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   UFO e alieni
  Corrado Malanga

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  •  horselover
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Re: Corrado Malanga
#241
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 1/9/2012
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secondo me anche gli animali ce l'hanno
Inviato il: 12/12/2013 19:36
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  •  invisibile
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Re: Corrado Malanga
#242
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 11/12/2012
Da Sabina
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Alroc

E' superficiale nell'uso della meditazione nel sottovalutare le "risposte" della mente.

Se una persona che non ha mai fatto meditazione, visualizza delle lampadine colorate, il risultato può essere qualsiasi cosa.

La mente va conosciuta, allenata e disciplinata, dopo si può iniziare.

Con gli occidentali poi, è ridicolo.
_________________
L'utile delle cose é in quello che non c'é
Chuang Tzu
Inviato il: 12/12/2013 22:28
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  •  alroc
      alroc
Re: Corrado Malanga
#243
Mi sento vacillare
Iscritto il: 17/12/2011
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Citazione:

invisibile ha scritto:
Alroc

E' superficiale nell'uso della meditazione nel sottovalutare le "risposte" della mente.

Se una persona che non ha mai fatto meditazione, visualizza delle lampadine colorate, il risultato può essere qualsiasi cosa.

La mente va conosciuta, allenata e disciplinata, dopo si può iniziare.

Con gli occidentali poi, è ridicolo.


Ciao Invisibile! Scusa per il ritardo nella risposta, ma dovevo trovare un po' di tempo per tentare di rispondere in maniera adeguata alla complessità dell'argomento.

Il risultato delle "lampadine colorate" non può dare luogo a "qualsiasi cosa" perché la mente è un lettore di ologrammi e si comporta come tale. La mente, se sollecitata ad operare con stimoli precisi, dà risposte coerenti con il sistema nel quale è inserita, cioè l'ologramma, e risponde a precise regole di simmetria.

"Nell’effettuare migliaia di prove con altrettanti soggetti, ci eravamo resi conto che tutti assegnavano i colori e le posizioni a queste tre sfere, in base a semplici operazioni di simmetria mentale e ci eravamo accorti che, i colori assegnati alle tre entità costituenti la triade, seguivano delle regole precise che potevano essere razionalizzate sulla base delle molteplici osservazioni fatte" (Evideon pag. 2)

E ancora:

"Dunque, siccome tutti i soggetti sottoposti al TCT statico, avevano una percezione interna dell’universo identica, era evidente che tale rappresentazione si basava sull’idea archetipica dell’universo stesso. In quel contesto, ciò che contava, sembrava essere la geometria; le operazioni geometriche che venivano effettuate, all’interno della simulazione mentale, erano rigidamente legate alle regole di simmetria, secondo le quali, tutte le operazioni compiute sembravano avere un senso se legate a tre operatori di simmetria che si individuavano nella traslazione, nella rotazione e nel cambiamento di dimensione [...] La divisione geometrica e colorata era dunque un criterio generale in cui l’uomo ritrovava una rappresentazione dello spazio, tempo, energia cioè della realtà virtuale in cui era inconsciamente immerso. Nel momento però in cui si diceva al soggetto di immaginarsi lo spazio mentale, egli riproduceva, con tutte le regole di simmetria viste sopra, una stanza mentale con le stesse caratteristiche, rappresentativa degli otto ottanti.
Il nostro cervello, in qualche modo, produceva una visione dell’universo virtuale," (Evideon pag. 3)



Nella simulazione la "lettura" delle lampadine è una rappresentazione simbolico-ideica-archetipica dei tre assi di spazio-tempo-energia, cioè all'essenza stessa del nostro universo.

Gli studi di Corrado Malanga cominciano dalle simulazioni mentali, ricavando dei dati statistici ripetibili nell'ordine di migliaia di persone, e prosegue con una unione con le più avanzate teorie di fisica quantistica, dove le "lampadine" sono i vettori su cui è costruito l'universo che vediamo.

Spero di aver risposto in modo comprensibile.
Inviato il: 16/12/2013 21:24
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  •  invisibile
      invisibile
Re: Corrado Malanga
#244
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 11/12/2012
Da Sabina
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Citazione:

alroc ha scritto:

Spero di aver risposto in modo comprensibile.

No.

Citazione:


Il risultato delle "lampadine colorate" non può dare luogo a "qualsiasi cosa" perché la mente è un lettore di ologrammi e si comporta come tale.

No. Ologrammi a parte, la mente è ENORME.
E' molto di più che un "lettore di ologrammi", che sono una TEORIA.

Ricordi le mie contestazioni su teoria/realtà?

Inoltre se la mente è un lettore degli IPOTETICI ologrammi, il soggetto è capace di usarla per fare SOLO quello? Ha quel grado di disciplina che è INDISPENSABILE affinché l'esperimento sia attendibile?
Erano tutti monaci (o chi ti pare) con anni di meditazione alle spalle?

Citazione:
La mente, se sollecitata ad operare con stimoli precisi, dà risposte coerenti con il sistema nel quale è inserita, cioè l'ologramma, e risponde a precise regole di simmetria.

Teoria.

Citazione:


"Nell’effettuare migliaia di prove con altrettanti soggetti, ci eravamo resi conto che tutti assegnavano i colori e le posizioni a queste tre sfere, in base a semplici operazioni di simmetria mentale e ci eravamo accorti che, i colori assegnati alle tre entità costituenti la triade, seguivano delle regole precise che potevano essere razionalizzate sulla base delle molteplici osservazioni fatte" (Evideon pag. 2)

Se non mi dici quali sono queste regole come posso capire?

Citazione:

"Dunque, siccome tutti i soggetti sottoposti al TCT statico, avevano una percezione interna dell’universo identica, era evidente che tale rappresentazione si basava sull’idea archetipica dell’universo stesso.

Cioè? Quale percezione identica?

Citazione:

In quel contesto, ciò che contava, sembrava essere la geometria; le operazioni geometriche che venivano effettuate, all’interno della simulazione mentale, erano rigidamente legate alle regole di simmetria, secondo le quali, tutte le operazioni compiute sembravano avere un senso se legate a tre operatori di simmetria che si individuavano nella traslazione, nella rotazione e nel cambiamento di dimensione

Incomprensibile. Quali regole della simmetria e rispetto a cosa?
Le lampadine si allineavano simmetricamente in un dato modo rispetto a qualcosa?
E' di una vaghezza sconcertante.

Poi "tutte le operazioni compiute sembravano avere un senso se legate a tre operatori di simmetria che si individuavano nella traslazione, nella rotazione e nel cambiamento di dimensione " può volere dire qualsiasi cosa...
"sembravano avere un senso", quale "senso"? E poi perché "sembravano"?
Da un "sembravano" ne trae una certezza?


