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   Politica Interna & Estera
  La follia del debito pubblico.

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  •  mangog
      mangog
Re: La follia del debito pubblico.
#31
Dubito ormai di tutto
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Tuttle ha scritto:


Ok, abbiamo capito che la fonte sei tu; ma negli anni '80 il rapporto debito/Pil era della metà. Come ci siamo arrivati dal 50 al 120%? Gli sporchi operai di Mirafiori, gli insegnanti...i privilegi degli impiegati?


Chi ha nominato gli operai di Mirafiori ? Loro non hanno mai goduto nemmeno di un decimo dei privilegi economici dei ferrovieri.
Inviato il: 4/11/2011 15:06
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  •  Notturno
      Notturno
Re: La follia del debito pubblico.
#32
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 21/8/2008
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Citazione:

mangog ha scritto:
Citazione:

Tuttle ha scritto:


Ok, abbiamo capito che la fonte sei tu; ma negli anni '80 il rapporto debito/Pil era della metà. Come ci siamo arrivati dal 50 al 120%? Gli sporchi operai di Mirafiori, gli insegnanti...i privilegi degli impiegati?


Chi ha nominato gli operai di Mirafiori ? Loro non hanno mai goduto nemmeno di un decimo dei privilegi economici dei ferrovieri.


Scusa, Mangog, ma l'evidenza non ti dice niente?

Spari cazzate, vieni smentito da foto, documenti e logica e che fai? Insisti?

Tra un po', a furia di andare indietro nel tempo, sosterrai che i privilegi dei ferrovieri non ce li hanno ora, no, un po' prima, negli anni 90, anzi no... a fine anni '80, anzi no, subito dopo Napoleone.

Citazione:

Tuttle... non ho detto tutto.. era prassi comune ( nelle ferrovie ) anni orsono far avanzare di livello più o meno tutti quanti ( tanto pagava il governo ... ) quando mancava un anno o due alla pensione. Capisci il giochino ? Questi privilegi hanno cominciato ad eliminarli agli inizi degli anni 90..


Sai, mangog, quando si parla con chi ignora così profondamente le cose è veramente faticoso...

Fino al 1985 le FS erano un ente pubblico a tutti gli effetti, ossia un Ente Pubblico "non economico", poi la L. 210/85 lo trasformò in Ente Pubblico Economico, con obbligo di rendicontazione a bilancio e utilizzo del criterio dell'economicità (che prima mancava, in quanto gli E.P. non economici avevano come obiettivo il servizio al pubblico e non l'economicità).

Prima della trasformazione (quindi fino al 1985) un'eventuale "giochetto" come quello della promozione facile ricadeva sotto il controllo della Corte dei Conti, che aveva la funzione di censurare e sanzionare i comportamenti illeciti.

Dopo il 1985 le promozioni (e questo lo so per esperienza professionale diretta e prolungata) non le davano manco morto e nemmeno di fronte all'evidenza e ci voleva il ricorso al giudice del lavoro.

Posso darti almeno 1000 diversi esempi specifici, documentati e diretti di quello che ti dico.

Se mi permetti un sommesso consiglio, se vuoi cercare il marcio nelle FS fallo nelle DECINE DI MIGLIAIA di assunzioni fatte negli anni '80 da Signorile.

Fallo nelle dieci o dodici campagne di prepensionamenti, volute dai governi degli anni '90.

Ma ricorda che in tutto questo i macchinisti e i lavoratori non c'entravano un beneamato cazzo.

Erano quei ladri maledetti che costruivano stazioni MAI USATE e assumevano migliaia di persone INUTILI per meri motivi politici e nepotistici.

Erano quelli i "cattivi", non i macchinisti che lavoravano 27 giorni di fila.

Ma so già che non capirai.

EDIT: cerca negli scandali delle "lenzuola d'oro" e negli omicidi che ne seguirono, con Ligato freddato sull'uscio di casa sua.

Cerca negli scandali degli "ascensori d'oro", che coinvolsero Necci quando Cesare Vaciago partecipava per 48 ore filate alle trattative del rinnovo del CCNL e tutti si domandavano come cazzo facesse a restare sveglio (e combattivo!) per 48 ore di fila, tanto che si sussurrava dell'uso cocaina.
_________________
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(Stefano Bartezzaghi)
Inviato il: 4/11/2011 15:24
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  •  mangog
      mangog
Re: La follia del debito pubblico.
#33
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 5/1/2007
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Citazione:

Notturno ha scritto:


Per non essere scontato ho scelto di accusare proprio i "lavoratori" stavolta.
Lo sanno anche i sassi che nelle ferrovie i manager erano corrotti e gli appalti alimentavano solamente il sistema mafioso.

Ma stavolta nella sagra era coinvolta anche la semplice truppa.

http://www.quisavona.com/2009/06/16/lo-scandalo-infinito-di-trenitalia/

Facciamo un esempio. Supponiamo che D.R., classe 1949, ottavo livello quadro aziendale, abbia raggiunto il massimo dei contributi previdenziali. Potrebbe andare in pensione da subito con il massimo della pensione. Non è che ne abbia tanta voglia, del resto non fa praticamente nulla tranne prendere ogni tanto il treno e far vedere che esiste (negli ultimi 10 anni i quadri dirigenti di Trenitalia si sono quintuplicati). Allora che fa? Presenta domanda per rimanere in servizio altri due anni. Bene, dopo due giorni, il suo collega quadro dirigente (magari parigrado), addetto al personale, lo chiama in ufficio e gli offre 35.000 euro per andare in pensione secondo la data naturale. Ecco fatto, D.R. accetta e se ne va in pensione con un assegno che supera i 2000 euro al mese, una bella liquidazione ed in più 35.000 euro gratis.
Credete che questo sia l’eccezione? No, questo avviene sempre.
E non solo con i quadri. Circa tre anni fa (gennaio 2007) Trenitalia diede un incentivo ad alcuni macchinisti del settore Cargo per andare in pensione anticipata. Contemporaneamente offrì ad alcuni macchinisti del settore Regionale un incentivo per rimanere sei mesi oltre la data di pensione. Il tutto nel deposito di Savona.
Ma di fronte a questi comportamenti scandalosi Guariniello o la Procura della Repubblica che dovrebbero fare?
Forse prenderebbero provvedimenti se ci fosse qualcuno che denunciasse questa allegra gestione del denaro pubblico.
Inviato il: 4/11/2011 16:11
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  •  Notturno
      Notturno
Re: La follia del debito pubblico.
#34
Dubito ormai di tutto
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E che ti avevo scritto?

Citazione:

Fallo nelle dieci o dodici campagne di prepensionamenti, volute dai governi degli anni '90.


mangog, però, non te ne venire mai più a dire che i macchinisti e i loro stipendi sono la causa dello sfacelo dell'Italia, perché è realmente una vaccata pazzesca, credimi.

Te lo dico perché delle loro retribuzioni e delle bastardate che i dirigenti FS facevano e dei turni pazzeschi e del lavoro orribile io mi sono occupato per anni.

Credimi, era realmente una vaccata.

Se vuoi dire che la gestione FS sia stata una cosa da galera a vita, allora sfondi una porta aperta e avresti ragione da vendere.

Ma non da parte dei lavoratori, perché non avevano alcuna possibilità di provocare quei danni.

E' ovvio che se venisse qualcuno e chiedesse (a te o anche a me): "Scusa, ti do 50mila euro IN PIU' se te ne vai in pensione" sia io che te accetteremmo.

E ti dico che per i dirigenti l'incentivo al pensionamento arrivava anche a 200mila euro, non 50mila.

Ma non è stata una battaglia dei lavoratori, quella.

Se vuoi verifica pure e controlla, nessun sindacato ha MAI chiesto il prepensionamento e tantomeno i lavoratori.

Lo hanno fatto perché in quel modo hanno ridotto il pachidermico costo delle FS (che risparmiavano stipendi inutili) scaricandolo sull'inps (che si è accollato pensioni a lunghissima durata).

Grazie a una legge di merda di quei governanti di merda.
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(Stefano Bartezzaghi)
Inviato il: 4/11/2011 16:36
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  •  Tuttle
      Tuttle
Re: La follia del debito pubblico.
#35
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Per non essere scontato ho scelto di accusare proprio i "lavoratori" stavolta.


