Informazioni sul sito
Se vuoi aiutare LUOGOCOMUNE

HOMEPAGE
INFORMAZIONI
SUL SITO
MAPPA DEL SITO

SITE INFO

SEZIONE
11 Settembre
Questo sito utilizza cookies. Continuando la navigazione acconsenti al loro impiego.
 American Moon

Il nuovo documentario
di Massimo Mazzucco
 Login
Nome utente:

Password:


Hai perso la password?

Registrati ora!
 Menu principale
 Cerca nel sito

Ricerca avanzata

TUTTI I DVD DI LUOGOCOMUNE IN OFFERTA SPECIALE

ATTENZIONE: Chiunque voglia scrivere su Luogocomune è pregato di leggere prima QUESTO AVVISO (aggiornato 01.11.07)



Indice del forum Luogocomune
   Religioni & Spiritualità
  Luogocomunardi e religione

Naviga in questo forum:   1 Utenti anonimi

 

 Vai alla fine   Discussione precedente   Discussione successiva
<12345...29>
  •  Vota discussione
      Vota questa discussione
      Eccellente
      Buona
      Discreta
      Scadente
      Terribile
Autore Discussione
  •  VIPER
      VIPER
Re: Luogocomunardi e religione
#31
Mi sento vacillare
Iscritto il: 14/6/2009
Da
Messaggi: 557
Offline
Citazione:
Mc: Testimone di Geova


Forse volevi dire: Testimone di Genova... Se fossi stato davero di Geova ti avrebbero buttato fuori a calci dalla confraternita da un pezzo; sia per le cose che scrivi, ma ancor di più per quelle che leggi in questo posto di "Falsi Profeti". Così chiamano ogni scritto non controllato da loro per indurre gli adepti a non leggere niente.

Citazione:
Dio, Patria e Famiglia riducon l'Uomo in Poltiglia


E questa perla di elevata saggezza dove l'hai sentita? In rosticceria?
Inviato il: 26/11/2009 12:08
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Calvero
      Calvero
Re: Luogocomunardi e religione
#32
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
Messaggi: 13165
Offline
Citazione:

Santaruina ha scritto:
per me era flame dire che fosse cristiano

E la tua ottusità e i tuoi pregiudizi son talmente grandi da sfidare e vincere i titani del tartaro.
Cerbero stesso si accuccia dinnanzi alla vanagloria che ti pervade, e sei talmente pieno di te che nemmeno Ade trova un posto adatto per sistemare il tuo ego.

Con simpatia.



non so' se credere al fatto che mi dici -con simpatia-

..comunque mi piace la tua offesa

..grazie per l'ottusità

ok dai chiedo scusa a Kirillov
_________________
Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 26/11/2009 12:19
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Calvero
      Calvero
Re: Luogocomunardi e religione
#33
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
Messaggi: 13165
Offline
Citazione:

@Calvero

Calvé dai, evitiamo le offese, per giunta gratuite. Non mi sembra proprio giusto usare termini come "bigotto", specialmente nei confronti di un assente e quando si stanno facendo delle semplici chiacchiere amichevoli.


Invito kirillov81, se passa di qua, a non prendersela e a descriversi un po'. Mi piacerebbe proprio leggere la definizione che dà di se stesso.



Ovviamente se l'ho detto significa che lo penso. Ma questo non significa che dovevo dirlo in questo Topic.
Quindi ammetto di aver cagato fuori dal vasino, e chiedo scusa a Kirrilov di averlo tirato in ballo gratuitamente... non lo faccio più
_________________
Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 26/11/2009 12:22
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  franco8
      franco8
Re: Luogocomunardi e religione
#34
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 6/12/2005
Da
Messaggi: 1561
Offline
Citazione:

VIPER ha scritto:

E questa perla di elevata saggezza dove l'hai sentita? In rosticceria?

trattasi di citazione,

'gnurant!

o dovrei suggerire : "Balordo"
_________________
.... ....io non mi definisco affatto volentieri ateo, non più di quanto io sia a-MickeyMouse.
..
(detto, fatto)
Inviato il: 26/11/2009 12:41
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  kinbote
      kinbote
Re: Luogocomunardi e religione
#35
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 11/11/2009
Da Zembla
Messaggi: 201
Offline
Citazione:

Calvero ha scritto:
Citazione:

Sono ateo, ma spero che ci sia un senso. Non sopporto l'idea che l'universo si espanda all'infinito, per l'eternità.


buona questa L'hai copiata da woody allen eh? ti ho sgamato


Ne rivendico la paternità, fino a prova contraria. Comunque non è una battuta. L'eterno ritorno sarebbe un pensiero molto più consolante.
Inviato il: 26/11/2009 12:47
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  redna
      redna
Re: Luogocomunardi e religione
#36
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/4/2007
Da
Messaggi: 8095
Offline
Citazione:
L'eterno ritorno sarebbe un pensiero molto più consolante.


se permetti, fino ad un certo punto....



se i risultati sono questi...meglio di no



EDIT
Citazione:
Visto che si sta parlando di un argomento notoriamente latore di flame sempiterni, esponete la vostra posizione personale e basta. La discussione la facciamo un'altra volta


la risposta te la do dopo il 2012. Non manca molto tempo....
la discussione si può sempre rimandare al ...2013!

