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  •  Garrett
      Garrett
Re: Le pietre di Ica
#91
Mi sento vacillare
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Da The Lost City
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Il rullo di legno che rotola é in realtà soggetto a più tipi di sollecitazioni che hanno tra loro coeficienti di resistenza diversi.

In effetti ho usato il termine "rullo" anche nel caso in cui, come penso, i tronchi fossero fissi e usati solo come supporto per lo scivolamento.
Se il rullo può essere fatto rotolare si riduce enormemente il coefficiente di attrito (da radente avremo un attrito volvente) ma lo stress è maggiore.
Non escludo che nelle settimane, mesi o anni in cui questi blocchi venivano spostati fossero impiegate tecniche diverse adatte al tipo di blocco, al peso, al terreno, ecc...

Bisogna poi contare che nell' azione di rotolìo il punto di sopportazione del peso cambia sempre quindi se questo causa meno stress diretto (da contatto col blocco) per ogni singolo punto del rullo, lo sottopone altesì alla forza di reazione del terreno.



Mi fa notare che la superficie di contatto può essere assunta intorno ai 3 o 4 cm se i rulli hanno un grosso diametro, altrimenti per rulli più piccoli non va bene considerare più di 1,5 o 2 cm di superficie si contatto.

Sì. Mi riferivo a rulli fissi con la faccia smussata.
Ad ogni modo mantenendo valida la distribuzione "qualitativa" del peso pari a 1:100 potremmo ipotizzare 5mm di contatto ogni 50cm: utilizzando tronchi da 25cm di diametro affiancati lavoreremmo a metà del carico di rottura.

Lui sostiene che con l' uso di grassi sulla superficie si dà sollievo al legno ma che questo sistema non può essere utilizzato in tragitti non pianeggianti o inclinati.

Dipende. Se il blocco viene fatto scivolare su un tratto pianeggiante o leggermente inclinato, il grasso è sempre utile perchè riduce l'attrito (o la forza di primo distacco) e quindi la forza richiesta. Se il blocco deve essere fatto scendere è meglio che l'attrito sia il più alto possibile per sfruttarne la benefica azione frenante.
Infine se i rulli vengono fatti rotolare è meglio che l'attrito tra blocco e legno e soprattutto tra legno e terreno rimanga sufficientemente alto (idealmente infinito) per permetterne il rotolamento: in caso contrario i rulli strisciano sul terreno anzichè rotolare.
Inviato il: 11/8/2009 11:33
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  •  Red_Knight
      Red_Knight
Re: Le pietre di Ica
#92
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 31/10/2005
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@sitchinite

Ricordando che la teoria di Frau è di Frau e non mia, e che io la sto solo ripetendo per portarla come argomento, nulla di più (dovrei anche rileggere il libro per essere più accurato): ciò che intendevo dire è che Platone ci ha tramandato il mito parlando esplicitamente di Atlantide ma non è l'unica fonte su cui basarsi per ricostruire storicamente cosa può essere successo al misterioso "continente scomparso". Non dimentichiamo che Platone usa Atlantide come metafora nei suoi dialoghi, dove illustra le sue idee politiche.

Ad ogni modo, combinando tutte le fonti, greche e non greche, leggendarie e non leggendarie, e con le opportune verifiche archeologiche, tutto combacia.
Non dimentichiamo inoltre che si tratta anche dell'unica identificazione supportata da prove; le Canarie, la Spagna, Cipro o Thera (o quant'altro) non reggono, mentre il discorso di Frau non ha niente di ingiustificato.

Per ulteriori informazioni ti rimando al suo libro. Dovrebbero esserci abbastanza estratti in questo link: http://www.colonnedercole.it/navi.htm
Inviato il: 11/8/2009 12:19
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Re: Le pietre di Ica
#93
Sono certo di non sapere
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Cari tutti

Ho seguito tutto il discorso sulle tecniche con cui si sarebbero potute erigere strutture megalitiche in assenza di motori e macchine moderne e devo dire che avevo gia' visto tutto in precedenza.
Ci sono un sacco di documentari della serie "debunkato tutto" dal titolo "Piramidi: te le tiro su in un attimo" o "Pull it!" etc.

Devo anche dire che e' abbastanza verosimile che si possano muovere delle pietre enormi con strumenti rudimentali, bisogna pero' mettersi d'accordo su cosa si sta parlando e sulla SCALA dell'impresa. Cerchero' di dare un po' d'ordine ai miei pensieri....

Come e' stato fatto notare, fino almeno dai tempi storici non si costruiscono piu' strutture megalitiche. La nostra civilta', ad esempio, non lo fa. E dire che si forse si potrebbe.
Il fatto e' che non sarebbe economicamente vantaggioso in quanto non ci potremmo permettere di dedicare risorse cosi' ingenti come quelle che questa attivita' richiederebbe. E lo sarebbe ancora meno per gente che usasse solo mezzi rudimentali, senza contare che non abbiamo MAI visto nessuno erigere niente del genere - o anche di meno impegnativo - con mezzi rudimentali.
Cosa ci spinge a credere che simili imprese siano state compiute con mezzi rudimentali? Niente. Niente se non un flebile ragionamento che parta dal presupposto che visto che non sappiamo quando siano state compiute, ma certamente in un passato piu' o meno remoto, i costruttori DOVEVANO essere piu' primitivi. E' una premessa non dimostrabile in nessuna maniera e persino sconfessata, per esempio, dal Colosseo o dalle Cattedrali Gotiche che, certamente, noi non sapremmo replicare in alcuni particolari (miscela della malta, composizione del vetro ecc.).

Si potrebbe anche pensare, come fa Linucs, che questi signori costruissero delle strutture simili perche' non sapevano come costruirle in nessun'altra maniera. Mi sembra un ragionamento un tantino bizzarro: siccome non sapevano mettere mattoni uno sull'altro spostavano pietroni da migliaia di tonnellate per chilometri, prima di incastrarli precisamente uno sull'altro.
Perche' e' bizzarro? Perche' se ora costruiamo una gru, la gru e' la parte finale di un processo industriale che ha prodotto altre cose e che puo' essere utilizzata per altri lavori. Noi qui invece stiamo parlando di rampe, scivoli ecc. la cui costruzione comporta un lavoro DI GRAN LUNGA PIU' COMPLESSO, dal punto di vista dell'organizzazione, della reperibilita' delle risorse umane e dei materiali dell'opera finale stessa. E ognuno di questi lavori preparatori serve solo per UNA operazione!!!
Anche la "semplice" levigatura delle pietre comporta una complessita' organizzativa ed un uso di risorse tale da far impallidire l'impresa di trasporto dei megaliti.

La vera domanda e' quella posta da Sentiero: cosa spingeva questa gente, qualsiasi tecnologia utilizzassero, a fare un uso cosi' bizzarro delle loro risorse?
Ed inoltre:
Sappiamo veramente a quale scopo queste strutture siano state costruite?
Sembra chiaro che si stia brancolando nel buio. Normalmente gli "studiosi", quando non sanno che pesce prendere tornano da mamma religione, ma non mi sembra una posizione onesta (per non dire che e' apertamente disonesta).

Prima di mettersi a spostare macigni bisognerebbe cercare di rispondere al queste domande fondamentali.
Inviato il: 11/8/2009 12:22
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  •  Red_Knight
      Red_Knight
Re: Le pietre di Ica
#94
Sono certo di non sapere
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@PikeBishop

La tua è un'ottima domanda, a mio parere. Ma perché la religione sarebbe una risposta apertamente disonesta?

Ad ogni modo, anche nel rispondere alla tua domanda si resta nel campo dell'inverificabile; volendo parlare "cautamente", direi che la religione è una delle motivazioni delle culture megalitiche. A quanto parrebbe, i Moai sull'isola di Pasqua servivano per onorare capi o qualcosa del genere. Che sia vero o no, ci suggerisce che la motivazione politica potrebbe essere stata la più forte, presso i costruttori megalitici. Le primitive istituzioni dell'epoca avrebbero trovato in sforzi così colossali un collante sociale e/o una distrazione per il popolo; allo stesso tempo simili opere pubbliche potevano costituire un'ammonizione o un'opera di propaganda. Oppure più semplicemente era un modo di dare lavoro ai disperati, o di sfruttare un avanzo di schiavi altrimenti "sprecato", o di sfruttare gli stessi schiavi con qualcosa di volutamente inutile (qualcosa come scavare buche e riempirle praticametne), a rimarcare con disprezzo il dominio su di essi da parte dei padroni. Sappiamo che l'uomo può essere estremamente irrazionale soprattutto a livello sociale, oltre che individuale. In tempi più primitivi non sappiamo a quanto potesse ammontare la schizofrenia collettiva.

