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   Salute & Ambiente
  2011 ancora marketing sull' influenza A?

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  •  benitoche
      benitoche
Re: 2011 ancora marketing sull' influenza A?
#24
Dubito ormai di tutto
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la religione è indispensabile
soltanto a un’umanità rescissa dal mondo divino-spirituale.
Inviato il: 14/2/2011 10:52
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  •  benitoche
      benitoche
Re: 2011 ancora marketing sull' influenza A?
#23
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 30/9/2006
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Premessa

Carissima Vermilingua,
ti ringrazio per la sollecita segnalazione del tuo very glamour hair stylist: quel satanico coiffeur di fiducia
che tanto ti aiuta nei momenti di depressione. Ma ora è tutto passato. Il cattivo umore che ho manifestato in
questi giorni è in gran parte dovuto alla minaccia di quel minus habens di Faucidaschiaffi: bramerebbe
escludermi dall’esame per il patentino di giornalista del malaffare planetario. Quel povero diavolo, pur
appartenendo alla tua malèfica tribú specializzata in media deviati, brama solo la finanza speculativa.
Di piú, è convinto d’essere sprecato qui al Daily Horror e non si stanca mai di scaricare su di me la sua
frustrazione… per non aver fatto carriera.
E specialmente dopo il netto rifiuto della direzione (di cui fai parte) di aumentargli lo stipendio, è continuamente
preso dalla nostalgia canaglia di quando con i financial pitbull del Master Truffator impestava
le borse valori di quel grumetto terràcqueo con gli allegri tsunami finanziari di fine/inizio millennio dovuti
alle mille bolle blu speculative di volta in volta escogitate da loro… a tavolino.
Ora, tutti i santi giorni mi prendeva in disparte e (dopo la solita trita e ritrita minaccia), al suo quindicesimo/
sedicesimo bloody mary purpúreo, mi teneva bloccato lí (sic!) ad ascoltare come, per ringalluzzire la
sua caviuccia umana, le aveva suggerito di utilizzare un’innovazione appena appena sponsorizzata dai nostri
diabolici laboratori di ricerca e sviluppo: per una migliore remunerazione in Borsa della sua azienda farmaceutica.
Ti riporto le sue parole dall’inesauribile moleskine astrale:
Faucidaschiaffi: «Dovevi gustarti il tipo, Giunior Dabliu. Come era terribilmente abbacchiato! Non riusciva
a venire fuori dalla contraddizione tra l’esigenza di guarire (dei suoi fratelli umani) e l’interesse (suo proprio)
di commercializzare i suoi farmaci e le sue preparazioni medicamentose».
E poi continuava rabbioso, spesso impuntandosi come un juke box impazzito, a ripetere: «Lo amareggiava
la contraddizione ínsita in un’attività, la sua, che da una parte vorrebbe il bene dei pazienti (che gli si affidavano
perché debellasse le loro malattie) e dall’altra vuole il bene della sua fabbrichetta di medicinali che
(per prosperare) ha bisogno di molti malati, meglio se cronici, e pochi sani».
E non si sentiva bene finché, roco, non ribadiva ancora (e ancora…): «Inoltre era afflittissimo dal
pensiero di dover scegliere se avvantaggiare le nostre leccorníe, bellamente addormentate nel sottobosco
del Sistema Sanitario Nazionale, con rimedi a basso costo, alla portata di tutte le tasche, o se piuttosto
penalizzare la sua imprenditoriale inclinazione verso un’altissima remunerazione dei farmaci prodotti».
E mentre ascoltavo quel disco rotto di Faucidaschiaffi ripassare nostalgico i bei tempi andati e le banalità
di una ingrifata finanza speculativa bancocentrica, per la millesima volta mi toccava anche prendere appunti,
fingendo un’entusiastica partecipazione alla devastante storia di questa animuccia quèrula alle prese con un
classico conflitto di interessi a base monetaria: tra i piú ordinari e scontati da gestire... anche per un pestífero
diavoletto dell’asilo-nido sub-sensibile alle prime armi.
Vermilingua, non immaginerai mai quali e quanti sbadigli ho ingoiato per non irritarlo e quanti e quali
pensieri auto-eccitanti (slap) ho dovuto inoltre inventarmi per non essere tradito dal fenomeno inoccultabile,
per eccesso di noia, del mio superbo palco di corna... desolatamente pèndulo.
Velenosi pensieri: circa le gustosissime devastazioni programmabili sul paludoso fronte terrestre con le
voluttuose velleità di dominio che si possono nascondere dietro l’illusione dello schermo soccorrevole e
scintillante della salute pubblica – sempre grazie al corrosivo intreccio unitario delle tre aree sociali (cultura,
diritto, economia): un èsito perverso e inevitabile dello Stato moderno. Tiè!
«Vedi Giunior Dabliu – ha continuato un imperterrito Faucidaschiaffi – quel bocconcino emotivo era
atrocemente prostrato dalla commistione di tutti questi conflitti di interessi contrapposti. E la sua mente aveva
30 L’Archetipo – Gennaio 2010
raggiunto quella speciale paralisi pensante, quel blocco che cosí tanto favorisce noi Bramosi pastori circa
la possibilità di un accesso indiscriminato alla loro animuccia indifesa».
Arrivati a questo punto (sic!) se non interloquivo almeno con un “E allora?”, ricominciava. Per cui alla
duemillesima monotona ripetizione ormai rispondevo in automatico, anche pensando ad altro.
«L’idea geniale, Giunior Dabliu, m’è venuta in mente mentre costui leggeva un quotidiano in cui si registrava
l’ormai naturale scomparsa definitiva di tubercolosi, pertosse e morbillo e si stava chiedendo perché
capitasse proprio a lui e al suo settore merceologico una siffatta sfortuna».
Qui il tuo tribale parente, Vermilingua, mi rifissava come a chiedere un commento: “E allora?”.
«E allora suggerii di debellare definitivamente quelle malattie infettive, ormai evolutivamente a fine corsa
in Centro e in Occidente, facendo leva sulla acritica accettazione da parte sua (in quello stato di confusione
mentale) della piú classica cosmèsi sulle perfidissime pratiche del malaffare planetario: agire soltanto per il
bene di tutti! Che importa – gli suggerivo ossessionandolo – se per salvare milioni, che dico, miliardi di
