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  •  Calvero
      Calvero
DJANGO
#1
Sono certo di non sapere
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Il fatto che un commento a questo film si possa spostare su vari piani precisi, fa sì che acquisti una dimensione particolarissima nello scenario artistico cinematografico. Principalmente sul piano morale, dove l'inserimento di una cosiddetta causa, una "rivendicazione", gioca le sue carte innovativamente. E non c'è solo questo, of course: - un film assolutamente non riuscito che riesce a lasciare il segno. Da dove le debolezze sono - come nei controluce - necessarie a identificare il profilo dei pregi, è possibile snodare una critica articolata.

Ma andiamo, con disordine, da - DJANGO



Come è stato fatto notare nelle recensioni, Tarantino per la prima volta "costretto" dai suoi medesimi intenti a giocare il suo soggetto negli scenari di ampio respiro, negli spazi aperti della natura, proprio quelli che lo hanno fatto innamorare, proprio quelli che hanno fatto da teatro epico e immaginifico (nonché simbolico) ai films del suo più illustre "mentore" (Leone) ... ecco che cade come un fico secco e ci piazza una figura di merda indelebile; anche un cinico del cinema fatto con gli stampini come Michael Bay sarebbe riuscito (se pur retoricamente) a dare più forza alle inquadrature, all'immersione in un mondo intriso della poetica degli orizzonti e di quel che di selvaggiamente e potente trasmetteva quella Natura. Qui Tarantino si perde, come non avesse punti di riferimento e rimane algido, spiazzato, distaccato, non coinvolto e non coinvolge; e cerca di riempire queste lacune con "inquadrature cartolina" che se pur sanno meravigliare non sono Vive ... e vanno a crogiolarsi senza efficacia in ordine alle potenzialità che l'opera aveva. Cioè in quelle che semplicisticamente vengono dette cadute di Stile.



In realtà più che "cadute di Stile" si tratta di dirci quello che manca oggi a chi si vuole avvicinare alla forza del Cinema di un passato degno di gloria. Certo, un passato pieno anche di classicismi nauseabondi (anche schifosamente propagandistici) ma che comunque avevano un Pathos e una personalità tuttora insuperata. Avevano registi e autori che sotto avevano le Palle quadrate e amavano la fanciullezza della Vita prima ancora della cinepresa. Ed è per questo che con Leone si potevano guardare le rocce della Monument Valley come fossero una poesia di Giacomo Leopardi; l'arrivo di un Treno che sbuffa, i suoi rumori, come fosse l'arrivo del nostro stesso destino; respirare emozioni di una cavalcata di John Wayne come se stessimo attraversando le galassie nelle notti stellate, quelle più buie, quelle che più ci dicono del nostro bisogno di Luce.

Tarantino indebolisce lui stesso buona parte delle potenzialità che questa sceneggiatura aveva nelle vene. Proprio dove cerca di innovare, cappella sbagliando dove è solito non sbagliare: nelle musiche. Non sbaglia certo come sbaglia la maggior parte della merda filmica che gira in giro, lì dove le musiche cercano di accondiscendere allo spettatore prendendolo ipocritamente e anti-artisticamente per manina come fosse un cerebro-leso; sbaglia perché non hanno la forza di fare da contraltare come ha saputo infondere in altri film. Non che si debba essere puristi per non apprezzarlo (sia mai, almeno per me) l'idea di mettere "Hip-Pop negro" in un western ci può stare; a me piaceva ad esempio, ma è proprio che la cosa non è riuscita a ingranare nel suo complesso e invece di spiazzare o al limite a portarti in un altra dimensione fosse pure anacronistica, in realtà sfasa e sa di pacchiano.

E visto che parliamo di cose pacchiane, a rincarare la dose (e questa volta Tarantino non ha colpe) c'è il nostro benamato doppiaggio italiota che, tranne per Di Caprio e Waltz, è LAMMERDA.. su tutti Don Jhonson .. e lì dove è eseguito professionalmente allora bisogna confrontarsi con i soliti doppiatori che si masturbano sulla loro stessa voce e divengono loro stessi personaggi sopra il personaggio stesso. Che Dio li fulmini. Lo dico sul serio e con tutto il cuore. Cazzo! avevo appena finito di godere di uno tra i migliori doppiaggi della Storia di uno dei migliori film della storia del Cinema con THE MASTER .. dove il figlio di Giannini ha lasciato la prova SUPERLATIVA di cosa significhi doppiare. Nello specifico Joaquin Phoenix.



Gli esercizi di stile però cominciano a prendere forza e a vivere di vita propria. La Regia comincia a decollare nei piani stretti e convulsi dei personaggi. Le dinamiche psicologiche sono tirate sul filo del rasoio e qui Tarantino dove potrebbe sedersi sugli allori di una sua peculiarità indubbia, invece porta una nuova suggestiva dimensione morale all'opera che sinora era solo stata retoricamente dipinta per Inglorius Basterds; oppure soffusa in quel "thriller" innovativo (tuttora sottovalutato per questo aspetto), che è stato Death Proof. Qui Tarantino, e credo l'abbia fatto con tutto il cuore, sposa la causa dei negri d'America e gli concede la sua visione fumettistica. E in questo, non se ne abbia a male nessuno, ha lasciato un segno indelebile e fortemente ancestrale. Non ce n'è per nessuno. Che, a ben guardare, si mangerebbe in un sol boccone tutte le stereotipate e strappapalle orge propagandistiche in salsa grigio/rosa di Spielberg e i suoi compagni di merende, che sanno sfruttare i sentimenti ma non sanno veramente colpire al Cuore. Perché Django di cuore ne ha.

Sono molti i momenti in cui si rimane moralmente (finanche eticamente) spiazzati e forse indignati dalla rappresentazione di sequenze violente. Ma è solo al termine del film e dopo qualche giorno di ruminazione che si coglie quella che in fondo è la tragicità del degrado umano spostata su piani stilistici atipici. La sceneggiatura non fa sconti ai cosiddetti Negri, va detto: Tarantino non pone lo "spettacolo" umano in un gioco psicologico manicheo ... anzi, le ombre spietate dello spirito si rivelano anche dalla gente di colore. Sì a indicare come l'odio trasformi i defraudati ma anche come l'odio non ha colore. Proprio come i soldi.

