Inviato da Redazioneil 2/1/2008 6:50:00 (5920 letture)
Con i “caucus” (le votazioni popolari) dell’Iowa, giovedì si aprono ufficialmente le primarie americane che ci daranno i due candidati per le presidenziali del prossimo autunno. Due candidati, e non tre, a meno che Ron Paul non decida all’ultimo momento di lasciare le fila dei repubblicani e di candidarsi come indipendente. Ma le probabilità in questo senso sono minime.
Sul fronte repubblicano sono emersi, nel corso delle ultime settimane, i due principali candidati che hanno messo fortemente in dubbio quella che sembrava una vittoria scontata per Rudy Giuliani. I due “rompiscatole” si chiamano Mitt Romney e Mike Huckabee: il primo è un mormone del Midwest che sembra uscito da “central casting” (l’agenzia di fotomodelli per le telenovelas), il secondo un “normale“ protestante dell'Arkansas che sembra uscito da un vecchio film di John Ford. In questi giorni stanno facendo a gara a chi è più bravo a citare la Bibbia, e nei sondaggi hanno talmente distanziato Giuliani – che probabilmente non l’ha mai nemmeno letta – che l’ex-sidaco di New York ha già smesso da tempo di spendere soldi nell’Iowa, per investire in altri stati il resto del suo budget elettorale.
Sul fronte democratico il panorama è altrettanto triste e insipido. Da una parte abbiamo una Clinton talmente controllata ormai in ogni sua minima espressione, vocale e facciale, da essere diventata un manichino prigioniero di se stesso. A contrastarla c’è un improbabile Barak Obama, ...
... che più passa il tempo più sta dando l’impressione di essere soltanto una creatura artificiale, messa in pista appositamente per non dare l’impressione che la strada della Clinton fosse troppo facile da percorrere.
In tutto questo se ne è approfittato John Edwards, l’unico che finora non è stato comprato dalle multinazionali, e l’unico che conduce una campagna “bottom-up” (dal basso verso l’alto), cioè basata sulla forza del volontariato e della propaganda door-to-door. Mentre i due protagonisti democratici fingevano di attaccarsi a vicenda, lungo il sentiero elettorale, Edwards li ha silenziosamente raggiunti nei sondaggi, e ora minaccia addirittura di portarsi via la vittoria a sorpresa nel primo voto stagionale.
Volendo, Edward potrebbe essere l’unica “speranza“ per uscire da una logica di potere corporativo che ormai rende assolutamente inutile l’elezione del presidente americano. Ma l’America non è ancora pronta per un nuovo Kennedy, e Edwards non sembra ancora pronto ad interpretare un ruolo così impegnativo. Il ciuffo al vento c’è, tutto il resto manca ancora.
Andremo avanti così, almeno per altri quattro anni, cercando nel frattempo di dimenticarci il più in fretta possibile l’orrido periodo dei neocons. Dopo di loro, alla Casa Bianca va bene chiunque, almeno per adesso. E' casomai nel 2012 che si decideranno le sorti del mondo.
Credo che un dato interessante sarà la percentuale di votanti, per vedere se gli americani, dopo l'amministrazione Bush, si siano disaffezionati alla politica dando un chiaro segno sulla volontà di cambiamento.
Anche se mi aspetterei qualche piccolo broglio elettorale...
Basta che alla casa bianca non si insedi qualche inetto che faccia rimpiangere i neocons e ne permetta il ritorno. Comunque sia non credo che con queste elezioni ci sarà un cambiamento sostanziale, come hai detto tu forse l'unico in grado di apportarlo sarebbe Edwards ma non è un nuovo Kennedy e, a meno di strabilianti colpi di scena non credo sarà lui a sedersi sul trono.
La scienza non è nient'altro che una perversione se non ha come suo fine ultimo il miglioramento delle condizioni dell'umanità. - Nikola Tesla
Sul fronte repubblicano sono emersi, nel corso delle ultime settimane, i due principali candidati che hanno messo fortemente in dubbio quella che sembrava una vittoria scontata per Rudy Giuliani. I due “rompiscatole” si chiamano Mitt Romney e Mike Huckabee
Erhm... anche tu nella sfilza di coloro che considerano Ron Paul "senza chance" nella primarie repubblicane... solo perché i mass media dicono così?
Con i “caucus” (le votazioni popolari) dell’Iowa, giovedì si aprono ufficialmente le primarie americane che ci daranno i due candidati per le presidenziali del prossimo autunno
Credo che un dato interessante sarà la percentuale di votanti, per vedere se gli americani, dopo l'amministrazione Bush, si siano disaffezionati alla politica dando un chiaro segno sulla volontà di cambiamento.
