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  L'incidente del Passo di Dyatlov.

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  •  SpikeZ
      SpikeZ
L'incidente del Passo di Dyatlov.
#1
Mi sento vacillare
Iscritto il: 25/9/2007
Da Karalis
Messaggi: 341
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L'incidente del Passo di Dyatlov.
--------------------------------
***ATTENZIONE***
All'interno di questo post ci sono immagini forti, e si entra in dettagli che potrebbero urtare la vostra sensibilità. Ma soprattutto si nomina Gigi D'Alessio. Vedete un pò voi.
-------------------------------


Igor Dyatlov

Non so quanti di voi siano a conoscenza di questi fatti (io ho appreso questa storia per la prima volta poco tempo fa) ma senza dubbio questa è una di quelle storie che stimolano la fantasia. Il resoconto è particolarmente dettagliato anche perchè gli escursionisti tenevano dei diari e avevano una macchina fotografica. L'ultima foto scattata ha suscitato non poche perplessità.

Andiamo con ordine.
Febbraio 1959. Nove* escursionisti, sette uomini e due donne, tutti esperti nonostante la giovane età, hanno in programma una spedizione in Antartide e decidono per un'escursione estrema come allenamento per la spedizione sucessiva. Non ne tornerà vivo nessuno.


Da sx: Lyudmila Dublinina, Rustem Slobodin, Alexander Zolotaryov e Zina Kolmogorov

Optano per il monte Ortoten, negli Urali. Ortoten, nella lingua del locale popolo Mansi significa: Non ci andate! Nome che invoglia sicuramente una gita da quelle parti. Ma il problema del simpatico nome del monte nemmeno si pone, poichè i nostri sono stati trovati cadaveri ai piedi della montagna Kholat Syakhl che, sempre in lingua Mansi, significa: Montagna dei morti.
Tanto di cappello al popolo Mansi che battezza i luoghi mica a casaccio.

Quindi, a questo punto, abbiamo nove escursionisti accampati ai piedi di una montagna. Ma durante la notte, verso le 3 del mattino, accade qualcosa di strano, qualcosa che li ha spaventati al punto da spingerli dall'uscire dalla tenda, squarciandola con un coltello, e fuggire verso i boschi. Alcuni di loro erano seminudi, nel mezzo di una tormenta in una regione che di notte segna una temperatura media di -30°.
Cosa li ha terrorizzati? Non si sa. Gigi D'Alessio ancora non c'era (ecco, l'ho nominato... da ora potete continuare tranquilli, ci sono solo cadaveri).

La scena come si è presentata ai soccorsi è un festival di stranezze. Badate bene che le uniche impronte trovate in tutta la zona furono le loro. Nessuna impronta di elementi estranei alla spedizione ne di animali.


La tenda come è stata trovata dai soccorsi

La tenda. Perchè non sono usciti semplicemente aprendo la cerniera? Forse era congelata? Non si sa.
I vestiti. Alcuni di loro fuggirono scalzi e in mutande. Almeno due cadaveri indossavano vestiti che appartenevano ad altri componenti della spedizione. Da ciò si evince che presero i vestiti dei primi morti. Uno di loro indossava una sola scarpa, il che fa pensare a un terrore istantaneo.
Tutti e nove arrivarono al bosco correndo come pazzi per 1,5 km. Due di loro si arrampicarono sugli alberi fino ad un'altezza di 5 metri, con talmente tanta foga da lacerarsi le carni. Tentarono anche di accendere un fuoco. Entrambi erano in mutande. Si stabilì che da quegli alberi, a quell'altezza, si scorgeva la tenda che avevano abbandonato in fretta e furia.

Tre di loro, giunti al bosco, decisero di tornare alla tenda. Morirono a metà strada.
Uno di loro (Igor Dyatlov, il capospedizione) fu trovato riverso sulla schiena, con un ramo nella mano destra, mentre la mano sisnistra la teneva sul capo, come per proteggersi. Poco lontano venne trovato il corpo di Rustem Slobodin, morto apparentemente di ipotermia ma con una frattura nel cranio. Pare abbia cercato di trascinarsi verso la tenda con le ultime forze che gli restavano. La terza persona era Zina Kolmogorova; trovata cadavere e circondata da tracce di sangue che non era il suo.





Per questi primi 5 corpi rinvenuti venne attribuita, come causa di morte, l'ipotermia. Seppur con qualche stranezza, ma tant'è...