Già, i soldi. Anche qui Tarantino si pone in una morale spietata dove i soldi divengono metafora di forza maggiore in molteplici aspetti, tale da ribaltare il senso di squallore e potere di cui sono portatori, e riguardanti la catarsi che attende al varco i nostri "eroi". Per quanto sulla falsa riga della simpatia/antipatia del Cacciatore di ebrei (con un senso di deja vu pilotato appositamente) comunque non ci si può non innamorare alla fine del - per la seconda volta - personaggio cacciatore di taglie tedesco, qui ribaltato nei moventi e in un gioco di matrioske Tarantiniane meta-cinematografiche concettualmente ineccepibili.

La fotografia del film è costantemente di alto livello. Magistralmente sposa le intenzioni filosofiche dell'opera che comunque si pone sopra le righe. Indi può infastidire giustificatamente, ma in realtà si tratta di accettare o meno il Plot fumettistico che fa di Django sia quel personaggio di colore drammaticamente inserito in un contesto storico, sia quel Vendicatore solitario di Bonelliana memoria. Prendere o lasciare.

Di Caprio e Waltz sopra tutti. Punto. Grandioso certo Samuel L. Jackson ... ma più che altro è il suo personaggio ad affascinarci più che la sua prova d'attore. Di Caprio, forse ancora troppo giovanile per la parte, in realtà cade stretto dentro i vestiti di Mister Candie però quando decolla decolla, non ci son cazzi ... si comprende che questo attore è in cerca di sfide con sé stesso e non sempre le trova. Waltz non sbaglia un colpo, ma è confinato nel suo Fisic Du Role.





Gli incastri di una partita di scacchi letteralmente spietata inanellano le vicende di buoni e cattivi senza la minima sbavatura. I momenti infantili giungono dall'immaturità di Tarantino nel cercare di voler raggiungere il Mito del Cinema che fu ... e non vi riesce proprio lì dove lo ricalca e lo ama, ma paradossalmente quando il cerchio della storia si stringe, la macchina da presa diventa invisibile e la mano leggera anche nelle situazioni più pesanti. Quasi in una Regia teatrale (con la "R" maiuscola) i momenti topici si districano in spazi ristrettissimi, tra le pareti claustrofobiche di un mondo barocco che in pochi momenti diviene quello di un incubo dipinto a festa.

Concettualmente Tarantino sovrappone i concetti della mitologia norrena e germanica del Sigfrido all'epopea dello schiavismo; ed è proprio il cacciatore di taglie tedesco a fare da ponte tra i nostri due continenti. E sarà proprio lo sguardo di un tedesco in casa d'altri per certi versi disincantato, a cogliere la malvagità dell'uomo bianco e investire il suo "discepolo" di una forza ancestrale per concedergli la liberazione dell'anima.

Nonostante il cinismo e la violenza abbracciati da coloro che comunque sono schiavi letterali e schiavi indiretti di un Sistema senza Onore, può essere anche la forza di un "fumetto" a dirci delle ombre che ottenebrano i nostri cuori e gratificano le scorciatoie della prevaricazione.

Calvero
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Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 19/1/2013 13:18
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  •  Maksi
      Maksi
Re: DJANGO
#2
Dubito ormai di tutto
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Aprezzo, Calvero, i tuoi pensieri cinematografici da amante del cinema quale sei (come lo sono anche io), ma ormai il cinema sta morendo, sfornando questi film inutili... non brutti, ma proprio INUTILI.
Tarantino, oppure anche Scorsese, sono l'emblema di questa inutilita' resasi "arte". E stiamo parlando di registi di primo livello, chissa' gli altri...
Ormai sono trasmigrato dal cinema verso la televisione, che sta sfornando veri e proprio gioielli narrativi, recitativi e registici. Breaking bad e Mad Men (tutti e' due rigorosamente visti in lingua originale, mi raccomando) i piu' recenti esempi.
Ti consiglio di fare una capatina da queste parti...
Inviato il: 19/1/2013 17:16
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  •  Calvero
      Calvero
Re: DJANGO
#3
Sono certo di non sapere
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Citazione:

Maksi ha scritto:
Aprezzo, Calvero, i tuoi pensieri cinematografici da amante del cinema quale sei (come lo sono anche io), ma ormai il cinema sta morendo, sfornando questi film inutili... non brutti, ma proprio INUTILI.
Tarantino, oppure anche Scorsese, sono l'emblema di questa inutilita' resasi "arte". E stiamo parlando di registi di primo livello, chissa' gli altri...
Ormai sono trasmigrato dal cinema verso la televisione, che sta sfornando veri e proprio gioielli narrativi, recitativi e registici. Breaking bad e Mad Men (tutti e' due rigorosamente visti in lingua originale, mi raccomando) i piu' recenti esempi.
Ti consiglio di fare una capatina da queste parti...


Possiamo buttarla giù bene allora, perché in queste prospettive, no il Cinema, l'Arte è morta.

Infatti colgo gli sprazzi di qualcosa di interessante. Non posso comunque far finta di non vedere un THE MASTER ... proprio in questi giorni ad esempio. Ed è un cazzo di capolavoro ed è CINEMA. Diciamo che quello che del cinema è morto è l'atmosfera vivificante della sperimentazione, ma anche di autori che vogliono giocare che sono in via di estinzione. Poi la propaganda, e abbiamo la ciliegina sulla torta.

Purtroppo la televisione la detesto, mi dà l'orticaria. Vedo di passaggio quello che passa quel convento quando sono a tavola con altre persone. Non ho Sky ... e non soffro tutta questa ondata di telefilm che si vogliono chiamare artistici o all'avanguardia che mi danno fastidio.

Però non so di quello che mi hai segnalato. Giuro. Per farti capire: - la mia Televisione è un monitor e non ho collegato il cavo dell'antenna. Ci vedo solo i film o gioco qualche gioco.