No, non si sono disaffezionati alla politica. Tutt'altro. Solo che stavolta han trovato un candidato il cui programma essenzialmente è:
- rispettiamo quello che c'era scritto nella costituzione
- Via tutti i militari Usa da tutte le basi all'estero (compresa Europa): ci costano troppo in termini di vite e di spesa pubblica
- Fanculo la Federal Reserve, reintroduciamo oro ed argento
- Il Welfare State conduce ad una spesa insostenibile e quindi bisogna uscirne in qualche modo: tagliando la spesa pubblica hic et nunc e dando la possibilità alle nuove generazioni di uscire (se vogliono) dal programma di social security.
Tv e mass media lo hanno ignorato oppure hanno continuato a sostenere che è irrilevante eppure:
I suoi sostenitori, nell'ultimo trimestre, hanno raccolto via internet donazioni da 130mila persone (107mila nuovi donatori) per un totale di 20 milioni di dollari (9 in più di quanto abbia raccolto uno qualsiasi degli altri candidati repubblicani)
Il 16 dicembre, anniversario del Boston Tea Party, un sostenitore di Paul indipendente dal comitato elettorale ha organizzato su internet un “money bomb,” invitando la gente a donare 100 dollari quel giorno al candidato texano. Il risultato è stato il record di donazioni ad un candidato in un singolo giorno.
Il 5 novembre (Guy Fawkes day) era stata fatta la stessa cosa ed erano stati raccolti 4,3 milioni di dollari.
Ci han provato anche i sostenitori “grassroots” di Huckabee: risultato? 95mila dollari raccolti
Altri supporters sempre independenti dalla campagna elettorale ufficiale hanno invece deciso di raccogliere fondi per affittare un dirigibile e farlo volare nei cieli americani con la scritta Google: Ron Paul – Ron Paul Revolution).
Un altro supporter ha deciso di comprare una pagina di Usa today per dedicarla al candidato texano:
Ma mi chiedo da un po' di tempo: Ron Paul sarebbe davvero una speranza? Porterebbe davvero un cambiamento? (almeno che non lo facciano fuori, come si legge dal sito di Alex Jones dove parla delle minacce ricevute). Voi che ne pensate?
cavolo e questo vince le elezioni sicuro sicuro sicuro....
edit ot... Mi sono accorto solo ora che i forum sono tornati in home... grazie da parte del mio dito indice (gli avete fatto risparmiare qualche clik)...
La storia, come un'idiota, meccanicamente si ripete. (Paul Morand) Il problema, però, è che ci sono degli idioti che continuano a credere che la storia non si ripeta. (LoneWolf58)
Bloomberg, sindaco di New York, minaccia di scendere in campo come indipendente se entro i primi di febbraio i candidati attualmente in corsa non avranno adottato "un approccio bipartisan" e smesso di litigare. Mi ricorda qualcosa di simile accaduto in Italia nel 1994, ma forse è l'Alzheimer che mi confonde le idee... Ad ogni modo, se c'era qualcosa che ancora mancava in questo quadro deprimente, adesso non manca più. Un ebreo newyorkese, tra i primi 150 miliardari del mondo, appoggiato dalle lobby e dalle grandi testate giornalistiche, era proprio quello che ci voleva per raccogliere degnamente l'eredità dei neocon: il vero candidato del popolo.
Quanto a Ron Paul, rispondo ad Ashoka e agli altri. Ron Paul è probabilmente una brava persona. Dico probabilmente non perché io non lo reputi tale, ma perché oggi come oggi è sempre bene fidarsi a vista (l'inganno mediatico è sempre dietro l'angolo, tutto è falso fino a prova contraria). Per quanto sia divenuto innegabilmente il punto di riferimento del movimento per la verità sul 9/11 e abbia suscitato entusiasmo anche tra molti democratici come candidato antiimperialista e antibellicista, è bene ricordare che le idee di Ron Paul, così come quelle di buona parte dei principali esponenti del movimento 9/11 Truth, ad esempio Alex Jones, affondano le proprie radici nella tradizione libertarian e paleoconservative americana. Una tradizione che io rispetto profondamente e di cui condivido anche alcuni singoli aspetti, ma nella quale personalmente fatico molto a riconoscermi. Certo, è una visione dell'America per molti versi opposta rispetto alla filosofia del New World Order, su cui si fonda la politica dei neoconservatori. Resta il fatto che in materia di politica sociale i paleoconservatori sono e rimangono di destra. Considerano l'intervento pubblico come un'intollerabile ingerenza dello stato che fa da anticamera al controllo delle masse (da qui anche il loro proverbiale anticomunismo). Così come mi è difficile accettare che la società debba fondarsi sulla religione e sulla famiglia come principi metastorici e quasi immanenti. Insomma, per chi viene da sinistra come me, la distanza è davvero molto grande.
