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ANDROIDI
#1
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 4/10/2006
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"Molti sembrano certissimi che nessun calcolatore potrà mai essere senziente, cosciente, dotato di volontà propria, o in qualche altro modo “consapevole” di se stesso. Ma che cosa ci rende tutti così sicuri di possedere poi questa meravigliosa qualità? E’ vero che se c’è qualcosa di cui siamo sicuri, è proprio questo: “Io sono consapevole, dunque sono consapevole”. Ma cosa significano in realtà queste convinzioni? Se l’autoconsapevolezza significa sapere che cosa accade nella propria mente, nessun realista potrebbe sostenere a lungo che le persone abbiano molta intuizione, nel senso etimologico di “vedere dentro”. In effetti, le prove che noi siamo autoconsapevoli, cioè che possediamo qualche attitudine particolare a scoprire ciò che accade dentro di noi, sono davvero molto deboli"
Marvin Minsky

Buona lettura!:
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Inviato il: 27/5/2007 17:15
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  •  ruggero_20
      ruggero_20
Re: ANDROIDI
#2
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 16/1/2007
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Ciao,
interessante argomento.
Lascio solo una velocissima opinione.
Da una serie di discussioni che ho avuto in passato con gente che studia i sistemi autorganizanti ed evolutivi penso si possa dire tranquillamente che non c'è dubbio: prima o poi i cervelli computerizzati supereranno il nostro cervello in tutto, arte, sentimenti e intelligenza generica compresi. E' solo una questione di tempo (non l'anno prossimo, chiaro).
Tutto, naturalmente, se questo tipo di ricerca non viene bloccato da leggi o altri eventi.
Se guardiamo al futuro, ma veramente al futuro, diciamo qualcosa intorno ai 10000 anni, a me sembra chiaro che siano i "robot" la specie maggiormente favorita per l'evoluzione.

Sarebbe interessante capire che ruolo avremo noi in tutto questo.
Passeremo in secondo piano, ci estingueremo?
Ci robotizzeremo sempre di più fino a trasformarci lentamente in una razza robot?
O loro saranno semplicemente la nostra evoluzione (con nostro atto creativo, of course)? E si sentiranno una sorta di eredi, come lo siamo noi dell'homo abilis?

Ciao,
Ruggero

P.S.
Non condivido assolutamente il fatto che le cosiddette "tre leggi della robotica" bloccherebbero l'evoluzione dei robot. Possono senz'altro ritardarne alcuni aspetti, ma a me sembra solo una stupidaggine detta da un tizio per farsi pubblicità.
Inviato il: 27/5/2007 22:09
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Re: ANDROIDI
#3
Ho qualche dubbio
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Inviato il: 28/5/2007 11:23
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  •  Dusty
      Dusty
Re: ANDROIDI
#4
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 3/10/2005
Da Mondo
Messaggi: 2248
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Questo interessante discorso mi ricorda il discorso della singularity espresso da Vernor Vinge:

What is The Singularity?


The acceleration of technological progress has been the central feature of this century. I argue in this paper that we are on the edge of change comparable to the rise of human life on Earth. The precise cause of this change is the imminent creation by technology of entities with greater than human intelligence. There are several means by which science may achieve this breakthrough (and this is another reason for having confidence that the event will occur):

* There may be developed computers that are "awake" and superhumanly intelligent. (To date, there has been much controversy as to whether we can create human equivalence in a machine. But if the answer is "yes, we can", then there is little doubt that beings more intelligent can be constructed shortly thereafter.)

* Large computer networks (and their associated users) may "wake up" as a superhumanly intelligent entity.

* Computer/human interfaces may become so intimate that users may reasonably be considered superhumanly intelligent.

* Biological science may provide means to improve natural human intellect.


Citazione:
Se guardiamo al futuro, ma veramente al futuro, diciamo qualcosa intorno ai 10000 anni, a me sembra chiaro che siano i "robot" la specie maggiormente favorita per l'evoluzione.

Io dubito che ci voglia così tanto: è sufficiente analizzare la breve storia della potenza elaborativa dei calcolatori da quando sono nati ad adesso per verificare che il suo andamento è esponenziale... E non accenna affatto a diminuire, anzi.