Gli altri quattro, invece, non morirono di ipotermia. Furono trovati cadaveri in un fossato naturale nel bosco, non più profondo di 4 metri. Avevano ferite definite da chi fece l'autopsia: "Provocate da una forza irresistibile" e difatti il caso fu archiviato dalle autorità dell’epoca come “morte causata da una irresistibile forza sconosciuta”. Questi quattro erano Alexander Kolevatov e Nikolay Tibo-Brignoles (che per chissà quale motivo indossava due orologi), Alexander Zolotarev, e Ludmila Dubinina. Hanno tutti costole fracassate e cranio fracassati. Ludmila, inoltre, è priva della lingua. Le è stata asportata.

Fin qui i fatti. Ci sono anche altre cose delle quali però non sono riuscito a trovare un qualche riscontro:

- Alcuni di loro avevano i capelli bianchi.

- Tutti avevano il colorito della pelle arancione scuro.

- I corpi e la tenda mostravano segni di radioattività.

- Altri escursionisti raccontarono di aver visto luci arancioni in quella stessa zona prima e dopo l'evento.

Mentre invece è accertato che la zona rimase interdetta per 3 anni dopo l'accaduto. Oggi sul luogo della tragedia si trova un obelisco commemorativo.



Le vittime:
Igor Dyatlov, studente della facoltà di Radionica (il luogo della tragedia ha preso il suo nome) ; Yuri Yudin, studente di Economia; Alexander Kolevatov, studente di Geotecnica; Rustem Slobodin, Georgyi Krivonischenko e Nikolay Tibo-Brignoles, ingegneri; Yury Doroshenko, studente di Scienze Politiche. Le due donne del gruppo, Ludmila Dubinina, studentessa di Economia; Zinaida (Zina) Kolmogorova, studentessa della facoltà di Radionica.

Ops! Quasi dimenticavo di farvi vedere l'ultima foto scattata da uno di loro:


Ma qualcuno ha filtrato la foto fino a farla diventare così:


E' tutto. Probabilmente non sapremo mai cos'è successo realmente ma di certo questa triste storia ci insegna qualcosa: non andate in posti che hanno un nome di merda.




* In origine erano dieci, ma uno di loro tornò indietro per motivi di salute a me ignoti.
Inviato il: 30/5/2013 12:17
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  •  hi-speed
      hi-speed
Re: L'incidente del Passo di Dyatlov.
#2
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 28/12/2004
Da preda lunga
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Con un programmino di grafica antidiluviano mi è uscito questo

Link
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Cosa Sta Succedendo? Madre, madre Ci sono troppi di voi che piangono Fratello, fratello, fratello Ci sono troppi di voi che stanno morendo Sai che dobbiamo trovare una maniera Per portare un pò di amore qui oggi
Inviato il: 30/5/2013 12:55
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  •  Merio
      Merio
Re: L'incidente del Passo di Dyatlov.
#3
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 15/4/2011
Da
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Se non erro la radioattività non poteva avere fonti naturali...

Per cui deve avercela portata qualcos'altro...

La domanda è... cosa?

Direi che questo sfortunato gruppo di persone ha incontrato sulla sua strada qualcosa che evidentemente non aveva intenzioni amichevoli...

la buona vecchia wikia...
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La libertà di parola senza la libertà di diffusione è come un pesce rosso in una vasca sferica...
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Inviato il: 30/5/2013 14:19
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  •  SpikeZ
      SpikeZ
Re: L'incidente del Passo di Dyatlov.
#4
Mi sento vacillare
Iscritto il: 25/9/2007
Da Karalis
Messaggi: 341
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Hi-speed ci sei andato pesante con l'emboss? :D

Merio:
questa faccenda è curiosa, secondo me, anche perchè non trova risposte soddisfacenti ne in termini scientifici ne "paranormali", se così si può dire. Voglio dire: sono stati gli alieni? Esperimenti dell'esercito russo? Allucinazioni? E perchè alcuni sono morti di ipotermia e altri con le ossa fracassate? E soprattutto: perchè alla povera Ludmila è stata strappata la lingua? E perchè solo a lei?

Forse l'ipotermia spiega come mai si sono spogliati, ma non spiega tutto.
Inviato il: 30/5/2013 16:21
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  •  Merio
      Merio
Re: L'incidente del Passo di Dyatlov.
#5
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 15/4/2011
Da
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e ma in teoria erano gente abbastanza esperta... la prima cosa che si cerca di evitare è proprio l'ipotermia...

Qualsiasi fosse la minaccia ha fatto dimenticare le più basilari regole di sopravvivenza al gruppo... perché era in gioco la loro vita...

e poi la tenda aperta dall'interno...

Qualcosa deve aver cercato di entrare... allo stesso tempo non li ha ammazzati subito... sembrerebbe ci abbia giocato un po'...

Anche la lingua strappata denota un elemento asimmetrico rispetto agli altri...

Sembrerebbe più l'azione di un sadico...

Però possiamo solo supporre cosa sia accaduto...