Inviato il: 4/11/2011 16:38
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  •  Spiderman
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Re: La follia del debito pubblico.
#36
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Allora, se ho ben capito, la causa della preoccupante e disastrosa condizione economica in cui versa l'Italia oggi, è da attribuirsi ai macchinisti delle FS. E io che pensavo fosse da ricercare, tra chi ha mal guidato il paese negli ultimi 50 anni. La causa, rimane però sempre una questione di guida.
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Inviato il: 4/11/2011 19:36
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  •  METAL4EVER
      METAL4EVER
Re: La follia del debito pubblico.
#37
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  •  benitoche
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Re: La follia del debito pubblico.
#38
Dubito ormai di tutto
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Inviato il: 5/11/2011 2:57
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  •  mangog
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Re: La follia del debito pubblico.
#39
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

Spiderman ha scritto:
Allora, se ho ben capito, la causa della preoccupante e disastrosa condizione economica in cui versa l'Italia oggi, è da attribuirsi ai macchinisti delle FS. E io che pensavo fosse da ricercare, tra chi ha mal guidato il paese negli ultimi 50 anni. La causa, rimane però sempre una questione di guida.


Non hai ben capito... così adesso hai la conferma.
Inutili i vostri tentativi di depistaggio.. negli anni 70 ed 80 alla sagra, che per alcuni non è mai finita come i forestali della Calabria, partecipavano sia i dirigenti statali sia i loro subalterni ( per modo di dire..nei fatti l'obbligo a produrre era un "accessorio" e soprattutto non potevano essere "gestiti" .. )

Vuoi guidare tu dei dipendenti pubblici che per "LEGGE" sono innamovibili ?


http://madameweb.wordpress.com/2008/02/23/prof-pedofilo-ritorna-ad-insegnare/


PS.. I privilegi elargiti dal governo sono tanti... ho scelto i macchinisti perchè mi sono sempre sembrate STRUMENTALI E FINTE le loro lotte e rivendicazioni ricattatorie nei confronti dei vari governi che si sono succeduti quando NEI FATTI HANNO SEMPRE RICEVUTO MOLTO DI PIU' DI QUELLO CHE HANNO DATO ( dunque il loro giochino ha ben funzionato )
Ovvio che il debito pubblico ha molti "padri" : le baby pensioni volute "sotto minaccia armata" da Rumor ( l'inizio del declino coincide con la genesi del compromesso storico ), gli appalti gonfiati, gli sprechi per la gestione borbonica dei servizi ( troppi vincoli e burocrazia ), le aziende decotte COMPRATE DA PRODI sotto pressione dei sindacati (per carità .. mandare a spasso tanti lavoratori era difficile da digerire )... gestione dei porti in mano ai Camalli che lavoraravano 1 o 2 ore al giorno effettive ( lo so per certo perchè le aziende mandavano i container a Rotterdam non a Genova ).. l'evasione fiscale mai veramente contrastata negli anni scorsi ( ora si esagera con il controllo del credito ), assunzione in massa nelle scuole ( eravamo in 38 nella mia classe ora i miei nipoti hanno 4 maestre e le classi hanno una decina di alunni, .. ed è curioso constatare che il bilancio per l'istruzione è costituito al 99% da stipendi ). TUTTO QUESTO COSTA.

Se lo stato fosse sempre stato ai minimi termini ( delego allo stato solo la giustizia essenziale con poche migliaia di persone in divisa... invece tra cc ps gdf vigili guardie varie arriviamo a 500.000 ed i ladri lavorano sempre indisturbati...)... non ci sarebbero mai stati appalti per foraggiare la mafia, non ci sarebbero mai state cattedrali nel deserto, non sarebbero mai stati assunti migliaia di forestali in Calabria ( più numerosi dei guarda parchi canadesi )......non ci sarebbero le leggi comunali che non ti permettono di applicare una tenda da sole fuori dal balcone ( è capitato a me )... CONTINUO CON LE MAGAGNE DOVUTE ALLO STATO?
Stiamo vivendo controllati e vessati dallo stato per il quale si lavora 6-8 mesi all'anno.
Ovvio che per i parassiti statali ( il blob umano formato dai dirigenti impiegati 7-6-5 livello che lavorano all INPS INAIL MINISTERI AGENZIE ENTRATE COMUNI PROVINCE E REGIONI ) questo sistema è funzionale, se non vitale..
Inviato il: 5/11/2011 8:31
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  •  Spiderman
      Spiderman
Re: La follia del debito pubblico.
#40
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

mangog ha scritto:





PS.. I privilegi elargiti dal governo sono tanti... ho scelto i macchinisti perchè mi sono sempre sembrate STRUMENTALI E FINTE le loro lotte e rivendicazioni ricattatorie nei confronti dei vari governi che si sono succeduti quando NEI FATTI HANNO SEMPRE RICEVUTO MOLTO DI PIU' DI QUELLO CHE HANNO DATO ( dunque il loro giochino ha ben funzionato )
Ovvio che il debito pubblico ha molti "padri" : le baby pensioni volute "sotto minaccia armata" da Rumor ( l'inizio del declino coincide con la genesi del compromesso storico ), gli appalti gonfiati, gli sprechi per la gestione borbonica dei servizi ( troppi vincoli e burocrazia ), le aziende decotte COMPRATE DA PRODI sotto pressione dei sindacati (per carità .. mandare a spasso tanti lavoratori era difficile da digerire )... gestione dei porti in mano ai Camalli che lavoraravano 1 o 2 ore al giorno effettive ( lo so per certo perchè le aziende mandavano i container a Rotterdam non a Genova ).. l'evasione fiscale mai veramente contrastata negli anni scorsi ( ora si esagera con il controllo del credito ), assunzione in massa nelle scuole ( eravamo in 38 nella mia classe ora i miei nipoti hanno 4 maestre e le classi hanno una decina di alunni, .. ed è curioso constatare che il bilancio per l'istruzione è costituito al 99% da stipendi ). TUTTO QUESTO COSTA. [...]


Ah ecco, cosi suona diversamente, a leggerti sembrava che la causa di tutto fossero i macchinisti e basta. Comunque, tutto vero quello che hai scritto, in Italia si son sprecati (e si seguita a farlo) fiumi di danaro e oggi viviamo la situazione economica che tutti conosciamo.

Che dici, preti e interventi militari a destra e sinistra li vogliamo mettere nel calderone?
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Inviato il: 5/11/2011 9:23
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  •  Mande
      Mande
Re: La follia del debito pubblico.
#41
Dubito ormai di tutto
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Esistono due modi di parlare di debito pubblico a seconda se a farlo sia il creditore od il debitore.

Al creditore interessa che il debito venga onorato e dunque lo rapporta col PIL. Perché lo rapporta col PIL?
Perché confrontando quante sono le entrate del debitore rispetto al debito sottoscritto può avere una idea della sua capacità di onorare il suo impegno.
Ecco dunque che nella testa del creditore una informazione del genere ha senso:


Ma il discorso cambia notevolmente se qualcuno vuole discutere dell'origine e delle cause sia del debito pubblico che della sua esplosione.
Allora quel tipo di grafico è fraudolento
Un uso comune di quel grafico è questo:
http://www.linkiesta.it/debito-pubblico-italiano

Che cerca semplicemente di addossare le colpe a questo e quel governo.
Non dissimile da chi cerca di addossare le colpe del debito pubblico a questa o quella categoria di persone.

Ma se si vuole parlare di debito pubblico dal punto di vista del debitore non ha senso alcuno rapportarlo al PIL. Trovatemi ora i responsabili del debito pubblico dai veri grafici del debito pubblico:




Un piccolo indizio per chi non ci arrivasse da solo:
- Casualmente quei grafici sono degli esponenziali.
- Casualmente un debito gravato di interessi ha un andamento esponziale.
- Casualmente il debito pubblico è un debito gravato di interessi.


Se poi voleste fare un ulteriore sforzo potreste domandare a chi ogni tanto sostiene che il debito pubblico può anche diminuire di dimostrarlo.
Il rapporto debito/PIL può diminuire ma non il debito totale.
Inviato il: 5/11/2011 12:12
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  •  Tuttle
      Tuttle
Re: La follia del debito pubblico.
#42
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@Mande

Il tuo post è illuminante. Grazie...
Inviato il: 5/11/2011 12:33
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  •  infosauro
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Re: La follia del debito pubblico.
#43
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

mangog ha scritto:
[...]ora i miei nipoti hanno 4 maestre e le classi hanno una decina di alunni,[...]

