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Energia e Ambiente : Nucleare francese, una fuga dietro l'altra
Inviato da Redazione il 24/7/2008 23:50:00 (5631 letture)

di Marco Cedolin

Tricastin, Romans–Sur–Isere, Saint Alban e ancora Tricastin. Nelle centrali nucleari francesi si susseguono le fughe radioattive e per la quarta volta negli ultimi 20 giorni è scattato l’allarme rosso in un impianto transalpino, in un periodo già molto travagliato per l’atomo europeo dopo l'incidente accaduto ai primi di giugno in Slovenia nella centrale nucleare di Krsko ed i 4 incidenti registrati in Spagna a luglio in soli 12 giorni nella centrale nucleare di Cofrentes nei pressi di Valencia.

A Tricastin lo scorso 8 luglio le autorità francesi resero nota la fuoriuscita nell’ambiente, avvenuta il giorno precedente, di 74 kg di uranio. A Romans–Sur–Isere lo scorso 18 luglio l’Autorithy per la sicurezza nucleare francese ammise la fuoriuscita di acque contaminate da elementi radioattivi, pur assicurando che l’incidente non aveva determinato impatti ambientali. A Saint Alban lo scorso 21 luglio 15 operai vennero contaminati dalla fuoriuscita di liquido radioattivo. Ieri 23 luglio, nuovamente a Tricastin 100 operai sono stati contaminati da elementi radioattivi di cobalto 58 fuoriusciti da una tubatura del reattore numero 4 fermo per manutenzione ed immediatamente evacuati dalla centrale.

Proprio intorno al sito nucleare di Tricastin, fra i più grandi al mondo, che non comprende solo la centrale, ma anche una serie di laboratori che lavorano l’uranio grezzo e depositi per le scorie radioattive, sembrano emergere molti scampoli di realtà, fino ad oggi sottaciuti, ...


... in grado d’incrinare più di una certezza riguardo alla capacità francese di gestire al meglio le conseguenze di quella sorta di “patto con l’atomo” che in Francia (dove il 78% dell’energia consumata viene prodotta dalle centrali nucleari) ha creato il mito dell’energia “facile”, pulita ed a buon mercato.

Gli incidenti nel sito di Tricastin avvengono da oltre 30 anni, anche se spesso sia la dinamica sia le conseguenze degli stessi sono state tenute nascoste per evitare polemiche e proteste.

Già dal 1964, prima ancora che sorgesse la centrale, il sito ospitava un deposito di scorie radioattive, provenienti da una vecchia fabbrica militare per l’arricchimento dell’uranio, stoccate senza alcuna precauzione, che avrebbero determinato nel corso del tempo la migrazione di 900 chilogrammi di uranio all’interno delle acque sotterranee che riforniscono i pozzi delle famiglie della zona. Ad esso si è aggiunto il deposito per scorie nucleari della Sogema, la società che a Tricastin arricchiva l’uranio per la costruzione degli ordigni nucleari, che contiene 700 tonnellate di scorie radioattive sepolte sotto un cumulo di quattro metri di terra.

Nel 1986 una fuga di esafluoruro d’uranio dalla centrale portò il livello di radioattività dell’aria a 130 bequerel per metro cubo, «quando il dato normale è di 0.00001». Nel 1991 si verificò lo sgocciolamento di nitrato d’uranio sulla ferrovia della Sogema. Nel 1997 si verificò una fuga di uranio arricchito nei terreni. Solamente un paio di settimane fa a due chilometri di distanza dalla centrale sono state trovate falde freatiche e pozzi privati dove il tasso di uranio rilevato dall’Istituto di radioprotezione e sicurezza nucleare Irsn, arrivava a punte di 64 microgrammi per litro, ben oltre i 15 ammessi dall’Oms per dichiarare potabile l’acqua.

Energia facile, pulita ed a buon mercato che inizia a manifestarsi sempre più lontana da una realtà costretta a confrontarsi con il dramma dei lavoratori sottoposti alla contaminazione radioattiva e degli abitanti dei comuni che sorgono in prossimità del sito di Tricastin, costretti a convivere con la paura e privati perfino dell’acqua, essendo ormai proibito berla, nuotarci, mangiarne il pesce ed irrigare i campi, destinati ad inaridire in questa fetta di pianura francese immolata, come tante altre, sull’altare di un atomo che sta iniziando a scolorare e preoccupare sempre più.

Marco Cedolin

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I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore Albero
menphisx
Inviato: 25/7/2008 0:04  Aggiornato: 25/7/2008 0:04
Mi sento vacillare
Iscritto: 19/5/2008
Da: Everywhere
Inviati: 463
 Re: Nucleare francese, una fuga dietro l'altra
Energia pulita e gratuita.
Peccato per le scorie, la manutenzione, le sostanze tossiche, la vità degli operai e di coloro che vivono nelle vicinanze.
Ormai il nostor bisogno di energia è talmente grande da sacrificare qualsiasi altra cosa.
Perchè non si investe in tecnologie più pulite ? Tipo Fusione Fredda ?

« Tramuta tutto in ciò che è veramente: l’Astratto, lo Spirito, il Nagual. Non c’è stregoneria, né il male, né il diavolo. C’è solo la percezione. »
Don Juan Matus
Cheyco
Inviato: 25/7/2008 0:52  Aggiornato: 25/7/2008 0:52
So tutto
Iscritto: 13/6/2008
Da:
Inviati: 19
 Re: Nucleare francese, una fuga dietro l'altra
Mi domando quanti siano i piccoli o grandi incidenti di cui non sappiamo assolutamente nulla.
Vorrei sapere inoltre se questi incidenti ultimi possono avere uma qualche relazione con l'età delle centrali stesse.
So che esse hanno una determinata vita e poi dovrebbero essere smantellate, è possibile che i calcoli che hanno stabilito questa durata siano sbagliati? E che invece la struttura duri in effetti molto di meno?
Vorrei mettere in relazione le varie date di creazione e gli anni di effettivo utilizzo per vedere se esiste un qualcosa ché le accomuni

Quando l'ultimo fiume sarà prosciugato, quando l'ultimo albero sarà abbattuto, quando l'ultimo animale sarà ucciso solo allora capirete che il denaro non si mangia."
LoneWolf58
Inviato: 25/7/2008 1:34  Aggiornato: 25/7/2008 1:34
Sono certo di non sapere
Iscritto: 12/11/2005
Da: Padova
Inviati: 4861
 Re: Nucleare francese, una fuga dietro l'altra
Citazione:
A Tricastin lo scorso 8 luglio le autorità francesi resero nota la fuoriuscita nell’ambiente, avvenuta il giorno precedente, di 74 kg di uranio.
sicuro non sia un refuso?!...

La storia, come un'idiota, meccanicamente si ripete. (Paul Morand)
Il problema, però, è che ci sono degli idioti che continuano a credere che la storia non si ripeta. (LoneWolf58)
marcocedol
Inviato: 25/7/2008 2:05  Aggiornato: 25/7/2008 2:05
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 30/6/2006
Da: Torino
Inviati: 1340
 Re: Nucleare francese, una fuga dietro l'altra
Se si trattasse di un refuso, ma non credo, sarebbe da attribuire al Corriere della Sera, che dice 74 chili a Tricastin l'8 luglio e fra i 70 e 120 grammi a Roman - Sur - Isere il 18 luglio.

Su questo Blog viene arrotondata addirittura a 75 kg, La Stampa parla di 30 metri cubi di una soluzione contenente 12 grammi di uranio per litro e lascia al lettore lo svolgimento dell'operazione.

Redazione
Inviato: 25/7/2008 2:58  Aggiornato: 25/7/2008 20:48
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Nucleare francese, una fuga dietro l'altra
Sul sito IRSN

http://www.irsn.org/index.php?position=socatri_tricastin

si parla genericamente di "fuga di una soluzione di uranio", ma non trovo la quantità effettiva. C'è però una interessante mappa interattiva, con i risultati dei test fatti nei giorni seguenti:

http://www.irsn.org/document/site_1/fckfiles/File/Internet/Dossiers/socatri/flash_v3/popup_radiation.html

Provate a cliccare i diversi punti blu e gialli, ed escono le varie rilevazioni fatte sulle acque di superficie. Troverete cifre che vanno dai 2 ai 200 mg. per litro.

Poi cliccate il punto blu denominato ES1 (il primo a destra del quadrato rosso, dove è avvenuto l'incidente). Ad un certo punto c'erano addirittura 66.000 mg di uranio per litro, ovvero 66 g. !!! (Mi è passata la sete per un anno).

Halo1367
Inviato: 25/7/2008 6:41  Aggiornato: 25/7/2008 6:41
Ho qualche dubbio
Iscritto: 3/6/2006
Da: Bengodi
Inviati: 174
 Re: Nucleare francese, una fuga dietro l'altra
BASTA con questo terrorismo sulle centrali nucleari!

Io sto dalla parte di chi vuole garantire energia pulita e a basso costo ai propri figli e nipoti.

Come contributo personale ho individuato anche un paio di siti del tutto appropriati per la costruzione di moderne e sicure centrali:

qui http://www.corriere.it/gallery/Cronache/vuoto.shtml?2006/05_Maggio/certosa/1&1


e qui http://it.wikipedia.org/wiki/Arcore


I problemi vanno affrontati con decisione e risolti...

