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  Quello che non vi dicono sui terremotati abruzzesi

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  •  Makk
      Makk
Re: Quello che non vi dicono sui terremotati abruzzesi
#91
Mi sento vacillare
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Inviato il: 10/4/2010 21:38
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  •  astro7
      astro7
Re: Quello che non vi dicono sui terremotati abruzzesi
#92
Mi sento vacillare
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  •  sitchinite
      sitchinite
Re: Quello che non vi dicono sui terremotati abruzzesi
#93
Sono certo di non sapere
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Inviato il: 21/4/2010 8:06
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  •  Fabyan
      Fabyan
Re: Quello che non vi dicono sui terremotati abruzzesi
#94
Mi sento vacillare
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Mi permetto di incollarlo qui perche' credo che la faccenda interessi molto gli Abruzzesi:

Fonte: http://www.repubblica.it/cronaca/2010/04/23/news/g8_23_aprile-3554074/

Dal costruttore della cricca cinquecentomila euro a Scajola

I pm scoprono assegni circolari partiti dal conto del progettista Angelo Zampolini. Sui rapporti del ministro con l'imprenditore interrogato anche Bertolaso
di CARLO BONINI e FRANCESCO VIVIANO

Una delle strutture realizzate per il G8 alla Maddalena
ROMA - L'inchiesta della Procura di Perugia sulla "Cricca" degli appalti pubblici - G8 della Maddalena, mondiali di nuoto, anniversario per i 150 anni dell'Unità d'Italia - cammina. E ora incrocia la strada del ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola perché singolare beneficiario, quando era un semplice parlamentare dell'opposizione, di una provvista di circa mezzo milione di euro messa a disposizione da una delle "tasche" del costruttore Diego Anemone (oggi detenuto con Angelo Balducci, Mauro Della Giovampaola, Fabio De Santis) per l'acquisto di un appartamento intestato alla figlia.

La scoperta del filo che annoda una delle figure chiave della "Cricca" al ministro è recente ed è documentata - lo vedremo - dal lavoro di indagine della Guardia di Finanza. Tanto che, il 12 aprile scorso, durante il suo lungo interrogatorio con i pubblici ministeri umbri Sergio Sottani e Alessia Tavarnesi, ne viene chiesto conto allo stesso Guido Bertolaso, accusato per altro di essere stato corrotto proprio da Diego Anemone. Chiedono i pm: "Sa se e che tipo di rapporti esistono tra Anemone e l'onorevole Claudio Scajola?". Il capo della Protezione civile cade dalle nuvole. Ammesso che esista - spiega - il rapporto tra quei due gli è ignoto.

La domanda rivolta a Bertolaso, per quel che se ne sa, non ha sin qui trovato risposte neppure altrove (Anemone, dal giorno del suo arresto, ha scelto di esercitare il suo diritto al silenzio). A meno di non voler considerare tale la circostanza che nel primo governo Berlusconi Scajola sia stato ministro dell'Interno e che Anemone dal ministero dell'Interno abbia nel tempo ricevuto appalti. Di questa vicenda, dunque, resta al momento solo il presupposto. Che, come si è detto, è documentale. E che racconta una storia che finisce appunto a Scajola, ma parte dagli accertamenti della Finanza sul conto di un oscuro architetto legato a doppio filo a Diego Anemone e su assegni circolari per circa 500 mila euro.

L'architetto ha un nome: Angelo Zampolini. Lavora come progettista del Gruppo Anemone e, come il commercialista Stefano Gazzani, è una delle "tasche" di chi del Gruppo e delle sue risorse dispone in prima persona: Diego Anemone. Poco più che una testa di paglia - ipotizzano la Procura e la Finanza - utilizzata dal costruttore per dissimulare l'origine di operazioni finanziarie di cui in realtà è il dominus. E che hanno l'odore di tangenti. Nel 2009, la Banca d'Italia segnala infatti sui conti dell'architetto e del commercialista operazioni contabili sospette. Per i loro importi e - accerta la Guardia di Finanza - per la loro natura. Tra il 2007 e il 2008, infatti, sia Gazzani che Zampolini si trovano a maneggiare contante di cui non riescono a giustificare né la provenienza, né l'impiego. Gazzani, per dire, versa sul suo conto contanti per 1 milione e 100 mila euro che prendono poi la strada della "Erreti film", la società di produzione cinematografica di Rosanna Thau, moglie di Angelo Balducci, e Vanessa Pascucci (moglie di Anemone) che produce i film in cui il figlio di Angelo Balducci, Lorenzo, recita da protagonista. E quando la Finanza gli chiede da dove salti fuori tutto quel denaro e perché un commercialista lo debba impiegare nella produzione di film, la risposta è grottesca. Il milione e 100 - dice - "è frutto della vendita di lingotti d'oro ricevuti in eredità da un nonno che aveva la passione per il cinema".

Non va meglio per Zampolini. Tra il 2007 e il 2008, versa sul proprio conto oltre 800 mila euro in contanti. Una cifra incompatibile, come accerta la Finanza, con i redditi che dichiara al Fisco o, quantomeno, con il suo lavoro di responsabile della progettazione del Gruppo Anemone. Di più: l'architetto non solo non sa spiegare la provenienza di quel denaro, ma neppure il suo impiego. Quegli 800 mila euro vengono infatti trasformati in assegni circolari utilizzati per due "operazioni immobiliari gemelle". Con la prima viene acquistato un appartamento in via Latina, a Roma, per Lorenzo Balducci, figlio di quell'Angelo che, da presidente nazionale del Consiglio dei Lavori pubblici, assegna appalti al Gruppo Anemone. Con la seconda, degli assegni circolari per circa 500 mila euro finiscono nella compravendita di una casa a Roma intestata alla figlia di Claudio Scajola.
Perché? Che c'entra Zampolini con Scajola? E in che modo quegli assegni finiscono nella disponibilità del già ministro dell'Interno e oggi ministro dello Sviluppo economico?

La risposta che verrà data a questa domanda non è evidentemente neutra nelle sue conseguenze. Perché se ha fondamento il sospetto della pubblica accusa per cui quel denaro transitato sui conti di Gazzani e Zampolini non è altro che il veicolo utilizzato da Anemone per "comprare" le benevolenze di chi in qualche modo poteva esercitare un controllo sugli appalti pubblici, è evidente che esisterebbero i presupposti per nuove accuse di corruzione.

