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opinione : In medio stat virtus?
Inviato da Redazione il 10/12/2006 3:12:00 (6753 letture)

L'episodio della mozione di impeachment che Cinthya McKinney ha lasciato "in eredità" ai suoi compagni di partito, prima di abbandonare un Parlamento che non l'ha più voluta sui suoi seggi, introduce l'eterna questione del conflitto fra gli ideali assoluti e la necessità di rinunciarvi in cambio di un qualche risultato pratico. Specularmente, la sua posizione ricorda quella di Micheal Moore con il suo film "Fahrenheit 911", da una parte elogiato per aver portato a conoscenza del vasto pubblico americano il problema 11 settembre, dall'altra criticato per avere detto soltanto mezza verità. Se avesse provato a dirla tutta - questo è il cuore del dilemma - il film sarebbe uscito lo stesso, o rischiava a quel punto di restare per sempre sugli scaffali del produttore? Moore ha preferito non rischiare, McKinney lo ha voluto fare.

Idealismo contro pragmatismo, quindi, ovvero ricerca del compromesso.

Cinthya McKinney è il deputato (uscente) della Georgia che negli ultimi anni ha continuamente messo i bastoni fra le ruote al processo collettivo di insabbiamento, a livello governativo, della questione 11 settembre. Mossa da principi innegabilmente cristallini, McKinney ha saputo farlo con estrema efficacia, ...

... pur continuando a giocare all'interno delle regole: non diceva "bastardi, dopo averlo fatto vi siete pure autopromossi", diceva "mi domando come mai a Washington certi errori vengano premiati invece che puniti".

Esattamente come Howard Dean alle primarie democratiche, Cinthya McKinney è stata "fatta fuori" dalla stessa maggioranza centrista del suo partito, che sa benissimo che per procedere anche solo di mezzo metro in America (quando si è al governo, intendo dire) bisogna abbandonare certe posizioni troppo radicali.

In medio stat virtus, dicevano i nostri antenati romani. E bisogna dire che loro di "impero" se ne intendevano non poco.

Questo, a mio parere,voleva dire Nancy Pelosi (portavoce e rappresentante della nuova maggioranza democratica), quando definiva "inutile" un impeachment contro Bush, ancora prima che MCKinney ne presentasse la mozione.

"Inutile vendicarsi" è ormai da mesi la parola d'ordine dei democratici vincenti, che hanno scoperto il modo di apparire nobili e generosi rinunciando a ciò che in realtà non potrebbero comunque ottenere.

Pensiamo davvero per un attimo ad un processo di impeachment contro Bush & Company: cosa mai si può sperare che ne esca - rispetto alla "verità vera" - quando gli stessi democratici sono stati i primi ad avallare la tesi del "terrorismo islamico"? Al massimo, che Bush sapeva qualcosina in più di quanto dice di aver saputo. Fine.

Perchè se solo si azzardassero a scavare oltre, troverebbero le loro stesse impronte.

Ha quindi sbagliato, Cinthya McKinney, nel presentare quella mozione? Anche qui, la risposta sembra essere doppia. Ha fatto bene da un punto di vista dell'integrità morale, nel senso che sicuramente potrà continuare a dormire sonni tranquilli, e non avrà mai paura di guardarsi in uno specchio. Ha fatto male da un punto di vista "strategico" - o pragmatico, appunto - perchè il suo gesto è chiaramente apparso come un dispetto contro gli stessi che l'hanno fatta fuori. Un pò come lanciare una bombetta puzzolente prima di uscire dalla classe dopo esserne stati espulsi.

Cinthya McKynney la partita l'aveva persa prima, quando non era riuscita a stare a galla all'interno del suo partito. A quel punto doveva solo ritirarsi in buon ordine, e cominciare a pensare in che modo rientrare nel gioco.

Fino a che punto, quindi, è giusto essere inflessibili moralmente, con se stessi prima ancora che con gli altri, e quando scatta - se mai scattasse - la necessità di concedere qualcosa in cambio di un effettivo risultato pratico? E' sufficiente sapere di aver aderito "alla verità" - o per lo meno a quella che si ritiene tale - pur sapendo che non avresti ottenuto assolutamente nulla nel farlo?

Massimo Mazzucco





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I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore Albero
spettatore
Inviato: 10/12/2006 10:34  Aggiornato: 10/12/2006 10:34
Mi sento vacillare
Iscritto: 15/11/2004
Da:
Inviati: 883
 Re: In medium stat virtus?
Qualcuno potrebbe spiegarmi nel dettaglio cosa succede al presidente che viene messo (è il termine corretto?) "sotto impeachment"? Grazie.


Lo spettatore

Citazione:
Non metterti a discutere con un idiota. La gente potrebbe non accorgersi della differenza.
Redazione
Inviato: 10/12/2006 11:11  Aggiornato: 10/12/2006 11:13
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: In medium stat virtus?
L'impeachment è un procedimento che si può aprire contro un qualunque ufficiale federale, e vuole dire semplicemente mettere sotto processo. Non ha niente a che vedere con l'impiccagione (nel senso che non significa "condannato"), ma significa semplicemente "impicciato", "impedito", nel senso che non può più fare il suo regolare lavoro, perchè deve prima rispondere all'accusa.

Infatti Clinton è stato prima "impicciato", e poi "disimpicciato", e così è potuto tornare dalla Lewinsky.

