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   Religioni & Spiritualità
  Eterno ritorno dell'uguale. È dimostrato?

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  •  RedPill
      RedPill
Re: Eterno ritorno dell'uguale. È dimostrato?
#31
Mi sento vacillare
Iscritto il: 23/5/2011
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Citazione:

Ippia ha scritto:
ma quando c1 si ripeterà infinite volte a t1,t2..tn non ha più senso distinguere t1 da t2 e dagli altri t. Innanzitutto perché come abbiamo detto t1 (ma anche t in generale direi) non esiste, perché non c'è inizio e quindi t1 non ha senso definirlo. Solo se metti un punto di vista, un paletto con cui relazionarti agli eventi può avere un senso, ma in assoluto non ce l'ha. Per cui l'evento c1 si ripeterà esattamente uguale ad ogni t successivo come ad ogni t antecedente.


Questo vale solo se pensi al tempo come ad una semiretta.
Se invece pensiamo allo spazio-tempo come ad un insieme infinito di punti le cose cambiano.
t1 non è il punto 1 di t, ma è un qualsiasi punto tn appartente a T, tale che esiste sempre un punto tn-1 e tn+1.

Per quanto riguarda l'evento c1, non potrà mai essere esattamente uguale a sè stesso per ogni t, poichè ogni evento causa una sequenza imprevedibile di interazioni. Quindi l'universo osservabile in t2 è sicuramente diverso dall'universo osservabile in t1. Ciò significa che l'evento verificatosi in t2 sarà sicuramente diverso dall'evento verificatosi in t1.

Un semplice esempio.
Poniamo un contenitore stagno pieno d'aria con umidità relativa 60% e temperatura 25°C.

Al tempo t1 inseriamo dall'alto una goccia d'acqua a 40°C in questo contenitore. La goccia cadrà e si schianterà sul fondo provocando spruzzi. Una parte della goccia andrà lentamente a depositarsi sul fondo, una parte della goccia evaporerà andando a far aumentare l'umidità relativa e la temperatura dell'aria.

Al tempo t2 inseriamo una goccia d'acqua esattamente identica alla prima.
L'evento osservabile sarà completamente diverso dal precedente anche se la goccia d'acqua era esattamente identica.

Peace
RedPill
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People are bloody ignorant apes.
Inviato il: 23/1/2013 14:37
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  •  Ippia
      Ippia
Re: Eterno ritorno dell'uguale. È dimostrato?
#32
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 21/1/2013
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Citazione:

Questo vale solo se pensi al tempo come ad una semiretta.
Se invece pensiamo allo spazio-tempo come ad un insieme infinito di punti le cose cambiano.
t1 non è il punto 1 di t, ma è un qualsiasi punto tn appartente a T, tale che esiste sempre un punto tn-1 e tn+1.

Per quanto riguarda l'evento c1, non potrà mai essere esattamente uguale a sè stesso per ogni t, poichè ogni evento causa una sequenza imprevedibile di interazioni. Quindi l'universo osservabile in t2 è sicuramente diverso dall'universo osservabile in t1. Ciò significa che l'evento verificatosi in t2 sarà sicuramente diverso dall'evento verificatosi in t1.

Un semplice esempio.
Poniamo un contenitore stagno pieno d'aria con umidità relativa 60% e temperatura 25°C.

Al tempo t1 inseriamo dall'alto una goccia d'acqua a 40°C in questo contenitore. La goccia cadrà e si schianterà sul fondo provocando spruzzi. Una parte della goccia andrà lentamente a depositarsi sul fondo, una parte della goccia evaporerà andando a far aumentare l'umidità relativa e la temperatura dell'aria.

Al tempo t2 inseriamo una goccia d'acqua esattamente identica alla prima.
L'evento osservabile sarà completamente diverso dal precedente anche se la goccia d'acqua era esattamente identica.

Peace
RedPill


Scusa eh, ma io intendo che se la situazione si ripresenta, si ripresenta esattamente uguale, cioè tra un gigamilione di anni ci sarà un nuovo te (uguale a te in tutto e per tutto) che metterà la stessa identica goccia nello stesso contenitore, e la stessa quantità di atomi andranno a formare il vapore acqueo e la stessa quantità rimarrà liquida.

E tra tutti i gigamilioni di universi che si formeranno nell'eternità ci sarà anche quello in cui, uguale in tutto e per tutto a quello attuale, la quantità di atomi che evapora sarà differente per un solo atomo di H e quindi quell'universo così formato sarà differente dal nostro. Non uguale, ma simile. L'uguale è perfettamente identico (questo ne riduce drasticamente la possibilità di esistere, ma all'infinito la probabilità è certa).

È come quando riavvogli un nastro, gli eventi sono gli stessi mica cambiano.. solo in relazione a te che li osservi li puoi chiamare differenti perché li guardi in tempi differenti. Ma non c'è osservatore possibile ad osservare il riformarsi del mondo esattamente come è ora, perché non c'è osservatore esterno, se consideriamo l'universo privo di limiti e quindi neghiamo l'esistenza di un non-universo capace di osservare da fuori il nostro universo o quelli successivi-antecedenti. Per questo non c'è possibilità di differenziare gli eventi.

