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  quando finirà la libertà anche su internet?

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Autore Discussione
Re: quando finirà la libertà anche su internet?
#61
Mi sento vacillare
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Internet e tv diventeranno una cosa sola

ecco quando finirà la libertà su internet...
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Inviato il: 8/1/2007 18:47
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Re: quando finirà la libertà anche su internet?
#62
Mi sento vacillare
Iscritto il: 2/5/2006
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Blogger alla sbarra

Ha 22 anni lo studente egiziano ora in carcere per “diffamazione” e “offesa alla reputazione dello Stato”. Kareem Amer è un blogger.
Sono loro, i bloggers, i nemici più temuti dalle oligarchie illiberali del mondo. Dall’avvento del web 2.0 ogni cittadino ha infatti la possibilità di scrivere, fare domande, dare risposte. In Cuba, Guillermo Farinas, giornalista indipendente, è stato incarcerato in gravi condizioni di salute per aver rivendicato il diritto al libero accesso ad Internet.
In Egitto, giovani studenti come Amer, finiscono per essere trattati alla stregua di pericolosi criminali per essere sfuggito alla morsa del governo sul controllo dell’informazione: Amer criticava la discriminazione sessuale e di credo religioso. Dall’interrogatorio emerge un particolare inquietante: stranamente, durante l’interrogatorio, dopo aver indagato sulle sue usanze religiose, lo costringono a esprimere le proprie idee sul conflitto in Darfur.

Ma non è solo l’Egitto a indossare la maglia nera della libertà di espressione. In Tunisia, Zouhair Yahyaoui è stato torturato dalle forze speciali per ottenere la password del sito nel quale aveva pubblicato un quiz irriverente nei confronti del Presidente Zine Abidine ben Ali. In Iran, diversi bloggers sono agli arresti per aver “insultato il Leader Supremo”.


Fonte Italiana

Fonte Originale

Pare che da qualche parte la libertà su internet non stia per finire... perchè non esiste affatto.
Inviato il: 20/1/2007 2:20
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  •  Dusty
      Dusty
Re: quando finirà la libertà anche su internet?
#63
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"Tu non ruberai, se non avendo la maggioranza dei voti"
-- Dal Vangelo Secondo Keynes, Capitolo 1, verso 1.
Il portico dipinto
Inviato il: 20/1/2007 7:21
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  •  Maggiolino
      Maggiolino
Re: quando finirà la libertà anche su internet?
#64
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Chemtrails! Il futuro è già iniziato
Ciao
Maggiolino
Inviato il: 20/1/2007 17:02
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  •  pietroora
      pietroora
Re: quando finirà la libertà anche su internet?
#65
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 17/1/2007
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La libertà su internet? non c'è mai stata, è sempre e solo stata apparente.

Credete che per il solo fatto che si possa scrivere quello che si vuole si sia liberi?

Che dissentire dal pensiero dominante sia una forma di libertà?

Che esprimere i propri pensieri e condividerli sia alla base di un uomo libero?

Non vi viene il dubbio che proprio internet, grazie al suo modo di assorbire energie mentali, poi tolga effettivamente di mezzo quell'azione nel mondo reale che determina il cambiamento sociale?

E' vero che dalle parole e dalle immagini di internet possa scaturire un comportamento coordinato ed organizzato da persone che si ritengono libere...
ma è anche vero che quelle persone, una volta abituate a trastullarsi con quel modo di fare virtuale che internet privilegia, smettano di pensare di attuare le idee e si limitano a coltivarle soltanto...
come uomini liberi... per modo di dire...!
Inviato il: 21/1/2007 0:19
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Re: quando finirà la libertà anche su internet?
#66
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Preparate il bavaglio:


Minacce web: parlamentari chiedono norme

Dopo le minacce su web denunciate dalla senatrice Franca Rame, ad attirare attenzione sono quelle che ha ricevuto il segretario della DC Gianfranco Rotondi e che il parlamentare ha già provveduto a denunciare. Minacce che ora rischiano di innescare nuova legislazione di tutela per Internet.

[...]