Scusa ma dove li mandi a scuola? Su Marte?
Dopo la mia esperienza personale mi sono fatto l'opinione che 10 alunni per classe siano già troppi, quindi ben vengano gli insegnanti, il problema è che è difficile averli di qualità e giovani ed è difficile avere i locali necessari.
Sono comunque d'accordo con quasi tutto il resto del post.
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"It's just a ride"
William Melvin "Bill" Hicks, l'ultimo degli hippy, il primo dei complottisti (a comparire in TV).
Inviato il: 5/11/2011 14:10
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  •  benitoche
      benitoche
Re: La follia del debito pubblico.
#44
Dubito ormai di tutto
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Il giornalista economico britannico Evans-Pritchard: “L'economia italiana è debole solo secondo i parametri di Maastricht. Se avesse ancora una banca centrale sovrana non sarebbe in questa situazione. La Bce? Incompetente e arrogante”

Il giornalista economico britannico Ambrose Evans-Pritchard, responsabile della sezione economica internazionale del Telegraph, ha scritto pochi giorni fa in un suo articolo ( http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=9253) : "Lasciatemi aggiungere che l'Italia non è fondamentalmente insolvente. È in questi pasticci perché non ha un prestatore di ultima istanza, una banca centrale sovrana o una moneta sovrana. La struttura dell'euro ha trasformato uno stato solvente in uno insolvente. Ha invertito l'alchimia". Affermazioni degne di nota che Peacereporter ha chiesto a Evans-Pritchard di spiegare.

Fondamentalmente la posizione debitoria italiana è solida - ci ha detto il giornalista britannico al telefono - perché non esiste solo il rapporto debito pubblico/Pil stabilito dal Trattato di Maastricht.

Se tra i criteri di sostenibilità di un economia si considera anche il debito privato, l'Italia risulta uno dei Paesi più stabili d'Europa. L'indebitamento delle famiglie italiane e delle società non finanziarie italiane è il più basso d'Europa (42 per cento del Pil, contro il 103 britannico, l'84 spagnolo, il 63 tedesco e il 51 francese, ndr) e ciò rende il debito aggregato italiano (pubblico più privato) inferiore a quello di Gran Bretagna, Spagna e Francia, e analogo a quello della Germania.

Inoltre lo Stato italiano è uno dei pochi al mondo ad avere un avanzo primario, ovvero a incassare più di quello che spende, al netto degli interessi che paga sul debito pubblico.

Considerate queste condizioni, se il vostro Paese non fosse entrato nell'euro e aveste quindi una banca centrale sovrana in grado di attuare una politica monetaria autonoma espansiva a sostegno dello sviluppo la situazione dell'Italia sarebbe molto migliore. Ovviamente stiamo parlando in linea puramente teoria, perché ormai che siete dentro non potete uscirne: sarebbe una catastrofe per voi e per l'Europa in generale.

Il problema è che la direzione in cui stiamo andando è proprio questa, perché la politica economia della Bce produce risultati nefasti.
La politica monetaria restrittiva della Bce, che anche in questi ultimi anni di piena recessione ha pedissequamente osservato il suo dovere statutario di tenere bassa l'inflazione tenendo alto il costo del denaro, ha ristretto il credito e di conseguenza ha rallentato la crescita di tutta l'Europa. E ora pretende di salvare Paesi in recessione come Grecia e Italia imponendo loro riduzioni salariali e tagli occupazionali che bloccheranno crescita e sviluppo. Incompetenza, per non dire di peggio.

A questo si sommano la pericolosità politica dell'azione della Bce, che impone i suoi diktat in maniera arrogante e offensiva della sovranità nazionale. Si pensi al piano per la Grecia che prevede l'apertura ad Atene di uffici europei permanenti per monitorare l'applicazione di queste misure, come una sorta di viceré europeo.

Enrico Piovesana
Fonte: http://it.peacereporter.net/
Link: http://it.peacereporter.net/articolo/31368/%27%27Se+l%27Italia+non+fosse+nell%27euro...%27%27.
5.11.2011
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Inviato il: 6/11/2011 3:08
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  •  mangog
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Re: La follia del debito pubblico.
#45
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

infosauro ha scritto:


mangog ha scritto:


[...]ora i miei nipoti hanno 4 maestre e le classi hanno una decina di alunni,


Scusa ma dove li mandi a scuola? Su Marte?
Dopo la mia esperienza personale mi sono fatto l'opinione che 10 alunni per classe siano già troppi, quindi ben vengano gli insegnanti, il problema è che è difficile averli di qualità e giovani ed è difficile avere i locali necessari.
Sono comunque d'accordo con quasi tutto il resto del post.


Io non mando nessuno a scuola... se li vengono a prendere punto primo.
4 maestre per 10 alunni ? il conto chi lo paga? La BCE dopo 20 anni o proprio quei 10 alunni che si ritroveranno sul groppone una montagna di titoli "statali" in scadenza da pagare ?. Sono sicuro che mi prenderanno a bastonate sulla schiena appena avranno il lume della ragione ...
E dopo ci si lamenta se lo stato ti fruga nel portafoglio per portarti via oltre il 50-60 % di quello che produci.

I politici corrotti e gli appalti gonfiati sono fisiologici in tutto il mondo..le baby pensioni sono state ( e lo sono ancora in Sicilia ) tipicamente un fenomeno dell'Italia, fin dagli anni 70, e della Grecia, senza dimenticare la legge "mosca", una manna dal cielo Bibblica per molti finto sindacalisti e finto politici che ha gravato per decine di miliardi di euro sui conti statali.
I falsi invalidi, se non ci fossero i medici corrotti dell'INPS, non ci sarebbero mai stati.
Oggi l'INPS è la più grande truffa legalizzata che possiamo immaginare.. non invidio certo un giovane sotto i 40 anni COSTRETTO A VERSARE UNA MONTAGNA DI CONTRIBUTI CHE NON GODRA' MAI ( e cinicamente devo dire che spero in una vita lunga dell l'INPS ).


Lo "statalismo" è stato una sagra continua per milioni di Italiani, molti dei quali beffardamente recitavano la parte dell'oppresso e dello sfruttato.... COME I RICATTATORI DI PROFESSIONE DEI MACCHINISTI E DEI CAMALLI ( negli anni dal compromesso storico fino ai primi anni 90 ).

E' un dovere civile raccontare qualche verità storica della nostra Italia negli anni in cui ha cominciato a schizzare verso l'alto il debito pubblico.
Il debito pubblico ha molti riconoscenti ( per una volta lasciamo da parte, il seppur vero luogo comune, di una classe politica inefficiente se non peggio )


Mai dimenticare che per "definzione" lo stato non sa gestire economicamente nemmeno una lettera postale..
Inviato il: 6/11/2011 9:06
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  •  Notturno
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Re: La follia del debito pubblico.
#46
Dubito ormai di tutto
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Mangog, continui a sparare stronzate senza uno straccio di prova.

Sei stolidamente inutile.

Citazione:

Inoltre lo Stato italiano è uno dei pochi al mondo ad avere un avanzo primario, ovvero a incassare più di quello che spende, al netto degli interessi che paga sul debito pubblico.


Ecco.... questa frase da sola dovrebbe far scattare qualche domandina, tipo: E' per questo che siamo in recessione?

Paghiamo di tasse allo stato più di quanto lo stato dia a noi.

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(Stefano Bartezzaghi)
Inviato il: 6/11/2011 10:49
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Re: La follia del debito pubblico.
#47
Mi sento vacillare
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Citazione:

Notturno ha scritto:
Mangog, continui a sparare stronzate senza uno straccio di prova.

Sei stolidamente inutile


Inoltre lo Stato italiano è uno dei pochi al mondo ad avere un avanzo primario, ovvero a incassare più di quello che spende, al netto degli interessi che paga sul debito pubblico.

Ecco.... questa frase da sola dovrebbe far scattare qualche domandina, tipo: E' per questo che siamo in recessione?

Paghiamo di tasse allo stato più di quanto lo stato dia a noi.



Notturno il tuo sdegno è completamente fuori luogo e spero sia dovuto alla tua ignoranza in merito alla recente storia Italiana.
Non basta postare qualche frase sdegnata per invalidare delle semplici ed evidenti verità.
Inviato il: 6/11/2011 11:30
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Re: La follia del debito pubblico.
#48
Dubito ormai di tutto
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Eh, Mirco, arrivi tardi.

Leggi sopra e vedrai che non c'è solo sdegno, ma prove su prove circa le balle di mangog, in ordine ai macchinisti.

E' uno dei tormentoni di quelli che senti ripetere agli anziani sulle panchine, ma non ha alcun fondamento.

NB: ho trovato un bel link a proposito di debito pubblico.

http://www.beppegrillo.it/2011/11/loro_della_banc/index.html

Pur parlandone mille volte, questa domanda non me l'ero mai posta.

Qualcuno ne sa qualcosa?
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  •  mirco
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Re: La follia del debito pubblico.
#49
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Notturno ha scritto:
Eh, Mirco, arrivi tardi.