D'altra parte la politica è, come noto, il regno del possibile. Un eufemismo per dire che il voto è il momento in cui dobbiamo turarci il naso e scegliere il male minore. È ovvio che se io dovessi scegliere tra Ron Paul, Hillary Clinton, Rudolph Giuliani o Bloomberg, non esiterei a scegliere il primo. Da qui a dire che Ron Paul è il mio candidato ideale ce ne corre. Allo stesso modo in cui ammiro la battaglia per la verità portata avanti da Alex Jones, ma mi sento lontano anni luce dalle sue idee in materia di politica sociale. O così come, pur condividendo alcune posizioni di Maurizio Blondet, mi rimane difficile accettare in toto il suo impianto di pensiero e, in modo particolare, il suo insopportabile antirelativismo in materia religiosa.
Se vogliamo, il successo di Ron Paul tra gli utenti Internet e i seguaci della tesi dell'inside job conferma ancora una volta un assioma che io ripeto da anni: la sinistra arriva ormai in ritardo su tutto. Anche nella battaglia per la verità sull'11 settembre è riuscita a cedere il passo alla destra. I candidati democratici alla presidenza, ad esclusione del semisconosciuto Kucinich, sono tutti di una mediocrità sconcertante. Quando non sono fin dall'inizio una creazione delle lobby, lo diventano nel preciso istante in cui iniziano a ricevere i loro finanziamenti. Insomma, nello schifo globale, Ron Paul è tutto sommato quello che ne esce meno peggio. Pur tuttavia, mi sento di consigliare, specie a chi viene da sinistra, una distanza critica: il nuovo Kennedy, almeno per ora, non si vede.
E dopo 10 anni, siamo a discutere se il Volo 77 è arrivato proprio lungo questa linea, o piuttosto è arrivato due metri più a sinistra, o due metri più a destra? (Perle complottiste)
Per quanto sia divenuto innegabilmente il punto di riferimento del movimento per la verità sul 9/11 e abbia suscitato entusiasmo anche tra molti democratici come candidato antiimperialista e antibellicista, è bene ricordare che le idee di Ron Paul, così come quelle di buona parte dei principali esponenti del movimento 9/11 Truth, ad esempio Alex Jones, affondano le proprie radici nella tradizione libertarian e paleoconservative americana.
Paleoconservatore? Che vuol dire? Se il discorso progressista è quello dei vari Napolitano e soci allora siam messi bene..
Citazione:
Resta il fatto che in materia di politica sociale i paleoconservatori sono e rimangono di destra. Considerano l'intervento pubblico come un'intollerabile ingerenza dello stato che fa da anticamera al controllo delle masse (da qui anche il loro proverbiale anticomunismo).
Più che altro porta alla bancarotta...
Ma il "big government" è un valore di destra o di sinistra... o di entrambe? E la bancarotta? pure.
Ottima la pagina di Wikipedia in inglese. Innegabilmente Paul è molto vicino questo tipo di idee.
Citazione:
Più che altro porta alla bancarotta...
Quindi se non portasse alla bancarotta lo stato sociale sarebbe ben accetto da questi paleoconservatori e dallo stesso Paul? Non credo proprio. Questo perché il motivo del rifiuto del welfare viene prima di ogni considerazione economica.
Non c'è niente di male ad avere una ideologia (nel senso originale del termine), non bisogna a tutti i costi essere pragmatici sempre e comunque. Paul e soci sono contrari al welfare? E allora lascia che lo dicano, non serve giustificarli dicendo che sono contrari al welfare perché porta alla bancarotta. Anche perché non è vero. O almeno, è solo parzialmente vero.
mi chiedo,da italiano, se preferirei come presidente USA un Ron Paul che vuol finire le guerre, smantellare le basi straniere, abolire la FED e ridurre i c.d. "diritti civili", oppure un altro candidato che continua guerre sfruttamento e impoverimento della gente. Senza esitazioni risponderei Ron Paul. Innanzitutto perchè se il governo USA deve proprio far soffrire qualcuno, preferisco che siano gli americani a subirselo, anzichè gli iracheni, gli afghani o i palestinesi. In secondo luogo, da italiano preferisco un'italia senza basi militari americane. Il dramma della sinistra italiana si intravede nei commenti sopra. La lobotomizzazione ha raggiunto livelli forse di non ritorno, e il pregiudizio ormai la fa da padrone. Non si prova nemmeno a sentire cosa uno dice, zero.. è repubblicano, è paleoconservatore..... invece la Clinton è di sinistra he si he..., e chissenefrega se fa le guerre, l'importante che faccia sposare i gay o cazzate simili.A questo siamo ridotti. (in Italia, il governo è di sinistra perchè parla di queste idiozie , mentre i lavoratori crepano nei modi più atroci) Se poi Ron Paul smantella le basi,si ritira dalle guerre, contro cosa si manifesta? Speriamo che non si sia arrivati al punto di sostenere certi candidati con lo scopo di andare a divertirsi alle manifestazioni di protesta, sarebbe il colmo.