Sono solo le prime cose che mi vengono in mente. Ma tu dai una risposta molto diversa, mi pare di capire. Sbaglio?
Inviato il: 11/8/2009 12:37
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Re: Le pietre di Ica
#95
Sono certo di non sapere
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Da Atene
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cosa spingeva questa gente, qualsiasi tecnologia utilizzassero, a fare un uso cosi' bizzarro delle loro risorse?

La chimera della piena occupazione?
Inviato il: 11/8/2009 13:12
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  •  Pispax
      Pispax
Re: Le pietre di Ica
#96
Sono certo di non sapere
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Trovo che questo argomento sia parecchio affascinante.



Ho letto con grande interesse il dibattito rispetto alle tecniche costruttive degli antichi megaliti.
Mi sembra che alla base di ogni argomentazione ci sia lo stesso presupposto: dal momento sono stati eretti in epoco protostorica in realtà non ci sono testimonianze sul come questa roba sia stata costruita.
Quindi tocca cercare di indovinare.
Giusto?

Da là in poi ognuno si muove sulla strada che preferisce.
La mancanza di testimonianze permette anche di spingerci verso teorie abbastanza ardite, tipo "visto che gli egizi non avevano le tecniche costruttive per erigere le piramidi, allora è ovvio che hanno avuto un aiuto esterno e sono stati utilizzati dei dischi volanti per il trasporto".

C'è una parte di me che si augura di tutto cuore che queste teorie sia vere.

Però vorrei ricordare che gli stessi dubbi che abbiamo per le costruzioni megalitiche di millemila(*) anni fa li abbiamo anche su roba assolutamente storica.

Per esempio ancora oggi non sappiamo come cazzo si sia riusciti a costruire la Cupola del Brunelleschi, a Firenze.

Per i più pigri riporto un pezzo di quell'interessante articolo di wiki:
Citazione:
dopo anni di dibattiti su quale fosse il "magico artificio" che aveva permesso il risultato che è davanti a tutti, non si era andati avanti di un passo. La Cupola ottagonale a facce piane, da costruirsi senza centine e con le malte a lenta presa dell'epoca non poteva reggersi.

(Un esempio del dibattito).

La cupola è stata realizzata nel XV secolo, e le cronache del tempo ci sono pervenute abbondanti. Persino le cronache degli scherzi del Brunelleschi stesso. E nessuna di esse parla di "cose strane".

Quindi andiamoci piano.
Il fatto che alcune cose "non possono" essere state costruite con "le tecniche dell'epoca" (che per inciso più antica è la civiltà e meno conosciamo bene) non implica necessariamente telecinesi, alieni o intervento di divinità minori.



(*) Non vi ricorda qualcosa? O meglio, qualcuno?
(suggerimento: trattasi di persona davvero molto attiva..)
Inviato il: 11/8/2009 13:57
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  •  Pispax
      Pispax
Re: Le pietre di Ica
#97
Sono certo di non sapere
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Citazione:

Red_Knight ha scritto:
@Sitchinite

Ma come, mi spieghi Atlantide con l'ultima glaciazione? Ma non era affondata in un sol giorno e una sola notte di disgrazia? Una sommersione lenta da parte dell'oceano non sarebbe certo entrata nella leggenda quanto uno tsunami (che c'è stato).


Beh, in effetti se la tragedia dell'affondamento di Atlantide fosse durata, che so, mettiamo un mezzo secolo, con tutti quegli atlantidei a sguazzare con l'acqua alle ginocchia per decenni, avrebbe potuto tranquillamente candidarsi per essere il disastro più imbarazzante nella storia dell'uomo.
Inviato il: 11/8/2009 14:07
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  •  Garrett
      Garrett
Re: Le pietre di Ica
#98
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Citazione:
cosa spingeva questa gente, qualsiasi tecnologia utilizzassero, a fare un uso cosi' bizzarro delle loro risorse?

La chimera della piena occupazione?


Straquoto.
Risposta più seria di quello che si potrebbe pensare!

Si potrebbe dire lo stesso anche delle grandiose cattedrali gotiche!

EDIT:

Citazione:
Come e' stato fatto notare, fino almeno dai tempi storici non si costruiscono piu' strutture megalitiche. La nostra civilta', ad esempio, non lo fa. E dire che si forse si potrebbe.


Oggi sappiamo non solo come costruire con pietre ma sappiamo costruire la pietra. Il calcestruzzo è più robusto, economico e facile da "gettare".
Sono sicuro che anche Montezuma e Cheope si sarebbero fatti costruire una piramide... in calcestruzzo.
Inviato il: 11/8/2009 14:40
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Re: Le pietre di Ica
#99
Sono certo di non sapere
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Citazione:
cosa spingeva questa gente, qualsiasi tecnologia utilizzassero, a fare un uso cosi' bizzarro delle loro risorse?

La chimera della piena occupazione?


Questo potrebbe accadere (e in parte accade anche se NOTABILMENTE - ed e' un indizio - non si costruisce nulla) oggi, ma non ai tempi delle cattedrali, per esempio, e mai in presenza di mezzi limitati per itraprendere opere straordinarie. E' chiaro che Paxtibi coglie l'occasione per riferirsi a quel che succedeva, per esempio, con le FFSS: 30 anni fa lasciare che tutti i ferrovieri in esubero stessero a casa pagati sarebbe costato meno che farli lavorare. Altri esempi potrebbero essere portati con timbratori indefessi ed altri parassiti che castrano la produttivita' degli altri, ma non mi sembra il caso che si sta dibattendo ora, nonostante quanto ne possa dire Garrett.

Inoltre si sta parlando di impiegare, per costruire le attrezzature - non per la posa delle pietre - una forza lavoro immensa, che civilta' con tecnologie non sofisticate NON AVREBBERO POTUTO fornire per evidente impossibilita' demografico/logistica.

Citazione:
Sono sicuro che anche Montezuma e Cheope si sarebbero fatti costruire una piramide... in calcestruzzo.

Non credo proprio - e niente ci dice che non avessero gia' tecnologie assimilabili al calcestruzzo - come non credo che Garrett abbia letto quel che ho scritto nel mio precedente intervento, cosi' ripeto: prima di capire perche' le piramidi siano costruite in un modo piuttosto che in un altro bisognerebbe capire quale funzione abbiano. La funzione delle piramidi (e delle altre costruzioni megalitiche) e', ora come ora, del tutto ignota: chiunque abbia speso qualche ora ad esaminare quel che sappiamo della grande piramide senza paraocchi preconcettuali, per esempio, se ne sara' reso conto.

Un'ultima cosa: il fatto che una civilta' sia tecnologicamente avanzata e molto antica non significa necessariamente che usi una tecnologia neanche lontanamente simile alla nostra e non significa neanche che non possa essere stata una tecnologia originale di quella civilta': gli extraterrestri non sono necessari. E pure le loro motivazioni e priorita' non necessariamente devono ricalcare le nostre.

Citazione:
Ma tu dai una risposta molto diversa, mi pare di capire. Sbaglio?

Non sbagli. Come ho detto, a mio parere le motivazioni alla base di queste opere (e di quelle medievali) sono ora come ora - a meno di ritrovamenti rivelatori - insondabili e, se ammettiamo che i costruttori fossero tecnologicamente non avanzati, le realizzazioni impossibili.

Citazione:
perché la religione sarebbe una risposta apertamente disonesta?

Perche' chi la utilizza sa di utilizzarla solo per la sua facilita' a spiegare qualsiasi cosa senza in realta' spiegare niente.
Inviato il: 11/8/2009 23:33
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  •  Garrett
      Garrett
Re: Le pietre di Ica
#100
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Inoltre si sta parlando di impiegare, per costruire le attrezzature - non per la posa delle pietre - una forza lavoro immensa, che civilta' con tecnologie non sofisticate NON AVREBBERO POTUTO fornire per evidente impossibilita' demografico/logistica.