Non so perché ma mi fa' venire in mente scenari tipo "La CASA", oppure "LA COSA DI UN ALTRO MONDO"...
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Inviato il: 30/5/2013 19:04
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  •  Calvero
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Re: L'incidente del Passo di Dyatlov.
#6
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
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Citazione:
... ma di certo questa triste storia ci insegna qualcosa: non andate in posti che hanno un nome di merda.





Citazione:
In origine erano dieci, ma uno di loro tornò indietro per motivi di salute a me ignoti.



L'assassino


---==)*(==---

Minchia se se la sono vista brutta!! Che storie. Veramente affascinate. Più che altro mi stupisce e mi vergogno del mio cinismo nell'essere affascinato per qualcosa che le vittime se mi sentissero dall'al di là mi torturerebbero a me, e avrebbero pure ragione
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Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 30/5/2013 19:39
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  •  ohmygod
      ohmygod
Re: L'incidente del Passo di Dyatlov.
#7
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 16/10/2007
Da
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Cosa li ha terrorizzati? Non si sa. Gigi D'Alessio ancora non c'era (ecco, l'ho nominato... da ora potete continuare tranquilli, ci sono solo cadaveri).

( Gigi D'Alessio ) 3LoL
Cataclisma mentale.
See later.
Inviato il: 31/5/2013 7:48
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  •  SpikeZ
      SpikeZ
Re: L'incidente del Passo di Dyatlov.
#8
Mi sento vacillare
Iscritto il: 25/9/2007
Da Karalis
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Calvero... siamo in due allora.

Ad ogni modo volevo mostrarvi una foto:



Non so chi sia del gruppo ma... non sono un esperto, ok, ma a voi sembra il cadavere di un uomo deceduto in una zona con temperature che vanno da -18° a -30°? Perchè è così tanto decomposto?
Inviato il: 1/6/2013 17:42
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  •  Calvero
      Calvero
Re: L'incidente del Passo di Dyatlov.
#9
Sono certo di non sapere
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Da Fleed / Umon
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Mi piacerebbe contribuire, ma proprio non so una cippa di decomposizione, a meno che non sia quella della nostra società

Chissà se prima o poi se ne verrà mai a capo di questa vicenda
_________________
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Inviato il: 1/6/2013 17:50
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  •  SpikeZ
      SpikeZ
Re: L'incidente del Passo di Dyatlov.
#10
Mi sento vacillare
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Da Karalis
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Ne dubito
Inviato il: 1/6/2013 18:16
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  •  Merio
      Merio
Re: L'incidente del Passo di Dyatlov.
#11
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 15/4/2011
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Servirebbe un anatomopatologo...

Sarebbe interessante "censire" le figure professionali presenti su LC... scommetto che troveremmo delle sorprese...

Così su due piedi guardando solo la parte superiore noto delle specie di ustioni... parecchio gravi... un ustione può essere sia da ghiaccio sia da radiazione termica...

Però se guardo i grandi pettorali prima che finiscono mi sembrano "normali"...

Se fosse stato il freddo a fare quei danni anche il resto del corpo dovrebbe mostrare tali ferite... una foto più grande sarebbe utile ...

La sparo e dico che un fascio di radiazione termica/radioattiva ha colpito il poveraccio nella parte superiore del corpo(ustioni da radiazione?)... e doveva avere la testa in una posizione particolare... tipo con il mento in giù... perché se guardo il mento noto una zona intonsa...

Sulla decomposizione c'è poco da dire... infatti a - 30 °C direi che tutti i processi biochimici sono del tutto bloccati... l'attività batterica dovrebbe essere rasente lo zero... l'acqua del corpo congelerà in fretta...

Però un anatomopatologo sarebbe davvero utile...
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Inviato il: 1/6/2013 18:21
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  •  SpikeZ
      SpikeZ
Re: L'incidente del Passo di Dyatlov.
#12
Mi sento vacillare
Iscritto il: 25/9/2007
Da Karalis
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In effetti ha ancora le orecchie attaccate ma la parte frontale del viso sembra totalmente andata.