acquerio....acquerioooo....
_________________
C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
Inviato il: 26/11/2009 12:51
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  TuzzoSan
      TuzzoSan
Re: Luogocomunardi e religione
#37
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 7/4/2009
Da
Messaggi: 118
Offline
Non credo esista alcuna entità superiore, noi siamo quel che siamo e non siamo solo quel che vediamo: non penso che la realtà sia solo quella osservabile. La nostra ignoranza lascia ampi spazi di interpretazione, nei quali sguazzano le religioni.
Inviato il: 26/11/2009 13:15
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  astro7
      astro7
Re: Luogocomunardi e religione
#38
Mi sento vacillare
Iscritto il: 27/11/2007
Da questa sconosciuta terra di mezzo
Messaggi: 472
Offline
la religione....
una credenza, un insieme di dogmi accettata da un insieme di persone, relativa alla presenza di forze o entita' superiori e al di fuori dell'uomo.
una credenza imposta nei secoli attraverso dogmi e norme da seguire che i credenti accettano per mezzo della fede e attraverso i quali accettano di regolare la propria vita.
una gabbia per alcuni, ma per altri una scelta di vita.
altra cosa e' la spiritualita' (per me , oovviamente) : un percorso di ricerca e di consapevolezza .....volto a raggiungere la felicita' , la pace nell'anima, o a capire il senso della vita e della nostra essenza.
tomo e tomi sono stati scritti nel corso dei secoli , eppure siamo ancora qui a parlarne... forse non tutto e' stato detto, non tutto svelato.
Penso che se siamo qui a vivere il nostro tempo e' perche' abbiamo in un certo senso scelto di esserci e che la nostra essenza e' aldila' del tempo e dello spazio(che noi conosciamo).

spero di non aver divagato troppo...
Inviato il: 26/11/2009 13:15
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
Re: Luogocomunardi e religione
#39
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 11/4/2009
Da Freedonia
Messaggi: 1463
Offline
Citazione:
....credo nella multidimensionalità....


Ciò include anche mondi paralleli? (è una domanda seria, mi incuriosisce questo aspetto).

Citazione:
se è come dici tu, il senso è malinconico cazzo.


Era infatti quello il senso. Precedentemente il mio pessimismo cosmico raggiungeva livelli che Schopenauer poteva solo sognare.
Cercavo la cosidetta pace dei sensi. Ed imboccare la via buddhista mi ha garantito una nuova realtà di vita, che mi ha sollevato dai crucci quotidiani insegnandomi a vivere l'oggi (il presente) con più leggerezza. Facilitando la transizione del mio essere da Schopenauer a Lorenzo de Medici (per fare un esempio più terra terra).
Le meditazione soprattutto ha ampliato i miei orizzonti facendomi notare cose che prima mi sfuggivano, sviluppando il cosidetto "sesto senso".
Anche se sono ancora ben lontano dal nirvana

Citazione:
..ma piuttosto <<perché lo hanno inventato?>>


Per giustificare l'esistenza dell'uomo.
Inviato il: 26/11/2009 13:15
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
Re: Luogocomunardi e religione
#40
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 19/5/2004
Da
Messaggi: 7222
Offline
Red facevi prima a chiedere quali i livelli di auto-suggestionabilita' degli utenti di LC. Questo avrebbe disinnescato qualsiasi flame, mantenendo nell'anonimato la propria forma di auto convincimento, pur discutendone approfonditamente le varianti individuali.
Non sono le argomentazioni delle religioni a motivare una scelta dottrinale, ma sono le motivazioni personali che ci spingono ad adottarne una.
Discutere dei soggetti religiosi e' come discutere delle caratteristiche estetiche delle prostitute di un cliente del sesso a pagamento:
l'importante e' il perche' ci va, no? (...e ognuno ha le sue motivazioni individuali... primo errore fondamentale delle dottrine dovuto alla propria natura estremamente fallace: omologare queste motivazioni... questo incarna un processo di standardizzazione atta al controllo, nient'altro....).

***************************

Santa.
Citazione:
Credo che il bene è preferibile al male, e credo anche che coloro che si chiedono "ma cos'è il bene?" percorrono strade pericolose.

Ma per "sapere" cos'e' il bene devi essertelo chiesto, o peggio devi averne accettato una definizione. Se non altro averne preconfigurato una dimensione precisa... quindi tutti percorrono quelle strade. Il problema sta nel decidere di essere arrivati... pia illusione... quello e' punto in cui ci si e' persi... ma naturalmente le dottrine dichiarano che quello e' il punto in cui ci si e' ritrovati (come il salumiere che parla del suo prosciutto...).


Citazione:
Comunque, il bene è la forza che opera per la creazione, e il male ciò che opera per la dissoluzione.

Ma non li vedi i limiti assolutistici di questioni relative?
La "dissoluzione" (ma de che'??) non e' la "creazione" nei progetti di qualcun'altro? Nemmeno a livello astratto e' plausibile un ragionamento del genere.

Sara' che mi sono svegliato inverso ... ma ... :
Citazione:
Semplificando, con un esempio.
Ogni essere umano dotato di anima sa che è male maltrattare un bambino indifeso.
Lo sa a priori, senza necessità di giustificare tale convinzione.
Poi, volendo, si potrà anche impostare un discorso razionale sul perchè un gesto simile sia sbagliato, ma tutto questo viene dopo, e nulla aggiunge alla convinzione, nota per intuizione, iniziale.

E' una conseguenza individuale di un una natura individualista, non certo un imprinting divino. . .
La "regola" di cui parli e' data dalla certezza della debolezza dell'infante maltrattato e dalla certezza di esser stati infanti noi stessi, dal quale deriva l'immedesimazione nel "piccolo uomo" maltrattato.