"Voi lasciatemi battere e controllare la moneta di una nazione e a me non interesserà chi ne faccia le leggi".
Nathan Rothschild, 1791
cocis
Inviato: 25/7/2008 8:41  Aggiornato: 25/7/2008 8:41
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/1/2006
Da: V
Inviati: 1430
 Re: Nucleare francese, una fuga dietro l'altra
il NANO .. noi costruiremo 1000 centrali nucleari di generazioni 3.5

nene
Inviato: 25/7/2008 9:04  Aggiornato: 25/7/2008 9:04
Ho qualche dubbio
Iscritto: 22/7/2008
Da: tra i sogni e questo schifo di realtà
Inviati: 86
 Re: Nucleare francese, una fuga dietro l'altra
guarda, non è che sia tanto la possibilità di costruire o meno centrali sicure, più che altro, le stime parlano di riserve di uranio per massimo altri 50 anni, quindi costruire centrali non sarebbe proprio un investimento "sicuro" se non per speculazioni edilizie, intrallazzi con la mafia ecc... ad ogni modo, queste sono ipotesi e i dati possono essere manipolati a favore dell'una o altra tesi, quindi pensa semplicemente a questo: pensa a com'è gestito il tutto in italia, credi veramente che saremmo in grado di costruire una centrale in tutta sicurezza, utilizzarla in tutta sicurezza??? non ci sono riusciti i francesi!!!
comunque sono sempre più convinta della necessità di investire su energia alternativa e rinnovabile

per chi viaggia in direzione ostinata e contraria
col suo marchio speciale di speciale disperazione
e tra il vomito dei respinti muove gli ultimi passi
per consegnare alla morte una goccia di splendore
...di verità...di umanità...
(F. De Andrè)
Opossum
Inviato: 25/7/2008 9:14  Aggiornato: 25/7/2008 9:17
So tutto
Iscritto: 30/7/2007
Da:
Inviati: 10
 Re: Nucleare francese, una fuga dietro l'altra
Halo1367:
"BASTA con questo terrorismo sulle centrali nucleari!

Io sto dalla parte di chi vuole garantire energia pulita e a basso costo ai propri figli e nipoti."

Pulita appunto, che non rischi di ammazarli per contaminazioni o altro, che li sleghi dalla dipendenza di materie prime e quindi da un costo crescente.
Mi sembra la descrizione del rinnovabile più che del nucleare, che costi di gestione smaltimento a parte produce scorie NON eliminabili ma solo nascondibili nella solita manica della giaccia...

La scelta non è più cosa ci conviene economicamente, ma cosa ci conviene fare per dare una chance alle generazioni future, farle crescere in un clima di nucleare o in un clima di energie naturali, sviluppare in loro il rispetto per il pianeta dove vivono.
Valori che non vorranno svendere, come stiamo facendo noi in questi anni.

Ci martellano con i costi della benzina e l'inflazione anche più del dovuto, devono preparare la nostra mentalità ad accettare soluzioni scomode.
Ma questa volta non saremo disposti ad accettarle.


ho aperto ora i link delle foto!!!!
Non avevo colto il sarcasmo ahaahahahaah

"Se ad un Dio si deve questo mondo, non ci terrei ad essere quel Dio: l'infelicità che vi regna mi strazierebbe il cuore."
(Schopenhauer)

http://sabbhe.altervista.org
BlSabbatH
Inviato: 25/7/2008 9:32  Aggiornato: 25/7/2008 9:39
Mi sento vacillare
Iscritto: 10/9/2005
Da: Bergamo
Inviati: 837
 Re: Nucleare francese, una fuga dietro l'altra
Citazione:
Se si trattasse di un refuso, ma non credo, sarebbe da attribuire al Corriere della Sera, che dice 74 chili a Tricastin l'8 luglio e fra i 70 e 120 grammi a Roman - Sur - Isere il 18 luglio.

Su questo Blog viene arrotondata addirittura a 75 kg, La Stampa parla di 30 metri cubi di una soluzione contenente 12 grammi di uranio per litro e lascia al lettore lo svolgimento dell'operazione.

12 grammi /litro x 1000 litri (cioè un metro cubo) = 12mila grammi = 12 Kg per metro cubo
12 Kg x 30 metri cubi = 360 Kg

oggettivamente, mi sembra un pò troppo.

p.s. in ogni caso la Pravda assicura che non vi è alcun pericolo..

-- Under capitalism, man exploits man. Under communism, it's just the opposite. -- J.K. Galbraith
Daimon
Inviato: 25/7/2008 9:40  Aggiornato: 31/7/2008 10:19
So tutto
Iscritto: 24/3/2006
Da:
Inviati: 5
 Re: Nucleare francese, una fuga dietro l'altra
.

BlSabbatH
Inviato: 25/7/2008 9:44  Aggiornato: 25/7/2008 9:44
Mi sento vacillare
Iscritto: 10/9/2005
Da: Bergamo
Inviati: 837
 Re: Nucleare francese, una fuga dietro l'altra
Citazione:
Proprio nell'anno in cui l'Italia manifesta l'intenzione tornare all'energia nucleare a quel vicino cominciano a rompersi centrali nucleari.
Guarda un pò tutte vicine all'Italia.
Guarda un pò tanti incidenti proprio quest'anno.

tesi interessante, peccato per il contorno spocchioso.

-- Under capitalism, man exploits man. Under communism, it's just the opposite. -- J.K. Galbraith
Daimon
Inviato: 25/7/2008 9:54  Aggiornato: 31/7/2008 10:19
So tutto
Iscritto: 24/3/2006
Da:
Inviati: 5
 Re: Nucleare francese, una fuga dietro l'altra
.

Ghilgamesh
Inviato: 25/7/2008 10:07  Aggiornato: 25/7/2008 10:07
Sono certo di non sapere
Iscritto: 27/10/2005
Da:
Inviati: 3001
 Re: Nucleare francese, una fuga dietro l'altra
"Su questo Blog viene arrotondata addirittura a 75 kg, La Stampa parla di 30 metri cubi di una soluzione contenente 12 grammi di uranio per litro e lascia al lettore lo svolgimento dell'operazione."

io io, l'ho fatto io il calcolo! heeheh

Ne ho parlato giorni fa sul mio blog, copincollo da li:


Come ti lobotomizzo le pecore.

Estratto da “Il messaggero.it”:

“Ieri, a Tricastin, noto sito nucleare del sud della Francia è avvenuto il peggio: 30 metri cubi (30.000 LITRI!) di acque contaminate da 12 grammi di uranio per litro sono stati accidentalmente scaricati nelle acque dei fiumi circostanti. Anche se il rischio per la popolazione è stato definito “debole” dalle autorità di sicurezza nucleare solo una parte della soluzione è stata recuperata, mentre il resto si è diluito nei fiumi. Non ci dovrebbero esser conseguenze per le falde acquifere circostanti.”

12 x 30.000 = 360.000 g = 360 Kg di uranio!

Il grassetto è ovviamente mio, penso che sti cialtroni sperassero che nessuno sapesse a quanti litri equivalgono 30 metri cubi.

Leggo sta notizia, ci ragiono sopra (errore mio) e un po’ mi spavento.

Vado sul sito dell’ANSA e cerco nella pagina principale … nulla!
Faccio la ricerca, magari no né in prima pagina … NULLA!
Voglio dire, sud della Francia, vicino a noi, potrebbe interessare sapere se rischiamo un terzo occhio facendo un bagno in Liguria … qualcuno magari si evita un viaggio in India, invece NULLA!

Posto che, qualsiasi autorità, terrena o ultraterrena che mi viene a dire che 360 kg di uranio in giro per mari e fiumi non sono un rischio per la popolazione, io SO che mi stanno prendendo in giro, che hanno preso mazzette per dire quelle cose e che non abitano da quelle parti!
(come il dittator mafioso, che vuol fare ovunque termovalorizzatori, tranne che vicino a villa la certosa! N.D.A.)

Trovo spettacolare il fatto che, per non influenzare negativamente l’opinione pubblica, visto il nostro “imminente” ritorno al nucleare, l’ANSA, ma scommetto anche tutti i tg nazionali, evitino ed eviteranno di dircelo!

peppe75
Inviato: 25/7/2008 10:10  Aggiornato: 25/7/2008 10:10
Mi sento vacillare
Iscritto: 5/10/2006
Da: London
Inviati: 399
 Re: Nucleare francese, una fuga dietro l'altra
si Daimon,
interessante la tua tesi, ma io non l'ho capita.

Se ho capito qualcosa, insinui che tutte le info su incidenti siano una conseguenza del fatto che il governo voglia costruire delle centrali in italia?

A che scopo, scoraggiare questa iniziativa? e da parte di chi?

Ghilgamesh
Inviato: 25/7/2008 10:13  Aggiornato: 25/7/2008 10:13
Sono certo di non sapere
Iscritto: 27/10/2005
Da:
Inviati: 3001
 Re: Nucleare francese, una fuga dietro l'altra
"Mettiamo che l'Italia un giorno decida di dotarsi di centrali nucleari così come la maggior parte dei suoi vicini europei - tanto osannati e portati ad esempio da seguire in altri contesti.
Mettiamo che uno di questi vicini abbia molto da perdere dalla creazione di centrali nucleari italiane, facciamo un 30% almeno del nostro fabbisogno energetico che quel vicino da decenni ci vende per fior di quattrini"

Mettiamo anche che in Francia, lo sanno che da noi le centrali non verranno mai realizzate, che sono l'ennesimo modo che ha il dittator mafioso per rubare soldi a noi, dandoli agli amici mafiosi suoi.