Mi incuriosisce anche il comportamento dei ragazzi che si sono arrampicati sugli alberi. Ricapitoliamo: fuggono via dalla tenda in mutande e arrivati al bosco si arrampicano così in fretta da torturarsi le carni. Perchè? Perchè salire sugli alberi così in fretta? E per quale motivo? Per osservare la tenda, è stato detto. E cosa c'era da osservare? Sta storia fa venire l'emicrania.
Inviato il: 1/6/2013 18:29
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  •  RiccardoM
      RiccardoM
Re: L'incidente del Passo di Dyatlov.
#13
Ho qualche dubbio
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In Russia dicono che i tizi del gruppo avevano una grossa passione per l'occultismo.
Potrebbero aver evocato qualcosa che non sono riusciti a controllare.
Inviato il: 5/9/2013 18:16
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  •  polaris
      polaris
Re: L'incidente del Passo di Dyatlov.
#14
Dubito ormai di tutto
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Citazione:
Ortoten, nella lingua del locale popolo Mansi significa: Non ci andate![...]sono stati trovati cadaveri ai piedi della montagna Kholat Syakhl che, sempre in lingua Mansi, significa: Montagna dei morti.
Il nome, sempre il nome...cacchio e pensare che fino a poco tempo fa prendevo per corbellerie tutte le faccende riguardanti l'onomanzia. Invece in questi giorni continuo a scoprire cose che non fanno che confermarla.

Se i ragazzi fossero stati davvero occultisti come dice RiccardoM avrebbero conosciuto l'importanza del nome dei luoghi. O forse no?Forse tutto sommato non "credevano" a queste "sciocchezze" perché provenivano dal mondo accademico? Forse hanno giocato ad evocare qualcosa? O hanno preso degli allucinogeni? Ma quale allucinogeno fracassa il cranio e le costole? Quale allucinogeno provoca una tremenda decomposizione a temperature glaciali dove tutto si conserva perfettamente? Come ha detto Merio questa faccenda ricorda molto il film "La Casa" di Raimi. Decisamente meno divertente però.

Nella foto ritoccata con il programma di grafica mi sembra di riconoscere un fuoco. Non è stato detto che i ragazzi hanno acceso un fuoco da campo?
Comunque bisognerebbe avere un quadro più chiaro. Pressapoco in che posizione é stata scattata l'ultima fotografia? Gli inquirenti hanno mai detto qualcosa in proposito?
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Inviato il: 5/9/2013 18:45
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Re: L'incidente del Passo di Dyatlov.
#15
Mi sento vacillare
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Vittime di esperimenti atomici per me.
Inviato il: 5/9/2013 19:12
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  •  Merio
      Merio
Re: L'incidente del Passo di Dyatlov.
#16
Sono certo di non sapere
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Recentemente su history channel c'è una serie di documentari che parla degli "Antichi alieni"... ora in una di queste puntate si parlava di particolari luoghi della terra, famosi per essere... sconsigliati ai turisti... avevano nomi inquietanti e figure locali, o personaggi che li avevano esplorati affermavano vi fossero accaduti strani eventi...

ad esempio qualcuno si ammalava... si sentivano energie negative pervadere l'aere...

purtroppo l'ho visto verso metà quindi mi sono perso un po' di cose...

La serie si chiama "Antichi alieni"...

Beh, in qualche puntata mi sembravano un po' fantasiosi, ma non è che me ne intenda molto...

Magari quel posto è proprio uno di questi topos maledetti...
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Inviato il: 5/9/2013 20:57
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  •  RiccardoM
      RiccardoM
Re: L'incidente del Passo di Dyatlov.
#17
Ho qualche dubbio
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In un documentario russo che vidi non molto tempo fa dicevano che questi ragazzi erano occultisti, andarono in quel posto per una qualche ragione precisa, sembra che volessero fare un rituale ma non si sa bene per cosa, naturalmente al tempo in cui si svolsero i fatti questo era un segreto del gruppo che ufficialmente era partito solo per una normale escursione.

Il decimo che torno' indietro e' rimasto abbottonato e non ha mai voluto dire nulla.

Tra gli effetti personali della spedizione furono rinvenuti dei diari o taccuini di appunti in cui erano presenti simboli esoterici, rune ed appunti in una lingua ignota. In un taccuino vi erano dei disegni fatti a mano raffiguranti i membri della spedizione morti ognuno con le ferite con cui verranno poi ritrovati, questi dettagli furono tenuti segreti per molto tempo.
Inviato il: 5/9/2013 23:58
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  •  polaris
      polaris
Re: L'incidente del Passo di Dyatlov.
#18
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

RiccardoM ha scritto:
In un documentario russo che vidi non molto tempo fa dicevano che questi ragazzi erano occultisti, andarono in quel posto per una qualche ragione precisa, sembra che volessero fare un rituale ma non si sa bene per cosa, naturalmente al tempo in cui si svolsero i fatti questo era un segreto del gruppo che ufficialmente era partito solo per una normale escursione.

Il decimo che torno' indietro e' rimasto abbottonato e non ha mai voluto dire nulla.