Anemone, come detto, pur sotto la pressione della detenzione e della richiesta di commissariamento del suo Gruppo, sin qui non è stato di nessun aiuto nello sciogliere nessuno dei nodi della vicenda che lo ha precipitato in carcere. Né, a quanto pare, lo sarà nell'immediato futuro, anche perché i termini di scadenza della custodia cautelare non sono lontani (maggio). Potrebbe esserlo Zampolini, che, esattamente come Gazzani, in questa storia, al momento, appare il vaso di coccio tra vasi di ferro. Per quanto ne riferiscono fonti investigative, non esiste infatti allo stato alcuna circostanza che consenta di legare autonomamente l'oscuro architetto né al figlio di Balducci, né tantomeno alla figlia di Scajola. Non esiste insomma "spiegazione alternativa" alla circostanza che quei soldi fossero in realtà "provviste nere" di Diego Anemone.

(23 aprile 2010)

http://www.repubblica.it/cronaca/2010/04/23/news/g8_23_aprile-3554074/

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Inviato il: 23/4/2010 16:57
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  •  Fabyan
      Fabyan
Re: Quello che non vi dicono sui terremotati abruzzesi
#95
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Abruzzo, 50 mila senza tetto

Secondo la Protezione civile, a febbraio le vittime del terremoto ancora prive di una casa erano poco più di 10 mila. Adesso, stando al rapporto del presidente della Regione sono quasi cinque volte tanto. Come "L'espresso" aveva documentato

Altro che diecimila, siamo a 48 mila sfollati.
Se l'Italia fosse un Paese serio ed esistesse un minimo di rispetto per i disgraziati abruzzesi vittime del terremoto i vertici della Protezione civile sarebbero già stati spediti a casa da un pezzo. Ai loro danni si è infatti consumata una specie di 'truffa' mediatica tesa a occultare il vero numero dei cittadini sfollati. Tutto per accreditare il miracolo governativo su dopoterremoto.

All'inizio di febbraio, sul sito della Protezione civile compariva una tabella in cui si assicurava che il totale della popolazione assistita ammontava a sole 10.315 persone. L'espresso fece un'inchiesta (L'Aquila aspetta ancora il miracolo')nella quale documentò invece che gli sfollati erano oltre 40 mila.

Una bella differenza. Resa ancora più indigesta dalle rivelazioni sui ritardi della ricostruzione, a cominciare dal dramma delle macerie.

Ebbene, in quella occasione qualcuno a Palazzo Chigi storse il naso quasi che L'espresso avesse inventato questa cifra. Ora invece il Commissario delegato per la Ricostruzione, il presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi, diffonde un report nel quale certifica che al 27 aprile 2010 gli sfollati sono per la precisione 48.545.

Che dire? Le cifre si commentano da sole. E spiegano anche quanto bene hanno fatto all'Aquila a non concedere la cittadinanza onoraria al sottosegretario Guido Bertolaso, capo della Protezione civile. Proprio lui, il Grande Guido, stato infatti più volte indicato da Berlusconi come l'autore del 'miracolo' abruzzese.

(27 aprile 2010)
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/abruzzo-50-mila-senza-tetto/2125858&ref=hpsp
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Inviato il: 28/4/2010 0:11
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  •  astro7
      astro7
Re: Quello che non vi dicono sui terremotati abruzzesi
#96
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L'Aquila, mancato allarme indagata grandi rischi
L'accusa della Procura per il sisma è omicidio colposo, nove gli indagati della commissione
03 giugno, 1L'AQUILA - Omicidio colposo: è l'accusa rivolta dalla procura dell'Aquila ai membri della Commissione Grandi rischi che il 31 marzo scorso, 6 giorni prima del terremoto che sconvolse L'Aquila, parteciparono alla riunione che si tenne nel capoluogo abruzzese. Tra gli indagati, nove persone in tutto, ci sarebbero alcuni funzionari ai vertici del Dipartimento della Protezione Civile e dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. Gli ufficiali di polizia giudiziaria stanno notificando in queste ore gli avvisi di garanzia.

La procura della Repubblica dell'Aquila ha inviato agli indagati l'avviso di conclusione delle indagini. Gli accertamenti sono scattati subito dopo l'esposto di diversi cittadini che hanno chiesto alla Procura di verificare il lavoro della commissione che, nella riunione del 31 marzo, analizzò la sequenza di scosse sismiche che da mesi colpiva L'Aquila. Lo stesso procuratore della Procuratore della Repubblica, Alfredo Rossini ha confermato la chiusura delle indagini, senza però rendere noto il numero degli indagati. Ma secondo quanto si è appreso il numero sarebbe di nove persone, tra cui funzionari della Protezione Civile e dell'Ingv.


Per certi individui non basterebbero i lavori forzati per una vita intera...
Inviato il: 3/6/2010 14:01
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  •  florizel
      florizel
Re: Quello che non vi dicono sui terremotati abruzzesi
#97
Sono certo di non sapere
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"... la Procura della Repubblica de L’Aquila avrebbe già predisposto per la notifica di chiusura delle indagini - oltre che al professor Franco Barberi, presidente vicario della Commissione, al professor Enzo Boschi, presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e al vice capo del settore tecnico-operativo della Protezione Civile, Bernardo De Bernardinis - anche ad altre 4 persone, sismologi e vulcanologi di fama mondiale: il direttore del Centro Nazionale Terremoti Giulio Selvaggi; il direttore della fondazione EUCENTRE, Gian Michele Calvi; l’ordinario di fisica terrestre dell’Università di Genova, Claudio Eva e il direttore dell’ufficio rischio sismico del Dipartimento della Protezione Civile, Mauro Dolce.

Nomi eccellenti, in pratica i veri "addetti ai lavori".

"I responsabili sono persone molto qualificate che avrebbero dovuto dare risposte diverse ai cittadini.

Non si tratta di un mancato allarme - continua il procuratore Rossini - l’allarme era già venuto dalle scosse di terremoto.

Si tratta, invece, del mancato avviso che bisognava andarsene dalle case”.

Rispetto ai prossimi sviluppi, Rossini ha spiegato che le indagini sono state tutte svolte e gli atti tutti depositati.

“La fase successiva, quindi, - ha concluso - sarà portare gli atti davanti ai giudici con le ipotesi di reato di omicidio colposo e altri collegati”. "


L’Aquila, marzo 2009: Gli allarmisti che salvarono tante vite.

Erano molti giorni che la popolazione aquilana era in subbuglio a causa di quelle scosse di terremoto che si susseguivano copiosamente e spesso erano più che avvertite da tutti.