Ci sarà un nuovo te, identico geneticamente e atomicamente, che farà esattamente le stesse esperienze, nello stesso modo, nello stesso tempo. Non importa se la teoria del caos afferma che dalle stesse premesse innumerevoli conseguenze sono possibili, perché, ripeto, ad infinito vengono appianate queste possibilità.
Inviato il: 23/1/2013 15:12
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  •  Manfred
      Manfred
Re: Eterno ritorno dell'uguale. È dimostrato?
#33
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 3/11/2009
Da Osnabrück
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Mi è venuto ora alla mente un esempio pratico nato dalla osservazione e privo di speculazioni intellettuali, per chiarire ciò che intendo riguardo alla conoscenza diretta dei fenomeni che caratterizzano il mistero dell'esistenza e la sua manipolazione.
Nella vetrina di un negozio parecchi anni fa vidi una foresta bonsai, oltre a captare la sofferenza che essa sprigionava mi resi conto che fra quegli alberi in miniatura,ma identici il tutto per tutto ai loro compagni più fortunati, il tempo non scorreva nella stessa maniera che scorreva per me spettatore, ma nemmeno come avrebbe scorso in una vera foresta.
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Manfred
Inviato il: 23/1/2013 15:19
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  •  g_a_b
      g_a_b
Re: Eterno ritorno dell'uguale. È dimostrato?
#34
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 17/1/2007
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Citazione:

Calvero ha scritto:

Che figata ... stanotte stavo guardando un film di Miyazaki e mi chiedevo cosa significasse la scelta di un determinato nome di un posto immaginario, importante nella storia del cartone animato. Ora clicco sul LINK del teorema delle scimmie, e trovo la risposta precisa alla domanda che mi ero fatto stanotte.


Una figata davvero! Coincidenze su coincidenze.... Io stavo proprio ora cercando informazioni su un saggio di Jung intitolato "Sincronicità come principio di nessi acausali" che dovrebbe parlare proprio del concetto di coincidenza in una sua reinterpretazione psicologica e magica.

P.S.
Curiosità: qual era il nome del luogo immaginario?
E il titolo del film?
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...come si vadia in cielo e non come vadia il cielo. (Galileo)
Inviato il: 23/1/2013 15:19
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  •  Ippia
      Ippia
Re: Eterno ritorno dell'uguale. È dimostrato?
#35
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 21/1/2013
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Citazione:

g_a_b ha scritto:
Citazione:

Calvero ha scritto:

Che figata ... stanotte stavo guardando un film di Miyazaki e mi chiedevo cosa significasse la scelta di un determinato nome di un posto immaginario, importante nella storia del cartone animato. Ora clicco sul LINK del teorema delle scimmie, e trovo la risposta precisa alla domanda che mi ero fatto stanotte.


Una figata davvero! Coincidenze su coincidenze.... Io stavo proprio ora cercando informazioni su un saggio di Jung intitolato "Sincronicità come principio di nessi acausali" che dovrebbe parlare proprio del concetto di coincidenza in una sua reinterpretazione psicologica e magica.

P.S.
Curiosità: qual era il nome del luogo immaginario?
E il titolo del film?


Laputa- il castello nel cielo

Forse il primo capolavoro di Miyazaki
Inviato il: 23/1/2013 15:37
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  •  Calvero
      Calvero
Re: Eterno ritorno dell'uguale. È dimostrato?
#36
Sono certo di non sapere
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Citazione:


Curiosità: qual era il nome del luogo immaginario?
E il titolo del film?


LAPUTA



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Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 23/1/2013 15:39
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  •  Calvero
      Calvero
Re: Eterno ritorno dell'uguale. È dimostrato?
#37
Sono certo di non sapere
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Nella vetrina di un negozio parecchi anni fa vidi una foresta bonsai, oltre a captare la sofferenza che essa sprigionava mi resi conto che fra quegli alberi in miniatura,ma identici il tutto per tutto ai loro compagni più fortunati, il tempo non scorreva nella stessa maniera che scorreva per me spettatore, ma nemmeno come avrebbe scorso in una vera foresta.



Bella lì Manfred
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Inviato il: 23/1/2013 15:40
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  •  Ippia
      Ippia
Re: Eterno ritorno dell'uguale. È dimostrato?
#38
Ho qualche dubbio
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Manfred ha scritto:
Mi è venuto ora alla mente un esempio pratico nato dalla osservazione e privo di speculazioni intellettuali, per chiarire ciò che intendo riguardo alla conoscenza diretta dei fenomeni che caratterizzano il mistero dell'esistenza e la sua manipolazione.
Nella vetrina di un negozio parecchi anni fa vidi una foresta bonsai, oltre a captare la sofferenza che essa sprigionava mi resi conto che fra quegli alberi in miniatura,ma identici il tutto per tutto ai loro compagni più fortunati, il tempo non scorreva nella stessa maniera che scorreva per me spettatore, ma nemmeno come avrebbe scorso in una vera foresta.


Non pensi che chi apprezza i bonsai lo faccia semplicemente per mancanza di empatia con la Natura? Ignoranza, limitazione, solipsismo.

Non vedo il nesso con la speculazione intellettuale, se tu o qualcun altro me lo spiegaste mi fareste un uomo probabilmente più saggio.
Inviato il: 23/1/2013 15:53
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  •  Manfred
      Manfred
Re: Eterno ritorno dell'uguale. È dimostrato?
#39
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Il mio non era un esempio retorico.

Dentro alla cultura nera che ha portato ai bonsai si aprono abissi inimmaginabili alla ragione.

La fonte di conoscenza per l'uomo è l'istinto, l'intuito , il buon senso in una parola unica il "sentire" nel senso di percepire. La ragione dovrebbe servire solo a mettere ordine in quanto appreso, invece vuole avere il sopravvento rinchiudendo l'individuo in una prigione razionale.
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Manfred
Inviato il: 23/1/2013 16:33
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  •  RedPill
      RedPill
Re: Eterno ritorno dell'uguale. È dimostrato?
#40
Mi sento vacillare
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Ippia ha scritto:

Ci sarà un nuovo te, identico geneticamente e atomicamente, che farà esattamente le stesse esperienze, nello stesso modo, nello stesso tempo. Non importa se la teoria del caos afferma che dalle stesse premesse innumerevoli conseguenze sono possibili, perché, ripeto, ad infinito vengono appianate queste possibilità.