Secondo Rotondi, oggi "chiunque può scrivere quello che vuole godendo di una impunità che i giornalisti non hanno. Puo' essere una minaccia, uno scherzo, ma anche un discorso in codice. È inaccettabile che in assenza di leggi adeguate si possa fare tutto questo. Il problema della protezione mia e di tanti colleghi non lo pongo al ministro Amato, che fa tutto il suo dovere, ma al ministro Gentiloni perché disponga subito una disciplina sull'uso improprio del web".
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Inviato il: 2/2/2007 1:44
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Re: quando finirà la libertà anche su internet?
#67
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Governo GB: via i video di bullismo dal web
Il ministro dell'Educazione inviterà le aziende internet, da You Tube a Google, a far scomparire il filmati dai loro server


LONDRA (GRAN BRETAGNA) - Arriva la seconda fase per stroncare il fenomeno del bullismo in Gran Bretagna. Dopo aver dato più poteri agli insegnanti a scuola, il segretario all'Educazione Alan Johnson chiederà agli operatori dei siti di fare di più per rimuovere video filmati da alunni con telefonini che umiliano o sbeffeggiano personale della scuola.
«Gli abusi online a danni di insegnanti stanno inducendo alcuni a prendere in considerazione l'idea di lasciare la professione a causa della diffamazione e dell'umiliazione che sono stati costretti a subire», dirà il ministro in un discorso, secondo gli estratti diffusi dalla Bbc. «Stiamo parlando di grosse aziende. Hanno una responsabilità sociale e l'obbligo morale di agire».
[...]


E Fioroni si accoda immediatamente...


---

Autoregolamentazione per i blog
L'editore Tim O'Reilly e il fondatore di Wikipedia propongono un codice di condotta per i siti personali


[...]
«Celebriamo la blogosfera perché unisce sincerità e aperta conversazione. Ma la sincerità non deve significare mancanza di civiltà». Inizia con queste parole la prima stesura del documento tracciato da O'Reilly, che raccoglie gli usi appropriati di gestione di un blog personale. Nel manifesto, si affronta il problema dell'anonimato, che dovrebbe essere sempre impedito, soprattutto nei commenti. Per quanto riguarda i contenuti, chi sceglie di non censurare, è tenuto a segnalare chiaramente la presenza di termini volgari, mettendo in allerta del possibile rischio soprattutto i navigatori incauti.
[...]

REAZIONI –
[...]
Il giornalista americano Jeff Jarvis ha accusato O'Reilly di aver dato il via a una crociata inutile e presuntuosa. La rete – continua Jarvis – non è un mezzo di comunicazione, ma è principalmente un luogo e in quanto tale non necessita di regole scritte, ma solo di buon senso; e se questo manca, sarà la società a emarginare i maleducati. Porre sul blog un distintivo da sceriffo, come dice in Italia Paolo Valdemarin, non può essere sufficiente per aggiungere, o togliere, l'aura di autorevolezza. E, alla fine, il codice non convince nelle finalità e neppure nei metodi, soprattutto perché i blogger sono persone eterogenee senza caratteristiche professionali o etiche comuni, nonostante si continui a definirli con un'unica, internazionale e vuota parola.
_________________
Inviato il: 11/4/2007 12:43
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  •  edo
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Re: quando finirà la libertà anche su internet?
#68
Sono certo di non sapere
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21 Aprile 2007
Il proibizionismo di Internet

L’ignoranza può portare a uno stato di beatitudine. Il ministro dell’istruzione questo lo sa bene. Fioroni ha presentato delle linee guida, in collaborazione con la Bindi, per tutelare la salute degli studenti. Un testo rivolto ai medici e agli insegnanti “per prevenire l’obesità e i disturbi dell’alimentazione (anoressia e bulimia) e prevenire i fenomeni di dipendenza (droghe, alcool, tabacco, farmaci, doping e Internet)”
.
E’ l’inizio di una nuova era: quella del proibizionismo di Internet. Prima o poi doveva succedere. Il pornoFioroni ha capito a sue spese che la Rete è piena di insidie, di siti erogeni e di politici sputtanati. Vuole evitare che i ragazzi vengano a contatto con la verità. Vuole proteggerli. L’assunzione quotidiana dell’informazione dopata dei giornali e della televisione li fa vivere meglio e credere alle vaccate di regime.
Fioroni lascia perdere, il futuro non è materia per te. Rifugiati nel partito post democratico, quello sì che guarda al passato.
Ma Internet nelle scuole c’è davvero? O quello di Fioroni è un falso allarme? Chiedo agli studenti e agli insegnanti di descrivere in questo post la vera situazione in cui si trovano. Quanti pc ci sono? Ci sono? Sono accessibili? Quali sono? Esiste una connessione? Che velocità ha? Inserite i vostri commenti, li raccoglierò in un documento da diffondere attraverso il blog.
La priorità della scuola è la conoscenza e il suo nome è Internet. Chi non ce l’ha è tagliato fuori. Perso in un nirvana partitocratico. Quello creato apposta per noi dai nostri dipendenti.


