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  Civiltà Ebraica

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Re: Civiltà Ebraica
#301
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Re: Civiltà Ebraica
#302
Sono certo di non sapere
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Re: Civiltà Ebraica
#303
Sono certo di non sapere
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LETTERA APERTA A ISRAELE DA LAUREN BOOTH, REGNO UNITO
Postato il Lunedì, 06 settembre @ 14:05:00 CDT di marcoc

Israele / Palestina A CURA DI GILAD ATZMON

Questa mattina avevo l’intenzione di scrivere un articolo sul saccheggio della flottiglia di aiuti diretta a Gaza da parte di vostri soldati. Come avrete potuto leggere, un ufficiale delle Forze di Difesa Israeliane è stato rinviato a giudizio da un tribunale militare, sospettato di aver rubato dei computer portatili ai passeggeri. E’ da notare come il quotidiano Haretz ora si riferisca alla flottiglia denominandola “flottiglia di aiuti”. Proprio com’era. Invece della flottiglia del “terrore”, come avrebbero voluto i vostri leader che fosse chiamata. Ma faccio una digressione. Dunque, eccomi, pronta per scrivere il mio pezzo, quando mi sono imbattuta in un articolo uscito su ynetnews. Cercava di spiegare nei dettagli lo sgomento forse provato da qualcuno per via del saccheggio. Un ufficiale di rilievo delle Forze di Difesa Israeliane ha dichiarato a proposito dei furti verificatisi sulle navi: “Ci dev’essere un grave problema all’interno delle IDF per quanto riguarda i valori”.

Ho fissato quelle parole a lungo. E, invece di scrivere il mio pezzo, ho deciso di scrivervi. Perché non posso fare a meno di domandarmi: ma chi, sulla faccia della terra, ha ancora riserve di “sgomento” messe da parte di fronte al comportamento delle vostre forze armate? Voglio dire, ma suvvia ragazzi. Al di là dei confortevoli viali di Tel Aviv, il resto del mondo trova che la frase “Esercito Morale”, quando usata per riferirsi alle IDF, sia in pratica uno scherzo grosso, (tristemente catastrofico), e di portata globale. Sullo stesso piano di, ad esempio, il rifiuto del riscaldamento globale oppure i due mandati di George Bush.
Ora, qui l’ho fatto ancora una volta. Vi ho fatto arrabbiare molto. Ma, per favore, datemi ancora qualche attimo in più per spiegare perché sto scrivendo questa lettera. Perché non ho l’intenzione e non voglio nemmeno insultarvi. Di certo non più di quanto ho fatto in passato. Sono seduta qui, con la lavatrice e tante altre cose ancora da fare in casa, per farvi una domanda. Come madre e come essere umano che sono ho bisogno di sapere perché non vedete il male che viene fatto nel vostro nome?

Come fate a non vedere?

Come forse sapete già, ho partecipato alla prima missione Freegaza nel 2008. Questo vuol dire che non solo ho il piacere di conoscere personalmente le brave donne che hanno fondato il FGM (Freegaza Movement). Vuole anche dire che avevo molti amici e colleghi sulla flotta attaccata dalle vostre forze armate a maggio.
Sapete, (di nuovo per un secondo consideratemi una madre e non una “nemica”) nessuno tra quelle brave persone è un terrorista che vuol introdurre armi illegalmente per gli “estremisti”. Sono uomini e donne di estrema umanità e preoccupate per lo stato del mondo. Persone che non riescono a condurre una vita normale mentre il vostro stato, il vostro esercito, i vostri coloni, tormentano altri esseri umani. Ogni minuto ogni giorno. Di ogni mese e ogni anno.
Da sessantadue anni.

Non vorrei essere scortese. Ma arriva un momento in cui dire “Non sapevo cosa stesse succedendo” comincia ad essere trito e ritrito. Si capisce, vero? Tutta questa farsa di essere “scioccati” dal comportamento pessimo di vostri soldati, ha fatto ridere tutti i non israeliani; in effetti, ci fa ridere.

Il saccheggio di questa settimana da parte di vostri soldati, non è la prima volta che si verifica, non è vero? Forza. Ripensateci. Ce ne sono state tante, ma tante altre. Ve ne siete dimenticati? Vi do una mano. Prendete un computer e digitate le parole “IDF looting” (saccheggi IDF) nel motore di ricerca google. Potreste (o forse no) essere sorpresi nel ritrovarvi di fronte a più di 64.000 risultati. Ora prima che perdiate il controllo urlando che “i nostri nemici dicono falsità nei nostri confronti”. Fatemi il piacere. Leggete alcuni dei risultati sulla prima pagina. Non vi prenderà troppo tempo. Va bene perché non prendere tutta la mattina per leggerli? Dopo tutto, è in qualche modo il vostro dovere sapere che cosa si sta facendo nel vostro nome, non vii pare? Voglio dire, quando si commettono delle atrocità in guerra con i shekel delle vostre tasse, avete il diritto di sapere.