Leggi sopra e vedrai che non c'è solo sdegno, ma prove su prove circa le balle di mangog, in ordine ai macchinisti.

E' uno dei tormentoni di quelli che senti ripetere agli anziani sulle panchine, ma non ha alcun fondamento.

NB: ho trovato un bel link a proposito di debito pubblico.

http://www.beppegrillo.it/2011/11/loro_della_banc/index.html

Pur parlandone mille volte, questa domanda non me l'ero mai posta.

Qualcuno ne sa qualcosa?


I macchinisti, o almeno buona parte di loro, guadagnavano e guadagnano come un chirurgo o perfino di più.
Mia moglie che lavora in banca mi ha raccontato che nel 1995 un macchinista, dopo essere andato in pensione, ha investito la liquidazione ricevuta in titoli di stato per circa 275.000.000 di lire di allora.
Fai un pò i conti di cosa guadagnava all'anno. Inoltre ha una pensione che si aggira sui 2.800 euro al mese e non arriva a 70 anni di età.
Davanti a questi fatti non ha senso arrampicarsi sugli specchi negando la semplice verità dei numeri .
Inviato il: 6/11/2011 22:09
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Re: La follia del debito pubblico.
#50
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Mirco, ti ripeto le questioni dette prima, ma ti pregherei di leggere, prima di fare le stesse obiezioni.

1) un macchinista guida un convoglio in base a norme tecniche complesse da far tremare le vene ai polsi. Studiano per MOLTI ANNI e con aggiornamenti quasi mensili.

Per farti un piccolo esempio, se vai su questo sito: http://site.rfi.it/quadroriferimento/default.htm trovi la sola documentazioen relativa alla sicurezza di esercizio, per studiare la quale ci vogliono MESI, visto che è composta da decine di migliaia di pagine.

E non comprende le norme TECNICHE di esercizio (tutte le migliaia di procedure da imparare).

Questo solo per parlare della professionalità e preparazione necessaria, ma anche per il tipo di impegno che quel lavoro richiede.

2) un macchinista qualsiasi guida un convoglio lungo circa 100 metri, pesante MIGLIAIA DI TONNELLATE, spesso con la responsabilità della salute e l'incolumità di migliaia di persone.

Riassumendo: non fa un lavoro facile, non lo può fare chiunque, ha nelle sue mani la vita di migliaia di persone al giorno.

Perché dovrebbe essere pagato molto meno di un chirurgo?

Giusto per fare un piccolo paragone, un pilota civile guadagna molto di più di un macchinista FS.

Perché?

Ma soprattutto perché tu lo consideri "normale"?

Quelle buonuscite di cui ti parla (giustamente!) tua moglie sono dovute a una folle corsa al prepensionamento CHE FU VOLUTA DALLE FS E DAI GOVERNI, non dai macchinisti.

Fu nefasta sotto mille profili diversi, se vuoi ne parliamo, ma credimi sulla parola (oppure fai qualche ricerca per conto tuo) non fu mai voluta dai macchinisti o dai sindacati.

Anzi, ricordo benissimo dei comunicati stampa di alcuni sindacati CONTRO i prepensionamenti.
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Inviato il: 6/11/2011 22:19
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Re: La follia del debito pubblico.
#51
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Citazione:

Notturno ha scritto:
Mirco, ti ripeto le questioni dette prima, ma ti pregherei di leggere, prima di fare le stesse obiezioni.

1) un macchinista guida un convoglio in base a norme tecniche complesse da far tremare le vene ai polsi. Studiano per MOLTI ANNI e con aggiornamenti quasi mensili.

Per farti un piccolo esempio, se vai su questo sito: http://site.rfi.it/quadroriferimento/default.htm trovi la sola documentazioen relativa alla sicurezza di esercizio, per studiare la quale ci vogliono MESI, visto che è composta da decine di migliaia di pagine.

E non comprende le norme TECNICHE di esercizio (tutte le migliaia di procedure da imparare).

Questo solo per parlare della professionalità e preparazione necessaria, ma anche per il tipo di impegno che quel lavoro richiede.

2) un macchinista qualsiasi guida un convoglio lungo circa 100 metri, pesante MIGLIAIA DI TONNELLATE, spesso con la responsabilità della salute e l'incolumità di migliaia di persone.

Riassumendo: non fa un lavoro facile, non lo può fare chiunque, ha nelle sue mani la vita di migliaia di persone al giorno.

Perché dovrebbe essere pagato molto meno di un chirurgo?

Giusto per fare un piccolo paragone, un pilota civile guadagna molto di più di un macchinista FS.

Perché?

Ma soprattutto perché tu lo consideri "normale"?

Quelle buonuscite di cui ti parla (giustamente!) tua moglie sono dovute a una folle corsa al prepensionamento CHE FU VOLUTA DALLE FS E DAI GOVERNI, non dai macchinisti.

Fu nefasta sotto mille profili diversi, se vuoi ne parliamo, ma credimi sulla parola (oppure fai qualche ricerca per conto tuo) non fu mai voluta dai macchinisti o dai sindacati.

Anzi, ricordo benissimo dei comunicati stampa di alcuni sindacati CONTRO i prepensionamenti.


Non voglio entrare in polemica con te facendo la scaletta dei vizi e delle virtù delle varie professioni. Detto questo non posso farti notare che guidare un bus in mezzo al caos delle strade di Napoli o Roma è altrettanto difficile ed impegnativo.
Non mi risulta che chi guida un bus cittadino si porti a casa 5-6.000 euro con gli straordinari. Ammettere che i macchinisti ci hanno marciato sopra con la strumentalizzazione dello sciopero per il proprio portafoglio è semplice onestà intellettuale.
Risulta anche chiaro che i prepensionamenti non hanno certamente leso i diritti dei macchinisti...... anzi. Non serve spiegare che il loro prepensionamento non ha fatto altro che aumentare il debito pubblico.
Inviato il: 6/11/2011 22:26
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  •  Mande
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Re: La follia del debito pubblico.
#52
Dubito ormai di tutto
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Mirco
Citazione:

Non serve spiegare che il loro prepensionamento non ha fatto altro che aumentare il debito pubblico.

Non serve spiegare???
Non serve spiegare???

Tu assieme a Mangog sostenete che i macchinisti delle ferrovie abbiano contribuito in maniera sostanziale all'aumento del debito pubblico.

I grafici del debito pubblico te li ho postati ma se serve te ne riposto uno:


Ora tu che sei l'esperto di macchinisti indica sul grafico:
- Anno in cui sono iniziati i privilegi / sprechi.
- Impatto che hanno avuto sul debito pubblico.

Altrimenti discutiamo del nulla più assoluto.

Potrei dire che per me la colpa è dello stipendio dei parlamentari...
Un'altro tira fuori che è tutta colpa delle guardie forestali calabresi...
Un terzo dice che è colpa della casta poi ne arriva un'altro che da la colpa ai falsi invalidi.

Tutti i casi citati esistono e sono reali.

Peccato che ai fini del debito pubblico siano ininfluenti. L'aumento o la diminuzione di uno dicasi uno punto percentuale di interessi sul debito significa grossomodo una differenza di 20 miliardi di euro in più od in meno da pagare.

Vuoi veramente mettere a paragone l'impatto sul debito pubblico di qualche macchinista con quello di un punto percentuale di interessi in più che il mercato ci chiede?

C'è un elefante enorme e rosa dentro la vetreria e tu guardi negli occhi dei clienti per cercare la pagliuzza che potrebbe, cadendo, aver rotto i vasi?

Se non fosse che tu sia una comune vittima della propaganda che dura da decenni bisognerebbe chiederti se ci stai prendendo in giro.
Inviato il: 6/11/2011 23:54
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Re: La follia del debito pubblico.
#53
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Alla conquista dell'Italia!, e la balla dell'attacco all'euro


Su Sky in questi giorni c'era sempre in sovraimpressione "attacco all'euro", quando parlavano della crisi economica. La menzogna per inculcarla meglio nella testa della gente è diventata anche logo...


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Bisogna frenare la speculazione finanziaria, bisogna frenare l'attacco all'euro incalzano i media con un coro di voci precisissimo stile Abba, accompagnando le parole delle istituzioni finanziarie e delle coppia infernale Merkel-Sarkozy, che ormai ci ordinano esplicitamente cosa fare in Italia.

