei, con esercitazioni anti-riot, simulazioni di guerrigli urbane e di zone di conflitto.





http://www.raytheon.com/capabilities/rtnwcm/groups/rms/documents/content/rtn_rms_ps_silent_guardian_ds.pdf

http://punto-informatico.it/2070082/PI/News/raggio-del-dolore-qui.aspx

Io_sono
Inviato: 26/1/2009 12:57  Aggiornato: 26/1/2009 13:00
Mi sento vacillare
Iscritto: 16/4/2008
Da: Nürnberg
Inviati: 373
 Re: Il grande Zelig
Citazione:
A Prato il questore "denuncia" di avere le auto ferme senza benzina, la città sta' implodendo e i cittadini raccolgono firme per avere i militari in centro storico e c'è chi per la "sicurezza" i militari li vorrebbe non solo in centro, ma anche fuori dai cinema e dai centri commerciali, "tanto cosa vuoi che ci facciano? io non ho da nascondere niente".


What????

Ora, io faccio poco testo perchè vivo in un paese e in una città dove i poliziotti li trovi sempre e ovunque. Nei weekend in Reeperbahn (il quartiere dei "divertimenti" di Amburgo) ci sono sia poliziotti che squadre speciali in tenuta anti-sommossa a causa delle numerose e violente risse che vengono scatenate dai ragazzi che a migliaia si fiondano a divertirsi e uscendo ubriachi fradici dai locali spesso ne combinano di ogni (almeno io sono così sbronzo che riesco a malapena a tornre a casa ) .
E in generale la città, ma anche il Paese, fanno della sicurezza un loro punto di forza. E difatto è una cittá molto sicura.
Ma chiedere l´esercito nelle strade mi sembra l´assurdo anche per me!!!



Gnaffetto!! Puoi ridurre il layout? La pagina è "esplosa"!!!

Ashoka
Inviato: 26/1/2009 13:06  Aggiornato: 26/1/2009 13:06
Sono certo di non sapere
Iscritto: 11/7/2005
Da:
Inviati: 3660
 Re: Il grande Zelig
Citazione:
"C'è una ragione per cui teniamo separati i corpi dell'esercito e quelli di polizia. I primi combattono i nemici dello stato, i secondi sono al servizio del popolo.
Quando i militari diventano anche i poliziotti, il nemico dello stato... tende a diventare il popolo."


Admiral William "Husky" Adama

peonia
Inviato: 26/1/2009 13:30  Aggiornato: 26/1/2009 13:30
Sono certo di non sapere
Iscritto: 26/3/2008
Da: Roma
Inviati: 6677
 Re: Il grande Zelig
Sarevok, la cosa e' ben piu' tragica.....

