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   Recensioni Cinema
  una Lente d'ingrandimento ...a serious man

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  •  Calvero
      Calvero
una Lente d'ingrandimento ...a serious man
#1
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
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No-Spoiler (meglio rassicurare gli amici )



Probabilmente non so quanto si possa aggiungere, parlando di un film dei Coen. Nel senso che i loro Film non si potrebbero neanche consigliare.. tanto la loro visione lascia sempre opinioni di ampio spettro e respiro.

Tutto ciò è inevitabile per il "semplice" fatto che il loro Cinema è sempre immerso <<tra le righe>>; così come la Vita d'altronde. La Vita è semplice, nella sua ineluttabile e "insensata" verità. Se ciò è vero ..allora anche ogni Film dei Coen è fondamentalmente "semplice".

Quindi arriviamo all'ultima fatica di questi produttivi masticatori di celluloide...

Siamo immersi - totalmente - in un condimento Ebraico, e, come Woody Allen, - chi potrebbe meglio disquisirne? Ma attenzione, non è un film sull'ebraismo; è l'ebraismo invece che conduce il gioco attraverso la sua ipnotica manifestazione [esistenziale] della società a cui si arpiona.

Quel che posso assicurare (sul resto del film, assolutamente non potrei) è che il biglietto del cinema vale di suo, nei primi 10 minuti (credo all'incirca sia quello il tempo) della "storiella" che apre le danze: - un prologo? Un introduzione? una metafora capovolta che bilancia il film che ne seguirà? una chicca morale da saper interpretare? un tuffo nelle radici mitico/religiose? ...aspetto con vero fervore.. la vostra opinione.
Ma... fidatevi!... da sola, vale il biglietto.

E il Film inizia...



La famiglia, i figli, un uomo, il suo lavoro.. e - prepotente - un imperiosa sensazione che un Demiurgo tiri i fili del nostro protagonista; palpabile nei figuranti e nelle sequenze; quasi insostenibile, forse ..fastidioso.

Il pregio, fortunatamente come speravo, di questo Film sta, in primis, nello spostare con delicatezza i confini del giocattolo che i Coen spesso utilizzano meglio. Certo bastano pochi nanosecondi di una qualsiasi sequenza per capire che siamo in Casa Coen, ma la tensione che governa il copione ritengo sia gestita con nuovi parametri. Se in - Non è un paese per vecchi - i tempi dilatati erano dettati da uno stilismo necessario a improntare un thriller con nuove struttere sociologiche e di Suspance ..in - A seriuous man - si mette in opera uno stillicidio tecnico che trasforma la commedia (perché tale è) della vita in una allucinata "ricerca" per la Verità (ma al rallenty). Una lezione di stoicismo.

Una ricerca (forse esistenziale?) intesa come vana speranza, e qui entra in campo la maestria dei Coen, che traspira da ogni poro di questo pover'uomo e che - di rilancio - lo spettatore vorrebbe fare esplodere, per aiutarlo, in molte situazioni. AH.. certo si può ridere e sorridere, e questa volta non per irriverenza o sarcasmo.. non c'è neanche l'ombra del grottesco (siamo lontani dal surreale "anarchico" figlio dei fiori, irriverente Lebowski) .. ma credo di centrare il punto dicendo che bisogna immaginare una lente di ingrandimento in mano ai registi ...che con mano da feticisti, puntano senza scampo una società viziata; questa Lente viene spostata su questo o quel personaggio; su questa o quella situazione .. e il respiro indagatore potrebbe anche disturbare. Attenzione a cosa i fratelli Coen ingrandiscono. Fuori e dentro la mente, fuori e dentro i retaggi religiosi che impongono i sempre più anacronistici (ma anche saggi) vissuti spiritual-quotidiani.

Non mi sento di dare un giudizio finale. Il Fillm, credetemi, lo sto ancora ruminando.

Confido in una vostra visione e critica, su cui secondo me.. si potrebbe dire molto di cinema.

In ultimo aggiungo, come consiglio che non inficia alcuna sorpresa, che il film non è improntato a una - serata tra amici -. Richiede una certa pazienza e voglia di addentrarsi ai giochi cinematografici di lento respiro.

Le chicche << alla Coen >> non mancano, e posso già asserire che diverse sequenze sono inseribili nei momenti più memorabili della celluloide/story.

