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elezioni Usa : Quando perdere diventa una professione
Inviato da Redazione il 28/4/2008 9:50:00 (5308 letture)

Mentre la sinistra italiana si ritrova a leccarsi le ferite, dopo una batosta che nemmeno gli avversari avevano probabilmente immaginato, i democratici americani rischiano addirittura di passare alla storia per essere l’unico partito al mondo che riesce a regalare ai propri avversari tre vittorie consecutive, senza che costoro ne abbiano meritato mezza.

Già nelle presidenziali del 2000 pareva impossibile che Al Gore, che ereditava otto anni trionfali da parte di Bill Clinton, potesse perdere contro chiunque, e gli stessi repubblicani riconoscevano, all’inizio della stagione elettorale, di non avere la minima idea di come fare per scalfire l’enorme vantaggio di cui godeva il vice-presidente uscente nei sondaggi nazionali.

Ci pensò lo stesso Al Gore a rovinare tutto, proponendosi come una specie di ridicolo “superman“, vanitoso e arrogante, che permise a George Bush di giocarsi la carta dell’uomo qualunque - non che la cosa gli riesca particolarmente difficile, sia chiaro – conquistandosi così la simpatia del famoso “grande centro“ degli indecisi.

Vero è che la vittoria di Bush fu rubata con mille trucchi e mille inganni, ma rimane una sostanziale responsabilità da parte di Al Gore ...


... l’aver permesso al candidato repubblicano di avvicinarsi di quel tanto da poter provare, all’ultimo momento, a forzare la mano in Corte Suprema.

Non andarono meglio le cose nel 2004: con una guerra in Iraq ormai chiaramente fallimentare, e con un presidente ormai più ubriaco che lucido, i democratici non riuscirono in alcun modo a neutralizzare la “campagna terroristica“ che Dick Cheney orchestrava in maniera superba, e gli americani caddero nuovamente nel tranello della paura collettiva.

(Sarebbe bastato mostrare agli americani il video di Bush, che fissa il vuoto inebetito, nella scuola della Florida, per sei minuti consecutivi, domandando nel contempo “Siete sicuri di voler essere difesi da questo fulmine dell’intelletto, o preferireste il vostro cane paralitico, alla Casa Bianca?”)

Ma John Kerry preferì la giocata elegante (forse perchè lui stesso aveva la coscienza sporca, per motivi simili), indossò il suo giubbotto da ex-militare, e andò in giro per l’America a dire “io sono più bravo di lui”.

Naturalmente non bastò, e ci dovemmo sorbire altri 4 anni di follia restauratrice.

Ora la situazione sembra ripetersi, in termini ancora più paradossali ed assurdi: con non uno, ma due candidati perfettamente in grado di sconfiggere il repubblicano McCain, la guerra casalinga fra Obama e la Clinton sta per trascinare a fondo l’intero partito democratico.

Come sappiamo, da molte settimane ormai Obama ha accumulato un numero di delegati sufficiente a legittimare la sua nomination per il partito democratico. (Se anche Hillary vincesse tutte le primarie che rimangono, arriverebbe a malapena a pareggiare il conto con Obama, e obbligherebbe la convention di giugno - che tradizionalmente è una semplice incoronazione - a trasformarsi in un vero e proprio ring, dal quale uscirebbero tutti sconfitti: tale sarebbe infatti l’astio fra le due fazioni - dicono i sondaggi - che almeno il 20% dei perdenti, chiunque fossero, preferirebbe votare McCain piuttosto che vedere gli avversari alla Casa Bianca.

Ma il duo Billary ha troppa voglia di rientrare alla Casa Bianca – probabilmente per levarsi una buona manciata di sassolini dalle scarpe - e non vuole saperne di abbandonare una battaglia ormai praticamente persa.

Sarà solo una coincidenza, ma a questo punto non si può non notare questa strana incapacità delle “sinistre“ in genere – le virgolette ormai sono d’obbligo, per qualunque partito progressista al mondo – nel gestire le proprie strategie, mentre i conservatori sembrano essere diventati abilissimi nello sfruttare i loro passi falsi, tornando regolarmente al potere con il massimo profitto ed il minimo sforzo.

Forse alla fine sono più intelligenti loro, nonostante tutto.