Citazione:
La divisione geometrica e colorata era dunque un criterio generale in cui l’uomo ritrovava una rappresentazione dello spazio, tempo, energia cioè della realtà virtuale in cui era inconsciamente immerso. Nel momento però in cui si diceva al soggetto di immaginarsi lo spazio mentale, egli riproduceva, con tutte le regole di simmetria viste sopra, una stanza mentale con le stesse caratteristiche, rappresentativa degli otto ottanti.
Il nostro cervello, in qualche modo, produceva una visione dell’universo virtuale,"

Guarda alroc, è veramente qualcosa che potrebbe essere vero come una idea completamente inventata.

"La divisione geometrica e colorata era dunque un criterio generale in cui l’uomo ritrovava una rappresentazione dello spazio, tempo, energia cioè della realtà virtuale in cui era inconsciamente immerso."
E' pieno di assunti che non lo sono, solo supposizioni.
Teorie date per fatti.
Mi ricorda qualcuno

Citazione:
Nel momento però in cui si diceva al soggetto di immaginarsi lo spazio mentale, egli riproduceva, con tutte le regole di simmetria viste sopra, una stanza mentale con le stesse caratteristiche, rappresentativa degli otto ottanti.

Non capisco. Ad un certo punto si chiede di immaginare lo "spazio mentale" (cosa è? cosa intende per "spazio mentale"?) e tutti immaginano una stanza con le stesse caratteristiche che sarebbero una rappresentazione degli otto ottanti?
Come ne deduce cio? Da cosa?
E quali "regole di simmetria viste sopra"? Io non so di cosa parla.
Guarda che è di una vaghezza pazzesca.

Citazione:

Il nostro cervello, in qualche modo, produceva una visione dell’universo virtuale,"

In base a cosa afferma questo?

Citazione:

Nella simulazione la "lettura" delle lampadine è una rappresentazione simbolico-ideica-archetipica dei tre assi di spazio-tempo-energia, cioè all'essenza stessa del nostro universo.

Come sopra.
Affermazioni fatte così, senza nessuna spiegazione.
Non sto dicendo che non è vero. Sto dicendo che così è impossibile valutare. Può essere totalmente inventato da lui.

Citazione:


Gli studi di Corrado Malanga cominciano dalle simulazioni mentali, ricavando dei dati statistici ripetibili nell'ordine di migliaia di persone, e prosegue con una unione con le più avanzate teorie di fisica quantistica, dove le "lampadine" sono i vettori su cui è costruito l'universo che vediamo.

A me sembra tutto molto interpretato come gli pare.

Alroc, io ho una certa esperienza con le pratiche mentali, fisiche e spirituali, come sai.
In base a quello che mi fai leggere, e comparandolo con le mie esperienze di molti anni, sono praticamente sicuro che è quasi tutto sbagliato.
Non sto dicendo che la mente non può arrivare a quello che malanga dice, sto dicendo che la mente è qualcosa di enorme e che se non conosciuta, e messa nel ruolo che dovrebbe essere il suo, come previsto da Dio o madre Natura se preferisci, non è minimamente affidabile.
Al contrario, una mente che ha il dominio di un essere umano attraverso l'ego (cioè per quasi tutti), appena vede che tu inizi ad agire su di lei, anche solo ad osservarla, inizia subito a prendere contromisure, e se crede che è il caso (per impedirti di disciplinarla e per non perdere il controllo su di te) ti fa vedere pure un drago in divisa da rugbista, a 5 teste, che gioca a ramino con la strega cattiva.

La mia imressione è che malanga è caduto in una trappola vecchia come il mondo e che si è creato da solo: desiderio di possesso.
Possesso della sapienza del Grande mistero dell'esistenza.

La Vita viene dal Mistero.
La sapienza porta alla morte.

Ecco perché i bambini sono così vitali: non sanno.

Una volta Chuang-Tzu sognò d'essere una farfalla: era una farfalla perfettamente felice, che si dilettava di seguire il proprio capriccio.
Non sapeva d'essere Tzu. Improvvisamente si destò e allora fu Tzu, gravato dalla forma. Non sapeva se era Tzu che aveva sognato d'essere una farfalla o una farfalla che sognava d'essere Tzu. Eppure tra Tzu e una farfalla c'è necessariamente una distinzione: così è la trasformazione degli esseri.


Non basta? Abbiamo BISOGNO di sapere se viviamo in un ologramma?
No.
Abbiamo DESIDERIO di sapere.
Perché abbiamo paura.
Basta vincere la paura e il desiderio scompare.
E puoi iniziare a vivere e tutto quello che comunque verrai a SAPERE sarà in Armonia con il tuo ESSERE, e non un semplice peso, un riempimento della mente che aumenta il tuo dolore.

Da quando non ricordo più NIENTE sono molto più felice e non so perché.
Non me lo ricordo

Spesso dimentico come mi chiamo, quanti anni ho, se mi sono messo i pantaloni prima di uscire di casa... Non sto scherzando. Però è divertente, perché la Vita è anche divertente.

Quando ho BISOGNO di ricordare qualcosa, viene.
SEMPRE.
Come se ci fosse un contenitore nell'aria, da qualche parte, che mi manda le informazioni quando servono.

Se DESIDERO sapere qualcosa, devo fare uno sforzo enorme.
Ho capito che è una cosa che fanno tutti, sempre, sprecando una montagna di energia solo per soddisfare un desiderio.
A tutti sembra normale solo perché siamo stati torturati per anni ad usare noi stessi in un modo totalmente sbagliato, facendoci una violenza inaudita.
Ecco, quello è quello che chiamano "normale", la auto-tortura.

Meglio dimenticare TUTTO, e avere FEDE (se la parola ti fa sobbalzare diciamo fiducia).
Lo Spirito è là proprio per questo, per guidarci.
Ma devi avere BISOGNO di lui, altrimenti, se decidi che comandi tutto tu, lui si fa da parte perché non è richiesto, ed essendo totalmente puro non può intervenire. Perché quello "spazio" è occupato dal tuo ego.

Se vuoi spiegare le cose che non ho capito sulle ricerche di malanga va bene.

Ciao.
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L'utile delle cose é in quello che non c'é
Chuang Tzu
Inviato il: 16/12/2013 23:12
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Re: Corrado Malanga
#245
Mi sento vacillare
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Allora....da dove comincio?

Partiamo da un primo e fondamentale elemento della ricerca scientifica che riguarda la ripetibilità di un esperimento. Se una teoria è valida essa è confermata dai risultati sempre uguali dei suoi esperimenti.