Wolfgang
Inviato: 10/12/2006 11:19  Aggiornato: 10/12/2006 11:19
So tutto
Iscritto: 2/11/2006
Da:
Inviati: 26
 Re: In medium stat virtus?
La Mckinney doveva fargli una felltio a Bush prima di chiedere l'impeachment, questa è la procedura.

Sembra che sia più grave negare che la tua stagista faccia il suo lavoro sotto la scrivania, piuttosto che fare una guerra mascherata.

luka262
Inviato: 10/12/2006 12:51  Aggiornato: 10/12/2006 12:51
So tutto
Iscritto: 11/10/2006
Da:
Inviati: 24
 Re: In medium stat virtus?
Alla domanda “fino a che punto è giusto?” posso rispondere che penso che i due "approcci", differenti, siano entrambi necessari.

Un tentativo di rispondere efficacemente ad un sistema che ha prodotto un orrore come quello di cui stiamo parlando non può essere posto in essere da un singolo individuo ed addirittura ho molti dubbi sul fatto che seppur siano moltissimi individui a protestare verso una scelta od una strategia messa in atto dall'elite, che detiene il potere, questo possa avere un reale effetto e non venire, addirittura, strumentalizzato.

Ora, però, nel prendere in considerazione l'attività posta in essere dal singolo, entro un più ampio "movimento di risposta" di milioni di individui, forse non è possibile parlare di giusto ma nemmeno di conveniente, intendendo con questo riferirsi alla efficacia dell'attività stessa per poter cambiare la direzione verso la quale l'elite spinge.

Penso che servano tutte le modalità di protesta, che non siano violente e dannose per l'incolumità di altri individui, che possano essere messe in campo poichè ognuna rispecchia la capacità, consapevolezza e forza del singolo che le attua.

Nel movimento di risposta vi è la legittima presenza di coloro che sfilano in piazza o davanti la Casa Bianca, di coloro che scrivono articoli sui giornali e sui vari forum e blog, di coloro che organizzano proiezioni di IG, di coloro che utilizzano delle procedure formali come l'impeachment.

Ieri sera, in occasione di una proiezione di IG che ho organizzato nel mio paesello :) , mi è stato eccepito che il processo di cambiamento che può essere innescato dalla visione e diffusione delle informazioni con tale modalità sono troppo lente, in altri termini inefficaci.

Io ho risposto che alla paralisi è preferibile un "movimento" del singolo attraverso il quale iniziare a far qualcosa e che possa contribuire ad innescare microcambiamenti individuali in attesa di trovare dell'altro forse maggiormente incisivo.
Ma la realtà più importante è che quella modalità di informazione e risposta, da me realizzata, risponde al mio attuale modo di essere.

Non si può chiedere ad una lepre di diventare lupo ma nemmeno ad un lupo di diventare falco.

Ritengo che tutte le iniziative possono contribuire sempre a condizione, però, che non si sfruttino gli stessi strumenti utilizzati dall'elite: violenza e disprezzo per l'altro.

Se l'orrore dell'11 settembre e di ciò che ne è seguito vuole essere superato, poiché è l'espressione della mentalità di dominio e profitto che ha ammalato la nostra società, deve essere fatto attraverso azioni che rispondano ad altra modalità, alternativa, che vada a rispecchiare un nuovo modo di concepire i rapporti interpersonali.

Attraverso una disperata azione di autodifesa, nei confronti della minaccia finale alla nostra libertà, penso che siamo chiamati ad un cambiamento personale decisivo.

La manipolazione mentale, spirituale, fisica a cui siamo sottoposti può essere contrastata solo con un reale cambiamento interiore: non inteso come all'adesione a qualche “strano” movimento “spirituale” ma di cambiamento del modo di pensare e sentire interno ad ognuno di noi.

Se come risposta al dominio al quale una persona sente di essere sottoposta si utilizza la violenza ritengo che saremo condannati, semplicemente e crudamente, a soccombere poiché si tratta di lotta impari, destinata a fallire data la enorme differenza di forza in campo e che potrebbe addirittura trasformarci in quelle “bestie” che si voleva combattere.

Un cambiamento interno, personale, del modo di essere unito alla diffusione in altri di tale mutamento può avere qualche minima speranza almeno di non riprodurre e rafforzare il dominio che si sta cercando di combattere.

Tale cambiamento avverrà in modo diverso e percorrendo strade diverse in quanto ognuno di noi è differente ed unico e pertanto tutte le diverse “strategie” risultano, in quest'ottica, necessarie e da attuare.

Se si volesse pensare ad un'opera di guarigione da una malattia collettiva penso che una strada davvero efficace sia impostare la cura con l'utilizzo della forza che può essere espressa dai singoli elementi, persone, che cercano di attuare il processo di guarigione potenziando ed esprimendo le caratteristiche positive ed uniche di ognuno ed evitando, nel contempo,l'utilizzo di sistemi che potrebbero aumentare la malattia stessa.

Una reale guarigione è obiettivamente un processo lungo.

Devo concludere, però, che non sono ottimista sugli esiti finali di questa contrapposizione di diversi “modi di essere”.

Accogliere chi ti sta “fucilando” con un “abbraccio” può farti sopravvivere alla “pallottola”?

Sto cercando davvero la risposta a questa domanda e scrivo questi pensieri per rivolgervela.

La risposta che sicuramente non mi darebbe soddisfazione e rimandare il tutto ad un'ipotetico aldilà o premio oltre la morte.

Non perchè non sia presente questa prospettiva nel mio modo di pensare e nelle mie credenze ma perchè questa idea potrebbe essere un grande strumento nelle mani di coloro che vogliono controllare le masse.