Hai fatto bene a nominare Scorsese, quello sì che veramente è andato a puttane. Ha finito la sua epoca con - Quei Bravi Ragazzi ...

... se hai Link, buttali qui
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Inviato il: 19/1/2013 20:10
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  •  Manfred
      Manfred
Re: DJANGO
#4
Dubito ormai di tutto
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Da Osnabrück
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L' arte è arte qualsiasi mezzo espressivo usi!




http://youtu.be/oFSx6bRboKE
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Manfred
Inviato il: 19/1/2013 21:31
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  •  Maksi
      Maksi
Re: DJANGO
#5
Dubito ormai di tutto
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Stai tranquillo, che nemmeno io guardo la TV... nel senso di stare davanti allo schermo del televisore. Mi riferivo invece alle serie prodotte dalle compagnie televisive via cavo, che, secondo me, sono diventate l'esempio da seguire riguardo lo schema narrativo espresso attraverso l'arte visiva. Non mi sto riferendo a tutte le serie, ovviamente, ma qualcuna e' veramente al di sopra della media. Anche tecnicamente sono diventate alla pari delle produzioni cinematografiche. Per esempio Boardwalk Empire ha una qualita' tecnica registica e fotografica di gran lunga superiore a molte produzioni filmiche. Non a caso qui il produttore della prima sragione e' stato Scorsese .

Riguardo a Breaking Bad e' quello che Tearantino poteva essere ancora, ma non lo e' piu': dialoghi azzeccatissimi, scene molto pulp, ma anche silenzi kubrickiani e introspezioni profonde sui demoni che accompagnano la psiche umana. In questa serie il protagonista diventa l'antagonista, come dice lo stesso Gillgan, autore di Breking Bad.
Mad Men invece e' una serie completamente atipica, con azione praticamente zero, ma con personaggi alla ricerca di una loro identita' fuori dal tempo. Ecco, Mad Men potrebbe essere descritto come una ricerca filosofica riguardo al Tempo. E' apocalittica la cosa, perche' stiamo sempre in attesa che un mondo sia per crollare attorno a loro... noi lo sappaimo, ma loro no. Non a caso la serie e' ambientata nel decennio degli anni '60 e per di piu' in una agenzia pubblicitaria. E' come guardare delle persone rinchiuse in una sorta di esperimento, analizzando il processo, passo per passo. All'inizio non volevo nemmeno guardarla qeusta serie (un po come Breaking Bad... sara che dopo I Soprano tutti avevano un po' iniziato a scopiazzare (male) la serie per eccellenza): la ritenevo troppo pretenziosa e cervellotica. Adesso penso che sia una delle cose migliori mai appasre in TV.

The Master non l'ho ancora visto, ma me lo guardero' per bene. Anche se fosse (e probabilmente lo e') un gran pezzo di film, ormai penso che siamo agli sgoccioli; ormai il cinema nella stragrande maggioranza dei casi e' diventato un mega intrattenimento multimediale, senza piu' un'empatia vera.

Che l'arte sia morta, lo penso gia' dalla comparsa di Van Gogh
In effeti solo il cinema ha potuto trasmutare una maestosita' estetica, dove le altre arti sono divenatate una ricerca degenerativa: l'esaltazione del brutto e del superfluo. Ora anche il cinema sta morendo... anche questo e' forse un segno della fine dei tempi.

PS: se vuoi vedere le serie via streaming c'e' questo. Digiti il nome della seria e poi apri la pagina.
Oppure c'e' anche questa pagina, ma non guardare mai un video da nowvideo... meglio videopremium.
Oppure scarica gli episodi via torrent.
Inviato il: 19/1/2013 22:31
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  •  gronda85
      gronda85
Re: DJANGO
#6
Dubito ormai di tutto
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ciao calve'
Citazione:

Calvero ha scritto:
l'Arte è morta.



prendo questa frase fuori dal suo contesto, ma ti faccio comunque un' osservazione
non è che mischi arte e innovazione?


sono uscito adesso dal lavoro, magari domani chiarisco un po'
comunque ne avevamo già parlato in un altro forum, e la mia visione dell' argomento che ti detti esprime abbastanza bene(nel mio linguaggio ) quello che penso
_________________
non puoi vincere
non puoi pareggiare
non puoi nemmeno ritirarti
Inviato il: 20/1/2013 2:40
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  •  gronda85
      gronda85
Re: DJANGO
#7
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 2/12/2008
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Citazione:

Manfred ha scritto:
L' arte è arte qualsiasi mezzo espressivo usi!



prima di andare a letto, concordo
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non puoi vincere
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non puoi nemmeno ritirarti
Inviato il: 20/1/2013 2:42
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  •  PadijtLee
      PadijtLee
Re: DJANGO
#8
Mi sento vacillare
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Citazione:

Calvero ha scritto:

l'Arte è morta.



Con tutto il rispetto, ma questa è una grande, immensa, colossale
CAZZATA
Inviato il: 20/1/2013 3:00
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  •  Calvero
      Calvero
Re: DJANGO
#9
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
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Citazione:

PadijtLee ha scritto:
Citazione:

Calvero ha scritto:

l'Arte è morta.



Con tutto il rispetto, ma questa è una grande, immensa, colossale
CAZZATA



E c'avresti anche ragione, grazie al cazzo.

Prima di quella frase c'erano queste altre paroline che non hai quotato:


perché in queste prospettive ...
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Inviato il: 20/1/2013 4:23
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  •  Calvero
      Calvero
Re: DJANGO
#10
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
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Citazione:


non è che mischi arte e innovazione?


Ero in frequenza con la critica di Maksi. Ma potrebbe mai morire l'Arte??

Cazzo, ho appena tessuto le lodi di THE MASTER e altri apprezzamenti artistici comunque presenti in DJANGO


Comunque non saprei: arte, innovazione, avanguardia ... perché no? e perché sì?

Ho sottolineato come :


Diciamo che quello che del cinema è morto è l'atmosfera vivificante della sperimentazione, ma anche di autori che vogliono giocare che sono in via di estinzione. Poi la propaganda, e abbiamo la ciliegina sulla torta.

