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  Raul Gardini: Riaperte Le Indagini Sulla Morte

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Raul Gardini: Riaperte Le Indagini Sulla Morte
#1
Mi sento vacillare
Iscritto il: 2/6/2004
Da MMMMMMonza
Messaggi: 916
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http://www.repubblica.it/2006/08/sezioni/cronaca/gardini-inchiesta/gardini-inchiesta/gardini-inchiesta.html?ref=hpsez

Un servizio dell'Espresso: dopo le indagini su Calcestruzzi
la procura di Caltanissetta chiede alla Dia di esaminare il caso
L'ombra della mafia su Gardini
riaperta l'inchiesta sul suicidio

ROMA - La Procura di Caltanissetta ha riaperto l'inchiesta sul suicidio del finanziere Raul Gardini. Lo scrive L'espresso sul numero in edicola oggi. Dopo aver indagato sulle presunte complicità fra la mafia e la società Calcestruzzi, i magistrati nisseni hanno chiesto alla Dia di riesaminare tutto il caso. "I pubblici ministeri - scrivono gli autori - hanno ordinato agli investigatori di ripartire da zero, senza trascurare nulla". Alla base delle nuove indagini, "la convinzione dei pm che sia stata Cosa Nostra a determinare la scomparsa del "Contadino" che aveva sfidato la finanza e la politica".

Ci sarebbero almeno due elementi della scena del crimine che non convincono appieno gli inquirenti dell'ipotesi suicidio. Così, è stata chiesta una nuova perizia balistica perché, scrive ancora L'espresso citando fonti giudiziarie, "la pistola esplose due colpi, una modalità insolita per un suicidio, tanto più che nessuno sentì le detonazioni e solo diversi minuti dopo il corpo venne trovato in un lago di sangue". La Procura di Caltanissetta ha preso in considerazione anche il biglietto lasciato da Gardini ai familiari con la scritta "Grazie": "Secondo un esperto - scrive il settimanale - poteva essere stato scritto anche mesi prima".

L'inchiesta della Procura di Caltanissetta si ricollega alle ipotesi già vagliate da una vecchia indagine della Procura di Palermo, ribattezzata "Sistemi criminali", secondo la quale "dietro le stragi del 1992-93 ci sarebbe stata la volontà di Cosa Nostra di impedire ogni inchiesta sul monopolio degli appalti".

Ora però, rivela L'espresso, "i magistrati nisseni disporrebbero di fatti nuovi, a partire dagli sviluppi nella ricostruzione dei rapporti tra i Buscemi, padrini palermitani di Passo di Rigano e i Gardini". Proprio nei giorni scorsi, il gip di Caltanissetta Giovanbattista Tona, su richiesta della Procura, ha fatto scattare alcuni ordini di custodia nei confronti dei gestori di una cava nissena e di due dipendenti della società Calcestruzzi, oggi del gruppo Italcementi. La società è stata iscritta nel registri degli indagati, per associazione mafiosa e falso in bilancio.

(11 agosto 2006)
Inviato il: 13/8/2006 0:31
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Re: Raul Gardini: Riaperte Le Indagini Sulla Morte
#2
Mi sento vacillare
Iscritto il: 2/6/2004
Da MMMMMMonza
Messaggi: 916
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Salve a tutti,
Nell'ambito dei fatti accaduti nel biennio 1992-93, in quello che è stato definito "L'Anno dei Complotti", una grande eco ebbe la morte di Raul Gardini. Colui che fino a poco tempo prima aveva mostrato la sua faccia sorridente sul Moro di Venezia, alla conquista della America's Cup, si era tolto la vita, secondo la versione ufficiale.
Una versione che aveva convinto pochi, visto che la morte del signor "La Chimica Italiana Sono Io" sembrava aprire scenari fino a poco prima inimmaginabili nel mondo imprenditoriale italiano. Le successive scomparse per suicidio, in circostanze altrettanto misteriose, dei grand commis legati all'affaire Enimont Gabriele Cagliari (ENI) e Sergio Castellari (Partecipazioni Statali) hanno acuito quel senso di inadeguatezza delle indagini su questa scia di sangue.
Qui ho postato l'articolo del Corriere della Sera, scannerizzato
http://www.zshare.net/image/cds_20060811-nuove-indagini-su-gardinii-jpg.html

Saludos
Kolza
Inviato il: 13/8/2006 0:39
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      SENTIERO
Re: Raul Gardini: Riaperte Le Indagini Sulla Morte
#3
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 24/4/2006
Da ROMA
Messaggi: 1110
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Ricordo il commento di un amico che aveva avuto modo di conoscere Gardini per lavoro, che nel momento in cui il telegiornale stava dando la notizia del suicidio, disse "ma quando mai uno come lui si suicida, e' uno che non molla mai".
Fu una cosa che mi colpi' , perche' in lui non c'era il minimo dubbio sul fatto che non era un gesto da Gardini.