Forse ho capito cosa intendi. Intendi che in un tempo infinito, possono verificarsi nuovamente le stesse condizioni di t1.
Ma la ciclicità non è la sola spiegazione possibile.

Immaginando un universo infinito in continuo divenire, tornare a t1 potrebbe essere semplicemente frutto del caos.
Secondo la tua logica, una volta giunti nuovamente alla condizione di t1 si riprocederà per t2, poi t3 è così via.
Per la teoria del caos potranno ripetersi le condizioni di t1, poi quelle di t723, poi t11 senza un "secondo giro".

Però si verificheranno LE STESSE CONDIZIONI DI t1, non t1, poichè t1 è passato inevitabilmente.

Peace
RedPill
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Inviato il: 23/1/2013 17:07
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  •  Calvero
      Calvero
Re: Eterno ritorno dell'uguale. È dimostrato?
#41
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
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Citazione:

Manfred ha scritto:
Il mio non era un esempio retorico.

Dentro alla cultura nera che ha portato ai bonsai si aprono abissi inimmaginabili alla ragione.

La fonte di conoscenza per l'uomo è l'istinto, l'intuito , il buon senso in una parola unica il "sentire" nel senso di percepire. La ragione dovrebbe servire solo a mettere ordine in quanto appreso, invece vuole avere il sopravvento rinchiudendo l'individuo in una prigione razionale.


Dove si firma?
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Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 23/1/2013 17:53
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  •  orkid
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Re: Eterno ritorno dell'uguale. È dimostrato?
#42
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Citazione:
Nella vetrina di un negozio parecchi anni fa vidi una foresta bonsai, oltre a captare la sofferenza che essa sprigionava mi resi conto che fra quegli alberi in miniatura,ma identici il tutto per tutto ai loro compagni più fortunati, il tempo non scorreva nella stessa maniera che scorreva per me spettatore, ma nemmeno come avrebbe scorso in una vera foresta.


Citazione:
Non pensi che chi apprezza i bonsai lo faccia semplicemente per mancanza di empatia con la Natura? Ignoranza, limitazione, solipsismo.


Citazione:
Dentro alla cultura nera che ha portato ai bonsai si aprono abissi inimmaginabili alla ragione.


scusate se sarò un pò OT ma ... va bene le speculazioni intellettuali, che trovo estremamente interessanti e che seguo con piacere ma a cui non metto becco in quanto ho solo da imparare, ma vedendo i soliti "luoghicomuni" sul Bonsai mi cominciano a girare i cosidetti;

D'accordo che il 95% dei bonsai che vedete in giro, sono piante costrette in vasi piccoli al solo scopo di essere vendute, senza nessuna pretesa di artisticità, naturalezza e salute, ma questo scempio è cominciato quando i bonsai sono diventati "PRODOTTI" quindi contaminati dalla vera "cultura nera" che apre ad abissi inimmaginabili, e cioè il denaro ed il profitto.

Poi in maniera sotterranea c'è chi pratica questa arte, anzi questa "via", (Bonsai-do), con un rispetto della natura e un rapporto di insegnamento-apprendimento quasi maiuetico; la cosa che stupirà la maggiorparte di voi è che un bonsai ben curato, è più rigoglioso e in salute di un qualsiasi albero nato in natura.

scusate ancora l'OT ma non ho resistito!!!
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Autodidatta Bonsai


"Quando l'uomo comune capisce diventa saggio, quando il saggio capisce diventa un uomo comune."
Inviato il: 23/1/2013 18:12
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  •  g_a_b
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Re: Eterno ritorno dell'uguale. È dimostrato?
#43
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Ippia ha scritto:
Scusa eh, ma io intendo che se la situazione si ripresenta, si ripresenta esattamente uguale, cioè tra un gigamilione di anni ci sarà un nuovo te (uguale a te in tutto e per tutto) che metterà la stessa identica goccia nello stesso contenitore, e la stessa quantità di atomi andranno a formare il vapore acqueo e la stessa quantità rimarrà liquida.


In realtà questo non è perfettamente preciso.

Citazione:

Per far ciò bisogna postulare l'esistenza (e infinità) di tempo e (la finità) di materia (e con essa forma).

Questi assunti non bastano. Se l'universo ha la potenza del continuo non basta nemmeno che sia limitato per ottenere ciò che si chiede!
Mi spiego meglio:
Giocando a freccette al bar con quelle moderne macchinette elettroniche, sarà improbabile che una freccia infili la punta esattamente nello stesso forellino, ma prima o poi, statisticamente, accadrà.

Se la freccia fosse con la punta "adimensionale" (come un punto geometrico) e il bersaglio fosse come un cerchio geometrico, la probabilità di tornare a colpire prima o poi uno stesso punto sarebbe zero (il che non vuol dire che è impossibile, tra l'altro).

In analogia, la probabilità che in un universo continuo una particella torni prima o poi ad occupare la stessa identica posizione è zero.
Già per una particella sola; per più particelle è ancora peggio ovviamente.

Credo che affinché accada ciò che chiedi serva come minimo un universo "reticolato" in cui le particelle possano stare solo in punti "separati" gli uni dagli altri (un po' come sui vertici dei quadretti di un foglio quadrettato).