Vinge stima che intorno al 2030 la capacità elaborativa di un computer sarà paragonabile a quella di un cervello umano. Certo, questo da solo non vuol dire molto, ma nel frattempo si evolve anche tutto il resto...

Citazione:
Sarebbe interessante capire che ruolo avremo noi in tutto questo.
Passeremo in secondo piano, ci estingueremo?

Io ho idea che qualcuno (con le giuste risorse politiche e finanziarie), sarà in grado di evolvere un tantino più velocemente del resto dell'umanità.
Vedremo quanto tempo passerà prima di avere i primi innesti...
_________________
"Tu non ruberai, se non avendo la maggioranza dei voti"
-- Dal Vangelo Secondo Keynes, Capitolo 1, verso 1.
Il portico dipinto
Inviato il: 28/5/2007 23:24
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  •  Dorian
      Dorian
Re: ANDROIDI
#5
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 23/1/2007
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Vige stima che intorno al 2030 la capacità elaborativa di un computer sarà paragonabile a quella di un cervello umano.

Purtroppo non sappiamo quale sia la capacità elaborativa di un cervello umano.. fra l'altro, se anche fosse possibile misurarla, il cervello umano dovrebbe misurare se stesso: la qual cosa potrebbe far sospettare conflitti d'interesse.

Vedremo quanto tempo passerà prima di avere i primi innesti...

Dal momento che sempre più persone passano il tempo a riversare informazioni nei calcolatori (notizie, blog, forum, foto, video, musica, emozioni, idee, ecc..) temo che gli innesti siano già avvenuti.. ma al contrario!
Stiamo informando la "macchina": da mente siamo diventati i suoi organi che gli forniscono input audio-visivi?

Quale mostro potrebbe generarsi dall'unione informatica di centinaia di milioni di calcolatori e persone connessi sempre più velocemente ed efficientemente tra loro? Credo che l'idea di una macchina "intelligente" sia obsoleta perchè è stata addirittura superata dalla stessa realtà!

Mi domando infatti:

E' già nata una nuova forma di intelligenza (globale) di cui noi non percepiamo l'esistenza perchè siamo solo singoli neuroni all'interno di un cervellone?
Inviato il: 29/5/2007 1:07
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Re: ANDROIDI
#6
Ho qualche dubbio
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Inviato il: 1/6/2007 7:41
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  •  Dusty
      Dusty
Re: ANDROIDI
#7
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 3/10/2005
Da Mondo
Messaggi: 2248
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Citazione:
Vedremo quanto tempo passerà prima di avere i primi innesti...

Ecco una delle prime notizie in merito:

Nuovi microchip che funzionano a onde cerebrali
Passi avanti verso l'interfaccia neurale definitiva. Per ora si controlla un cursore sullo schermo, ma le prospettive sono di una comunicazione molto più intima tra macchina e pensiero.
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Il portico dipinto
Inviato il: 8/6/2007 11:34
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  •  fiammifero
      fiammifero
Re: ANDROIDI
#8
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 28/2/2005
Da ROMA
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Proprio ieri sera su Superquark hanno fatto vedere gli esperimenti che si stanno facendo,osservando i movimenti degli animali,ma non trovo il video.
Comunque personalmente,l'inizio è cominciato con i trapianti e questa è una sua evoluzione.
Francamente mi ripugna dover dipendere da una macchina o corpo estraneo ma se i fini sono "nobili" e "circoscritti" nonchè su richiesta credo che possano portare vantaggi non indifferenti.
Come al solito sta tutto nelle mani delle autorità di turno,e questo non prelude a niente di buono a lungo termine
_________________
Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Inviato il: 8/6/2007 12:29
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Re: ANDROIDI
#9
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"L'opportunità di creare esseri intelligenti superiori agli esseri umani viene messa spesso in discussione,in quanto si dice che tali esseri non sarebbero dei servitori ma dei padroni.Noi riteniamo,al contrario,che sarebbe saggio dal punto di vista economico che i membri di specie evolutesi per via naturale costruissero dei robot intellettualmente molto superiori a se stessi. Ricordiamo che ogni ricchezza è in ultima istanza Informazione.Robot dall'intelligenza superiore aumenterebbero la quantità di Informazione a disposizione di una civiltà ben al di là di quanto potrebbero fare i soli sforzi dei creatori. La cooperazione tra robot superintelligenti e membri della specie che li ha creati, porterebbe ad un aumento della ricchezza disponibile per entrambi i gruppi, e la specie creatrice sarebbe più ricca con i robot che senza. Che la cooperazione tra due entità economiche A e B, con A superiore a B sotto tutti i punti di vista, comporti un miglioramento economico per entrambe, è una ben nota conseguenza della teoria del vantaggio relativo in economia.Noi esseri umani non dovremmo avere paura dei nostri discendenti robot più di quanto ne abbiamo di quelli fatti di carne e sangue, che un giorno l'evoluzione renderà diversi dall'Homo sapiens.Decisamente non sarebbe saggio attaccare o tentare di ridurre in schiavitù i robot intelligenti nostri discendenti. Non dimentichiamo che nel racconto originale Frankestein era inizialmente un essere gentile e generoso,diventato malvagio solo per lo spietato trattamento ricevuto dagli uomini". (John D.Barrow & Frank J.Tipler - Il Principio Antropico; pag.587)