Massimo Mazzucco

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I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore Albero
stg44
Inviato: 28/4/2008 11:07  Aggiornato: 28/4/2008 11:07
Ho qualche dubbio
Iscritto: 25/3/2008
Da:
Inviati: 79
 Re: Quando perdere diventa una professione
Ho scommesso 50 euro sulla vittoria di McCain già un anno fa.
Impossibile che vincano un negro e/o una che è stata cornuta in mondovisione...

Robym
Inviato: 28/4/2008 11:50  Aggiornato: 28/4/2008 11:50
Ho qualche dubbio
Iscritto: 2/6/2006
Da: Sardigna
Inviati: 237
 Re: Quando perdere diventa una professione
Citazione:
Forse alla fine sono più intelligenti loro, nonostante tutto.


mi viene in mente una strana equazione:

"tanto più sono furbi i politici, tanto meno lo sono i loro elettori e viceversa"

è una formula che credo possa essere applicata un pò ovunque

Quando l'Allevi è pronto inizia a suonare.
nike
Inviato: 28/4/2008 11:59  Aggiornato: 28/4/2008 11:59
Mi sento vacillare
Iscritto: 7/3/2006
Da:
Inviati: 845
 Re: Quando perdere diventa una professione
Non ho capito bene l'articolo, quando dici che:

Citazione:
Ora la situazione sembra ripetersi, in termini ancora più paradossali ed assurdi: con non uno, ma due candidati perfettamente in grado di sconfiggere il repubblicano McCain, la guerra casalinga fra Obama e la Clinton sta per trascinare a fondo l’intero partito democratico.


sarà proprio questa guerra tra i due candidati democratici che li farà perdere e alla fine "tra i due litiganti il terzo gode" ?

Citazione:
Quelli che creano sono duri di cuore. Nietzsche, Friedrich. Così parlò Zarathustra: II, Dei compassionevoli
xkss
Inviato: 28/4/2008 12:02  Aggiornato: 28/4/2008 12:02
So tutto
Iscritto: 14/4/2008
Da:
Inviati: 2
 Re: Quando perdere diventa una professione
Sono d'accordo con il post.

E' diciamo uno dei problemi che spesso mi pongo.

Se prendiamo come assunto che in realtà è difficilissimo che appaia sulla scena politica qualcuno non gradito al "sistema" io non posso però non ritenere che ci sia una lotta feroce per essere il primo "cameriere" quello con più potere per intenderci.

Riflettendo su questo non si capisce come sia possibile a "sinistra" fare tanti errori, in Italia forse la commistione di interessi è così in stato avanzato che addirittura è impossibile perfino nominare le oscenità dell'avversario, vedi la fallimentare campagna del PD e la inesistente rimonta (da dimissioni immediate in America).

Per gli usa forse è più spiegabile, una lotta feroce alle primarie, porta a questo genere di ripicche assolutamete autolesioniste. Ma alla fine forse, conta quale gruppo va al potere non il partito. Peccato perchè mi piacerebbero i democratici al potere (Hillary o Obama) vorrei proprio vedere cosa cambierebbe....



un saluto a tutti, mi sono deciso ad iscrivermi dopo una lunga e assidua frequentazione.

vernavideo
Inviato: 28/4/2008 12:17  Aggiornato: 28/4/2008 12:18
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 29/3/2006
Da: Lussemburgo
Inviati: 1200
 Re: Quando perdere diventa una professione
Benvenuto xkss!

Ma busce nun ce stara' piu a far er presidente?
Peccato mi mancheranno le sue uscite esilaranti.

Viste da fuori, le presidenziali americane sembrano ancora piu' inutili delle politiche italiane, almeno per la politica estera. E anche per quella interna, cosa cambierebbe mai? alzare o abbassare la soglia per il medicare di una decina di sporchi dollari non risolverebbe niente per i milioni di schiavi lavoratori americani.

era mejo busce, armeno ogni tanto se rideva.....

Ciao,
Stefano

Ogni critica circostanziata e tecnicamente pertinente sarà utile a tutti per capire meglio i termini della questione
sigmatau
Inviato: 28/4/2008 12:21  Aggiornato: 28/4/2008 12:22
Mi sento vacillare
Iscritto: 18/9/2007
Da: Provincia di Piacenza
Inviati: 705
 Re: Quando perdere diventa una professione
Secondo il mio modesto punto di vista è necessario fare un distinzione tra le due 'sinistre', quella di casa nostra e quella oltreoceano...