Spero di essere stato chiaro e di non aver scritto sfondoni....
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Inviato il: 23/1/2013 18:20
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  •  invisibile
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Re: Eterno ritorno dell'uguale. È dimostrato?
#44
Sono certo di non sapere
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Da Sabina
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Manfred ha scritto:
La fonte di conoscenza per l'uomo è l'istinto, l'intuito , il buon senso in una parola unica il "sentire" nel senso di percepire. La ragione dovrebbe servire solo a mettere ordine in quanto appreso, invece vuole avere il sopravvento rinchiudendo l'individuo in una prigione razionale.

Io preferisco dire "il sentire" proprio nel senso di "sentire".
Percepire non é sbagliato, ma questa parola é stata presa in ostaggio dalla ragione.

Purtroppo la ragione ha già preso il sopravvento in occidente e lo sta prendendo anche in oriente.
Ma non é un caso che quello che stanno distruggendo in oriente stia rinascendo in occidente.
E' illustrato nel simbolo del Tao.
L'equilibrio non si può [alterare] EDIT: eliminare, essendo una legge universale, ma si può falsificare la visione della realtà.
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L'utile delle cose é in quello che non c'é
Chuang Tzu
Inviato il: 23/1/2013 19:06
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  •  Ippia
      Ippia
Re: Eterno ritorno dell'uguale. È dimostrato?
#45
Ho qualche dubbio
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Citazione:

Manfred ha scritto:
Il mio non era un esempio retorico.

Dentro alla cultura nera che ha portato ai bonsai si aprono abissi inimmaginabili alla ragione.

La fonte di conoscenza per l'uomo è l'istinto, l'intuito , il buon senso in una parola unica il "sentire" nel senso di percepire. La ragione dovrebbe servire solo a mettere ordine in quanto appreso, invece vuole avere il sopravvento rinchiudendo l'individuo in una prigione razionale.

Mi giustifichi quello che hai detto per favore? Voglio capire cosa sostenete tu e Calvero.

Senza la ragione tu non sapresti nemmeno di "star percependo".

Quindi mettiamoci d'accordo: se stai dicendo che l'Umanità (tramite i singoli individui) ha utilizzato la ragione per distruggere e destrutturizzare il pianeta Terra e tutto ciò che di buono c'è in esso, posso seguirti.
Ma se mi dici che una speculazione intellettuale pura come quella di questo thread, che ha carattere neutro, pretende di cambiarti la vita e di renderti insensibile di fronte al "Sublime" kantiano del mondo, allora non ti seguo.
Dire che la ragione è Male di per sé significa generalizzare e non si addice a persone intelligenti quali voi presumo siate.

Penso che sia chiaro che la ragione è uno strumento e uno strumento da solo non fa proprio nulla di male.
Inviato il: 23/1/2013 19:28
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  •  Ippia
      Ippia
Re: Eterno ritorno dell'uguale. È dimostrato?
#46
Ho qualche dubbio
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Per redpill: è vero che a t1 potrebbe seguire t287 e poi t39, ma, prima o poi, ci sarà un t1 seguito da t2, t3 e tutti gli altri t secondo l'ordine che c'è ora.

Citazione:

g_a_b ha scritto:
Citazione:

Ippia ha scritto:
Scusa eh, ma io intendo che se la situazione si ripresenta, si ripresenta esattamente uguale, cioè tra un gigamilione di anni ci sarà un nuovo te (uguale a te in tutto e per tutto) che metterà la stessa identica goccia nello stesso contenitore, e la stessa quantità di atomi andranno a formare il vapore acqueo e la stessa quantità rimarrà liquida.


In realtà questo non è perfettamente preciso.

Citazione:

Per far ciò bisogna postulare l'esistenza (e infinità) di tempo e (la finità) di materia (e con essa forma).

Questi assunti non bastano. Se l'universo ha la potenza del continuo non basta nemmeno che sia limitato per ottenere ciò che si chiede!
Mi spiego meglio:
Giocando a freccette al bar con quelle moderne macchinette elettroniche, sarà improbabile che una freccia infili la punta esattamente nello stesso forellino, ma prima o poi, statisticamente, accadrà.

Se la freccia fosse con la punta "adimensionale" (come un punto geometrico) e il bersaglio fosse come un cerchio geometrico, la probabilità di tornare a colpire prima o poi uno stesso punto sarebbe zero (il che non vuol dire che è impossibile, tra l'altro).

In analogia, la probabilità che in un universo continuo una particella torni prima o poi ad occupare la stessa identica posizione è zero.
Già per una particella sola; per più particelle è ancora peggio ovviamente.

Credo che affinché accada ciò che chiedi serva come minimo un universo "reticolato" in cui le particelle possano stare solo in punti "separati" gli uni dagli altri (un po' come sui vertici dei quadretti di un foglio quadrettato).

Spero di essere stato chiaro e di non aver scritto sfondoni....


Sai che non ho capito la faccenda della freccetta con punta adimensionale e quella della particella.. perché non potrebbe tornare ad occupare la stessa posizione?
Se domani l'universo collassa, succede un nuovo (per carità, ipotetico) bigbang e tutto torna a mischiarsi perché non potrebbe?
Inviato il: 23/1/2013 19:34
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  •  etrnlchild
      etrnlchild
Re: Eterno ritorno dell'uguale. È dimostrato?
#47
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

Dire che la ragione è Male di per sé significa generalizzare e non si addice a persone intelligenti quali voi presumo siate.

Ma infatti il nocciolo sta proprio qui. Non esiste intuito senza la ragione non esiste dolce senza amaro. Lo yin e lo yang rappresentano proprio l'equilibrio degli opposti.
Sbilanciarsi totalmente verso l'intuito crea altrettanto squilibrio che osannare la ragione.

