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  quando finirà la libertà anche su internet?

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  •  TheNecrons
      TheNecrons
Re: quando finirà la libertà anche su internet?
#205
Mi sento vacillare
Iscritto il: 22/10/2012
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Bhe si', è l'insieme delle pagine non indicizzate dai motori di ricerca, ma le droge, le armi, le vendite di documenti falsi, immagini e video davvero traumatizzanti, pornografia, pedofilia esistono....ci sono anche siti innocenti certo.
Il fatto che ancora adesso viene usato per i mercati "neri" significa che non è cosa da poco e non dobbiamo affatto prenderla alla leggera.

Di sicuro qualcuno esagera, ma il deep web (con tutte le atrocità dentro) esiste.
Inviato il: 12/9/2014 17:06
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  •  Red_Knight
      Red_Knight
Re: quando finirà la libertà anche su internet?
#204
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 31/10/2005
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L'articolo dice alcune cose corrette ma fa una certa confusione ed è troppo sensazionalistico. Il deep web è semplicemente l'insieme delle pagine non indicizzate sui motori di ricerca e questo comprende anche (e in massima parte) pagine normalissime, spesso appartenenti a siti la cui home page è perfettamente visibile. Non è un sistema parallelo.
Se n'era parlato brevemente qua dove avevo cercato di dire qualcosa di utile al riguardo:
http://www.luogocomune.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=7533&forum=6&post_id=245029
Inviato il: 11/9/2014 10:37
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  •  DaemonZC
      DaemonZC
Re: quando finirà la libertà anche su internet?
#203
Mi sento vacillare
Iscritto il: 12/5/2012
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Citazione:
TheNecrons il 10/9/2014 23:05:38 Esiste Deep Web: http://www.repubblica.it/tecnologia/2014/04/20/news/tutti_i_segreti_del_deep_web-84053410/

Da Wikipedia: "Early estimates suggested that the deep web is 4,000 to 5,000 times larger than the surface web."


Che esista ci credo, ma possibile che un sistema che conta un utenza sensibilmente minore dell'utenza internet normale, sia addirittura 4, 5000 volte più grande?
La grandezza di una rete la danno i contenuti penso, ma come fa un utenza di (stimo) 100.000 persone creare più contenuti di un utenza di 3 miliardi?
Inviato il: 11/9/2014 9:30
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  •  TheNecrons
      TheNecrons
Re: quando finirà la libertà anche su internet?
#202
Mi sento vacillare
Iscritto il: 22/10/2012
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Esiste Deep Web: http://www.repubblica.it/tecnologia/2014/04/20/news/tutti_i_segreti_del_deep_web-84053410/

Da Wikipedia: "Early estimates suggested that the deep web is 4,000 to 5,000 times larger than the surface web."

Su Deep Web si organizzano rapine, commerci di droge e armi, vendita di documenti falsi come patenti e passaporti, e dicono che si puo' addirittura ingaggiare un killer.
Quello almeno e' difficile da controllare
Inviato il: 10/9/2014 23:05
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  •  Edmondo
      Edmondo
Re: quando finirà la libertà anche su internet?
#201
Ho qualche dubbio
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Da Un garage
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Quanto più ci innalziamo, tanto più piccoli sembriamo a quelli che non possono volare. Friedrich Nietzsche
Inviato il: 1/2/2012 23:20
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  •  Dusty
      Dusty
Re: quando finirà la libertà anche su internet?
#200
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 3/10/2005
Da Mondo
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Citazione:
A quanto pare, se il tutto andrà in porto, potremo dire addio all'informazione indipendente. C'è qualche modo per opporsi?

Per fortuna si sono mossi in molti, almeno per il SOPA: SOPA & PIPA: è giunta l'ora
_________________
"Tu non ruberai, se non avendo la maggioranza dei voti"
-- Dal Vangelo Secondo Keynes, Capitolo 1, verso 1.
Il portico dipinto
Inviato il: 1/2/2012 20:11
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  •  Luxio
      Luxio
Re: quando finirà la libertà anche su internet?
#199
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 26/5/2010
Da Ostrava
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Vogliamo parlare di ACTA/SOPA/PIPA? Direi che ne vale la pena.
Qui il testo dell'ACTA in diverse lingue:
http://ec.europa.eu/trade/creating-opportunities/trade-topics/intellectual-property/anti-counterfeiting/
Da quanto ho potuto capire si tratta di un atto in tutto e per tutto fascistoide, un'elevazione al perverso del concetto "diritto d'autore".
A quanto pare, se il tutto andrà in porto, potremo dire addio all'informazione indipendente. C'è qualche modo per opporsi?
_________________
Non possiamo separare i nostri pregi dai nostri difetti, essi sono collegati come la forza e la materia. Se li separiamo, l'uomo sparisce.
Nikola Tesla
Inviato il: 1/2/2012 19:24
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  •  ohmygod
      ohmygod
Re: quando finirà la libertà anche su internet?
#198
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 16/10/2007
Da
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Non mi è chiaro il perchè li fa uscire fuori se poi chi è fuori lo sente.
Già è una fiction.