Veniamo al punto, sull'euro, non esiste nessun attacco da parte della speculazione finanziaria, anzi, è esattamente il contrario.
L'unica manipolazione dei mercati sull'euro è quella di questo grido all'unisono alla difesa dell'euro, quando in realtà l'euro è ancora una moneta decisamente forte. E quando l'euro sale, tutti zitti zitti..., ma appena scende un pochino, subito un gran casino, bisogna assolutamente difendere l'euro bla bla bla, e i mercati rispondono. Ecco qui i grafici dell'euro dal 2000 ad oggi contro le due monete di riferimento per l'euro, ovvero il dollaro americano e la sterlina britannica:

contro il dollaro americano l'euro valeva circa 0.8250$ nel 2001, e oggi che è così in crisi vale "solo" 1.3790$, abbastanza vicino ai massimi storici...

contro la sterlina l'euro è sempre stato in crescita, ed è esploso nel 2008-2009, ...insomma, non mi sembra proprio una moneta così debole.
Ora, è vero che il dollaro americano soprattutto e anche la sterlina sono state monete deboli negli ultimi anni, ma non ho mai sentito nessuno parlare di attacco speculativo contro gli Stati Uniti o contro la Gran Bretagna perche la loro valuta scendeva...., questi sono i mercati, le valute salgono E scendono, e anche di molto, in diverse fasi della loro storia, a seconda di quelli che sono i fondamentali e le prospettive delle nazioni a cui fanno riferimento, e questo è perfettamente naturale.

E riguardo all'euro, oggi la vera anomalia è che l'euro sia ancora così forte, non che l'euro sia sotto attacco speculativo, ma quale attacco?
L'euro NON è il marco tedesco, ma sembra che qualcuno abbia interesse a che lo sia, e la sua quotazione viene rappresentata dai media come indicativa del benessere e dell'interesse dell'area europea... questo è completamente falso e ridicolo. L'Italia in particolare, ha subito e continua a subire gravissimi danni da questo "marco tedesco" così forte, perché è tradizionalmente un paese esportatore, e storicamente ha sempre beneficiato dei vantaggi di una moneta debole e sovrana come la lira per essere competitivo sui mercati.
Se l'euro venisse lasciato fluttuare liberamente sui mercati senza il continuo intervento della politica di Bruxelles e dei media, perderebbe parecchio rispetto ai valori attuali, con grande beneficio per l'economia Italiana. Ma a qualcuno fa comodo che l'euro sia forte ancora per un po'..., e che siano invece i titoli di stato italiani a subire la pressione dai mercati, perché l'economia italiana non ce l'ha fa più...

E la soluzione che viene prospettata per la crisi dell'economica italiana dai signori stranieri e per bene che ci comandano, è quella di tagli alla spesa e di aumenti della pressione fiscale e sofferenza, in modo che poi l'economia italiana crolli definitivamente (vedi qui), e loro - gli avvoltoi di Bruxelles e del Fondo Monetario Internazionale, angloamericani, Francia e Germania, possano impossessarsene a prezzi stracciati.

Preferirebbero giusto un governo tecnico per eseguire il loro piano, perché il vecchio amico della Russia e del fu Gheddafi non è mai stato molto ligio e puntuale nell'eseguire i loro piani, e dopo sforzi e sputtanamenti durati anni forse ci sono quasi.
Che l'Italia si limiti a rimanere la portaerei degli Stati Uniti nel mediterraneo..., amen.

Fonte
http://www.nuvolenelcielo.net/--------------------------------------------------------------------------------------------

Come funziona veramente l'economia, e la ricetta per la depressione economica...
11/03/20110 Comments Riporto qui un articolo di Giovanni Zibordi di cobraf.com,
un trader, cioè un professionista della finanza, tra l'altro molto capace,
che spiega con semplicità e efficacia la crisi economica italiana e come funziona il sistema economico moderno.
E spiega con chiarezza perché le richieste che vengono insistentemente fatte all'Italia da Bruxelles, e di cui quasi nessuno in Italia sembra mettere in dubbio l'efficacia (oltre che la legittimità), sono la ricetta perfetta per una depressione economica simile a quella degli Stati Uniti negli anni '30.
Non posto mai articoli di altri, ma questo è un tema molto importante, e la questione è spiegata molto bene, e senza nessun interesse politico.


--------------------------------------------------------------------------------
La questione del "ce la faremo...?" in Italia ora sta coinvolgendo sempre più gente che di solito non si pone problemi sull'economia. Sento direttori di filiali di banca che dicono ai clienti di smobilitare BTP, dirigenti che pensano che la loro pensione sia in forse, cugine che chiamano chiedendo se è meglio la barretta d'oro o l'ETF Oro, ristoratori marchigiani che per la prima volta in vita loro vogliono vendere short l'Euro...Ma non è solo psicologia dovuta a oscillazioni dei mercati ed amplificata dai media. I numeri che ho riportato più volte e citando fonti diverse, dicono che la matematica del debito italiano non sta in piedi.

Un modo semplice di vederlo è che quest'anno il reddito nazionale crescerà del 3% (0.2% reale e 2.8% inflazione) cioè di circa 40-45 miliardi e gli interessi sul debito pubblico saranno sui 45 miliardi (il costo del debito è ancora per fortuna in media al 3%, anche se le NUOVE emissioni di titoli di stato ora costano allo stato italiano tra il 5.1% e il 6.2%). Al momento quindi abbiamo già che l'incremento del reddito nazionale annuo va SOLO a pagare gli interessi annui sul debito. Già questo dovrebbe far fermare un attimo a pensare: oggi la gente lavora in Italia non più per migliorare il tenore di vita, ma per pagare gli interessi annuali sul debito... (senza contare che questo è solo il debito pubblico, poi c'è il debito privato da aggiungere che è circa 1/3 di quello pubblico).

Ma ai livelli raggiunti dai rendimenti dei BTP questo mese, in circa 3 anni il costo medio del debito italiano supererà il 5% che su più di 2.000 miliardi di debito si traduce in 100 miliardi di interessi l'anno. Questo però non è nemmeno il vero problema. Con queste manovre di sacrifici, se le implementano la crescita reale del PIL diventerà negativa già dal 2012 e e probabilmente anche l'inflazione si azzererà. Questo perchè se risucchi via dalle famiglie ed imprese 40-50 miliardi di "manovre fiscali" e li usi per ripagare rate di debito ed interessi quello che fai in sostanza è distruggere moneta. Ogni miliardo di "sacrifici" sono soldi che erano in tasca a famiglie ed imprese e spariscono in un buco nero, il pagamento del debito pubblico, SONO SOLDI TOLTI ALL'ECONOMIA, ALLE FAMIGLIE, ALLE IMPRESE, AL COMMERCIO.

A questo punto occorre spiegare una volta per tutte come funziona un economia come la nostra perchè sembra che non lo facciano bene quasi da nessuna parte. Questo suona arrogante, ma ho studiato questa tema per anni e qui in Italia non vedo nessuno che spieghi chiaramente il meccanismo che ora vado a raccontare nella prossima pagina (chi è interessato poi può avere i riferimenti e le fonti...). Se si hanno quindi alcuni minuti di tempo ci si siede comodi e si legge fino in fondo questo pezzo. Attention please.

Un avanzo di bilancio dello stato, (entrate maggiori delle uscite), E' UNA DISTRUZIONE DI MONETA, PER LE FAMIGLIE ED IMPRESE. Perchè nella nostra economia basata sulla "cartamoneta" la moneta la crea essenzialmente il deficit pubblico annuale. In realtà era così anche ai tempi dei romani o deo medioevo o rinascimento, era lo stato che emetteva moneta in varie forme per coprire parte delle spese. Se lo stato in un anno spende 1100 miliardi e ne incassa 1000 ("è in deficit") crea 100 miliardi in più per il pubblico e le imprese da usare. Viceversa se lo stato spende 1000 e incassa 1100 (è "in attivo") riduce il denaro disponibile di 100 miliardi per il pubblico e le imprese.

C'è però un altra fonte di moneta per le imprese e le famiglie: l'INCREMENTO DEL CREDITO. Se le banche incrementano il credito di 100 miliardi in un anno questo compensa il fatto che lo stato abbia un saldo di bilancio in attivo di 100 miliardi (che significa che sta riducendo la moneta in circolazione di 100 miliardi).

Ma SE LE BANCHE RIDUCONO IL CREDITO E IN PIU' LO STATO RIDUCE LE SPESE E AUMENTA LE TASSE, allora LA MONETA SI RIDUCE NELL'ECONOMIA

Ora, se c'è inflazione elevata o crescente velocemente e anche una buona crescita reale dell'economia, questa riduzione di moneta può essere utile, per tenere a freno l'inflazione (se si limita ad un anno o due)

Questo meccanismo è stato capito in qualche modo dopo la Grande Depressione, per cui da allora succedeva quasi sempre così: se le banche avendo esagerato di colpo riducevano il credito, gli stati compensavano questa distruzione di moneta con qualche cosa d'altro, riducevano le tasse o aumentavano la spesa, insomma incassano meno di quanto spendono in modo da CREARE MONETA PER LE FAMIGLIE ED IMPRESE.

