Citazione:
E' d'altro canto vero che ci sono persone come Fefo e Massimo che hanno speso tempo e fatiche per riportare testimonianaze di gente che con con la cura del Dott. Simoncini è guarita, e sarò ingenuo o sarà affetto verso questo sito ma non vedo perchè Massimo avrebbe dovuto riportare queste testimonianze se non le avesse ritenute veritiere.
Non ho mai detto nè pensato che Fefo o Redazione, fossero in malafede, anzi, non essendo esperti del campo, li giustificherei ampiamente per non aver ben compreso la portata delle dichiarazioni di Simoncini. Non solo: guardando la cosa dal loro punto di vista, capisco anche l'entusiasmo nel proteggere e "pubblicizzare" le idee di Simoncini, farsi prendere dall'entusiasmo in questi casi è umanissimo.
Mi ha stupito la rigidità di Redazione nel non voler fare nemmeno un passo indietro, nel ragionare a senso unico senza ascoltare con attenzione quello che vado ripetendo (e che ripetono altri).
Eppure prima di pubblicare questi articoli avrà riflettuto, ne avrà considerato l'importanza, non solo strettamente legata all'argomento ma anche alla sua portata "sociale" (ricordo che sono stati chiusi due siti dalla GdF per aver pubblicato le idee di Simoncini...), non credo abbia fatto tutto con leggerezza, eppure...eppure ha lanciato la pietra, senza poi esporre tutto il braccio.
Non è giusto.
Ho cercato di farlo capire anche sottolineando il fatto che io non perdo e non guadagno nulla dal caso Simoncini, anzi, avrei tutto da guadagnare se avesse ragione (pensi che a me non gioverebbe una vera cura per il cancro?).
Non mi piace essere insultato o essere messo alla pari delle multinazionali del farmaco quando io con queste non solo non ho nulla a che fare ma che spesso ho combattuto nel mio piccolo, nonostante questo, sembra che quello che scrivo qui, lo faccia per screditare un "concorrente" (Simoncini).
Pensate se il metodo Simoncini l'avesse proposto un presidente di una multinazionale, non avrebbe rischiato seriamente il linciaggio?
Giusto domandarsi "e se avesse ragione?" e dargli spazio (mi pare che l'abbia avuto eccome!), ma ancor più giusto chiedersi "e se NON avesse ragione" e poi capire se è solo un errore, ignoranza o malafede.
Da quello, decidere cosa farne di lui.
IMHO.