...io aggiungo semplicemente questo: Tutto vero, purchè le cose vadano sempre per il verso giusto,per cui...

Fausto Intilla
Inviato il: 8/6/2007 19:55
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Re: ANDROIDI
#10
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Le ricerche più recenti (nonchè le rispettive applicazioni) nel campo dell'intelligenza artificiale, atte alla realizzazione di robot umanoidi, implicano anche un miglioramento tecnologico in grado di fornire a queste "macchine" (un domani), una sorta di intelligenza emotiva sulla cui base possa svilupparsi ciò che comunemente chiamiamo: autocoscienza.
Il discorso comunque qui si farebbe assai lungo e complicato; occorrerebbe innanzi tutto prendere in considerazione i lavori di Damasio (Emozione e Coscienza),Putnam (Mente,Linguaggio e Realtà) e Dennett (L'Io della Mente),per citare i più importanti, e ricercare in seguito tutte le analogie che correlano tali teorie (lavori), per poi ricercarne delle altre (...ancora più implicite e complesse) in relazione ai concetti teorici e applicativi, legati allo studio dell' I.A.
Paradossalmente comunque,in base ai parametri più "deterministici" della teoria dell' "Oggettività Forte", il fenomeno dell'autoconsapevolezza non esiste (in quanto il nostro Ego viene considerato come una sorta di entità fittizia);tutto è quindi definibile in termini di "complessità auto-organizzantesi".
Non è comunque possibile intraprendere nessun tipo di studio o ricerca sull'intelligenza umana o artificiale, sulla base del modello deterministico (La Place - Poincarè,per intenderci) della Realtà.

http://www.moebiusonline.eu/fuoriond...20BREAZEAL.mp3
http://www.moebiusonline.eu/fuorionda/Robot_Breazeal.htm
Inviato il: 15/6/2007 20:43
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  •  Al2012
      Al2012
Re: ANDROIDI
#11
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Quoto Dorian

<<E' già nata una nuova forma di intelligenza (globale) di cui noi non percepiamo l'esistenza perchè siamo solo singoli neuroni all'interno di un cervellone?>>

Penso che tutto l’esistente sia contenuto e abbia origine all’interno di una coscienza universale.

Non credo che l’intelligenza artificiale costruita dagli uomini o da macchine costruite da uomini, potrà mai essere paragonata alle capacità del cervello umano, anche perché per poter paragonare un nostro artefatto con le capacità del nostro cervello occorrerebbe prima conoscere le vere capacità del cervello:

tratto da “ma che bip sappiamo veramente.”

