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Re: DJANGO
#91
Sono certo di non sapere
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Quando dici le cose come stanno, stai sulle palle a tanta gente
Inviato il: 10/7/2013 19:36
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  •  Maksi
      Maksi
Re: DJANGO
#92
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 17/10/2011
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Hehe... bello avere Hollywood dalla propria parte, vero?

Comunque, dal video i veri intolleranti sono gli "anti-nazisti", che si sbraitono come fanatici giacobini nel vedere ghigliottinato il loro nemico.
Meglio l'ordine composto dei nazisti dell'Illinois
Inviato il: 10/7/2013 19:58
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  •  ohmygod
      ohmygod
Re: DJANGO
#93
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 16/10/2007
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EDit
In attesa di vedere la conclusiva numerazione dei colpi andati a vuoto per poi rivederlo fra le solite quattro mura munito di adatta strumentazione per una insolita vivisezione di uno show: a cinema show.
Just for fun.

Maksi
il link, una utile provvisoria passeggiata nell'opininione del pensiero altrui.
Bene, non solo avete illustrato la conclusiva numerazione "dei colpi andati a vuoto", male - dizione ora pure l'informazione riguardo la musica finale:Trinità. LoL
Inviato il: 11/7/2013 15:31
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  •  Merio
      Merio
Re: DJANGO
#94
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 15/4/2011
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Ma Calvero... anche se siamo precchio distanti da Django...

Che opinione hai dei film epici cinesi?

Tipo questo:


o questo:

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La libertà di parola senza la libertà di diffusione è come un pesce rosso in una vasca sferica...
Ezra Pound
Inviato il: 11/7/2013 20:48
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  •  yarebon
      yarebon
Re: DJANGO
#95
Dubito ormai di tutto
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e io continuo a ripetere (tranne a Maksi che so come la pensa e basta che vede ebrei agnellini per bollare il film come propaganda) che inglorious bastard è una versione meno cazzona di Django, ma lì ci sono gli ebrei e quindi è un film di propaganda.
Mi sembra strano che chi ami Tarantino non lo conosca come uomo. Il tratto post-moderno dei film lo rende uno dei (nel bene e nel male) più estremi relativisti ed anti-ideologi registi degli ultimi anni, ma soprattutto avete mai visto una sua intervista? E' un nerd ai massimi livelli, ecco ve lo vedete uno come Tarantino che si lascia comandare dalla spectre hollywoodiana che gli ordina di fare un film sui nazistoni cattivi? Io no! Semmai avrà avuto qualche suggerimento, Tarantino oltretutto amava Castellari, desiderava tanto fare un western alla Leone, con "inglorious bastard" ha realizzato il suo sogno e avrà detto:
"ok! Niente cose storiche che le odio, ma una cosa sporca, western, alla Leone, con un certo respiro epico, non voglio mandare nessun messaggio moralistico o del genere, non voglio un film ideologico".
La spectre hollywoodiana in questo senso avrà avuto un influsso indiretto, ma Tarantino è così appassionato e nerd verso il suo cinema e le cose che fa, che non ci vedo niente di oscuro, un'influenza indiretta, un piccolo consiglio ecco, per questo ritengo che non bisogna cadere in giudizi ideologici, il film rimane comunque notevole e con i soliti topoi del suo cinema.
E' chiaro che la questione ebrea è un banco di prova per i registi al di fuori di Hollywood e che vogliono entrare in quel mondo dorato. Notate ad esempio che il primo film americano di Sorrentino è stato su un ebreo che alla fine decide di vendicarsi verso alcuni nazisti, non è certo una casualità. Il film infatti è una merda, perchè Sorrentino non fa il Sorrentino, si vede che tutto è forzato. Per fortuna con la "grande bellezza" è ritornato a ciò che sa fare.
Calvero per caso hai recensito la "grande bellezza"? E' un film incredibile, sono sicuro che nel bene e nel male non ti lascerà indifferente, rimane (naturalmente con i vari distingui) la dolce vita del terzo millennio, tralasciando che Fellini è un genio e Sorrentino no, ma è comunque tra i registi più dotati del decadente cinema italiano. A me ha sorpreso molto. E' una metafora lucida (e non ideologica) dell'attuale situazione italiana.
Inviato il: 11/7/2013 21:24
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  •  Calvero
      Calvero
Re: DJANGO
#96
Sono certo di non sapere
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@ Merio

Di Red Cliff ho la versione integrale in alta definizione, quella di 288 minuti. L'ho visto in lingua originale. L'ho apprezzato, mooooolto.

Non mi ha conquistato però.

John Woo è un regista a mio avviso sopravvalutato (o meglio, nella sua seconda parte della carriera); qui cede proprio dove non doveva cedere. Soltanto Sam Peckinpah poteva sfoggiare coreografie al limite del surreale nella e per la violenza senza levare la minima drammaticità e veridicità al soggetto, come alla sceneggiatura.

Capiamoci, non sono contro le scelte che spettacolarizzano i combattimenti, ma il film deve saper prendere una linea. Questo film è romantico e storico insieme, ma non è un film d'azione. Gli appassionati hanno certo apprezzato poter vedere spaziare la fantasia di Woo nei suoi balletti nei combattimenti, ma qui, li ritengo, per una simile saga epica, un continuo "pugno in un occhio". Spezzano il senso profondo che una storia come questa comanda sul film.

Ciò non toglie che le scelte visive e l'intelligenza di portare lo spettatore nelle strategie di guerra così come non accade, si può dirlo, quasi mai, è vincente. Il senso dell'onore e gli intrighi paradossali che si scatenano a seguito di guerre di tal fatta, con culture di tal fatta, sono un magnifico squarcio su un mondo sempre più sconosciuto. Intriganti e resi carichi di pathos i duelli verbali e le sfide intellettuali, ancor prima di quelli fisici.