Quindi se sei in una situazione con inflazione bassa, recessione e le banche che riducono il credito (che costituisce MONETA!) allora bisogna che lo Stato stampi MONETA in misura proporzionale per evitare una brusca riduzione del reddito. La quale riduzione del reddito poi porterebbe a fallimenti e default, i quali a loro volta a catena spingerebbero le banche a ridurre il credito ulteriormente, lo stato a perdere entrate e a dover aumentare tasse per pareggiare il bilancio ecc.. in una spirale in cui la moneta si riduce e il reddito si riducono automaticamente. Se lo stato non è in grado di andare in deficit e le banche ad un certo punto di aumentare il credito di nuovo questo meccanismo ti crea la Grande Depressione. Questo è quello che è successo in sintesi in America e altri paesi negli anni '30, il sistema bancario era paralizzato e lo stato non era in grado di spendere a sufficienza per cui la moneta veniva distrutta, calava del -30% e con lei il PIL calava del -30%. Non c'è bisogno quindi ora che leggiate dei libri sul tema, il nocciolo è stato spiegato qui...

Bene, anzi male. Applicando ora questo ragionamento a quello che succede oggi capisci cosa succede in Grecia, Irlanda, Portogallo, Lettonia... e poi tra un poco in Italia: se fai una "manovra di sacrifici" da 50 miliardi con tasse e riduzioni di spesa, in presenza di bassa inflazione e crescita zero, devi poi finanziare l'economia in qualche modo. E come ? Tramite maggiore credito, le banche devono essere in grado di erogare credito. Ma le banche hanno esteso troppo credito per 20 o 30 anni di seguito, si sono indebitate loro stesse, per ogni miliardo di capitale ne hanno 30 o 40 di impieghi. E le famiglie sono molto indebitate.

Se le banche di colpo riducono il credito nell'economia devi fare allora per compensare una "manovra di spesa" da 50 miliardi, con MENO tasse e AUMENTI DI SPESA, creando un DEFICIT annuale di bilancio pubblico. Perchè un deficit dello stato, significa un "surplus" per le famiglie ed imprese, le quali non possono vederrsi tagliare il credito e simultaneamente aumentare le tasse e ridurre i trasferimenti della spesa pubblica

In sintesi: IN UN ECONOMIA MOLTO INDEBITATA, IN RECESSIONE E CON BASSA INFLAZIONE NON PUOI RIDURRE SIMULTANEAMENTE IL CREDITO E IL DEFICIT PUBBLICO.

PERCHE' ALTRIMENTI RIDUCI DEL 10% o 20% LA MONETA NELL'ECONOMIA, COME STA SUCCEDENDO IN IRLANDA, GRECIA, PORTOGALLO. E l'economia automaticamente si riduce del 10% o 20%. E questo fa diminuire automaticamente le entrate dello stato, inducendo lo stato a spendere ancora meno per mantenere il pareggio di bilancio, aumenta i fallimenti e bancarotte spingendo le banche ad erogare ancora meno credito. SE RIDUCI LA MONETA L'ECONOMIA MODERNA SOFFOCA.

L'unica altra via d'uscita in questa situazione sarebbe svalutare la VALUTA del -20% o -30%. Questo fa aumentare di un 5% ad esempio il reddito nazionale grazie alle esportazioni all'estero e in questo modo INCREMENTA LA MONETA GRAZIE A MAGGIORI ESPORTAZIONI, CHE LA RISUCCHIANO DALL'ESTERO (vedi la Cina, Corea, Taiwan e gli altri astuti asiatici che da 20 anni tengono le loro valute depresse...)

In sostanza la moneta deve aumentare ogni anno almeno di un 3-5% in qualche modo perchè il reddito nazionale cresca. Tu puoi anche lavorare molto e tanti altri come te e altri ancora essere disposti a lavorare di più, MA SENZA MONETA HAI DISOCCUPAZIONE E L'ECONOMIA SI CONTRAE ANCHE SE LA GENTE VORREBBE LAVORARE. Anche se la popolazione non è pigra e indolente, anche se sono americani, giapponesi o tedeschi e non greci e boliviani si ritrovano in decine di milioni ad essere disoccupati con le aziende che chiudono. E tutti si chiedono come mai visto che tante gente lavora bene come prima, tanti vorrebbero lavorare e ci sono tante tecnologie utili

Ma milioni di persone non possono lavorare perchè: i) le banche gonfiatesi troppo e piene di "sofferenze" riducono il credito, lo stato passa all'"austerità" e alle stangate fiscali per ridurre il deficit, per cui assorbe denaro dal pubblico e le esportazioni non salgono rispettono alle importazioni come valvola di sfogo. Per cui LA MONETA NELL'ECONOMIA SI RIDUCE SEMPRE. E automaticamente l'economia si contrae e la cosa peggiore è che questo meccanismo continua a ridurre la moneta e a ridurre il reddito continuamente e automaticamente, se non fai qualcosa. Come negli anni '30 quando inesplicabilmente americani, inglesi e tedeschi, popoli diligenti e per niente pigri, erano tutti senza lavoro...SENZA MONETA L'ECONOMIA MODERNA SOFFOCA!

In conclusione: la situazione attuale è di enorme accumulo di debito, bassa inflazione, crescita zero e tasso di cambio sopravvalutato. Per evitare la spirale della depressione devi
i) svalutare la moneta oppure
ii) aumentare il deficit pubblico stampando moneta oppure
ii) fare aumentare il credito alle banche (ad esempio nazionalizzandole o garantendole dallo stato).
SENZA MONETA L'ECONOMIA MODERNA SOFFOCA!

Ma se non fai nessuna di queste tre cose, perchè sei nell'euro, perchè ti impongono i sacrifici e le stangate fiscali, perchè la Banca d'Italia non ha poteri e la BCE non stampa moneta e perchè le banche sono cotte.... hai UNA CONTINUA RIDUZIONE DELLA MONETA NELL'ECONOMIA CHE SI AUTOALIMENTA IN UNA SPIRALE CHE CREA non una normale recessione, MA UNA DEPRESSIONE come negli anni '30

Fonte http://www.cobraf.com/forum/coolpost.php?topic_id=869&reply_id=320602

--------------------------------------------------------------------------------
E sulle alternative che si presentano all'Italia oggi, una breve citazione da un altro articolo sempre di Zibordi:
...se le cose si mettono male gli italiani avrebbero due opzioni:
1) chiedere come la Grecia di ripagare solo il 50% dei BTP a chi li detiene (o come l'Islanda, la Russia, l'Argentina anche meno)
2) uscire dall'Euro, stampare Lire e ripagare con quelle chi detiene i BTP o BOT come fanno OGGI già il Giappone, l'Inghilterra, gli Stati Uniti e la Cina.

In tutto il mondo e da sempre chi ha una moneta cartacea ha sempre alla fine ripagato i creditori stampandola
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Re: La follia del debito pubblico.
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#55
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L'Italia faccia saltare l'accordo con l'euro-dittatura e si unisca al coro di chi chiede la legge Glass-Steagall

di Liliana Gorini, presidente di MoviSol



Liliana Gorini
2 novembre 2011 (MoviSol) - Al nostro paese, ed al nostro governo, si presenta in questi giorni un'opportunità storica, che va colta al balzo: quella di far saltare l'euro-dittatura rifiutandosi di venire commissariata e di diventare un protettorato della BCE, come lo è già diventata la Grecia.

La stampa internazionale è concentrata su di noi e sulla nostra decisione? I "mercati" e l'UE si aspettano un "segnale chiaro" dal nostro paese, come ci vanno ripetendo fino alla nausea molti politici, economisti, a partire da Draghi e Trichet? Benissimo, diamo loro questo segnale chiaro che si attendono: il nostro paese non ha alcuna intenzione di consegnare la propria popolazione a una dittatura dei mercati finanziari e degli speculatori, coloro che hanno provocato questa crisi e che oggi sono gli unici destinatari del cosiddetto "fondo salva stati" che in realtà è un fondo salva-banche ed un fondo salva-speculatori.