p.s. ancora non ho trovato nessuno,a sinistra, che mi abbia spiegato il senso di questa alleanza tra banchieri e lavoratori che governa l'Italia
saluti
D'you know that one day We will turn the world upside down D'you know that one day We will clean the world inside out
Credo che occorra tener conto del fatto che, se l'11 settembre è stato quello che pare venir alla luce sempre con maggior forza, ovvero un golpe attuato da un governo ombra annidato all'interno degli organismi di potere statunitensi, questo tiranno non permetterà elezioni che possano impedire i suoi scopi a lungo termine. Da parte democratica troviamo un uomo di colore ed una donna: per entrambi sarebbe il primato della loro "categoria" in caso di vittoria, quindi sicuramente non c'è gara. Appurato il fatto che il prossimo presidente sarà repubblicano vi è sempre l'opzione Stato di Calamità per sospender le elezioni e Terzo Mandato con nuova legge per lo scemo del villaggio globale Bu$h. Forse ciò che sta accadendo in Pakistan ora sono delle prove per lo scenario americano prossimo venturo. Chi vivrà vedrà!
Volendo, Edward potrebbe essere l’unica “speranza“ per uscire da una logica di potere corporativo che ormai rende assolutamente inutile l’elezione del presidente americano. Ma l’America non è ancora pronta per un nuovo Kennedy, e Edwards non sembra ancora pronto ad interpretare un ruolo così impegnativo. Il ciuffo al vento c’è, tutto il resto manca ancora.
Peccato che sia abbastanza evidente che sia un candidato messo li apposta per rompere le uova nel paniere di Paul.
Citazione:
Andremo avanti così, almeno per altri quattro anni, cercando nel frattempo di dimenticarci il più in fretta possibile l’orrido periodo dei neocons. Dopo di loro, alla Casa Bianca va bene chiunque, almeno per adesso. E' casomai nel 2012 che si decideranno le sorti del mondo.
Punti di vista. Il meno peggio, a mia memoria, è sempre stato quello che ha fatto più danni di tutti. Non capisco proprio questa identificazione del problema con i neocons che sono stati soltanto uno strumento della politica corporativa imperiale americana. Su questo, Massimo, continuiamo ad essere all'antitesi.
In nomine libertatis vincula edificamus. In nomine veritatis mendacia efferimus.
[citazione] Il dramma della sinistra italiana si intravede nei commenti sopra. La lobotomizzazione ha raggiunto livelli forse di non ritorno, e il pregiudizio ormai la fa da padrone. Non si prova nemmeno a sentire cosa uno dice, zero.. è repubblicano, è paleoconservatore..... invece la Clinton è di sinistra he si he [/citazione]
neoprog, con tutto il rispetto, ho l'impressione che tu abbia letto poco attentamente il mio post. Ho solo detto che Ron Paul non è il mio candidato ideale a causa delle sue posizioni in materia di politica sociale, per la sua concezione della religione, della famiglia e altro. Ciò premesso, anch'io, come te, dovendo scegliere nel tristissimo panorama dei candidati attuali, certamente opterei per lui per altri aspetti del suo programma che, oggi come oggi, considero assolutamente prioritari. Non vedo da dove tu abbia tratto segnali di lobotomizzazione o di pregiudizio nel mio commento. Ho forse detto che la Clinton, che finora ha ricevuto dalla lobby militare più finanziamenti dello stesso Giuliani, è il mio candidato per il semplice fatto di essere "democratica"? Al contrario, mi sembra di aver scritto chiaramente che non mi identifico con nessuno degli attuali candidati democratici, eccezion fatta per Kucinich, che purtroppo non ha la minima chance di vittoria.
Infine, come ha ricordato anche Carlo nel suo post, paleoconservatore non è né un'offesa, né una mia invenzione: è così che si definisce negli USA una certa corrente dei partito repubblicano, che io rispetto profondamente, ma nella quale non mi identifico. Tutto qui. Anch'io penso che smantellare le basi militari sia ora come ora una priorità molto più importante che non concedere il matrimonio ai gay. Appoggio Ron Paul, ma non per questo lo considero ancora il mio candidato ideale. Da dove hai tratto l'idea che io non abbia nemmeno letto il suo programma?
[citazione] p.s. ancora non ho trovato nessuno,a sinistra, che mi abbia spiegato il senso di questa alleanza tra banchieri e lavoratori che governa l'Italia [/citazione]
Siamo tutti d'accordo su questo, ma non mettere in bocca agli altri cose che non hanno scritto e non pensano solo per dare più consistenza alle tue argomentazioni.
Un saluto
E dopo 10 anni, siamo a discutere se il Volo 77 è arrivato proprio lungo questa linea, o piuttosto è arrivato due metri più a sinistra, o due metri più a destra? (Perle complottiste)
Ho studiato attentamente i profili, e prevedo le candidature definitive di Romney e di Clinton. Ma a quel punto è arduo capire chi entrerà nel giardino delle rose.