STICAZZI .. comunque la Bara è ben addobbata. Non c'è fervore. C'è confezionamento. Poi per l'amor di Dio, sull'arte chi cazzo ha la verità in tasca?

Per dire, anche il primo TRANSFORMERS è un prodotto confezionato a regola d'arte, si tratta sempre e comunque di dare energia a un percorso magico quale l'illusione cinematografica - per eccellenza - veicola. Però non ci siamo lo stesso... manca la spinta, manca il pathos in questi decenni ... tutto sta diventando riflesso di logiche televisive ed esercizi di stile dove è l'autocompiacimento e l'imbonimento a farla da padrone. Di linee generali, of course, si parlava.

Citazione:

sono uscito adesso dal lavoro, magari domani chiarisco un po'
comunque ne avevamo già parlato in un altro forum, e la mia visione dell' argomento che ti detti esprime abbastanza bene(nel mio linguaggio ) quello che penso



.. magari a domani
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Inviato il: 20/1/2013 4:36
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  •  Pyter
      Pyter
Re: DJANGO
#11
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 15/9/2006
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Non ho visto Django e forse mai lo vedrò.
Odio i remake e se fossi un sostenitore della democrazia li vieterei per legge.

Ritengo che lo stile sia importante, ma può essere chiamato stile quello di Tarantino, visto che la definizione di stile presuppone originalità cinematografica a livello individuale?

L'unica cosa interessante dei film di Tarantino sono le recensioni di Calvero.

Ho notato una strana affinità di stile con Joseph Conrad, non quello dei romanzi, ma degli scritti quotidiani.
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"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
Inviato il: 20/1/2013 10:52
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  •  Ghilgamesh
      Ghilgamesh
Re: DJANGO
#12
Sono certo di non sapere
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Scusa Calvero non ho capito ... a te il primo transformer è piaciuto?!?!

Che leggendo quanto avevi scritto ero tentato di vedermi "the master", ma in base a questa risposta potrei cambiare idea...

ps. Riguardo le serie, Maksi, Breaking bad fantastica, mad man non sono riuscito ad andare oltre la seconda puntata, trovavo odiosi i personaggi e palloso un pò tutto ... poi migliora di molto?

Ed è verissimo che ora, alcune hanno potenzialità infinitamente superiori rispetto al cinema, penso anche sia normale, è difficile sviscerare il carattere di una persona in due ore di film ... molto più facile con le 10 o più a disposizione in una serie.

Forse sono un pò fuori dai tuoi schemi, ma se ti capita dai un'occhiata a "il trono di spade" o "Dexter"


Riguardo Django, non so se lo vedrò, Tarantino ha smesso di piacermi da jackie brown
Inviato il: 20/1/2013 11:05
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  •  Maksi
      Maksi
Re: DJANGO
#13
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@Gilgamesh
Citazione:
Ed è verissimo che ora, alcune hanno potenzialità infinitamente superiori rispetto al cinema, penso anche sia normale, è difficile sviscerare il carattere di una persona in due ore di film ... molto più facile con le 10 o più a disposizione in una serie.

Ma e' anche piu' facile che diventino delle vaccate megagalattiche... come lo stesso Dexter insegna... Scusa , ma per me, la serie, poteva benissimo chiudersi dopo la prima stagione. E' diventata un successo e hanno dovuto allungarla alla caxxo di cane. Quando si inizia una serie, secondo me, bisogna evere le idee chiare dall'inizio alla fine, anche se incombe sempre lo spetro della cancellazione.

In Mad Men i personaggi hanno la funzione di essere odiosi, perche' li vediamo fuori dal tempo... fuori dal nostro tempo. Sono alla ricerca di un'identita' (il protagonista Don Draper ha un problema di identita' proprio specifico), che li fa cadere direttamente nel baratro (nella sigla c'e' proprio un omino nero che cade). Il Tempo li sta per divorare (forse una rievocazione del Mito di Crono, ma non voglio essere troppo pretenzioso), il quale deve segnare il passaggio di un'era all'altra. Siamo proprio negli anni 60, che sono un po' l'icona del cambiamento di paradigma culturale, morale, sociale e psicologico. In questo caso e' ottima l'idea di far portare il tutto nell'ambiente merceologico del marketing, dove il pensiero collettivo e' sempre presente e studiato. La serie "gioca" sui simbolismi molto sottili ed empatizza, perche', secondo me, espone la crisi dell'era attuale sui fondamenti dell'identita' di noi stessi al riciclo tempo che ci divora e divorera', per un rituale che ormai e' tutto pronto. Ovvio poi, che tutto questo deve essere condito con un tecnica registica e recitativa molto al di sopra della media, per non parlare della sceneggiatura... Mad Men ce le ha tutte. Poi puo' anche piacere o meno come prodotto. Infondo anche 2001: Odissea nello spazio e' palloson assai, ma e' un film trascinante come pochi altri film. La prove ne e' quadno lo vidi a 12 anni, imbabolato ed anche un po sconvolto davanti allo schermo, mentre non capivo praticamente niente

Citazione:
Forse sono un pò fuori dai tuoi schemi, ma se ti capita dai un'occhiata a "il trono di spade" o "Dexter"

Il trono di spade significa Games of Thrones, giusto? Non lo conoscevo con qeusto titolo italiano. Non lo visto ancora, ma so che se ne parla molto. Lo vedro' quando Breaking Bad sara' finito... non voglio altri intralci fino ad allora

A proposito di BB. Per chi non conoscesse la serie, ci sono diverse scene di culto, ma quella piu' significativa rimane quel discorso alla moglie sulla sua "vera" identita' (sempre a proposito di identita'), quando accetta completamente (lui) il suo demone e se ne compiace anche, lasciando la moglie terrorizzata. Antologia pura:



Scusa Calvero per questi OT non richiesti...
Inviato il: 20/1/2013 19:21
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  •  Calvero
      Calvero
Re: DJANGO
#14
Sono certo di non sapere
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Da Fleed / Umon
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Citazione:

Ghilgamesh ha scritto:
Scusa Calvero non ho capito ... a te il primo transformer è piaciuto?!?!