Le opere erano invece realizzabili ANCHE con la tecnologia del tempo. Fino a prova contraria ESISTONO e ciò, per logica, è già un bel punto a favore.
Inviato il: 12/8/2009 0:52
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  •  sitchinite
      sitchinite
Re: Le pietre di Ica
#101
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Citazione:

Garrett ha scritto:
Inoltre si sta parlando di impiegare, per costruire le attrezzature - non per la posa delle pietre - una forza lavoro immensa, che civilta' con tecnologie non sofisticate NON AVREBBERO POTUTO fornire per evidente impossibilita' demografico/logistica.

Le opere erano invece realizzabili ANCHE con la tecnologia del tempo. Fino a prova contraria ESISTONO e ciò, per logica, è già un bel punto a favore.


Immagina di arrivare in amazzonia nel villaggio sperduto con le nostre attrezzature e tirare su in una settimana una casetta per la tua vacanza, con tanto di sanitari, piccoo inpianto fognario, fornelletti da campeggio, letto a 3 piazze, comodino, magari un ventilatore per il caldo etc...
Stai li un mesetto, vieni a contatto con la popolazione locale (con la quale hai un minimo di interazione) che magari ammira stupefatta il cesso, o il comodino, o ti vede che ti scaldi il caffè col fornelletto a gas...
dopo di che pigli e te ne vai.
La tua casetta rimane li, col tempo gli indios cercano di imitarla, la riproducono grezzamente simile, non potendo riprodurre il fornelletto o il ventilatore li disegnano su pietra: un uomo che fa uscire una fiamma da una scatoletta con delle 'pale' a mo di croce vicino...

Qualche anno dopo passano altri indios di altre tribu e trovano tutti sti resti...
a distanza di secoli, quando noi saremo già concime e non sarà rimasta memoria, qualche archeologo passerà li vicino e vedrà sta casetta, la rappresentazione di un uomo che fa uscire una fiamma da una scatoletta...
vedrà il comodino, il letto a 3 piazze, il cesso, e dirà nei suoi simposi che quegli indios erano abili costruttori.
Non potendo credere che però avessero la possibilità di sprigionare il fuoco da una scatoletta, e ovviamente non potevano avere pale da elicottero, magari diranno 'é una rappresentazione simbolica, un culto degli elementi della natura...'

A niente varrà la loro tradizione orale che narra di un uomo venuto da lontano che sprigionava il fuoco dalle mani, o che creava turbini di vento...
Il professor McGarrett nei suoi libri parlerà di miti atti a spiegare la venerazione del fuoco e dell' aria...
Inviato il: 12/8/2009 7:57
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Re: Le pietre di Ica
#102
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Citazione:
Le opere erano invece realizzabili ANCHE con la tecnologia del tempo.Fino a prova contraria ESISTONO e ciò, per logica, è già un bel punto a favore.


Se sono li' sono state messe li' con la tecnologia che aveva chi ce le ha messe.
Gioiamo:

Citazione:
« Hélas, La Palice est mort, il est mort devant Pavie ; hélas, s'il n'estoit pas mort il serait encor en vie. »


Il punto vero e' che noi NON SAPPIAMO che tipo di tecnologia avesse chi ce le ha messe....

PS

Magari ai piu' e' nota questa massima, invece della canzone:

Citazione:
"un quart d'heure avant sa mort il était encore en vie"
Inviato il: 12/8/2009 8:39
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  •  sitchinite
      sitchinite
Re: Le pietre di Ica
#103
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é la versione 'nobile' di "se mio nonno avesse avuto i tasti sarebbe stato un jukebox" ?
Inviato il: 12/8/2009 8:42
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  •  Garrett
      Garrett
Re: Le pietre di Ica
#104
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Sitchinite:
A niente varrà la loro tradizione orale che narra di un uomo venuto da lontano che sprigionava il fuoco dalle mani, o che creava turbini di vento...
Il professor McGarrett nei suoi libri parlerà di miti atti a spiegare la venerazione del fuoco e dell' aria...


Non sono un professore: i libri e i dividì li lascio a chi gozzoviglia sulla creduloneria degli ignoranti.
Detto questo non vedo cosa centri il tuo discorso con il topic:
se dovessimo studiare con la stessa logica una chiesa o un tempio greco o romano, ignorando la storia e i simboli, potremmo pensare che in passato ci fossero personaggi immortali che volavano con aureole sulla testa e ali sulla schiena, in grado di scagliare fulmini e raggi divini financo ascendere al cielo dopo una crocefissione (che sia la croce simbolo dell'elicottero?).
La storia è anche supportata da una ricca collezione di scritti sacri e profani che ne attestano l'autenticità.
Suvvia...
Dagli appunti di Leonardo da Vinci possiamo anche far finta di credere che il nostro avesse immaginato l'elicottero NON che l'abbia costruito davvero; e nemmeno che ne abbia visto uno, a differenza di quello che potrebbe accadere al tuo indio che vive in un'epoca in cui gli elicotteri sono invece COMUNI.
Viceversa quando si parla di ALTRE civiltà - più spirituali e più vicine a Gaia la Madre Terra - i miti diventano realtà e ogni simbolo, fosse pure la stilizzazione di uno scoiattolo che scoreggia, PROVA EVIDENTE di grande sapienza e di tecnologia avanzata. Pazienza se di tutta l'immane tecnologia non si trovi nemmeno una SINGOLA ruota dentata, lo scoiattolo scoreggione BASTA e AVANZA per dimostrare che volavano sulle astronavi.

PikeBishop:
Il punto vero e' che noi NON SAPPIAMO che tipo di tecnologia avesse chi ce le ha messe.....

Fin'ora nessuno ha dimostrato che con la tecnologia NOTA a "quei" popoli (quali?) le opere (?) sarebbero state "irrealizzabili". Del resto stiamo parlando di... trascinare sassi.
Inviato il: 12/8/2009 9:34
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  •  Pispax
      Pispax
Re: Le pietre di Ica
#105
Sono certo di non sapere
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Mi sembra che si stia facendo un po' di confusione.

Certo: le piramidi.
Come hanno fatto gli egizi a costruire le piramidi?
Non lo sappiamo. Però le hanno costruite, e questo è indiscutibile. Quindi ci interroghiamo sul come.
Come hanno fatto in America Latina o in Libano a costruire quelle cose gigantesche utilizzando massi enormi?
Non lo sappiamo. Però le hanno costruite, e questo è indiscutibile. Quindi ci interroghiamo sul come.
(Come ha fatto Brunelleschi a costruire la cupola del Duomo di Firenze appena 500 anni fa?
Non lo sappiamo. Però l'ha costruita, e questo è indiscutibile. Quindi ci interroghiamo sul come.)

Tutto questo comunque rientra nel campo dell'archeologia normale.


La cosa sconvolgente è che ogni tanto scappano fuori reperti, tipo le Pietre di Ica, o le "piramidi" croate, che escono fuori dalla logica dell'archeologia normale e insinuano il dubbio che gli storici stiano prendendo delle solenni cantonate.
Di fronte a roba così una discussione sulle tecniche costruttive delle piramidi a me appare francamente un po' fuori luogo. Fondamentalmente di fronte alle Pietre di Ica - e di fronte a numerose cose analoghe - ci sono solo due possibili posizioni intellettuali: o le riteniamo false, quindi destituite di ogni fondamento storico e ininfluenti; oppure le riteniamo vere e quindi dobbiamo prenderle in considerazione.
(Perdonate l'Ovvietà. D'altra parte non sono stato il primo a citare Lapalisse )

Gli storici e gli archeologi sul tema hanno un atteggiamento che a voler essere benevolenti possimo solo definire attendista.
Semplicemente, non si pongono il problema.

Non voglio attribuire tutto questo (solo) alla consueta perfidia accademica, sia chiaro.
E' sotto gli occhi di tutti il fatto che l'archeologia dispone di risorse scarsissime. Per esempio le tombe etrusche del Lazio sono state aperte, studiate e classificate solo in minima parte, eppure ne conosciamo moltissime ancora chiuse (tombaroli a parte).
Semplicemente, non ci sono i soldi per avviare gli studi. La classificazione goegrafica che ne è stata fatta serve solo ad evitare che qualcuno ci apra un bar.