potenziali malati ne dovevano perire qualche centinaia di migliaia: pochi sacrificabili per il bene di tutti e…
di tutte le tasche. Se infatti, indirettamente, ne fosse derivato pure un non piccolo business, tanto meglio».
E qui giú a pontificare sulle nuove frontiere dei vaccini che in quel momento (siamo agli inizi della
seconda metà del XX secolo dall’avvento del Nemico, tempo terrestre) si stavano golosamente aprendo
nell’area della salute pubblica. Scommettendo sulla speculazione finanziaria per ampliare e rafforzare un
ormai inceppato business delle industrie farmaceutiche, sconfitte piú dalla maggiore coscienziosità igienica
e alimentare delle popolazioni che dall’efficacia di propri preparati e cure mediche.
In sostanza, Vermilingua, è il solito mediocre approfittarsi della diversa modalità con cui noi e loro
osserviamo – in maniera polarmente opposta – il trascorrere del tempo: noi prima vediamo la pianta (il
risultato) e poi il seme (la causa), mentre loro temporalmente vedono prima il seme (la causa) e poi la pianta
(il risultato).
Sapendo (noi) in anticipo... quanto sarebbe diventata distruttiva dopo soli pochissimi decenni la malapianta
vaccinica, l’efficacia di quel suo suggerimento ingannatore era assolutamente scontato.
E piú raccontava il ritrovato entusiasmo di quel medico-farmacista agli inizi dell’era industriale, piú
(dopo la sua quattromillesima puntuale ripetizione) il mio umore da nero... virava al funereo.
Neppure la varia partecipazione alle feroci e tonificanti risse con quell’integralista scientifico di Ruttartiglio
nell’attrezzatissima palestra di Ringhiotenebroso… erano piú capaci di tirarmi su. Anche i due nostri excolleghi
del master in damnatio administration, come te, erano preoccupati. Il suggerimento migliore però è
arrivato da Ringhiotenebroso – come sempre... da dove meno me lo aspettavo – il quale mi ha súbito consigliato
una specie di judo mentale: «Non devi fuggire il problema, Giunior Dabliu. Se rifiuti di prestare attenzione
a Faucidaschiaffi non ne verrai mai fuori. Piuttosto concéntrati proprio su quanto ti racconta. Pensa
alla noia che provi e intensíficane tu gli effetti: piú e piú ancora, volitivamente, finché vedrai ti si aprirà un
modo ulteriore, non banale, di interpretarli. A onore e gloria della Furbonia University, naturalmente».
Ruttartiglio, invece, evidenziava che è solo colpa della mia ignoranza in merito al tema specifico: «Hai
una conoscenza superficiale, come il 99,5% del nostro futuro olocàusto! Per questo non cogli l’entusiasmante
potenzialità catastrofica di questa innovativa
bomba biologica».
Dev’essere stata la parola magica “catastrofica”
che mi ha fatto drizzare le orecchie e allentare la
presa con cui lo stavo negligentemente stritolando.
Cosí ho súbito cancellato l’idea di un
nuovo nodo marinaro al suo flessibile collo serpentino,
e l’ho invitato ad essere piú chiaro ed
esauriente.
«Sostanzialmente, Giunior Dabliu, il vaccino
è una micro-infezione. Ossia funziona secondo lo stesso
esatto principio per cui funziona l’omeopatia, e per evitare un
concorrente molesto e meno costoso, al piú presto – profetizzava ispirato
nel 1974 ad Alma Ata – la faremo mettere al bando dai nostri sgherri. Ciò che
ammala può curare, infatti, se dosato in quantità infinitesimali, se somministrato quando serve,
con il giusto ritmo di assunzione».
L’Archetipo – Gennaio 2010 31
Poi, massaggiandosi il lungo collo torchiato e dolorante con la zampa destra, ha aggiunto: «Per produrre
un vaccino ci si procura il germe di una malattia, un batterio tossico o un virus – che non è un essere
vivente come si farà credere, bensí una proteina di lipidi contenente porzioni di DNA. Ma qui viene il bello,
Giunior Dabliu. Se da una parte il virus deve essere attenuato, per uso umano – attraverso culture successive
di tessuti animali per ridurne la carica patogena – dall’altra lo si accoppia con un elemento, un ‘adiuvante’,
che gli mette il turbo e lo rende ancor piú potente».
«E cosí, per di piú, se ne possono produrre quantità maggiori a costi sensibilmente inferiori!» – ha proseguito
un rinfrancato Farfarello appena reduce, con Ciriatto, da un terapèutico tagliando presso i Sanguinari
anonimi di quei due geniacci di Freddiodi e Combinelli – con i quali era entrato in terapia perché non reggeva
piú (rammenti?) nemmeno un artiglio mignolo di bloody mary.
Ma come si era disintossicato, a forza di flebo ai fanghi palustri, da bravo agriturista terapèutico qual è...
ci aveva preso gusto: si era cosí iscritto a un gruppo che stava disintossicandosi dal sesso e contemporaneamente
ad un altro che invece voleva togliersi il vizio degli acquisti compulsivi.
Non tutto il male vien per nuocere, Vermilingua. Infatti le folli spese di Farfarello per i costumi da indossare
ad ogni Halloween e le trasferte per frequentare gli infernali sàbba in giro per il mondo, oltre a ridurlo
sul lastrico gli stavano rovinando il carattere.
Incuriosito gli ho chiesto come si preparasse un vaccino e questa è la sua risposta, registrata sul mio moleskine
astrale prontamente estratto, con rinnovato entusiasmo, dalle mie scaglie dorsali:
Farfarello: “Il vaccino trivalente (MMR), ad esempio, che viene associato a morbillo, parotite e rosolia,
viene preparato nell’embrione di un pulcino; il virus che serve per la micro-infezione della poliomielite
vien fatto navigare piú volte attraverso i reni della scimmia verde africana; mentre quello per la rosolia lo
si rende assiduo frequentatore di cellule diploidi umane».
Cellule diplo... che? Ti starai chiedendo anche tu, Vermilingua. E cosí alla mia risentita richiesta di spiegazioni
piú terra terra, con la zampa sinistra leggermente premuta sulla sua giugulare, si è dato un tono meno
saccente e didascàlico, ma era un poco risentito:
Farfarello: «Sarai anche molto furbo, Giunior Dabliu, ma resti sempre di un’ignoranza colossale. Dov’eri
mentre col ciclopico Frantumasquame frequentavamo quell’allegro e spensierato club di fieri vivisezionatori?
Sapresti che le cellule diploidi umane sono organi sezionati di feti abortiti».
Ruttartiglio: «In ogni caso, alcuni vaccini come quelli del tetano, della pertosse e della difterite vengono
