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  Onnivori, esistono davvero o è un' invenzione?

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  •  Notturno
      Notturno
Re: Onnivori, esistono davvero o è un
#61
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

Spiderman ha scritto:
Citazione:

Notturno ha scritto:
Io amo la pizza.


Idem


Citazione:
Farina (vegetalissima), olio d'oliva (idem) e pomodoro (sic).


Bene

Citazione:
Poi ci metto sù la mozzarella..... oopps..... per qualcuno è un problema?


Per me.

Citazione:
Perfetto: non ne mangi.


Esatto

Citazione:
C'è la marinara che ha solo pomodoro, aglio e origano.


Quando faremo l'incontro di cui abbiamo parlato, mi ci metti su due porcini però

Citazione:
Se se ne fa una questione "etica", allora vorrei capire:


Mi fermo qua notturno, l'etica non te la posso insegnare e addentrarmi in discorsi sulla differenza tra carota e maiale non mi va, trovo il paragone alquanto demenziale. Non volermene


E perché dovrei?

E' una tua incapacità.
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Rende Encomiabili Dire No A
Religiosi Orpelli. Mentire Provoca Eccidii.
(Stefano Bartezzaghi)
Inviato il: 16/11/2011 12:23
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  •  benitoche
      benitoche
Re: Onnivori, esistono davvero o è un
#62
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 30/9/2006
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fruttivori (come le scimmie) che mangiano i semi, i frutti e le radici:

ATTUALMENTE LA QUALITÀ DI UNA PIANTA alimentare è collegata alle sostanze nutritive. Gli spinaci contengono ferro, i limoni la vitamina C, ecc. Per stabilire il contenuto di sostanze nutritive si effettuano apposite analisi. Non siamo in grado di percepire le sostanze nutritive come il ferro o le vitamine attraverso i sensi, ma le rileviamo indirettamente per mezzo di apparecchi di misurazione come quelli usati in chimica alimentare. Il consumatore può conoscere le sostanze nutritive attraverso il pensiero. Un altro metodo per valutare la qualità proviene dall’antroposofia. Si basa sulle forze vitali e della crescita, sugli eteri. Non possiamo percepire le forze in generale né con i sensi né attraverso l’uso di apparecchi tecnologici per misurare le forze fisiche (per esempio, la forza di gravità). Ci possiamo tuttavia esercitare in questa direzione e sviluppare gli organi di percezione necessari. Finora poche persone sono state in grado di percepire le forze vitali.
Per questo motivo è stato sviluppato un terzo metodo per valutare la qualità: l’azione delle forze vitali sulla materia, sulla forma e sulla formazione di sostanze. Per le piante si studia la morfologia, la scienza dello sviluppo delle forme delle piante, degli organi come la foglia o il frutto, ma anche la presenza di sostanze.
Il metodo di osservazione goetheanistico permette la valutazione e la classificazione seguendo leggi scoperte dai ricercatori.
Nel mondo vegetale troviamo, per esempio, i tipi. Tutti i cereali presentano uno o più culmi centrali che salgono in verticale verso il sole. Esprimono delle forze vigorose di innalzamento: nessuna specie di cereale ha bisogno di un sostegno. Solo una forte tempesta può allettare i culmi.
Dalle foglie affilate, lanceolate vediamo che i cereali vengono fortemente plasmati. L’infruttescenza a spiga o a pannocchia appare ordinata e regolare: i cereali si distinguono proprio per l’ordine e la stabilità della forma. L’uomo che si alimenta con i cereali stimola quindi le seguenti forze: le forze di innalzamento che si contrappongono alla forza di gravità, le forze di forma e ordine che si oppongono al caos e alla proliferazione. I cereali ci incoraggiano inoltre a dirigerci verso il sole e concentrarci su un obiettivo.
Un’immagine completamente diversa è invece il fagiolo rampicante, una pianta ortiva molto diffusa che fa parte delle leguminose. Cresce anch’esso verso l’alto dirigendosi verso la luce, ma come pianta rampicante non dispone delle stesse forze d’innalzamento dei cereali. Ha bisogno del sostegno di canne o altre piante a cui appoggiarsi. Non cresce diritto lungo il sostegno ma lo avvolge percorrendo quindi un tragitto molto più lungo verso il sole. Il biologo F. Julius1 paragona le piante rampicanti come il fagiolo al pianeta Mercurio che gira intorno al sole compiendo delle “asole” e non segue una direzione rettilinea. Il frutto del fagiolo, un baccello che contiene i semi, rivela la prevalenza della forza di gravità. Il baccello pende verso il basso mentre la spiga si inclina solamente nell’ultima fase della maturazione ma non tende verso la terra.
I fagioli possono quindi trasmettere forze che stimolano la mobilità (arrampicare) e l’indirizzarsi verso la luce, non trasmettono invece le forze vigorose di innalzamento (anche se le trasmettono più di una zucca strisciante). Nell’uomo stimolano forze vitali diverse rispetto ai cerali.
Gli uomini hanno esigenze individuali e, quindi, in una pianta la varietà di forze eteriche è positiva: una persona “con la testa tra le nuvole” può essere aiutata a tornare con i piedi per terra dai fagioli, che sono un po’ “pesanti” mentre una persona iperattiva non dovrebbe consumare troppe piante alimentari rampicanti perché trasmettono mobilità e vivacità…
Esempi come questi ci incoraggiano a conoscere meglio l’approccio alla qualità che studia le forze. Esso presuppone tuttavia una conoscenza delle piante che oggi non è più comune. Forse ci stimola a osservare da vicino una pianta di cavolo rapa o un cavolo verde.

1 Frits Julius: “La metamorfosi – una chiave per la comprensione dello sviluppo vegetale
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la religione è indispensabile
soltanto a un’umanità rescissa dal mondo divino-spirituale.
Inviato il: 16/11/2011 12:23
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  •  benitoche
      benitoche
Re: Onnivori, esistono davvero o è un
#63
Dubito ormai di tutto
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Per ogni giorno un cereale, per ogni cereale tante virtù. Imparare a conoscerle per imparare a trarne beneficio.