Tra gli effetti personali della spedizione furono rinvenuti dei diari o taccuini di appunti in cui erano presenti simboli esoterici, rune ed appunti in una lingua ignota. In un taccuino vi erano dei disegni fatti a mano raffiguranti i membri della spedizione morti ognuno con le ferite con cui verranno poi ritrovati, questi dettagli furono tenuti segreti per molto tempo.
Interessantissimo Riccardo. Riesci a linkare il documentario? Anche in inglese va bene.
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Inviato il: 6/9/2013 0:01
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  •  RiccardoM
      RiccardoM
Re: L'incidente del Passo di Dyatlov.
#19
Ho qualche dubbio
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Non posso citare le fonti, trovai il documentario per caso facendo zapping, era su un canale che non ricordo.. lo vide anche mia moglie che si ricorda piu' o meno le stesse cose che ho gia'
scritto.

In ogni modo era tutto in russo... abito in Russia e vedo la TV russa...
Inviato il: 6/9/2013 11:25
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  •  polaris
      polaris
Re: L'incidente del Passo di Dyatlov.
#20
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

RiccardoM ha scritto:
Non posso citare le fonti,
Temi ritorsioni?
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Inviato il: 6/9/2013 12:17
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  •  toussaint
      toussaint
Re: L'incidente del Passo di Dyatlov.
#21
Sono certo di non sapere
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misteriosi rituali, rune e simboli esoterici, tracce di una forza indescrivibile, corpi mutilati...
non potrebbero aver eseguito un rituale per la trasformazione di uno di loro in un Berserker, il leggendario Guerriero-Lupo della tradizione nordica?
guarda caso, uno solo si è salvato...
a proposito, siamo sicuri che fossero 10 e non 12?
perchè la Tradizione narra che i Berserker fossero organizzati in gruppi di 12, numero sacro necessario per i rituali di trasformazione che prevedevano, tra l'altro l'assunzione di sostanze particolari tipo funghi allucinogeni che aprivano il terzo occhio, l'amigdala, ad altri mondi e anche l'assunzione di bevande a base di sangue di lupo e di orso.
da questa ipotesi resterebbe fuori, però, il ritrovamento di tracce di radioattività, il colore arancione e le luci...
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"Siam del popolo le invitte schiere c'hanno sul bavero le fiamme nere ci muove un impeto che è sacro e forte morte alla morte morte al dolor. Non vogliamo più assassini non vogliamo più briganti come un dì gridiamo: avanti!" Arditi del Popolo 1921
Inviato il: 6/9/2013 12:33
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  •  Merio
      Merio
Re: L'incidente del Passo di Dyatlov.
#22
Sono certo di non sapere
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E come funzionerebbe il rito?

Giusto per curiosità personale...

Magari ha funzionato... purtroppo per loro...
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Ezra Pound
Inviato il: 6/9/2013 14:29
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  •  toussaint
      toussaint
Re: L'incidente del Passo di Dyatlov.
#23
Sono certo di non sapere
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Gli Sciamani Guerrieri
Un interessante e particolare aspetto che caratterizza lo Sciamanesimo del nord Europa, è che esso veniva utilizzato non solo per scopi di Guarigione, ma anche a fini puramente bellici. Significativo è il ritrovamento archeologico della piastra in bronzo rinvenuta a Torslunda in Svezia, dove si riconosce un Guerriero Ulfedhinn con le proprie armi di appartenenza (lancia e spada corta).
Nelle Saghe norrene si fa riferimento a dei particolari guerrieri che, addestrati con tecniche sciamaniche, formavano gruppi di combattenti particolarmente potenti e temuti dagli avversari.
Questi combattenti si distinguevano in tre caste:

1. Berserker (Uomini-Orso)

2. Ulfedhnar (Uomini-Lupo)

3. Svinfylking (Uomini-Cinghiale)

Votati a Odino/Wotan, questi Guerrieri Sacri, erano in grado di canalizzare quella potente energia conosciuta come Ond e, tramite particolari rituali, ad entrare nella condizione di "Wodhiz" (furore guerresco ispirato).
Questa frenesia permetteva loro di recarsi in battaglia seminudi, indossando solo la pelle del loro animale totemico. Prima del combattimento venivano presi da questa estasi mistica, ringhiando, ululando e ruggendo e nella mischia dimostravano una forza disumana, non avvertendo il dolore delle ferite e combattendo come "belve inferocite".