Personalmente vedo in certa "scienza" moderna questa presa di coscienza.
La conoscenza intuitiva (di cui sono fervente sostenitore) acquista pari dignita' rispetto alla conoscenza razionale. Le due non sono in competizione ma si completano a vicenda per ottenere il quadro completo.
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"Lo spirito del guerriero non conosce né il lasciarsi andare né il lagnarsi, né conosce il vincere o il perdere."
Inviato il: 23/1/2013 19:49
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  •  Manfred
      Manfred
Re: Eterno ritorno dell'uguale. È dimostrato?
#48
Dubito ormai di tutto
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Da Osnabrück
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Mi accusano di scrivere solamente due righe per volta, ma poi finisce che non le leggete nemmeno interamente. Ripeto:

La ragione dovrebbe servire solo a mettere ordine in quanto appreso, invece vuole avere il sopravvento rinchiudendo l'individuo in una prigione razionale.
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Manfred
Inviato il: 23/1/2013 20:08
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  •  g_a_b
      g_a_b
Re: Eterno ritorno dell'uguale. È dimostrato?
#49
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 17/1/2007
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Citazione:

Sai che non ho capito la faccenda della freccetta con punta adimensionale e quella della particella.. perché non potrebbe tornare ad occupare la stessa posizione?
Se domani l'universo collassa, succede un nuovo (per carità, ipotetico) bigbang e tutto torna a mischiarsi perché non potrebbe?


Se parli dell'ipotesi in cui tutto l'universo collassi in un punto, per poi tornare a "gonfiarsi" non posso che sospendere il giudizio....qualsiasi cosa direi sarebbe pura speculazione senza competenza nè cognizione di causa.

Invece quanto sostenuto nel primo post, cioè


Citazione:

Tempo infinito, dunque. I modi, cioè le forme, in cui la materia si attua invece sono finite (al momento conosciamo tutti o quasi gli atomi costitutivi dell'universo ed essi sono in numero finito, così come finiti sono i modi in cui si possono aggregare). Ma anche ipotizzando una materia infinita, essa sarà di un infinito di ordine di grandezza di molto inferiore a quello del tempo (pensate alla differenza che c'è fra numeri irrazionali e numeri naturali: entrambi infiniti, ma c'è un abisso fra di loro) e quindi trascurabile in relazione ad esso.

non mi convince.

In particolare l'affermazione secondo cui

Citazione:

I modi, cioè le forme, in cui la materia si attua invece sono finite


se io ho, per esempio, 4 oggetti da collocare in uno spazio, a livello teorico non so convincermi che possano essere disposti solo in un una quantità finita di modi.
Forse non ho capito bene cosa intendi per "finitezza dei modi in cui la materia si attua".

Citazione:

Ma anche ipotizzando una materia infinita, essa sarà di un infinito di ordine di grandezza di molto inferiore a quello del tempo


Anche qui, l'analogia con gli insiemi numerici è poco esplicativa, e non capisco come possa giustificare l'affermazione.
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...come si vadia in cielo e non come vadia il cielo. (Galileo)
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  •  Ippia
      Ippia
Re: Eterno ritorno dell'uguale. È dimostrato?
#50
Ho qualche dubbio
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Citazione:


se io ho, per esempio, 4 oggetti da collocare in uno spazio, a livello teorico non so convincermi che possano essere disposti solo in un una quantità finita di modi.
Forse non ho capito bene cosa intendi per "finitezza dei modi in cui la materia si attua".

Citazione:

Ma anche ipotizzando una materia infinita, essa sarà di un infinito di ordine di grandezza di molto inferiore a quello del tempo


Anche qui, l'analogia con gli insiemi numerici è poco esplicativa, e non capisco come possa giustificare l'affermazione.


Diciamo che hai una stanza di y metri cubici di volume e un atomo di H che occupa x metri cubi. Se H è libero di muoversi per la stanza, in un tempo infinito è certo che occuperà tutto il volume della stanza, cioè ogni possibile posizione spaziale.

Per il resto volevo dire che se anche la materia fosse infinita nelle sue attualizzazioni, sarebbe come paragonare la velocità con cui va ad infinito un logaritmo con quella con cui ci va un esponenziale, anche se tendono entrambi a infinito, quando il logaritmo arriva a 100 l'esponenziale è già ad un numero infinitamente più grande. Ovviamente l'analogia è limitante, secondo me la differenza tra infinito temporale e quello delle forme della materia è molto maggiore (anche di quella di R con N). Il secondo infinito sarà trascurabile perché l'altro è troppo più veloce. Capisco che non abbia i crismi di una dimostrazione scientifica, ma io ce provo :)
Inviato il: 23/1/2013 20:35
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  •  Ippia
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Re: Eterno ritorno dell'uguale. È dimostrato?
#51
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Citazione:

Manfred ha scritto:
Mi accusano di scrivere solamente due righe per volta, ma poi finisce che non le leggete nemmeno interamente. Ripeto:

La ragione dovrebbe servire solo a mettere ordine in quanto appreso, invece vuole avere il sopravvento rinchiudendo l'individuo in una prigione razionale.