Tolto questo, personalmente trovo parecchio fuori luogo pensare che la para-archeologia debba necessariamente tener conto dell'influenza di roba tipo gli alieni.
Restiamo con i piedi per terra e manteniamo un atteggiamento laico, please.


Per quanto mi riguarda:

1) LE PIETRE DI ICA SONO FALSE.
Ok. Un medico chirurgo ha impiegato 30 anni della sua vita e pagato un sacco di soldi per farsi scolpire QUINDICIMILA pietre, fra le quali alcune molto grandi, per giocare ai posteri un brutto scherzo.
Commercialmente credo ci abbia rimesso e che i costi così a occhio siano stati superiori ai ricavi; però da buon toscano come beffa questa la trovo fantastica. Meglio delle teste di Modigliani trovate a Livorno.

2) LE PIETRE DI ICA SONO VERE.
Riflettiamo.
Il più antico resto fossile dell'Uomo Moderno risale a 130.000 anni fa ed è stato trovato in Africa. Chiaramente questo non significa che l'Uomo Moderno ha 130.000 anni: significa solo che non ne abbiamo trovati di più vecchi. (Per esempio secondo i paleontologi c'erano MILIARDI di dinosauri che scorazzavano sulla Terra, ma quando abbiamo la fortuna di ritrovarne qualche osso è festa grande).
La storia umana che conosciamo, definendo "reperto storico" una qualunque testimonianza di civiltà umana anche non scritta, grossomodo conta 12.000 anni, dal 10.000 a.C. ad oggi.

Negli ultimi 50 anni ci sono stati moltissimi episodi per i quali la nostra civiltà avrebbe potuto terminare: basta pensare alla Crisi di Cuba per considerare una gran bella fortuna il fatto che oggi siamo qui a discutere, oltretutto su un forum.
Cosa sarebbe successo per esempio se negli anni '60 fosse scoppiato il Guerrone Globale?
Bella domanda.
Immagino che la quasi totalità della nostra civiltà sarebbe stata distrutta. Magari si sarebbero salvate qualche centinaio di milioni di persone nei posti meno civilizzati.
Dal momento che la civiltà si regge su equilibri ESTREMAMENTE precari (provate a pensare ad esempio a un blackout generale di appena un mese: ecco che siamo già tornati indietro di parecchi secoli) in pochi decenni potremmo assistere a un netto imbarbarimento. Ci sarebbe il ricordo della civiltà, ma non ci sarebbero più i mezzi per farla vivere.

In poche altre generazioni il ricordo sarebbe leggenda. Si parlerebbe di una generica "Età dell'Oro" nella quale non era necessario spaccarsi la schiena nei campi tutto il giorno e l'acqua non andava portata a spalla nei secchi d'argilla, ma arrivava magicamente nelle case grazie a magici strumenti chiamati "rubinetti".
E' chissà. Magari fra 10.000 anni una Nazione particolarmente fortunata in una campagna militare impiegherebbe le migliaia di schiavi che ha catturato, e che vista l'improvvisa abbondanza di manodopera non può impiegare diversamente, per costruire un simulacro religioso della Torre Eiffel..
Magari impiegando una casta sacerdotale, gli Ingegneri, che da secoli si tramandano di padre in figlio le loro vaghe conoscenze.

Concludendo: noi non sappiamo assolutamente niente di quello che è accaduto prima del neolitico. Senza scomodare nessun ometto verde, più semplicemente è possibile che il nostro non sia stato il primo ciclo di sviluppo-apice-decadenza di una civiltà tecnologica. Tutto sommato in meno di un decimo del tempo trascorso dall'esistenza conosciuta e provata della razza umana come oggi la conosciuamo, siamo passati da Stonehedge al mandare i satelliti su Saturno.

AMMESSO E NON CONCESSO che questo sia vero, l'unico reale effetto della dimostrazione di questa cosa è che da ora in poi tutti i libri di Storia inizieranno con una breve introduzione che dice:
"Sappiamo per certo che la precedente datazione delle forme di civiltà umane che fa risalire i primi insediamenti umani civilizzati al neolitico è errata; così come probabilmente è errata la precedente datazione delle origini dell'Uomo Moderno. Abbiamo prove dell'esistenza di civiltà umane anteriori alla nostra di moltissime migliaia di anni. Purtroppo, data l'eccessiva usura del tempo sui reperti e l'intervento di alcune glaciazioni che hanno rimescolato ancora di più le cose, di queste benedette civiltà non possiamo dire proprio un bel niente."

Embè?
Inviato il: 12/8/2009 15:37
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Re: Le pietre di Ica
#106
Sono certo di non sapere
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Embè?


EMBEE???

Questo implica il fatto che non vi sia una risposta.
Che l'uomo, questa macchina meravigliosa (altro modo in voga per celebrare l'autoesaltazione della razza), abbia fallito!
Tutta l'umanita' fallisce con questo tentativo di verita'.

Meglio che almeno una risposta (anche la piu' stupida della storia delle risposte) ci sia:
verosimile o meno, e' irrilevante.

Il percorso credo che consista dapprima nell'assuefazione da mistero:
i dubbi, le domande, le idee, le contraddizioni e le incertezze non lasciano spazi a null'altro (soprattutto a capire cio' che ci accade).
Poi, una volta superato il proprio limite cognitivo tutto il mistero diventa frustrante. Pian piano, la maggior parte dei dubbi e' dipanata, e' spiegata, e' teorizzata con ipotesi plausibili (ma anche no!) e l'assuefazione porta ad una crisi di astinenza. Ma se i misteri non ci sono piu', iniziano ad aumentare le certezze.... Certezze che cristallizzano la propria situazione mentale, la fissano a vincoli che sostituiscono i dubbi di cui ci si "drogava" prima e instaurano una nuova dipendenza da "tranquillita'". La confortante condizione di consapevolezza (nella via verso la propria maturita') e' tale, non quando e' appuratamente confermata nella realta', ma (gia') solo quando la si ritiene tale. E' sufficiente questo.
Da questo punto in poi non si cercano piu' gli indizi sulla verita' ma si cercano le conferme alle proprie certezze cristallizzate nel proprio equilibrio confortante.
Altro danno collaterale potrebbe essere che non si distingua piu' il proprio modo di essere (guardando alla fonte come si e' .. almeno provandoci!) ma ci si relazioni a cio' che si acquisito come certo in altri ambiti.
Ovvero:
"scopro" che derivo dagli alieni, ok, rimodello me stesso in base a cio'.
... e cosi' via ...


Dubitare di alcuni argomenti diventa il dubitare di se' stessi... ...e' plausibile, ma non equilibrato e non troppo spesso voluto coscientemente.

(...il discorso e' inquadrabile in un ampio arco di possibilita' ideologico-sociali... e nessuno si puo' ritenere al di fuori di esso ... ... secondo quanto sia il mio modesto parere...e' chiaro!)

Il vero trucco e' essere un buon slalomista per sfuggire a tutte le certezze che ci e' possibile evitare. E che, nel caso non ci si riuscisse, bisognerebbe tenere a mente che le certezze che adottiamo come nostre, sono tali solo relativamente a noi stessi.... per cui soggette alla nostra stessa fallibilita'... (ovvero: meglio non contarci troppo.... ...).
Apologia dell'Incertezza...

p.s.:
Offrire risposte (non verita'! ...solo risposte...) e' il vero business del futuro (...ma anche quello del passato...) ... altro che "EMBE?"


mc
Inviato il: 12/8/2009 16:36
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  •  Santro
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Re: Le pietre di Ica
#107
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AZZ MC!!! Certo che chi ti ha programmato il software sapeva il fatto suo! (Oppure era un pazzo.... )
Inviato il: 12/8/2009 16:57
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Re: Le pietre di Ica
#108
Sono certo di non sapere
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Citazione:
AZZ MC!!! Certo che chi ti ha programmato il software sapeva il fatto suo! (Oppure era un pazzo.... )


Oppure era un programmatore pazzo...
Forse son solo parole a cazzo...
O magari sono un alieno...
Probabilmente "non sono" nemmeno...

...

Seriamente:
Credo che i miei genitori mi abbiano fornito il BIOS... con tutte le informazioni di base ho iniziato il download di piccoli pezzi di firmware per completare il corredo di gestione autonoma.
In parallelo sto scaricando anche pezzi, qua e la', di sistema operativo e il tutto cresce (o involve ... o degenera) insieme.