Bologna, 18 luglio 2011
(clic per ingrandire)
Il nostro paese ha diritto di investire nell'economia reale, e non in CDS e derivati; ha bisogno di strade, ponti, treni veloci, fognature adeguate, scuole e case che non crollino sotto il peso delle intemperie, come è accaduto in Liguria e Toscana. Il nostro paese ha il diritto di investire nell'istruzione e nella formazione dei giovani, mettendo fine alla fuga dei cervelli all'estero; ha il diritto, ed il dovere, di proteggere il proprio patrimonio artistico e culturale, senza ridursi a venderlo per ripagare il debito come è stato chiesto alla Grecia. Il nostro paese ha il diritto di decidere sovranamente la propria politica economica, senza dover scrivere umilianti lettere di intenti a Draghi, e senza dover prendere ordini dalla BCE di Francoforte sulle pensioni e il diritto al licenziamento. Siamo la culla del Rinascimento, abbiamo dato i natali a Leonardo da Vinci, a Marconi, a Giuseppe Verdi, che oggi insorgerebbe contro l'invasione straniera della sua patria; non c'è alcun motivo di cedere il passo ai nuovi "barbari", i burocrati della BCE.



Bologna, 2 agosto 2011 (clic per ingrandire)
A chi sostiene che se non accetteremo il Diktat della BCE entro domani, "faremo la fine della Grecia", rispondiamo: la fine della Grecia la faremo se, come la Grecia, lo accetteremo. Questo sistema finanziario è defunto già da 10 anni, come ha ripetuto in tutti questi anni l'economista americano LaRouche, l'unico ad aver previsto la crisi. Un sistema finanziario in cui la bolla speculativa è dieci volte il PIL mondiale non può sopravvivere, neanche andando in pensione a 150 anni, neanche abolendo tutti i diritti sindacali in tutta Europa, e tornando al sistema oligarchico del Medio Evo. Il debito impagabile creato dall'esposizione delle banche in titoli tossici, derivati, CDS e recentemente anche dalla speculazione sui titoli di stato non potrà mai essere ripagato, va semplicemente cancellato, come propone LaRouche da dieci anni, come prevede la legge Glass-Steagall voluta da Roosevelt nel 1933 per separare le banche commerciali (ordinarie) dalle banche d'affari, ed il cui ripristino è stato chiesto a viva voce da LaRouche e da 47 congressisti americani guidati dalla democratica Marcy Kaptur. La speculazione in derivati e sui titoli di stato va vietata, e va creato un nuovo sistema creditizio, al posto di quello monetario attualmente in bancarotta, che elargisca credito a bassi tassi di interesse all'economia reale. Solo agendo così avremo i soldi per il "decreto sviluppo" e per finanziare le pensioni, la scuola, le infrastrutture, il lavoro, e gli ammortizzatori sociali che la BCE ci chiede di abolire, ricattandoci. Non accettiamo questo ricatto! Diciamo un deciso "no" alla BCE, facciamo saltare l'accordo, e con esso il dittatoriale sistema dell'Euro, riprendiamoci la sovranità che ci è stata sottratta!

Chi ci segue da molti anni, sa bene che le proposte di LaRouche, per una Nuova Bretton Woods, per il ripristino della legge Glass-Steagall, per igrandi progetti infrastrutturali, per un sistema creditizio alla Hamilton, sono l'unica via di uscita dalla crisi attuale. Unitevi a MoviSol nel far conoscere queste proposte! Sostenete MoviSol! Mandate questa dichiarazione al vostro politico di fiducia, al vostro sindacato, spostiamo il dibattito dai ricatti della BCE al ritorno all'economia reale!


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Re: La follia del debito pubblico.
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Mande ha scritto:

Tu assieme a Mangog sostenete che i macchinisti delle ferrovie abbiano contribuito in maniera sostanziale all'aumento del debito pubblico.

I grafici del debito pubblico te li ho postati ma se serve te ne riposto uno:





Senti "ragazzino"... dei grafici che hai trovato navigando su internet nel 2011 non so proprio cosa farmene nel senso che non fanno diventari falsi i privilegi di cui hanno goduto tanti dipendenti pubblici ( e non rigirare la frittata perchè, per non essere scontato e monotono, ho deciso di tirare in ballo non l' operato scandaloso dei politici, ma le colpe di coloro che si sono comportati come degli avvoltoi su una vittima ferita ed agonizzante.. ovvero uno stato forte con i deboli ma pronto a calar le braghe con i forti ed i ricattatori sociali, cioè l'esatta fotografia dei nostri governi nel periodo del compromesso storico..... e non pensare che io sia favorevole ai governi forti tout court...)
I parlamentari farabutti ci saranno sempre... quello che ci distingue dalle altre "democrazie" sono state le leggi assurde emanate negli anni del compromesso storico, negli anni di piombo, negli anni delle occupazioni dure e pure delle stazioni ferroviare porti e autostrade perchè tutti ( esclusi i dipendenti delle piccole e medie imprese..guardacaso il vero motore economico del paese ) volevano spartirsi un pò della cuccagna "statale"..( non per essere qualunquista ma un debito è sempre un debito a prescindere dal motivo per il quale viene contratto) . In quel periodo storico ci sono le radici del nostro enorme debito pubblico che non ha potuto far altro che aumentare aumentare perchè i diritti acquisti non si potevano toccare.



Citazione:

Peccato che ai fini del debito pubblico siano ininfluenti. L'aumento o la diminuzione di uno dicasi uno punto percentuale di interessi sul debito significa grossomodo una differenza di 20 miliardi di euro in più od in meno da pagare.


Allora l'anno prossimo, quando scadranno 470 miliiardi di euro di BTP e CCT tu dovrai convincere gli investitori internazionali a non pretendere più del 0.5 % di interessi perchè tu, leggendo i i grafici scovati su internet, hai deciso così.


La memoria diretta è una bella cosa ma ahimè con il passare degli anni le storture della propaganda prenderanno il sopravvento. Già ora i ragazzini credono ai grafici trovati su internet...
Inviato il: 7/11/2011 7:57
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Re: La follia del debito pubblico.
#57
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Citazione:

mirco ha scritto:


Non voglio entrare in polemica con te facendo la scaletta dei vizi e delle virtù delle varie professioni. Detto questo non posso farti notare che guidare un bus in mezzo al caos delle strade di Napoli o Roma è altrettanto difficile ed impegnativo.


Mirco, credimi, a volte mi infervoro, ma le polemiche le odio anche io, con tutto il cuore.

Detto questo, le differenze tra un bus di qualche tonnellata e un treno che impiega alcuni Km per fermarsi (in frenata di emergenza) sono immense.

Io ho provato mille volte a spiegare che cosa voglia dire condurre un treno, ma mi rendo conto (per averlo pensato storicamente per anni io stesso) che non si può capire se non si studia bene come funziona.

E' un casino immenso!

Per motivi professionali ho approfondito molto la conoscenza in quel campo e ho fatto anche un centinaio di ispezioni alle FS.

Ti garantisco che è veramente così complesso che ti ci vuole una vita per capire UNA SOLA delle figure professionali coinvolte.

I regolamenti e le norma da imparare sono di migliaia di pagine e le devi sapere A MEMORIA, le attività sono decine ogni singolo minuto di corsa, i controlli sono nell'ordine di qualche centinaio al minuto.

E' come un enorme orologio, in cui niente può cambiare di un microsecondo, altrimenti va tutto in vacca.

Lo so, detto così sembra poco significativo e non spiega quel che intendo, ma se tu volessi spendere qualche oretta di tempo leggendoti anche uno solo di quei regolamenti cominceresti a capire.

Per intenderci, un ritardo di un singolo treno sviluppa effetti a cascata per molte ore sull'intera rete nazionale. E va gestito in tempo reale. E' veramente un'attività molto, molto complessa che richiede una professionalizzazione altissima e continuamente aggiornata.

Non mi puoi fare l'esempio del conducente dell'atac di roma, ti prego, verifica quello che vuoi e poi riparliamone.

Citazione:

Non mi risulta che chi guida un bus cittadino si porti a casa 5-6.000 euro con gli straordinari.


Ma guarda che la busta paga media di un macchinista era la metà IN LIRE.

E te lo dico perché ho seguito centinaia di macchinisti per molti anni.

Quegli importi che tu hai visto esistevano (in lire), è verissimo!, ma erano limitati a quelli che chiamavano "la task force", che era un gruppo di macchinisti che le FS chiamavano per sostenere turni pazzeschi, che comprendevano 27 giorni filati di lavoro.

Ventisette su trenta. Sai che vuol dire? Che avevano super-straordinari di ogni tipo, superi chilometrici, superi orari, straordinari festivi, diurni, notturni, tutto!

Non si può prendere quella gente per generalizzare un gruppo di alcune migliaia di persone.

