Inviato da Pausaniail 20/1/2008 10:40:00 (6177 letture)
di Giorgio Mattiuzzo
Venerdì 18 gennaio 2008 si è concluso il processo di primo grado a carico di Salvatore Cuffaro, presidente della Regione Sicilia, incriminato per favoreggiamento aggravato alla mafia e violazione di segreto d'ufficio. E la sentenza parla chiaro.
Oggi, di fronte alla parola del giudice, è tempo che la pubblica opinione chieda scusa a Cuffaro per tutte le sofferenze cui è stato sottoposto durante tutti questi mesi, per lo stillicidio di illazioni e accuse infamanti di cui è stato oggetto.
Giustizia, alla fine, è stata fatta, e senza nemmeno dover ricorrere al proverbiale giudice berlinese. La terza sezione penale del Tribunale di Palermo ha sancito che Cuffaro non è colpevole di favoreggiamento alla mafia, ma solo di violazione di segreto d'ufficio, e dovrà quindi scontare una pena detentiva di 5 anni e l'interdizione perpetua dai pubblici uffici. Come non essere partecipi della gioia di Cuffaro?
"Sono molto confortato da questa sentenza perché ho sempre saputo di non avere favorito la mafia e questa sentenza me ne dà atto".
Quale sollievo infine. Cuffaro non è mafioso. Ha soltanto ricevuto da un carabiniere delle informazioni riservatissime riguardanti un'inchiesta della Direzione Investigativa Antimafia, con le quali è venuto a sapere che un boss della mafia, Giuseppe Guttadauro, aveva delle microspie nella casa dove intratteneva galanti conversazioni ...
... con Domenico Miceli, dell'Udc, amico di Cuffaro, "padrone" della Sanità siciliana, ex-assessore alla sanità e mafioso. E poi è andato a dirlo a Miceli stesso, mandando in fumo così l'operazione della Direzione Investigativa Antimafia.
Ma per fortuna la sentenza gli "dà atto" di non aver aiutato la mafia. Certo, c'è sempre quella condanna per violazione di segreto d'ufficio, ma cosa volete che sia di questi tempi? Chi è che nel terzo millennio non ha almeno una condanna per aver ostruito una indagine contro una delle più potenti associazioni criminali del pianeta? Chi non conosce un carabiniere dentro la procura antimafia che spiffera tutto? E voi, che già storcete il naso con moralistica alterigia, riflettete un attimo: se aveste un amico che frequenta la casa di un boss della mafia e per caso veniste a sapere che quella casa è sotto controllo dell'Antimafia, non fareste anche voi la cosa più naturale del mondo, cioè dire al vostro amico mafioso che lo stanno intercettando? E vi sentireste voi responasbili di aver favorito la mafia? Ma certo che no! Solo dei bigotti moralisti e giustizialisti potrebbero arrivare a pensare questo.
Come per esempio il terribile procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso, che non ha mancato di farci conoscere la sua solita e noiosa opinione:
"E' rimasto provato il favoreggiamento da parte del presidente della Regione, Salvatore Cuffaro, di singoli mafiosi come Guttadauro, Aragona, Greco, Aiello e Miceli, ma tutto ciò non è stato ritenuto sufficiente a integrare l'aggravante contestata di avere agevolato l'associazione mafiosa Cosa Nostra nel suo complesso".
Ma le parole dei soliti grilliparlanti, dei soliti "professionisti dell'antimafia" non devono distoglierci dal senso di giustizia e di sollievo che pervade i nostri cuori. E l'on. Cuffaro ci da l'esempio. Di fronte alla interdizione perpetua dai pubblici uffici, decretata da quello stesso Tribunale che "gli da atto" di non essere un mafioso, afferma:
"Resto presidente della Regione. Da domani torno al lavoro."
Quale dedizione, quale attaccamento all'alto compito cui è stato destinato! Uniamoci quindi al coro degli amici di lunga data, come il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini (già Presidente della Camera):
"Da sempre sappiamo che Cuffaro non è colluso con la mafia. Da oggi lo ha certificato anche un tribunale della Repubblica."
