Citazione:
Pyter ha scritto:
La questione è che nel contesto delle liti di gelosia muoiono più donne che uomini e potrebbe esserci un motivo storico, anzi c'è sicuramente e non è del tutto incidentale.
Non lo si nega.
Ma questo secondo me è dovuto a un motivo semplice. nella relazione esistente tra uomo e donna, sono del parere che l'uomo stia nella maggior parte dei casi a rappresentare la parte debole. Ciò lo porta a reagire con l'unica arma che la consuetudine sociale gli permette: la violenza.
Bisogna cercare di indagare sulle cause che stanno alla base, caso per caso, ma non viene mai fatto.
In ogni caso, non credo che un uomo uccida una donna in quanto donna, e se anche lo fosse (e lo credo possibile in certi ambienti) sarebbe comunque difficilissimo dimostrarlo.
Aspetta questa cosa l'ho già detta, cioè Citazione:
Possiamo chiamarlo uomini che uccidono donne per gelosia, per possesso, ma anche, sapendo che nemmeno le donne sono angeli, reazione spropositata ad una legittima rabbia, anche quando il torto è inizialmente il loro.
delle donne appunto, no? Ho considerato bilateralmente, sintetizzando entrambe le situazioni.
Veramente la consuetudine sociale la condanna decisamente questa violenza, mi pare. Ma quanto a questo anche senza violenza, la donna può trovarsi in condizione di debolezza, sarebbe troppo semplice fare dell'uomo una vittima della violenza psicologica femminile, visto che accade anche il contrario, da questo punto di vista.
Si potrebbe dire, ok, che ci sono situazioni dove il lato donna ha maggiori strumenti legali, ma francamente non credo che, tempo addietro, quando tutto si poteva dire tranne che l'uomo fosse in posizione di svantaggio, (col divorzio assente, niente legge 194, il delitto d'onore, lo stupro come reato contro l'onore e la famiglia) le violenze sulla donna fossero minori, e così pure le violenze psicologiche.
Quindi dico anch'io che appunto le cause andrebbero cercate caso per caso.
Una determinata narrazione potrebbe relegare la violenza ad extrema ratio di un uomo disperato che in sostanza farebbe pena, vittima in qualche modo della donna. Diciamo che da uomo ho un opinione più alta del mio sesso, per quanto ne sia per certi versi un rappresentante atipico (forse perchè prima persona che uomo o donna), queste cause sono secondo me quasi tutte sociali.
Nel caso 2 la debolezza dell'uomo qual'è, a parte i suddetti svantaggi legali relativi a determinate situazioni? Poter perdere la donna? Succede anche a lei.
Venire umiliato nel proprio orgoglio? Succede anche a lei.
Essere vittima di violenza psicologiche? Succede anche a lei.
Essere la parte debole e succube in una relazione squilibrata e non farcela più? Idem.
Talvolta la donna fa quindi leva sul figlio, l'uomo fa leva, in situazioni di disparità, sulla dipendenza finanziaria di lei.
Gli stronzi affilano le armi contingenti, uso sempre dire.
Non la uccide in quanto donna ok, diciamo in quanto potenziale traditrice :D, può essere un geloso patologico, un possessivo, quindi c'è un intreccio di istinto al possesso e alla difesa della proprietà e magari lo stigma sociale del tradimento, la concezione proprietaria dei rapporti (nel caso 1, sia chiaro). Tutto questo contribuisce.