Ho alle spalle programmatori hardware che hanno contribuito al primo software di boot, per tutto il resto, il codice l'ho messo insieme io.

Non c'e' dubbio che anche io sia pieno di virus (esterni), ma sto lavorando per beccarli ed eliminarli ... ...



p.s.:
Il tuo commento e' un escamotage per non prendere posizione sul discorso???

mc
Inviato il: 12/8/2009 17:49
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  •  Santro
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Re: Le pietre di Ica
#109
Mi sento vacillare
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Citazione:
Il tuo commento e' un escamotage per non prendere posizione sul discorso???

Prendere posizione.......... e come si fa, senza la fede o una mente scientifica? Anche in questo caso, la verità sembra irraggiungibile.
La mia sensazione di base è che siamo vittime di un tremendo gioco; tragico per noi pedine ma sicuramente eccitante e divertente per i giocatori, (chiunque o qualunque cosa essi siano) MA......... non ho le PROVE. Percui rimango così a mezzaria a cercare un appiglio da afferrare con forza, sperando di potermi sciogliere in una risata alla faccia loro.
Ammiro, per la tenacia e sicurezza che emanano, chi scrive post su post per affermare la loro visione delle cose, apparentemente senza vacillare ai colpi degli 'avversari'.

So di non sapere; questa è la spietata e, per ora, irreversibile verità che non mi permette di iscrivermi a nessun club. Tanto meno di fondarne uno mio.

ciao
Inviato il: 12/8/2009 20:29
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  •  Pispax
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Re: Le pietre di Ica
#110
Sono certo di non sapere
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@mc

Ammetto che "EMBE' " sia un termine eccessivo..


In realtà, come ho detto proprio nelle prime parole del mio primo intervento in questo thread, trovo che l'argomento sia affascinante.

Però ogni tanto trovo alcune considerazioni che mi irritano un po'.
In particolare mi irrita quella considerazione, perlopiù inespressa ma sempre ben presente, che dice che dal momento che "non esistevano tecnologie" allora è evidente che i manufatti megalitici sono stati realizzati con l'aiuto degli alieni.
O che la Muraglia cinese è stata fatta con l'aiuto degli alieni, o che le prime freccie d'osso sono state fatte con l'aiuto degli alieni, o che erano gli alieni a tenere acceso il fuoco mentre la tribù aspettava il ritorno dei cacciatori, pregustando tutti, tribù e alieni, l'ottima grigliata.
Immagino che prima o poi qualcuno sosterrà che gli alieni il venerdì sera aiutavano anche a pulire il pesce.

Il mio "embè" è rivolto principalmente contro queste argomentazioni, delle quali non vedo né l'utilità né la necessità.
L'Uomo è più che sufficiente, da solo, a spiegare parecchie cose.


Oggi noi viviamo nell'Olocene.(*)
L'Olocene è iniziato 11.700 anni fa, più o meno al termine dell'ultima glaciazione. Tutti i reperti archeologici trovati che risalgono a quest'epoca parlano di un'evoluzione lenta ma costante della civiltà. I (pochi) reperti archeologici anteriori parlano di una civiltà che non si sviluppava.
Guarda quante belle cose abbiamo fatto in questo poco tempo. Abbiamo attraversato l'Età del Bronzo, quella del Ferro e siamo felicemente approdati in quella del Tungsteno e del Chewing Gum. Siamo passati dai Menhir ai Grattacieli, e forse per le elezioni nazionali del 2050 verrà dato il via ai lavori per la costruzione del ponte sullo Stretto di Messina. Siamo passati dal politeismo al monoteismo e siamo al capitalismo, quella bizzarra religione che prevede che si adorino strani idoli colorati emessi da un tempio che si chiama Zecca. Dagli aquiloni in papiro ai turbojet. Dall'arco e frecce alla carabina di precisione tanto amata dai bracconieri. Dallo studio del cielo fatto dalle dune del deserto a Paolo Fox.
Devo andare avanti?

Tutto questo è avvenuto in un tempo relativamente breve, cioè nel periodo interglaciale dalla fine dell'ultima glaciazione a oggi - periodo che durerà fino alla prossima gelatona.
Durante la glaciazione invece l'Uomo era troppissimo impegnatissimo a dare la caccia al mammuth, o a scavare buchi per pescare, o a fare tutte quelle cose che fanno gli uomini quando la terra glacia per poter pensare oziosamente che se si cuoce l'argilla in un forno il vaso è molto più resistente e bello. Oppure che il concetto stesso di forno potesse avere più efficienza se da buco nel terreno si trasformava in qualcosa di diverso.
Toccava lavorare, e parecchio, solo per poter sopravvivere.


Finita la glaciazione invece si è potuto pensare anche ad altro.


Prima dell'Olocene c'era il Pleistocene, che di glaciazioni in 1.8 milioni di anni ne ha viste ben 4.
La penultima è stata Riss, che è terminata 130.000 anni fa.
Poi è iniziata Wurm, ma fra l'una e l'altra sono passati ben 50.000 anni di periodo interglaciale.
Il più antico fossile umano risale appunto a 130.000 anni fa, ma l'homo modernus et calcisticus sicuramente è più antico. Sarebbe stato proprio un bel culo trovare il teschio proprio del nostro primo bisnonno, no?
Noi in meno di 15.000 anni di periodo interglaciale siamo riusciti a inventare di tutto, dal satellite Telecom al debito pubblico.
E' così inverosimile pensare che in 50.000 anni i nostri nonni, persone con lo stesso patrimonio genetico nostro e con condizioni climatiche e ambientali simili alle nostre, non abbiano potuto sviluppare una tecnologia qualunque?
E che qualche brandello di tecnologia abbia potuto sopravvivere, di interstadio glaciale in interstadio glaciale, fino a popolazioni a noi più prossime?

Evidentemente si, è inverosimile.
Basta trovare un pietrone dove non dovrebbe essere che subito si pensa agli alieni.




Gli altri aspetti dell'EMBE' sono già scritti negli astri.
Dal punto di vista pratico una scoperta del genere non credo rivoluzionerebbe la storiografia, esattamente come la scoperta che i rettili per un periodo lunghissimo sono stati la forma di vita dominante non ha rivoluzionato la biologia o la filosofia.
Immagino che ci si limiterebbe a prenderne atto perlopiù con una certa delusione (**).
E stop.

Dal punto di vista filosofico è possibile che la cosa abbia un qualche tipo di impatto.
La violenza dell'impatto però è discutibile.
Nessuna cultura antropocentrica che sia sopravvissuta alla conoscenza del fatto che le Lucertole hanno dominato la Terra per centinaia di milioni di anni può farsi minimamente intimidire dal fatto che l'Uomo (l'Uomo, non il Criceto) sia stato Padrone anche quando si pensava che i Padroni fossero altri.
Anzi.

Credo che sarei fra i pochissimi a trovare emozionante una notizia del genere.
A mio avviso molti direttori di TG non la riterrebbero degna neppure del titolo di chiusura dell'edizione della notte.

L'unica soddisfazione intellettuale possibile può venire dal fatto che con una notizia del genere quei coglioni dei i Creazionisti sbatterebbero una bella grugnata, e sarebbero costretti in tutta fretta a edificare nuove e più possenti fortificazioni mentali.
Anche qui, non che tutto ciò serva a qualcosa: però tutta questa spinta edilizia può far bene all'economia.








(*) Nota doverosa: io sono un metalmeccanico, non un geologo.
Ci tengo a precisarlo perché tutta questa conoscenza onnicomprensiva a rileggere l'intervento mi suonava lievemente debuncherica.
La mia fonte, come spesso accade, è wikipedia. Più qualche vaga lettura di qualche decina di anni fa che ha suggerito i collegamenti.