Dispiace un po' per l'amico di Cuffaro, Aiello, che – nello stesso processo e per i medesimi fatti – è stato condannato a 14 anni di reclusione per associazione mafiosa, rivelazione e utilizzazione di segreto d'ufficio, truffa, accesso abusivo al sistema informatico della Procura e corruzione. Dispiace per il maresciallo del Ros Giorgio Riolo, 7 anni di galera per associazione mafiosa, accesso abusivo al sistema informatico della Procura, rivelazione e utilizzazione di segreto d'ufficio, corruzione e interferenze illecite nella vita privata altrui.
Ma d'altronde si sa, non tutti posso avere la certificazione garantita che non sono mafiosi. E poi, insomma, dovremmo essere contenti: tutti a dire che in Italia comanda la mafia ma poi mai nessuno di quelli che comandano viene condannato per mafia. E allora vuol dire che la mafia non comanda. Ogni tanto qualche "mafioso singolo" riceve aiuto da qualche "politico singolo", ogni tanto qualche "singolo politico" si fa aiutare da qualche "singolo mafioso", ma questo non è favoreggiamento della mafia. Ne da atto il Tribunale, e chi siamo per noi per pensarla diversamente?
Per carità...lungi da me l'idea di fare del facile moralismo...lo aborro! E' per questo che dico che Cuffaro fa bene a gioire...dopotutto sono solo cinque anni...la stessa pena che rischia uno che si fa due piante di canapa in giardino... Magari quello che pianta canapa può morire in carcere in modo misterioso, ucciso dal raggio invisibile di Flash Gordon...ma non me la sento di fare facili moralismi a gratis...sono i casi della vita... dopo tutto siamo nati per caso in una melma primordiale miliardi di anni fa... ----------------------------------
"Resto presidente della Regione. Da domani torno al lavoro."
Questa andrebbe di diritto nella voce del sito. Anzi, si potrebbe mettere a sinistra della pagina di luogocomune in un nuovo ban con le frasi celebri dei politici, intitolandolo magari "La voce del Mito".
"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
"Sono molto confortato da questa sentenza perché ho sempre saputo di non avere favorito la mafia e questa sentenza me ne dà atto".
Prima di esprimermi vorrei leggere il dispositivo della sentenza... ne conosco un'altra di sentenza d'assoluzione...
La storia, come un'idiota, meccanicamente si ripete. (Paul Morand) Il problema, però, è che ci sono degli idioti che continuano a credere che la storia non si ripeta. (LoneWolf58)
il fatto poi che ogni fiction recente sia un tripudio alla mafia e ai suoi boss la dice lunga sullo stato delle cose in Italia.. la mafia fa schifo, ben vengano gli omaggi ai padrini.. cmq gran film "i 100 passi", Lo Cascio è identico al grandissimo Peppino Impastato.
p.s. la visione di "la mafia è bianca" da un'idea di quanto sia pulito mister baci-baci
-- Under capitalism, man exploits man. Under communism, it's just the opposite. -- J.K. Galbraith
Date un occhio a questo articolo di Gennaro Carotenuto...l'ho trovato molto interessante
Spiacente, ma Carotenuto in questo caso fa confusione... Cuffaro non ha mai detto di essere stato assolto, semplicemente che la condanna non è per favoreggiamento della mafia, ma solo per rivelazione del segreto d'ufficio.
Certo, per una persona normale è assurdo festeggiare per una condanna, ma dal punto di vista di un delinquente non è così: grazie a indulto e leggi varie, posto che Cuffaro venga mai condannato a 5 anni in primo grado, non li sconterà mai.
Se invece fosse stato condannato per per mafia, gli anni se li sarebbe fatti tutti (sempre in teoria).