Esercito a pattugliare le strade delle grandi città…ma solo per
pochi mesi?…
Manovra propagandistica del governo Berlusconi o naturale
conseguenza di piani decisi da oltre dieci anni da alcuni paesi
della NATO?
Questa affermazione non è l’ennesimo tentativo maldestro di voler accollare a
carico dell’Alleanza militare occidentale oscuri disegni di militarizzazione della
nostra società, bensì il frutto di nostre ricerche su alcuni progetti, condotti
sotto la guida del Pentagono e riguardanti l’uso degli eserciti nelle megalopoli
del futuro.
Si tratta del lavoro di esperti NATO UO 2020 nel gruppo di studio SAS 30
Urban Operation in the year 2020 , al quale partecipano dal 1998 esperti di
sette Nazioni della NATO ( Italia, Canada, Francia, Germania, Gran Bretagna,
Olanda e Stati Uniti d’America ) e che ha gettato le basi per l’evoluzione
dell’impiego dello strumento militare nello scenario più probabile del prossimo
futuro.
LO STUDIO NATO UO ( Urban operations)2020
Questo studio ,ultimato negli ultimi mesi del 2002 e reso pubblico nei primi
mesi del 2003,prima della guerra in Iraq , rende esplicito come in maniera
omogenea il nocciolo duro del militarismo mondiale ritiene più che probabile le
città del futuro come campo della Battaglia Finale, quella per la sopravvivenza
del sistema capitalista ( o meglio, del sistema di privilegi garantito dalla
moneta debito e dal signoraggio ) e che il ruolo dello strumento militare
avrà un carattere dominante anche in quelle che sembrerebbero essere
normali operazioni di polizia urbana.
E’ l’ambiente urbanizzato che si qualifica come il contesto nel quale l’Umanità
del ventunesimo secolo condurrà una difficile vita: le sterminate megalopoli
abitate da decine, se non centinaia ,di milioni di esseri umani concentreranno
nel loro interno tutte le contraddizioni della società capitalista ( fondata sulla
truffa del debito e del signoraggio ) allo stadio supremo.
Differenze di classe molto alte e azzeramento dei servizi sociali capaci di
attutire il senso diffuso di ingiustizia, degradamento delle complesse regole di
interazione tra diversi strati della popolazione, scarsità di cibo e di lavoro
genereranno forti conflitti tra diversi strati sociali,coinvolgendo il sistema
statale locale e/o organismi e attività multinazionali
In questo contesto che le normali forze di polizia non saranno in grado di
condurre operazioni tra folle "ostili" o semplicemente "complici" dei nemici da
colpire e neutralizzare senza il rischio di forti perdite o addirittura ritirate
catastrofiche da banlieus in fiamme. Rischi di effetto domino su scala mondiale
con scene di folle tumultuanti, affamate e disperate che assaltano centri
commerciali, quartieri dell’alta borghesia e centri di potere provocherebbe il
panico nell’intero sistema capitalistico. L’invio dell’esercito condotto con armi
tradizionali e all’ultimo momento potrebbe essere addirittura controproducente
scatenando ancor più le folle e i partiti di opposizione.
Per questo motivo nello studio UO2020 si consiglia così di iniziare
gradatamente in base alle necessità ad utilizzare l’esercito in funzione di ordine
pubblico man mano che la crisi mondiale quella che è ipotizzata per il 2020, si
avvicina.
Piccoli interventi crescono…
Nel frattempo ogni paese aderente a questo gruppo compresa l’Italia deve
finalizzare reparti appositi che si specializzino per condurre le operazioni di
contenimento delle folle e di controllo del territorio compresi i rastrellamenti a
caccia di sovversivi ed agitatori nei quartieri.
IL RUOLO ITALIANO NELLA COSTITUZIONE DELL’ESERCITO
INTERNAZIONALE ANTISOMMOSSA
L’Italia in questo campo ha proposto la possibilità di sviluppare nuove
specializzazioni e di preparare personale addestrato a muoversi e combattere
negli ambienti urbani ove occorre isolare quartieri, edifici , abitazioni, ma
anche padroneggiare gli impianti di comunicazioni e distribuzione dell’energia e
dell’acqua.
In effetti l’Italia è considerata da USA e Gran Bretagna come uno di migliori
fornitori di personale addestrato ad operazioni antisommossa a partire dai
reparti dei Carabinieri che sono inquadrati , principalmente nell’area balcanica
nelle MSU.
Da quando l’Italia si è impegnata a fornire personale nelle guerre umanitarie,
aree militari sono state attrezzate per ricostruire ambienti urbani e rurali dove
si addestrano carabinieri, parà, assaltatori e bersaglieri che vanno ad operare
all’estero, mentre gli stessi reparti di polizia militare sono addestrati realmente
, nell’ambiente metropolitano, con l’impiego di ordine pubblico quotidiano sul
territorio nazionale e sono gli stessi che presto grazie al nuovo decreto sulla
sicurezza del governo berlusconi vedremo operare nelle grandi città e a
guardia di siti di rilevevanza nazionale: discariche centrali nucleari in
costruzione, termovalorizzatori ecc.
Addestramenti sul territorio nazionale sono stati condotti da tempo come per
esempio quello del 28 febbraio 2003 che si concludeva presso il Centro di
Addestramento alle CRO (Crises Response Operation/ Operazioni di risposta
alle crisi) di Cesano con la certificazione del 2° Corso per Istruttori della Forza
Armata di "Controllo della folla" .
Corso svolto alle porte della capitale dal 17 al 28 febbraio condotto da istruttori
della 2a Brigata mobile dei Carabinieri a cui hanno preso parte 7 Ufficiali, 19
Sottufficiali e 3 Vfb. E in cui a far da comparse nel ruolo dei sovversivi
tumultuanti c’erano 50 Volontari in Ferma annuale del 7° Reggimento
Bersaglieri.
La ricerca ossessiva di sistemi di controllo della popolazione ha nello studio
NATO UO2020 alcune parziali risposte di natura tecnologica.
Il Reparto Logistico - Progetto tecnologie avanzate.
Nello Stato Maggiore dell’Esercito Italiano è il Reparto Logistico- Progetto
tecnologie avanzate che sta curando l’applicazione di quanto appreso nel
Gruppo di lavoro NATO Urban operations 2020 .
Lo Scenario URBAN WARFARE coniugato alla lotta al terrorismo globale, ovvero
a tutto ciò che potrebbe essere pericoloso all’Impero Globale è affrontato su
tutti i suoi aspetti, fuorchè le motivazioni che potrebbero essere le radici di
forme di contestazione "estreme" , quale anche quella del passaggio dalla
opposizione politica a quella armata.
I ROBOCOP imperiali.
Il futuro soldato che l’Esercito Italiano impiegherà per le operazioni urbane
sarà dotato oltre che da armi convenzionali ultratecnologiche, come già
spiegato nel paragrafo "il sistema soldato", anche di sistemi d’arma bivalenti
letali /non letali. E’ un esigenza che nasce dalle numerose operazioni di "guerra
umanitaria " nelle quali il nostro esercito da oltre un decennio è pienamente
coinvolto con le operazioni all’estero, ma anche dall’esperienza di operazioni di
polizia ed ordine pubblico interno nelle quali esso si è trovato a collaborare con
altre forze di polizia ( es. Vespri siciliani) o operare autonomamente
(operazioni antimmigrazioni controllo coste del Salento) od infine in occasione
di summit internazionali ( es. Genova 2001 o Pratica di Mare 2003)
Il programma armi non letali.
Nel programma" non lethal weapons" redatto dallo Stato Maggiore Esercito
sono previste le forniture ai reparti di una nuova famiglia di bombolette spray
al peperoncino di diverse dimensioni e portata, tali da essere utilizzate
efficacemente contro gruppi composti da numerose persone o contro singoli.
Queste bombolette diventeranno così una dotazione base montata sui mezzi
dell’esercito , blindati, carri armati, jeep ma anche come " arma da fianco" per
ogni singolo soldato .impiegato in " operazioni umanitarie".
Con queste specifiche l’esercito italiano sta finanziando piani di ricerca e
sviluppo in collaborazione con le industrie interessate sia italiane che estere.
Per le operazioni antisommossa e di controllo urbano lo stato maggiore
dell’esercito italiano sta definendo un programma di sviluppo di armi
letali/non letali, in particolare fucili automatici dotati di puntamento ottico,
che farebbero uso di " proiettili ad alta deformabilità e ad energia cinetica
costante.
A causa di problemi di bilancio solo poche risorse finanziarie sono state potute
esser destinate a questi avveniristici progetti , ma ora che con il plauso del
parlamento e dell’opinione pubblica spaventata da clandestini e
microcriminalità , vedremo i blindati dell’esercito aggirarsi per i nostri
quartieri, le richieste di migliori e più consone dotazioni si faranno pressanti
Grandi affari quindi per le industrie che con molta discrezione da 10 anni ( con
l’assenso di governi di centro sinistra e centrodestra succedutisi
alternativamente) a questa parte stanno tessendo una lunga rete
trasversale di simpatie e di interessi e che non vedono l’ora di mostrare
l’efficacia dei nuovi prodotti sui corpi di clandestini, accattoni, prostitute,
drogati e scippatori, prima…poi su sovversivi contestatori di una società che
produrrà miliardi di diseredati e un pugno di nababbi…infine
sull’umanità sofferente del terzo millennio.
ANTONIO CAMUSO
OSSERVATORIO SUI BALCANI DI BRINDISI
Stralcio e integrazione di uno studio sulla militarizzazione nelle
megalopoli del futuro , ad opera dello stesso autore.

...Non temete nuotare contro il torrente. E' di un'anima sordida pensare come il volgo, solo perche' il volgo e' in maggioranza... (Giordano Bruno)
Pausania
Inviato: 26/1/2009 13:32  Aggiornato: 26/1/2009 13:32
Sono certo di non sapere
Iscritto: 6/4/2006
Da:
Inviati: 3872
 Re: Il grande Zelig
Citazione:
ci sono sia poliziotti che squadre speciali in tenuta anti-sommossa a causa delle numerose e violente risse che vengono scatenate dai ragazzi che a migliaia si fiondano a divertirsi e uscendo ubriachi fradici dai locali spesso ne combinano di ogni (almeno io sono così sbronzo che riesco a malapena a tornre a casa )

Quindi per colpa di un branco di persone incapaci di gestire la propria vita da persone adulte, i cittadini di Amburgo devono mantenere in piedi squadre antisommossa (immagino pagate il doppio per lavorare di notte nel finesettimana) con le loro tasse.

Che bello...

alsecret7
Inviato: 26/1/2009 13:43  Aggiornato: 26/1/2009 13:43
Mi sento vacillare
Iscritto: 11/6/2007
Da:
Inviati: 561
 Re: Il grande Zelig
il signor berlusca e tutta la sua banda, stanno cercando di ritornare al loro vecchio e caro fascismo e non solo useranno metodi innovativi invisibili al occhio umano quindi chi vorra dimostrare contro di loro la paghera cara. il popolo si sta sempre piu impecorendo grazie al giornalismo di paura lo vediamo ormai tutti i giorni qualsiasi cosa succeda. ogni notizia che riguardera la paura loro la useranno e con un popolo italiano ridotto una barzelletta diventa sempre piu facile si lo lo dico gli italiani non tutti ma una buona parte sono degli idioti mi spiace ma e cosi ma non ce bisogno che lo dica io ormai lo sanno anche le capre.

