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   Scienza e Tecnologia
  Scienziati contestano i dati IPCC sul clima.

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  •  Abulafia
      Abulafia
Scienziati contestano i dati IPCC sul clima.
#1
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 6/11/2005
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Messaggi: 1612
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Buongiorno,
pubblico di seguito la traduzione di un recente articolo scritto da uno scienziato del clima che recentemente ha contestato i dati su cui si basano i rapporti dell'IPCC che diffondono la teoria del cambiamento climatico causato dall'uomo.


°°°

Ero saltato anch'io sul carro del riscaldamento globale.


Fonte: I Was On the Global Warming Gravy Train - di David Evans: matematico, ingegnere informatico ed elettrico. Pubblicato il 28 maggio 2007.

Traduzione di Giorgio Venzo per www.luogocomune.net


Ho speso sei anni nel campo della contabilità del carbonio, realizzando modelli per il Governo australiano in modo da poter stimare le emissioni di carbonio dovute a mutamenti nella destinazione d'uso dei terreni e delle foreste. Quando cominciai questo lavoro nel 1999 le prove che attribuivano alle emissioni di carbonio il riscaldamento terrestre sembravano abbastanza certe, ma da allora nuove prove hanno indebolito questa tesi. Ora sono uno scettico.
Nei tardi anni '90, queste erano le prove che suggerivano come le emissioni di carbonio provocassero il riscaldamento globale:

1. la CO2 è un gas serra, dimostrato tale in laboratorio già un secolo fa;
2. il riscaldamento globale sta accadendo da un secolo e la concentrazione di carbonio in atmosfera è in aumento da un secolo. Una correlazione non implica un rapporto causa-effetto, ma in qualche modo sembrava coerente.
3. Le informazioni dai campioni di ghiaccio, partendo dal primo proveniente da Vostok nel 1985, permisero di misurare la temperatura ed il carbonio atmosferico risalendo indietro di centinaia di migliaia d'anni, attraverso diversi periodi di intensa glaciazione e riscaldamento globale. Con l'accuratezza allora disponibile (più d'un migliaio d'anni tra i vari punti sperimentali) il carbonio atmosferico e la temperatura procedevano in sincrono: aumentavano e diminuivano assieme. Si tratta d'una prova schiacciante!
4. Non vi erano altre cause attendibili per il riscaldamento globale.

Tali prove non erano conclusive, ma perchè attendere finchè si è certi quando c'è bisogno di agire ora? Così l'idea che le emissioni di carbonio stessero causando il riscaldamento globale passò dalla comunità scientifica a quella politica. La ricerca aumentò, si formarono strutture burocratiche, comitati internazionali si incontrarono ed alla fine il Protocollo di Kyoto fu firmato nel 1997 per frenare le emissioni di carbonio.
La sfera politica, di ritorno, finanziò la comunità scientifica. Entro la fine degli anni '90 molti incarichi dipendevano dall'idea che le emissioni di carbonio provocassero il riscaldamento globale. Molti di questi erano burocratici ma ce n'erano diversi creati in campo scientifico.
Anche io ne facevo parte, guadagnando molto con un incarico scientifico che non sarebbe esistito se non avessimo creduto che le emissioni di carbonio provocano il riscaldamento globale. E così stavano molte persone attorno a me; c'erano conferenze internazionali piene di gente simile. Avevamo l'appoggio politico, l'interesse del governo, grandi finanziamenti. Ci sentivamo piuttosto importanti ed utili (almeno per me fu così). Era meraviglioso. Stavamo lavorando per salvare il pianeta!
Ma a partire dal 2000, gli ultimi tre punti della lista di cui sopra vennero a cadere. Usando la stessa numerazione di prima:

2. Dati più precisi mostrarono che dal 1940 al 1975 la Terra si raffreddò, mentre il carbonio atmosferico aumentò. Questa divergenza di 35 anni potè poi essere spiegata col fenomeno dell'oscuramento globale, scoperto solo nel 2003.
3. La risoluzione temporale dei campioni di ghiaccio migliorò. Dal 2004 sapevamo che nei passati episodi di riscaldamento gli innalzamenti di temperatura generalmente cominciavano circa 800 anni prima dell'aumento del carbonio atmosferico. Il rapporto causa-effetto dunque non va più come ipotizzato nel 1999: si è invertito!

Ci vollero diversi secoli di riscaldamento agli oceani per liberare più carbonio. Questo prova che c'è una causa per il riscaldamento globale diversa dal carbonio atmosferico. E mentre è possibile che l'aumento di carbonio atmosferico in tali riscaldamenti passati poi provocò maggior riscaldamento (come “amplificazione” del riscaldamento originario), i dati dai campioni di ghiaccio non provano né smentiscono questa ipotesi.

4. C'è ora un candidato alternativo credibile. Nell'ottobre 2006 Henrik Svensmark mostrò sperimentalmente che i raggi cosmici provocano la formazione di nubi. Le nubi hanno un effetto raffreddante, ma negli ultimi 30 anni ci sono state meno perturbazioni del solito poiché il campo magnetico del sole, che ci protegge dai raggi cosmici, è stato più forte del solito. Così la Terra si è riscaldata. E' troppo presto per stabilire quale frazione del riscadamento globale è causata dai raggi cosmici.