Per qual ragione sono 7 i cereali? Si tratta di un caso?
No di certo, come non è casuale che 7 colori compongano l'arcobaleno, 7 toni si elevino di ottava in ottava, in cicli settennali percorra l'uomo il cammino della sua vita, 7 giorni ritmino settimanalmente il tempo e 7 pianeti gravitino nel cielo.
E' possibile scoprire un nesso? Mettere in relazione l'eptade dei cereali con quelle sopra menzionate?
Abbiamo compiuto delle ricerche in questa direzione per alcuni anni giungendo alla conclusione che una simile relazione è realmente sperimentabile.
Forse lo scienziato potrà mostrare scarso interesse per un tal risultato, ma chi quotidianamente si destreggia in cucina con i vari tipi di cereali e si siede a tavola con una disposizione amorevole verso di essi, approfondirà volentieri questo rapporto grazie a considerazioni di tal genere. Occorre soltanto un vivo senso artistico trattandosi in proposito di uno sperimentare dell'anima.

Pianeti e giorni della settimana

Le relazioni dei cereali con i giorni della settimana e con i pianeti vanno viste come qualcosa di unitario essendo i primi accordati ai secondi.
Nei tempi antichi, allorché l'ordine dei giorni della settimana derivava da una visione piena di saggezza entro l'ordine dell'universo, i pianeti apparivano soltanto come immagini esteriori di esseri divini.
Giove, ad esempio, era il nome tanto di una sublime deità, quanto di uno dei sette pianeti.
Tra questi venivano compresi anche il Sole e la Luna, sorgendo allora l'immagine del mondo da quanto risultava alla più immediata visione. Nettuno ed Urano vennero aggiunti solo in seguito alla serie dei 7 pianeti precedentemente noti.

La conoscenza degli antichi miti divini è in genere oggi assente, sicché per molti è diventato incomprensibile il significato dei nomi assegnati ai giorni della settimana specialmente nelle lingue nordiche.
Domenica, da dominus, giorno del Signore, si riferisce al Sole, cosa più evidente in tedesco ove Sonntag deriva da Sonne ed in inglese ove Sunday deriva da Sun. La relazione che intercorre tra Luna e lunedì in italiano e nelle lingue romaniche, è facilmente avvertibile.
Lo stesso vale per martedì da Marte, dio della guerra e pianeta al tempo stesso.
Mercoledì richiama il dio greco Mercurio; giovedì = Giove; venerdì = Venere.
Per il giorno di sabato l'inglese ha scelto il nome più adatto: saturday, giorno di Saturno.

E' possibile, nel nostro tempo, legare l'essere delle singole deità ed i relativi pianeti ad un'immagine o ad uno stato interiore caratteristico? Si tratta soltanto di un ozioso trastullo oppure un tale esercizio ci conduce alla realtà di un ordinamento eterno, ancor oggi valido?
L'uomo della nostra epoca con lo sviluppo della sua coscienza dovette maturare alla libertà nel configurare la sua esistenza e sciogliersi dai rigidi legami con gli ordinamenti cosmici. Per questo gli è concesso di svolgere la sua azione individuale secondo la sua volontà in ogni giorno della settimana.
Eppure il ritmo dei giorni della settimana è una realtà attraverso la quale la nostra vita acquista forma e colore.

Proviamo quindi a delineare un'immagine per ciascuno dei giorni della settimana.
Dapprima sorge allora un interrogativo: è possibile associare ogni giorno ad un cereale corrispondente?
Se ci si riuscisse avremmo ricavato al tempo stesso un rapporto con i pianeti. Ciò ha un significato per l'esperienza animica più che da un punto di vista di fisiologia nutrizionistica. Anche per l'agricoltore e importante la posizione degli astri, e non il giorno della settimana, nelle sue operazioni di semina, lavorazione del terreno e raccolto.

Giorni della settimana e cereali

Domenica - Frumento
La domenica è in relazione con il Sole.
Essa tiene la posizione centrale della serie dei 7 giorni.
E' la festa cristiana. Vuol richiamare l'uomo a guardare meditativamente al suo essere interiore.
Ognuno lo farà a suo modo: attraverso incontri essenziali con il prossimo o con la natura, nella devozione religiosa, nell'arte o nella scienza dello spirito.
Tutti i cereali sono figli del Sole; il frumento in modo particolare. Esso è diffuso su tutta la terra e realizza un equilibrio armonico. Gli è proprio, come a nessun altro cereale, l'oro solare. Anche nell'uomo la sua azione si distribuisce uniformemente ed armonicamente in tutti gli organi, senza concentrarsi prevalentemente in alcuno. Associamo quindi la domenica e il Sole al frumento.

Lunedì - Riso
Il lunedì con il suo astro caratteristico comunica un'atmosfera interiore del tutto differente.
Alla Luna manca la forza irradiante del Sole; essa riflette la luce soltanto in un soffuso chiarore argenteo.
Il Sole dona la vita, la Luna agisce sulla forza vitale alternando ritimicamente le fasi della sua azione.
E' per questo che per i tempi della semina ed il raccolto ci si regola secondo i suoi ritmi. La Luna agisce prevalentemente attraverso l'elemento dell'acqua il cui movimento è influenzato dalle sue fasi. Il Sole domina come astro diurno, la Luna come reggente della notte. Essa richiama il nostro sguardo su quanto è occulto, misterioso, invisibile; le sono proprie la passività e l'abbandono.
Come è difficile riconoscere tutto questo nell'atmosfera del nostro attuale lunedì, giorno di inizio della settimana lavorativa. Si tratta di un'usanza che ha preso piede da noi in Occidente, ma essa non corrisponde al retto ordinamento del tempo.
L'impulso all'azione apparterrebbe propriamente al martedì, giorno di Marte. Prima di questo, è la riflessione a dover svolgere il suo compito, l'elaborazione di quanto interiormente è stato donato dal giorno festivo, la coscienziosa programmazione della settimana.
Il lunedì sembra dire: esamina i tuoi intenti prima di muovere all'azione, prendi tempo!
Un tale clima interiore vive ancora in grande misura in Oriente.
L'uomo asiatico si concede molto più agio dell'Occidentale, continuamente in affanno tra un impegno e l'altro.
Il cereale cui egli dà la preferenza é il riso.
Esso possiede, come già detto in precedenza, una parentela con l'elemento acqueo, con le forze costruttrici del vivente. L'uomo asiatico è allietato da una numerosa prole, egli vive ancora fortemente nella coscienza di gruppo della famiglia. Sono tutte qualità legate all'azione della Luna. Non erriamo dunque ad assegnare al lunedì il riso.