realizzati con una tossina; altri come le micro-infezioni per il morbillo, parotite, rosolia e varicella, invece,
le si ottiene moltiplicando le proteine tossiche (ossia i virus) in culture a base di uova; ugualmente si procede
con il normale vaccino per l’influenza stagionale, quello che viene consigliato a vecchi e neonati dai
3 ai 30 mesi».
Ringhiotenebroso: «Davvero una cosa maligna, vaccinare anche neonati cosí giovani! Ma come è possibile
che siano cosí tonti? Eppure i loro medici ben sanno che l’uovo è un allergizzante e, per questo, nell’alimentazione
dei loro bambini, viene introdotto non prima del dodicesimo mese».
Ciriatto: «In realtà, le tecniche di preparazione dei vaccini sono top secret anche per quasi tutti i vari
Ministeri della Salute mondiali e, per una piú efficiente strategia di macello-marketing, la loro inoculazione
viene praticata a dispetto di ogni abituale, elementare e necessaria regola di sicurezza che viene raccomandata,
indistintamente, per tutti gli altri trattamenti medici».
La notizia mi ha cosí entusiasmato che l’umore è ritornato quello di sempre. Li ho salutati e sono scomparso
per un limitrofo corridoio astrale... che mi ha portato direttamente nel tenebroso antro della nostra Nera
Sibilla oracolare, cui ho chiesto una veloce predizione abusiva
sull’evoluzione tecnica dei vaccini.
Cosí ho saputo che quando non si tratti di linfomi (cellule
cancerose naturali) i vaccini virali moderni verranno preparati su
culture di cellule umane o animali cancerizzate artificialmente.
Perché cancerizzarle? Perché cosí si riproducono sempre, all’interno
dei corpi viventi. Sono rese praticamente immortali... per dare
una certa ‘stabilità’ al prodotto: ossia per impedire l’efficace risposta
del sistema immunitario. Poi, per accrescerne il rendimento, le si nutre –
cito dalle dispense on-line del master – con siero del sangue di vacca â
32 L’Archetipo – Gennaio 2010
(da cui “vaccino”, innocente nomignolo depistante per la nostra venèfica micro-infezione), anche se è impossibile
ottenere un prodotto puro: cosí l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) auspica pudicamente
una purezza al 90%.
Riassumendo, si inoculano sostanze cancerogene in grandi quantità ed anche alcuni ‘strumenti’ (su
scala cellulare) serviti alla manipolazione genetica che possono slatentizzare (ossia tornare a rendere
virulenti e attivi) virus già vinti. Persino quelli (sic!) vinti dalle passate immunizzazioni… negli avi del
soggetto in questione! Ma c’è di piú, Vermilingua: raddrizza le orecchie e ascolta.
Ringhiotenebroso: «Si possono addirittura ‘innescare’ in qualsiasi momento variazioni del patrimonio
genetico del vaccinato, oltre a virus latenti ancora sconosciuti: sostanzialmente stiamo trattando di vere e
proprie mine anti-uomo biologiche da posizionare sottocute».
Non è magnifico? Tutta questa materia tossica organica viene poi iniettata direttamente nella circolazione
sanguigna del micro-infettato! Si saltano a zampe pari tutti i naturali meccanismi di difesa immunitaria
e si possono cosí causare gustosissime alterazioni della struttura genetica del vaccinato, trasmissibili
ai suoi ignari discendenti: oltre a immunodeprimerlo invariabilmente.
Ferma Vermilingua. Riponi per un attimo l’arcaica schiacciuòla con cui stai arricciando la sulfúrea tua
chioma. Con immunodeprimerlo si dice solo che il sistema immunitario (ossia la naturale difesa della loro
corporeità dalle aggressioni esteriori) ne risulta paralizzato e fortemente indebolito, ma il bello è che cosí
fortemente indebolito... si trasmette ereditariamente alla futura prole. Tiè! Una modalità creativa (non
trovi, Vermilingua?) per ottenere un sempre piú cospicuo parco di malati cronici anche attraverso le
generazioni. Dalle profezie abusive della Nera Sibilla oracolare risulta che intorno al 1950 e al 1970 tt (=
tempo terrestre), milioni di persone saranno state infettate con i millantati piú che sicuri vaccini della
poliomielite (Sabin) e contaminati con il virus SV-40 (SV = Scimmia Virus; 40 = quarantesima proteina
tossica trovata dai ricercatori dall’inizio degli studi clinici): un fortissimo soppressore del sistema immunitario
umano, che è considerato addirittura un ‘innesco’ potente per il virus dell’HIV, ossia un proliferatore
e propagatore del virus dell’AIDS. E in piú alcuni ricercatori lo ritengono generatore del mesotelioma,
un piacevole cancro della pleura.
Per non parlare del corrispondente e parallelo aumento esponenziale, nelle generazioni successive, delle
allergie e dell’autismo infantile. Ecco, non sbagli Vermilingua a sentirmi entusiasta tra le righe di questa
e-mail: perché ho trovato negli archivi purpurei del Daily Horror ulteriori conferme alle tesi di Ruttartiglio
sull’indebolimento continuo e progressivo del loro sistema immunitario naturale.
Ruttartiglio: «Nell’attuale Stato guida dell’Estremo Occidente, autopsie eseguite per confrontare tra
loro lo stato delle ghiandole del timo – responsabili delle cellule immunitarie T protettive – ha verificato
che súbito dopo la pubertà cominciano ad atrofizzarsi, mentre il loro deterioramento è minimo... nei
Paesi in cui la vaccinazione (purtroppo per noi) è ancora poco praticata».
E l’anormalità delle ghiandole del Timo, Vermilingua, sai a cosa viene poi associata? Alle malattie autoimmuni
– in cui il sistema immunitario attacca quella stessa corporeità che invece dovrebbe difendere –
e cancerogene (cancri vari, leucemia, lupus erythematosus, artrite reumatica). Mentre il vaccino trivalente
(pertosse, difterite, tetano) viene dai piú ritenuto la causa prevalente (slap) per l’‘inspiegabile’ sindrome
di morte infantile improvvisa (SIDS). Ma senti adesso il lecca zoccoli:
Ciriatto: «E qui viene il bello Giunior Dabliu. Se da una parte il virus deve essere attenuato, per un
utilizzo umano compatibile, dall’altra lo si accoppia con un elemento che gli mette il turbo, un ‘adiuvante’
come mercurio e alluminio – ossia metalli pesanti – la cui documentata neurotossicità in quantitativi
anche minimi... viene scaltramente contrastata con strafottenza sui media deviati della mia tribú».