Postato da Beppe Grillo il 21.04.07 23:12 | Tecnologia/Rete |
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Inviato il: 22/4/2007 8:44
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Re: quando finirà la libertà anche su internet?
#69
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Pulsioni canadesi: Internet sia pulita

Si chiama Clean Internet Act la nuova proposta per una Internet canadese meno permissiva nei confronti di crimini quali il razzismo, l'abuso e la violenza sulle donne e la pornografia infantile.
[...]

Altrettanto stringente poi l'obbligo per i provider di negare l'accesso alla rete - per un arco temporale di sette anni - a chiunque si sia macchiato dei crimini presi di mira dalla legge.
[...]

La proposta introduce poi nuovi poteri per il suddetto ministero, che potrà in ogni momento - e a sua totale discrezione - ordinare agli ISP il blocco dell'accesso a contenuti che promuovono o si ritenga che promuovano la violenza contro le donne, l'odio razziale e la pedopornografia. Per chi non ottemperasse alla richiesta si paventerebbe il rischio della galera.
[...]

Una proposta che, continua Geist, "non sarebbe fuori posto in nazioni che censurano aggressivamente Internet". È c'è infine chi sostiene che il CIA sia addirittura un metodo per estendere il controllo centralizzato ai nuovi media elettronici, alla stessa stregua di quanto successo con televisione e radio FM, e poco abbia a che fare in realtà con la pornografia infantile e crimini simili.
_________________
Inviato il: 24/4/2007 15:22
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Re: quando finirà la libertà anche su internet?
#70
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I Cinesi non scherzano nemmeno loro...


Copia-incolla da Cdchisciotte




Il presidente Hu Jintao: «Ripulire la rete da contenuti malsani, renderla socialista». Con Google e Yahoo complici, il brutto è che si può fare