Non solo in Francia, lo sanno in tutto il mondo, solo alcuni italiani fingono di non saperlo.

E se anche per qualche miracolo divino, un novello Oswald o un atomica sul parlamento, arrivasse gente nuova o soprattutto ONESTA, non sarebbero realizzate prima di trent'anni.

(se la gente nuova oltre che onesta fosse anche intellignte, non punterebbe proprio sul nucleare ... ma qui si sfiora la fantascienza.)

Ah, in Francia sanno anche che da noi c'è il regime e che il popolo non conta una cippa, quindi invece che influenzare l'opinione pubblica, facevan prima a dare due mazzette al dittator mafioso, le avrebbe accettate tranquillamente e se salvavano pure 100 operai spendendo meno.

Bastano come motivazioni? heehhe

nene
Inviato: 25/7/2008 10:15  Aggiornato: 25/7/2008 10:15
Ho qualche dubbio
Iscritto: 22/7/2008
Da: tra i sogni e questo schifo di realtà
Inviati: 86
 Re: Nucleare francese, una fuga dietro l'altra
tutta la ragione...il modo un po mi da fastidio, ma alla fine sono la prima a fare uscite non esattamente simpatiche alle volte... sai Daimon, si, ci ho pensato, ma non riesco a vedere il perchè. sappiamo tutti a chi sono in mano i mezzi d'informazione e non credo proprio che abbiano alcun interesse a creare allarme... forse vogliono provare l'incontrario, del genere "ci sono statoi un sacco di incidenti in francia, non dall'altra parte del mondo,ma sul nostro confine, vedete dirette conseguenze?no? allora il nucleare non è pericoloso"... sinceramnete non lo so, ci sto riflettendo, neanche questa mi pare stare in piedi come tesi

per chi viaggia in direzione ostinata e contraria
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(F. De Andrè)
marcocedol
Inviato: 25/7/2008 10:30  Aggiornato: 25/7/2008 10:30
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 30/6/2006
Da: Torino
Inviati: 1340
 Re: Nucleare francese, una fuga dietro l'altra
Senza dubbio affascinante la tesi di Daimon, basata sul fatto che in questo ultimo periodo le notizie degli incidenti nucleari che da sempre avvengono regolarmente, in Europa ed altrove, siano stati resi pubblici sia pur minimizzandoli, mentre prima erano completamente sottaciuti
Anche le persone come me, appiattite sulle notizie del TG, si sono poste la domanda, arrivando a darsi più di una risposta: sponsorizzazione per la costruzione di nuove centrali in Francia? Giustificazione per un cambio di rotta nella politica energetica francese? Semplice lotta fra lobby di potere a livello francese o europeo? E tante altre ancora.

La lettura data da Daimon, al contrario del punto di partenza delle sue riflessioni ,invece non mi convince affatto, in quanto in primo luogo è la Francia che dipende per il 78% del proprio fabbisogno da una fonte energetica obsoleta, pericolosa e fuori controllo il Paese in assoluto più arretrato dal punto di vista energetico e non l'Italia.
In secondo luogo nessuno, tranne forse qualche fan di Berlusconi, pensa veramente che in Italia si potrebbero costruire centrali nucleari e da queste trarne un qualche vantaggio dal punto del fabbisogno energetico.

La nostra probabilmente potrà essere anche dissonanza cognitiva, però ritengo occorra conoscere a fondo l'argomento nucleare per fare valutazioni oggettive, altrimenti anche partendo da uno spunto interessante si finisce per usare due pesi e due misure e cadere nel luogo comune secondo il quale noi acquistiamo l'energia dalla Francia che è più furba. Fra qualche anno quando le vecchie centrali francesi faranno acqua "brillante" da tutte le parti saranno loro ad acquistare energia altrove in quanto legati mani e piedi ad una tecnologia obsoleta e senza prospettive di futuro.

Daimon
Inviato: 25/7/2008 11:08  Aggiornato: 31/7/2008 10:20
So tutto
Iscritto: 24/3/2006
Da:
Inviati: 5
 Re: Nucleare francese, una fuga dietro l'altra
.

Tato_p2p
Inviato: 25/7/2008 11:19  Aggiornato: 25/7/2008 11:19
Ho qualche dubbio
Iscritto: 17/10/2006
Da: da qui a là.
Inviati: 211
 Re: Nucleare francese, una fuga dietro l'altra
Intanto dalla Grancassa mediatica:
"...operai LEGGERMENTE contaminati..."

"...il livello radioattivo è inferiore a quello di Piazza XYZ..."

(TG5 del mattino di questi giorni, ma ascolto poco e questo è il poco che mi ricordo, abbastanza da farmi uscire di casa con i OO girati...)

"...oggi la malattia fa passi da gigante!"
"Quella è la medicina!"
"Vabbè, diciamo che camminano di pari passo, dottore..." -dal film "La matassa" -
Ghilgamesh
Inviato: 25/7/2008 11:27  Aggiornato: 25/7/2008 11:27
Sono certo di non sapere
Iscritto: 27/10/2005
Da:
Inviati: 3001
 Re: Nucleare francese, una fuga dietro l'altra
"Non conosco di preciso i tempi di costruzione e messa in opera di una centrale nucleare moderna, immagino una quindicina d'anni, 30 mi sembrano eccessivi ma posso sbagliarmi."

I tempi di costruzione di una centrale, si aggirano NORMALMENTE intorno ai 15 anni.

Da noi è più di trent'anni che costruiscono una strada! (la salerno reggio calabria)

Fatti le proporsioni ...

"Le osservazioni che riducono tutto al dogma di fede "è tutta colpa del nano mafioso" sono talmente già viste, facili e a basso costo cerebrale - forse è un nuovo modo di fare risparmio energetico! - che, spiacente, non riesco proprio a considerarle."

Posto che, che sia mafioso è un FATTO, non una fede.
Forse tu no, ma uno che si deve autoorganizzare un attentato (perchè è questo che stai dicendo, che si stanno autofacendo accadere degli incidenti!) ... le considera.

Secondo te, era più semplice provare a corrompere uno che sai che si fa corrompere e che usa corrompere (sempre FATTI, non Fede) ... o farsi un autoattentato col rischio che i Francesi blocchino del tutto il nucleare con annesse le esportazioni di energia?

Orwell84
Inviato: 25/7/2008 11:32  Aggiornato: 25/7/2008 11:32
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 7/3/2006
Da: Ground Zero
Inviati: 1114
 Re: Nucleare francese, una fuga dietro l'altra
Citazione:
Sul sito IRSN

http://www.irsn.org/index.php?position=socatri_tricastin

si parla genericamente di "fuga di una soluzione di uranio", ma non trovo la quantità effettiva.


Abbiamo comunque a che fare con dei giornalisti idioti, la cui incapacità è palese sia quando si tratta di parlare di Iraq o 9/11 che quando si tratta di nucleare. Inutile dare "notizie" come queste senza apporvi le suddette cifre e spiegare di che tipo di radioattività si tratti. La frase "(leggermente) contaminati da particelle radioattive" non ha alcun significato, perchè si tratta di grandezze misurabili. Il selciato di Piazza San Pietro ha un fondo di radioattività naturale di 700 milliRen/anno contro i 500 milliRen/anno di quello medio esistente oggi nell'area interdetta di raggio 30 km che circonda la centrale nucleare di Chernobil, per esempio. Per uccidere una persona o anche farla ammalare di cancro ci vogliono 100-200 Ren/anno (e non milliRen/anno). Parliamo di livelli di migliaia di volte superiori.

E se la radioattività che ha "contaminato" gli operai fosse per esempio quella dell'uranio (235 o 238 non fa differenza), ossia alfa, sarebbe stata completamente schermata dalla pelle umana (e prima ancora dai vestiti, non parliamo poi della tuta) di qualsiasi valore essa fosse stata.

Quindi una discussione seria si può affrontare solo quantificando in questo senso la contaminazione, altrimenti è l'ennesimo parlare a vanvera (indipendentemente dalla posizione che uno abbia in merito, si discute senza dati specifici).

Citazione:
Già dal 1964, prima ancora che sorgesse la centrale, il sito ospitava un deposito di scorie radioattive, provenienti da una vecchia fabbrica militare per l’arricchimento dell’uranio, stoccate senza alcuna precauzione, che avrebbero determinato nel corso del tempo la migrazione di 900 chilogrammi di uranio all’interno delle acque sotterranee che riforniscono i pozzi delle famiglie della zona. Ad esso si è aggiunto il deposito per scorie nucleari della Sogema, la società che a Tricastin arricchiva l’uranio per la costruzione degli ordigni nucleari, che contiene 700 tonnellate di scorie radioattive sepolte sotto un cumulo di quattro metri di terra.

Nel 1986 una fuga di esafluoruro d’uranio dalla centrale portò il livello di radioattività dell’aria a 130 bequerel per metro cubo, «quando il dato normale è di 0.00001». Nel 1991 si verificò lo sgocciolamento di nitrato d’uranio sulla ferrovia della Sogema. Nel 1997 si verificò una fuga di uranio arricchito nei terreni. Solamente un paio di settimane fa a due chilometri di distanza dalla centrale sono state trovate falde freatiche e pozzi privati dove il tasso di uranio rilevato dall’Istituto di radioprotezione e sicurezza nucleare Irsn, arrivava a punte di 64 microgrammi per litro, ben oltre i 15 ammessi dall’Oms per dichiarare potabile l’acqua.