Uno dei risultati google ha rivelato che un soldato delle Forze di Difesa Israeliane confessò di aver rubato una carta di credito da una abitazione posta a nord della striscia di Gaza durante l’Operazione Piombo Fuso. Vi ricordate? Il soldato, appartenente al battaglione di ricognizione della fanteria Givati, la usò per prelevare 1.600 shekel in Israele. Un piccolo atto criminale. Parte di una criminalità molto più ampia.

Un crimine contro l’umanità, sia perché lo ignorate oppure perché siete tenuti all’oscuro volutamente da parte delle vostre autorità. E come già ho avuto modo di menzionare, voi avete accesso a internet, non siete costretti a rimanere al buio. A meno che, ovviamente, non vi troviate a vostro agio lì dentro.

L’ultimo saccheggio da parte delle IDF a danno della proprietà di civili, mi ha fatto pensare alle donne Al Samouni che ho incontrato l’anno scorso sulle macerie delle loro abitazioni preso Al Zaytoun (vi mando qualche foto in allegato). Voi potreste vagamente ricordare quel nome, “Al Samouni”. Facciamo un esercizio della memoria. Il sabato 3 gennaio 2009 è iniziata l’incursione israeliana nel quartiere Al Zaytoun. Il giorno dopo, 4 gennaio 2009, le vostre forze hanno bombardato la stessa zona.
Lunedì 5 gennaio 2009 alle ore 7:00, di nuovo le vostre forze bombardano la stessa area di Hay nel (quartiere) Al Zaytoun. Uno dei razzi ha colpito il terzo piano della casa di Tallal Hilmi Al Samouni. Successivamente sono arrivati i soldati a sparare per uccidere.

Complessivamente, 26 membri della famiglia Al Samouni sono stati uccisi, compresi 10 bambini e 7 donne. La Croce Rossa ha potuto accedere all’area soltanto tre giorni dopo per evacuare i morti e i feriti, la maggior parte dei quali erano in condizioni così gravi che sono stati portati in Belgio, Egitto e Arabia Saudita per ricevere le cure adeguate.

Permettetemi di elencarvi i loro nomi visto che probabilmente non li conoscete. Poiché siete delle persone gentili, sono sicuro che volete portare loro i vostri rispetti e forse anche pregare per loro.

Elenco dei bambini uccisi

• Azza Salah Al Samouni, anni 3.
• Waleed Rashad Al Samouni, anni 17.
• Ishaq Ibrahim Al Samouni, anni 14.
• Ismail Ibrahim Al Samouni, anni 16.
• Rifka Wael Al Samouni, anni 8.
• Fares Wael Al Samouni, anni 12.
• Huda Nael Al Samouni, anni 17.
• Ahmad Atieh Al Samouni, anni 14.
• Mu’tassim Mohammed Al Samouni, anni 6.
• Mohammed Hilmi Al Samouni, anni 5.

Elenco delle donne uccise

• Rahma Mohammed Al Samouni, anni 50.
• Safa’ Hilmi Al Samouni, anni 25.
• Maha Mohammed Al Samouni, anni 22.
• Rabbab Azzat Al Samouni, anni 32.
• Laila Nabih Al Samouni, anni 40.
• Rifqa Mohammed Al Samouni, anni 50.
• Hannan Khamis Al Samouni, anni 36.

Elenco degli uomini uccisi

• Tallal Hilmi Al Samouni, anni 55.
• Attieh Hilmi Al Samouni, anni 25.
• Rashad Hilmi Al Samouni, anni 42.
• Tawfiq Rashad Al Samouni, anni 23.
• Mohammed Ibrahim, anni 26.
• Ziyad Izzat Al Samouni, anni 28.
• Nidal Ahmad Al Samouni, anni 30.
• Hamdi Maher Al Samouni, anni 23.
• Hamdi Mahmoud Al Samouni, anni 70.

Lo scorso marzo le donne e i bambini mi hanno portato in giro tra le macerie della loro comunità. Ho visto i graffitti razzisti lasciati sui muri di una stanza dove una ragazza adolescente doveva ancora dormire. Un ricordo lasciatole da niente meno che dall'“Esercito Morale”. C’erano scritte “torneremo” sia in ebraico, sia in inglese, e poi ho visto una vignetta volgare che mostrava una casa che esplodeva con le parole “siete qui” spiritosamente aggiunte. Una bella ragazza mi ha raccontato di come si stesse per sposare prima dell’attacco. La sua famiglia aveva messo da parte diverse migliaia di dollari per la sua dote (i risparmi messi da parte da molte persone all’interno di una stessa famiglia per molti anni, come potete immaginare). Era stata nascosta sotto un letto dentro una valigia per la felice occasione. Sua madre aveva alcuni gioelli antichi appartenuti per generazioni alla famiglia, anche sotto forma d’oro. Bene, ecco, i vostri soldati, hanno bombardato queste persone, dopo hanno sparato ai loro figli, in seguito hanno razziato tutto quello che avevano i sopravvissuti. Vi giuro, controllate su google, guardate dentro ai vostri cuori, sappiate che questo succede.