Pensare ad un “premio” dopo le sofferenze in vita non può soddisfare tutti, per fortuna, perchè seppur vi possa essere qualcosa oltre il velo finale bisogna ragionare all'interno del ciclo di vita conosciuto da noi con certezza.

La risposta che cerco dovrebbe fornire una prospettiva che possa considerarsi diversa e migliore da quella che sembra essere stata pensata ed orchestrata per noi e per le nostre discendenze ma la cui realizzazione dovrebbe esplicarsi nella vita nostra e dei nostri figli.

La risposta che cerco è, almeno per me, davvero difficile da trovarsi.

La caratteristica che ci contraddistingue nel creato è la possibilità di scegliere.
"Come la stai usando?" E' questa la domanda che vi invito a farmi quando sono distratto!

http://www.lightworker.it/matthew_september_11.html
Ashoka
Inviato: 10/12/2006 13:20  Aggiornato: 10/12/2006 13:37
Sono certo di non sapere
Iscritto: 11/7/2005
Da:
Inviati: 3660
 Re: In medium stat virtus?
Citazione:
Pensiamo davvero per un attimo ad un processo di impeachment contro Bush & Company: cosa mai si può sperare che ne esca - rispetto alla "verità vera" - quando gli stessi democratici sono stati i primi ad avallare la tesi del "terrorismo islamico"? Al massimo, che Bush sapeva qualcosina in più di quanto dice di aver saputo. Fine.

Perchè se solo si azzardassero a scavare oltre, troverebbero le loro stesse impronte.


La mozione della Mckinney non è sull'11 Settembre.

E' sulla guerra in Iraq

Sino alla nostra invasione dell'Iraq, il popolo Americano ha supportato le azioni di questa Amministrazione perché credeva nel nostro Presidente. Pensavano che stesse agendo in buona fede. Credevano che le leggi ed i valori Americani sarebbero stati rispettati. [Credevano] Che nella gravità della situazione, due valori rimanessero saldi: la fiducia e la verità.

Dai funghi atomici, alla yellow cake (l'ossido giallo di uranio) africana sino ai tubi di alluminio, al popolo Americano ed a questo Congresso non sono stati presentati i fatti, ma piuttosto tutta una serie di bugie, per giustificare l'invasione dell'Iraq.

Il Presidente Bush, insieme al Vice-Presidente Cheney ed alla Rice, allora Consigliere per la Sicurezza Nazionale, hanno presentato al Congresso ed al popolo Americano un quadro che rappresentava l'Iraq come una minaccia immediata, culminando con l'affermazione del Presidente Bush per cui l'Iraq era solo a sei mesi dallo sviluppo della bomba atomica. Avendo acquistato consenso utilizzando delle false paure, il Presidente ha quindi condotto il paese alla guerra.


E' sullo spionaggio dei cittadini Americani da parte dell'Amministrazione

Quando il Presidente Bush ha firmato l'ordine esecutivo che autorizzava lo spionaggio illegale dei cittadini Americani, ha aggirato le corti, la legge, ed ha violato la separazione dei poteri fornita dalla Costituzione. Una volta che il programma è stato rivelato, ha quindi tentato di nasconderne l'obiettivo al popolo Americano rilasciando dichiarazioni contraddittorie e false.

Ma non sull'11 Settembre.

L'attacco terroristico è a monte, come la causa che ha portato a tutto questo, quello per cui

Sino alla nostra invasione dell'Iraq, il popolo Americano ha supportato le azioni di questa Amministrazione perché credeva nel nostro Presidente. Pensavano che stesse agendo in buona fede. Credevano che le leggi ed i valori Americani sarebbero stati rispettati. [Credevano] Che nella gravità della situazione, due valori rimanessero saldi: la fiducia e la verità.

La base per chiedere l'impeachment e su cui i Democratici dovranno confrontarsi da Gennaio, sono proprio le bugie, “provate senza ombra di dubbio” dell'Amministrazione Bush su Iraq e sullo spionaggio interno.

E' proprio quell'azione che tutti coloro che dicono sempre “c'è già tanto di marcio per le cose che stanno facendo, è inutile e dannoso fare dietrologia e parlare di complotti sull'11 Settembre. Usiamo quello che c'è già.” aspettavano, no?

Tra l'altro.. Ecco l'ANSA che si accorge della Mckinney, con un giorno di ritardo rispetto a noi (tra l'altro Luogocomune mi pare sia sparito da Google news)

Ashoka

P.S. X Massimo: In medio stat virtus mannaggia la miseria!

P.P.S. Ecco l'articolo di Impeachment

ELFLACO
Inviato: 10/12/2006 14:36  Aggiornato: 10/12/2006 14:36
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 28/10/2005
Da:
Inviati: 1839
 Re: In medium stat virtus?
Citazione:
E' sufficiente sapere di aver aderito "alla verità" - o per lo meno a quella che si ritiene tale - pur sapendo che non avresti ottenuto assolutamente nulla nel farlo?


Mi piace pensare che sono quelli che seguono i loro principi sempre a prescindere se "vinceranno" o no a tener in pari il conto con quelli che svendono i propri per avere il loro tornaconto.
E' grazie a queste persono se il mondo non è ancora saltato per aria.

IMHO! ovviamente.