Linucs
Inviato: 26/1/2009 13:52  Aggiornato: 26/1/2009 13:52
Sono certo di non sapere
Iscritto: 25/6/2004
Da:
Inviati: 3996
 Re: Il grande Zelig
il signor berlusca e tutta la sua banda, stanno cercando di ritornare al loro vecchio e caro fascismo e non solo useranno metodi innovativi invisibili al occhio umano quindi chi vorra dimostrare contro di loro la paghera cara. il popolo si sta sempre piu impecorendo grazie al giornalismo di paura lo vediamo ormai tutti i giorni qualsiasi cosa succeda.

Se poi si considera che la parte più "acculturata" delle popolazione bela dietro al fascismo di Obama, non c'è un cazzo da stare allegri: se non è la "paura del diverso" (compreso quello che ti spacca la testa) è la paura della "catastrofe climatica" e del "petrolio". Stessa merda, stessi risultati.

redna
Inviato: 26/1/2009 14:04  Aggiornato: 26/1/2009 14:04
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/4/2007
Da:
Inviati: 8095
 Re: Il grande Zelig
Citazione:
l signor berlusca e tutta la sua banda, stanno cercando di ritornare al loro vecchio e caro fascismo e non solo useranno metodi innovativi invisibili al occhio umano quindi chi vorra dimostrare contro di loro la paghera cara. il popolo si sta sempre piu impecorendo




C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
rekit
Inviato: 26/1/2009 14:14  Aggiornato: 26/1/2009 14:14
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/9/2006
Da:
Inviati: 1151
 Re: Il grande Zelig
permettetemi lo sfogo, anche perche'vedo che la discussione prende questa piega.....

gli italiani, o per lo meno la stragrande maggioranza, sono degli emeriti rincoglioniti ignoranti!!!
ma non farglielo mai notare! comincerebbero a chiamarti comunista!

cocis
Inviato: 26/1/2009 14:19  Aggiornato: 26/1/2009 14:19
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/1/2006
Da: V
Inviati: 1430
 Re: Il grande Zelig
dove si firma ???

http://www.adnkronos.com/IGN/Politica/?id=3.0.2949701786

Berlusconi: ''Se esce una sola intercettazione su di me lascio l'Italia''





ultimo aggiornamento: 26 gennaio, ore 09:56

Roma, 26 gen. (Adnkronos) - ''Se esce una sola intercettazione che mi riguarda io me ne vado da questo Paese''. A minacciare di lasciare l'Italia è il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi (nella foto), in un'intervista pubblicata da vari quotidiani nazionali.

NiHiLaNtH
Inviato: 26/1/2009 14:47  Aggiornato: 26/1/2009 14:48
Sono certo di non sapere
Iscritto: 5/12/2005
Da:
Inviati: 3225
 Re: Il grande Zelig
un pò OT ma importante

26/01/2009 04:20

Brown: "Crisi può avviare nuovo ordine"
In un discorso al Paese che pronuncerà oggi,il premier britannico Gordon Browm dirà che la crisi finanziaria non deve essere una scusa per un ritorno al protezionismo, ma va piuttosto interpretata come il "parto difficile di un nuovo ordine mondiale".

Brown chiede agli Stati di evitare le "improvvisazioni dei pessimisti" e fare
"gli aggiustamenti necessari per un futuro migliore e per stabilire nuove regole per questo nuovo ordine". Anche il Regno Unito ha varato misure anticrisi, ma la risposta "deve essere globale".

http://www.televideo.rai.it/televideo/pub/notiziasolotesto.jsp?id=555852&pagina=180&sottopagina=1

lucrap
Inviato: 26/1/2009 15:03  Aggiornato: 26/1/2009 15:03
So tutto
Iscritto: 13/6/2008
Da:
Inviati: 11
 Re: Il grande Zelig
Di cosa si preoccupa tanto gli italiani dimenticherebbero

hendrix
Inviato: 26/1/2009 15:25  Aggiornato: 26/1/2009 15:25
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 12/9/2006
Da:
Inviati: 1048
 Re: Il grande Zelig

alsecret7
Inviato: 26/1/2009 15:41  Aggiornato: 26/1/2009 15:41
Mi sento vacillare
Iscritto: 11/6/2007
Da:
Inviati: 561
 Re: Il grande Zelig
belusconi a detto che vuol lasciare il paese. perme ci puo andare anche adesso anzi lo accompagno pure per fare prima con tutta la sua cricca di piduisti e facciamolo incazzare di piu cosi si sbriga.

alearge
Inviato: 26/1/2009 15:44  Aggiornato: 26/1/2009 15:44
So tutto
Iscritto: 17/2/2008
Da:
Inviati: 19
 Re: Il grande Zelig, Balletti, crisi e sindacati, ovvero da Roosvelt a Krugman passando per Gelli e la XVI legislatura
C'e' un balletto che i media ci portano in casa sempre piu' spesso. E' un balletto diventato ormai consueto e che, se non fosse tragico per le sue implicazioni sulla vita della gente, sembrerebbe quasi un altro quotidiano appuntamento con una delle tante soap-opera.

Il copione e' sempre lo stesso: una grande struttura va in crisi, centinaia di persone sono sull'orlo della disoccupazione. Si lanciano trattative sindacali, seguono rotture e scioperi, disagi per la cittadinanza. Un accordo sembra vicinissimo, magari gia' fatto, ma... qualcosa va storto, CISL UIL e altre sigle sindacali sono d'accordo, la CGIL no.
La CGIL sceglie di mandare tutti a casa (invece di permettere la sopravvivenza di una parte dei dipendenti) per soli motivi ideologici. Naturalmente dei veri motivi, del perche' la CGIL si trova sempre spinta su posizioni di rifiuto, in generale, non se ne parla nemmeno.

Per carita', nessuna speciale simpatia per l'una o l'altra delle sigle sindacali, solo la coscienza che buoni sindacati sono importantissimi per l'equilibrio dei mercati e della societa', ma e' “buffo” ricordare che Licio Gelli nel suo Piano di Rinascita Democratica, predicava lo smantellamento della "trimurti" sindacale attraverso una politica che isolasse la “irrecuperabile CGIL" e recuperasse gli spezzoni piu' disponibili di CISL UIL , meno "ideologizzati" e quindi piu' “malleabili” e sensibili ad interventi “finanziarii” .

E' anche interessante notare come invece Paul Krugman, premio Nobel per l'economia 2008, nel suo ultimo libro "La coscienza di un liberal” (Laterza 2008), identifica lo smembramento dei sindacati, in America operato su basi ideologiche dalla destra fondamentalista (quella che vedeva Esenhower e Nixon come dei pericolosi liberali) a partire dagli anni '72, '73 e coronata dal duo Regan - Thecher, come la causa forse piu' importante dell'attuale crisi economica mondiale. E indica, per uscire da questa crisi, l'urgenza di riattivare rapidamente i meccanismi del roosveltiano “New Deal”.
Identifica in particolare la contrattazione collettiva a livello nazionale come fondamentale per uscire dalla crisi.

Purtroppo il nostro attuale governo rimane allineato a vecchie ideologie che la moderna scienza ha dimostrato essere capaci solo di generare profonde crisi economiche e quindi le condizioni favorevoli a conflitti generalizzati. Non dimentichiamo che la seconda guerra mondiale fu lo sbocco ultimo dei disequilibri generati dalla crisi del '29.
Ed usa quello che dovrebbe essere un mezzo di informazione (e che e' pagato con i nostri soldi) per “convincerci” che i mostri sono i sindacati... e noi finiamo per crederci, anche dopo aver riletto il “Piano di rinascita democratica” ( [www.misteriditalia.com] vedi in particolare Obiettivi punto 1 c, Procedimenti punto 3 ).