Molta gente, in rimembranza dei migliori insegnamenti dei padri e dei nonni aquilani, iniziò a decidere di dormire in macchina in posti sicuri, mentre il ricercatore aquilano Giampaolo Giuliani veniva puntualmente tacciato come un imbroglione, un’allarmista e un mistificatore proprio da coloro che oggi e ci si augura anche un domani, una volta accertate le loro responsabilità, pagano caro e amaro il loro comportamento dovendosene una volta tanto assumere tutta la responsabilità.


Citazione:
Per certi individui non basterebbero i lavori forzati per una vita intera...


Magari in Palestina, a ripulire la terra dal fosforo bianco.
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"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 4/6/2010 3:28
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  •  florizel
      florizel
Re: Quello che non vi dicono sui terremotati abruzzesi
#98
Sono certo di non sapere
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Adesso diranno che «i terremoti non si possono prevedere».

"Dimenticando che se è impossibile predire un sisma catastrofico non si può, egualmente, esser certi che esso non avverrà. Come fece ad esempio il vice di Bertolaso, Bernardo de Bernardinis, che davanti alle telecamere consigliò agli abruzzesi di «andare a bere un buon bicchiere di Montepulciano». Questo sei giorni prima che solai e muri portanti franassero addosso a migliaia di aquilani, uccidendone 307."

La commissione grandi rischi è il massimo organismo scientifico a supporto della protezione civile. La riunione finita sotto la lente degli inquirenti, convocata il 31 marzo 2009, secondo le recenti dichiarazioni rilasciate al settimanale left da uno degli indagati, il prof Enzo Boschi, fu «ridicola». «Credevo che avremmo fatto le ore piccole. In questi casi, dinanzi a gravi eventi, in una zona tra le più a rischio d’Italia, la commissione si conclude solo dopo aver preso una decisione all’unanimità, messa nero su bianco in un verbale».

L’incontro, iniziato alle 18:45 fu invece velocissimo. Appena mezz’ora: «Poco prima delle 19:30, De Bernardinis chiuse d’un tratto la riunione. Senza una delibera, senza un verbale. Rimasi stupito, mi sembrava che non si fosse neppure iniziato. Solo in seguito ho saputo che l’interruzione era dovuta alla conferenza stampa a cui non ero stato invitato», racconta il sismologo. Una conferenza stampa nella quale la Protezione civile, allora impegnata nella corsa contro il tempo per concludere i lavori per il G8 della Maddalena, tranquillizza la popolazione: «La comunità scientifica conferma che non c’è pericolo, perché c’è uno scarico continuo di energia; la situazione è favorevole», dichiarò davanti a taccuini e telecamere Bernardo de Bernardinis.


Una questione oscillante tra l'ambito penale e quello "scientifico": se infatti il segnale sul quale si DOVEVA dare avviso di evacuazione furono le scosse precedenti il grande sisma, questo rimette in campo, in qualche modo, anche le teorie di Giuliani sull'emissione di radon.
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Inviato il: 4/6/2010 14:48
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Re: Quello che non vi dicono sui terremotati abruzzesi
#99
Dubito ormai di tutto
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Citazione:
La riunione finita sotto la lente degli inquirenti, convocata il 31 marzo 2009


Lo ricordo come ora quel giorno e per le strade dell'Aquila aleggiava un forte senso di caos. Le persone avevano paura persino di camminare sotto i cornicioni.
La frase legata a questa stramaledetta prevedibilità (poi ditemi voi se quattro mesi di tremarella sotto il culo non sono una minima avvisaglia di qualcosa) sta a significare che "noi commissione ce ne siamo lavati le mani, però col senno di poi dobbiamo salvare la faccia...tanto col piffero! che andiamo in prigione".
La sintesi è questa perchè le persone sono state inutilmente rassicurate e non preparate al peggio. Anzi, chi solo introduceva questa eventualità veniva tacciato di allarmismo ingiustificato (leggasi consigliare di pensare con la propria testa). Ma si sà, i consigli non atteschino come i megafoni delle fonti ufficiali e si è assitito ad un menefreghismo più totale verso i poveracci della strada, intontendoli con la litania del "del tutto bene, tutto a posto".
Se avessi dato retta anch'io a questi quattro mentecatti ora sarei sotto una pila di tegole e mattoni.
Inviato il: 4/6/2010 16:24
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  •  Sinder
      Sinder
Re: Quello che non vi dicono sui terremotati abruzzesi
#100
Ho qualche dubbio
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con trecento scosse di terremoto all'anno gli aquilani dovrebbero essere evacuati ogni 24 ore.

non è che i terremoti si devono prevedere

in giappone o in california se ne fregano di prevederli

perché sanno come minimizzare il danno e possono evitare di preoccuparsi perché possono fidarsi che i loro edifici siano realizzati a dovere.
Inviato il: 4/6/2010 17:00
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  •  florizel
      florizel
Re: Quello che non vi dicono sui terremotati abruzzesi
#101
Sono certo di non sapere
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L'Abruzzo non è nè il Giappone nè la California, però.
Gli edifici crollato o lesionati non erano antisismici, ragion per cui chi di dovere aveva tutta la responsabilità di far evacuare dopo scosse di crescente entità, cosa ben diversa dalle scosse sismiche che si alternano tra loro per intensità, e che non seguono un andamento crescente.

In ogni caso, a mio avviso, è su queste diverse teorie di "previsione" o meno dei sismi che si fonderà il dibattito che poi stabilirà la fondatezza o meno del capo d'accusa.

«ADESSO LASCINO I LORO INCARICHI»

«"Se ripenso a quei giorni mi si riapre una ferita - ha commentato - mi auguro che, se la giustizia farà il suo corso, i responsabili della commissione debbano finalmente rinunciare al loro incarico.

Nessuno in questi mesi ha avuto il coraggio e l'orgoglio di farsi da parte e lasciare il posto a tanti bravi professionisti.
In Italia - ha valutato - ci sono dei ricercatori del calibro di Pier Francesco Biagi, dell'università di Bari, ma anche di Valerio Tramutoli dell'ateneo della Basilicata,
che lavorano da anni alla ricerca dei precursori sismici, ma i loro studi non vengono mai portati all'attenzione della comunità scientifica internazionale».
La stessa comunità che, a seguito del sisma abruzzese, si è interessata al lavoro di Giuliani.