Da noi la divisione della sinistra è 'esplosa' in tutta evidenza nei due anni in cui essa è stata al governo del Paese, e anzi proprio nei 'due modi differenti di vedere le cose' è da ricercare la causa della caduta prima e della sconfitta definitiva poi della sinistra 'nostrana'. Diversa [e assai più difficile da comprendere...] è la divisione della sinistra 'americana', per la quale non può essere rirata in ballo la scusa che 'essa ha governato'... Confesso che mi trovo molto in difficoltà a comprendere il 'desiderio di perdere' che sembra aver contagiato e democratici americani... troppo difficile per me! ...

saluti!...

---------------

... chè perder tempo a chi più sa più spiace... Dante Alighieri, Divina Commedia, Purgatorio, III, 78

… men of few words are the best men… William Shakespeare King Henry V
Davide71
Inviato: 28/4/2008 12:24  Aggiornato: 28/4/2008 12:24
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 8/7/2006
Da:
Inviati: 2108
 Re: Quando perdere diventa una professione
Caro Mazzucco, o credi nella democrazia o credi nel "Chi vince ha sempre ragione"; deciditi.
Io dico che quelli sono tutti d'accordo: lo erano ai tempi dello scontro Bush-Gore, di quello Bush-Kerry e lo sono ancora adesso; il probema loro é che gli americani non ne possono più dei Repubblicani, ma proprio più.
Dei repubblicani intelligenti non ce n'é nessuno che vuol fare il Presidente, sennò col cavolo che buttavano via la loro dignità con uno come Bush; questo permette di concludere che il Presidente, negli Stati Uniti, non conta più niente!
Evidentemente la situazione negli Stati Uniti é così seria che i Democratici hanno già capito di non poter governare con il loro sistema, per cui hanno messo una donna e un non-proprio-bianco come possibili candidati, per essere sicuri che, quando perderanno le elezioni, avranno in entrambi i casi la scusa pronta (gli Americani non erano preparati!)
In realtà dubito che vi sia qualcuno che voglia governare un paese in quello stato...stanno tutti sicuramente meglio a farsi i fatti loro dove sono!
Tuttavia io non dispero per la Clinton; secondo me lei ha la faccia pulita sufficiente ad irretire il populus e la crudeltà necessaria a interessare il senatus ma, obiettivamente, mi fa persino più paura di Mc Cain.
La mia impressione é che l'America non sia più in grado di garantire, tramite lo sfruttamento sistematico delle risorse e l'oppressione dei popoli (ovviamente non diretta, ma mediata da governi compiacenti) in Africa e Sud America, l'American Way of life che é l'UNICO strumento efficace con cui governare gli americani.
Perciò penso che essa sarà costretta a sacrificare qualcuno dei suoi alleati (e temo che noi italiani siamo i primi della lista) per salvarsi dall'insurrezione popolare generalizzata.
Come? Prosciugando il nostro sistema finanziario, richiedendo indietro i soldi prestati, facedoci comprare le vostre azioni cotte prima di farle crollare, portando la benzina a 3 euro al litro, e via andare...
Sai che molti che conosco sono convinti che sono gli sceicchi arabi a decidere il prezzo del petrolio? Poveri illusi. Il problema é che quando gli americani fanno la guerra consumano una MONTAGNA di carburante, e in più devono in qualche modo trovare un'ENORMITA' di soldi per finanziarla (voi americani non glieli date mica! E dire che la fanno per voi...). Guarda caso gli aumenti del petrolio sono sempre in corrispondenza delle c.d "crisi" arabo-israeliane o arabo-americane (in fondo é poi la stessa cosa...)
Peraltro, se sono buon profeta, Israele sarà il secondo della lista. Mi spiace solo per gli ebrei che si sono fatti prendere per i fondelli per 50 anni da gente che di loro non gliene frega niente!
Comunque... finché la barca va lascia che vada!

Non date le perle ai cani e ai porci perchè non le mangeranno e vi si rivolteranno contro.
nike
Inviato: 28/4/2008 12:51  Aggiornato: 28/4/2008 12:51
Mi sento vacillare
Iscritto: 7/3/2006
Da:
Inviati: 845
 Re: Quando perdere diventa una professione
Poi avevo letto un articolo a proposito del programma di Barack Obama, ma non trovo più il link ed era in inglese, riguardava il suo Patriot Employer Act e non mi sembrava particolarmente progressista, anzi, era più liberale Bill Clinton. Ne sai qualcosa?