Sapete che questo è il modo in cui il vostro esercito tratta volutamente i palestinesi.

Prima che urliate “menzonga” o “antisemiti”, per favore, vi prego. Da genitore a genitore. Da essere umano a essere umano. Nel nome del Dio di tutte le fedi, fatte un respiro, sospendete la vostra incredulità e poi continuate a leggere. Perché, oh Israele. Cosa succederebbe se, supponiamo, io non fossi l’antisemita come hanno cercato di dipingermi i vostri estremisti informati su wikipedia. E cosa succederebbe se, soltanto il dieci per cento dei 64.000 risultati google per “saccheggi IDF” fosse completamente vero? Cosa succederebbe allora? Di che cosa vi rendete complici? Cosa farete se solo per un secondo la verità vista da tutto il resto del mondo sulla brutalità di vostri leader riempisse le vostre menti e i vostri cuori come succederà sicuramente un giorno?

Le mie parole, trovandomi all’esterno, sembreranno senz’altro dure, perfino ingenue. Allora ecco quest’articolo dal Jerusalem Post di oggi.

“Secondo le informazioni analizzate dall’organizzazione per i diritti dell’uomo Yesh Din, tra il settembre del 2000 e la fine del 2009, meno del sei per cento tra le quasi 2.000 inchieste aperte contro i soldati dell’IDF sospettati di crimini contro i palestinesi hanno ricevuto un atto d’accusa formale. Durante lo stesso periodo, secondo diverse stime, migliaia di civili palestinesi venivano uccisi come risultato delle attività delle IDF. Quante tra queste uccisioni hanno avuto come esito un atto d’accusa? Quattro. Non il quattro per cento - soltanto quattro”.

Diventa sempre più chiaro come i vostri giovani uomini e le vostre giovani donne siano allenati per comportarsi come animali. Questi fatti, le razzie, le fotografie pubblicate su internet da Eden Abergil, non possono più essere catalogati con la dicitura “casi isolati”.

Spetta a voi di chiedervi che cosa vogliano dire.

Sono veramente dispiaciuta se le mie parole vi hanno offeso. Volevo soltanto parlare con voi direttamente per una volta.

A proposito, c’erano circa 400 computer portatili, 600 cellulari e inoltre denaro in contanti ed effetti personali, materiale trattenuto dal vostro esercito che non è ancora tornato in possesso dei passeggeri della flottiglia di aiuti. Vedete, quando si sono imbarcati, per qualche motivo, quelle brave persone, non avevano pensato che sarebbero state derubate dalle IDF.

Vostra con speranza,

Lauren Booth

Titolo originale: "An open letter to Israel From: Lauren Booth, UK "

Fonte: http://www.gilad.co.uk
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22.08.2010

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di NIKLAUS47
Inviato il: 7/9/2010 8:55
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Re: Civiltà Ebraica
#304
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Grazie Edo per teneri il topic updated con articoli e link sempre interessanti.
Ci metto del mio...

E' questo l'uomo della pace?
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Re: Civiltà Ebraica
#305
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A PROPOSITO DEI COLLOQUI DI PACE

Inutile dire che non tengo certo il fiato sospeso per i risultati dei “colloqui di pace” attualmente in corso. Come ho già detto molte volte ( http://www.thetruthseeker.co.uk/article.asp?ID=3931 ) , gli israeliani non sono interessati alla pace, perché non riescono a capire cosa significhi “pace” o a che cosa serva.

Shalom, la parola ebrea che significa pace, viene interpretata dagli israeliani e da molti ebrei nel senso di “sicurezza per gli ebrei”. Perciò la parola Shalom non ha nulla a che fare con la riconciliazione o con il vivere insieme agli altri. Shalom è un concetto giudeocentrico, esprime un’immagine di speranza che riguarda un unico popolo. Il conflitto israelo-palestinese non potrà mai essere risolto da un’iniziativa che abbia alla base la “shalom”. Shalom esiste per dividere un territorio e separare i suoi popoli. Esiste per negare ai palestinesi i loro diritti più elementari, come il Diritto al Ritorno.
Ma immaginiamo per un istante che io sia completamente in errore nel mio giudizio sugli israeliani e sul loro discernimento politico e culturale. A questo scopo, visualizziamo un ipotetico scenario in cui un primo ministro israeliano si sveglia un’assolata mattina con l’insolita determinazione a costruire una pace veritiera. Durante le ore piccole, lei o lui è stato baciato dalla saggezza. Lui o lei si rende improvvisamente conto che Israele è in realtà Palestina: che si estende sul territorio della Palestina storica a danno del popolo palestinese, della loro vita e della loro storia. Lui o lei comprende all’improvviso che i palestinesi sono il popolo nativo di quella terra e che i razzi che lanciano di tanto in tanto non sono altro che lettere d’amore ai villaggi, frutteti, vigne e campi che sono stati loro rubati.