Purtroppo Curse of the Golden Flower, non l'ho visto.
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Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 12/7/2013 0:11
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  •  Tuareg69
      Tuareg69
Re: DJANGO
#97
Ho qualche dubbio
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@Merio

Altro filone per me mega-splendido...
Oltre a "La città proibita" e "La battaglia dei tre regni" aggiungerei altri western cinesi (per parafrasare "I sette samurai"), ovvero:
- "Hero" (vabbè, questo di western ha poco... ma tanto di altro!)
- "Zatôichi"
- "13 assassini"
... solo per fare i primi tre nomi che mi vengono in mente...
_________________
- Perché indossi quello stupido costume da coniglio?
- Perché indossi quello stupido costume da uomo?

(Donnie Darko - Richard Kelly)
Inviato il: 12/7/2013 0:12
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  •  Calvero
      Calvero
Re: DJANGO
#98
Sono certo di non sapere
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Citazione:


- "Hero" (vabbè, questo di western ha poco... ma tanto di altro!)


Non so come dirlo, ma di vedere gente attaccata per l'elastico delle mutande, poi cancellato al computer, non è accettabile. Dopo LA Tigre e il Dragone si è sdoganato un cinema pacchiano fatto solo di effetti speciali. MA attenzione: - non sto parlando degli effetti speciali intesi come trucchi visivi (al di là degli elastici delle mutande cancellati al computer), ma sto parlando della filosofia estetica dello stupire a tutti i costi senza avere parimenti sostanza che la giustifichi....

... per certi fenomeni e acrobazie, che comunque apprezzo tecnicamente nella loro oniricità, visionarietà e ricercatezza estetica, preferisco andare al Circo.

Citazione:

- "Zatôichi"


CA-PO-LA-VO-RO

Citazione:

- "13 assassini"


Non l'ho retto. Non l'ho finito di vedere, ma soltanto i suoni delle sciabolate fanno cascare le palle per terra; la forzatura di ogni emozione e ogni momento che se non è Topico non è un momento, è insostenibile. Ogni inquadratura è un momento amletico, ogni grugnito è una congiunzione astrale, ogni scelta d'azione è per la salvezza dell'universo. Insostenibile.
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Inviato il: 12/7/2013 0:37
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  •  Calvero
      Calvero
Re: DJANGO
#99
Sono certo di non sapere
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@ Yarebon .. poi provo una risposta
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Inviato il: 12/7/2013 0:42
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  •  nasamod
      nasamod
Re: DJANGO
#100
Ho qualche dubbio
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x Calvero

potresti provare a vedere la versione originale di 13 Assassini, del 1963...

http://youtu.be/dpLrakV9hdQ

credo tu possa trovarlo con i sottotitoli in italiano.
Inviato il: 12/7/2013 3:32
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  •  Merio
      Merio
Re: DJANGO
#101
Sono certo di non sapere
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Diciamo che questi film qua mi sono sempre piaciuti...

I due che ho postato sono quelli che ho apprezzato moltissimo...

Diciamo che in questo tipo di film qua più c'è verosimiglianza, meglio è...

Ad esempio, se se vedo la gente volare e i coltelli fare strane traiettorie mi ingrugnisco parecchio...

Ma dipende dalla storia...

Ad esempio nel film "Il potere della spada" che non c'entra nulla col libro di Wilbur Smith(bello pure quello però ) non so perché nonostante la gente volasse, la storia mi è piaciuta... anche su quel livello metto "Seven Swords"... ma dovrei stare a parlare a lungo...

Insomma se la gente vola, la storia è le interpretazioni devono essere fatte coi controcazzi...

The Curse of the Golden Flower devi troppo vedertelo Calvero... ha me è piaciuto moltissimo... Chow Yun Fat in stato di grazia secondo me...

Zatoichi secondo me descrive come deve comportarsi l'eroe... che poi è il più umano di tutti i personaggi... la sfida finale poi... con il cambio di impugnatura che nessuno si sarebbe aspettato... geniale...

13 assassini.... mi è piaciuta la rappresentazione... però mi manca qualcosa... cmq bello secondo me...
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Inviato il: 12/7/2013 15:51
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  •  nasamod
      nasamod
Re: DJANGO
#102
Ho qualche dubbio
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X Merio

come suggerivo sopra per Calvero, prova a vedere la versione originale di 13 Assassini...Takashi Miike lo ha ripreso praticamente identico aggiungendogli un tocco di modernità e splatter, però difetta di profondità...

sarà anche che Miike gira una decina di film all'anno!!!

anche di Zatoichi meritano di essere visti gli originali (sono tanti...), nonostante la versione di Kitano sia eccezionale!
Inviato il: 12/7/2013 17:05
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  •  Calvero
      Calvero
Re: DJANGO
#103
Sono certo di non sapere
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Citazione:

yarebon ha scritto:
e io continuo a ripetere (tranne a Maksi che so come la pensa e basta che vede ebrei agnellini per bollare il film come propaganda) che inglorious bastard è una versione meno cazzona di Django, ma lì ci sono gli ebrei e quindi è un film di propaganda.


Hollywood è in mano a chi, Yarebon? .... non solo, qual'è l'unica nazione che ufficialmente propaganda l'olocausto tuttora per fini politici? ... qual'è il MEDIA assolutamente più efficace della propaganda? (adesso tira le somme).

Sì, ci sono gli ebrei, e per come è trattato il tema e per come non fanno più cassetta i classici film dei campi di prigionia e per come Tarantino ha elaborato scene che non appartengono al suo stile e per quanto ha analizzato sopra Maksi, Sì, INGLORIOUS è un film di propaganda e al di là di quanto detto sin d'ora ...