La gioia di Cuffaro è ben motivata, insomma, e non è dovuta alla "sentenza percepita". Lui la sentenza l'ha percepita benissimo: siccome era già condannato in partenza, l'alternativa era tra farsi 8 anni di carcere, o non farne neanche uno e continuare la sua vita di sempre.
Voto anch'io per mettere la seguente frase in una sezione privilegiata del sito dove possa essere rimirata e ricordata.
"Resto presidente della Regione. Da domani torno al lavoro."
Bhe, quando ormai dopo una condanna a 5 anni (che fa quindi scattare l'interdizione legale) si dicono cose simili c'è da riflettere, non tanto perché le dice l'amico dei mafiosi Cuffaro quanto perché direttamente in televisione si può tranquillamente dire in diretta nazionale che si ha la chiara intenzione di violare una sentenza perdipiù avendo la pretesa di farci la figura di colui che è attaccato al lavoro e che si sacrifica per il bene collettivo. Se la frase di sopra è da citare nelle voci del sito l'art.28 del c.p. lo possiamo tranquillamente abolire
La scienza non è nient'altro che una perversione se non ha come suo fine ultimo il miglioramento delle condizioni dell'umanità. - Nikola Tesla
Sembrerà una domanda banale, ma non c'è un modo coercitivo di imporre a Cuffaro il rispetto della sentenza e di NON ANDARE IN UFFICIO domani?
Il capo del governo o il presidente che so io non è autorizzato in questo caso a inviare i carabinieri per vietargli l'accesso? O i magistrati? Come funziona????
Veramente sempre di più nelle mie visioni di futuro a volte l'unica appare sempre di più la tanto aborrita rivolta popolare liberatoria, di quelle dove un'ondata di rabbia travolge la folla... Ne abbiamo già visto qualche esempio nel 2007...
Il collegamento con la critica al 41 bis della corte europea di strasburgo c'è eccome. La mafia prolifera perché fa comodo alla "finanza internazionale" oops "globale" oops "NWO", che governa e comanda anche la corte europea e l'UE, per citarne solo alcune...
PERIODO CUPO e infatti mentre Cuffaro domani andrà in ufficio De Magistris resta a casa, e se vuole continuare il suo lavoro, dovrà trasferirsi da Catanzaro. E' stato criticato dal csm per essersi fatto prendere dalla "passione" nel lavoro....
E intanto censurano anche Travaglio: TRAVAGLIO CENSURATO NELLA PUNTATA DEDICATA A CRAXI, NEL PROGRAMMA "TERRA" CHE ANDRA' IN ONDA SU CANALE5. FONTE IL BLOG DI MARCO TRAVAGLIO: http://www.voglioscendere.ilcannocchiale.it/
Post scriptum Contrariamente a quanto annunciato, con tanto di comunicato ufficiale, dal programma Terra di Canale5, nella puntata di questa sera dedicata a Bettino Craxi, la mia intervista sulle condanne e i soldi rubati dall'ex leader socialista non andrà in onda: richiestami espressamente dalla redazione, girata e registrata venerdì pomeriggio sul ponte di Castel Sant'Angelo dalla brava collega Anna Migotto, è stata bloccata stamane dal democraticissimo direttore del Tg5 Clemente J.Mimun, che non l'aveva nemmeno vista. Un veto ad personam, insomma, come mi ha raccontato al telefono Tony Capuozzo. Lo ringrazio comunque per aver pensato a me, ma per il futuro lo esorto a tener sempre presente per chi lavora. Così, onde evitare di perdere tempo con me e di far perdere tempo a me: tutti dovrebbero sapere che esistono degli appestati che è meglio non avvicinare, nè tantomeno intervistare, per non prendere il contagio. E io sono fra questi. Non ho mai fatto ammazzare commissari di polizia, non ho mai rubato, non ho mai avuto amici mafiosi, non ho parenti agli arresti domiciliari: insomma sono incensurato, dunque è naturale che in casa Mediaset io debba essere censurato. (Travaglio)
Stamattina al TG RaiNews24, un grigissimo Corradino ha avvertito l'esigenza insopprimibile di intervistare in diretta Cuffaro: in pratica, si è trattato di un monologo del "non condannato" (sic), una concessione di 3 minuti di tempo TV in cui si è lanciato sbraitando contro il giudice, contro il PM che vuole farlo condannare, e contro la giustizia che in Italia non va, citando ovviamente il caso Mastella. Dire "la faccia come il culo" non rende l'idea... ma che paese di merda è questo?
