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palestina : Il silenzio di Obama
Inviato da Redazione il 7/1/2009 12:00:00 (7039 letture)

Prima di affrontare il misterioso “silenzio di Obama” su Israele, che ormai occupa le prime pagine di mezzo mondo, sarebbe utile cercare di liberarsi di certi preconcetti grossolani, sia da parte di chi vede in lui il salvatore supremo dell’umanità, sia di chi lo vede come un burattino costruito in laboratorio.

Chiunque affrontasse la questione con un minimo di realismo, capirebbe infatti che nessuna delle due tesi può essere vera in assoluto, e che la verità deve necessariamente trovarsi nella zona grigia che le separa.

Quando hai una persona che nel suo passato ha dimostrato ripetutamente di essere animato da ideali limpidi e sinceri, e la ritrovi seduta nell’ufficio ovale della Casa Bianca, la vera domanda da porsi è quanto - in quale misura, cioè - questo individuo abbia dovuto rinunciare ai propri ideali, per accomodare i poteri forti che gli hanno permesso di arrivare fino lì.

Ma che li avesse è fuori discussione (non basta certo la PNL, per scatenare in quel modo le masse travolgenti che poi lo hanno eletto), come è fuori discussione che non possa averli mantenuti intatti fino alla soglia di quell’ufficio. L’ultimo che ha creduto di poterlo fare ha trovato la risposta nei proiettili di Dallas.

E da allora, purtroppo, abbiamo visto alla Casa Bianca solo presidenti che provenivano dalle stesse fila da cui partirono quei proiettili. Le uniche due eccezioni, Jimmy Carter e Bill Clinton, hanno solo confermato che oltre un certo limite non si può comunque andare. Carter ha cercato in tutti i modi di restare fedele al suo pacifismo congenito, ma ha dovuto pagare con la pubblica gogna - che gli sarebbe costata la rielezione - l’inanità a cui fu costretto nel caso degli ostaggi di Teheran. Clinton invece, molto più astuto e opportunista, è riuscito a passare alla storia come una persona che a 25 anni partecipava ai cortei pacifisti, con tanto di spinello e barba lunga, mentre a 50 ordinava di sganciare bombe all'uranio impoverito sui bambini jugoslavi.

Cosa sia accaduto nel frattempo, rimane un mistero che forse solo lui potrà spiegare.

Eppure, anche di fronte a questa contraddizione monumentale, ...

... non si può affermare in modo semplicistico che Clinton “abbia tradito i propri ideali per arrivare al potere”. Proprio perchè abbiamo stabilito che i compromessi sono necessari, bisognerebbe valutare l’insieme del suo operato, e vedere se per caso, in otto anni di presidenza, sia riuscito a realizzare anche qualcosa di positivo, magari proprio “in cambio” di quella guerra “inevitabile”.

Bisogna infatti sapere, a sua volta, in che modo gli sia stata presentata quella guerra dai militari che l’avevano preparata, e quanto “inevitabile” fosse quindi l’intervento armato che lui alla fine ha sottoscritto.

Sia chiaro, non sto in alcun modo cercando di assolvere Clinton: una guerra rimane una guerra, e chi la autorizza commette un crimine imperdonabile in ogni caso (D’Alema, in questo, gli fa ottima compagnia). Dico solo che non abbiamo informazioni sufficienti per valutare il comportamento dei singoli individui, all’interno di situazioni così complesse come una guerra nei Balcani. E’ assolutamente possibile, infatti, che Clinton abbia fatto buon viso a cattivo gioco, trovandosi incastrato in una trappola senza uscita, ottenendo magari mano libera su un altro fronte, come ad esempio la questione palestinese.

Non dimentichiamo infatti che proprio alla fine del suo mandato, Clinton era quasi riuscito a far suggellare uno storico accordo fra palestinesi e israeliani, che solo la testardaggine di Arafat riuscì a far deragliare all’ultimo momento. Si potrà argomentare finchè si vuole sui termini di quell’accordo, ma nessuno può negare che oggi, se Arafat l’avesse firmato, milioni di suoi concittadini vivrebbero in un vero e proprio paradiso, rispetto all’inferno in cui sono ormai condannati a languire, se non a estinguersi del tutto.

L’artefice di quell’accordo si chiamava William Jefferson Clinton, e oggi curiosamente è proprio sua moglie, nelle vesti di Ministro degli Esteri, che ritorna da quelle parti. Potrà essere un caso, certamente, e i motivi che hanno portato Obama a scegliere lei possono essere del tutto indipendenti dal Medio Oriente. Di fatto però fu proprio Hillary Clinton l’unico personaggio “di alto rango” dell’amministrazione USA a dichiararsi apertamente a favore dei “due stati contigui e indipendenti”, nel suo ultimo viaggio in Israele. (Non facciamoci confondere, perfavore, dalla retorica elettorale dei mesi scorsi, piena di strombazzate pro-Israele da parte di chiunque avesse un microfono fra le mani. Una cosa sono le parole dal pulpito, intese a raggranellare ogni voto possibile – e a tranquillizzare, in certi casi, segmenti particolarmente “sensibili” dell’elettorato - ben altra sono le azioni messe in pratica una volta iniziato a governare. Se i Clinton erano arrivati, 10 anni fa, ad un soffio dalla firma di un accordo di quella portata, significa che l’intento da parte loro c’era stato, e pure tutto).

A sua volta Obama ha dovuto andare in Israele, indossare il cappellino locale, e baciare un muro ritenuto importante da chi abita da quelle parti. Obama ha anche fatto un discorso, trasmesso in mezzo mondo, nel quale ha confermato in modo inequivocabile l’appoggio degli Stati Uniti all’ “amico e alleato Israele”. Ma l’abbiamo visto molto più contento e gioioso, se proprio vogliamo guardare, in mille altre occasioni.

Pensare che un qualunque candidato alla presidenza possa evitare una sceneggiata del genere è da ingenui, e pensare che possa permetterselo uno che ha già i suoi problemi in casa propria, a causa della pelle non proprio luminosa, lo è ancora di più.

Non si capisce peraltro perchè dovremmo prendere per buone certe frasi “diplomatiche” dei candidati, mentre accogliamo con totale scetticismo ogni loro promessa verso di noi.

Se mentono a noi con quella faccia di palta, perchè mai dovrebbero essere sinceri fra di loro?

E’ chiaro quindi che ogni frase ed ogni gesto dei candidati vada interpretato in luce del rapporto specifico che esiste in quel momento fra le loro aspirazioni e le necessità - o le paure - di chi dovrebbe dargli ii voto.

Quando Hillary Clinton era in lizza per la presidenza, Obama era “impreparato”, “discontinuo” e “inaffidabile”. Oggi è il più grande leader della storia, che risolleverà con mano ferma le sorti della sua nazione. Quale delle due affermazioni è vera? Nessuna, ovviamente. Dove sta la verità? In una gradazione qualunque fra i due estremi.

***

In luce di tutto questo, proviamo ad analizzare i pochi segnali che siamo riusciti a cogliere, riguardo alla crisi palestinese e ad un silenzio di Obama che diventa ogni giorno più “rumoroso”.

Prima di tutto, dobbiamo ricordare l’infelice “profezia” di Joe Biden, colta per caso dai cronisti dietro le quinte di un comizio. “Scommetto che entro sei mesi dall’inaugurazione – disse Biden ai presenti – Obama dovrà affrontare una grave crisi internazionale, creata appositamente per metterlo alla prova”.

Ora, non si conoscono molti gruppi di potere, nè certamente nazioni, che si dilettino a scatenare crisi a comando, solo “per vedere la faccia che fa” la persona coinvolta. Mentre bisogna riconoscere che Israele ha sviluppato, nel corso dei decenni, una straordinaria abilità nel far partire i razzi palestinesi proprio quando la cosa gli tornava più comoda.

Chiunque conosca la storia di Israele, infatti, sa bene che i sionisti hanno sempre visto con diffidenza qualunque accordo con i palestinesi – Oslo, per loro, fu l’orrore degli orrori – trovando regolarmente il modo di farli arrabbiare, alla vigilia di qualunque stretta di mano importante. (A loro volta, i palestinesi appaiono talmente stupidi, nell’abboccare ogni volta in modo così clamoroso, da legittimare il sospetto che fra i loro ”leader” si nasconda qualcuno con intenti ben diversi da quelli dichiarati).

Ma soprattutto, dobbiamo tener presente che l’unica “pace” che cercano davvero i sionisti, al di là delle parole, è quella che regnerebbe nella Grande Israele (l’antico sogno, mai tramontato, dei “padri fondatori”), una volta partito – o sepolto - l’ultimo palestinese che abbia mai camminato su quella terra.

Non ci sono alternative nella loro mente, e non si può nemmeno pensare di iniziare a inquadrare la questione palestinese, se non si tiene conto di questa premessa fondamentale.

Ecco perchè la soluzione del problema può venire solo dall’interno di Israele: finchè i sionisti staranno al governo, continueranno ad usare l’esercito nel modo criminale in cui lo hanno usato fino ad oggi, e nulla potrà fermarli.

C’è però una parte di israeliani che da tempo si oppone al genocidio dei palestinesi. Che lo faccia per motivi etici o per paura delle bombe poco importa: di fatto esiste una quota sostanziale di israeliani – rabbini compresi – che vorrebbe arrivare ad un accordo di coesistenza pacifica dei due popoli. Sono però una minoranza, che non riesce a crescere a causa della continua propaganda interna – ancora più feroce di quella internazionale – che li soffoca sul nascere: provate voi a sostenere la necessità di un accordo pacifico, quando siete circondati da immagini, discorsi, filmati, urla, proclami e manifestazioni che dipingono sistematicamente l’arabo come un animale assetato di sangue.

E’ quindi necessario, prima di tutto, trovare il modo di aiutare questa minoranza a diventare una maggioranza.

Anche perchè dall'esterno, oggi, si può fare molto poco. Per troppi anni i sionisti hanno avuto mano libera nel compiere alla luce del sole crimini che una volta, se non altro, cercavano di nascondere agli occhi del mondo, e ci vorrà del tempo prima di capovolgere in qualche modo questo meccanismo perverso.

Otto anni di macinamento mediatico, nei quali chiunque assomigli ad un arabo rischia di ritrovarsi “collegato ad Al-Queda”, hanno permesso all’occidente di chiudere anche il secondo occhio, che già osservava controvoglia il genocidio in corso.

Per otto anni Bush ha finto di redarguire i propri alleati, che nel frattempo occupavano molte posizioni importanti nella sua amministrazione, dando di fatto il beneplacito per la costruzione di un muro che ha sepolto per sempre i sogni residui di una nazione palestinese.

Nel frattempo i neocons hanno avuto il loro tornaconto, imperversando in maniera vergognosa, sia nel mondo che in casa propria, protetti dalla scusa della “guerra al terrorismo”.

Non a caso il nome in codice dell’operazione 11 settembre era “Il Grande Matrimonio”. Mentre i cronisti tutto il mondo, in quelle ore, si domandavano chi potessero essere i responsabili, da Tel Aviv un Nethaniahu vistosamente impaziente ci faceva sapere con grande certezza che “è ora di dire basta al terrorismo islamico, che da oggi ha dimostrato di saper portare morte e distruzione ovunque nel mondo”. Gli faceva eco, poco dopo, Shimon Perez, mostrando altrettanta certezza sui responsabili, e pari deteminazione nella volontà di sterminarli.

Erano circa le quattro del pomeriggio: dalle macerie delle Torri Gemelle arrivavano ancora le urla dei pochi sopravvissuti al crollo, mentre l’Edificio 7 non aveva ancora nemmeno raggiunto la temperatura critica a cui si sarebbe fusa la fatidica colonna 79. Ma loro sapevano già con certezza chi fosse stato.

Quello che è successo nei giorni, nei mesi, e negli anni seguenti, lo sanno tutti coloro che hanno avuto la forza e la costanza di guardare.

Dopo un sistematico sterminio di massa, nel quale interi campi profughi venivano rasi al suolo come inutili formicai, oggi i palestinesi sono ridotti a vivere in sacche di territorio tanto insensate dal punto di vista logistico quanto disumane dal punto di vista personale. Quando un ragazzo deve fare due ore di coda al check-point per andare a scuola – nel proprio paese - e altrettante per tornare a casa, vuol dire che per lui la vita ha perso ogni significato.

Nel frattempo Gerusalemme è stata circondata da un enclave talmente fitto di colonie che da una parte la protegge in maniera impenetrabile, dall’altra taglia definitivamente fuori i palestinesi dai traffici con la capitale, azzerando del tutto il già scarso valore dei loro prodotti agricoli.

Quelli che resteranno, se ne resteranno, saranno ridotti al rango di schiavi.

Ma a quella fase bisogna ancora arrivarci, è Israele sembra improvvisamente colta da una fretta furibonda di chiudere in qualche modo la partita.

Diventa quindi difficile sostenere che questa fretta non sia in qualche modo collegata alll’imminente cambio di guardia a Washington, ed è ancora più curioso che Ehud Barak abbia sentito il bisogno di citare proprio la frase pronunciata da Obama (“se lanciassero dei razzi contro la stanza in cui dormono le mie figlie farei tutto il possibile per difenderle”) a giustificazione di una reazione armata che non ha nulla di diverso da quella che Israele mette sistematicamente in atto da decenni, ogni volta che i palestinesi si azzardano a lanciare qualcosa di fumante oltre la barricata.

Si chiama excusatio non petita, e in questo caso non solo denuncia una anomala coda di paglia da parte di Israele, ma porta a domandarsi perchè mai sia proprio con le parole di Obama che Israele voglia avallare le sue azioni più recenti.

Forse per rendergli più difficile un’eventuale presa di posizione più distante dalla loro, una volta entrato alla Casa Bianca?

Nella stesa luce va infatti letto anche il patetico tentativo di un presunto leader di Hamas, che dalla TV (libanese) ha finto di insultare Obama “perchè non interviene” a favore dei palestinesi. A questo va aggiunto il provvidenziale messaggio del “solito” Al-Zahwari, che si è messo a rampognare Obama proprio per lo stesso motivo, dimenticandosi completamente che solo un mese fa lo aveva accusato di essere un negro venduto alla causa dei padroni bianchi. (Voglio dire, se è venduto ai padroni bianchi, perchè stupirsi se poi non interviene per gli schiavi scuri? Casomai dimmi "visto che avevo ragione?", e torna a casa tua. Ma non farmi di nuovo lo stupito, perchè a questo punto non ti crede più nemmeno il mio cane).

Sarà un caso, infatti, ma anche questo messaggio di Al-Zahwari è stato miracolosamente recuperato dal SITE Intelligence Group, una curiosa organizzazione che combatte il terrorismo, e si vanta apertamente di offrire informazioni sui gruppi terroristici “non reperibili altrove”. (Mai una volta che Al-Queda mandi queste cassette alla redazione di Novella 2000, piuttosto che a Panorama: avvisa sempre il SITE, un nemico dichiarato, e poi “sparisce” regolarmente dal server che li ospitava).

Sembra quindi evidente il desiderio di Israele di “stanare” con ogni mezzo a disposizione Obama dal suo silenzio, obbligandolo a schierarsi apertamente dalla loro parte prima del discorso inaugurale.

Cosa avranno da temere da lui, che li ha portati ad agire così frettolosamente - guadagnadosi il disprezzo del mondo intero – nelle ultime settimane in cui Bush gironzola intorpidito per la Casa Bianca?

Come avranno interpretato in Israele il silenzio di Obama, con il coro mondiale che cantava in loro favore, da dover sentire così fortemente la mancanza del suo giudizio?

La risposta precisa, naturalmente, l’avremo solo con il tempo. E’ però interessante notare cosa ha risposto un portavoce di Obama, alla millesima volta che un cronista gli chiedeva perchè il futuro presidente taccia su Israele: “Come Obama ha già spiegato, c’è un solo presidente per volta. E non vogliamo dare al mondo l’impressione che la politica estera americana sia contraddittoria”.

Oooops! Scivolone freudiano, o avviso ai naviganti?

Da parte sua Obama, pressato ormai costantemente dalla stampa, ha dichiarato oggi che sin dal primo giorno affronterà la situazione del Medio Oriente in modo radicale e prioritario, con la finalità di portare al più presto alla soluzione dei problemi nella regione. Non ha specificato di chi.

Sia chiaro, nessuno si aspetta che Obama, nel suo discorso inaugurale, denunci pubblicamente gli “amici e alleati di Israele”, e nemmeno pronuncerà, probabilmente, una sola frase che contenga il nome di Israele.

Sarebbe però interessante sentirsi dire, ad esempio, che da oggi tutte le nazioni devono impegnarsi a rispettare le leggi internazionali, nell’interesse di un equilibrio collettivo, per capire che il famoso “veto automatico”, che gli Stati Uniti pongono sistematicamente al Consiglio di Sicurezza, proteggendo Israele da qualunque risoluzione contro di loro, non sia più da considerarsi un fatto scontato.

In fondo, non dimentichiamolo, è sempre l’America a sostentare Israele, sia militarmente che economicamente. Quelli possono minacciare quello che vogliono, ma se l’America decidesse di chiudere i rubinetti, gli amici sionisti hanno finito di fare i gradassi, soprattutto in casa loro.

Altrettanto si dica per l’Europa, che ha sul tavolo già da tempo la complicata richiesta di Israele di entrare nell’Unione, ha in questo momento la rara possiblità di pretendere da loro qualcosa in cambio, prima di accettarli.

Perchè allora – ci si domanderà – tutto questo non accade?

La risposta, a mio parere, è di sottile natura psicologica: esattamente come i neocons contavano sullo sdegno popolare, contro chiunque volesse mettere in dubbio la vera natura degli attentati alle Torri Gemelle, oggi nessuno osa aprir bocca contro Israele, perchè sa che verrebbe immediatamente ricattato dalla classica accusa di antisemitismo, amplificata e supportata da un coro mondiale.

In altre parole, finchè Israele può contare sullo ”scandalo a comando”, nel quale tutti i media occidentali scattano all’unisono contro il “nemico di Sion”, nessuno avrà sufficienti vantaggi personali da rischiare l’ondata di ostracismo che gli deriverebbe sicuramente da una tale presa di posizione.

Un paziente lavoro dietro le quinte, però, potrebbe smontare almeno in parte quest’arma di cartone, convincendo l’Europa a prepararsi per dire basta tutti insieme, in maniera certo delicata, ma anche chiara ed efficace.

Solo togliendo la spina al ricatto mediatico – non a caso esercitato sempre con grande tempismo dai sionisti – si può pensare di ridare coraggio alla minoranza di israeliani favorevoli alla convivenza con i palestinesi, dando nel frattempo al mondo una compattezza sufficiente per estirpare una volta per tutte il cancro del sionismo.

Dipende sempre dal tornaconto di ciascuno, e non certo dai principi morali, ma le armi per porre fine al ricatto, volendo, ci sono tutte, e la situazione sembra in qualche modo matura per farlo. (Fra l’altro, non si vedono particolari motivi per cui la Russia dovrebbe opporsi a questo tipo di strategia. Anzi).

In conclusione: se io fossi al posto di Obama, per un lavoro così complesso e delicato cercherei una persona che conosca già bene i più importanti leader mondiali (anche per non andare a disturbare inutilmente quelli sbagliati), e che conosca altrettanto bene la questione palestinese, dopodichè le offirei il posto di Ministero degli Esteri.

Forse tutto questo è solo un’illusione, ma diversi indizi mi permettono almeno di coltivarla con un barlume di speranza.

Massimo Mazzucco

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I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore Albero
menphisx
Inviato: 7/1/2009 12:10  Aggiornato: 7/1/2009 12:10
Mi sento vacillare
Iscritto: 19/5/2008
Da: Everywhere
Inviati: 463
 Re: Il silenzio di Obama
Ha scritto jugolavi, invece di jugoslavi

« Tramuta tutto in ciò che è veramente: l’Astratto, lo Spirito, il Nagual. Non c’è stregoneria, né il male, né il diavolo. C’è solo la percezione. »
Don Juan Matus
Redazione
Inviato: 7/1/2009 12:34  Aggiornato: 7/1/2009 12:34
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Il silenzio di Obama
Grazie.

***

Ragazzi, ci ho messo due giorni a scrivere questo articolo. Mi sta bene qualunque reazione, ovviamente, ma se becco qualcuno che commenta senza averlo letto tutto lo massacro senza pietà .

tibberio
Inviato: 7/1/2009 12:34  Aggiornato: 7/1/2009 12:35
Mi sento vacillare
Iscritto: 13/12/2007
Da: Qui
Inviati: 450
 Re: Il silenzio di Obama
"Erano circa le quattro del pomeriggio: dalle macerie delle Torri Gemelle arrivavano ancora le urla dei pochi sopravvissuti al crollo, mentre l’Edificio 7 non aveva ancora nemmeno raggiunto la temperatura critica a cui si sarebbe fusa la fatidica colonna 79. Ma loro sapevano già con certezza chi fosse stato."

E' la mia malizia o e' una "svolta nelle indagini"??


Potresti aver ragione sul silenzio di obama ma questo ..... ve lo diremo nelle prossime puntate. Rimanete sintonizzati.

La storia inizia e si ferma, va avanti e poi si perde e, in mezzo a ogni parola, quanti silenzi, quante parole sfuggono e svaniscono per non essere mai piu' ritrovate. (P. Auster)
Redazione
Inviato: 7/1/2009 12:36  Aggiornato: 7/1/2009 12:37
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Il silenzio di Obama
"E' la mia malizia o e' una "svolta nelle indagini"?? "

Di cosa parli? Della colonna 79, o degli annunci di Perez e Netaniahu?

(Comunque, sono ambedue la triste realtà).

tibberio
Inviato: 7/1/2009 13:01  Aggiornato: 7/1/2009 13:01
Mi sento vacillare
Iscritto: 13/12/2007
Da: Qui
Inviati: 450
 Re: Il silenzio di Obama
Niente, ho male interpretato. Sembravi suggerire un possibile mandante per l'attentato.

Come interpreti il tentativo di voler invalidare l'elezione di Obama per mancanza dei requisiti alla candidatura a presidente degli states?
Gossip, mossa vera/concreta od avvertimento da parte dei soliti noti (proprio per rimanere in tema con l'articolo)?