“Le persone non dovrebbero avere paura dei propri governi, sono i governi a dover aver paura delle persone.”
Bimbodeoro
Inviato: 10/12/2006 16:12  Aggiornato: 10/12/2006 16:12
Mi sento vacillare
Iscritto: 6/6/2006
Da: Amicoland
Inviati: 388
 Re: In medium stat virtus?
Per noi poveri mortali credo che l'importante sia essere a posto con la propria coscenza, per chi è al governo di un paese scendere a compromessi è il quotidiano......avrebbe dovuto trovare un altro modo di porre il problema.....

"Non è il popolo che deve aver paura del proprio governo, ma è il governo che deve avere paura del proprio POPOLO."

"Sotto questa maschera non c'è solo carne, sotto questa maschera c'è un idea e le idee sono a prova di proiettile."
Abulafia
Inviato: 10/12/2006 16:45  Aggiornato: 10/12/2006 16:47
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/11/2005
Da:
Inviati: 1612
 Re: In medium stat virtus?
Citazione:
Fino a che punto, quindi, è giusto essere inflessibili moralmente, con se stessi prima ancora che con gli altri, e quando scatta - se mai scattasse - la necessità di concedere qualcosa in cambio di un effettivo risultato pratico?

I nostri antenati romani dicevano anche: est modus in rebus, cioè "per ogni cosa c'è un modo [ed un tempo] giusto". Essere a conoscenza di un fatto rappresenta solo la prima metà del percorso: l'altra, decisiva, si esplica nella saggezza di scegliere come e quando comunicarlo. Il pragmatismo cioè interviene non nel nasconderne una parte, o limarne gli spigoli, per renderlo meno amaro, ma nel capire quando nel prossimo ci sia la disposizione d'animo più adatta ad accoglierlo tutto. E' allora una qualità preziosa, non un compromesso umiliante.
Poichè la verità può soltanto essere proposta, una severa morale è quel tipo di faro che deve far luce alla propria sola rotta. Applicarla agli altri dunque significa mancare appunto in quella seconda metà: per difetto d'attenzione, di compassione o per impazienza, si lancia il proprio sapere a mo' di macigno sopra coloro che al momento non riescono o vogliono reggerlo. Pur dovendosi ripartire tale colpa tra i due, il risultato è spesso un'occasione mancata.

Citazione:
Ha quindi sbagliato, Cinthya McKinney, nel presentare quella mozione?

Per quanto scritto sopra, credo si sia rivolta alle persone sbagliate: essendo fuori gioco al Parlamento, ora il sasso che ha lanciato potrà volare ancora solo se i suoi colleghi di partito lo raccoglieranno a loro volta. Non credo accadrà. Ad ogni modo può ben darsi che dal suo appello qualcuno si svegli e cominci ad interessarsene per conto proprio: la statistica fa miracoli.

Citazione:
Dai funghi atomici, alla yellow cake (l'ossido giallo di uranio) africana sino ai tubi di alluminio, al popolo Americano ed a questo Congresso non sono stati presentati i fatti, ma piuttosto tutta una serie di bugie, per giustificare l'invasione dell'Iraq.

Nel suo appello riporta solo fatti post-11/9, affermando implicitamente che prima di tali menzogne la fiducia verso il Presidente era salda. Non credo la McKinney sia tanto ingenua da non fare "2+2", allora che cosa significa?
Che per lei il tutto è riconducibile ad uno scontro interno alla politica di quel Paese, dunque ben venga il casino ma solo per cambiare marionetta? O che sta centellinando ciò che sa, un passo alla volta secondo quel pragmatismo di cui sopra? Qui non so che pensare. Staremo a vedere.


P.S.: Citazione:
quei grandi livelli di verità e di democrazia sui quali il nostro grande paese è stato fondato.

Beh, quest'orpello retorico se lo poteva evitare... spero finga solo di crederci, per i soliti motivi di consenso.

...Ars adeo latet arte sua...
Ashoka
Inviato: 10/12/2006 17:28  Aggiornato: 10/12/2006 17:28
Sono certo di non sapere
Iscritto: 11/7/2005
Da:
Inviati: 3660
 Re: In medium stat virtus?
Citazione:
Ha fatto male da un punto di vista "strategico" - o pragmatico, appunto - perchè il suo gesto è chiaramente apparso come un dispetto contro gli stessi che l'hanno fatta fuori. Un pò come lanciare una bombetta puzzolente prima di uscire dalla classe dopo esserne stati espulsi.


Citazione:
Per noi poveri mortali credo che l'importante sia essere a posto con la propria coscenza, per chi è al governo di un paese scendere a compromessi è il quotidiano......avrebbe dovuto trovare un altro modo di porre il problema.....


Io davvero non capisco..

Ci sono stati post roventi, con discussioni, a volte aspre, sul voto/ non voto, sulla necessità (o meno) di cambiare le cose dall'interno, sul fatto che sia necessario scegliere il meno peggio e sperare, etc. etc.

Abbiamo una parlamentare, la Mckinney, che non solo si è sempre comportata in modo coerente, contestando la politica dell'Amministrazione Bush sin dall'inizio, ma ha anche sempre combattuto a fianco dei familiari delle vittime per la verità sull'11 Settembre. Non è stata ricandidata perché ha perso le primarie (le voci “complottiste” parlano di truffa elettorale ma tant'è), pazienza.

Arrivano le elezioni di midterm, quelle attese da tutti coloro i quali volevano cambiare le cose, far ritirare le truppe dall'Iraq, una indagine sulle azioni illegali dell'Amministrazione Bush, etc.

