E' un buon film, sicuramente interessante, e nella director's cut hanno tolto gli errori della prima versione: non so solamente se siano esatti i dati tecnici (misure,etc) dato che l'ho visto in inglese e non converto automaticamente i piedi coi metri, ma non ho motivi per dubitare che lo siano, lo dico solo per correttezza.
Ci sono degli argomenti omessi (mancata difesa aerea, fra tutti) a scapito di altri piu' "discutibili", ma del resto le incongruenze con la versione ufficiale sono cosi tante che VonKleist avrà dovuto fare delle scelte, e visto il positivo riscontro avuto nelle proiezioni pubbliche in America avrà avuto le sue buone ragioni.
Alla fine infatti, ciò che deve suscitare un documentario maggiormente e' la curiosita', il conseguente desiderio di saperne di piu': gioca molto dalla parte di In Plane Site il lato tecnico, molto professionale ed accattivante, ed è molto positivo che accennino anche ad altri argomenti connessi alla "guerra al terrore", come il patriot act, ed ai precedenti storici, ad esempio l'operazione Northwoods.
Non mancate di postare i vostri pareri, e possibilmente anche di quelli che l'hanno visto e non ne sapevano niente.
Mi sento in dovere di "armarvi" contro una delle possibili critiche, quella che il film è stato "fatto per incassare soldi", che potrebbe anche allontanare la gente dal comprarlo o solo dall'inserirlo nel lettore DVD.
Potete rispondere che di In Plane Site, che è stato fra l'altro proiettato pubblicamente, gratuitamente in mezza America, gli autori hanno chiaramente dichiarato di gradire il download, anzi l'hanno reso loro stessi disponibile al sito
www.question911.com per farlo vedere a piu' persone possibile: come loro, hanno fatto lo stesso quasi tutti gli altri registi "critici" del 911,
Hufschmid,
Zwicker, o come
Alex Jones hanno detto di essere felicissimi che la gente li scarichi tramite programmi
peer to peer.
Chi proferisce la sempiterna e superficiale accusa che si fanno le cose solo oer "fare soldi", se proprio non può evitarla può semmai dirigerla verso i registi delle opere "celebrative" dell'11 settembre e della versione ufficiale, che si vendevano praticamente in ogni esercizio commerciale, a differenza di questi altri, "underground", che possono essere diffusi solo grazie ad Internet.