La storia inizia e si ferma, va avanti e poi si perde e, in mezzo a ogni parola, quanti silenzi, quante parole sfuggono e svaniscono per non essere mai piu' ritrovate. (P. Auster)
Hiei2
Inviato: 7/1/2009 13:06  Aggiornato: 7/1/2009 13:06
Ho qualche dubbio
Iscritto: 17/12/2008
Da:
Inviati: 133
 Re: Il silenzio di Obama
Spero nessuno si offenda se riposto qui:

Kissinger: Obama primed to create 'New World Order'
Policy guru says global upheaval presents 'great opportunity'


According to Henry Kissinger, the Nobel Peace Prize winner and former secretary of state under President Nixon, conflicts across the globe and an international respect for Barack Obama have created the perfect setting for establishment of "a New World Order."


http://www.worldnetdaily.com/index.php?fa=PAGE.view&pageId=85442

Bimbodeoro
Inviato: 7/1/2009 13:28  Aggiornato: 7/1/2009 13:28
Mi sento vacillare
Iscritto: 6/6/2006
Da: Amicoland
Inviati: 388
 Re: Il silenzio di Obama
Sono masochista lo so......ascolto i TG di Sistema per sentire le stronzate che hanno da dire, mi ci avveleno pensando che la maggior parte delle persone crede a ciò che viene proferito.
Con voi ho iniziato ad aprire la mente (è moltissimo che nn scrivo su questo sito, ma ho continuato a seguirvi e leggervi con continuità, soprattutto te Massimo) ho iniziato a comprendere (forse) come girano certi meccanismi......e le prime conclusioni che mi sono dato nn sono affatto confortanti....credere in Obama........amici mi hanno chiesto cosa ne pensavo dopo che era stato eletto.........non ho saputo rispondere.
Voglio cmq credere a ciò che dici nel tuo articolo Massimo, credere che si....alcuni compromessi sono indispensabili per portare avanti certi ideali e credo che il neopresidente americano di ideali da condividere ne abbia molti di più rispetto ai suoi "colleghi neocons"........Il tempo ci darà tt le risposte. Quello che possiamo fare noi è solo cercare di pubblicizzare la conoscenza su certi fatti che nel mainstream è occultata.

"Il Tempo......non aspetta nessuno".

"Non è il popolo che deve aver paura del proprio governo, ma è il governo che deve avere paura del proprio POPOLO."

"Sotto questa maschera non c'è solo carne, sotto questa maschera c'è un idea e le idee sono a prova di proiettile."
baciccio
Inviato: 7/1/2009 13:30  Aggiornato: 7/1/2009 13:33
Mi sento vacillare
Iscritto: 30/1/2006
Da: Genova
Inviati: 536
 Re: Il silenzio di Obama
Citaz. dall'articolo: Mentre i cronisti tutto il mondo, in quelle ore, si domandavano chi potessero essere i responsabili, da Tel Aviv un Nethaniahu vistosamente impaziente ci faceva sapere con grande certezza che “è ora di dire basta al terrorismo islamico, che da oggi ha dimostrato di saper portare morte e distruzione ovunque nel mondo”. Gli faceva eco, poco dopo, Shimon Perez, mostrando altrettanta certezza sui responsabili, e pari deteminazione nella volontà di sterminarli".

Anch'io, come tibberio poco sopra, ho letto queste parole come il significato che hanno: una incauta e intempestiva mossa sbagliata, che poteva compromettere l'intero progetto dell'11 settembre da parte di chi era " ben informato" in merito agli attentati alle torri.

schiumaqua
Inviato: 7/1/2009 13:39  Aggiornato: 7/1/2009 13:45
Mi sento vacillare
Iscritto: 2/6/2004
Da: dalla grotta
Inviati: 358
 Re: Il silenzio di Obama
Citazione:
Non dimentichiamo infatti che proprio alla fine del suo mandato, Clinton era quasi riuscito a far suggellare uno storico accordo fra palestinesi e israeliani, che solo la testardaggine di Arafat riuscì a far deragliare all’ultimo momento. Si potrà argomentare finchè si vuole sui termini di quell’accordo, ma nessuno può negare che oggi, se Arafat l’avesse firmato, milioni di suoi concittadini vivrebbero in un vero e proprio paradiso, rispetto all’inferno in cui sono ormai condannati a languire, se non a estinguersi del tutto.


Caro Massimo, ti stai sbagliando, tu stai parlando di uno dei "miti" meglio costruito e messo in giro dalla propaganda sionista-israeliana sulla questione del "sacrificio" di Israele nella cessione di terra ai Palestinesi.
Ho pubblicato sul forum un testo di Tanya Reinhart che presentò a Siena nel 2006.
Tanya Reinhart è morta nel 2007 ma il suo messaggio è sempre attuale, vale la pena di leggerlo.

Si può vedere anche il video su google.

La verità, dal momento che me la impongono, non mi interessa.
Hiei2
Inviato: 7/1/2009 13:43  Aggiornato: 7/1/2009 13:47
Ho qualche dubbio
Iscritto: 17/12/2008
Da:
Inviati: 133
 Re: Il silenzio di Obama
Citazione:
Chiunque affrontasse la questione con un minimo di realismo, capirebbe infatti che nessuna delle due tesi può essere vera in assoluto, e che la verità deve necessariamente trovarsi nella zona grigia che le separa.

Porre la tua tesi come dimostrata a priori non era una brutta cosa?

Citazione:
Quando hai una persona che nel suo passato ha dimostrato ripetutamente di essere animato da ideali limpidi e sinceri,

Posso chiederti di dimostrare questa affermazione o indirizzarmi ad un link ove tu l'abbia eventualmente già fatto in passato (seguendo diversi siti potrei essermi perso qualcosa)?
Thanks.

Citazione:
Carter ha cercato in tutti i modi di restare fedele al suo pacifismo congenito, ma ha dovuto pagare con la pubblica gogna - che gli sarebbe costata la rielezione - l’inanità a cui fu costretto nel caso degli ostaggi di Teheran

A questo proposito, è utile ricordare questo articolo:

Il “Washington Times” oggi riporta che il nuovo leader iraniano, Mahamoud Ahmadinejad, ebbe un ruolo chiave nel sequestro dei civili nell’ambasciata statunitense USA di Teheran nel 1979, e lo fa riportando le testimonianze di tre ostaggi di allora.
Tutti gli ex sequestrati, durante le interviste, hanno riconosciuto il neoeletto ultraconservatore come uno degli uomini del commando, addirittura come quello che li ha interrogati.

[...]

Il 16 gennaio del 1981 la Federal Reserve e la Banca d’Inghilterra (le Banche Centrali dei due paesi) trasferirono 7 milioni di dollari (5 milioni dalla Chase Manhattan Bank e 2 dalla Citibank, entrambe della famiglia Rockefeller) in un conto presso una banca iraniana a Teheran. Dopo qualche giorno, il 21 gennaio del 1981, durante il discorso di insediamento Reagan annuncia la liberazione degli ostaggi!
Oltre ai 7 milioni di dollari furono inviate anche armi agli insorti iraniani…


http://www.disinformazione.it/presidenteiran.htm

Citazione:
Proprio perchè abbiamo stabilito che i compromessi sono necessari, bisognerebbe valutare l’insieme del suo operato, e vedere se per caso, in otto anni di presidenza, sia riuscito a realizzare anche qualcosa di positivo, magari proprio “in cambio” di quella guerra “inevitabile”.

"Quando c'era Mussolini i treni arrivavano in orario!"

Citazione:
Cosa avranno da temere da lui, che li ha portati ad agire così frettolosamente - guadagnadosi il disprezzo del mondo intero – nelle ultime settimane in cui Bush gironzola intorpidito per la Casa Bianca?

Forse che non era il caso per il novello messia di Kissinger (vedi sopra) iniziare il mandato con un bel massacro di bambini palestinesi...

Citazione:
Sia chiaro, nessuno si aspetta che Obama, nel suo discorso inaugurale, denunci pubblicamente gli “amici e alleati di Israele”

Sfugge a questo punto il significato di "cambiamento"...

Citazione:
Quelli possono minacciare quello che vogliono, ma se l’America decidesse di chiudere i rubinetti, gli amici sionisti hanno finito di fare i gradassi, soprattutto in casa loro.

Quindi Obama con suo oceanico consenso potrebbe risolvere il problema in cinque minuti, ma si è già detto che non lo farà. Ohibò?
Non aveva paura del KKK, ma ha paura dell'ADL? Credevo che con l'elezione di un nero gli USA avessero superato il tabù del razzismo, ma evidentemente non del tutto.

Citazione:
Un paziente lavoro dietro le quinte, però, potrebbe smontare almeno in parte quest’arma di cartone, convincendo l’Europa a prepararsi per dire basta tutti insieme, in maniera certo delicata, ma anche chiara ed efficace.

Perchè soldi e armi li forniscono gli USA, ma deve essere l'Europa a dire "basta" - delicatamente, mi raccomando - per risolvere il problema. Ohibò?

EDIT: Ho un'aggiuntina da fare, ma devo verificare se la ribecco...

TAZMIN
Inviato: 7/1/2009 13:51  Aggiornato: 7/1/2009 13:51
Ho qualche dubbio
Iscritto: 2/6/2004
Da:
Inviati: 56
 Re: Il silenzio di Obama
Caro Massimo, bellissimo articolo!
Detto questo, sono felice di trovarti così ottimista sulla nimina della Clinton; io, invece, ho paura che, grazie allo status quo prodtto da questa carneficina, isarele avrà ora una pozizione cosi forte che qualunque trattativa non si rivelerà che un piccolo contentino x i palestinesi.
Il fatto è che vedo Obama e tutti i politici in geenrale troppo legati all'enclave di potere sionista. Ma avete fatto caso di come, nel mese di dicembe, ogni giorno vi fosse stato un politico italiano - x quel poco che contiamo, ma è un esempio a noi vicino - che o era in israelke o era in un qualche museo o cerimonia d iricordo? Con tutti i problemi che ci sono, con la "shoahù" contro i poveri del terzo mondo che avviene da anni sotto gli occhi di tutti..possible che questi briganti trovino il tempo sempre e solo x il ricordo dei genocidi pasati? Giusto, x carità, ma il ricordo è inutile se poi gli stessi errori, se non di più, vengono commessi tutt'oggi in scala planetaria e sotto un'indifferenza di tutti, ancora più grave perchè viviamo nell'era della comunicazione globale!

Hiei2
Inviato: 7/1/2009 14:16  Aggiornato: 7/1/2009 14:23
Ho qualche dubbio
Iscritto: 17/12/2008
Da:
Inviati: 133
 Re: Il silenzio di Obama
Trovato!

Citazione:
Quando Hillary Clinton era in lizza per la presidenza, Obama era “impreparato”, “discontinuo” e “inaffidabile”. Oggi è il più grande leader della storia, che risolleverà con mano ferma le sorti della sua nazione. Quale delle due affermazioni è vera? Nessuna, ovviamente. Dove sta la verità? In una gradazione qualunque fra i due estremi.


Ho un video che secondo me merita menzione, e della quale vorrei sentire il parere di Redazione: si tratta di un video YouTube caricato il 16 Febbraio 2008, notate la data, in cui un sedicente propagandista del "New World Order" (vedasi link) dichiarava CATEGORICAMENTE la vittoria di Obama nelle elezioni.

http://www.youtube.com/watch?v=GSKM7nXwln8&feature=channel_page

E' un video amatoriale di propaganda pro-NWO quindi contiene delle indubbie michiate, ma il nocciolo resta l'esattezza del pronostico, che allora avrebbe dovuto essere più che scontato, forse addirittura un'ipotesi ridicola (almeno per l'uomo comune).

Passo la parola a "doppio M".

peonia
Inviato: 7/1/2009 14:16  Aggiornato: 7/1/2009 14:16
Sono certo di non sapere
Iscritto: 26/3/2008
Da: Roma
Inviati: 6677
 Re: Il silenzio di Obama
Grazie Massimo per quest'articolo che ci lascia qualche speranza...
cosi sia...

...Non temete nuotare contro il torrente. E' di un'anima sordida pensare come il volgo, solo perche' il volgo e' in maggioranza... (Giordano Bruno)
kataclisma
Inviato: 7/1/2009 14:23  Aggiornato: 7/1/2009 14:23
Mi sento vacillare
Iscritto: 8/12/2008
Da:
Inviati: 325
 Re: Il silenzio di Obama
Molto bella è l'idea di un Obama, uomo nuovo, che potrebbe dare una svolta alla politica globale e altrettanto bella è la speranza che abbia scelto lady Clinton per mettere finalmente mano alla questione palestinese, anche se propendo di più per un "obbligo venuto dall'alto", visto che da più parti si insinua che la Hillary sia parte integrante dell' estabilishment attuale.

Dal mio punto di vista non è cruciale chiedersi se Obama sia
Citazione:
il salvatore supremo dell’umanità

oppure soltanto
Citazione:
un burattino costruito in laboratorio

se sia realmente
Citazione:
animato da ideali limpidi e sinceri

e
Citazione:
in quale misura ... questo individuo abbia dovuto rinunciare ai propri ideali, per accomodare i poteri forti che gli hanno permesso di arrivare fino lì

ma piuttosto, ammettendo che egli sia quello che ci si augura altrimenti è inutile sognare, se un uomo solo, pur sostenuto da un ordinamento politico che virtualmente gli assegna il comando assoluto o quasi, sia in grado di portare avanti una politica che vada contro l' interesse dei potenti a favore di tutti gli altri.
Ho da moltissimo tempo, da quando ho iniziato a pensare con la mia testa, l' impressione che il presidente degli stati uniti, lungi dall' essere la persona con il maggior potere sulla faccia della terra, sia solo lo specchietto per le allodole che viene utilizzato da chi tale potere lo esercita realmente.
Veramente si può credere che in questi ultimi anni le decisioni cruciali le abbia prese faccia da primate Bush junior?
Oltretutto sembra banale ricordare che la storia ci ha già insegnato che chi era riuscito forse ad ingannare l'estabilishment facendosi eleggere a presidente senza rinnegare nel profondo le proprie idee e stava provando forse a fare qualcosa
Citazione:
ha trovato la risposta nei proiettili di Dallas.


Mi rattrista fortemente dover continuamente fare, anche solo con me stesso, considerazioni di questo tipo, perchè vanno contro la mia natura, che finora avevo ritenuto fortemente ottimista.
Chissà...spero di sbagliarmi e di essermi fatto cambiare e influenzare dalle teorie "complottistiche" lette nel corso di questi ultimi anni e spero di non dover assistere alla "caduta" del primo presidente nero e all' insediamento del primo presidente donna, anche se, forse un po' cinicamente, questo significherebbe che c'è ancora qualcuno che prova a cambiare le cose.
Probabilmente sarebbe un po' meglio che incassare l'ennesima delusione politica e vedere un Obama burattinaio, burattino dei burattinai...

Se poi si potesse brindare, uno dei prossimi capodanno, ad un ordine nuovo nel mondo, sperando non sia solo un Nuovo Ordine Mondiale, sarebbe splendido...sognare non costa nulla, almeno quello.

E' preferibile essere ottimisti e avere torto, piuttosto che pessimisti e aver ragione.
Einstein
DrHouse
Inviato: 7/1/2009 14:34  Aggiornato: 7/1/2009 14:35
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 30/11/2007
Da:
Inviati: 2394
 Re: Il silenzio di Obama
Citazione:
Non dimentichiamo infatti che proprio alla fine del suo mandato, Clinton era quasi riuscito a far suggellare uno storico accordo fra palestinesi e israeliani, che solo la testardaggine di Arafat riuscì a far deragliare all’ultimo momento. Si potrà argomentare finchè si vuole sui termini di quell’accordo, ma nessuno può negare che oggi, se Arafat l’avesse firmato, milioni di suoi concittadini vivrebbero in un vero e proprio paradiso, rispetto all’inferno in cui sono ormai condannati a languire, se non a estinguersi del tutto.
Massimo, mi dispiace molto doverti contraddire, ma questa è purtroppo una delle più clamorose balle che i media hanno inventato per screditare la posizione palestinese e offrire a Israele un'arma psicologica potentissima di fronte all'opinione pubblica mondiale: quella di trattare con un nemico che non vuole la pace. Fa pari con l'altra menzogna, ripetuta ad nauseam dal nostro caro ministro degli esteri, secondo cui Hamas avrebbe rotto la tregua.

Ti avevo già risposto un annetto fa, adesso non ritrovo più l'articolo e il mio post, ad ogni modo ti ripropongo un link che, spero, possa illuminarti in proposito. L'articolo si intitola Fictions About the Failure At Camp David. Pubblicato l'8 luglio 2001, porta la firma di Robert Malley, ex assessore speciale di Clinton, che partecipò in prima persona ai negoziati di Camp David. Proprio perché viene da una fonte insospettabile, questo contributo è essenziale per capire come sia stato creato ad arte il mito di un Arafat ostinato che rifiuta la pace e non vuole trattare con Israele.

Tieni presente che, quando discuti nei blog sul tema Israele-Palestina, questo è uno degli argomenti usati più spesso e volentieri da sionisti e simpatizzanti di Israele in genere. Doveroso, quindi, da parte nostra non farci infinocchiare e non cadere nell'inganno.

E dopo 10 anni, siamo a discutere se il Volo 77 è arrivato proprio lungo questa linea, o piuttosto è arrivato due metri più a sinistra, o due metri più a destra? (Perle complottiste)
CiEmme
Inviato: 7/1/2009 14:51  Aggiornato: 7/1/2009 14:51
Mi sento vacillare
Iscritto: 8/2/2008
Da: Roma
Inviati: 446
 Re: Il silenzio di Obama
Sara' una politica dei "pannicelli caldi". Proporra' il cessate il fuoco, poi una tregua, poi un tavolo di negoziazioni stile Camp Darby, poi aumentera' la popolazione Palestinese e Israele studiera' il modo di intervenire di nuovo con una drastica riduzione, nel frattemmpo Obama avra' terminato il suo mandato.....

.... e noi staremo qui a discuterne.

Ma la natura dice questo. Se sei antilope, corri piu' veloce del leone. Se sei leone, corri piu' veloce dell'antilope. Non sono finite le antilopi e non sono finiti i leoni.

...ma quante ce piace sta qui a chiacchiera' (e, qualcuno, a indignarsi)!

Una bussola non dispensa dal remare.
shevek
Inviato: 7/1/2009 15:08  Aggiornato: 7/1/2009 15:08
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 27/4/2005
Da: Napoli
Inviati: 1249
 Re: Il silenzio di Obama
Salut y Libertad a todos!

La mia impressione è che quanto è accaduto e continua ad accadere a Gaza possa essere interpretato anche alla luce della paura - indipendentemente dal fondamento di essa - che Obama possa essere effettivamente diverso dalle amminstrazioni precedenti. In altri termini, Israele starebbe cercando di gadagnare la situazione migliore possibile per mettere Obama/Clinton di fronte al "fatto compiuto" ed evitare danni maggiori. Che questa strategia riesca è un altro paio di maniche: potrebbe, invece, far incazzare l'"abbronzato" oltre misura, per non parlare del danno d'immagine che l'azione israeliana sta creando a se stessa - con l'attacco alla scuola ONU i media internazionali sono stati costretti a dare la prima pagina ad una notizia oggettivamente antisionista e filopalestinese... il futuro riposa sulle ginocchia degli dei e vedremo.

Shevek

"Il potere è l'immondizia nella storia degli umani" - F. Guccini
www.portadimassa.net - WEB-TV e non solo di Filosofia
alsecret7
Inviato: 7/1/2009 15:11  Aggiornato: 7/1/2009 15:11
Mi sento vacillare
Iscritto: 11/6/2007
Da:
Inviati: 561
 Re: Il silenzio di Obama
se uno cetta comromessi vuoldire che non e lui che comanda quindi lui diventa un burattino. chi dobbiamo combattere pero sono quelli che cospirano non il presidente di turno chi obbliga il presidente a fare certe scelte per non morire o non essere eletto, noi dobbiamo combattere i cospiratori non il pupazzo e questo che manca amolta gente cospirare non e solo una parola e un fatto assodato, tutto viene creato a tavolino ormai e tanto tempo che mi occupo di cspirazioni e so che tutto quello che succede non e percaso ma voluto da questi animali, che stanno dietro ai governi. kennedi e stato ucciso perche pubblicamente si era messo contro questi poteri occulti di tutti i tipi doveva essere da esempio lui ma ancora non ce nessuno che li combatte veramente questo e il problema la cospirarazione esiste e fin che noi non la combattiamo fara quello che vuole con le nostre vite.

peppe75
Inviato: 7/1/2009 15:56  Aggiornato: 7/1/2009 15:57
Mi sento vacillare
Iscritto: 5/10/2006
Da: London
Inviati: 399
 Re: Il silenzio di Obama
no no scusami,
te lo commento prima di leggere ma giuro anche dopo...

1) lungo!!!!!!

2) citazione:
Quando hai una persona che nel suo passato ha dimostrato ripetutamente di essere animato da ideali limpidi e sinceri

mi devo essere perso qualcosa?? no dico , in buona fede, chiedo qualche chiarimento su questa!!

e ora giù con la lettura...tanto nel frattempo sono anche pagato.

kataclisma
Inviato: 7/1/2009 16:04  Aggiornato: 7/1/2009 16:04
Mi sento vacillare
Iscritto: 8/12/2008
Da:
Inviati: 325
 Re: Il silenzio di Obama
Citazione:
se uno cetta comromessi vuoldire che non e lui che comanda quindi lui diventa un burattino. chi dobbiamo combattere pero sono quelli che cospirano non il presidente di turno chi obbliga il presidente a fare certe scelte per non morire o non essere eletto, noi dobbiamo combattere i cospiratori non il pupazzo e questo che manca amolta gente cospirare non e solo una parola e un fatto assodato, tutto viene creato a tavolino ormai e tanto tempo che mi occupo di cspirazioni e so che tutto quello che succede non e percaso ma voluto da questi animali, che stanno dietro ai governi. kennedi e stato ucciso perche pubblicamente si era messo contro questi poteri occulti di tutti i tipi doveva essere da esempio lui ma ancora non ce nessuno che li combatte veramente questo e il problema la cospirarazione esiste e fin che noi non la combattiamo fara quello che vuole con le nostre vite.


Bah, mi domando cosa centrano martelli e birre con tali argomenti...forse l' abuso di queste ultime potrebbe spiegare gli errori di sintassi e battitura...

E' preferibile essere ottimisti e avere torto, piuttosto che pessimisti e aver ragione.
Einstein
fefochip
Inviato: 7/1/2009 16:16  Aggiornato: 7/1/2009 16:16
Sono certo di non sapere
Iscritto: 27/11/2005
Da: roma
Inviati: 7005
 Re: Il silenzio di Obama
mi fa un po sorridere la posizione della redazione nel suo articolo Forse i palestinesi hanno scoperto di avere un cervello dove cito :
Citazione:
Frustrati da decenni di soprusi ininterrotti, nati e cresciuti nello stesso ribollire di una spirale infinita di violenza, i palestinesi hanno iniziato a comprendere di essere in quel modo la causa involontaria dei loro stessi problemi. Finché un palestinese lancerà un solo sasso, gli israeliani potranno sempre sostenere di mettere in atto la repressione “in difesa e a salvaguardia della propria sicurezza“.

oggi evidentemente redazione ci ha riflettuto un po sopra e nell'articolo odierno scrive:
Citazione:
Chiunque conosca la storia di Israele, infatti, sa bene che i sionisti hanno sempre visto con diffidenza qualunque accordo con i palestinesi – Oslo, per loro, fu l’orrore degli orrori – trovando regolarmente il modo di farli arrabbiare, alla vigilia di qualunque stretta di mano importante. (A loro volta, i palestinesi appaiono talmente stupidi, nell’abboccare ogni volta in modo così clamoroso, da legittimare il sospetto che fra i loro ”leader” si nasconda qualcuno con intenti ben diversi da quelli dichiarati).


d'altronde uno ci può pure ripensare no?

più che "scoprirla" la verità si "capisce", inutile quindi insistere piu di tanto
peppe75
Inviato: 7/1/2009 16:17  Aggiornato: 7/1/2009 16:30
Mi sento vacillare
Iscritto: 5/10/2006
Da: London
Inviati: 399
 Re: Il silenzio di Obama
“Prima di affrontare il misterioso “silenzio di Obama” su Israele, che ormai occupa le prime pagine di mezzo mondo, sarebbe....”