Per chi contesta il comportamento dell'Amministrazione Bush è chiaro che cosa bisogna fare: votare il Partito Democratico con l'intenzione, in realtà, di votare contro Bush ed i Neocons.

L'ha detto anche Nancy Pelosi: è un referendum pro o contro Bush

I soliti noti avvertono che sarà inutile, che difficilmente cambierà qualcosa, che il voto non avrà effetti sostanziali...

I soliti nichilisti, qualunquisti, disfattisti.

I Democratici, comunque, riescono a vincere, in modo netto, conquistando la maggioranza in entrambe le Camere. E' l'America che si sveglia dall'incubo e che finalmente mette in discussione le scelte dell'Amministrazione Bush, facendo chiarezza su tutti gli atti illegali commessi in nome dell'11 Settembre? Si avvierà magari una nuova indagine per stabilire la verità?

Nancy Pelosi dice che è inutile, che è una perdita di tempo, mentre intanto si esamina il piano Baker/Hamilton sull'Iraq (forse per trasformare con una magia lessicale le truppe di occupazione in forze di pace?).

Ma questa parlamentare, trombata alle primarie, che non ha nulla perdere con compromessi vari ed eventuali, avvia la procedura di impeachment.....

terremoto..

...ed ora come si fa? Finché c'è da propagandare il cambiamento e l'azione dura contro l'avversario politico non costa niente e porta molti voti. E' anche un buon argomento da sbattere in faccia ai qualunquisti di cui sopra... tanto poi, appena insediati sulla poltrona, ci saranno sempre altri problemi da risolvere prima di potersi occupare di quella perdita di tempo.

Passano cinque o sei mesi e la faccenda è dimenticata, no?
Ma ora quella guastafeste della Mckinney ha rotto il gioco...

...e mentre gran parte di chi ha votato il partito Democratico alle elezioni di midterm la ringrazia...

Nancy Pelosi (acclamatissima dalla nostra sinistra dopo le elezioni appena vinte) si mostra irritata e mette in chiaro che non appoggerà proposte per sanzionare Bush ed avverte l'ala liberale del suo partito di non provarci neanche.

Ed invece di gridare al tradimento! Invece di ascoltare una condanna senza appello contro chi ha tradito “la volontà popolare democratica” (che non si sa bene cosa sia ma che viene sempre invocata quando c'è da imporre qualche legge comoda)...

...si critica la McKinney perché ha sbagliato scelta “strategica”, perché la politica è fatta di compromessi e quindi avrebbe dovuto scegliere un altro modo...

Per una cavolo di volta che una parlamentare se ne frega delle logiche di partito (e lo fa senza alcun tornaconto immediato visto che tra due settimane è fuori dal palazzo) e presenta gli atti per avviare la procedura di impeachment contro l'Amministrazione Bush.....

....ecco che le piovono critiche addosso.

Come se un parlamentare dell'Unione presentasse un disegno di legge sul “conflitto di interessi” e venisse sommerso di critiche.. (no da noi non capitano ste cose... col cavolo che verrà presentato un disegno di legge simile!)

Inneggiare al cambiamento su tutti i temi scottanti, in campagna elettorale, è sempre una buona tattica, no?

Gridare ai quattro venti.. al lupo! Al lupo! Bisogna votare il meno peggio, altrimenti viene il lupo a mangiarci tutti... è un buono slogan elettorale no?

Sostenere che la Democrazia sia un meccanismo imperfetto, ma migliorabile, votando i candidati giusti, che si spera appaiano in futuro, e che finalmente faranno le riforme (quali?) mette in pace con sé stessi, no?

E chi ha qualche obiezione... nichilista, disfattista, qualunquista!

...tanto poi

..non si è potuto cambiare a causa della necessità di un compromesso politico!

...sì noi abbiamo fatto male ma l'altro avrebbe fatto peggio!

...in questa legislatura non ci siamo riusciti, ma nella prossima vedrete!

Ed il gioco ricomincia

Bene.. la McKinney, forse inconsapevolmente, ha rotto il giochetto.

L'atto formale è lì, solo da mandare avanti in modo che faccia il suo corso. Ignorarlo non è giustificabile in alcun modo.
Errore strategico? Chi se ne frega... un plauso alla McKinney, almeno ci ha provato a girare la chiavetta dell'automobile democratica.

Non è colpa sua se è spinta da un “motore di Schietti”

Ashoka

Skafloc
Inviato: 10/12/2006 17:45  Aggiornato: 10/12/2006 17:45
Ho qualche dubbio
Iscritto: 7/3/2006
Da: ROMA
Inviati: 188
 Re: In medium stat virtus?
Anche io non credo abbia sbagliato. Ha scelto la tecnica del trattamento shock, ora anche l'americano più addormentato non potrà più far finta di niente, dovrà pensare almeno:
"Come? Un impeachment? Ma perchè?"
Poi al limite non sarà servito a niente, soprattutto se i suoi compagni di partito aiuteranno Bush ad uscirne, e se i suoi avversari sfrutteranno bene la possibilità della vendetta rosicatoria. Ma avrà dato una scossa (zio Ciccio Cossiga direbbe una picconata), anche tenendo conto del forte sentimento anti-Bush che circola in quasi metà della popolazione (sempre se è vero).
Ben venga quindi

Le cose urgenti vanno fatte con calma
Santaruina
Inviato: 10/12/2006 18:10  Aggiornato: 10/12/2006 18:12
Sono certo di non sapere
Iscritto: 13/10/2004
Da: Sud Europa
Inviati: 5123
 Re: In medium stat virtus?
Credo che essere inflessibili moralmente sia l'unica scelta possibile, in ogni momento.