Spero che i cittadini, ed in particolare chi lavora, sappia distinguere la propaganda (per quanto sottile ed insidiosa) dei media asserviti ad un certo gruppo di potere, dai fatti e dai comportamenti socio economici che hanno gia' spinto troppe persone ai margini della societa'.

hendrix
Inviato: 26/1/2009 16:08  Aggiornato: 26/1/2009 16:08
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 12/9/2006
Da:
Inviati: 1048
 Re: Il grande Zelig
6- Tutto quello che succederà nel 2009, inclusi gli imminenti pericoli per la democrazia, doveva accadere nel 2000, ma allora il mondo fu salvato da due fattori;

primo fattore, gli pseudo-analisti economici che in buona o in mala fede non si sono accorti che nel 2000 l'indice Nasdaq di Wall Street ha subito il più grande crollo borsistico della storia, perdendo l'80% del valore (da 5000 a 1000), il che indicava un effetto inevitabile sulla e della finanza mondiale;

secondo fattore, Bin Laden, o chi per lui, che facendo crollare nel 2001 le Torri di New York, è riuscito a dare agli americani 7 anni di tempo per la criminale invasione dell'Iraq e per spalmare sul mondo intero la loro spazzatura finanziaria, con una differenza decisiva: che ora gli USA stanno facendo l'unica cosa possibile, ovvero stampare dollari 24 ore su 24, in modo che l'Europa perda sufficientemente tempo per devastare definitivamente la classe sociale salariata, senza temere le conseguenze e puntando tutto sulla sua stupidità, quella per cui ognuno ha il governo che si merita, che sia di centro-qua o di centro-là, che è la stessa Coska. (cvd).

2009. Se queste sono le premesse...

so_tutto
Inviato: 26/1/2009 16:12  Aggiornato: 26/1/2009 16:12
Ho qualche dubbio
Iscritto: 1/1/2009
Da:
Inviati: 122
 Re: Il grande Zelig
Citazione:
E' anche interessante notare come invece Paul K******, premio Nobel per l'economia 2008...


NON SCRIVERE QUEL NOME!

padegre
Inviato: 26/1/2009 16:26  Aggiornato: 26/1/2009 16:27
Mi sento vacillare
Iscritto: 28/11/2007
Da:
Inviati: 496
 Re: Il grande Zelig
caro Marco,

condivido la tua analisi sulla Fiat che potrebbe sì progettare e realizzare microgeneratori per l'autoproduzione energetica domestica, ma questi industriali ("buogia nen") aspettano anche questa volta lo Stato risolva la loro crisi, e se ne fregano di fare scelte verso la sostenibilità ambientale.
Lo può fare solo una politica nuova (e non se ne vede all'orizzonte) che non prenda ordini dall'economia, ma che la indirizzi e la condizioni, in base a scelte indicate anche da scienziati, da esperti seri, da saggi.

redna
Inviato: 26/1/2009 16:44  Aggiornato: 26/1/2009 16:52
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/4/2007
Da:
Inviati: 8095
 Re: Il grande Zelig
Citazione:
belusconi a detto che vuol lasciare il paese. perme ci puo andare anche adesso anzi lo accompagno pure per fare prima con tutta la sua cricca di piduisti e facciamolo incazzare di piu cosi si sbriga.



IL PERSONAGGIO. Nell'archivio del tecnico nessun dialogo, solo analisi
Nel suo ufficio di Palermo da quindici anni lavora per le principali Procure
Dalla mafia al fronte-De Magistris
le ombre del "sistema" Genchi

Quando la Boccassini, indagando su Capaci, disse: "O lui o io"

di GIUSEPPE D'AVANZO


Gioacchino Genchi
Berlusconi è pronto per il blitz (un decreto del governo in forma di legge?) che sottrarrà alle indagini giudiziarie l'ascolto telefonico e ai pubblici ministeri l conduzione delle inchieste (saranno "avvocati della polizia"). Per far ingoiare ai suoi alleati recalcitranti e all'opinione pubblica il provvedimento, intorbida le acque. Modifica i fatti. Capovolge la verità. Grida di "intercettazioni". Annuncia "uno scandalo che sarà il più grande della Repubblica".

Qual è l'"inquietante" novità che dovrebbe farci saltare sulla sedia? La vergogna sarebbe custodita nell'archivio di Gioacchino Genchi, un vicequestore della polizia di Stato (in aspettativa sindacale da un quindicennio), consulente di un rosario di procure e, per ultimo di Luigi De Magistris nelle inchieste Why not? e Poseidone. E' utile dunque, all'inizio di una settimana dove saranno raccontate rumorose "bufale", fissare qualche punto fermo, illuminare il lavoro di Genchi, avanzare infine qualche domanda.

Punti fermi, tre.
1. Berlusconi mente. Nell'archivio di Genchi non c'è alcuna intercettazione telefonica, ma soltanto analisi di tabulati telefonici. Per le due inchieste di De Magistris, e su sua delega, Genchi ha messo insieme 1.042 tabulati, un milione di contatti, 578 mila schede anagrafiche.
2. Berlusconi ritrova troppo tardi la parola e la memoria senza mai perdere la sua malafede. Non ha battuto ciglio quando si sono scoperti gli archivi illegali della Telecom dell'amico Marco Tronchetti Provera (anche lì, si raccoglievano abusivamente tabulati e si intercettavano mail). Non ha emesso un fiato quando il suo nemico Romano Prodi è stato indagato proprio alla luce dell'analisi dei "dati di traffico della sim gsm 320740... intestata alla Delta spa presso la Wind, volturata il 1 aprile 2004, all'"Associazione l'Ulivo i Democratici" di Bologna, contratto trasferito il 17 febbraio 2005 a Roma in piazza Santi Apostoli 73, sede dell'Ulivo, e due mesi dopo alla Presidenza del Consiglio, via della Mercede 96, Roma". Scritto nero su bianco in una consulenza di Genchi. Dov'era allora l'indignazione di Berlusconi? Non ce n'era traccia. Quell'indagine poteva azzoppare il governo di centrosinistra e tutto faceva brodo. Anche il lavoro di Gioacchino Genchi.

3. I rumorosi strepiti di Berlusconi non rivelano nulla di quanto già non si conoscesse per lo meno da sedici mesi. "De Magistris ha acquisito migliaia di tabulati telefonici di cittadini le cui utenze (cellulari e di rete fissa) erano emerse tra i contatti di diversi suoi indagati - scrive la Stampa, il 4 ottobre 2007 - . Nell'elenco ci sono tra gli altri, il presidente del Consiglio Prodi, l'ex-presidente del Consiglio Berlusconi, il ministro dell'Interno Amato, e della Giustizia Mastella; il viceministro dell'Interno Minniti; il presidente del Senato Marini, l'ex-presidente della Camera Casini, il segretario dell'Udc, Cesa, il vecepresidente del Csm Mancino. I movimenti dei numeri telefonici acquisiti riguardano anche il capo della polizia De Gennaro, il vicecapo vicario De Sena, il direttore del Sisde Gabrielli, il direttore del Servizio di polizia postale e telecomunicazioni Vulpiani, il direttore della Dia, Sasso, il generale di corpo d'armata Piccirillo, il presidente dell'Anm Gennaro, il procuratore aggiunto di Milano Spataro, il pm antiterrorismo di Roma Saviotti, quattro sostituti della procura nazionale antimafia, diversi membri della commissione parlamentare antimafia, deputati, senatori, questori della Camera, presidenti di commissioni di Palazzo Madama". L'elenco (sempre smentito da De Magistris) mostra più di tante parole la strumentalità della sortita allarmata di Berlusconi. Ma come c'è anche il suo nome in quella classifica abusiva e Berlusconi non dice una parola, non protesta, non chiede spiegazioni? E se non si preoccupava allora, perché oggi parla di "scandalo storico"?