.. non è che ci voglia molto a capirlo

Citazione:

Mi sembra strano che chi ami Tarantino non lo conosca come uomo. Il tratto post-moderno dei film lo rende uno dei (nel bene e nel male) più estremi relativisti ed anti-ideologi registi degli ultimi anni, ma soprattutto avete mai visto una sua intervista? E' un nerd ai massimi livelli, ecco ve lo vedete uno come Tarantino che si lascia comandare dalla spectre hollywoodiana che gli ordina di fare un film sui nazistoni cattivi? Io no! Semmai avrà avuto qualche suggerimento, Tarantino oltretutto amava Castellari, desiderava tanto fare un western alla Leone, con "inglorious bastard" ha realizzato il suo sogno e avrà detto:


Scusa eh .. di grazia, hai detto tutte cose vere (visto che anche io lo conosco) e che cippa c'entra con l'iperbole della spectre ??

... per dire l'ultimo in ordine di tempo, ma sei andato a vederti W.W.ZELA dove Israele è il più bravo a tirare su MURI per difendersi dagli "Zombie" ? ...

.. quale altro messaggio subliminale vuoi per capire cosa veicolano a livello emotivo e inconscio? .. dai Yare su su ... qui di paranoie non ce ne sono, anzi, chiedi a Israele quali sono le sue paranoie.


Citazione:

La spectre hollywoodiana in questo senso avrà avuto un influsso indiretto,


.. come No e la marmotta confeziona la cioccolata, ma la portata della propaganda quando vogliamo riconoscerla? .. quando sei a certi livelli, non si muove foglia che "Dio" non voglia.

Citazione:

... ma Tarantino è così appassionato e nerd verso il suo cinema e le cose che fa, che non ci vedo niente di oscuro, un'influenza indiretta, un piccolo consiglio ecco, per questo ritengo che non bisogna cadere in giudizi ideologici, il film rimane comunque notevole e con i soliti topoi del suo cinema.


Ma anche NO ... e te lo dice uno che è tra quelli che difende il suo cinema, vedi Te. Certo il film rimane per molti aspetti notevole, è proprio questo il punto. MA è il primo film sbagliato di Tarantino, chissà perché (sbagliato secondo le sue potenzialità, non te ne sei accorto che è posticcio? )

Citazione:

E' chiaro che la questione ebrea è un banco di prova per i registi al di fuori di Hollywood e che vogliono entrare in quel mondo dorato. Notate ad esempio che il primo film americano di Sorrentino è stato su un ebreo che alla fine decide di vendicarsi verso alcuni nazisti, non è certo una casualità. Il film infatti è una merda, perchè Sorrentino non fa il Sorrentino, si vede che tutto è forzato.


E STICAZZI dove lo metti?

E BENIGNI ? che è andato a leccare il culo a Hollywood e gli hanno pure dato l'Oscaruccio per un film di merda, dove lo metti? .. allora, la smettiamo di far confezionare cioccolate alle marmotte ?

Citazione:

Per fortuna con la "grande bellezza" è ritornato a ciò che sa fare.
Calvero per caso hai recensito la "grande bellezza"? E' un film incredibile, sono sicuro che nel bene e nel male non ti lascerà indifferente, rimane (naturalmente con i vari distingui) la dolce vita del terzo millennio, tralasciando che Fellini è un genio e Sorrentino no, ma è comunque tra i registi più dotati del decadente cinema italiano. A me ha sorpreso molto. E' una metafora lucida (e non ideologica) dell'attuale situazione italiana.


Me lo segno. Appena posso lo guardo con piacere.
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Inviato il: 13/7/2013 2:38
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  •  Merio
      Merio
Re: DJANGO
#104
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Bastava la scena dove scaricano ripetutamente il mitragliatore su Hitler per capire che era propaganda...

Poi diciamocela tutta...

A proteggere il Fuhrer, ma anche un Churchill, o uno Stalin... metti due stronzi di soldati semplici davanti alla porta?

Va beh che la sicurezza stava a Landa, però così è inverosimile... per dirla alla buona...
______________________
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Citazione:
la smettiamo di far confezionare cioccolate alle marmotte ?


Ci ho pensato un secondo... ti rendi conto dell'orda di disoccupati che creeresti?

Il PDL, il PD, etc...

I grandi giornali...

LE TV CAZZO!!

Cattivo Calvero, non si fa!!

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Inviato il: 13/7/2013 19:43
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  •  Stampella
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Re: DJANGO
#105
Ho qualche dubbio
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"Ti immagini la faccia che farebbero se da domani davvero...Davvero tutti quanti smettessimo!"

Vasco

Un saluto, vi leggo sempre con piacere
Inviato il: 14/7/2013 0:46
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  •  yarebon
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Re: DJANGO
#106
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Citazione:

Sì, ci sono gli ebrei, e per come è trattato il tema e per come non fanno più cassetta i classici film dei campi di prigionia e per come Tarantino ha elaborato scene che non appartengono al suo stile e per quanto ha analizzato sopra Maksi, Sì, INGLORIOUS è un film di propaganda e al di là di quanto detto sin d'ora ...

.. non è che ci voglia molto a capirlo


ma il punto non è questo, mi sembra che sono stato chiaro nel dire che non è in discussione l'influenza dell'elite ebraica ad hollywood, ho fatto anche l'esempio di Sorrentino , semplicemente che guardando inglorious bastard dico "e sti cazzi" ovvero e chi se ne frega. E' un bel film e non ci vedo Tarantino comandato dalla spectre hollywoodiana, diciamo è una questione di sfumature, non è una questione da bianco e nero come la pone Maksi o tu in questo caso, anche Kubrik era fortemente influenzato dall'estabilishment, ma rimaneva un vero artista, quindi sti cazzi, non ho negato che ci sia stato qualcuno che lo abbia consigliato ed influenzato ma appunto "e sti cazzi", non è certo schindler's list, non puoi certo trasmetterlo nelle scuole.
Tarantino ha voluto fare il Leone è chiaro, il soggetto con gli ebrei è giusto un canovaccio per partorire una sua idea di film. Anche Jackie Brown si potrebbe dire non è stile Tarantino, anzi da quello che dicono è la vera mosca bianca della sua filmografia, altro che inglorious, eppure è suo no?