Mi era arrivata questa notizia, ma non leggo più messun mainstream media, è proprio cosi’ intenso il coro di chi chiede a Obama di parlare?Ma perchè dovrebbe farlo?

“Quando hai una persona che nel suo passato ha dimostrato ripetutamente di essere animato da ideali limpidi e sinceri”

Su questa chiedo umili chiarimenti, cosa ha fatto Obama per dimostrare di avere ideali limpidi e puliti, quando e come? Se ci sono, non tirate le foto di manifestazioni pacifiste, abbiamo visto con Clinton che tipo di gente le frequenta...

“Cosa sia accaduto nel frattempo, rimane un mistero che forse solo lui potrà spiegare.”

Ma immagino anche qualcun altro no ?

“Obama ha anche fatto un discorso, trasmesso in mezzo mondo, nel quale ha confermato in modo inequivocabile l’appoggio degli Stati Uniti all’ “amico e alleato Israele”. Ma l’abbiamo visto molto più contento e gioioso, se proprio vogliamo guardare, in mille altre occasioni.”

Illazioni! 

“In luce di tutto questo, proviamo ad analizzare i pochi segnali che siamo riusciti a cogliere, riguardo alla crisi palestinese e ad un silenzio di Obama che diventa ogni giorno più “rumoroso”.”

Davvero solo per quelli che guardano la TV, o per professione o passione, perchè io lo trovo assolutamente normale.

“Ma soprattutto, dobbiamo tener presente che l’unica “pace” che cercano davvero i sionisti, al di là delle parole, è quella che regnerebbe nella Grande Israele (l’antico sogno, mai tramontato, dei “padri fondatori”), una volta partito – o sepolto - l’ultimo palestinese che abbia mai camminato su quella terra.”

Parole sacrosante.

“Forse tutto questo è solo un’illusione, ma diversi indizi mi permettono almeno di coltivarla con un barlume di speranza.”

E mi sa di si...ci starei anche io tanto, lo sapete?

Piccolo commento extra: non per essere divertenti, chi legge ogni tanto i miei commenti sa che non sono un simpatizzante del presidente eletto, ma non capisco davvero perchè Obama debba essere costretto a parlare in questo momento...Che non abbia ancora un’idea precisa su cosa dire? Sarebbe umano e comprensibile, e sicuramente credibile.
Tra pochi giorni sarà presidente, e allora tutti ci aspetteremo che parli ed ogni giorno, ma fino ad allora trovo assolutamente prudente e sensato stare zitti, ammeno che tu non voglia urlare di sdegno alle azioni israeliane, ma sappiamo tutti che Obama non potrebbe farlo neanche se volesse...quindi...sta zitto, e allora cosa c’e’ di strano?? Sono ingenuo?

fefochip
Inviato: 7/1/2009 16:24  Aggiornato: 7/1/2009 16:24
Sono certo di non sapere
Iscritto: 27/11/2005
Da: roma
Inviati: 7005
 Re: Il silenzio di Obama
Citazione:
ma non capisco davvero perchè Obama debba essere costretto a parlare in questo momento.

perche forse sarà tra pochissimo il capo del piu potente stato della terra e quindi in qualche modo incarna (da presidente degli stati uniti "in entrata") l'autorità mondiale?
Citazione:
Che non abbia ancora un’idea precisa su cosa dire? Sarebbe umano e comprensibile, e sicuramente credibile.

a me pare ridicola una idea del genere ....pensi che obama che sarà come ripeto il capo del piu potente stato della terra non si è mai fatto un idea sulla "questione palestinese" che è iniziata forse prima della sua nascita?
se bush ignora l'estensione dello stato del brasile o gli hanno dovuto dire dove sta l'afghanistan questo è un fatto eccezzionale e non ci si aspetta da un uomo nella sua posizione di non avere un idea in merito ....poi che non la esprima e lo voglia fare a tempo debito è un altro discorso ma che non ne abbia idea è semplicemente ridicolo .

più che "scoprirla" la verità si "capisce", inutile quindi insistere piu di tanto
peppe75
Inviato: 7/1/2009 16:37  Aggiornato: 7/1/2009 16:41
Mi sento vacillare
Iscritto: 5/10/2006
Da: London
Inviati: 399
 Re: Il silenzio di Obama
@fefochip
a me pare ridicola una idea del genere ....pensi che obama che sarà come ripeto il capo del piu potente stato della terra non si è mai fatto un idea sulla "questione palestinese" che è iniziata forse prima della sua nascita? se bush ignora l'estensione dello stato del brasile o gli hanno dovuto dire dove sta l'afghanistan questo è un fatto eccezzionale e non ci si aspetta da un uomo nella sua posizione di non avere un idea in merito ....poi che non la esprima e lo voglia fare a tempo debito è un altro discorso ma che non ne abbia idea è semplicemente ridicolo .

non capisco perche' ti riferisci alla questione palestinese...che e' sempre e cmq un argomento tabu': mi riferivo all'episodio particolare, non ai 60 anni di genocidio. Sai meglio di me che ogni episodio della saga viene commentato singolarmente, nessun uomo politico si sognerebbe di tirar fuori "la questione palestinese" (un'ovvia vergogna per israele) mentre tutti preferiscono parlare del singolo episodio (razzi su Israele---reazione a gaza). E poi io ho detto "...idea precisa SU COSA DIRE" non sulla questione palestinese. mi fai tanto scemo?

perche forse sarà tra pochissimo il capo del piu potente stato della terra e quindi in qualche modo incarna (da presidente degli stati uniti "in entrata") l'autorità mondiale?

che Obama incarnasse l'autorità mondiale lo scopro adesso con il tuo commento onestamente. Non è la mia opinione, e neanche quella di molte persone più potenti di me. Obama sarà il capo degli Stati Uniti, non del mondo. Ed evidenzio "sarà" , non è oggi, sarà. Oggi gli USA hanno un altro capo ed è lui che deve parlare.
A quanto pare faccio bene a non guardare la TV, perchè se no si finisce per pensare come loro.... "se la TV dice che Obama dovrebbe parlare...allora io credo che debba parlare..." non credi ?

fefochip
Inviato: 7/1/2009 17:05  Aggiornato: 7/1/2009 17:06
Sono certo di non sapere
Iscritto: 27/11/2005
Da: roma
Inviati: 7005
 Re: Il silenzio di Obama
Citazione:
non capisco perche' ti riferisci alla questione palestinese...

perche non stiamo parlando della guerra delle arance in un paesino italiano e ogni volta che accade un episodio del genere è SEMPRE legato il contesto ...che è quello ovviamente .
Citazione:
E poi io ho detto "...idea precisa SU COSA DIRE" non sulla questione palestinese. mi fai tanto scemo?

non cambia assolutamente il punto della questione che rimane lo stesso il problema della palestina è alla base di qualunque missile,sasso,pallottola sparate su quelle terre e sulle persone .
non ti faccio scemo ma da come parli sembra che obama sia scemo perche non saprebbe cosa dire perche "Sarebbe umano e comprensibile, e sicuramente credibile" questo lo trovo un tantinello incredibile invece.

Citazione:
che Obama incarnasse l'autorità mondiale lo scopro adesso con il tuo commento onestamente

già sarebbe bello non fosse percepito cosi ...invece è cosi.
Citazione:
A quanto pare faccio bene a non guardare la TV, perchè se no si finisce per pensare come loro.... "se la TV dice che Obama dovrebbe parlare...allora io credo che debba parlare..." non credi ?

sinceramente io apprendo dall'articolo che "debba parlare" .
a mio avviso "dovrebbe parlare" comunque perche la questione palestinese è un qualcosa di mai risolto che porta continuamente lutti in quelle terre a causa proprio di una decisione americana che ha dimostrato se non altro di essere, se non altro, i padroni lì.

più che "scoprirla" la verità si "capisce", inutile quindi insistere piu di tanto
Pyter
Inviato: 7/1/2009 17:07  Aggiornato: 7/1/2009 17:07
Sono certo di non sapere
Iscritto: 15/9/2006
Da: Sidonia Novordo
Inviati: 6250
 Re: Il silenzio di Obama
Poter solamente pensare che gli Stati Uniti avessero potutto concludere, facendo da intermediari, una pace tra israeliani e palestinesi, sarebbe come pensare che il governo italiano negli anni di piombo, sarebbe potuta riuscire a concludere un piano di pace con le BR usando come intermediari la P2.

PS- i congiuntivi dovrebbero essere giusti perchè li ho acquistati già pronti.
PS2-
Protesto in modo informale con i nuovi articoli di Massimo che per la loro lunghezza assomigliano sempre di più ai post di Linucs.
Appena finisco di leggerli scriverò forse un commento, se non potrò farlo
faccio da ora gli auguri per il 2010.

"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
CiEmme
Inviato: 7/1/2009 17:18  Aggiornato: 7/1/2009 17:21
Mi sento vacillare
Iscritto: 8/2/2008
Da: Roma
Inviati: 446
 Re: Il silenzio di Obama
Cito Peppe75:

che Obama incarnasse l'autorità mondiale lo scopro adesso con il tuo commento onestamente. Non è la mia opinione, e neanche quella di molte persone più potenti di me. Obama sarà il capo degli Stati Uniti, non del mondo. Ed evidenzio "sarà" , non è oggi, sarà. Oggi gli USA hanno un altro capo ed è lui che deve parlare.

Mah.

Ogni tanto, rectius, ogni spesso, la rissosita' (verbale, anzi scritta) prende la mano....

..e si perdono di vista le ragioni per cui quello che dira' Obama e' importante, forse proprio la sua sara' la dichiarazione piu' importante del mondo in merito ai fatti di Gaza.

Invece passa sotto tono, quasi ignorato, il trafiletto a pie pagina riguardo la Russia....
....non sara' che Obama deve sondare il terreno con Putin prima di poter dire alcunche in questa materia?

Aprire un contenzioso con la Russia in questo momento credo aprirebbe un baratro sotto i piedi d'argilla dell'economia (= potenza) americana....
...e non credo che Putin si faccia (edit: farebbe*) scappare un'opportunita' del genere.

E' opportuno che Obama non si esprima, per ora.

* Pyter - please, dammi il negozio dei congiuntivi, xche il mio li vende contraffattii

Una bussola non dispensa dal remare.
peppe75
Inviato: 7/1/2009 17:28  Aggiornato: 7/1/2009 17:36
Mi sento vacillare
Iscritto: 5/10/2006
Da: London
Inviati: 399
 Re: Il silenzio di Obama
@fefochip
non cambia assolutamente il punto della questione che rimane lo stesso il problema della palestina è alla base di qualunque missile,sasso,pallottola sparate su quelle terre e sulle persone .

continui a non voler capire il mio punto. Sono perfettamente d'accordo con quel che dici, ma sai benissimo, ed e' a questo che mi riferivo, che la questione non viene sollevata. I commenti, almeno a quei livelli, vengono sempre riferiti al singolo episodio (che di norma e' "l'ultima escalation del conflitto").
Quando dico che e' comprensibile e umano che Obama stia prendendo tempo e' perche' ritengo che l'unica cosa sensata da fare sarebbe condannare in maniera assoluta ill comportamento del governo israeliano. Ma non lo avrai da Obama, lo sai benissimo. Allora cosa stai ad aspettare che parli, per sentire le solite fregnacce generaliste sulla guerra,il dialogo, il rispetto e bla bla bla ?? Meglio aspettare che diventi presidente per doversele sorbire no?

ancora dici:
"a mio avviso "dovrebbe parlare" comunque perche la questione palestinese è un qualcosa di mai risolto che porta continuamente lutti in quelle terre a causa proprio di una decisione americana che ha dimostrato se non altro di essere, se non altro, i padroni lì."

e io ti ribadisco, stai aspettando un'assunzione di responsabilita' che non è furbo aspettarsi. Che Obama riesca a cavare qualcosa di positivo o no da quel focolaio, non potrà farlo partendo da considerazioni storiche....

@Ciemme
"Invece passa sotto tono, quasi ignorato, il trafiletto a pie pagina riguardo la Russia....
....non sara' che Obama deve sondare il terreno con Putin prima di poter dire alcunche in questa materia?"

mi riferivo anche a una possibilità di questo genere, Putin o chicchesia, o al fatto che come ben sappiamo la posizione del presidente americano non e' una vera posizione personale, prima di parlare su fatti del genere bisogna sempre consultarsi... l'idea che Obama parli il giorno dopo su fatti del genere, o addirittura come fefochip augura, tiri fuori l'origine e le cause della questione palestinese, mi sembra un po' ingenua, quanto meno.

ancora @fefochip
"già sarebbe bello non fosse percepito cosi ...invece è cosi."

appunto tu stai parlando di percezione, io parlo di realta'. Quella percezione e' solo nostra (occidente) perche' siamo quelli che si sorbiscono la TV occidentale.
ops...ho detto "siamo noi quelli che si sorbiscono" giuro io guardo solo il wrestling e la serie the most amazing videos

Pyter
Inviato: 7/1/2009 17:50  Aggiornato: 7/1/2009 17:50
Sono certo di non sapere
Iscritto: 15/9/2006
Da: Sidonia Novordo
Inviati: 6250
 Re: Il silenzio di Obama
CiEmme:
* Pyter - please, dammi il negozio dei congiuntivi

Non posso darti il negozio dei congiuntivi perchè è molto grande e ci vorrebbero dieci ruspe per tirarlo via e sarebbe difficile portartelo tutto intero.
Posso darti solo l'indirizzo, ma ci vai a tuo rischio e pericolo.

Il governo ha proibito l'uso dei congiuntivi e anche il loro acquisto già
preconfezionato, peraltro scaduto il giorno della befana.
La pena prevista va dai 2 ai 5 anni per l'indicativo presente
ma non si esclude che per il futuro possa essere portato dai 4 ai 7 anni.
Gli errori fatti nell'indicativo passato verranno condonati.

"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
alsecret7
Inviato: 7/1/2009 17:51  Aggiornato: 7/1/2009 17:51
Mi sento vacillare
Iscritto: 11/6/2007
Da:
Inviati: 561
 Re: Il silenzio di Obama
forse non mi sono spiegato vedo che tutti continuate dire le solite cose. obama non e luomo piu potente del mondo i piu potenti del mondo sono i cospiratori quelli che muovono lui. lui e solo un pirla voi dovete prendervela con chi lo muove, conchi gli fa fare compromessi cioe la massoneria gli illuminati il gruppo bilberg ecc. ecc. kennedi parlava propio di queste societa segrete capite o no quello che dite sono le coseguenze che i gruppi fanno sono queste le cose da scoprire sono loro il problema di guerre genocidi economia terrorismo e quello che succede a gaza un altra conseguenza, orchestrata da loro sono pochi ma sono forti perche noi ce ne freghiamo forse un occhiatina al sito alex jones non vi fa male ma cenesono tanti altri la sintassi non sara il mio forte ma penso che quello che dico si capisca spero fate voi

trotzkij
Inviato: 7/1/2009 17:55  Aggiornato: 7/1/2009 18:00
Sono certo di non sapere
Iscritto: 18/9/2006
Da:
Inviati: 3704
 Re: Il silenzio di Obama
Lettera aperta a Barack Hussein Obama, presidente eletto degli Stati Uniti d'America
Dal Dott. Mahathir Mohamad, ex Primo Ministro della Malesia*
Global Research, 2 gennaio 2009



1° gennaio 2009

Caro signor presidente,
Non ho votato per lei nell'elezione presidenziale perché sono malese. Ma mi considero uno dei suoi spettatori, perché ciò che fa o dice che farà, interesserà me e pure il mio paese. Accolgo favorevolmente la vostra promessa di cambiamento. Certamente il vostro paese, gli Stati Uniti d'America, ha bisogno di molti cambiamenti, ciò perché l'America e gli Americani sono divenuti il popolo più odiato nel mondo. Neanche gli europei gradiscono la vostra arroganza.
Tuttavia, una volta eravate ammirati ed accettati perché avete liberato molti paesi dall’occupazione e dall'assoggettamento.
È abitudine, nel primo giorno del nuovo anno, che le persone avanzino dei buoni propositi. Dovete aver già ricevuto dei consigli, ma mi permetto di suggerirle, gentilmente, di compiere le seguenti azioni, nel perseguimento del cambiamento.

1) La finisca con gli assassini. Gli Stati Uniti sono troppo presi dall’assassinio nel realizzare i propri obiettivi. La chiamate guerra, ma le guerre di oggi non vedono solo i militari di carriera combattere e uccidere. È piuttosto il popolo che viene ucciso, centinaia di migliaia di persone comuni e innocenti. Interi paesi sono devastati. La guerra è primitiva, il modo dei trogloditi di occuparsi di un problema. Fermi la vostra accumulazione di armi e la vostra progettazione di guerre future.

2) La finisca col vostro supporto indiscriminato, in soldi ed armi, agli assassini israeliani. Gli aerei e le bombe che uccidono il popolo di Gaza, provengono da voi.

3) Smetta di applicare sanzioni contro paesi che non possono fare lo stesso contro di voi. Nell'Irak le vostre sanzioni hanno ucciso 500.000 bambini privandoli delle medicine e degli alimenti. Altri nascono deformi. Che cosa avete ricavato con questa crudeltà? Niente, tranne l'odio delle vittime e delle persone rette.

4) Impedisca ai vostri scienziati e ai ricercatori d’inventare nuove e sempre più diaboliche armi, per uccidere più efficacemente e più persone.

5) Fermi la produzione della vostra industria d’armi. Fermi le vendite di vostre armi al mondo. È denaro sporco di sangue che guadagnate. Non è Cristiano.

6) Smetta di provare a democratizzare tutti i paesi del mondo. La democrazia può funzionare per gli Stati Uniti ma non funziona sempre per altri paesi. Il popolo non deve essere ucciso solo perché non è democratico. La vostra crociata per democratizzare i paesi ha ucciso più gente che i governi autoritari che avete rovesciato. E comunque, non state vincendo.

7) Fermi quei casinò che chiamate istituzioni finanziarie. Fermi gli hedge funds, i derivati ed il commercio di valuta. Fermi le banche dal prestare miliardi di soldi inesistenti. Regoli e sorvegli le vostre banche. Imprigioni le canaglie che hanno realizzato profitti con l'abuso del sistema.

8) Firmi il protocollo di Kyoto ed altri accordi internazionali.

9) Mostri rispetto per le Nazioni Unite.

Ho molti altri consigli per il cambiamento che penso dovrebbe considerare ed intraprendere, ma credo che abbia già abbastanza sul suo tavolo, per questo 2009° anno dell'era cristiana.
Se potrà compiere soltanto uno delle cose che le ho suggerito, sarà ricordato dal mondo come un grande leader. Allora gli Stati Uniti saranno ancora una nazione ammirata. Le vostre ambasciate potranno abbattere gli alti recinti e i fili spinati che le circondano.
Le auguro un felice anno nuovo e una grande presidenza.

Cordiali saluti,
Dott. Mohamad Mahathir (Ex Primo Ministro della Malesia)

*Tanto per intendersi, Mohamad Mahathir è stato il Primo ministro che non solo ha sventato, nel suo paese, una rivoluzione colorata organizzata dal solito George Soros, ma l'ha trascinato in tribunale dove è stato regolarmente condannato (ovviamente in contumacia).

Traduzione di Alessandro Lattanzio
http://www.aurora03.da.ru/
http://sitoaurora.altervista.org/

I complotti non esistono, ... tranne quando ci sono
peppe75
Inviato: 7/1/2009 17:59  Aggiornato: 7/1/2009 18:00
Mi sento vacillare
Iscritto: 5/10/2006
Da: London
Inviati: 399
 Re: Il silenzio di Obama
@alsecret7
forse non mi sono spiegato vedo che tutti continuate dire le solite cose

Invece te nel resto del post ci hai detto cose nuovissime eh...
(solo per farti capire, sono pienamente d'accordo con te, anche se non la vedo cosi' semplice...)
La sintassi non dovrebbe mai essere un problema finche' il messaggio viene capito amen, chi si lamenta di queste cose e' fesso.

LoneWolf58
Inviato: 7/1/2009 18:04  Aggiornato: 7/1/2009 18:04
Sono certo di non sapere
Iscritto: 12/11/2005
Da: Padova
Inviati: 4861
 Re: Il silenzio di Obama
Citazione:
Autore: trotzkij Inviato: 7/1/2009 17:55:33
Forse era meglio se la indirizzava a Babbo Natale...
Per quanto riguarda il thread... io sto a guardare ma non è che i presagi siano tanto positivi...

La storia, come un'idiota, meccanicamente si ripete. (Paul Morand)
Il problema, però, è che ci sono degli idioti che continuano a credere che la storia non si ripeta. (LoneWolf58)
Thibault
Inviato: 7/1/2009 18:07  Aggiornato: 7/1/2009 18:07
Mi sento vacillare
Iscritto: 25/5/2006
Da: Un mondo folle
Inviati: 343
 Re: Il silenzio di Obama
Citazione:
Dipende sempre dal tornaconto di ciascuno, e non certo dai principi morali


Mi viene in mente Mussolini con la mafia. Andato in Sicilia la mafia gli affida una scorta, il messaggio è chiaro: "non si preoccupi ora è in casa nostra, le offriamo amicizia e protezione"
Al che Mussolini guardando la cartina geografica ha visto che la Sicilia è parte dell'Italia, e il pensiero è stato: "in Italia comando io". Di seguito c'è stata la nomina del prefetto Mori.
Il problema non è tanto di tornaconto, il tornaconto c'è per i governanti di Europa e USA, ed è quello di non farsi comandare da un estraneo in casa propria. Situazioni come queste durano finchè non arriva qualcuno con la volontà e la capacità di dire "qui comando io, ho la forza per prendere il potere e non vedo perchè dovrei spartirlo con l'oligarchia".

E' una tranquilla notte di regime
Descartes
Inviato: 7/1/2009 18:08  Aggiornato: 7/1/2009 18:32
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 21/6/2006
Da: Christ = Sun God
Inviati: 1087
 Re: Il silenzio di Obama
Citazione:

Autore: trotzkij Inviato: 7/1/2009 17:55:33

*Tanto per intendersi, Mohamad Mahathir è stato il Primo ministro che non solo ha sventato, nel suo paese, una rivoluzione colorata organizzata dal solito George Soros, ma l'ha trascinato in tribunale dove è stato regolarmente condannato (ovviamente in contumacia).