Facile che chi sia stato maltrattato, maltratti a sua volta, non perche' pervaso dal maligno in agguato, ma per la "normalita'" della situazione vissuta sulla propria pelle. Se di "istinto" si tratta, di istinto di sopravvivenza si parla (in senso idealistico).
Discutere del perche' quella regola sia in qualche modo scontata e' fondamentale per capirne, non solo le motivazioni concrete, ma per capire i meccanismi interiori che la contraddistinguono.

Non c'e' nessuna condizione "nota per intuizione, iniziale" si impara tutto.
Se fosse "nota per intuizione, iniziale" non ci sarebbero maltrattamenti e tutto sarebbe piu' facile, proprio come, in maniera diffusa, facili sono le conclusioni religiose.
Invece i maltrattamenti ci sono e relegarli al Male inteso come entita' separata o esterna all'uomo e' mettere la testa nella sabbia, cancellare ogni sfumatura complessa tra individuo ed individuo... fuggire dalla realta', praticamente.

Citazione:
Ma sono entità che vanno riconosciute a priori, come l'amore o l'odio, realtà per cui nessuna definizione potrà essere esaustiva, e che vanno colte con al cosiddetta "intelligenza del cuore", che non è il sentimentalismo ma la nostra innata intelligenza in grado di cogliere l'essenza del reale per intuizione.
Una intelligenza che esula dalla razionalità, non ir-razionale, ma sovra-razionale.

On - Off ... E questo sarebbe esaustivo?

Innata intelligenza??

Sarebbe l'istinto? L'uomo e' realisticamente intelligente per natura?

Ma il peccato di superbia non esiste per gli ortodossi?

L'autocelebrativita' di queste affermazioni e' fondamentale per capire quanto affermavo all'inizio parlando di autosuggestione.


... a proposito di "creazione" e "dissoluzione":
Cio' che per alcuni rappresenta le caratteristiche ascetiche delle dottrine o dei propri ideali (costruttive, quindi), per altri rappresenta le storture della realta' che alimentano le loro/proprie paure esistenziali (distruttive... devastanti).

mc
Inviato il: 26/11/2009 14:07
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  abbidubbi
      abbidubbi
Re: Luogocomunardi e religione
#41
Mi sento vacillare
Iscritto il: 31/8/2005
Da roma
Messaggi: 671
Offline
Agnostico.



Nell'articolo che segue, Bobbio esprime in modo formidabile i miei sentimenti "religiosi".

Perchè non riesco a credere

Norberto Bobbio

IO NON sono un uomo di fede, sono un uomo di ragione e diffido di tutte le fedi, però distinguo la religione dalla religiosità. Religiosità significa per me, semplicemente, avere il senso dei propri limiti, sapere che la ragione dell'uomo è un piccolo lumicino, che illumina uno spazio infimo rispetto alla grandiosità, all'immensità dell'universo.

L'unica cosa di cui sono sicuro, sempre stando nei limiti della mia ragione - perché non lo ripeterò mai abbastanza: non sono un uomo di fede, avere la fede è qualcosa che appartiene a un mondo che non è il mio - è semmai che io vivo il senso del mistero, che evidentemente è comune tanto all'uomo di ragione che all' uomo di fede.

Con la differenza che l'uomo di fede riempie questo mistero con rivelazioni e verità che vengono dall'alto, e di cui non riesco a convincermi. Resta però fondamenale questo profondo senso del mistero, che ci circonda, e che è ciò che io chiamo senso di religiosità.

La mia è una religiosità del dubbio, anziché delle risposte certe. Io accetto solo ciò che è nei limiti della stretta ragione, e sono limiti davvero angusti: la mia ragione si ferma dopo pochi passi mentre, volendo percorrere la strada che penetra nel mistero, la strada non ha fine.

Più noi sappiamo, più sappiamo di non sapere. Qualsiasi scienziato ti dirà che più sa e più scopre di non sapere. Credevano di sapere di più gli antichi, che non sapevano niente al confronto di quello che sappiamo noi. Abbiamo allargato enormemente lo spazio della nostra conoscenza, ma più lo allarghiamo più ci rendiamo conto che questo spazio è grande.

Cos' è il cosmo? Cosa sappiamo del cosmo? Come e perché il passaggio dal nulla all'essere? È una domanda tradizionale, ma io non ho la risposta: perché l'essere e non piuttosto il nulla? Io non mi sono mai nascosto di non avere una risposta, e non so chi sappia darla a questa domanda ultima, se non per fede.

Secondo Severino l'essere è infinito, l' essere c'è. Ma non è che così siamo in grado di capire cosa c'era prima. È impossibile. E di fronte alle domande cui è impossibile dare una risposta - perché di questo sono certo: non posso dare una riposta, benché appartenga ad una umanità che ha realizzato progressi enormi - mi sento un piccolo granello di sabbia in questo universo.

E negare che la domanda abbia senso, come potrebbe fare una certa filosofia analitica, mi pare un gioco di parole. Probabilmente dipende dalla mia incapacità di andare al di là.

Ma quando sento di essere arrivato alla fine della vita senza aver trovato una risposta alle domande ultime, la mia intelligenza è umiliata. Umiliata. E io accetto questa umiliazione. La accetto. E non cerco di sfuggire a questa umiliazione con la fede, attraverso strade che non riesco a percorrere.

Resto uomo della mia ragione limitata - e umiliata. So di non sapere. Questo io chiamo "la mia religiosità". Non so se è giusto, ma in fondo coincide con quello che pensano le persone religiose di fronte al mistero. Certo, probabilmente non si riesce a resistere a questo dubitare continuo, a questo continuo non sapere, e allora ci si affida alle credenze, come quella nella immortalità dell'anima.