L'attacco è frontale e lo scontro è tra titani. Da una parte la Cina, dall'altra internet così come lo conosciamo, cosi come è e forse potrebbe non essere più.
Hu Jintao ha parlato chiaro dinnanzi al Politburo del partito comunista cinese e ha ribadito quanto espresso già in altre occasioni: bisogna ripulire internet dai contenuti «malsani» e renderlo consono agli ideali socialisti. Il comunicato ufficiale della riunione dei vertici cinesi segna una tappa decisiva nel tentativo di addomesticare il medium più libertario che esista. «L'amministrazione di internet (in Cina ndr) deve indirizzarsi verso la avanzata cultura socialista e favorire la propaganda». Facilmente smascherato il termine socialismo di qualsiasi connotato libertario (come purtroppo accade in Cina), la posizione dell'esecutivo non lascia spazio a dubbi ma, se non bastasse, il comunicato prosegue chiarendo definitivamente che «le unità culturali di internet devono coscienziosamente assumersi la responsabilità di incoraggiare lo sviluppo di un sistema ideologico basato sui valori socialisti».
Rispetto ai precedenti appelli sulla necessità di purificare il web - gli ultimi rilanciati dal presidente Jintao solo lo scorso gennaio - di nuovo ci sono i toni sempre più decisi e dettagliati. E preoccupanti, perché nonostante la natura intrinsecamente democratica e decentralizzata dell'infrastruttura fisica della rete e del protocollo tcp/ip, tecnicamente i desideri di Jintao sono realizzabili. Come spiega il massimo esperto italiano di reti Maurizio Décina, la cosa è possibile: «Basta bloccare i punti d'accesso nazionali che re-indirizzano il traffico interno verso l'estero (i Nap)» e gli effetti sono devastanti perché «se inibiscono l'accesso modificando i Dns elimineranno dai browser anche molti altri siti». La stessa cosa che si è rischiata in Italia nel tentativo di combattere la pedopornografia.
La partita è tutta da giocare e se si annuncia difficilissima. I precedenti scontri verificatisi all'ombra della muraglia sono terminati con il successo delle imposizioni governative. Il governo ha finora disposto della rete nazionale come meglio ha voluto grazie alla comprensibile complicità degli internet service provider (Isp) cinesi e anche, cosa meno prevedibile, dei grandi colossi del web. Persino le due aziende che più di tutti hanno beneficiato della rete aperta e libera e con essa sono diventati veri e propri colossi non hanno saputo resistere alle richieste del partito comunista cinese. Google e Yahoo! lo scorso anno hanno accettato di rimuovere link e pagine indesiderate al regime, creando directory di ricerca diverse per chi cerca dentro o fuori i confini di Pechino.
Il motivo della mancata opposizione di Google e Yahoo! è esso stesso motivo di alarme, per il gran numero di utenti ondine che la Cina già assicura e che sta crescendo a ritmi impressionanti, secondi forse solo a i ritmi con cui avanza il Pil. Nel 2006 gli internauti sono aumentati di 26 milioni, raggiungendo un totale di quasi 140 milioni; per i prossimi due anni l'incremento dovrebbe essere ancora maggiore e per le Olimpiadi 2008 non è azzardato immaginare 200 milioni di utenti che si connetteranno al web tramite Isp locali. Molti di più di quanti saranno connessi negli Stati uniti e in Europa. Una realtà non proprio risibile. Google e Yahho! non sono riusciti a rinunciare a un mercato così vasto in nome della libertà di espressione, e difficilmente lo faranno tutti quelli che da internet sperano di cavare dei soldi.
Se il piano di ammaestramento del web riuscirà la maggior parte dei suoi utenti potrà vedere solo quello che il governo vuole. Non era mai successo e non è una bella cosa per nessuno. Anche perché i cinesi sono quelli che meno si preoccupano di fare scelte politicamente poco corrette e poco gradite ma non sono gli unici a sentire questi pruriti liberticidi. Dall'altra parte dell'Oceano Pacifico sono in molti a preferire un web controllabile, anche se le richieste finora sono state giustificate con l'appello alla sicurezza nazionale (Freedom Act) o al buon costume (leggi contro la pornografia e la pedofilia).
Finora al controllo del regime cinese erano sfuggiti, tra mille peripezie, solo qualche blog e poco altro, indispensabile comunque ad assicurare agli utenti locali una minima fonte di controinformazione. Ora anche questi dovranno chiudere.

Gabriele De Palma
Fonte: http://www.ilmanifesto.it/
Link: http://www.ilmanifesto.it/Quotidiano-archivio/24-Aprile-2007/art
Inviato il: 25/4/2007 20:50
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  •  Dusty
      Dusty
Re: quando finirà la libertà anche su internet?
#71
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Da Punto Informatico:

Washington ha attivato il Grande Fratello globale

Da ieri la backdoor di Stato è aperta: tutti gli operatori di rete, qualunque provider di qualsiasi genere, hanno installato strumenti che facilitano le intercettazioni delle attività Internet. E la cosa non riguarda i soli utenti americani
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Inviato il: 15/5/2007 9:51
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  •  Dusty
      Dusty
Re: quando finirà la libertà anche su internet?
#72
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Altra notizia in tema:

Gli USA puniranno anche la tentata pirateria

Monta l'attenzione per la nuova proposta dell'amministrazione Bush: oltre a colpire i pirati di musica, software e dintorni, il nuovo DMCA punirà anche chi solo manifesta l'intenzione di agire come un pirata
[...]
Alberto Gonzales non sarà forse il procuratore generale americano più apprezzato da Congresso e media, ma certamente si è conquistato degli amici nelle varie RIAA, MPAA e nelle associazioni di categoria dell'industria dei contenuti. In particolare dopo la sua ultima uscita, la proposta di legge che va sotto il nome di Intellectual Property Protection Act, che mira a trasformare ogni utente di masterizzatori e programmi di backup per DVD in un criminale, pericoloso per se stesso e la società tutta.
[...]
Ecco allora arrivare la proposta di Gonzales, che ci va giù ancora più pesante con chi copia materiale pirata e sprotegge DRM: con le nuove regole, "ogni proprietà usata, o pensata per essere usata, in ogni maniera o parte di essa, per commettere o facilitare il reato" della violazione del DMCA può essere confiscata dalle forze dell'ordine. Il che equivale a dire che chiunque possegga un comunissimo masterizzatore di dischi DVD rischia di vedersi "ritirare" il PC dai federali senza poter opporsi alla decisione.
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Inviato il: 17/5/2007 9:54
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  •  Pausania
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Re: quando finirà la libertà anche su internet?
#73
Sono certo di non sapere
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Un articolo apparentemente scemo, dal titolo fuorviante, ma con una imprevedibile svolta finale.