PS

Si vorrebbe che quella storiella iniziale non finisse mai.. Troppo gustosa
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Inviato il: 9/12/2009 1:10
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  •  blu23
      blu23
Re: una Lente d'ingrandimento ...a serious man
#2
Mi sento vacillare
Iscritto il: 11/2/2009
Da
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Mi dispiace non condividere il tuo entusiasmo Calvero

Probabilmente non so quanto si possa aggiungere, parlando di un film dei Coen. Nel senso che i loro Film non si potrebbero neanche consigliare.. tanto la loro visione lascia sempre opinioni di ampio spettro e respiro.

Ma come ben dici (da persona intelligente quale sei) su questo fil si possono trarre mille e più pareri.
A me il film non è piaciuto, l'ho trovato insignificante come del resto i tre loro lavori precedenti (adesso immagino un fiume di critiche ma cosa volete le opinioni sono soggettive), un film vuoto che stenta a comunicarmi qualcosa che mi lascia li su di un seggiolino a compatire questo povero essere umano, che però non riesce nemmeno a provocarmi simpatia o compassione perchè tutto quello che gli accade è frutto dei suoi errori.
Solo nella scena finale o compassione per lui in quanto forse... probabilmente... andrà incontro ad un destino amaro da cui non si può fuggire (queste sono conclusioni personali in quanto il film lo fa solo supporre) e di cui non ha colpa... poi si potrebbe parlare di morte fisica come trasformazione o come la consecutio di un cammino... ma questa è un altra storia
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Ribellatevi al mondo corrotto di Babilonia, emancipate la vostra razza, riconquistate la vostra terra. (Bob Marley)
Inviato il: 10/12/2009 17:29
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  •  Calvero
      Calvero
Re: una Lente d'ingrandimento ...a serious man
#3
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
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Citazione:

blu23 ha scritto:
Mi dispiace non condividere il tuo entusiasmo Calvero


..CUT..



bada che il tuo commento si inserisce nel mio..

..forse il mio entusiasmo è ingannatore. Ma le lodi le ho tessute solamente per la storiella iniziale.
Mi auto quoto e riporto quel che ho scritto :

Citazione:
ma credo di centrare il punto dicendo che bisogna immaginare una lente di ingrandimento in mano ai registi ...che con mano da feticisti, puntano senza scampo una società viziata; questa Lente viene spostata su questo o quel personaggio; su questa o quella situazione .. e il respiro indagatore potrebbe anche disturbare


Non c'è molto di esaltante in queste osservazioni.. ma ho trovato, mia opinione, come i Coen sanno mettere a fuoco registicamente le storie che raccontano. E questo è importante. Anzi ..è più importante parlare di un cinema che non ci piace ma che mette in luce tecniche originali.. altrimenti parlare solo delle cose galvanizzanti non ci farebbe evolvere come cinefili. Credimi.

Se aprissimo ad esempio un Post del tipo Matrix Versus Total Recall.. sai quanti interverrebbero! waoo.

Ma ogni tanto bisogna essere un po' scomodi. Basta vedere come il Topic delle migliori sequenze abbia scatenato gli umori dei nostri amici. Questo no, perché purtroppo è noioso ..lo sò.. ma anche questo è cinema. Ed è innegabile che strutturalmente questo film ha molto da dire.

Ci sono sempre vari modi di dare un indirizzo a una critica. Di solito se a farla partire sono io, allora ne parlo sotto il profilo stilistico (e qui l'entusiasmo per il Cinema) e poi cerco di scoprire cosa vogliano dire gli Autori..

Quel che vogliono dire i Coen con questo Film non è piaciuto nemmeno a me. Ma mi è piaciuto come lo hanno detto. Ed è innegabile che il Cinema dei Coen ha insegnato a spostare i confini dei Generi e della standardizzazione di certi generi.

Non preoccuparti, non credo che interverranno altri per criticarti.
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Inviato il: 10/12/2009 22:49
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  •  blu23
      blu23
Re: una Lente d'ingrandimento ...a serious man
#4
Mi sento vacillare
Iscritto il: 11/2/2009
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Ok va bene parlare di cinema a 360°, compreso ciò che non ci piace. Però mi incazzo quando mi si sfilano 8 euri (sarebbe interessante fare un indagine sui prezzi dei cinema in tutti Italia... 8 euro per me è vergognoso) e si pretende di farmi passare le disavventure di un povero ebreo per una bella storia. Come sai io non ho molte conoscenze tecniche, quindi per dare un giudizio mi devo basare sulla mia sensibilità, sulla mia pelle. I Coen mi lasciano solitamente deluso, va be la parodia socio-spionistica di Burn after reading, va be la corsa e rincorsa di Non è un paese per vecchi, ma questo povero soggetto e la sua vita suscitano in me un indifferenza totale, mi fanno rimpiangere di non essermi fatto due birre medie ( ) con quegli 8 euro. Il messaggio di fondo qual'è? La mancata ribellione porta all'annientamento???? Da queste parti oramai lo sappiamo abbastanza bene... Non c'è niente da fare, la Kundalini non vibra

Ps. Le musiche di Psyco... mamma mia, tanta roba
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Inviato il: 10/12/2009 23:18
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  •  Calvero
      Calvero
Re: una Lente d'ingrandimento ...a serious man
#5
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
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Citazione:

blu23 ha scritto:
Non c'è niente da fare, la Kundalini non vibra


non sottovalutarti..