Io però, il fondo religioso della mia persona continuo a intenderlo come questo non sapere. Ed è un fondo religioso che mi assilla, mi agita, mi tormenta. Un giorno al cardinal Martini ho detto: per me la differenza non è tra il credente e il non credente (cosa vuol dire poi credere? In che cosa?), ma tra chi prende sul serio questi problemi e chi non li prende sul serio: c'è il credente che si accontenta di risposte facili (e anche il non credente, sia chiaro, che delle risposte facili si accontenta!).

Qualcuno dice: "sono ateo", ma io non sono sicuro di sapere cosa significa. Penso che la vera differenza sia tra chi, per dare un senso alla propria vita, si pone con serietà e impegno queste domande, e cerca la risposta, anche se non la trova, e colui cui non importa nulla, a cui basta ripetere ciò che gli è stato detto fin da bambino.

La risposta della fede è consolatoria. Ma le religioni non hanno solo una funzione consolatoria. Hanno anche la funzione di "rivelare" verità su problemi cui il comune sapere non arriva: la creazione, l'immortalità dell'anima. Risposte consolatorie, ma non solo: risposte a domande che ciascuno si pone sulla soglia della morte.

Io la mia risposta l'ho data, con le poche "convinzioni" che ho. Perché le mie sono le "convinzioni" di un uomo che costantemente passa dal dubbio alla verità e di nuovo al dubbio. Io non credo. Arrivato ad un' età in cui si sente che la fine è vicina, se devo ascoltare me stesso, e dare una risposta personale, l'unico desiderio che ho, l'unico bisogno, non è certo quello dell'immortalità, è quello di morire in santa pace: il riposo eterno è ciò in cui spero. Non voglio risvegliarmi.

Ma anche questo, in fondo, coincide profondamente con la religione: "requiem aeternam dona eis Domine!", sta scritto sul fronte di ogni cimitero. Anch' io sono cresciuto, come quasi tutti in questo paese, in una famiglia cattolica, e ho avuto una formazione cattolica. Preghiere, preghiere, preghiere...

Le ho talmente ripetute (sia in latino, come si usava una volta, sia in italiano) che le ho quasi dimenticate. Ho fatto la prima comunione, e anche un matrimonio religioso (anche mia moglie però non è credente). E alla domanda su quando e perché ho perduto la fede non è facile rispondere. Forse verso i vent'anni.

Certo, lo studio della filosofia, anche. Tutte queste domande sui problemi di metafisica, diciamo così, e il rendersi conto che le risposte della fede implicavano credenze difficili da accettare. La credenza nei miracoli, ad esempio, per un razionalista è la cosa più assurda. Altrettanto è il dover credere in ciò che a ogni essere di ragione appare come mito, cominciando dal peccato originale.

Sul peccato originale condivido quello che in vari articoli ha scritto un mio amico cattolico, il professor Luigi Lombardi Vallauri (che anche per questa ragione è stato cacciato dall' Università cattolica dove insegnava), che pone domande molto semplici, terra-terra se vuoi, ma a cui non c'è risposta: una colpa originaria collettiva non è accettabile, la colpa è personale, non può essere trasmessa da una generazione all'altra, non c'è niente di più primitivo. La colpa collettiva è addirittura una concezione tribale.

Credere all'Antico Testamento è difficile. Credere al Dio di Abramo che si rivela chiedendo un sacrificio così crudele. E qui mi fermo. Ma resta il mistero dell'universo. Del resto, forse hanno contato di più nella mia formazione fattori più banali. Con e dopo l'adolescenza, si entra nel mondo, con tutti i desideri che assalgono un ragazzo, tanto forti da far accantonare a poco a poco le pratiche religiose.

Per tanti anni sei andato a confessarti e a un certo punto non ti confessi più. Entri in conflitto con la morale del confessionale. Magari con l'idea che poi ci tornerai... Tra i problemi metafisici mi sono posto presto quello dell'immortalità dell'anima: possibile che siamo eterni? Cosa significa? La vita e la morte sono indissolubilmente connessi, la vita riceve un senso dalla morte e la morte dalla vita.

La morte, se ci fosse davvero un'altra vita, non sarebbe la morte. Pensiamoci bene: perché la morte è la morte? Perché è la morte! Bisogna prendere sul serio la morte. Ho cominciato a prendere sul serio la morte vedendo morire dei giovani amici, senza illudermi delle promesse della religione che fossero ancora vivi.

Qualche volta, pensando alla morte di una persona particolarmente cara - mio padre, ad esempio - so che quella persona che ho amato ora non c'è più. E che ci sia qualche cosa di lui in un altro luogo - che non so dove sia - a me non importa assolutamente nulla. La persona che ho amato era quel particolare modo di sorridere, di farci giocare, di raggiungerci in campagna alla fine della settimana quando eravamo in vacanza, la nostra attesa sul cancello della casa per aspettarlo e poi salutarlo festosamente: questo so per certo che non c'è più.

Ho continuato a riflettere sui grandi temi dell'esistenza e nessuna delle risposte della religione mi ha mai convinto. Però, nello stesso tempo, neppure io sono riuscito a dare delle risposte. E dunque, di nuovo, dico che ho un senso religioso della vita proprio per questa consapevolezza di un mistero che è impenetrabile. Impenetrabile!



Se dovessi "cadere vittima" di una religione credo che abbraccerei una di quelle che ha il dio col pisello più piccolo (Grande Carlin!).
_________________
Io sto mentendo. (Eubulide, V secolo a.C.)
Inviato il: 26/11/2009 14:37
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Red_Knight
      Red_Knight
Re: Luogocomunardi e religione
#42
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 31/10/2005
Da
Messaggi: 3121
Offline
Ma vi pare che si possano sindacare le convinzione religiose di ognuno?
Cosa devo fare la prossima volta, aprire "qual è il vostro colore preferito?" per avere delle risposte personali?