Citazione:


Scusa eh .. di grazia, hai detto tutte cose vere (visto che anche io lo conosco) e che cippa c'entra con l'iperbole della spectre ??

... per dire l'ultimo in ordine di tempo, ma sei andato a vederti W.W.ZELA dove Israele è il più bravo a tirare su MURI per difendersi dagli "Zombie" ? ...

.. quale altro messaggio subliminale vuoi per capire cosa veicolano a livello emotivo e inconscio? .. dai Yare su su ... qui di paranoie non ce ne sono, anzi, chiedi a Israele quali sono le sue paranoie.


Se sono cose vere (il Tarantino nerd e anti-ideologo) di che stiamo parlando allora? La propaganda la manipola a favore suo, se ne frega altamente, quindi che me frega che usa nazisti ed ebrei?
per il resto non ho visto il film sugli zombie, non sono così masochista
Ma appunto povero Tarantino, vogliamo paragonare W.W.ZELA e il suo regista, questo filmaccio da come sembra di serie b a Tarantino che fa il cazzone con la storia (che viene detta chiaramente inventata) per divertirsi a fare ciò che vuole? Secondo me in questo caso avete i preconcetti, ci fossero stati i neri a posto degli ebrei o gli indiani, avreste criticato il film?Dico seriamente, chiudete gli occhi ed immaginate la trama e le scene. Giudicatelo solo come film, lasciamo stare la forma e quella patina di propaganda, ecco io sto affermando questo, poi è naturale sono gusti, può far cacare, ma se si mette in ballo la propaganda, non so rimango un pò perplesso nel caso di Tarantino. Cioè paragonarlo alla vita è bella o al film di Sorrentino che sono esempi mediocri.

Citazione:

E STICAZZI dove lo metti?

E BENIGNI ? che è andato a leccare il culo a Hollywood e gli hanno pure dato l'Oscaruccio per un film di merda, dove lo metti? .. allora, la smettiamo di far confezionare cioccolate alle marmotte ?

e sti cazzi te lo dico io (naturalmente in amicizia), perchè non ho mai negato una cosa del genere! Ti dirò di più, l'idea di Benigni era secondo me notevole e in certi punti è anche geniale anche se non nuova (far ridere nel dramma). Peccato diversi momenti didascalici ed un finale ultra-imbarazzante, cosa che Tarantino non ha, visto che è la trama ad aver la meglio, non certo la storia e l'ideologia.
Inviato il: 15/7/2013 12:47
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  •  Maksi
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Re: DJANGO
#107
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Yarebon, hai ragione nell'affermare che Tarantino se ne frega di questioni strettamente politiche o storiche e quindi neanche io penso che fosse stato costretto dalla spectre hollywoodiana a fare un certo film. Lui voleva fare il suo ennesimo film con il film, senza un ragionamento ideologico di fondo, ma che proseguisse nella maturazione della sua estetica tarantiniana. A questo punto i mega-produttori hollywoodiani hanno fiutato l'occasione di presentare una certa storia in ambiti estetici completamente diversi e Tarantino era l'uomo perfetto a farlo. Lui non si e' tirato indietro, perche per lui i film non hanno un valore ideologico, ma un specchio parodistico della cultura di massa (pop-art). Insomma si prende gioco di tutti: di noi, di lui, del cinema, del mondo... Anche per questo la questione ideologica del film e' mostrata cosi' pacchianamente e spietatamente, ovvero: senza nessuna sottile manipolazione drammatica di genere, ma un'esaltazione della vendetta ebraica in tutto e per tutto. Solo Tarantino poteva fare questo, senza risultare ridicolo o peggio intollerabile. Cosi' la vendetta ebraica presenta un suo stile in grado di far fare quel salto di qualita' all'iconografia olocaustica, che inizia ad avere anche un suo ruolo nella cultura popolare di massa, che destrutturalizza i miti (vedasi l'"arte" moderna), mentre fino ad oggi ha avuto (l'olocausto) solo un ruolo strettamente religioso. Anche Sorrentino, con il "suo" film del vendicatore ebreo, ha aperto la strada a questa nuova iconografia.

Kubrick non era solo un regista, ma un Maestro, al quale e' stato dato il compito di formare quella dialettica del Potere, per farlo interiorizzare in maniera emotiva.
I suoi film sono alchemici, in grado di elaborare simboli e idee, trasmutandoli in un'Opera, che sforna archetipi cosi' profondi da sentirti male... o almeno a me fanno stare male: guardando i film di Kubrick sento una certa inquetudine di fondo, che mi fa persino tremare, fino ad arrivare alla fine del film, che sono emotivamente esausto... nessun'altro regista e' stato in grado di provocarmi questo. I suoi film sono opere maestose, proprio come quelle di un Leonardo (forse perche' appartenevano agli stessi circoli).

PS: non paragoniamo Benigni a Tarantino... il primo e' solo un misero pagliaccio e burattino senza le palle, che si e' venduto per diventare qualcuno.
Inviato il: 15/7/2013 16:05
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  •  Calvero
      Calvero
Re: DJANGO
#108
Sono certo di non sapere
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Citazione:

yarebon ha scritto:
E' un bel film e non ci vedo Tarantino comandato dalla spectre hollywoodiana, diciamo è una questione di sfumature, non è una questione da bianco e nero come la pone Maksi o tu in questo caso, anche Kubrik era fortemente influenzato dall'estabilishment, ma rimaneva un vero artista, quindi sti cazzi, non ho negato che ci sia stato qualcuno che lo abbia consigliato ed influenzato ma appunto "e sti cazzi", non è certo schindler's list, non puoi certo trasmetterlo nelle scuole.


Yare, la Propaganda è propaganda; veramente parlare di sfumature o di palesi prese di posizione, ma anche di bianco o nero (come dici Te) c'entra nulla. Ma proprio nulla. La propaganda è un seme, non un albero.