<< E’ stato calcolato che ci sono più connessioni possibili in un cervello umano che atomi nell’intero universo. Persino in un cervello piccolo, i meccanismi all’opera sono incredibili. Si è stimato che per risolvere il problema di un uccello che atterra su un ramo nel vento, al più grande supercomputer occorrerebbero giorni interi di calcolo, se ne fosse in grado. Questo problema potrebbe essere non risolvibile attraverso la computazione. E tuttavia il cervello degli uccelli lo risolve continuamente, e in batter d’occhio.
I modelli tradizionali paragonano il cervello a una centralina telefonica o a un supercomputer. Ma questi confronti evocano immagini di qualcosa di ottuso, simile a una macchina, e il cervello non è così: è un organo molto vitale, plastico e flessibile, capace di apprendere, di comprendere e di modificare i propri circuiti sulla base delle nostre esigenze.>>

Ecco le parole di Andrei Newberg, ricercatore nel campo del cervello:

<< Il cervello è in grado di fare milioni di cose diverse, e le persone dovrebbero davvero imparare quanto sono incredibili, e quanto incredibile è la loro mente. Non solo questa cosa inconcepibile che abbiamo nella nostra testa può fare tante cose per noi e può aiutarci ad apprendere, ma può anche cambiare e adattarsi, e trasformarci in qualcosa di migliore di quanto siamo. Può aiutarci a trascendere noi stessi.
E forse in qualche modo ci può portare a un livello più elevato della nostra esistenza, dove possiamo comprendere il mondo e la nostra relazione con le cose e le persone in maniera più profonda, e in ultima analisi essere più significativi per noi stessi e per il mondo.
C’è una parte spirituale nel nostro cervello; è una parte a cui tutti possiamo avere accesso<, è qualcosa che tutti possiamo fare.>>

Fatti sorprendenti sul nostro cervello.

Il cervello è almeno 1000 volte più veloce del più veloce supercomputer del mondo.
Il cervello contiene tanti neuroni quante sono le stelle della Via Lattea: circa cento miliardi
Il numero delle sinapsi nella corteccia cerebrale è di sessanta bilioni.
Un frammento di cervello della dimensione di un granello di sabbia contiene 100.000 neuroni e un miliardo di sinapsi.
Il cervello sempre “acceso”: non si spegne mai né riposa nell’intero corso della nostra vita.
Il cervello modifica continuamente i suoi circuiti durante la vita.
_________________
“Capire … significa trasformare quello che è"
Inviato il: 16/6/2007 18:37
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Re: ANDROIDI
#12
Ho qualche dubbio
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Riporto qui di seguito un'interessante risposta a tutti coloro che probabilmente si saranno chiesti "a cosa possa servire" un robot umanoide dotato di un'intelligenza emotiva e quindi di una sorta di "sentimento artificiale":

A mio avviso, è possibile definire il concetto di "sentimento" come una sorta di input alla cooperazione, il cui fine ultimo è quello di migliorare la qualità dell'Informazione onde poter raggiungere livelli sempre più alti di evoluzione (R.Dawkins - "Il gene egoista").Nel caso specifico della specie umana quindi, tale fenomeno ("sentimento") porta a dei rapporti di coppia (uomo-donna) stabili i cui frutti (prole) saranno in grado di garantire una certa continuità della specie (grazie all'aumento della variabilità genetica con conseguente "rafforzamento" del pool genetico),e quindi in ultima analisi un miglioramento (in gruppi circoscritti ma comunque sufficienti per compiere determinati "salti" a livello evolutivo - S.J.Gould;"Teoria dell'equilibrio punteggiato") della qualità dell'Informazione (che come abbiamo precedentemente visto,rappresenta la nostra reale "ricchezza").
Amore ed Amicizia quindi, giocano un ruolo importantissimo nel processo evolutivo di una specie.
Se un giorno quindi i nostri cari androidi diverranno sufficientemente evoluti da poter addirittura auto-riprodursi, possiamo facilmente intuire che non esiteranno un solo istante ...a mettere in pratica tale opportunità.

Fausto Intilla
Inviato il: 16/6/2007 19:49
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  •  Al2012
      Al2012
Re: ANDROIDI
#13
Dubito ormai di tutto
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(citazione)
"a cosa possa servire" un robot umanoide dotato di un'intelligenza emotiva e quindi di una sorta di "sentimento artificiale"??

Giusta domanda!!
L’uomo a sempre costruito macchine per poter compiere un lavoro, che altrimenti non potrebbe compiere, per diminuire i tempi di produzione. Che senso avrebbe fornire la capacità di provare sentimenti ad una apparecchiatura ideata per lavorare per noi?