Speravo si potesse avere un dialogo, ma visto che a quanto pare devo fare l'esegeta dell'oracolo di delfi e che non riesci ad esprimerti se non con aforismi, ci rinuncio.
Non capisco se ti pesi giustificare ciò che dici (magari c'hai male alle dita e non c'hai cazzi di scrivere) oppure proprio non te ne frega niente di discutere ma ti interessa solo pontificare.
Inviato il: 23/1/2013 20:44
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  •  g_a_b
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Re: Eterno ritorno dell'uguale. È dimostrato?
#52
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Il discorso relativo al volume è ragionevole, direi anche vero perché credo che possa essere dimostrato senza troppa difficoltà
Però questo non significa che l'atomo tornerà prima o poi nella stessa posizione...questo è (come minimo) più difficile da dimostrare, se non impossibile

Per il resto probabilmente non è un problema di dimostrazione....non ho proprio capito l'enunciato
Che vuol dire, in sostanza, che le possibili attualizzazioni della materia sono meno infinite del tempo?
La fisica newtoniana, ma anche la relatività ristretta assumono spazio e tempo come entrambi infiniti allo stesso modo, cioè come i numeri reali (ovviamente per lo spazio mi sto riferendo ad una sola dimensione, non alle 3 dimensioni).

[Chiaramente queste assunzioni non sono necessariamente vere....ma anche altre possibili assunzioni su questi concetti sono insidiose e/o controintuitive.]
_________________
...come si vadia in cielo e non come vadia il cielo. (Galileo)
Inviato il: 23/1/2013 20:46
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  •  Ippia
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Re: Eterno ritorno dell'uguale. È dimostrato?
#53
Ho qualche dubbio
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Citazione:

g_a_b ha scritto:
Il discorso relativo al volume è ragionevole, direi anche vero perché credo che possa essere dimostrato senza troppa difficoltà
Però questo non significa che l'atomo tornerà prima o poi nella stessa posizione...questo è (come minimo) più difficile da dimostrare, se non impossibile


Perché no? se la probabilità P che H da p2 torni nella posizione p1 in un tempo n con n che tende ad infinito è 1/x con x numero finito ma molto grande (quanto vuoi tanto è finito), con n-infinite ripetizioni si ha che P=1/x*n ma questo dà infinito. Ora una probabilità infinita possiam dire che è una probabilità che l'evento accada con certezza, e, personale opinione, che questo evento accada un'infinità (minore rispetto alle ripetizioni) di volte (non necessariamente consecutive).
Citazione:

Per il resto probabilmente non è un problema di dimostrazione....non ho proprio capito l'enunciato
Che vuol dire, in sostanza, che le possibili attualizzazioni della materia sono meno infinite del tempo?
La fisica newtoniana, ma anche la relatività ristretta assumono spazio e tempo come entrambi infiniti allo stesso modo, cioè come i numeri reali (ovviamente per lo spazio mi sto riferendo ad una sola dimensione, non alle 3 dimensioni).

[Chiaramente queste assunzioni non sono necessariamente vere....ma anche altre possibili assunzioni su questi concetti sono insidiose e/o controintuitive.]


Io voglio dire che noi abbiamo 120 atomi, che si legano come pare a loro per formare innumerevoli molecole e poi strutture più complesse fino ad arrivare ai corpi visibili, ai pianeti etc.. I modi nei quali essi si legano però non sono infiniti, perché essi tendono a formare aggregazioni stabili, che bene o male son sempre le stesse. Son tante eh, ma non infinite. Per questo esiste il simile in natura, atomi e molecole che si sono aggregate in maniera simile, quasi uguale (quasi solo perché non hanno avuto il tempo materiale di farlo, ma io scommetto che ci sono due oggetti nell'intero universo ad avere la stessa configurazione atomica). Poi finché l'universo non collassa anche solo in parte e ricominciano i processi di aggregazione-repulsione non si può parlare di Uguale in senso proprio perché in ogni caso ci sarebbero magari due mondi uguali ma che occupano posizioni diverse (quando per essere Uguali devono occupare la stessa posizione, come l'atomo).

Capisci cosa intendo con finità dei modi di attualizzazione della materia? Ovvio che già parlare di un atomo che ritorna nella posizione iniziale si parla di probabilità infime, figuriamoci se TUTTO dovesse tornare e ritornare ad essere così com'è, però ad infinito...
Inviato il: 23/1/2013 21:06
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  •  Manfred
      Manfred
Re: Eterno ritorno dell'uguale. È dimostrato?
#54
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Poi in maniera sotterranea c'è chi pratica questa arte, anzi questa "via", (Bonsai-do), con un rispetto della natura e un rapporto di insegnamento-apprendimento quasi maiuetico; la cosa che stupirà la maggiorparte di voi è che un bonsai ben curato, è più rigoglioso e in salute di un qualsiasi albero nato in natura.

Se l'avessero applicata a te fin dalla nascita questa "arte" forse avresti da un pezzo cambiato parere.
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Manfred
Inviato il: 23/1/2013 21:17
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  •  etrnlchild
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Re: Eterno ritorno dell'uguale. È dimostrato?
#55
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Citazione:

Manfred ha scritto:
La ragione dovrebbe servire solo a mettere ordine in quanto appreso, invece vuole avere il sopravvento rinchiudendo l'individuo in una prigione razionale.


Sì, ma hai anche detto "La fonte di conoscenza per l'uomo è l'istinto, l'intuito "
La Conoscenza secondo me potrebbe essere l'equilibrio tra intuito e ragione. E lo dice uno, anche se forse non sembra, che tenderebbe a dare piu' potere all'intuito, ed e' piu' che consapevole delle trappole della mente. Tutto sommato sta a noi cercare questo equilibrio e non cedere al sopravvento di una delle parti, che sia l'intuito o la ragione.
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  •  Ippia
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Re: Eterno ritorno delluguale. È dimostrato?
#56
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Il velo di Maya si squarcia con l'istinto o con la ragione?
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  •  g_a_b
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Re: Eterno ritorno dell'uguale. È dimostrato?
#57
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Citazione:

Perché no? se la probabilità P che H da p2 torni nella posizione p1 in un tempo n con n che tende ad infinito è 1/x con x numero finito ma molto grande (quanto vuoi tanto è finito),


Se non ho capito male, in parole semplici stai assumendo che la probabilità di un ritorno alla stessa posizione è un numero maggiore di zero.
Io invece credo che, con la concezione di spazio comunemente accettata si possa dimostrare che tale probabilità è esattamente 0.