Scusa Ghilga .. vediamo di rendere cristalline le prospettive; a me non piacciono le etichette, ma diciamo che potrei andare vicino ad essere considerato un cinefilo (che detta così mi pare pure una malattia). Non sono come il Maestro Red Knight con l'italiano, però io ho parlato di confezionamenti a regola d'arte. Significherà qualcosa di particolareggiato, no? Insomma, non credo tu mi abbia ascoltato.

Sempre da "cinefilo" ... ma la cosa vale pure nella vita, purtroppo se non mangi la merda, al primo odore di scoreggia potresti scandalizzarti e sentire chissà cosa e scambiarla per chissà cosa. Io amo il cinema perché amo le storie e amo la magia e le cosmogonie che in un modo o nell'altro attraversano; amo le performance attoriali, amo chi si fa attraversare da esse e mi comunica la sua anima; amo gli attori; parto dal Muto per finire ai Robottoni che si scornano per salvare l'universo, passando per Biancaneve e i Sette Nani fino all'ultimo Shrek, il porno, i videoclip, le slapsticks e con in mezzo tutti quei Maestri che sappiamo, e quanti ancora devo studiare, e quanto sono rimasto indietro ... Amo chi mi porta in un mondo, fosse pure il mondo sbagliato, io sono un bambino che dà tutta la sua buona fede ogni volta che si spengono le luci; al limite - cattivo, cioè adulto, divento dopo, quando le luci si riaccendono.


Citazione:

Che leggendo quanto avevi scritto ero tentato di vedermi "the master", ma in base a questa risposta potrei cambiare idea...


... vai dove ti porta il cuore, e non sbagli - mai.

Ti dò una dritta per capirsi meglio portandoti anche altri esempi. Per dirti: un BATMAN (soprattutto l'ultimo) è lammerda mentre un AVANGERS è Cinema, in che senso? perché? .. sempre di supereroi e operazioni commerciali parliamo, no?

Avangers è un prodotto onesto, non mira a darsi arie d'autore. Non mira a intellettualizzare quello che da intellettualizzare ha un beato cazzo. E qui ci sarebbe un discorso profondo da fare sulle colonne sonore, e sarebbe un bellissimo e importantissimo discorso. Batman è un prodotto teso a suggestionare la psiche guidando lo spettatore in raffinatezze tanto valide quanto portare l'argenteria in spiaggia all'ora di merenda. E il cinema ha anche le sue ore di Merenda; merende confezionate ad Arte, che non riguarda l'Arte intesa come esternazione di un mondo interiore e di una riflessione a cielo aperto, ma quell'arte legata all'amore che dipinge quelli che altro non sono che FORZE archetipiche e ancestrali. Quando succede che non ci si prende sul serio, ecco che hai giocato e dato la possibilità ad altri di giocare.E questa è cosa bella. Portando cioè in Te un mondo che in realtà già ti appartiene, è un po come la maieutica ... che apre le porte del tuo percepire e dice cosa in te si agita ed è già presente: un DIAPASON che vibra in frequenza al tuo spirito.

Citazione:

Riguardo Django, non so se lo vedrò, Tarantino ha smesso di piacermi da jackie brown


Tarantino è un problema, perché ruba, è un ladro. MA in realtà non copia, posa su nuove strutture quel che una volta funzionava secondo ordini diversi. I grandi Maestri rubano alla Vita e la Vita, non lo si scordi. Tarantino ri-struttura il percepire artistico .. il suo, più che meta-cinema è meta-percezione-artistica...

.. ed è per questo che lui, come sopra ho solo introdotto, rimane concentrato sulle dinamiche grottesche e paradossali dei suoi personaggi, quelli che sa sviluppare meglio nella loro psicologia; perché l'unica Vita a cui lui ha potuto rubare è quella della decadenza dell'esistenza moderna che, convulsa e tragicomica, si auto-ghettizza portando ad esasperare le vicende esistenziali in distorsioni fumettistiche. In poche parole (e non lo leggerai da nessun'altra parte) ti ho spiegato cosa significa realmente PULP...

..ed è per questo che quando si trova a far i conti con i paesaggi e la Natura, è come un alieno distaccato, scialbo e privo di Pathos.

Nulla toglie che la sua produzione rimane interessate essendo la sua una sorta di Arte inconsapevole, poiché applica la frustrazione della modernità alle vette celestiali del Pathos vivificante della percezione artistica che fu.
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  •  Calvero
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Re: DJANGO
#15
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Citazione:

Pyter ha scritto:
Non ho visto Django e forse mai lo vedrò.
Odio i remake e se fossi un sostenitore della democrazia li vieterei per legge.


Approvo e non credo sia un Remake. DJANGO con Franco Nero non l'ho visto, mi è sempre stato sulle palle. Di Franco nero ho apprezzato qualche polizziottesco. A proposito, la sua comparsata in questo film di Tarantino ... è squallida. Comunque, Nero, era un buon attore drammatico sfruttato male. Peccato.

Citazione:

Ritengo che lo stile sia importante, ma può essere chiamato stile quello di Tarantino, visto che la definizione di stile presuppone originalità cinematografica a livello individuale?


Hai ragione, non so che dirti .. forse quel che ho risposto a Gilghamesh può darti qualche spunto d'interesse, forse. Anche io ho ridimensionato i suoi lavori, ma non posso fare a meno di ritenerli studi necessari.

Citazione:

L'unica cosa interessante dei film di Tarantino sono le recensioni di Calvero.

Ho notato una strana affinità di stile con Joseph Conrad, non quello dei romanzi, ma degli scritti quotidiani.