"fa' quel che è giusto", il resto viene di conseguenza.

Ogni "compromesso" aggiunge un sassolino alla montagna del disordine, in questi tempi cercare e diffondere la verità, senza troppi "calcoli" è l'unica speranza.

L'atteggiamento dei democratici, in questo caso, è squallido ed infimo, e non poteva essere altrimenti, dal momento che , non è certo una novità, sono come i repubblicani dei burattini in mano a forze maggiori.

Eterna vergogna cali quindi sulla Pelosi e sui suoi compromessi, eterna vergogna su tutti i burattini di partito che sacrificano la verità in base a calcoli di convenienza.

Ed onore a chi semplicemente fa quel che è giusto, accada quel che accada.

Blessed be

-o- Ama e fa' ciò che vuoi -o-
rekit
Inviato: 10/12/2006 19:57  Aggiornato: 10/12/2006 19:57
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/9/2006
Da:
Inviati: 1151
 Re: In medium stat virtus?
citazione:
Ed invece di gridare al tradimento! Invece di ascoltare una condanna senza appello contro chi ha tradito “la volontà popolare democratica” (che non si sa bene cosa sia ma che viene sempre invocata quando c'è da imporre qualche legge comoda)...

...si critica la McKinney perché ha sbagliato scelta “strategica”, perché la politica è fatta di compromessi e quindi avrebbe dovuto scegliere un altro modo...

Per una cavolo di volta che una parlamentare se ne frega delle logiche di partito (e lo fa senza alcun tornaconto immediato visto che tra due settimane è fuori dal palazzo) e presenta gli atti per avviare la procedura di impeachment contro l'Amministrazione Bush.....

....ecco che le piovono critiche addosso.

--------------
quoto in pieno e aggiungo...
non dimentichiamoci che oltre ai giochetti di partito e di convenienza a sto giro ci sono 3000 morti a new york e centinaia di migliaia di morti in iraq e afganistan...

strategie?giochi politici?convenienza?
mavaffanculo (esclamazione in generale)
i giochetti li facciano sulle tasse o sulla finaziaria e non sulla pelle della gente!!!

freemind
Inviato: 10/12/2006 20:12  Aggiornato: 11/12/2006 10:24
Mi sento vacillare
Iscritto: 17/6/2004
Da:
Inviati: 380
 Re: In medium stat virtus?
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Noi non ci realizziamo mai. Siamo due abissi: un pozzo che fissa il cielo - FERNANDO PESSOA
ELFLACO
Inviato: 10/12/2006 20:48  Aggiornato: 10/12/2006 20:48
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 28/10/2005
Da:
Inviati: 1839
 Re: In medium stat virtus?
Citazione:
i giochetti li facciano sulle tasse o sulla finaziaria e non sulla pelle della gente!!!


Perchè,quando si tagliano i fondi per la sanità non credi che della gente muoia??
Questo è ancora più vero negli USA.

O quando in Italia si tagliano i fondi per la sanità ma se c'è bisogno si perdonano i debiti a qualche squadra di calcio della gente non ci lascia le penne?
Quoto in pieno Ashoka ,si faccia quel che è giusto e che accada quel che può!

“Le persone non dovrebbero avere paura dei propri governi, sono i governi a dover aver paura delle persone.”
Al2012
Inviato: 10/12/2006 23:23  Aggiornato: 10/12/2006 23:23
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 25/10/2005
Da:
Inviati: 2158
 Re: In medium stat virtus?
La politica è l’arte del compromesso, e qui nasce il dilemma “Dove finisce il compromesso ed inizia la complicità”

La realtà è che la McKinney è troppo onesta per poter far parte del club dei “Culi Sporchi” quindi non può stare nelle aule decisionali, per modo dire, perché le vere decisioni sono prese in altri luoghi.

La Mckinney è una anomalia e deve essere messa nella stanza delle anomalie, resa innocua.

Il sistema che noi chiamiamo democratico, in realtà è un sistema oligarchico ed i partiti che lo compongo devo per forza essere oligarchici.

Quindi la Mckinney e tutti quelli come lei devono andare fuori.

Io spero che dalla azione della Mc… nasca un movimento dal basso, che dia forza alla sua azione che la faccia sentire circondata da ammirazione e stima per il suo gesto…..

Quindi ha fatto bene, ed ha agito rischiando in prima persona, come si può vedere…..

E’ POSSIBILE MANDARE DELLE E-MAIL DI SOSTEGNO,
RACCOLTA FIRME IN SOSTEGNO,
FARE CIRCOLARE LA NOTIZIA,
BATTERE IL FERRO FINCHÈ È CALDO,

non è così importante se non si parla dell’ 11 settembre, in sei anni, ne hanno detto di bugie,