Martedì - L'orzo
Al riflessivo lunedì segue l'attivo martedì, giorno di Marte. Con esso si indicava un tempo il dio della guerra. In suo nome i greci si mossero ad espugnare la città di Troia.
Tuttavia Marte assume un aspetto diverso lungo il corso delle epoche. La guerra non rientra più nel divino ordinamento del mondo.
Si può dire che l'ultimo soldato ad agire dietro un mandato divino fu Giovanna d'Arco. Se noi alziamo il nostro sguardo verso Marte o cerchiamo di immergerci nell'atmosfera del martedì, ci sentiamo chiamati a divenire attivi, a dedicarci coraggiosamente a quanto riconosciamo come vero e buono, senza dimenticare tuttavia nella nostra risolutezza le forze d'amore del cuore.
Se ci chiediamo ora quale sia il cereale che corrobora in pari tempo il capo e le membra, dobbiamo guardare agli antichi Greci. Il loro cereale era l'orzo.
Essi sentivano come l'orzo fosse il midollo degli uomini, quindi una sostanza capace di stimolare le forze dell'agire, ma anche cibo dei filosofi, attivante le forze del capo. Esso conferisce la facoltà di essere forti nelle membra e desti nel capo.

Mercoledì - Miglio
Ciò che al martedì non ha potuto venir trasmutato delle antiche forze di Marte, trapassa al mercoledì.
A questo spetta il compito di effettuare quella trasmutazione. Il dio Mercurio è infatti il grande trasmutatore e al contempo il risanatore, portatore del caducéo, il dio alato che, quale messaggero degli dei, congiunge il cielo alla terra. Non v'è difficoltà a riconoscere nel miglio il cereale adatto al mercoledì. Il chicco di miglio è il più piccolo e mobile tra le varie specie di cereali. Un tempo si metteva del miglio nelle scarpe della sposa che si avviava alle nozze, per attestare che fosse attiva, vivace e lesta. Il miglio agisce sugli organi adibiti al contatto con il mondo esterno, ossia sulla pelle con le sue svariate formazioni e sugli organi di senso.

Giovedì - Segale
Il giovedì, consacrato un tempo a Giove, padre degli dei, respira in un clima maestoso e regale.
Nelle famiglie lo si chiama talvolta per questo motivo "piccola domenica". Gli insegnanti della Scuola Waldorf approfittano della sua atmosfera, nella quale prosperano la magnanimità e la saggezza, riunendosi di regola di giovedì per i Consigli di istituto. Quale cereale scegliamo per questo giorno? Scegliamo la segale. Essa impressiona per la sua elevata e possente figura, per la fermezza del suo ergersi. Trasmette quindi all'uomo una forte energia formativa e ciò che si suol chiamare "spina dorsale".
Contribuisce a dare pienezza e sonorità alla sua voce, stimolando inoltre le attività del fegato, l'organo da sempre riconosciuto come soggetto all'influenza del pianeta Giove.

Venerdì - Avena
Il venerdì è dedicato a Venere.
E' bene che alla saggezza ed elevatezza di Giove segua ora la bellezza. La vita degli uomini è spesso troppo mediocre. Si è afferrati dallo spirito d'iniziativa, dal moto del progresso, riservando così scarsa attenzione al regno del bello, all'arte e al gioco. Un ampio regno della vita viene custodito da Venere: essa è la madre di ciò che germoglia, che cresce nella vegetazione.
A ciò si addice l'avena. E' questo il cereale che possiede il più stretto legame con le forze vitali edificatrici e che resta piú a lungo verde. Tuttavia ad un primo sguardo parrebbe che l'irruente uomo germanico come mangiatore d'avena non sia il compagno ideale della delicata Venere. Ma gli opposti si attraggono. Del resto al rude giovanotto s'addice la compagnia di Venere; e stupende opere d'arte sono sorte nella terra dell'avena in relazione con il venerdì.

Sabato - Mais
La chiusura della settimana è pervasa da un'atmosfera di serietà per via del pianeta Saturno, il quale imprime il suo carattere al giorno del sabato. Ciò corrisponde poco all'immagine abituale del lieto fine settimana, in cui l'uomo vorrebbe volentieri distrarsi.
Naturalmente è bene liberarsi dalle preoccupazioni quotidiane. Tuttavia non dovremmo con questo intraprendere una fuga da noi stessi, bensì guardare retrospettivamente alla settimana che si sta chiudendo e raccogliere le cose degne dell'eterno che essa ha arrecato.
Non si tratta di soffermarsi sui particolari, bensì cercare di scoprire, in tutta quiete,un senso nell'insieme dei rapporti interiori. E' bene anche godersi un pò di ozio e magari leggere un buon libro.
Tutto ciò necessita di una certa serietà. Il mais il cereale di Saturno, ce la può donare.
Il rapporto del mais con questo pianeta è confermato dal fatto che la razza indiana occidentale possiede, come si suol dire, un carattere saturnio. Lo sguardo serio, solcato dell'Indiano d'America ne costituisce una testimonianza.