Ciao.
Inviato il: 13/8/2006 1:22
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Re: Raul Gardini: Riaperte Le Indagini Sulla Morte
#4
Mi sento vacillare
Iscritto il: 2/6/2004
Da MMMMMMonza
Messaggi: 916
Offline
Ciao Sentiero,
In effetti Raul Gardini era una sorta di Enrico Mattei più edonista. Come il secondo non aveva la cultura della sconfitta, ma solo quella del fare, a costo di inimicarsi parenti ed amici. Come il secondo non si curò, per raggiungere i suoi fini, dell'ammontare delle tangenti versate al sistema politico italiano. Come il secondo, infine, ebbe una fine quantomeno sospetta (oggi ridiscussa in seguito all'emersione di nuove prove).
Ad entrambi i soggetti, elevatori della chimica italiana ai massimi livelli mondiali, mancava la concezione del suicidio come estrema via di fuga ed ammissione dei sconfitta. In particolare Raul Gardini, pur avendo la volontà di ferro di Mattei, non ne aveva l'umiltà (famosa è rimasta la frase: la chimica italiana sono io, a ritenenersi il Re Sole del settore).
Da questo scarno profilo psicologico si può dedurre come un atto di estrema costrizione come il togliersi la vita, fosse non impossibile, ma quantomeno improbabile.
Ad avvalorare questa mia opinione vi sono altre testimonianze: Nino Arconte, ex operativo di Stay Behind (la struttura di controinsurrezione altrimenti nota come Gladio), ne aveva rivelato l'appartenenza al Corpo in qualità di "colomba", ossia di civile inquadrato per vari scopi.
http://digilander.iol.it/infoprc/gardini2.html
Nel farlo, disse che Gardini l'aveva sentito poco prima, e che da quel che ne era risultato, non era assolutamente intenzionato a darla vinta al "Sistema", come invece fece poco tempo dopo Gabriele Cagliari.
Da un punto di vista tecnico non si capisce perchè un suicida debba spararsi 2 colpi per finire la propria esistenza; se a ciò uniamo anche il fatto che nessuno udì il colpo (o i colpi), sebbene non ci fosse alcun lavoro in corso nello spazio antistante all'abitazione di Gardini (che abitava in un condominio), come invec fu ampiamente ribadito dai media e dai giudici incaricati del caso, possiamo capire che c'è anche ancora tanto da scrivere a proposito di quel 23 luglio 1993.

Saludos
Kolza
Inviato il: 13/8/2006 8:46
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Re: Raul Gardini: Riaperte Le Indagini Sulla Morte
#5
Mi sento vacillare
Iscritto il: 2/6/2004
Da MMMMMMonza
Messaggi: 916
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Per completezza ecco una serie di dubbi sulla morte di Raul Gardini (consiglio di seguire il link di origine perchè dà informazioni relative al caso Enimont)

http://digilander.libero.it/infoprc/gardini.html

Ufficialmente è un caso chiuso. Anzi, a dire la verità il caso Gardini non è mai stato aperto. La morte per suicidio, avvenuta a Milano il 23 luglio 1993, di un personaggio del suo spessore, così legato ai poteri politici e a quelli "forti" in generale ha fatto tirare un sospiro di sollievo a più di una persona. Anche il trattamento così intransigente a lui riservato dalla magistratura, in fondo, suggeriva di chiudere in fretta e furia l’indagine sulla fine di quello che era stato uno degli uomini più potenti, tenuti e rispettati d’Italia. Restano però tutta una serie di domande a cui nessuno ha ancora dato una risposta.

metterle in fila ci ha provato un dossier del sito Affari Italiani, curato da Pinkerton (ovviamente è uno pseudonimo). Ne elenchiamo alcune anche a noi, linkandoci per le i documenti processuali al sito di Affari Italiani.
- Perché non è stata stabilita con certezza l'ora della morte di Raul Gardini?
- Perché il cadavere fu rimosso da piazza Belgioioso prima dell'arrivo della polizia scientifica?
- Perché l'autopsia tardò di 36 ore e non fu fatto il sopralluogo?
- Perché nessuno dei presenti udì lo sparo della Walther PPK 7,65 se all'esterno non c'era nessun rumore ostativo?
- Perché non si cercò di stabilire chi aveva spostato la Walther sulla secretaire dove fu trovata, lontana dalla scena del suicidio/delitto?
- Perché il bossolo cal. 7,65 fu rinvenuto sul pavimento a tre metri di distanza da dove doveva trovarsi?
- Perché la ricerca di eventuali impronte sull'arma in oggetto ha dato esito negativo?

Perché su due cartucce delle 18 inesplose c'erano frammenti di impronta non appartenenti a Raul Gardini?
- Perché i frammenti di impronta sulla parte esterna della busta con biglietto d'addio non appartenevano a Raul Gardini? E perché sul biglietto da visita non è stato evidenziato alcun frammento di impronta papillare latente?
- Perché sui tamponi adesivi praticati sull'orologio, sul copriletto, sui tre piccoli cuscini e sul lenzuolo non sono state rilevate particelle di residui di polvere da sparo combusta?
- Perché il PM non ha dato seguito al sequestro dei tabulati delle telefonate dal cellulare di Raul Gardini fino all'ora della morte?
- Perché il tabulato inviato dalla Sip all'autorità inquirente si arresta alle 20.33 del 22/7/93? Possibile che Gardini non abbia più telefonato fino al mattino successivo?
- Perché sul biglietto da visita d'addio fu fatta una controperizia a insaputa del perito grafico nominato in prima istanza dal Tribunale di Milano?
- Perché Idina Gardini, moglie di Raul, fu interrogata per la prima volta solo dopo 14 mesi dal fatto?

Qui invece il libro "Il Delitto Gardini" (recensione) di Lucio Trevisan (ospitato pure da Corrado Augias in una puntata a tema di Enigma, nel 2005):
http://www.geocities.com/CapitolHill/Congress/4496/gardini.html

Saludos
Kolza
Inviato il: 13/8/2006 8:54
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