Farfarello: «Rovinerebbe il profilo del vaccino, infatti, se loro sapessero che... senza ‘adiuvanti’ la
micro-infezione non funziona! Mentre ci interessa moltissimo il fatto ormai scientificamente assodato che
con quei cosiddetti ‘adiuvanti’ si possano determinare irreversibili danni enzimatici nel ciclo della respirazione
cellulare e danni irreversibili al loro DNA, nucleare e mitocondriale».
Ciriatto: «E non dimentichiamoci che, messo al vaccino il turbo tossico degli ‘adiuvanti’, se ne possono
produrre quantità maggiori a costi inferiori! Un bel toccasana per il business».
Ma non era al business che pensavo: c’erano tutti gli elementi per un nero progettino che mettesse insieme
business, controllo sociale delle nascite e distruzione del loro sistema immunitario.
E proprio all’ossessione economica di Ciriatto sarebbe toccato il ruolo di audace parafulmine della pubblica
opinione: chi avesse avanzato obiezioni sull’esistenza del secondo e terzo obiettivo sarebbe stato zittito dal
L’Archetipo – Gennaio 2010 33
lapidario commento di un interlocutore a un tempo invidioso e convinto di saperla lunga: «Sono solo delinquenti
che pensano al business! Tutto il resto è fantasia di menti malate».
La Nera Sibilla oracolare abusiva, poi, mi confermava il problema di un piú difficoltoso controllo politico
delle masse per la crescente sovrappopolazione e per l’illusorio teorema dell’indiscriminato sfruttamento
delle risorse planetarie, e per il secondo obiettivo ho attivato dei laboratori infernali.
Legando ad un ormone naturale della fertilità – gonadotropina corionica umana = hCG, essenziale per
mantenere la gravidanza – un tossoide del tetano, avrebbero ottenuto di scatenare i linfociti delle donne
[trattate dai 15 ai 45 anni in vari Paesi (fra cui Messico, Nicaragua, Filippine)] contro l’ormone stesso: ingannando
il sistema immunitario.
Ecco l’alternativa al classico preservativo. Come quello meccanico è ideato per il singolo individuo, questo
vaccinale punta alla sterilità di intere generazioni... mira chirurgicamente al caos sociale.
Circa il terzo piú ambizioso e abbietto obiettivo, per il quale i membri del nostro Black Team si sono
complimentati e inorgogliti – ossia l’indebolimento del loro sistema immunitario affinché la corporeità indebolita
e resa fragile non potesse supportare nascita e sviluppo delle entità spirituali piú forti tra le milizie
del Nemico – ho provveduto direttamente, partendo dalla sperimentazione di un vaccino contro l’influenza
suina... già nel 1976, tt., secondo il viscido suggerimento di Ciriatto.
Iniziata l’area test su scala locale – nel Paese guida dell’Estremo occidente che Ringhiotenebroso ritiene
essere in assoluto (slap) il piú favorevolmente propenso all’uso indiscriminato delle tecniche eugenetiche
sulla propria popolazione ignara – la correlativa terrorizzante campagna pubblicitaria con l’entusiastico apporto
degli specialisti della Fanatic Fashion, tutt’ora visibile su infernet, non ha purtroppo dato i devastanti
risultati sperati: malauguratamente i danni collaterali, e soprattutto il pesantissimo rimborso di tali danni per
produttori e Governo, hanno interrotto la sperimentazione.
Ma dagli errori si impara! Cosí prima di fare una seconda sperimentazione, questa volta su scala planetaria,
grazie ai diabolici meccanismi dello Stato unitario onnipervasivo si dovrà solo aspettare, pazientemente,
la proclamazione urbi et orbi del loro Presidente democratico piú adatto ad assopire le coscienze di tutti. Lui
penserà súbito (giugno 2008) a decretare “intoccabili”, per legge, le società produttrici di queste duttilissime
bioarmi di distruzione di massa, a latere di un rivoluzionario
e innovativo piano sanitario nazionale...
a difesa delle fasce piú deboli, tiè!
E ha proprio ragione la prima regola del master:
«La gente è stupida e con la motivazione (e... la
paura) appropriata crederà a quasi tutto ciò che le
diremo». Nel frattempo il nostro mefítico Black
Team porterà avanti – perdona il semi-solido filino
di bava che cola dalle mie fàuci – l’eccitante idea
che prima dei vaccini bisogna... brevettare i relativi
virus. Doppio tiè!
Insomma Vermilingua, una velenosa collaborazione
questa, (con ricercatori, imprenditori, medici,
giornalisti, politici e governati... registrati tutti sul
nostro libro paga animico) talmente efficace e pestífera
che profetizzo ci verrà persino sponsorizzata
dai Magnifici Quattro Apocalittici. Triplo tiè!
E allora là sul paludoso fronte terrestre – ormai in
vista (slap) di un nuovo secolo di disumana disperazione
e in bieca e feroce attesa dei suoi mortiferi
frutti – per il nostro antipastino animico verrà l’infausto
giorno in cui noi tutti Bramosi pastori stoneremo
in coro:
á «Obama, Obama nell’alto dei Cieli»
Il tuo macroinfettivissimo inviato speciale
Giunior Dabliu
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la religione è indispensabile
soltanto a un’umanità rescissa dal mondo divino-spirituale.
Inviato il: 9/2/2011 7:11
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  •  Luxio
      Luxio
Re: 2011 ancora marketing sull' influenza A?
#22
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 26/5/2010
Da Ostrava
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Non sapevo se postare qui o altrove...Comuqnue sembra che abbiano trovato la panacea http://www.guardian.co.uk/society/2011/feb/06/flu-universal-vaccine-test-success
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Non possiamo separare i nostri pregi dai nostri difetti, essi sono collegati come la forza e la materia. Se li separiamo, l'uomo sparisce.
Nikola Tesla
Inviato il: 7/2/2011 8:19
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  •  TuzzoSan
      TuzzoSan
Re: 2011 ancora marketing sull' influenza A?
#21
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 7/4/2009
Da
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il mercato ce l'ho insegna: meglio diversificare.
http://www.corriere.it/salute/11_gennaio_13/pollo-ogm-trasmissione-influenza-aviaria-bazzi_43d7a3fa-1f36-11e0-bc88-00144f02aabc.shtml