Il Cavaliere oggi ha compreso che l'"affare Genchi" può essere la leva per scardinare le resistenze che An, Lega, Pd oppongono al suo progetto di cancellare le intercettazioni dagli strumenti di indagine e fare del pubblico ministero il "notaio" delle polizie. Se non si dice, dunque, di Genchi - chi è, che cosa fa, come lo fa, grazie a chi - non si comprendono le ambiguità possibili del suo lavoro.

Il vice-questore in aspettativa Genchi, 49 anni, va su tutte le furie quando si parla di lui come di "un personaggio misterioso". Anche se cede al narcisismo quando lo si incontra nel sotterraneo di 500 metri quadrati, ipertecnologico, di piazza Principe di Camporeale, a Palermo (è un tormento riuscire a incontrarlo). A Genchi piace mostrarsi seduto al suo scrittoio, tra gli schermi di cinque grandi computer. Non è parco di parole. Il suo è un flusso verbale ininterrotto impastato di allusioni, suggerimenti, accenni, avvertimenti che risultano per lo più oscuri, indecifrabili. Si compiace del mistero che sollecita. Gli piace apparire un uomo che sa troppo cose indicibili, ma dicibilissime, se gli si sta troppo addosso. Se stimolato, Genchi racconta, ricorda, precisa a gola piena. Spiega di come sia stato lui il primo, nella polizia, "nonostante la forte vocazione umanistica", a darsi da fare con l'informatica, l'elettronica, la topografia applicata e i primi "teodoliti al laser", che solo Dio sa che cosa sono. E' un fatto che Vincenzo Parisi (capo della polizia) nel 1988 gli affida la Direzione della Zona Telecomunicazioni del ministero dell'Interno per la Sicilia occidentale. E' il suo trampolino di lancio, l'inizio di una parabola che lo porterà ad essere, prima con la divisa addosso poi da libero professionista, il ricercatissimo consulente delle procure, capace di "mappare" l'intera rete di relazioni telefoniche di un indagato. Controlla, per dire, quasi due miliardi di tracce telefoniche nell'indagine di via D'Amelio. Ricostruisce 1.651.584 contatti telefonici inseguendo una scheda utilizzata in 31 cellulari diversi per dimostrare i legami pericolosi di Totò Cuffaro, allora presidente della Regione siciliana. "Oggi - racconta Genchi - non è che facciamo più intercettazioni di un tempo, quelli che sono aumentati sono i telefoni. Anni fa c'era solo l'Etacs, il cellulare era uno solo. Ora per trovare un numero che interessa se ne cercano tanti, senza considerare il roaming degli Umts, con schede che si possono spostare da telefono in telefono e tanti gestori diversi dove si possono agganciare gli utenti con servizi telefonici diversi - messaggi, immagini, fax, video - ecco perché le richieste si sono moltiplicate".

Le richieste. E' questo lo snodo. Non c'è nulla di illegale nel lavoro di ricerca svolto da Genchi se è il pubblico ministero a chiederle per una necessità dell'indagine perché, prima o poi, dinanzi ai giudici e agli avvocati della difesa, il pm dovrà rendere conto dei suoi passi. Decisivo è allora il rapporto che Genchi crea con il pubblico ministero responsabile dell'inchiesta. O meglio, che il pm crea con il consulente. Genchi ha un'alta opinione di se stesso e del suo lavoro. Non tace che le sue perizie sono "già pezzi di sentenza". Gli piace, nei suoi resoconti alle procure, argomentare l'accusa, suggerire deduzioni, indicare nuove ipotesi investigative, chiedere il coinvolgimento nell'indagine di questo o di quello. Non tutti i pubblici ministero abboccano al suo amo. Nel 1993, Ilda Boccassini, quando indagava sulla strage di Capaci, non gradì che quel tecnico del pool investigativo si attardasse intorno ai contatti telefonici privati di Giovanni Falcone, che nulla avevano a che fare con l'inchiesta. E quando nel febbraio di quell'anno se lo trovò davanti che proponeva di "trattare" le carte di credito del magistrato ucciso, se ne liberò senza stare troppo a pensarci su. "O me o lui", disse.

"Il fatto è - racconta ancora un altro pubblico ministero - che Genchi arriva da te con un elenco di numeri di telefono che sono entrati in contatto con il cellulare o il telefono fisso del suo indagato. Ti chiede una delega per verificarli. E tu che diavolo ne puoi sapere se tra quei centinaia di numeri ce n'è uno che non ha nulla a che fare con il tuo "caso" e molto con le curiosità di Genchi? Questo è il motivo per cui preferisco non lavorare con lui, che è certamente il solo in Italia a sapere fare quelle analisi dei dati".
Conviene ripeterlo: tutto si decide nel rapporto tra il pm e Gioacchino Genchi. L'affare che Berlusconi vuole trasformare nel "più grande scandalo della storia della Repubblica" si riduce a queste domande: Genchi ha tradito la fiducia di Luigi De Magistris analizzando dati di traffico telefonico per cui non aveva ricevuto la delega del pubblico ministero? O ha tradito la sua fiducia facendogli firmare deleghe per numeri di telefono estranei all'inchiesta? O non è avvenuto nulla di tutto questo e le deleghe erano legittime e legittimi l'analisi dei dati e gli scrutinati? Lo deciderà ora la procura di Roma che, con ogni probabilità, ha ricevuto le "carte" da Catanzaro perché l'indagine coinvolge anche Luigi De Magistris, oggi giudice a Napoli (Roma è competente per i giudici di Napoli). In attesa del can can spettacolare che Berlusconi organizzerà nei prossimi giorni, questa storia ci dice fin da ora una verità che non dovrebbe piacere a Berlusconi. Ci indica quanto pericoloso sia separare il lavoro del pubblico ministero dall'attività della polizia giudiziaria. Una polizia, libera dal controllo della magistratura, potrà avere mano libera per ogni forma di spionaggio illegale. Naturalmente, nel caleidoscopio delle verità rovesciate di Berlusconi, questo è una ragione per privare il pm della responsabilità delle inchieste.
(26 gennaio 2009)
fonte:http://www.repubblica.it/2009/01/sezioni/politica/giustizia-8/tabulati-genchi/tabulati-genchi.html



qui un altro articolo per saperne di più sull'archivio Genchi

tratto dall'articolo:

Citazione:
Però c’è un aspetto più grave. Alcuni parlamentari, ed è accaduto per uno in particolare, hanno attivato decine di schede e le hanno messe in mano anche a soggetti vicini a killer mafiosi: su quelle utenze non si è potuta compiere alcuna attività di controllo. Nel caso specifico, fu accertato che mentre il parlamentare si trovava a Roma, gli altri suoi cellulari operavano in Calabria. Possiamo pure gridare allo scandalo, ma a vergognarsi dovrebbe essere chi consente queste cose e non io, che ho interrotto ogni attività relativa a quell’indagine».