La propaganda de Salvate il Soldato Ryan ... è propaganda, quella di Inglorious è propaganda uguale. Il punto è che quella insita in Inglorious Basterds è addirittura molto più sottile ed efficace per la Sub-cultura imperante e le menti appiattite moderne, molto più potente. All'uopo per i tempi di oggi.

Il resto lo ha spiegato egregiamente Maksi.

Tarantino si è venduto, questo è quanto. Non sai quanto mi dispiace dirlo. Prima o poi devono tutti versare l'obolo a Israele. Questo è tristemente quello che accade. Chi lo fa con film che sono lammerda (vedi Benigni), chi con film mediocri, chi con film interessanti, chi con capolavori.

Per quel che mi riguarda, de "La Vita è bella" non c'è - una lancia che una - che si può spezzare a favore di un tale scempio. Se si dovesse descriverlo con una parola sarebbe questa: PATETICO. Sotto ogni profilo. Che all'interno della pellicola, delle sequenze siano funzionanti e rispettino eccellentemente i tempi comici (non è cosa per tutti) con delle GAG riuscite e anche di buon livello, non riguarda minimamente il Film come opera nel suo insieme.

Ad esempio:

- in quel film di MMMERRRDDAAA che è Pacific Rim, vi è una sequenza pseudo-onirica in cui il Mostro di turno insegue una bambina sola e abbandonata in una città devastata e in cenere. Una sequenza quasi perfetta nel rendere l'dea di terrore e angoscia, inquietante e registicamente ineccepibile .... e non è così facile farle come sembrerebbe e nonostante la Computer Grafica permetta praticamente TUTTO oggi. Ma il film rimane ugualmente LAMMERDA. Stesso discorso de La Vita è Bella.
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Re: DJANGO
#109
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Maksi ha avuto un'ottima intuizione a mio parere, destrutturare l'intoccabilità ed il mito dell'olocausto. Paradossalmente (anzi spesso avviene così) sono proprio i film come dire più pubblicizzati che ottengono questo effetto, invece di quelli contrari, censurati ed osteggiati dove spesso si da all'umanità un messaggio a sua volta elitario che può arrivare a pochi e che può essere a sua volta manipolato. Messaggi del genere sono sacrosanti, ma un personaggio così in vista e al centro della scena cinematografica mondiale, deve aggire di sopraffino, seguire sempre ciò che disse Sun Tzu, che poi è quello che fece Kubrik e che ha fatto si che i suoi messaggi sovversivi uscissero fuori nonostante tutto, mai essere banale, tamarro e grossolano, la verità esce sempre fuori.
Tarantino ha desacralizzato un argomento come l'olocausto (che doveva essere racchiuso sempre in una cornice drammatica), in più (sono sicuro indirettamente, Tarantino non è uno storico), viene messo in evidenza la forte componente vendicativa di quel popolo (vendetta che è una delle tematiche preferite nella filmografia di Tarantino, per dire i temi sono sempre gli stessi dei suoi film), oltretutto la componente del film è per lo più cosmopolita, si parlano tutte le lingue europee.
Io ricordo semplicemente di aver avuto pregiudizi prima di vederlo avevo pensato "cazzo Tarantino e gli ebrei, ecco è caduto anche lui nella rete" che era anche un pensiero giusto da avere, un pò la reazione che ho avuto con Sorrentino, solo che in quest'ultimo caso sono stato costretto ad andare al cinema, con Tarantino invece rimanevo curioso. La scena iniziale per fortuna mi ha tolto i pregiudizi. Finito il film non ero entusiasta (ci sono almeno 3 suoi film migliori di inglorious) ma abbastanza soddisfatto e sicuro di aver visto diverse scene di grandissimo cinema e nel complesso una buona sceneggiatura, poi c'è da dire che il doppiaggio rovina completamente il film. Il mio giudizio è comunque incompleto, avendolo visto solo una volta, lo ammetto. La genialità è che Tarantino ha post-modernizzato anche la seconda guerra mondiale, ecco.
Un film di propaganda? La questione è più complessa ma per farla semplice, no! Non è "indipendence day", non è "la vita è bella" con cui Benigni si è guadagnato l'ingresso nell'elite hollywoodiana, non è un film di Spielberg o l'ultimo Zemeckis, ecco semplicemente pensando ai film di propaganda mi viene in mente qualcos'altro, che so tipo anche "2012-il film". Bene o male si parla di seconda guerra mondiale e se non fai un film storico, esistono anche degli stereotipi per così dire, da rispettare, non so come spiegarmi.
Inviato il: 16/7/2013 0:22
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  •  Tuareg69
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Re: DJANGO
#110
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@Calvero
"Hero" è uno spettacolo di colori e coreografie, il tutto condito da una storia a parer mio tutt'altro che banale.
Però sono d'accordo che la ridondanza di questa tipo di cinema, alla lunga diventa sterile e fastidioso... Ma "Hero" m'è rimasto nel cuore!
(P.S.: in pm ti spiego invece come ho scoperto "Zatoichi"... )

Il vero spettacolo inverecondo e senza senso dell'elastico appeso alle mutande sono film come "L'uomo con i pugni di ferro"... insulso a dir poco!
Ma ha il merito non indifferente di dimostrare i miracoli della computer grafica: Russel Crowe sorride più di una volta... e sembra vero!
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Inviato il: 23/7/2013 0:11
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  •  Det.Conan
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Re: DJANGO
#111
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Concordo in tutto con Yarebon.
Per me sia Inglorious Bastards che Django sono dei capolavori di recitazione,sceneggiatura e ambientazione.
Per quanto riguarda il tema propaganda rimando all'interpretazione fuori dagli schemi di Gilad Atzmon :

http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=6324
(Su Inglorious Bastards)

http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=11602
(Su Django)

E anche questo :
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=6237

E per favore,se non condividete lasciate stare l'argomento "Ma tanto Atzmon è sempre uno di loro" perché lui la faccia ce l'ha messa nel criticare il Sionismo.
Inviato il: 23/7/2013 1:23
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  •  Det.Conan
      Det.Conan
Re: DJANGO
#112
Dubito ormai di tutto
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Qualche estratto :

"Ma Tarantino non si ferma qui. Egli offre anche una dura critica dell’identità ebraica, tracciando un paragone tra i protagonisti ebrei e nazisti.