Ci si può ora chiedere: è consigliabile nel singolo giorno della settimana cucinare il corrispondente cereale?
Ad esempio: lunedì il riso, martedì l'orzo, mercoledì il miglio, venerdì l'avena e così via? Lo si può senz'altro fare, così come il Consiglio delle scuole Waldorf si riunisce il giovedì. Tuttavia questo non deve certo degenerare in una forma di costrizione, così come può talvolta essere utile riunire il Consiglio di mercoledì ed in questo caso l'incontro sarà forse più vivace che nel solenne giovedì. D'altra parte ha una certa importanza sapere che il rapporto tra cereali, giorni della settimana e pianeti non dipende dalla posizione astronomica dei pianeti stessi, bensì ha un significato puramente animico.
Chi si immerga vivacemente nell'atmosfera dei singoli giorni della settimana e sperimenta la loro relazione con i cereali come qualcosa di reale, proverà gioia a regolarsi di conseguenza nella lista settimanale delle sue vivande. Anche i bambini parteciperanno volentieri a questi ritmi.

il testo è tratto da "Alimentazione e Scienza spirituale" di Udo Renzenbrink ed. Natura e cultura
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Inviato il: 16/11/2011 12:25
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  •  Falchetto
      Falchetto
Re: Onnivori, esistono davvero o è un
#64
Mi sento vacillare
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Spiderman come mai non mangi mozzarella (che non prevede l'uccisione della mucca)?
Se per assurdo la mucca (o bufala) fosse allevata con rispetto e NON uccisa mangeresti latticini e derivati?
Non sono ironico è solo curiosità.

"Mi fermo qua notturno, l'etica non te la posso insegnare e addentrarmi in discorsi sulla differenza tra carota e maiale non mi va, trovo il paragone alquanto demenziale. Non volermene"

Non te ne voglio ma io personalmente trovo assurdo anche il paragone tra maiale e cane... son punti di vista!
Inviato il: 16/11/2011 12:31
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  •  Calvero
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Re: Onnivori, esistono davvero o è un
#65
Sono certo di non sapere
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Citazione:


Non te ne voglio ma io personalmente trovo assurdo anche il paragone tra maiale e cane... son punti di vista!


NO, non sono punti di vista.
Il paragone tra maiale e cane in seno a una logica che vuole valutarne le differenze domestiche, razionalmente ci dicono che sono animali con peculiarità differenti. Né più né meno. Ed è razionalmente stupido volerne ri-portare un parallelo come se la cosa fosse speculare ai paragoni tra una Mela e un Agnello o tra una Cipolla e una Mucca.
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Inviato il: 16/11/2011 12:58
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  •  Calvero
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Re: Onnivori, esistono davvero o è un
#66
Sono certo di non sapere
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Invece Notturno, mi domando perché uno come te vuole portare provocazioni di questo livello
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Inviato il: 16/11/2011 13:07
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  •  Falchetto
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Re: Onnivori, esistono davvero o è un
#67
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Cipolla e mucca sono esseri viventi con peculiarità differenti.
Tu stai solo spostando l'asticella un po' più in la'... mangi cipolle perché non provi empatia verso le cipolle.
Per assurdo, sei sicuro che le cipolle non soffrano?
Come dicevo prima, si mangia ciò verso cui NON si prova empatia... è "l'asticella dell'empatia" che definisce ciò che può diventare cibo, solo che è molto soggettiva.
Inviato il: 16/11/2011 13:13
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  •  NumberSix
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Re: Onnivori, esistono davvero o è un
#68
Ho qualche dubbio
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Citazione:

Falchetto ha scritto:
Cipolla e mucca sono esseri viventi con peculiarità differenti.
Tu stai solo spostando l'asticella un po' più in la'... mangi cipolle perché non provi empatia verso le cipolle.
Per assurdo, sei sicuro che le cipolle non soffrano?
Come dicevo prima, si mangia ciò verso cui NON si prova empatia... è "l'asticella dell'empatia" che definisce ciò che può diventare cibo, solo che è molto soggettiva.


Uff come al solito si finsice su stess iargomenti triti e ritriti. Per giustificare la propria dieta carnivora si cerca di sminuire quella vegetariana cercando di spostare il discorso su l"crudele vegetariano che fa soffrire le piante".

Infatti cado sempre nella trappola del voler rispondere...perdendo il tempo. Se ce volonta ce consapevolezza, tutto il resto sono solo le solite chiacchiere.

Adios.
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Inviato il: 16/11/2011 13:20
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  •  Calvero
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Re: Onnivori, esistono davvero o è un
#69
Sono certo di non sapere
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Inviato il: 16/11/2011 13:28
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  •  Falchetto
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Re: Onnivori, esistono davvero o è un
#70
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"Uff come al solito si finsice su stess iargomenti triti e ritriti. Per giustificare la propria dieta carnivora si cerca di sminuire quella vegetariana cercando di spostare il discorso su l"crudele vegetariano che fa soffrire le piante"."

Nessuno ha parlato di "crudeltà" (che di solito è una caratteristica appiccicata ai carnivori ed è uno dei cavalli di battaglia di molti vegetariani), e questa volta non sono io a mettere le mani avanti!!!

Vorrei solo capire perché gli animali NO e le piante SI.

Ti sto chiedendo di spiegarmi il tuo punto di vista, non c'è bisogno di spazientirsi.
Inviato il: 16/11/2011 13:29
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  •  black
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Re: Onnivori, esistono davvero o è un
#71
Mi sento vacillare
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Citazione:

Falchetto ha scritto:
"Uff come al solito si finsice su stess iargomenti triti e ritriti. Per giustificare la propria dieta carnivora si cerca di sminuire quella vegetariana cercando di spostare il discorso su l"crudele vegetariano che fa soffrire le piante"."