La stanza mentale viene vista da tutti i soggetti con le medesime caratteristiche. Le lampadine si presentano, per colore e posizione, con le stesse caratteristiche in tutti i soggetti non addotti esaminati.

Se invece i soggetti in esame sono addotti, la posizione e il colore delle lampadine sarà diversa rispetto ai soggetti "normali".

La struttura geometrica corrisponde a due assi o piani cartesiani che si intersecano perpendicolarmente, dando luogo a otto ottanti.




Questi ottanti sono ciascuno un universo, uno per ogni quadrante, quindi otto universi. Noi ci troviamo in quello in basso a destra, il nostro antiverso è invece quello in alto a sinistra. Ogni universo ha un suo antiverso corrispondente, il punto di "contatto" tra tutti e gli otto universi gli universi è il punto di incrocio degli assi, il pallino giallo dell'immagine che ho postato.

Quel punto è importante perché è lì che risiede la coscienza. La coscienza non si trova in nessuno degli universi, lei è al "centro" cioè in un non luogo perché centro ed è semplicemente uno snodo tra tutti e gli otto universi.

Ma non è finita qui, il modulo che ti ho descritto, gli ottanti, è un frattale che dà luogo a ottanti più "grandi" o più "piccoli". Il modulo che ti ho descritto diventa un ottavo di un modulo più grande, l'ottante successivo sarà un ottavo di un modulo ancora più grande, etc.

Le lampadine del TCT cambiano colore quando subiscono una interferenza dal proprio antiverso. Il nostro ha base rosso-verde-blu, mentre l'antiverso corrispondente ha base ciano-magenta-giallo. Quando un soggetto subisce interferenza i colori delle lampadine non sono rosso-verde-blu, ma i colori ciano-magenta-giallo. Questi non sono veri e propri colori, ma un modo chiamato cromodinamica quantistica per differenziare i Quark.

In ogni caso dovresti leggere qualcosa di Malanga per approfondire sul serio il tuo giudizio sul suo lavoro. Capisco che hai annullato la mente, ti invidio, io non posso permettermelo perché ne ho bisogno per vivere e per far vivere decentemente chi dipende da me. Mi piacerebbe poter scordare tutto e andare a lavoro con le pantofole , ma non si può.



L'universo olografico presuppone che il tutto sia uno. Nel senso che se vuoi dividere un fiore nell'ologramma non lo puoi fare, perché se provi a farlo, apparirà un fiore più piccolo, non un fiore diviso nelle sue parti. Gli ottanti, se li dividi, danno solo luogo a ottanti più piccoli, perché "ogni cosa è uno"

L'ologramma è una realtà in cui tutto ciò che apparentemente sembra ampio, complesso e classificabile in varie parti, è in realtà un'illusione.

Tutto ciò che osserviamo è solo l'estensione di noi stessi, perché ciò che osserviamo siamo sempre noi, cioè coscienza.

Coscienza e l'oggetto dell'osservazione (ologramma) sono la stessa cosa, sembrano apparentemente distinti, ma in realtà sono posti solo in "luoghi", cioè punti di vista, differenti. Un osservatore è dentro l'ologramma, l'altro fuori da esso, ma sempre la stessa cosa.

Se colui che dentro l'ologramma è anche la coscienza, quando osserverà "se stesso" nella stanza del TCTDF, osserverà gli elementi base con cui è costruito l'ologramma.

Nella simulazione mentale, non è la mente che osserva, ma la coscienza. La coscienza osserva se stessa usando un corpo biologico immerso nell'universo olografico che essa stessa ha creato. Solo con questo punto di vista può osservare "diffenenziandosi" da se stessa artificiosamente per capire. Da sola non può autosservarsi ed ha escogitato questo espediente.

La mente come lettore di ologrammi è una teoria che affermano i più illustri studiosi del nostro tempo, Malanga ha solo ripreso queste teorie perché spiegavano i fenomeni delle abductions. Ma poi ha scoperto che c'era molto altro e, man mano che le sue ricerche procedevano, trovava sempre più correlazioni con la fisica quantistica.

Credo che la mente sia limitata, perché tende a dividere, ma essa può essere "aperta" e scardinata dalla sua chiusura per accedere a nuovi "mondi". Per giungere ad altri approdi cognitivi bisognerebbe prima essere capaci di concepirli con la mente.

L'assunto principale è che esiste molto altro, ma non riusciremo mai a comprenderlo, se non riusciremo a concepire nuove prospettive.

L'annullamento del duale è una nuova prospettiva che andrebbe considerata.
Inviato il: 17/12/2013 19:47
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Re: Corrado Malanga
#246
Mi sento vacillare
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Risposte date da Malanga più un video postato oggi

Se le immagini (nelle TCTDF) sono confuse è solo perchè la consapevolezza è poca e questo si rifà sui contorni delle immagini che diventano confusi.

Poi, quando abbiamo l'unione delle tre sfere, ecco che abbiamo all'inizio due esseri: un te virtuale che fa le domande ed un te reale che da le risposte.


Mano a mano che l'integrazione aumenta, tra domanda e risposta non passa che un milionesimo di secondo, ma alla fine non ti fai piu' domande perchè hai subito tutte le risposte.

Ci vuole un poco di tempo per raggiungere questo stato ma non disperiamo e facciamo allenamento. Comunque le risposte arrivano e tradurre dipende dalla consapevolezza di quella che era la mente se essa conosce gli archetipi, non ci sono problemi.
Gli archetipi danno origine alle parole, ma le parole non possono esprimere gli archetipi e dunque spiegare a parole è quasi impossibile ognuno deve fare l'esperienza per capire perchè dalle tue parole non capirà.
Inviato il: 17/12/2013 22:52
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Re: Corrado Malanga
#247
Sono certo di non sapere
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Ci vuole un poco di tempo per raggiungere questo stato ma non disperiamo e facciamo allenamento. Comunque le risposte arrivano e tradurre dipende dalla consapevolezza di quella che era la mente se essa conosce gli archetipi, non ci sono problemi.
Gli archetipi danno origine alle parole, ma le parole non possono esprimere gli archetipi e dunque spiegare a parole è quasi impossibile ognuno deve fare l'esperienza per capire perchè dalle tue parole

Fantasia...di certo anche la sua curiosità fatta grazia in comune comunella ... d'altronde quel bambino che in quei lunghi 5 anni trascorsi fra quattro enormi mura riuscendo a consumare tutti i libri che vi erano in quella biblioteca uscì da quelle quattro mura difettato in tutto e solo fantasia gli rimase per scoprire in futuro che tutti i difetti del mondo erano in lui...a parte i suoi.
hhhmmm
ho "attraversato" lo stadio "archetipico" prima che Margò cadesse in "letargo" e cosa non siamo riusciti a cavare fuori...ma è
un Gioco...il percorso finale... con Castalia.
Inviato il: 18/12/2013 2:05
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Re: Corrado Malanga
#248
Sono certo di non sapere
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Da Sabina
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@alroc

Evidentemente il mio messaggio non è arrivato... continui a rispondermi senza affrontare il punto delle mie critiche.