captcha!!! LOL
ciao Cap
Inviato il: 22/1/2012 18:34
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  •  TAD
      TAD
Re: quando finirà la libertà anche su internet?
#197
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 6/5/2011
Da 7th planet
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Hitler è incazzato per la chiusura di Megavideo e Megaupload



- "...inserendo ogni volta incomprensibili captcha?!?"


P.S.: WEB-POWER-4EVER

P.P.S.: WorldWideWarriors
_________________
~WÃSÐ Lifestyle~
Inviato il: 22/1/2012 18:16
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  •  ivan
      ivan
Re: quando finirà la libertà anche su internet?
#196
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 22/7/2004
Da Bronx
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"p.s.: ho visto le novita' di "Mai piu' senza" ...ahaha... e' sempre un piacere quel 3d... ciao!!! "

Ultimamente c'è un pò di carenza di materia prima per alimentare quel 3ad; è come se il "sistema" ne abbia risentito, non si trova piu' nulla sufficientemente kitsch che valga la pena di essere segnalato, perlomeno non nei siti dei principali media; si trova qualcosa nei siti che a loro dire dovrebbero divulgare un pò di scienza dove a volte ci sono proposte da stracciarsi le vesti .
La cosa carina, poi, è che su alcuni siti si trovo 3ad con lo stesso titolo.


I siti di approfondimento professionale perche' non dovrebbero essere a pagamento? (offrono possibilita' di guadagno! I prodotti multimediali intrattengono e basta il piu' delle volte ... e' "solo" accrescimento culturale - dipende - ma non direttamente collegato alle proprie scelte professionali...


Certo è giusto che lo siano, ma se cerchi un approfondimento su una cosa alla fine incappi sempre in qualcosa che si paga; faccio un esempio: se si vuole una routine che trasformi dei dati da e verso xml o si paga o nulla (magari da qualche parte ci sarà pure la scelta freeware, ma a trovarla è un bel task).

Sul web ci sono poi anche siti "nerd" e forum "dove gli intellettualmente curiosi discutono di tutto"; si va dal sito nerd per eccellenza sul pigreco (bellissimo) ad "above top secret" e così via. Unica "tristezza" è che bisogna essere piu' nerd di loro sia perchè sono in inglese o francese o tedesco o in spagnolo , sia perchè sono "tosti", sia perchè a volte li scrivono con un accostamento di caratteri, colori ed immagini che viene il mal di testa dopo 5 minuti di lettura.


Ciao .
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The undeserving maintain power by promoting hysteria F. Herbert

You don't need to take drugs to hallucinate: improper language can fill your world with phantoms and spooks of many kinds R. A. Wilson

La verità raramente è pura e non è mai semplice
Inviato il: 21/1/2012 19:12
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Re: quando finirà la libertà anche su internet?
#195
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 19/5/2004
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Citazione:
Diciamo che in genere si è liberi di creare un sito o di partecipare ad un forum ed parlare del piu' e del meno. L'unica novità rispetto a prima è che quel prima si faceva in piazza o al bar o in salotto o davanti al focolare adesso lo si fa appunto sul web.

Ma siccome le discussioni avvengono su supporto informatico e non sono piu' parole che il vento porta via in un istante il potere o chi per lui estrarre gli umori del "popolo" per monitorare come vanno le cose ai fini di avere il polso della situazione in ogni circostanza.
Certo ... e non dimentichiamo la visibilita' immediata che offre una certa ubiquita' mai esistita prima della ragnatela globale.

Una liberta' di distribuzione capillare che non e' mai stata in appannaggio ai popolani.

Citazione:
Se uno vuole andare nel campo dell'intrattenimento (film, musica, spettacoli e quant'altro) ecco che scatta appunto quanto leggiamo nelle cronache odierne (mettersi nei casini per scaricare un film o una canzone, ma ci mancherebbe altro, per me se li possono tenere e cantare e suonare da soli).

Sarebbe lungo da dire, un amante del cinema e della musica (tutto e tutta), non avrebbe piacere dal non poterne usufruire.
Il punto e' che ci si accanisce sugli utilizzatori finali (I SOLI GIUDICI INCARICATI E DESTINATARI DEL PRODOTTO) senza valutare che i soldi per mantenere lo star system sono gia' stati dati ai produttori di hardware ed ai fornitori di services. Sono quegli industriali che offrono i mezzi per poter distribuire materiale e che fatturano cifre enormi su questo.
Perche' non chiedere i soldi a loro, che sono i veri sfruttatori della pirateria in termini di guadagni (i guadagni tolti alle major di produzione mediatica)?