Nessuno ha parlato di "crudeltà" (che di solito è una caratteristica appiccicata ai carnivori ed è uno dei cavalli di battaglia di molti vegetariani), e questa volta non sono io a mettere le mani avanti!!!

Vorrei solo capire perché gli animali NO e le piante SI.

Ti sto chiedendo di spiegarmi il tuo punto di vista, non c'è bisogno di spazientirsi.

bhe se sei mai stato ad un macello capirai che gli animali non sono cosi' felici di farsi amazzare,non ho mai riscontrato questa tendenza nei pomodori trasformati in pelati

Citazione:
Anche il mio istinto di ingropparmi una bonazza per strada e' naturale. Lo faccio? La sbatto in un vicolo e volente o nolente... Oppure quante volte ti viene la voglia di spaccare la testa a qualche deficente? Lo fai? Segui l'istinto?

da qui a dire che stuprarsi una bonazza e come mangiarsi una porchetta pero' ne passa

non diventiamo talebani per favore
Inviato il: 16/11/2011 13:38
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  •  Notturno
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Re: Onnivori, esistono davvero o è un
#72
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

Calvero ha scritto:
Invece Notturno, mi domando perché uno come te vuole portare provocazioni di questo livello


E' una TUA illazione, Calve'.

Il problema è sostanziale.

Che cosa ti impedisce di mangiare carne?

Perché la carne di un animale che vive in acqua, magari te la mangi?

Ci sono molti che sostengono che provano orrore a mangiare carne e non lo provano a mangiar pesce.

Perché?

Che ci trovano di diverso?

E chi odia mangiare carne animale su quale elemento si sente specificamente repellere?

Ci sono alcuni che prendono a riferimento la sensibilità al dolore, altri l'affinità ("Ma come fai a mangiarlo, dopo averlo guardato in quei suoi begli occhioni dolci?"), altri ancora elementi a me ignoti.

Mangiare una bistecca e mangiare vongole è uguale?

Mangiare formiche o mangiare un involtino di cavallo è uguale?

Portando questo concetto al suo limite si ottiene: mangiare una mela o un maialino di latte è uguale?

Ogni volta che mangiamo qualcosa "uccidiamo".

Sia una spiga di grano oppure un'insalata o un cane (come in cina).

Che cosa ti fa provare orrore?

Quando risponderai a questa domanda (ma mica a me! A te stesso!!!) capirai su quali basi tu fai le tue scelte.

Tutto qui.

A te sembra provocatorio?

A me sembra provocatorio fare distinzioni tra carnivori e onnivori.
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(Stefano Bartezzaghi)
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Re: Onnivori, esistono davvero o è un
#73
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Citazione:
Per giustificare la propria dieta carnivora si cerca di sminuire quella vegetariana cercando di spostare il discorso su l"crudele vegetariano che fa soffrire le piante

Per giustificare la propria dieta vegetariana si cerca di sminuire quella onnivora cercando di spostare il discorso su l"crudele onnivoro che fa soffrire gli animali.
Questo e' il primo passo.
Il secondo, quello di cui parli tu, viene come logica conseguenza e bene hanno fatto quelli che hanno cercato di capire le cause e i modi in cui l'empatia si manifesta.

Citazione:
Ogni volta che mangiamo qualcosa "uccidiamo".

Ehm, non e' proprio cosi' vero. A parte l'obiezione ovvia che non si ammazzano mucche, pecore o capre per prendere il latte, c'e' quella molto piu' consistente del fatto che non si ammazza niente mangiando una mela.

Infatti la parte carnosa della mela - e di altri frutti - e' una offerta della pianta ad altri animali che possono moversi in modo che spargano i loro semi dopo aver mangiato il frutto. Il frutto e' prodotto dalla pianta APPOSITAMENTE PER ESSERE MANGIATO DA QUALCUNO, UOMO O ANIMALE CHE SIA, e propagare cosi' la specie della pianta stessa.

Cosi' ovviamente solo i fruttariani possono essere al riparo da critiche riguardanti l'empatia, quando mangiano. Gli altri, quelli che si astengono ideologicamente da qualcosa ma ammazzano qualcos'altro, da un punto di vista etico sono ancora piu' criticabili di quelli che mangiano tutto quel che riescono a digerire, senza curarsi di aspetti empatici ed etici.
_________________
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Re: Onnivori, esistono davvero o è un
#74
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PikeBishop ha scritto:

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Ogni volta che mangiamo qualcosa "uccidiamo".

Ehm, non e' proprio cosi' vero. A parte l'obiezione ovvia che non si ammazzano mucche, pecore o capre per prendere il latte, c'e' quella molto piu' consistente del fatto che non si ammazza niente mangiando una mela.


E' vero.

Il fruttariano non si contraddice.

(ma i batteri che vivono sulla buccia e nella polpa della mela? Quelli quanti punti valgono?)

Oppure sotto una certa "taglia" non li si considera?
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Re: Onnivori, esistono davvero o è un
#75
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Falchetto ha scritto:
Spiderman come mai non mangi mozzarella (che non prevede l'uccisione della mucca)?
Se per assurdo la mucca (o bufala) fosse allevata con rispetto e NON uccisa mangeresti latticini e derivati?
Non sono ironico è solo curiosità.


Non la mangio perchè prevede (quasi sempre) l'uccisione del vitello. La mucca o la bufala, fanno il latte per il vitello e non per noi per farci le mozzarelle. Questi animali, vengono ingravidati di continuo per produrre latte, fanno una vita infernale in batteria e, alla fine, quando non sono più produttivi, finiscono al macello.

Aggiungo, oggi, con la consapevolezza dei danni che provocano i prodotti caseari, mai e poi mai li rimangerei.

Questa, spesso è la fine delle mucche da latte. link
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Re: Onnivori, esistono davvero o è un
#76
Sono certo di non sapere
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(ma i batteri che vivono sulla buccia e nella polpa della mela? Quelli quanti punti valgono?)