Giuliani è utilissimo perchè l'america dovrà rimpiangerlo, non so se mi spiego. Obama serve per chiudere i "negri" nella loro gabbia. Ron Paul si neutralizzerà da solo.
Spiegaci però la tua ultima affermazione. Significa che il prossimo presidente sarà comunque una figura transitoria ? Non è già abbastanza 'traghettatore' il secondo mandato del Cespuglio ? Ricordatevi che le Olimpiadi di Londra, già battezzate nel sangue, prima che nel fuoco, dovranno essere lo spettacolo in un teatro mezzo vuoto.
Che dire della probabile discesa in campo di Bloomberg come indipendente? Non riesco a leggere questa necessità se dentro qualche progetto che noi non sappiamo. I terzi candidati negli Usa hanno una tradizione disastrosa, ma per come si profila l'operazione Bloomberg sembra tutt'altra storia: qui si invoca, senza neanche preoccuparsi di giustificarla, la necessità della grande coalizione. L'interessato scioglierà la riserva dopo aver visto quali nomination si delieeranno nelle due parti. E' troppo pensare che sia un'operazione mirata al pericolo Ron Paul? Cosa potrebbe garantire Bloomberg che non possano Giuliani, Romney o Clinton?
ASHOKA: "Erhm... anche tu nella sfilza di coloro che considerano Ron Paul "senza chance" nella primarie repubblicane... solo perché i mass media dicono così?"
Io lo considero senza chance non "perché lo dicono i mass media”, ma perché, come ho scritto, ha commesso l’errore fondamentale di non candidarsi come indipendente. Se lo avesse fatto, l’America lo avrebbe percepito sin dall’inizio come una alternativa al sistema esistente, mentre così appare solo come un rompicoglioni all’interno dei repubblicani. I quali non si coalizzerebbero mai dietro di lui, per combattere una Clinton, per il semplice motivo che non credono in una virgola di quello che va predicando Paul.
Ora, tu hai mai visto un democratico o un repubblicano vincere le elezioni senza che prima il suo partito - una volta esaurite le primarie - non si fosse coalizzato per intero dietro di lui?
Se quindi fosse stato "contro" fin dall'inizio una chance ce l'aveva, così invece è fottuto in ogni caso. (Mi auguro di sbagliarmi, naturalmente, ma temo che non accadrà).
***
DESBOUVET (LEESTAT): Quando parlo di “decidere le sorti del mondo“, mi riferisco alle mutazioni sociali in tempi medio-lunghi, cioè a quei cicli di circa dodici anni che ormai da un secolo sembrano caratterizzare la vita americana (una volta avevo fatto l’esempio del lombrico: prima la testa va avanti, poi deve aspettare che la coda lo raggiunga). E in questo caso è chiaro che il parametro di riferimento è dato dall’11 settembre, e da tutto quello che ha comportato.
Se quindi vedo un periodo di transizione, parlo della “risacca” di tipo psicologico che sarà necessaria agli americani per tornare a vivere una vita relativamente normale. Questi ultimi anni [rispondo così anche a Leestat] ci hanno fatto vedere l’aspetto estremo dell’imperialismo corporativo (chi ha visto “Il Nuovo Secolo Americano“ sa di cosa parlo), e ora è necessario che rientrino i soldati dall’Iraq, e che l’America faccia un periodo di auto-analisi e di presa di coscienza, un pò come è successo dopo la guerra del Vietnam.
E’ indispensabile che questo accada, prima che gli americani siano in grado di tornare a vedere la realtà con un minimo di obiettività, e solo a quel punto si potranno rendere conto della sproporzione fra i loro sogni ormai infranti e il punto di decadimento a cui sarà arrivato nel frattempo l’occidente.
In fondo, paradossalmente, è un bene che i neocons siano arrivati adesso, e non più tardi. Se fossero arrivati più tardi, probabilmente ci avrebbero trascinati in un gorgo dal quale non uscivamo più.
°°°
Bloomberg who? (Questo ha scambiato Central Park per il Midwest americano).
Dr. HOUSE: Anch'io avrei comunque le mie riserve sulla politica sociale di Ron Paul, ma come ho detto non avremo purtroppo l'occasione di vederla messa in atto.
(Prova a scrivere /quote invece di "citazione". Questo è un modulo che spic inglisc).
Se quindi vedo un periodo di transizione, parlo della “risacca” di tipo psicologico che sarà necessaria agli americani per tornare a vivere una vita relativamente normale. Questi ultimi anni [rispondo così anche a Leestat] ci hanno fatto vedere l’aspetto estremo dell’imperialismo corporativo (chi ha visto “Il Nuovo Secolo Americano“ sa di cosa parlo), e ora è necessario che rientrino i soldati dall’Iraq, e che l’America faccia un periodo di auto-analisi e di presa di coscienza, un pò come è successo dopo la guerra del Vietnam.