Il nostro immaginario primo ministro israeliano si rende conto che il cosiddetto conflitto israelo-palestinese può essere risolto in 25 minuti una volta che i due popoli hanno deciso di vivere insieme. Seguendo la tradizione unilateralistica di Israele, un’immediata conferenza stampa televisiva viene convocata per le 2 del pomeriggio. Illuminato da improvvisa rettitudine, il primo ministro annuncia al mondo e alla sua gente “Israele comprende il proprio ruolo chiave e le proprie responsabilità cruciali per la pace nel mondo. Israele chiama il popolo palestinese a ritornare alle proprie case. Lo stato ebraico diventerà uno stato dei suoi cittadini, dove ad ogni persona saranno garantiti uguali diritti”.

Benché spiazzati di fronte a questa repentina mossa israeliana, gli analisti politici di tutto il mondo capirebbero subito che, essendo Israele il rappresentante dell’ebraismo mondiale, una mossa così semplice e pacifica non si limiterebbe soltanto a risolvere il conflitto in Medio Oriente, ma porrebbe anche fine a due millenni di reciproca diffidenza tra cristiani ed ebrei. Molti accademici, ideologi e politici israeliani di destra si unirebbero alla rivoluzionaria iniziativa e dichiarerebbero che un atto unilaterale così eroico da parte di Israele rappresenta l’unico e solo adempimento definitivo del sogno sionista, secondo il quale non solo gli ebrei sarebbero tornati alla loro presunta patria storica, ma sarebbero, infine, anche riusciti ad amare i loro vicini e ad esserne amati a loro volta.

Per quanto questa prospettiva sia accattivante ed eccitante, è inutile aspettarsi che si realizzi troppo presto, perché Israele è uno stato ebraico e l’ebraismo è un’ideologia tribale dominata dall’idea di esclusività, eccezionalità, superiorità razziale e da una profonda inclinazione congenita alla segregazione.
Per trasformare Israele e gli israeliani in un popolo uguale agli altri popoli, occorrerebbe prima sopprimere ogni traccia ideologica della superiorità ebraica. Se si vuole che lo stato ebraico conduca iniziative di pace, Israele deve prima essere de-sionizzato, deve cessare di essere lo Stato Ebraico. Allo stesso modo, affinché un immaginario primo ministro israeliano si ponga a capo di iniziative di pace, lei o lui deve essere prima di tutto de-sionizzato.
Per come stanno oggi le cose, Israele, nella sua attuale posizione ideologica, è categoricamente inadeguato a guidare la regione verso la riconciliazione. E’ del tutto privo degli ingredienti necessari a ragionare in termini di armonia e riconciliazione.

L’unico popolo in grado di portare alla pace è quello palestinese, perché la Palestina, contro ogni probabilità e a dispetto delle infinite sofferenze, delle umiliazioni e dell’oppressione assoluta, è ancora una società ecumenica con un forte fondamento etico.


Versione originale:

Gilad Atzmon
Fonte: http://www.gilad.co.uk/
8.09.2010

Versione italiana:

Fonte: http://blogghete.blog.dada.net
Link: http://blogghete.blog.dada.net/archivi/2010-09-09
9.09.2010

Traduzione a cura di GIANLUCA FREDA
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Re: Civiltà Ebraica
#306
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Estremamente lucida la riflessione di Atzmon, come non essere d'accordo?
Il problema è che non solo israele dovrebbe essere desionizzato, lo dovrebbe essere il mondo intero, un'eventualità che mi sembra tanto assurda quanto affascinante.
La speranza è sempre l'ultima a morire.
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Re: Civiltà Ebraica
#307
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Re: Civiltà Ebraica
#308
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Re: Civiltà Ebraica
#309
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prigionieri palestinesi usati come cavie per sperimentazioni mediche

C'è ancora chi si lamenti del parallelismo tra nazisti e israeliani... ?
Inviato il: 21/9/2010 22:25
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Re: Civiltà Ebraica
#310
Sono certo di non sapere
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Perchè israele può non aderire alla AIEA? semplice, le nazioni "civili e democratiche" non vogliono. Antisemiti???
Inviato il: 25/9/2010 13:57
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Re: Civiltà Ebraica
#311
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Francia. Intimidazioni contro parlamentare progressista che appoggia la campagana di boicottaggio di Israele
a cura di Europalestine

Cari amici,
La repressione contro gli attivisti BDS è in piena escalation in Francia con la persecuzione della senatrice Alima Boumedien-Thiery, che un anno fa ha partecipato ad un'azione BDS nella regione di Parigi e che supporta attivamente la campagna BDS. Il suo processo è previsto giovedì 14 ottobre a Pontoise (Nord di Parigi). Alima è accusata (come tutti gli altri attivisti BDS perseguiti) di “istigazione all'odio razziale” e “discriminazione contro la nazione israeliana”.