I batteri sono coriacei. In ogni caso sono un collateral

A quel punto ti conviene pero ucciderti subito perche' ne ammazzi continuamente anche senza saperlo.

Il fatto interessante e' che le piante, nello sforzo di fornire un cibo appetibile, provvedono in genere il miglior cibo da tutti i punti di vista. Questa e' la cosa veramente interessante, non andare a vedere quanto acari uccidi quando lavi le lenzuola....
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  •  Calvero
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Re: Onnivori, esistono davvero o è un
#77
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E' una TUA illazione, Calve'.


Non lo è perché parlavo della forma. Sai benissimo che hai impostato un discorso tra il serio e il faceto ... avvicinando termini e concetti che richiederebbero delle premesse migliori. Quelle che tu sai fare quando si toccano altri temi .. da qui il mio "come te"

Citazione:

Il problema è sostanziale.


Ok vediamo

Citazione:

Che cosa ti impedisce di mangiare carne?


Permettimi di andare sul personale (il mio ovviamente) non perdiamo tempo ad alienarci dalla questione.

Non mangio carne perché sento che posso contribuire a far sì che ognuno su questo pianeta viva il più a lungo possibile. E perché trovo vigliacco uccidere e far uccidere se non ho motivazioni personali per farlo.

Citazione:

Perché la carne di un animale che vive in acqua, magari te la mangi?

Ci sono molti che sostengono che provano orrore a mangiare carne e non lo provano a mangiar pesce.

Perché?


Capisco cosa/dove vuoi arrivare. Questo è infatti un problema di ipocrisia. Lo si può anche formulare diversamente, quando ad esempio si trovano i prodotti confezionati e lucenti nelle confezioni di plastica e ti aiutano a distanziarti dalla realtà. Anche il buon Capitan Findus stile un bonario Babbo Natale, non lo fanno vedere in televisione durante la mattanza dei Tonni. Ma l'orrore e la sensibilità, a mio vedere, non rientra nel problema etico.

Citazione:

Che ci trovano di diverso?

E chi odia mangiare carne animale su quale elemento si sente specificamente repellere?


Lo vedi che hai spostato il problema su quello che tu credi sia il problema. Infatti in questi termini, io non potrei essere condannato se volessi mangiarmi tuo figlio. Questa è l'asticella stupida di cui ha parlato Falchetto.

Citazione:


Mangiare una bistecca e mangiare vongole è uguale?

Mangiare formiche o mangiare un involtino di cavallo è uguale?

Portando questo concetto al suo limite si ottiene: mangiare una mela o un maialino di latte è uguale?


Portando il concetto al limite non si arriva al maialino. Così come NON si arriva a tuo figlio. Quello che possiamo valutare noi è quello che comprendiamo. Quindi tornando alla Carota e ad un Agnello, il problema non sono gli "occhioni" come facevi notare tu in un altro esempio. Nenache di striscio. Anche l'esperienza che ti ho riportato io dell'agnellino che piange, NON era certo mirata a sensibilizzare una minkia ... il problema è un altro. Io ho compreso la consapevolezza di quell'agnellino. La lacrima, cioè intesa come percezione romantica della cosa, non l'ho neanche cagata. Il problema è che gli animali hanno dei sentimenti e una consapevolezza che la cipolla non ha, e che spezzare il collo a un gatto NON è spezzare un tubero. La natura stessa pone all'uomo dei Frutti, appunto perché maturino, altrimenti cadono da soli e marciscono.

Citazione:


Quando risponderai a questa domanda (ma mica a me! A te stesso!!!) capirai su quali basi tu fai le tue scelte.


Mi ero già risposto, Notturno. Sono io che ero Onnivoro, quindi so di cosa stai parlando l'ho già detto, io non ho tabù. Ho scelto in maniera serena questa strada quando avevo 27 Anni. Il punto è che noi possiamo fare molto per rispettare gli animali e NON lo stiamo facendo. E i carnivori hanno una bella fetta di colpa in questo senso. Questa è la verità. Che noi uccidiamo sempre, è una stronzata per lavarci la coscienza. E se lo hai notato, ma credo di NO, io ho quotato il discorso di DAVIDE che non è vegetariano.

Citazione:

A te sembra provocatorio?


Adesso no

Citazione:

A me sembra provocatorio fare distinzioni tra carnivori e onnivori.


Perché mai?, c'è in mezzo una distinzione abissale. Si tratta di uccidere esseri viventi e non cogliere bacche di ginepro. Mi spiace ma è proprio nel fatto che si debbano tirare le ragioni all'assurdo per poter trovare un analogia che abbia un minimo di veridicità.
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Re: Onnivori, esistono davvero o è un
#78
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PikeBishop ha scritto:
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(ma i batteri che vivono sulla buccia e nella polpa della mela? Quelli quanti punti valgono?)

I batteri sono coriacei. In ogni caso sono un collateral

A quel punto ti conviene pero ucciderti subito perche' ne ammazzi continuamente anche senza saperlo.

Il fatto interessante e' che le piante, nello sforzo di fornire un cibo appetibile, provvedono in genere il miglior cibo da tutti i punti di vista. Questa e' la cosa veramente interessante, non andare a vedere quanto acari uccidi quando lavi le lenzuola....


Il succo delle mie considerazioni è proprio qui, vescovo.

Si parla di non uccidere, di essere vegetariani, quasi che fosse un'accezione di "non-violenti".

E la verità è che si uccide a ogni singolo respiro che facciamo.

E poi si parla di "etica" e di impossibilità di insegnarla.

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Inviato il: 16/11/2011 14:24
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  •  Calvero
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Re: Onnivori, esistono davvero o è un
#79
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Non la mangio perchè prevede (quasi sempre) l'uccisione del vitello. La mucca o la bufala, fanno il latte per il vitello e non per noi per farci le mozzarelle. Questi animali, vengono ingravidati di continuo per produrre latte, fanno una vita infernale in batteria e, alla fine, quando non sono più produttivi, finiscono al macello.