A differenza dei protagonisti ebrei animati da una vendetta unidimensionale (I Bastardi Senza Gloria e Shoshanna), i nazisti di Tarantino sono più complessi e multidimensionali.

Per cominciare, essi presentano una dualità e perfino una contraddizione tra individualità e ruolo collettivo. Mentre i protagonisti ebrei presentano una convinzione che unifica il personale e il tribale nella ricompensa, il col. Landa, il “Cacciatore d’Ebrei” delle SS rimbalza tra edonismo e asservimento omicida nazista. Il col. Landa è anche un austriaco molto ben educato, un uomo colto e affascinante. Eppure, in pochi secondi potrebbe trasformarsi in una bestia mostruosa. Interpreta il suo comportamento in termini di produttività; sta 'facendo il suo lavoro'. Alla fine della giornata, è un detective e il suo compito è quello di individuare gli ebrei nei loro nascondigli. Il col. Landa è persino disposto ad ammettere che lui è bravo a farlo perché è in grado di 'pensare come un ebreo': può prevedere in che modo le persone che ‘mancano di dignità' potrebbero comportarsi. A differenza dei protagonisti ebrei che non sanno parlare nessuna lingua straniera, il col. Landa è immerso nella cultura occidentale. Parla correntemente l’inglese, il francese e l’italiano, oltre al suo nativo tedesco. A differenza dei protagonisti ebrei che sono concentrati su nient’altro che la vendetta, Landa tradisce infine il Terzo Reich solo per porre fine alla guerra e avere la pace in Europa. Inutile dire che riesce anche a garantirsi, allo stesso tempo, il suo futuro, negoziandolo con un ' pezzo grosso' americano.

Fredrick Zoller (Daniel Brühl), è un altro esempio di identità nazista multidimensionale. Zoller è un giovane eroe di guerra della Wehrmacht tedesca protagonista nell’ultimo film di propaganda di Joseph Goebbels Malgrado Zoller sia una macchina per uccidere decorata, egli è ben lungi dall'essere fiero di esserlo. L'aveva fatto per legittima difesa. Il suo affetto reale è il cinema. E' al cinema che incontra Shoshanna e si innamora di lei, ignaro del suo retaggio e del suo piano di vendetta. Mentre Zoller riesce facilmente ad allontanarsi dal suo ruolo di eroico soldato nazista o addirittura di macchina per uccidere, Shoshanna non è pronta neppure a prenderne in considerazione la possibilità. Lei è programmata per compiere la sua missione. Finirà per sparargli alla schiena e distruggere il comando nazista."

---------------------------------------------------------------------------------------------

"Con un racconto fantastico senza alcun interesse nei confronti di alcun tipo di veridicità storica o per quanto riguarda l’attenersi ai fatti, nel suo ultimo capolavoro Django Unchained, egli riesce a riportare alla luce i segreti più oscuri della Schiavitù. Elimina ciò che è occultato e, a giudicare dalla reazione di un altro genio cinematografico, Spike Lee, è riuscito a scavare abbastanza a fondo. Fa scendere in campo uno spettacolo stilistico sullo stile del Western e Tarantino riesce a scavare sotto ogni aspetto che solitamente ci consigliano di lasciare intatto. Abborda i concetti di determinismo biologico, di supremazia dell’uomo bianco e della crudeltà. Tuttavia, orienta la prospettiva anche sulla sottomissione, subordinazione e collaborazione degli schiavi. Il regista “ateniese” ha concepito una serie di personaggi ad immagine e somiglianza degli dei della mitologia greca. Django (impersonato da Jamie Fox), è un turbolento re della vendetta e Schultz (Christopher Waltz), un dentista tedesco che si ritrova a fare il cacciatore di taglie, è il maestro della perspicacia, della gentilezza e dell’umanità, ed ha un dente del giudizio gigante e scintillante posto sul tettuccio della propria roulotte. Calvin Candie (Leonardo DiCaprio) è il Padrone hegeliano (razzista) e Stephen (Samuel L. Jackson) è il Servo hegeliano. Quest’ultimo risalta in quanto personificazione della trasformazione sociale. Da un certo punto di vista, il rapporto tra Candie e Stephen potrebbe essere visto come una delle riprese cinematografiche più profonde e sovversive sulla dialettica servo-padrone di Hegel."
Inviato il: 23/7/2013 1:39
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  •  earlturner
      earlturner
Re: DJANGO
#113
Mi sento vacillare
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Red dove sei ?



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autocensura

lasciamo perdere
Inviato il: 23/7/2013 1:41
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  •  Calvero
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Re: DJANGO
#114
Sono certo di non sapere
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Tuareg69 ha scritto:
@Calvero
"Hero" è uno spettacolo di colori e coreografie, il tutto condito da una storia a parer mio tutt'altro che banale.
Però sono d'accordo che la ridondanza di questa tipo di cinema, alla lunga diventa sterile e fastidioso... Ma "Hero" m'è rimasto nel cuore!
(P.S.: in pm ti spiego invece come ho scoperto "Zatoichi"... )


Capisco cosa vuoi dire e potevano tranquillamente impegnarsi senza attaccarsi agli elastici delle mutande. Se "tu" autore, "tu" artista, hai in mente uno spettacolo e gli effetti speciali non sono ancora all'altezza di rappresentarlo, ti limiti, altrimenti ottieni due cose soltanto: 1) fai uno spettacolo ridicolo 2) rovini quello che di buono avevano le tue intenzioni.