Sfortunatamente gli Americani non sono stati così accorti come i Malesi, e ora si ritrovano Obama, un altro pupazzo di Soros, che farà finire fiumi dei loro soldi in Afghanistan e Cina per finanziare le operazioni per l'imminente New World Order. Già i Clinton c'erano andati pesanti tanto da scatenare il chinagate e dover far ammazzare (almeno così si dice) il loro uomo Ron Brown per non far uscire fuori tutta la storia. Mi chiedo dove arriverà Obama.

peppe75
Inviato: 7/1/2009 18:24  Aggiornato: 7/1/2009 18:24
Mi sento vacillare
Iscritto: 5/10/2006
Da: London
Inviati: 399
 Re: Il silenzio di Obama
@Descartes

se lo dici tu comincio davvero a cagarmi sotto...

Ed io che volevo sospendere il mio giudizio fino a che Obama non fa le prime mosse.

kataclisma
Inviato: 7/1/2009 18:31  Aggiornato: 7/1/2009 18:31
Mi sento vacillare
Iscritto: 8/12/2008
Da:
Inviati: 325
 Re: Il silenzio di Obama
Citazione:
La sintassi non dovrebbe mai essere un problema finche' il messaggio viene capito amen, chi si lamenta di queste cose e' fesso.

Considerando che sono il solo ad essersi lamentato della sintassi utilizzata da alsecret ti ringrazio per il "fesso" ma non preoccuparti non andrò a piangere da mamma redazione invocando il rispetto di fantomatiche regole del forum, ti rispondo io direttamente, con la dovuta pacatezza e il sorriso sulle labbra di chi è convinto che, pur avendo tante pecche, fesso non è.
Io penso che fesso è colui che esprime giudizi senza motivarli, senza aver capito nemmeno quello che sta andando a giudicare, forse la vera definizione sarebbe superficiale, ma quando poi il superficiale si sente anche in diritto di etichettare...penso che quantomeno fesso possa essere definito.
Prima di essere ripreso dalla redazione per aver postato attacchi personali, chiudo qua la questione.

Quindi adesso dando anche un senso meno fuori topic a questo mio intervento, preciso il motivo delle mie "rimostranze" sull'uso leggero di faccette simpatiche, e sull'approssimazione della forma espressiva.
Volevo soltanto mettere in evidenza, in modo indiretto, come a volte, specialmente da parte di chi usa a profusione faccette saccenti e approssimative modalità espressive, vi sia una grossa superficialità nell'esprimere certezze piuttosto che pareri, su questioni, non solo conosciute dai più, ma ad ogni modo molto controverse e ampie.
L'ho fatto non per pudore linguistico o per attaccare senza alcun motivo alsecret, ma perchè credo che sia uno dei difetti di una gran parte del movimento che superficialmente possiamo definire "complottista", anzi è forse uno dei motivi principali per il quale tale movimento viene preso poco sul serio.
Anzi dico di più, visto che sono un simpatizzante complottista e vedo complotti dietro ogni cosa, credo che sia anche una tecnica utilizzata da alcuni debunker che, fingendosi complottisti sgrammaticati , piuttosto che faciloni e superficiali, cercano di affibbiare tali appellativi a tutto il movimento.

E' preferibile essere ottimisti e avere torto, piuttosto che pessimisti e aver ragione.
Einstein
trotzkij
Inviato: 7/1/2009 18:32  Aggiornato: 7/1/2009 18:32
Sono certo di non sapere
Iscritto: 18/9/2006
Da:
Inviati: 3704
 Re: Il silenzio di Obama
Citazione:
Cosa sia accaduto nel frattempo, rimane un mistero che forse solo lui potrà spiegare

Forse dalle parti dell'Aeroporto di Mena lo sanno...

Citazione:
Sia chiaro, non sto in alcun modo cercando di assolvere Clinton: una guerra rimane una guerra, e ... (D’Alema, in questo, gli fa ottima compagnia).

Che non si sappia in giro: massimino quando è tra amici intimi, dice che quella guerra è stata una cazzata colossale.

Citazione:
A sua volta Obama ha dovuto andare in Israele, indossare il cappellino locale, e baciare un muro ritenuto importante da chi abita da quelle parti.

Come ha fatto quest'altro?


Citazione:
Mentre bisogna riconoscere che Israele ha sviluppato, nel corso dei decenni, una straordinaria abilità nel far partire i razzi palestinesi proprio quando la cosa gli tornava più comoda.

Soprattutto quelli che colpiscono solo civili arabo-israeliani.

Citazione:
Cosa avranno da temere da lui, che li ha portati ad agire così frettolosamente - guadagnadosi il disprezzo del mondo intero – nelle ultime settimane in cui Bush gironzola intorpidito per la Casa Bianca?

Forse le elezioni in Israele a Febbraio?

Citazione:
Altrettanto si dica per l’Europa, che ha sul tavolo già da tempo la complicata richiesta di Israele di entrare nell’Unione, ha in questo momento la rara possiblità di pretendere da loro qualcosa in cambio, prima di accettarli.

Ma prima c'è la Turchia.

I complotti non esistono, ... tranne quando ci sono
Descartes
Inviato: 7/1/2009 18:57  Aggiornato: 7/1/2009 19:06
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 21/6/2006
Da: Christ = Sun God
Inviati: 1087
 Re: Il silenzio di Obama
Citazione:

Autore: peppe75 Inviato: 7/1/2009 18:24:52

@Descartes

se lo dici tu comincio davvero a cagarmi sotto...

Ed io che volevo sospendere il mio giudizio fino a che Obama non fa le prime mosse.


Obama ha fatto già mosse, è in politica da un pezzo.

Leggiti questi due libri di Webster Tarpley:

Obama - The Postmodern Coup -The Making of a Manchurian Candidate

Barack H. Obama - The Unauthorized Biography


Intervista a Tarpley:

The men behind Barack Obama - Part 1
http://it.youtube.com/watch?v=MouUJNG8f2k&fmt=22

The men behind Barack Obama - Part 2
http://it.youtube.com/watch?v=e-KJCMWcoms&fmt=22

shevek
Inviato: 7/1/2009 19:23  Aggiornato: 7/1/2009 19:23
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 27/4/2005
Da: Napoli
Inviati: 1249
 Re: Il silenzio di Obama
Salut y Libertad a todos...

Conme sapete sono molto più scettico di Massimo sulla questione Obama ed ho tutti i miei dubbi sulla sua "novità". In ogni caso, però, non va sottovalutato il contesto: gli USA sono in piena crisi recessiva e l'attuale politica filoisraeliana COSTA, e tanto, alle disastrate casse federali - ed altrettanto dicasi dell'impegno afgano/iraqeno. Non è da escludere, pertanto, che egli si trovi in qualche modo costretto a cambiare rotta e, forse, il governo israeliano ha esattamente gli stessi timori - come dicevo nel post precedente, questa potrebbe essere la motivazione alla base dell'attuale intervento a Gaza. Come poi le cose si svilupperanno dipende da moltissimi fattori, ma il "rischio" che egli si comporti in maniera sensibilmente diversa da Bush esiste...

Shevek

"Il potere è l'immondizia nella storia degli umani" - F. Guccini
www.portadimassa.net - WEB-TV e non solo di Filosofia
SMU
Inviato: 7/1/2009 20:05  Aggiornato: 7/1/2009 20:05
Ho qualche dubbio
Iscritto: 30/1/2007
Da:
Inviati: 158
 Re: Il silenzio di Obama
Citazione:
come dicevo nel post precedente
...ed anche io nel mio...Citazione:
...dico la mia...secondo me stanno forzando le cose prima che si insedi Obama (20 gennaio)...
...sono perfettamente d'accordo con Mazzucco e Shchevek....poco altro da aggiungere...se non che, come faceva notare Shchevek, la conquista della striscia di Gaza sarebbe un bel passo avanti nella politica colonialista ed espansionistica di Israele....e visto che il tempo stringe...bhe....un massacrino veloce veloce non scandalibberezze poi più di tanto qualcuno....no?

Massimo/Shchevek, ma anche per qualcun altro, esperto di informatica, perchè il sito delle Brigate Ezzedin al-Qassam (il braccio armato di Hamas)si trova a Riyadh - Saudi Arabia?

http://www.alqassam.ps/english (da copiare e incollare in questo sito http://www.81solutions.com/server-location.html)

...a buon intenditor, poche parole...
SMU
Inviato: 7/1/2009 20:14  Aggiornato: 7/1/2009 20:14
Ho qualche dubbio
Iscritto: 30/1/2007
Da:
Inviati: 158
 Re: Il silenzio di Obama
Citazione:
Massimo/Shchevek, ma anche per qualcun altro, esperto di informatica, perchè il sito delle Brigate Ezzedin al-Qassam (il braccio armato di Hamas)si trova a Riyadh - Saudi Arabia?


..e non ditemi che è perchè se fosse in Palestina sarebbe già stato distrutto...

...a buon intenditor, poche parole...
alsecret7
Inviato: 7/1/2009 20:45  Aggiornato: 7/1/2009 20:45
Mi sento vacillare
Iscritto: 11/6/2007
Da:
Inviati: 561
 Re: Il silenzio di Obama
certo che ci sono infiltrazioni allinterno che cercano di sbugiardarci, ma il problema rimane e bisogna combatterlo anche in questo blog ci possono essere persone che tentano di sbugiardarci oppure di confondere le cose o per controllare solo quello che si dice. questo non vuol dire essere paranoici sono fatti e basta solo con la maturita mentale aperta si capiscono le cose, lo so e dura ma mai rinunciare.

Redazione
Inviato: 7/1/2009 21:16  Aggiornato: 7/1/2009 21:24
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Il silenzio di Obama
Cari amici, se pensate che io mi metta a “dimostrare” l’idealismo nella vita di Obama, fatevi ridare i soldi del biglietto perchè avete sbagliato cinema.

La biografia di Obama è pubblica. Fate prima a studiarvela e a smentirla punto per punto. Oppure compratevi un vocabolario (e state tranquilli che gente come Bush sotto quella definizione non la trovate).

Quando uno si laurea magna cum laude ad Harward, e sei mesi dopo te lo ritrovi a combattere per far rimuovere l’amianto dalle scuole del ghetto di Chicago, non devo essere io a dimostrare che è un idealista, ma voi a dimostrare che la sua biografia è falsa.

In ogni caso, basterebbero i sui discorsi a definirlo un idealista. Se però c’è qualcuno che preferisce credere che glieli abbia scritti un esperto di PNL, faccia pure. Purchè non pensi che il fesso sono io.

FINE dell’argmento, per quel che mi riguarda.

---

A chi ha scritto che ho abboccato alla bugia dell' "occasione perduta di Arafat": conosco bene l'ambiguità di quegli accordi, e al tempo ne denunciai io stessoi veri limiti per i palestinesi.

Ma io nell'articolo ho scritto questo: Si potrà argomentare finchè si vuole sui termini di quell’accordo, ma nessuno può negare che oggi, se Arafat l’avesse firmato, milioni di suoi concittadini vivrebbero in un vero e proprio paradiso, rispetto all’inferno in cui sono ormai condannati a languire, se non a estinguersi del tutto.

Se qualcuno vuole negarlo, sono a sua disposizione.

---

FEFOCHIP – Se riuscissi a capire dove sta la contraddizione, potrei anche provare a risponderti.

Ieri ho detto che i palestinesi sono stupidi a tirare i sassi, oggi ho detto che gli israeliani sono bravi a provocarli, vedi tu quanto dolore ti può provocare questa inaccettabile “frizione di concetti”.

kataclisma
Inviato: 7/1/2009 21:21  Aggiornato: 7/1/2009 21:21
Mi sento vacillare
Iscritto: 8/12/2008
Da:
Inviati: 325
 Re: Il silenzio di Obama
Ho trovato molto interessanti i link postati da descartes riguardo Obama e chi potrebbe stargli dietro...in senso figurato.
Naturalmente come sempre quando ci si spinge in profondità nella ricerca della verità, mi chiedo come fare per arrivare almeno ad una parvenza di certezza. Perciò continuo a cercare...
Per chi fosse interessato, e magari ancora meno ferrato di me in inglese (i video li ho capiti abbastanza, ma altri su youtube sono più ostici) segnalo qualche link in italiano per iniziare almeno a farsi un'idea

Zbigniew Brzezinski sarà la vera eminenza grigia di Obama
che quantomeno riguardo la scelta di Obama sul "nuovo" Segretario alla Difesa Robert Gates, aveva predetto bene e in tempi non sospetti (24 luglio 2008)

grandi manovre

e un altro link purtroppo in inglese ma non eccessivamente complesso almeno per la comprensione complessiva, che da l'idea delle idee che ha finora espresso Obama, per esempio riguardo al pakistan e alla lotta al terrorismo...
US presidential candidate Barack Obama has said he would use military force if necessary against al-Qaeda in Pakistan even without Pakistan's consent.



Per quanto riguarda invece
Citazione:
certo che ci sono infiltrazioni allinterno che cercano di sbugiardarci, ma il problema rimane e bisogna combatterlo anche in questo blog ci possono essere persone che tentano di sbugiardarci oppure di confondere le cose o per controllare solo quello che si dice. questo non vuol dire essere paranoici sono fatti e basta solo con la maturita mentale aperta si capiscono le cose, lo so e dura ma mai rinunciare.

Nonostante sia stato io a suggerire la cosa, dico, usando il suo linguaggio mi/ci sta' prendendo per ì fondelli? ,
e usando il mio, scusa se conosci dei fatti provati perchè non me/ce ne fai partecipi?

E' preferibile essere ottimisti e avere torto, piuttosto che pessimisti e aver ragione.
Einstein
Redazione
Inviato: 7/1/2009 21:27  Aggiornato: 7/1/2009 21:50
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Il silenzio di Obama
Shevek: Concordo con te sulla lettura "opportunistica" del momento storico. Peraltro, i saggi cinesi ci insegnano che le "coincidenze casuali" non esistono.

In un altro articolo avevo scritto che la vittoria di Obama è stata tanto imprevedibile quanto inevitabile.

Anche Durbin, il padrino di Obama, racconta che quanto discutevano se candidarsi o meno, lui gli disse: "A volte sei tu a scegliere il momento, altre volte è il momento a scegliere te."

peppe75
Inviato: 7/1/2009 21:32  Aggiornato: 7/1/2009 21:32
Mi sento vacillare
Iscritto: 5/10/2006
Da: London
Inviati: 399
 Re: Il silenzio di Obama
@Descartes
grazie mille, apprezzo moltissimo anche perchè avevo chiesto chiarimenti su questa frase dell'articolo riferita a Obama:
"Quando hai una persona che nel suo passato ha dimostrato ripetutamente di essere animato da ideali limpidi e sinceri"

Non so niente di Obama, i link mi saranno utili per capire grazie.

@Kataclisma
wow, ti chiedo sinceramente scusa, non volevo assolutamente offenderti sulla storia del "chi si lamenta della sintassi è fesso", è stato un commento superficiale in effetti. Cercavo solo di incoraggiare alsecret7 ad esprimere in ogni caso la sua opinione, anche se con qualche strappo alla sintassi. E poi era anche per mettere le mani avanti, scrivo da schifo anche io.
scusa (e per punizione non ci metto la faccina)

ti mando un messaggio in pvt per spiegarti la mia posizione sull'argomento però, perchè mi interessa sapere la tua.

Hiei2
Inviato: 7/1/2009 21:38  Aggiornato: 7/1/2009 21:39
Ho qualche dubbio
Iscritto: 17/12/2008
Da:
Inviati: 133
 Re: Il silenzio di Obama
Citazione:
Cari amici, se pensate che io mi metta a “dimostrare” l’idealismo nella vita di Obama, fatevi ridare i soldi del biglietto perchè avete sbagliato cinema.

In tal caso, non dovresti professarlo (se il pressuposto di questo sito è che le tesi sostenute da chicchessia vadano dimostrate), a rigor di logica...o sbaglio?

Citazione:
In ogni caso, basterebbero i sui discorsi a definirlo un idealista.

Non oso immaginare come si potrebbe definire Berlusconi sulla base di questo principio.

Citazione:
Ma io nell'articolo ho scritto questo: Si potrà argomentare finchè si vuole sui termini di quell’accordo, ma nessuno può negare che oggi, se Arafat l’avesse firmato, milioni di suoi concittadini vivrebbero in un vero e proprio paradiso, rispetto all’inferno in cui sono ormai condannati a languire, se non a estinguersi del tutto.
Se qualcuno vuole negarlo, sono a sua disposizione.

Considerato che gli israeliani massacrano CHIUNQUE impunemente in barba a QUALUNQUE accordo, risoluzione, appello o segnalazione di coordinate GPS, si può ragionevolmente ritenere tale tesi indimostrabile.

(non mi hai risposto, quindi immagino tu stia esaminando/elaborando, quindi attendo).

Redazione
Inviato: 7/1/2009 21:39  Aggiornato: 7/1/2009 21:39
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Il silenzio di Obama
Citazione:
@Kataclisma. wow, ti chiedo sinceramente scusa, non volevo assolutamente offenderti sulla storia del "chi si lamenta della sintassi è fesso", è stato un commento superficiale in effetti.


Onore a te, Peppe.

Redazione
Inviato: 7/1/2009 21:42  Aggiornato: 7/1/2009 21:42
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Il silenzio di Obama
HIEI: Non so a cos'altro ti dovrei rispondere. Ti ho già detto che la biografia di Obama è pubblica, se vuoi smentirla sono a tua disposizione.

Se invece vuoi metterti a giocare sul significato di "idealista" trova qualcun altro con cui farlo, perchè oggi ho dimenticato a casa paletta e secchiello.

Hiei2
Inviato: 7/1/2009 21:50  Aggiornato: 7/1/2009 21:50
Ho qualche dubbio
Iscritto: 17/12/2008
Da:
Inviati: 133
 Re: Il silenzio di Obama
Con questo clima, pensavo a una battaglia a palle di neve...

Devono esserti accidentalmente sfuggiti quattro diversi miei post, in particolare cosa ne pensi della dichiarazione di Kissiger, e - dato che come hai ricordato le "coincidenze" non esistono - del video di propaganda pro-NWO che addirittura ad inizio febbraio (data di caricamento su YouTube, verificabile) assegnava ad Obama ineluttabilmente la vittoria?

Su questo sorprendente "pronostico" (beh, dei contenuti del video magari meno..) ti avevo esplicitamente chiesto un commento.

Redazione
Inviato: 7/1/2009 21:54  Aggiornato: 7/1/2009 22:05
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Il silenzio di Obama
Che cosa penso della dichiarazione di Kissinger? Mi sarei stupito se avesse detto qualcosa di diverso. Mi pare ovvio.

L'altro non so cosa sia, e non mi interessa in modo particolare saperlo.

jacopino
Inviato: 7/1/2009 22:09  Aggiornato: 7/1/2009 22:09
So tutto
Iscritto: 7/1/2009
Da:
Inviati: 1
 Re: Il silenzio di Obama
Se volete leggere le notizie scritte da due giovani giornalisti italiani (ora in israele) direttamente dal loro blog...eccovi il link...non c'è filtro! dal fronte al vostro schermo!

ultimo aggiornamento su Altra Tradate
[http://www.altratradate.com/2009/01/i-nostri-amici-pagomad-sono-in-israele_6052.html]

Il blog degli inviati indipendenti
[http://pagomad.blogspot.com/]

http://www.altratradate.com/2009/01/i-nostri-amici-pagomad-sono-in-israele_6052.html

Hiei2
Inviato: 7/1/2009 22:10  Aggiornato: 7/1/2009 22:10
Ho qualche dubbio
Iscritto: 17/12/2008
Da:
Inviati: 133
 Re: Il silenzio di Obama
Citazione:
Che cosa penso della dichiarazione di Kissinger? Mi sarei stupito se avesse detto qualcosa di diverso. Mi pare ovvio.

Perchè ovvio? Puoi elaborare un pochino, la mia mente limitata non ci arriva.

Citazione:
L'altro non so cosa sia, e non mi interessa in modo particolare saperlo. Su youtube trovi anche che Biancaneve era l'amante di Prescott Bush.

Peraltro la risposta media del debunker se lo inviti a vedere "Inganno Globale", certo se però nel filmato di YouTube c'è davvero Prescott con Biacaneve in pose alla Mosley (e detto dopo aver postato un certo video YouTube di Turner...)

Non è tanto il video in sè, quanto il fatto che uno che si dichiara "Defender of the New World Order" dichiara a metà febbraio contro ogni pronostico "Obama SARA' il nuovo presidente USA" e ci prende in pieno.

Quantomeno possiamo cassare l'imprevedibilità dell'evento, ma per te - alla luce anche delle dichiarazioni di Kissinger ci ha preso per "caso"?

Redazione
Inviato: 7/1/2009 22:19  Aggiornato: 7/1/2009 22:23
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Il silenzio di Obama
Avevo tolto la frase che hai commentato, proprio perchè mi ero reso conto che rischiava di deviare ulteriormente la discussione.

Questo articolo riguarda Obama e Israele, del resto parleremo volentieri in altre occasioni.

LoneWolf58
Inviato: 7/1/2009 22:38  Aggiornato: 7/1/2009 22:38
Sono certo di non sapere
Iscritto: 12/11/2005
Da: Padova
Inviati: 4861
 Re: Il silenzio di Obama

La storia, come un'idiota, meccanicamente si ripete. (Paul Morand)
Il problema, però, è che ci sono degli idioti che continuano a credere che la storia non si ripeta. (LoneWolf58)
javaseth
Inviato: 7/1/2009 23:21  Aggiornato: 7/1/2009 23:21
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/3/2006
Da:
Inviati: 1182
 Re: Il silenzio di Obama
We can change?



Mmmmmm...

Ciao
-javaseth

"..io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come serpenti e semplici come colombe"
Redazione
Inviato: 7/1/2009 23:35  Aggiornato: 8/1/2009 0:09
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Il silenzio di Obama
HIEI: quanto il fatto che uno che si dichiara "Defender of the New World Order" dichiara a metà febbraio contro ogni pronostico "Obama SARA' il nuovo presidente USA" e ci prende in pieno.

Anch'io lo avevo previsto con largo anticipo. Ma io sono solo un coglione, quelli invece "sono del NWO". (Oppure lo sono anch'io?)

mazzi
Inviato: 7/1/2009 23:51  Aggiornato: 7/1/2009 23:51
Ho qualche dubbio
Iscritto: 27/11/2008
Da:
Inviati: 45
 Re: Il silenzio di Obama
"Un paziente lavoro dietro le quinte, però, potrebbe smontare almeno in parte quest’arma di cartone, convincendo l’Europa a prepararsi per dire basta tutti insieme, in maniera certo delicata, ma anche chiara ed efficace."

Ma perche' l'Europa dovrebbe dire basta? Quale interesse avrebbe? O forse stiamo parlando della questione morale? E quale sarebbe questa questione morale e quando mai avrebbe rappresentato un movente alle sue scelte politiche? Spero di aver capito male.