Dai su, non prendiamoci troppo sul serio...

Vorrei dire questo: c'è una cosa che ho sempre trovato fastidiosa in molti cristiani (sto solo facendo un esempio derivato dalla mia esperienza personale, nessuna accusa né generalizzazione). Per alcuni di loro, io sono un mostro (posizioni su aborto, eutanasia, animali, etc); la cosa non mi scandalizza né mi disturba: è naturale, anche io lo penserei al posto loro.
Ciò che mi dispiace profondamente è che si stupiscano che io la pensi così; che mi prendano per pazzo, insomma. Non è che le mie motivazioni non siano buone - lo capirei, dal loro punto di vista - piuttosto le mie non sono motivazioni. E si comportano sempre come se io fossi l'unico a pensarla così, un trascurabile estremista senza princìpi. Uno con la sindrome di Tourette o quando va bene, uno che si fa abbindolare (da chissà chi poi).

Questo si chiama non voler accettare la realtà. Questo lo detesto.

Ecco, se lo facciamo anche qui, non importa se si è seguaci dell'Invisibile Unicorno Rosa o credenti, credo che siamo decisamente immaturi.

Prendiamo tutti atto che ognuno avrà i suoi porci motivi per pensarla in un modo, per quanto assurdo legittimamente pensiamo sia. Non si è mica obbligati a condividere.
Inviato il: 26/11/2009 15:00
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
Re: Luogocomunardi e religione
#43
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 19/5/2004
Da
Messaggi: 7222
Offline
Citazione:
Cosa devo fare la prossima volta, aprire "qual è il vostro colore preferito?" per avere delle risposte personali?

Dai su, non prendiamoci troppo sul serio...



Ho letto un po' tutte le risposte... mi sembrano abbastanza "personali"... con chi ce l'hai?

Volevi solo contare le utenze ??


Bene o male... ormai si sanno gli orientamenti dei piu'...

...

mc
Inviato il: 26/11/2009 16:33
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
Re: Luogocomunardi e religione
#44
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 19/5/2004
Da
Messaggi: 7222
Offline
Citazione:
Forse volevi dire: Testimone di Genova... Se fossi stato davero di Geova ti avrebbero buttato fuori a calci dalla confraternita da un pezzo; sia per le cose che scrivi, ma ancor di più per quelle che leggi in questo posto di "Falsi Profeti". Così chiamano ogni scritto non controllato da loro per indurre gli adepti a non leggere niente.

Si forse... certo e' che il significato delle due condizioni e' pressoche' equivalente per profondita' filosofica per quanto mi concerne.

Comunque adesso sono Mormone... ho fatto un salto di qualita'...
La mia ambizione e', pero', farle un po' tutte:
"metti che 'sti stronzi abbiano torto, meglio appartenere un po' a tutte le dottrine..." "N'se sa mmai...".
La settimana prox, mi rapo a zero e mi vesto in arancione.

Per natale vedro'... forse torno alle origini...


(se un assicurazione post mortem ci deve essere meglio fare le cose fatte bene... )

mc
Inviato il: 26/11/2009 16:46
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
Re: Luogocomunardi e religione
#45
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 11/4/2009
Da Freedonia
Messaggi: 1463
Offline
Citazione:
Invece i maltrattamenti ci sono e relegarli al Male inteso come entita' separata o esterna all'uomo e' mettere la testa nella sabbia, cancellare ogni sfumatura complessa tra individuo ed individuo... fuggire dalla realta', praticamente.


Sono d'accordo con mc per quanto riguarda il concetto di bene e male. Per quanto mi riguarda non esistono, sono solo delle piccole giustificazioni che affibiamo al nostro agire.

Secondo me esistono solo azioni e reazioni, nient'altro. Ulteriori aggettivi annessi a quei sostantivi sono futili.
Con le nostre scelte modelliamo noi stessi e diamo luogo a conseguenze che inevitabilmente dobbiamo accettare.
Inviato il: 26/11/2009 16:46
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  a_mensa
      a_mensa
Re: Luogocomunardi e religione
#46
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 12/6/2009
Da roncello (mi)
Messaggi: 3180
Offline
@ cavaliere rosso
cit:"Prendiamo tutti atto che ognuno avrà i suoi porci motivi per pensarla in un modo, per quanto assurdo legittimamente pensiamo sia. Non si è mica obbligati a condividere."

questa frase mi è proprio piaciuta, per cui ho dato uno sguardo in giro (non ho avuto la pazienza di leggere tutti i post), ma non mi sono identificato in nessuno di essi, nemmeno nel bello scritto di bobbio.