... bah...

I siti di approfondimento professionale perche' non dovrebbero essere a pagamento? (offrono possibilita' di guadagno! I prodotti multimediali intrattengono e basta il piu' delle volte ... e' "solo" accrescimento culturale - dipende - ma non direttamente collegato alle proprie scelte professionali...

p.s.: ho visto le novita' di "Mai piu' senza" ...ahaha... e' sempre un piacere quel 3d... ciao!!!

mc
Inviato il: 20/1/2012 15:55
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  •  ivan
      ivan
Re: quando finirà la libertà anche su internet?
#194
Sono certo di non sapere
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Da Bronx
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"Il problema sta nel tenere presente che internet senza liberta' non ha ragione di esistere".

All'apparenza sembra essere così, il web quale espressione massima della libertà di parola etc etc

Ma in pratica la situazione è un qualcosa di diverso e piu' complesso.

Diciamo che in genere si è liberi di creare un sito o di partecipare ad un forum ed parlare del piu' e del meno. L'unica novità rispetto a prima è che quel prima si faceva in piazza o al bar o in salotto o davanti al focolare adesso lo si fa appunto sul web.

Ma siccome le discussioni avvengono su supporto informatico e non sono piu' parole che il vento porta via in un istante il potere o chi per lui estrarre gli umori del "popolo" per monitorare come vanno le cose ai fini di avere il polso della situazione in ogni circostanza.

Fin qui passi.

Altra opportunità è il commercio tramite web: in pratica non decolla , la iperdistribuzione è sempre piu' iper a discapito dei piccoli (ormai certe strade sono uno strazio per i negozi vuoti che si vedono). Ho ordinato un pò di volte delle cose sul web, ma è sempre stata una rottura di scatole andare ad inseguire i corrieri.

Ma passi pure questo, che è ovviamente migliorabile.

Se uno vuole andare nel campo dell'intrattenimento (film, musica, spettacoli e quant'altro) ecco che scatta appunto quanto leggiamo nelle cronache odierne (mettersi nei casini per scaricare un film o una canzone, ma ci mancherebbe altro, per me se li possono tenere e cantare e suonare da soli).

Siti di approfondimento professionale ovviamente sono a pagamento e non tutti siamo Kashoggi ( e lo fossimo mica passeremmo il tempo a navigare sul web) .

Se poi si vogliono approfondire argomenti "scottanti" (tipo il caso Kenendy, le cose spaziali, l'11/9 etce tec ) lì è tutto un campo minato.

Se poi vuoi parlare di politica bè, lì apriti cielo: è meglio incontrare uno sciame di api assassine piuttosto che parlare di politica sul web.

Tralasciamo poi i casi di quelli che propongono di consumare questo o quello quale elisir sicuro di lunga vita.

Insomma, è un pò deludente il web ultimamente.
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La verità raramente è pura e non è mai semplice
Inviato il: 20/1/2012 15:15
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Re: quando finirà la libertà anche su internet?
#193
Sono certo di non sapere
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Quando finira' la liberta' su internet, finira' internet stesso.
Il problema sta nel tenere presente che internet senza liberta' non ha ragione di esistere. Finche' lo si terra' ben presente ...

________________

Cambiando il discorso:
Megavideo.

AHaha... quel ciccione si merita tutto questo, dai!! ...anche solo per le foto che hanno pubblicato di lui sul suo jet privato ... scherzi a parte, solo a me suonano ridicole le roboanti rivendicazioni trionfali sulla sconfitta della pirateria ... AHAHAHA.

Megavideo era una spina nel culo anche di tutti i server-video pretendenti, sbucati ovunque come funghi sulla emulazione del server numero uno... megavideo, appunto.

I milioni di utenti rimasti senza il "dealer" principale invaderanno la rete in cerca di altre sorgenti, decuplicando il traffico di questi piu' piccoli. E credetemi se vi dico che non ce ne sono mai stati cosi' tante di alternative come in questo momento.

Qualche pirla titolava:
la fine dell'era della pirateria informatica ...

Che sfigati.... (piu' sfigato ancora chi ci crede ad una cosa del genere... )

Che non sia un regalino di Mr. Obama visto che non puo' appoggiare la legge Antipirateria proposta in questi gg. per ovvi motivi elettorali, che in cambio della neutralita' sulla proposta, ha consegnato su un vassoio federale la testa dell'attuale Nemico Pubblico no.1 delle Majors del multimedia??


mc
Inviato il: 20/1/2012 13:04
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  •  Teba
      Teba
Re: quando finirà la libertà anche su internet?
#192
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

infosauro ha scritto:
Teba, fantastici gli ultimi secondi del video: praticamente il modello di riferimento è la Cina! WOW!