Si è ipotizzato che i guerrieri totemici scandinavi e germanici, per ottenere questi effetti, assumessero prima della battaglia birra e amanita muscaria, un potente fungo allucinogeno, oltre che un notevole stimolatore dell’attività psico-fisica.
Una particolare attenzione meriterebbe in questo senso il concetto della bevanda sacra che mette in contatto l'uomo con le divinità, cosa questa che non è assolutamente estranea alle prime culture indeuropee (cfr. la figura del dio-bevanda "Soma" ne "Le Sorti del Guerriero" di Dumezìl).
Di fatto i Berserker e gli Ulfhednar erano Guerrieri Sacri ad Odino/Wotan, e secondo il mito era proprio lui ad indurre l'estatico stato di Furia, fino a provocare delle vere e proprie trasformazioni sul piano fisico.
Per comprendere maggiormente l’aspetto del Wodhiz è necessario innanzitutto analizzare la sfera semantica della radice indoeuropea di Wotan che è "wat" e che sta ad indicare la "furia divina" (di cui anche l’antico irlandese "faith" cioè "veggente, profeta"). Wat è la dimensione sovrumana alla quale si apre appunto il Guerriero Sacro e attraverso la quale egli raggiunge lo stato di estasi guerriera chiamato appunto Wodhiz. Esso è dunque il trascendere della dimensione umana ed entrare in quella divina, incanalando l’energia sovrumana usata poi in battaglia. Si è a conoscenza che per canalizzare questo stato, si effettuasse un rito chiamato "Hamrammr", "mutamento di forma" e che per ottenere ciò si usassero principalmente tre sistemi: l’uso di droghe, la bevuta rituale e la danza rituale.

1. Il primo sistema riguardava sostanzialmente quanto descritto sopra circa la mescolanza dell’amanita muscaria tagliata a fette e integrata con altre erbe, mescolata con birra, "ricetta" della quale però attualmente non si più nulla, almeno stando alle nostre informazioni. L’uso del fungo allucinogeno sembra fosse proprio dei Berserker.

2. Attraverso il "Bragafull", la bevuta rituale tracannando una birra molto forte, ma non è chiaro se con l’aggiunta di pezzi del fungo allucinogeno.

3. La Danza di Guerra dei Guerrieri intorno al Fuoco (più adatta agli Ulfedhnar) sempre con l’uso ritualizzato di più corni di birra (privi con molta probabilità dell’amanita muscaria).