Il querelante, Sammy Ghozlan, è un noto lobbista sionista ed è supportato dal nostro governo che ha chiesto a tutti i giudici francesi di condannare i militanti BDS. Abbiamo smascherato questo sbruffone che ha intentato più di 80 denunce per razzismo, un fanatico che scrive articoli deliranti sui siti dei coloni israeliani non solo contro i palestinesi ma anche contro Richard Goldstone (una “merda” e un “bastardo” secondo lui) e anche contro Obama (paragonato al Faraone che “rese schiavi gli ebrei”), perché ha chiesto che gli israeliani congelino gli insediamenti. Per quelli che leggono il francese, troverete gli interessanti ed incredibili testi che ha scritto sul nostro sito:
http://www.europalestine.com/spip.php?article5404

Questo processo riguarda un membro del parlamento che può perdere il diritto ad essere rieletto in caso di condanna. È una prova, come potete capire. E molta gente sarebbe felice di sbarazzarsi di lei perché Alima è attiva su molti fronti “scomodi”, come la questione degli immigrati, dell'islamofobia, della situazione dei prigionieri, e di ogni tipo di discriminazione e legge repressiva. Alima è colei che, quando era membro del parlamento europeo nel 2002, ottenne un voto a favore della sospensione degli accordi commerciali fra Europa e Israele (che danno enormi privilegi doganali a Israele) che i nostri governi hanno ignorato nonostante fosse votato da una maggioranza dei parlamentari europei. Alima si è recata diverse volte a Gaza e nella Westbank, redigendo report allarmanti.
Nonostante questa sfida cruciale, troviamo molto difficile mobilitare ora il resto del movimento BDS in Francia per una efficace controffensiva. La maggior parte resta zitta, anche molti di quelli che hanno partecipato alle azioni BDS con Alima e che dovrebbero dire “L'ho fatto anch'io, perseguitemi!”. Soeriamo che tutto ciò cambierà e stiamo indicendo azioni di protesta nell'intero paese prima del 14 ottobre, e per un grande meetin davanti al tribunale il giorno stesso.

Abbiamo bisogno del vostro aiuto! Non sarebbe possibile per voi organizzare proteste nei vostri rispettivi paesi, ad esempio davanti agli uffici di turismo francesi e mandarci comunicati e foto per supportarla. Possiamo mandarvi foto di Alima Boumedien-Thiery e qualsiasi altro dettaglio. (Articolo in francese e foto di Alima su http://www.europalestine.com/spip.php?article5410)

C'è qualche militante israeliano che potrebbe venire a testimoniare davanti alla corte francese che la campagna BDS non è antisemita?

Saluti fraterni,

Olivia
CAPJPO-EuroPalestine
http://www.europalestine.com
[Traduzione a cura del Collettivo Autorganizzato Universitario - Napoli
http://www.caunapoli.org/]
Inviato il: 25/9/2010 18:16
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Re: Civiltà Ebraica
#312
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Le basi bibliche sulle quali si basa la delirante politica israeliana sarebbero ARCHEOLOGICAMENTE INESISTENTI
Inviato il: 1/10/2010 10:06
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Re: Civiltà Ebraica
#313
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Re: Civiltà Ebraica
#314
Dubito ormai di tutto
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Pubblicato:

l'invenzione del popolo ebraico - Shlomo Sand

http://civiumlibertas.blogspot.com/2010/10/freschi-di-stampa-48-shlomo-sand.html

recensione di IC:

Per la cultura. Da leggere con molto senso critico la recensione di Paolo Mieli sul Corriere alla traduzione italiana del libro negazionista del solito intellettuale israeliano della sinistra antisionista Shlomo Sand, che sostiene, fuori dal suo campo disciplinare e usando argomenti che sono stati refutati dagli storici seri e perfino dalle prove biologiche al momento dell’uscita del libro in Israele, che quello ebraico non sarebbe un popolo, ma il frutto di ondate di conversioni, che i veri discendenti degli ebrei biblici sarebbero probabilmente i palestinesi, che gli ebrei europei discenderebbero dai turchi Kuzari e non dalla stirpe di Israele. Tutte storie che hanno un evidente fine politico e che Mieli approva con entusiasmo.