Non c'è ad oggi alcuna evidenza empirica che il riscaldamento globale sia causato dalle emissioni di carbonio. Si pensa che in oltre 20 anni di intensa investigazione si sarebbe trovato qualcosa. Per esempio, l'effetto serra dovuto alle emissioni di carbonio dovrebbe scaldare gli alti strati dell'atmosfera più di quelli bassi – ma fino al 2006 i dati mostrano l'opposto e cioè che l'effetto serra non si stava verificando! Nel 2006 dati più precisi permisero di stabilire che l'effetto serra potrebbe essere in corso, eccetto che ai Tropici.
La sola attuale "prova" che incolpa le emissioni di carbonio consiste nei modelli scientifici (ed il fatto che ci siano poche critiche). Storicamente, la Scienza non è progredita attraverso calcoli e modelli ma attraverso osservazioni riproducibili. Alcune teorie promosse da autorità nel campo della Scienza si sono rivelate spettacolosamente errate: volare con oggetti più pesanti dell'aria è impossibile, il sole orbita attorno alla Terra, etc... Per ottimi motivi, abbiamo un'assai maggior confidenza con osservazioni da più fonti indipendenti che nei confronti di modelli creati da un ristretto gruppo di fonti collegate!
Torniamo ai rapporti tra Scienza e politica. Entro il 2000 la politica rispose alle forti istanze scientifiche circa il riscaldamento globale causato dalle emissioni di carbonio, creando migliaia di incarichi burocratici e scientifici finalizzati ad una maggiore ricerca ed al rallentamento delle emissioni di carbonio.
Ma dopo il 2000 l'interesse contro le emissioni di carbonio divenne gradualmente più debole. Dati futuri avrebbero potuto rafforzarlo o indebolirlo vieppiù. A quale punto di tale declino la comunità scientifica dovrebbe avvertire la politica che le emissioni di carbonio potrebbero non essere la principale causa del riscaldamento globale?
Nessuna delle prove recenti attualmente afferma che le emissioni di carbonio di certo non siano la causa del riscaldamento globale, ci sono molti ottimi studi scientifici ancora in ballo, e se il messaggio della Scienza si attenua potrebbe poi essere difficile riacquistare l'attenzione della politica. Quel che accade è che dal 1990 molte ricerche scientifiche danno per certo che le emissioni di carbonio siano la causa, e le alternative sono meno indagate o poste all'attenzione politica.
Sfortunatamente Scienza e politca si sono strette in modo ancor più saldo. Il cambiamento climatico è divenuto una crociata politica, perciò le posizioni si sono radicalizzare. I politici ed il pubblico preferiscono messaggi chiari e semplici. Al momento il clima politico accusa fortemente le emissioni di carbonio al punto da zittire le critiche.
L'integrità della comunità scientifica ne uscirà vincitrice solo seguendo le prove, ovunque conducano. Ma nel frattempo, l'effetto del clima politico è quello di indurre molta gente a sovrastimare le prove che le emissioni di carbonio siano la causa del riscaldamento globale.
Ho recentemente scommesso 6000 $ che il tasso di riscaldamento globale si abbasserà nel prossimo ventennio. Le emissioni di carbonio potranno anche essere la principale causa del riscaldamento globale, ma stimo che questa probabilità si assesti più sul 20% che non sul 90% ipotizzato dall'IPCC.
Mi dispiace che i politici possano seriamente interferire nella Scienza. Supponiamo che le tasse sui combustibili fossili siano aumentate, ma che il tasso di riscaldamento globale cominci a ridursi entro il 2015. Il sistema politico potrebbe premere sugli scienziati affinchè diano nuove giustificazioni alle tasse.
Immagina il seguente scenario. Le emissioni di carbonio provocano un po' di riscaldamento, mettiamo 0,05 °C/decennio. Ma l'attuale tasso di riscaldamento di 0,2 °C/anno è principalmente dovuto a cause naturali che in 15 anni han terminato il proprio ciclo, invertendosi. Dunque entro il 2015 le temperature globali cominciano a calare. Nel frattempo, sulla base di modelli approntati da un ristretto gruppo di climatologi ma senza riscontro empirico (poichè il minimo riscaldamento dovuto alle emissioni di carbonio è mascherato da quello naturale, di maggior entità), il pianeta ha disciplinatamente pagato un costo enorme per frenare le emissioni di carbonio.
I politici, cavalcando la rabbia e l'apparente inutilità di tutti i vani sforzi e le conseguenti ristrettezze economiche, guidano il linciaggio dei sommi sacerdoti coi loro oscuri modelli. Ironicamente, per il fatto che le emissioni di carbonio stanno aumentando la soglia di temperatura oltre la quale avvengono cambiamenti naturali, le emissioni di carbonio dopotutto potrebbero davvero necessitare d'un freno. Forse. L'attuale situazione è caratterizzata dalla mancanza di evidenze empiriche, perciò nessuno ancora lo sa con certezza.
Alcuni assumono posizioni fortemente retoriche sul riscaldamento globale. Ma la causa del riscaldamento globale non è uno dei tanti temi politici, soggetto ad infiniti dibattiti e distorsioni. La causa del riscaldamento globale è un tema prettamente scientifico perchè è falsificabile. Nessuna quantità di speculazioni umane influirà su questa causa. Essa esiste in senso fisico, e dopo sufficienti ricerche e tempo scopriremo quale è.

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Vai alla news in home page: L'IPCC ed il "Il Pianeta impazzito".
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...Ars adeo latet arte sua...
Inviato il: 20/6/2007 13:03
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  •  Abulafia
      Abulafia
Re: Scienziati contestano i dati IPCC sul clima.
#2
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 6/11/2005
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Messaggi: 1612
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Aggiungo il link alla pagina web in cui sono gratuitamente scaricabili le valutazioni di Henrik Svensmark citate nell'articolo di Evans a proposito di attività dei raggi cosmici.

QUI
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...Ars adeo latet arte sua...
Inviato il: 20/6/2007 13:29
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