Inoltre:
Con la pagliacciata al muro del pianto Obama ha fatto ben piu' che accaparrarsi voti. La sua e' stata una vera e propria dichiarazione di intenti, un atto di perfetto vassallaggio a cui ha fatto eco il tonfo delle palle di tutti quelli a cui sono cadute, me compreso.

Ammettendo poi che per arrivare dove sia arrivato, il nostro non fosse un corrotto (ammettendolo ma non concedendolo, in quanto se non fosse gia' di per se' corrotto probabilmente non sarebbe nemmeno stato designato), cosa ti fa pensare che nell'ambito della politica americana, un presidente abbia anche un minimo di autonomia di scelte, amenoche' non se la prenda a rischio di beccarsi un po' di pallottole.

Senz'altro Obama cerchera' di ottenere una cessazione del fuoco (a cose fatte naturalmente. Bush ancora vagante come fantasma alla casa bianca fa comodo al silenzio di tomba del presidente entrante, sebbene non abbia fatto una piega quando si tratto' di lanciarsi in discorsi presidenziali in occasione del suo viaggio in Europa) ma finira' con l'accettare il fatto compiuto e dare il via a un'altra cinquantina d'anni di trattative. Premeso che fra 50 anni ce ne siano ancora di Palestinesi.

Mazzucco, sei ottimista di natura, o vuoi esserlo?

Redazione
Inviato: 8/1/2009 0:08  Aggiornato: 8/1/2009 0:18
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Il silenzio di Obama
MAZZI: "cosa ti fa pensare che nell'ambito della politica americana, un presidente abbia anche un minimo di autonomia di scelte,..."

Il fatto, ad esempio, che sotto Bush le cose siano andate in modo leggermente diverso che sotto Clinton (non parlo solo del 9/11, sia chiaro).

E' proprio quello che cercavo di spiegare nell'introduzione: bisogna capire quanto sia quel minimo, e a quale prezzo lo si possa ottenere, senza dover per forza pagare con la vita.

Citazione:
Con la pagliacciata al muro del pianto Obama ha fatto ben piu' che accaparrarsi voti. La sua e' stata una vera e propria dichiarazione di intenti, un atto di perfetto vassallaggio a cui ha fatto eco il tonfo delle palle di tutti quelli a cui sono cadute, me compreso.
Come dicevo nell'articolo, è curioso come scegliamo di prendere con totale scetticismo certe affermazioni dei politici, in campagna elettorale, mentre ne prendiamo altre per oro colato.

A me le palle cadranno quando sentirò Obama che avalla il diritto di Israele di costruire il muro, come ha fatto Bush. Ma fino a quel giorno, se permetti, mantengo il giudizio in sospeso.

Citazione:
Mazzucco, sei ottimista di natura, o vuoi esserlo?
Non lo so, e devo dire che le etichette non mi interessano più di tanto. Sono quello che sono, e mi sta bene così.

Mande
Inviato: 8/1/2009 1:02  Aggiornato: 8/1/2009 1:19
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 13/1/2008
Da: Cologna veneta
Inviati: 1301
 Re: Il silenzio di Obama
Redazione
Citazione:

La biografia di Obama è pubblica. Fate prima a studiarvela e a smentirla punto per punto. Oppure compratevi un vocabolario (e state tranquilli che gente come Bush sotto quella definizione non la trovate).

Quando uno si laurea magna cum laude ad Harward, e sei mesi dopo te lo ritrovi a combattere per far rimuovere l’amianto dalle scuole del ghetto di Chicago, non devo essere io a dimostrare che è un idealista, ma voi a dimostrare che la sua biografia è falsa.

Obama ha attraversato una campagna elettorale che definire competitiva è poco. Quando contendeva la nomination dei democratici il suo "curriculum" è ovviamente stato passato al setaccio.

Risultato?

Beccato a mentire spudoratamente in alcuni punti...

E se ha mentito su quelli perché dovremmo credere fosse sincero negli altri?

http://www.repubblica.it/2007/10/sezioni/esteri/obama-biografia/obama-biografia/obama-biografia.html
Citazione:

Obama, pizzicato a massaggiare la propria biografia. Reinventare sé stessi è una virtù cardinale americana, in una società che cambia ogni giorno. Ma inventarsi una vita immaginaria, una "second life" di comodo, è un rischio e Barack Obama, il solo avversario vero di Hillary per la "nomination" democratica, lo ha corso.
......
Una parabola riveduta e corretta per descrivere come lui abbia saputo resistere alla tentazione della carriera nel mondo delle grandi corporation, per diventare invece il campione della gente qualsiasi, e soprattutto della sua gente.
.......
Ma perché mai Barack Obama, onestissimo in altre pagine nell'ammettere di avere fumato marijuana senza ricorrere al leggendario "ma non ho mai aspirato" di Bill Clinton, dovrebbe aver mentito su un dettaglio così banale? La risposta è cattivella. Lo fa per raccontare "la Tentazione di Obama", per narrare la parabola di un messia tentato, ma non sedotto, dalle lusinghe del successo privato e del danaro,


La biografia di Obama?
Il NYT l'ha definita un vangelo apocrifo.

C'è chi crede per fede ai vangeli... si può credere pure ad una biografia.
Non esiste comunque solo la sua autobiografia "apocrifa" ma anche un'altra biografia (non auto) redatta da Webster Tarpley.
http://it.wikipedia.org/wiki/Webster_Tarpley
Citazione:

Tarpley è noto anche come il critico più radicale del neopresidente americano Barack Obama. Tarpley, già noto come critico spietato dei neoconservatori, è anche autore di due libri citici su Obama usciti nel 2008, che comprendono il pamphlet Obama: The Postmodern Coup e Obama: The Unauthorized Biography, la prima e unica "biografia non autorizzata" di Barack Obama. Secondo Tarpley, è di primaria importanza indagare sulle origini di Obama e sull'ambiente che lo circonda. Indagando sugli anni della formazione di Obama, Tarpley ha scoperto che il neopresidente americano si è laureato con lo stratega Zbigniew Brzezinski (definito "russofobo" da Tarpley) con una tesi sullo smantellamento dell'arsenale nucleare russo. Brzezinski è stato il consigliere militare del presidente Carter e si compiace di aver creato, fomentando e finanziando i militanti islamisti, la famosa "trappola afgana", un "Vietnam afgano" che costò caro all'Unione Sovietica (si veda la sua intervista al "Nouvelle Observateur", 15-21 gennaio 1998). Lo stesso Obama ha dichiarato pubblicamente la sua grande gratitudine e fiducia nei confronti di Brzezinski

Anche quella è pubblica e se sei in grado di smentirla puoi accomodarti. Non mi risulta neppure Obama abbia osato tanto.

kataclisma
Inviato: 8/1/2009 1:20  Aggiornato: 8/1/2009 1:20
Mi sento vacillare
Iscritto: 8/12/2008
Da:
Inviati: 325
 Re: Il silenzio di Obama
Citazione:
@Kataclisma
wow, ti chiedo sinceramente scusa


Ti ringrazio e ti fa onore, ho capito che non era un attacco personale, ma comunque non ce n'era bisogno visto che non sono permaloso :)
Ti ho risposto in privato.
Ciao.

E' preferibile essere ottimisti e avere torto, piuttosto che pessimisti e aver ragione.
Einstein
Redazione
Inviato: 8/1/2009 1:23  Aggiornato: 8/1/2009 1:23
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Il silenzio di Obama
Quandi dico biografia di Obama, mi riferisco chiaramente ai fatti dai quali si deduce il suo idealismo.

E' di questo che mi era stato chiesto, no?

Se quindi qualcuno può dimostrarli non veri, non avrò nessun problema a corregge la mia opinione.

Altrimenti vi confesso che a questo punto ho altro da fare.

Mande
Inviato: 8/1/2009 1:34  Aggiornato: 8/1/2009 1:34
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 13/1/2008
Da: Cologna veneta
Inviati: 1301
 Re: Il silenzio di Obama
Citazione:

Quandi dico biografia di Obama, mi riferisco chiaramente ai fatti dai quali si deduce il suo idealismo.

E' esattamente questa l'accusa del New York Times. Ovvero che Obama abbia confezionato una autobiografia per apparire idealista.

Nel caso specifico si riporta che Obama abbia falsamente affermato nella sua biografia di avere un buon posto ed una segretaria quando un collega che lavorava assieme ha smentito decisamente.

Questo stratagemma viene visto come chiave per cui secondo la biografia Obama abbandonerebbe un posto ben pagato e con segretaria (tentazione del demonio) per dedicarsi alle cause nobili.

In realtà è stato svelato che ha abbandonato un posto di lavoro mal pagato ed addirittura "mobbizzante" per uno sicuramente migliore. Non dunque gli ideali hanno mosso Obama ma la ricerca di migliorarsi. Fortunatamente per lui trovo la soluzione difendendo degli ipotetici "bisognosi". Con ovviamente un buon lucro personale. Non confondiamo "bisognosi" difesi da uno studio legale con la figura dell'avvocato d'ufficio pagato in natura da barboni indigenti.

schiumaqua
Inviato: 8/1/2009 2:28  Aggiornato: 8/1/2009 2:29
Mi sento vacillare
Iscritto: 2/6/2004
Da: dalla grotta
Inviati: 358
 Re: Il silenzio di Obama
Citazione:
A chi ha scritto che ho abboccato alla bugia dell' "occasione perduta di Arafat": conosco bene l'ambiguità di quegli accordi, e al tempo ne denunciai io stessoi veri limiti per i palestinesi.

Ma io nell'articolo ho scritto questo: Si potrà argomentare finchè si vuole sui termini di quell’accordo, ma nessuno può negare che oggi, se Arafat l’avesse firmato, milioni di suoi concittadini vivrebbero in un vero e proprio paradiso, rispetto all’inferno in cui sono ormai condannati a languire, se non a estinguersi del tutto.


Di quale accordo stai parlando? Cosa avrebbe dovuto firmare Arafat? Di quale paradiso vai parlando?

Israele ha un solo obiettivo liberare la Palestina dai palestinesi (operazione Ramazza forever) e cambiarli il nome. Lo ha deciso alla fine dell'ottocento lo sta realizzando in questi giorni con successo, forse porterà a termine il sogno di Eretz Israel entro questo secolo.

Dunque Arafat doveva firmare questo? Arafat se ne andato perchè nessuno a quella demenziale riunione gli ha proposto un cazzo di niente con il buco intorno.

A quella riunione gli Israeliani non hanno presentato un carta, un testo, una diapositiva, niente di niente, loro non avevano nessuna intenzione di "cedere" (di solito la roba rubata non si cede ma si restituisce) un millimetro di terra ai Palestinesi, non gli è passato neanche per un secondo nella loro testolina a scodella di fare una qualsiasi concessione.

Se Arafat avesse firmato quel "nulla" le cose sarebbero esattamente come stanno adesso, non cambierebbe una virgola. Israele, i palestinesi li vuole "estinti".

La verità, dal momento che me la impongono, non mi interessa.
Redazione
Inviato: 8/1/2009 3:07  Aggiornato: 8/1/2009 4:17
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Il silenzio di Obama
MANDE: Io non ho mai parlato di segretarie. Ho parlato di laurearsi ad Harvard e poi andare a lavorare nel ghetto di South Chicago, guadagnando 1.000 dollari al mese, invece di andare a lavorare in una lawfirm di Wall Street, per 10.000 alla settimana.

Comunque, mi sono stufato di questa ridicola argomentazione. Se non ritieni Obama un idealista non leggere l'articolo, visto che parte da quella premessa, e basta. Nessuno ti obbliga a farlo.

Ma la mia opinione non cambia certo per quelle due cazzate scritte dal NYT, che appaiono invece a me faziose all'inverosimile.

SCHIUMA: "Arafat se ne andato perchè nessuno a quella demenziale riunione gli ha proposto un cazzo di niente con il buco intorno."

Io non ricordo che lui abbia detto questo, disse che le condizioni per lui non erano accettabili. Ma forse ho capito male, tu sei certo più informato di me.

Deduco quindi che i termini famosi dell'accordo, su cui al tempo si discusse approfonditamente, fossero frutto della pura fantasia. (A saperlo, mi sarei risparmiato la fatica di parlarne).

In ogni caso, permettimi un'obiezione, quando scrivi che "Israele, i palestinesi li vuole "estinti". Sono i sionisti a volerlo - e questo l'ho scritto a chiare lettere nell'articolo - ma non tutti gli israeliani sono sionisti, e molti di loro la pensano in maniera diversa. Nell'articolo ho fatto molta attenzione a non confondere i termini, perchè sono proprio le generalizzazioni di questo tipo ad impedire di comprendere meglio certe situazioni.

Red_Knight
Inviato: 8/1/2009 3:18  Aggiornato: 8/1/2009 3:18
Sono certo di non sapere
Iscritto: 31/10/2005
Da:
Inviati: 3121
 Re: Il silenzio di Obama
@mazzi

Citazione:
Con la pagliacciata al muro del pianto Obama ha fatto ben piu' che accaparrarsi voti. La sua e' stata una vera e propria dichiarazione di intenti, un atto di perfetto vassallaggio a cui ha fatto eco il tonfo delle palle di tutti quelli a cui sono cadute, me compreso.


Guarda, io non sono né ottimista né pessimista su Obama, e attendo di vederlo all'opera prima di aprir bocca, ma quello che dice o fa "pro forma" mi interessa quanto l'ultimo numero di Novella 2000. Se per fare qualcosa che ritengo giusto devo prestarmi a una pagliacciata, io vado anche a sputare sulle tombe dei morti di Piazza Fontana, se necessario. Oggettivamente non vuol dire granché, non lasciamoci impressionare dai complicati rituali della diplomazia internazionale...

Redazione
Inviato: 8/1/2009 3:27  Aggiornato: 8/1/2009 4:16
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Il silenzio di Obama
Su questo concordo in pieno. Visto che la pagliacciata era obbligatoria, oltretutto, perde ogni senso cercare di interpretarla.

Hiei2
Inviato: 8/1/2009 9:08  Aggiornato: 8/1/2009 9:15
Ho qualche dubbio
Iscritto: 17/12/2008
Da:
Inviati: 133
 Re: Il silenzio di Obama
Citazione:
Su questo concordo in pieno. Visto che la pagliacciata era obbligatoria, oltretutto, perde ogni senso cercare di interpretarla.

Ma sarebbe curioso interrogarsi sul perchè tale pagliacciata sia obbligatoria e se il cosidetto "uomo più potente del mondo" sia COSTRETTO a fare il pagliaccio davanti a chicchessia, come possa avere la forza e la levatura di fare alcunchè di buono.

Citazione:
Questo articolo riguarda Obama e Israele, del resto parleremo volentieri in altre occasioni.

Ma non mi hai risposto nemmeno su quello, raccolgo a parte.

Citazione:
Quandi dico biografia di Obama, mi riferisco chiaramente ai fatti dai quali si deduce il suo idealismo.
E' di questo che mi era stato chiesto, no?
Se quindi qualcuno può dimostrarli non veri, non avrò nessun problema a corregge la mia opinione.

Come i giornalisti cartacei che scrivono qualunque fesseria e poi dicono "mica devo dimostrare che è vero, dimostrate voi che è falso" e anche in quel caso se va bene pubblicano trafiletto a pag.32 angolino in basso.
Ci si chiederebbe quindi l'utilità di passare alla rete.

Citazione:
Anch'io lo avevo previsto con largo anticipo. Ma io sono solo un coglione, quelli invece "sono del NWO". (Oppure lo sono anch'io?)

Forse lo sei anche tu, visti certi tuoi articoli - mica sono io che mi sono messo a partecipare al programma riabilitazione Craxi della P2 - ma non è questo a interessarci, comunque mi è nuovo questo tuo "pronostico", posso chiederti quanto largo anticipo e di provare questa affermazione in qualche modo?

Hiei2
Inviato: 8/1/2009 9:28  Aggiornato: 8/1/2009 9:30
Ho qualche dubbio
Iscritto: 17/12/2008
Da:
Inviati: 133
 Re: Il silenzio di Obama
@Redazione

Citazione:

Cosa avranno da temere da lui, che li ha portati ad agire così frettolosamente - guadagnadosi il disprezzo del mondo intero – nelle ultime settimane in cui Bush gironzola intorpidito per la Casa Bianca?

Forse che non era il caso per il novello messia di Kissinger (vedi sopra) iniziare il mandato con un bel massacro di bambini palestinesi...

Citazione:

Sia chiaro, nessuno si aspetta che Obama, nel suo discorso inaugurale, denunci pubblicamente gli “amici e alleati di Israele”

Sfugge a questo punto il significato di "cambiamento"...

Citazione:

Quelli possono minacciare quello che vogliono, ma se l’America decidesse di chiudere i rubinetti, gli amici sionisti hanno finito di fare i gradassi, soprattutto in casa loro.

Quindi Obama con suo oceanico consenso potrebbe risolvere il problema in cinque minuti, ma si è già detto che non lo farà. Ohibò?
Non aveva paura del KKK, ma ha paura dell'ADL? Credevo che con l'elezione di un nero gli USA avessero superato il tabù del razzismo, ma evidentemente non del tutto.

Citazione:

Un paziente lavoro dietro le quinte, però, potrebbe smontare almeno in parte quest’arma di cartone, convincendo l’Europa a prepararsi per dire basta tutti insieme, in maniera certo delicata, ma anche chiara ed efficace.

Perchè soldi e armi li forniscono gli USA, ma deve essere l'Europa a dire "basta" - delicatamente, mi raccomando - per risolvere il problema. Ohibò?


E possiamo metterci anche i commenti di Descartes, Kissinger, Tarpley e via dicendo...bombardare il Pakistan, nuclearizzare l'Iran e via dicendo.
Ho capito bene che dici che "son solo chiacchiare elettorali" secondo te? Quindi se in campagna elettorale un McCain avesse detto "mandiamo di nuovo tutti i negri nei campi di cotone" avresti detto lo stesso? O che nuclearizzare qualche milionata di arabi è meno grave?

Non colgo, inoltre se ti va, puoi spiegarmi perchè la dichiarazione di Kissinger è "ovvia". Io non ci arrivo.

mazzi
Inviato: 8/1/2009 9:50  Aggiornato: 8/1/2009 9:50
Ho qualche dubbio
Iscritto: 27/11/2008
Da:
Inviati: 45
 Re: Il silenzio di Obama
Red_knight:
"Guarda, io non sono né ottimista né pessimista su Obama, e attendo di vederlo all'opera prima di aprir bocca, ma quello che dice o fa "pro forma" mi interessa quanto l'ultimo numero di Novella 2000. Se per fare qualcosa che ritengo giusto devo prestarmi a una pagliacciata, io vado anche a sputare sulle tombe dei morti di Piazza Fontana, se necessario. Oggettivamente non vuol dire granché, non lasciamoci impressionare dai complicati rituali della diplomazia internazionale..."

Ma, in primo luogo non mi sembra che si tratti di essere ottimisti o pessimisti (il che non ha niente a che fare con le etichette - e' come essere alti o bassi, contenti o incazzati ecc. - e la mia domanda a Mazzucco aveva soltanto valore retorico... grazie comunque per la risposta in quanto adesso so che si e' come si e').

In secondo luogo, si certo, per ottenere vantaggi politici uno puo' anche andare a sputare sulle tombe dei morti, che e' quello poi che fanno tutti in quanto cio' che conta non e' quello che si pensa veramente ma il livello di prostituzione a cui uno dimostra di volersi sottomettere. Ed e' gia' di per se' chiarificatore: le puttane fanno la stessa cosa, se il compenso vale la pena, fanno di tutto... ed infatti sono tante, tantissime le puttane al governo.

Pero' ci sono certi limiti (certo, se tutti gli elettori la pensassero come te, e sono in tanti a pensarla come te, sarebbe tutto uno sputare su tombe) ma ci sono ancora quelli che vedrebbero tali gesti per quello che in pratica sono: pochezza, spessore morale monomolecolare, troiaggine.

Per quanto riguarda Obama, il gesto e' piu' che un bel tocco di folclore locale allo scopo di ramazzare voti. E' un gesto di devota sottomissione, un atto di vassallaggio, e volerlo vedere diversamente e' appunto voler essere ottimisti, che poi significa essere come si e'.

Finally, sarebbe anche il caso di smetterla di vedere le porcherie della politica estera americana come un portato di un certo gruppo di crminali in cravatta. La politica americana, dal dopoguerra in poi, non ha fatto altro che perseguire gli stessi fini, sia che al governo ci fossero i democratici o i repubblicani, neocon o non neocon. Tutti costoro l'hanno perseguita diversamente solo nelle forme ma non nei contenuti - un altro esempio del fatto che di qualunque colore sia l'amministrazione l'agenda rimane esattamente la stessa. In altre parole, i repubblicani mollano bombe e i democratici ne mollano un po' meno e ricorrono ad altri sistemi. Non dimentichiamo le perle della "democratica" amministrazione Kennedy... il gabinetto Kennedy, i legami mafiosi, la baia dei porci ecc.

Si e' vero, aspettiamo a parlare, anche perche' non ha senso parlare adesso. Sara'... ma a me sembra che i silenzi di Obama siano gia' di per se' pieni di parole.

cocis
Inviato: 8/1/2009 9:52  Aggiornato: 8/1/2009 9:52
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/1/2006
Da: V
Inviati: 1430
 Re: Il silenzio di Obama

sigmatau
Inviato: 8/1/2009 9:59  Aggiornato: 9/1/2009 10:40
Mi sento vacillare
Iscritto: 18/9/2007
Da: Provincia di Piacenza
Inviati: 705
 Re: Il silenzio di Obama
Il mio 'commento' arriva magari un poco in ritardo... ma arriva...

Dove Massimo scrive...

... c’è però una parte di israeliani che da tempo si oppone al genocidio dei palestinesi. Che lo faccia per motivi etici o per paura delle bombe poco importa: di fatto esiste una quota sostanziale di israeliani – rabbini compresi – che vorrebbe arrivare ad un accordo di coesistenza pacifica dei due popoli. Sono però una minoranza... è quindi necessario, prima di tutto, trovare il modo di aiutare questa minoranza a diventare una maggioranza...

Un intento sul quale non si può non essere d'accordo!... però... però occorre rispondere prima a questa domanda: esiste in Israele una 'formazione politica organizzata' tra i cui 'obiettivi prioritari' vi è quello si raggiungere una intesa di pace definitiva e sicura con i palestinesi?... se una formazione politica del genere esiste e possiede i mezzi per poter un giorno aspirare a governare Israele qualcuno me la deve segnalare giacchè io non ne conosco nessuna...

saluti!...

--------------

... chè perder tempo a chi più sa più spiace... Dante Alighieri, Divina Commedia, Purgatorio, III, 78

… men of few words are the best men… William Shakespeare King Henry V
kataclisma
Inviato: 8/1/2009 12:03  Aggiornato: 8/1/2009 12:03
Mi sento vacillare
Iscritto: 8/12/2008
Da:
Inviati: 325
 Re: Il silenzio di Obama
Citazione:
In secondo luogo, si certo, per ottenere vantaggi politici uno puo' anche andare a sputare sulle tombe dei morti, che e' quello poi che fanno tutti in quanto cio' che conta non e' quello che si pensa veramente ma il livello di prostituzione a cui uno dimostra di volersi sottomettere. Ed e' gia' di per se' chiarificatore: le puttane fanno la stessa cosa, se il compenso vale la pena, fanno di tutto... ed infatti sono tante, tantissime le puttane al governo.