WOW
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  •  Manfred
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Re: DJANGO
#16
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Forse la produzione cinematografica primi anni sessanta vi sfugge,almeno copiassero dai più bravi non dai mediocri, ma evidentemente i più bravi non sono alla loro portata.
Ma questo rientra nella nichilistica visione del mondo, che il sistema, non l'arte, richiede di propagare.Nichilismo in cui eccellono per mascherare la loro pochezza. Una operazione pseudo culturale per la creazione e mantenimento di una subcultura rovesciamento di una cultura che almeno in passato si avvicinava di più alla totalità dell'essere e considerava l'arte come sinonimo di grazia non di distruzione materiale e spirituale. Servi peggiori dei peggiori servi strapagati per il loro infame contributo al potere.
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Re: DJANGO
#17
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Citazione:

Manfred ha scritto:
Forse la produzione cinematografica primi anni sessanta vi sfugge,almeno copiassero dai più bravi non dai mediocri, ma evidentemente i più bravi non sono alla loro portata.


Vero. Ma se la gente non sa apprezzare, come la risolvi? .. e poi, sarebbe mai da risolvere? amletica la cosa

.. chi cazzo tornerebbe al Cinema per vedersi Bergman?

... chi per Kurosawa? chi si lascerebbe trasportare nella steppa insieme a Dersu Uzala?

Citazione:

Ma questo non rientra nella nichilistica visione del mondo, che il sistema, non l'arte, richiede di propagare. Una operazione pseudo culturale per la creazione e mantenimento di una subcultura, non che la cultura sia molto meglio ma almeno in passato si avvicinava di più alla realtà e considerava l'arte come sinonimo di grazia non di distruzione materiale e spirituale.


Hai ragione
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  •  PadijtLee
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Re: DJANGO
#18
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Citazione:

Calvero ha scritto:

.. chi cazzo tornerebbe al Cinema per vedersi Bergman?

... chi per Kurosawa? chi si lascerebbe trasportare nella steppa insieme a Dersu Uzala?


Per fortuna nessuno. Sai che coglioni.
Tu torneresti al cinema per vedere Assalto al treno, Viaggio nella Luna, La corazzata Potëmkin, Nosferatu, I Dieci Comandamenti o Metropolis?
Tutto cambia e si evolve grazie a Dio.
Inviato il: 21/1/2013 0:46
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Re: DJANGO
#19
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Citazione:

PadijtLee ha scritto:
Citazione:

Calvero ha scritto:

.. chi cazzo tornerebbe al Cinema per vedersi Bergman?

... chi per Kurosawa? chi si lascerebbe trasportare nella steppa insieme a Dersu Uzala?


Per fortuna nessuno. Sai che coglioni.
Tu torneresti al cinema per vedere Assalto al treno, Viaggio nella Luna, La corazzata Potëmkin, Nosferatu, I Dieci Comandamenti o Metropolis?
Tutto cambia e si evolve grazie a Dio.


Assalto al Treno: - Sì .. così come rimarrei innamorato nel vedere le primissime pitture rupestri in una grotta. Magnifico;

Viaggio nella Luna: - Sì .. carico di estro, inventiva, magia;

La corazzata Potemkin: - No .. al limite soltanto per assaporare antropologicamente un percorso dell'uomo chinato all'ideale;

Nosferatu: ce l'ho .. quello di Marnau intendi? ... infatti ho apprezzato quello di Coppola che ne è l'emanazione spirituale; pensa, stavo per farci un Topic la settimana scorsa, l'avrei titolato "L'ultimo Film" (ora non sto a spiegare perché);

I Dieci Comandamenti: NO .. mi sono sempre stati sul cazzo.

Metropolis: Sì .. MAGNIFICO .. ho l'edizione speciale in DVD, insieme ad altri amori, è vicino ad una custodia originale LP 33 GIRI del 1973 di LED ZEPPELIN III - che viene direttamente dall'Australia.
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Inviato il: 21/1/2013 1:20
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  •  Ghilgamesh
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Re: DJANGO
#20
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Buongiorno a tutti!

Riguardo i film criticati da pad, tranne che per assalto al treno (ma mi son sempre stati sul cazzo i western) la vedo come Calvero ... anzi, in realtà li ho tutti quei film.

E, idea personale, il Nosferatu del 1922 fa molta più paura di un qualsiasi film horror cult moderno (tipo blair witch project o amenità varie)

Ah, nota personale, provo molta invidia per l'LP dei led zeppelin!
Non saprei dove farlo girare, ma mi piacerebbe averlo uguale ! ^__^

@Maksi, è vero che nella seconda stagione Dexter ha un calo, ma secondo me dopo si risolleva, invece "games of trones" (non so se guardi le serie in originale o in italiano, nel dubbio ti avevo detto il nome in ita) è già strutturata per durare 12 stagioni, quindi se tengono gli standard attuali, dovrebbe piacerti.

Ah Calvero, alla mia domanda bastava (e sarebbe stata più gradita) una risposta semplice come un si o un no.

Che "confezionato a regola d'arte" non mi vuol dire una mazza, se prendo escrementi di cavallo, li metto in una bella scatola e faccio un bel fiocco, è confezionato a regola d'arte ... ma sempre di merda si tratta! ^__^

Sono invece perfettamente d'accordo con l'altro esempio che porti, Avenger mi è piaciuto molto, ma io adoro Whedon, mi piace praticamente tuto quello che ha fatto, pure i musical!
(e, rischiando vagonate di insulti, lo ritengo un genio, notevolmente più bravo di un Tarantino qualsiasi)
Inviato il: 21/1/2013 10:53
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  •  perspicace
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Re: DJANGO
#21
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Io di Metropolis rivedrei volentieri l'anime.



anzi me lo sparo subito!
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Io non parlo come scrivo, io non scrivo come penso, io non penso come dovrei pensare, e così ogni cosa procede nella più profonda oscurità. Kepler
Inviato il: 21/1/2013 11:06
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  •  Ghilgamesh
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Re: DJANGO
#22
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Altro schifoso piccolo OT:
Perspicace, se ti piacciono manga e anime, (Metropolis è fantastico!) ti consiglio la serie Tengen Toppa Gurren Lagann ... da malati di mente, ma mi rientra nei capolavori ^__^

E stasera me lo sparo pure io Metropolis!
Inviato il: 21/1/2013 11:23
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  •  Calvero
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Re: DJANGO
#23
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Citazione:



Ah Calvero, alla mia domanda bastava (e sarebbe stata più gradita) una risposta semplice come un si o un no.