Usa, la lista delle spie va sul web

Sean Bucci è stato condannato per detenzione di droga da un tribunale di Boston. A incastrarlo un informatore della polizia. Bucci, allora, ha studiato la sua vendetta ed ha creato un sito per rivelare l’identità dei collaboratori di giustizia. [...]

Cattivo italiano!

oggi il data base ha una lista di 4300 «spie» e di centinaia di agenti sotto copertura. Le informazioni sono state raccolte consultando documenti giudiziari apparsi su Internet e, con il passare delle settimane, l’archivio si è arricchito con i contributi di altri indagati. [...]

Ma pensa...

Gli investigatori, impegnati in difficili casi, sostengono che molte indagini diventano a rischio. Altri mettono in dubbio la legalità del sistema inventato dal pregiudicato. [...]

E' un bel problema, bisogna trovare un modo per risolverlo!

Come provvedimento di emergenza i tribunali stanno pensando di non diffondere su Internet gli atti giudiziari.

Strano...
Inviato il: 22/5/2007 18:36
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  •  edo
      edo
Re: quando finirà la libertà anche su internet?
#74
Sono certo di non sapere
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intanto il comune di milano, nel suo piccolo si porta avanti con il "lavoro"
http://www.effedieffe.com/interventizeta.php?id=2016¶metro=
Inviato il: 27/5/2007 18:53
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Re: quando finirà la libertà anche su internet?
#75
Sono certo di non sapere
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Monta l'attenzione per la nuova proposta dell'amministrazione Bush: oltre a colpire i pirati di musica, software e dintorni, il nuovo DMCA punirà anche chi solo manifesta l'intenzione di agire come un pirata

A cominciare dai poveri stronzi con doppio passaporto?
Inviato il: 27/5/2007 19:51
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  •  Pausania
      Pausania
Re: quando finirà la libertà anche su internet?
#76
Sono certo di non sapere
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AT&T Plays Gatekeeper. Censors Pearl Jam.

Over the weekend AT&T gave us a glimpse of their plans for the Web when they censored a Pearl Jam performance that didn’t meet their standard of “Internet freedom.”

During the live Lollapalooza Webcast of a concert by the Seattle-based super-group, the telco giant muted lead singer Eddie Vedder just as he launched into a lyric against President George Bush. The lines — “George Bush, leave this world alone” and “George Bush find yourself another home” were somehow lost in the mix.

“What happened to us this weekend was a wake up call, and it’s about something much bigger than the censorship of a rock band,” Pearl Jam band members stated in a release following the incident.

Indeed. AT&T routinely rails against Net Neutrality as a “solution without a problem.” They say Net Neutrality regulations aren’t necessary because they wouldn’t dare interfere with online content. At the same time they tout plans to become gatekeepers to the Web with public relations bromides about “shaping” Web traffic to better serve the needs of an evolving Internet.

Such spin needs to be held up to the light of experience. AT&T’s history of breaking trust with their customers includes handing over private phone records to the government, promising to deliver services to underserved communities and then skipping town, pledging never to interfere with the free flow of information online while hatching plans with the likes of Cisco, Viacom, RIAA and MPA to build and deploy technology that will spy on user traffic.

[...]
Inviato il: 15/8/2007 0:33
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  •  fiammifero
      fiammifero
Re: quando finirà la libertà anche su internet?
#77
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Wikipedia e Propaganda: Ecco L'elenco Completo Delle Manipolazioni da parte di CIA e Vaticano che hanno fatto il giro del mondo ed avuto un certo clamore anche qui in Italia .
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le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Inviato il: 20/8/2007 1:10
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  •  Dusty
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Re: quando finirà la libertà anche su internet?
#78
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Un articolo tratto da Punto Informatico

DCSNet, l'FBI spia a colpi di mouse

Si chiama Digital Collection System Network (DCSNet), e rientra nel classico canone della realtà che supera la fantasia: un sistema di ascolto, registrazione, raccolta, smistamento e tracciamento di informazioni, chiamate vocali, numeri cellulari e messaggi testuali correntemente usato dal Federal Bureau of Investigation americano per le proprie indagini. Un sistema di ascolto discreto e invisibile capace di arrivare ovunque, di interfacciarsi a qualunque network di comunicazione e per giunta dotato di una interfaccia per il controllo remoto sufficientemente comoda ed intuitiva.