Ritengo tu faccia un po' di confusione con il termine puttana, la puttana si vende per un tornaconto personale, così come i politici a cui ti riferisci tu, quello che avrebbe fatto Obama sarebbe sostanzialmente molto diverso, se confermato.
Ti assicuro che se pensassi così di poter arrivare alla presidenda degli USA, farei quello che dici tu e anche peggio, ma solo perchè una volta lì cercherei dall' interno di mandare tutto il sistema a gambe all'aria, sperando di riuscire a combinare qualcosa prima di beccarmi una pallottola nel cervello. Ma è certo che non basterebbe una sceneggiata una tantum per ingannare l'estabilishment, dovrei fingermi il peggiore dei peggiori per convincerli della bontà della mia candidatura, così come dovrei far "finta di fingermi" un messia nei comizi pubblici.
Premesso questo, posso dire che non si può escludere nessuna delle 2 ipotesi, cioè Obama uomo nuovo/burattino, e anche se secondo me il discorso era meglio impostarlo su un altro piano, come avevo già suggerito completamente inascoltato, mi inserisco nella querelle tra i sostenitori dell' una o dell' altra tesi.
Come ho provato a spiegare, poichè è possibile qualsiasi situazione, probabilmente non si può far altro che aspettare e sperare, e la mancata esposizione di Obama in questo momento, non può essere interpretata a senso unico, poichè potrebbe comunque rientrare in una strategia più ampia, avente come vittime collaterali purtroppo qualche centinaio di palestinesi.

Ho letto grandi polemiche sulla veridicità o meno della autobiografia di Obama, ma per quello che ho scritto finora potrebbe essere tutto e il contrario di tutto.
Più che altro mi meraviglia che persone che sono capaci di immaginare un inside job enorme e il cover-up conseguente, non riescano invece a immaginare che Obama abbia potuto fingere, anche nel corso di tutta la sua vita politica e non, sia come pedina di un ulteriore grande complotto, sia invece soltanto negli ultimi anni, per cercare di smembrare dall' interno la classe dirigente che tali complotti organizza.
(mi interesserebbe in particolare il punto di vista di Mazzucco, ma anche di chiunque altro)

E' preferibile essere ottimisti e avere torto, piuttosto che pessimisti e aver ragione.
Einstein
Hiei2
Inviato: 8/1/2009 12:18  Aggiornato: 8/1/2009 12:18
Ho qualche dubbio
Iscritto: 17/12/2008
Da:
Inviati: 133
 Re: Il silenzio di Obama
Citazione:
Più che altro mi meraviglia che persone che sono capaci di immaginare un inside job enorme e il cover-up conseguente, non riescano invece a immaginare che Obama abbia potuto fingere,

Io non riesco a immaginare che i "cattivi" se la bevano, questa è la realtà non un cartone animato. E i "cattivi" non sono dei poveri dementi come nei telefilm.

Altrimenti bastava chiamare l'A-Team.

Comunque:

- Perchè Obama dovrebbe prendersi tale disturbo?

- Esiste una qualsivoglia motivazione plausibile che sostenga l'ipotesi da te espressa?

- Fammi almeno un esempio di COSA potrebbe fare Obama che possa mettere in crisi il cosiddetto "establishment", smascheandosi e quindi venendo accoppato anche nei minuti successi, se necessario.

kataclisma
Inviato: 8/1/2009 13:04  Aggiornato: 8/1/2009 13:05
Mi sento vacillare
Iscritto: 8/12/2008
Da:
Inviati: 325
 Re: Il silenzio di Obama
Considera, nel leggere la mia risposta, che propendo cmq più per Obama burattino, tant'è che mi interessava molto il parere di Mazzucco e di chi ha un'idea più ottimistica.
Ad ogni modo:

Citazione:
Io non riesco a immaginare che i "cattivi" se la bevano, questa è la realtà non un cartone animato. E i "cattivi" non sono dei poveri dementi come nei telefilm.

Vabbè visto che stiamo tutti "ipotizzando" non avendo certezze assolute, immagina quello che ti pare, ma a mio parere anche se è effettivamente più facile ingannare 6 miliardi di pecoroni, perchè escludere completamente che ci sia qualcuno in grado di ingannare questi fantomatici "cattivi", se esistono?

Citazione:
Perchè Obama dovrebbe prendersi tale disturbo?

Ti rispondo con una domanda. Pensi che quelli che vogliono cambiare le cose debbano stare solo dietro un pc a parlare con te?

Citazione:
Esiste una qualsivoglia motivazione plausibile che sostenga l'ipotesi da te espressa?

Allora ricapitoliamo, io ho semplicemente espresso le due uniche possibilità che restano, stante la supposizione, (dai più condivisa in questo forum credo), che esista una combriccola di "cattivi" che è in grado di controllare il potere per i suoi loschi fini.
Non c'è bisogno di prove o motivazioni per esprimere ipotesi plausibili, specialmente quando sono tutte quelle possibili...

Citazione:
Fammi almeno un esempio di COSA potrebbe fare Obama che possa mettere in crisi il cosiddetto "establishment", smascheandosi e quindi venendo accoppato anche nei minuti successi, se necessario

Ti rispondo sempre allo stesso modo. Se esistono degli interessi loschi, e da quello che scrivi mi pare che sei daccordo con questo, e delle persone che si adoperano dietro le quinte per tutelarli, esistono certamente azioni che possono mettere in pericolo tali interessi. Questa è pura e semplice logica, altrimenti perchè i "cattivoni" si darebbero tanto da fare se non sono in pericolo i loro interessi, che siano veramente dei poveri dementi come nei telefilm dell' A-Team?
(avevo resistito all' utilizzo dell'ironia per tutto il post, ma quando ci vuole ci vuole)

P.S.:Non ho voluto portare come esempio l' omicidio Kennedy e le innumerevoli ipotesi sulle motivazioni, sia perchè come ti ho dimostrato, la logica ne rende inutile l' utilizzo nel rispondere alla tua domanda, sia perchè non sono fatti provati completamente.

E' preferibile essere ottimisti e avere torto, piuttosto che pessimisti e aver ragione.
Einstein
Linucs
Inviato: 8/1/2009 13:18  Aggiornato: 8/1/2009 13:18
Sono certo di non sapere
Iscritto: 25/6/2004
Da:
Inviati: 3996
 Re: Il silenzio di Obama
Signori, il problema non è solo stabilire se Obama sia un burattino o meno: può anche essere animato dai migliori ideali del mondo, ma si tratta sempre di un potere esecutivo dal quale ci si aspettano decisioni (in pratica a livello personale, messianico) per "salvare l'economia" dei fottutissimi Stati Uniti, che sono un po' più complicati di un villaggio di pescatori.

Il non-burattino Obama si può anche svegliare una mattina e decidere di "aiutare i cittadini" con "decisioni forti ed importanti", ma il cacatoio che ne consegue inevitabilmente non cambia solo perché gli ideali erano puri e sinceri, o amenità a corredo. Inoltre, essendo Obama più o meno "puro e pieno di buona volontà" agli occhi dei cittadini ammorbati dal cacatoio, semplicemente questi ultimi si adopereranno per trovare un altro capro espiatorio: "Obama ci ha provato con tutta la sua buona volontà, ma è stato sabotato da panettieri, cartolai, banchieri, e tutta la trafila a corredo."

mazzi
Inviato: 8/1/2009 13:43  Aggiornato: 8/1/2009 13:43
Ho qualche dubbio
Iscritto: 27/11/2008
Da:
Inviati: 45
 Re: Il silenzio di Obama
Volendo allargare il campo visivo, il gesto di Obama non e' soltanto atto di vassallaggio, direi che il tutto assume anche sapore di investitura.
Il che la dice lunga sulla geologia del potere in the us (intendo proprio geologia, stratificazione del potere sotterraneo).

Investitura di carattere sacro.

Il che ha anche un po' a che fare con l'ossessione anglosassone e piu' ancora americana per la bibbia. Grazie anche a Lutero, gli ebrei, pur mantenendo il loro complesso di popolo eletto, sono riusciti a imprestare, o hanno generosamente offerto, il loro dio (il dio degli ebrei non e' dio ma e' principalmente e fondamentalmente il dio deli ebrei) al mondo cristiano occidentale.
Pochi sono gli occidentali che si rendono conto che la bibbia altro non e' che il libro degli ebrei, e ancora meno quelli che si domandano perche' in fin dei conti, non essendo ebrei, dovrebbero leggerla.
Il cristianesimo delle origini non aveva assolutamente niente in comune con la bibbia e il dio sanguinario e vendicativo degli ebrei, anzi ne era in perfetta antitesi.
Per chissa' quale alchimia, la chiesa, divenuta organizzazione politica e come tale interessata principalmente al suo autoperpetuarsi, scardino' le fondamenta religiose del cristianesimo delle origini e fece posto al "libro dei libri" - come umilmente definito dai suoi seguaci. Forse per fare volume, o forse perche' il nuovo testamento, per il suo esiguo numero di pagine, avrebbe fatto fatica a diventare un best seller.

Di fatto, la chiesa cattolica mantenne sempre una certa distanza dal vecchio testamento, e la cosa per ovvie ragioni fece comodo a Lutero che lo tradusse e ne fece il suo cavallo di battaglia a scorno della Roma papale.

Di fatto, puritanesimo e protestantesimo fecero si che ognuno nella america dei primi coloni se ne andasse in giro con un copia della bibbia nella giacca se non altro per le sue virtu' di fermare pallottole e salvare la vita del credente. Nell'america dei primordi l'unico libro che fosse presente anche nelle piu' sperdute fattorie dell'Arkansas o dello Yukon era una copia rilegata della bibbia, che i padri lasciavano in eredita' ai figli come il piu' prezioso degli oggetti.

La cosa poi e' andata al di la' delle aspettative e oggi dovunque vai, apri un cassetto e spunta una bibbia.

Adunque per il fatto di condividere con gli ebrei lo stesso dio, anche se rispetto agli ebrei (gli eletti) l'americano medio rimane di serie b, lo stesso americano medio ha finito per trovare un'affinita' se non addirittura un' identificazione inconscia e irrazionale coi rappresentanti del popolo eletto. In pratica, gli eletti, i primissimi destinatari di tanta impressionante saggezza, cosi com'e descritta nel libro dei libri, non possono essere dei pazzi criminali, non possono avere torto, il loro e' un cammino illuminato e protetto da dio.

Obama al muro del pianto ha ribadito e concretato questa subliminale, seppur del tutto immaginaria, fratellanza umana e religiosa; ha pregato il dio degli ebrei che e' poi il dio dell'americano medio, xenofobo, puritano e un po' bigotto.

Mossa da maestro. Dopo aver raccolto i voti dei progressisti, ha ramazzato voti anche negli ambienti piu' reazionari, ha persuaso l'onnipotente lobby ebraica della sua ortodossia e ne ha ricevuto il benestare.

Il ragazzo ha talento, fara' strada a corte.

kataclisma
Inviato: 8/1/2009 13:51  Aggiornato: 8/1/2009 13:51
Mi sento vacillare
Iscritto: 8/12/2008
Da:
Inviati: 325
 Re: Il silenzio di Obama
Citazione:
Signori, il problema non è solo stabilire se Obama sia un burattino o meno: può anche essere animato dai migliori ideali del mondo, ma si tratta sempre di un potere esecutivo dal quale ci si aspettano decisioni (in pratica a livello personale, messianico) per "salvare l'economia" dei fottutissimi Stati Uniti, che sono un po' più complicati di un villaggio di pescatori.

Il non-burattino Obama si può anche svegliare una mattina e decidere di "aiutare i cittadini" con "decisioni forti ed importanti", ma il cacatoio che ne consegue inevitabilmente non cambia solo perché gli ideali erano puri e sinceri, o amenità a corredo. Inoltre, essendo Obama più o meno "puro e pieno di buona volontà" agli occhi dei cittadini ammorbati dal cacatoio, semplicemente questi ultimi si adopereranno per trovare un altro capro espiatorio: "Obama ci ha provato con tutta la sua buona volontà, ma è stato sabotato da panettieri, cartolai, banchieri, e tutta la trafila a corredo."


Affermazione alquanto singolare.
Sicuramente Obama anche animato dai più alti ideali e dai migliori propositi di cambiamento, nonchè con l'appoggio di astri favorevoli e degli dei tutti, non potrà come per magia far scomparire tutti i problemi, evitare sofferenze e crisi economiche in atto.
Ma veramente puoi affermare con tanta sicurezza che non ci sarebbe alcuna differenza se, proprio in questa fase critica, in un punto chiave del governo mondiale, ci sia un burattino dei potenti oppure un paladino della giustizia?
Veramente credi che nel momento in cui la crisi avrà il suo corso, con tutte le conseguenti sofferenze, e si andrà verso una nuova organizzazione monetaria ed economica ormai inevitabile, non sarebbe meglio avere qualcuno che tenti di traghettarci verso una condizione nuova e più equa piuttosto che verso un'altra ancora a favore dei pochi potenti?
Per usare termini a te cari, in sintesi, preferiresti passare da una piccionaia ad un porcile, o da un cacatoio zeppo di me... ad uno un po' più pulito?

E' preferibile essere ottimisti e avere torto, piuttosto che pessimisti e aver ragione.
Einstein
fefochip
Inviato: 8/1/2009 14:00  Aggiornato: 8/1/2009 14:02
Sono certo di non sapere
Iscritto: 27/11/2005
Da: roma
Inviati: 7005
 Re: Il silenzio di Obama
Redazione
Citazione:
– Se riuscissi a capire dove sta la contraddizione, potrei anche provare a risponderti. Ieri ho detto che i palestinesi sono stupidi a tirare i sassi, oggi ho detto che gli israeliani sono bravi a provocarli, vedi tu quanto dolore ti può provocare questa inaccettabile “frizione di concetti”.


è inutile che scappi da quello che hai fatto chiaramente capire dall'articolo di ieri rispetto a quello di oggi:
il palestinese per te "ieri" era un povero scemo che reagiva scioccamente alle provocazioni israeliane (cosa poi tutta da discutere se cosi stanno le cose effettivamente quanto "stupido" possa essere il palestinese visto che gli ultimi che non hanno reagito e si sono fatti sterminare sono stati i nativi d'america)
"oggi" invece fai chiaramente capire che tra i palestinesi ci possono essere degli elementi che di fatto fanno il doppio gioco
Citazione:
(A loro volta, i palestinesi appaiono talmente stupidi, nell’abboccare ogni volta in modo così clamoroso, da legittimare il sospetto che fra i loro ”leader” si nasconda qualcuno con intenti ben diversi da quelli dichiarati)

quindi mi faceva sorridere la tua posizione un pochino semplicistica di ieri alla luce di quello che scrivi oggi e ti dirò ....mi fa ancora piu sorridere quello che scrivi nel post di risposta dicendo che "Se riuscissi a capire dove sta la contraddizione" ... si come no.... sono sicuro che non hai capito
comunque se vuoi ritiro tutto e ti dò ragione perche evidentemente sono solo io che colgo questa contraddizione.

più che "scoprirla" la verità si "capisce", inutile quindi insistere piu di tanto
Hiei2
Inviato: 8/1/2009 14:15  Aggiornato: 8/1/2009 14:15
Ho qualche dubbio
Iscritto: 17/12/2008
Da:
Inviati: 133
 Re: Il silenzio di Obama
Citazione:
Veramente credi che nel momento in cui la crisi avrà il suo corso, con tutte le conseguenti sofferenze, e si andrà verso una nuova organizzazione monetaria ed economica ormai inevitabile, non sarebbe meglio avere qualcuno che tenti di traghettarci verso una condizione nuova e più equa piuttosto che verso un'altra ancora a favore dei pochi potenti?

"Abbraccia anche tu il fascismo dal volto umano! Più conveniente di quello vecchio!"

Citazione:
Per usare termini a te cari, in sintesi, preferiresti passare da una piccionaia ad un porcile, o da un cacatoio zeppo di me... ad uno un po' più pulito?

Curioso come in questi discorsi non si prenda mai in considerazione di afferrare un badile e cominciare a spalare merda, ma si attenda sempre un messia che per ignoti motivi ti tiri fuori con l'argano...

E questo dovrebbe rispondere anche all'altra volpe più sopra.

Citazione:
Non c'è bisogno di prove o motivazioni per esprimere ipotesi plausibili, specialmente quando sono tutte quelle possibili...

Ma c'è bisogni di prove e fatti per stabilire quanto sono PROBABILI.

Quandi esci di casa sono PLAUSIBILI tutte queste ipotesi:

- sole
- vento
- pioggia
- essere colpti da un fulmine
- essere colpiti da un meteorite

Quindi io di solito guardo fuori dalla finestra valuto se prendere o no ombrello, giacca e se c'è un temporale con tempesta di fulmini o grandine magari sto in casa, ma finchè non vedo una pioggia di meteoriti in corso sarà difficile che cerchi un carro armato per uscire di casa, dobbiamo spiegare PERSINO queste cose? Ma gli asili non funzionano più?

shevek
Inviato: 8/1/2009 15:26  Aggiornato: 8/1/2009 15:27
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 27/4/2005
Da: Napoli
Inviati: 1249
 Re: Il silenzio di Obama
Salut y Libertad, Sigmatau!

Dici:Citazione:
Massimo scrive... ... c’è però una parte di israeliani che da tempo si oppone al genocidio dei palestinesi. Che lo faccia per motivi etici o per paura delle bombe poco importa: di fatto esiste una quota sostanziale di israeliani – rabbini compresi – che vorrebbe arrivare ad un accordo di coesistenza pacifica dei due popoli. Sono però una minoranza... è quindi necessario, prima di tutto, trovare il modo di aiutare questa minoranza a diventare una maggioranza...

Un intento sul quale non si può non essere d'accordo!... però... però occorre rispondere prima a questa domanda: esiste in Israele una 'formazione politica organizzata' tra i cui 'obiettivi prioritari' vi è quello si raggioungere una intesa di pace definitiva e sicura con i palestinesi?... se una formazione politica del genere esiste e possiede i mezzi per poter un giorno aspirare a governare Israele qualcuno me la deve segnalare giacchè io non ne conosco nessuna...


Beh, ovviamente esiste la sinistra extraparlamentare e pacifista israeliana:

Citazione:
21 attivisti degli Anarchici Contro Il Muro incarcerati per il weekend 02.01.09
Incarcerati per le proteste contro gli attacchi su Gaza Un mattiniero "teatro di strada" ha sorpreso la polizia di Tel Aviv e messo in scena un "quadro di morte" all'ingresso dell'aeroporto militare di Tel Aviv dove i piloti provenienti da basi più lontane salgono sui "taxi dell'aria" per le loro quotidiane incursioni criminali. Su richiesta della polizia, svergognata per la sua incapacità nel prevenire l'azione degli Anarchici Contro il Muro, di fronte all'accusa che gli arrestati propagandano la pace in tempo di guerra, il giudice ha emesso una sentenza di detenzione per il weekend.
Haaretz scrive: Anarchici bloccano l'ingresso della base aerea per protestare contro gli attacchi su Gaza. 21 militanti degli "Anarchici Contro Il Muro" sono stati arrestati venerdì mattina dopo che hanno bloccato l'ingresso della base militare area israeliana di Sde Dov a nord di Tel Aviv. I manifestanti, con maschere bianche e ricoperti di sangue posticcio si sono distesi sulla strada per simularsi morti. Hanno dichiarato di essere stati arrestati dopo che se n'erano già andati. Ayala, uno dei manifestanti, ha detto che la protesta intendeva dimostrare ai piloti dell'aviazione militare israeliana gli effetti delle loro incursioni su Gaza. "Lassù nel cielo a migliaia di metri di distanza, un pilota che preme un tasto può ignorare o dimenticare o non essere in grado di immaginarsi che in quel momento egli diventa un killer di persone innocenti. Oggi siamo venuti qui per ricordarglielo". Da
http://haaretz.com/hasen/spages/1052261.html


Video della manifestazione all'aeroporto Sdeh Dov (Tel Aviv):
http://www.youtube.com/watch?v=WpeC7P-2LfU


Ilan Shalif
http://ilanisagainstwalls.blogspot.com/


Anarchici Contro Il Muro
http://www.awalls.org


Il problema, mi dirai, è se forze di questo genere o anche alcune componenti rabbiniche hanno la possibilità di incidere significativamente sul processo in corso: la risposta è ovviamente no - ma questo è ovvio, altrimenti non saremmo giunti a questo punto. Ma sono l'unica speranza in tal senso e vanno supportate.


Shevek

"Il potere è l'immondizia nella storia degli umani" - F. Guccini
www.portadimassa.net - WEB-TV e non solo di Filosofia
sever
Inviato: 8/1/2009 16:21  Aggiornato: 8/1/2009 16:21
Mi sento vacillare
Iscritto: 22/8/2008
Da:
Inviati: 467
 Re: Il silenzio di Obama
Bellissimo articolo, Massimo. L'ho letto con piacere e con un certo senso di consolazione. Ciò perché l'ho detto parecchie volte che, alla fine, per risolvere il problema Israelo-palestinese radicalmente, l'America abbandonerà lo Stato Ebraico al suo destino. Capisco che tu non ti azzardi a dare per scontata una cosa del genere, ma la ritieni probabile, visto anche il silenzio di Obama.

Israele, ovvero il sionismo, sta tirando troppo la corda. La loro sicurezza si basa sull'aiuto degli USA, ma un improvviso voltafaccia è sempre possibile. Dipenderà dallo svolgimento della situazione attuale. L'odio di tutti i paesi arabi nei confronti di Israele aumenta e questo è un fattore da tener presente. Inoltre sconvolge le sofferenze dei civili, specialmente dei bambini.

Questi avvenimenti hanno un forte impatto sulle coscienze. Ci sarà, infine, una lacerazione? Staremo a vedere!

kataclisma
Inviato: 8/1/2009 16:45  Aggiornato: 8/1/2009 18:11
Mi sento vacillare
Iscritto: 8/12/2008
Da:
Inviati: 325
 Re: Il silenzio di Obama
Ahiahiahi Hiei2 mi sa che sei stato un po' colto sul vivo, visto questo tuo post un po' "aggressivo", non è da te che ti lamenti tanto del rispetto delle regole del forum, ma non preoccuparti io non me ne lamento.
Cmq è evidente che la volpe non sono io nè l' altro a cui lo attribuisci, e che tu non hai alcun interesse a portare avanti una discussione costruttiva ma ti diverti solo a cercare di confutare singole frasi del tuo interlocutore ignorando volontariamente quello che cerca di esprimere, e tralaltro estrapolandone furbescamente solo alcuni pezzi, per facilitarti il compito.
Hai inoltre evitato attentamente le parti della mia risposta alle quali non avresti saputo controbattere, le parti tralaltro salienti e che rispondevano a tue precedenti affermazioni, e ti sei invece buttato, per confondere le acque, su un discorso iniziato da linucs, allucinante, anzi ohibò!
Perciò nonostante lo reputo inutile cercherò di rispondere a questo tuo post, con la dovuta precisione e calma, ma lo faccio solo perchè non mi piace lasciare le discussioni a metà, ma credo proprio che sarà la mia ultima risposta, visto il tuo atteggiamento.
Vado con ordine.