Ehhh, già. Il ragazzo mica si è fatto grossi problemi ad esternare il concetto eh...si vede che ora può farlo, purtroppo.
Inviato il: 20/1/2012 10:39
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  •  infosauro
      infosauro
Re: quando finirà la libertà anche su internet?
#191
Dubito ormai di tutto
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Teba, fantastici gli ultimi secondi del video: praticamente il modello di riferimento è la Cina! WOW!
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  •  Teba
      Teba
Re: quando finirà la libertà anche su internet?
#190
Dubito ormai di tutto
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Anonymous ha detto:
"Megaupload was taken down w/out SOPA being law. Now imagine what will happen if it passes. The Internet as we know it will end. FIGHT BACK,".
Inviato il: 20/1/2012 10:20
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  •  ivan
      ivan
Re: quando finirà la libertà anche su internet?
#189
Sono certo di non sapere
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E a quanto pare la libertà sul web è già finita. In sintesi, il web è visto dal potere quale mezzo con cui sondare costantemente gli umori del pubblico, magari usarlo per innescare isterismi di massa in base a determinate circostanze (far cadere governi non graditi, far radicare certe idee magari malsane e così via), altro non è concesso.
50 anni non li diedero a "Al Scarface" e li vogliono dare a dei blogger.
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Inviato il: 20/1/2012 2:04
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  •  joke2k
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Re: quando finirà la libertà anche su internet?
#188
So tutto
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Informazione di servizio:

è stato arrestato il proprietario di megavideo/megaupload, con conseguente oscuramento mondiale, e in risposta il gruppo anonymous ha sferrato un attacco ai siti governativi e delle varie majors... alcuni dei quali sono ancora offline.

universalmusic.com
justice.gov
RIAA.org
MPAA.ORG
Inviato il: 20/1/2012 1:13
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  •  PadijtLee
      PadijtLee
Re: quando finirà la libertà anche su internet?
#187
Mi sento vacillare
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  •  Teba
      Teba
Re: quando finirà la libertà anche su internet?
#186
Dubito ormai di tutto
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  •  infosauro
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Re: quando finirà la libertà anche su internet?
#185
Dubito ormai di tutto
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Articolo dal corriere:
La web dipendenza altera il cervello
proprio come droga e alcol
Uno studio cinese evidenzia che il non riuscire a staccarsiù
dal pc altera la regione cerebrale che contiene le fibre nervose

MILANO - «Internet fa male al tuo cervello». Sarà bene ricordarci questa avvertenza ogni volta che apriamo una pagina web e cominciamo a surfare, magari stando seduti ore e ore davanti allo schermo del pc. Anche se è oramai cosa nota che il web, o meglio l’uso patologico di Internet, non fa certo bene alla salute, un nuovo studio - che stavolta arriva dalla Cina ed è stato pubblicato sulla rinomata rivista scientifica Plos One - rivela «quanto» effettivamente faccia male. Ebbene, l'uso sregolato della Rete altera non solo il comportamento, ma modifica persino il cervello - in modo duraturo.

DROGATO DI INTERNET - Il suo nome è «Internet Addiction Disorder», mentre la sigla psichiatrica con cui si definisce tale patologia è «IAD», ovverosia il «Disturbo da web-dipendenza». Un gruppo di ricercatori guidati da Hao Lei dell’Accademia cinese delle scienze di Wuhan, capoluogo della provincia dell'Hubei, hanno analizzato tramite risonanza magnetica per immagini 17 adolescenti fra i 14 e i 21 anni con diagnosi di IAD. Alla base c’era un questionario con domande quali: «Hai cercato ripetutamente e senza successo di ridurre, controllare o interrompere l’uso di Internet?» O ancora: «Ti trattieni online più di quanto avresti voluto?». I risultati preliminari dello studio non sono confortanti: le scansioni celebrali hanno evidenziato che la dipendenza compulsiva dalla rete altera la struttura del cervello, in particolare la sostanza bianca, ossia la regione che contiene le fibre nervose. E questo a sua volta determina dei disturbi nel comportamento. In altre parole: l’Internet addiction può essere dannoso per il cervello degli adolescenti quanto altri tipi di dipendenza come l'alcol o le sostanze stupefacenti (cocaina e cannabis). Se a questi soggetti viene negato l’accesso al web possono avvertire i classici sintomi delle crisi di astinenza da droghe: ansia; tremori; pensieri ossessivi, ma anche movimenti involontari quali per esempio battere le dita in sequenza sul tavolo.