Forse è colpa mia, non so.

Non ti rispondo su quello che hai scritto perché non farebbe altro che farci addentrare ancora di più, proprio nel problema che cerco di farti notare. Magari più in la.

Provo con un altro sistema.

Citazione:

La stanza mentale viene vista da tutti i soggetti con le medesime caratteristiche. Le lampadine si presentano, per colore e posizione, con le stesse caratteristiche in tutti i soggetti non addotti esaminati.

Qui sei già DOPO le mie critiche.
Qui hai assunto delle cose che per me non lo sono affatto, ed è così per tutto quello che viene dopo, il che rende tutto inaccettabile per me.

Ti propongo, se ti va, di fare un piccolissimo passo alla volta. Ma se accetti ti avviso che sarò un rompiballe tremendo
Magari così riesco a farti capire cosa cerco di comunicarti.

**************************************************

-Filippo va da Malanga per fare il TCTDF.

Perché?
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Chuang Tzu
Inviato il: 18/12/2013 9:36
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Re: Corrado Malanga
#249
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Citazione:

invisibile ha scritto:

Non ti rispondo su quello che hai scritto perché non farebbe altro che farci addentrare ancora di più, proprio nel problema che cerco di farti notare. Magari più in la.

Provo con un altro sistema.

Citazione:

La stanza mentale viene vista da tutti i soggetti con le medesime caratteristiche. Le lampadine si presentano, per colore e posizione, con le stesse caratteristiche in tutti i soggetti non addotti esaminati.

Qui sei già DOPO le mie critiche.
Qui hai assunto delle cose che per me non lo sono affatto, ed è così per tutto quello che viene dopo, il che rende tutto inaccettabile per me.

Ti propongo, se ti va, di fare un piccolissimo passo alla volta. Ma se accetti ti avviso che sarò un rompiballe tremendo
Magari così riesco a farti capire cosa cerco di comunicarti.

**************************************************




Ok! Scusa se rispondo solo adesso, ma avevo bisogno di tempo e calma per dialogare accuratamente su argomenti come questi.

La profondità viscerale ed esistenziale di questi temi mi obbliga ad avere la massima cura e attenzione nel trattarli.

Lo sai che anch'io sono abbastanza rompib...

Non demordo e mi piace il confronto.

Partiamo dall'assunto di base e muoviamo da lì i passi di cui parli.

Non siamo in un ologramma, ma in una realtà.

Ti va bene questa premessa?

Se la risposta è ,sì.

Ti chiedo adesso:

Che senso ha la realtà in cui viviamo?

Sto facendo una domanda "sbagliata"?

Non dovemmo porci questa domanda sul senso della realtà?

E' una domanda della mente o di qualcos'altro?

Io ho "bisogno" di sapere, non desiderio di sapere.

E' nel mio DNA, è nella natura stessa del mio esistere.

Lo spirito di cui tu parli l'ho sentito per la prima volta dopo aver fatto una simulazione mentale con Malanga.

E' stato un "bagno" di "duplice" energia. Quelle che ho definito, dentro di me come Spirito e Anima unite.

Spirito era fuoco ardente, una forza della creazione che ha la "consistenza" di un mare che dà vita a ogni essere vivente. Esso è il "moto" che fa pulsare i nostri cuori, che infonde vigore e forza in ogni nostro gesto. E' lui che ci permette di fare ogni cosa, perché è lui la sostanza di cui siamo fatti, il corpo che abitiamo è "mosso" dai suoi "input" energetici.

Altra cosa è la volontà, essa la identifico con il nome convenzionale di Anima, ma è solo un nome per intenderci, tutto ciò che nomino in questo contesto ha una connotazione convenzionale e non andrebbe presa alla lettera.

Anima è la volontà e la consapevolezza che abbiamo di esistere. E' lei che sceglie di muovere un braccio, ma è spirito che, con la sua spinta, fa sì che l'arto si possa muovere.

Le due componenti Anima e Spirito sono l'essenza stessa dell'essere vivente che abitiamo: uno è la volontà (libero arbitrio), l'altro, lo Spirito (spinta, moto, azione); l'uno è immaginazione (Anima), l'altro il gesto che "concretizza" l'immaginazione; l'uno il mondo delle idee (anima), l'altro ciò che delle idee si manifesta (spirito).

Questa unione tra Anima e Spirito in origine, quando nasciamo, non è compiuta. L'educazione che ci viene imposta crea un ulteriore separazione delle parti determinando una scissione interna che ci aliena da noi stessi e dal quello che potremmo essere.

Se condivido le "teorie" di Malanga è perché in prima persona ho vissuto un'esperienza rivoluzionaria per il mio modo di vedere le cose.

Il mio scetticismo era sempre in agguato e mi sono sottoposta alla simulazione non dimenticando mai che poteva essere una bufala pazzesca, ma non è stato così.

Dopo circa 48 ore dalla simulazione ho vissuto una delle esperienze più pazzesche che mi siano capitate, forse la più incredibile in assoluto.

E' stato come immergermi in una "veste" candida di innocenza e forza. Come un "bagno" spirituale nel quale ho percepito ogni cosa con occhi nuovi.
Ho provato sensazioni fisiche incredibili. Per la prima volta tutto era pacificato dentro di me. Ero pervasa da Spirito che percepivo finalmente bene comprendendone la sua natura. Lo sentivo come Amore incondizionato, ma questo amore aveva la consapevolezza e la volontà di una bambina innocente (Anima), lei era di una purezza assoluta, senza ombre.

E' stato come vivere in un sogno, la realtà era amplificata, ogni cosa era me e io ero ogni cosa. Ero una coscienza finalmente integrata dove il dualismo e la separazione erano finalmente superate. Ero un uno, nel senso che quell'uno era tutto.

Ora comprendo che è un'esperienza personale, ma è ciò in cui ho fede (fiducia), ho provato in modo certo con il mio corpo delle sensazioni che non mi sarei mai immaginata di poter provare e questo è il motivo per cui ritengo le simulazioni valide, non perché sia un'intellettuale annoiata che vuole solo abbracciare una teoria. La teoria può essere sperimentata personalmente da tutti, addotti e non.