..mangiate merda! milioni di mosche non si sbaglieranno mica.. ok.. apparte l'esasperazione della battuta, il senso ci stà.

Io dico che è giusto alzarsi dalla sala e andare via quando le cose non quadrano. L'ho già fatto due volte.

Con Hancock e ROBOT (quello in computer grafica).. se percepisco l'intenzione di sfruttare una storia per fare cinema, mi alzo e me ne vado.

Se percepisco che si sfrutta il cinema per raccontare una storia, allora resto ..anche se il risultato è pessimo. Perché qualcosa da imparare c'è sicuramente.

Io vado al cinema con l'ottica di imparare qualcosa. Se poi la Kundalini comincia a vibrare ..allora vado in visibilio e mi lascio trasportare. Tanto meglio. Ma non precludo nulla ai risultati che si rivelano, anche ai meno riusciti.

Precludo tutto invece alle intenzioni pretenziose e false. I falsari non mi piacciano.

Così come precludo ogni possibilità a un Jovanotti e a un Ligabue ..falsari della musica. La musica di merda non mi infastidisce. Mi infastidisce chi la ascolta.. ma se a loro piace, allora che si ciuccino il calzino. A me non mi sposta.

Mentre gli artisti, di qualsiasi arte, cinema - musica - teatro - televisone - comici - che sono dei falsari li ripudio a priori. Vedi Nanni Moretti. Falsario intellettualoide con capacità tecniche votate alle frustrazioni politiche. Un colpo alla nuca e giù nel fosso.. (spero gli spari un comunista diventato fascista, così impara a rompere i coglioni al cinema)

Mentre le cose più o meno riuscite hanno tutte il loro perché ..anche nel tempo.. piano piano lo dimostreranno..

Citazione:
La famiglia, i figli, un uomo, il suo lavoro.. e - prepotente - un imperiosa sensazione che un Demiurgo tiri i fili del nostro protagonista; palpabile nei figuranti e nelle sequenze;


..guarda che questo aspetto è molto importante ..e poi...

Citazione:
Ma attenzione, non è un film sull'ebraismo; è l'ebraismo invece che conduce il gioco attraverso la sua ipnotica manifestazione [esistenziale] della società a cui si arpiona.


...è interessante questa prospettiva. E' una denuncia forte e intelligente. Non vedo solo l'ebreuccio che dici tu..

speriamo che qualcun'altro si aggiunga alle critiche, potrebbe essere interessante.

E magari le sentiamo tutti e due!

E poi se ti fossi bevuto le due birre, io con chi avrei discusso??

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Inviato il: 10/12/2009 23:35
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  •  Pyter
      Pyter
Re: una Lente d'ingrandimento ...a serious man
#6
Sono certo di non sapere
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Da Sidonia Novordo
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Perchè Ligabue sarebbe un falsario della musica?
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"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
Inviato il: 10/12/2009 23:45
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  •  Calvero
      Calvero
Re: una Lente d'ingrandimento ...a serious man
#7
Sono certo di non sapere
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Citazione:

Pyter ha scritto:
Perchè Ligabue sarebbe un falsario della musica?


Per lo stesso motivo che Vasco Rossi .. ricicla se stesso su una baraonda di flussi e riflussi.. credo che il buon Vasco si sia fermato (tranne brevi eccezioni) a BOLLICINE

idem se non peggio Ligabue

Rimandi e riflussi in salsa Rock con venti chitarre sul palco (quando è in Live) per dare l'impressione di una maestosa visione rockeggiante.

Gorgheggi e voce monocorde, con chitarre ferme a rif che cercano le parole.. e non parole che sublimano riff e passaggi musicali. Diciamo che se spezzo una lancia a favore è più per il fatto che bisognerebbe incazzarsi con chi lo sopravvaluta alla grande. D'altronde sopravvalutare non è colpa di chi è sopravvalutato.