Citazione:
"Abbraccia anche tu il fascismo dal volto umano! Più conveniente di quello vecchio!"

Ahiahiahi Hiei2, cadi negli errori che rinfacci agli altri, affermazione senza alcuna prova, nè motivazione, inoltre dimentichi (dimentichi?) che stavamo parlando nell' ipotesi, tralaltro messa in tavola da linucs e non da me, che Obama avesse reali ideali positivi.

Citazione:
Curioso come in questi discorsi non si prenda mai in considerazione di afferrare un badile e cominciare a spalare merda, ma si attenda sempre un messia che per ignoti motivi ti tiri fuori con l'argano...

Solo il solito proclama semidemagogico del tipo, sempre a parlare seduti in poltrona. Sì forse sarebbe meglio poter fare qualcosa di concreto, cosa che spero tu stia facendo, visti tali proclami continui, ma comunque non era questa la questione.
Rifaccio la stessa domanda tenendo conto del tuo "giusto" appunto.
Preferiresti che mentre spali ci sia qualcuno dall' alto che ti venga a dare una mano o almeno ti lasci fare? O preferiresti che invece dall' altro continuino a defecare rendendo inutile il tuo spalare o addirittura ti tolgano pala e secchiello? O pensi che non cambierebbe nulla?


Citazione:
Ma c'è bisogni di prove e fatti per stabilire quanto sono PROBABILI.

Quandi esci di casa sono PLAUSIBILI tutte queste ipotesi:

- sole
- vento
- pioggia
- essere colpti da un fulmine
- essere colpiti da un meteorite

Quindi io di solito guardo fuori dalla finestra valuto se prendere o no ombrello, giacca e se c'è un temporale con tempesta di fulmini o grandine magari sto in casa, ma finchè non vedo una pioggia di meteoriti in corso sarà difficile che cerchi un carro armato per uscire di casa,


Ahiahiahi Hiei2 cadi in un altro errore che comunemente attribuisci ai tuoi "avversari", visto che per te solo di verbal tenzone si tratta e non di discussione, quello di citare solo una parte di un discorso, tralasciandone un'altra fondamentale.
Nel caso particolare hai tagliato la mia premessa nella quale si dava per buona la supposizione:
Citazione:
io ho semplicemente espresso le due uniche possibilità che restano, stante la supposizione, (dai più condivisa in questo forum credo), che esista una combriccola di "cattivi" che è in grado di controllare il potere per i suoi loschi fini.

che equivale, nel tuo esempio metereologico, all' essersi affacciati alla finestra ed aver constatato che era molto nuvoloso...
Cmq per tornare nel merito, se veramente ti interessa, io avevo giudicato equamente probabili le due alternative possibili, cioè che Obama fosse o meno un burattino, e avevo fatto tale supposizione proprio per mancanza di prove definitive nell'uno e nell' altro verso.
Un po' come se, per tornare al clima, constatata la nuvolosità del cielo, non fossi in grado di decidere se pioverà o meno.
Inoltre se ti piacciono tanto gli equilibrismi verbali ti faccio notare che la tua domanda era:

Citazione:
Hiei2:Esiste una qualsivoglia motivazione plausibile che sostenga l'ipotesi da te espressa?

sottolineo PLAUSIBILE, non avevi chiesto il grado di PROBABILITA', cosa che hai fatto soltanto ora con il simpatico esempio climatologico, in ogni caso ti ho risposto anche a questo nei righi precedenti.

Ora che ti ho spiegato quello che intendevo con il cucchiaino, poichè probabilmente gli asili funzionano ancora ma forse sono le mense a non essere più quelle di una volta, mi attendo una tua risposta nel merito e senza trucchetti verbali di bassa lega, in caso contrario non aspettarti una mia controreplica. Se puoi magari ribatti anche alle altre affermazioni del mio post che hai "dimenticato", in particolare:

Citazione:
Hiei2:
Fammi almeno un esempio di COSA potrebbe fare Obama che possa mettere in crisi il cosiddetto "establishment", smascheandosi e quindi venendo accoppato anche nei minuti successi, se necessario

Kataclisma:
Ti rispondo sempre allo stesso modo. Se esistono degli interessi loschi, e da quello che scrivi mi pare che sei daccordo con questo, e delle persone che si adoperano dietro le quinte per tutelarli, esistono certamente azioni che possono mettere in pericolo tali interessi. Questa è pura e semplice logica, altrimenti perchè i "cattivoni" si darebbero tanto da fare se non sono in pericolo i loro interessi, che siano veramente dei poveri dementi come nei telefilm dell' A-Team?
(avevo resistito all' utilizzo dell'ironia per tutto il post, ma quando ci vuole ci vuole)

P.S.:Non ho voluto portare come esempio l' omicidio Kennedy e le innumerevoli ipotesi sulle motivazioni, sia perchè come ti ho dimostrato, la logica ne rende inutile l' utilizzo nel rispondere alla tua domanda, sia perchè non sono fatti provati completamente.


P.S.: Dimenticavo Ahiahiahi Hiei2, sei caduto in un ulteriore errore che rinfacci sempre a tutti, quello sugli attacchi personali...che tu stia un po' in difficoltà e stia perdendo colpi?

E' preferibile essere ottimisti e avere torto, piuttosto che pessimisti e aver ragione.
Einstein
Hiei2
Inviato: 8/1/2009 18:30  Aggiornato: 8/1/2009 18:30
Ho qualche dubbio
Iscritto: 17/12/2008
Da:
Inviati: 133
 Re: Il silenzio di Obama
Citazione:
non è da te che ti lamenti tanto del rispetto delle regole del forum, ma non preoccuparti io non me ne lamento.

Mica mi lamento, ma quando a var utenti viene lasciata mano libera di fare post ad persnam su di me quando a me viene per esempio consigliato di togliermi di torno perchè su un fatto dall'elevatissima probabilità mi sfugge un indicativo al posto di un conizionale, mi sorge spontaneo il sarcasmo.

Citazione:
ma credo proprio che sarà la mia ultima risposta, visto il tuo atteggiamento.

E hai perso il tempo di scrivere otto righe "inutili" quando bastava dire "pirla".
Contento tu.

Citazione:
che equivale, nel tuo esempio metereologico, all' essersi affacciati alla finestra ed aver constatato che era molto nuvoloso...

...da cui l'imminente pioggia di meteoriti. Piacerebbe vedere il tuo ombrello.

Citazione:
Preferiresti che mentre spali ci sia qualcuno dall' alto che ti venga a dare una mano o almeno ti lasci fare? O preferiresti che invece dall' altro continuino a defecare rendendo inutile il tuo spalare o addirittura ti tolgano pala e secchiello? O pensi che non cambierebbe nulla?

Io se il qualcuno dall'alto lo vedo arrivare con un carro letame in retro PRIMA mi sposto poi SEMMAI mi chiedo "starà facendo finta?".

Citazione:
io avevo giudicato equamente probabili le due alternative possibili, cioè che Obama fosse o meno un burattino, e avevo fatto tale supposizione proprio per mancanza di prove definitive nell'uno e nell' altro verso.

Dev'esserti sfuggito qualche piccolo indizio, caro Watson...

Citazione:
sottolineo PLAUSIBILE, non avevi chiesto il grado di PROBABILITA', cosa che hai fatto soltanto ora con il simpatico esempio climatologico, in ogni caso ti ho risposto anche a questo

Di solito gli argomenti che porti a sostegno di una tesi per dimostrarla o almeno per stabilire che è probabilmente la più valida, devono essere almeno plausibili. Oppure puoi leggere nelle interiora dei polli.

Citazione:
Ora che ti ho spiegato quello che intendevo con il cucchiaino,

Quello con cui spali il letame mentre il tizio col camion ti vuota il carico in testa, suppongo. Ah, dimenticavo il tuo ombrello anti-meteoriti.

Ora visto che le chiacchiere sono già inutili e pure hai già detto che non risponderai, chiudiamola pure qui (altrimenti, ci sono quattro miei post poi riassunti in un quinto con alcune argomentazioni e domande, puoi partire da lì - e potevi farlo fin dall'inizio).

kataclisma
Inviato: 8/1/2009 18:50  Aggiornato: 8/1/2009 19:01
Mi sento vacillare
Iscritto: 8/12/2008
Da:
Inviati: 325
 Re: Il silenzio di Obama
Come volevasi dimostrare...non hai risposto veramente a nulla di quello che ho detto, solo sarcasmo e giochini verbali, ed è per questo che non ti rispondo, e non perchè non ti avrei risposto a priori se ti fossi comportato da persona seria.
Permettimi una sonora risata quando scrivi:

Citazione:
Ora visto che le chiacchiere sono già inutili e pure hai già detto che non risponderai, chiudiamola pure qui (altrimenti, ci sono quattro miei post poi riassunti in un quinto con alcune argomentazioni e domande, puoi partire da lì - e potevi farlo fin dall'inizio).


Considerando che io finora ho fatto proprio questo rispondendo parola per parola ai tuoi post, mentre tu hai risposto ai miei con 2 o 3 frasette senza entrare mai nel vivo delle questioni, praticamente il bue che da del cornuto all'asino.

Essendo nuovo del forum non sapevo davanti a che tipo di personaggio mi trovavo, ora che ti ho capito, mi comporterò come probabilmente fa la maggior parte degli utenti più vecchi del forum: semplicemente ignorerò qualsiasi tuo commento (riservandomi, poichè mi ritengo una persona con tanti difetti ma certamente non ottusa, di cambiare atteggiamento qualora cominciassi a comportarti seriamente).

Peccato però perchè è troppo divertente vederti dibattere come un'anguilla, avrei altre due o tre rispostine da darti che sono sicuro ti farebbero torcere gli intestini di pollo nei quali leggi il futuro, ma no...non cedo alla golosità. Stammi bene.

E' preferibile essere ottimisti e avere torto, piuttosto che pessimisti e aver ragione.
Einstein
schiumaqua
Inviato: 8/1/2009 19:21  Aggiornato: 8/1/2009 19:22
Mi sento vacillare
Iscritto: 2/6/2004
Da: dalla grotta
Inviati: 358
 Re: Il silenzio di Obama
Citazione:
In ogni caso, permettimi un'obiezione, quando scrivi che "Israele, i palestinesi li vuole "estinti". Sono i sionisti a volerlo - e questo l'ho scritto a chiare lettere nell'articolo - ma non tutti gli israeliani sono sionisti, e molti di loro la pensano in maniera diversa. Nell'articolo ho fatto molta attenzione a non confondere i termini, perchè sono proprio le generalizzazioni di questo tipo ad impedire di comprendere meglio certe situazioni.


Giusto sono d'accordo, infatti non ho detto:

"israeliani" inteso come cittadini dello stato di "Israele"

ma

"Israele" che è uno Stato, pensato e voluto dai sionisti.

La verità, dal momento che me la impongono, non mi interessa.
Mande
Inviato: 8/1/2009 19:41  Aggiornato: 8/1/2009 19:41
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 13/1/2008
Da: Cologna veneta
Inviati: 1301
 Re: Il silenzio di Obama
Citazione:

MANDE: Io non ho mai parlato di segretarie. Ho parlato di laurearsi ad Harvard e poi andare a lavorare nel ghetto di South Chicago, guadagnando 1.000 dollari al mese, invece di andare a lavorare in una lawfirm di Wall Street, per 10.000 alla settimana.

Comunque, mi sono stufato di questa ridicola argomentazione. Se non ritieni Obama un idealista non leggere l'articolo, visto che parte da quella premessa, e basta. Nessuno ti obbliga a farlo.

Ma la mia opinione non cambia certo per quelle due cazzate scritte dal NYT, che appaiono invece a me faziose all'inverosimile.

Visto che ritieni fazioso il NYT cercherò di spiegarti meglio che cosa ha fatto Obama.

1)Ha scritto due autobiografie.
Le sue autobiografie hanno venduto discretamente e sono "Dreams from My Father" e "In the long run".
L'episodio che tu citi a favore della tesi di un Obama idealista è contenuto nel libro "In the long run".
La prima obiezione da fare è che trattandosi di una biografia "auto" non è dimostrabile che Obama abbia detto il vero. Ovvero si tratta di una sua narrazione personale che solo lui come soggetto della stessa potrebbe denunciare come falsa e far ritirare dal commercio. Webster Tarpley ha scritto anche lui una biografia di Obama, "Obama: The Unauthorized Biography". Se Tarpley avesse detto il falso nella sua biografia Obama avrebbe potuto fargli causa. A maggior ragione perché avvocato ma questo non è mai successo.
2)L'episodio che citi è stato una abile manipolazione della realtà.
Queste le parole di Obama tratte da "In the long run".
Citazione:

"Appena uscito dall'università fui assunto in una finanziaria, per occuparmi di investimenti e fui sbalordito dal vedermi subito assegnata una segretaria, un ufficio, un ottimo stipendio. Mi guardavo allo specchio, nel mio completo scuro con camicia e cravatta e mi chiedevo: ma sono io, quello riflesso?"

Ma ad un giornalista del NYT viene in mente di verificare visto che Wall Street si trova a NY proprio da dove scrive dunque la cosa dovrebbe risultare semplice. Cerca dunque una persona che lavorasse con lui al tempo e chiede. Risultato:
Citazione:

"Non aveva nessun ufficio e nessuna segretaria", "era pagato malissimo come tutti noi" e il lavoro consisteva nel "tagliare e incollare rapporti economici fatti da altri per presentarli in una cartellina ai superiori". Un umile redattore da newsletter, che pare si tenesse anche alla larga dagli altri afroamericani in quell'ufficio, padre e figlio che lavoravano nell'ufficio posta, l'ultimo gradino.

Ed ecco dunque svelato il trucco di Obama che ha ottenebrato il tuo giudizio riuscendo a cortocircuitare la tua logica.

Ti è stato indotto artificialmente un doppio errore di associazione.

Primo errore: La parola magica Wall Street.
Wall Street ti riporta alla memoria la speculazione, i grandi affari e le grandi somme dunque associa in te l'idea che Obama potesse guadagnare 10.000$ a settimana o 40.000$ al mese tradotto. Seguendo questa logica se tu mi dici di essere Americano io dovrei presupporre che tu sia ricco sfondato con un enorme SUV ultra inquinante grasso come un barile perché fai grandi abbuffate da Mac Donald. Ma molto probabilmente tu non ti riconosci nell'Americano medio appena descritto come un Italiano non si riconosce in "spaghetti pizza e mandolino".
Parlando di Wall Street Obama è riuscito a farti associare mentalmente un'idea di opulenza che non rispecchiava assolutamente la verità tanto che ti sei sbilanciato fortemente a dire che Obama guadagnava 40 volte dico 40 rispetto a dopo. La realtà è che Obama a Wall Street era quasi un morto di fame e sicuramente l'ultima ruota del carro. Anche ipotizzando che arrivasse a prendere i 1000$ al mese che tu gli attribuisci al ghetto la vita a Wall Street è molto cara ed è probabile non arrivasse neanche a fine mese. Senza poi contare che con la laurea lo avevano messo a fare un lavoro sufficientemente degradante. Ritagliare articoli di giornale e metterli in una cartellina.
Dunque abbiamo un lavoro che non lo motiva e mal pagato.

Secondo errore: La parola magica ghetto
Altro errore di associazione. In primo luogo la parola ghetto è molto forte e richiama alla mente (associa) ganster, degrado, sporcizia, delinquenza. Dunque forse che Obama sia diventato un faro di luce in mezzo al degrado morale assoluto del ghetto?
Ricorriamo ad un altro esempio. Se io ti domando di dove sei e tu mi rispondi che vieni dalla Cambogia. Sono io forse autorizzato a pensare che sei uno sporco guerrigliero criminale? Per quel che ne so potresti anche essere il più grande industriale e filantropo della Cambogia. Come non tutti gli Americani sono buoni e ricchi così neppure tutti i Cambogiani sono criminali e poveri. Associando la parola ghetto ad Obama hai dunque presupposto che lui potesse guadagnare 40 volte dico ancora 40 in meno.

Comprenderai che questo nulla ha di logico ovvero che Obama è riuscito con due parole molto forti ed evocative come "Wall Street" e "ghetto" ad aggirare i tuoi pensieri per inserire delle false supposizioni e radicarle nel tuo subconscio tanto da farti definire il NYT:
Citazione:

Ma la mia opinione non cambia certo per quelle due cazzate scritte dal NYT, che appaiono invece a me faziose all'inverosimile.

La comunicazione ha un forte peso ed Obama è riuscito a plagiarla per indurti ad un atto di fede. Nulla di dissimile da quanto abbia fatto la chiesa con i vangeli.

Ora che ti ho spiegato nel dettaglio gli errori logici che la retorica di Obama ti ha propinato spero ti sia più semplice metabolizzarli.

Hiei2
Inviato: 8/1/2009 19:51  Aggiornato: 8/1/2009 19:51
Ho qualche dubbio
Iscritto: 17/12/2008
Da:
Inviati: 133
 Re: Il silenzio di Obama
[OT]
Con i miei complimenti, Mande...
[/OT]

Redazione
Inviato: 8/1/2009 20:54  Aggiornato: 8/1/2009 21:06
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Il silenzio di Obama
Ascoltami BENE, fefochip: io non "scappo" da niente, e di sicuro non lo faccio dalle tue domande "terrificanti".

Se sei in grado di mostrare questa contraddizione, mettendo la frase A accanto alla frase B - invece di interpretare il mio pensiero a tuo piacimento - ho già detto che provo a risponderti. Altrimenti taci, ed evita di far perdere tempo alla gente che ha di meglio da fare.

Questo vale sia per me, sia per chi è obbligato a leggere questi rantoli di umano pensiero.

Sono capace anch'io a mostrare le contraddizioni altrui, andando a raccontargli quello che hanno detto "con parole mie".

Redazione
Inviato: 8/1/2009 20:59  Aggiornato: 8/1/2009 20:59
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Il silenzio di Obama
SCHIUMA: D'accordo allora su "Israele" e "Israeliani". Per quanto "Israele" comprenda anche i cittadini contrari allo sterminio, almeno ci siamo capiti.

Mi rispondi anche sulla completa mancanza della proposta, o devo prendere per buona la tua affermazione tranchant?

Grazie.

Redazione
Inviato: 8/1/2009 21:08  Aggiornato: 8/1/2009 22:07
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Il silenzio di Obama
Hai ragione tu, Mande. Obama mi ha ingannato clamorosamente. Sicuramente usa la PNL.

***

Chissà perchè l'unico negro che riesce a vincere scatenando in quel modo milioni di persone deve averlo fatto per forza con l'inganno. Curiosa domanda, davvero.

(Questo mio commento non è riferito ad alcun individuo specifico).

Redazione
Inviato: 8/1/2009 21:51  Aggiornato: 8/1/2009 21:51
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Il silenzio di Obama
L'utente HIEI-2 è stato espulso. Se proverà a reiscriversi, con qualunque nick, gli verranno sistematicamente oscurati gli IP da cui si collega.

KATAKLISMA sei avvisato. Al prossimo commento ad personam dovrò sospenderti.

Non devo spiegazioni a nessuno, quindi evitate di farmi domande, oppure usate i PM.

M.M.

Mande
Inviato: 8/1/2009 21:55  Aggiornato: 8/1/2009 21:55
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 13/1/2008
Da: Cologna veneta
Inviati: 1301
 Re: Il silenzio di Obama
Citazione:

Hai ragione tu, Mande. Obama mi ha ingannato clamorosamente. Sicuramente usa la PNL.

Fino a pochi giorni fa e precisamente fino al tuo articolo "Tu voterai per me… finchè lo dico io!" io la PNL la avevo solo sentita nominare ma non la conoscevo di certo.
Un commento di Santaruina però mi ha messo in guardia dal sottovalutarla. Non che altri utenti non lo abbiano detto ma leggendo l'articolo che ha scritto sul suo blog mi sono ricordato che sottovalutare è sempre sbagliato.

Ho cominciato dunque ad informarmi su quella che ritenevo puramente una tecnica usata in sette come scentology tra invasati di ogni genere.

Nulla più di distante dalla realtà.

Ho trovato invece una tecnica inventata a partire dall'osservazione della retorica di vari leader famosi della storia. Ovvero partendo dal fatto assodato che persone come Ghandi, Gesù, Martin Luther King fossero dei grandi comunicatori in grado di trascinare le folle la PNL studia i meccanismi verbali e le parole usate da questi per farlo.

La PNL non inventa nulla di nuovo ma studia e riproduce tecniche retoriche adottate da grandi trascinatori di folle.

Io non sto dicendo che forzatamente tu sia vittima della retorica di un grande oratore come spero tu non neghi sia Obama. Non st neppure dicendo che Obama faccia uso di tecniche di PNL poiché la stessa non ha inventato nulla e per quello che ne so Obama potrebbe benissimo avere sviluppato una retorica indipendente ed innovativa.

Quello che cerco di trasmetterti è la possibilità che la logica delle persone venga annientata e stravolta usando semplicemente artifici retorici. So che sei una persona che tiene in grande considerazione la logica ed è proprio per questo che ti chiedo di sforzarti nel controllare e rivedere i passaggi logici che ti hanno indotto fiducia in Obama proprio perché solo così sarai in grado di eliminare informazioni tendenziose che possono esserti state imposte artificialmente da una propaganda ed una retorica appropriate.

Citazione:

(Chissà perchè l'unico negro che riesce a vincere scatenando in quel modo milioni di persone deve averlo fatto per forza con l'inganno. Curiosa domanda, davvero).

Usando la parola negro vuoi indurre il lettore a credere che io sia razzista senza provarlo e neanche dirlo nella frase?
Stai usando la PNL o la retorica oppure uno stratagemma verbale (chiamalo come vuoi) per inviare un messaggio nascosto che raggiunga la mente del lettore in modo che associ le mie parole a quelle di un razzista.
Se una persona legge questa frase senza fare attenzione alle parole potrebbe pure cascarci.

Redazione
Inviato: 8/1/2009 22:05  Aggiornato: 8/1/2009 22:06
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Il silenzio di Obama
MANDE: "Usando la parola negro vuoi indurre il lettore a credere che io sia razzista senza provarlo e neanche dirlo nella frase?"

La mia frase non "induce a credere", SUGGERISCE ESPLICITAMENTE che viviamo in una cultura razzista, anche se in maniera inconscia. Ma non è certamente riferita a te in particolare, nè ad alcun altro individuo specifico. Mi scuso se ho dato quell'impressione, e vado a inserire degli asterischi fra la mia risposta a te e quel commento.