pertanto cerco di esprimere la mia posizione in merito partendo da una considerazione:
se una entità superiore (dio o chi per esso) esiste, e non ho difficoltà a credere che possa anche esistere, è una entità che sicuramente pensa, ragiona secondo schemi che sono fuori della mia umile portata.
il fatto che possa anche esistere, non devo andare molto lontano per potermene convincere, mi guardo intorno e mi domando non solo cosa sarei capace di riprodurre, ma cosa conosco effettivamente di ciò che mi circonda.
della materia, della vita, non solo mia ma di quella mosca che mi ronza intorno.
quando e se sarò capace di prendere una manciata di atomi e tirar fuori un petalo di rosa o l'ala di una mosca, comincerò a domandarmi chi è e cosa vuole un eventuale dio da me.
se non arrivo li, dubito di essere in grado di capire il suo linguaggio, figuriamoci i suoi scopi e i suoi ragionamenti.
una cosa però percepisco provenire da questa eventuale entità, ed è quel senso innato (o forse solo frutto di educazione ?) che mi spinge a definire immediatamente ed in modo chiarissimo, cosa io ritenga bene e cosa male, cosa mi piace fare, e cosa non ritengo corretto, ma anche cosa mi piace e cosa no in ciò che vedo negli altri.
mi rendo conto che giudico, e con un metro tutto mio personale, ma è proprio questo fatto che mi fa sentire attore nella e della mia vita.
io sono responsabile di me stesso, della mia vita, e questa cosa mi piace maledettamente.
quando sono caduto dal tetto di casa mia, ho sentito il cuore fermarsi, ho smesso di respirare ma ho avuto come la possibilità di decidere se ancora vivere oppure no, ed ho deciso. in quel mopmento il cuore ha ricominciato a battere, ho ripreso a fatica a rspirare, ed ho atteso pazientemente i soccorsi.
ma in quel momento, nel momento in cui avrei anche potuto chiudere la mia esperienza vitale, ho avuto la netta, precisa sensazione che a decidere se vivere o no siamo noi stessi.
oltre al decidere come.
e di qui quel continuo confrontarsi con le spinte interiori, che puntano verso la tranquillità, la felicità, la serenità, il rispetto per noi e per gli altri con i quali costituiamo un unico grande corpo, che dà un preciso senso di conoscere cosa, io, minuscolo frammento di questo universo, faccio qui, con questa mia vita.
e di questo sono pago, e non mi interessa nulla più di cosa ho già deciso che tanto sarebbe fuori della mia portata.
e, non mi interessa assolutamente conoscere verità rivelate o no, mi basta ciò che scaturisce dentro di me, questo mi è comprensibile, il resto no.


ps. anche del MIO modo di affrontare questa questione, trovo persone che si stupiscono molto, ma del loro stupore non me ne frega un c....zo.
se mi vogliono capire bene, io, da parte mia un piccolo tentativo di capire loro lo faccio, ma poi non ci perdo più di tanto vicino.
_________________
non vorrei mai appartenere ad un club che avesse me come socio.
Inviato il: 26/11/2009 19:02
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Pyter
      Pyter
Re: Luogocomunardi e religione
#47
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 15/9/2006
Da Sidonia Novordo
Messaggi: 6250
Offline
Io non sono ancora riuscito a iniziare in modo serio un percorso personale, una ricerca sui grandi misteri della vita. Come tutti cerco di darmi delle risposte e delle direttive per approdare a dei punti fermi.
Ma sono molto lento.
Non so se farò in tempo.

Da questo punto di vista e per avere più tempo a disposizione dovrei forse guardare con speranza alla teoria della reincarnazione.
_________________
"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
Inviato il: 26/11/2009 19:33
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  sitchinite
      sitchinite
Re: Luogocomunardi e religione
#48
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 3/6/2007
Da Roma - Pomezia
Messaggi: 3270
Offline
Citazione:

Pyter ha scritto:
Io non sono ancora riuscito a iniziare in modo serio un percorso personale, una ricerca sui grandi misteri della vita. Come tutti cerco di darmi delle risposte e delle direttive per approdare a dei punti fermi.
Ma sono molto lento.
Non so se farò in tempo.

Da questo punto di vista e per avere più tempo a disposizione dovrei forse guardare con speranza alla teoria della reincarnazione.


ah beh penso che se non sarai in tempo con la diparita scoprirai direttamente cosa é vero o meno... non penso avrai bsogno di altro tempo reincarnandoti per scrutare i misteri
Inviato il: 26/11/2009 19:57
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  redna
      redna
Re: Luogocomunardi e religione
#49
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/4/2007
Da
Messaggi: 8095
Offline
"Per l'anima non vi è nascita nè morte. La sua esistenza non ha avuto inizio nel passato, non ha inizio nel presente e non avrà inizio nel futuro. Essa è non nata, eterna, sempre esistente e primordiale. Non muore quando il corpo muore." (Bhagavad-gita 2:20)
_________________
C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
Inviato il: 26/11/2009 21:28
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  dr_julius
      dr_julius
Re: Luogocomunardi e religione
#50
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 11/8/2006
Da
Messaggi: 1637
Offline
@Red_knight: prima o poi dichiarerai anche la tua posizione personale?



HO RINTRACCIATO QUESTA CITAZIONE:
"Le mie idee religiose si limitano a questa assurda convinzione che Dio abbia creato l'uomo e viceversa."
(André Glucksmann)





(un mio amico mobiliere, su questi argomenti, è sempre molto cinico, dice: "sono tutte credenze") (questa è una freddura, non è una citazione)
_________________
Per rifornire di elettricità un terzo dell’Italia, un’area equivalente a 15 centrali nucleari da un gigawatt, basterebbe un anello solare grande come il raccordo di Roma. (Carlo Rubbia)
Inviato il: 26/11/2009 22:02
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Red_Knight
      Red_Knight
Re: Luogocomunardi e religione
#51
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 31/10/2005
Da
Messaggi: 3121
Offline
Citazione:
Ho letto un po' tutte le risposte... mi sembrano abbastanza "personali"... con chi ce l'hai?

Volevi solo contare le utenze ??


Non ce l'ho con nessuno, m'è solo sembrato che si stesse manifestando quell'atteggiamento che ho descritto e che odio.

Non ho aperto questo thread per contare le utenze, né per classificarle. Un aggettivo lo so appioppare anche io, volevo che ognuno si definisse. Mi sembrava una cosa carina... a me per lo meno queste cose piacciono

@dr_julius

Citazione:
@Red_knight: prima o poi dichiarerai anche la tua posizione personale?