E' un metodo per comprendere come siamo fatti, dico un metodo e non il metodo, perché è ovvio che l'unione interna delle parti dell'essere umano possa essere raggiunta con qualsiasi tecnica, meditazione, pratica disponibile. A me è toccata quella di Corrado, mi ha permesso di accelerare il tutto ma probabilmente ci sarei arrivata con altri mezzi. Chi cerca, prima o poi trova.


Mi sono sempre posta le domande come ho scritto all'inizio di questo post, ho trovato delle risposte...tu ne hai trovate altre, ma la sostanza non cambia e cioè che abbiamo raggiunto una meta importante della nostra esistenza.

Che la realtà sia un ologramma o una cosa certa e reale, non importa a mio avviso.

La cosa davvero essenziale è che ci sia il percorso.

Quest'ultimo è il vero senso del tutto. Il percorso, la storia personale o archetipica che sia (es. romanzi o film di grande successo), sono il frutto di un apprendimento in itinere.


La mente è lo strumento che ci permette di "sbobbinare" il film in fotogrammi da guardare. I fotogrammi sono in sequenza in modo da poter comprendere ogni aspetto della nostra storia personale per cause e conseguenze.

La coscienza da sola non può fare questo perché vedrebbe il percorso come un tutt'uno, un insieme completo ma non valutabile sezione per sezione, momento per momento. Non poptrebbe da sola comprendere quel dato episodio in cui si è compreso qualcosa di fondamentale per la propria "crescita". Per questo la mente è importante, perché permette di guardare linearmente lo svilupparsi di un concetto, di una consapevolezza, di un paradigma.

La mente è il testimone di ogni nostro percorso, ma essa chiaramente va de-condizionata, cioè liberata da idee inculcate dalla nostra cultura. Deve poter diventare come argilla fresca capace di imprimersi senza condizionamenti pregressi.
Inviato il: 27/12/2013 10:52
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Re: Corrado Malanga
#250
Sono certo di non sapere
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Da Sabina
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Citazione:

alroc ha scritto:

Ok! Scusa se rispondo solo adesso

Ciao.
Posso chiederti un favore?

Non ti scusare più.

Ognuno posta quando può o quando vuole.
Si può anche non rispondere... non è un problema.

Per il resto non commento nel dettaglio quello che hai scritto, per vari motivi, ma il principale è che sembra che tu non capisca quello che scrivo. Magari più in la, ma la discussione di Incredulo mi sembra più adatta di questa, che parla di Malanga.

Comunque...

Le tue esperienze possono avere mille motivi.
Ci sono persone che hanno avuto esperienze simili a quelle che descrivi dopo aver sbattuto contro un albero con la macchina... e mille altre situazioni.

Io le ho avute, e le ho, in varie occasioni. Spesso non so nemmeno io perché arrivano (cosa le ha provocate).
Sicuramente le pratiche che faccio mi fanno vivere spesso stati dell'essere vicino a quelle condizioni.
Per esempio se calmo la mente, quando i pensieri non ci sono più, ecco che arriva...

Per tornare alle mie critiche.
Io valuto in base a quello che descrivi e la mia valutazione la sai.
Per cercare di farrti capire perché penso certe cose, ti ho proposto di seguirmi, di stare al mio gioco.
Invece hai continuato a seguire il tuo percorso.
Sia chiaro, mica sei obbligata a seguire il mio "esperimento". Vorrei capire se sei consapevole che non lo hai fatto.

Nel caso tu non avessi capito, lo ripropongo e come ti ho detto sarà un piccolo passo alla volta.

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-Filippo va da Malanga per fare il TCTDF.

Perché?
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Re: Corrado Malanga
#251
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Domanda:

Come faccio a distinguere ciò che accade nella mia mente da ciò che accade attorno a me?
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Re: Corrado Malanga
#252
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Citazione:

polaris ha scritto:
Domanda:

Come faccio a distinguere ciò che accade nella mia mente da ciò che accade attorno a me?

Tu sai cosa è "la tua mente"?
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Re: Corrado Malanga
#253
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Citazione:
Come faccio a distinguere ciò che accade nella mia mente da ciò che accade attorno a me?




Peccato per la grafica scarsa...
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Inviato il: 27/12/2013 15:53
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Re: Corrado Malanga
#254
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

invisibile ha scritto:
Tu sai cosa è "la tua mente"?
Certo: è colei della quale non mi posso fidare proprio perché mente...
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Inviato il: 27/12/2013 16:22
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Re: Corrado Malanga
#255
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Citazione:

polaris ha scritto:

Tu sai cosa è "la tua mente"?

Certo: è colei della quale non mi posso fidare proprio perché mente...

Quello è l'ego.
Non è la mente, anche se spesso viene inteso così, è sbagliato.

L'ego è una sovrastruttura della mente e, quando domina l'essere umano, tutto viene filtrato dall'ego, il poco che rimane appare come l'unica realtà esistente.
A quel punto la realtà è solo quella che lui decide. Tutto il resto non esiste, non viene percepito, sentito, conosciuto.

E' una sovrastruttura artificiale che addirittura non sarebbe necessaria per vivere, se la vita fosse "normale", cioè miracolosa, come è effettivamente.

La mente è molto altro.
La mente è enorme.

La parte razionale della mente e l'ego, sono solo una piccolissima parte della mente.

Per cui, sapere cosa è la tua mente e cosa è fuori, è impossibile se la realtà viene filtrata dall'ego.
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Re: Corrado Malanga
#256
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Il cervello decodifica le informazioni apprese dal mondo circostante e le invia alla mente, la quale le elabora. Come certamente sanno i lettori di questo forum, vediamo con il cervello, non con gli occhi, e il cervello - mi duole dirlo - può essere ingannato piuttosto facilmente, e ciò che si crede di aver visto o vissuto in realtà potrebbe essere solamente frutto di un qui pro quo mentale, condizione nota volgarmente come allucinazione. L'allucinazione comunque è una condizione estrema nella quale la mente si autoinganna per qualsivoglia motivo, ma non c'è bisogno di molto per mandare la mente in tilt, basta guardare qualche illusione ottica, o assistere ad un gioco di prestigio per scardinare i meccanismi cognitivi del nostro cervello. La domanda del post #251 rimane: "Come faccio a distinguere ciò che accade nella mia mente da ciò che accade attorno a me?".

PS: L'ego non mente, pretende solo di aver ragione a tutti i costi.
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Inviato il: 27/12/2013 18:10
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Re: Corrado Malanga
#257
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Citazione:

polaris ha scritto:
Il cervello decodifica le informazioni apprese dal mondo circostante e le invia alla mente, la quale le elabora.

Anche il corpo lo fa. E non solo con i cosiddetti "5 sensi".
Tramite il Chi, l'energia vitale.
Il corpo lo sente.