«Mi invitano negli negli Usa e a Vienna - ha dichiarato - quando qui in Italia, l'Ingv preferisce andare avanti con la storia che 'i terremoti non si possono prevedere'».
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Inviato il: 4/6/2010 22:43
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  •  astro7
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Re: Quello che non vi dicono sui terremotati abruzzesi
#102
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Citazione:

Sinder ha scritto:
con trecento scosse di terremoto all'anno gli aquilani dovrebbero essere evacuati ogni 24 ore.

non è che i terremoti si devono prevedere

in giappone o in california se ne fregano di prevederli

perché sanno come minimizzare il danno e possono evitare di preoccuparsi perché possono fidarsi che i loro edifici siano realizzati a dovere.


io invece vorrei sapere quanti edifici in Italia sono costruiti a dovere...


per quanto riguarda lo sciame sismico, fatti un giretto da queste parti e leggi bene tra le parole...
Inviato il: 4/6/2010 22:52
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  •  Infettato
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Re: Quello che non vi dicono sui terremotati abruzzesi
#103
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Questo mi lascia alquanto basito, la cosa che mi fa più incazzare è che avevano anche le mappe con gli edifici a rischio, almeno su quelli più obsoleti, quelli che avevano un rischio crollo alto, avrebbero dovuto farli evaquare.

Certo, avevano la copertura del mantra "i terremoti non si possono prevenire"...Per quanto riguarda Boschi, non lo so', personalmente non farei sconti neanche a lui, anzi, il fatto che abbia confessato questo schifo solo adesso, lo vedo come un pararsi il culo.

A parte la giustizia su queste vicende, mi domando come stanno dentro di loro, forse è una domanda inutile, non sono persone normali....

MERDE!!
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Quando ci immergiamo totalmente negli affari quotidiani, noi smettiamo di fare distinzioni fondamentali, o di porci le domande veramente basilari. Rothbard
Inviato il: 7/6/2010 14:19
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Re: Quello che non vi dicono sui terremotati abruzzesi
#104
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Inviato il: 11/6/2010 19:41
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  •  florizel
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Re: Quello che non vi dicono sui terremotati abruzzesi
#105
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Anche questa fa incazzare non poco:

"... la cricca risparmiava sulla sicurezza degli operai".


E sul crollo della struttura per gli studenti:
Rinviata al 26 giugno l'udienza per il crollo della casa dello studente a L'Aquila.

"Oggi si e' anche appreso che dopo l'udienza del 26 giugno il gup ne convochera' un'altra a luglio e solamente dopo decidera' sul da farsi.

Sull'esito del processo infatti pesa l'istanza avanzata da due degli indagati dinanzi ai giudici della Cassazione per un tentativo di remissione del processo con trasferimento dello stesso a Campobasso perche', sostengono i due indagati, a L'Aquila non ci sarebbero le condizioni ambientali per celebrare un processo sereno."


Si immagina cosa intendano gli indagati con condizioni ambientali e processo "sereno": se passa anche questa, siamo alla follia.
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Inviato il: 12/6/2010 21:33
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Re: Quello che non vi dicono sui terremotati abruzzesi
#106
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Magie dell’emergenza, Bertolaso apre la Porta Santa: con o senza Ordinanza della Protezione civile?
PER EVITARE LE CONTESTAZIONI IN UNA FINTA INAUGURAZIONE DI FACCIATA, BERTOLASO SI FA APRIRE LA PORTA SANTA!

L’Aquila è diventata uno specchio del paese. Al centro di interessi economici e mediatici, è lo specchio di come vengono usati informazione e potere in Italia.
Ieri, un impressionante schieramento di potenti cariche, civili ed ecclesiastiche, si è dato appuntamento nella Basilica di Santa Maria di Collemaggio, una delle più antiche e note della città, per inaugurare con una messa la facciata appena restaurata.
Il sottosegretario Gianni Letta, il capo della Protezione Civile Bertolaso, il Presidente della Regione e Commissario per la ricostruzione Chiodi, il sindaco e vice Commissario Cialente, l’Arcivescovo Molinari, il Prefetto, il Questore, un ex onorevole, insomma tutte le personalità più in vista impegnate nell’emergenza del terremoto prima e nella ricostruzione poi, sono andate a inaugurare un restauro iniziato molto tempo prima del terremoto e che nulla ha a che vedere con i lavori post sisma, essendo stato effettuato e finanziato dalla Sovrintendenza.
All’inaugurazione, che avviene alle tre del pomeriggio,in un caldo soffocante, non assiste nessuno, se non un imponente schieramento di sicurezza. Naturalmente ci sono giornalisti e telecamere di media locali e nazionali.
E’ chiaramente una grande operazione di immagine: queste personalità vogliono legare la loro immagine a qualunque fatto positivo accada a L’Aquila, anche a prescindere dal loro diretto impegno o intervento.
Sono andata a protestare, pacificamente, “armata” di un solo cartello che dice: OPERAZIONE DI FACCIATA. BASTA PASSERELLE.
Le forze dell’Ordine mi hanno allontanato dal piazzale antistante la Basilica, sia prima della funzione, all’entrata delle personalità, sia dopo, quando tutti sono usciti nel piazzale. In questo caso un poliziotto mi ha stretto in un vero placcaggio fisico, assai poco piacevole.
Ma la cosa più incredibile è accaduta all’arrivo del capo della Protezione Civile, Bertolaso. Al fine di impedire che anche una sola persona lo contestasse, sia pure nella maniera più civile e pacifica del mondo, E’ STATO FATTO ENTRARE DALLA PORTA SANTA, sbarrata a chiunque da transenne e da un imponente cordone di sicurezza.
All’interno, uomini della Protezione Civile aprivano quella Porta che non si apre mai, se non un solo giorno all’anno, tra il 28 e il 29 agosto, in base alla Bolla del Perdono emanata da Celestino V quando nel 1294 venne incoronato papa proprio qui, a Collemaggio e concesse la Perdonanza, che si celebra ancora oggi.
Dunque, una delle TRE PORTE SANTE del mondo E’ STATA DECLASSATA A PORTA DI SERVIZIO per un potente timoroso di qualunque contestazione.
Timoroso, si badi bene, non certo per motivi di sicurezza (nulla avrebbe potuto minacciare la sua incolumità), ma perché doveva difendere la propria immagine, a qualunque costo.
Bertolaso è ossessionato dalla propria immagine. Non permette che venga catturato un solo fotogramma in cui è associato a elementi negativi, contestazioni o proteste.
Si fa fotografare in chiesa, con lo sguardo rivolto verso l’alto, la luce alle spalle, in un’aura di spiritualità; o mentre un’anziana donna, dall’aspetto dimesso, lo abbraccia e gli bacia la mano. Si ferma, in Chiesa, ad abbracciare Giustino Parisse, il giornalista divenuto un’icona del terremoto, a cui il sisma ha strappato i due figli, quella “vittima della disinformazione” di cui la Protezione Civile porta parecchia responsabilità.
Bertolaso ha ostentato, in quel passaggio, tutto il suo potere. Per salvare la sua immagine, non certo la sua anima.
E la Chiesa, come sempre, lo ha soccorso.
Dopo essersi prestata ad avallare, o forse promuovere un’operazione di evidente mistificazione della verità.
Quella stessa Chiesa del Cristo povero, del papa eremita e santo.
A noi aquilani, vittime del terremoto prima e dei “Protettori” poi, non resta che cercare di salvare almeno la nostra dignità.
Anche se all’Aquila protestare non si può. E se riesci comunque a farlo i potenti ti sfuggono e la censura fa il resto. In molti TG nazionali la protesta è sparita.
Perciò condividete.
La lotta è dura, ma noi di più.