nell'articolo si parla di aviaria ma tra un pollo e un maiale il passo è breve...
Inviato il: 13/1/2011 23:52
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  •  benitoche
      benitoche
Re: 2011 ancora marketing sull' influenza A?
#20
Dubito ormai di tutto
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Da
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Campagna Promozione 2010 Influenza suina

... Nuovi dati oggi dimostrano programmi di vaccinazione contro l'influenza tenutasi all'inizio della stagione influenzale non solo per tutelare la salute dei dipendenti, ma per far risparmiare le imprese.

I ricercatori dell'Università di Pittsburgh, che ha presentato i risultati alla American Public Health Association 138i Annual Meeting & Exposition a Denver, ha sviluppato un modello economico che suggerisce che non solo dovrebbero i datori di lavoro consigliare ai loro dipendenti le vaccinazioni,ma devono farlo il più presto possibile.

"I datori di lavoro hanno enormi incentivi per risolvere questo problema diffuso di salute pubblica con la vaccinazione tempestiva", ha detto Rachel Bailey, MPH, ricercatore principale dello studio. "Anche se le sponsorizzazione di vaccinazione sul posto di lavoro possono apparire costosi, i risparmi sui costi forniti, evitando l'assenteismo-influenzali associati a programmi di vaccinazione all'inizio della stagione influenzale saranno più che ricompensati."


http://www.newswise.com/articles/early-employer-based-flu-vaccinations-can-protect-health-and-improve-company-s-bottom-line
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la religione è indispensabile
soltanto a un’umanità rescissa dal mondo divino-spirituale.
Inviato il: 12/1/2011 9:25
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  •  edo
      edo
Re: 2011 ancora marketing sull' influenza A?
#19
Sono certo di non sapere
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Inviato il: 11/1/2011 21:43
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  •  bariona
      bariona
Re: 2011 ancora marketing sull' influenza A?
#18
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 26/8/2009
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rieccoci, sembra di essere tornati indietro di un anno

Corriere della Sera
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"siamo pronti a mettere fine all'età della spensieratezza?" Jim Garrison
Inviato il: 11/1/2011 15:53
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  •  Spiderman
      Spiderman
Re: 2011 ancora marketing sull' influenza A?
#17
Dubito ormai di tutto
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Da
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"Ogni giorno racconto la favola mia, la racconto ogni giorno chiunque tu sia, e mi vesto di sogno per darti se vuoi, l'illusione di un bimbo che gioca agli eroi. (Renato Zero)
Inviato il: 10/1/2011 11:58
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  •  benitoche
      benitoche
Re: 2011 ancora marketing sull' influenza A?
#16
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 30/9/2006
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La scoperta nasce da osservazioni ed intuizioni

Influenza aviaria: una nuova via per il virus?
Un team internazionale di ricercatori scopre una importante nuova via di trasmissione e di circolazione dei virus dell’influenza aviaria in natura. La scoperta nasce da osservazioni ed intuizioni avvenute presso l’Oasi WWF di Orbetello.
Fonte: Immagine dal web Un team di scienziati, coordinati dal virologo Mauro Delogu, ricercatore presso la Facoltà di Medicina Veterinaria dell'Alma Mater-università di Bologna assieme ai ricercatori dell'Istituto Superiore di Sanità (ISS), dell'Istituto zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell'Emilia e del St. Jude children's research hospital di Memphis, hanno scoperto una nuova via di trasmissione e circolazione dei virus dell'influenza aviaria in natura.

La scoperta nasce da osservazioni ed intuizioni avvenute presso l'Oasi WWF di Orbetello (GR), durante oltre un decennio di studi sull'ecologia dei virus influenzali e del loro rapporto con gli uccelli selvatici all'interno di un ambiente naturale protetto. L'Oasi costituisce una delle principali aree di sosta italiane per gli uccelli acquatici migratori perché caratterizzata da un ambiente palustre in cui sono presenti ancora tutte le componenti di fauna e flora tipiche di questi ecosistemi, fattore fondamentale per questo tipo di ricerca.

L'evidenza in natura di numerose anatre selvatiche, che presentavano importanti concentrazioni di virus sul piumaggio ma che risultavano apparentemente non infettate dal virus dell'influenza aviaria ha aperto la porta ai tentativi di laboratorio eseguiti per giustificare quanto osservato. La ricerca è così scaturita dal tentativo di giustificare come un'anatra ed un virus potessero incontrarsi in natura quando questo è disperso in enormi volumi d'acqua ed ha consentito di capire come i virus dell'influenza aviaria non incontrano l'ospite da infettare in maniera passiva e casuale mentre questi nuota ma, contrariamente a quanto noto fino ad ora, che esiste in natura un meccanismo raffinato che consente ai singoli virus dispersi nelle acque in quantità infinitesimali da soggetti infetti, di ritrovare la strada verso un nuovo animale da infettare accumulandosi attivamente sulla superficie del corpo degli uccelli.