Auto analisi che non hanno mai fatto. Sono 150 anni che gli USA hanno la stessa identica politica, neocons o non neocons. Altro che analisi di coscienza. Dopo la guerra in VietNam l'unica analisi che c'è stata è stata il consolidamento delle posizioni militari strategiche e l'utilizzo dell'intelligence e della forza di polizia interna per la soppressione sia fisica che ideologica del dissenso che si era venuto a creare. Il solo fatto che in questo momento vi sia negli stati uniti una forza politica che vuole un disimpegno militare a me non da quella bella sensazione di cambiamento, al contrario mi fa temere per l'instaurazione di una "nuova" guerra fredda con lo scopo di ammutolire quel disagio latente che oggi sta promuovendo di nuovo posizioni più incisive e una visione dei problemi non localizzati ma in un contesto globale che rischia di diventare troppo evidente. Quindi tiramo i remi in barca, zittiamo il grosso del dissenso, consolidiamo le posizioni militari e facciamo vedere quanto siamo buoni e bravi. L'ho detto e lo ripeto, abbiamo una visione sul problema che è all'antitesi Massimo. Così come tolto l'ottavo nano dal nostro governo è "salito al potere" un rappresentante dei veri poteri forti internazionali, la stessa cosa sta accadendo negli stati uniti dove i neocons hanno fatto quel che ci si aspettava facessero e ora li cambiamo con i buoni e bravi rappresentanti politici dell'establishment imperialista. Se crolla la cricca neocons, per farla breve, è ancora peggio che se al contrario perseverano sulla strada guerrafondaia, in ambito strettamente storico e sociale, e i nostri ultimi e del tutto locali 50 anni di storia italiana ce lo hanno ampiamente spiegato e dimostrato. Solo le posizioni così potentemente fuori dal coro di Ron Paul sono una speranza, il resto è da incubo, TUTTO il resto, anzi il pericolo minore per la società occidentale tutta sta forse proprio nei noeocnservatori e nel loro disegno prepotente.
In nomine libertatis vincula edificamus. In nomine veritatis mendacia efferimus.
Hai ragione massimo non ci sono più soldati per fare guerre....ma fino a che ci sarà una sola goccia di petrolio ci saranno anche le guerre....poi troveranno altre cose per ammazzare il tempo....
"La musica è diventata così intellettuale.La musica deve essere divertimento,un piacere.Soprattutto la musica rock." Duane Allman
D'altra parte la politica è, come noto, il regno del possibile.
vero. solo in politica è possibile che possano sopravvivere e prosperare personaggi come prodi, d'alema, bertinotti, mastella, bondi, bossi.........
Un eufemismo per dire che il voto è il momento in cui dobbiamo turarci il naso e scegliere il male minore.
perché?? perché turarsi il naso?? non basta semplicemente NON andare a votare?? montanelli ha incitato per anni a "turarsi il naso" e votare dc, e possiamo tutti ammirare a quali splendidi risultati siate arrivati, a forza di turarvi il naso......
"La verità dev'essere brutale, violenta, armata ed arrabbiata. Altrimenti soccombe."
NUOVE RIVELAZIONI DAL PARTITO Della bhutto che chiede l'autopsia «Uccisa da un'arma laser dell'esercito» Citato un medico che aveva soccorso Benazir: «Aveva una ferita complessa, non da proiettile»
montanelli ha incitato per anni a "turarsi il naso" e votare dc, e possiamo tutti ammirare a quali splendidi risultati siate arrivati, a forza di turarvi il naso......
siate arrivati chi? turarvi il naso chi? Chi è il soggetto di questo voi? Per tua informazione io non ho mai votato DC. Il tuo mi sembra il classico modo di ragionare di chi vede sempre le responsabilità negli altri e mai in se stesso.
Citazione:
perché?? perché turarsi il naso?? non basta semplicemente NON andare a votare??
Forse non ci hai mai fatto caso, ma anche NON votare, come suggerisci tu, è un modo per turarsi il naso. Anzi, per turarsi il naso e tapparsi gli occhi facendo finta di niente. Una libera scelta, sia chiaro. Se non votare ti aiuta a farti sentire con la coscienza più tranquilla, liberissimo di farlo. Ma questo non sposta di una virgola il problema.
Un saluto
E dopo 10 anni, siamo a discutere se il Volo 77 è arrivato proprio lungo questa linea, o piuttosto è arrivato due metri più a sinistra, o due metri più a destra? (Perle complottiste)
[OT] A mio avviso l'unica soluzione per mostrare che: 1. si è stanchi dell'attuale modo di fare politica 2. si è stanchi di turarsi il naso 3. si è comunque interessati alla politica è quello di andare a votare e RIFIUTARE la scheda. A votare il meno peggio si va a finire comunque peggio A non votare si lasciano le cose come stanno E tra le due non so cosa sia peggio. La mia personale opinione da 2 cent... [/OT]
"...oggi la malattia fa passi da gigante!" "Quella è la medicina!" "Vabbè, diciamo che camminano di pari passo, dottore..." -dal film "La matassa" -
Buon anno a tutti (mannaggia ai riflessi pavloviani). Citazione:
-Ashoka- Più che altro porta alla bancarotta...