DISTURBI - Finora la maggior parte degli studi condotti sulle persone colpite da Internet addiction si sono concentrati sulle valutazioni psicologiche, meno invece sull'impatto che la dipendenza ha sul corpo, nello specifico sull’anatomia cerebrale. Negli adolescenti con dipendenza gli scienziati cinesi hanno rinvenuto prove di disturbo dei collegamenti delle fibre nervose, che collegano tra loro le parti del cervello. Queste zone sono coinvolte in diversi aspetti comportamentali: dall’elaborazione delle emozioni, alla capacità di prendere decisioni, all’attenzione, all’autocontrollo. Gli scienziati ritengono che la nuova ricerca potrebbe, in futuro, permettere di capire meglio (e quindi trattare) questo disturbo clinico. Gunter Schumann, del King's College di Londra, ha dichiarato che risultati simili si trovano anche tra quelle persone dipendenti dai videogames. Per la prima volta, due studi hanno mostrato cambiamenti nelle connessioni neurali tra le aree del cervello e la funzione cerebrale.
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"It's just a ride"
William Melvin "Bill" Hicks, l'ultimo degli hippy, il primo dei complottisti (a comparire in TV).
Inviato il: 12/1/2012 20:56
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  •  redna
      redna
Re: quando finirà la libertà anche su internet?
#184
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/4/2007
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Icann lancia la nuova internet
Domini aperti e multi-codice

Dopo anni di gestazione, l'organismo nato per garantire la stabilità e lo sviluppo della Rete dà il via libera alla più grande apertura di domini di 1º livello. Si accetteranno anche nomi in alfabeto cinese e arabo: tramonta così l'egemonia a stelle e strisce sul Web


CI VORRA' del tempo prima di comprenderne gli effetti, ma internet sta per intraprendere uno dei cambiamenti più significativi della sua storia. Ce ne accorgeremo quando vedremo indirizzi Web terminare con caratteri a noi sconosciuti, ma pane quotidiano per popolazioni che, giorno dopo giorno, fanno un uso sempre maggiore della Rete. Dal 12 gennaio, infatti, la Internet Corporation for Assigned Names and Numbers (Icann), l'organizzazione non profit nata con il compito di assicurare la sicurezza, lo sviluppo e la stabilità di internet, inizierà ad accettare le richieste per una nuova classe potenzialmente infinita di nomi di dominio di primo livello (i cosiddetti TLD, "top-level domain"). Potranno nascere, dunque, suffissi Web di ogni tipo a patto che si sia disposti a pagare 145.000 euro e si riesca a superare la fitta rete di controlli ideata da Icann per scongiurare il rischio di frodi e "occupazioni" virtuali.

Sullo sfondo di questo piano - il cui iter va avanti da ben sei anni - c'è il malumore di diverse aziende e organismi internazionali. Non solo: a storcere il naso è soprattutto il Congresso americano, il quale non vede di buon occhio l'internazionalizzazione che è alla base del nuovo sistema. Una delle novità più grandi, infatti, mette in crisi l'egemonia occidentale (e statunitense in particolare) anche dal punto di vista linguistico, ammettendo la possibilità di nomi composti da caratteri non latini. Chi l'ha detto, d'altronde, che gli alfabeti cinese, cirillico e arabo non debbano avere diritto di cittadinanza a fine URL? Ecco dunque nel dettaglio in cosa consiste il nuovo piano e quali conseguenze potrebbe avere sul volto sempre più multietnico di internet.

A ognuno il suo dominio. Ad oggi nel cyberspazio esistono solo sedici possibili indirizzi alla destra del punto (come .com e .net) che non si riferiscono a Paesi o territori (come .uk o il nostro .it). Negli ultimi anni Icann ha lavorato per aggiungere a questa categoria nuovi domini, cercando allo stesso tempo di proteggere i marchi e i consumatori. Da giovedì prossimo e fino al 12 aprile, aziende, governi e comunità di tutto il mondo potranno presentare domanda per introdurre e gestire un nome di dominio a propria scelta. Poi toccherà alla stessa Icann, in collaborazione con l'Interpol, il compito di verificare l'attendibilità dei singoli applicanti e scovare eventuali richieste indebite. Al momento è impossibile prevedere il numero delle domande che verranno archiviate nel corso di questi tre mesi: alcuni parlano di centinaia, altri di migliaia.

Internet che cambia. Il CEO di Icann, Rod Beckstrom, ha confermato il calcio d'inizio durante una conferenza stampa che si è tenuta a Washington DC, nel centro nevralgico dove lobbisti di ogni bandiera hanno passato gli ultimi mesi a cercare di fargli cambiare idea. "Questa settimana si apre una nuova era per il sistema dei nomi di dominio, una pietra miliare nella storia di internet", ha detto Beckstrom. "Internet, come sappiamo, è stato sviluppato inizialmente negli Stati Uniti. Era americano al 100%, ora sta diventando 100% globale. Il nuovo piano facilita questa transizione, che è un bene per il mondo e per l'umanità".