"Non siamo noi a trovare la Verità. È la Verità a trovare noi. Dobbiamo solo prepararci. Si può invitare un ospite che non si conosce? No. Ma si può mettere la casa in ordine, così che, quando l'ospite arriva, si è pronti a riceverlo e a conoscerlo".
Autore: Freeman Inviato: 21/1/2008 9:43:00 ... ma che paese di merda è questo?
Un paese di pecoroni ignoranti? esclusi o inclusi i presenti??... o un paese di mafiosi... forse non hanno tutti i torti a definirci un paese di mafiosi, mangiaspaghetti... Basta vedere la reazione alle fiction tv... o sentire gli intervistati in strada. Ma invece, magari, è tutta una copertura... e chi vorrebbe protestare o lamentarsi non lo fa perchè si sente solo e isolato. Oppure, quando lo fa perchè non ne può più... viene catalogato come terrorista (da politici e giornalisti) o, ancor peggio, come camorrista... (vedi Napoli e il caso spazzatura). Beh sarà un comico... avrà i suoi interessi.. ma credo che non si dovrà mancare al vaffa-day del 25 aprile...
La storia, come un'idiota, meccanicamente si ripete. (Paul Morand) Il problema, però, è che ci sono degli idioti che continuano a credere che la storia non si ripeta. (LoneWolf58)
Ora il procuratore Grasso fa come la volpe con l’uva: siccome non è riuscito ad afferrarla, dice che era acerba. Sul Corriere, afferma che la prova necessaria per condannare Cuffaro per favoreggiamento mafioso era “una prova diabolica, complicata da trovare”. Bella scoperta: Paci, Di Matteo, Scarpinato, Lo Forte, Ingroia e altri colleghi da lui emarginati gliel’avevano detto per anni. Grasso ribatte che, col concorso esterno, sarebbe andata anche peggio. Ma manca la controprova. Anzi, ci sono fior di sentenze dei giudici di Palermo che condannano personaggi ben più potenti di Cuffaro (da Andreotti a Contrada, da Mannino a Dell’Utri) per concorso esterno. Non per favoreggiamento mafioso. La verità è che la contestazione del favoreggiamento mafioso, ora derubricato a favoreggiamento non mafioso, ha di fatto salvato Cuffaro da un processo che poteva segnare la fine della sua carriera politica. Senza l’aggravante mafiosa, il governatore beneficia dell’indulto e i 5 anni di pena diventano 2. Niente carcere, dunque, in caso di condanna definitiva. C’è l’interdizione perpetua dai pubblici uffici, ma non scatterà mai perché il reato cadrà in prescrizione - grazie alla legge ex Cirielli - tra un paio d’anni, probabilmente prima che si chiuda il processo d’appello. Così, paradossalmente, Totò pur condannato ha vinto la sua partita, mentre la vecchia Procura l’ha rovinosamente persa. Perché non ha voluto giocarla.
---------------------------------------------------------------------------------------------------- Una volta un giudice come me, giudicò chi gli aveva dettato la legge...prima cambiarono il giudice...subito dopo, la legge. F.de Andrè
Non sono ignorante.E' solo che ho la padronanza di informazioni assolutamente inutili. Calvin & Hobbes
Ho mandato una mail alla presidenza della repubblica, ma dopo 20 minuti mi è arrivata una mail di risposta: "il tuo messaggio è stato cancellato prima di essere letto"
"Io giudico l'uomo, nella sua coscienza, l'essere vivente più incosciente che popoli questa terra" ; dovrebbe essere mia ma non ne sono sicuro