E' un riflessione che ho aggiunto dopo, e che mi è nata come "summa" di questa farneticante ribellione collettiva, che ormai imperversa da settimane, alla possibilità che una persona decente sia riuscita in qualche modo ad arrivare fino a lì.

A quel punto solo un cieco può non collegare questo fenomeno al fatto che Obama sia negro.

DrHouse
Inviato: 9/1/2009 1:11  Aggiornato: 9/1/2009 1:11
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 30/11/2007
Da:
Inviati: 2394
 Re: Il silenzio di Obama
Notizia molto importante.

Secondo il Guardian, Obama aprirà un canale di negoziato con Hamas, abbandonando così la politica di isolamento e ostracismo perseguita da Bush nel confronti dell'organizzazione islamica palestinese. Il Guardian, citato anche nell'ultim'ora da Haaretz, sostiene di aver avuto contatti con tre persone molto vicine al futuro presidente e di aver avuto rassicurazioni circa il fatto che Obama tratterà con Hamas, anche se, in un primo momento, ciò avverrà molto probabilmente attraverso approcci clandestini "a basso livello". Riporto alcuni stralci dell'articolo.

Citazione:
Obama camp 'prepared to talk to Hamas'
Incoming administration will abandon Bush's isolation of Islamist group to initiate low-level diplomacy, say transition sources

[i]Suzanne Goldenberg in Washington
guardian.co.uk, Thursday 8 January 2009 19.39 GMT/i]

The incoming Obama administration is prepared to abandon President Bush's doctrine of isolating Hamas by establishing a channel to the Islamist organisation, sources close to the transition team say.

The move to open contacts with Hamas - which could be initiated through the US intelligence services - would represent a definitive break with the Bush presidency's ostracising of the group.

The Guardian has spoken to three people with knowledge of the discussions in the Obama camp.

There is no talk of Obama approving direct diplomatic negotiations with Hamas early on in his administration, but he is being urged by advisers to initiate low-level or clandestine approaches, and there is growing recognition in Washington that the policy of ostracising Hamas is counter-productive.
Articolo completo

E dopo 10 anni, siamo a discutere se il Volo 77 è arrivato proprio lungo questa linea, o piuttosto è arrivato due metri più a sinistra, o due metri più a destra? (Perle complottiste)
fefochip
Inviato: 9/1/2009 1:17  Aggiornato: 9/1/2009 1:17
Sono certo di non sapere
Iscritto: 27/11/2005
Da: roma
Inviati: 7005
 Re: Il silenzio di Obama
Citazione:
Se sei in grado di mostrare questa contraddizione, mettendo la frase A accanto alla frase B - invece di interpretare il mio pensiero a tuo piacimento - ho già detto che provo a risponderti. Altrimenti taci, ed evita di far perdere tempo alla gente che ha di meglio da fare.


hai ragione tu ...taccio cosi evito anche io di perdere tempo ancora con te.
è vero hai meglio da fare sicuramente ed anche io che leggere questi insulti.
Citazione:
Questo vale sia per me, sia per chi è obbligato a leggere questi rantoli di umano pensiero.

sei ormai su una rotta di collisione con la con le tue sicurezze contro mura di delusioni e solitudini e la cosa piu triste è che ti sei scelto da solo questo destino ma d'altronde si sa ognuno se lo sceglie da se.

in privato sei diventato odioso in pubblico si va d'accordo solo ormai se ti si da ragione ,sei incapace sempre piu di un momento di autocritica e....ti stai fissando stai vedendo nemici dappertutto .provo gran pena e molto rabbia , ti stai sprecando
scusa massimo mi spiace....da buon ultimo forse..... ma sei una grossa delusione un abbraccio e mai piu risentirci .

ah mi dimeticavo vai dove sai di dover andare ...di cuore

più che "scoprirla" la verità si "capisce", inutile quindi insistere piu di tanto
schiumaqua
Inviato: 9/1/2009 2:46  Aggiornato: 9/1/2009 2:46
Mi sento vacillare
Iscritto: 2/6/2004
Da: dalla grotta
Inviati: 358
 Re: Il silenzio di Obama
Citazione:
Mi rispondi anche sulla completa mancanza della proposta, o devo prendere per buona la tua affermazione tranchant?

Per capire a fondo cosa è successo fra Arafat e Barak dovresti leggere il libro della Reinhart
Distruggere la Palestina. La Reinhart è ebrea, israeliana e pure "sionista".

Io sarò pure "tranchant" ma secondo te queste sono offerte o una presa di culo?
Link

La verità, dal momento che me la impongono, non mi interessa.
DrHouse
Inviato: 9/1/2009 4:12  Aggiornato: 9/1/2009 4:12
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 30/11/2007
Da:
Inviati: 2394
 Re: Il silenzio di Obama
L'ONU ha appena approvato il testo della risoluzione sul cessate il fuoco nella Striscia di Gaza: 14 voti a favore, 1 astensione: gli Stati Uniti.

L'astensione degli Stati Uniti (che comunque ha rinunciato a esercitare il diritto di veto) ha come evidente obiettivo quello di lasciare aperta a Israele la porta per continuare il conflitto. È ovvio che una risoluzione con il voto a favore degli Stati Uniti avrebbe avuto un altro peso.

E dopo 10 anni, siamo a discutere se il Volo 77 è arrivato proprio lungo questa linea, o piuttosto è arrivato due metri più a sinistra, o due metri più a destra? (Perle complottiste)
Redazione
Inviato: 9/1/2009 4:28  Aggiornato: 9/1/2009 5:36
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Il silenzio di Obama
FEFOCHIP: “è vero hai meglio da fare sicuramente ed anche io che leggere questi insulti.”

A me il vero insulto sembra quello di accusare qualcuno di “scappare” da chissà cosa, specialmente quando non si è nemmeno in grado di dimostrare l’esistenza dell’oggetto che avrebbe provocato questa fuga indecorosa.

Ma evidentemente è molto più offensivo definire tutto ciò come un “rantolo di pensiero umano”, che non accusare gli altri di vigliaccheria in primo luogo.

Sono sempre quelle degli altri le offese che contano. Le proprie sono solo un "espressione del libero pensiero", persino quando le precedono e le causano palesemente.

Redazione
Inviato: 9/1/2009 5:08  Aggiornato: 9/1/2009 6:20
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Il silenzio di Obama
SCHIUMA: "Per capire a fondo cosa è successo fra Arafat e Barak dovresti leggere il libro della Reinhart Distruggere la Palestina. La Reinhart è ebrea, israeliana e pure "sionista". Io sarò pure "tranchant" ma secondo te queste sono offerte o una presa di culo? "

Leggerò con attenzione quanto mi suggerisci. Ti ricordo comunque che io stesso scrissi, in tempi non sospetti:

Ekud Barak vinse le elezioni, dopo aver promesso agli israeliani "un accordo definitivo con Arafat entro un anno". E l'accordo sarebbe anche potuto arrivare, negli ultimi mesi di presidenza Clinton, non fosse stato per quello che molti hanno definito l'errore supremo di Arafat. Egli infatti rifiutò di firmare, nonostante gli fosse stato offerto - o così almeno si dice - molto di più di quello che potesse sperare, e sicuramente molto di più di quanto molti israeliani fossero disposti a concedere. (Che poi fosse nelle reali intenzioni di Israele di implementare questo accordo, infatti, rimane una delle tante domande destinate a rimanere senza risposta).

Come vedi, non mi pare di avere "abboccato" al grande inganno mediatico - presunto o reale che fosse - come tu hai suggerito (scrissi quella scheda poco dopo la morte di Arafat, se non ricordo male).

Noto fra l'altro che la frase iniziale, Ekud Barak vinse le elezioni, dopo aver promesso agli israeliani "un accordo definitivo con Arafat entro un anno" sembra supportare la mia tesi che vuole una quota di israeliani decisamente a favore di una convivenza pacifica (anche se quell'accordo fosse stato un inganno totale, di certo la cosa non era nota a livello popolare. Altrimenti ne avrebbe invalidato lo scopo primario).

A maggior ragione, permettimi quindi di riaffermare quanto scritto nell'articolo, quando dico:

"Si potrà argomentare finchè si vuole sui termini di quell’accordo, ma nessuno può negare che oggi, se Arafat l’avesse firmato, milioni di suoi concittadini vivrebbero in un vero e proprio paradiso, rispetto all’inferno in cui sono ormai condannati a languire, se non a estinguersi del tutto."

Non ho infatti trovato nessuno, finora, che abbia voluto negare quanto ho detto.

C'è comunque una triste constatazione da fare, che sembra confermare in ogni caso l'errore di Arafat. Pur supponendo che fosse una trappola, concepita sin dall'inzio per fottere i palestinesi, alla fine l'averla rifiutata - aver cioè "intuito" il trucco, credendo di evitarlo - si è rivelato ancora più dannoso che non esserci cascati come dei polli qualunque. Nell'ultimo caso infatti Israele si sarebbe trovata nell'obbligo di giustificare di fronte al mondo ogni passo che portava alla reale distruzione di quel popolo, e soprattutto si sarebbe trovata nell'obbligo di giustificarli di fronte agli stessi israeliani, che avevano espressamente votato per raggiungere quell'accordo (cascandoci loro per primi, in quel caso), e che si ritrovavano invece a subire le conseguenze della reazione palestinese, scatenata da ogni passo che ne svelasse l'intento reale. Mentre il rifiuto gli ha reso molto più facile portare a termine lo stesso identico progetto, senza dover giustificare più niente a nessuno.

In altre parole, se è vero che il finto accordo avesse come ultimo scopo il rifiuto di Arafat, tanto valeva accettarlo, e morire facendogliela pagare al prezzo più alto possibile.

***

Permettimi infine una nota personale: come tu sai, ho sempre rispettato a fondo il tuo impegno a favore dei palestinesi, basato su una conoscenza della materia ben superiore alla mia, e portato ben oltre le semplici parole, anche a rischio della tua stessa incolumità. A mia volta però non mi sembra di essere proprio l'ultimo arrivato, e mi ha leggermente stupito sentirmi accusato di una leggerezza di quel tipo, che non mi pare di avere mai commesso, e che implicherebbe una seria responsabilità nell'aver contribuito alla propagazione di una bugia con intenti criminali.

Un abbraccio sincero

Massimo

ReBaS
Inviato: 9/1/2009 5:48  Aggiornato: 9/1/2009 5:50
Ho qualche dubbio
Iscritto: 5/1/2006
Da: TORINO
Inviati: 64
 Re: Il silenzio di Obama
Complimenti... è raro poter leggere un'articolo che descriva in maniera "oggettistica" i fatti che accadono in quella terra che ormai di "santo" ha ben poco...
Penso che comunque la ragione che spinge la maggior parte dei paesi industrializzati, globalizzati, occidentali o come dir si voglia a nutrire un così forte senso di partecipazione alla causa israelosionista si possa ricondurre al semplice fatto che in ognuna di quelle nazioni il potere sionista controlla mezzi di comunicazione, politica, CULTURA ed a volte anche anche le coscenze di ignari cittadini ormai plagiate da decenni di propaganda mediatica rivolta ad inculcare il senso di spregio verso tutto ciò che viene definito "antisemita" compresa la popolazione civile palestinese ed il suo attuale governo Hamas, certo: perchè hamas altri non'è che un governo democraticamente eletto dalla popolazione palestinese approvato dall'ONU stati uniti e dalla stessa israele...
ma questo rientrava perfettamete nei piani sionisti così da poter raggiungere lo scopo a cui purtroppo in questi ultimi giorni abbiamo dovuto assistere...

Forse sono troppo pessimista nel dire che, finche rimarra un solo palestinese vivo nella sua terra esso sarà costretto a difendersi dallo sterminio di israele...
ma spero che questo rimanga solo un mio parere...

...Non è vero ciò che è vero, ma è vero ciò che piace...
Redazione
Inviato: 9/1/2009 5:59  Aggiornato: 9/1/2009 6:08
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Il silenzio di Obama
DRHOUSE: “L'astensione degli Stati Uniti (che comunque ha rinunciato a esercitare il diritto di veto) ha come evidente obiettivo quello di lasciare aperta a Israele la porta per continuare il conflitto. È ovvio che una risoluzione con il voto a favore degli Stati Uniti avrebbe avuto un altro peso”.

Già rinunciare al diritto di veto mi pare significativo. Cito dal mio articolo: “Sarebbe però interessante sentirsi dire, ad esempio, che da oggi tutte le nazioni devono impegnarsi a rispettare le leggi internazionali, nell’interesse di un equilibrio collettivo, per capire che il famoso “veto automatico”, che gli Stati Uniti pongono sistematicamente al Consiglio di Sicurezza, proteggendo Israele da qualunque risoluzione contro di loro, non sia più da considerarsi un fatto scontato”.

Magari ci avessi imbroccato, in questo caso.

peppe75
Inviato: 9/1/2009 8:54  Aggiornato: 9/1/2009 8:54
Mi sento vacillare
Iscritto: 5/10/2006
Da: London
Inviati: 399
 Re: Il silenzio di Obama
Redazione:

A quel punto solo un cieco può non collegare questo fenomeno al fatto che Obama sia negro.

Non è anche possibile il contrario? Che si possa automaticamente pensare che Obama sia una persona per bene perchè è nero?

BRASA
Inviato: 9/1/2009 10:34  Aggiornato: 9/1/2009 10:34
Mi sento vacillare
Iscritto: 28/8/2005
Da: 1600 Pennsylvania Avenue NW Washington, DC 20500
Inviati: 442
 Re: Il silenzio di Obama
Citazione:
peppe75
Non è anche possibile il contrario? Che si possa automaticamente pensare che Obama sia una persona per bene perchè è nero?

BINGO!!!
(ma gosa stade digendo?)

ispirazione e visione sono in se stesse il fine ed il risultato
Redazione
Inviato: 9/1/2009 12:27  Aggiornato: 9/1/2009 12:28
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Il silenzio di Obama
Non è anche possibile il contrario? Che si possa automaticamente pensare che Obama sia una persona per bene perchè è nero?

Certo che è possibile. Per quel che mi riguarda però credo di aver offerto qualcosa di più di una lettura "emotiva" del personaggio. Ad esempio quando paragonavo certi suoi discorsi a quelli di RFK, che invece era bianco.

Inoltre - credo di averlo detto ormai una decina di volte - io non ho nemmeno votato per lui (anche se in realtà ho votato per una più nera di lui!)

In ogni caso, come si era ipotizzato un certo "effetto Bradley", prima delle elezioni, si ipotizzava anche il suo esatto contario.

(Pare che nessuno dei due si sia verificato, in dosi sostanziali).

DrHouse
Inviato: 9/1/2009 12:59  Aggiornato: 9/1/2009 12:59
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 30/11/2007
Da:
Inviati: 2394
 Re: Il silenzio di Obama
Citazione:
Già rinunciare al diritto di veto mi pare significativo. Cito dal mio articolo: “Sarebbe però interessante sentirsi dire, ad esempio, che da oggi tutte le nazioni devono impegnarsi a rispettare le leggi internazionali, nell’interesse di un equilibrio collettivo, per capire che il famoso “veto automatico”, che gli Stati Uniti pongono sistematicamente al Consiglio di Sicurezza, proteggendo Israele da qualunque risoluzione contro di loro, non sia più da considerarsi un fatto scontato”.

Magari ci avessi imbroccato, in questo caso.
Massimo, in realtà ci avevo preso quando ho detto che l'astensione USA non prometteva niente di buono. La conferma viene dall'ultim'ora di Repubblica:

Citazione:
12:33 Al Jazeera, in corso massiccio lancio bombe al fosforo
"Su Gaza City è in corso un massiccio lancio di bombe al fosforo bianco da parte dell'esercito di Israele", lo ha affermato uno degli inviati della tv satellitare araba che nel frattempo mostrava in diretta le immagini delle dense colonne di fumo provocate da queste bombe. L'inviato, ammettendo di non sapere bene quali siano gli effetti di questi ordigni, ricorda che "la stampa occidentale ha parlato di arma non convenzionale che brucia"
12:31 Israele, offensiva continua nonostante risoluzione
Il governo israeliano ha deciso che continuerà l'offensiva contro Hamas nella striscia di Gaza, nonostante la risoluzione dell'Onu approvata la scorsa notte dal consiglio di sicurezza, che chiede un cessate il fuoco immediato e duraturo. Stamattina anche Hamas ha respinto la risoluzione Onu

Non era difficile intuire che sarebbe andata così. Con un colpo solo gli USA sono riusciti a:

1. delegittimare per sempre l'ONU (dopo questo ennesimo smacco, mi chiedo chi ancora prenderà sul serio questa istituzione)
2. dare, di fatto, carta bianca a Israele, facendo capire a tutto il mondo che gli USA non agiranno mai contro gli interessi di Tel Aviv
3. mettersi al riparo preventivamente dalla critica di non volere la fine del conflitto per non aver esercitato il veto (opzione pilatesca)

Il tutto va poi visto alla luce della "notizia" pubblicata stanotte dal Guardian e ripresa da moltissime testate circa le intenzioni di Obama di non escludere Hamas da futuri negoziati. Il futuro ci dirà se si è trattato di uno scoop reale o piuttosto solo di una messinscena creata ad arte da qualcuno per obiettivi che, al momento, si possono solo intuire facendo ricorso a tutta la malignità che abbiamo dentro di noi.

E dopo 10 anni, siamo a discutere se il Volo 77 è arrivato proprio lungo questa linea, o piuttosto è arrivato due metri più a sinistra, o due metri più a destra? (Perle complottiste)
kataclisma
Inviato: 9/1/2009 13:19  Aggiornato: 9/1/2009 14:32
Mi sento vacillare
Iscritto: 8/12/2008
Da:
Inviati: 325
 Re: Il silenzio di Obama
Citazione:
Redazione:A quel punto solo un cieco può non collegare questo fenomeno al fatto che Obama sia negro.

Questo sarebbe possibile in un contesto culturale molto "conservatore" o di basso livello, sostanzialmente molto lontano da quello dei partecipanti a questo forum (notare il velato complimento a tutti voi )

Citazione:
peppe75:Non è anche possibile il contrario? Che si possa automaticamente pensare che Obama sia una persona per bene perchè è nero?

Si verifica spesso in seguito a persecuzioni razziali poi superate, come nel caso dei neri e degli ebrei per esempio, che ancora "beneficiano" della tragedia vissuta in epoca nazista. Per evitare di incorrere in questo errore al contrario, che poi non è altro che un' altra faccia del razzismo stesso, basta un po' di lucidità.


Per quanto mi riguarda le persone di colore sono solo più abbronzate di me (e ciò non implica nemmeno un piccolo giudizio negativo sull' eventuale tempo sottratto allo studio o al lavoro, per ottenere tale colorito )
Perciò posso serenemente affermare che i miei dubbi sulla reale bontà degli ideali di Obama nasce da considerazioni di altro tipo.
In particolare, e banalmente penserete voi, ritengo che se accettiamo l' esistenza di una o più sacche di potere più o meno nascoste in grado di organizzare inganni globali e conseguenti cover-up, non possiamo non considerare che tali "combriccole" non vogliano e non siano in grado di influenzare l' elezione dell' uomo più influente al mondo.
Specialmente se si considera la relativa facilità del compito, essendo tale elezione basata principalmente su tanto denaro e tanta TV, risorse che sarebbero certamente e per la maggior parte nelle mani di tali combriccole, se esistessero.

Perciò l' unica possibilità che mi viene in mente, come ho già detto, per continuare a sperare in un Obama uomo della svolta, è che l'abbronzato sia riuscito ad ingannare tali sacche di potere. In caso contrario dovremmo solo constatarne la non esistenza o la limitatissima capacità di azione.
Il che in ogni caso non sarebbe affatto male...speriamo.

E' preferibile essere ottimisti e avere torto, piuttosto che pessimisti e aver ragione.
Einstein
Gigi66
Inviato: 10/1/2009 16:52  Aggiornato: 10/1/2009 16:52
So tutto
Iscritto: 4/1/2009
Da:
Inviati: 7
 Re: Il silenzio di Obama
Concordo in pieno con l'analisi di Mazzucco.

Per la questione palestinese più in generale ho però qualche dubbio e pessimismo in più.

Purtroppo oltre cinquant’anni di conflitto mi hanno fatto maturare l’idea che un qualunque semplice accordo non possa risolvere DEFINITIVAMENTE il problema.

La storia dimostra che le molte volte che ci si è trovati di fronte a questa possibilità, si è “inevitabilmente” innescata una nuova miccia che ha scatenato un’altra fase calda del conflitto o un’intifada. E questo a prescindere dalle ragioni di chi si dichiara di volta in volta aggredito, ma solo per analizzare i dati di fatto.

Ennesima riprova anche ai giorni nostri: alla quasi scadenza di una tregua di 6 mesi, con le elezioni israeliane alle porte, “guada caso” sono incominciati a ripartire i missili, perché “guarda caso” Israele non aveva tolto il blocco da Gaza, e così a ritroso si può risalire indietro per “DECENNI”.

E’ mai possibile che mezzo Mondo si debba ritrovare coinvolto passivamente, da quanto accade nel Medio Oriente? Sappiamo bene quanto questa “fucina” di tensione, alimenti terrorismo e integralismo che viene esportato ovunque.

Purtroppo mi sono fatto la convinzione che l’unica soluzione è un accordo sì tra tutte le parti in causa, (intendo l’intera regione, quindi compresi gli stati confinanti), ma con l’imposizione forzata di una forza internazionale che economicamente e militarmente tratti allo stesso modo Israele e le organizzazioni terroristiche, OBBLIGANDOLE al disarmo e alla convivenza anche se forzata.

Questo soprattutto sostenendo in modo maggiore quei palestinesi e israeliani che anche l’autore ricordava ormai convinti che la pace è l’unica soluzione a una guerra senza mai fine.

Purtroppo è un impegno e un prezzo che l’Occidente deve accollarsi se vuole vedere la fine di tutto questo. E in primis l’impegno non può che venire dall’America, anche se l’Europa può fornire un supporto importante.

In questo Osama saprà darci una risposta? Non penso proprio.

In questo scenario di crisi economico-finanziara le priorità sono bene altre che pensare ai missili di Hamas e alle bombe di Israele, tanto i morti non sono americani…..

LoneWolf58
Inviato: 14/1/2009 12:30  Aggiornato: 14/1/2009 12:30
Sono certo di non sapere
Iscritto: 12/11/2005
Da: Padova
Inviati: 4861
 Re: Il silenzio di Obama

La storia, come un'idiota, meccanicamente si ripete. (Paul Morand)
Il problema, però, è che ci sono degli idioti che continuano a credere che la storia non si ripeta. (LoneWolf58)
tibberio
Inviato: 14/1/2009 14:25  Aggiornato: 14/1/2009 14:25
Mi sento vacillare
Iscritto: 13/12/2007
Da: Qui
Inviati: 450
 Re: Il silenzio di Obama

La storia inizia e si ferma, va avanti e poi si perde e, in mezzo a ogni parola, quanti silenzi, quante parole sfuggono e svaniscono per non essere mai piu' ritrovate. (P. Auster)

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