Non solo alfabeto latino. Il ragionamento di Icann, organizzazione composta da una galassia di soggetti diversi, è che ormai nel mondo metà degli utenti di internet - circa un miliardo - si trova in Asia. Di questi, quasi 500 milioni sono in Cina. "È un paradosso che oggi su internet non ci sia un singolo dominio generico di primo livello scritto in caratteri cinesi o arabi", ha detto Beckstrom. "Grazie al nuovo programma, per la prima volta organizzazioni di Pechino, di Nuova Delhi o del Qatar potranno fare domanda per nomi di dominio nei propri alfabeti. Gli utenti di queste aree geografiche vogliono l'accesso a queste risorse, si rendono conto che è un loro diritto e non è giusto aspettare oltre".

Le critiche. L'aspetto multiculturale, però, non è bastato a convincere il Congresso americano e le tante aziende e organizzazioni che si sono schierate contro il piano. Un primo problema riguarda la proprietà intellettuale e la protezione dei marchi di fabbrica. Il fenomeno incriminato, noto come cybersquatting, si verifica ogni qualvolta un soggetto si impossessa indebitamente del nome di dominio di un marchio altrui a scopi criminali e/o di lucro. Uno dei rischi, dunque, è che le aziende inizino a investire in maniera difensiva per proteggere i loro brand comprando suffissi Web che non avrebbero mai avuto intenzione di utilizzare - un po' come sta accadendo con il famigerato dominio porno .xxx, per ora andato a ruba più tra le università e le aziende in forma preventiva che tra le varie anime del porno. Preoccupazioni a riguardo sono state espresse anche dalle Nazioni Unite e da altri organismi internazionali (tra cui il Fondo Monetario Internazionale) che insieme hanno scritto una lettera all'Icann chiedendole di preservare indirizzi come .un o .imf.

Il braccio di ferro con il Congresso Usa. Né sono apparse più morbide le posizioni del Parlamento americano, che con il senatore democratico Jay Rockefeller ha chiesto a Icann di "limitare drasticamente" il numero dei nuovi domini, mentre il presidente della Federal Trade Commission, Joe Leibowitz, è arrivato a definire il provvedimento come un "potenziale disastro" e una "porta d'accesso alle frodi online". Secondo il Wall Street Journal, il braccio di ferro rende l'idea di come il peso del Web sia cambiato nel corso dell'ultimo decennio. L'organizzazione, infatti, fu fondata nel 1998 per sollevare il governo statunitense dalla responsabilità di accollarsi da solo "la stabilità operativa del Web". Da allora i suoi processi decisionali sono sempre avvenuti in modo forse caotico, ma di fatto pluralista: tra i gruppi d'interesse che gli orbitano attorno ci sono governi, ma anche aziende, enti di registrazione, aziende, esperti di sicurezza e altre non profit, in un multiverso così vasto da rendere impossibile la dominanza di un soggetto sull'altro.

Il nuovo volto di internet. Da tempo, quindi, Washington ha perso quel ruolo di leadership che a volte ancora vorrebbe avere. "Icann è un'organizzazione internazionale", ha ricordato il CEO. "Ha sede in America ma rappresenta interessi globali. C'è una tensione con chi vorrebbe che fosse un organismo statunitense, ma non lo è". In tutto ciò la sicurezza resta un tema cruciale (per capirlo basta dare un'occhiata alla Applicant Guidebook http://newgtlds.icann.org/en/applicants/agb 1), su cui però è necessario "lavorare tutti insieme, e quindi anche con Paesi come la Siria, la Corea del Nord, l'Iran". Difficile fare previsioni su come sarà internet tra 5-10 anni. "Di certo - ha azzardato Beckstrom - somiglierà meno a un singolo Paese e più al mondo così com'è. Sarà più ubiquo, ci saranno più nomi, dispositivi, diversità. Ci sarà spazio per lingue diverse, meno latino e più cinese, arabo, cirillico. Qualcuno si potrà chiedere perché stiamo facendo questo. La domanda è un'altra: come avremmo potuto aspettare ancora?".
(11 gennaio 2012)


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Inviato il: 11/1/2012 16:48
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  •  emilio79
      emilio79
Re: quando finirà la libertà anche su internet?
#183
So tutto
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haha, scusate non me ne ero accorto, è un tema talmente attuale!!!