Ciò avviene perché i virus si legano saldamente ai grassi che gli uccelli utilizzano per impermeabilizzare il piumaggio arrivando così a raggiungere velocemente delle concentrazioni virali che ne permettono una nuova infezione. Questa nuova via di infezione sfrutta il fatto che le anatre selvatiche passano oltre il 10 per cento del loro tempo giornaliero per rimettere in ordine il piumaggio ed inghiottono normalmente questi grassi quali fonte naturale di vitamina D.

Questa modalità di adesione consente ai virus di farsi trasportare per lunghe distanze senza essere esposti ai sistemi di difesa immunitaria dell'animale, trasformando l'infezione in un evento casuale all'interno di una finestra di tempo ben più ampia di quanto ad oggi noto. Così facendo i virus patogeni evitano di uccidere subito il loro ospite e lo trasformano in un involontario timer programmato per una probabile futura infezione. Il meccanismo scoperto spiega ampiamente quella che è stata la capacità di diffusione dall'Asia all'Europa di virus altamente patogeni quali il ben noto A/H5N1 e la loro facilità di ripresentarsi nel tempo all'interno di ecosistemi acquatici.

La ricerca ha dimostrato come alla circolazione virale possano partecipare attivamente anche i soggetti già guariti dalla malattia e che fino ad ora erano ritenuti sani e non infettanti in quanto negativi alle normali indagini sanitarie. I soggetti guariti che trasportano il virus adeso alla loro piumaggio si comportano come 'falsi negativi' e possono essere in grado di trasmettere la malattia ai loro vicini di stormo recettivi attraverso la vicendevole pulizia del piumaggio.

I risultati di questo studio giustificano attraverso un denominatore comune costituito dai grassi di impermeabilizzazione del piumaggio, il coinvolgimento a vario titolo di moltissime specie di uccelli acquatici nelle infezioni da virus influenzali e offrono una nuova prospettiva per spiegare gli unici casi letali umani da contatto con specie selvatiche. L'episodio avvenne in Azerbaijan nel 2006 e coinvolse persone che morirono a causa dell'infezione da virus AH5N1 altamente patogeno dopo aver spiumato dei cigni selvatici.

I risultati innovativi di questa ricerca dimostrano l'esistenza di un sistema naturale di circolazione e trasmissione dei virus influenzali ad oggi sconosciuto ed avranno importanti ricadute sia sulla conoscenza dei sistemi di sopravvivenza e spostamento dei virus influenzali sia sulle strategie di prevenzione e di sorveglianza dell'influenza. Ciò consentirà di individuare nuovi approcci mirati a ridurre il rischio sanitario che questa malattia rappresenta per l'uomo e per gli animali domestici. La ricerca è stata pubblicata il 25 giugno 2010 su PLoS ONE, prestigiosa rivista scientifica internazionale.

http://www.nannimagazine.it/articolo/5626/Influenza-aviaria-una-nuova-via-per-il-virus
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Inviato il: 9/1/2011 19:25
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Re: 2011 ancora marketing sull' influenza A?
#15
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Media annua USA

700000 morti per malattie cardiocircolatorie

553000 per cancro,

784000 morti per medicina,(ammazzate con un procedimento medico)

Quindi i morti per medicina sono la prima causa di morte nei Paesi Occidentali

Di cui

305000,reazioni da farmaci
98000,sottostimate medici
11500,piaghe da decupito
88000infezioni ospedaliere
109000,malnutrizione lunghe degenze(morire di fame in ospedale pazzesco)
37136,Procedure mediche non necessarie
32000,conseguenze di operazioni chirurgiche


Un bilancio da guerra,una grande città spazzata via ogni anno,la bomba atomica ha fatto 200000 morti,in dieci anni quasi otto milioni di persone morte........Alberto Mondini........



Quando i medici scioperano le statistiche di morte diminuiscono

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Inviato il: 8/1/2011 5:15
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Re: 2011 ancora marketing sull' influenza A?
#14
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Inviato il: 8/1/2011 4:27
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Re: 2011 ancora marketing sull' influenza A?
#13
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Citazione:

Sertes ha scritto:
Fuori di metafora: nasce prima la malattia o la necessità di vendere vaccini?


Nasce prima la volontà di ammazzare la gente
Poi si cercano gli "untori",scelti con accuratezza all'interno del genere umano fra i più biechi,indegni e privi di scrupoli,a questo punto si sostituiscono le lettere un con dot attraverso un elaborato sistema di marketing e solo successivamente si prepara la sostanza letale,usando come unica precauzione che non abbia effetti fulminanti,così da non insospettire troppo le scimmie cloroformizzate,le quali altrimenti dopo la prima compagna morta,grazie ad una quantomai saggia associazione di idee, tenderebbero per semplice istinto di conservazione ad evitare qualunque contatto sia con gli un-dot-tori che con le sostanze da loro propinate

Il medico cinese viene pagato solo quando la gente sta bene... invece se ha troppi ammalati va in rovina.





http://www.mednat.org/medici_farma.htm
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Inviato il: 6/1/2011 4:35
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  •  Pyter
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Re: 2011 ancora marketing sull' influenza A?
#12
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nasce prima la malattia o la necessità di vendere vaccini?

Nasce prima la necessità della malattia.
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Inviato il: 5/1/2011 20:58
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  •  fefochip
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Re: 2011 ancora marketing sull' influenza A?
#11
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Fuori di metafora: nasce prima la malattia o la necessità di vendere vaccini?


la domanda che assomiglia a quella dell'uovo e della gallina è tuttavia assolutamente ininfluente perche sia che sia un invenzione sia che ci si approfitti della malattia di turno la vera ricerca di una SPA non è e non sarà mai in questo attuale mondo la salute delle persone ma semplicemente il profitto, ergo la domanda perde di significato
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Inviato il: 5/1/2011 19:47
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Re: 2011 ancora marketing sull' influenza A?
#10
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benitoche ha scritto:
ciao Sertes
Una domanda
Se ti impallinassero il culo con un M16,con chi te la prenderesti?
Col produttore di armi o col cecchino?