Citazione:
Quelli che creano sono duri di cuore. Nietzsche, Friedrich. Così parlò Zarathustra: II, Dei compassionevoli
snoopy
Inviato: 28/4/2008 13:37  Aggiornato: 28/4/2008 13:38
Ho qualche dubbio
Iscritto: 13/6/2006
Da: phuket - thailandia
Inviati: 106
 Re: Quando perdere diventa una professione
.....Ho scommesso 50 euro sulla vittoria di McCain già un anno fa.
Impossibile che vincano un negro e/o una che è stata cornuta in mondovisione...

la stessa cosa che dico da mesi e non mi crede nessuno

Io so tutti questi nomi e so tutti i fatti ...
Io so. Ma non ho le prove. Non ho nemmeno indizi.

P.P. Pasolini

http://www.corriere.it/speciali/pasolini/ioso.html
peonia
Inviato: 28/4/2008 15:27  Aggiornato: 28/4/2008 15:27
Sono certo di non sapere
Iscritto: 26/3/2008
Da: Roma
Inviati: 6677
 Re: Quando perdere diventa una professione
Caro Massimo questo comportamento non fa che avallare il pensiero di Davide Icke per cui essi fingono....fingono di essere contrastanti, avversari, ecc...ma fanno lo stesso gioco.
Ora Ocke sarà anche discutibile, ma chi non ha avuto leggendolo un flash, una scintilla illuminante sul modo di gestire la Realtà in modo fittizio?
E' ovvio che se deve vincere una persona, perché così vuole il Potere-Governo Ombra, l'avversario farà in modo di darsi la zappa sui cosiddetti.....
abbiamo l'esempio lampante qui in Italia, Veltroni-Berlusconi....doveva vincere il Nano.... e sono stati così bravi da portarci mano nella mano a farlo.....
però, forse non tutto il male vien per nuocere...dopo tuttosto casino creod che finalmente le COSCIENZE si risvegliaranno tutte!!!!
Marina

...Non temete nuotare contro il torrente. E' di un'anima sordida pensare come il volgo, solo perche' il volgo e' in maggioranza... (Giordano Bruno)
soter
Inviato: 28/4/2008 18:32  Aggiornato: 28/4/2008 18:32
Ho qualche dubbio
Iscritto: 9/9/2007
Da:
Inviati: 88
 Re: Quando perdere diventa una professione
Mi chiedo quanto delle vittorie dei repubblicani e dei neocons in questi anni siano la farina dell'espressione popolare. Lo scandalo della Florida assomiglia troppo ad un broglio da paese del terzo mondo. Insomma la sconfitta dei democratici mi sembra inevitabile. Quali sono i poteri che decidono chi diventa presidente?
Quanto a Kerry lascerei stare quella era una buffonata ed uno specchietto per le allodole. Basta dire che apparteneva alla Skull and Bones insieme a Bush e che ha fatto da specchietto per le allodole.
Non mi dimenticherò mai di quel ragazzo che durante una conferenza di Kerry si è permesso di ricordarglielo. Lo hanno zittito con le scariche elettriche.
Questa è la libertà che abbiamo. Appena alzi testa...

Felson
Inviato: 29/4/2008 1:55  Aggiornato: 29/4/2008 1:55
So tutto
Iscritto: 7/6/2006
Da:
Inviati: 25
 Re: Quando perdere diventa una professione
stg44 e snoopy, auspicherei che la parola "negro" venisse scritta almeno fra virgolette, per far capire che è ciò che direbbe un razzista bianco americano, grazie!

rekit
Inviato: 29/4/2008 9:18  Aggiornato: 29/4/2008 9:18
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/9/2006
Da:
Inviati: 1151
 Re: Quando perdere diventa una professione
cit:
auspicherei che la parola "negro" venisse scritta almeno fra virgolette, per far capire che è ciò che direbbe un razzista bianco americano
....................................
perche scusa, cosa direbbe invece un razzista bianco italiano???

ultimo
Inviato: 29/4/2008 9:46  Aggiornato: 29/4/2008 9:46
Ho qualche dubbio
Iscritto: 25/3/2008
Da:
Inviati: 76
 Re: Quando perdere diventa una professione
Chi è il Potere-Governo Ombra?
Un manipolo di persone che decide se deve vincere Obama o Hillary o Mckein? Gli stessi che hanno aiutato Berlusconi a vincere?
Ma chi sono? Tu li conosci? e come mai 2 anni fà hanno permesso che vincesse la sinistra? Come mai hanno sbagliato i calcoli suula guerra in Iraq? o doveva essere un fallimento? Certo però che sono strani... Mi piacerebbe avere qualche notizia in più sul Governo-Ombra...

yarebon
Inviato: 29/4/2008 9:59  Aggiornato: 29/4/2008 9:59
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 25/10/2005
Da:
Inviati: 2366
 Re: Quando perdere diventa una professione
Citazione:
Come mai hanno sbagliato i calcoli suula guerra in Iraq? o doveva essere un fallimento?