Veramente non si può sostenere: seguire un attore con la faccia e i muscoli contratti che si sforzano di mostrare di non essere contratti, è proprio il massimo. Tradotto: le comiche. Vederli "volare" mentre aspettano che i cavi finiscano la loro corsa per rendere l'atterraggio come fosse stata una loro scelta, è a malapena accettabile nel primo Superman di Donner, che almeno quella volta avevano la compiacenza di staccare con il montaggio al momento giusto per non mostrare l'impaccio di una camminata ancora fuori da ogni buon senso.

Mi spiace, scusa se ho rincarato la dose ma a tutto c'è un limite. Lo dico con la certezza che il film, vista la certosina passione che hanno messo per tutto il resto, poteva essere fatto ugualmente. Invece l'hanno reso ridicolo. Bastano due chicchi di sale per rendere un bicchiere d'acqua imbevibile, soprattutto quando non ci sono caduti dentro per caso, ma anche messi con quella di farlo più dissetante.

Citazione:

Il vero spettacolo inverecondo e senza senso dell'elastico appeso alle mutande sono film come "L'uomo con i pugni di ferro"... insulso a dir poco!
Ma ha il merito non indifferente di dimostrare i miracoli della computer grafica: Russel Crowe sorride più di una volta... e sembra vero!


Grazie della dritta. Ora è certo che posso vederlo solo per sbaglio
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Inviato il: 23/7/2013 10:27
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  •  Calvero
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Re: DJANGO
#115
Sono certo di non sapere
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Ciao Det.Conan .. belli gli approfondimenti. Li conosco. Non perché li ho letti ma perché sono riflessioni che ho estrapolato io con amici quando l'ho rivisto la prima volta a casa mia e in lingua originale [Inglorious]. Tranne che per la questione Hegeliana ... posso dirti che sapevo già tutto ...

.. in sostanza, come si suol dire: sfondi una porta aperta. Anzi, se vuoi, posso anche approfondire. Ma film di propaganda rimane. Non solo, ne corrobora di più la possibilità dei Diktat a cui probabilmente devi versare l'obolo e perché? ... te lo spiego in due fasi, una per Tarantino e l'altra in linea generale ...

1) ... perché non è che se "Te" fai un film di Propaganda significa che a quella propaganda ci credi. Questo significa che nell'osservare i Diktat mentre strutturi un film, puoi tranquillamente usare la tua intelligenza per dare al film una profondità che lascia al tuo orgoglio di artista una certa libertà di dire quello che pensi. Per quei pochi che la coglieranno.

2) per i pezzi che hai riportato sopra posso tranquillamente sintetizzare in un modo volgare che è questo: - "chi cazzo se li incula questi ragionamenti" - .. oppure in maniera un pelo più civile e cioè:

- la propaganda non è per menti sensibili, la propaganda è per la massa che, come massa, è un serpente senza testa che si agita ma anche - in altri casi - come un porco che gozzoviglia nel suo trogolo (per essere gentili). Si possono portare esempi anche di cinefili molto più informati di me sul cinema e con dettagliate conoscenze sul mondo del Cinema, sia dentro che fuori dallo schermo, sulla vita dei registi, sulle vicende delle Produzioni e mille altre cose ... che quando vedono HITLER crivellato di colpi hanno un orgasmo e si riallacciano nel solito transfert collettivo che alimenta, appunto, la propaganda, quella già delineata e consolidata ...

.. comunque il messaggio che passa è quello del Male Nazista che ha la sua lezione storica;

.. comunque per il "porco nel trogolo" la testa spaccata da una mazza da Baseball americana dice quale giustizia spietata può essere accettabile e quale no;

.. comunque proprio per il "serpente senza testa" le sequenze chiamiamole fumettistiche danno quel tono ilare e giocondo per far sì che un sentimento denigratorio veicoli un nazismo che va bene solo nei fumetti;

.. e il NEIN NEIN NEIN NEIN!!!! urlato da un Hitler posticcio come fosse stato morso dalla Tarantola, dice tutto il resto.


---==)*(==---


VEDI

La propaganda non solo non è per le menti fini, ma neanche per noi. Questo è quello che ostinatamente non si vuole capire. Questi messaggi sono per la sub-cultura sempre in aggiornamento per quelli che verranno. Altrimenti non sarebbe propaganda. Sono per le generazioni omologate dei bimbominkia di Facebook che verranno, per quelli che si mandano i messaggini mentre sono al cinema ...

... noi SIAMO MORTI ... e la propaganda che noi abbiamo subito socialmente è quella approntata negli anni "70 "80 ...

.. così come quella che subiranno i tuoi nipoti non sarà quella del loro tempo, ma del nostro

Mi sono rotto il cazzo di spiegarlo

Il Potere vince sempre perché ti illude che lui si batta per il presente. Quando tu vai a votare, ti sforzi di combattere il potere di venti anni fa, il potere ti ringrazia, il Potere illude - dalla Rivoluzione Francese in poi - che Te sia in qualche modo responsabile dei tuo presente.

It's Propaganda Baby

Per questo ad essere uccisi sono quelli che guardano avanti e che i "porci nel trogolo" chiamano utopisti

edit correzioni h 11:11
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Inviato il: 23/7/2013 11:03
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Re: DJANGO
#116
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Comunque bisogna proprio ammettere che la sigla introduttiva del film è davvero coinvolgente; sembra proprio una di quelle antiche ballate popolari che raccontano le gesta di un Eroe Immortale.

Non dobbiamo certo stupirci se il pubblico medio viene influenzato da film del genere e comincia a vederli come realtà fattuali quando invece con la realtà no hanno nulla da spartire.