C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
Io_sono
Inviato: 26/1/2009 17:26  Aggiornato: 26/1/2009 17:26
Mi sento vacillare
Iscritto: 16/4/2008
Da: Nürnberg
Inviati: 373
 Re: Il grande Zelig
Citazione:
Quindi per colpa di un branco di persone incapaci di gestire la propria vita da persone adulte, i cittadini di Amburgo devono mantenere in piedi squadre antisommossa (immagino pagate il doppio per lavorare di notte nel finesettimana) con le loro tasse.


È difficile per me da spiegare. Detta così sembra proprio come la interpreti tu, però c´è una cultura diversa di mezzo che non rende le cose così facili da interpretare. Sul fatto ceh vengano pagati tanto apposta, beh la gente lo accetta volentieri. In tal modo sanno che se anche qualcun altro è irresponsabile non saranno loro a pagare l´irresponsabilità degli altri ma ci sarà la polizia che si prenderà cura di loro.
È in ogni caso davvero uan cosa difficile da spiegare a parole. Devi vedere cos´è la Reeperbahn per capire perchè sono così.(Se vuoi venrie a farti un giro sicuramente ti diverti... )
Tanto per farti capire, una volta sono andato ad una amnifestazione organizzata contro la svendita di un palazzo storico che sarebbe diventato un Hotel in un quartirere molto alternativo (non so come altro spiegarmi, sorry).

Eravamo accompagnati da due cordoni di poliziotti in tenuta antisommossa uno a destra e uno a sinistra. I poliziotti non hanno mosso un dito, niente di niente, neppure davanti alle palesi provocazioni di alcuni manifestanti. Doveva essere una manifestazione pacifica ed è rimasta tale. Mica come da noi in Italia. Basta guardare l´ultima manifestazione messa in piedi dagli studenti per rendersi conto di come le cose siano differenti.


Daniele
Inviato: 26/1/2009 18:34  Aggiornato: 26/1/2009 18:35
Ho qualche dubbio
Iscritto: 27/12/2005
Da: Trentino
Inviati: 128
 Re: Il grande Zelig

alsecret7
Inviato: 26/1/2009 19:23  Aggiornato: 26/1/2009 19:23
Mi sento vacillare
Iscritto: 11/6/2007
Da:
Inviati: 561
 Re: Il grande Zelig
tutti i politici si incazzano perche in italia vengono intercettati e che vengono tirati fuori altarini su di loro, poi mettono in mezzo i cittadini per proteggersi loro stessi. ma ancora non o sentito ancora un citadino comune lamentarsi di essersi lamentato di essere stato intercettato ccome mai? e questo che ritengo il cittadino coglione perche non si rende conto di essere usato. e poi perche non sincazzano con ecelon che ormai lo conoscono tutti come il grande orecchio del mondo quello si che e preoccupante ma nessuno dice niente come mai? credete che non ascoltino i politici. quello si che ascolta tutti indistintamente come mai nessuno si ribella. idiot.

Paxtibi
Inviato: 26/1/2009 19:36  Aggiornato: 26/1/2009 19:36
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/4/2005
Da: Atene
Inviati: 8134
 Re: Il grande Zelig
E' anche interessante notare come invece Paul Krugman, premio Nobel per l'economia 2008, nel suo ultimo libro "La coscienza di un liberal” (Laterza 2008), identifica lo smembramento dei sindacati, in America operato su basi ideologiche dalla destra fondamentalista (quella che vedeva Esenhower e Nixon come dei pericolosi liberali) a partire dagli anni '72, '73 e coronata dal duo Regan - Thecher, come la causa forse piu' importante dell'attuale crisi economica mondiale. E indica, per uscire da questa crisi, l'urgenza di riattivare rapidamente i meccanismi del roosveltiano “New Deal”.
Identifica in particolare la contrattazione collettiva a livello nazionale come fondamentale per uscire dalla crisi.

...

Spero che i cittadini, ed in particolare chi lavora, sappia distinguere la propaganda (per quanto sottile ed insidiosa) dei media asserviti ad un certo gruppo di potere, dai fatti e dai comportamenti socio economici che hanno gia' spinto troppe persone ai margini della societa'.


I cittadini non so, ma tu pare proprio che non ci sia riuscito.

hendrix
Inviato: 26/1/2009 19:49  Aggiornato: 26/1/2009 19:49
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 12/9/2006
Da:
Inviati: 1048
 Re: Il grande Zelig
1 poliziotto ogni 134 italiani, neonati e ottantenni compresi.

Nel nostro Paese c'e' un poliziotto ogni 134 abitanti, neonati e novantenni compresi. Vediamo.
I corpi di polizia sono composti dalla Polizia di Stato, dall'Arma dei Carabinieri, dalla Guardia di Finanza, dalla Polizia Penitenziaria e dal Corpo Forestale per un totale di 331mila addetti ai quali vanno aggiunti quelli della Polizia Provinciale e Municipale che ammontano a circa 60mila unita'. Il totale fa 391mila poliziotti cui aggiungere il personale della vigilanza privata che sono circa 50mila. L'Italia e' quindi protetta da ben 441mila poliziotti, tra pubblici e privati, il che significa, appunto, 1 poliziotto ogni 134 abitanti, neonati e ottantenni compresi.

Sono tanti, il che, rispetto al "sistema sicurezza" che non funziona, significa che c'e' un problema di coordinamento delle attivita'.

Da noi esistono un numero impressionanti di numeri di emergenza: il 112 per i Carabinieri, il 113 della Polizia, il 117 della Guardia di Finanza, il 1515 della Forestale, il 115 dei Vigili del Fuoco, il 1530 della Guardia costiera. Ci sono poi i numeri delle Polizie municipali degli 8.101 Comuni italiani e quelli della Polizia Provinciale delle 107 Province. Unificarle semplificherebbe la vita ai cittadini, renderebbe disponibile numerosi addetti e diminuirebbe i costi.
Invece si preferisce chiamare l'Esercito che non ha compiti di polizia.

Alby-LatoB
Inviato: 26/1/2009 19:52  Aggiornato: 26/1/2009 19:52
Ho qualche dubbio
Iscritto: 11/5/2006
Da: Marostica
Inviati: 124
 Re: Il grande Zelig
Mi sembra che la gran parte dei cittadini di questo stato abbia capito che la politica sia arrivata alla demenza totale.
Prima o poi si decideranno a fare un qualcosa di più serio che comprare i giornali, guardare i tg e andare a votare schiere di bugiardi e farabutti?
Quando toglieremo non solo il voto, ma anche il rispetto a questa gentaglia, forse qualcosa potrebbe lentamente cominciare a cambiare.
Nel frattempo amate il prossimo vostro come voi stessi...