Citazione:

Come certamente sanno i lettori di questo forum, vediamo con il cervello, non con gli occhi, e il cervello - mi duole dirlo - può essere ingannato piuttosto facilmente, e ciò che si crede di aver visto o vissuto in realtà potrebbe essere solamente frutto di un qui pro quo mentale, condizione nota volgarmente come allucinazione. L'allucinazione comunque è una condizione estrema nella quale la mente si autoinganna per qualsivoglia motivo, ma non c'è bisogno di molto per mandare la mente in tilt, basta guardare qualche illusione ottica, o assistere ad un gioco di prestigio per scardinare i meccanismi cognitivi del nostro cervello.

Come hai detto, le allucinazioni sono un fenomeno estremo.

Ma quando tu vedi una ragazza che ti fa girare la testa, mentre per un aborigeno è una cozza, cosa determina la differenza di visione?
Anche questa tua visione (e quella dell'aborigeno) è una allucinazione.

Citazione:
La domanda del post #251 rimane: "Come faccio a distinguere ciò che accade nella mia mente da ciò che accade attorno a me?".

E io ti ho risposto: tu sai cosa è la mente?
Se non lo sai non puoi avere la risposta.

Citazione:
PS: L'ego non mente, pretende solo di aver ragione a tutti i costi.

E la stessa cosa. Imporre una ragione falsa è mentire.

La mente, quella enorme, non quelle piccolissime parti che sono quella razionale e l'ego, non mente.
Però la sua percezione è comunque parziale, anche se genuina.
Solo con la totalità di noi stessi possiamo "vedere" la realtà.
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Inviato il: 27/12/2013 19:25
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Re: Corrado Malanga
#258
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Polaris
Il cervello decodifica informazioni e le invia alla mente
mi duole dirlo il cervello può essere ingannato...

??? dalla mente ?!?
il cervello può essere ingannato dalla mente.
La mente ha ingannato il cervello decodificando in altro modo le informazioni ricevute dal cervello.
Se il cervello è in grado di decodificare le informazioni quale motivo avrebbe per inviarle alla mente?

Inganno qui pro quo mentale condizione nota volgarmente come allucinazione.

Allucinazione...posso solo immaginare cosa intendi o immaginarla attraversando sensazioni altrui: versi prodotti da quella esperienza che
Pentagramma "anima".

Allucinazione...posso anche ricordarla onde connetterla alla realtà che produsse quella ingigantita irrealtà. Bizzarra per davvero quella mia unica allucinata esperienza inserita nella realtà e per il fascino della sorte in quest'attimo ho compreso cosa rappresentasse quella ingigantita irrealtà.

Affascinante farvi comprendere quasi tutto.
Affascinante l'avermi fatto comprendere il quarto "elemento" dato che è da quello che dipende la malformazione congenita nel divenire del percorso.

Non sto più nella pelle. Margooò svegliami.

La domanda del post #251 rimane: "Come faccio a distinguere ciò che accade nella mia mente da ciò che accade attorno a me?".

Cavolo di domanda per come è esposta, non considerarlo un attacco alla intelligenza che trovo dietro quella domanda.

Poi forse vi aggiungo altro dopo aver letto IN........

IN........
Solo con la totalità di noi stessi possiamo "vedere" la realtà.

Non so se mi si addice...però, di certo, in questo momento sì.
"Vedo" la realtà...ha anche un verbo e un nome: Ho fame.
Realtà mi segue c'è sempre qualche persona in più in questa casa.

ED.it
Verso mezzanote io e quella persona in più abbiamo cenato...raccontarvi il seguito sarebbe come affrontare il mio imbarazzo.
In fondo (dell'imbarazzo e delle poche persone) ne trovate traccia in cheerleader.
Inviato il: 27/12/2013 23:41
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Re: Corrado Malanga
#259
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Citazione:

invisibile ha scritto:

Posso chiederti un favore?

Non ti scusare più.


Ok, mi sembra un'ottima richiesta. In effetti è un espediente inutile in questo contesto, concordo.

Più che altro dispiace a me, in sostanza mi scuso con me stessa per non aver trovato il tempo di rispondere, ma quella è una faccenda che non c'entra nulla con ciò che tentiamo di fare qui.

Citazione:
...sembra che tu non capisca quello che scrivo.


Ma guarda un po'! Sai che ho la stessa sensazione? ^_^

Citazione:

... ma la discussione di Incredulo mi sembra più adatta di questa, che parla di Malanga.


No, qui si discute della "superficialità" delle ricerche di Malanga e io sto rispondendo a quello. So che potrebbero sembrare correlate le due discussioni, ma in questo contesto il focus è sulle critiche alle ricerche di Malanga ed è questo il contesto in cui risponderò.

Nell'ultimo post scrivevo dell'effetto che ha avuto su di me una delle tecniche di Malanga. Lo scopo di quella testimonianza era di farti vedere il punto di vista di chi vive una simulazione. La fede di cui tu parli per me parte da un'esperienza che ho vissuto e che mi ha fatto "vedere" e "toccare" delle consapevolezze nuove. Sono stata testimone inizialmente scettica di un processo che può davvero cambiare in meglio una persona. Questa esperienza per me è ciò in cui ho "fede".



Citazione:

Le tue esperienze possono avere mille motivi.
Ci sono persone che hanno avuto esperienze simili a quelle che descrivi dopo aver sbattuto contro un albero con la macchina... e mille altre situazioni.

Io le ho avute, e le ho, in varie occasioni. Spesso non so nemmeno io perché arrivano (cosa le ha provocate).
Sicuramente le pratiche che faccio mi fanno vivere spesso stati dell'essere vicino a quelle condizioni.
Per esempio se calmo la mente, quando i pensieri non ci sono più, ecco che arriva...


Ma infatti ti ho anche scritto che ogni strada è diversa, che non è solo con le tecniche di Malanga che si può arrivare a certi stati di coscienza, lo si può fare in tutti i modi possibili.

Io stavo per arrivarci scrivendo un romanzo, poi il caso (ma il caso non esiste) ha voluto che conoscessi il percorso di Corrado e lì ho scoperto che c'era chi pensava cose che avevo già trovato dentro di me. Molti pensano che ci si avvicini alle teorie di Malanga perché si abbracciano le sue teorie, ma non è così. E' esattamente il contrario, si trova in Corrado delle "verità" che si possiede già dentro, è come trovare conferma di quanto pensato per tutta una vita. Una vita vissuta in un ambiente culturale occidentale che nega ogni possibile via di crescita interiore.