Grazie per il link!
Inviato il: 2/12/2011 10:19
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  •  Dusty
      Dusty
Re: quando finirà la libertà anche su internet?
#182
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In tema di privacy e libertà segnalo il progetto I2P che sembra interessante:

http://it.wikipedia.org/wiki/I2P
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Inviato il: 1/12/2011 21:55
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  •  Red_Knight
      Red_Knight
Re: quando finirà la libertà anche su internet?
#181
Sono certo di non sapere
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Lol, hai replicato a un intervento di cinque anni fa. Temo sia un po' tardi...
Inviato il: 30/11/2011 16:56
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  •  emilio79
      emilio79
Re: quando finirà la libertà anche su internet?
#180
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Citazione:

UnderminE ha scritto:
Pultroppo non ho prove di quel che dico , io mi ricordo questo fatto ma non mi ricordo che parole cercavo , sono sicuro pero' che i risultati sono diversi....Ora non sono qui per sollevare polemiche tra censura cospirazione ecc , la mio voleva essere solo un commento personale niente di piu' anche perche' non ho prove a mio favore in quanto sinceramente non mi ricordo..


E' capitato anche a me ma non penso dipenda dalla censura.
Sicuro che non cercassi con Google Irlanda?
Inviato il: 30/11/2011 15:51
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  •  benitoche
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Re: quando finirà la libertà anche su internet?
#179
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Inviato il: 30/6/2011 5:36
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  •  benitoche
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Re: quando finirà la libertà anche su internet?
#178
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Dalla settimana prossima l'Autorità delle comunicazioni avrà il diritto arbitrario di oscurare siti senza un processo.

Una norma che non esiste in nessun Paese libero.

Fortemente voluta da Berlusconi e da Mediaset (27 giugno 2011)

Il 6 luglio arriverà una delibera Agcom, sulla tutela del copyright online, e sarà una forma di censura del web, in nome degli interessi di Mediaset e delle lobby dell'audiovisivo, con il beneplacito del centro destra. E' questo l'allarme lanciato da un gruppo di associazioni (Adiconsum, Agorà Digitale, Altroconsumo, Assonet-Confesercenti, Assoprovider-Confcommercio, Studio Legale Sarzana). Avevano già fatto una campagna contro i rischi di quella delibera, ma speravano ancora di cambiare le cose. Speranze fallite venerdì, dopo aver incontrato Corrado Calabrò, presidente Agcom (Autorità garante delle comunicazioni). «Abbiamo appreso che non c'è spazio per la mediazione e che Agcom intende approvare la delibera-censura in fretta e furia», dice Luca Nicotra, segretario di Agorà Digitale, associazione di area Radicale. Nel testo definitivo dovrebbe insomma restare il principio di fondo, già presente nell'attuale bozza della delibera: Agcom avrà il potere di oscurare siti web accusati di facilitare la pirateria. Senza passare da un regolare processo, ma solo a fronte di una segnalazione da parte dei detentori di copyright.

Ma perché gridare alla censura? Come motivate quest'allarme?
«La questione alla base è che il diritto d'autore sul web ha tantissimi ambiti ed è possibile che l'industria del copyright metta in piedi interi uffici dedicati a segnalare presunte violazioni all'Autorità, come avvenuto in altri Paesi. L'Autorità non avrà i mezzi per gestire le decine di migliaia di segnalazioni che arriveranno. Sarà il Far west, ci saranno decisioni sommarie, ai danni di siti anche innocenti. Siamo il primo Paese al mondo a dare ad Agcom questo potere. Calabrò stesso ci ha detto che sa di muoversi in un territorio di frontiera... ».

Però ci si potrà difendere opponendosi all'oscuramento del sito.
«Secondo la delibera, potrà farlo il gestore del sito web, ma non l'utente che carica il contenuto in questione. Sarà un salto nel buio. Il nostro colloquio con Calabrò ci ha confermato che l'Autorità non è preparata a questo».

Perché non lo è?
«Per esempio: abbiamo detto a Calabrò che i provider Internet avranno grosse spese per rimuovere i contenuti dal web e lui ci ha risposto che non lo sapeva, che non gliel'avevano detto. Non ci ha mai risposto con numeri e criteri oggettivi alle nostre critiche».

Ma la censura avrà anche un colore politico?
«Sì e questo rende la cosa ancora più grave. Siamo in un Paese in cui la denuncia per diffamazione è facile ed efficace, per mettere a tacere media. In un sistema politicizzato come il nostro, questo nuovo potere che Agcom potrebbe aggravare il fenomeno. Dalla denuncia per diffamazione all'oscuramento d'Autorità di un sito il passo è breve».

Perché vi è sembrato che Calabrò avesse molta fretta di completare la delibera?
«In precedenza Agcom ci aveva promesso, per tenerci buoni, tanti incontri di mediazione e che il testo definitivo non sarebbe stato subito esecutivo ma che sarebbe stato messo in consultazione. Adesso invece ha deciso che già prima dell'estate, probabilmente il 6 luglio, arriverà a una delibera fatta e compiuta».