Se ti interessa, con piacere. Purtroppo è una cosa un po' lunga.

Non ho un aggettivo primario con cui definirmi: mi piace chiamarmi "razionalista" ma non sono nessuno per arrogarmi un simile titolo, visto e considerato tra l'altro che è potenzialmente ambiguo e che per qualcuno vuol dire tutto l'opposto di ciò che penso io.

Per farmi capire, cosa che puntualmente non mi riesce, mi definisco un ateo agnostico o un agnostico ateo (per me non fa una gran differenza differenza) ma sono etichette che odio, e suonano pure male a sentirsi. L'essere un "senzadio" è solo un aspetto, una conseguenza del mio atteggiamento globale. Nego la divinità solo per dare una vaga idea a chi invece ne afferma l'esistenza; io personalmente mi rifiuto di considerarla una questione importante.

Diciamo che nego in toto la religiosità e appunto la sua necessità; la considero una specie di insulto, se vogliamo, alla realtà materiale o quanto meno uno spreco. Più in generale considero l'atto del credere (in senso non solo religioso) un'irrazionalità svantaggiosa.
Non ricerco il fine ultimo della mia esistenza, che suppongo non esista o comunque non sia conoscibile, piuttosto me ne impongo uno di mia scelta, in accordo con i miei ideali di giustizia e razionalità.


Carina la freddure sulle credenze comunque
Inviato il: 27/11/2009 0:13
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Calvero
      Calvero
Re: Luogocomunardi e religione
#52
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
Messaggi: 13165
Offline
Citazione:

Lezik85 ha scritto:
Citazione:
....credo nella multidimensionalità....


Ciò include anche mondi paralleli? (è una domanda seria, mi incuriosisce questo aspetto).

Citazione:
se è come dici tu, il senso è malinconico cazzo.


Era infatti quello il senso. Precedentemente il mio pessimismo cosmico raggiungeva livelli che Schopenauer poteva solo sognare.
Cercavo la cosidetta pace dei sensi. Ed imboccare la via buddhista mi ha garantito una nuova realtà di vita, che mi ha sollevato dai crucci quotidiani insegnandomi a vivere l'oggi (il presente) con più leggerezza. Facilitando la transizione del mio essere da Schopenauer a Lorenzo de Medici (per fare un esempio più terra terra).
Le meditazione soprattutto ha ampliato i miei orizzonti facendomi notare cose che prima mi sfuggivano, sviluppando il cosidetto "sesto senso".
Anche se sono ancora ben lontano dal nirvana

Citazione:
..ma piuttosto <<perché lo hanno inventato?>>


Per giustificare l'esistenza dell'uomo.


Se uso un parolone come multidimensionalità, esso lo relego alle mie esperienze e alle coordinate in cui molte letture e scambi (a quattrocchi) interpersonali mi hanno portato a testare. Di mondi paralleli non credo di poter parlare.. intesi come strutture sociali in altre dimensioni, ma percepisco la mia essenza su ben altre <<frequenze>> ( e in questo caso reputo il termine correttissimo) in antitesi, appunto, ai 5 sensi della nostra realtà, per capirci. Le mie esperienze, dei miei amici, di mio fratello e di altre persone non mi hanno dato risposte in senso statistico, ma in senso qualitativo.

Credo che i sogni, per entrare in punta di piedi nell'argomento, abbiano assolutamente una valenza psicologica e anche razionale, ma contemporaneamente siano il "portale" che fa accedere alle altre frequenze. Quindi, <<multidimensionalità>> è un termine che trovo avvicinarsi a questi concetti, ma che non esprime a dovere quello che vorrei dire.

Poi.

Il fatto che dici che la meditazione abbia ampliato i tuoi orizzonti, è in contraddizione con la ricerca "malinconica" a cui prima mi sono riferito.

Si dice <<quando il saggio indica la Luna, lo stolto guarda il dito>>.. credo che ogni forma di sapienza non possa mai essere incanalata attraverso una sorta di paradigma spirituale. Anche nel momento in cui si dice << sono Buddhista>> non sei più Buddhista.. non so' se mi spiego.. è un po' difficile esprimermi
_________________
Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 27/11/2009 0:34
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Calvero
      Calvero
Re: Luogocomunardi e religione
#53
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
Messaggi: 13165
Offline
Citazione:

Dr-Jackal ha scritto:
Sentiamo cosa ha da dire uno dei maestri della comicità americana a riguardo: il compianto George Carlin.

GRANDIOSO!!!
_________________
Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 27/11/2009 0:45
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  a_mensa
      a_mensa
Re: Luogocomunardi e religione
#54
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 12/6/2009
Da roncello (mi)
Messaggi: 3180
Offline
@ Red_Knight
cit:"Più in generale considero l'atto del credere (in senso non solo religioso) un'irrazionalità svantaggiosa."

la mia esperienza è completamente contraria a questa affermazione.
in coloro che "credono"seriamente, con la pancia non solo con la testa, io ho solo notato una gran rilassatezza sull'argomento.
oserei dire una deresponsabilizzazione.
mi dicono così, io ci credo, lo sento mio, non mi serve altro.... non devo indagare, comparare, cercare di capire, oppure prendermi la responsabilità di affermare che non mi interessa.
quest'ultimo è sempre un rischio, un tarlo che piano piano insinua il dubbio, fino a catturare completamente l'attenzione.
pertanto direi che invece il credere risolve molti problemi, toglie le ansie e i dubbi, libera la mente. è come affidarsi all'abbraccio materno, caldo, sicuro, protettivo.
_________________
non vorrei mai appartenere ad un club che avesse me come socio.
Inviato il: 27/11/2009 1:20
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Red_Knight
      Red_Knight
Re: Luogocomunardi e religione
#55
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 31/10/2005
Da
Messaggi: 3121
Offline
Dal mio punto di vista credere è svantaggioso a lungo termine oltre che, naturalmente, sul piano sociale.