Citazione:

con n-infinite ripetizioni si ha che P=1/x*n ma questo dà infinito.


Se per "ripetizioni" intendi che H torni tante volte allo stesso punto allora l'operazione giusta non è la moltiplicazione di (1/x)*n, ma la moltiplicazione di (1/x) per sè stesso n volte, ossia la potenza (1/x)^n (^ sta per elevato alla). E questo, al limite per n ad infinito fa 0.

Scusa se sembro puntiglioso ma ci tengo a capire perché mi pare un argomento interessante!


Citazione:

I modi nei quali essi si legano però non sono infiniti, perché essi tendono a formare aggregazioni stabili, che bene o male son sempre le stesse.


Qui bisognerebbe un attimo distinguere dal senso comune.
Non esistono aggregazioni realmente stabili, nel senso che per tutte esiste la possibilità di immaginare un'applicazione di una forza sufficientemente grande per distruggerle.

Anche se tali aggregazioni sono integre, credo che in realtà non siano uguali nemmeno da intere. Due cristalli di quarzo potrebbero essere identici, se non ci fosse alcuna forza ad agire su di loro, ma è irrealistico....la semplice presenza di cariche in movimento (come per esempio gli elettroni sono) produce variazioni di forze!

Dirò di più....secondo me non esistono nemmeno due atomi uguali (indipendentemente dalla posizione, che non considero decisiva).


Citazione:

Capisci cosa intendo con finità dei modi di attualizzazione della materia?


Ora è tutto un po' più chiaro....in alcune cose non sono d'accordo, ma almeno l'argomento è un po' delineato
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Inviato il: 24/1/2013 0:57
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  •  Ippia
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Re: Eterno ritorno dell'uguale. È dimostrato?
#58
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Citazione:

g_a_b ha scritto:
Citazione:

Perché no? se la probabilità P che H da p2 torni nella posizione p1 in un tempo n con n che tende ad infinito è 1/x con x numero finito ma molto grande (quanto vuoi tanto è finito),


Se non ho capito male, in parole semplici stai assumendo che la probabilità di un ritorno alla stessa posizione è un numero maggiore di zero.
Io invece credo che, con la concezione di spazio comunemente accettata si possa dimostrare che tale probabilità è esattamente 0.
perché dici? dimmi dimmi, può anche essere che mi sia perso per strada qualche principio fondamentale della fisica
Citazione:

con n-infinite ripetizioni si ha che P=1/x*n ma questo dà infinito.


Se per "ripetizioni" intendi che H torni tante volte allo stesso punto allora l'operazione giusta non è la moltiplicazione di (1/x)*n, ma la moltiplicazione di (1/x) per sè stesso n volte, ossia la potenza (1/x)^n (^ sta per elevato alla). E questo, al limite per n ad infinito fa 0.

tende a 0 ma cmq non è il calcolo giusto, all'aumentare delle ripetizione la prob non può diminuire, ma cmq domani mi recupero un paio di nozioni di probabilità e lo facciamo bene

Scusa se sembro puntiglioso ma ci tengo a capire perché mi pare un argomento interessante!


Citazione:

I modi nei quali essi si legano però non sono infiniti, perché essi tendono a formare aggregazioni stabili, che bene o male son sempre le stesse.


Qui bisognerebbe un attimo distinguere dal senso comune.
Non esistono aggregazioni realmente stabili, nel senso che per tutte esiste la possibilità di immaginare un'applicazione di una forza sufficientemente grande per distruggerle.

Anche se tali aggregazioni sono integre, credo che in realtà non siano uguali nemmeno da intere. Due cristalli di quarzo potrebbero essere identici, se non ci fosse alcuna forza ad agire su di loro, ma è irrealistico....la semplice presenza di cariche in movimento (come per esempio gli elettroni sono) produce variazioni di forze!

Dirò di più....secondo me non esistono nemmeno due atomi uguali (indipendentemente dalla posizione, che non considero decisiva).

su questo non sono d'accordo ma qui devo ammettere che siamo in aporia, nessuno dei due può dimostrare all'altro (anche se è mio l'onere della prova non sono un fisico e non saprei darti una dimostrazione che vada al di là del mio intuito sulla faccenda) il problema è che l'atomo contrariamente a ciò che la parola significa non è il costituente ultimo della materia (sempre che esista) quindi riconosco che volendo si può dire appunto che l'elettrone è un po' diverso o che il neutrino pesa un po' di più o che lo spin sia più veloce.. etc etc Per questo a sto punto va fatto l'assunto che la materia possa ripetersi, ma è indimostrabile, come il contrario d'altronde

in grassetto le risposte


A cascata: -se la materia può ripetersi ed è finita
-se il divenire è eterno
allora la tesi vale. ma le premesse sono dimostrabili solo logicamente, perché per me sono intuizioni e devo cercare di trasmetterle col linguaggio (se invece voi mi convincerete del contrario, rigetterò quest'intuizione), e fare appunto della deduzione valida. Fossimo in grado di usare la telepatia non dovremmo neanche discuterne