Inoltre la figura del guerriero sciamanico nordico si fonda principalmente sul "Contratto col Dio", ottenendo da esso protezione. Si sa infatti che Odino/Wotan, fecondo di vittoria ("Sigrsaell") benedice i suoi imponendo loro le mani sul capo ("gaf heim bjanak") in un gesto ieratico, veicolo di sicura protezione.
Era questa somma di cose che permetteva al Guerriero di incanalare la potente energia del Wodhiz, energia che lo portava a contatto con il "Berserkrgangr", chiamato anche la "furia del Berserkr", termine questo usato anche per gli Ulfedhnar.
È da notare che dalle Saghe si è creata spesso una confusione tra i Berserker e gli Ulfedhnar e questo probabilmente dovuto anche al fatto che in alcuni dei loro nomi vi erano elementi sia del lupo che dell’orso. Si ha notizia di nomi come Bjornulfr o Bjarnhedinn e così via. Questo può sicuramente essere stato un elemento che ha permesso di creare un po’ di confusione nell’attribuzione di aspetti relativi alle due confraternite guerriere ("Mannerbunde" in lingua Sassone).
Al contrario di quello che si dice comunemente sui Guerrieri Sacri, l’Uomo-Orso combatteva da solo mentre l’Uomo-Lupo combatteva in gruppo.
È più facile supporre che al Berserkr (singolare di Berserker) occorresse la spinta dell’allucinogeno, mentre l’Ulfedhinn (singolare di Ulfedhnar) ricorresse alla "forza del branco" e alle Danze di Guerra, insieme naturalmente all’assunzione di bevande che aiutassero ad indurre lo stato di estasi guerriera.
I Guerrieri Sacri erano tali non solo perché erano votati a Odino, ma perché erano a tutti gli effetti degli Sciamani (proprio come il Grande Padre) e ricevevano tutto l’addestramento sciamanico necessario, con la differenza che venivano addestrati solo per la guerra. In genere chi aderiva a queste confraternite era un individuo che riceveva una "Chiamata" o che aveva un "Sentito" profondo che andava al di là della ragione umana e che lo spingeva ad aderire, spesso giovanissimo, a questi tanto particolari quanto speciali gruppi di guerrieri.
Sopra tutti si noti la capacità di questi individui, riportata in talune Saghe, di combattere contro le schiere nemiche lasciando il loro corpo addormentato nella tenda… (altro elemento sciamanico).
I Berserker furono per lunghissimo tempo le guardie del corpo del re di Norvegia. Essi traevano la forza dall’orso, loro animale totemico (la parola scandinava Bar/Ber sta ad indicare l’orso e la sua forza).
La parola scandinava "ulf" ("wulf" in lingua tedesca e "wolf" in lingua inglese) significa "lupo" e allo stesso modo dei loro "cugini" Orsi, traevano e utilizzavano la forza dal loro Animale Totemico: il lupo.
Il giaco di pelle degli Uomini-Lupo era chiamato "Vargstakkar".
Anche in ambito celtico si ritrovano elementi molto simili ai Guerrieri Sacri nordici: Radnor, principe gallese, muove guerra ai suoi nemici in forma di lupo; il libro scritto all’incirca nel 13° secolo "Le meraviglie dell’Irlanda" sostiene che "esistono alcuni uomini che hanno il potere meraviglioso di assumere a loro piacere la forma di un lupo" e anche nella letteratura arturiana (peraltro molto influenzata dalla religione emergente del cristianesimo) si fa riferimento ad un cavaliere di nome Ulfius (evidente la radice scandinava del suo nome), assistente di Uther Pendragon, che viene consegnato alla storia contemporanea come appartenente al Clan del Lupo. Un fatto che forse può indicare un possibile influenzamento delle genti scandinave su quelle celte anche in fatto di Sciamanesimo, benché non esistano prove concrete di uno Sciamanesimo Celtico, almeno rispetto ai parametri standard attraverso i quali si identifica un percorso sciamanico.
E ancora le gesta del leggendario eroe irlandese Cuchulainn, al quale spuntavano più occhi durante la battaglia e che arriva persino ad uccidere suo figlio perché non lo riconosce, in quanto pervaso dal furore guerriero. Nel "Tain Bo Cualnge" si legge: "per acquietare la sua collera gli accostavano tre mastelli di acqua fredda. Lo si immergeva nel primo ed egli riscaldava l’acqua contenutavi in tal modo che questa dirompeva spezzando il contenitore di legno ed i cerchi che lo cingevano proprio come succede quando si schiaccia il guscio di una noce. Nel secondo mastello l’acqua formava delle bolle grandi come una mano. Nel terzo infine c’era ancora un calore così alto che alcuni lo sopportavano ma altri sicuramente no." Anche per i Guerrieri scandinavi il calore poteva essere un problema, al punto tale che un eccesso di esso poteva ucciderli.
In ultimo una piccola nota sugli Svinfylking, gli Uomini-Cinghiale (dal norreno "svin" cioè "cinghiale"), dei quali pochissimo si sa se non che erano abili nei travestimenti, combattevano in gruppo con la disposizione a "Testa di Cinghiale" particolare formazione a cuneo che permetteva loro di insinuarsi meglio e di aprire il fronte nemico. I due primi Svinfylking che componevano la testa del gruppo erano chiamati "Rani", cioè "musi" ed erano i due migliori combattenti d’ascia.
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"Siam del popolo le invitte schiere c'hanno sul bavero le fiamme nere ci muove un impeto che è sacro e forte morte alla morte morte al dolor. Non vogliamo più assassini non vogliamo più briganti come un dì gridiamo: avanti!" Arditi del Popolo 1921
Inviato il: 6/9/2013 15:21
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  •  toussaint
      toussaint
Re: L'incidente del Passo di Dyatlov.
#24
Sono certo di non sapere
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al post precedente va aggiunto che, come il post dice ma en passant, all'accrescimento del potenziale guerriero e alla furia animalesca si aggungeva, secondo la Tradizione, un vero e proprio mutamento di forma, tant'è che questi guerrieri animali si distinguevano secondo l'animale totem di cui assumevano la forma.
il mutamento di forma necessitava oltre che dell'assunzione di distillati alcolici e funghi allucinogeni che inducevano uno stato alterato di coscienza in grado di richiamare in forte quantità l'energia divina che poi non è altro che il Vril, il Chi, il Prana o come lo vogliamo chiamare, anche di danze rituali estatiche e di formule magiche mediate dalle rune, segni archetipici simili come funzione alle lettere della Kabbalah.
se crediamo a quanto dice la Tradizione, dobbiamo immaginare che l'entrata in azione di questa potente energia avesse il potere di modificare temporaneamente il DNA, che quindi non sarebbe una struttura rigida e determinata una volta per tutte, ma un vero e proprio codice di programmazione modificabile a piacimento, se si dispone dell'energia necessaria.
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Inviato il: 6/9/2013 15:28
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  •  toussaint
      toussaint
Re: L'incidente del Passo di Dyatlov.
#25
Sono certo di non sapere
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notare come chuculainn e i guerrieri norreni sviluppassero un tremendo calore, evidentemente l'irraggiamento all'esterno del Vril.



edit: potrebbe essere che le tracce di radioattività, il colore arancione, le luci siano tutti dovuti a questo irraggiamento?
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Inviato il: 6/9/2013 15:33
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  •  RiccardoM
      RiccardoM
Re: L'incidente del Passo di Dyatlov.
#26
Ho qualche dubbio
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Personalmente non credo molto a queste sciamanate nordiche. Ma se proprio deve essere direi che se hanno incontrato uno di quei cosi guerrieri non era certo uno di loro ma piuttosto un nemico, un estraneo.