Il merito di aver portato alla luce l'esistenza di questo vero e proprio Echelon USA-only va ad Electronic Frontier Foundation, che per mezzo del Freedom of Information Act ha costretto il Dipartimento di Giustizia e l'FBI a descrivere con dovizia di particolari il sistema in un documento pubblicamente accessibile di circa 1.000 pagine. Grazie a DCSNet, i fed sono in grado di approntare intercettazioni in tempo reale - con tanto di registrazione - delle informazioni che passano su praticamente qualunque dispositivo di comunicazione oggi disponibile negli States.
[...]
Ognuno di questi centri di intercettazione è collegato a più di 350 switch gestiti dai provider e gli operatori di rete, usati come punti di accesso a Internet e alle reti pubbliche per mezzo di VPN cifrate. Grazie al Communications Assistance for Law Enforcement Act (CALEA), legge approvata nel 1994 in piena presidenza Clinton, gli switch degli ISP devono rispettare precisi standard di comunicazione che rendano possibili le intercettazioni telematica dell'FBI. Intercettazioni che hanno conosciuto un aumento del 60% dal 1996 al 2006, escluse quelle anti-terrorismo e la raccolta di numeri telefonici in entrata e in uscita da parte del software DCS-3000.
[...]
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Inviato il: 31/8/2007 10:38
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  •  Dusty
      Dusty
Re: quando finirà la libertà anche su internet?
#79
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Un altro articolo tratto da Punto Informatico.

Frattini, censurare le parole pericolose
[...]
"Intendo condurre una indagine esplorativa con il settore privato - ha spiegato Frattini a Reuters - su come sia possibile utilizzare la tecnologia per impedire che la gente utilizzi o ricerchi termini pericolosi come bomba, uccidere, genocidio o terrorismo".
[...]
Tra le misure che dovranno essere implementate all'interno dell'Unione Europea c'è anche un più veloce blocco dei siti web a rischio: il Commissario lamenta come in molti paesi dell'Unione sia ancora assai difficile pervenire ad una disconnessione di certi siti in tempi rapidi.
_________________
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Inviato il: 11/9/2007 14:28
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Re: quando finirà la libertà anche su internet?
#80
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Un altro articolo tratto da Punto Informatico.

Frattini, paladino del nuovo umanesimo (parole sue), non vuole che impariamo a costruire le "bbbombe" perché altrimenti potremmo scoprire che il Gatorade non esplode neanche se lo mescoli 6 ore chiuso nel cesso dell'aereo.

Evidentemente qualcuno ha deciso di adottare l'Europa come proprio "nido", visto che gli USA se ne stanno andando allegramente a puttane.
Inviato il: 11/9/2007 20:34
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  •  edo
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Re: quando finirà la libertà anche su internet?
#81
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ne parla anche Blondet qui
Inviato il: 13/9/2007 7:43
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  •  LaoTzu
      LaoTzu
Re: quando finirà la libertà anche su internet?
#82
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Da Prefettura di Ku stato di Chu provincia di Henan o forse Gouyang in Anhui o forse ...
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Citazione:

Linucs ha scritto:
Un altro articolo tratto da Punto Informatico.

Frattini, paladino del nuovo umanesimo (parole sue), non vuole che impariamo a costruire le "bbbombe" perché altrimenti potremmo scoprire che il Gatorade non esplode neanche se lo mescoli 6 ore chiuso nel cesso dell'aereo.

Evidentemente qualcuno ha deciso di adottare l'Europa come proprio "nido", visto che gli USA se ne stanno andando allegramente a puttane.


Beep! Dietro quel suo fare razzistoide, quante cose capisce il Linucs nostro!
Prepariamoci al nuovo secolo europeo.

P.S. E fischiati il liberoanarchismo per qualche migliaiata d'anni ancora! (Se non dagli amici miei in Papua).
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Sto quieto a non far nulla, arriva la primavera e l'erba cresce rigogliosa.
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Inviato il: 13/9/2007 9:38
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Re: quando finirà la libertà anche su internet?
#83
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(Se non dagli amici miei in Papua).