Non mi è chiaro come un sentimento possa essere artificiale?
Che cos’è un sentimento artificiale ?

(citazione)
A mio avviso, è possibile definire il concetto di "sentimento" come una sorta di input alla cooperazione, il cui fine ultimo è quello di migliorare la qualità dell'Informazione onde poter raggiungere livelli sempre più alti di evoluzione

Condivido questo concetto di sentimento, perché lo vedo come una “forza” che tende alla cooperazione alla unione di singoli individui, che genera collegamenti e scambio di informazioni. Sono onde convergenti che vanno verso un punto attrattore posto nel futuro (onde sintropiche)
E’ anche vero che esistono sentimenti opposti, sentimenti che spingono verso la divisione, (conosciamo bene questi sentimenti), odio, rancore, invidia, gelosia, razzismo, PAURA ecc. ecc. Queste sono onde divergenti hanno origine in un punto posto nel passato (onde entropiche)

Che tipo di sentimenti artificiali dovrebbe essere dotato il robot? Dotato da chi?
L’umanità è ancora avvolta nel conflitto tra “bene” e “male”, per quale motivo il robot “consapevole” dovrebbe essere immune da questo conflitto?

Penso che l’idea di una intelligenza artificiale, in grado di superare l’intelligenza naturale sia il frutto di un profondo condizionamento proprio della scienza (scienza per-quantistica) che vede l’esistente come un assemblaggio di pezzi organici, una visione molto meccanicistica della vita in generale, una entità organica separata dal tutto il resto, in lotta per la sopravvivenza.
Ma è questa la realtà ???

(citazione)
"Molti sembrano certissimi che nessun calcolatore potrà mai essere senziente, cosciente, dotato di volontà propria, o in qualche altro modo “consapevole” di se stesso.

Appartengo a questa categoria, anche perché mi sto domandando che cosi sia la “Coscienza” e in quale organo umano sia generata, e se è generata da un organo come il cervello, oppure è esterna all’organismo ??

Come possiamo pensare di creare una macchina cosciente, se non sappiamo nemmeno che cos’è la coscienza e dove sta di casa ?

(Tratto da “Tutto è Uno”)

<<Nuovi tipi di computer.
Il modello olografico del cervello è stato esteso recentemente anche al mondo dei computer.
In passato, gli scienziati nel campo dei computer pensavano che il modo migliore per costruire un computer migliore fosse semplicemente quello di costruirne uno più grande.
Ma nell’ultima decade, i ricercatori hanno sviluppato una nova strategia, e anziché costruire singole macchine monolitiche, alcuni hanno iniziato a connettere una grande quantità di piccoli computer in “network neurali”, che somigliano maggiormente alla struttura biologica del cervello umano.>>

(Quindi occorre una rete di innumerevoli computer per avvicinarsi alle funzioni svolte dal cervello umano.)
<<Recentemente Marcus S. Cohen, uno scienziato nel campo dei computer presso la New State University, ha fatto notare che i processori che dipendono da onde di luce interferenti che passano attraverso “reticoli olografici multipli” potrebbero fornire un modello ancora migliore della struttura neurale del cervello. Similmente, il fisico Dana Z. Anderson della Univesity of Colorado ha mostrato recentemente che i reticoli olografici potrebbero essere usati per costruire una “memoria ottica” che produce il ricordo associativo.
Per quanto eccitanti siano questi sviluppi, sono comunque soltanto ulteriori perfezionamenti dell’approccio meccanicistico alla comprensione dell’universo, avanzamenti che si verificano solo entro la struttura materiale della realtà. Ma come abbiamo visto, l’asserzione più straordinaria dell’idea olografica è che la materialità dell’universo potrebbe essere un’illusione, e che la realtà fisica è forse solo una piccola parte di un vasto e cosciente cosmo non-fisico. Se questo è vero, quali implicazioni ha per il futuro? Come possiamo iniziare a muoverci per penetrare veramente i misteri di queste dimensioni più sottili?>>
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“Capire … significa trasformare quello che è"
Inviato il: 17/6/2007 13:53
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