Anna Lucia Bonanni

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Inviato il: 13/6/2010 22:04
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  •  florizel
      florizel
Re: Quello che non vi dicono sui terremotati abruzzesi
#107
Sono certo di non sapere
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"Sono 10 mila persone, secondo la questura (20 mila diranno alla fine gli organizzatori), gli aquilani che rispondendo all’appello dell’Assemblea Cittadina, un organismo di democrazia partecipata dal basso, che ha ripreso il lavoro dei comitati cittadini nati dopo il sisma e l’esperienza del movimento delle carriole, hanno deciso di partecipare alla marcia di protesta per chiedere certezze sulla ricostruzione della città e per scongiurare “l’altro terremoto”, quello economico, di fatto già materializzato."

"Contestati i politici La rabbia, composta, mai volgare, ha risparmiato nessuno. Neanche i politici presenti che, come al solito hanno tentato di buttarla in “politica”, appunto, richiamandosi - come ha fatto il neo presidente della Provincia, il pidiellista Antonio Del Corvo - “alla condivisione di un obiettivo comune perchè oggi non esiste né destra né sinistra”. I primo ad essere contestato è il sindaco Cialente. "

Se tutta l'Italia avesse gli attributi, come gli abruzzesi stanno dimostrando di avere, ce ne sarebbero di bugie da denunciare e di bugiardi da smerdare.

Ma quando sarà, quando, che di fronte ad un UNICO potere, nessuno verrà lasciato solo? Da un singolo individuo ad una popolazione.
_________________
"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 17/6/2010 1:13
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  •  edo
      edo
Re: Quello che non vi dicono sui terremotati abruzzesi
#108
Sono certo di non sapere
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Grazie a quel grande pezzo di cuore aquilano che è volato in Sardegna, grazie ad Assunta e a tutti i suoi collaboratori e collaboratrici che abbiamo conosciuto in un momento così tragico e cosi magico. Non perdeteci di vista, eravamo in 20.000 all'Aquila il 16 giugno e l'Italia non lo ha saputo, perchè il governo non vuole che si sappia che quel miracolo italiano tanto sbandierato, non c'è stato, in compenso i cittadini italiani lo hanno pagato caro. Stiamo combattendo contro un governatore,commissario per la ricostruzione, che risponde al nome di Chiodi il quale, con alcune piccole postille nelle delibere di Giunta è riuscito già a spostare una parte di soldi destinati alla ricostruzione del cratere, alla provincia teramana (di cui lui è originario) per attività culturali, sportive e ricreative non meglio identiificate. Una parte dei soldi ricavati dagli sms degli italiani destinati ai terremotati, saranno destinati all'ampliamento di strade e noleggio elicottero per la visita di Benedetto sedicesimo a Sulmona.....ecc. Uno stillicidio continuo, Negli uffici dell'Ordine degli ingegneri all'Aquila stanno arrivando domande per la ristrutturazione di case ricadenti in località marsicane, fuori dal cratere,(Celano è la terra di origine dell'attuale Presidente della Provincia Del Corvo) e quì mi fermo, noi terremotati siamo diventati abbastanza logorroici!
Noi saremo a Roma il 7 luglio, speriamo in tantissimi anche se la gente quì oramai è stanca anche di fare le rivoluzioni e di sbattere contro un muro di gomma. Andremo a pretendere i nostri diritti prima che sia approvata la legge finanziaria, Sarà un altro tentativo, faticosissimo ma non impossibile.
Ditelo a tutti quelli che conoscete che L'Aquila ha bisogno degli italiani come l'Italia ha bisogno dell'Aquila, perchè l'Aquila è Patrimonio dell'Umanità.
State con noi, raccontate la nostra verità, abbiamo costituito comitati cittadini, tavoli di lavoro e di controllo, vogliamo trasparenza e partecipazione.Abbiamo creato diversi blog e siti,(quello dell'assemblea cittadina è l'aquila anno1, in cui riportiamo i report delle assemblee cittadine che facciamo tutti mercoledì e le domeniche) di pagine facebook, una webtv
(laquila99.tv). Siamo stanchi di tv false e di parte. Ricominciamo da noi.
Grazie
Ripartiamo dal popolo
Un saluto Antonella
Inviato il: 3/7/2010 9:27
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  •  Davide71
      Davide71
Re: Quello che non vi dicono sui terremotati abruzzesi
#109
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Ciao a tutti:
a me un amico ha inoltrato questa mail, ma non so dirvi fino a che punto è attendibile. Sembra surreale:

Ieri mi ha telefonato l'impiegata di una società di recupero crediti, per
conto di Sky. Mi dice che risulto morosa dal mese di settembre
del 2009. Mi chiede come mai. Le dico che dal 4 aprile dello scorso anno ho
lasciato la mia casa e non vi ho più fatto ritorno. Causa
terremoto. Il decoder sky giace schiacciato sotto il peso di una parete
crollata.
Ammutolisce. Quindi si scusa e mi dice che farà presente quanto le ho detto
a chi di dovere.
Poi, premurosa, mi chiede se ora, dopo un anno, è tutto a posto. Mi dice di
amare la mia città, ha avuto la fortuna di visitarla un paio
di anni fa. Ne è rimasta affascinata. Ricorda in particolare una scalinata
in selci che scendeva dal Duomo verso la basilica di
Collemaggio. E mi sale il groppo alla gola. Le dico che abitavo proprio lì.
Lei ammutolisce di nuovo. Poi mi invita a raccontarle
cosa è la mia città oggi. Ed io lo faccio.
Le racconto del centro militarizzato. Le racconto che non posso andare a
casa mia quando voglio. Le racconto che, però, i ladri ci vanno
indisturbati. Le racconto dei palazzi lasciati lì a morire. Le racconto dei
soldi che non ci sono, per ricostruire. E che non ci sono neanche per
aiutare noi a sopravvivere. Le racconto che, dal primo luglio, torneremo a
pagare le tasse ed i contributi, anche se non lavoriamo. Le racconto che
pagheremo l'i.c.i. ed i mutui sulle case distrutte. E ripartiranno
regolarmente i pagamenti dei prestiti. Anche per chi non ha più
nulla.
Che, a luglio, un terremotato con uno stipendio lordo di 2.000 euro vedrà in
busta paga 734 euro di retribuzione netta. Che non solo
torneremo a pagare le tasse, ma restituiremo subito tutte quelle non pagate
dal 6 aprile. Che lo stato non versa ai cittadini senza casa, che si
gestiscono da soli, ben ventisettemila, neanche quel piccolo contributo di
200 euro mensili che dovrebbe aiutarli a pagare un affitto. Che i prezzi
degli affitti sono triplicati. Senza nessun controllo.
Che io pago ,in un paesino di cinquecento anime, quanto Bertolaso pagava per
un'appartamento in via Giulia, a Roma. La sento
respirare pesantemente. Le parlo dei nuovi quartieri costruiti a prezzi di
residenze di lusso. Le racconto la vita delle persone che
abitano lì. Come in alveari senz'anima. Senza neanche un giornalaio o un
bar. Le racconto degli anziani che sono stati sradicati dalla
loro terra. Lontani chilometri e chilometri. Le racconto dei professionisti
che sono andati via. Delle iscrizioni alle scuole superiori in netto
calo. Le racconto di una città che muore.
E lei mi risponde, con la voce che le trema. " Non è possibile che non si
sappia niente di tutto questo. Non potete restare così. Chiamate i
giornalisti televisivi. Dovete dirglielo. Chiamate la stampa. Devono
scriverlo."
Loro non scrivono voi fate girare
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Non date le perle ai cani e ai porci perchè non le mangeranno e vi si rivolteranno contro.
Inviato il: 3/7/2010 11:12
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Re: Quello che non vi dicono sui terremotati abruzzesi
#110
Dubito ormai di tutto
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Da Freedonia
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Citazione:
Le racconto del centro militarizzato. Le racconto che non posso andare a casa mia quando voglio. Le racconto che, però, i ladri ci vanno indisturbati. Le racconto dei palazzi lasciati lì a morire.


Io ci vado regolarmente quindi ti posso confermare che è vero. In centro ancora circolano pattuglie di militari armati e, soprattutto, il centro ormai è a tutti gli effetti "una città fantasma", si presenta come uno scenario post-apocalittico semi-deserto.

Citazione:
Le racconto che, dal primo luglio, torneremo a pagare le tasse ed i contributi, anche se non lavoriamo. Le racconto che pagheremo l'i.c.i. ed i mutui sulle case distrutte. E ripartiranno regolarmente i pagamenti dei prestiti. Anche per chi non ha più nulla.




Citazione:
Che non solo torneremo a pagare le tasse, ma restituiremo subito tutte quelle non pagate dal 6 aprile.


http://www.improntalaquila.org/2010/06/13/articolo6558/

Citazione:
Le racconto la vita delle persone che abitano lì. Come in alveari senz'anima. Senza neanche un giornalaio o un bar. Le racconto degli anziani che sono stati sradicati dalla loro terra. Lontani chilometri e chilometri.


Le residenze infatti si iniziano a vedere verso S. Elia, una frazione situata in aperta campagna con solo le cicale a fare compagnia agli abitanti. Per quanto riguarda gli appartamenti (dotati di una lista con tutte le cose da riconsegnare quando saranno lasciati) basta guardarli per capire la loro oscena funzione di ghetto.
Inviato il: 3/7/2010 13:22
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  •  florizel
      florizel
Re: Quello che non vi dicono sui terremotati abruzzesi
#111
Sono certo di non sapere
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Davide71
Citazione:
un amico ha inoltrato questa mail, ma non so dirvi fino a che punto è attendibile.


E' attendibilissima, e non solo viene riportata su youtube, ma anche nel coraggioso articolo di Doriana Goracci su Reset Italia, che controlla la veridicità delle fonti.

"Occorre pensare non a quello che è successo, ma a quello che sta accadendo ORA all’Aquila. A questo dovete pensare.
Si chiedeva stamattina il mio amico Enrico: “come vi sentireste se aveste una malattia curabilissima ma il vostro medico vi dicesse che la cura costa troppo e quindi dovete morire? Lo so, la domanda è brutale, ma credo vi faccia capire come ci sentiamo noi aquilani.” L’ho ripostato sul mio stato, chiedendo risposte e commenti, pur sapendo come sarebbe andata (0 commenti) .

A noi ora ci stanno uccidendo con interventi che hanno il sapore dell’elemosina e non ci permettono di programmare nulla del nostro futuro.

La città è già scesa in piazza, il 16 giugno, compatta, da destra a sinistra, Curia inclusa, 20.000 persone hanno sfilato compatte in città e sull’autostrada e i tg nazionali ci hanno ignorato (come si fa ad ignorare 20.000 persone che occupano un’autostrada???).

Domani in migliaia saremo a Roma a protestare, di nuovo tutti, dai sindaci ai comitati, da destra a sinistra, semplici cittadini e organizzazioni, Curia, Ateneo, Confindustria, sindacati ed associazioni di categoria.
Saremo la mattina a montecitorio e il pomeriggio in senato, e forse ci oscureranno ancora."


E allora, se i TG oscurano, la Rete cerca di accendere i riflettori sulla SCOMODA caparbietà e determinata ostinazione degli abruzzesi a non accettare nè bavagli, nè catene, nè elemosina.

Ancora grazie a quanto circola in Rete, Laura Tarantino riporta altre testimonianze di quello scempio che è stato fatto in Abruzzo e a L'Aquila, e non si tratta SOLO del sisma.

"Settanta mila persone stanno di merda. Senza casa, senza la città, senza tessuto sociale, senza gli uffici. Molti di noi non rientreranno nella loro casa, se non tra molti anni (me compresa). Molti di noi non ci rientreranno più, perché la casa l’hanno già perduta, o perché gliela stanno per abbattere.

Tutti noi non rivedremo la città ricostruita prima di sette, otto anni, almeno. Le persone anziane rischiano di non rivederla mai più.
Tra parentesi: non viene neanche data comunicazione ai proprietari che le case vengono abbattute, ci si aspetta che siano loro ad informarsi...