http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=999930&sez=120&id=36740
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“Se un ebreo ortodosso mi considera "immondo" o mi saluta per primo per non dover essere costretto a rispondere al mio saluto, la cosa non preoccupa più di tanto.” (John)
9/11 anomalies
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Re: Civiltà Ebraica
#315
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Evviva! Tradotto!!
Corro in libreria
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Re: Civiltà Ebraica
#316
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Inviato il: 8/10/2010 20:52
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Re: Civiltà Ebraica
#317
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Da Fleed / Umon
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Citazione:

edo ha scritto:
Saviano si rivela



è rimasto qualcuno nella società "bene" che non lecca il culo a Israele?

se ti dimentichi di Gerusalemme che ti si pietrifichi la mano e ti si incolli la lingua al palato


ma vaffanculo và
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Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
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Re: Civiltà Ebraica
#318
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Purtroppo Saviano non è il solo a delirare nel momento in cui parla d'Israele come stato democratico e tollerante: QUI altri
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Re: Civiltà Ebraica
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Il caso Moffa:

Il mio avvocato è già disponibile. Tutto in effetti è iniziato dalla catena De Benedetti: Repubblica e Il Centro - cartacei e web, scritti e video. Prima l'articolo di Marco Pasqua, poi Il Centro che
1) si inventa una decisione del Preside della mia Facoltà, di provvedimenti contro il sottoscritto, decisione appunto inesistente, ma che nelle ore calde va in rete e alimenta l'isteria dei soliti noti;
2) Si inventa oggi un mio contatto con l'Ateneo per dire “non entrate nel merito delle mie lezioni”, contatto mai avvenuto;
3) infine si scatena, immagino con gli stessi metodi, a contattare colleghi e quanti altri possano essermi eventualmente ostili. MA NON E' FINITA:
4) ieri sulla prima schermata di Repubblica appariva un'altra notizia falsa, e cioè che il Rettore aveva dichiarato che avrebbe preso provvedimenti contro il sottoscritto: ma poi, cliccando il link collegato alla striscia, usciva fuori la notizia sul Preside e non sul Rettore! Goebbels? Sì, ma assieme a Jabotinsky che sosteneva già negli anni Trenta che i giornalisti erano superiori a capi di stato e ministri. E' cioè il classico stile Repubblica, un giornalismo non diffusore ma facitore di eventi e decisioni, che si tratti della nomina del presidente della Repubblica Scalfaro, dei rinvii a giudizio all'epoca di Tangentopoli, o della campagna di veleni contro il sottoscritto.

Claudio Moffa
Fonte: www.claudiomoffa.it
8.10.2010

Intervista di Claudio Moffa ad ADNKRONOS

Nel corso della sua lezione, lei ha affermato che non c’è alcun documento di Hitler che dicesse di sterminare tutti gli ebrei e che la shoah e’ un’arma ideologica. Vuole dire che non è esistita alcuna soluzione finale? E che la shoah è una speculazione fatta dagli stessi ebrei?

Non esiste la certezza assoluta ed eterna nella ricerca storica: e comunque è condiviso da tutti – compresi storici ortodossi come Hilberg e Poliakov - che non esistono documenti attestanti un ordine di sterminio di Hitler. La “soluzione finale” della “questione ebraica” in Germania pianificata dai nazisti era quella “territoriale”, organizzare – peraltro d’accordo con i sionisti, fatto stranoto agli storici – l’emigrazione in massa degli ebrei tedeschi e austriaci verso la Palestina, in vista della fondazione dello Stato d’Israele. Un orribile pulizia etnica, ma non uno sterminio fisico. Quanto alla speculazione odierna della shoah, ne parlano molti giornalisti e studiosi ebrei, fra cui lo storico Norman Finkelstein, figlio di deportati ad Auschwitz, e autore dell’Industria de l’Olocausto edito in Italia da Rizzoli. Anche la cronaca odierna ce ne offre un esempio. Tanti documenti audiovisivi mostrano le sofferenze degli ebrei e la morte degli ebrei in quegli anni e il numero impressionante di persone che sono state uccise. Lei nega la veridicità di tutte quelle immagini e il fatto che siano stati sterminati 6 milioni di ebrei? Il problema delle fonti è sempre cruciale nello studio della storia. “Tutto è storia” diceva Lucien Febvre nelle Annales. Da cui l’importanza della memoria, da combinarsi però sempre con altra documentazione, perché come ho ricordato a lezione, il caso Enric Marco – il millantatore spagnolo che vantava di essere stato deportato ad Auschwitz e venne sbugiardato da tutta la stampa – dimostra quanto il terreno della memoria, che non coincide mai perfettamente con la storia, sia scivoloso. Quanto alle foto, è noto che possono essere truccate, da Timisoara al miliziano finto caduto della guerra civile spagnola. Ma moltissime drammatiche foto di ebrei nei campi di sterminio sono senz’altro vere. Ma vede, se io guardo una foto con l’orribile scena di alcune centinaia di cadaveri, sono portato per emotività comprensibile a trasformare quella foto – prova degli orrori dei lager – in una prova che il numero delle vittime è stato di 6 milioni. Non basta, il numero dei 6 milioni di vittime ebree esisteva già nella prima guerra mondiale, come da documento illustrato a lezione. Da cui un dibattito ormai sedimentato sul numero di morti ebrei, una delle popolazioni che ha subito sofferenze indicibili della seconda guerra mondiale, come i sovietici e gli abitanti di Hiroshima, Nagasaki e Dresda.