Citazione:

Per tornare alle mie critiche.
Io valuto in base a quello che descrivi e la mia valutazione la sai.
Per cercare di farrti capire perché penso certe cose, ti ho proposto di seguirmi, di stare al mio gioco.
Invece hai continuato a seguire il tuo percorso.
Sia chiaro, mica sei obbligata a seguire il mio "esperimento". Vorrei capire se sei consapevole che non lo hai fatto.


Certo che sono consapevole! volevo solo darti testimonianza come spiegato sopra. Anche se accetto di "stare al tuo gioco", ho la necessità di premettere alcune cose, in modo che sia chiaro sin dall'inizio il mio percorso.

Citazione:

Nel caso tu non avessi capito, lo ripropongo e come ti ho detto sarà un piccolo passo alla volta.

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Inizio:

-Filippo va da Malanga per fare il TCTDF.

Perché?


"Filippo" non va da Malanga a fare il TCTDF, questa è una tecnica che si fa da soli. Se ti riferisci al video che ho postato, in quel caso è solo una variante per cenestesici ovvero persone che non riescono a visualizzare. Sono nozioni di PNL che servono per le simulazioni. L'uomo del video non visualizzava e Corrado lo ha aiutato a trovare un canale diverso per la simulazione attraverso i suoni, le sfere sono diventate dei suoni per permettere a chi non riesce a visualizzare di trovare un sistema più adatto per eseguire la tecnica. La coppia in questione aveva delle domande da fare. Domande che sorgevano dalla difficile interpretazione di alcuni archetipi.

In passato Malanga aiutava il soggetto nelle simulazioni, lo seguiva in tutti i passaggi, poi ha capito che esiste una "comunicazione" non verbale tra i soggetti che vizia il procedimento e da allora ha modificato le tecniche per permettere al singolo soggetto, in autonomia, di svolgere il lavoro su di sè.

In questo ultimo periodo Malanga sta facendo dei video in cui semplicemente risponde a delle domande sulla tecnica, non fa più la tecnica.
Inviato il: 30/12/2013 11:53
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Re: Corrado Malanga
#260
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Citazione:

alroc ha scritto:

"Filippo" non va da Malanga a fare il TCTDF, questa è una tecnica che si fa da soli.

Va bene.

Allora: Filippo si appresta a fare il TCTDF.

Perché?
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Re: Corrado Malanga
#261
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Citazione:

invisibile ha scritto:
Citazione:

alroc ha scritto:

"Filippo" non va da Malanga a fare il TCTDF, questa è una tecnica che si fa da soli.

Va bene.

Allora: Filippo si appresta a fare il TCTDF.

Perché?


Possono esserci varie ragioni anche una semplice curiosità.

Non credo di poter descrivere tutte le motivazioni che spingono alcune persone ad effettuare la tecnica perché non posso essere nella testa di tutti.
Posso descriverne alcune, le più probabili.

Le persone che scelgono di fare la tecnica credo appartengano a una categoria particolare. Sono individui che nascono con l'esigenza di indagare, una instancabile esigenza di conoscere. Sentono dentro una spinta forte a cercare qualcosa, non sanno bene cosa, ma sentono che non possono farne a meno. Questa motivazione interna implica il fatto di sentirsi soli, perché le persone intorno a loro sembrano non porsi lo stesso tipo di domande. Il mondo che li circonda sembra essere "normale", sembra essere soddisfatto e privo delle loro curiosità.

Avere tante domande in testa e non poterle condividere con le persone che ti sono più vicine è un vero cruccio. Tentare di condividere con altri diventa un rischio perché si è certi del giudizio, quasi sempre negativo.

Così l'indagine di molte persone è solitaria, recondita, coltivata nell'intimità del proprio animo. Con il tempo si riesce da soli a pervenire a certe verità, si scopre che molte risposte sono proprio dentro l'animo, l'unica cosa che manca in quel caso è il confronto, un vero confronto sincero senza schermaglie che consenta di pervenire ad una sommaria verifica di quanto scoperto in solitudine.

Conoscere Malanga permette a molte di questa persone di conoscere una popolazione di esseri che hanno fatto un percorso simile al loro e questo permette di mettersi in contatto, ma per fare questo bisogna essere prima liberi da interferenze.

Una delle cose che si scopre è infatti quella di essere ostacolati nel proprio cammino. L'ostacolo è inizialmente ben nascosto, talmente nascosto che si può vivere un'intera esistenza senza averne la consapevolezza. Poi, in un attimo ci si rende conto che, facendo un bilancio esistenziale, si è stati soggetti a una forte entità disturbante.

La presenza di un parassita è uno dei passaggi più difficili da compiere perché si deve mettere in dubbio tutto l'apparato fondamentale della propria personalità.

Nella cultura occidentale ci forgiano ad esaltare l'unica cosa che crediamo davvero nostra e cioè il nostro Io, quell'ego senza confini che crediamo di essere.

In realtà si scopre che molte sfaccettature del nostro modo di essere sono il frutto di un condizionamento parassitario. Questo è un passo davvero difficile, perché bisogna mettere in crisi tutto l'apparato che regge in piedi la personalità. Far decadere certe parti del carattere è un vero evento tragico. Bisogna in sostanza "morire a se stessi" per risorgere dalle proprie ceneri e ricostruirsi con fatica.

La tecnica è il trampolino di lancio, ma il vero lavoro si svolge su di sé.

Quindi Filippo fa la tecnica perché scopre che le cose da lui pensate non sono solo frutto della sua fantasia, ma hanno un riscontro reale anche al di fuori di sé. Fa la tecnica perché vuole provare a vedere se funziona.

Se la tecnica è eseguita nel modo giusto, funziona e da quel momento si capisce la vera differenza tra l'essere liberi e il non esserlo. Finché si è dentro il problema non si ha la percezione reale della propria condizione perché fuorviati dalla componente disturbante.
Inviato il: 31/12/2013 10:17
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Re: Corrado Malanga
#262
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@alroc

Io ti ho chiesto di fare un piccolo passo alla volta con me, perché mi sembra l'unico modo per farti capire perché penso certe cose.

Io lo faccio piccolo e tu ne fai uno enorme.

Se non ti va basta dirlo.

Se ti va, visto quello che hai scritto, avresti dovuto dire una cosa tipo "ci possono essere vari motivi".
Così io posso fare un altro passetto.

Se ti va, incominciamo.

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Filippo si appresta a fare il TCTDF.

Perché?
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Inviato il: 31/12/2013 10:26
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Re: Corrado Malanga
#263
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Citazione:

invisibile ha scritto:


************************************************

Filippo si appresta a fare il TCTDF.

Perché?


Ok

Perché vuole verificare se funziona.
Inviato il: 31/12/2013 10:44
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Re: Corrado Malanga
#264
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Citazione:

alroc ha scritto:

Perché vuole verificare se funziona.