... A fronte di questa drammatica situazione, qual è la risposta del Governo per rilanciare l’economia? Ad esempio quella di richiedere ai residenti dei quarantanove comuni del “cratere”, a partire da gennaio 2010, la restituzione dell’Irpef non versata a seguito del terremoto, da effettuarsi al 100% in ventiquattro rate. Per darvi un parametro di confronto, nei paesi colpiti dal terremoto dell’Umbria, l’Irpef non venne versata per ventiquattro mesi, e viene restituita adesso, dopo dieci anni e più, al 40% e in centoventi rate (situazione analoga si verificò per gli alluvionati in Piemonte).

Cosa passa invece dai mezzi di comunicazione “istituzionali”?
Passa la voce di un Presidente del Consiglio che grida al miracolo per la costruzione di alloggi per circa tredici mila persone, quando allo stato attuale solo il 54% delle abitazioni fuori del centro storico è agibile.
Se la stessa percentuale fosse valida anche per il centro storico i conti sono presto fatti: circa trentacinque mila sfollati (tralasciamo, poi l’incresciosa situazione del centro storico di cui posso dare testimonianza diretta: del nostro futuro. A tutt’oggi non sappiamo nulla, nulla di nulla al di là di poche parole del premier: «nel centro storico il tempo sarà contato non in mesi ma in anni»). E basta. Questo è il suo miracolo.

E ad agosto il premier vuole prendere casa all’Aquila per seguire i lavori di queste casette perché, parole sue, «l’occhio del padrone, come si dice, sappiamo cosa produce» : padrone? Padrone? siamo noi i padroni della nostra città, caro premier.

Racconto queste cose, fuori dal “cratere” e la gente sembra non credermi. Abbiamo tutti la sensazione di essere stati abbandonati.
Ma anche qui, tranne in rare eccezioni, le informazioni sulla situazione dei terremotati continuano ad essere condivise solo dai terremotati stessi. E così continuiamo a parlarci addosso.
E il resto d’Italia continua a non sapere niente. "
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Inviato il: 7/7/2010 11:46
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  •  francesco7
      francesco7
Re: Quello che non vi dicono sui terremotati abruzzesi
#112
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11:37 - Un ferito tra i manifestanti
Almeno un manifestante sarebbe stato ferito dalle forze dell'ordine. Il ferimento non sarebbe avvenuto in via del Corso, ma a piazza Venezia durante il primo contatto tra le forze dell'ordine e i manifestanti.
11:42 - Manganellate anche per Cialente e Lolli (Pd)
Anche il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, è stato colpito da una manganellata. Con lui è stato colpito anche il deputato Pd Giovanni Lolli
11:46 - Un ragazzo ferito alla testa
C'è almeno un secondo ferito. Un ragazzo è stato colpito alla testa. La sua maglietta rossa è compeltamente insanguinata.
11:53 - Il paradosso: anche tra i manifestanti ci sono dei poliziotti
Tensione, tafferugli e cariche in piazza Venezia e via del Corso. Con un paradosso: tra i terremotati aquilani che manifestano c'è anche una delegazione della polizia aquilana. Hanno con loro una sagoma di un poliziotti ferito da un pugnale e con sopra una scritta: "L'Aquila pugnalata"
LINK

L'Aquila, soffocata dalle macerie
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Inviato il: 7/7/2010 12:01
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  •  florizel
      florizel
Re: Quello che non vi dicono sui terremotati abruzzesi
#113
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Notizie sul corteo che si sta svolgendo a Roma vengono riportate dalle testate on line:

Il Giornale (che poi è il solito giornalaccio) si sofferma sul tentativo di forzare il blocco della polizia, lo stesso vale per La Stampa, e Repubblica si dà una parvenza di "coerenza politica" riportando notizia del ferimento di un ragazzo da parte della polizia.

Maggiori informazioni sui contenuti della mobilitazione vengono riportate da Reuters, e da Primadanoi:

"Proprio mercoledì arriva in discussione in Senato la manovra finanziaria, che con l’articolo 39 chiede agli abruzzesi, con un’economia già allo stremo, di tornare a pagare tasse e tributi. E chiede la restituzioni di quanto non versato in tempi brevi, creando tra l’altro un’ enorme disparità di trattamento con quanto è stato fatto in passato per i cittadini colpiti da altri terremoti. L'Aquila si prepara ad invadere Roma per chiedere la sospensione per tutti di tasse e tributi, il congelamento dei mutui e una serie di misure di sostegno all’occupazione e all’economia."

Il Capoluogo d'Abruzzo:

"Si annuncia davvero massiccia l’adesione alla manifestazione di protesta, promossa dall’assemblea del presidio permanente di piazza Duomo, che si terrà domani 7 luglio a Roma per ribadire le richieste già invocate lo scorso 24 giugno per L’Aquila e le aree del cratere: sospensione delle tasse, occupazione per i terremotati e sostegno all’economia.

Quarantasei i comuni coinvolti su 57 amministrazioni comprese nell’area, più di trenta autobus pieni e prenotazioni che continuano a crescere. Praticamente tutto il cratere...e non solo.
Dopo aver dichiarato, lo scorso 24 giugno, lo stato di agitazione permanente, L'Aquila torna a bussare alle porte del Governo per gridare ad alta voce soprattutto i problemi delle piccole e medie imprese e chiedendo la salvaguardia delle attività produttive nei comuni del cratere con azioni di coinvolgimento nelle attività di ricostruzione.

I manifestanti chiedono anche la sospensione di tutti i tributi in linea con quanto concesso nei terremoti passati; una zona franca “vera” e uno snellimento della burocrazia, per far si che i cittadini e le imprese abbiano “risposte certe e in tempi ragionevoli”. Inoltre con questa nuova e non ultima protesta si chiede il congelamento dei mutui."


'Viviamo in un regime' dicono terremotati dell'area cratere.
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Inviato il: 7/7/2010 12:03
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  •  florizel
      florizel
Re: Quello che non vi dicono sui terremotati abruzzesi
#114
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''Picchia il terremotato'': cariche della polizia nel centro di Roma, 2 feriti.

Per chi ha la memoria corta, ricordo le cariche indiscriminate sulla gente di Chiaiano, nei tempi dell'emergenza rifiuti, emergenza che non è ancora finita... è finita la determinazione di una comunità che si è vista MANIPOLARE dalla politica e dai soliti opportunisti che misero il cappello sulle mobilitazioni.