Quindi tutti i programmi "sociali" attivati in italia dagli anni 50 fino agli anni 70-80 (scuole pubbliche, asili gratuiti, assistenza sanitaria gratuita, etc) nonche tutte le infrastutture ad uso pubblico (strade, autostrade, ferrovie, porti, linee telefoniche etc) avrebbero portato l'italia alla bancarotta?
Anno rapporto inflazione media TUS debito/PIL FOI dell'anno
dal Suo articolo, deduco che (sorprendemente) Lei "tifa" per Edwards e non per Obama. Dato che non conosco così bene l'inglese da poter seguire la vicenda sui siti del Washington Post o del New York Times, sono necessariamente limitato a quel poco che viene "detto" (o meglio, comandato di "non dire") nei telegiornali italiani (sic!) e/o documentari-articoli-libri italiani di approfondimento un pò più seri. Sarei pertanto molto curioso di conoscere i motivi per cui Lei ritiene Obama un personaggio "fittizio". Personalmente, ritengo che fra i vari candidati democratici in corsa Obama sia, per vari motivi, "il meno peggio" (ormai il "tanfometro", mi passi il termine, è l'unico metro di misura che rimane alla gente per valutare un candidato... per non parlare poi dell'Italia...). Può darsi benissimo che sbagli, per carità (dopotutto parliamo pur sempre di politici...), ma personalmente penso che fino ad ora Obama sia l'entità che più di tutti gli altri si "avvicina", se non altro, allo spirito positivo e fiducioso che incarnò John Kennedy negli anni sessanta (sempre con le dovute cautele, si intende). E Dio solo sa quanto bisogno abbiamo tutti noi oggi di una boccata di aria (un pò più) pulita e fresca. Saluti,
Holden
PS: (OT) So che è pieno di lavoro e di cose ben più importanti da fare, ma da appassionato mi piacerebbe sapere se in futuro verrà scritto qualcosa sulle previsioni Maya del 2012 e se verrà concluso il capitolo "Non siamo mai andati sulla Luna". Grazie.
Io ritengo Obama un "falso" candidato non per i contenuti, ma in quanto i democratici stessi sanno benissimo che perderebbe comunque lo scontro finale di novembre, e quindi se per caso dovesse sopravanzare la Clinton gli faranno lo stesso scherzetto che fecero a Howard Dean quattro anni fa.
Citazione:
mi piacerebbe sapere se in futuro verrà scritto qualcosa sulle previsioni Maya del 2012 e se verrà concluso il capitolo "Non siamo mai andati sulla Luna".
Per i Maya, bisognerebbe consultare l'oracolo per saperlo...
Per la Luna, appena posso faccio direttamente il film. Sono stufo di leggere in giro che "hanno smontato tutto", quando non è vero affatto, e una volta fatto il film diventerà molto più difficile dirlo.
quoto Holden per la poca considerazione che si ha di Obama, e a mio parere invece di smontarlo così semplicisticamente occorrerebbe che lo si sostenesse di più.
Mazzucco, non capisco in che modo possa fare la fine di Howard Dean. Cioè non capisco, quale potrebbe essere la mossa che i democratici dovrebbero fare per smontare la candidatura di Obama.
Howard Dean sembra che perse a causa di un urlo micidiale ripreso dalle telecamere ed usato strumentalmente per farlo apparire una persona con scarso applomb; per altri fu grazie all'appogio dei Kennedy che Kerry alla fine sopravanzò Dean. boh!
Detto tra noi, ritengo che la verità è che come al solito saranno elezioni con brogli a manetta, e chi avrà le persone al posto giusto (tipo il fratello che è presidente del comitato per la conta dei voti, o cose del genere) vincerà primarie e presidenziali.
La scusa? Cominciamo a tagliare i candidati sotto la "sogliola" del 10% di supporto elettorale. (Ron Paul viaggia fra il 3 e il 4% a livello nazionale).
La cosa incredibile è che un sondaggio dà circa il 20 per cento di favorevoli all'esclusione:
montanelli ha incitato per anni a "turarsi il naso" e votare dc, e possiamo tutti ammirare a quali splendidi risultati siate arrivati, a forza di turarvi il naso......
siate arrivati chi? turarvi il naso chi? Chi è il soggetto di questo voi?
mi pareva ovvio, tu e tutti quelli che continuano a votare, nonostante il puzzo di marcio ormai non possa più essere nascosto dalle accurate operazioni di cosmesi messe in atto dai nostri politicanti.