I suoi titoli e le sue pose e la visione rock a cui furbamente (commercialmente) si poggia è da gran falsario.

Sta giusto bene con un duetto insieme alla Pausini.
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Inviato il: 10/12/2009 23:54
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  •  carloooooo
      carloooooo
Re: una Lente d'ingrandimento ...a serious man
#8
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Piccolo appunto alla parte migliore del film. Nel penultimo numero di Sette ho letto una intervista ai Coen in cui dicevano che il prologo non c'entra assolutamente niente con la storia e che serve solo a far capire che in seguito si parlerà di Ebrei.

Ho visto quasi tutti i film dei Coen, e personalmente questo mi sembra uno dei meno riusciti, non riesco a capire perché, l'ho trovato formalmente sconnesso, frammentario.
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Bicarlonato.
Inviato il: 11/12/2009 14:44
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  •  Calvero
      Calvero
Re: una Lente d'ingrandimento ...a serious man
#9
Sono certo di non sapere
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Citazione:

carloooooo ha scritto:
Piccolo appunto alla parte migliore del film. Nel penultimo numero di Sette ho letto una intervista ai Coen in cui dicevano che il prologo non c'entra assolutamente niente con la storia e che serve solo a far capire che in seguito si parlerà di Ebrei.

Ho visto quasi tutti i film dei Coen, e personalmente questo mi sembra uno dei meno riusciti, non riesco a capire perché, l'ho trovato formalmente sconnesso, frammentario.


ho seguito molte interviste dei Coen e sono dei zuzzurelloni stile Amici Miei con Tognazzi e Company. Non ci credo a quello che hanno detto. Non è la prima volta che prendono per il culo lo spettatore medio.. è una bufala stile Coen.

Non sono d'accordo sul fortemente sconnesso, che sia tra i meno riusciti è verissimo. Non hanno raggiunto le vette di altre loro Opere. Il filo conduttore, come detto, è fastidioso ...questo sì. Ma credo siamo abituati troppo ad un Cinema di intrattenimento.
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Inviato il: 11/12/2009 14:50
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  •  blu23
      blu23
Re: una Lente d'ingrandimento ...a serious man
#10
Mi sento vacillare
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...è interessante questa prospettiva. E' una denuncia forte e intelligente. Non vedo solo l'ebreuccio che dici tu..

Non vedo l'ebreuccio, vedo un essere umano che si fa deliberatamente prendere a calci dalla vita senza esprimere nessun sintomo di ribellione alla sua condizione. Il massimo che si concede è un onirica pulsione di sesso con la vicina naturista... e anche nel sogno la vicina comunque lo guarda in maniera annoiata...
L'ebraismo è un filone, ma se ci avessimo messo cattolicesimo e pretaglia varia non penso che la solfa sarebbe cambiata di molto
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Inviato il: 11/12/2009 17:29
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  •  Calvero
      Calvero
Re: una Lente d'ingrandimento ...a serious man
#11
Sono certo di non sapere
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Citazione:

blu23 ha scritto:
L'ebraismo è un filone, ma se ci avessimo messo cattolicesimo e pretaglia varia non penso che la solfa sarebbe cambiata di molto


dipende da quanto vogliamo essere vicini alla realtà delle cose. L'ebraismo è un filone certo, sempre insieme a quella visione comunque elitaria della vita e di come si approccia all'esistenza.

Per quello che ho scritto che << si arpiona alla società>>..

..e cinematograficamente questa cosa, soprattutto nella società americana viene disaminata con prospettive differenti. Non credo Blu si possa fondere la questione di come quell'omuncolo "reagisce" nella storia a come debba essere considerato il film nella sua totalità. Sono discorsi che si scindono e si riuniscono..

...se volevamo << un Borghese piccolo piccolo>> alla Monicelli, con un risveglio bestiale del protagonista.. avremmo assistito a un film ipocrita. Ripeto e lo ripeterò sempre.. io credo che un film non deve portare soddisfazioni o meno, a seconda delle vicende. Non ci riguarda, come spettatori, la rivalsa o la punizione o una determinata situazione.. mi segui?..

..i Coen hanno riportato uno spaccato di società, con tutta l'ineluttabile frequenza che investono quelle tematiche. Così, in fondo, è la vita.. e ri-ri-ripeto, al di là del fatto che hanno fatto film migliori e che questo a volte disturba..la sensazione di assistere a un Cinema di serie A comunque non è stata inficiata

..scusa se sono pedante, ma il distinguo su A serious man - viaggia su queste valutazioni, per quel che mi riguarda ..
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Inviato il: 11/12/2009 20:10
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