Che "confezionato a regola d'arte" non mi vuol dire una mazza, se prendo escrementi di cavallo, li metto in una bella scatola e faccio un bel fiocco, è confezionato a regola d'arte ... ma sempre di merda si tratta! ^__^


Guarda, in questo caso ritengo sia banale parlare di merda così facilmente. Il Cinema - quello che non amiamo - è comunque un industria, ma all'interno di quest'industria ci sono operai che lavorano con una passione magnifica e un desiderio di ricerca genuino. Senza un sentimento artistico non è possibile inanellare qualcosa di valido a livello d'amore, fossero pure sequenze d'azione.

Mentre l'ultimo Batman, nemmeno quello. Tutto strutturato in ragione di pianificare suggestioni.

Citazione:

Sono invece perfettamente d'accordo con l'altro esempio che porti, Avenger mi è piaciuto molto, ma io adoro Whedon, mi piace praticamente tuto quello che ha fatto, pure i musical!
(e, rischiando vagonate di insulti, lo ritengo un genio, notevolmente più bravo di un Tarantino qualsiasi)


Beh, questo mi fa piacere. Molto. Dico sul serio. Però sei, secondo me, troppo votato a ingigantire le peculiarità e a confonderle. Può stare bene dire che è preferibile a Tarantino: - dire che è notevolmente più bravo è una bugia. Non ci sta. ... o almeno ha ancora un po di strada per dimostrarlo.

Intanto posso dirti che sono INNAMORATO di Serenity e anche qui te lo dico senza nessuna accondiscendenza o ruffianeria. Un film strepitoso, onesto, fatto con il cuore e con la voglia di giocare; con un Cast estroso capace di andare sopra le righe con intelligenza.

Intanto beccatevi questo, vediamo chi ne sa qualcosa

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Inviato il: 21/1/2013 12:26
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  •  Manfred
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Re: DJANGO
#24
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Esagerando si può dire che il 90% di un film western sono le gambe e la camminata dei protagonisti, questo non è stato capito ne da Sergio Leone ne dalla quasi totalità dei registi "moderni". Nemmeno Marlon Brando aveva le gambe e la camminata da western infatti ha recitato in pochissimi. A conferma di quanto detto :"Mezzogiorno di fuoco" è inimmaginabile senza le chilometriche gambe di Gary Cooper e la sua camminata.
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Manfred
Inviato il: 21/1/2013 13:23
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  •  Maksi
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Re: DJANGO
#25
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@Ghilgamesh
Citazione:
@Maksi, è vero che nella seconda stagione Dexter ha un calo, ma secondo me dopo si risolleva, invece "games of trones" (non so se guardi le serie in originale o in italiano, nel dubbio ti avevo detto il nome in ita) è già strutturata per durare 12 stagioni, quindi se tengono gli standard attuali, dovrebbe piacerti.

12 stagioni!? Alla faccia...
In genere non mi piace il filone fantasy-medievale, perche', secondo me, banalizza e volgarizza dei profondi significati mitologici. Per dirti, le favole per bambini sono molto piu' coerenti... Ma in definitiva, di che cosa parla Games of Thrones? Dai costumi mi smebra Xena - la principessa guerriera
Invece mi gradirebbe assai, sempre in ambiti medievali, una serie sull'epopea templare, con tutto il contesto storico dell'epoca e rirefimenti millenaristico- esoterici protrattisi fino ad oggi. Sarebbe una bomba vera e propria, come una serie nel periodo dall'ascesa e alla fine del Terzo Reich, senza il solito approccio del male assoluto. Ma sono solo i miei crucci...

Poi, vabbe', su Dexter si puo' parlare di poco coraggio degli autori. Per me ormai era gia tutto chiaro quando vidi la solita figa di turno scelta per farla accoppiare col nostro "eroe" o l'ennesima dimostrazione della cretinaggine della polizia di Miami, dove anche un comissario Winchester poteva sembrare Kojak Hanno dovuto preservare la serie, ma senza averne le idee e capacita'.

Intanto, se si parla di anime, posso dare un consiglio di una serie, secondo me, fantastica: Death Note...

Inviato il: 21/1/2013 15:35
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  •  Red_Knight
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Re: DJANGO
#26
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Concordo su Death Note, l'unico problema è che nonostante il buon doppiaggio la traduzione è pessima e censura ripetutamente la parola "dio" che è un dettaglio fondamentale. Personalmente ho preferito sorbirmi il parlato in giapponese, che comunque è molto gradevole da sentire, che beccarmi la versione "moige-approved", ma capisco che non tutti abbiano lo stesso stomaco
Se si è disposti a ignorare/tollerare la "giapponezza" deteriore che accompagna praticamente qualsiasi anime e manga, è davvero una grande serie. È una trasposizione fedelissima del fumetto (converge al 99%, ci sono solo una scena in più e una in meno rispetto al cartaceo), di cui consiglio la lettura, i disegni e la regia sono ottimi e la colonna sonora è semplicemente la migliore che sia mai stata composta (in buona parte è una messa da requiem moderna, con il Kyrie eleison che svolge una funzione speciale). In più non ha quell'odioso approccio al fantastico dove qualsiasi puttanata dello sceneggiatore appare perfettamente normale ai personaggi: l'elemento fantastico, ancorché enorme, è uno solo, risulta incredibile anche ai protagonisti finché non sono costretti a prenderne atto, ed è inserito in un universo altrimenti perfettamente ordinario.

Ricordo che anche il vecchio Linucs la apprezzava!
Inviato il: 21/1/2013 17:09
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  •  Calvero
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Re: DJANGO
#27
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Citazione:


Se si è disposti a ignorare/tollerare la "giapponezza" deteriore che accompagna praticamente qualsiasi anime e manga, è davvero una grande serie.


Ti darei un bacio.
Credo che il purismo in questi contesti abbia una sola accezione: nobile.