O in Somalia...
Inviato il: 13/9/2007 12:56
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  •  LaoTzu
      LaoTzu
Re: quando finirà la libertà anche su internet?
#84
Mi sento vacillare
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Da Prefettura di Ku stato di Chu provincia di Henan o forse Gouyang in Anhui o forse ...
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Pax mi viene una battuta facile facile quindi la evito.
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Sto quieto a non far nulla, arriva la primavera e l'erba cresce rigogliosa.
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Inviato il: 13/9/2007 15:37
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Re: quando finirà la libertà anche su internet? Non so, ma qualcuno ci prova a farla finire ora
#85
Mi sento vacillare
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Riprendo un appello da: http://www.adunanzadigitale.org/privacy/index.php

La tutela dei dati personali è una questione di democrazia

20 settembre 2007

E' in corso al Senato un nuovo tentativo di svuotare la legge sulla protezione dei dati personali, a danno dei cittadini e dei lavoratori e a favore delle imprese. La Commissione Industria sta esaminando gli emendamenti alla cosiddetta "lenzuolata Bersani". In seguito alle pressioni di forti organizzazioni imprenditoriali, alcuni parlamentari di entraambe gli schieramenti hanno proposto che tutte le imprese siano esonerate dal predisporre le misure minime di sicurezza a tutela dei dati personali.

Prima dell'estate la Camera aveva già introdotto questo esonero per le imprese con meno di 15 dipendenti. Ora si vorrebbe estendere la cosa a tutte le aziende, violando così la normativa comunitaria, che non consente di sottrarre intere categorie di titolari del trattamento dall'ambito applicativo della disciplina della sicurezza dei dati personali.

Secondo la nostra legge ciascun titolare del trattamento ha l'obbligo di adottare misure di sicurezza "idonee" a ridurre "al minimo" i rischi di distruzione o di perdita, anche accidentale dei dati o di accesso non autorizzato ai dati stessi, ed è esposto a responsabilità per risarcimento del danno ove non riesca a provare di avere adottato tutte le misure idonee ad evitare il pregiudizio eventualmente verificatosi. Tutto ciò verrebbe ora cancellato per le imprese. Già era grave l'esclusione delle piccole imprese.

L'estensione a tutte le aziende è addirittura paradossale, oltre che gravemente lesivo dei diritti dei cittadini. Basti pensare ai dati, anche sensibili, dei lavoratori dipendenti da queste imprese. Un esempio? Le notizie riguardanti la salute. E' un micidiale attacco ai diritti fondamentali.

Ma se tale approccio si rivela come un indizio preoccupante di una deriva sociale che antepone i profitti ai diritti dei cittadini, può trasformarsi in un boomerang per le stesse aziende.

Infatti, se tale esonero può apparire nell'immediato come un "risparmio" per le aziende, avrà l'effetto di ingenerare perplessità e sfiducia nei lavoratori e nei clienti, che non si sentiranno più adeguatamente tutelati, sollecitando i consumatori a preferire quelle imprese che la privacy la considerano un valore da tutelare e un asset della propria attività.

Tale esonero determinerà anche un freno alla spinta innovativa di quelle aziende che nella tutela e nel corretto trattamento dei dati personali hanno trovato uno stimolo per innovare procedure e professionalità e ampliare la propria offerta di servizi.

Ancora più grave è però che gli stessi emendamenti prevedono l'eliminazione delle tutele per le persone giuridiche, gli enti e le associazioni. Si dà il via libera alla schedatura delle associazioni con l'effetto di limitare grandemente il diritto alla libertà di associazione, critica e libera manifestazione del pensiero che sono il sale di ogni democrazia.

Per questo chiediamo al Parlamento di intervenire subito per impedire un attacco tanto micidiale alla libertà dei cittadini.

Stefano Rodotà, Fiorello Cortiana, Carlo Formenti, Arturo Di Corinto

Buona vita

Guglielmo
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Inviato il: 24/9/2007 17:14
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  •  Dusty
      Dusty
Re: quando finirà la libertà anche su internet? Non so, ma qualcuno ci prova a farla finire ora
#86
Dubito ormai di tutto
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UK, o la chiave o la libertà

Londra - Si affinano le tecniche crittografiche? Le forze dell'ordine procedono a tentoni nelle indagini, incappando in documenti indecifrabili? Il Regno Unito non investe nelle tecnologie ma corre ai ripari per mezzo della legge: dal primo di ottobre, riporta Ars Technica, rischia fino a cinque anni di carcere colui che rifiuta di fornire alle autorità i documenti in chiaro o la chiave per decrittare contenuti non intellegibili ma sospetti, che risiedono fisicamente su server UK.