(**) La delusione nascerebbe dal fatto che queste nuove, sconvolgenti rivelazioni non aiutano minimamente la riapertura delle indagini sulla morte di Lady D.
E che cazzo.
Inviato il: 13/8/2009 2:22
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Re: Le pietre di Ica
#111
Sono certo di non sapere
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Pispax:
forse hai interpretato la mia osservazione come un'arringa in difesa delle teorie "uomo ibrido-figlio di alieni" (ho appena riletto il mio post e capisco che potesse sembrare piu' una giustificazione che una critica...! ).
In realta' sono assolutamente irritato anch'io da questi salti quantici assurdi tra uomo-scimmia e uomo ibrido simil-divino, e sono in particolare stufo di accettare risposte inventate di sana pianta o piuttosto ispirate da fantasie di ragazzino, "confermate" solo perche' alcune cose se capovolte, ribaltate, appiattite, appiccicate e stiracchiate combaciano con altre, o solo perche' "sta male che non si sappia nulla di nulla", o, magari, solo per alimentare un qualche orgoglio umanofilo sopito (a ragione, viste le merdate che questo animale di merda continua a concepire!) al fine di riscattare le proprie origini attribuendole a divinita' o semidivinita', piuttosto che popolazioni intergalattiche "super-intelligentissime" ... Lo trovo al quanto patetico.

Per cui, siamo per l'ennesima volta d'accordo (in linea di massima) .

Sull'"EMbe'" facevo solo il pignolo.

p.s.:
rileggendo il mio post mi sono accorto di quanto sia stato diplomatico... quasi neutrale, posato, imparziale... in effetti la cosa ha spiazzato anche me: volevo rispondermi per mandarmi a cagare... (scherzo... confermo tutto cio', specificando che trovo quei meccanismi mentali descritti deprecabili... come dicevo su: patetici ).

mc
Inviato il: 13/8/2009 11:28
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  •  ahmbar
      ahmbar
Re: Le pietre di Ica
#112
Dubito ormai di tutto
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Devo riassumere risposte a parecchi interventi, perdonate la lunghezza del post

Garret
Citazione:
la piramide è la forma che permette la massima facilità costruttiva e stabilità risparmiando pure 2/3 di materiale rispetto ad un parallelepipedo! Quindi.. no... non è un caso che la forma a piramide sia così diffusa.


E' talmente "non un caso" che da (almeno) 4000 anni nessuno la usa piu' (tranne rarissime eccezioni), ne' di qua ne’ di la' dal mare



Juan de Santa Cruz Pachacuti Llamqui, cronista del 16° secolo, ne aveva dato una descrizione precisa - le aveva chiamate piedras manco, ossia "pietre di potere"
...stando alle cronache dello spagnolo Pedro Simon che ne parla nel suo libro "Noticias Historiales"...


Non sappiamo se fossero le stesse pietre!

Cio' che sappiamo e' la descrizione e il nome che gli storici dell'epoca diedero loro
Le pietre di Ica corrispondono a detta descrizione, e si chiamano "piedras manco"

Tu richiedi (con ragione) precisione e fonti, ma sarebbe corretto che tu per primo rispettassi certe regole

Sei pronto infatti a sostenere (dato che le pietre "non possono essere autentiche")
che un rispettato dottore sia o un furfante o un totale ingenuo,
che 3 diversi professionisti, che dell'esame dei minerali hanno fatto la ragione di studi e di vita, hanno tutti preso una cantonata definendole "antiche"
che diversi architetti, alcuni fra i piu' rispettati del mondo, nonche' il Rettore del Politecnico di Lima hanno tutti mentito asserendo di averle trovate in tombe preincaiche

Poi, quando si tratta di offrire risposte "concrete" cosa offri?

Nel caso delle rovine di Baalbek i blocchi da "mille tonnellate" saranno stati fatti scivolare su scivoli ingrassati, mi pare evidente! E infatti i blocchi più pesanti stanno alla base

Infine la posa dei massi più grossi avviene togliendo molto lentamente la sabbia e la terra usate come rampe.


Fonte? prove? testimonianze di queste affermazioni? Studi di fattibilita’?


E’ questa la tua sola “prova”?
Il problema, visto che le pietre sono a testimoniarlo, è stato certamente superato.



Per cio' che sappiamo, come gia’ ricordato da Sitchinite, i due tentativi di “dimostrare come fecero i nostri antenati” si sono risolti in due disastri

Inoltre i blocchi piu' pesanti a Baalbek sono sospesi, aggiungendo cosi’ ai problemi gia’ ai limiti (ed oltre…) del trasporto in piano anche quelli del trasporto in salita



Riattraversando l'oceano, se nel caso di Sacsayhuaman la più probabile cava è stata localizzata a circa 7 Km di distanza, nel caso di Tiwanaku è possibile trovare le indicazioni più diverse, dai 300 Km riportati da una fonte (M. Longhena e W. Alva "Antico Perù"), ai relativamente più modesti 90 Km riferiti da altri.

Si tratta comunque di pesi e distanze immensi, data anche la natura accidentata dei terreni montagnosi sui quali si svolgeva il trasporto (ad Ollantaytambo, per esempio, si trattò di superare uno strapiombo quasi verticale alto circa 140 metri sulla vallata sottostante, con pesi nell'ordine delle 120 tonnellate).

Se consideriamo tuttavia come i costruttori di Tiwanaku, Ollantaytambo e Sachsaywaman non disponessero di animali da soma, nè conoscessero l'uso del ferro o della ruota, l'impresa che questi costruttori riuscirono a realizzare ci appare in tutta la sua reale immensità.
link



E qui arriviamo al punto che , secondo me, e' il piu' importante :
se nel caso di un obelisco esiste una giustificazione per le enormi dimensioni (politica, religiosa, culturale etc.), questa viene totalmente a mancare nel caso di costruzioni.


Perchè infatti dispiegare risorse tanto immense nell'estrazione e trasporto di pesi enormi quando i medesimi risultati avrebbero potuto essere raggiunti con blocchi molto più piccoli?

Per esempio, nella grande piramide o a Baalbek blocchi da 100, 200 o 800 T. sono utilizzati con lo stesso fine e risultato di quelli molto piu' piccoli

Se poi si affronta la questione degli incastri, il problema appare in tutta la sua evidenza: non solo infatti simili pietre dovevano essere trasportate per decine di km. in condizioni ai limiti delle capacità umane, ma dovevano anche essere innalzate e rifinite con tanta precisione da non richiedere altro per essere giuntate.


L'unica risposta che io ho trovato a questo controsenso e' che per i costruttori, per quanto assurdo a noi possa sembrare, non era un problema tagliare, trasportare e lavorare simili colossi




Ovviamente sarebbe da idioti usare pietre per costruire edifici quando c'è l'ottimo calcestruzzo. Già i romani l'avevano capito.

Io direi che, assemblando le pietre con quella caratteristica struttura poligonale, hanno dimostrato bene chi aveva ragione

Per fare un esempio, i terremoti a Cuzco del 1650 e del 1950 distrussero gran parte della cattedrale spagnola e della citta’, ma rimasero intatte le fondazioni e quelle parti di muro realizzate appunto con la tecnica poligonale



Che ha un suo perche’, dato che e’ antisismica


Ma tanto noi la sappiamo piu’ lunga, e usiamo il calcestruzzo






Unità di misura dell'inimmaginabile please? ...Le lastre di marmo e i blocchi di pietra diventavano lisci come l'olio.

E in base a quale alchimia strumenti di rame e pietra (gli unici attribuiti alle culture di allora) potevano rendere anche il granito o la diorite "lisci come l'olio"?

Attualmente solo le frese al diamante hanno simili capacita', che oltretutto non riescono ad eguagliare la precisione di finitura dei nostri ante-antenati (0,016 mm)


Precisione che ha permesso questo vero e proprio miracolo ingegneristico di costruzione modulare....



Tiwanaku (Bolivia) Source: Jean-Pierre Protzen & Stella E.Nair, “On Reconstructing Tiwanaku Architecture”,
Journal of the Society of Architectural Historians, Vol. 59, Nr.3, 2000, pp. 358-371 link


.... ma utilizzando blocchi fra le 100 e le 200 tonnellate, intagliati, forati e incastrati perfettamente.