Per tua informazione io non ho mai votato DC. Il tuo mi sembra il classico modo di ragionare di chi vede sempre le responsabilità negli altri e mai in se stesso.
non è necessario aver votato dc per essere complici dello sfascio del paese..... infatti molti se lo sono turato per votare l'attuale coalizione di (mal)governo. tu non lo hai fatto??
per quanto mi riguarda, dopo qualche errore di gioventù, ho scelto di non farmi prendere ulteriormente per il sedere e di smettere di legittimare con il mio voto questa farsa tragicomica.
-citazione-
perché?? perché turarsi il naso?? non basta semplicemente NON andare a votare??
Forse non ci hai mai fatto caso, ma anche NON votare, come suggerisci tu, è un modo per turarsi il naso. Anzi, per turarsi il naso e tapparsi gli occhi facendo finta di niente.
stai dicendo una sciocchezza. le narici e gli occhi li tengo ben aperti, e proprio per questo mi rendo conto che il "politico" onesto è una contraddizione, e che quindi è perfettamente inutile votare.
Una libera scelta, sia chiaro. Se non votare ti aiuta a farti sentire con la coscienza più tranquilla, liberissimo di farlo.
la coscienza tranquilla l'avrò solo quando cominceremo ad impiccarli tutti, senza esclusione alcuna, insieme ai loro complici. lo so, sarà un lavoro lungo, ma su questo mi sento di garantirti il massimo impegno..... e senza turarmi il naso
Ma questo non sposta di una virgola il problema.
infatti, fintanto che i "nasi turati" continuano ad imperversare il problema non si sposta. continueranno a chiamarci a raccolta per consultazioni inutili come di più non potevano dimostrare le ultime..... è stata eletta una coalizione con un programma di 300 (TRECENTO) pagine che pochissimi hanno avuto la forza di leggere e che non è stato attuato se non in minima parte, oltre tutto tra la costante opposizione degli stessi che l'hanno firmato.... se questa non è una dimostrazione lampante dell'inutilità del voto, non so cos'altro lo possa essere.....
Un saluto
un saluto anche a te
"La verità dev'essere brutale, violenta, armata ed arrabbiata. Altrimenti soccombe."
rumenta mi hai convinto: 1) la colpa di tutto lo sfascio è mia 2) tu hai capito tutto 3) tu hai trovato la soluzione definitiva a ogni problema
Un ri-saluto e al prossimo thread (perché questo mi ha francamente un po' stancato.)
E dopo 10 anni, siamo a discutere se il Volo 77 è arrivato proprio lungo questa linea, o piuttosto è arrivato due metri più a sinistra, o due metri più a destra? (Perle complottiste)
rumenta mi hai convinto: 1) la colpa di tutto lo sfascio è mia 2) tu hai capito tutto 3) tu hai trovato la soluzione definitiva a ogni problema
su, su, non fare così. ci siamo passati tutti, in fondo capire di aver trascorso la vita a seguire convinzioni profondamente sbagliate è qualcosa che può lasciare prostrati. un po' come i nostri vecchi comunisti, i quali credevano che l'urss fosse il paradiso dei lavoratori, quando si sono scontrati con la realtà..... mamma mia che botta....
è comunque un passo importante, dal quale non può che venire del bene.... come dice il sommo poeta, dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior
Un ri-saluto e al prossimo thread (perché questo mi ha francamente un po' stancato.)
si, hai ragione, far notare l'evidenza mi stanca parecchio ri-saluti anche a te
"La verità dev'essere brutale, violenta, armata ed arrabbiata. Altrimenti soccombe."
Scusami NELLIBUS, non avevo visto la tua domanda: Citazione:
"Mazzucco, non capisco in che modo possa fare la fine di Howard Dean.Cioè non capisco, quale potrebbe essere la mossa che i democratici dovrebbero fare per smontare la candidatura di Obama."
Nelle primarie del 2004 Howad Dean era partito in quarta, mentre Kerry era rimasto al palo, in nona posizione su dieci candidati. Ma i democratici si sono accorti presto che Dean era troppo liberal per vincere contro Bush, e di colpo - alla terza tornata delle primarie, credo - Dean è improvvisamente crollato, mentre Kerry è miracolosamente risorto dal nulla, per andare poi a vincere lui - più centrista e moderato - la nomination democratica.
Ora, non ti sei mai chiesto perchè Kerry non abbia minimamente protestato, in seguito, pur sapendo benissimo che Bush gli ha fottuto l'elezione col giochino delle macchine elettorali truccate?
Altro che "urlo" di Dean, secondo me. Kerry e i suoi "democratici" avevano la coscienza sporca almeno quanto Bush.
Che facce ragazzi, il migliore non mi ispirerebbe nessuna fiducia. Il bello degli americani e che ce la mettono tutta per farsi vedere liberi e popolo sovrano mentre non contano nulla nel decidere chi diventa presidente.