Il decimo uomo che torno' indietro, torno' troppo presto per avere una parte attiva nel massacro. Inoltre il gruppo durante l'escursione aveva avuto anche dei contatti con dei locali con cui c'erano state delle tensioni (non chiarite dal documentario). Io potrei immaginate uno scenario simie:

Quella montagna nasconde un segreto energetico/esoterico importante, il gruppo va apposta per scoprire/vedere/trarre vantaggio da questo segreto ma durante l'escursione incontrano dei locali a conoscenza del segreto stesso i quali capiscono lo scopo della spedizione e dissentono, ne nasce un diverbio ma poi i nostri continuano indisturbati verso la loro meta. A quel punto pero' sono stati scoperti, quindi vengono seguiti da un qualche "guardiano" ed assaliti nel momento in cui finalmente dimostrano l'intenzione a non desistere.
Inviato il: 6/9/2013 16:17
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  •  toussaint
      toussaint
Re: L'incidente del Passo di Dyatlov.
#27
Sono certo di non sapere
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può essere. può essere...
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Inviato il: 6/9/2013 16:38
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  •  polaris
      polaris
Re: L'incidente del Passo di Dyatlov.
#28
Dubito ormai di tutto
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Da Tlön
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Nelle leggende arabe si parla di posti proibiti come il deserto del Rub' al-Khali (evitato dai beduini e in parte inesplorato) abitati da strani esseri sovrannaturali (Djinn?). Una figura tipica di queste leggende é La Cosa Che Ti Segue Furtiva, un mostro invisibile che attacca gli sfortunati che si attardano nel deserto.

@ RiccardoM

Ci sono leggende russe simili?
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Che epoca terribile quella in cui degli idioti governano dei ciechi.. - Shakespeare
Inviato il: 6/9/2013 18:00
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  •  Calvero
      Calvero
Re: L'incidente del Passo di Dyatlov.
#29
Sono certo di non sapere
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Da Fleed / Umon
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Ma di quanto si è venuto a sapere quanto è da ritenersi cosa scientificamente certa?

Ad esempio. La radioattività. Parlo da assoluto ignorante in merito. In natura è possibile si manifesti in qualche misura? .. e, detto questo, perché avrebbero dovuto misurare la radioattività sul posto?? .. e, ancora, le documentazioni relative a questi rilievi sono al di là di ragionevoli dubbi?


.. perché, ci si pensi, tra tutte le ipotesi qui formulate, così alla buona si intende, quella della radioattività sarebbe l'unica informazione che rimane difficile da inquadrare ... mentre per il resto, in qualche modo, per quanto al limite del surreale, delle ipotesi si possono fare.

Se in quel posto un segreto è qualcosa di sacro per chi ne è messo a parte, potrebbe anche essere che proprio gli indigeni abbiano inscenato qualcosa di spaventoso, ad esempio, e poi la cosa magari sia finita male e degenerata.

Ultima domanda. Per chi, forse, sa.

Dell'ultima fotografia, si sa essere quella ultima scattata del rullino o si è riusciti a risalire sia stata fatta nei momenti della tragedia?? Magari trovata in mano a una vittima [la macchina intendo] o che so io ....

.. perché la differenza è cruciale.
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Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 6/9/2013 18:47
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  •  Merio
      Merio
Re: L'incidente del Passo di Dyatlov.
#30
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 15/4/2011
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Citazione:
perché la differenza è cruciale.


Direi di sì...

Perché se l'hanno scattata durante il tragitto, o magari verso la fine quando hanno trovato il luogo di riparo potrebbe dirci poco...

Però se l'hanno scattata durante l'evento... beh il fotografo deve aver ritenuto più importante cercare di immortalare l'entità piuttosto che cercare di scappare...

Anche la storia della droga è interessante... uno stato paranoico/allucinato potrebbero aver scatenato la fuga strappando la tenda, e correndo nudi con temperature estremamente fredde...

Anzi il fatto steso che si siano tolti i vestiti è indicativo... non credo proprio che in quelle regioni una volta in tenda ti spogli... però se avessero avuto l'impressione di morire di caldo...

oppure un'arma termica/radioattiva li ha puntati...

Sì, insomma è un bel casino...

Non so perché, ma le circostanze di questa tragedia mi ricordano questo film:



Devo ammettere che un po' di paranoia me l'ha fatta venire...
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La libertà di parola senza la libertà di diffusione è come un pesce rosso in una vasca sferica...
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Inviato il: 6/9/2013 19:57
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