Sembra che “il fotografo” , nel ricevere in carcere (in cella singola con servizi?) il suo avvocato... sembra abbia chiamato il secondino ed ordinato due caffè. Probabile che il suo ordine non sia stato esaudito... troppo clamore sulla vicenda! In qualche carcere della Sicilia, probabilmente, l’ordine viene eseguito con sollecitudine e con un “bacio le mani!” in sovrappiù.
Quel che voglio dire è che i “nobili” personaggi delle cronache di questi giorni non si sentono affatto fuori regola. Si reputano dei lavoratori, un lavoro come un altro... e loro sono solo più bravi nel fare ciò che chiunque altro cittadino di questo Paese farebbe volentieri.
Sembra anche (dico “sembra” perché non uso guardare certi programmi televisivi) che in TV qualcuno abbia affermato che chi si comporta bene, nel senso che non stringe la mano alla puttanella di turno, non ha niente da temere... Cioè a dire che i veri colpevoli sono quelli che si sono esposti alla fotografia con annesso ricatto.
Niente da dire! E’ solo la versione aggiornata della battuta:
“Non sono io il razzista, sono loro che sono negri!”

Il fatto è che certi stili di vita trovano apprezzamento e consenso, se non addirittura ammirazione, proprio là dove sembrava, fino a non molto tempo fa, cosa impossibile.
La destra non vince più ai parioli, ma nelle borgate.

“... il quarto stato si è spopolato, come gli operai sono passati dalla base alla sovrastruttura e come a loro volta quelli con istruzione universitaria lavorano come operai. Preferivo però più di ogni altra cosa fare amicizia con i raschiafogne, ci lavoravano due accademici e intanto scrivevano un libro sulle cloache e le fogne che attraversano incrociandosi tutto il Paese...”.

ectobius, vorresti precisare meglio a quale fatto ti riferisci?

Mi riferisco al fotografo ricattatore Corona che in carcere ordina il caffè come fosse al bar... e il secondino il suo cameriere.

Frutto delle accurate selezioni con cui si sceglie il personale in Italia.

Boh! Forse non si tratta di selezionare, è che a questo punto dobbiamo chiederci il perché “le fogne attraversano, incrociandosi, tutto il Paese” e i miasmi non sono più percepiti come tali... nemmeno da quelli che più ne dovrebbero essere, e lo sono, appestati.
Sì! C’è una parte del Paese che manda avanti la baracca, ma sai come vengono considerati? Sono “i morti di fame” con la puzza sotto il naso, quelli che con la prosopopea della cultura e della onestà non sono capaci di guadagnare più di un misero stipendio Capaci anche di farsi vanto di pagare le tasse Che, è risaputo (lo ha detto anche un presidente dei ministri), sono un furto.
Eccoveli! ‘sti fessacchiotti che lavorano in fonderia, che muoiono nei cantieri, chevi curano negli ospedali; che si affannano nella scuola per trasmettere sapere; che tentano di far funzionare la giustizia; che combattono la mafia e muoiono anche... ‘sti fessi!
Angeli decaduti lavorano nelle cantine, uomini onesti e colti che hanno perduto la propria battaglia e tuttavia continuano a lavorare, disperando, per un Paese più civile.
E hanno anche occhi per vedere cosa succede nelle fogne della politica, dei vip, della mafia... dei grandi ricchi... E non hanno che da rassegnarsi e difendere con i denti ad oltranza, oltre le umane possibilità, la loro onestà.