Mi parli di onestà intellettuale, ok, ti chiedo di applicarla.
Citazione:

Risulta anche chiaro che i prepensionamenti non hanno certamente leso i diritti dei macchinisti...... anzi. Non serve spiegare che il loro prepensionamento non ha fatto altro che aumentare il debito pubblico.


Ascolta, lo ripeto: il prepensionamento fu voluto, studiato e preparato dalle FS e dai governi.

Motivo? Abbattere il costo del personale FS.

Ti spiego.

Le FS per molti anni furono usate dai politici come "bacino di assunzione" per il più classico del nepotismo.

Il figlio di un amico di un amico veniva sempre assunto.

Risultato?

220mila ferrovieri.

Una mostruosità.

Così decisero di fare la cura dimagrante per ridurre il costo del personale.

Ora sono circa 90-95mila. Meno della metà.

Come hanno fatto a liberarsi dei ferrovieri?

Potevano aspettare il pensionamento e bloccare le assunzioni, ma ci sarebbero voluti dieci o vent'anni.

Così quelle teste di... "uovo", hanno deciso di offrire degli "incentivi" per il pre-pensionamento.

La cosa coglionissima è che non hanno fatto andar via quelli in esubero (uffici), ma soprattutto operai (manovra, manutenzione linea e materiale rotabile, ecc) e macchinisti, ossia quel personale che non solo era costato UN BOTTO per la professionalizzazione (un macchinista impiega circa 2 o 3 anni per finire la sua preparazione di base, con la quale inizia il periodo di "secondo agente", in affiancamento e prova), ma NON ERA IN ESUBERO!!!

Dopo 10 o 12 "campagne" di prepensionamento, ciascuna fatta con una specifica legge dal parlamento italiano, si sono ritrovati con gli uffici pieni (uno che è in uff lavora poco e guadagna parecchio, chi cazzo glie lo fa fare a pensionarsi??) e con operai e macchinisti in carenza!

Gli operai si fanno un mazzo come una casa e i macchinisti fanno una vita di merda. Pre-pensionamento? DI CORSA!

Ed ecco il risultato: schifo.

Schifo DOPPIO, perché quel personale andato via non ha smesso di costare! Solo che il costo si è spostato dal bilancio fs al bilancio INPS!!!!!

Bastardi.....

Contro tutta qesta manovra ci furono i sindacati (e io stesso mi occupai di uno sciopero, peraltro sanzionato dalla Commissione di Garanzia) e gli stessi macchinisti, perché la riduzione del personale di macchina era l'aperitivo per il successivo "agente unico", che è una jattura PER TE, PER ME, non per loro.

Per questo ti ripeto che è falso che siano stati gli stipendi dei macchinisti a provocare il debito pubblico.

Ma mi rendo conto che, con tutta la mia esperienza, NON SONO IN GRADO DI MOSTRARE bene la realta.

Sicuramente una mia colpa.
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Inviato il: 7/11/2011 11:33
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Re: La follia del debito pubblico.
#58
Sono certo di non sapere
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@Mangog

La memoria diretta è una bella cosa ma ahimè con il passare degli anni le storture della propaganda prenderanno il sopravvento. Già ora i ragazzini credono ai grafici trovati su internet...

Non sono un ragazzino e ho piu' di 50 anni, ma non ho assorbito come te la propaganda di quegli anni, la stessa che ha fatto nascere il fenomeno LegaNord.

Dare la colpa del debito pubblico ai Macchinisti delle FF.SS. e' da ricovero coatto.

La stessa propaganda che sostiene che CI SIAMO COMPORTATI MALE ed e' giusto adesso PAGARE.

E' dure abbandonare le idee con le quali ci si e' formati, per questo a volte noi "anziani" siamo cosi' patetici.

Ciao
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Inviato il: 7/11/2011 12:52
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  •  Spiderman
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Re: La follia del debito pubblico.
#59
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Ambasciator non porta pene Io l'ho letto e vorrei sapere che ne pensate.

Presidente Berlusconi, per il bene dell’Italia, non si dimetta!

Presidente,

perdoni l’approccio informale. Sono il giornalista e autore Paolo Barnard, lavoro da due anni con il gruppo di macroeconomisti del Levy Institute Bard College di New York sulla crisi dell’Eurozona. Siamo guidati dal Prof. L. Randall Wray dell’Università del Missouri Kansas City, che coordina altri 10 colleghi inglesi e australiani.

Presidente, è incomprensibile che Lei non scelga di salvare la nazione, e il Suo governo, rendendo pubblico che:

a) l’Euro fu disegnato precisamente per affossare gli Stati del sud Europa, fra cui l’Italia.

b) esistono responsabili italiani ed europei di questo “colpo di Stato finanziario di proporzioni storiche” (una definizione del tutto ragionata offerta dell’economista americano Michael Hudson).

Presidente, dalle pagine del Financial Times, del Wall Street Journal e persino del New York Times, da mesi economisti del calibro di Martin Wolf, Joseph Stiglitz, Paul Krugman, Nouriel Roubini, Marshall Auerback, Le stanno suggerendo la via d’uscita. A Parigi, l’eccellente Prof. Alain Parguez dell’Università di Besancon ne ha trattato esaustivamente. Wray e i suoi colleghi Mosler, Tcherneva e Hudson pure. Nel dettaglio, essi hanno scritto che:

- L’Italia è stata condannata a un’aggressione senza precedenti da parte dei mercati dall’operato dei governi di centrosinistra che La hanno preceduta, poiché essi hanno portato il nostro Paese nel catastrofico costrutto dell’Eurozona. Le famiglie italiane e il Suo governo non devono pagare per colpe non loro. Lei deve dire alla nazione ciò che sta veramente accadendo, e chi ci ha condotti a questo dramma. [...]
_________________
"Ogni giorno racconto la favola mia, la racconto ogni giorno chiunque tu sia, e mi vesto di sogno per darti se vuoi, l'illusione di un bimbo che gioca agli eroi. (Renato Zero)
Inviato il: 7/11/2011 13:36
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  •  mangog
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Re: La follia del debito pubblico.
#60
Dubito ormai di tutto
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Citazione:


Notturno ha scritto:

Quegli importi che tu hai visto esistevano (in lire), è verissimo!, ma erano limitati a quelli che chiamavano "la task force", che era un gruppo di macchinisti che le FS chiamavano per sostenere turni pazzeschi, che comprendevano 27 giorni filati di lavoro.



Ventisette su trenta. Sai che vuol dire? Che avevano super-straordinari di ogni tipo, superi chilometrici, superi orari, straordinari festivi, diurni, notturni, tutto!



Balle balle balle balle balle... In Italia non esiste legalmente nemmeno l'ombra di quello che vuoi sostenere tu cioè persone che lavorano 27 giorni di fila... Notturno la vuoi finire di sparare BOIATE ?
Erano contratti ultrafavorevoli per i macchinisti che si vedevano riconosciute una montagna di ore pagate anche se non lavorate.

Citazione:

Non sono un ragazzino e ho piu' di 50 anni, ma non ho assorbito come te la propaganda di quegli anni, la stessa che ha fatto nascere il fenomeno LegaNord.

Dare la colpa del debito pubblico ai Macchinisti delle FF.SS. e' da ricovero coatto.



Dove ho scritto che la colpa del debito pubblico è dei macchinisti FF.SS ?
Ho solo specificato che moltissime persone hanno tratto grossi benefici dalla gestione fallimentare statale e per una volta ho voluto lasciar da parte i manager ed alti dirigenti politici stigmatizzando proprio i macchinisti, ovvero dei semplici lavoratori. I macchinisti, pronti a scioperare per stupidaggini (o per farsi aumentare lo stipendio) hanno ben accettato la disastrosa gestione delle ferrovie... senza mettere in atto lotte dure e pure per cause ben più meritevoli....... e come dargli torto ? Ambivano magari al prepensionamento od ad una sostanziosa extraliquidazione ?

Propaganda ? Nella foga di spiegare il "fenomeno" ferrovie Notturno ha ben spiegato che decine e decine di migliaia di persone non hanno altro che beneficiato dal "disastro" ferroviario. Con vergognose liquidazione e sostanziosi prepensionamenti.
Le ferrovie sono sempre state un problema quando avevano 250.000 dipendenti è sono ancora un problema con 90.000, ma potrei dire cinicamente che una differenza NUMERICAMENTE sostanziale esiste.
Si riduce ai minimi termini il business delle ferrovie ed automaticamente si riduce l'entità del disastro economico sempre intimamente connesso con la gestione statale mafiosa.
Inviato il: 7/11/2011 14:01
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