Quoto (nel senso che mi è piaciuto molto) l’intervento di luka262,

“Capire … significa trasformare quello che è"
cnj
Inviato: 10/12/2006 23:36  Aggiornato: 10/12/2006 23:37
Mi sento vacillare
Iscritto: 15/11/2004
Da: Romagna
Inviati: 795
 Re: In medium stat virtus?
Nessuno può dire che la McKynney abbia fatto male. Per lo meno a livello morale non si può dire. A mio avviso però ha agito in maniera sbagliata. Quello che ha fatto è mosso certamente da convinzioni precise. Sa che c'è del marcio ed anche molto. Da qui a pensare che di questo marcio paghi il presidente è un po' presuntuoso. Purtroppo chi lavora con lei non gli ha studiato un piano valido. Avrebbe potuto prendersela con qualcuno di medio livello che è colpevole di non aver agito come da protocollo e prove alla mano lo avrebbe potuto incriminare... la speranza sarebbe stata quella che facendo cadere una pedina il domino si sarebbe ripiegato su se stesso... insomma, non sono certo in grado di dare consigli tecnici ma dire che avrebbe potuto usare un po' + d'astuzia questo si. Nel suo caso essere da sola vuol dire perdere in partenza. Allora cosa serve la sua battaglia? Solo a se stessa e alla sua morale? Lei sarà anche a posto con la coscienza. Ma di una coscienza pulita che perde la battaglia e 100 sporche che la vincono non è che si va molto lontano

La scienza non è nient'altro che una perversione se non ha come suo fine ultimo il miglioramento delle condizioni dell'umanità. Nikola Tesla
Al2012
Inviato: 10/12/2006 23:57  Aggiornato: 10/12/2006 23:57
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 25/10/2005
Da:
Inviati: 2158
 Re: In medium stat virtus?
"Per voi compagni Americani, ora che io lascerò il Congresso, tocca a voi responsabilizzare i vostri rappresentanti, e mostrare a chi difende con coraggio la giustizia, che non è da solo.

Grazie

Cynthia Mckinney"

Lei ha fatto quello che ha potuto, nel modo che ha potuto, ora per questo è fuori dal congresso ed ora tocca a noi………..


Quoto Ashoka

“Capire … significa trasformare quello che è"
Redazione
Inviato: 11/12/2006 0:09  Aggiornato: 11/12/2006 0:09
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: In medium stat virtus?
ASHOKA, FREEMIND (bentornato!): Solo perchè avete fatto la maturità dopo di me, non siete autorizzati a pontificare. Se io scrivo medium è perchè ai miei tempi l'ablativo non si usava. E' stato introdotto di recente, con la riforma Moratti.

*******

ASHOKA: La mia "critica" alla McKinney non è certo di aver avviato una procedura di impeachment, ma di averlo fatto quando ormai non conta più una cippa, facendolo quindi apparire come un dispetto personale, e non come un atto moralmente dovuto.

Se non è riuscita a convincere il suo partito a fare l'impeachment, doveva annunciare che lasciava il partito PRIMA che la silurassero, e poi avviare la procedura. Allora sì che ne usciva a testa alta.


*******

SANTA: Siccome è noto che in politica non si procede senza compromessi, e siccome è sacrosanto "essere inflessibili moralmente in ogni momento", come tu dici, è chiaro il motivo per cui nessuno di noi si darà mai alla politica.

*******

LUKA262: Molto bello il tuo intervento, coraggioso e sincero. La cosa divertente è che per rispondere a una domanda sollevata da me, hai finito per porne una ancora più grande.

Non ho ovviamente quella risposta, ma mi viene in mente una frase di Kafka che ti copio: "Lascia dormire il futuro come merita: se lo svegli prima del tempo, otterrai un presente assonnato".

Al2012
Inviato: 11/12/2006 0:29  Aggiornato: 11/12/2006 0:29
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 25/10/2005
Da:
Inviati: 2158
 Re: In medium stat virtus?
Cito luka262

<< Ritengo che tutte le iniziative possono contribuire sempre a condizione, però, che non si sfruttino gli stessi strumenti utilizzati dall'elite: violenza e disprezzo per l'altro.

Se l'orrore dell'11 settembre e di ciò che ne è seguito vuole essere superato, poiché è l'espressione della mentalità di dominio e profitto che ha ammalato la nostra società, deve essere fatto attraverso azioni che rispondano ad altra modalità, alternativa, che vada a rispecchiare un nuovo modo di concepire i rapporti interpersonali.

Attraverso una disperata azione di autodifesa, nei confronti della minaccia finale alla nostra libertà, penso che siamo chiamati ad un cambiamento personale decisivo.

La manipolazione mentale, spirituale, fisica a cui siamo sottoposti può essere contrastata solo con un reale cambiamento interiore: non inteso come all'adesione a qualche “strano” movimento “spirituale” ma di cambiamento del modo di pensare e sentire interno ad ognuno di noi.

Se come risposta al dominio al quale una persona sente di essere sottoposta si utilizza la violenza ritengo che saremo condannati, semplicemente e crudamente, a soccombere poiché si tratta di lotta impari, destinata a fallire data la enorme differenza di forza in campo e che potrebbe addirittura trasformarci in quelle “bestie” che si voleva combattere.

Un cambiamento interno, personale, del modo di essere unito alla diffusione in altri di tale mutamento può avere qualche minima speranza almeno di non riprodurre e rafforzare il dominio che si sta cercando di combattere.

Tale cambiamento avverrà in modo diverso e percorrendo strade diverse in quanto ognuno di noi è differente ed unico e pertanto tutte le diverse “strategie” risultano, in quest'ottica, necessarie e da attuare.

Se si volesse pensare ad un'opera di guarigione da una malattia collettiva penso che una strada davvero efficace sia impostare la cura con l'utilizzo della forza che può essere espressa dai singoli elementi, persone, che cercano di attuare il processo di guarigione potenziando ed esprimendo le caratteristiche positive ed uniche di ognuno ed evitando, nel contempo,l'utilizzo di sistemi che potrebbero aumentare la malattia stessa.