Se ricordo bene dal giro di notizie che ho letto in questi giorni la fonte è la Commissione di ricerca e d'informazione indipendente sulla radioattività (Criirad). Da quello che ho letto c'è uno strafalcione non di poco conto: i residui di lavorazione della vecchia fabbrica militare per l’arricchimento dell’uranio consistono in uranio impoverito (U235 intorno allo 0,2%) e dunque l'uranio naturale (U235 intorno allo 0,7%) trovato nella falda non può materialmente aver alcun legame con il deposito interrato di cui sopra [*link ansa].

Tantomeno può centrare la vicina centrale elettronucleare visto che, disponendo solo di reattori LWR (quattro PWR per l'esattezza), utilizza dunque come combustibile uranio leggermente arricchito (al 2,5-4%) e non naturale.

Se qualcuno riesce a chiarirmi questo dubbio gliene sarei grato.

Orwell84
Inviato: 25/7/2008 11:34  Aggiornato: 25/7/2008 11:34
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 7/3/2006
Da: Ground Zero
Inviati: 1114
 Re: Nucleare francese, una fuga dietro l'altra
Citazione:
I tempi di costruzione di una centrale, si aggirano NORMALMENTE intorno ai 15 anni.


15, 30, 45, chi offre di più?!
AREVA NP costruisce un reattore PWR da 1.200 MW in 36 mesi.

blackbart
Inviato: 25/7/2008 11:57  Aggiornato: 25/7/2008 11:57
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 13/10/2007
Da:
Inviati: 1224
 Re: Nucleare francese, una fuga dietro l'altra
Secondo questi dati parrebbe che una centrale nucleare media consumi circa mezza tonnellata di uranio "naturale" (cioè non arricchito) al giorno.

x Daimon:

Sì.. sei spocchioso

Però quello che dici potrebbe anche essere parzialmente vero.. ma secondo me la politica è ancora più "bizantina".
Tanto per cominciare, in Italia, di costruire realmente centrali nucleari non interessa niente a nessuno. E non perchè manchino le competenze tecniche, anzi, ma perchè manca l'autorevolezza politica per portare avanti progetti concreti. Anche immaginare di costruire le centrali nucleari militarizzando le aree scelte è ben poco realistico.

La mia impressione è che si voglia solo creare una "guerra virtuale" tra fronti opposti: i nuclearisti e gli anti-nuclearisti.
I primi sono incapaci di affrontare seriamente una politica nucleare (siti di costruzione, stoccaggio, approvvigionamento, ecc..) mentre i secondi, gli "ambientalisti", sono incapaci di suggerire serie alternative per produrre/risparmiare energia.. fra l'altro basterebbe SOLO copiare quanto già fanno nel nord europa.. in particolare per quanto riguarda il riscaldamento domestico, la micro-produzione di corrente elettrica e - perchè no? - anche la politica nucleare.
Ma quello che conta non è produrre "soluzioni concrete" ma compattare gli schieramenti politici.

Ovviamente la guerra (mediatica) sarà del tutto inutile e l'Italia continuerà a usare corrente elettrica con il contagocce e a comprarla al doppio del prezzo all'estero (in particolare dalla Francia) dove - qui sta l'italica ipocrisia! - è prodotta da centrali nucleari.

In definitiva credo che queste notizie siano "reali" (e preoccupanti) ma ingigantite e strumentalizzate in modo da alimentare uno scontro su "problemi secondari". Attenzione.. il problema energetico, in particolare in Italia, NON è secondario ma è evidente che non possono essere le centrali nucleari la soluzione: 6% di "peso" a livello di produzione mondiale di corrente elettrica, decenni per costruirle e uranio in "esaurimento".
Il problema va ovviamente risolto al più presto cominciando a capire che il nostro sistema energetico/produttivo (non solo italiano) è semplicemente non sostenibile.

Spooky_max
Inviato: 25/7/2008 12:02  Aggiornato: 25/7/2008 12:06
Ho qualche dubbio
Iscritto: 11/9/2007
Da: vetrina
Inviati: 99
 Re: Nucleare francese, una fuga dietro l'altra
Acquistiamo energia prodotta dal nucleare durante le ore notturne perchè ci conviene e conviene a chi ce la vende. Spegnere un centrale nucleare a fine giornata costa molto e questa cosa permette ai nostri di ottenere energia dagli altri ad un prezzaccio e tenere spente le nostre.
Se volessimo fare il giochino degli altri dovremmo trovare degli altrettanti paesi che facciano il ruolo nostro altrimenti non ci converrebbe.
Il mercato energetico in cui siamo (come paese) coinvolti fa pate di un gioco assai complesso e sfaccettato al quale cambiare ruolo o sottrarsi è assai difficile per come siamo messi socio-economicamente, (tutto questo IMHO ovviamente).
Per il resto, non vedo nel nucleare alcuna emancipazione energetica. Vedo i solito giochino grandi opere, grandi appalti, grandi tangenti, grandi speculazioni, grandi debiti.
edit
Ho letto adesso il post di Blackbart. Credo abbia fatto centro.

Max "the spooky"

"The future is unwritten" John Graham Mellor
Ellroy82
Inviato: 25/7/2008 12:05  Aggiornato: 25/7/2008 12:05
So tutto
Iscritto: 28/1/2008
Da:
Inviati: 19
 Re: Nucleare francese, una fuga dietro l'altra
Vi propongo un piano di discussione che finora non ho ancora trovato tra i tanti argomenti che state trattando, e cioè: al di là di costi, tecnologie, convenienza, ambiente, e tutto quanto concerne la fattibilità della costruzione di nuovi centrali nucleari, ma il fattore UMANO è adeguato in Italia per sviluppare questa tecnologia?
Mi spiego: abbiamo un numero sufficiente di ricercatori, personale tecnico e scienziati italiani che siano in grado di sviluppare e gestire delle centrali nucleari o dovremmo commissionare il tutto a francesi, americani o cinesi?

Avete documenti in merito?

drdea
Inviato: 25/7/2008 12:07  Aggiornato: 25/7/2008 12:07
Ho qualche dubbio
Iscritto: 28/7/2005
Da:
Inviati: 99
 Re: Nucleare francese, una fuga dietro l'altra
Poiché ho notato che la prima e principale difficoltà sull'argomento riguardi un problema di fonte dei dati, spero di contribuire fattivamente alla discussione segnalando i link di due interessanti lezioni di termodinamica tenute alla facoltà di fisica dell'università di Trieste sulla questione energetica.
Trattandosi di lezioni universitarie per il corso di laurea in fisica, sebbene si percepisca chiaramente l'idea dell'autore, lo stesso non si è preso alcuna licenza "politica" se non quella di riportare ed analizzare dati la cui certezza sia pressoché assoluta. Per lo stesso motivo, ovviamente, il contenuto può risultare troppo tecnico per molti e troppo poco per alcuni: personalmente ne consiglio la lettura a tutti cercando di percepire le informazioni oltre le formule, perlomeno per (cito l'autore) "conoscere i dati reali di ciò di cui si sta parlando, visto che il problema energetico è indubbiamente causa principale di conflitti".
Il primo documento è interessante per il calcolo della quantità di energia elettrica di origine nucleare effettivamente producibile in Italia e l'impatto ambientale conseguente (l'autore considera ciò che può onestamente valutare dai dati in possesso, ovvero l'inquinamento termico):
Centrali termoelettriche
Nel secondo documento si tenta di stimare grossolanamente (una stima grossolana della quale è certo il margine d'errore non è assolutamente inutile!) le riserve di energia fossile:
Economia dell'energia
Se la redazione ed i lettori dovessero ritenerlo utile, potrei tentare di realizzare una versione più divulgativa del materiale segnalato in forma di articolo per il sito (entro il termine di un mese).

blackbart
Inviato: 25/7/2008 12:07  Aggiornato: 25/7/2008 12:07
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 13/10/2007
Da:
Inviati: 1224
 Re: Nucleare francese, una fuga dietro l'altra
Orwell84:
AREVA NP costruisce un reattore PWR da 1.200 MW in 36 mesi.



Certo che in tre anni si può costruire una centrale nucleare ma dopo che siano stati eseguiti tutti gli studi relativi alla sicurezza e all'impatto/rischio ambientale: costruire una centrale dove c'è il rischio di terremoti / allagamenti / frane, ecc.. potrebbe non essere la scelta migliore!
Poi servono i finanziamenti e in Italia manca un sistema che incoraggi questo tipo di progetti.
Ma soprattutto i tempi di costruzione di una centrale sono "tempi politici": occorre che la cittadinanza e le autorità locali vengano informate e coinvolte nel progetto e che alla fine siano d'accordo.
DOPO tutto questo, sindacati permettendo, puoi anche "comprimere" i tempi tecnici per la costruzione dell'impianto in due o tre anni. Ma a quel punto è solo più un problema di costi.

blackbart
Inviato: 25/7/2008 12:08  Aggiornato: 25/7/2008 12:08
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 13/10/2007
Da:
Inviati: 1224
 Re: Nucleare francese, una fuga dietro l'altra
Mi spiego: abbiamo un numero sufficiente di ricercatori, personale tecnico e scienziati italiani che siano in grado di sviluppare e gestire delle centrali nucleari


Pyter
Inviato: 25/7/2008 12:15  Aggiornato: 25/7/2008 12:15
Sono certo di non sapere
Iscritto: 15/9/2006
Da: Sidonia Novordo
Inviati: 6250
 Re: Nucleare francese, una fuga dietro l'altra
Ma siamo sicuri che si tratti di contaminazioni da uranio?
Nel sud della Francia non si trovano solo centrali nucleari.
Si parla anche di una FUGA.
Dalle informazioni che ho raccolto io sembra si tratti di un miscuglio di sostanze altamente tossiche ma di difficile individuazione, composti di ultima generazione non ancora facilmente individuabili.
Sembra che il punto di contaminazione sia uno scarico di un bacino di una diga, dentro il quale sono finite tutte queste sostanze, per motivi ancora da stabilire.
Ma tutti gli indizi portano a pensare che siano scorie buttate lì in fretta e furia durante il passaggio del Tour de France di ciclismo.