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Re: Onnivori, esistono davvero o è un
#80
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Come al solito non si arriverà mai ad un accordo ..... io sono dell'idea che ognuno dovrebbe , tramite una libera scelta, nutrirsi come meglio crede... io non devo convincere nessuno sulla bontà di ciò che decido ne voglio il contrario...

Dico però che puntare il dito su malattie o sui danni che alcuni cibi nella dieta "onnivora" procurano, mi sembra un tantino forzato e fuorviante...

Cosa vuol dire essere malati per una determinata cosa che si è mangiato ???
Potrei essere vegetariano o vegano a vita e magari , perire per un tumore fulminante allo stomaco, o all'intestino o all'ano... ovviamente non vuol dire che mi sono ammalato perchè sono stato per una vita vegano o vegetariano.... e quindi neanche perchè sono stato uno stolto ONNIVORO..

Diciamo che in questo mondo si muore a causa di TANTISSIME altre schifezze , o semplicemente per un decorso naturale...

Quindi sposterei, forse ,il discorso sull'etico ... mi sembra presumibilmente più interessante... e magari senza dover fare delle analisi troppo di parte, ma cercando di rimanere obiettivi....

Concordo pienamente su chi descrive aberrante la produzione in batteria di animali .... diciamo che su questo punto io ammetto la mia debolezza di essere umano... faccio una scelta egoistica... non rinuncio a ciò che mi piace ... al momento non riesco a cedere a nessun compromesso etico e non so nemmeno se ci riuscirò mai.

Anzi da una parte ammetto di avere una profonda ammirazione con chi invece ha fatto un percorso diverso dal mio... ma riesco ad avere una discussione solo sull'etica della cosa ... no su altro!!!

Emiliano
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Re: Onnivori, esistono davvero o è un
#81
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Calvero:
Si tratta di uccidere esseri viventi e non cogliere bacche di ginepro. Mi spiace ma è proprio nel fatto che si debbano tirare le ragioni all'assurdo per poter trovare un analogia che abbia un minimo di veridicità.


Ma perché, scusa, il ginepro non è un essere vivente, secondo te?

Certo che sei strano forte....

Qui non c'è un briciolo di assurdo nelle mie considerazioni!

E' solo che appare così a chi parte da concetti così infantili ed emotivi come la distinzione tra "carnivori" ed "erbivori".

Ci si sente belli sereni e a posto con la coscienza a dire "Io non mangio mozzarelle perché le mucche soffrono".

E poi ti mangi una pizza fatta con farina di grano della Monsanto.

La Monsanto, che scombina più pianeti lei, da sola, di tutte le macellerie dell'universo!

Ehhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh, ma io mangio erba!

Ehhhhhhhhhhhhhhhhhhh, ma io non inquino come gli allevatori!

Adesso che so quanto costerebbe al pianeta mangiare carne, mi astengo!

Ecco, bravo! Astieniti!

Anzi, astieniti dal mangiare tutto ciò a cui nuoci.

Fai un bell'elenco di cose che NON puoi mangiare senza nuocere e guarda che cazzo ti resta a tavola.

La dura e banale verità, amici miei, è che se vuoi vivere devi mangiare e questo comporta l'uccidere.

Poi, se a te sembra meno grave uccidere una mela rispetto a una balena, va benissimo, cazzi tuoi!

Ma non fare il "superiore" con me, perché vivi in un'illusione, amico mio.

E mi son rotto gli esausti coglioncini di queste "scoperte/illuminazioni/percorsi-di-santità".
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Re: Onnivori, esistono davvero o è un
#82
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Calvero ha scritto:
Citazione:



Non la mangio perchè prevede (quasi sempre) l'uccisione del vitello. La mucca o la bufala, fanno il latte per il vitello e non per noi per farci le mozzarelle. Questi animali, vengono ingravidati di continuo per produrre latte, fanno una vita infernale in batteria e, alla fine, quando non sono più produttivi, finiscono al macello.



Ti stupiresti (ma tanto lo sai) di quante persone non sanno cosa c'è dietro a una mozzarella


ma sticazzi!

Ma scusa, per quale cazzo di motivo mi dovrei occupare della felicità della mia mucca, prima di macellarla?

Ma state del tutto fuori di testa???

Oh!!! Questi sono gli stessi che condannano una visione "antropocentrica" dell'universo!!!!



Mammamia, che amarezza......

EDIT: io le mie mozzarelle me le faccio da me.
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  •  titano75
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Re: Onnivori, esistono davvero o è un
#83
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Il problema, caro Calvero, è che anche in molti non sanno cosa ci sia dietro a tantissime cose...
Parlare di "non-uccidere" è chiaro e lampante nel discorso di un ETICO convinto ( parlo di alimentazione )..... va bene!!!, ma cosa mi si risponde quando in ogni cosa che probabilmente viviamo e facciamo manchiamo di etica ???

Parlo di tutto ciò che concerne alla nostra civiltà, dalle scarpe che portiamo, alla macchina che guidiamo, al PC che accendiamo..... se andiamo ad analizzare a fondo , qualsiasi cosa che viene utilizzata alla fine della catena prevede una mancanza etica nei confronti di qualche altro "essere"....

Sbaglio ???

Emiliano
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Inviato il: 16/11/2011 14:46
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Re: Onnivori, esistono davvero o è un
#84
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Notturno ha scritto:

EDIT: io le mie mozzarelle me le faccio da me.


Cioè, ti spremi la nerchia finchè non esce latte e poi ci fai le mozzarelle?
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Re: Onnivori, esistono davvero o è un
#85
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@ Notturno

Mi stai scadendo molto nell'ultimo periodo. Sembra quasi tu voglia continuamente mettere alla prova le tue convinzioni, coperte da solide code di paglia e sensi di colpa. Non mi spiego sennò questo atteggiamento dissacrante verso l'etica o il semplice sentimento empatico verso gli animali tutti.