Una reale guarigione è obiettivamente un processo lungo.>>




Grazie

“Capire … significa trasformare quello che è"
Kirbmarc
Inviato: 11/12/2006 17:34  Aggiornato: 11/12/2006 17:34
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 17/5/2006
Da: Arkadia-spazio profondo
Inviati: 1665
 Re: In medium stat virtus?
E' stata un'azione lodevole, ma purtroppo inutile. Inutile proprio perchè le "regole" alle quale la MCKinney aveva deciso di "giocare" sono fatte (quelle scritte,ma anche quelle non scritte) per impedire che si cambi qualcosa, per fare restare tutto esattamente come è (per fare in modo che tu rimanga come è ,bisogna che tutto cambi,diceva il Gattopardo.O almeno che sembri cambiare agli occhi del pubblico).
Il "banco" vince sempre alla roulette dei parlamenti.
Concordo con Mazzucco che i tempi sono stati sbagliati,così tutti saranno pronti a parlare di "vendetta postuma" e altre scemenze.
Putroppo.

fiammifero
Inviato: 12/12/2006 0:29  Aggiornato: 12/12/2006 0:29
Sono certo di non sapere
Iscritto: 28/2/2005
Da: ROMA
Inviati: 5691
 Re: In medium stat virtus?
Citazione:
Idealismo contro pragmatismo, quindi, ovvero ricerca del compromesso.

o più semplicemente si è ricordata come è andato a finire il caso Iran-Contra

Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Ashoka
Inviato: 12/12/2006 0:49  Aggiornato: 12/12/2006 0:49
Sono certo di non sapere
Iscritto: 11/7/2005
Da:
Inviati: 3660
 Re: In medium stat virtus?
Notizie flash!

Olmert confessa: Israele ha l'atomica

Robert Gates, il successore di Rumsfeld, aveva recentemente dichiarato di comprendere l'aspirazione dell'Iran a dotarsi di un arsenale atomica, in quanto “circondato da potenze nucleari: il Pakistan a est,la Russia a nord ed Israele a ovest”.

Il premier Israeliano Ehud Olmert, in una intervista al canale tedesco N24 SAT1 ha così commentato le dichiarazioni di Gates:

“Noi non abbiamo mai minacciato di distruzione nessuna nazione, l'Iran invece ha apertamente, esplicitamente e pubblicamente minacciato di spazzare via Israele dalle mappe. Potete dire che siano allo stesso livello, quando aspirano ad avere armi nucleari, dell'America, della Francia, di Israele o della Russia?”

Olmert ha poi aggiunto che queste nazioni hanno armi sì nucleari ma non minacciano di usarle contro nessun paese.

Il Jerusalem Post ha fatto subito notare che in questo modo Olmert è venuto meno alla strategia dell'Amimut, o dell'opacità, che era stata tenuta sino ad allora. Infatti i giornalisti israeliani dovevano sempre aggiungere “secondo fonti straniere” ogni volta che parlavano delle supposte capacità nucleari israeliane e mai dichiarare apertamente che Israele possedesse “la bomba”.

Perché questa ambiguità?

Il Jerusalem Post lo specifica: per evitare pressioni internazionali per il disarmo che avrebbero potuto essere causate da un'aperta ammissione di possedere l'atomica. Dopotutto Israele non ha mai firmato il Trattato di Non Proliferazione Nucleare (NPT).

La portavoce del premier, Miri Eisin, si è invece affrettata a correggere il tiro, specificando che in realtà Olmert non intendesse elencare Israele tra i paesi che possiedono già armi nucleari.

“Israele non sarà il primo paese a introdurre armi nucleari nella regione” ha dichiarato la portavoce, ritornando alla, più classica, strategia dell'ambiguità.

Troppo tardi

Ashoka

fiammifero
Inviato: 12/12/2006 1:55  Aggiornato: 12/12/2006 1:55
Sono certo di non sapere
Iscritto: 28/2/2005
Da: ROMA
Inviati: 5691
 Re: In medium stat virtus?
Citazione:
Perché questa ambiguità?


Forse per questo ?

Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Roswell47
Inviato: 12/12/2006 17:58  Aggiornato: 12/12/2006 17:58
So tutto
Iscritto: 2/6/2006
Da:
Inviati: 13
 Brava McKinney - No Compromise
Non posso che complimentarmi con lei, nessun compromesso!!!
Se la politica Italiana è così schifosamente degradata è colpa soprattutto dei compromessi.
Se tutti i Democratici americani fossero come la McKinney, Bush sarebbe già nei guai grossi, invece per colpa dei "compromessi" dei finti Democratici Bush è ancora li a fare ciò che vuole con i suoi fidati amici criminali.
E' ora di dire basta ai compromessi, è il momento di mostrare per quello che è la verità cruda e pura, basta con la fiction, bisogna svegliarsi da questo mondo falso e corrotto, cominciando proprio dal NON ACCETTARE I COMPROMESSI!!!

- Cosmic Top Secret -
zuldan
Inviato: 12/12/2006 19:05  Aggiornato: 12/12/2006 19:05
Ho qualche dubbio
Iscritto: 8/7/2006
Da: 4 angoli
Inviati: 115
 Re: In medio stat virtus?
Non credo che la McKinney sia così ingenua da non aver considerato altre "strategie".
Se ha scelto di continuare per quella strada,
probabilmente,è perchè ha capito,che in quel parlamento,e non solo in quello,per parole come verità e giustizia non c'è posto.
Good luck Cinthya.


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