"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
redna
Inviato: 25/7/2008 12:17  Aggiornato: 25/7/2008 12:23
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/4/2007
Da:
Inviati: 8095
 Re: Nucleare francese, una fuga dietro l'altra
Acquistiamo energia prodotta dal nucleare durante le ore notturne perchè ci conviene e conviene a chi ce la vende.
---

l'energia nucleare che ci vendono di notte sarebbe energia sprecata altrimenti nel senso che c'è una richiesta minore in quelle ore.Il nucleare produce senpre la stessa energia.
In pratica l'italia fornisce,in genere alla francia dalla quale compra l'energia nucleare nottura in sovrappiù,
l'energia che serve per il mattino quando le fabbriche si mettono in moto.
Quello che stupisce è appunto che le centrali francesi siano così in balia di 'errrori' proprio ora che in italia si parla di costruire centrali nucleari.L'italia non comprerebbe più dalla francia il nucleare notturno e la francia dovrebbe trovarsi un altro paese che le fornisca l'energia che serve per 'mettersi in moto'il mattino. A chi giova questo?

Nel contempo penso si capisca che costruire centrali nucleari NON serve per avere energia.
Si creano solo problemi gravi all'ambiente senza aver risolto il problema energetico.
Ma,appunto, i grandi giochi li fanno altri dei quali non interessano 'le pedine' che sono gli abitanti di una determinata zona e tantomeno l'ambiente che si rovina.

PS-faccio presente che in italia è stato fatto un referendum bel quale è stato detto NO al nucleare.
Qui si sta parlando se gli scienziati ci sono per costruire le centrali.

NON mi sembra assodato che se ne costruiscano.

NON mi sembra che se ne dovrebbero costruire.

Quindi mi sembra che è tempo perso parlarne.

C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
fritz
Inviato: 25/7/2008 13:00  Aggiornato: 25/7/2008 13:00
Ho qualche dubbio
Iscritto: 2/11/2005
Da:
Inviati: 64
 Re: Nucleare francese, una fuga dietro l'altra
Il mese scorso ho fatto un giro di un migliaio di chilometri per la Francia minore (non quella delle autostrade). Posso dire che le centrali nucleari ci sono, le incontri spesso e ci passi molto vicino, magari con un pò di apprensione.
Ci sono però anche un bel numero di pale eoliche,quindi neppure 54 (?) centrali nucleari bastano ai francesi, chissà che non ci vendano anche quell'energia.
Ciao

Freeman
Inviato: 25/7/2008 13:26  Aggiornato: 25/7/2008 13:34
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 31/7/2006
Da: NiggahCity
Inviati: 2092
 Re: Nucleare francese, una fuga dietro l'altra
Sfrondando l'inutile orpello offensivo, Daimon ha detto:
Citazione:
Mettiamo che l'Italia un giorno decida di dotarsi di centrali nucleari così come la maggior parte dei suoi vicini europei - tanto osannati e portati ad esempio da seguire in altri contesti.
Mettiamo che uno di questi vicini abbia molto da perdere dalla creazione di centrali nucleari italiane, facciamo un 30% almeno del nostro fabbisogno energetico che quel vicino da decenni ci vende per fior di quattrini - se volete trovate le cifre su google, io c'ho messo poco.
Proprio nell'anno in cui l'Italia manifesta l'intenzione tornare all'energia nucleare a quel vicino cominciano a rompersi centrali nucleari.
Guarda un pò tutte vicine all'Italia.
Guarda un pò tanti incidenti proprio quest'anno.


Giuro che è lo stesso pensiero che mi ha sfiorato in questi giorni.
Troppe coincidenze, in effetti.

Tuttavia, anche se ci fosse un intento del genere, ciò non rende meno pericolose le centrali, anche perché gli incidenti si stanno moltiplicando negli ultimi tempi, e da ben prima che Scajola cominciasse a fare il banditore su quanto sia sicuro il nucleare.

E rimane del tutto immutato il problema chiave: COSA NE FACCIAMO DELLE SCORIE? Sia in Germania che in Francia da anni si registrano infiltrazioni di radioattività nelle falde e nei terreni, in prossimità dei siti "provvisori" di stoccaggio delle scorie radioattive. Non mi sembra che ci sia alcuna soluzione valida all'orizzonte: semplicemente, allo stato attuale delle conoscenze tecnologiche, NON SI CONOSCE alcun modo sicuro per stoccare le scorie in maniera non dico definitiva, ma neanche con un orizzonte ridicolo di poche centinaia di anni.

"Non siamo noi a trovare la Verità. È la Verità a trovare noi. Dobbiamo solo prepararci. Si può invitare un ospite che non si conosce? No. Ma si può mettere la casa in ordine, così che, quando l'ospite arriva, si è pronti a riceverlo e a conoscerlo".
cocis
Inviato: 25/7/2008 14:23  Aggiornato: 25/7/2008 14:23
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/1/2006
Da: V
Inviati: 1430
 Re: Nucleare francese, una fuga dietro l'altra
to .. ma che strano ..

25/7/2008
Usa, equipaggio aereo si addormenta
Incustodito codice missile nucleare


http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo422404.shtml

Andy17
Inviato: 25/7/2008 15:12  Aggiornato: 25/7/2008 15:12
Ho qualche dubbio
Iscritto: 8/11/2005
Da:
Inviati: 48
 Re: Nucleare francese, una fuga dietro l'altra
non c'entra ma...

STATO D'EMERGENZA

Stand up and fight...
I'll stand up with you!!!
solenero
Inviato: 25/7/2008 15:36  Aggiornato: 25/7/2008 15:36
Mi sento vacillare
Iscritto: 19/7/2004
Da: Valle Seriana Superiore
Inviati: 846
 Re: Nucleare francese, una fuga dietro l'altra
Ciao M&M, tu dici:

Citazione:
Poi cliccate il punto blu denominato ES1 (il primo a destra del quadrato rosso, dove è avvenuto l'incidente). Ad un certo punto c'erano addirittura 66.000 mg di uranio per litro, ovvero 66 kg. !!! (Mi è passata la sete per un anno).



E' da un po' che non dormo bene, quindi sono un po' rincoglionito, ma 66.000 mg sono 66 grammi, non chili...

Lentamente, inesorabilmente, la sabbia del tempo ricopre la mente.
- Frankie hi-nrg MC -
stg44
Inviato: 25/7/2008 15:45  Aggiornato: 25/7/2008 15:45
Ho qualche dubbio
Iscritto: 25/3/2008
Da:
Inviati: 79
 Re: Nucleare francese, una fuga dietro l'altra
Non vi sembra strano che nel giro di 20 giorni 3 centrali nucleari francesi abbiano avuto fughe radioattive?
L'ipotesi peggiore?
Molto semplice:
le centrali nucleari spandono merda radioattiva da 50 anni e solo da 20 giorni qualcuno controlla...
Sarà mica per questo che muoino di cancro anche i gatti?

There's no god...

mc
Inviato: 25/7/2008 16:05  Aggiornato: 25/7/2008 16:06
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/5/2004
Da:
Inviati: 7222
 Re: Nucleare francese, una fuga dietro l'altra
Citazione:
In secondo luogo nessuno, tranne forse qualche fan di Berlusconi, pensa veramente che in Italia si potrebbero costruire centrali nucleari e da queste trarne un qualche vantaggio dal punto del fabbisogno energetico.

Non so se siano fan di berluschinho, ma di tremontinho, di sicuro:

movisol

Il sito l'ho conosciuto qualche gg fa leggendo di questo:

Un aritcolo di politica monetaria

( ambasciator non porta pena... )

mc

padegre
Inviato: 25/7/2008 17:44  Aggiornato: 25/7/2008 17:44
Mi sento vacillare
Iscritto: 28/11/2007
Da:
Inviati: 496
 Re: Nucleare francese, una fuga dietro l'altra
Oggi Scajola ha detto che le notizie sugli incidenti alle centrali nucleari sono state enfatizzate e che si procede nella scelta di costruirle.
In realtà le notizie non sono state affatto enfatizzate, sul Corriere della sera la notizia (in un trafiletto riepilogativo) è stata data dopo una settimana e solo quando sono stati costretti a chiudere il reattore.
Non c'è limite alle menzogne dei nuclearisti decisionisti e alle omissioni della stampa della confindustria.
E intanto salgono i dubbi sulla diffusione di tiroiditi (in Piemonte e non solo) attribuite sempre, sempre a Chernobil...

redna
Inviato: 25/7/2008 17:58  Aggiornato: 25/7/2008 18:12
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/4/2007
Da:
Inviati: 8095
 Re: Nucleare francese, una fuga dietro l'altra
http://www.lefigaro.fr/societes-francaises/2008/07/25/04010-20080725ARTFIG00227-edf-sur-le-point-d-acheter-british-energy-.php

e groupe français, associé au gazier britannique Centrica, devrait se voir ouvrir les portes du nucléaire britannique dès la semaine prochaine.
----
il gruppo francese EDF associato a Cetrica britannico dovrebbe versi aprire le porte del nucleare britannico fina dalla prossima settimana.
=====
Si British Energy est aussi stratégique, c'est que la Grande-Bretagne a décidé de relancer un programme nucléaire de grande ampleur. À travers cet opérateur, ce ne sont pas tant les centrales actuelles qui intéressent EDF que la possibilité d'acquérir des sites qui serviront à abriter les futurs réacteurs.