Grandezza umana e politica di Ahmadinejad: quali sono le virtù mostrate da Ahmadinejad in questi anni e come giudica le sue dichiarazioni periodiche sulla distruzione di Israele?

In occidente c’è una campagna contro l’Iran che ricorda quella contro l’Iraq di Saddam Hussein e le inesistenti “armi di distruzione di massa” a cui hanno creduto tanti organi di stampa. Per quel che mi riguarda trovo apprezzabile lo slogan “armi nucleari per nessuno, energia nucleare per tutti”, credo che la lapidazione sia un barbaro metodo di uccisione dentro il fenomeno negativo della pena di morte – e bene ha fatto Ahmadinejad ad abrogarla di fatto. Quanto alla “distruzione” di Israele è una semplificazione di altra richiesta: da una parte il diritto al ritorno dei profughi palestinesi, dall’altra che Israele si trasformi in uno stato bietnico. Sa chi propone, fra gli altri, una soluzione del genere? Israel Shamir, un altro dei docenti del mio master. Ma mi lasci ritornare in attimo alla mia lezione sulla Shoah: Repubblica riporta l’invito di Renzo Gattegna agli storici che mettono in dubbio cifre, modalità e pianificazione dello sterminio degli ebrei “a visitare lo Yad Vashem e a studiare la documentazione che è là depositata”. Accetto l’invito, e rilancio: non solo lo Yad Vashem ma anche Auschwitz e gli archivi tedeschi, e non io solo, ma una equipe di studiosi mista, compresi i cosiddetti revisionisti, per dar vita a una svolta in questa lacerante polemica. Un confronto, anche pubblico fra le diverse tesi su quello che resta un orrore della II guerra mondiale, la strage di ebrei nei lager nazisti.
Inviato il: 9/10/2010 11:41
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Re: Civiltà Ebraica
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Investire intenzionalmente due bambini di 10 anni? No problem, se l'investitore è israeliano (new nazist) e i bambini sono palestinesi e cioè veri ebrei: QUI
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Re: Civiltà Ebraica
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Re: Civiltà Ebraica
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il videomessaggio di Saviano

http://www.radioradicale.it/scheda/312536

Vittorio Sgarbi: "...viene naturale essere ebrei..."

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Re: Civiltà Ebraica
#323
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Il negazionismo deve essere condannato per legge
L'appello di Riccardo Pacifici

http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=4&sez=120&id=36854
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Re: Civiltà Ebraica
#324
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Citazione:
Il caso Moffa:


e il caso continua....
Inviato il: 16/10/2010 0:02
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Re: Civiltà Ebraica
#325
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Re: Civiltà Ebraica
#326
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Segnalo un interessante ( interessante per me,si capisce ) articolo dal sito “ Olodogma”.
A quanto pare, prendendo a pretesto il caso montato ad arte, del prof. Claudio Moffa della Università di Teramo, la lobby ebraica italiana è alacremente all'opera -per tramite di alcuni importanti politici italiani- tra i quali: GIANFRANCO FINI, - ANTONIO DI PIETRO, - PIETRO FASSINO, - MAURIZIO GASPARRI, - STEFANO PEDICA, - CARLO VIZZINI, - NICOLA ZINGARETTI, -RENATO SCHIFANI, per istituire anche in Italia il reato di lesa storicità della Shoah. Avranno mai sfogliato un libro di Mattogno o di Faurisson costoro? Io credo di no, vogliono legiferare su una materia chi non conoscono. Ho solo la magra consolazione di non aver votato per nessuno di costoro né per i partiti di cui fanno parte.
In germania, così come in Austria e in Francia migliaia di persone vengono incarcerate per reati di "opinione", è tempo che anche l'Italia si adegui.
Riempiranno le carceri già stracolme per il reato di incredulità di avvenimenti storicamente e legalmente tutelati.
La Shoah o Olocausto, che dir si voglia, una indiscutibile realtà storica, dicono loro ( ma di questo è difficile convincere tutti ) verrà tutelata per legge.
Detenere libri di revisionismo olocaustico sarà come detenere armi senza permesso?


Da Olodogma: 15 Ottobre 2010
“Shoah/Fini: legge e sanzioni contro il negazionismo
In arrivo anche in Italia una legge "dedicata" alla libertà di ricerca ed espressione!
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Questa mattina in una lettera, pubblicata dal quotidiano La Repubblica, l'appello di Riccardo Pacifici. "Visto che domani ci avviamo a celebrare e ricordare il 67° anniversario della deportazione degli ebrei di Roma del 16 ottobre, potremmo, da questa tragica data impressa nella memoria collettiva, prenderci tutti noi l'impegno fino al 27 gennaio prossimo, di mettere nero su bianco un testo di legge sul negazionismo, da fare discutere al nostro Parlamento - scrive -.