Direi con chi ha pagato il cecchino, perchè io non mi ci vedo a litigare con qualcuno che ha il fucile, quindi non è per astio che mi spara.

Oppure potrebbe accadere che il produttore di armi (che fornisce e vende la soluzione) sia anche quello che crea il problema (numero di esempi infinito).

Fuori di metafora: nasce prima la malattia o la necessità di vendere vaccini?
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Inviato il: 5/1/2011 18:08
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  •  benitoche
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Re: 2011 ancora marketing sull' influenza A?
#9
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fefochip ha scritto:
Citazione:
Evitare accuratamente di scaricare Dr House.


assolutamente sopravvalutato e una serie di minchiate una appresso all'altra


Minchiate che portano a conclusioni del tipo:
Un buon dottore può salvarvi la vita
Nulla è fatto a caso,le coincidenze non esistono
Se li tutelano i loro adepti sti bastardi
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Inviato il: 5/1/2011 16:57
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Re: 2011 ancora marketing sull' influenza A?
#8
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Evitare accuratamente di scaricare Dr House.


assolutamente sopravvalutato e una serie di minchiate una appresso all'altra
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Inviato il: 5/1/2011 15:14
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  •  Pyter
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Re: 2011 ancora marketing sull' influenza A?
#7
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state al caldo e riposati se vi becca e scaricatevi da internet la vostra serie preferita e guardatevela tranquilli a letto e vaffanculo.

Evitare accuratamente di scaricare Dr House.
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Inviato il: 5/1/2011 14:17
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  •  fefochip
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Re: 2011 ancora marketing sull' influenza A?
#6
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@robottino
Citazione:
visto che la strizza che mi han fatto prendere lo scorso anno mi aveva portato ad attaccarmi ad internet, quindi a scoprire LC, quindi ad autovaccinarmi contro le cazzate sparate dai media.


un paio di consigli
non c'è solo luogocomune che parla di vaccinazioni e alla fine pure sui giornali trovi notizie interessanti il problema è andare a fondo sulle notizie e pensare con la propria capoccia senza preconcetti ... e non è facile

regola del cotrario sui giornali

vige per come la vedo io una regola fondamentale (magari cambierà) sulle notizie diramate dai media.
se passa continuamente una notizia o un fatto e/o lo si commenta continuamente= cazzata ...c'è del marcio sotto che tocca trovare

se passa una notiziuccia apparentemente insignificante tocca indagare perche c'è della verità sotto

comunque rispetto alla vicenda in questione io mi sento di dire a tutti una considerazione che stronca le gambe a ogni cosa .

ci hanno ammorbato con il concetto di "pandemia" , con la pericolosità della aviaria prima e della suina poi . l'oms si è pronunciato e i media hanno fatto da gran cassa urlando al pericolo imminente.

ora la dimostrazione che tutto era una montatura e una cazzata sta semplicemente in come sono andati i fatti : l'influenza A ha fatto meno morti di quella stagionale normale e chi l'ha passata ha detto chiaramente che è una influenza senza niente di che.
ergo è tutta una montatura punto e basta.
se ricominciano con la solita solfa ricordarsi e ricordare al prossimo che è GIA' STATA UNA MONTATURA .

quindi se all'epoca bisognava avere gambe forti e cervello fermo per capire che i vaccini non sono la panacea che vogliono far credere e che la malattia imminente non era cosi pericolosa in termini di diffusione e mortalità adesso abbiamo dalla nostra l'esperienza che ci dice che QUELLA influenza è piu che altro una montatura.

quindi thè caldi ,vitamine (magari prima quella D o altrimenti prendete un po di sole) ,state al caldo e riposati se vi becca e scaricatevi da internet la vostra serie preferita e guardatevela tranquilli a letto e vaffanculo.
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Inviato il: 5/1/2011 11:04
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Re: 2011 ancora marketing sull' influenza A?
#5
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Sertes ha scritto:
Bisognerebbe denunciarli per procurato allarme, però l'autorità son sempre loro.


ciao Sertes
Una domanda
Se ti impallinassero il culo con un M16,con chi te la prenderesti?
Col produttore di armi o col cecchino?

Chi mi fà ribollire il sangue non è la Novartis,ma tutti i suoi adepti,questi dovrebbero fungere da filtro,è il loro compito,lo "scopo" della loro vita,ma si sà,qualunque meccanismo ben oliato funziona alla grande

Bastardiiiiiiiiii

Il tasso di consumo di farmaci prescritti ai bambini e ragazzi continua a salire, un nuovo rapporto 2010 del Medco Health Solutions Inc. dice che almeno un quarto di tutti i bambini americani stanno regolarmente prendendo farmaci. E secondo il rapporto, molti di questi farmaci sono stati originariamente destinati agli adulti e hanno effetti collaterali sconosciuti per l'uso a lungo termine nei giovani.

Il Wall Street Journal riporta che oltre a prendere farmaci per l'iperattività da deficit di attenzione (ADHD) e l'asma, i bambini stanno assumendo sonniferi, farmaci per il diabete e anche "statin drugs", che in genere sono solo prescritti agli adulti. per esempio, il rapporto cita un bambino di otto anni, che prende farmaci per la pressione del sangue fin da quando era un lattante.

Il Dr. Danny Benjamin, professore di pediatria presso la Duke University, ha ammesso al WSJ che prescrivere farmaci cronici ai bambini è un problema serio. "Sappiamo che stiamo facendo errori nel dosaggio e nella sicurezza", ha detto, sottolineando anche che i genitori devono fare di più per mettere in discussione la sicurezza dei medicinali che i loro medici gli prescrivono. Gli esperti temono che la crescente prescrizione di farmaci ai bambini è causa un danno grave, e dicono che i genitori dovrebbero invece cercare di cambiare la dieta e lo stile di vita dei loro figli.