Forse non si trattava solo di "spostare sassi"


Ma Tiwanaku merita di piu’, faro’ un post specifico sulle civilta’ antidiluviane e su di lei
Intanto qualche link su questa meraviglia del mondo antico

link 1 link 2 link 3




Inserisco l’ultima cosa che mi e’ venuta in mente, ma l’elenco sarebbe lunghissimo per "dimostrare" le sicure fallacie della storia come ce l'hanno raccontata, la quale ci dice che non esistevano contatti fra le popolazioni divise dall’oceano sino al 1492


Qualcuno lo doveva ricordare agli Olmechi (1300- 600 A.C.), che, fregandosene delle supposizioni, ci hanno lasciato delle testimonianze inoppugnabili che e’ solo (questa sicuramente) “fantastoria” :




Ricordo che le prime popolazioni negroidi mai apparse in sudamerica furono importate come schiavi nel 1500


Queste statue dalle caratteristiche negroidi si possono trovare anche in altri siti archeologici, come per esempio Cerro Nestepe, Tuxtla, San Lorenzo e Tres Zapotes, luoghi distanti anche 1600 chilometri l’uno dall’altro. In queste località sono state ritrovate altre statue e statuine, dalle fattezze mongoloidi e persino caucasodi, e tutto ciò fa pensare che la società Olmeca fosse multirazziale, anche se le classi dominanti devono essere state d’origine africana.

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  •  Garrett
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Re: Le pietre di Ica
#113
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E' talmente "non un caso" che da (almeno) 4000 anni nessuno la usa piu' (tranne rarissime eccezioni), ne' di qua ne’ di la' dal mare

No non è un caso perchè per quanto le popolazioni che costruivano piramidi fossero bravi a spostare sassi erano, a livello architettonico, estremamente primitivi.
Se il massimo che si riesce a fare è mettere sassi sopra sassi sopra sassi, la piramide permette di risparmiare 2/3 rispetto a un parallelepipedo di uguale altezza.
Tolto il vincolo della "facilità costruttiva" esistono strutture ben più economiche da costruire.

Sei pronto infatti a sostenere (dato che le pietre "non possono essere autentiche")
che un rispettato dottore sia o un furfante o un totale ingenuo,
che 3 diversi professionisti, che dell'esame dei minerali hanno fatto la ragione di studi e di vita, hanno tutti preso una cantonata definendole "antiche"
che diversi architetti, alcuni fra i piu' rispettati del mondo, nonche' il Rettore del Politecnico di Lima hanno tutti mentito asserendo di averle trovate in tombe preincaiche


Delle analisi compiute da tali esperti non si hanno molte notizie e come abbiamo già avuto modo di discutere alcuni di loro NON hanno in alcun modo "sdoganato" la datazione proposta da Cabrera.
Se la "datazione" consiste solo nel misurare lo spessore dell'ossido allora lo ripeto per l'ennesima volta: non è uno studio nè serio nè attendibile.
Si fanno attentati di dimensioni planetarie, guerre con milioni di morti: non mi stupirei afatto se un paio di baroni facessero i furbetti per il loro tornaconto!
Del resto le uniche pietre che Cabrera ha offerto per le analisi erano false: anche se alla fine ha ammesso di averle fatte fare dimostra comunque di essere il primo a non saperle riconoscere. Quante altre sono false? E quelle vere perchè non le fa analizzare con gli stessi metodi che lo hanno sbugiardato la prima volta?

Fonte? prove? testimonianze di queste affermazioni? Studi di fattibilita’?

Gli schizofrenici abitanti dell'Isola di Pasqua trascinavano centinaia di teste da 100 tonnellate l'una usando legno di palma. I romani hanno trasportato integro e via nave un obelisco da 350 tonnellate dall'Egitto. Senza tante balle.

Inoltre i blocchi piu' pesanti a Baalbek sono sospesi, aggiungendo cosi’ ai problemi gia’ ai limiti (ed oltre…) del trasporto in piano anche quelli del trasporto in salita

Non è vero. Se fai una rampa 1:100, che è la pendenza tipica dei tubi di casa tua, l'aumento di peso è del tutto trascurabile.
Il vero mistero misterioso è perchè ragionamenti che erano così ovvi persino a gente vissuta 5000 anni fa, e probabilmente anche alla maggiorparte delle scimmie e altri animali domestici, appaiano del tutto incomprensibili al giorno d'oggi.

Perchè infatti dispiegare risorse tanto immense nell'estrazione e trasporto di pesi enormi quando i medesimi risultati avrebbero potuto essere raggiunti con blocchi molto più piccoli?

Perchè costruire grattacieli di 500 metri di altezza, con il rischio che qualche stronzo li rada al suolo, quando si potrebbero costruire comode palazzine con giardino e piscina?
Il motivo è la gloria eterna e lo stupore delle generazioni future.
Hai le prove che ci fossero altri fini? Bene. Altrimenti rimangono ipotesi e opinioni personali.

L'unica risposta che io ho trovato a questo controsenso e' che per i costruttori, per quanto assurdo a noi possa sembrare, non era un problema tagliare, trasportare e lavorare simili colossi

Puoi tagliare il marmo anche usando una sega di rame e sabbia. Ma sai il tempo che ci vuole?

E in base a quale alchimia strumenti di rame e pietra (gli unici attribuiti alle culture di allora) potevano rendere anche il granito o la diorite "lisci come l'olio"?

Carta vetro e olio di gomito, ragazzo.

Attualmente solo le frese al diamante hanno simili capacita', che oltretutto non riescono ad eguagliare la precisione di finitura dei nostri ante-antenati (0,016 mm)

16 micron... ESAGERATO... nelle foto si vedono buchi di centimetri!
Altro che moduli ingegneristici!

Inserisco l’ultima cosa che mi e’ venuta in mente, ma l’elenco sarebbe lunghissimo per "dimostrare" le sicure fallacie della storia come ce l'hanno raccontata, la quale ci dice che non esistevano contatti fra le popolazioni divise dall’oceano sino al 1492
Qualcuno lo doveva ricordare agli Olmechi (1300- 600 A.C.), che, fregandosene delle supposizioni, ci hanno lasciato delle testimonianze inoppugnabili che e’ solo (questa sicuramente) “fantastoria” :


Se si trovano le prove non vedo che problemi ci siano a riscrivere la storia.
Figurati che ci sono studiosi che propongono che i primi colonizzatori delle americhe fossero europei.

Queste statue dalle caratteristiche negroidi si possono trovare anche in altri siti archeologici, come per esempio Cerro Nestepe, Tuxtla, San Lorenzo e Tres Zapotes, luoghi distanti anche 1600 chilometri l’uno dall’altro. In queste località sono state ritrovate altre statue e statuine, dalle fattezze mongoloidi e persino caucasodi, e tutto ciò fa pensare che la società Olmeca fosse multirazziale, anche se le classi dominanti devono essere state d’origine africana.

Ahia... vuoi vedere che ora escono le prove?
Inviato il: 14/8/2009 1:16
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  •  sitchinite
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Re: Le pietre di Ica
#114
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ahmbar ha scritto:

Queste statue dalle caratteristiche negroidi si possono trovare anche in altri siti archeologici, come per esempio Cerro Nestepe, Tuxtla, San Lorenzo e Tres Zapotes, luoghi distanti anche 1600 chilometri l’uno dall’altro. In queste località sono state ritrovate altre statue e statuine, dalle fattezze mongoloidi e persino caucasodi, e tutto ciò fa pensare che la società Olmeca fosse multirazziale, anche se le classi dominanti devono essere state d’origine africana.

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Questo degli olmechi in realtà é ormai un 'falso mistero' abbondantemente risolto da tanti anni nonostante ci sia ancora qualcuno che lo metta in dobbio.

CLYDE WINTERS ha già risolto il tutto con abbondante documentazione, ormai affermare che gli olmechi non erano africani é negare una evidenza.

(é stato uno dei punti chiave del mio primo seminario)
Inviato il: 14/8/2009 1:45
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  •  sitchinite
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Re: Le pietre di Ica
#115
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Citazione:

Garrett ha scritto:

Queste statue dalle caratteristiche negroidi si possono trovare anche in altri siti archeologici, come per esempio Cerro Nestepe, Tuxtla, San Lorenzo e Tres Zapotes, luoghi distanti anche 1600 chilometri l’uno dall’altro. In queste località sono state ritrovate altre statue e statuine, dalle fattezze mongoloidi e persino caucasodi, e tutto ciò fa pensare che la società Olmeca fosse multirazziale, anche se le classi dominanti devono essere state d’origine africana.