D'ores et déjà, le groupe français a annoncé qu'il entendait construire outre-Manche entre quatre et cinq EPR, le réacteur de troisième génération. Des ambitions qui devraient donc prendre un peu plus de relief la semaine prochaine.
----

Se British EnergY è anche strategica,è la grbretagna a decidere di rilanciare un programma nucleare di grande ampiezza. Attraverso questo opertatore, non sono tanto le centrali attuali che interessano EDF che la possibilità di acquisire dei siti che serviranno a ospitare i futuri reattori.
Da ora in poi, il gruppo francese ha annunciato che intenderebbe costrure oltremanica fra i quattro e cinque EPR il reattore di terza generazione-
Ambizioni che dovrebbero prendere più rilievo la settimana oprossima.


Intanto ci sono un sacco di 'errori' nelle attuali centrali nucleari francesi...
Da noi si parlava di nucleare di terza generazione....e la granbretagna pare che voglia ampiamente buttarsi sul nucleare. E da noi c'è qualcuno che sostiene questi interessi 'britannici' alla faccia del NO del referendum sul nucleare.

C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
Descartes
Inviato: 25/7/2008 18:43  Aggiornato: 25/7/2008 18:48
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 21/6/2006
Da: Christ = Sun God
Inviati: 1087
 Re: Nucleare francese, una fuga dietro l'altra
Britain to build more nuclear power plants

L'ordine di riprende ad investire sul Nucleare è arrivato dai vertici della massoneria inglese. Ai nostri politici non veniva neanche in mente. Non sono loro che governano il nostro paese, e che decidono cosa fare, mettiamocelo in testa una volta per tutte. I governi cosiddetti "democratici" sono solo specchietti per le allodole.

La vera domanda è: perchè ai massoni interessa improvvisamente dare una spinta al nucleare? Cosa sta per accadere?

soter
Inviato: 25/7/2008 19:09  Aggiornato: 25/7/2008 19:09
Ho qualche dubbio
Iscritto: 9/9/2007
Da:
Inviati: 88
 Re: Nucleare francese, una fuga dietro l'altra
Molti pensano che sia la Panacea di tutti i mali ma coprirebbe il 10% del nostro fabbisogno. Ma in rapporto ai costi ed alle difficoltà che apporterebbe a chi conviene? Le pagheremo noi queste centrali per cosa? Qualcuno pensa che le nostre bollette poi diminuiranno? saremo fregati due volte. Come sempre. Questa è una scelta per il guadagno dei pochi e soliti noti non per il vantaggio della popolazione.

Redazione
Inviato: 25/7/2008 20:48  Aggiornato: 25/7/2008 20:48
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Nucleare francese, una fuga dietro l'altra
SOLENERO: “E' da un po' che non dormo bene, quindi sono un po' rincoglionito, ma 66.000 mg sono 66 grammi, non chili...”

Si vede che io dormo ancora meno di te. Hai perfettamente ragione (ho corretto).

redna
Inviato: 25/7/2008 21:03  Aggiornato: 25/7/2008 21:24
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/4/2007
Da:
Inviati: 8095
 Re: Nucleare francese, una fuga dietro l'altra
http://www.altrenotizie.org/alt/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=58538&mode=thread&order=0&thold=0

Fatto sta che la Francia registra una media annuale di 115 "anomalie" nell'industria nucleare, che spesso in passato non sono neanche state rese pubbliche: guasti, errori, eventi che vengono sempre classificati come "anomalie", termine certamente più rassicurante rispetto a "incidente". L'Asn ha comunque precisato che si tratta di "poche centinaia di grammi" di sostanza fissile. Precisazione inutile, poiché quando si parla di uranio o di un qualunque elemento transuranico, "poche centinaia di grammi" è una quantità elevatissima e niente affatto piccola, una quantità sufficiente a contaminare pesantemente una vasta zona per secoli.

Come negli altri casi, le autorità francesi minimizzano. Stavolta, anzi, le autorità della sicurezza nucleare hanno classificato l’incidente a livello zero della scala, che va fino a sette. Mentre per la fuga di uranio dalla tubatura di Tricastin dell'8 luglio e il successivo incidente nella centrale di Romans-sur-Isere, non lontano, c'era stata la classificazione al livello 1. Può sembrare strano, visto che quest'ultimo incidente è certamente più grave, ma in realtà il motivo c'è: l'Asn diffonde i propri pareri e apre commissioni d'inchiesta sugli incidenti soltanto a partire dal livello 1. Anche stavolta, per il direttore della centrale, gli operai sono "lievemente" contaminati e si è trattato di "un episodio senza gravità".

Anche i giornali italiani hanno minimizzato, forse per non disturbare Scajola. Ma la notizia dell’assenza di notizia non va bene affatto, dal momento che si tratta del secondo episodio in pochi giorni a EDF-Tricastin, dove lavorano 1.200 persone e 550 distaccati in un’area di 600 ettari a cavallo fra la Vaucluse e la Drome, la maggiore concentrazione di imprese dell’industria nucleare francese. Si trova ad appena 200 Km dal confine italiano, ma la nostra stampa ha preferito trasformare questa informazione in un più morbido "a ben 200 Km ed oltre dal confine italiano".

Così, nell'arco di tre settimane, il nucleare francese è passato, incidente dopo incidente, da esempio da esportare a fatto da nascondere sotto qualche articolo minimizzatore nelle pagine interne dei giornali. L'atteggiamento dell´industria nucleare francese non muta: minimizzare il pericolo di incidenti che ormai si ripetono con una frequenza che inizia a diventare inquietante. Le dichiarazioni istituzionali dopo ogni "anomalia" sembrano essere un disco che non viene cambiato mai, è sempre il discorso ingannevole del "I livelli di contaminazione sono al di sotto dei limiti di legge", "Non c'è pericolo per la salute dei lavoratori e degli abitanti".

Proprio in Francia, è dal 1990 che la Commission Internationale de Radioprotection (Cipr) ha ammesso che "Ogni dose di irradiamento comporta un rischio cancerogeno e genetico". Inoltre, anche quando il livello di radioattività è debole, la contaminazione è una minaccia molto grave e pericolosa per gli esseri viventi. Una contaminazione ha luogo quando particelle radioattive penetrano in un organismo vivente, in questo caso quello di un lavoratore della filiera nucleare. Le particelle radioattive possono fissarsi dentro un organo ed il cancro è quasi assicurato, anche se dieci o quindici anni dopo, quando sarà ormai impossibile dimostrare che il male è arrivato in conseguenza della contaminazione radioattiva.

L'industria nucleare francese ha risolto il problema della protezione dei propri lavoratori dal rischio radioattivo in modo molto semplice ed efficace: i lavori di manutenzione e quelli più a rischio di contatto, sono realizzati da interinali e personale d’imprese sub-appaltanti che, dopo aver lavorato qualche anno nel nucleare, non sono reimpiegati. Anche i tumori vengono dati in outsourcing.

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...ecco fatto. Il futuro delle nuove generazioni è più che roseo. E i posti di lavoro sempre più salubri.
Scajola avrà qualcuno che conosce da mandare a fare manutenzione alle centrali nucleari che 'intenderebbe' costruire?

edit-----

http://www.lexpress.fr/actualite/sciences/sante/avec-les-employes-des-centrales-on-joue-avec-le-feu_537967.html

la stampa francese dice che con gli impiegati delle centrali si sta giocando con il fuoco.

C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
blackbart
Inviato: 26/7/2008 11:04  Aggiornato: 26/7/2008 11:04
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 13/10/2007
Da:
Inviati: 1224
 Re: Nucleare francese, una fuga dietro l'altra
Soter:

Molti pensano che sia la Panacea di tutti i mali ma coprirebbe il 10% del nostro fabbisogno. Ma in rapporto ai costi ed alle difficoltà che apporterebbe a chi conviene?

Però è anche vero che, tasse a parte, in Francia la corrente elettrica costa poco più della metà che in Italia (36% e 40% in meno rispettivamente per uso casalingo e industriale). E in effetti l'Italia ha le tariffe più alte d'Europa.
[*]

Descartes:

L'ordine di riprendere ad investire sul Nucleare è arrivato dai vertici della massoneria inglese.

Non so ora cosa centri la massoneria.. ma se anche fosse vero penso che la "massoneria italiana" se ne sia dimenticato un pezzo:

At a meeting in Paris Sunday, Brown outlined his vision of a "post-oil economy," calling for a "renaissance of nuclear power" and "massive expansion" of renewable energy. (dal tuo link)

E la famosa frase "costruiremo oltre 1000 centrali nucleari nel mondo" è semplicemente un non-sense..