Un fallimento? ma dove? L'iraq è nel caos e rischia una guerra civile e di esssere divisa in diverse zone, appunto ciò che volevano. La sinistra poi non ha cambiato una virgola sulla guerra in Iraq, ha favorito i poteri forti, non ha mai torto un capello a Berlusconi, non è mai intervenuta sul conflitto di interessi ed ha avvicinato l'Italia ancora di più agli Usa imitandola nel suo sistema economico, continuando lo sfasciamento dello stato sociale che oramai dura da diversi decenni.

cocis
Inviato: 29/4/2008 11:21  Aggiornato: 29/4/2008 11:21
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/1/2006
Da: V
Inviati: 1430
 Re: Quando perdere diventa una professione

InVision
Inviato: 29/4/2008 22:53  Aggiornato: 29/4/2008 22:56
Ho qualche dubbio
Iscritto: 2/7/2007
Da:
Inviati: 36
 Re: Quando perdere diventa una professione
Di certo le nostre sinistre sono più intelligenti, vista la schizofrenia paranoide che aveva la destra, dopo l'affermazione di berlusconi (b voluta) ai media che più o meno suonava così: "i giudici sono tutti matti". Il berlusca è passato ai fatti con un clamoroso provvedimento, grottesco e fuorviante (da matti): E qui riporto tutte le novità che il governo di destra aveva solcato e che poi furono bloccate dal governo di Prodi, un'offesa ai magistrati che per arrivare dove sono ne devono per forza avere di buon senso e di senno, questo è proprio un abuso d'ufficio messo a punto da una mente paranoide magistrofobica che per giunta è messa in soggezione dai piani di una setta totalmente clandestina ed incostituzionale, la nostra democrazia è in pericolo ora che è al potere e può fare quello che vuole, i piani aspirativ della p2 prenderanno lentamente forma:

(tratto da repubblica 8 aprile)

..."leader della Pdl riparte dallo stop alla riforma dell'ordinamento giudiziario firmata dall'allora Guardasigilli Roberto Castelli che prevedeva "test psico-attitudinali" per entrare in magistratura. Polemiche feroci, iter parlamentare complesso e pieno di stop&go. Ma alla fine quel test divenne obbligatorio per legge. Una legge mai applicata in verità, perchè cassata prima ancora di entrare in vigore dalle modifiche messe a punto dal governo Prodi.

Ora Berlusconi rilancia. Non solo test, ma un vero esame medico. E non solo all'inizio, ma periodicamente. Una prospettiva che supera anche l'origine prima della questione: il "Piano di rinascita democratica" di Licio Gelli, il gran maestro della P2 che negli anni settanta aveva chiesto l'introduzione di "esami psico-attitudinali preliminari" per le aspiranti toghe. "...

pirrone83
Inviato: 30/4/2008 0:46  Aggiornato: 30/4/2008 0:46
So tutto
Iscritto: 25/4/2007
Da: Lyon
Inviati: 8
 Re: Quando perdere diventa una professione
innanzi tutto vorrei fare un plauso a massimo perché interagisce sul serio nel suo sito, al contrario di grillo. capisco i problemi di logistica ma fa sempre piacere sapere che le proprie opinioni sono lette.
detto questo, ho la netta impressione dal tuo commento che ritieni i democratici più progressisti, se non migliori dei repubblicani. sinceramente io non ne sono affatto certo. quella che tu chiami trionfale presidenza Clinton ha visto una guerra in Kosovo, bombardamenti ed embargo in Iraq, bombardamenti in Sudan. tagli netti allo stato sociale (ovviamente lo stato sociale per le imprese degli amici ingrassa, quando lo si taglia ci rimette solo la povera gente). senza dimenticare l'accordo col messico che ha permesso la delocalizzazione di molte imprese statunitensi presso i vicini di sotto in modo tale da assumere manodopera sottopagata, e a danno dei nuovi disoccupati di sopra. e se andiamo ancora più indietro non mi sembra che le amministrazioni democratiche si siano comportate molto meglio. la differenza sostanziale è nei toni, ovvero nella facciata.

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