Citazione:

In più non ha quell'odioso approccio al fantastico dove qualsiasi puttanata dello sceneggiatore appare perfettamente normale ai personaggi: l'elemento fantastico, ancorché enorme, è uno solo, risulta incredibile anche ai protagonisti finché non sono costretti a prenderne atto, ed è inserito in un universo altrimenti perfettamente ordinario.



Bravo RED!!! e con questa ti sposo.
Ma perché i più non la capiscono questa cosa??

Non c'è cosa più bella del fantastico, quando il medesimo lo si elabora/rappresenta in un ordine di idee che vogliono sposarlo con maturità e parsimonia.

Adesso che dici così [forse non c'entra tanto, ma mi è venuto in mente e lo dico], dicevo: - mi ricordo un passaggio del Signore degli Anelli (il Libro) quando ad un certo punto Legolas importuna Gandalf mentre sono intrappolati dalla neve e arrogantemente gli chiede un incantesimo visto che lui è uno stregone; gli chiede di lanciare fuoco con la sua magia così da sciogliere la neve e procedere più speditamente. A quel punto Gandalf gli fa notare saggiamente che, Sì! - è un cazzo di Stregone, ma che se non ha gli elementi naturali e i materiali che lo coadiuvano, per i miracoli non è ancora attrezzato.

Sembrerebbe una stupidaggine, ma in realtà dice della volontà (e abilità) di un autore a saper gestire con intelligenza e coerenza il potenziale di una storia che posa tutto sulla fantasia.
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Re: DJANGO
#28
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Perfetto, neanche a dirlo: ho fatto partire il filmato e ci sono le solite vecchie conoscenze; due tra i dieci peggiori doppiatori italioti. Che gli venga una tonsillite. Neanche morto me lo sciroppo con quei deficienti. Spero di riuscire a farlo recuperare da un amico originale/sottotitolato.
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Inviato il: 21/1/2013 21:09
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  •  Ghilgamesh
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Re: DJANGO
#29
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Volevo aprire un altro tread per non essere schifosamente OT, ma vedo che non siete schizzinosi e mi pesa il deretano, quindi cercherò di essere breve qui ^__^

Conosco Death note, bellissima, nella mia personale clssifica anime si gioca il secondo o terzo posto (al primo metto gurren lagann ^__^)
Calvero, se interessa, ti mando qualche link dove poterla recuperare sottotitolata, che è effettivamente molto meglio.

Riguardo games of trones, in teoria, l'autore ha detto che ogni stagione equivale a un libro, i libri sono 12, quindi presumo ci saranno 12 stagioni ... e se non dovessero finirle, potremmo sempre sapere il finale leggendo quelli.
E più che a Xena, io lo paragono a un signore degli anelli più adulto.

Tornanto IT, credo che l'arte sia estremamente soggettiva, ricordo le litigate col mio prof di storia dell'arte, che insisteva nel considerare arte le feci di Andy Warhol ... io ho un concetto differente, per me "Arte" è una cosa che piace a chiunque indipendentemente dal contesto.
Se faccio vedere la pietà di Michelangelo a un aborigeno della nuova guinea, piacerà anche a lui senza spiegazioni, mentre le "opere" di Warhol, vanno spiegate, cosa che secondo il mio parere le esclude dal concetto di arte.

Ho introdotto il concetto di soggettività per dire che SECONDO ME, Whedon è più bravo di Tarantino, ha fatto vagonate di cose che a me son piaciute tutte, passando dal citato Serenity (e la sottovalutatissima serie "firefly") ai fumetti (a proposito, Calvero, di chi è quel disegno? che riconosco il tratto ma non mi viene in mente, è "runaways"? Che è l'unica cosa a fumetti che ha fatto Whedon che non ho ancora letto) ha fatto serie bellissime, Buffy a Angel sono tra le migliori che abbia visto (la 6° e la 7° di Buffy e la 4° di Angel sono monumentali) ... e nonostante quella cagna zoppa della Gellar!
Quando non fa il regista, scrive sceneggiature per gli amici, la storia di "quella casa nel bosco" è sua (piccolo gioiellino)
E anche Avenger, che credo sia uno dei più bei film di supereroi mai uscito.
E ogni tanto, fa anche qualche musical! Tanto per variare un pò.

Tarantino cos'ha fatto? 10 film? Di cui un paio (sempre secondo me) toppati alla grande, Jakie Brown è una palla, al cinema me ne sono andato dopo un oretta ... e non sono stato il primo!
Kill Bill, tanto osannato, l'ho trovato uan schifosa mossa commerciale, ritengo si potesse fare molto meglio, tagliando qualche scena inutile e facendo un solo film.

Intendiamoci, anche Tarantino è un mostro sacro, ma non credo si debba fare chissà che per raggiungerlo.

Scusate la lungaggine e buona giornata.
Inviato il: 22/1/2013 9:44
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  •  Calvero
      Calvero
Re: DJANGO
#30
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Citazione:
(a proposito, Calvero, di chi è quel disegno? che riconosco il tratto ma non mi viene in mente, è "runaways"?


ECCO qui:





Questo lo considero un capolavoro. Senza riserve. Un ibrido assoluto. E' diviso in capitoli ed è "animato" in FLASH ...


.. non è un cartone animato
.. non è un fumetto
.. non è un manga
.. non è un libro
.. non è una favola
.. non è un thriller
.. non è filosofia



.. è tutto questo messo insieme e il suo preciso contrario. Innovativo. Intelligente. In punta di estasi.

Salto la questione storia, perché tanto potrebbe essere una furbata che si rifà ai temi tanto cari ai complottisti, a prospettive metafisiche e trascendentali; tanto potrebbe essere un viaggio in frequenza con le proprie idee e le intuizioni, i sospetti riguardo il nostro passaggio in questo gioco, in questo mondo...


La forma qui è talmente ONIRICA e SUADENTE ... caricaturale per certi versi, ma anche invadente per altri, al punto da divenire sostanza essa stessa, insieme a musiche che a volte sono danze, a volte suoni ipnotici ... a volte nulla ...

.. forse come leggere un libro che "ondeggia" e si perde nelle immagini.
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Inviato il: 22/1/2013 10:28
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