Bene.

Quindi vuole verificare se facendo questa tecnica, che se ho capito bene va fatta solo una volta e basta, riesce "ad acquisire la potenziale capacità di accedere alla consapevolezza del proprio sé".
Giusto?
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Inviato il: 31/12/2013 10:52
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Re: Corrado Malanga
#265
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Citazione:

invisibile ha scritto:
Citazione:

alroc ha scritto:

Perché vuole verificare se funziona.

Bene.

Quindi vuole verificare se facendo questa tecnica, che se ho capito bene va fatta solo una volta e basta, riesce "ad acquisire la potenziale capacità di accedere alla consapevolezza del proprio sé".
Giusto?


No, l'acquisizione del proprio Sè verrà dopo, inizialmente si libera dalle interferenze unendo la triade (le sfere).
Inviato il: 31/12/2013 11:06
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Re: Corrado Malanga
#266
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Ma l'articolo inizia proprio così:

"Questo articolo descrive la procedura finale standard che permette, a chi la pratica, di acquisire la potenziale capacità di accedere alla consapevolezza del proprio sé."

Ho letto un articolo sbagliato?

Questo, di dicembre 2013
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Re: Corrado Malanga
#267
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"Questo articolo descrive la procedura finale standard che PERMETTE, a chi la pratica, di acquisire la POTENZIALE capacità di accedere alla consapevolezza del proprio sé."



Le due parole che ho evidenziato con il maiuscolo dicono che è potenzialmente in atto il processo, non che esso sia immediato. Infatti, dice la POTENZIALE CAPACITA' DI ACCEDERE...
Inviato il: 31/12/2013 11:20
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Re: Corrado Malanga
#268
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Si, quello che dicevo io.

Parentesi: questo, accedere alla consapevolezza del proprio sé, è stato studiato e praticato da migliaia di anni da miliardi (?) di persone, con molte tecniche, "vie", indagini etc. generando scuole filosofiche, religioni etc. e molte pratiche, in pare diverse e in parte simili, per ottenere ciò.
Questo solo per mettere Malanga nella giusta prospettiva rispetto a ricerche simili.


Torniamo a noi.

Citazione:
Accertatevi di non essere disturbati, rilassatevi normalmente e chiudete gli occhi.
Immergetevi, nel buio della vostra stanza mentale. Una stanza in cui voi siete al centro e dove tutto è buio. La vostra stanza mentale. Sapete che in questa stanza ci saranno delle lampade che probabilmente non vedete perché di solito sono spente ma potrebbero anche essere già accese. Se non lo sono le accenderete una alla volta. Le vostre tre lampade sono: la mente, che accenderete per prima, lo spirito che accenderete per seconda e l’anima, che si accenderà per terza.

E qui iniziano i problemi.
Chi decide quale lampada è cosa? Filippo?
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Inviato il: 31/12/2013 11:29
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Re: Corrado Malanga
#269
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Citazione:

invisibile ha scritto:
Si, quello che dicevo io.

Parentesi: questo, accedere alla consapevolezza del proprio sé, è stato studiato e praticato da migliaia di anni da miliardi (?) di persone, con molte tecniche, "vie", indagini etc. generando scuole filosofiche, religioni etc. e molte pratiche, in pare diverse e in parte simili, per ottenere ciò.
Questo solo per mettere Malanga nella giusta prospettiva rispetto a ricerche simili.


Torniamo a noi.

Citazione:
Accertatevi di non essere disturbati, rilassatevi normalmente e chiudete gli occhi.
Immergetevi, nel buio della vostra stanza mentale. Una stanza in cui voi siete al centro e dove tutto è buio. La vostra stanza mentale. Sapete che in questa stanza ci saranno delle lampade che probabilmente non vedete perché di solito sono spente ma potrebbero anche essere già accese. Se non lo sono le accenderete una alla volta. Le vostre tre lampade sono: la mente, che accenderete per prima, lo spirito che accenderete per seconda e l’anima, che si accenderà per terza.

E qui iniziano i problemi.
Chi decide quale lampada è cosa? Filippo?


La stanza corrisponde archetipicamente al corpo, quindi il soggetto sta osservando se stesso, il contenitore di sè, il corpo appunto.

Nel momento in cui osserva è già "dentro" una visione archetipica. L'osservazione è condotta su un livello essenziale (archetipico). Quello che tu chiami Chi è spirito ovvero il fuoco. La mente è l'acqua e Anima è Aria.

Nessuno decide chi è cosa, perché ciò che viene visto è l'elemento base di cui siamo fatti: terra (corpo), aria, acqua, fuoco. In questo contesto gli elementi vengono uniti in uno solo e la stanza-contenitore diventa un tutt'uno con essi.
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Re: Corrado Malanga
#270
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Citazione:

alroc ha scritto:

La stanza corrisponde archetipicamente al corpo,.

Possibile, ma non c'è nessuna garanzia che per Filippo sia così.
Per cui no.

Citazione:

quindi il soggetto sta osservando se stesso, il contenitore di sè, il corpo appunto.

Come sopra.
Quindi no.

Citazione:

Nel momento in cui osserva è già "dentro" una visione archetipica.

No.

Citazione:
L'osservazione è condotta su un livello essenziale (archetipico).

No.

Tutti questi no hanno la stessa motivazione di sopra.

Citazione:
Quello che tu chiami Chi è spirito ovvero il fuoco.

No.
Il Chi è l'energia vitale, che è una manifestazione dello Spirito.

Il fuoco non è lo Spirito, è solo una delle innumerevoli raffigurazioni dei esso, limitata nel tempo, nello spazio e condizionata da certe culture.

Lo Spirito è il Nulla.

Citazione:
La mente è l'acqua e Anima è Aria.

No.
Come sopra.

Citazione:

Nessuno decide chi è cosa, perché ciò che viene visto è l'elemento base di cui siamo fatti: terra (corpo), aria, acqua, fuoco. In questo contesto gli elementi vengono uniti in uno solo e la stanza-contenitore diventa un tutt'uno con essi.

Sbagliato.
Filippo, o meglio la sua mente e il suo ego, decide praticamente tutto, a meno che non sia qualcuno che controlla la sua mente, come un Maestro di Tai Chi, uno Yoghi, qualcuno che ha raggiunto l'illuminazione.
Altrimenti ogni cosa che citi è assolutamente inaffidabile, perché la sua mente DOMINA TOTALMENTE Filippo.
Filippo è schiavo del suo ego e di conseguenza tutto ciò che visualizza nell'esercizio, è manipolato da esso.

Come vedi abbiamo una serie di problemi.
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