Ahia... vuoi vedere che ora escono le prove?


dal mio database personale:



african origins of the olmecs - clyde winters

africanized mayas, olmecs, and classical mayas - clyde winters

anthropological study of the origins of the olmecs - clyde winters

e che dire di:

skeletal evidence of african olmecs - clyde winters
Inviato il: 14/8/2009 1:52
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  •  ahmbar
      ahmbar
Re: Le pietre di Ica
#116
Dubito ormai di tutto
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Garret
Non è vero. Se fai una rampa 1:100, che è la pendenza tipica dei tubi di casa tua, l'aumento di peso è del tutto trascurabile. Il vero mistero misterioso è perchè ragionamenti che erano così ovvi persino a gente vissuta 5000 anni fa, e probabilmente anche alla maggiorparte delle scimmie e altri animali domestici, appaiano del tutto incomprensibili al giorno d'oggi.

Forse perche' chi hai cosi' elegantemente paragonato anche a "scimmie ed animali domestici" si domanda il perche' sarebbe necessario costruire un piano inclinato capace di reggere 800 T., che costringerebbe ad impiegare un quantitativo stratosferico di materiale e manodopera, quando potrei ottenere lo stesso risultato utilizzando 800 pezzi da 1 T.

E senza costruire nulla




Basta con le cazzate: abbiate un po' di rispetto per una delle più grandi civiltà mai esistite! La civiltà azteca arrivò al culmine quasi contemporaneamente all'arrivo degli spagnoli, altro che templi ereditati millenni prima!

Perche' mai fidarsi di cio' che ci dicono i nativi?
Meno male che noi la sappiamo piu' lunga!


Detto questo, visto il tono che hai usato e l'arroganza che metti in tutti i tuoi commenti, ti lascio alle tue granitiche certezze che "con l'olio di gomito e gli strumenti di rame si tagliano e incidono i blocchi di granito e diorite"





Ma chi sei, il fratello peruviano di Zahi Hawass?
Inviato il: 14/8/2009 2:42
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  •  Pispax
      Pispax
Re: Le pietre di Ica
#117
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 19/3/2009
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@ ahmbar

Citazione:
E in base a quale alchimia strumenti di rame e pietra (gli unici attribuiti alle culture di allora) potevano rendere anche il granito o la diorite "lisci come l'olio"?


Oltre all'iimagine che posti tu ce ne sarebbero moltissime altre.

Questa è stata facile da trovare ed è molto bella:


Un amico che ha avuto la fortuna di visitare quei posti mi disse che la spiegazione che veniva abitualmente data dagli studiosi era che con ogni probabilità gli Inca sapevano produrre, utilizzando sostanze naturali, degli acidi che intaccavano la pietra e che permettevano sagomature particolarmente precise.
Le pietre erano sovrapposte senza usare malta: pazzesca la dimostrazione (che io non ho visto) del foglio di carta che riesce a passare fra pietrone e pietrone.



In ogni caso l'argomento meriterebbe di essere approfondito: perché da una parte costruivano edifici come quelli delle foto, ma dall'altra..





(Un particolare)


.. utilizzavano tecniche edilizie molto più "tradizionali"





(EDIT: Zahi Hawass, quel bizzarro personaggio, per inciso è uno dei pochi che sostiene che le piramidi di Visoko siano strutture artificiali.
Chi l'avrebbe mai detto, eh?
Inviato il: 14/8/2009 3:11
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  •  Garrett
      Garrett
Re: Le pietre di Ica
#118
Mi sento vacillare
Iscritto il: 8/7/2009
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Forse perche' chi hai cosi' elegantemente paragonato anche a "scimmie ed animali domestici"

Ehem... in realtà non sono io che ho paragonato gli antichi a stupide scimmie.
Se metti uno scimpanzè in una stanza con una sedia e una banana appesa al soffitto e dopo un po' vedi che la banana è scomparsa, credi che lo scimpanzè abbia imparato a costruire gli elicotteri?

si domanda il perche' sarebbe necessario costruire un piano inclinato capace di reggere 800 T., che costringerebbe ad impiegare un quantitativo stratosferico di materiale e manodopera,

Quindi? Avranno impiegato un quantitativo "stratosferico" di materiale e manodopera, esattamente come hanno fatto gli egizi con le piramidi e i romani con acquedotti e anfiteatri.
Perchè la gente doveva rompersi la schiena a costruire le incredibili cattedrali gotiche quando la maggiorparte di loro viveva in case di legno?
Perchè ci credevano!
Non si può giudicare con il "buon senso" di oggi la logica, il senso estetico, la morale di popoli evolutisi per millenni in altri continenti!

quando potrei ottenere lo stesso risultato utilizzando 800 pezzi da 1 T.

Se avessero utilizzato pietre piccole il risultato non sarebbe stato così strabiliante.

Perche' mai fidarsi di cio' che ci dicono i nativi?

Si sfruttano un paio di leggende per "sdoganare" l'idea che TUTTE le civiltà NOTE meso e sud americane, inclusi Maya e Aztechi, non fossero capaci di costruire un cazzo.

Detto questo, visto il tono che hai usato e l'arroganza che metti in tutti i tuoi commenti, ti lascio alle tue granitiche certezze che "con l'olio di gomito e gli strumenti di rame si tagliano e incidono i blocchi di granito e diorite"

Si tratta sempre di opinioni e le tue certezze non sono meno granitiche delle mie.
Perchè non le accetto? Perchè mi sembrano piuttosto illogiche.
Mettiamola così:
Sappiamo quando alcune civiltà sono esistite e sappiamo che quelle civiltà avevano edifici di cui nessuno può metterne in dubbio la bellezze e la maestria di chi le ha costruite.
Su questo siamo d'accordo, no?
Quello che fai è un ragionamento che a me pare vagamente circolare.
Dal momento che non si conoscono esattamente le tecniche che hanno impiegato allora non sono stati loro i costruttori ma ALTRE civiltà. La cosa è paradossale perchè ANCHE di queste fantomatiche civiltà non si conoscono le tecniche che a loro volta avrebbero dovuto impiegare. Ma non solo! Nemmeno si ha un reperto che ci faccia ipotizzare la loro stessa esistenza! Non è più facile, fino a prova contraria, accettare pacificamente che IN OGNI CASO i Maya, gli Aztechi e gli Inca avevano tutto il necessario per costruire i templi senza inseguire il mito della civiltà primigenia, "scippatrice" di costruzioni?
Potrei chiederti: da dove arriva la TUA granitica certezza che gli Aztechi o i Maya non ne sarebbero stati capaci?
Inviato il: 14/8/2009 9:29
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  •  Red_Knight
      Red_Knight
Re: Le pietre di Ica
#119
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 31/10/2005
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Entia non sunt multiplicanda praeter necessitatem... Il ragionamento di Garrett mi pare impeccabile.

Nessuno nega l'esistenza di alcuni dilemmi o bizzarrie archeologici, senz'altro affascinanti, ma le spiegazioni più mirabolanti del mistero stesso non portano da nessuna parte.

Sembra di discutere dell'esistenza di Dio, non trovate?
Inviato il: 14/8/2009 11:37
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  •  ahmbar
      ahmbar
Re: Le pietre di Ica
#120
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 25/3/2007
Da Milano
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Da quanto si osserva, la storia dell'uomo e' sempre costante : chi vince prende tutto
Si cancellano credenze, miti, conquiste delle popolazioni autoctone e li si riadatta alle proprie, per dimostrare "la superiorita' della propria cultura" ed obliare quella dei vinti

Cio' che possiamo vedere a questo proposito con le piramidi egiziane e' , a mio parere ovviamente, decisamente esplicativo : piu' indietro vai nel tempo e migliore e' la qualita' delle costruzioni.
Esattamente il contrario di quello che dovrebbe avvenire nel caso di evoluzione lineare : miglioro la mia esperienza = miglioro la qualita' delle mie opere

Ma esattamente quello che sarebbe dovuto succedere se i vincitori, che non avevano la minima idea di come edificare costruzioni cosi' tecnicamente difficili e complesse, avessero cercato di imitarle


Aldila' dell'oceano poi non esiste nemmeno questo fatto, perche' Maya, Aztechi etc non si sono nemmeno arrogati questa capacita'
Che e' stata comunque loro attribuita malgrado non possedessero nemmeno gli strumenti necessari per lavorare pietre di quella durezza





A differenza di quanto riporta qualcuno, io non possiedo "granitiche certezze" ma solo tanta curiosita' e sani dubbi
Ma anche qualche certezza, tipo quella che, con strumenti di rame e pietra, ti puoi sognare di lavorare con quel grado di finitura granito e diorite
Inviato il: 14/8/2009 12:14
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