Per questo faccio appello in primis ai presidenti di Camera e Senato di fare uno sforzo in tale senso e calendarizzare la discussione".
Trasversale l'ok ad una legge anti-negazionismo da parte del mondo politico. Il presidente del gruppo Pdl al Senato Maurizio Gasparri annuncia che
chiederà ''a Pacifici un incontro per definire (!!!!!!!!!!!)i contenuti di questa iniziativa legislativa
che il Pdl sarà onorato di sostenere in Parlamento". Piero Fassino (Pd) fa sapere: ''Sosterrò la legge contro il negazionismo e contro ogni tentativo di alterare la tragica verità della storia''. L'appello di Pacifici ''ha tutto l'appoggio dell'Italia dei valori'', annuncia il senatore dell'Idv Stefano Pedica.
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Shoah/ Fini: Gruppi promuovano Pdl che sanzioni negazionismo
Presidente Camera scrive a Pacifici: Sostengo il tuo appello

Il Presidente della Camera dei deputati, Gianfranco Fini, sostiene l'appello del presidente della Comunità Ebraica di Roma, Riccardo Pacifici, apparso oggi su Repubblica, affinché venga promossa una iniziativa legislativa per sanzionare chi nega l'Olocausto.
Il Presidente Fini ha scritto a Pacifici e si è "impegnato a sensibilizzare i Gruppi parlamentari affinchè possano assumere al più presto, provvedendo al contempo a richiederne la calendarizzazione, ogni iniziativa legislativa volta a contrastare gli irresponsabili profeti del negazionismo"

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SHOAH: ZINGARETTI, FINI E SCHIFANI CALENDARIZZINO LEGGE

''La proposta del presidente della Comunita' Ebraica di Roma, Riccardo Pacifici di approvare una legge che punisca in modo severo e deciso il negazionismo e chi ne porta avanti le tesi in modo scellerato, rappresenta senza dubbio la soluzione piu' valida per contrastare un fenomeno che ancora oggi rischia di essere un attacco ai nostri valori e alla democrazia''. Lo dichiara in una nota il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, che questa mattina in una telefonata a Pacifici ha manifestato la volonta' di sostenere la proposta e di promuovere in Consiglio provinciale una mozione per chiedere al Parlamento di approvare una legge in tempi rapidi. ''Chiedero' ai Comuni del territorio provinciale -aggiunge Zingaretti- di fare altrettanto e di votare una mozione che sostenga la proposta e che chieda al presidente della Camera Fini e al presidente del Senato Schifani di calendarizzare quanto prima la legge affinche' venga introdotto finalmente il reato di negazionismo''. ''E' necessario - conclude Zingaretti - un impegno comune delle Istituzioni perche' chi nega la Shoah sia punito evitando quelle posizioni estremiste e pericolose che nessuno dovrebbe avere il coraggio nemmeno di pensare o sostenere''.

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Shoah/ Vizzini: Pronti a lavorare per legge sul negazionismo
"Punire chi falsa la storia"
Carlo Vizzini (Pdl), presidente della commissione Affari costituzionali del Senato, risponde positivamente all'appello del presidente della Comunità Ebraica di Roma, Riccardo Pacifici, con cui chiede un intervento legislativo che sanzioni chi nega o minimizza lo sterminio nazista. "Sono pronto - dice in una nota - a mettermi a lavoro per dare una risposta operativa al presidente della comunità ebraica di Roma".
"Credo che la pervicacia di chi si rifiuta di riconoscere il fatto che l'umanità abbia commesso crimini orrendi nei confronti degli ebrei rappresenti non soltanto la negazione della verità ma - conclude Vizzini - un modo di falsare la storia la cui rappresentazione non solo va impedita ma severamente punita".
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Shoah: Di Pietro, subito legge contro negazionismo
Roma, 15 ott. (Adnkronos) - ''L'Italia dei valori sosterra' l'approvazione di una legge contro il negazionismo e, in occasione dell'anniversario del rastrellamento del Ghetto di Roma, esprime vicinanza a tutta la comunita' ebraica''. Lo afferma Antonio Di Pietro, presidente dell'Italia dei valori”.
Inviato il: 16/10/2010 1:40
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Re: Civiltà Ebraica
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Vergognoso.... e che la cosa venga da tali personaggi di 'destra'.
Inviato il: 16/10/2010 11:46
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Re: Civiltà Ebraica
#328
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Gaza risonde a Saviano su 'la verità per israele'
Inviato il: 16/10/2010 11:47
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Re: Civiltà Ebraica
#329
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Re: Civiltà Ebraica
#330
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