Ragioniamo:

Nel mondo ci sono un po' meno di 450 centrali nucleari operative con un consumo globale che sfiora le 70.000 tonnellate di uranio. Il che fa, mediamente, circa 150 tonnellate di uranio all'anno per centrale.
Le stime più ottimiste non prevedono che la produzione possa superare le 70-80 mila tonnellate all'anno.
Già la produzione non riesce a stare dietro ai consumi e qualcuno pensa di poterli addirittura triplicare o quadruplicare!
Ma chi è costui per moltiplicare uranio e reattori?
Gesù Cristo?

redna
Inviato: 26/7/2008 11:57  Aggiornato: 26/7/2008 11:57
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/4/2007
Da:
Inviati: 8095
 Re: Nucleare francese, una fuga dietro l'altra
blackbart
Però è anche vero che, tasse a parte, in Francia la corrente elettrica costa poco più della metà che in Italia (36% e 40% in meno rispettivamente per uso casalingo e industriale). E in effetti l'Italia ha le tariffe più alte d'Europa.
----

Sapresti trovare solo una tariffa bassa in italia? Dove? nel gas? nelle comunicazioni? nei rifuti?
Quindi le tariffe alte per l'elettricità in italia è una norma.
E'una norma anche che non si sappia il perchè.Visto che si va avanti e NESSUNO fa nulla per capire chi intasca indebitamente.Finchè poi non arriva il solito scandalo, s'intende.


citazione
Già la produzione non riesce a stare dietro ai consumi e qualcuno pensa di poterli addirittura triplicare o quadruplicare!
Ma chi è costui per moltiplicare uranio e reattori?
Gesù Cristo?
...

Escluso che sia gesucristo potrebbe essere qualcuno che ha SOLO interesse a costruire centrali.Poi si vedrà....Vedi quelle già costruite in italia e in disuso (ma ci costano lo stesso...)
O anche altri che intendono sottrarre terreni per destinarli a centrali nucleari ma che poi, invece, potrebbero essere siti che servono a tutt'altro (per dire...)

C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
blackbart
Inviato: 26/7/2008 12:22  Aggiornato: 26/7/2008 12:23
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 13/10/2007
Da:
Inviati: 1224
 Re: Nucleare francese, una fuga dietro l'altra
Sapresti trovare solo una tariffa bassa in italia? Dove? nel gas? nelle comunicazioni? nei rifuti?
Quindi le tariffe alte per l'elettricità in italia è una norma.
E'una norma anche che non si sappia il perchè.Visto che si va avanti e NESSUNO fa nulla per capire chi intasca indebitamente.Finchè poi non arriva il solito scandalo, s'intende.


Il fatto che si compri dalla Francia potrebbe essere una prima spiegazione del perchè in Italia costi di più la corrente elettrica.
Non credi?
Poi ovviamente ci sono tasse e balzelli.

redna
Inviato: 26/7/2008 12:49  Aggiornato: 26/7/2008 12:49
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/4/2007
Da:
Inviati: 8095
 Re: Nucleare francese, una fuga dietro l'altra
Il fatto che si compri dalla Francia potrebbe essere una prima spiegazione del perchè in Italia costi di più la corrente elettrica.
Non credi?
Poi ovviamente ci sono tasse e balzelli.

----

Si compra dalla francia l'elettricità notturna che la francia deve vendere a qualcuno perchè in quelle ore non è consumata. La corrente che ci da la francia la svende (cioè ce la da a prezzo ridotto).
Noi in compenso il mattino dopo produciamo più corrente che vendiamo alla francia che in quel momento che aprono le fabbriche ne serve molta di più (che le centrali nucleari non potrebbero produrre solo per quel dato momento).
Pertanto: di notte abbiamo della corrente a minor prezzo (ma i cittadini la pagano sempre uguale), di mattina si vende della corrente alla francia e si guadagna.Noi continuaimo a pagare sempre di più la bolletta.
Ci sono le tasse e i balzelli, che del resto ci sono sempre state, ma perchè solo l'italia e gli altri paesi europei no?

In pratica per riassumere: compriamo la corrente della francia a prezzo ridotto ma il mattino si vende la corrente che in più necessita alla francia.Quindi compriamo(a prezzo ridotto) e guadagniamo con la vendita (questo non è quantificato...non ne sono al corrente) ma le bollette aumentano più che negli altri paesi europei. E qui non c'entra il petrolio.

C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
blackbart
Inviato: 26/7/2008 15:54  Aggiornato: 26/7/2008 15:54
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 13/10/2007
Da:
Inviati: 1224
 Re: Nucleare francese, una fuga dietro l'altra
redna:

Quello a cui ti riferisci è questo:

Parte di questa energia (in particolare circa il 40% di quella "svizzera"[14] e gran parte di quella "francese") viene prodotta con centrali nucleari. In effetti l'importazione notturna è percentualmente molto più importante di quella diurna proprio a causa della natura della produzione elettrica con questo tipo di centrali; queste infatti funzionano al meglio in regime costante e quindi l'energia prodotta durante la notte viene praticamente "svenduta" a basso costo[16] [17]. Ciò consente di fermare in Italia durante la notte le centrali meno efficienti e di attivare le stazioni di pompaggio idriche che poi possono "rilasciare" nuovamente energia durante il giorno. Questo meccanismo ha reso conveniente l'importazione di energia dall'estero, da cui il grande sviluppo del commercio di energia negli ultimi anni. [*]

Ma quando è possibile l'esportazione italiana è limitatissima, eventualmente solo per superare i picchi. L'energia prodotta dai famosi bacini alpini serve a noi!
D'altro canto è evidente che nel processo (ri-pompare di notte l'acqua in quota per ricavarne di nuovo corrente elettrica il giorno dopo) vi è un enorme spreco di energia. E quindi un aumento del costo di produzione.
A prescindere dal "saldo notturno" offerto dai francesi è chiaro che non può esserci un vero vantaggio economico (corrente non ne abbiamo manco per noi!). Inoltre i bacini idro-elettrici non possono certo competere con le centrali nucleari ma si limitano ad immagazzinare una parte di energia!

Piuttosto il discorso vero è: di notte si può usare il surplus francese per mettere in stand-by alcune delle nostre centrali meno efficienti.
E' chiaro che in questo modo c'è vantaggio per tutti: i francesi possono tenere a regime le centrali nucleari ("spegnerle" sarebbe ancora più costoso!) e noi compriamo energia a bassissimo costo. Almeno di notte.
Anche se poi la "sprechiamo" pompando acqua in montagna.

Il risultato complessivo è che in Italia la corrente elettrica costa il 36% in più (e ci va pure bene!)

redna
Inviato: 26/7/2008 17:26  Aggiornato: 26/7/2008 17:27
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/4/2007
Da:
Inviati: 8095
 Re: Nucleare francese, una fuga dietro l'altra
D'altro canto è evidente che nel processo (ri-pompare di notte l'acqua in quota per ricavarne di nuovo corrente elettrica il giorno dopo) vi è un enorme spreco di energia. E quindi un aumento del costo di produzione.
....

La corrente a basso costo frabcese permette di pompare acqua a costo stracciato, poi rivendendola qualcosa si ricvava. Noi però la paghiamo allo stesso prezzo.
Si tratta solo della solita politica. Le bollette escono secondo i criteri di chi le imposta.
Quando c'è da mangiare tutti mangiano.
Lo vediamo in telecom e lo vediamo anche nell'energia.
Vecchia storia.Troppo vecchia.

C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
redna
Inviato: 29/7/2008 16:32  Aggiornato: 29/7/2008 16:33
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/4/2007
Da:
Inviati: 8095
 Re: Nucleare francese, una fuga dietro l'altra
http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=77563

Altro incidente a Tricastin.


Il 7 luglio scorso per errore sono stati riversati 74 chili di uranio in due fiumi.
----
....per dire


C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
marcocedol
Inviato: 29/7/2008 17:06  Aggiornato: 29/7/2008 17:06
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 30/6/2006
Da: Torino
Inviati: 1340
 Re: Nucleare francese, una fuga dietro l'altra
In occasione del nuovo incidente nucleare a Tricastin Repubblica torna a confermare la precedente perdita di 74 kg di uranio, escludendo in questo modo qualsiasi ipotesi che si trattasse di un refuso.

redna
Inviato: 30/7/2008 13:23  Aggiornato: 30/7/2008 13:40
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/4/2007
Da:
Inviati: 8095
 Re: Nucleare francese, una fuga dietro l'altra
Ansa :: 30 luglioScajola: verso il nucleare Dovra' produrre un quarto dell'energia del Paese (ANSA) - CIVITAVECCHIA, 30 LUG - Il ministro dello Sviluppo economico Scajola ribadisce l'avvio della produzione di energia nucleare nella prossima legislatura'.Il ministro ha inaugurato la centrale Enel a carbone pulito a Civitavecchia. Secondo Scajola 'un mix di energia pulita e nucleare puo' portare l'Italia a primeggiare nel mondo'. In futuro 'il nucleare dovra' produrre un quarto dell'energia del Paese'. Non spaventano gli incidenti francesi, 'disfunzioni sotto il livello minimo di pericolosita''.

----
Scajola non demorde. Nessuno intanto si sogna di dirgli che è stato fatto un referendum in italia.
Chi sarà il coraggioso di turno?
Gli incidenti francesi non lo spaventano, non importa se il resto della popolazione è atterrita, e se le disfunzioni sono,secondo lui, sotto il livello minimo di pericolosità, avrà senza dubbio anche un piano da proporre ai francesi in cui spiega i metodi per 'tirar via' da due fiumi 74 kg. di uranio con lo scopo di pescare e irrigare i campi senza alcun pericolo. Sorvolo il fatto che 74 kg.di uranio in due fiumi alla fine arriva al mare....anche quello non francese.