Io sono un vegetariano fallito, ma ho un rispetto infinito per chi ha scelto di non partecipare attivamente alle barbarie inflitte su altri esseri viventi...sia per la loro macellazione sia per lo sfruttamento nella produzione di latticini, uova, mozzarelle etc...

E' sempre e solo una questione di rispetto delle rispettive posizioni, ma dimostri di non averne nemmeno l'intenzione.

Ti do un consiglio; prenditi una giornata per farti un bel giro dentro ad un centro di allevamento e macellazione. Seguiti tutta la filiera e quando arrivi al carrello dell'Head Shot fissa negli occhi i tuoi prossimi spuntini. Se non provi nemmeno un briciolo di empatia...hai un problema serio e con te non mi berrei nemmeno un caffè al bar dello sport. Se invece la cosa di porterà un minimo di turbamento, sfruttalo per portare rispetto a tutti quelli che quel turbamento lo vivono al 100%.

Non devi fare il bastian contrario per forza...non su questo genere di cose intimamente differenziate.

Buona pizza.
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Re: Onnivori, esistono davvero o è un
#86
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Calvero ha scritto:

Ti stupiresti (ma tanto lo sai) di quante persone non sanno cosa c'è dietro a una mozzarella


Lo so calve, è una cosa che ignoravo anche io.
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Re: Onnivori, esistono davvero o è un
#87
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Spiderman ha scritto:
Citazione:

Notturno ha scritto:

EDIT: io le mie mozzarelle me le faccio da me.


Cioè, ti spremi la nerchia finchè non esce latte e poi ci fai le mozzarelle?




Io compero il latte dal contadino.

Non sapevo che esistesse il "metodo Spiderman". Come l'hai scoperto?
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#88
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Notturno ha scritto:


Non sapevo che esistesse il "metodo Spiderman". Come l'hai scoperto?


Leggendoti.
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Re: Onnivori, esistono davvero o è un
#89
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Il vero problema secondo me è l'allevamento intensivo, non solo per le barbarie sugli animali(polli costretti a vivere incastonati l'uno all'altro, per esempio), ma soprattutto per l'inquinamento prodotto e per i mangimi e i farmaci di cui le bestie vengono imbottite(dunque sia la loro che la nostra salute).
trovo molto più sostenibile e nobile il piccolo allevamento, le "family farm" dove anche il rapporto con la natura è molto più sano.

Io non sono contro la carne, sono convinto che ci sia un eccesso di consumo.
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Re: Onnivori, esistono davvero o è un
#90
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Tuttle ha scritto:
@ Notturno

Mi stai scadendo molto nell'ultimo periodo. Sembra quasi tu voglia continuamente mettere alla prova le tue convinzioni, coperte da solide code di paglia e sensi di colpa. Non mi spiego sennò questo atteggiamento dissacrante verso l'etica o il semplice sentimento empatico verso gli animali tutti.


Tuttle, ma stai scherzando??

Io considero molto positivamente e quasi un mio "obbligo" quello di mettere sempre e continuamente alla prova le mie convinzioni!

Altrimenti non mi confronterei con Calvero, per esempio, con cui non condivido quasi nulla!

Mi considero sempre e comunque arricchito dal confronto ed è esattamente il motivo per cui sono sul forum.

Code di paglia e sensi di colpa può essere che ci siano, chi non ne ha... ma non ho la minima intenzione di farne oggetto di discussione.

Ma poi, ma come scrivi? Io non dissacro l'Etica in quanto tale!

Io inorridisco di fronte all'etica ipocrita e infantile di chi si commuove per una mucca solo se la vede e poi non mangia più bistecca, ma solo petto di pollo o pesce.

E' sciocco.

Si sa che quegli animali vengono massacrati e sconquassati anche in vita.

E' così che siamo riusciti a dare carne ai nostri bambini e non solo ai figli dei ricchi.

Fa male vederlo?

Ommioddio, che considerevolissima scoperta!!!!

E quindi che si fa?

E quando scopri che anche un pesce preso all'amo si agita come un dannato non perché sta avendo un orgasmo, ma perché sta soffrendo, beh, che fai?

Devi vederlo, guardarlo negli occhi per capire che lo stai facendo soffrire e lo uccidi per mangiartelo?

Non è che lo sapevi già, ma "fingevi" di non saperlo, eh?

Ma anche ammesso che sia vero e che ora, finalmente lo sai.

Che fai?

Smetti di mangiare carne, poi pesce, poi che altro?

Non cammini per non uccidere inavvertitamente lumache?

Non respiri per non fare l'Hitler dei batteri?

Ripeto, vivendo, per il sol nostro vivere, noi uccidiamo altre forme di vita.

Prenderne coscienza può essere anche brutale.

Ma queste cose gli adolescenti le scoprono, no?

Poi continuano a vivere, suppongo.

Citazione:

Io sono un vegetariano fallito, ma ho un rispetto infinito per chi ha scelto di non partecipare attivamente alle barbarie inflitte su altri esseri viventi...sia per la loro macellazione sia per lo sfruttamento nella produzione di latticini, uova, mozzarelle etc...


Ok. Sei un vegetariano. E ti ripeto, vivi coi semi della Monsanto. Semi irradiati, resi sterili e deformi dalla Monsanto.

E questo ti fa sentire "migliore"?

....... e perche'?


Citazione:

E' sempre e solo una questione di rispetto delle rispettive posizioni, ma dimostri di non averne nemmeno l'intenzione.


Il rispetto per le persone si, ma per le posizioni no.

Sono infantili e sciocche.

Siamo adulti, sbagliamo da professionisti!

Citazione:

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Consiglio per consiglio: prenditi una giornata e fatti un giro in un ospizio o in un ospedale o in un orfanotrofio.

Se proprio si deve soffrire, fa' che sia per un motivo serio e non per un gioco emotivo degno di un romanzetto di Intimità.
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