Sono incazzato, ma con garbo
aotearoa
Inviato: 26/1/2009 21:04  Aggiornato: 26/1/2009 21:04
Ho qualche dubbio
Iscritto: 19/12/2007
Da: ogni dove
Inviati: 118
 Re: Il grande Zelig
Autore: Alby-LatoB Inviato: 26/1/2009 19:52:06Mi sembra che la gran parte dei cittadini di questo stato abbia capito che la politica sia arrivata alla demenza totale.Prima o poi si decideranno a fare un qualcosa di più serio che comprare i giornali, guardare i tg e andare a votare schiere di bugiardi e farabutti?


Ho qualche dubbio.
Almeno finché la merda non arriverà al naso............

"Nessuno è così schiavo come chi crede falsamente di essere libero".
Johann Wolfgang v. Goethe
Curioso86
Inviato: 26/1/2009 21:11  Aggiornato: 26/1/2009 21:11
Ho qualche dubbio
Iscritto: 2/6/2006
Da: La terra che non c'è...Sicilia
Inviati: 162
 Re: Il grande Zelig
Spiritoso Silvio,davvero un bel fenomeno da baraccone... mi fa ridere tanto ogni volta che lo vedo in TV mi piscio dalle risate perchè le sue discussioni sono così sottovuoto che nn regge il confronto con un bambino di 10 anni.

Il mio sogno è che i miei quattro bambini possano vivere un giorno in una nazione dove non saranno giudicati dal colore della loro pelle ma dal contenuto del loro carattere.
Se un uomo non ha ancora scoperto qualcosa per cui morire non ha ancora inizi...
Redazione
Inviato: 26/1/2009 21:24  Aggiornato: 26/1/2009 21:24
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Il grande Zelig
Ma chi lo ha votato, questo signore?

Quelli che "in fondo è meglio lui di quel fannullone di Veltroni", per caso?

Così adesso abbiamo un'ottima scusa, alle prossime elezioni, per tornare a votare: mandare a casa Berlusconi!

(Chissà perchè, mi pare di averla già sentita questa).

aotearoa
Inviato: 26/1/2009 21:32  Aggiornato: 26/1/2009 21:32
Ho qualche dubbio
Iscritto: 19/12/2007
Da: ogni dove
Inviati: 118
 Re: Il grande Zelig
Autore: Redazione Inviato: 26/1/2009 21:24:02Ma chi lo ha votato, questo signore?Quelli che "in fondo è meglio lui di quel fannullone di Veltroni", per caso?Così adesso abbiamo un'ottima scusa, alle prossime elezioni, per tornare a votare: mandare a casa Berlusconi!


VOTA ANTONIO VOTA ANTONIO VOTA ANTONIO

ANTONIO LA TRIPPA

"Nessuno è così schiavo come chi crede falsamente di essere libero".
Johann Wolfgang v. Goethe
Curioso86
Inviato: 26/1/2009 21:33  Aggiornato: 26/1/2009 21:33
Ho qualche dubbio
Iscritto: 2/6/2006
Da: La terra che non c'è...Sicilia
Inviati: 162
 Re: Il grande Zelig
Sarebbe la volta giusta per mandarlo a ca a ca.....e per SEMPRE!!!!! Grazie ad anni di governo italiano sempre infallibile, io e molti miei amici siammo abbastanza giù di morale con problemi occupazionali e sociali di vario tipo(sociali perchè visto gran parte della società ottusa gli attriti sono inevitabili). Davvero un GRAZIE a tutti quelli che ci hanno preso per il CULO.

Il mio sogno è che i miei quattro bambini possano vivere un giorno in una nazione dove non saranno giudicati dal colore della loro pelle ma dal contenuto del loro carattere.
Se un uomo non ha ancora scoperto qualcosa per cui morire non ha ancora inizi...
Kingu
Inviato: 26/1/2009 22:09  Aggiornato: 26/1/2009 22:09
Mi sento vacillare
Iscritto: 13/11/2008
Da: Treblinka
Inviati: 302
 Re: Il grande Zelig
Salve a tutti. voglio precisare che sono sardo e che non reggo piu la presenza del nano nel MIO territorio. averlo tra le palle qui in Sardegna mi fa capire che sta sotto nei sondaggi (regionali in sardegna prox febbraio) e sta tentando in tutti i modi (cosi crede) di recuperare terreno, tanto da oscurare il candidato del centrodestra, che per quanto mi risulta è un ombra. sta argomentando la sua non gradita presenza con barzellette e storielle su kaka e nemmeno un accenno sul programma. qui non lo abbiamo mai sopportato, a parte quelli a cui a fatto concessioni economiche e che gli hanno permesso la costruzione di un bunker sottomarino. spero solo che questa terra non si conformi con lo stivale e dia un messaggio sia a lui che agli italiani che, da qui la merda puo ritornare ad arcore. non vogliamo essere il sito italiano per lo stoccaggio di scorie radioattive. le barzellette ci piacciono quando fanno ridere anche noi. mi chiedo solo quanta pazienza dobbiamo avere ancora. vi rammento: nell'isola c'è il 60% delle armi dello stato, nella zona del salto di quirra , nei pressi del poligono militare si muore come niente, molti militari sardi si sono ammalati al rientro dal kossovo e non hanno ricevuto nessun risarcimento, nonostante i diretti interessati abbiano fatto richieste all' allora ministro berlusconiano della difesa di cui mi sfugge il nome. risposta mai ricevuta. il signor nano non credo che lasci una sola lira sul suolo sardo che ha pensato bene di deturpare per accogliere e fare il ganzo con la sua corte. noi saremo veramente lieti di ridere delle sue barzellette quando c le racconterà dal carcere, magari con una bandiera dei quattro mori legata ben stretta al collo.

Pyter
Inviato: 26/1/2009 22:36  Aggiornato: 26/1/2009 22:36
Sono certo di non sapere
Iscritto: 15/9/2006
Da: Sidonia Novordo
Inviati: 6250
 Re: Il grande Zelig
Hendrix:
Nel nostro Paese c'e' un poliziotto ogni 134 abitanti, neonati e novantenni compresi.

Allora, vediamo un pò. 134 cittadini.
La metà sono maschi, e li scartiamo.
Ne restano 62.
Scartiamo quelle femmine che vanno da 1 a15 anni, e quelle che vanno dai 35 in su. Esageriamo, e diciamo che ne restano 15.
Scartiamo le brutte e anche quelle passabili, in modo che restino solo le bone.
Direi che siamo già a 3, massimo 4.
Ogni poliziotto dovrà controllare al massimo 4 belle ragazze.
Da considerare anche quelli che si offrono volontari, nonchè i militari.

Direi che si può dire, matematica alla mano, che l'idea di Berlusconi di dare una guardia del corpo a tutte le belle ragazze d'Italia non è una cazzata.

