Gentile Dott. Simoncini
non so se è troppo tardi per porre una domanda. Le scrivo per mia madre che ha metastasi ossee, da carcinoma mammario di 15 anni fa, quando fece una chemio, cinque anni di tamoxifene.Da quasi tre anni prende femara, ma l'anno scorso in seguito a un medico naturalista di Milano che mi descrisse una situazione fosca, le feci fare numerose cure:
colonidroterapie
vitamine del Dr Rath
glutatione vitamina C per endovena
ascorbato di potassio del pantellini
tisana Caisse (ma ha smesso da quando mio padre ha letto un articolo sulla famigerata repubblica dove un sedicente naturopatico affermava che addirittura provocava la proliferazione delle cellule)
una volta degli oligominerali in oxiprolinati dopo esame del capello
vari prodotti contro la candida (maturali) + fermenti
il problema è che dopo un periodo di remissione, smise tutto quanto sia il farmaco allopatico (su consiglio del dottore visto che stava bene) sia tutte le terapie naturopatiche.
naturalmente il "male" si è presentato puntuale sei mesi dopo, quando l'oncologo pensava addirittura che era finito l'effetto del femara, per dire l'attenzione che pongono i medici ai pazienti.
Lei ha ripreso il femara, visto che mentalmente ha bisogno di una pillola (preferirei prendesse un p lacebo) e poi si è messa a fare una dieta (purtroppo non quella del Nacci) e UNA VOLTA SOLA dell'acido retinoico e altri elementi su ricetta del Dr Andrae a Sanremo.
Io l'avevo chiamata due anni fa e si era detto disposto a venire a trovarci in toscana ma il problema più grave è convincere mia madre che ha la mentalità di una certa età e che è compeltamente manipolata dalla casta medica come tanti altri.
Lei è fortissima, e non dice mai niente dei suoi dolori, ma noi figlie vediamo che si tiene tutto dentro e che a volte non ce la fa.
nei casi di metastasi ossee funziona il bicarbonato?
è utile prenderlo anche per via orale?
come concilia la sua teoria del tumore fungino con le altre teorie di Kremer Puccio e Nacci che lo considerano una reazione a un inquinamento interno delle cellule?
Sarebbe disposto a visitarla in Toscana o come dovremmo fare per farle seguire la cura? Può effettuarla il medico curante?
Ringraziando
Nicoletta
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