edit: sulle probabilità (lavarsi i denti fa bene alla memoria) di una cosa son sicuro 1/x^n sarebbe la formula nel caso in cui io ti chiedessi di estrarre ripetutivamente e consecutivamente sempre lo stesso atomo H. Infatti come hai detto tu fa un numero prossimo allo zero, ma è del tutto logico, è una richiesta ai limiti del possibile.
Ciò che dico io è la probabilità che H venga estratto nuovamente, con n->inf estrazioni. E questa tende a 1, ma è sicuro, eh. pensaci, la probabilità che esca il 6 con un tiro di dado è un sesto, con due tiri è 1-p evento opposto, cioè 1-5/6^2 e così via viene fuori 1-1/x^n che come hai detto tu tende a 1-0 cioè 1...
chiedo scusa se l'ho fatta complicata ma mentre scrivevo mi ricordavo come si calcola la probabilità (mi ero dimenticato che bisognava calcolare l'evento opposto!).. tutto chiaro ora?
Inviato il: 24/1/2013 1:21
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  •  Calvero
      Calvero
Re: Eterno ritorno dell'uguale. È dimostrato?
#59
Sono certo di non sapere
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Mi giustifichi quello che hai detto per favore? Voglio capire cosa sostenete tu e Calvero.



Ciao Ippia e, innanzitutto, benvenuto. Partito con tematiche leggere eh ..

Comunque.
Proprio in forza di quanto espresso da Manfred io non sostengo nulla, cioè così come si vorrebbe intendere comunemente il "sostenere". Ma in queste riflessione tutto deve trascendere; forma, sostanza, non esistono. Per quanto il linguaggio deve fungere da comune denominatore e comunicatore, ci sarà sempre una cruciale parte incomunicabile, che non vuole sentire ragioni.

- quel che ha portato Manfred con la sua esperienza mi ha colpito a livello intuitivo e in un nano-secondo ho colto il sentire di quanto lì era scritto. Altro non si può dire.

Citazione:

Senza la ragione tu non sapresti nemmeno di "star percependo".


Io ci metto un bel ---> colcazzo. Non sono d'accordo. Ovviamente è ciò che penso io e non è Legge. Perché dovresti saperlo?? .. vedi la trappola della ragione?

Domanda per te (affatto provocatoria, sia chiaro):

Quali nozioni di Leibniz sondano la questione del ritorno dell'uguale?
_________________
Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 24/1/2013 1:40
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  •  Ippia
      Ippia
Re: Eterno ritorno dell'uguale. È dimostrato?
#60
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 21/1/2013
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Calvero ha scritto:
Citazione:


Mi giustifichi quello che hai detto per favore? Voglio capire cosa sostenete tu e Calvero.



Ciao Ippia e, innanzitutto, benvenuto. Partito con tematiche leggere eh ..

Comunque.
Proprio in forza di quanto espresso da Manfred io non sostengo nulla, cioè così come si vorrebbe intendere comunemente il "sostenere". Ma in queste riflessione tutto deve trascendere; forma, sostanza, non esistono. Per quanto il linguaggio deve fungere da comune denominatore e comunicatore, ci sarà sempre una cruciale parte incomunicabile, che non vuole sentire ragioni.

- quel che ha portato Manfred con la sua esperienza mi ha colpito a livello intuitivo e in un nano-secondo ho colto il sentire di quanto lì era scritto. Altro non si può dire.

Citazione:

Senza la ragione tu non sapresti nemmeno di "star percependo".


Io ci metto un bel ---> colcazzo. Non sono d'accordo. Ovviamente è ciò che penso io e non è Legge. Perché dovresti saperlo?? .. vedi la trappola della ragione?

Domanda per te (affatto provocatoria, sia chiaro):

Quali nozioni di Leibniz sondano la questione del ritorno dell'uguale?


Guarda qui dobbiamo metterci d'accordo su cosa è per noi ragione e cosa intuito. Se fossimo solo intuito saremmo né più né meno che gatti (figata, per altro).
Solo tramite la ragione e la formulazione di idee, concetti e quindi linguaggio riusciamo a intuire le categorie, i valori, le idee appunto.
Ragionando sviluppo il concetto di percezione--> comprendo di star percependo. Altrimenti sarei soltanto un qualcosa che percepisce inconscientemente.

I problemi dell'uomo, l'infelicità e i mali dell'anima che da sempre ci affligono sono sorti il giorno che abbiamo compreso di esistere, il giorno in cui abbiamo scoperto l'esistenza.
Nefasto fu quel giorno.

Boh ma poi che razza di contrasto è intuito-ragione??? l'intuito è strumento della ragione! anzi ne è motore! Concordi? se non concordi domani mi spiego.

Per leibniz.. tu per caso studi filosofia? Perché nel caso se conosci approfonditamente l'argomento dammi la tua opinione (e sul mito e su leibniz). Io purtroppo per quella citazione mi son rifatto a qualcosa che mi fluttuava nella memoria e che ho letto un paio di anni fa al liceo (si sono giovine) poi oggi ho cercato nei libri di storia della filosofia ma non l'ho ritrovata. Forse non era leibniz ed era spinoza.. comunque era uno di "quelli lì".
Di sicuro era un concetto molto marginale, magari frutto delle perigrinazioni di Abbagnano o magari era solo una sparata che l. aveva sentito il bisogno di dire. fatto sta che intuitivamente l'ho colta come vera, come tu hai colto gli aforismi di Manfred.
In ogni caso, leibniz è stato il grande formulatore dei limiti e degli infinitesimi quindi in una maniera o nell'altra c'entra.
Inviato il: 24/1/2013 1:59
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