Comunque vorrei far notare a Maksi (se sta leggendo ancora questo 3d) che Leonardo di Caprio interpreta il ruolo di un proprietario terriero di nome Calvin J. Candie. Il nome è alla francese ma la pronuncia è chiaramente candy che in inglese significa caramella ma anche dolce, dolciumi. In tedesco dolciumi/dolce si dice süss, non so se mi spiego...forse Tarantino ha lanciato un piccolo indizio a coloro che possono vedere la realtà storica o è solamente un caso?

Anche la lista dei nomi di mercanti di schiavi neri mi ha lasciato alquanto interdetto. Alcuni nomi sono davvero interessanti e accendono più di una lampadina. Jacob Frank(s) ad esempio, oppure Roosevelt.

Ma ora mi fermo sennò finisce che vado OT.
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Inviato il: 23/7/2013 11:45
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Re: DJANGO
#117
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Per me sia Inglorious Bastards che Django sono dei capolavori di recitazione,sceneggiatura e ambientazione.


Non lo sono, per Django ho detto la mia qui, per Basterds approfondisco.

In un certo qual modo è vero quel che dici, nel senso che la recitazione, la sceneggiatura e l'ambientazione sono a livelli di Cinema con la "C" maiuscola, ma è il risultato complessivo che non è all'altezza.

Per questi ultimi due film Tarantino non ha saputo tenere una linea coerente nello stilismo. Basterds passa dalla più intelligente tragicità e tensione della sequenza iniziale per saltare ai toni parossistici e surreali guidati dal personaggio di Brad Pitt e i suoi discepoli caratterizzati come in un cartone animato. Si passa dalla finezza dei duelli psicologici sul filo del rasoio tra la "francesina" ebrea sotto mentite spoglie e il notevole cecchino Tedesco, alle macchiette da Vaudeville di un Ministro della propaganda che insieme a Hitler sono Gianni e Pinotto versione 2.0 ... si passa dalle sottigliezze emotive perfettamente in linea con la tragedia storica, quelle che animano la vendetta di Shoshanna per finire sui siparietti Trash (neanche Pulp) di Stiglitz e di liberazioni improbabili e comicamente fuori misura.

Che anche dette sequenze in sé siano un lavoro di cesello che tuttora mi strabiliano, fermo rimane che nel complesso hanno cagato fuori dal vasino. Cosa che non accade ne Le Iene, in Pulp Fiction, in Jackie Brown, in Kill Bill .. e che al di là di alti e bassi, e che piacciano più o meno, seguono una coerenza stilistica impeccabile.
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Re: DJANGO
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Calvero
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Che anche dette sequenze in sé siano un lavoro di cesello che tuttora mi strabiliano, fermo rimane che nel complesso hanno cagato fuori dal vasino. Cosa che non accade ne Le Iene, in Pulp Fiction, in Jackie Brown, in Kill Bill .. e che al di là di alti e bassi, e che piacciano più o meno, seguono una coerenza stilistica impeccabile.

su questo ti quoto, diciamo però che con death proof Tarantino ha chiuso la sua prima fase di carriera, portando al paradosso e all'autocitazione il suo cinema, usando quasi un metalinguaggio.
La poca coerenza dei suoi due ultimi film dipende anche dal fatto che ha voluto sperimentare qualcosa di nuovo, rimanendo naturalmente fedele ad alcuni suoi canoni, tentando di dare un respiro più epico (alla Leone) al suo cinema, cinema di Tarantino che è stato sempre specchio del vuoto di senso del post-moderno, mentre nei suoi due ultimi film c'è quasi una morale, un'idendità che mancava ai primi, ci sono eroi e cattivi (non che questo sia per forza un pregio, la grandezza di pulp fiction e le iene è anche nell'anarchia ordinata della sceneggiatura, nel dissacrare alcuni topoi del genere).
Inviato il: 23/7/2013 13:21
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Re: DJANGO
#119
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su questo ti quoto, diciamo però che con death proof Tarantino ha chiuso la sua prima fase di carriera, portando al paradosso e all'autocitazione il suo cinema, usando quasi un metalinguaggio.
La poca coerenza dei suoi due ultimi film dipende anche dal fatto che ha voluto sperimentare qualcosa di nuovo, rimanendo naturalmente fedele ad alcuni suoi canoni, tentando di dare un respiro più epico (alla Leone) al suo cinema, cinema di Tarantino che è stato sempre specchio del vuoto di senso del post-moderno, mentre nei suoi due ultimi film c'è quasi una morale, un'idendità che mancava ai primi, ci sono eroi e cattivi (non che questo sia per forza un pregio, la grandezza di pulp fiction e le iene è anche nell'anarchia ordinata della sceneggiatura, nel dissacrare alcuni topoi del genere).


VERO

Scusa mi sono dimenticato Death Proof ... che coglione, che poi è il film che apprezzo di più, senza remore.
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Re: DJANGO
#120
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Mi spiace, scusa se ho rincarato la dose ma a tutto c'è un limite. Lo dico con la certezza che il film, vista la certosina passione che hanno messo per tutto il resto, poteva essere fatto ugualmente. Invece l'hanno reso ridicolo. Bastano due chicchi di sale per rendere un bicchiere d'acqua imbevibile, soprattutto quando non ci sono caduti dentro per caso, ma anche messi con quella di farlo più dissetante.


Apprezzo la tua critica: il fatto è che amo il cinema oltre ogni modo, ma lo giudico "di panza" (o pancia), senza avere particolari strumenti oggettivi di valutazione.
Ogni indicazione in tal senso è quindi particolarmente apprezzata.

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Ma ha il merito non indifferente di dimostrare i miracoli della computer grafica: Russel Crowe sorride più di una volta... e sembra vero!

Grazie della dritta. Ora è certo che posso vederlo solo per sbaglio


Proprio per quanto detto sopra, non voglio alcuna responsabilità: DEVI ASSOLUTAMENTE VEDERE "L'uomo con i pugni di ferro"...
Sarei capace di farti perdere uno dei capolavori delle cinematografia mondiale!!!
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