Se questa è la nostra unica esistenza, e fino a prova contraria per me è così, passarla rincorrendo fantasmi e basarla su presupposti falsi è qualcosa di immensamente triste e patetico, uno spreco di tempo appunto. Il che vanifica gli eventuali effetti positivi (che io non vorrei mai! Se volessi avere sicurezza e protezione illusorie mi farei di morfina, piuttosto).
Inviato il: 27/11/2009 2:03
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Calvero
      Calvero
Re: Luogocomunardi e religione
#56
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
Messaggi: 13165
Offline
Citazione:

Red_Knight ha scritto:
Dal mio punto di vista credere è svantaggioso a lungo termine oltre che, naturalmente, sul piano sociale.


Chi crede veramente non si preoccupa del piano sociale, nemmeno lo considera. Chi crede veramente.

Credere non significa necessariamente essere dogmatizzati come cattolici e altri consimili fondamentalisti.

Qui si fa spesso confusione tra Credere e attaccarsi a una fede, nella stessa maniera che certi "animalisti" non sanno distinguere la differenza tra Bracconieri e Cacciatori

..senza offesa Red, credere è svantaggioso per te

..e non sto cercando di dire che hai torto. Chi può sapere la verità? Ma credo che confondi le prospettive.
_________________
Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 27/11/2009 2:59
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  sitchinite
      sitchinite
Re: Luogocomunardi e religione
#57
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 3/6/2007
Da Roma - Pomezia
Messaggi: 3270
Offline
Citazione:

Red_Knight ha scritto:
Più in generale considero l'atto del credere (in senso non solo religioso) un'irrazionalità svantaggiosa.


finchè si rimane in ambito religgioso concordo, ma se lo si estende ad altro no...
anche un matematico 'crede' nei suoi numeri, nel concetto di infinito che é pura teoria, calcolo, ma non é raggiungibile nè verificabile...
studiamo i limiti definendo numeri che 'tendono a infinito'. Lo prendiamo per assodato ed é invece qualcosa che ha solo definizione e non verificabile.
E i numeri irrazionali?
Solo 'fede', e 'credenza', non in una entità preterumana ma in una entità matematica. Entrambe non comprovabili.
Inviato il: 27/11/2009 7:45
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  SpikeZ
      SpikeZ
Re: Luogocomunardi e religione
#58
Mi sento vacillare
Iscritto il: 25/9/2007
Da Karalis
Messaggi: 341
Offline
Pagano. Sono talmente rispettoso della mia terra e la natura che incosapevolmente credo di adorare la grande Dea Madre.

p.s.: qualcuno ha visto Religiolous ? Ne vale davvero la pena guardarlo.
Inviato il: 27/11/2009 9:28
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  infosauro
      infosauro
Re: Luogocomunardi e religione
#59
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 23/5/2008
Da questo mondo (credo)
Messaggi: 2376
Offline
Citazione:

SpikeZ ha scritto:
[...]
p.s.: qualcuno ha visto Religiolous ? Ne vale davvero la pena guardarlo.


Sí, é ottimo per passare qualche minuto in allegria, facendoti un paio di riflessioni, ma usa youtube, megavideo di solito taglia 5 minuti (anche se forse il discorso dei diritti per questo film é diverso).
Su youtube invece c'é tutto il film anche se é diviso in parti.
_________________
"It's just a ride"
William Melvin "Bill" Hicks, l'ultimo degli hippy, il primo dei complottisti (a comparire in TV).
Inviato il: 27/11/2009 9:37
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  benitoche
      benitoche
Re: Luogocomunardi e religione
#60
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 30/9/2006
Da
Messaggi: 1941
Offline
Personalmente credo nella Divina Provvidenza

Nell' aiuto che vien fuori da un momento di particolare difficoltà

Quando oramai si è fatto tutto il possibile, umanamente parlando,ma non si è riuscito ad ottenere alcun risultato ,a quel punto interviene

Incredibilmente accade qualcosa ,una coincidenza ,una casualità riesce a sbrogliare la matassa

Questa è per me la manifestazione di qualcosa di sovrannaturale

Questo qualcosa ha fatto si che ciò che l'uomo non riesce a risolvere prenda invece forma

Penso che gli Dei o Dio(come comunemente oggi viene definito)si manifestino attraverso questi aiuti insperati giunti oramai quando si è persa appunto ogni speranza

A me accade e a voi?
_________________
la religione è indispensabile
soltanto a un’umanità rescissa dal mondo divino-spirituale.
Inviato il: 27/11/2009 9:46
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
 Vai all'inizio   Discussione precedente   Discussione successiva
<12345...29>

 


 Non puoi inviare messaggi.
 Puoi vedere le discussioni.
 Non puoi rispondere.
 Non puoi modificare.
 Non puoi cancellare.
 Non puoi aggiungere sondaggi.
 Non puoi votare.
 Non puoi allegare files.
 Non puoi inviare messaggi senza approvazione.

Powered by XOOPS 2.0 © 2001-2003 The XOOPS Project
Sponsor: Vorresti creare un sito web? Prova adesso con EditArea.   In cooperazione con Amazon.it   theme design: PHP-PROXIMA