Sebbene molti medici continuano a "consigliare" farmaci come caramelle, nonostante pericoli noti, molti genitori li accettano senza pensarci due volte(ecco,pur di giustificarli diamo la colpa ai pantaloni che non erano a prova di proiettile).e il rispetto dell'autorità,inculatoci sin da quando usciamo dal ventre di nostra madre e vediamo un camice bianco,dove lo mettiamo? . E la US Food and Drug Administration (FDA) ha fatto ben poco per mettere in guardia il pubblico sui pericoli connessi all'uso di farmaci per curare malattie croniche, soprattutto nei bambini piccoli. Gli studi sulla sicurezza dei farmaci nei giovani non sono necessariamente richiesti per i medici , poichè il farmaco è già approvato dalla FDA.ecco ,io se rubo una mela mi faccio sei mesi di galera,(da incensurato)questi se devastano la salute di mio figlio fino a diminuirne di molto l'aspettativa di vita e la sua qualità,al solo scopo di farsi un viaggio gratis alle Maldive,sono protetti dalla legge hahaha,è vero quando si dice che la legge esiste solo per i poveri e i coglioni,al muro li metterei e 30 Tutsi col machete di fronte
Dopo averne massacrato un centinaio in diretta tv,voglio propio vedere se si permettono ancora di usare il loro ricettario come un libretto degli assegni


Ethan A. Huff
Fonte: www.naturalnews.com
Link: http://www.naturalnews.com/030879_children_drugs.html
31.12.2010

Scelto e tradotto per www.comedonchisciotte.org da JOKO
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Inviato il: 5/1/2011 5:42
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  •  robottino
      robottino
Re: 2011 ancora marketing sull' influenza A?
#4
Ho qualche dubbio
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Buonasera a tutti. Visto il tema della discussione, non potevo astenermi dal commentare, visto che la strizza che mi han fatto prendere lo scorso anno mi aveva portato ad attaccarmi ad internet, quindi a scoprire LC, quindi ad autovaccinarmi contro le cazzate sparate dai media.
@fefochip: bravissimo ad avere portato il tema su LC, stamane in pausa pranzo, quando ho letto la notizia su corriere.it mi è andato di traverso il panino......
Che dire ci risiamo sì, vuoi che tutti i soldi spesi da loro vadano buttati nel cesso per colpa di internet??? Comunque diffondiamo,lo scorso anno la rete è riuscita a farfare loro una figura di m..., non desisteranno tanto facilmente dal raggiungere i loro obbiettivi. Sai quanti cazziatoni megagalattici si saranno sorbiti i responsabili del "flop"!!!
L'imporatante è essere quì, ed aiutare nel contempo chi ancora si abbevera dal tg5 (se penso che mio fratello è uno di questi mi cadono le braccia...)
Un saluto e, vedendo il calendario, ancora buon anno a tutti.
Inviato il: 4/1/2011 22:42
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  •  benitoche
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Re: 2011 ancora marketing sull' influenza A?
#3
Dubito ormai di tutto
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La Burgemeister ci aveva avvertito:
Non la smetteranno mai
Spero solo non rendano le vaccinazioni obbligatorie,altrimenti sarà la volta buona che impacchetto la famiglia e vado .....

http://www.bnx.it/bali.htm
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Inviato il: 4/1/2011 20:22
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Re: 2011 ancora marketing sull' influenza A?
#2
Sono certo di non sapere
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Bisognerebbe denunciarli per procurato allarme, però l'autorità son sempre loro.
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Inviato il: 4/1/2011 18:47
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2011 ancora marketing sull' influenza A?
#1
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era inevitabile :un investimento in termini di terrore seminato dai media riguardo alle solite pandemie di inflenza aviaria e/o suina non poteva finire cosi ed ecco che nei primi del 2011 arriva il solito articolo

l'operazione di marketing è praticamente evidente ...sputtanata.
hanno questa volta un testimonial Citazione:
Morta l'animal trainer di Harry Potter

recita l'articolo ....

pace all'anima sua ma non si capisce perche mai dovrebbe essere una vita piu importante di un altra ....ma si sa lo star system...

sarebbe interessante sapere oltre al fatto che era in buona salute se aveva fatto il vaccino ....
tra l'altro non so a voi ma a me suona un po sospetto il fatto che avesse a che fare con gli animali ...ricordate ?
in rari casi la malattia si trasmette da animale e uomo ma il vero problema è da uomo a uomo .... chi ci dice che era?ma poi un singolo caso dovrebbe preoccupare tutta la comunità europea?

ma sono pare 39 casi ...chissà se gli altri erano in buone condizioni fisiche e soprattutto : tutti e 39 NON avevano fatto il vaccino?
perche non viene detto esplicitamente ? lo dobbiamo supporre ?
o lo avevano fatto ?

come mai si stanno diffondendo in GB queste morti?
certo è molto sospetto che proprio in GB ci sia il maggior tasso di vaccinati
se ne parla in questo articolo

e poi quanti si sono ammalati ?
perche non vengono resi noti i dati?
tipo quante persone sono ammalate ,quanti sono deceduti in relazioni al contagio e soprattutto quanti si sono ammalati da vaccinati e quanti sono morti da vaccinati rispetto al corrispettivo non vaccinati?

dobbiamo sempre supporre che che siano sempre e solamente i non vaccinati a ammalarsi?
certo che sfiga eh? proprio in GB dove il 68,5% degli over 65enni sono stati vaccinati si diffonde la solita pandemia che lo sanno tutti ormai negli anni scorsi si è rivelata una bufala.

leggiamo Citazione:
le autorità sanitarie temono una vera e propria epidemia tra i bambini e si rinnovano gli appelli per una nuova vaccinazione a tappeto che copra le 'fallè lasciate dalla campagna vaccinale dello scorso anno


ecco il vero motivo di tanta apprensione ...non vendere tutti i vaccini di quest'anno
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Inviato il: 4/1/2011 18:33
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