Facente parte del discusso Regulation of Investigatory Powers Act (RIPA) - che dal 2000 autorizza le forze dell'ordine a vigilare in maniera sempre più pervasiva sulle comunicazioni dei cittadini - la sezione 49, foriera della nuova facoltà, è entrata in vigore solo a sette anni dalla sua composizione.

Giusto il tempo di una modifica apportata dal Terrorism Act 2006, che ha esteso i termini della detenzione da due a cinque anni per coloro che rifiutano di collaborare a non meglio precisate "investigazioni riguardo alla sicurezza nazionale". Giusto il tempo di un emendamento che, spiega Computerworld UK, in alcune situazioni impone all'indagato di non rivelare a nessuno al di fuori del proprio avvocato di aver ricevuto il mandato che obbliga a disvelare chiavi o documenti. A onor del vero, nei corso di questi sette anni, è stata indetta anche una consultazione pubblica, ma sono in molti a sottolineare come le proposte siano state ignorate nella formulazione definitiva della legge.
[...]


Continua nell'articolo linkato su Punto Informatico.
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-- Dal Vangelo Secondo Keynes, Capitolo 1, verso 1.
Il portico dipinto
Inviato il: 3/10/2007 11:12
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  •  Dusty
      Dusty
Re: quando finirà la libertà anche su internet? Non so, ma qualcuno ci prova a farla finire ora
#87
Dubito ormai di tutto
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Italia, raddoppia la censura di massa

Roma - Chi avesse fin qui sperato in un tardivo ripensamento, non gradirà: l'Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato, AAMS, ha allargato a dismisura nel corso degli ultimi mesi la lista dei siti messi al bando, i siti Internet, cioè, che gli utenti italiani non possono visitare. L'operazione di sequestro del traffico procede col vento in poppa: se in origine riguardava circa 500 siti ora ne coinvolge più di 2mila.
[...]
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Il portico dipinto
Inviato il: 10/10/2007 9:19
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  •  Dusty
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Re: quando finirà la libertà anche su internet? Non so, ma qualcuno ci prova a farla finire ora
#88
Dubito ormai di tutto
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UK, o la password o la galera
[...]
"Sono stata invitata (che carino, mi aspetteranno con tè e pasticcini?) a rivelare le mie key alla polizia, così che possano visionare questi file. Se non ubbidissi e se gli dicessi di tenere il loro grossi nasi fuori dai miei affari privati sarei punibile sulla base del RIPA". Entro dodici giorni l'attivista dovrà scegliere se fornire la password per accedere ai documenti oppure scontare due anni di carcere, cinque anni nel caso sia sospettata di essere una terrorista.
[...]
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Il portico dipinto
Inviato il: 16/11/2007 11:07
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Re: quando finirà la libertà anche su internet? Non so, ma qualcuno ci prova a farla finire ora
#89
Dubito ormai di tutto
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Da Ground Zero
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*Stati Uniti, il Governo reclama il diritto di leggere le email di chiunque, senza alcun mandato

On October 8, 2007, the United States Court of Appeals for the Sixth Circuit in Cincinnati granted the government’s request for a full-panel hearing in United States v. Warshak case centering on the right of privacy for stored electronic communications. At issue is whether the procedure whereby the government can subpoena stored copies of your email - similar to the way they could simply subpoena any physical mail sitting on your desk - is unconstitutionally broad.

This appears to be more than a mere argument in support of the constitutionality of a Congressional email privacy and access scheme. It represents what may be the fundamental governmental position on Constitutional email and electronic privacy - that there isn’t any. What is important in this case is not the ultimate resolution of that narrow issue, but the position that the United States government is taking on the entire issue of electronic privacy. That position, if accepted, may mean that the government can read anybody’s email at any time without a warrant.
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Inviato il: 20/11/2007 11:43
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  •  Pandora
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Re: quando finirà la libertà anche su internet? Non so, ma qualcuno ci prova a farla finire ora
#90
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La pura e semplice verita' è raramente pura e non è mai semplice.
Inviato il: 23/11/2007 14:18
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