Come ti spieghi questa fretta?
«Siamo in un contesto di grossa instabilità politica. In questo momento il clima è ancora favorevole agli interessi di Mediaset, ma Agcom teme che non sarà presto così e quindi vuole chiudere in fretta la vicenda. E' un altro effetto del conflitto di interesse del presidente del Consiglio».

L'interesse delle lobby del copyright è evidente. Ma di Mediaset? E' solo quello di tutelare il proprio diritto d'autore sul web (ha denunciato in passato Google per video su YouTube, del resto)?
«Non solo. Lo scopo è forgiare il web in modo simile al mercato che loro conoscono e depotenziandone la minaccia al loro business. Hanno fatto così anche con la delibera sulle web tv».

Che farete se la delibera passa così com'è?
«Faremo ricorso al Tar del Lazio. Se necessario a Bruxelles, ma crediamo che il Tar bloccherà la delibera, che secondo molti esperti è illegittima, poiché viola diritti fondamentali del cittadino. Ma visto che ci sono forti interessi del Presidente del Consiglio a far passare quelle norme, il governo potrebbe intervenire direttamente con un decreto, in caso di blocco al Tar».


http://espresso.repubblica.it/dettaglio/6-luglio-muore-il-web-italiano/2154694
*************

La Rete si organizza contro la censura Agcom


Migliaia di siti potrebbero sparire da Internet senza giusto processo


Come preannunciato a marzo, l'Agcom (Autorità Garante per le Comunicazioni) sta per ordinare agli Internet Service Provider (Isp) di rimuovere contenuti per via amministrativa sulla base di semplici segnalazioni dei detentori dei diritti, senza passare per il sistema giudiziario. Migliaia di siti potrebbero sparire da Internet, senza che ne' gli utenti ne' i proprietari dei siti ne sappiano nulla, visto che saranno notificati solo gli Isp.
Sarebbe un provvedimento che poggia su basi giuridiche estremamente dubbie e senza precedenti in altri paesi sviluppati, che apre la strada a una potenziale censura su Internet generalizzata perchè senza il vaglio del sistema giudiziario.

In sintesi, secondo la delibera Agcom se il titolare dei diritti di un contenuto audiovisivo dovesse riscontrare una violazione di copyright su un qualunque sito (senza distinzione tra portali, banche dati, siti privati, blog, a scopo di lucro o meno) può chiederne la rimozione al gestore. Che, «se la richiesta apparisse fondata», avrebbe 48 ore di tempo dalla ricezione per adempiere. Cinque giorni per il contraddittorio. Se ciò non dovesse avvenire, il richiedente potrebbe, secondo la delibera ancora in bozza, rivolgersi all'Authority che «effettuerebbe una breve verifica in contraddittorio con le parti da concludere entro cinque giorni», comunicandone l'avvio al gestore del sito o del servizio di hosting. E in caso di esito negativo, l'Agcom potrebbe disporre la rimozione dei contenuti. Per i siti esteri, «in casi estremi e previo contraddittorio», è prevista «l’inibizione del nome del sito web», prosegue l'allegato B della delibera, «analogamente a quanto già avviene per i casi di offerta, attraverso la rete telematica, di giochi, lotterie, scommesse o concorsi in assenza di autorizzazione, o ancora per i casi di pedopornografia».

Il popolo della Rete si sta attrezzando per respingere il provvedimento, nella speranza di convincere l'Agcom a rivederlo. Qui una pagina che raccoglie le informazioni e i vari link, come la raccolta di firme, i flashmob e le pagine di Facebook.

Tutto questo mentre l'Olanda invece per prima in Europa si schiera a favore della neutralità della Rete...

Leggete su LaStampa.it l'editoriale di Juan Carlos De Martin.

http://www.lastampa.it/_web/CMSTP/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=2&ID_articolo=1218&ID_sezione=&sezione=

Fonte CDC
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Inviato il: 27/6/2011 21:47
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  •  starchild
      starchild
Re: quando finirà la libertà anche su internet?
#177
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 26/1/2007
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Questo lo sapete?

http://www.zeusnews.com/index.php3?ar=stampa&cod=15180

Comincia sempre così, poi...
Inviato il: 26/6/2011 23:57
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  •  AFrayn
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Re: quando finirà la libertà anche su internet?
#176
Mi sento vacillare
Iscritto il: 14/3/2009
Da Colônia Cecília, Paraná, Brasil
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La libertà su internet é dura a morire, mi blocchino questo se ci riescono: Freenet
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Molṑn labé - Quocunque Jeceris Stabit
Inviato il: 1/6/2011 6:57
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