Ma d'altra parte si capisce subito a cosa sta mirando Scajola...il mix di energia pulita e nucleare per portare l'italia a primeggiare nel mondo.
Mi pare un discorso di un vecchio cinegiornale lux.Manca solo il balcone.....

====
Energia: Scajola, "In autunno piano straordinario per risparmio"
30 lug 11:50 ECONOMIA

ROMA - Un piano straordinario per il risparmio e l'efficenza energetica. Lo ha annunciato il ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola all'inaugurazione della centrale Enel a carbone di Civitavecchia. "In autunno, a novembre - ha detto Scajola - il governo varera' un piano straordinario per il risparmio e l'efficienza energetica con l'obiettivo di ridurre almeno dell'1% annuo, da qui al 2020 i consumi di energia". (Agr)
----
si costruiscono centrali nucleari per il fabbisogno maggiore di energia e nel contempo si vara un piano per arrivare a consumare l'1%annuo in meno? Se questa idea fosse arrivata ad una persona qualsiasi sarebbe stato preoccupante, e si sarebbe bollata la persona quale irresponsabile.


edit-------

Nucleare: Finlandia, scoppia incendio gia' domato
30 lug 12:48 ESTERI

HELSINKI - Un piccolo incendio e' scoppiato in un reattore nucleare in costruzione in Finlandia, ma e' gia' stato domato. Lo ha annunciato un comunicato del gruppo Teollisuuden Voima. L'incendio ha colpito la centrale nucleare di Olkiluoto, nel sudest del Paese. Secondo la societa', non ci sono feriti e non c'e' pericolo per la popolazione. I danni all'impianto sono limitati a materiale da costruzione. In fase di accertamento la causa dell'incendio. (Agr)

C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
marcocedol
Inviato: 30/7/2008 15:14  Aggiornato: 30/7/2008 15:14
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 30/6/2006
Da: Torino
Inviati: 1340
 Re: Nucleare francese, una fuga dietro l'altra
Centrale a carbone pulito????????????
Parlare di carbone pulito è come parlare di acqua asciutta, quel questurino di Scajola inizi col raccontare quale anacronistico mostro ha inaugurato oggi in quel di Civitavecchia, prima di prodursi in esternazioni deliranti riguardo al nucleare.

redna
Inviato: 30/7/2008 19:19  Aggiornato: 30/7/2008 19:20
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/4/2007
Da:
Inviati: 8095
 Re: Nucleare francese, una fuga dietro l'altra
il 'nostro eroe' Scajola ha parlato un pò troppo:
http://www.repubblica.it/2008/07/sezioni/ambiente/gaffe-scajola/gaffe-scajola/gaffe-scajola.html


"Dopo tanti sacrifici, anni di lavoro e qualche vita umana si è costruito questa modernissima centrale dove tutto è controllato e tutto è sicuro".

Quel "qualche vita umana", soprattutto in un periodo di piena emergenza morti bianche, appare davvero come un clamoroso autogol. Soprattutto se il protagonista è un politico che di gaffe ne aveva già collezionata una. Clamorosa. Tale da fargli perdere la carica di ministro dell'Interno. Dopo aver definito un "rompicoglioni" Marco Biagi, il giuslavorista ucciso dalle Brigate Rosse, Scajola fu al centro di una durissima polemica politica che lo costrinse alle dimissioni. A distanza di sei anni Scajola è tornato ministro. Ma è inciampato un'altra volta.

C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
marcocedol
Inviato: 31/7/2008 4:18  Aggiornato: 31/7/2008 4:18
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 30/6/2006
Da: Torino
Inviati: 1340
 Re: Nucleare francese, una fuga dietro l'altra
Ho provato a riassumere il tutto Qui

_gaia_
Inviato: 5/9/2008 11:10  Aggiornato: 5/9/2008 11:10
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 23/2/2006
Da:
Inviati: 1460
 Re: Nucleare francese, una fuga dietro l'altra
2 settembre 2008

Belgio: Iodio radioattivo disperso sul terreno

di Alessandro Iacuelli


(alcuni estratti)

Allarme in Belgio per una fuga radioattiva verificatasi in un istituto che produce radioisotopi per uso medico a Fleurus, località ad una cinquantina di chilometri a sud di Bruxelles, nella zona di Charleroi. L’incidente risale al 24 agosto, ma solo in questi giorni le autorità competenti hanno deciso di avvertire la popolazione. (...)
La fuga radioattiva, avvenuta nel laboratorio dell’Istituto di radio-elementi (Ire) di cui è presidente l’ex commissario europeo Philippe Busquin, era stata segnalata nella notte tra domenica 24 e lunedì 25 agosto.
In un primo momento, il 26 agosto scorso, l’incidente era stato classificato al livello 3 (guasto grave) della scala internazionale Ines, che comprende 7 livelli. Solo ieri sera l’Agenzia belga per il controllo nucleare ha optato però per misure di protezione più stringenti, dopo aver analizzato alcuni campioni di erba. A questo punto è partita la comunicazione anche all’esecutivo Ue e di conseguenza a tutti gli altri Stati membri.

Nei giorni seguenti è stata infine avvertita la popolazione che vive nella zona, il che rappresenta quasi una novità! Infatti, mentre in tutti gli incidenti di questi ultimi mesi, che hanno attraversato l’Europa dalla Slovenia alla Francia, passando per la Germania e la Finlandia, fino in Spagna, si è sempre cercato di minimizzare l’accaduto, o addirittura di negare, questa volta - anche se in ritardo - l’amministrazione belga ha optato per una corretta informazione ai cittadini.
Per le vie della cittadina di Fleurus, che conta circa 20 mila abitanti, su iniziativa del sindaco, auto della polizia con altoparlanti hanno diffuso appelli alla prudenza, raccomandando agli abitanti, che vivono entro un raggio di 5 chilometri dal luogo dove è avvenuta la fuga, di non consumare la frutta e la verdura dei loro giardini, né di bere l’acqua piovana o il latte delle loro fattorie fino ad un nuovo ordine.
(...)

Critiche sono arrivate all’indirizzo delle autorità nazionali anche da altri sindaci dei comuni vicini a Flueurus che non sarebbero stati ufficialmente avvertiti, provocando così sorpresa e preoccupazione. L’istituto dove si è verificata la fuga radioattiva è il secondo produttore mondiale di radioisotopi usati anche nella terapia per il trattamento dei tumori.
(...)

La perdita di iodina 131 non sembra però essere un incidente improvviso.
L’Agenzia federale di controllo nucleare (Afcn) nazionale belga aveva infatti lanciato l’allarme già nei giorni scorsi: il 25 agosto l’agenzia veniva informata dalll’Ire di “aumenti delle emissioni di iodio” avvenuti durante il fine settimana precedente. A questo primo allarme, cui l’Afcn ha risposto mandando degli esperti a monitorare la situazione nell’Istituto e nel territorio circostante, ne ha fatto seguito un secondo. Il giorno successivo, 26 agosto, la stessa agenzia ha notificato in un comunicato stampa l’arresto della produzione dell’Ire, dopo aver constatato l’aumento della produzione di iodina, classificando l’incidente INES 3. “Al momento”, proseguiva il comunicato, “non è necessario prendere altre misure d’urgenza”.

L’allarme lanciato qualche notte dopo invece sembra delineare una maggiore urgenza. Il sindaco di Charleroi, capoluogo della provincia in cui si trova la cittadina di Fleurus, Jean-Jacques Viseur, ha dichiarato stamattina alla stampa locale di essere “scioccato per la mancanza di iniziativa” dell’Afcn, che non avrebbe notificato l’urgenza di un provvedimento da parte del governo locale.
(...)

Le versioni online dei principali quotidiani belgi sono piene di commenti di cittadini sui forum, che chiedono cosa devono fare con gli alimenti comprati ai mercati locali, con il latte proveniente da allevamenti limitrofi, con i prodotti delle piantagioni personali, di cui hanno continuato a nutrirsi prima che l’allarme diventasse di dimensioni allarmanti.
Alcuni nuovi prelievi dai terreni delle aree circostanti hanno infatti rivelato che la fuga di elementi radioattivi è ben più importante di quanto inizialmente rilevato dall’Agenzia federale. Non è ancora diffuso nell’aria, ma nel terreno sì; la diffusione però non è avvenuta toccando dei picchi rilevanti in aree di dimensioni minime, ma al contrario si è diffuso mantenendo un livello medio di radioattività abbastanza basso, ma in aree più estese del previsto. Il centro di crisi del ministero belga degli interni ha infatti parlato di “misure più elevate di iodio radioattivo” rispetto a quelle misurate giorni fa.

(...)

Il sito di Fleurus è stato oggetto già diverse volte nel passato. L’incidente, ricorda ancora Ecolo, è ben più grave di quello della centrale francese di Socatri du Tricastin, di cui si è parlato molto di più il mese scorso, ed il cui livello di allarme era stato classificato come 1 nella scala INES.

_gaia_
Inviato: 5/9/2008 11:13  Aggiornato: 5/9/2008 11:13
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 23/2/2006
Da:
Inviati: 1460
 Re: Nucleare francese, una fuga dietro l'altra
A proposito invece di Tricastin, c'è un ottimo articolo su Umanità Nova:

L'incidente alla centrale nucleare di Tricastin in Francia. Menzogne criminali


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