"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
redna
Inviato: 26/1/2009 23:43  Aggiornato: 26/1/2009 23:48
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/4/2007
Da:
Inviati: 8095
 Re: Il grande Zelig
Citazione:
Salve a tutti. voglio precisare che sono sardo e che non reggo piu la presenza del nano nel MIO territorio. averlo tra le palle qui in Sardegna mi fa capire che sta sotto nei sondaggi (regionali in sardegna prox febbraio) e sta tentando in tutti i modi (cosi crede) di recuperare terreno,



tratto da questo articolo del corriere.it:

A fine giornata Berlusconi fa rientro a Milano. Prima di lasciare Alghero, sul lungomare, subisce la contestazione di una trentina di manifestanti che gli gridano «giù le mani dalla Sardegna ». Risposta: «E voi sareste dei veri sardi?». Anche di mattina, a Sassari, una ventina di studenti lo aveva contestato durante il comizio. In quel caso il Cavaliere aveva detto: «Noi, ed è la differenza fra noi e voi, non ci sogneremmo mai di interrompere una manifestazione dei nostri avversari».


Citazione:
Direi che si può dire, matematica alla mano, che l'idea di Berlusconi di dare una guardia del corpo a tutte le belle ragazze d'Italia non è una cazzata.

forse sta anche invecchiando. Di solito se la cavava raccontando una barzelletta sulla gnocca!


C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
florizel
Inviato: 26/1/2009 23:55  Aggiornato: 27/1/2009 9:26
Sono certo di non sapere
Iscritto: 7/7/2005
Da: dove potrei stare meglio.
Inviati: 8195
 Re: Il grande Zelig
Io_sono
Citazione:
D´altronde ci becchiamo i politici che ci meritiamo, poche balle.

Perdona, ma questa è esattamente la conclusione a cui gli stessi politici (anzi, tutta la politica) aspirano, e per cui “lavorano” alacremente.
C’è qualcosa di profondamente perverso , ed immobilizzante, nel lamentarsi della merda quotidiana e concludere che ce la meritiamo… Affermarlo implica, a mio avviso, essersi fatta preda volontaria o meno di un meccanismo “invisibile” e coatto che deresponsabilizza e rassegna.
Al di là della propaganda mediatica che spinge a considerare nostra diretta responsabilità ogni “bene” (semmai ce ne fosse) ed ogni male della politica (e dei suoi rappresentanti), sappiamo benissimo (a meno che la "fabbrica mediatica" non ci abbia del tutto chiuso gli occhi di fronte alla realtà della nostra vita concreta) che tra i governati ed i governanti c’è un abisso.

Non so, io penso ai milioni di italiani che si fanno un mazzo tanto, ed onestamente, ogni giorno per tirare insieme pranzo e cena; penso alle centinaia di migliaia di pensionati a 600 euro al mese che tirano letteralmente avanti con grande dignità; penso ai ragazzi che pur di rendersi indipendenti e costruirsi uno straccio di futuro vanno a lavorare con mini contratti da fame; penso alle decine di migliaia che negli ultimi mesi hanno affollato le strade contro i veleni ed i disastri del “progresso” e della “crescita”, e con grande coraggio hanno sopportato i manganelli della “democrazia” . Bene, non mi sembra che questa gente si meriti questi politici.

Penso tuttavia che il tuo commento fornisca uno spunto interessante circa il percorso che, oggi, porta a considerare questi parassiti come effetto diretto di una "volontà", o di un'apatia, di chi altrettanto direttamente li subisce.
La verità sulla politica e sui politici, e sulle nostre responsabilità, non verrà mai fatta emergere senza disintossicarsi da essi.

rekit
Citazione:
gli italiani, o per lo meno la stragrande maggioranza, sono degli emeriti rincoglioniti ignoranti!!!
ma non farglielo mai notare! comincerebbero a chiamarti comunista!

Una battuta piena di verità, se solo consideriamo quanto ANCHE i “comunisti” (parlo della sinistra istituzionale) abbiano contribuito per decenni a questi risultati.

alsecret7
Citazione:
stanno cercando di ritornare al loro vecchio e caro fascismo

E perché mai, se la “democrazia” funziona ancora perfettamente?
Vedi Obama....... "...solo perchè c'è un forte culto della personalità non significa che sia fascismo..."

Redazzucco
Citazione:
...un'ottima scusa, alle prossime elezioni, per tornare a votare: mandare a casa Berlusconi!
(Chissà perchè, mi pare di averla già sentita questa).



"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
peonia
Inviato: 27/1/2009 0:22  Aggiornato: 27/1/2009 0:22
Sono certo di non sapere
Iscritto: 26/3/2008
Da: Roma
Inviati: 6677
 Re: Il grande Zelig
Curioso , se 86 e' il tuo anno di nascita, come credo, capisco quanto sia ancora piu' difficile per voi ragazzi vivere oggi, in questa societa' cosi distrutta, anche e soprattutto per colpa nostra, adulti ormai grandicelli....o perche' abbiamo fatto troppo, o troppo poco, o niente, ma abbiamo cercato di fare il nostro meglio, forse non tutti....
Scrivo qui, perche volevo mandarti una mail personale ma ho visto che non c'e'...
Hai tutta la mia dolorosa solidarieta' (mi dirai: me la sbatto, ma io ci tenevo a dirtelo!), tieni duro pero' perche ' voi siete il FUTURO.

...Non temete nuotare contro il torrente. E' di un'anima sordida pensare come il volgo, solo perche' il volgo e' in maggioranza... (Giordano Bruno)
florizel
Inviato: 27/1/2009 9:20  Aggiornato: 27/1/2009 9:20
Sono certo di non sapere
Iscritto: 7/7/2005
Da: dove potrei stare meglio.
Inviati: 8195
 Re: Il grande Zelig
peonia
Citazione:
capisco quanto sia ancora piu' difficile per voi ragazzi vivere oggi, in questa societa' cosi distrutta, anche e soprattutto per colpa nostra, adulti ormai grandicelli....

Credo che sia difficile per TUTTI, e che frammentare il disagio per fasce generazionali sia un altro bel regalo che si fa alla casta di parassiti e saltimbanchi che si susseguono governo dopo governo.

In risposta ad un tuo commento relativo all’aggressione di israele a Gaza, dove affermavi di sentirti
isolata nella tua rabbia , ti rispondevo di cominciare ad abituarti a questa condizione, che ritengo o un punto di arrivo oppure un punto di partenza. Evidentemente ci sono per lo meno passata anch’io (ahimè, non ho più vent’anni… ) ed evidentemente per me tale condizione è un punto di partenza. La sua evoluzione o il suo ristagno dipendono, a mio avviso, da molte cose…
Ma vedo che anche te ritieni che sia “colpa” vostra, “vostra” nel senso di coloro che hanno subito, e subiscono, le scelleratezze della politica, piuttosto che esserne i diretti protagonisti…

E’ bizzarro, vero? A forza di ritenere “colpa nostra” qualunque cosa accada nella società abbiamo finito tutti con l’isolarci, col dividerci, con l’autoflagellarci; e, cosa ancor più grave, non si riesce più ad individuare esattamente i veri responsabili di tutta questa merda…

Citazione:
Scrivo qui, perche volevo mandarti una mail personale ma ho visto che non c'e'...

Ci sono sempre i pm, in ogni caso…

"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
LoneWolf58
Inviato: 30/1/2009 11:51  Aggiornato: 30/1/2009 11:51
Sono certo di non sapere
Iscritto: 12/11/2005
Da: Padova
Inviati: 4861
 Re: Il grande Zelig

La storia, come un'idiota, meccanicamente si ripete. (Paul Morand)
Il problema, però, è che ci sono degli idioti che continuano a credere che la storia non si ripeta. (LoneWolf58)

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