L’Aquila volta le spalle a Bertolaso «Niente cittadinanza onoraria».

E ci mancherebbe altro che gli dessero anche quella, a questa specie di vampiro.

A proposito di bavaglio, quanti di noi sanno della mobilitazione del 16 giugno davanti alla RAI?

"Oggi i cittadini aquilani hanno manifestato davanti la sede della Rai, contro l’oscurantismo dei tg del servizio pubblico, colpevoli di non concedere il doveroso risalto alle condizioni in cui da più di un anno versa il capoluogo abruzzese.

In particolare, i comitati di cittadinanza attiva, accusano Tg1 e Tg2 di non aver dato notizia della manifestazione svoltasi lo scorso 16 giugno a L’Aquila, rimasta praticamente bloccata da un corteo di più di 20mila persone (secondo gli organizzatori).
Pare, addirittura, che il Tg2 abbia preferito sostituire il tutto con un notevole approfondimento sulla Nutella."
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Inviato il: 7/7/2010 12:16
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  •  francesco7
      francesco7
Re: Quello che non vi dicono sui terremotati abruzzesi
#115
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Inviato il: 7/7/2010 12:50
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  •  redna
      redna
Re: Quello che non vi dicono sui terremotati abruzzesi
#116
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NO ALL'ABRUZZO PETROLIZZATO DALLA CALIFORNIA



http://dorsogna.blogspot.com/

qui la diretta di quanto sta avvenendo...

13:26 - Cialente: "I soldi sono finiti" "Dal primo luglio abbiamo ripreso a pagare le tasse. Ma lo spettro più grande è un altro: dal primo gennaio ripagheremo 14 mensilità di tasse con il recupero di quelle non pagate, il che vuol dire che per ogni 1000 euro ci sono 200 euro di tasse aggiuntive. Le casse sono vuote, e dico della cassa per pagare l'emergenza come vice commissario. Per i 32 mila sfollati che ancora alloggiano negli alberghi, c'è una spesa fra i 15 e i 20 milioni al mese, che naturalmente non posso pagare. Questi sono i problemi che ho rappresentato al presidente del Senato Renato Schifani. Senza trascurare che la manovra finanziaria all'esame della Commsisione Bilancio ha trascurato del tutto l'emergenza Abruzzo", è lo sfogo del sindaco de L'Aquila Massimo Cialente, al termine dell'incontro avuto con il presidente del Senato.

... i feriti sono almeno quattro

EDIT

http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cronaca/Scontri-tra-i-manifestanti-aquilani-e-le-forze-dellordine-a-Roma-feriti-due-giovani_650441035.html


'L'Aquila è ormai un territorio economicamente allo stremo, con 16 mila persone tra disoccupati, inoccupati e cassintegrati - si sfogano alcuni manifestanti -. Non vediamo futuro per i nostri figli, le scuole chiudono e sono destinati all'analfabetismo. Gli abitanti devono andare via costretti a partire con le valige di cartone come accadeva ai nostri nonni e parenti emigranti. Questa piazza urla dunque la propria voglia di esistere e resistere''.

'Siamo migliaia come eravamo migliaia, ben 20 mila, un intero territorio, all'Aquila lo scorso 16 giugno, anche se i media e l'informazione è stata minima. I politici - denunciano - dopo aver fatto le loro passerelle venendo all'Aquila quasi ogni giorno, ora ci hanno abbandonato. Continuano a negarci semplici diritti e lo fanno ancora di più con questa Finanziaria. Oggi poi - proseguono - hanno risposto con le cariche delle Forze dell'ordine e con le manganellate. Hanno picchiato un terremotato. E questo è una vergogna''. ''Il nostro slogan - concludono - rimarrà sempre quello di 'continuare a resistere per tornare ad esistere'''.

''Finora - dicono alcuni organizzatori del Comitato 3.32 - ci hanno preso in giro e non hanno mantenuto le promesse. Vogliamo che venga detta la verità perché l'Aquila non è mai stata ricostruita. Inoltre vogliono tornare a farci pagare, a partire da dicembre, il 100% delle tasse. Una cosa inaudita se si pensa che in altri terremoti, come quello dell'Umbria, dopo 12 anni hanno ricominciato a pagare le tasse ma solo al 40%''.
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C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
Inviato il: 7/7/2010 13:34
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  •  francesco7
      francesco7
Re: Quello che non vi dicono sui terremotati abruzzesi
#117
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  •  METAL4EVER
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Re: Quello che non vi dicono sui terremotati abruzzesi
#118
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da francesco7 il 7/7/2010 16:51:58

Dopo 18 minuti, il Tg1 delle 13.30 ha dato la notizia della protesta degli aquilani. Nessun cenno nei titoli di testa
Min Zo Lin colpisce ancora....

........................................................
se dopo tutto il casino di oggi non succederà niente di concreto....allora resterò muto a vita...poiché non ho più le forze ne l'immaginazione per descrivere il fondo del barile ed eventualmente quello che c'è e ci sarà oltre il punto che abbiamo raggiunto oggi... perché vorrei che tutta questa angoscia,questo senso di oppressione si concretizzasse,adesso e subito...ma sta calando di nuovo la notte...e il silenzio diventerà di nuovo una tomba per le mie e le vostre speranze...non lasciamo che il tempo scorra così in fretta.
Inviato il: 7/7/2010 18:54
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  •  hendrix
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Re: Quello che non vi dicono sui terremotati abruzzesi
#119
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Inviato il: 7/7/2010 19:50
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  •  florizel
      florizel
Re: Quello che non vi dicono sui terremotati abruzzesi
#120
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METAL
Citazione:
il silenzio diventerà di nuovo una tomba per le mie e le vostre speranze...

Eheheh... questo è quello che piacerebbe a lorsignori...

Ma stavolta pare che siano stati costretti a parlarne e a scriverne, sollecitati da quello che si muove nel web.

Presi a manganellate, ma hanno raggiunto palazzo Grazioli, nonostante i finanzieri in tenuta antisommossa in prima fila, i più spietati, peggio della polizia.

«Fate schifo, vergogna, buffoni!», hanno urlato.
E ai parassiti è andata anche bene.
Hanno fischiato anche Bersani, e vaffanculo anche a lui.

E Frattini non manca di esibirsi in una delle sue cagate.

Manca solo un po' di vento aquilano, che si unisca a quello valsusino, che incontrino ed incrocino altri venti, da nord a sud...

Autorganizzazione ovunque, oppure è schiavitù e sopraffazione.
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Inviato il: 7/7/2010 19:50
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